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Monti Virginio
Il Futuro Passato. Gli anni Sessanta e l'imperdibile '68
br. "Il Futuro Passato" è un libro sul '68 studentesco e giovanile lucchese e sugli anni '60, che lo precedettero e, in qualche modo, lo prepararono. Ricostruito in base ai ricordi e alla memoria soggettiva dell'autore e a riscontri oggettivi di documentazione di archivio, Virginio Monti racconta, ama ascoltare e far raccontare gli amici, i compagni, i coetanei. In questo modo ricostruisce anche una storia degli anni '50 e '60, dal dopoguerra alla contestazione globale. Dalla mancata epurazione dei fascisti nei gangli vitali dello stato alle persecuzioni giudiziarie dei partigiani, dai fenomeni di emigrazione dalla Valle del Serchio alle condizioni di supersfruttamento e sottosalario, dalla rivolta dei Campus americani contro la guerra del Vietnam alla beat generation, dalla contestazione studentesca al risveglio delle lotte operaie. Questo libro ci aiuta a non essere "reduci", ci spinge a studiare, a indagare nelle nostre memorie soggettive, negli archivi, nei documenti, nelle nostre coscienze e nei nostri cuori, ci spinge a realizzare più conoscenza, più cultura, a costruire reti.
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Foresta Felice
Lungo il sentiero delle trasparenze
br. Trasparenze del presente le chiama Federico Forster che, sotto la spinta prepotente di un incontro casuale, intraprende, in una sorta di personale iniziazione all'età adulta, un viaggio duplice e inconsapevole. Nello spazio annegato nel sole, o grigio di una nebbia testarda, e nel tempo. A prendere corpo è, così, un'idea di persona, un fratello del padre morto quando lui era ancora in fasce, la cui assenza ha tacitamente segnato - come scoprirà nel lento dispiegarsi di un accidentato percorso di ricostruzione - ogni tappa del suo vivere. Federico, improvvisandosi a investigare tra pochi e smozzicati indizi, raccoglie, allora, dalle voci riflesse dei testimoni dell'epoca solo scaglie di verità, sufficienti, però, a ricomporre il ritratto di un uomo qualunque, in apparenza, un medico come tanti nell'Italia in bianco in nero del dopoguerra. Un uomo che, come pochi, negli anni incerti della rinascita ha saputo imprimere il sigillo indelebile di una purezza d'animo e di una bontà inusitata a ogni incontro fatto, a ogni relazione intrecciata e, sopra a ogni cosa, alla propria professione, scelta con la coriacea determinazione dei bambini e perseguita con ostinata caparbietà.
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Pirandello Luigi
Uno, nessuno e centomila
brossura Del romanzo Uno, nessuno e centomila uscito a puntate nel 1926 sul settimanale La fiera letteraria, quando lo scrittore era già famoso in tutto il mondo, soprattutto per le sue opere teatrali, lo stesso Pirandello disse: "Avrebbe dovuto essere il proemio alla mia produzione teatrale e invece finirà per essere un riepilogo. È il romanzo della scomposizione della personalità. Esso giunge alle conclusioni più estreme, alle conseguenze più lontane". Per questo, pur non mancando di una trama, il romanzo ha in moltissime pagine la struttura di un incalzante dialogo col lettore nel corso del quale l'autore espone i capisaldi della sua concezione ideologica: l'inesistenza di una realtà oggettiva valida per tutti, col conseguente scontro, ora paradossale ora drammatico, del modo mio di sentire e giudicare che non può coincidere col modo tuo; la perenne mutabilità della coscienza col conseguente crollo della unità, della compattezza dell'io.
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Tufano Ada
Nascosto al cuore
brossura Quando parte per un viaggio di lavoro, la vita di Kate cambia radicalmente. Fino ad allora, era rimasta in sospeso tra il tormento per la tragica morte della madre, di cui si sente parzialmente responsabile, la paura di vivere l'amore per il suo collega Daniel e il desiderio inspiegabile di coltivare l'amicizia di Gena, donna ambigua e solitaria. Durante quel viaggio, fortuitamente, salva la vita a una strana donna. Quest'ultima la ospita per la notte in una casa dalla cupa atmosfera e la turba con discorsi inquietanti, quasi la conoscesse. Kate è così confusa, che accetterà un'assurda proposta che la donna le fa per sdebitarsi. Da qui in poi la ragazza precipiterà in un inferno che mai avrebbe sospettato, che la metterà a dura prova, ma che potrà, forse, farle ritrovare la pace svelando al suo cuore ciò che fino ad allora gli aveva nascosto. Sul filo del paradosso temporale, si snodano vicende inaspettate, si stringono improbabili alleanze e si rimette a fuoco con gli occhi di oggi quanto è accaduto allora.
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Giambanco Micaela
Bancha
brossura Fine anni Novanta. Roma. Una giovane donna decisa e indipendente vive in una splendida proprietà di trenta ettari, ha davanti a sé la prospettiva di un futuro da dirigente in una delle più famose e importanti aziende import-export italiane ed è sentimentalmente legata a un ragazzo di buona famiglia. Cresciuta con il nonno paterno, manager d'assalto e poco incline alle effusioni, non ha comunque particolare curiosità di conoscere la storia dei suoi genitori: sa solo che il padre è deceduto in Giappone quando lei era molto piccola. A destabilizzare lo status quo è l'arrivo di una lettera inviatale dal nonno materno: una sola grande bugia e tutto il suo passato e il suo futuro sono compromessi. Decisa a conoscerlo, intraprende un viaggio in Giappone. Avrà modo di conoscersi come una donna diversa e, come nel kintsugi della tradizione giapponese, dove la ceramica in frantumi viene ricomposta e impreziosita con l'oro, sarà lei a dover rimettere insieme i frammenti della sua vita rendendola più ricca di quella finora vissuta.
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Lenzi Natalia
Ho deciso che devi morire
brossura Non può essere un errore, un eccesso, un attimo di follia, un'imprevedibile tragedia. Presentarsi a un incontro riparatore con un anello in una mano e un coltello nell'altra, carezzare per poi picchiare con uno schiaffo, un pugno, un calcio, significa aver già deciso, aver già messo in conto la possibilità di uccidere. Racconti che narrano le storie di donne tradite dalla vergogna, ammaestrate dalla paura, domate dall'incertezza, abbagliate dal bisogno d'amore, prigioniere del silenzio, spettatrici della loro stessa esistenza. Donne di ogni età, di ogni estrazione sociale, di ogni livello culturale. Donne che subiscono, che combattono, che si ribellano. Donne che a volte si riscattano, riappropriandosi di sé stesse e della propria vita. Donne che muoiono. Storie di una società che preferisce allevare delle femmine invece che crescere delle Donne; una società dove i maschi, e non certo gli Uomini, credono nel possesso invece che nel rispetto e confondono la forza con l'esercizio della violenza. Dodici vite narrate in prima persona o raccontate da madri, sorelle, figli; superstiti di un amore tradito. Esistenze di donne sconosciute che si intrecciano, tra presente e passato, accomunate dal dolore e dal coraggio, dall'incredulità nell'accettazione della realtà e dalla forza di vincere il primo e più importante dei conflitti, quello con sé stesse. Ogni racconto focalizza un aspetto della battaglia che ognuna di queste donne, imperfette, illuse, forti, deboli, combatte contro la vergogna, contro il senso di inadeguatezza, di incapacità, contro il senso di colpa, contro il terrore della solitudine, contro il ruolo al quale sembrano essere destinate.
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Raugi Gianni
Asciugati!
brossura
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Volodine Antoine
Gli animali che amiamo
ill., br. L'umanità è pressoché scomparsa. Solo una donnina è rimasta ad aggirarsi in mezzo a capanne vuote nella speranza di farsi ingravidare da qualcuno di passaggio. Quanto agli altri superstiti, chissà. Al loro posto una vegetazione a tratti lussureggiante e una sequela di animali, fantastici e non, che entrano ed escono da sogni di sogni in una realtà onirica o comunque surreale. Cinque intrarcane e due Shaggàs compongono questo pastiche letterario, bizzarro, giocoso, immerso in un'atmosfera apocalittica, da fine della Storia, dove l'umorismo del disastro si mescola a una malinconica, smagata rassegnazione.
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Bonnefoy Miguel
Zucchero nero
br. Narra la leggenda che il vascello del pirata Henry Morgan si incagliò tra le paludi di mangrovie dei Caraibi e fu inghiottito dalla foresta insieme al suo carico d'oro e gioielli. Tre secoli dopo, sopra il vascello fantasma è sorto un villaggio, dove prospera la famiglia Otero e dove ancora si raccontano le storie di quel tesoro favoloso. Fra i tanti avventurieri che arrivano al villaggio in cerca di fortuna, spunta un giorno Severo Bracamonte: maldestro rabdomante che esplorando quella terra selvaggia, lussureggiante, finirà per essere attirato nella rete della giovane Serena Otero, erede di una vasta piantagione di canna da zucchero. Una piantagione che si trasformerà in una distilleria di rum sotto la guida spregiudicata di Eva Fuego, nata da un campo in fiamme e accolta come una figlia da Serena. Miguel Bonnefoy torna al suo Venezuela incantato con questa fiaba sensuale e picaresca.
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Morpurgo Valentina
La porta socchiusa
br.
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De Anna Luigi Giuliano
La thailandese e il colonnello
br. Il romanzo si muove su due piani distinti, ma tra loro complementari. Il tema di attualità è rappresentato dalla descrizione della condizione sociale e umana in cui vivono le donne thailandesi quando si trasferiscono all'estero. Vengono messi in evidenza i loro problemi di adattamento in una società tanto differente dalla loro, che a volte le porta all'emarginazione. Il secondo piano su cui si muove il romanzo, che è quello più profondo, riguarda la ricerca di se stesso da parte del personaggio principale, Marco Amari, colonnello dei Carabinieri e agente dei Servizi Segreti. Il Colonnello seguirà le tracce dell'amico Giulio Corbera, scomparso da tempo in compagnia di Min, una donna thailandese conosciuta a Turku in Finlandia. Entrato in contatto col mondo thailandese, Marco Amari scoprirà una nuova dimensione di se stesso, conquistato dal fascino dell'Indocina. Da una parte Marco si dovrà confrontare con situazioni anche pericolose, e dall'altra con un Oriente che gli offre quanto l'Occidente decaduto oramai gli nega.
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Nacci Bruno
La vita a pezzi
br. I protagonisti di questi sette racconti sono molto diversi: un prete che accoglie due clandestine scontrandosi con la grettezza dei fedeli; un pusher che la malattia stronca nei suoi sogni di carriera criminale; una coppia di coniugi tormentati da un'antica infedeltà e dalla vecchiaia; una donna che insegue l'amore e forse lo trova con un ragazzo molto più giovane; due sorelle alle prese con la rivelazione di una violenza subita nell'infanzia; la moglie di un carcerato che dopo molte incertezze è disposta ad accoglierlo di nuovo; un generale in pensione che ripercorre amaramente la sua vita. Ciascuno di loro condivide con gli altri il sentimento della solitudine e al tempo stesso il desiderio di uscirne e, in alcuni casi, lo strazio per non essere riuscito a farlo. Sette storie comuni, sette destini in cerca di ascolto.
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Schiavetti Irene; Martini Valentina
Inchiostro di miele e cannella
br.
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Némirovsky Irène
I fuochi dell'autunno
brossura
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London Jack
Il vagabondo delle stelle
brossura
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Piutti Igino
Il maestro di Tolmezzo
br. Il giovane Benito Mussolini a ventitré anni ha ricoperto l'incarico di maestro nella scuola elementare di Tolmezzo, durante l'anno scolastico 1906/7. Un anno da dimenticare, come egli stesso scriverà nell'autobiografia, o invece un anno importante per la maturazione del giovane, che l'anno successivo sarà a Trento come giornalista e in seguito sarà la figura storica controversa che tutti conosciamo? L'autore da un lato ricostruisce le vicende vissute dal giovane Benito sulla base di un'attenta ricerca d'archivio e della stampa del tempo, dall'altro cerca di ricostruire il personaggio sulla base di come lui stesso si presenta nelle autobiografie e di come gli storici hanno ricostruito la sua vita e il suo pensiero negli anni precedenti la venuta a Tolmezzo. Un romanzo storico che si sviluppa sulla finzione letteraria del ritrovamento di due diari: quello di Mussolini e quello di un tolmezzino, suo grande amico. Questo consente all'autore di proporre una ricostruzione psicologica del giovane maestro in difficoltà, in una professione scelta per lui dalla madre, in un ambiente che lo rifiuta per le sue idee di socialista rivoluzionario.
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Galliano Nadia
Seguimi con gli occhi
br. Emma è giovane, ma da due anni ha messo in stand by la sua vita. Per la precisione dal giorno in cui ha scoperto - troppo tardi - che suo fratello era malato di HIV. Nico si è spento rapidamente e l'ha lasciata sola all'improvviso. Con una rabbia primitiva verso una malattia che l'ha colta di sorpresa, senza darle il tempo di capire, Emma si è allontanata da tutto ciò che le era familiare. Durante un lungo percorso, insieme a Met, Carlo, Teresa, Camilla, Federico, Andrea e Adele, cercherà le risposte alle sue domande, scoprendo una realtà molto più ricca e profonda di quanto credesse. Prefazione di Diego Passoni.
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Vidotto Francesco
Il selvaggio
br. Il selvaggio racconta di Roberto che, sentendosi protagonista di una vita non sua, si ritira in una baita solitaria del Trentino imparando a vivere di ciò che la natura offre. Qui incontra una serenità ed una libertà insperata. Limita al minimo i suoi contatti con la civiltà sino a quando un evento inaspettato lo catapulta al centro dell'attenzione e lo rende celebre. Trascorre questo scorcio di vita come meglio riesce, cercando di assaggiarne ogni sapore. La sua natura selvaggia però lo costringerà a prendere alcune sofferte decisioni tra le quali la più importante di tutte, che lo accompagnerà sino alla fine della sua storia. Sino alle ultime pagine di questo romanzo.
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Cavicchi Carlo
Però lo scoop è mio
br. Le strade di Busi e Panzacchi corrono per sentieri diversi e lontani e non si sarebbero mai intrecciate se in maniera del tutto casuale un magistrato di Foggia, che indaga su una morte misteriosa di un informatore della Guardia di Finanza, non si fosse messo di mezzo ribaltando i loro destini. Sullo sfondo di una Bologna che vive gli anni '70 non per la loro complessità ma soltanto con il rimpianto per quella città nottambula e ospitale che non tornerà più, si avvitano le storie umane e professionali dei tre personaggi e delle loro donne con un unico nesso: una Porsche nera.
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Scotti Gabriele Arlo
Loin. Il dilemma del capitano Payago Paua
br. Un trentenne, che vive ai margini della società milanese, conosce per caso una ragazza albanese durante l'estate in Liguria mentre lavora presso uno stabilimento balneare. Il giovane si fa coinvolgere in un enigma da risolvere: un testo antico secoli da trovare e un custode che fino all'ultimo non rivela nulla in merito alla sua reale esistenza. È un'avventura piena di imprevisti e di personaggi unici, un viaggio inteso come formazione personale che avrà come meta finale il consolidarsi di una coscienza chiara e pura sull'umanità.
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Atwood Margaret
Occhio di gatto
br. La protagonista è una pittrice, Elaine Risley, che in occasione della prima retrospettiva delle sue opere ritorna nella città dov'è cresciuta, Toronto. Se n'era andata molti anni prima, per lasciarsi alle spalle i fantasmi della gioventù. Ora, mentre valuta con occhio critico i cambiamenti della città, Elaine ritrova se stessa bambina. Momenti e atmosfere riaffiorano con lancinante chiarezza: una famiglia felice e anticonformista, che però non l'aveva salvata dall'inferno di crudeltà e ricatti orchestrato da Cordelia, amica e aguzzina. L'unico alleato di Elaine era un occhio di gatto, una biglia dura, fredda, forte, come lei avrebbe voluto diventare. In un sovrapporsi di passato e presente che attraversa quattro decenni, Elaine esplora le radici della sua personalità adulta, smuove gli strati sommersi della propria coscienza, riconsidera le vie di fuga che la vita le ha offerto.
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Colombo Francesco Maria
Il tuo sguardo nero
br. Parigi, fine Ottocento: due ragazzi crescono insieme, frequentano il bel mondo e i salotti letterari, hanno per compagni di gioco Proust, Gide e Valéry. Sono Pierre Louÿs e Marie de Heredia, il talento li destina a diventare esponenti di spicco della letteratura francese, la bellezza e il desiderio faranno di loro due amanti impareggiabili. Francesco Maria Colombo, al suo esordio narrativo, indaga le tracce di una liaison che fu clandestina, fulminea, temeraria e lacerante: interroga lettere, diari, confessioni, scie dissimulate nei romanzi, una manciata di fotografie erotiche di stupefacente modernità. Ma la sua non è solo una ricostruzione storica. È un labirinto dove la vita di Pierre e Marie si combina con il tempo presente e con il racconto autobiografico: le strade si incrociano e si diramano creando un gioco di specchi deformanti, di false prospettive, di illusioni e di interrogazioni intorno al tema dello sguardo, dell'immagine, dell'identità, della memoria involontaria, di ciò che si perde nel tempo e di ciò che misteriosamente è destinato a permanere oltre la morte. È una sciarada il cui schema coinvolge Pierre de Ronsard e Walter Benjamin, Henri Fantin-Latour e Kawabata Yasunari, la spedizione antartica del capitano Scott e un film dimenticato con Lino Ventura, in una vertigine combinatoria che si legge con il trasporto di un romanzo d'amore ma la cui soluzione è magistralmente rimandata fino all'ultima parola del romanzo, quella che tutto svela.
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Pezzini Alberto
L'ombra della colpa
br. Un avvocato resta tale anche se commette un reato ? Favorire un ragazzo di diciannove anni che commette un furto per sopravvivere può essere considerato un vero favoreggiamento ? Mario Squinzati è un avvocato al giro di boa. Vive ad Ardea, una città di mare e di provincia, dove tutti si conoscono. È un bravo penalista che pensava di avere visto ormai tutti i giochi della professione. Invece, quello più inaspettato, non lo conosceva ancora. Mentre si trova a dover fronteggiare forse il processo più delicato della propria carriera, Mario Squinzati dovrà combattere contro un'indagine che lo coinvolgerà di persona rischiando di azzopparlo una volta per tutte. Diventerà un avvocato migliore oppure soccomberà. Non ha alternative. Deve accettare la propria carriera e giocarsi l'ultima partita come al Go: fino a quando le gru non torneranno al nido.
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Quadrino Pietro
Provaci ancora Brancusi
br. Silvano Brancusi è un giovane attore, scrittore e poeta, o almeno così è come si definisce lui nei sui momenti migliori. Scanzonato e irriverente, si ritrova catapultato ad Anversa, per seguire la compagnia del Grande Peter Frame, uno degli artisti contemporanei più talentuosi e controversi, che lo chiama a creare uno spettacolo colossale della durata di 24 ore. Ed è proprio durante le prove di quella folle creazione che Silvano incontrerà "la donna più bella del mondo". Parigi, Salonicco, Roma, Havana, Bruxelles, Milano, Berlino: dopo anni di fatiche, avventure e fallimenti, il 23 novembre del 2018 Silvano Brancusi si trova di fronte alla più importante decisione della sua vita: fermarsi e ritirare il premio che si è finalmente conquistato, o lasciare tutto e ricominciare daccapo.
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Caponigro Marianna
Il castello di Amanda
br. Amanda è una bambina che, dalla finestra della sua stanza, riesce a vedere un bellissimo castello medievale, ed è a lui che racconta nel buio delle sue notti ansie e vicissitudini, ma anche speranze e sogni. Oltre alle aggressioni del padre, la bambina affronta segretamente un'altra sciagura: le molestie di un pedofilo, che la fanno crollare in una profonda depressione. Ma Amanda non sa che, oltre alla mamma e ai suoi nonni, c'è un'altra persona che segretamente si prende cura di lei.
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Prella Bernardino
Brevi storie bestiali
br.
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Castelli Valerio
I fuochi nella notte
br.
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Bernasconi Lorenzo
La solitudine percepita, assoluta
brossura "Tre racconti che sono metafore dell'esistenza, della vita di tutti noi, fatta di cose quotidiane svolte con maniacale ossessione, segnata da una condizione divenuta quasi necessaria, che vela lo sguardo e limita le intenzioni. Ci vorrebbe uno strappo, uno squarcio in quel cielo quotidiano che scopra e renda visibile la vera bellezza, l'unica in grado di sconfiggere la malinconia azzittendo una volta per tutte una solitudine fin troppo rumorosa". (Monia Di Mauro)
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Giovannini Evy
Oggi è nevicato a Roma
br. Giulio è un brillante ed affermato commercialista, con alle spalle un matrimonio a dir poco burrascoso, seguito da un altrettanto difficile divorzio, dalle cui nefaste conseguenze ha cercato di mettersi in salvo, finendo col cacciarsi in una sorta di trappola da cui ora stenta a tirarsi fuori. Sembra quasi esservi rassegnato, finché non incontra Martina, una bellissima ragazza molto più giovane di lui. Si innamorano. Con lei Giulio scopre l'amore vero, la passione, la complicità. Un'intesa perfetta cui non vuole assolutamente rinunciare, e per questo è pronto a fare qualsiasi cosa, anche a mentire, nascondendo una scomoda verità. Ogni giorno dunque, sarà costretto ad arrampicarsi sugli specchi pur di non perdere la donna che ama. Tutto ciò lo porterà ad esplorare se stesso, riscoprendo le sue emozioni più profonde, insieme alla solitudine e alla speranza.
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Segal Francesca
La cugina americana
br. Hampstead Garden, nordovest di Londra, è il quartiere della buona borghesia ebraica, ricca, istruita, liberal, solidale: tutti conoscono tutti, tutti frequentano tutti, tutti sono pronti a soccorrere chiunque si trovi in difficoltà. Adam e Rachel si conoscono da sempre, si amano dall'adolescenza, e stanno per fidanzarsi. La comunità segue l'evolversi della relazione da quando è nata, tutti aspettano il matrimonio, i figli. Tutto va come dovrebbe andare fino a quando, da New York, città di liberi costumi e strane usanze, arriva Ellie, la cugina di Rachel: bellissima, fragile, dolce, infelice, anticonformista. Ellie è una sopravvissuta, come tanti dei membri anziani della comunità: non ai campi di concentramento, ma alla morte della madre in un attentato terroristico in Israele, e alla conseguente decisione del padre di vagare per il mondo portando la piccola con sé. Tra Adam ed Ellie è amore al primo sguardo. Entrambi resistono, si evitano, si cercano, irresistibilmente attratti e irrimediabilmente divisi. Fino a quando Adam, avvocato nello studio del padre di Rachel, viene incaricato di risolvere la situazione incresciosa, pericolosa, che Ellie si è lasciata alle spalle a New York. I due sono costretti a incontrarsi, per lavoro, fino a quando una malattia di Ziva, la nonna di Ellie e Rachel, fornisce ai due innamorati impossibili l'occasione di infrangere le regole.
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Tarantino Ignazio
Sto bene. È solo la fine mondo
br. Anni Ottanta, nel sud dell'Italia. La vita di una numerosa, modesta famiglia, dominata da un padre depresso e violento, viene sconvolta dall'ingresso della madre in una setta religiosa chiamata Società, che promette la sopravvivenza a un'imminente fine del mondo. Giuliano Flavio, il più piccolo dei figli, che nutre per la donna, mite e generosa, un amore incondizionato, non può far altro che unirsi agli altri nel percorso che porterà tutti alla vita eterna. Ma quello che da principio è un sogno diventa presto un incubo di obblighi e divieti, di isolamento dalla famiglia allargata, di visioni e terrori apocalittici. Man mano che il mondo della famiglia "così come lo conosce" si sfalda, Giuliano deve lottare duramente per conquistare l'indipendenza, a cominciare dalla possibilità di vivere liberamente un amore che gli è stato vietato, per l'"incredula" Sara.
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Kreitman Singer Esther
L'uomo che vendeva diamanti
br. Questo romanzo è una vera sorpresa. Esther è la sorella maggiore del due molto più famosi Isaac Bashevis e Israel Joshua: privata dell'istruzione concessa ai fratelli, costretta a sposarsi, rifiutata dalla madre perché "brutta", relegata "In cucina", ma incapace di "stare zitta". Per fortuna, dato che ci regala questo superbo racconto, ambientato nella Anversa del commercianti e tagliatori di diamanti, tutti ebrei, e poi nella Londra del rifugiati, sempre ebrei, durante la prima guerra mondiale. Per tutta la narrazione, l'autrice sfoggia un'ironia più tagliente del diamante. Il protagonista assoluto della storia è Gedaliah Berman, ricco commerciante delle preziose pietre, emigrato dalla Polonia ad Anversa, iracondo, umorale, forte con i deboli e debole con i forti, e soprattutto invidioso oltre misura. Quando viene a sapere che il figlio di un concorrente sta per sposare la figlia di un ricco signore, mentre suo figlio Dovid passa le giornate a letto a leggere Spinoza e a fumare, incapace di adeguarsi alle aspettative paterne, per poco non sviene. C'è anche una figlia, altrettanto degenere ma astuta, che circuisce iI padre per ottenere favori e denaro. E la moglie, Rochl, vittima della prepotenza di Berman. La pesante routine della famiglia si complica con l'arrivo di una coppia di attivisti comunisti provenienti dallo stesso shtetl del Berman, e poi dalla comparsa del padre di Gedaliah , accolto dal figlio con un affetto e un calore inaspettati, che ammorbidiscono la durezza del personaggio.
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Singer Israel Joshua
La fuga di Benjamin Lerner
br. Prima guerra mondiale, Varsavia. Benjamin Lerner, un giovane soldato ebreo dell'esercito imperiale russo decide di disertare. Si rifugia dallo zio reb Baruch Joseph, a sua volta profugo da uno shtetl occupato dai cosacchi. Nel misero appartamento di Baruch, vivono anche la moglie Toybele e la figlia Gitta. Mentre marito e moglie si danno ad accesi e coloriti battibecchi, Gitta e Benjamin si innamorano. Ma Baruch sogna di diventare ricco grazie a una serie di progetti improbabili e di dare Gitta in moglie a un uomo ricco e anziano. Dopo un ennesimo scontro con lui, Lerner, non meno irascibile dello zio, decide di andarsene e incontra per caso un vecchio amico scultore, e accetta la sua ospitalità in uno studio frequentato da artisti e disertori. Si avventura fuori dal rifugio e finisce in un campo di lavoro tedesco, dove la bestialità e la crudeltà che regnano anche tra gli internati, a scapito degli studiosi e degli intellettuali, dei più deboli, lo spingono a tentare una rivolta insieme a un altro disertore. La rivolta fallisce e Benjamin scappa, per ricongiungersi poi con Gitta, a sua volta in fuga dal padre e dal matrimonio forzato. Incontra un ricco ufficiale ebreo che lo convince a seguirlo in una comune che vuole creare nella sua tenuta in Russia, dopo la guerra. Ma anche questo progetto fallirà nel peggiore dei modi per Gitta e Lerner, che finisce in prigione ma riesce a evadere in tempo per partecipare all'assalto del Palazzo d'Inverno...
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Arnim Elizabeth von
Vera
br. La ventiduenne Lucy Entwhistle, viso e corpo da bambina, è rimasta sola al mondo dopo che l'adorato padre se n'è andato per sempre. Affranta, confusa, mentre si stringe al cancello di casa viene turbata dalla comparsa di Everard Wemyss, un bell'uomo maturo a sua volta vestito a lutto. Sua moglie Vera è morta da poco, in circostanze misteriose. Prima che Lucy possa rendersene conto, Wemyss entra nella sua vita facendosi carico di ogni incombenza, dall'organizzazione del funerale del padre alle cure della dolce zia Dot, e ben presto di Lucy stessa, del suo corpo e della sua anima. Lei lo ripaga di un amore devoto, grata della sua protezione e del suo senso dell'umorismo. Ma nella casa intrisa di rituali in cui lui la porta a vivere, si addensa il mistero della morte di Vera. Scritto diciassette anni prima di Rebecca, la prima moglie, questo libro - che la von Arnim stessa considerava il suo romanzo migliore - anticipa le atmosfere inquietanti del thriller di Daphne du Maurier che Alfred Hitchcock riprenderà nel celebre film omonimo: Vera è un'indagine nei labirinti dell'amore, della violenza e della morte, a partire dal potere degli uomini nel matrimonio e dalla debolezza delle donne innamorate.
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Arnim Elizabeth von
Amore
br. «Tutta colpa della vanità, della lusinga dolce e irresistibile di esser scambiata per una donna ancora giovane; e prima di rendersene conto, era già innamorata, innamorata cotta come una stupida ragazzina». Catherine si accorge di Christopher mentre assiste alla quinta replica dell'Ora immortale, recitato davanti a una platea semivuota. E un giovanotto esuberante, dalla chioma rosso fiamma. Lei è una donna minuta nascosta sotto il cappello. Quella sera si ritrovano seduti accanto e tutto sembra preludere a una perfetta storia d'amore. C'è però un problema: l'età. Catherine è un po' più vecchia. Per una donna di quasi cinquant'anni, che ha ormai alle spalle gli anni del matrimonio e della maternità, l'essere creduta più giovane aggiunge ulteriore emozione al corteggiamento. Ma nascono ostacoli imprevisti... Sotto l'affilato umorismo di questo romanzo pubblicato per la prima volta nel 1925, emerge l'ipocrisia di un'intera società e i codici cui le donne sono costrette a ubbidire nel nome dell'«amore». Elizabeth von Arnim lo sapeva bene: buona parte del romanzo è autobiografica.
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Gorkij Maksim; Montagnani L. (cur.)
La madre
br. L'evoluzione della protagonista, da donna succube delle violenze di un marito ubriacone a donna emancipata, fiera del figlio, combattente di primo piano per la difesa dei diritti degli sfruttati, emerge con un crescendo lungo le pagine del romanzo. Così come emerge l'interessante intreccio con la figura di Cristo, non considerato come Dio, ma come predicatore della giustizia e dell'amore per il prossimo. "Ama lituo prossimo come te stesso". "Verranno i giorni felici" - dice la madre diventata una attivista clandestina dei lavoratori in lotta contro le prepotenze dei padroni e dello Stato che li difende - "ci sono nemici cattivi, avidi, falsi che ci tengono prigionieri, ci legano, ci schiacciano. Contro tutto questo combattono l nostri figli, per amore di tutti, per amore della verità di Cristo." Introduzione di Diego Novelli. Prefazione di Gian Carlo Pajetta.
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Lee Vernon; Brilli A. (cur.)
L'amante fantasma. Tre racconti
brossura
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Zweig Stefan
Storia nel crepuscolo
brossura
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Hawthorne Nathaniel
La bambina di neve
brossura
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Cela Camilo José
Undici racconti sul calcio
br. Diverse centinaia di migliaia di spagnoli, forse diverse migliaia di migliaia, applicano le loro energie del lunedì, del martedì e del mercoledì a glossare le azioni della partita di calcio già passata, e le loro forze del giovedì, del venerdì e del sabato a predire gli avvenimenti della partita di calcio prossima ventura. La domenica riposano e vanno allo stadio: a soffrire o a sollazzarsi, onestamente, vedendo soffrire gli altri...
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Wharton Edith; Ceni A. (cur.)
Xingu
br. Nel quadro dei ricevimenti organizzati dal loro esclusivissimo "club", alcune signore della migliore società americana hanno invitato il romanziere Osric Dane, quello, cioè, che bisogna assolutamente aver letto. Preziose e ridicole, queste signore circondano il romanziere con le loro attenzioni e con i loro commenti insipidi, tanto che lo scrittore non si perita di punzecchiarle. Ma, in maniera del tutto inaspettata, ecco che una di esse rovescia la situazione e mette a mal partito il celebre romanziere domandandogli cosa pensa di Xingu. Chi è dunque questo Xingu che tutti sembrano conoscere?
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Wagner W. Richard
Una visita a Beethoven
br. Come ebbe a scrivere lo stesso Wagner, furono proprio le sinfonie di Beethoven a determinare in lui la vocazione per la musica. E infatti Wagner restò sempre fedele al grande compositore, al quale dedicò - oltre a diversi scritti di approfondimento teorico - il suo giovanile racconto "Una visita a Beethoven". Protagonista è il grande compositore, assediato da frotte di curiosi desiderosi di incontrarlo. Wagner immagina il pellegrinaggio verso la dimora del Maestro di un giovane musicista, tormentato dall'incontro ripetuto con uno di questi "curiosi", un aristocratico inglese appassionato di musica, che pare incarnare la sciocca superficialità di un pubblico che, dopo non aver saputo riconoscere il genio di Beethoven, continuava ora a travisarlo.
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Mandeville Bernard
Modesta difesa delle case di piacere
br. Constatato ovunque un allarmante aumento delle malattie veneree, visto che le prescrizioni moraleggianti a poco o a niente servono al fine di reprimere il desiderio dell'un sesso per l'altro, si suggerisce l'organizzazione statale dei bordelli, completa di controlli medici e di un fondo per la pensione... Questa l'ironica e satirica tesi di questo volumetto apparso nel 1724 e divenuto in breve tempo uno dei più celebri pamphlets settecenteschi; tale, infine, da rinnovare lo scandalo che aveva accompagnato, dieci anni prima, la pubblicazione dell'altra più famosa opera di Bernard Mandeville, "La favola delle api", che recava il provocatorio sottotitolo 'vizi privati, pubbliche virtù'.
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Nerval Gérard de; Ferrara M. (cur.)
L'harem
br. Il racconto "L'harem" fa parte di quel "Viaggio in Oriente" che Nerval pubblicò prima in una serie di articoli, poi in due edizioni incomplete dal titolo "Scene della vita orientale", e, infine, nella versione definitiva apparsa nel 1851, quattro anni prima del suicidio dello scrittore. Il viaggio, in realtà, Nerval lo effettuò in due riprese, fra il 1843 e il 1844, ma la sua opera, e dunque anche il racconto qui pubblicato, non rappresenta un mero resoconto di quell'itinerario. Nerval scrive in effetti un 'romanzo-viaggio', e all'interno di esso l'episodio narrato ne "L'harem" si staglia fra tutti come quello più 'romanzesco'.
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London Jack
Gli equivoci delle donne
br. Gli equivoci delle donne è un racconto piuttosto singolare nella produzione del geniale scrittore americano Jack London (1876-1916): l'ambiente è ancora una volta il Klondike, la terra ai confini fra Canada e Alaska, divenuta celebre verso la fine del secolo scorso in seguito alla scoperta dei ricchissimi giacimenti auriferi. Ma in questo racconto l'oro è proprio soltanto sullo sfondo, all'origine della ricchezza del 'buon partito' Floyd Vanderlip, intorno al quale si svolge il divertentissimo balletto che ha un po' le movenze della 'commedia degli equivoci'.
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Muñoz Molina Antonio
Beatus Ille
ril. Alla ricerca del manoscritto postumo di Jacinto Solana, mitico scrittore nemico del regime franchista, assassinato nel 1947 dalla Guardia Civile, un giovane studente, Minaya, si trova ad affrontare un'intricata storia di oblii e menzogne, che lo rende poco a poco partecipe di un passato che non ha mai potuto ricomporsi, e che lo guida traccia a traccia, come mosso dai fili di un misterioso burattinaio, al suo epilogo più imprevisto ed inquietante. Organizzato su tre diversi piani temporali che lentamente arrivano ad intersecarsi nell'enigmatico finale, "Beatus Ille" è romanzo di ricerca e insieme di iniziazione, orchestrato con repentini passaggi dalla prima alla terza persona, che svelano solo progressivamente l'identità del narratore.
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Rilke Rainer Maria; Specchio M. (cur.)
Canto d'amore e morte dell'alfiere Christoph Rilke. Testo tedesco a fronte
br. Scritto di getto "in una notte di nuvole e luna", come ebbe a scrivere il poeta stesso, il "Canto d'amore e morte dell'alfiere Christoph Rilke" appartiene alla leggenda non meno che alla storia dell'opera e della figura di Rainer Maria Rilke. In questo testo in prosa ritmica, vero e proprio poème en prose, l'autore giovanissimo ripercorre un viaggio immaginario di un presunto antenato morto al seguito dell'esercito imperiale nella campagna contro i Turchi del 1664. Ma il pretesto si trasforma subito in una sorta di amalgama entro il quale Rilke fonde - all'indomani del primo, importantissimo viaggio in Russia compiuto insieme a Lou Salomé - tutti i temi e le intuizioni della sua poetica giovanile. Il motivo della morte precoce, l'iniziazione alla morte attraverso l'amore, la figura dell'eroe come emblema della comunità delle stirpi, l'eros come forza ancestrale, insomma tutti quelli che saranno gli elementi costitutivi della poetica rilkiana nell'arco del primo ventennio del secolo, sono qui per la prima volta armonizzati in una tensione ininterrotta cui fa da sostegno una mirabile perizia linguistica e compositiva.
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Balzac Honoré de
Il ballo di Sceaux
br. Apparso per la prima volta nel 1830, "Il ballo di Sceaux" appartiene alla produzione giovanile di Balzac, e possiede l'impareggiabile freschezza di altri suoi racconti dell'epoca, prime importanti tessere del gigantesco mosaico della Commedia umana. "Il ballo di Sceaux o Il pari di Francia", così recita il suo titolo per esteso, ma potrebbe forse chiamarsi piuttosto "come non sposare un pari di Francia", perchè proprio questo è in realtà il motivo conduttore di questo racconto: una storia d'amore e vanità.
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Vogel David
Davanti al mare
br. Anni '30: in un villaggio di pescatori della Costa Azzurra arriva dall'Austria una coppia di giovani sposi: belli, spensierati, si abbandonano volentieri al clima dolce della riviera, entrando in relazione con gli abitanti del luogo e con altri turisti. Senza mai rinunciare del tutto ad un loro senso di superiorità ironica e di distacco rispetto al nuovo mondo che li circonda, se ne sentono tuttavia pian piano risucchiare, come se la sensualità del posto si insinuasse lentamente nei loro corpi e nei loro sogni, fino all'imprevedibile esito finale. Ma non si deve pensare a un aspetto 'morale' della narrazione: a Vogel non interessa affatto giudicare i suoi protagonisti, censurarne una certa leggerezza o liberalità di costumi. Quello che è straordinario in questo breve romanzo è semmai proprio l'opposto, l'osservazione quasi distaccata di come piccoli e a prima vista insignificanti particolari arrivino ad incidere sul destino delle persone; e solo allora queste potranno rendersi conto dell'enorme, spaventoso vuoto che le contraddistingue e che non attende che di essere colmato, in un modo o nell'altro. Come scrive Alessandro Guetta nella postfazione al volume: "La piccola pensione della riviera è un laboratorio delle passioni in cui la soluzione è distillata lentamente, quasi inavvertitamente".
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Trollope Anthony; Caddia L. (cur.)
L'ultimo austriaco che lasciò Venezia. Racconti italiani
br. Per la prima volta vengono qui riuniti e tradotti per i lettori italiani tre racconti del grande narratore dell'Inghilterra vittoriana che presentano la peculiarità di essere ambientati in Italia, fra Venezia, Roma e il Lago di Como. Anthony Trollope conosceva bene il nostro paese, e più volte vi si recò in visita alla madre e al fratello che vivevano a Firenze. Ed è interessante notare nei primi due racconti - più direttamente ne "L'ultimo austriaco che lasciò Venezia", e più defilato ma comunque presente ne "La moglie del generale Talboys" - lo sfondo storico delle Guerre di Indipendenza, così come poteva venire recepito da un autore per nazionalità estraneo agli Stati contendenti ma simpatizzante per la causa italiana. Ma l'Italia per gli inglesi è sempre anche la meta del Grand Tour, aspetto, questo, ben evidente nel gruppo un po' fatuo di intellettuali che si raccoglie a Roma intorno alla signora Talboys, o nel viaggio dei coniugi Greene nel racconto "L'uomo che teneva il denaro in una valigia". Qui, come scrive Luca Caddia, "l'inguaribile senso pratico di Trollope trasforma il Grand Tour in gran turismo", mentre il viaggio si trasforma lentamente in una commedia degli equivoci, con effetti sottilmente umoristici.
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