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‎Petit, Jeanne u. Cécile Marais‎

‎Suchen + Finden + Wissen: Entdecke Luft- und Raumfahrt‎

‎Deutsch von Katja Schultze. Hamburg, Oetinger, 2001. Kl.-4to. Durchgehend farbig illustriert von Marc Pouyet. 14 Bl. Farbiger Or.-Pp. [3 Warenabbildungen]‎

‎Im Bilderbuch wechseln sich Informationsseiten mit Seiten ab, auf denen in Wimmelbildmanier bestimmte Details entdeckt werden sollen.‎

Bookseller reference : 126732

‎Petitto Saverio Giuseppe‎

‎Di José e della foglia che lo incontrò‎

‎brossura Un viaggio in Chiapas. Il cammino di un ragazzo incrocia quello di un vecchio stregone Totzil. Il primo, squassato da una profonda crisi interiore, crede di trovare nella partenza una temporanea via di fuga; l'altro, per quanto in possesso di un'antica saggezza, conduce la propria esistenza roso da un segreto rimorso. Il loro incontro potrà rappresentare una nuova opportunità: l'acquisizione di una rinnovata consapevolezza, l'accettazione di una lacerazione mai guarita. Intanto una foglia è strappata al proprio albero da un vento maligno e ignoto. Derubata della sua splendida ma ripetitiva vita, è costretta, suo malgrado, a dover fare i conti con sentimenti fino ad allora sconosciuti. Primo fra tutti, la paura. Come potrà vivere lontana dal suo ramo, dalle sue sorelle, dal suo albero? Cosa ha in serbo per lei il suo più grande nemico, il vento? Sarà proprio questo distacco, forse, che le consentirà di oltrepassare la soglia di un'esistenza comoda e limitata, e scoprire così nuove e possibili strade, fuori e dentro di sé.‎

‎Petra Van De Graaf‎

‎Ricordi scritti sulla carta‎

‎br. Assia, alla soglia degli ottant'anni, ripercorre i momenti più significativi che hanno segnato la sua vita, con occhi diversi da quelli con cui li aveva vissuti e interpretati fino a quel momento. Attraverso quella che soltanto alla fine si rivela essere un'intervista, Assia si racconta per quello che è, in tutto e per tutto, un flusso di emozioni, pensieri, rabbie, dolori, gioie, marachelle, speranze, progetti, aspettative e molti falsi miti. Negli occhi e nell'animo di una persona ormai anziana, che non ritrova più i compagni di vita descritti nel libro, perché non ci sono più, e che ripercorre il suo cammino di resilienza, vissuto fino a ieri con un profondo senso di inadeguatezza, Assia si rilegge e accoglie i suoi quasi ottant'anni con la saggezza di chi ha ormai gli occhi acquosi ma si scopre orgoglioso di sé.‎

‎Petrachi Carlo‎

‎Racconti dal Salento. Con proverbi, modi di dire, luoghi, locuzioni, nomi e soprannomi del dialetto salentino‎

‎brossura‎

‎Petrachi Carlo‎

‎Storie dal Salento. «Tetino Thre Sordi» e altri racconti‎

‎br. Un'umanità quasi dimenticata, con i suoi pregi ed i suoi limiti, è al centro di una serie di racconti a più voci che hanno come sfondo l'incomparabile scenario del Salento antico, un mondo molto caro all'Autore per i tanti valori che è riuscito a conservare. Talora la narrativa, che è opera di fantasia, può nascondere verità scomode e a volte accade che si trovi più verità nelle "Storie" inventate che nella Storia documentata.‎

‎Petrarca Laura‎

‎Oltre l'abisso‎

‎br. Molti pensano che il male del secolo si riduca solo a quello fisico: non è sempre vero. La mente, molto spesso appare più forte ed è in grado di dominarci interamente. Questa è la storia di quattro personaggi in conflitto con i propri mostri interiori. Chi l'avrà vinta? Molti pensano che il male del secolo si riduca solo a quello fisico: non è sempre vero. La mente, molto spesso appare più forte ed è in grado di dominarci interamente. Questa è la storia di quattro personaggi in conflitto con i propri mostri interiori. Chi l'avrà vinta?‎

‎Petrella Mario‎

‎In viaggio con Stefano‎

‎brossura Mario uno psichiatra napoletano sessantenne, da pochi mesi in pensione, decide di scrivere un libretto su quanto vissuto in un viaggio in Turchia con suo figlio Stefano, un trentenne che si sta specializzando in pediatria a Barcellona, sua città elettiva. Inizia a scrivere comunicandolo al figlio e ad altri amici, con cui dialoga anche durante la stesura del testo. Dai whatsapp di preparazione al viaggio, ma anche di comunicazione di sensazioni e di piccoli eventi di vita quotidiana, si passa alla descrizione del viaggio: dei luoghi, delle emozioni da questi evocati, delle discussioni e dei giochi che si svolgono tra di loro, per passare poco alla volta alla rivisitazione di tutto il rapporto tra padre e figlio: le prime favole inventate, le tappe importanti, il divorzio dalla madre, un'esperienza in carcere. Il linguaggio è sempre evocativo, in una sorta di sovrapposizione di stati alterati di coscienza (sogni, ricordi, suggestioni ipnotiche, incontri con personaggi quasi irreali), in una dimensione in cui gli spazi descritti ed i tempi usati fluttuano, alternandosi in un modo non lineare. Con il susseguirsi della narrazione, Il diario del viaggio allarga il suo orizzonte fino a perdersi nel viaggio della vita, portando il lettore ben oltre i confini di questo racconto tra Mario e Stefano.‎

‎Petri Fulvio‎

‎Stracconti‎

‎brossura Racconti stilizzati, grotteschi e sgangherati; aneddoti, piccole parabole, nonsense con senso, filastrocche, neologismi e personaggi d'ogni tipo... Giri e giochi di parole senza tanti tabù, né troppe inibizioni. Stravaganti, strambi, strampalati, stravolti, strazianti, strani racconti. Stracconti, appunto.‎

‎Petri Romana‎

‎Alle case venie‎

‎ril. Il 2 settembre del 1943 il caldo torrido dell'estate sembra essersi dissolto in un solo giorno di pioggia alle Case Venie, podere sopra Città della Pieve. L'armistizio è alle porte ma la guerra continua a mietere le sue vittime. Alcina, trentenne dai capelli neri e il cuore «rosso come il sangue», e Aliseo, il fratello di diciassette anni, vivono soli da quando Astorre, il loro padre, è mancato. Della donna in paese dicono che è strana perché guida il vecchio furgone del padre e perché alla sua età non ha ancora preso marito. Alcina, tuttavia, non si cura dei commenti della gente. Le sue ore sono segnate da altro: dalla presenza della morte, che avverte dietro di sé a ogni passo e che, ne è convinta, sembra aver scelto proprio lei per sfidarla e metterla alla prova. E, infatti, un giorno la morte si presenta davvero al suo cospetto. Seduto sul vecchio ceppo usato per spaccare la legna, compare davanti ai suoi occhi lo spettro di Astorre, il padre defunto. Un'anima in pena, a causa dell'errore compiuto in vita, quando - prima che scoppiasse la guerra, guerra che, tuttavia, l'uomo non ha visto - si è lasciato colpevolmente sedurre dalla retorica fascista. Alcina, con il suo «cuore rosso» e l'impegno attivo nella Resistenza, è la voce della sua coscienza. La voce che Astorre non ha mai ascoltato, ma di cui adesso ha bisogno per fare chiarezza, capire il passato attraverso il presente e trovare, finalmente, la pace. Un romanzo sull'intenso e commovente rapporto tra un padre caduto in errore e una figlia desiderosa di riscattare la sua figura e la sua memoria.‎

‎Petri Romana‎

‎Cuore di furia‎

‎br. Il protagonista di questo romanzo è il padre di Norama Tripe ed è uno scrittore. Non lo è da subito, lo diventa quando ruba un trattore a Barcellona, scappa a Siviglia, trova lavoro in un magazzino di granaglie e lì comincia a leggere. E dopo aver tanto letto, scrive. Il padre di Norama Tripe, fuggendo a cavallo del trattore, ha lasciato dietro di sé una moglie, una domestica rimbambita e la piccola Norama Tripe, che anni dopo, quando ha imparato a leggere, vede su un giornale la foto del padre che, dal vivo, non aveva quasi mai visto. E decide di andare a cercarlo, per riprenderselo. Tuttavia il padre di Norama Tripe, che di nome fa Jorge, di paterno non ha niente. Dorme nel magazzino di granaglie nonostante il suo editore gli abbia donato una casa e nonostante abbia una devota amica, Dolores, con la quale ogni tanto va a letto e che probabilmente ama. Il padre di Norama Tripe, che è ormai un grande e venerato scrittore spagnolo, desidera restare il pessimo padre che è sempre stato, ma desidera soprattutto che la figlia non metta mai le mani su ciò che ha scritto. La teme, teme che il suo essere pessimo l'abbia resa rancorosa, non verso di lui, ma verso le parole, l'unica cosa di cui gli importi. Anche della signora Dolores gli importa, in un certo senso, perché a lei è toccata la tenacia di attenderlo per tutta la giovinezza. Dopo i libri dedicati alle vite di Jack London e Mario Petri, Romana Petri ha scritto un romanzo tutto esatto e tutto mentito che racconta anche, dal punto di vista di Norama Tripe (anagramma del nome dell'autrice), la biografia fantastica di Giorgio Manganelli, ripercorrendo, in una Spagna altrettanto fantastica, la vicenda privata e editoriale del grande scrittore. L'anagramma non è un vezzo, ma un ulteriore accenno biografico, perché se Mario Petri è stato il padre naturale di Romana Petri, Manganelli ne è stato il padre letterario. Un romanzo che racconta quanto la vita non si scelga, ma ci tocchi.‎

‎Petri Romana‎

‎Giorni di spasimato amore‎

‎ril. Affacciato al suo balconcino sul golfo di Napoli, Antonio guarda il mare pieno di luce e ascolta alla radio le canzoni di Sanremo. Nel quartiere lo prendono per matto, ma a lui non importa. Perché se Antonio è pazzo, lo è d'amore per la sua Lucia, una lunga treccia nera e occhi screziati d'oro, che ha conosciuto in un giorno lontano del 1943. La guerra li ha divisi, e anche se tutti gli dicono che il suo è un sogno impossibile è con Lucia che Antonio spera ancora di poter vivere giorni interminabili di purissimo amore, fatti di piccole, grandi cose: la spesa, la cucina, le serate sul balcone, la passione. Ma quando la madre, malata e preoccupata di lasciarlo solo, gli chiede di sposarsi con una ragazza che lui non ama, Antonio non trova la forza di rifiutare, rischiando così di veder svanire per sempre il suo sogno di felicità. Sullo sfondo di una Posillipo piena di vita, voci e colori e di un mare placido e scintillante, capace di svelare il significato dell'esistere a chi ha la pazienza di osservare, Romana Petri intesse lo struggente racconto di un sentimento totalizzante, di un amore dalla forza imprevedibile che sa sfidare e vincere l'inesorabile scorrere del tempo e le crude leggi della realtà.‎

‎Petri Romana‎

‎La rappresentazione‎

‎ril. Dopo "Pranzi di famiglia", Romana Petri torna a raccontarci di Lisbona, le sue ombre, i suoi intrighi. Lisbona. Dopo la mostra in cui la pittrice Albertini ha ritratto l'intera famiglia del marito, la coppia è costretta a trasferirsi a Roma. Gli "sgorbi" hanno divertito solo Rita (la figlia nata deforme e che la madre Maria do Ceu ha fatto rattoppare chirurgicamente più volte). La Albertini d'altro canto se ne frega: detestava i silenziosi pranzi di famiglia della domenica. Quando entra in gioco un abile gallerista di Milano è il successo, soprattutto a partire da una serie di quadri su santa Teresa d'Ávila. Non solo: i critici notano che - basta guardarli con attenzione - quei quadri prendono vita. Pittrice ormai ricca e famosa, la Albertini potrebbe finalmente vivere una bella vita con il marito Vasco, abituato, a differenza di lei, ad avere un patrimonio alle spalle. E tuttavia il rapporto coniugale si complica, innescando una sorta di conflitto che è al contempo torbida sfida e luminoso riscatto. È forse l'amore solo una "rappresentazione"? In un continuo, drammatico andare e venire tra Roma e Lisbona, la Albertini si prepara a combattere, a crescere, a guardare al di là dello specchio in cui ha rischiato di vedersi prigioniera: lo specchio dei glaciali, interminabili e quasi invincibili silenzi. Romana Petri si muove fra l'ottusità dei rituali famigliari, il teatro morbido e morboso della bellezza di Lisbona e il gesto rivelatore e magico dell'arte. Passione, scandaglio di anime, saga famigliare, "La rappresentazione" è un romanzo che esplora i suoi confini, e li supera.‎

‎Petri Romana‎

‎Le serenate del Ciclone‎

‎br. I libri sui padri sono sempre una resa dei conti col morto che, in quanto tale, non parla. Non così questo libro, per metà puro romanzo e per l'altra metà memoir familiare, che parte invece dal giorno in cui il futuro padre nasce e ne reinventa la storia. Romana Petri racconta così i sessantatré anni di vita di un uomo, dal 1922 al 1985, ma anche quelli italiani, dal fascismo alla guerra alla ricostruzione al boom economico e oltre. C'è l'infanzia nell'Italia rurale nella campagna vicino a Perugia, e poi l'adolescenza condivisa con una banda di scavezzacollo in quella città allora poco più grande di un paese, tra serenate notturne al balcone della bella di turno ed esuberanti scazzottate coi soldati alleati giunti dopo la liberazione. E poi c'è una Roma carica di promesse, in anni in cui nessuna meta è preclusa: il benessere, le auto sportive, le villeggiature, le conquiste amorose, un successo che pare senza limiti. Infine, la realtà che cancella l'illusione di non poter mai più tornare indietro: la caduta, le crisi, le difficoltà da cui riemergere con la tenacia degli anni formativi. Mario Petri detto "Ciclone" è un padre ingombrante. È grande e grosso ma capace di coltivare una sua fine sensibilità. Ha l'animo di un cavaliere antico, e il suo futuro sarà quello di un uomo di spettacolo nato per vestire i panni di personaggi eroici tanto nell'opera lirica quanto nel cinema. Intorno a Mario e Lena e ai figli nati dal loro grande amore s'incontrano tanti personaggi famosi...‎

‎Petri Romana‎

‎Mostruosa maternità‎

‎br. Romana Petri indaga uno dei sentimenti più complicati: quello che lega una madre ai suoi figli. Chi unisce e disunisce, perché non per tutte mettere al mondo un figlio significa gioia e appagamento. Anzi, a volte sembra che queste protagoniste entrino nella terra del diavolo e che poi non sappiano più come uscirne. In una rinnegata possibilità, o incapacità, di intravvedere una redenzione prima della caduta, cominciano queste storie. Iniziando e chiudendo con il caso Franzoni, i racconti iniziano nel Medio Evo per poi finire ai nostri giorni. In quale parte della mente può andare a finire il pianto dirotto di un figlio? Quale senso di inadeguatezza estetica durante la gestazione può fare impazzire? E perché si può accettare violenza sul proprio figlio da parte di un uomo che ne sia o non sia il padre? Che tipo di insana gelosia può provare una madre verso una figlia? In questo territorio dove a rimetterci è ancora una volta il più debole, Petri cerca di capire osservando ogni dettaglio della più crudele delle violenze. Tra fatti di cronaca veri e storie di fantasia, Mostruosa maternità è un viaggio nella parte più oscura e indicibile dell'universo femminile.‎

‎Petri Romana‎

‎Ovunque io sia‎

‎br. Ofelia, Margarida e Maria do Ceu sono le tre donne di una travolgente saga familiare che parte negli anni Quaranta e finisce ai giorni nostri. Sullo sfondo di una Lisbona dalla bellezza magica, ma anche oppressa da una dittatura che finirà solo con la rivoluzione del 1974, i loro tragici destini si incroceranno per sempre. Manuel, Carlos e Tiago sono gli uomini che, dopo le false promesse, le porteranno verso il dolore, il sacrificio e l'annientamento. Romanzo di amori mancati e sbagliati, "Ovunque io sia" è anche la storia della forza di una maternità senza confini, la frase lascito che ogni madre, prima di morire, affida ai figli nel desiderio di non abbandonarli del tutto. Romana Petri dipinge l'affascinante affresco di un Portogallo chiuso, dolente e tragicamente arretrato. Il lungo cammino umano di un popolo che, dopo il forzato silenzio, troverà il coraggio di essere moderno scegliendo la libertà.‎

‎Petri Valentina‎

‎Portami il diario. La mia scuola e altri disastri‎

‎br. "All'ultima ora hanno fatto cose che vanno dalla palestra all'officina, passando magari per un'ora di supplenza, oppure sono stati a pascolare nel laboratorio di informatica cercando di eludere i firewall della scuola. E poi arrivo io, apro la porta e mi chiedo se per caso nella borsa non abbia un calmante per sedarli, un anello per domarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli. Altro che pistole, caro Trump, la vera arma in dotazione agli insegnanti dovrebbe essere quel fucile con cui si sparano i sonniferi agli elefanti. Invece sotto il braccio ho la mia unica arma di distrazione di massa: il libro di letteratura." Quando entra in aula per la prima volta, Valentina è Quella Nuova e ha davanti ventotto futuri meccanici: c'è uno che si rifiuta di togliere gli auricolari e un altro che messaggia con la tipa; c'è Amebo che fissa il vuoto con aria indifferente; Piallato steso sul banco per nascondersi; il Trucido che ingurgita un panino al tonno. Siamo a settembre, ma l'anno scolastico sembra già lunghissimo. Eppure i giorni passano: passano sempre. E, tra petardi esplosi in cortile e turbolente gite all'Expo, capitano momenti di inaspettata meraviglia, in cui gli studenti abbassano la guardia e scelgono di fidarsi. Sono i momenti raccontati in questo libro, che ci riporta tra i banchi con lo sguardo amorevole e profondamente ironico di una prof davvero speciale. E ci ricorda che i ragazzi, se tendi loro la mano, sanno stupirti come nessun altro.‎

‎Petri, Walther‎

‎Tohuwabohu‎

‎(Gedichte an Kinder). 2. Auflage. Berlin, Der Kinderbuchverlag, 1989. Kl.-4to. Durchgehend farbig illustriert von Gisela Neumann. 63 S., 1 Bl. Or.-Pp. mit Schutzumschlag. [4 Warenabbildungen]‎

Bookseller reference : 181708

‎Petrignani Sandra‎

‎Il catalogo dei giocattoli. Storia di un infanzia‎

‎br. Pezzi di materia che si animano, attrezzi da lavoro dei nostri primi anni, i giocattoli ci raccontano qualcosa di come eravamo quando loro erano i nostri bizzosi, amatissimi dèi: la carabina col tappo che emetteva un rumore secco, quasi lo schiocco di un bacio, le auto-mobiline a chiavetta con il suono di ranocchia, l'universo dei pianeti marini nelle biglie disseminate sul letto, i birilli come biberon, con quel nome da capitombolo... Oggi li osserviamo con un misto di nostalgia, inquietudine e una punta di crudeltà. Eppure, i sessantacinque giocattoli descritti in questo libro non seguono un pretesto semplicemente memorialistico. Demoni e angeli custodi, depositari di antichi incanti, paesaggi, odori, "vampiri commedianti che di notte vegliano sui bambini derubandoli momentaneamente della vita", i giocattoli, chiamati a raccolta in questo libro, ci restituiscono l'infanzia come una possibilità eterna, una bacheca colorata, allegra e scintillante, un "cosmo meraviglioso" che chiede di essere esplorato in ogni momento della nostra vita.‎

‎Petrignani Sandra‎

‎La persona giusta‎

‎br. Hanno due nomi esotici, India e Michel. Lei 16, lui 18 anni. Scoppia l'amore, insperato, atteso. Sono diversi come l'acqua dal fuoco. Hanno famiglie lontanissime l'una dall'altra. Lui è nato ad Algeri, ha la pelle "abbronzata", come la definisce India, ed è stato adottato da una coppia molto borghese. Lei è figlia di due che andavano insieme in Oriente e che ora hanno divorziato. Michel ha un fratello, India una sorella. E amici che contano molto nella loro vita, e una nonna decisiva. La quotidianità scorre fra esami di licenza liceale e passione, fra scontri e riconciliazioni e tante canzoni, in una Roma estiva, in un viaggio alla ricerca del padre biologico, e corse al mare. Poi accade l'imprevedibile. Un romanzo d'amore ricco di colori e musica, in cui sarà facile e bello ritrovarsi senza aver paura dei propri sentimenti.‎

‎Petrillo Vincenzo‎

‎La teoria della realtà‎

‎br. La fantasia non avrebbe senso senza un pizzico di follia. A volte questa follia priva della ragione si trasforma in mostri che attanagliano l'anima e ti inducono a compire azioni scellerate. James, attore teatrale, Rose, segretaria, sono sposati e vivono in una delle città più belle del mondo: Napoli. Il trascorrere del tempo li allontanerà per poi farli riavvicinare. Si ritroveranno in una Perth desolata e abbandonata. Qui conosceranno Maggie e Carlo. Il puzzle via via si completerà con le emozioni e le paure dei protagonisti. L'orrore e la paura prenderanno il sopravvento in una avvolgente corsa verso l'aeroporto che riporterà Rose, ormai sola, di nuovo in Italia.‎

‎Petrini Cinzia‎

‎Fiabe intorno al fuoco alchemico‎

‎brossura Nessuno, con assoluta certezza, potrà mai conoscere il luogo esatto in cui nascono le fiabe, perché appartengono ad un regno invisibile. Si materializzano nella fantasia di un sogno, crescono giocando in una gioia, si tuffano in una lacrima, diventano un sentiero sconosciuto, muoiono e si risvegliano nel canto di un'araba fenice. Sì, potranno essere interpretate, giudicate, analizzate, eppure resteranno sempre libere nel cuore. Qui creeranno magia, accendendo la forza dei simboli senza tempo, spazio e distanza, per unire respiri. Le fiabe sono impalpabili correnti di luce che hanno il potere di scavalcare i limiti della ragione e della logica, perché sono cucite dalle mani dell'anima.‎

‎Petrocchi Stefano‎

‎La polveriera‎

‎br. Stanze cariche di presenze e memorie, dove si è dispensata - e tuttora si dispensa - la gloria letteraria: "sala d'aspetto d'Immortali", scrive ironicamente Cesare Pavese, e al contempo "polveriera" in cui deflagrano le ambizioni dei maggiori scrittori contemporanei, suggerisce con realismo Maria Bellona, padrona di casa nonché animatrice del gruppo degli Amici della domenica da cui nasce il premio Strega. In quelle stanze traboccanti di libri, oltre che sulle terrazze fiorite che ospitano le riunioni della giuria, vediamo muoversi i protagonisti della cultura italiana degli ultimi settant'anni: concorrenti, editori e intellettuali facili alla polemica e alla battuta sferzante, rissosi e appassionati. La storia del premio viene narrata attraverso una galleria di dettagli insospettati, con particolare riferimento agli anni più recenti, caratterizzati dalla definitiva trasformazione dello scrittore in una figura mediatica. Alla guida del premio c'è a lungo Anna Maria Rimoaldi, amica ed erede della Bellona. Personaggio vissuto tutto dentro il Novecento che però riesce nell'impresa di traghettare nella nuova epoca le strutture un po' demodé dello Strega. Arbitro (quasi) assoluto dei destini del premio, per l'io narrante lei è semplicemente "il Capo", l'attitudine al comando fatta persona: tratto del carattere che convive con la altrettanto energica capacità di mantenersi un passo indietro rispetto ai riflettori, e con una vita intima che rimane inaccessibile...‎

‎Petrocelli Manuel‎

‎Ho provato a chiamarti alle 19:27‎

‎brossura Quanti giovani al giorno d'oggi sfruttano la tecnologia per mantenere un rapporto di coppia? Lo scopo di questo libro è per l'appunto riprodurre una situazione di routine, di coppia, tra un ragazzo e una ragazza. Il libro è composto per l'ottanta per cento da messaggi telefonici, botta e risposta dei due protagonisti, e per il venti percento da pensieri e riflessioni, che permettono al lettore di capire meglio la storia. Le prime pagine del libro sono composte da alcuni screenshot che riprendono un particolare momento della loro storia. Successivamente, verrà "riavvolto il nastro" e inizieranno i messaggi veri e propri che si scambiarono questo ragazzo e questa ragazza cominciando per l'appunto da un messaggio ricevuto dalla compagnia telefonica.‎

‎PETROLINI, Ettore‎

‎UN PO' PER CELIA UN PO' PER NON MORIR...‎

‎PETROLINI, Ettore UN PO' PER CELIA UN PO' PER NON MORIR... . , Signorelli 1936, Copertina: cartonata, in mezza tela. Dorso: in tela, con impressioni in oro, sporco. Taglio: ingiallito. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini Buono (Good) . <br> <br> <br> <br>‎

MareMagnum

Librisaggi
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[Books from Librisaggi]

€18.00 Buy

‎Petrone Pasquale Maria‎

‎Solo un seme d'avocado‎

‎br. Una "seconda possibilità" è il sogno che accompagna ogni uomo che si avvicina al crepuscolo della propria esistenza. E se qualcuno ci fosse riuscito? Il protagonista di questo romanzo ci conduce nel vivo di tre realtà diverse, legate da un unico filo conduttore. Sperimenta tre esistenze, tutte diverse tra loro per estrazione sociale, cultura e condizioni economiche. In un semplice avocado sembra celarsi la spiegazione del miracolo.‎

‎Petroni Armando‎

‎Supereroi. Il lockdown di Leo e nonno Bà‎

‎br. "Questo romanzo nasce nell'improvviso lockdown, nel quale siamo stati costretti a tante rinunce. Una primavera diversa dalle altre, dentro una storia in cui vince la fantasia e la forza, messa in campo, di tantissimi supereroi".‎

‎Petroni Guglielmo‎

‎La morte del fiume‎

‎br. Il volume vincitore nel '74 del premio Strega viene ri-edito per commemorare lo scrittore nei cento anni dalla nascita. Guglielmo Petroni nacque a Lucca il 30 ottobre 1911. La sua prima raccolta di poesie "Versi e memoria", del 1935, fu salutata entusiasticamente da Giuseppe De Robertis e Walter Binni. Nel 1938 si trasferì a Roma, invitato da Curzio Malaparte, per dirigere "Prospettive". A Roma prese parte attiva alla Resistenza. Nella primavera del 1944 fu arrestato dalle SS e chiuso nel carcere di Via Tasso; dopo essere stato torturato e condannato a morte venne trasferito a Regina Coeli, dove fu salvato in extremis dall'arrivo degli alleati. Da quella esperienza nacque "Il mondo è una prigione" che, come scrisse il Sapegno, resta ancora "una delle prove più alte della letteratura di quel periodo". Nel dopoguerra uscivano intanto le sue migliori opere letterarie che meritarono molti premi, tra cui il "Premio Strega" nel 1974, assegnato a "La morte del fiume", e il "Premio Selezione Campiello" nel 1984 a "Il nome delle parole". È morto il 29 aprile 1993.‎

‎Petroni Guglielmo; Nigro S. S. (cur.)‎

‎Il nome delle parole‎

‎br. Scrive Andrea Camilleri nella Nota a questo volume: "Nella mia vita ci sono stati due libri che mi hanno formato non come scrittore, ma come persona. Il primo era stato "La condizione umana" di Malraux, il secondo indubbiamente fu "Il mondo e una prigione" di Guglielmo Petroni. Fu, dunque, Petroni uno dei protagonisti della cultura italiana del secondo Novecento, come poeta, come narratore e anche come organizzatore (essendo tra i creatori del terzo programma radiofonico). Il nome delle parole è il libro autobiografico dal quale traspare un desiderio di sintesi, di bilancio: quasi un giustificare la scelta di dedicarsi, lui di famiglia povera, bambino autodidatta, alla cultura; scelta sentita simile a una sorta di tradimento del destino di nascita suo e di quelli come lui di non potersi esprimere. Un racconto che va dalla "casa povera" alla "casa giusta", cioè dalla prima infanzia agli anni dell'affermazione. Scandito in tre tempi. Il tempo dell'infanzia, in cui un essere sensibile alla bellezza apre gli occhi dentro "una vita povera che non conosce il nome dei colori e nemmeno quello delle parole". Il tempo dell'adolescenza, in cui per caso Guglielmo s'incontra con l'arte e l'arte gli trasmette il bisogno imperioso di "impossessarsi delle parole necessarie per adeguarsi agli oscuri sovvertimenti che le nuove immagini avevano provocato nel mio povero spazio spirituale": un bisogno di lettura di poesia e di scrittura.‎

‎Petroni Tommaso‎

‎Dove il sole scompare‎

‎br. Leonardo è un adolescente in vacanza al mare a Paestum. E' convinto che tutto andrà secondo i piani, come ogni anno, quando nella sua vita compare Iacopo, un ragazzino di undici anni trovato sul ciglio della strada agonizzante, scappato di casa. Il bambino, molto intelligente, porta con sé diverse segreti, ma è deciso a non parlare della sua storia. La madre di Leonardo, Anna, è certa che solo una volta che il figlio avrà legato con Iacopo, quest'ultimo si fiderà abbastanza da raccontargli tutto. Dunque, fra strane ferite sul corpo del bambino e alcuni suoi atteggiamenti misteriosi, Leonardo compirà un viaggio alla ricerca del passato di Iacopo, ma anche alla ricerca di se stesso, in un'amicizia spontanea e genuina che non tarderà però a rivelarsi diversa da qualsiasi altra.‎

‎Petronio Andreatta Giana M.‎

‎È stata tutta luce‎

‎br. È il 1957 quando Giana, studentessa diciannovenne di Scienze politiche all'Università Cattolica di Milano, incontra uno studioso di economia dall'andatura sghemba e dai dolci occhi giotteschi. Lui è Nino Andreatta, destinato a diventare l'amore della sua vita e una figura di grande importanza nella storia italiana recente. Nel racconto di Giana scorre la loro vita insieme, dal primo incontro al matrimonio alla famiglia, ripercorsa attraverso le memorie dei fatti minuti, quotidiani e privati, alternando il prima e il dopo e preferendo all'ordine cronologico quello tutto interiore dei sentimenti. Una narrazione densa, precisa, accesa da lampi di ironia e dettagli illuminanti. In parallelo si dipanano gli impegni accademici e pubblici di Nino Andreatta, poi gli incarichi governativi, fino alla frattura, a quella "crepa di senso che trasforma tutto il mondo in un abisso"': l'arresto cardiaco, anni di silenzio e d'attesa, la fine. "È stata tutta luce" è la storia di un grande amore, è una storia di persone ma anche un frammento di storia sociale: nelle vicende di una famiglia italiana dagli anni del dopoguerra a oggi e di una classe dirigente appassionata affiora un ritratto di borghesia impegnata che al clamore preferisce la discrezione.‎

‎Petronio Arbitro‎

‎Satyricon‎

‎brossura Ignorato nel medioevo, dal Seicento il Satyricon ha conosciuto un'ininterrotta fortuna: le peripezie dei due amanti, i personaggi emblematici, la scena del banchetto di Trimalcione, dove la pantagruelica cena del parvenu assurge a simbolo di ogni bassezza umana, tornano nella traduzione di Edoardo Sanguineti.‎

‎Petronio Arbitro; Aragosti A. (cur.)‎

‎Satyricon. Testo latino a fronte‎

‎br. L'amore, l'erotismo, l'avventura, le risate, il dolore, la perdita: il Satyricon contiene tutti gli ingredienti che cerchiamo in un romanzo. E lo fa dalla distanza di circa duemila anni. Aprire il volume di Petronio è come entrare in una gelateria e affondare la mano nuda nella vaschetta del pistacchio. Salvo poi, con stupore e sospetto, accorgersi che la temperatura del gelato è bollente.‎

‎Petronio Arbitro; Reverdito G. (cur.)‎

‎Satiricon. Testo latino a fronte‎

‎br. Seguendo il filo conduttore delle avventure di una coppia omosessuale (Encolpio e Gitone), l'autore si aggira nella società di epoca neroniana, descritta nella sua quotidiana e irrimediabile volgarità. Il ritratto è realistico, fino alla deformazione e alla caricatura: un mondo senza luce, dominato da un caotico egoismo e una disperata ricerca di guadagno e piacere. La traduzione affronta la grande varietà espressiva del romanzo ricorrendo a registri linguistici diversi. L'introduzione affronta il problema della collocazione letteraria e storica dell'opera di Petronio, riferendo anche le attuali tendenze della critica. Le note dedicano particolare attenzione allo sviluppo narrativo, sottolineando la comicità di battute e situazioni.‎

‎Petronio Giovanni‎

‎La Fiumarella. Il più grave deragliamento della storia d'Italia!‎

‎brossura "È la storia del più grave deragliamento ferroviario italiano. È il racconto dell'ultimo viaggio che compì il treno numero 7 la mattina di sabato 23 dicembre 1961, quando alle porte di Catanzaro il suo rimorchio precipitò da un viadotto e si schiantò sul greto di un torrente, portando via per sempre, in un attimo, le vite di settantuno persone: quasi tutti adolescenti che andavano a scuola. Una memoria che, come dice l'autore di questo libro, appartiene a tutti, è collettiva, viva, in evoluzione, e deve avere un'eco ampia, deve scivolare al di là dei limiti geografici e temporali. Per cui ben venga chi si adopera non solo per informare, per dare vita al passato, ma anche per fare luce sulla verità, insinuare dubbi su quanto di oscuro si cela fuori dalla portata della luce del sole. Questo libro è una riappropriazione di un fatto che ha come punto di partenza i luoghi: il viadotto, il greto del torrente, la ferrovia, le stazioni... Luoghi che hanno necessità di non rimanere più prigionieri di una dimensione privata, di sgusciare fuori dal soggettivismo e farsi parte integrante di una rievocazione collettiva che deve permeare le coscienze." (dalla sinossi di Andrea Flocco)‎

‎Petronio Maria‎

‎Quando il sole è nero‎

‎br. Cosa si nasconde dietro al business di una discarica per rifiuti urbani? Cronaca di chi, oppresso dal sistema, decide di muovere guerra alla grande metastasi di stato. Una madre coraggiosa e un bravo giornalista tentano di ricomporre la verità, pur disperando di avere giustizia. Commistione opaca tra mafia e politica. Che succede quando la politica marcia diventa una religione e quando lo stato alleva in seno le peggiori ecomafie? Quand'è che gli angeli asciugheranno le lacrime di chi, per questo sistema criminale, ha perso i figli, la famiglia e la pace?‎

‎Petrova Alexandra‎

‎Altri fuochi‎

‎brossura‎

‎Petrowskaja Katja‎

‎Forse Esther‎

‎br. Si sarà proprio chiamata Esther quella bisnonna che, nella Kiev del 1941, chiese fiduciosa a due soldati tedeschi la strada per Babij Jar, la fossa comune degli ebrei, ricevendone come risposta un distratta rivoltellata? Forse. E dell'intera famiglia, dispersa fra Polonia, Russia e Austria, che cosa ne è stato? Il monolite sovietico conosceva l'avvenire, non la memoria. Per ricostruire quella ramificata genealogia, quel vivace intreccio di culture e di lingue - yiddish, polacco, ucraino, ebraico, russo, tedesco -, Katja Petrowskaja intraprende, sulle tracce degli scomparsi, un intenso viaggio a ritroso nella storia di un Novecento sul quale incombono la stella gialla e quella rossa, e in cui si incrociano i destini di memorabili figure: la babuska Rosa, incantevole logopedista di Varsavia, che salva duecento bambini sopravvissuti all'assedio di Leningrado; il nonno ucraino, prigioniero di guerra a Mauthausen e riemerso da un gulag dopo decenni; il prozio Judas Stern, che spara a un diplomatico tedesco nella Mosca del 1932, e dopo un processo-farsa viene spedito "nel mondo della materia disorganizzata"; il fratello Semén, il rivoluzionario di Odessa, che passando ai bolscevichi cambia in Petrovskij un cognome troppo ebraico... Ma indimenticabili protagonisti sono anche i paesaggi: l'immane pianura russa invasa dai tedeschi e le città della vecchia Europa: Kiev, Mosca, Varsavia, Berlino. E i ghetti, i gulag e i lager nazisti.‎

‎Petrowskaja, Katja‎

‎Vielleicht Esther : Geschichten. Teil von: Anne-Frank-Shoah-Bibliothek 1. Aufl.‎

‎Berlin : Suhrkamp 2014. 285 S. : Ill. ; 21 cm, mit Schutzumschlag Pp., gebundene Ausgabe, Hardcover/Pappeinband, Exemplar in sehr gutem Erhaltungszustand‎

‎Hieß sie wirklich Esther, die Großmutter des Vaters, die 1941 im besetzten Kiew allein in der Wohnung der geflohenen Familie zurückblieb? Die jiddischen Worte, die sie vertrauensvoll an die deutschen Soldaten auf der Straße richtete ? wer hat sie gehört? Und als die Soldaten die Babuschka erschossen, »mit nachlässiger Routine« ? wer hat am Fenster gestanden und zugeschaut? Die unabgeschlossene Familiengeschichte, die Katja Petrowskaja in kurzen Kapiteln erzählt, hätte ein tragischer Epochenroman werden können: der Student Judas Stern, ein Großonkel, verübte 1932 ein Attentat auf den deutschen Botschaftsrat in Moskau. Sterns Bruder, ein Revolutionär aus Odessa, gab sich den Untergrundnamen Petrowski. Ein Urgroßvater gründete in Warschau ein Waisenhaus für taubstumme jüdische Kinder. Wenn aber schon der Name nicht mehr gewiß ist, was kann man dann überhaupt wissen? Statt ihren gewaltigen Stoff episch auszubreiten, schreibt die Autorin von ihren Reisen zu den Schauplätzen, reflektiert über ein zersplittertes, traumatisiertes Jahrhundert und rückt Figuren ins Bild, deren Gesichter nicht mehr erkennbar sind. Ungläubigkeit, Skrupel und ein Sinn für Komik wirken in jedem Satz dieses eindringlichen Buches. Judaica 9783518424049 +++++ 30 Jahre Antiquariat Christmann in Wiesbaden +++++ Wir liefern außer nach Deutschland, nur noch nach Schweiz / Holland / Belgien / Italien / GB / USA / +++ We now only deliver to Switzerland / Holland and Belgium / Italy / GB / USA +++ Keine Lieferung nach Österreich ++++‎

Bookseller reference : 57257

‎PETRU Groza‎

‎L'ecole Du Pouvoir - Journal D'un Prisonnier‎

‎Paris La Bibliotheque Française 1947 In12 231 pages - broché - coiffes legerement rognées - bon etat general‎

‎Bon‎

Bookseller reference : 56Bl

Livre Rare Book

L'Encrivore
Vendôme France Francia França France
[Books from L'Encrivore]

€7.20 Buy

‎PETRU Groza‎

‎L'ecole Du Pouvoir - Journal D'un Prisonnier‎

‎Paris La Bibliotheque Française 1947 In12 231 pages - broché - coiffes legerement rognées - bon etat general‎

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‎Petruccelli Alessandro‎

‎Un giovane di campagna‎

‎br. Ambientato fra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta, questo romanzo - ormai diventato un classico - tratteggia un fenomeno preciso della storia italiana recente: la scomparsa della civiltà contadina. Il filo conduttore è costituito dal giovane Pietro che, nato e cresciuto nelle campagne del basso Lazio, studia fino a conseguire la laurea in lettere, per poi stabilirsi in città. Pietro ha vissuto giorno per giorno le radicali trasformazioni del mondo rurale, che hanno riguardato non solo l'abbandono della terra e l'introduzione di mezzi meccanici nei lavori agricoli, ma anche gli stati d'animo e la vita delle persone. È la dolorosa, poetica descrizione di uomini, giovani, vecchi, intere famiglie, costretti a lasciare le proprie case e terre per emigrare lontano. Chi rimane guarda i campi che stagione dopo stagione vanno in rovina, e presagisce per sé un simile destino di distacco. Quella raccontata non è soltanto una storia personale, ma è la storia collettiva di un paese, di una regione e forse di tutte le campagne, non solo italiane, in quel torno di anni. L'attualità del libro risiede proprio in questo: nella sua capacità di cogliere le ultime immagini di un mondo dal quale molti di noi provengono, fatto di un contatto autentico con la natura e con gli animali, di schiettezza di sentimenti, di solidarietà, di comunità più giuste e meno diseguali, di cibi genuini. Valori verso i quali - dopo decenni di logorante "modernità" - stiamo cominciando a volgere di nuovo lo sguardo.‎

‎Petruccelli Alessandro; Calò C. (cur.)‎

‎La favola dell'uomo senza amici‎

‎br. Marco, ex professore ormai in pensione, percorre come ogni giorno le strade della sua città nella vana ricerca di un amico con cui dialogare, quando, all'improvviso, una bottiglia che giace ai suoi piedi gli rivolge la parola. Comincia qui l'insolita avventura dell'uomo, in un continuo succedersi di incontri con bizzarri oggetti parlanti fra cui una trombetta, una rosa, un martello e un frammento di cravatta, ognuno dei quali narrerà a Marco la propria, particolare, storia che si intreccia sempre, fatalmente, con le storie di tanti uomini.‎

‎Petruccelli Luigi‎

‎La gita al parco‎

‎br. Attraverso singoli quadri narrativi, tasselli di un puzzle complessivo in cui il soggetto narrante si rivela inatteso, viene sviluppato il breve racconto. Il fine della vita di ogni essere, vivente e non, si dischiude ineluttabile per oggetti, animali e uomini. Il termine dell'esistenza coincide con un nuovo inizio, il sacrificio di alcuni personaggi è nuova vita per altri, in un concatenarsi di piccole storie descritte da inconsuete prospettive che solo l'epilogo finale svela appieno. Nello scenario di un parco cittadino, con le sue umili quotidiane storie di vite nascoste tra l'erba e nel fiume, la gita domenicale di una tranquilla famiglia si conclude in tragedia. Ma così è possibile la rinascita di Giovanni, assistente nella ditta di trasporti del capofamiglia.‎

‎Petrucci Antonio‎

‎Racconto in punta di piedi. Omaggio a Silvio D'Arzo‎

‎ill. Un racconto paradossale, al limite del surreale: così può essere classificato questo scritto di Antonio Petrucci. In poche pagine, snelle e avvincenti come un noir, l'autore fa apparire Silvio D'Arzo - a sessant'anni dalla sua scomparsa - quale ospite inatteso di un convegno di studi sulla sua poetica di scrittore. La descrizione è talmente coinvolgente da far presumere che l'evento sia davvero in corso, creando la sensazione di incontrare il grande scrittore reggiano prima del suo definitivo trasferimento nella Terra degli Appagati. Ma c'è di più: il racconto di Petrucci sottolinea la validità della produzione darziana, allontanando il timore che l'opera incompiuta - Nostro lunedì - avrebbe potuto aggiungere nuovi contenuti alle opere già conosciute, e in particolare alla perfezione stilistica degli endecasillabi che caratterizzano Casa d'altri e gli altri scritti realizzati prima dell'immatura morte. Antonio Petrucci porta lo scrittore reggiano ad autoassolversi dal dubbio di non aver speso, in vita, tutti i talenti che gli erano stati assegnati. E nel contempo ne propone una dimensione attuale, in linea con la miglior produzione letteraria contemporanea. Il volumetto è illustrato, con foto e disegni, da Elisa Pellacani.‎

‎Petrucci Flaminia‎

‎Uova di luce‎

‎br. Il libro nasce dall'esigenza di ritornare sulle tracce della propria vita per scoprirne il risvolto più profondo. Il ricordo diventa per Flaminia Petrucci, l'autrice-protagonista del libro, la possibilità per riconsiderare tutte le relazioni che hanno segnato la sua esistenza e che sono state condizionate da quegli eventi che hanno cambiato il mondo. L'ammirazione nei confronti del padre, famoso architetto sotto il regime fascista; il problematico rapporto con la madre, berlinese ebrea, con due matrimoni falliti alle spalle e un figlio scomparso nei campi di concentramento; il dolore della nonna che reagisce con dignità al tragico senso di colpa per non aver salvato il nipote, delineano il desiderio di affrontare l'inganno che l'oblio porta con sé.‎

‎Petrulli Maria Lidia‎

‎Farah et son chapeau‎

‎brossura‎

‎Petrulli Maria Lidia‎

‎Frammenti dimenticati‎

‎brossura Come una linea retta è fatta di tanti punti, le nostre giornate sono fatte di istanti. In ogni istante possiamo incrociare uno sguardo, ascoltare una voce, osservare un paesaggio, e pensiamo che tutti questi attimi vadano a finire nel calderone caotico della memoria dimenticata: flottano, si mescolano, si depositano. Finché per caso una ragione anche futile fa riemergere uno di questi istanti, insieme a un volto e a un episodio, insieme a una storia che abbiamo vissuto e che credevamo perduta nell'oblio. È così che nascono questi racconti, da un'emozione o da un'esperienza cui la mente ha bisogno di ridare una forma: allora si prende una penna e si scrive, e dalla realtà nasce un dipinto, piccolo, umile, ma indelebile.‎

‎Petrulli Maria Lidia‎

‎La bambina che volava essere trasparente e altri racconti‎

‎br. Nulla di quel che viviamo va perduto. Un'immagine, un odore, una parola sussurrata e appena udita, tutto va a finire nel calderone della memoria, fra gli ologrammi che si imprimono come tanti puzzle scomposti. Finché un evento anche banale, un pensiero, una scena rievocata, fa scattare una delle tante serrature, e allora tutto torna, ci svolazza intorno, si depone ai nostri piedi e l'immagine, l'esperienza originale si propone sotto una veste del tutto nuova. Imprevedibile. Nascono così questi racconti, dove passato, presente e futuro stringono fra loro un'alleanza, elementi fondamentali del tempo che non trascorre come pensiamo, un tempo capace di fermarsi e di aspettarci. Finché ce ne sia bisogno.‎

‎Petrusevskaja Ljudmila‎

‎C'era una volta una donna che cercò di uccidere la figlia della vicina‎

‎br. Una città messa in ginocchio da una violenta epidemia; un colonnello visitato in sogno dalla moglie defunta che gli intima di non sollevarle il velo dal viso; una donna pedinata da un tale che sostiene di essere suo marito. Apparizioni, interventi sovrannaturali, incubi e scherzi del destino. "Dai Canti degli slavi orientali", "le Allegorie", "i Requiem" e le "Fiabe" prorompe una galleria di personaggi sulfurei e vibranti.‎

‎Petrusevskaja Ljudmila‎

‎Il mistero della casa‎

‎brossura‎

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