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Gibran Kahlil
Il precursore seguito da «Il folle»
br. Questa raccolta, che segnò l'inizio della prodigiosa attività letteraria di Gibran negli Stati Uniti, ha il sapore della saggezza araba, arricchita dalla lettura di classici dell'Occidente come Esopo, Fedro e La Fontaine. Ne nascono racconti, apologhi, poesie in mirabile equilibrio tra le due culture, e per questo tanto più suggestivi: i personaggi che li popolano sono mossi da una sete di giustizia e di verità che troveranno la loro perfetta espressione in quello che è considerato il capolavoro dell'autore, "Il Profeta"; il ritmo, ora lirico ora quasi rituale, e lo stile testimoniano la capacità di Gibran di usare, per citare un suo biografo, "la parola inevitabile al suo posto inevitabile". Con un nota di Hafez Haidar
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Dunne Catherine
Un terribile amore
br. Un rapporto sbagliato fin dall'inizio, quello tra Calista e Alexandros. Lei, irlandese, appena diciassettenne si invaghisce di quel greco affascinante che ha quasi il doppio dei suoi anni. Scambia per amore la sua ansia di controllo e quando rimane incinta non può far altro che sposarlo, visto che vive nell'Irlanda cattolica e perbenista degli anni Settanta. Il matrimonio, tra violenze psicologiche e fisiche, durerà solo sei anni e vedrà nascere una femmina, Imogen, e anche un maschietto, Omiron. Separata dal marito, che per ripicca si tiene i figli, Calista cerca di rifarsi una vita con il cognato, e attua la sua vendetta nei confronti del marito, truffandolo con false opere d'arte. Ma dal male può nascere solo altro male...
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Osorio Elsa
La miliziana
br. Da una parte, la luminosa figura di Micaela Etchebéhère, detta Mika, ebrea argentina di origini russe e passioni rivoluzionarie. Dall'altra, una scrittrice come Elsa Osorio che ne insegue per anni, con timore e ammirazione, l'avventurosa traiettoria esistenziale e politica, trasformandola in romanzo. Questo libro è un dialogo a distanza, l'omaggio a una donna straordinaria, dimenticata dalla Storia ufficiale, l'unica donna che durante la Guerra civile spagnola ha comandato una milizia antifranchista. Intrecciando al romanzo le testimonianze di chi l'ha conosciuta personalmente, le sue lettere e i suoi scritti, Elsa Osorio ripercorre la storia di Mika a partire dagli anni dell'università, a Buenos Aires, e dall'incontro con Hipólito Etchebéhère, che diventerà il suo compagno di vita e di lotta. I due, inseguendo la sfida di sostenere le battaglie della classe operaia, passeranno da Parigi a una Berlino congelata dall'avvento del nazismo e infine, nel 1936, alla Spagna della Guerra civile. Per nulla pratica di strategie militari, capace a malapena di sparare, Mika si trova suo malgrado a imbracciare il fucile, vincendo le diffidenze degli uomini e conquistandosi l'appellativo di "capitana", insieme alla stima e all'appoggio incondizionato dei suoi, che guida in una fuga rocambolesca fuori dalla cattedrale assediata di Siguenza fino al ricongiungimento con il resto della truppa.
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Frazier Charles
Tredici lune
ril. A dodici anni, Will, rimasto orfano, riceve un cavallo, una chiave e una mappa, e viene inviato da solo in una stazione di frontiera, al confine con i territori della Nazione Indiana. Entra così in contatto con gli indiani cherokee e sotto la guida di Orso, uno dei capi tribù che lo prende sotto la sua protezione, impara a combattere e a sopravvivere alla natura e agli uomini. Per un attimo prova il brivido di avere una compagna, la misteriosa Claire, l'amore che segnerà tutta la sua esistenza. Una volta cresciuto, Will, leale a Orso e alla sua gente, intraprende una nuova battaglia contro il governo di Washington per salvare la terra dei cherokee e la loro cultura.
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Camus Albert
Lo straniero
br. Pubblicato nel 1942, "Lo straniero" è un classico della letteratura contemporanea: protagonista è Meursault, un modesto impiegato che vive ad Algeri in uno stato di indifferenza, di estraneità a se stesso e al mondo. Un giorno, dopo un litigio, inesplicabilmente Meursault uccide un arabo. Viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle inevitabili conseguenze del fatto - il processo e la condanna a morte - senza cercare giustificazioni, difese o menzogne. Meursault è un eroe "assurdo", e la sua lucida coscienza del reale gli permette di giungere attraverso una logica esasperata alla verità di essere e di sentire. Un romanzo tradotto in quaranta lingue, da cui Luchino Visconti ha tratto nel 1967 l'omonimo film con Marcello Mastroianni. Introduzione di Roberto Saviano.
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Ortese Anna Maria
In sonno e in veglia
brossura
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Jünger Ernst
Il problema di Aladino
br.
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Kundera Milan
Lo scherzo
brossura
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Artaud Antonin; Galvano A. (cur.)
Eliogabalo o l'anarchico incoronato
brossura
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Márai Sándor; D'Alessandro M. (cur.)
L'eredità di Eszter
brossura Per vent'anni Eszter ha vissuto in una sorta di sonnambulismo una vita senza pericoli aspettando, senza saperlo, il ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato. Un giorno Lajos torna: Lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l'ha ingannata sempre, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove Eszter abita con una vecchia parente. Torna a prendersela. Ed Eszter lo sa, sa anche che la storia non è finita, perché non passano gli amori senza speranza.
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Radojcic-Kane Natasha
Ritorno a casa
brossura Halid ha molti conti in sospeso. Dalle trincee di Sarajevo è tornato con una reputazione da eroe, un incubo ricorrente e parecchio denaro di origini poco chiare. Per sbarazzarsi della prima gli basterà una partita di caccia con due amici d'infanzia, finita sparando con armi da guerra agli unici animali sopravvissuti nei boschi intorno al villaggio, i ratti. Per non vedere più quella bambina cadere sotto il fuoco incrociato dei cecchini sarà forse sufficiente smettere di dormire. Ma liberarsi del denaro, o moltiplicarlo, ed è il denaro con cui Halid vorrebbe riscattare il suo amore di un tempo, ora ostaggio di una donna e di una storia crudele, risulta più difficile.
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Niffoi Salvatore
Collodoro
br. Ne ha sempre avuti parecchi di guai, Antoni Sarmentu. Prima e dopo quel terribile giorno di settembre in cui salì al santuario della Madonna di Gonare a chiederle la grazia di trovare un marito per la figlia e di fermare il tumore che gli stava consumando la moglie. D'improvviso, al momento della comunione, cominciarono a cadere chicchi di grandine grossi come ghiande, e un fulmine penetrò nella chiesa e colpì proprio lui, Antoni, riducendolo come "uno stoppino bruciato" e lasciandogli, al posto della filigrana dorata della catenina di battesimo, "un sottile ricamo alla base del collo". Da quel giorno a Oropische tutti lo chiamarono Collodoro. Ma il fulmine (o forse la Madonna stessa) gli aveva lasciato un altro dono, più inquietante e più segreto: il temibile potere di guardare dentro la testa della gente, e di vedere i loro peccati. A cominciare da quelli del parroco, don Basiliu, che di tutti i peccatori del paese era il più abietto e il più infido. Ma il giorno di Ferragosto, ventiquattr'ore prima dell'esproprio delle terre di Monte Piludu, l'intero paese si metterà in marcia contro funzionari, carabinieri, speculatori. E sarà una battaglia memorabile.
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Perutz Leo
Il maestro del Giudizio universale
br. Vienna, primi del Novecento. A parlare in prima persona - e a redigere così una sorta di memoriale a sua discolpa - è il barone von Yosch, militare in congedo, follemente innamorato della bella Dina, andata in sposa a un celebre, osannato attore di corte. L'improvviso decesso di quest'ultimo - secondo di una serie di delitti camuffati da suicidi, che nell'arco di cinque giorni funestano come un "tragico incubo" la vita della città - avviene in circostanze tali da far convogliare ogni sospetto sul giovane barone. Il quale si lancia allora in un'accanita caccia al misterioso assassino, che pare sempre più assumere le sembianze diaboliche di "uno spettro emerso da secoli lontani": o di una potenza arcana, del "terribile nemico" che ognuno di noi alberga in sé, assopito ma pronto a destarsi dal letargo, specie se a risvegliarlo è il richiamo dell'arte. Sempre intento a perlustrare i territori ambigui che si aprono oltre la soglia della ragione e della norma, Perutz costruisce con questo romanzo un thriller metafisico, un intrigo a scatole cinesi in cui, elusa ogni barriera di spazio e di tempo e ogni logica umana, i protagonisti, e con essi il lettore, sono ben presto costretti a scontrarsi con una dimensione del reale instabile, minacciata dalla presenza di forze demoniache, da pulsioni oscure alle quali non si può che soccombere.
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Conrad Joseph
Il caso
br. In "Giovinezza", in "Lord Jim" e in "Cuore di tenebra" Charles Marlow aveva raccontato le vicende di personaggi annientati dall'incontro con il destino. Ma in questo libro Joseph Conrad gli affida un compito ancora più delicato, e per molti versi estremo: raccontare direttamente il destino, o meglio il puro e semplice caso, una forza "assolutamente irresistibile, per quanto si manifesti spesso in forme delicate, quali ad esempio il fascino, reale o illusorio, di un essere umano". "Il caso" è la storia di Flora de Barral, giovanissima figlia di un banchiere rovinato dalla speculazione (dopo avere a sua volta rovinato migliaia di investitori): finendo in carcere questi fa della ragazza una diseredata, senza altro diritto che la compassione. Ed è la storia di come questa creatura esile, silenziosa e ostinata lotti per resistere all'"infatuazione del mondo", e alle attenzioni "di persone buone, stupide, coscienziose". Di come la devozione di un uomo, il capitano Anthony, le sembri all'improvviso una salvezza possibile. Di quello che un lungo viaggio in mare può nascondere, e un matrimonio può rivelare. E della tragedia cui tutto ciò, inevitabilmente, conduce. Eppure "Il caso" è anche un romanzo felice, che per la prima volta conquistò a Conrad schiere di lettori entusiasti: uscito nel 1913, fu il suo unico vero successo popolare.
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Sabatini Rafael
Capitan Blood
ril. La sola cosa che Peter Blood desiderasse era vivere in santa pace, esercitando il suo mestiere di medico e fumando a tempo perso la sua pipa. E invece la violenta ribellione contro il re Giacomo II che sul finire del Seicento sconvolge Bridgewater, il paese dell'Inghilterra meridionale in cui Peter si è trasferito dalla natia Irlanda, procura improvvisamente al nostro protagonista la patente di sovversivo e l'accusa infamante di omicida. Sorpreso a curare un ribelle ferito, e ingiustamente processato per aver ordito la congiura, Blood viene ridotto alla condizione di schiavo e spedito nei Caraibi. Alle Barbados sarà comprato dal colonnello Bishop, un ricchissimo proprietario terriero deciso a sfruttare le doti del medico-schiavo, ricambiandone con reiterate violenze e continui soprusi la generosità. Tanto più che Blood avrà il torto di innamorarsi di Arabella, la (bellissima) nipote di Bishop. Finalmente Blood fuggirà - riuscendo a mostrare la sua nobiltà d'animo anche nella fuga - e comincerà così la sua vita di pirata, tra tesori nascosti, arrembaggi, intrighi politici e duelli all'arma bianca. Sempre a fianco del suo inseparabile amico-bucaniere Levasseur, sempre a rischio di cadere nelle grinfie del vendicativo colonnello Bishop, sempre alla ricerca della sua amata Arabella. E nel frattempo, la sua reputazione di pirata salirà, naturalmente, alle stelle.
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Cucchi Maurizio
L'indifferenza dell'assassino
br. Maurizio Cucchi si imbatte nel protagonista di questo libro mentre un giorno passeggia in via Nerino, nel cuore antico di Milano. Davanti alle sue scarpe vede una specie di sbocco: un budello talmente angusto da essere chiamato, in altri tempi, Stretta. Incuriosito dalla bellezza sinistra del vicolo, viene a sapere che lì aveva il suo "laboratorio" - uno stanzino da fiaba dell'orrore il famigerato Antonio Boggia, molto noto nell'Italia appena unita per i suoi efferati delitti. Uno strano destino, a cui inizialmente l'autore cerca di sfuggire, lo spinge sulle tracce dello scellerato: un serial killer, il primo della storia italiana, che otteneva la fiducia delle sue vittime e poi le uccideva per incamerare i loro beni. Ma quel destino, man mano ci si addentra nelle pagine del romanzo, appare tutt'altro che strano. Ridando vita alla vicenda del Boggia, Maurizio Cucchi compie una nuova "traversata" dentro una mente criminale, oltre che nella Milano tante volte descritta nei suoi versi e nelle sue prose. E il suo viaggio narrativo diventa l'occasione per riflettere sulla "disumanità dell'umano" e insieme su un secolo, l'Ottocento, che del nostro mondo è il confine e l'origine.
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Cajanov Aleksandr V.
Storia di un manichino di parrucchiere
br. Nell'agosto del 1918, mentre la guerra civile devasta la Russia, in una dacia di Borvicha na Moskvareke, nella campagna del Podmoskov'e, Aleksandr Cajanov economista di fama, teorizzatore della cooperazione agricola, studioso d'arte, conclamato topografo della vecchia Mosca, raffinato collezionista, incisore nonché futura vittima della repressione staliniana - conclude la prima delle sue cinque novelle "fantastiche", appunto questa Storia di un manichino di parrucchiere, ovvero L'ultimo amore dell'architetto moscovita M. Non è un caso che la novella si apra con una dedica a E.T.A. Hoffmann: nella vicenda dell'architetto moscovita che perde la testa per un manichino di cera trovato per caso nella bottega di un parrucchiere e nelle incredibili avventure che da quel momento si dipanano, gli elementi hoffmaniani sono sparsi ovunque. Ma l'intento di Cajanov è di rivisitare in chiave moderna, e di traslare nel presente, il mondo fantastico del grande romantico tedesco, mescolando bizzarramente i suoi ingredienti, invertendo clamorosamente le loro valenze.
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Agnello Hornby Simonetta
Caffè amaro letto da Iaia Forte. Audiolibro
brossura Maria, occhi a mandorla e pelle d'ambra, viene data in sposa a un uomo facoltoso e più grande di lei. Determinata e forte, scoprirà i piaceri di una vita piena a fianco del marito. Ma un viaggio a Tripoli accende una rovente storia d'amore, cui seguiranno vent'anni di incontri, di separazioni, di convegni clandestini. Un grande personaggio femminile sullo sfondo della Sicilia della prima metà del '900.
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Galsworthy John
In affitto
br. Continua la faida tra le due fazioni della complicata e problematica famiglia Forsyte. Le ombre del passato tornano a infestare la vita delle nuove generazioni quando Jon, il figlio di Irene e Jolyon, si innamora di Fleur, la figlia di Soames. Ma i due ragazzi non sanno nulla dei terribili litigi che hanno portato i loro genitori a separarsi, farsi causa e odiarsi, e quando si incontrano tra loro nasce subito qualcosa. Nel momento in cui Soames, Irene e Jolyon scoprono l'affetto che i due giovani nutrono l'uno per l'altra, i vecchi rancori li portano a proibire questo amore che avrebbe potuto far tornare la pace in famiglia. Riusciranno i figli dei Forsyte a superare i drammi di famiglia o saranno costretti a rinunciare ai loro sentimenti? Dopo "Il possidente" e "In tribunale", tornano i Forsyte con l'ultimo capitolo della celebre saga che racconta alla perfezione l'epoca vittoriana.
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Vanzan A. (cur.)
Le rose di Persia. Nove racconti di donne iraniane
br. Fin dalle origini, la letteratura femminile dell'Iran è impregnata di tensione civile ed è indicativa di una chiara etica femminista sviluppatasi, in particolare, sotto lo stimolo di un'azione collettiva che si dipana da fine XIX secolo ai giorni nostri. L'impegno sociale si colora di protesta per i diritti delle donne. Dopo la Rivoluzione islamica (1979), la consapevolezza politica s'allarga e investe prepotentemente la letteratura delle donne, che con più forza usano la penna per crearsi spazi di legittimità. Le autrici migliori trovano il giusto equilibrio tra impegno e arte creando una nuova letteratura marcatamente femminista, accomunata dalla richiesta di giungere alla parità dei diritti per riformare la società intera. Si assiste a un'elaborazione originale del rapporto tra problematiche di genere e belle lettere, con una letteratura di "femminismo obliquo" in cui la parola stampata costituisce un'arena unica e privilegiata di riflessione e discussione. La presente antologia offre una panoramica sulla produzione di alcune delle maggiori scrittrici iraniane contemporanee espressa attraverso il genere del racconto breve, il più congeniale a cavallo della Rivoluzione e rivelatore della complessità e vastità del movimento letterario femminile dell'Iran delle ultime decadi.
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Thurman Wallace
Più nera la mora... più dolce il frutto
br. Emma Lou Morgan vive nell'ldaho e ritiene di avere soltanto un problema, che però la tormenta: è convinta che la sua pelle sia troppo nera. Nessuno riesce a consolarla e lei si sente sempre più emarginata. Non avendo nulla da perdere, a diciotto anni decide di lasciare la sua casa e parte alla ricerca di un mondo che l'accetti così com'è. Si iscrive all'Università della California, convinta di trovare un ambiente più tollerante e progredito, ma si accorge che anche in quel posto la sua pelle troppo nera è un buon motivo per escluderla dalle normali relazioni sociali. I negri cercano di rendere la loro pelle più simile a quella della classe dominante, i bianchi, e stanno quindi molto attenti a non mischiarsi con chi rischi di riprecipitarli nel colore che è sinonimo di povertà, ignoranza e subordinazione sociale. Emma Lou fugge allora a New York e alla fine del suo viaggio, dopo avere compreso a sue spese che il colore della sua pella ha la stessa dignità di qualunque altro, verrà in contatto con la leggendaria comunità della Harlem Renaissance. Oggetto di controversia quando apparve nel 1929, questo romanzo è stato il primo a parlare apertamente del razzismo serpeggiante tra i neri americani verso i membri della propria comunità.
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Fountain Ben
È il tuo giorno, Billy Lynn!
br. I dieci soldati della squadra Bravo hanno compiuto una coraggiosa azione di guerra in Iraq, immortalata per caso dalle telecamere di un tg; trasformati di colpo in eroi nazionali, vengono richiamati in patria per due settimane di Victory Tour (interviste in tv, visita alla Casa Bianca, comizi pubblici aperti dal sermone di un predicatore), che culminano nell'apparizione come ospiti d'onore alla tradizionale, popolarissima partita di football del Giorno del Ringraziamento. Durante questa fatidica giornata, fra le strette di mano ai petrolieri texani, le canne fumate di nascosto, il trauma ancora vivissimo della recente morte di un compagno, la sensualità delle cheerleader, le avances di Hollywood e una proposta di diserzione, il diciannovenne soldato scelto Billy Lynn cerca di non impazzire: la mattina dopo, la squadra deve tornare al fronte.
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Kafka Franz; Miglio C. (cur.)
Josefine la cantante
ril. Vale ancora la pena di leggere e tradurre Kafka? C'è ancora una dimensione nascosta da scoprire in uno scrittore che è diventato un classico del Novecento? A tali provocazioni rispondono queste cinque storie di animali: gli unici racconti nell'opera kafkiana nei quali gli animali hanno sentimenti e pensieri, si esprimono o si comportano come esseri umani proprio in quanto animali. Si tratta di storie anche immediatamente connesse, in un modo o in un altro, all'ebraismo, e che sollevano dunque numerose domande. Perché l'ebraismo si collega, nell'immaginazione kafkiana, con molteplici forme della vita animale? Come bisogna leggere questi inquietanti racconti? Quali sono i sensi cui essi rinviano?
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Petrova Alexandra
Altri fuochi
brossura
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Gozzano Guido; Di Biagi F. (cur.)
Tutti i racconti
br. Autore a lungo e riduttivamente considerato minore, Guido Gozzano ha costituito in realtà un attraversamento obbligato per la poesia italiana del nostro secolo, da Montale fino ai poeti della neoavanguardia. Ma Gozzano è ben più che semplice cantore in versi della belle époque e autore di un solo libro. Scrittore dalle infinite sfaccettature: poeta delle "buone cose di pessimo gusto" e delle inutilissime farfalle, ma anche commentatore e giornalista mondano, autore di favole per l'infanzia, reportages dall'India, epistolari intriganti, cronache storiche, sceneggiature per la nascente industria cinematografica. Soprattutto, però, come questa raccolta di tutti i suoi racconti sta a dimostrare, novelliere raffinato e garbatamente ironico. È l'ultimo Gozzano, quello finora meno conosciuto e riconosciuto: tutt'altro che un semplice mestierante. La sua scrittura è divertita e umoristica. I suoi racconti sono una giocosa analisi parodica della società borghese d'inizio Novecento, dei cui rituali Gozzano si fa osservatore a tratti malizioso e irridente. Un narratore completo e brillante, ma anche moderno e inquieto, perché molto meno "frivolo" che all'apparenza, molto meno "mentecatto" che all'apparenza. Un attento e godibile, soprattutto per i lettori di oggi, osservatore (senza osservanza) dell'Italia di inizio secolo.
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Seksik Laurent
Gli ultimi giorni di Stefan Zweig
br. Il 22 febbraio 1942, il grande scrittore austriaco Stefan Zweig mette fine ai propri giorni insieme alla moglie Lotte. Il suo gesto estremo, compiuto durante l'esilio a Petrópolis, in Brasile, ha continuato da allora a commuovere e affascinare. Mescolando realtà e finzione, questo romanzo racconta gli ultimi sei mesi della sua vita straordinaria, dai fasti di Vienna fino al compiersi di un tragico destino. Dopo la fuga dall'Austria e l'esilio in Inghilterra e negli Stati Uniti, Stefan e Lotte credono di trovare in Brasile una terra con un futuro. Ma l'orrore della guerra trascinerà i due amanti nella disperazione e, soprattutto, nell'impossibilità di assistere come testimoni lontani e impotenti al crollo del loro mondo.
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Pucciarelli Sergio
Il nero e la rossa. Una storia d'amore negli anni di piombo
br. Fine anni Settanta, Roma: due ragazzi, Luca e Simonetta, si incontrano, imparano a conoscersi, ad amarsi. Sarebbe una storia d'amore come tante altre, se Luca e Simonetta non appartenessero a opposte ideologie politiche, e questi non fossero gli anni delle lotte e delle contestazioni, del terrorismo, degli attentati. E sono già le prime righe del racconto a ricordarcelo, con il tragico evento da cui tutta la storia si dipana a ritroso come in un lungo, serrato flashback. Scandito da rapide aperture di capitolo che di volta in volta rievocano i fatti e gli avvenimenti più rilevanti del periodo.
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Cammertoni Valeria
Perché Nomadelfia
ill., br. Nell'Italia appena uscita dal secondo conflitto mondiale e schiacciata dal peso delle macerie e dei lutti, un giovane prete emiliano raccoglie intorno a sé orfani, vedove e sfollati e occupa l'ex campo di concentramento di Fossoli (Carpi), dando vita a un progetto pionieristico di comunità cristiana. Valeria Cammertoni approda a Nomadelfia nel novembre del 1949, per uscirne solo diciassette anni più tardi. Dopo un'infanzia segnata dalla guerra e dalle difficoltà familiari, la scoperta di un mondo attraversato da un sentimento nuovo e vigoroso di carità e l'incontro folgorante con don Zeno, spirito inquieto e combattente, sono il perno di un cammino di fede che si intesse con le gioie e le difficoltà del vivere quotidiano. Questo libro è prima di tutto un racconto di un'esistenza semplice e di una vocazione profonda: una storia di gente comune, di povertà, di speranze immense e acute delusioni. Una vita intera: questo il gusto che rimane, la percezione chiara che si fa strada fino all'ultima pagina.
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Floris Michael
Vacanze d'estate
br. È l'ultimo giorno di scuola. I ragazzi si recano a capofitto a fare i consueti bagni nelle fontane di Piazza Castello. Luca e Sofia si scrutano di sottecchi da tutto l'anno e quella è l'ultima occasione per poter far nascere qualcosa. La timidezza però li frena entrambi e da quel giorno cercano di dimenticarsi l'un l'altra. Finalmente cominciano le vacanze tanto attese, ma nessuno dei due avrebbe mai pensato che quell'estate sarebbe diventata per entrambi la più emozionante di sempre. Il racconto di un'estate lungo le spiagge di Finale Ligure, tra falò, chitarre e stelle cadenti.
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Pons Chiara
Gli schiavi del duce
br.
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Lajolo Anna
Una rosa di donne. Madri/figlie
br. Ci sono tante donne la mattina presto per le vie della città, camminano veloci, con una meta ben precisa, sembrano fiere della propria femminilità, sono tutte bellissime, fantastiche, il mondo è loro. E in cielo c'è tanta luce. Sono parole della protagonista del primo racconto di Una rosa di donne, una visione augurale, felice di una realtà nuova, dove le donne padrone della loro identità e dignità sono libere di amare, essere riamate, rispettate nei rapporti umani e di lavoro. I racconti di Una rosa di donne ci dicono come questo mondo nuovo della donna sia tuttora dolorosamente lontano. Con fine sensibilità femminile e una scrittura leggera, che lega e rende scorrevoli le diverse storie come quadri di un'unica rappresentazione, l'autrice ci parla della condizione della donna in modo originale, fuori dagli schemi di un facile, scontato femminismo. Raccontando semplicemente la vita quotidiana, gesti, parole, sentimenti, comportamenti, fatti, alcuni momenti drammatici, qualche spunto esilarante, all'interno dei rapporti famigliari. Una rosa di donne sottomesse, maltrattate, abbandonate, sofferenti, impaurite, insicure, figlie, fidanzate, mogli di uomini sbagliati.
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Coates Hannah
Un cane ti sta sempre vicino
ril. Occhi vispi e sguardo furbo, Bertie non rinuncerebbe mai a una cuccia calda e alle coccole che lo fanno sentire amato. Ma, a poche settimane dal Natale, scopre che il suo padrone non può più occuparsi di lui: senza un posto dove andare è sperduto. Finché il piccolo Sam Green lo sceglie come compagno di giochi. Con lui, Bertie spera di trovare una nuova casa e le attenzioni che tanto gli mancano. Eppure, appena si trasferisce dai Green, il suo fiuto infallibile gli suggerisce che qualcosa non va. A poco a poco, si rende conto che Sam si sente solo. Il suo nuovo padroncino è convinto sia colpa sua se la madre non c'è più e per questo gli serve tutto l'affetto possibile. Un affetto che il padre, severo e intransigente, non riesce a dargli. È troppo preso a pensare al proprio lavoro e a sgridarlo a ogni disobbedienza per accorgersi di cosa abbia davvero bisogno. Quando Sam, stanco dei rimproveri, scappa di casa, Bertie decide che è il momento di intervenire prima che sia troppo tardi. Non può permettere che incomprensioni e fraintendimenti separino una famiglia. Non può lasciare che rovinino un momento importante come il Natale, in cui si riscopre l'allegria e la bellezza dello stare insieme. Perché Bertie sa che non esistono problemi insormontabili, ma c'è sempre una soluzione a tutto, e ha intenzione di insegnarlo anche a Sam: sarà questo il regalo per lui e per la sua famiglia. E chissà che anche loro non abbiano preparato una sorpresa per il nuovo amico di casa.
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Cerami Matteo
Le cause innocenti
ril. Antonio Capace appartiene alla razza di quelli a cui tutto sembra dovuto: è giovane, benestante, vive nel centro di Roma grazie alla rendita del padre scrittore, si atteggia a intellettuale e non ha mai pubblicato un libro. Eppure un giorno decide di scrivere una dettagliata lettera al suo consulente finanziario per disfarsi dei suoi beni: conti in banca, buoni del tesoro, azioni. Liquida ogni proprietà e svuota il posacenere. Sono le ultime volontà di un suicida? Le parole di un fuggitivo? O è semplicemente un grande inganno? In un racconto sempre in bilico tra confessione e requisitoria, tra resa e atto d'accusa, la tragedia di Antonio Capace dà voce alla solitudine di una generazione senz'altro orizzonte se non il presente, ferita dall'impossibilità di trovare un ruolo in un mondo pieno di contraddizioni in cui tutto è relativo e niente può entusiasmare, in cui nulla è vero, autentico, umano se non, paradossalmente, un attentato terroristico. Attraverso le storie famigliari di genitori colpevolmente perfetti e i ricordi di amori traditi e di amicizie perdute, "Le cause innocenti" incarna una pastorale italiana e piccolo borghese in grado di scavare tra le macerie di un'epoca sbagliata, la più inutile della nostra storia, e ci costringe a fare i conti con noi stessi e con quel senso di inadeguatezza che, come un'ulcera, sembra non lasciare via di scampo all'esistenza.
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Mellini Manuela
Tutta colpa di mia nonna
br. Filippo è un aspirante attore romagnolo, trentenne, che vive a Milano e i cui sogni di gloria si scontrano quotidianamente con una realtà fatta di pubblicità di infissi e di richieste imbarazzanti da parte del suo agente. Tra aperitivi, amici, storie occasionali e delusioni amorose, vive in attesa del suo momento. Si muove in una Milano sonnacchiosa e inedita, tra i bar di Lambrate, dove vive, le improbabili suggestioni di Ricky, il suo agente, e le feste a casa di Marchino, ex collega all'Accademia e amico che, contrariamente a lui, ha avuto successo ed è fidanzato con un noto attore. Proprio durante una di queste feste, incontra una ragazza. I due sembrano piacersi, ma a causa di un disguido Filippo la perde di vista senza neanche riuscire a sapere il suo nome... Non c'è tempo di rintracciarla, però. Richiamato dai genitori per un'emergenza, è costretto, suo malgrado, a tornare in Romagna: Fiorella, la nonna ottantenne, dopo la perdita di una sorella, insiste nel voler tornare a Valpiana, un paesino dell'Appennino tosco-romagnolo in cui, durante l'adolescenza, ha trascorso molti momenti felici e l'incombenza di accompagnarla spetta proprio a Filippo, nonostante il suo rapporto con la sarcastica e volitiva nonna non sia dei migliori a causa di vecchie ruggini. Eppure non sa che cosa Valpiana, e la nonna, hanno in serbo per lui.
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Favetto Gian Luca
Si chiama Andrea
br. Andrea ha avuto un'infanzia quasi felice, dei nonni affettuosi, una madre che è «l'incarnazione del sublime» e un padre che da sempre coltiva una certa arte della fuga. Andrea ha degli amici coi quali impara a leggere il mondo e amanti con cui il mondo lo assaggia. E ha un lavoro: l'agente immobiliare, direbbero in molti, anche se non cerca case adatte ai clienti. Andrea cerca abitanti adatti alle case che sceglie perché le case sono la metafora migliore per ognuno di noi. Andrea, infatti, in un giorno dei suoi sedici anni, si scopre un noi, un luogo di personalità multiple che, come sul proscenio di un teatro, si affacciano per reclamare spazio e condurre la loro e la sua esistenza, quando il direttore d'orchestra è stanco o sovrappensiero. In questa commedia umana a tratti poetica a tratti inquietante e nera, Favetto racconta la forza latente dei passaggi di stato, costruendo un personaggio unico e molteplice che con una vita ne abbraccia molte o forse infinite. Quelle che sono e quelle che sono state. Perché Andrea è un essere umano. Come tutti.
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Gaskell Elizabeth; Ferraris M. (cur.)
Lizzie Leigh. E il pozzo di Pen-Mortha
br. Comparsa per la prima volta sulla rivista dickensiana «Household Words» nel 1850, "Lizzie Leigh" è la storia di una ragazza che a diciassette anni rimane incinta senza un marito e dunque nel peccato, e dei suoi conflitti con i genitori, divisi tra un naturale sentimento di amore e una morale inflessibile che obbligherebbe alla condanna. Un piccolo gioiello che contiene tutti i temi cari a Gaskell - la critica delle dinamiche familiari dell'Inghilterra vittoriana e la discriminazione della donna, l'amore materno, il sacrificio, l'espiazione e il perdono. Nel volume si accompagna a un altro racconto assai simile per le tematiche - ambientato nelle campagne del Galles, dal titolo "Il pozzo di Pen-Mortha", incluso in una raccolta successiva alla pubblicazione sulla rivista insieme a "Lizzie Leigh".
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Ceriotti Giovanna
Il mare alla fine
br. Ottavio ha ottantasette anni e vive con Ettore, un cane vecchio quanto lui. Quando i due figli decidono di ricoverarlo in una casa di riposo che non accetta cani, Ottavio, per non abbandonare il suo amico, prende una decisione irreversibile: scappa di casa senza lasciare tracce. Il viaggio che gli fa attraversare l'Italia alla ricerca di Nilde, suo tenero amore di gioventù, diventa occasione per ripercorrere il suo passato, gli anni della guerra e le scelte della vita adulta.
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Tolstoj Lev
I cosacchi e altri racconti
br. Stanco della mondanità e delle ipocrisie dell'ambiente nobiliare e mosso da un confuso desiderio di felicità, il giovane Olenin lascia Mosca in cerca di una nuova vita. Nel villaggio caucasico dove trova rifugio è affascinato dalla fierezza dei cosacchi: l'intrepido Lukaska dal fucile infallibile, il possente zio Eroska, gran cacciatore, la bella e altera Mar'janka di cui si innamora. Nei loro costumi semplici e primitivi scopre un'autenticità che lo tocca nel profondo e a poco a poco ne comprende la ragione: questo popolo nasce, ama, combatte e muore seguendo le leggi immutabili della natura. Nel lungo racconto giovanile, pubblicato nel 1863, Tolstoj rivisita il mito ottocentesco dell'eroe romantico in fuga dalla civiltà, e ne decreta il definitivo tramonto: rinnegare le proprie origini per cercare di vivere come i cosacchi si rivela un sogno impossibile e a Olenin, inerte spettatore di un'esistenza che non gli appartiene, non resta che ripartire portando nel cuore l'amarezza di un'illusione infranta. Il volume comprende i racconti: "I cosacchi", "Due ussari", "Polikuska", "Cholstomer", "Memorie di un pazzo", "Tre morti". Introduzione di Serena Vitale. Prefazione di Fausto Malcovati.
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Hofmannsthal Hugo von
Andreas o i riuniti
br. Da Vienna a Venezia, attraverso la Carinzia, il viaggio d'istruzione del giovane Andreas, rampollo della piccola nobiltà negli anni dell'imperatrice Maria Teresa, diviene metafora della laboriosa ricomposizione e riunione con sé cui ciascuno è chiamato per dare senso alla propria vita. Concepito all'insegna di una circolarità mitico-fiabesca che lungo itinerari paralleli avrebbe dovuto condurre il protagonista a "riunirsi" con la propria "anima", raffigurata da Romana, e insieme tutti gli altri personaggi ed eventi narrati a ricomporsi in unità, il romanzo, al quale Hofmannsthal lavorò nell'arco di un ventennio (1907-1927) non riuscì a trovare il proprio compimento. Nell'epoca "moderna" della frammentazione e della perdita, questa tormentata incompiutezza, che testimonia in modo toccante l'utopica e consapevole inattualità del disegno, contribuisce a fare di "Andreas o i riuniti" uno dei vertici della prosa d'arte primonovecentesca accanto alle prove di Kafka, di James e di Gide. Dopo la celebre versione, risalente a più di settant'anni fa, di Gabriella Bemporad, questa nuova traduzione presenta per la prima volta, accanto alla parte compiuta - il cui testo originale è stato rivisto sulla base degli ultimi risultati della ricerca hofmannsthaliana - i frammenti e gli appunti per la continuazione nella loro quasi totalità e nell'ordine stabilito dall'edizione critica.
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Barlocco Marcello
Un negro voleva Iole. Racconti scelti e aforismi inediti
ill., br. «Alcuni fra i racconti selezionati in questo volume (si prendano ad esempio Un negro voleva Iole, La caccia all'urogallo, La gatta) sono tra le vette della letteratura italiana del '900. E dunque una pubblicazione che andrebbe salutata come un vero e proprio evento nella nostra produzione di libri. Marcello Barlocco, come scrittore ebbe qualche tenue riconoscimento in vita. I suoi Racconti del Babbuino, pubblicati nel 1950 dalle Edizioni Pagine Nuove di Roma, ebbero una menzione al Premio Viareggio di quell'anno; nel 1952, per le Edizioni Ala di Genova, pubblicò il romanzo Veronica, i gaspi e Monsignore mentre negli anni '60 alcuni suoi «atti unici» - il cui testo è andato perduto - vennero messi in scena a Genova da Carmelo Bene. Ma in generale - in un'Italia in cui dominava il canone realista, e in seguito un'avanguardia che inseguiva piste completamente diverse - non ci fu spazio per una voce come quella di quest'autore non inscrivibile in alcuna corrente né italiana ma nemmeno internazionale. Il grottesco, l'allucinato, la metamorfosi incontrollabile degli esseri e delle situazioni, contiene echi che potrebbero evocare un Allan Poe, oppure l'espressionismo tedesco, a volte lo stesso Kafka o anche il romanzo dadaista, sempre tuttavia in un richiamo approssimativo. A ciò si aggiunge un percorso biografico che certo non fu di aiuto. Nato a Genova nel 1910 da una famiglia di farmacisti, Barlocco, dopo una parentesi adolescenziale di fuga come mozzo nelle navi (forse su imposizione della famiglia), provò a continuare la tradizione familiare laureandosi in chimica e farmacia, ma presto cedette al richiamo di una precaria esistenza di artista/scrittore randagio fra Genova, Roma, Milano, e alla fine venne assorbito dagli ambienti della malavita genovese e fu accusato di usare la sua scienza per raffinare la droga. Nel 1958 finì in carcere e poco dopo anche in manicomio criminale, che egli a sua volta denunciò di abusi efferatissimi nei suoi confronti (sosteneva lo si sottoponesse a esperimenti di mineralizzazione del corpo). Morì nel 1972 con all'attivo, oltre al libro di racconti e al romanzo menzionati, tutta una serie di novelle e articoli scritti per i giornali - fra cui, ecumenicamente, "Il Popolo" e "L'Unità" - ma di cui ormai restano poche tracce.» (dalla Nota degli editori)
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Tirinzoni Mariachiara
Lettere all'Estate
br. Scrivere a una stagione, l'Estate, come fosse l'amica più cara, parlare con lei per parlare a sé stessa e alimentare la speranza, riempire l'attesa, difendere lo stupore e costruire nuove abitudini. Questo l'impegno quotidiano contro la malinconia che Mariachiara Tirinzoni ha svolto come compito personale nei mesi di lockdown, un esercizio di metodo e stile: per la vita ancor prima che per la letteratura, affinché la penna potesse essere guida del respiro, bussola su strade deserte o fatte solo di corridoi. Una raccolta di lettere per seminare germogli in una primavera rimasta chiusa nell'inverno, un diario che fa bruciare ferite comuni ancora aperte, ma che sa disinfettarle continuando a credere nei frutti maturi dell'estate. Pagine in prosa corrono veloci, con un passo così lieve e musicale da sembrare poesia, quasi a voler inseguire, nell'assenza di equinozio, un solstizio ancora da venire; ma aspettato, desiderato, protetto. E nel compimento di quella stagione, spartiacque fra un prima e un poi, mittente e destinatari si incontrano, sorpresi e grati di essere ancora, e di nuovo, vivi.
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Domenichini Stefano
Non sapevo che passavi
br. I protagonisti di queste esilaranti e squinternate biografie-racconti sono personaggi accomunati dall'insolito e divertente destino di essere finiti in pasto all'attenzione arguta dell'autore della raccolta che, con seducente bravura e ironia, imbastisce vicende reali mischiandole a situazioni inventate di sana pianta. Non sapevo che passavi raccoglie le vite di Bob Kaufman (poeta), Peter Norman (velocista), Billy Wilder (regista), Jarno Saarinen (motociclista), Giona (profeta), Benny Hill (comico), Lester Bangs (critico musicale), Martin Lutero (eresiarca) e tanti altri ancora. Personaggi noti al grande pubblico, oppure scivolati nella penombra del tempo che passa. Ognuno di loro è tratteggiato con solide basi documentarie, utilizzate a uso e consumo di un superbo novelliere che prende la realtà e la riveste di fantasia.
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Sorcinelli Paolo
Gli occhi di Ciòla e altre storie
brossura Il libro ripercorre le storie sedimentate nella memoria collettiva di uno dei tanti paesi di un'Italia rurale costretta a mitigare i freddi dell'inverno nelle stalle. Il paese di cui si parla è quello in cui l'autore è nato, e di cui è stato innamorato, almeno fino a quando si è accorto che ormai quasi tutti avevano dimenticato il dialettale 'dighigch' per convertirsi all'italianissimo 'solletico'. Così, complice l'isolamento da pandemia dell'anno 2020, è sembrato doveroso riportare alla luce i personaggi e i fantasmi, i fatti e i misfatti, i tesori nascosti e le fortune improvvise che animavano i racconti di nonni e bisnonni quando ancora le buganze arrivavano con i geli dell'inverno e sparivano con la rugiada di maggio. I protagonisti sono uomini e donne con nome e cognome, che hanno pianto, pregato e bestemmiato fra la Valle dei Preti e il Fosso dell'Inferno, che hanno fatto guerre e messo al mondo figli. Avventurandosi, spesso e volentieri, sulle strade lastricate di polvere e costeggiate di querce e tamerici che portavano dappertutto e non andavano da nessuna parte.
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Pagano Antonella
Eva e la ricetta del paradiso
ril. La prima parte è un vero e proprio romanzo breve che descrive un pasto, completo di antiche ricette, raccontato con leggerezza e cura estetica della parola. Le ricette storiche sono proposte in salsa poetica e didattica con sceneggiatura da palcoscenico. Come una piece teatrale in cui si muovono i protagonisti. Perché Eva? Eva è la conoscenza, Eva è il rischio, il tentativo di sbagliare. Eva sa che il dolore, come ogni lutto, va attraversato. Eva sa che la sofferenza va nel profondo e che soffrire per qualcuno è anche redimersi. Adamo senza Eva cosa avrebbe fatto?
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Onofri Liana
Donne sospese
brossura
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Bonito Savino
Federico sta fuori
br. Questa storia inizia un attimo prima dell'avvento dei social network e forse oggi non sarebbe potuta neanche cominciare. È l'8 marzo 2004 e, nell'immortale traffico romano, c'è un ragazzo che non sa che ore sono. Da qui parte "Federico sta fuori", un viaggio indietro nel tempo, in un mondo dove si poteva non essere sempre connessi. I vari personaggi - Alex, Pietro, Mirco, Caterina, Guido, Ludovica e l'introvabile Federico - sono ragazzi che si presentano nella loro più semplice quotidianità, coi loro momenti di gioia e di tristezza: incontri, matrimoni, fidanzamenti, abbandoni e incidenti di percorso che diventano veri e propri colpi di scena in un vortice di strane coincidenze, improvvise rivelazioni e scherzi del destino.
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Guarnieri Rossana
Chanson de Roland
br. Nel volume si propone una nuova traduzione della Chanson de Roland - la Canzone di Rolando - il poema scritto nella seconda metà dell'XI secolo appartenente al ciclo carolingio, considerato tra le opere più significative della letteratura medievale francese. La nuova traduzione curata da Rossana Guarnieri, è l'ultimo lavoro portato a termine dalla scrittrice recentemente scomparsa.
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Pennone Linda
Le ali della bicicletta
br. Possono tre semplici azioni cambiare la tua vita e mettere in dubbio tutte le tue certezze, facendo crollare il mondo che con fatica e dedizione hai costruito? È quello che succede a Linda quando, raggiunta finalmente una certa stabilità economica e sentimentale, si rende conto di vivere una vita che non le appartiene e inizia a dubitare dei pilastri su cui ha costruito la sua intera esistenza. È la storia di come una donna, che per anni ha messo in disparte la sua persona, inizia a riappropriarsi dei suoi spazi, dei suoi desideri e della sua personalità. Perché è proprio mettendo in dubbio noi stessi e ciò che ci circonda che riusciamo a trovare il nostro posto nel mondo.
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Genovesi Fabio
Versilia rock city
br. Le spiagge dorate, il mare, le giornate di sole, le notti dense di musica e di stelle: gli spazi delle vacanze estive sono anche quelli delle nostre fantasie. Ma come sono quei luoghi quando l'estate finisce, noi ce ne andiamo e arriva l'inverno? In Versilia, e a Forte dei Marmi in particolare, in mezzo alle ville, ai negozi, agli stabilimenti, ai turisti di lusso, l'autore di questa storia ci è nato. Ed è per questo che sa raccontarci quello che si prova quando l'estate finisce: strade improvvisamente deserte, case vuote, la spiaggia senza ombrelloni a perdita d'occhio - e il senso di essere rimasti incastrati su quella lingua di sabbia mentre tutto il mondo è corso via. Ma Fabio Genovesi ci rivela anche che l'inverno versiliese ospita personaggi e situazioni impensabili, storie formidabili e fiammeggianti. Il suo romanzo prende le mosse proprio da qui, mostrandoci la Versilia come non l'abbiamo vista mai. Tra gli anni Ottanta e oggi seguiamo le vite di un gruppo di naufraghi della vita, eccentrici, a tratti disperati ma mai arresi: Marius, ex deejay di successo che non esce mai di casa ma riesce, via e-mail, a salvare la vita di una pornostar; Nello, che cerca di liberarsi di uno scomodo passato e si scopre padre; Roberta, asfissiata dalla vita di provincia ma capace di una passione travolgente; e Renato, in esilio al Nord, che organizza finti viaggi esotici per chi non può permettersi quelli veri. Quattro anime smarrite eppure decise a lottare per trovare il loro spazio sulla spiaggia della vita.
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Bulgakov Michail
Il Maestro e Margherita
br. Woland, incarnazione di Satana, capita nella Mosca degli anni '20. Con interventi magici sconvolge l'ambiente teatrale e letterario, smascherando soprusi e favoritismi. Aiuta soprattutto il Maestro, scrittore vittima della censura per un romanzo su Pilato (di cui vengono riportati nella narrazione alcuni capitoli, quelli relativi alla condanna a morte di Cristo). Rinchiuso in manicomio, come indesiderabile, viene liberato grazie all'intervento di Margherita, la donna da lui amata, che accetta di diventare strega e per una notte guidare il gran sabba di Satana.
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