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Number of results : 54,404 (1089 Page(s))

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‎Sepúlveda Luis‎

‎Ultime notizie dal sud‎

‎br. Nel 1996, a Parigi, due amici seduti davanti a un mate progettano un libro sul Sud del mondo. Sono uno scrittore e un fotografo, girano per il pianeta e lo ritraggono per quello che è: uno strano miscuglio di crudeltà e tenerezza, di verità e leggenda. Muovendosi nella steppa patagonica, «dove si sta tra la terra e il cielo», armati di una Moleskine e di una Leica, i due amici vanno a caccia di storie da ultima frontiera. Forse le ultime storie di frontiera: le Ultime notizie dal Sud. Laggiù, lungo strade spazzate dal vento, capita di incontrare un virtuoso liutaio che si aggira in cerca del legno più adatto per costruire un violino. In un bar di San Carlos de Bariloche si può far amicizia con un ubriaco che afferma di essere il discendente di Davy Crockett. E nella pampa brulla, una vecchietta con il dono di rendere fertile tutto ciò che tocca diviene il simbolo del legame con una terra su cui troppi vorrebbero allungare le mani. Il tempo passa, alle storie si aggiungono altre storie, e il libro vede la luce anni dopo, quando le cose che voleva raccontare hanno acquisito «il sapore dell'inesorabilmente perduto». Questo perché il Sud del mondo è una regione minacciata dall'avidità di predatori potenti, ma anche un luogo popolato di fantasmi, dove ancora echeggiano le gesta di Butch Cassidy e gli spari dello sceriffo Martin Sheffields; magicamente abitato da sedicenti folletti con un passato misterioso, e attraversato da un treno mitico, il Patagonia Express, in un estremo viaggio d'addio.‎

‎Gershom Freeman‎

‎Il respiro dell'anima‎

‎br.‎

‎Fresán Rodrigo‎

‎La parte inventata‎

‎br. In un mondo impazzito, dove gli autori non contano più molto, uno scrittore anziano e disilluso tenta di scomparire nel modo più definitivo possibile: viaggiando verso l'Hadron Collider, per fondersi con la particella di Dio e trasformarsi in una divinità onnipresente - quasi un meta-scrittore - capace di riscrivere tutto, la sua vita, i suoi ricordi. Con umorismo pungente e uno stile brillante e ricercato, mescolando romanzo, auto-fiction e saggio pop, Rodrigo Fresàn conduce il lettore in un viaggio fantasmagorico tra le sue ossessioni, in un frenetico tour de force tra genio e follia, famiglie spezzate e realtà parallele, esplorando i temi, a lui cari, dell'infanzia, della perdita e della memoria. La parte inventata è la nuova, affascinante sfida letteraria della nostra contemporaneità, al pari di Infinite Jest, 2666 e L'arcobaleno della gravità. Lo scrittore argentino offre al lettore una potente difesa della letteratura, ma soprattutto una celebrazione gioiosa della lettura e della scrittura, e di quelle parti inventate delle nostre vite, le storie che ci raccontiamo per dare forma al mondo. Prefazione di Vanni Santoni.‎

‎Rubini Jada‎

‎Il collegio. Cocktail di amicizie‎

‎brossura Tra strade con portici e tavolini in piazza davanti ai bar, la città di Padova accoglie molti studenti dalle storie personali più strampalate. Jasmine è una studentessa alle prese con l'università e il lavoro, con un passato tormentato e un presente incerto. Il collegio le farà conoscere cinque amiche del tutto inaspettate con cui imparerà a convivere e a condividerne le stranezze. Con loro cercherà di svelare alcuni misteri del convitto e intraprenderà una relazione che dovrà tenere nascosta.‎

‎Di Mauro Raffaello‎

‎Per sentito dire‎

‎br. Don Carmelo Pafumi è un Giudice Delegato che vive a Linguagrossa, ai piedi dell'Etna. Impegni istituzionali lo chiamano spesso a Palermo e Catania dove ha intrecciato una fitta rete di relazioni con i principi di Palagonia, con il principe di Colle Reale, con il barone Voces e con diversi colleghi magistrati. Sono anni di instabilità politica e sociale. La benevolenza borbonica viene minata dalla paura che l'esempio della rivoluzione francese possa diffondersi sull'isola come il colera. Gli intrighi della corte napoletana, manipolata con efficacia dal politico britannico sir John Acton, riducono progressivamente lo spazio vitale del governo dell'isola. La morte improvvisa del viceré Francesco d'Aquino spegne le speranze di quelle menti illuminate che si riconoscevano nei princìpi libertari e riformisti e che si incontravano segretamente nella loggia massonica palermitana. Qui, oltre a Francesco Carelfi, segretario particolare del viceré, don Carmelo aveva incontrato l'abate Saverio Scrofani, il giudice Francesco Paolo Di Blasi e Tommaso Natale, ministro del tribunale del Real Patrimonio.‎

‎Montgomery Lucy Maud; De Luca E. (cur.)‎

‎Kilmeny del frutteto. Ediz. integrale‎

‎br. Kilmeny del frutteto (Kilmeny of the Orchard) è un romanzo diverso dai due precedenti di Montgomery (Anne di Tetti Verdi e Anne di Avonlea), tanto che l'autrice stessa temeva che il pubblico non lo avrebbe gradito; ma si sbagliava: la sua uscita nel maggio del 1910 fu accolta da recensioni entusiastiche, nelle quali venivano esaltati sia lo stile dell'autrice sia la piacevolezza della trama e dei personaggi, in particolare della protagonista, Kilmeny, che porta il nome della celebre eroina del folclore scozzese e, come lei, è dotata di notevole bellezza. Kilmeny del frutteto è un romantico idillio poetico che riporta i lettori sull'Isola del Principe Edoardo.‎

‎Evison Jonathan‎

‎Il giardiniere‎

‎br. Suquamish, Stato di Washington. La vita di Mike Muñoz, ventitreenne di origine messicana, trascorre in attesa di qualcosa che non arriva. Abita in una riserva indiana con un fratello disabile e una mamma sempre al lavoro. Il papà, alcolista, è scomparso dalla loro vita diversi anni prima. Mike legge tantissimo grazie alla biblioteca pubblica e sogna di scrivere un libro. La sua grande passione è il giardinaggio, ma quello che gli piace davvero è l'arte topiaria, dare forma ai cespugli e ricavarne delle statue. Purtroppo, nonostante lavori con una squadra di giardinieri, l'unica cosa che gli chiedono è di tagliare il prato e raccogliere le cacche di cane. Quando non ne può più viene licenziato e realizza che se vuole che le cose cambino deve essere lui ad agire. Ma come? In questo romanzo Jonathan Evison guida il lettore nel cuore e nella mente di un giovane che vuole scoprire se stesso, ma soprattutto il segreto per raggiungere una felicità che non viene mai garantita in uno Stato dove la polizia compie soprusi, le frontiere sono chiuse e se sei povero devi strapparti i denti da solo. Nel caso di Mike Muñoz e di quelli come lui la scala per il successo sembra sempre troppo ripida. Gli ostacoli sono tanti, gli scivoloni anche, finché le cose non iniziano a cambiare e Mike riesce a intravedere un futuro migliore.‎

‎Lini Valentina‎

‎Il diavolo sul ponte. Una ballata‎

‎br.‎

‎Tasca d'Almerita Rosemarie‎

‎Ma perché è sempre Natale?‎

‎ril. "Cara F." è l'incipit di tutte le lettere che compongono questo moderno romanzo epistolare. Il mittente di tali missive è Lucia, protagonista inafferrabile della storia e della sua stessa esistenza, che trascina il lettore nel suo mondo confuso e caotico cui fa sottofondo un brusìo che la tormenta ossessivamente e che la spinge sempre dove non vorrebbe. Lucia scrive a F., le racconta ogni passaggio del suo "malvivere" perché scrivere le consente di esistere, di mantenere un contatto con la realtà. Attraverso le parole Lucia si aggrappa a quel timone che le permette di tenere salda la sua nave in un mare le cui onde crescono fino a diventare uno tsunami. Riuscirà F. a ricondurre l'imbarcazione in rada?‎

‎Bencivenga Vincenza‎

‎Il sale sotto la pelle‎

‎br.‎

‎Vichi Marco‎

‎Per nessun motivo‎

‎br. Che cosa può accadere nella vita di un uomo se una verità sconosciuta del passato irrompe all'improvviso nel suo presente sconvolgendone l'equilibrio? È quello che succede ad Antonio Bastogi, ricco industriale, che dopo essersi fatto assorbire per anni dal lavoro si è ritirato sulle colline del Chianti per dedicarsi alle proprie passioni. E a un tratto sarà costretto a scoprire che il passato non è uno scenario immobile, ma è invece dinamico, può trasformarsi in un secondo, mettendo in discussione la memoria di un'intera esistenza. In queste occasioni, per avanzare nel futuro con una nuova consapevolezza, è necessario un grande coraggio. A strappare Antonio dall'apparente quiete delle colline toscane sarà una notizia inimmaginabile, che lo porterà fino a Parigi dove un doloroso viaggio introspettivo lo costringerà a fare i conti con il proprio vissuto e con se stesso.‎

‎Naspini Sacha‎

‎Le Case del malcontento‎

‎br. C'è un borgo millenario scavato nella roccia dell'entroterra maremmano, il suo nome è Le Case. Un paese morente. Una trappola di provincia. Un microcosmo di personaggi che si trascinano in un gorgo di giorni sempre uguali. Fino a quando la piccola comunità non viene sconvolta dall'arrivo di Samuele Radi, nato e cresciuto nel cuore del borgo vecchio e poi fuggito nel mondo. Il suo ritorno a casa è l'innesco che dà vita a questo romanzo corale: la storia di un paese dove ognuno è dato in pasto al suo destino, con i suoi sprechi, le aspettative bruciate, le passioni, i giochi d'amore e di morte. Perché a Le Case l'universo umano non fa sconti e si mostra con oscenità. Ogni personaggio lascia dietro di sé una scia di fatti e intenzioni, originando trame che si incrociano, si accavallano, si scontrano dopo tragitti capaci di coprire intere esistenze. A Le Case si covano segreti inimmaginabili, si ammazza, si disprezza, si perdono fortune, si tramano vendette, ci si raccomanda a Dio, si vendono figli, si vive di superstizioni, si torna per salvarsi, si tradisce, si ruba, ci si rifugia, si cerca una nuova vita, si gioisce per le disgrazie altrui. Talvolta, inaspettatamente, si ama.‎

‎Lecesne James‎

‎Trevor. Non sei sbagliato: sei come sei‎

‎br. Trevor, tredici anni, è un inguaribile ottimista, uno spirito effervescente ed entusiasta, un artista in erba che con la sua vita sogna di cambiare il mondo, proprio come Lady Gaga. A scuola, però, le sue passioni iniziano ad attirargli battutine e insulti, che nella sua limpida ingenuità Trevor non capisce, e così facendo contribuisce a rinfocolare. Abbandonato dagli amici, frainteso dal mondo degli adulti, genitori compresi, Trevor si ritrova presto affibbiata l'etichetta di gay. Una storia che si ripete spesso in molte scuole del nostro Paese. Per fortuna, però, nel caso di Trevor questo è solo l'inizio. Prefazione di Carlo G. Gabardini.‎

‎Mann Thomas; Crescenzi L. (cur.)‎

‎Romanzi. Vol. 2: Charlotte a Weimar-L'eletto-Confessioni dell'impostore Felix Krull‎

‎ril. Si completa con questo volume la riedizione commentata da Luca Crescenzi dei romanzi di Thomas Mann nei Meridiani, offerti qui al lettore nelle nuove traduzioni approntate da Margherita Carbonaro, Elena Broseghini e dallo stesso Crescenzi. Oltre all'ampio commento, questa edizione si avvale dei contributi critici di tre studiosi che introducono alla lettura di ciascun testo, analizzandone le caratteristiche e i motivi di fondo: Aldo Venturelli presenta Lotte a Weimar (1939), opera finemente intrecciata di rimandi goethiani con al centro l'amata del giovane Werther; Elisabeth Galvan firma uno scritto su L'eletto (1951), libro che affonda le sue radici nella letteratura medievale di area germanica; alle Confessioni del truffatore Felix Krull (1954), romanzo incompiuto d'ispirazione picaresca, è infine dedicato il saggio di Werner Frizen.‎

‎Trapanese Giancarlo‎

‎73 anni e 1 giorno‎

‎br. Potrebbe non non essere fantascienza. In questo nuovo romanzo di Giancarlo Trapanese ambientato nel 2500, l'umanità ha attraversato il dramma della sovrappopolazione causata, per ironia della sorte, da una molecola scoperta per rispondere alle grandi pandemie del Ventunesimo e Ventiduesimo secolo, che consente di vivere oltre i 120 anni; il pianeta ha subito drammatiche devastazioni ambientali, e dopo una nuova guerra mondiale, bibliche migrazioni hanno invaso i pochi territori ancora vivibili dell'emisfero nord, causando orrendi genocidi etnici. A un passo dall'estinzione, i superstiti hanno affidato a Scribbs (un incredibile computer biologico) la dittatura della logica. Il prezzo è altissimo: abolite le religioni, soppressi chimicamente e con la nanobiotecnologia quelli che vengono ritenuti l'origine di tutti i mali, i pericolosi istinti umani, si vive in ordinate comunità nelle quali la riproduzione avviene con criteri scientifici e selezione attenta di "fattrici e donatori". Il controllo è assoluto: il lavoro viene assegnato secondo le propensioni di ognuno, così come i rapporti con un compagno o una compagna sono scelti dal Sistema, dai 60 anni in poi, quando si è in quiescenza. Un mondo ordinato, con la criminalità ridotta al minimo e la possibilità di vivere il meglio delle emozioni affettive quando si è maturi. Insomma, una vita da eterni trentenni senza la coda del degrado fisico e delle malattie, con 13 anni da godersi tutti prima dell'Ascesa. Infatti è stabilita per tutti la data certa di "scadenza": 73 anni ed 1 giorno. Sin dalla nascita si conosce la durata della propria vita, il che consente al pianeta di mantenere un perfetto, difficile equilibrio con le scarse risorse disponibili. Eppure, non tutti si adattano all'ordine imperante...‎

‎Cercas Javier‎

‎Le leggi della frontiera‎

‎br. Alla fine degli anni Settanta, in una Spagna che stenta a lasciarsi alle spalle il franchismo, Gerona è una città in cui cominciano a muoversi le bande giovanili. Una frontiera la attraversa, sociale ed etica: al di là del fiume Ter ci sono gli immigrati che vivono nelle baracche, la feccia della feccia. Ignacio Cañas è un ragazzo della classe media, vive al di qua di quel confine, ma il suo lavoro in una sala giochi, insieme all'insofferenza adolescenziale, crea l'occasione per l'incontro che gli cambierà la vita: quello con Zarco, un giovane delinquente dal grande carisma; e con la misteriosa Tere, che lo trascina in una passione struggente e segreta. Più di vent'anni dopo Ignacio, diventato nel frattempo un avvocato importante, riceve la visita inattesa di Tere, la donna che non ha mai dimenticato... Javier Cercas dà vita al romanzo di una generazione, che è anche una grande e sofferta storia d'amore.‎

‎Moraglio Adriano‎

‎Il rapinatore «gentile». L'avventura di Oreste: le banche, il carcere e il senso della vita‎

‎br. «Mi sono spesso domandato - soprattutto da un certo periodo in poi della mia vita - perché mai avessi scelto di diventare un rapinatore. A quasi settant'anni non ho trovato ancora una risposta pienamente esaustiva rispetto alla profondità della domanda. Il male, dentro il quale ci caliamo, infatti, è come un pozzo molto oscuro nel quale si scende per diverse ragioni, per complesse circostanze, e dal quale è difficile risalire. Una realtà dalla quale - questo "pozzo" - si può, però, venire faticosamente fuori dando credito al desiderio e al coraggio di guardare da un'altra parte, diversa dal buio che domina quella cavità scavata nella "terra" di ognuno di noi, uomini e donne. Desiderio e coraggio che possono solo essere sostenuti dalla presenza di persone che ti vogliono bene, che sanno guardare ben oltre la tua faticosa volontà di risalire. C'è gente che allunga il braccio e ti tira su dal "pozzo" oscuro, magari calandosi qualche metro in giù, verso di te, in mezzo a quelle tenebre, senza aspettare che tu abbia fatto il primo passo lungo quella scaletta... Cosa che è accaduta anche a me». Comincia così il romanzo di Oreste, rapinatore "gentile".‎

‎Fiori Simona‎

‎Le boie panatere‎

‎br. La piccola Chiletta, vezzeggiativo di Rachele, abbandona la sua infanzia al canto di una civetta. Sul carro dei buoi col vestito buono, lascia dietro di sé l'incanto del pane che lievita nel forno comune, abbandona le foglie di vite per ventaglio, e sbiadisce. Diventa grigia come l'edificio del Cottolengo, "enorme stomaco di pietra ulcerosa", che la inghiotte in una spettrale Torino di fine anni '30.Lì la Chiletta sarebbe ineluttabilmente sola, sempre più piccola, arida e scura, proprio come una boia panatera, uno di quegli scarafaggi che fanno strabuzzare alla zia Delfina l'unico occhio sano. Se non fosse per una piccola mano che, nell'aria gelida dell'interminabile fila verso il refettorio, si insinua nella sua, e da allora non la lascia più. È Angela, la sua vicina di branda nel dormitorio, l'amica dalla voce di ragnatela che, giorno dopo giorno, le salva la vita.E poi, c'è un sottile filo di luce, aggrappato alla sua pelle come aura flebile, che ancora la lega con ostinazione alla sua vita precedente, quella che odorava di erba calpestata e cantava un frinire di cicale. È il sentimento profondo per il Nassin, "quattordici anni appena compiuti".‎

‎?miri? Zoran‎

‎Il paziente della stanza 19‎

‎br. Vanja Kova?evi?, paziente della stanza 19, inizia il suo monologo davanti allo psichiatra rievocando il suo diciannovesimo compleanno, il giorno in cui come regalo gli misero in mano un fucile, per toccare molti punti chiave della sua infanzia, della crescita, della guerra, della paternità, della sopravvivenza e delle uccisioni. Ed è quel contrasto tra le terrificanti confessioni del Vanja soldato e i teneri ricordi del Vanja dei tempi pre-bellici a mettere in evidenza un intero universo di possibilità che gli sono state tolte per sempre. Come in una macchina del tempo, Vanja ripercorre quella vita che è cosciente di non poter mai più riavere.‎

‎Palumbo Francesca‎

‎Hai avuto la mia vita‎

‎br. In molti conoscono la storia del barbaro assassinio di Lev Trotskj per mano di Ramón Mercader del Río, agente segreto spagnolo naturalizzato sovietico operante nel NKVD durante il governo di Stalin. Tuttavia pochi sanno che per avvicinarsi il più possibile alla casa di Trotskj, esiliato in Messico, al fine di colpirlo, Mercader dovette infiltrarsi nella vita di una donna a lui molto vicina, un'ebrea americana segretaria e traduttrice di Trotskj. L'autrice dà voce a questo personaggio straordinario, Sylvia Ageloff, che per anni, dopo l'assassinio di Trotskj nel '40 e le lunghe cure psichiatriche cui si sottopose, scelse di isolarsi dal mondo e di non rilasciare più alcuna intervista su quegli accadimenti, raccontandone la vita, l'impegno politico, l'attivismo sociale, l'idealismo ma anche la fragilità, la disperazione e la forza di riscattarsi da un destino manovrato.‎

‎Scaramucci Alba‎

‎Alice carissima ti scrivo...‎

‎br. Fascino di vecchie fotografie e di cartoline d'un tempo. Sono testimonianze. Sarà che parlano di persone, di oggetti, di realtà del passato. Forse vogliono esprimere una loro vitalità, che cerca di farsi ritrovare e rinnovare, perché riportata alla luce. È il caso della foto che ho tra le mani, del tutto riconoscibile. È lei, giovanetta: la baronessa Alice Hallgarten Franchetti. Donna eccezionale e di grande spessore. Cultura cosmopolita. Femminista del movimento del «femminismo pratico». Moderna imprenditrice, sensibile alle più avanzate esperienze mitteleuropee e americane, nell'economia e nelle finanze. Creatrice del Laboratorio di Tela Umbra, per sole donne, in stato di necessità. Seguace del modernismo religioso di Paul Sabatier, è un'educatrice attenta all'emancipazione dei più bisognosi e della classe contadina. Realizza con il marito, il barone Leopoldo Franchetti, l'istituzione di Scuole rurali nei loro possedimenti dell'Alta Valle del Tevere. In particolare nella Villa della Montesca e a Rovigliano, con contenuti e metodi assolutamente innovativi. Una sorta di «talent scout» di Maria Montessori.‎

‎Di Sabatino G. (cur.)‎

‎Chiamatela Venerdì. Storie di quotidiana violenza domestica‎

‎br. "Sono racconti e riflessioni come quelli raccolti da Guendalina Di Sabatino a restituirci ciò che nelle teorie e analisi sul sessismo ancora restano in ombra: le ambiguità, le contraddizioni di un dominio che ha intrecciato e confuso perversamente bisogno d'amore e asservimento, tenerezza e violenza." (Lea Melandri)‎

‎Luo Guanzhong‎

‎Il romanzo dei tre regni‎

‎ril. Il romanzo dei Tre Regni (qui tradotto per la prima volta in lingua italiana e in versione integrale) è considerato universalmente "la storia delle storie", ovvero il più grande racconto che noi uomini possiamo avere la grazia di leggere. In questo romanzo sono narrate le guerre, le battaglie e le vicende dei mitici antichi guerrieri, per la presa di potere dell'antica Cina, attraverso fatti veri, verosimili, reali o spesso, di fantasia.‎

‎Webster Jean; Chiaromonte M. (cur.)‎

‎Il fantasmi di four pools‎

‎br. Nella produzione di Jean Webster, autrice del celebre "Papà Gambalunga", ci imbattiamo in un interessante giallo pubblicato in forma anonima nel 1908: "Il mistero di Four-Pools". Ambientato nella Shenandoah Valley (Virginia dell'Ovest) negli anni successivi alla Guerra Civile, il romanzo narra le vicende dal punto di vista del newyorkese Arnold Crosby, la cui vacanza al Sud viene stravolta da strani eventi - un furto e un omicidio - collegati a presunti fantasmi che turbano la tranquillità della Piantagione Four-Pools. Grazie all'intervento del reporter Terry Patten - accolto dalla critica come «il successore di Sherlock Holmes» - il singolare evolversi delle vicende confermerà non solo la capacità dell'autrice di destreggiarsi con un genere nuovo rispetto a quelli a lei più congeniali, ma anche il suo attivismo in campo sociale attraverso un forte messaggio umanitario. Prima traduzione integrale italiana.‎

‎Buompane Eleonora‎

‎La chiave segreta della luna‎

‎brossura "Quando si costruisce qualcosa si produce polvere. In un mondo sconosciuto e affascinante si narra una storia bizzarra come spesso sono i sogni." Morgan e Sofia sono due ragazzi di sedici anni, diversi sotto ogni aspetto, ma accumunati dallo stesso destino: sono i prescelti, designati per salvare i sogni dell'umanità custoditi nella fabbrica dei Sogni. Attraverso indizi e piste da seguire, Sofia e Morgan seguiranno il cammino scritto per loro, mentre qualcuno nella Fabbrica dei Sogni ha qualcosa da nascondere. Lotteranno fianco a fianco per uscirne vincitori e per aprire la porta verso un mondo onirico, mentre il loro legame d'amicizia si trasformerà in qualcosa di profondo. Riusciranno a colmare il vuoto della Fabbrica dei Sogni?‎

‎Allende Isabel‎

‎Más allá del invierno‎

‎brossura‎

‎Buzzati Dino‎

‎Barnabo delle montagne‎

‎brossura Nella solitudine delle foreste e dei ghiacciai alpini si svolge l'avventura esistenziale della giovane guardia forestale Barnabo, custode, insieme ad alcuni compagni, di una polveriera in alta montagna. In seguito all'attacco di alcuni banditi la polveriera viene espugnata e il comandante delle guardie ucciso. Barnabo, che aveva abbandonato il posto di guardia, viene radiato dal corpo e costretto ad abbandonare la montagna per andare a lavorare in pianura. Ma il giovane continua a sognare le vette e il suo riscatto.‎

‎Fusari Tommaso‎

‎Tempi duri per i romantici‎

‎ril. Stefano ha ventidue anni e una vita tranquilla. Simpatico, belloccio e con la battuta sempre pronta, divide il suo tempo tra le serate a Trastevere con gli amici, il lavoro che non ama particolarmente ma che gli permette di avere una casa tutta per sé, le polpette piene d'amore di mamma e la storia con Michela. Sembrerebbe andare tutto per il verso giusto eppure a Stefano qualcosa non torna. Non può fare a meno di sentirsi incompleto, fuori posto, fuori cuore. Stare con Michela gli ha fatto capire che "con una donna puoi ridere, mangiare, guardarci un film, scoparci tutta la notte, prenderci il caffè insieme e correre comunque il rischio di non amarla". Perché l'amore vero è un'altra cosa. E sta da un'altra parte. Allora succede che ritrovare un dischetto di cartone con sopra disegnato un pettirosso dia uno strattone alla sua vita costringendolo a ripensare a quando, dieci anni prima, era poco più che un bambino. E a ricordare quegli occhi scuri e profondi, quelle lentiggini che diventavano una costellazione, quel modo goffo e particolarissimo di tirarsi da parte i capelli rosso fuoco. Da quel momento niente ha più senso se non andare a cercarla, ovunque sia, rischiando di perdere tutto pur di ritrovarla. Lei, Alice, il pezzo mancante, la ragazzina che ti guardava in un modo che non sai spiegare, in un modo che ti sentivi subito a casa. Perché, davvero, certe volte perdersi diventa l'occasione unica e imperdibile per ritrovarsi. Perché "si possono dimenticare episodi, eventi, parole, canzoni, ma mai le persone che ci hanno fatto del bene".‎

‎Marías Javier‎

‎Selvaggi e sentimentali. Storie di calcio‎

‎brossura La raccolta è composta dai testi probabilmente più autobiografici che l'autore abbia mai scritto: il suo modo di vivere la passione calcistica affiora sotto forma di impulso sentimentale, di un'emozione legata agli anni dell'infanzia. Ma anche il presente è ben tratteggiato, e i brevi testi permettono al lettore di scrutare, attraverso l'occhio di un esperto, le vicende del calcio spagnolo e mondiale.‎

‎Cole Teju‎

‎Ogni giorno è per il ladro‎

‎ill., br. Le città si aprono intorno a chi le attraversa come un paesaggio e si chiudono come una stanza, diceva Benjamin. Ed è cosi per il narratore di questo libro, un nigeriano che torna nel suo paese dopo quindici anni vissuti a New York. È fuggito da Lagos quasi di nascosto, per motivi misteriosi forse anche per lui: certo c'entrano la morte del padre e un risentimento mai elaborato per la madre. Ecco, rabbia e amore sono la coppia che definisce il rapporto con la sua città: una metropoli enorme, brulicante di vite e di storie in una quantità che stordisce, avamposto della modernizzazione globale e allo stesso tempo calviniana città invisibile. Il testo è accompagnato da diciannove fotografie dell'autore, diciannove immagini che fanno da controcanto ai capitoli come una storia parallela, diversa eppure puntata verso la stessa direzione: sia le parole sia le immagini, in fondo, si interrogano sugli ostacoli della visione. Lagos è una città difficile da vedere, nelle foto di Cole appare spesso sfocata, nascosta dalla griglia di un recinto, da una tenda, da un finestrino offuscato dalla pioggia, dalla ragnatela di un vetro rotto. Allo stesso tempo le parole del narratore (studente di medicina e aspirante scrittore come il protagonista di "Città aperta") sono, è vero, di una lucidità che confina con la spietatezza, ma anche segretamente fessurate dalla malinconia, dall'irrequietezza, dal rancore di chi è stato tradito. Un appannamento dello sguardo che è quello proprio dell'amore.‎

‎Arachi Alessandra‎

‎Briciole. Storia di un'anoressia‎

‎br. È difficile credere all'anoressia mentale. Chi la osserva da fuori non concepisce che il cibo possa diventare un nemico così, all'improvviso, apparentemente senza motivi. Chi la vive non riesce più a capire come le persone possano mangiare senza problemi, senza l'ansia, senza l'angoscia. L'esistenza della protagonista di questo racconto parzialmente autobiografico si riduce un po' alla volta "in briciole". Si tiene in vita con pillole che anticipano l'alimentazione del futuro oppure alternando mangiate che la fanno star male a digiuni inflessibili. Ma sarà proprio una briciola di emozione, la riscoperta dei sentimenti, a ribaltarla e salvarle la vita.‎

‎Starnone Domenico‎

‎Ex cattedra e altre storie di scuola‎

‎br. "A volte viene il desiderio di fermarsi e mettere un po' d'ordine tra le cose che ci siamo lasciati alle spalle. Ma il desiderio non basta, c'è bisogno di un'occasione. Ho approfittato del compleanno di Ex cattedra, il mio primo libro, un diario che raccontava in diretta la scuola del 1985-86, per decidermi a rimettere sguardo e mano su quello che di scolastico, negli anni, ho abbandonato qua e là. Moltissima roba l'ho lasciata dov'era, su giornali e riviste, a sbiadire definitivamente. Altre cose, poche, le ho recuperate per metterle di seguito a Ex cattedra come testimonianza di un percorso e di una passione. Il risultato è questo volume, che considero come una teca, la custodia di vecchie pagine nate dal gusto di raccontare e dall'amore per la scuola pubblica, un luogo di esposizione per un'esperienza definitivamente conclusa." (Domenico Starnone)‎

‎Musil Robert; Ganni E. (cur.)‎

‎I turbamenti dell'allievo Törless‎

‎br. I turbamenti, le angosce e la solitudine di "un ragazzo senza qualità": pubblicato nel 1906, il romanzo di esordio di Robert Musil colloca, attraverso un'ardita analisi interiore, la crisi adolescenziale del piccolo Törless all'interno della crisi della società mitteleuropea. Nei tratti psicologici del protagonista si delinea il rifiuto di un patrimonio di valori svalutato, paragonabile al vuoto "ideologico" e alla noia esistenziale di molti giovani d'oggi. Al contempo però il lettore contemporaneo non potrà non riconoscere in Beineberg e Reiting - i compagni di Törless che lo stesso Musil nel 1937 definì "gli attuali dittatori in nucleo" - una prefigurazione dei vari "duci" che di lì a qualche decennio avrebbero assoggettato l'Europa. Da qui (e non solo per correttezza filologica) anche la scelta di togliere il protagonista dalla dimensione esclusivamente "giovanile" per restituirlo a quella più ampiamente sociale di "allievo" di un preciso sistema educativo, politico e culturale. Introduzione di Franco Marcoaldi.‎

‎Rilke Rainer Maria‎

‎I quaderni di Malte Laurids Brigge‎

‎br. Sei anni di incessante lavoro precedono l'uscita del libro, nel 1910, e dieci anni di "siccità" artistica la seguono. Sorta di romanzo-diario autobiografico in cui il protagonista, alter ego di Rilke, annota sogni, incubi, reminiscenze dell'infanzia e meditazioni sulla morte, Malte è la testimonianza artistica, e per molti aspetti rivoluzionaria, di una tormentosa condizione umana: quella dell'artista chiuso nella propria interiorità che, in una Parigi trasognata e allucinata, sperimenta la solitudine e la paura, la miseria ma anche l'ansia di Dio. Libro che riesce a tradurre in parola gli eventi infimi e impercettibili come anche l'orribile e il terribile, il "Malte" si colloca sulla soglia della modernità letteraria: prova sconcertante della crisi del romanzo ottocentesco, precorre la narrativa esistenzialista del secondo dopoguerra. Introduzione, traduzione e note di Furio Jesi.‎

‎Dostoevskij Fëdor; Lo Gatto E. (cur.)‎

‎I fratelli Karamazov‎

‎br. "Dostoevskij era uno di quei rari geni che avanzano d'opera in opera, per una sorta di progressione continua, fin che la morte non li venga bruscamente a interrompere. Nessun ripiegamento in quella sua focosa vecchiaia, non più che in quella di Rembrandt o di Beethoven, al quale mi piace paragonarlo; un sicuro e violento approfondirsi del suo pensiero" (André Gide). Fëdor M. Dostoevskij (1821-1881), scrittore russo. Cominciò a pubblicare nel 1846, con Povera gente e Il sosia. Seguirono Umiliati e offesi (1861); Memorie dal sottosuolo (1864); Delitto e castigo e Il giocatore (1866); L'idiota (1868); I demoni (1871-72).‎

‎Gordon Noah‎

‎Lo sciamano‎

‎brossura‎

‎Safier David‎

‎L'orribile attesa del giudizio universale‎

‎ill., ril. L'esuberante Marie ha un talento innato: innamorarsi sempre degli uomini sbagliati. Alla soglia dei trentacinque anni, non può fare a meno di constatare che la sua vita sentimentale è stata un susseguirsi di esperienze fallimentari, ai limiti del tragicomico. Quando tutto sembra perduto, incontra Sven: dolce, sensibile, onesto - magari un po' sfigato - ma talmente innamorato da non vedere cellulite né chili di troppo... Ci sono tutti i presupposti perché Marie possa finalmente coronare il suo sogno e fare il grande passo. Ma al momento fatidico Marie si rende conto che amare Sven "finché morte non li separi" è un lasso di tempo obiettivamente troppo lungo per lei, e manda tutto all'aria. Di lì a poche ore, di nuovo single e determinata a chiudere con l'altro sesso una volta per tutte, si imbatte in un tipo a dir poco affascinante. Si chiama Joshua, fa il falegname, ha occhi penetranti, una voce profonda e un sorriso angelico. Un'apparizione miracolosa se non fosse che Joshua è un po' strano: sembra davvero arrivare da un altro mondo. Quando, al loro primo appuntamento, le rivela di essere Gesù, nel cervello di Marie scatta l'allarme rosso: a quanto pare, il suo diabolico karma stavolta le ha fatto addirittura incontrare un pazzo fanatico religioso! Finché non scopre che Joshua è veramente il Messia, tornato sulla terra per il Giudizio Universale.‎

‎Casamassima Vittoria‎

‎La dolce attesa di Eufrasia‎

‎br. In casa Soprani, normale famiglia friulana, arriva un maschietto: Alessio. Alessio non arriva solo, ma in compagnia di un discreto problema: si sente una femminuccia, non si sente un bambino. È un piccolo incosciente alla ricerca di tutte le scorciatoie possibili per raggiungere il Suo obiettivo. Accompagnato da intraprendenza e da spirito nomade, inizia la sua Grande Guerra. Pochi gli alleati: "la precoce attitudine al rischio", "un uomo garbato", "EufrasiA". Notevoli i problemi da superare, troppi per vincere la prima vera battaglia, combattuta e persa a Bologna, non ancora maggiorenne. Arriverà la resa, sarà definitiva? Dopo molti anni vissuti da uomo, Alessio ritroverà forza, ritroverà la preziosa alleata EufrasiA e diventerà Vittoria. La dolce attesa di EufrasiA racconta, con una vena ironica e un linguaggio minimale, la guerra di Alessio, la nascita di Vittoria e il loro rapporto con l'amore, omettendo o solo sfiorando, con un battito di ciglia, il solitario rovello psicologico del protagonista, per concentrarsi sul desiderio d'amore della protagonista. E la storia del rapporto tra Vittoria, la vita e l'amore.‎

‎Enriquez Mariana‎

‎Le cose che abbiamo perso nel fuoco‎

‎br. Piccoli capolavori di realismo macabro che mescolano amore e sofferenza, superstizione e apatia, compassione e rimpianto, le storie di Mariana Enriquez prendono forma in una Buenos Aires nerissima e crudele, vengono direttamente dalle cronache dei suoi ghetti e dei quartieri equivoci. Sono storie che emozionano e feriscono, conducendo ¡I lettore in uno scenario all'apparenza familiare che si rivela popolato da creature inquietanti. Vicini che osservano a distanza, gente che sparisce, bambini assassini, donne che s'immolano per protesta. Quello di Mariana Enriquez è un mondo dove la realtà accoglie le componenti più bizzarre e indecifrabili della natura umana, e dove il mistero e la violenza convivono con la poesia. Sullo sfondo di un'Argentina oscura e infestata dai fantasmi, con la sua brillante mescolanza di horror, suspense e ironia, "Le cose che abbiamo perso nel fuoco" ha fatto di Mariana Enriquez la risposta contemporanea a Edgar Alian Poe e Julio Cortázar, la voce più interessante della nuova letteratura sudamericana. Una voce intensa e diretta, che racconta di personaggi brutali e talvolta buffi, trascinando il lettore in una spirale fascinosa e disturbante cui è difficile resistere.‎

‎Giménez-Bartlett Alicia‎

‎Una stanza tutta per gli altri‎

‎br. Nelly Boxall, la cuoca di Virginia Woolf, non ebbe mai una stanza tutta per sé; dovette condividerla per anni con la cameriera Lottie, peraltro sua amica. Il diritto ad averla quella stanza, - che la Woolf, pubblicando "Una stanza tutta per sé", eresse a condizione essenziale per una donna intellettualmente emancipata - è pervicacemente negato alle sue domestiche. Ma questa è solo una delle contraddizioni che segnano il lungo e tormentoso rapporto di Nelly con la sua signora, raccontato in questo libro di Alicia Giménez-Bartlett. La Bartlett racconta di come si sia appassionata alla vicenda di Nelly e di casa Woolf e, al resoconto delle sue ricerche sull'Inghilterra dell'epoca, alterna il racconto della cuoca così come viene fuori dalle pagine del giornale intimo che Nelly tenne per 18 anni (il tempo che rimase al servizio della scrittrice), riordinato e riempito grazie alla lettura comparata dei due diari, quello della cameriera e quello della signora.‎

‎Hearst Dorothy‎

‎La promessa dei lupi‎

‎ril. Europa, 14.000 anni fa. Kaala è una lupa e il marchio bianco, a forma di falce di luna, sul suo pelo grigio, rivela che è di razza mista, una cosa inaccettabile per i membri del suo branco. Così, dopo che la madre è stata mandata in esilio, Kaala è costretta a una durissima lotta quotidiana per la sopravvivenza: tutti la disprezzano, quasi nessuno gioca con lei e persino il cibo le è spesso negato. Inoltre, sebbene nessuno lo sappia, Kaala ha infranto anche la legge principale del branco: è entrata in contatto col più grande nemico dei lupi, l'uomo. Non soltanto ha salvato una ragazzina che stava per annegare, ma da qualche tempo la affianca anche nella caccia, la protegge, la aiuta. E adesso, mentre la guerra tra gli esseri umani e i lupi sembra ormai inevitabile, per Kaala si avvicina il momento della scelta: rientrare nel branco e difendere la sua razza, oppure schierarsi al fianco di colei che le ha dimostrato affetto e amicizia. Una decisione che potrebbe segnare il futuro della vita sulla Terra.‎

‎Kureishi Hanif‎

‎Nell'intimità‎

‎brossura È una notte lunga per Jay: ha deciso di lasciare la compagna e i suoi due figli, dopo anni trascorsi tra litigi e riappacificazioni. Mentre si prepara ad abbandonare la sua casa, non può fare a meno di ripensare alla sua vita, di rivivere le trasgressioni dell'adolescenza, i sogni mai realizzati e la paura delle responsabilità. Gli amori passati, gli amici, scorrono davanti ai suoi occhi come in un film, mettendo a nudo tutte le sue debolezze. È davvero deciso ad abbandonare la noiosa tranquillità quotidiana, rischiando l'affetto dei figli? Riuscirà a chiudersi dietro le spalle quella porta e diventare un altro uomo? L'alba è vicina, non c'è più tempo per continuare a guardare dentro se stesso e scegliere se non voltarsi più indietro.‎

‎Vermes Timur‎

‎Lui è tornato‎

‎br. Estate 2011: Adolf Hitler si sveglia in uno dei campi incolti e quasi abbandonati del centro di Berlino. Sessantasei anni dopo la sua fine nel bunker, Adolf si trova catapultato in una realtà diversa: la guerra sembra finita, nessuna traccia di truppe e commilitoni, si respira un'aria di pace e al timone del paese c'è una donna. E così, contro ogni previsione, Adolf inizia una nuova carriera, in televisione: non è un imitatore né una controfigura, interpreta sé stesso e non fa né dice nulla per nasconderlo. Anzi, è tremendamente reale. Eppure nessuno gli crede: tutti lo prendono per uno straordinario comico, e lo imitano.‎

‎Moravia Alberto‎

‎La romana‎

‎br. Pubblicato nel 1947, "La romana" segna una tappa importante nello sviluppo della narrativa di Moravia. Protagonista del romanzo, ambientato a Roma al tempo della guerra d'Etiopia, è una straordinaria figura femminile profondamente viva e moderna. "Con La romana" ha scritto Moravia «ho voluto creare la figura di una donna piena di contraddizioni e di errori e, ciò nonostante, capace per forza ingenua di vitalità e slancio di affetto di superare queste contraddizioni e rimediare a questi errori, e giungere a una chiaroveggenza e a un equilibrio che ai più intelligenti e ai più dotati spesso sono negati.».‎

‎Berberova Nina‎

‎La sovrana‎

‎br. E' una storia fatta di piccoli tocchi crudeli, che lasciano il segno. Sullo sfondo, l'inconfondibile Parigi slavizzata, molle e malinconica, di cui la Berberova aveva il segreto. C'è un giovane russo emigrato, Sasa, pieno di sentimenti e slanci confusi e informi, da una parte, e dall'altra Lena, "la sovrana", che ha pochi anni più di lui, "indipendente, distaccata, affascinante, lontana". La distanza fra i due è quella, enorme, che creano la ricchezza e la spregiudicatezza. L'incontro amoroso è breve, ma basta a sconvolgere il precario equilibrio del ragazzo. Le felicità sfiorata aiuta a percepire la desolazione.‎

‎Savinio Alberto; Tinterri A. (cur.)‎

‎Infanzia di Nivasio Dolcemare‎

‎ill., br.‎

‎Bachmann Ingeborg‎

‎Il trentesimo anno‎

‎br. Giunto al suo trentesimo anno, il protagonista del racconto che dà il titolo a questo libro avverte che sta entrando in una zona della vita dove i nomi si scollano dalle cose, le cose vagano sospese, la spinta a muoversi si arresta per un lungo momento. Qualcosa di simile è sottinteso nella nascita di questo libro: dopo aver sbalordito con la precoce perfezione e felicità delle sue liriche, Ingeborg Bachmann sembrò ritrarsi, dopo i trent'anni, in un suo nuovo regno della prosa, che qui si manifesta per la prima volta (1961). Ed è un mondo doloroso, ambiguo, investito da onde di delirio. Ma soprattutto è un mondo dove nulla viene lasciato nella cornice dei suoi significati prestabiliti. Qui sui fatti, sulle minuzie di un processo o su un grandioso sentimento, si posa uno sguardo ardente e lucido, come se tutto ciò che esiste venisse messo alla prova di un'altra possibilità, forse quella a cui Musil alludeva chiamandola "l'altro stato". Letti oggi, questi racconti rivelano con nettezza certi caratteri che sfuggivano ai primi lettori ammirati. Innanzitutto l'agilità e trasparenza della lingua, che rimanda a "una sorta di dolcezza austriaca", quel clima in cui la Bachmann stessa riconosceva la sua unica affinità con Rilke. Poi la sicurezza nello sfuggire alle innumerevoli stoltezze che donne e uomini si raccontano sui loro rapporti. Infine la capacità di lasciar trasparire, dietro ogni vicenda, l'ombra di una "partenza verso l'assoluto".‎

‎Bennett Alan‎

‎La sovrana lettrice‎

‎br. A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d'Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all'ultima pagina, anzi all'ultima riga.‎

‎Maggini Carlo‎

‎Meriggi‎

‎brossura‎

‎De Amicis Edmondo‎

‎Cuore. Ediz. integrale‎

‎ill., ril. Pubblicato per la prima volta nel 1886 "Cuore" ottenne subito un grande successo. Il libro è basato sulla vita di tutti i giorni di una classe di alunni fra gli otto e i dieci anni in una scuola di Torino e degli adulti che li circondano. Il periodo storico riveste un'importanza fondamentale nel fare da sfondo alle vicende narrate e nel fornire il pretesto alle intenzioni dell'autore. Siamo infatti all'indomani dell'Unità d'Italia e De Amicis si prefigge come obiettivo principale quello di insegnare ai nuovi cittadini del Regno le cosiddette "virtù civili": l'amore per la patria, il rispetto per le autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio e l'eroismo, la carità e la pietà, l'obbedienza e la pazienza nelle tribolazioni. Introduzione di Marcello D'Orta.‎

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