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‎Guerre 39/45‎

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‎Giordano Vincenzo‎

‎'U Carusu‎

‎br. Un anno della vita di un ragazzino nella Sicilia alla fine degli anni '70. La famiglia, la scuola, gli amici, una quotidianità fatta di piccole cose che restituiscono il gusto di un'infanzia semplice. Nostalgia, tenerezza, sapori, odori e immagini a tinte nitide scorrono nelle pagine di questo libro, portando per mano il lettore in un mondo che non c'è più, ma i cui valori sono quelli di chi crede nell'ottimismo della volontà. Una madre casalinga e ottima cuoca, una nidiata di ragazzini che collaborano ciascuno a suo modo alla vita familiare, poi il prete, il venditore di sarde, il calzolaio, gli insegnanti, i carusi, compagni di scorribande per le strade di San Cataldo, ma soprattutto un padre eroe, minatore in giacca e cravatta, che permea di sé le pagine del libro, e l'anima del protagonista.‎

‎Flaubert Gustave‎

‎Opere (1863-1880). Vol. 2‎

‎brossura Il secondo e conclusivo volume dell'edizione di Flaubert nei Meridiani raccoglie le opere dal 1863 all'anno della morte, spaziando, sia pure in maniera antologica, per tutti i generi tentati dallo scrittore, compreso il teatro, grande e infelice amore della sua vita. Il libro si apre con uno dei suoi capolavori, la seconda Educazione sentimentale e si chiude con un altro purtroppo incompiuto, Bouvard et Pécuchet, accompagnato dal gustosissimo Dizionario delle idee correnti. Inoltre, la commedia Il candidato, in cui lo scrittore manifesta tutto il suo scetticismo per la vita politica e i suoi rappresentanti, le due diverse redazioni della Tentazione di sant'Antonio e il piccolo gioiello dei Tre racconti. Curatore del volume è Giovanni Bogliolo.‎

‎Vargas Llosa Mario; Arpaia B. (cur.)‎

‎Romanzi. Vol. 2‎

‎ril. In questo secondo volume trovano posto quattro grandi romanzi della maturità dello scrittore: «La zia Julia e lo scribacchino» (1977), sospeso tra verità autobiografica e l'invenzione ispirata dagli sceneggiati radiofonici dell'eccentrico Raúl Salmón; «La festa del Caprone» (2000), incentrato sulla trentennale dittatura di Trujillo nella Repubblica Domenicana; «Avventure della ragazza cattiva» (2006), una storia d'amore moderna e antiretorica scritta sull'onda dei ricordi, segnata dai soggiorni in Europa dell'autore tra gli anni Sessanta e Ottanta; e, infine, «Crocevia» (2016), un affresco sociale che intreccia scandali sessuali e losche manovre politiche, ambientato a Lima verso la fine del XX secolo.‎

‎Munro Alice‎

‎La vita delle ragazze e delle donne‎

‎ril. "'La vita delle ragazze e delle donne', pubblicato per la prima volta in Canada nel 1971, è l'unica incursione di Alice Munro nella forma-romanzo, seppure declinata secondo il metodo e lo stile inconfondibile dell'autrice. In principio Del ha nove anni, l'età delle curiosità complesse di un bambino che anticipa la propria pubertà. Sono gli anni Quaranta: da qualche parte è in corso una guerra i cui echi contaminano anche l'egloga rude di un Ontario lontanissimo dal precipizio della Storia. Quali e quanti sono i riti di passaggio dall'infanzia alla giovinezza, dall'inesperienza all'ingresso nel solco della vita? Non esiste un'età edenica per le ragazze e le donne di Alice Munro: la bambina Del fiuta il pericolo senza saperlo nominare; l'adolescente Del gioca con il sacro animata dal desiderio di contraddire la laicità di sua madre e dallo zelo di un sentimento acerbo e acceso come ogni primo amore. Del rifiuta e insieme difende le stravaganze della madre che illuministicamente si ostina a vendere enciclopedie nel medioevo fanatico di religione di una campagna inospitale. Ha nostalgia di Dio, ma registra il Suo eterno scacco nella vita degli uomini e degli animali. A quattordici anni Del è attratta dai languidi misteri del sesso fantasticato, conosce l'agrodolce di una complicità tradita con l'amica Naomi, e nel fervore con cui anno dopo anno un'insegnante si dedica ad allestire la recita della scuola, intuisce il seme tragico di una vita senza sbocchi. Poco dopo Del è pronta per un privato rito di iniziazione sessuale, come la Gerty MacDowell di James Joyce, una Nausicaa corrotta dal desiderio di sapere, vedere, piacere. L'Eden che non c'è mai stato è ora comunque inesorabilmente alle spalle; è tempo di battesimi, di vere e proprie deliberate rinascite. Del ha diciassette anni e già intravede anche il concludersi dell'adolescenza. Sperimenta la perdita e l'amore; si tuffa nel delirio di una relazione senza ossigeno. E infine accetta per sé la necessità della scrittura e si congeda con la promessa di un'integrità scintillante che rimanda i lettori al dono di storie radiose, credibili, sublimi. Le storie di Alice Munro." (Susanna Basso)‎

‎Roth Philip‎

‎Quando lei era buona‎

‎ril. Da bambina Lucy Nelson vede il padre alcolista finire in galera. Da quel giorno ha cercato di redimere qualunque uomo le capitasse intorno, per la rovina sua e dei suoi amanti. Quando Roy e Lucy iniziano a uscire insieme, lui lo fa perché sta cercando se stesso, lei perché non sopporta più una madre remissiva e un padre ubriacone. Si innamorano, o cosi credono. Quando Lucy cede alle estenuanti insistenze, alle canzoni romantiche e alle parole rassicuranti di Roy e "va fino in fondo", rimane incinta. Da quel momento in avanti, come in una tragedia greca in cui, qualunque cosa si faccia, non si può sfuggire al destino, tutto precipita. Lucy non vuole ripercorrere le orme della madre, non vuole diventare la moglie di un uomo egoista, debole e fallito, ma si convince di essere già quel tipo di donna, trascinando il matrimonio - e se stessa - alla rovina. Uscito subito prima del Lamento dì Portnoy, questo terzo romanzo di Philip Roth contiene già tutto il sarcasmo, l'ironia tagliente, l'inquietudine morale delle opere della maturità. Ma possiede una caratteristica che lo rende una stella preziosa: è l'unico romanzo del maestro di Newark ad avere per protagonista una donna. Con Lucy, Roth consegna alla storia della letteratura un personaggio agghiacciante e commovente, incarnazione di una donna che lotta per non sprofondare nella propria follia.‎

‎Hwang Sok-Yong‎

‎Bianca come la luna‎

‎ril. La principessa Bari è una sciamana e appartiene al mito. Nella leggenda coreana è la settima figlia femmina che viene ripudiata dal re suo padre e gettata in un fiume: il nome Bari significa, appunto, "abbandonata". Ma, una volta adulta, sarà proprio la ragazza a salvare la famiglia i cui membri si sono ammalati di un morbo misterioso e, dopo un lungo viaggio, a trovare l'acqua della vita e a guarire i suoi famigliari. Ma Bari è anche una giovane donna che fra la fine degli anni Novanta e l'inizio del Duemila, dalla Corea del Nord devastata dalla carestia dove i cadaveri scivolano nelle acque del fiume Tuman e le strade sono piene di disperati alla ricerca di cibo, fugge prima in Cina e poi a Londra. Anche lei come l'omonima principessa nasce in una famiglia di sole femmine, anche lei viene abbandonata dalla madre e salvata dalla nonna che la protegge e le dà il nome della leggendaria principessa. Con la nonna instaura il legame affettivo più importante e da lei eredita i poteri sciamanici, che l'aiuteranno ad affrontare il mondo. Bari possiede infatti un dono: è in grado di avere visioni del passato delle persone e di entrare in contatto con le anime dei morti. Quando è ormai adolescente, dopo la dispersione della sua famiglia e la morte di molti dei suoi membri, è costretta a partire su una nave di clandestini alla volta dell'Europa.‎

‎Dumas Alexandre‎

‎I tre moschettieri‎

‎brossura‎

‎Saviano Roberto‎

‎La paranza dei bambini‎

‎br. Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli. Quindicenni dai soprannomi innocui - Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone -, scarpe firmate, famiglie normali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno che l'unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Sanno che "i soldi li ha chi se li prende". E allora, via, sui motorini, per andare a prenderseli, i soldi, ma soprattutto il potere. "La paranza dei bambini" narra la controversa ascesa di una paranza - un gruppo di fuoco legato alla Camorra - e del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo. Appollaiati sui tetti della città, imparano a sparare con pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole e alle antenne, poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri, sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con vecchi boss in declino. Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche che vanno a caccia di pesci da ingannare con la luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze "ingannate dalla luce", e di morti che producono morti.‎

‎Lanzetta Peppe‎

‎Giugno Picasso‎

‎br. Nell'esilio di Stromboli un ex marinaio diventa il polo d'attrazione di altri esuli disperati e vitali e, d'estate, di ospiti paganti molto alternativi. L'arrivo del figlio e di un amico del figlio getta scompiglio e turbamento, perché entrambi portano addosso un segreto, una malattia, un contagio.‎

‎Scego Igiaba‎

‎Adua‎

‎br. Adua è oggi una donna matura e vive a Roma da quando ha diciotto anni. È una vecchia Lira, così i nuovi immigrati chiamano le donne giunte nel nostro paese durante la prima ondata di immigrazione negli anni settanta. Ha da poco sposato un giovane Titanic, un immigrato sbarcato a Lampedusa, e medita di tornare in Somalia dopo la fine della guerra civile. Ormai sola (la sua amica Lul è già rientrata in patria e il giovane marito è interessato più a Facebook che a lei), Adua si confida con la statua dell'elefante che sorregge l'obelisco in piazza Santa Maria sopra Minerva. Piano piano gli racconta la sua storia: suo padre Zoppe, ultimo discendente di una famiglia di indovini, lavorava come interprete durante il regime e negli anni trenta baratterà involontariamente la sua libertà con la libertà del suo popolo. Adua, fuggita dai rigori paterni e dalla dittatura comunista, approda a Roma inseguendo il miraggio del cinema. Purtroppo l'unico film da lei interpretato, un porno soft dal titolo "Femina somala", sarà fonte solo di umiliazione e vergogna. Solo adesso Adua sente di essere pronta a riprendere in mano la sua vita.‎

‎Tolstoj Lev‎

‎La morte di Ivan Il'ic‎

‎br. In questo racconto di assoluta perfezione stilistica, la penna impietosa di Tolstoj descrive, con ineguagliabile minuzia e impareggiabile maestria, il progressivo decadimento fisico e la conseguente metamorfosi psicologica di un appagato borghese al culmine della carriera. Sorpreso dalla morte che lo incalza attraverso la malattia, costretto a confrontarsi con le piccole e grandi ipocrisie, le menzogne e l'inautenticità della sua vita, solo alla fine Ivan Il'ic?trova un senso ai suoi giorni e una possibilità di pacificazione. Introduzione di Serena Vitale.‎

‎Green John; Johnson Maureen; Myracle Lauren‎

‎Let it snow. Innamorarsi sotto la neve‎

‎ril. È la Vigilia di Natale a Gracetown. Scende la neve, i regali sono già sotto l'albero e le luci brillano per le strade. Sembra tutto pronto per la festa, ma una tormenta arriva a sparigliare le carte. Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e vagare per la città fino a incontrare un intrigante sconosciuto. Oppure prendere la macchina per raggiungere una festa che promette di essere memorabile, per scoprire che l'amore è più vicino di quanto pensassimo. O ancora ritrovare qualcuno che si credeva perduto, ma solo dopo una giornata piena di imprevisti e di ...maiali.‎

‎Dunne Catherine‎

‎Donna alla finestra‎

‎br. Lynda e Robert Graham possono dirsi soddisfatti della vita che si sono costruiti. Una bella casa in un quartiere benestante di Dublino, la sicurezza economica, due figli invidiabili, Katie e Ciaràn. Nonostante qualche nuvola passeggera e qualche preoccupazione legata al comportamento un po' aggressivo del figlio adolescente, i Graham vedono scorrere la loro esistenza placidamente, riflessa nel giardino giapponese che ogni mattina all'alba Lynda si ferma qualche attimo a contemplare con l'orgoglio dell'artista. C'è solo un neo in questo perfetto quadro famigliare: si tratta di Danny, il fratello minore di Robert, uno scapestrato che periodicamente sconvolge la loro routine con le sue pretese e i suoi modi prepotenti. Per fortuna, nella casa dei Graham arriva una persona che porta un po' di serenità. Ciaràn infatti presenta ai suoi Jon, un amico bello, educato e sensibile, che presto diventa una presenza fissa al punto da trasferirsi da loro. Agli occhi di tutti Jon sembra l'ospite perfetto, forse troppo: l'istinto di Lynda le suggerisce che qualcosa non va... Chi è veramente il dolce e disponibile Jon?‎

‎Dahl Roald‎

‎Tutti i racconti‎

‎ril. Enigmatiche e illuminanti, le storie di Dahl sono spesso attraversate da una vena di humour macabro tanto più efficace quanto più ispirata da situazioni del tutto normali, che il gusto raffinato e implacabile dell'autore conduce a esiti imprevedibili e non di rado addirittura cinici (ma di un cinismo sobrio, impeccabile). "I suoi racconti" ha osservato Corrado Augias "sono perfette macchine narrative: la situazione di partenza sembra comune, addirittura banale, ma nel corso della vicenda subentra un piccolo incidente che rovescia in modo sinistro o grottesco i fatti... Dahl ha l'abilità di far diventare la cattiveria una qualità rivelatrice della natura umana."‎

‎Clarke Thurston‎

‎L'ultima campagna. Robert F. Kennedy e gli 82 giorni che ispirarono l'America‎

‎ill., br. La notte fra il 4 e il 5 giugno del 1968 il senatore dello stato di New York Robert F. Kennedy fu colpito a morte nel corridoio delle cucine dell'Hotel Ambassador a Los Angeles. Aveva appena concluso il discorso di ringraziamento per la vittoria delle primarie in California. Era a pochi passi dall'elezione alla presidenza degli Stati Uniti. La parola chiave della sua campagna era stata Hope, speranza. Per curare le ferite di un'America afflitta da tre anni di guerra in Vietnam, da discriminazioni e scontri razziali, da una povertà estrema tenuta nascosta. Speranza in una nuova guida morale per tutto il pianeta. Attorno a Bob Kennedy si erano strette le minoranze etniche e le categorie sociali più povere: chicanos, nativi americani, coltivatori del delta del Mississippi... Per gli afroamericani era la promessa del riscatto. Che cosa aveva fatto Kennedy negli 82 giorni della sua campagna elettorale? Chi era l'uomo a cui l'America guardava con speranza? Che cosa univa quella catena di persone in lutto che, per più di quattrocento chilometri, accompagnò il treno che trasportava la sua salma? Nel rispondere a queste domande, Thurston Clarke ricostruisce le primarie americane del '68, intervista amici, collaboratori, testimoni. Restituisce la figura di un uomo che in quei giorni diede il meglio di sé, che fu riconosciuto dagli elettori come un politico buono e onesto. L'epigono che in sé racchiudeva i destini del fratello John e di Martin Luther King.‎

‎Dyer Geoff‎

‎Il colore della memoria‎

‎br. La pioggia di Londra è diversa da quella delle altre città. È una pioggia grigia, è una pioggia corrosiva. Preme incessante sull'asfalto fino a perforarlo. È agosto, ma piove ininterrottamente, e la pioggia di Londra annacqua i pomeriggi d'estate fino a farli marcire. Nei ghetti di Brixton l'odio segregazionista riversa per le strade il sangue degli scontri razziali. Sul piccolo schermo la società applaude la vittoria del capitalismo bianco edonistico. In attesa del sussidio di disoccupazione, Freddie, Carlton e Steranko se ne stanno in disparte con Foomie, Monica e Fran a fumare erba e ubriacarsi di birra, arte, poesia e jazz, brindando al coraggio della rassegnazione e alla hybris della sconfitta. Sospesa sull'abisso degli anni ottanta, la vita dei ragazzi di Brixton somiglia a quella degli abitanti di Ottavia, la città-ragnatela, la città «meno incerta» fra quelle invisibili di Calvino. Geoff Dyer tesse la rapsodia della loro generazione, estinta nelle note hard bop di Coltrane e fra le pagine di Roland Barthes, perdente dalla nascita per sentenza storica. Dyer usa gli strumenti affilati della sua scrittura inconfondibile per contrapporre all'evasione dei beat il microcosmo narrativo di un'epoca in impasse, in cui il lirico vagabondaggio di Kerouac si frantuma nella composizione episodica dell'immagine bohémiennee la vertigine dell'allucinazione onirica si staglia sulla carta come un album di istantanee. A trent'anni di distanza, Geoff Dyer rilegge "Il colore della memoria", suo romanzo d'esordio. Dopo tanto tempo quel colore non sembra sbiadire: restano il bagliore della lampada rimasta accesa, l'azzurro vuoto del ricordo; in un angolo, il vestito di Foomie che «con minuscole gocce bianche come tante stelline» conserva il blu di quel cielo buio di tanti anni fa.‎

‎Gide André‎

‎La sequestrata di Poitiers‎

‎ill.‎

‎Sestov Lev‎

‎Sulla bilancia di Giobbe. Peregrinazioni attraverso le anime‎

‎ill.‎

‎Nabokov Vladimir; Nabokov D. (cur.)‎

‎L'incantatore‎

‎br. Storia di una passione che si tinge di follia, "L'Incantatore" può essere considerato, come Nabokov stesso ha scritto, la "prima pulsazione" di "Lolita". Qui lo sfondo su cui si muovono i tre personaggi - un quarantenne vizioso, un'innocente ragazzina di dodici anni e la sua patetica madre malata - è la Francia di fine anni Trenta, da Parigi alla Costa Azzurra, meta finale dell'affannoso viaggio del protagonista con la sua piccola vittima. Protagonista che appare, attraverso il prisma dell'ironia nabokoviana, sotto luci contrastanti: da un lato essere perverso che osa l'impossibile per soddisfare gli istinti, dall'altro uomo che nei rari momenti di lucidità vuole fuggire da se stesso e, disgustato, cerca di riscattarsi. Nabokov alterna alla piana narrazione dei fatti metafore abbaglianti, incursioni in un mondo di fantasie fiabesche, implacabili analisi interiori, distorsioni visive e percettive che trasmettono al lettore i turbamenti e le oscillazioni psichiche del suo antieroe. Ma a scandire il ritmo del romanzo sono soprattutto l'incalzare della suspense e il gioco degli imprevisti disseminati dal destino sul percorso tortuoso del protagonista, intento a ordire la sua trama mentre corre verso la rovina.‎

‎Dürrenmatt Friedrich‎

‎La panne. Una storia ancora possibile‎

‎br. Quattro pensionati - un giudice, un avvocato, un pubblico ministero e un boia - ammazzano il tempo inscenando i grandi processi della storia: a Socrate, Gesù, Dreyfus. Ma certo è più divertente quando alla sbarra finisce un imputato in carne e ossa: come Alfredo Traps, rappresentante di commercio, che il fato conduce un giorno alla villetta degli ex uomini di legge. La sua automobile ha avuto una panne lì vicino, ma lui non se ne rammarica, anzi: pregusta già il lato piccante della situazione. Si ritrova invece fra i quattro vegliardi, che gli illustrano il loro passatempo. L'ospite è spiacente: non ha commesso, ahimè, nessun delitto. Come aiutarli? Niente paura, lo rassicurano: "un crimine si finisce sempre per trovarlo". E se la colpa non viene alla luce, la si confeziona su misura: "bisogna confessare, che lo si voglia o no, c'è sempre qualcosa da confessare". Tra grandi abbuffate e abbondanti libagioni, il gioco si fa sempre più pericoloso, finché il piazzista si avvede d'essere non già un tipo banale, mosso solo da meschine aspirazioni di carriera e sesso, bensì un delinquente machiavellico, capace di usare la sua amante come un'arma infallibile contro il superiore cardiopatico.‎

‎Sendker Jan-Philipp‎

‎Gli scherzi del dragone‎

‎br. Paul Leibovitz ha 53 anni, da trenta vive a Hong Kong. Christine Wu è una quarantenne fuggita bambina con la madre dalla Cina di Mao. Come tutti i cinesi, Christine crede nell'astrologia e, quando un indovino le preannuncia un futuro di morte per l'uomo che ama, la sua reazione è di profonda inquietudine. Perché Paul e Christine sono una coppia innamorata e unita, anche grazie alle ferite che portano dentro: Paul ha perso il suo unico figlio ancora bambino, e Christine ha vissuto anni di povertà e dolore nel ricordo del padre, suicida perché dissidente, e di un fratello adolescente deportato tra le montagne del Sichuan durante la Rivoluzione culturale del quale da decenni non sa più nulla. Un giorno, però, arriva, inaspettata, una lettera indirizzata "alla mia sorellina"... Con una richiesta d'aiuto. Giunti insieme in un triste villaggio vicino a Shanghai, Christine e Paul trovano una situazione drammatica: Min Fang, la moglie di Da Long, giace inerte e apparentemente priva di coscienza accudita dal marito che spera in un aiuto da parte della sorella. Ma Christine non ricorda più niente della sua infanzia; in quella terra e in quella casa si sente estranea e desiderosa di fuggire. È invece Paul che decide di rimanere e quando scopre che sono molti gli uomini e gli animali che si ammalano e muoiono della stessa misteriosa malattia di Min Fang, decide di vederci chiaro.‎

‎Markham Beryl‎

‎A Occidente con la notte‎

‎br. Nel 1906 il capitano Charles Clutterbuck, educato alla prestigiosa accademia reale di Sandhurst, abbandona la sua casa nel Leicestershire e si trasferisce in Kenia, portando con sé soltanto Beryl, la sua bambina di quattro anni. Beryl vivrà tutta la sua vita in Africa. Una vita cominciata in una capanna di fango, nella foresta che suo padre aveva deciso di disboscare per creare una fattoria, e terminata in una casetta vicina all'ippodromo di Nairobi. "A occidente con la notte" è il racconto di questa straordinaria esistenza in cui le ombre si dileguano dinanzi alle vette che essa fu in grado di raggiungere. Donna dalla meravigliosa andatura e dai lunghi capelli biondi che parlava lo swahili, il nandi e il masai, addestrava cavalli come pochi, volava come nessun'altra (fu la prima ad attraversare l'Atlantico da est a ovest in solitaria, decollando dall'Inghilterra e atterrando in Nova Scotia ventuno ore e venticinque minuti dopo), ebbe tre mariti e un figlio, inventò la caccia grossa con l'uso degli aerei, collezionò ogni sorta di trofei e finì i suoi giorni in un piccolo appartamento di Nairobi, dove fu anche percossa e rapinata, Beryl Markham fu una scrittrice di assoluto talento, capace di restituirci magnificamente l'Africa incantata della prima metà del secolo scorso.‎

‎Sendker Jan-Philipp‎

‎Alla fine della notte‎

‎br. L'aria tiepida di una mite giornata autunnale accoglie Paul Leibovitz nel Sichuan, dove si è recato a fare visita all'amico Zhang. Dopo la nascita del figlio David, avuto dalla moglie Christine, Paul è riuscito a fare i conti con i propri fantasmi e a lasciarsi alle spalle il passato. Anche Zhang, l'amico poliziotto della squadra omicidi di Shenzen, ha cambiato radicalmente vita: da tre anni ha abbandonato la polizia e si è ritirato in un monastero buddhista nella sua città natale, Shi, per meditare e fuggire le tentazioni del mondo. Shi non è più la città dei ricordi di infanzia di Zhang. Jian Guo, astro nascente nel Partito comunista, un uomo estremamente ambizioso, la governa come un imperatore rosso, tra processi esemplari e crudeli esecuzioni. Durante la sua permanenza a Shi, Paul accompagna un giorno il figlio allo zoo dei panda. Qui, mentre il bambino osserva eccitato gli animali, Paul scorge una dozzina di giovani avanzare verso di loro. Hanno circa vent'anni, ridono ad alta voce e sfoggiano un abbigliamento estremamente curato. A dominare il gruppo è un ragazzo dall'aria carismatica, accompagnato da una ragazza bellissima, che ha occhi solo per il piccolo David. La giovane chiede di poter scattare alcune fotografie con il bambino. Rientrato in hotel, Paul attraversa a grandi passi la hall e lascia il passeggino accanto a una colonna di fronte al bagno degli uomini. Quando esce, due minuti più tardi, il passeggino è vuoto: David è svanito nel nulla. Raggiunto dalla moglie Christine, l'uomo si rivolge, disperato, alla polizia. Ma le forze dell'ordine non sono di nessun aiuto: attraverso il sistema di sorveglianza dell'albergo hanno compreso che cosa è accaduto al bambino e stanno provvedendo a distruggere le registrazioni. Perché dietro alla sparizione di David si cela qualcuno di molto potente, qualcuno abituato a ottenere sempre quello che desidera. Dall'autore de "L'arte di ascoltare i battiti del cuore", Alla fine della notte, terzo romanzo della saga di Sendker dedicata alla Cina, costituisce una conferma del talento dell'autore nel descrivere la dicotomia tra bene e male attraverso personaggi sapientemente descritti e una trama ricca di colpi di scena.‎

‎Teffi‎

‎Da Mosca al Mar Nero‎

‎br. Mosca, autunno 1918. Nei caffè male in arnese, i poeti leggono versi ululando con voci affamate in mezzo ad avventori coi cappotti laceri e puzzolenti. Come numerosi altri scrittori e artisti, anche i poeti vogliono stare in mezzo alla gente perché da soli, a casa, c'è da avere paura. Ogni tanto qualcuno scompare, ed è impossibile sapere dove sia finito, se a Kiev o in un posto dal quale non si fa ritorno. «Parola Russa», la rivista, è stata chiusa per antibolscevismo, e Teffi, le cui storie su quel foglio, e su molti altri ancora, l'hanno resa una celebrità tale che caramelle e profumi portano il suo nome, non ha molte prospettive davanti a sé. Certo, gli esseri umani sono capaci di attaccarsi alla vita ovunque e comunque, come quel condannato a morte che, trascinato sul ghiaccio dai marinai verso il plotone d'esecuzione, saltellava per evitare le pozzanghere e non bagnarsi i piedi. «Oggi ha mangiato la pagnotta? Bene, domani non sarà così». Un impresario strabico odessita usa argomenti convincenti per portare la scrittrice in Ucraina: a Kiev splende il sole, Teffi farà la sua esibizione, leggerà questo o quel racconto, piglierà i soldi, si comprerà burro, prosciutto e, con la pancia piena, se ne starà seduta in un caffè. Che ha da perdere? Teffi accetta, in fondo è un semplice viaggio di lavoro da cui rientrerà a breve. Il suo viaggio, invece, durerà ben oltre il soggiorno a Kiev. Tra una fuga a sud di Odessa, la sosta al porto di Novorossijsk, un'avventurosa traversata in nave verso Costantinopoli, si concluderà ben quattro anni dopo, a Parigi, dove Teffi trascorrerà il resto della sua vita in esilio. Dietro di lei, città sequestrate dai bolscevichi, teatri, giornali e riviste chiusi, amici e colleghi assassinati e giustiziati. Il pericolo e la morte ovunque.‎

‎Jerger Ilona‎

‎E Marx tacque nel giardino di Darwin‎

‎br. Nel 1881 Charles Darwin è già da decenni una persona famosa. Il sacco di posta che gli viene quotidianamente recapitato attesta chiaramente che "L'origine delle specie", la sua opera maggiore pubblicata nel 1859, è nota ormai in ogni angolo del mondo: tra i botanici delle isole dei Mari del Sud fino agli abitanti della Lapponia. Riceve naturalmente lettere anche da un cospicuo numero di pazzi che gli pongono sempre lo stesso interrogativo: qual è il posto del Creatore in un mondo governato dalle leggi dell'evoluzione? Lettere che hanno per lui il solo effetto di procurargli forti attacchi di quell'emicrania cronica per lenire la quale riceve da tempo le visite del dottor Beckett. Medico incline al progresso scientifico, Beckett ha il coraggio di sperimentare nuovi metodi di cura e non ha soltanto Darwin tra i suoi pazienti di spicco. Si reca infatti spesso a casa di un esule tedesco affetto da una grave forma di bronchite: Karl Marx, filosofo ed economista, autore di un'opera anch'essa di vasta risonanza, "Il capitale". L'orrenda aria londinese, ricca di nebbia e carbone, ha dato il colpo di grazia all'apparato respiratorio del pensatore tedesco, ma non ha minimamente arrestato la sua attività di studioso e di erudito. Un giorno, dopo aver riposto lo stetoscopio nella borsa, lasciando vagare lo sguardo nella stanza di Marx, sul tavolino di legno accanto alla finestra Beckett scopre una copia consunta e corredata di numerosi foglietti dell'"Origine delle specie". Quando di lì a poco, a casa di Darwin, si imbatte in una copia del "Capitale", un'idea si affaccia, irresistibile, nella sua mente: far incontrare i due studiosi per scoprire magari quale costellazione di pensiero li unisca.‎

‎Pecoraro Francesco‎

‎La vita in tempo di pace‎

‎br. L'ingegner Ivo Brandani è sempre vissuto in tempo di pace. Quando il libro comincia, il 29 maggio 2015, Ivo ha sessantanove anni, è disilluso, arrabbiato, morbosamente attaccato alla vita. Lavora per conto di una multinazionale a un progetto segreto e sconcertante, la ricostruzione in materiali sintetici della barriera corallina del Mar Rosso: quella vera sta morendo per l'inquinamento atmosferico. Nel limbo sognante di un viaggio di ritorno dall'Egitto, si ricompongono a ritroso le varie fasi della sua esistenza di piccolo borghese: la decadenza profonda degli anni Duemila, i soprusi e le ipocrisie di un Paese travolto dal servilismo e dalla burocrazia, il sogno illusorio di un luogo incontaminato e incorruttibile, l'Egeo. E poi, ancora indietro nel tempo, le lotte studentesche degli anni Sessanta, la scoperta dell'amore e del sesso, fino ad arrivare al mondo barbarico del dopoguerra, in cui Brandani ha vissuto gli incubi e le sfide della prima infanzia. Chirurgico e torrenziale, divagante e avvincente, La vita in tempo di pace racconta, dal punto di vista di un antieroe lucidissimo, la storia del nostro Paese e le contraddizioni della nostra borghesia: le debolezze, le aspirazioni, gli slanci e le sporcizie, quel che ci illudevamo di essere e quel che alla fine, nostro malgrado, siamo diventati".‎

‎Morovich Enrico; Boroni C. (cur.)‎

‎Le parole legate al dito. 141 racconti dal «giornale di Brescia». Vol. 1: (1949-1970)‎

‎ril.‎

‎Meissner Susan‎

‎La sciarpa ricamata‎

‎ril. Ellis Island, settembre 1911. Dopo aver perso l'uomo che amava, Clara ha scelto di prendersi cura degli emigranti che ogni giorno approdano all'isola, in attesa di ottenere il visto d'ingresso negli Stati Uniti. Un giorno, tra le migliaia di persone, un uomo attira la sua attenzione. Ha la febbre, forse è destinato a morire, e non si separa mai da una bellissima sciarpa con un motivo floreale su cui è ricamato un nome: Lily. Manhattan, settembre 2011. Taryn lavora in un negozio di tessuti nell'Upper West Side. Rimasta vedova, è faticosamente riuscita a trovare un nuovo equilibrio e un po' di serenità. Ma non riesce a cancellare il ricordo del giorno in cui le Twin Towers sono crollate, seppellendo suo marito. E neppure a cancellare il senso di colpa: lei infatti si è salvata grazie a uno sconosciuto che ora, a distanza di dieci anni, bussa alla sua porta, portando con sé la sciarpa che Taryn aveva quel giorno: una sciarpa antica, con un motivo floreale.‎

‎Rowling J. K.‎

‎Il seggio vacante‎

‎ril. A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un'idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un'antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all'interno dell'amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l'unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo. J.K. Rowling firma un romanzo sulla società contemporanea, una commedia sulla nozione di impegno e responsabilità. In questo libro di conflitti generazionali e riscatti le trame si intrecciano e i personaggi rimangono impressi come un marchio a fuoco. Pagford, con tutte le sue contraddizioni e le sue bassezze, è una realtà così vicina da non lasciare indifferenti.‎

‎Malatesta Stefano‎

‎Il cane che andava per mare e altri eccentrici siciliani‎

‎brossura Gli italiani non sono mai stati considerati eccentrici. Gli unici eccentrici, dice l'autore, sono i siciliani. E gli eccentrici amano raccontarsi. Chiunque sia andato in Sicilia si è accorto della naturale propensione al racconto divertente e curioso. Storie di personaggi irripetibili, di figure di dissennati. Vicende esilaranti, ma anche complicate, riferite in innumerevoli e contradditorie versioni. Solo un non siciliano, come Malatesta, ma che conosce perfettamente la Sicilia, poteva avere la presunzione di estrarre queste storie dalle leggende metropolitane o paesane, di definirle e di raccontarle.‎

‎Ripa di Meana Ludovica‎

‎La morte di Gadda‎

‎br. "Gli chiedo come si sente. "Non tanto bene". Poi aggiunge: "Sono vicino alla fine. Grazie, signora Meana, grazie, ma non si disturbi."‎

‎Granchi Massimo‎

‎La bellezza mite‎

‎br. Elsa Beffigi nasce alla fine degli anni trenta in un podere della Maremma. Figlia di un partigiano iroso e taciturno, e di una proprietaria terriera strappata alla vita monastica da un matrimonio riparatore, cresce in un corpo forte e poco aggraziato. È una ragazza emancipata e ribelle, una lavoratrice scrupolosa, ma è avara di sentimenti perché non ha imparato a nutrirli. Non ama il contatto fisico e non si sente attratta da nessuno. Tranne Clelia Bassi. Con lei è diverso. La loro amicizia è fuori dall'ordinario, provoca emozioni che Elsa non sa decifrare. L'incontro con un facoltoso imprenditore del nord, la nascita di un figlio e la partenza inattesa di Clelia la privano del tempo necessario a comprendere; la proiettano in una dimensione esistenziale che non le appartiene. Almeno fino a quando il destino non la obbligherà - diventata adulta - ad affrontare i molti interrogativi lasciati in sospeso.‎

‎Wicomb Zoë; Carbone M. T. (cur.)‎

‎Cenere sulla mia manica‎

‎brossura‎

‎Consolo Vincenzo‎

‎Nerò metallicò. Un racconto con dodici finali‎

‎br. "Nerò metallicò" è il racconto di una breve vacanza trascorsa in Grecia dall'Autore, nei luoghi del mito che avevano acceso la sua fantasia di studente. Ma nulla di pedantesco, nostalgico o "classicamente" aulico: la breve cronaca di Consolo è un mix di personaggi contemporanei e antiche reminescenze tutto giocato sul filo dell'ironia. A partire già dal titolo: quel "nerò metallicò" che, a dispetto delle assonanze più scontate, indica invece l'espressione greca con cui ci si riferisce all'acqua minerale. O forse acquavite, conoscendo lo strambo tassista che scorta il protagonista e sua moglie a visitare i dintorni del Monte Olimpo... Come di consueto per i volumi pubblicati all'esito del concorso internazionale "Scrivi con me", anche in questo caso il racconto si interrompe prima del finale. Al suo posto il lettore troverà dodici epiloghi alternativi, i migliori tra i tanti inviati dagli studenti di tutto il mondo: personali "variazioni sul tema" capaci di imprimere al racconto una direzione ogni volta diversa, piccole, sorprendenti invenzioni letterarie da leggere una dopo l'altra e da confrontare poi con il finale ufficiale dell'autore riportato in fondo al volume.‎

‎Wilde Oscar; Wright T. (cur.)‎

‎Table talk. Oscar Wilde racconta‎

‎brossura Oscar Wilde è stato non solo un grande scrittore, ma anche uno straordinario conversatore e inventore di storie, raccontate ad amici, ospiti e commensali. Queste performance divennero talmente famose ai suoi tempi, che sugli inviti alle cene cui partecipava veniva scritto: "Per conoscere Oscar Wilde e ascoltarlo raccontare una nuova storia".‎

‎Mann Thomas‎

‎I Buddenbrook. Decadenza di una famiglia. Ediz. integrale‎

‎ril. È la storia dell'ascesa e del declino di una famiglia della borghesia mercantile del sec. XIX, titolare a Lubecca di una ditta di cereali, fondata nel 1768. La vicenda si intreccia intorno alla vita dei primogeniti di quattro generazioni: Johann senior, Johann-Jean junior, Thomas e Hanno. Il romanzo si apre con un pranzo dato dal vecchio Johann per inaugurare la nuova sede della ditta. Le fortune della famiglia aumentano, Johann junior diventa console dei Paesi Bassi, Thomas senatore. Thomas acquista una nuova sede ancora più prestigiosa dell'altra, ma i germi della decadenza diventano sempre più evidenti. Christian, fratello minore di Thomas, muore in sanatorio; la sorella Tony passa da un matrimonio all'altro, l'ultimo erede Hanno muore infine di tifo. Introduzione di Italo Alighiero Chiusano.‎

‎Luiselli Valeria‎

‎Carte false‎

‎br. Brevi capitoli dalle tematiche differenti, quasi una sorta di peregrinazione letteraria, passeggiate che esplorano spazi reali e immaginari, riflessioni che scavano su ciò che le parole nascondono offrendo uno sguardo nuovo, insolito e irriverente sulle cose. A piedi o in bicicletta, in America o in Europa, alla ricerca della tomba nascosta di Brodskij nel cimitero di San Michele a Venezia o inseguendo l'inclassificabile ed elusiva saudade lusitana nella caotica Città del Messico.‎

‎Pavese Cesare; Mattioda E. (cur.)‎

‎La luna e i falò‎

‎br. Scritto in meno di due mesi alla fine del 1949, "La luna e i falò" è l'ultimo e il più importante romanzo di Cesare Pavese, frutto di una felicità inventiva mai sperimentata dall'autore e ritenuto poi viatico alla sua volontaria uscita dalla vita. Dopo la Liberazione, Anguilla, emigrato vent'anni prima dalle Langhe piemontesi in America, torna al paese dov'è cresciuto. Qui, della gente che sperava di incontrare trova solo Nuto, uno dei suoi più cari amici d'infanzia. Gli altri sono morti o scomparsi senza lasciare traccia, se non nel ricordo di chi è rimasto. In un percorso di riscoperta dei luoghi della sua memoria, Anguilla fa i conti con un mondo che pareva immutabile, ancorato al tempo dei riti e delle stagioni, ma che ha subìto invece l'urto di un altro tempo, quello lineare della modernità, e ne è stato stravolto: di immutato ritrova solo l'ingiustizia sociale, che sembra impossibile sradicare dalla terra. In questo romanzo, che ha contribuito a plasmare il mito di Pavese per generazioni di giovani italiani, l'autore condensa, come disse Piero Jahier, "in una sintesi narrativa tutti gli elementi della propria personalità spirituale".‎

‎Fariselli Maria Vittoria‎

‎L'hotel delle cose perdute‎

‎ril. Mystery dai risvolti onirici, ma soprattutto romanzo che tratta temi complicati in maniera apparentemente e dichiaratamente semplice. L'intera vicenda si svolge all'interno di una unica stanza, la hall del Grand Hotel Santiago, dove, a fronte di un omicidio avvenuto nella notte si dipanano capitolo dopo capitolo le storie interrotte e ombrose degli ospiti dell'albergo, tutti parimenti sospettati. Ben presto si palesa che quella dell'Hotel Santiago è una realtà differente dalle altre, una realtà sospesa, dove chiunque si trovi al suo interno non può esserci capitato per caso. È la perdita infatti, in ogni sua più disparata forma - perdita di un figlio, di un amore, di denaro, della ragione, di un'occasione per rivelare se stessi - il filo conduttore che intreccia i destini degli avventori dell'hotel. Quando giunta ormai l'alba l'identità dell'assassino sarà rivelata, ci si renderà conto che la realtà ha molte sfaccettature. Un romanzo breve, che si presta a più di un'ipotesi di lettura.‎

‎Peyrefitte Roger‎

‎L'esule di Capri‎

‎ill., br. La biografia romanzata di un personaggio "dannato" che dopo gli scandali parigini si rifugia, da esule ed in compagnia del suo amato Nino, a Capri dove costruisce la sua bellissima dimora. Questo celebre romanzo viene riproposto in una versione aggiornata ed integrata da foto e documenti che aiutano a fornire del barone Jacques Fersen un'immagine più reale e collegata ai fenomeni della sua epoca.‎

‎Pierini Elisabetta‎

‎La casa capovolta‎

‎br. «In un moderno e anonimo sobborgo residenziale, con i suoi drammi esistenziali e psicologici che covano sotto la patina della normalità, vive la piccola Eva, bambina "difficile", intelligentissima e disadattata, dotata di una sorta di interruttore mentale in grado di trasportarla (e il lettore con lei) in una dimensione fantastica, che è evasione dal mondo e sua trasposizione nel linguaggio della fiaba: una dimensione in cui le bambole parlano, le figure immaginarie convivono con quelle reali su un piano di assoluta parità e la profonda solitudine di Eva, trascurata da un padre assente e da una madre malata di nervi, si trasforma in un fitto dialogo con ombre ora amiche, ora minacciose, la cui presenza sembra costituire l'unico antidoto a quel senso di vuoto che grava su di lei come su tutti gli abitanti del quartiere» (Paola Capriolo). «Se pure fosse una favola - e, come le favole, ricca di dolcezza ma tinta di corrosiva asprezza - è il più deciso attacco alla realtà da me conosciuto (in letteratura) negli ultimi tempi» (Angelo Guglielmi).‎

‎Kafka Franz; Pocar E. (cur.)‎

‎Romanzi‎

‎brossura‎

‎Flaubert Gustave‎

‎Opere (1838-1862). Vol. 1‎

‎brossura Il primo volume dell'edizione curata da Giovanni Bogliolo comprende le opere risalenti al periodo 1838-1862: Memorie di un pazzo, Novembre, L'educazione sentimentale, Madame Bovary, Salambò. In appendice i documenti relativi al processo contro Madame Bovary e le polemiche seguite alla pubblicazioni di Salambò.‎

‎Bassani Giorgio; Pieri P. (cur.)‎

‎Racconti, diari, cronache (1935-1956)‎

‎br. Giorgio Bassani non nasce con le "Cinque storie ferraresi" che lo vede imporsi nel 1956 come uno scrittore maturo, sicuro dei propri mezzi e dei propri obiettivi. C'è un Bassani ricchissimo che precede il suo esordio e che in questo volume è finalmente testimoniato nella sua completezza. Come dice Piero Pieri, che ha curato l'edizione di questa Cometa: "Quando dovrà ricordare la collaborazione al 'Corriere padano', ne parlerà con un riserbo quasi risentito, affermando di non avere più letto i suoi racconti. Gli sembrano lontane, quasi estranee, le prime prove, esploranti stili diversi di narrazione. Solo nel '56, con le Cinque storie ferraresi, Bassani conquista la sua scrittura e giunge alla piena maturità: nasce Il romanzo di Ferrara. Eppure, e questo è uno dei tratti distintivi dell'avventura di Bassani. Il romanzo è stato preceduto da ventun anni di testi proteiformi, spesso legati alla crescita affettiva e psicologica di chi scrive o alle sue diverse identità storiche, come quella del discriminato razziale e del perseguitato politico. Questo Bassani, tormentato da segreti fiotti di sangue, ricco di tonalità fantastiche o polemiche, a volte riflessivo, altre volte in tumulto, è riunito in questo libro: sono racconti, lettere, diari, cronache politiche, riflessioni sociologiche e abbozzi che prepareranno le opere maggiori".‎

‎Brunacci G. (cur.)‎

‎Le mille e una notte. Le più belle storie‎

‎br. "Le Mille e una notte", la più famosa raccolta di novelle di tutti i tempi, alimentano il «mito d'Oriente» da più di trecento anni, da quando cioè, tradotte per la prima volta in Europa, esplosero alla corte del Re Sole come un fuoco d'artificio di meraviglie. La bella Shahrazad che, notte dopo notte, allontana da sé la morte tenendo desta con i suoi racconti straordinari la curiosità di un sovrano misogino, è diventata simbolo della femminilità che trionfa sulla ferocia, della fantasia che vendica l'amore. Avventure di principi e imprese di malandrini, amori e stregonerie, geni prigionieri di una lampada e burloni, califfi di Baghdad e facchini del Cairo continuano ad ammaliare il lettore di oggi con l'inesauribile fascino che scaturisce dall'arte della parola e del racconto. Il volume comprende i racconti: Storia di Ala ed-Din, figlio di Shams ed-Din, Storia di Sindbad il Marinaio, Storia di una donna e dei suoi cinque corteggiatori, Storia di Dalila la Volpe e di Ali il Cairino, detto Argentovivo, Storia di Abu Qir e Abu Sir, Storia di Aladino e della lampada incantata, Storia di Ali Baba e dei quaranta ladroni, Storia di Khalifa, il pescatore di Baghdad.‎

‎Saniee Parinoush‎

‎Quello che mi spetta‎

‎ril. Teheran. A quindici anni Masumeh non ha mai conosciutola libertà. Conosce l'obbedienza. Al padre e ai fratelli. Conosce le percosse, di cui spesso è vittima. Conosce i doveri che si pretendono da una ragazza d'onore come lei: portare il chador, servire l'uomo sempre e comunque, camminare svelta con lo sguardo rigorosamente rivolto verso il basso. Eppure, oggi. Masumeh ha disobbedito. Ha usato alzare gli occhi verso il giovane che ogni giorno la osserva negli stretti vicoli della città. Lui è Saeid e lavora come apprendista in una farmacia. Basta poco perché quello scambio di sguardi si trasformi in un amore forte e appassionato. Un amore pericoloso, impossibile da nascondere. A scoprirli è il fratello maggiore di Masumeh. La ragazza deve essere punita, si è macchiata del peggiore dei peccati, amare. Ma le botte e la violenza non bastano. Per salvare l'onore della famiglia si deve sposare subito, con un uomo scelto dai fratelli. Da questo momento in poi a Masumeh non resta altra scelta che accettare il suo destino. Prima come moglie dedita a compiacere ogni desiderio di un marito assente ed egoista, poi come madre di tre figli. E mentre l'Iran è sconvolto dalla rivoluzione, attingendo a una forza che non credeva di avere, la donna sacrifica sé stessa per crescerli e farli studiare. A darle coraggio è l'amore silenzioso che coltiva dentro di sé. Perché non ha mai dimenticato Saeid. E attende solo il giorno in cui finalmente forse avrà quello che le spetta.‎

‎Welsh Irvine‎

‎La vita sessuale delle gemelle siamesi‎

‎br. Nell'America di oggi, ossessionata dal successo, dalla celebrità mediatica, dalla perfezione del corpo, può accadere che una personal trainer di Miami Beach finisca sotto i riflettori della televisione per aver disarmato e immobilizzato un uomo, grazie a una testimone che ha avuto la prontezza di riprendere tutto con il telefonino. Le due donne sono Lucy Brennan, l'eroina sportivissima e salutista, e Lena Sorenson, artista bulimica in crisi d'ispirazione. Dopo quell'incontro fortuito, l'obesa Lena si affida a Lucy per tornare in forma, non perché lo desideri ma solo perché non riesce a togliersela dalla testa. Sviluppano così un attaccamento morboso, una dipendenza psicologica tinta di sadomasochismo non dissimile dal legame tra le gemelle siamesi quindicenni dell'Arkansas che impazzano su tutti i canali tv: una rivendica il diritto di avere una vita sessuale e l'altra si rifiuta di assecondarla, mentre il grande pubblico, mascherandosi dietro il dibattito morale, segue la vicenda con interesse voyeuristico. Ma in questo nostro mondo così volubile ci vuol poco perché le vittime diventino carnefici, i magri ingrassino e le star improvvisate vengano affossate dalle malelingue... Tra violenze, ritorsioni, depravazione e manipolazione, tra sesso e cibo a volontà, Irvine Welsh affronta le grandi contraddizioni della società attuale e ci racconta una storia tanto tempestosa da oscurare perfino il sole della Florida.‎

‎Dickens Charles; Sestito M. (cur.)‎

‎Un canto di Natale. Testo inglese a fronte‎

‎ril. Come tutte le grandi storie, "Un canto di Natale" ci accompagna da sempre, e sempre sa ritrovare le parole per parlarci: una fiaba da raccontare ai bambini e da rileggere da grandi, una storia di paura, di morte ma anche di solidarietà umana, di fantasmi grotteschi che si sfumano e si frammentano nel sogno e nell'incubo privato, un grande ritratto di solitudine e di vecchiaia e di una città degradata, e soprattutto un magico regalo di Natale che trasforma il gelo e il buio dell'egoismo e dell'avarizia nel calore di un sorriso e di una festa per tutti. Riprendendo fra le mani Un canto di Natale ritroviamo figurine dimenticate, scopriamo luci e colori nuovi, mentre altri inspiegabilmente li abbiamo persi. Ritornano alla memoria, alla rinfusa, il batacchio della porta con il volto di Marley, il tacchino fumante, il carro da morto sulla scala gelida, e perfino lo Zio Paperone di Disney, Uncle Scrooge, diretto discendente dello Scrooge di Dickens. Ma se nessuno può toglierci il piacere di questi frammenti di ricordi, è pur vero che le forme in cui un testo si sedimenta nella memoria ci allontanano dalla sua specificità, dal senso di una origine e di una appartenenza. Questa «edizione speciale» di "Un canto di Natale" vuole aiutarci a ritrovare in noi il senso di tale appartenenza. «Speciale» è la presenza del testo originale inglese, che ci restituisce il dono impagabile di una scrittura che tocca i registri più svariati del grottesco e del comico, del tragico e del sentimentale, in una scansione rapidissima (lo spazio è quello di una notte) di tempi e di modi. E «speciale» è la passione della curatrice e traduttrice che, nella sua lunga e profonda consuetudine con Dickens e con i suoi molteplici registri e generi, ci guida a riconoscervi la familiarità di temi e figure e al tempo stesso a scoprirne la specificità e l'unicità.‎

‎Fitzgerald Penelope‎

‎La casa sull'acqua‎

‎brossura La "Casa sull'acqua" - premiato in Inghilterra con il Booker Prize - è ambientato negli anni Sessanta, sulle ultime house-boat, le barche sul Tamigi adattate ad abitazione. Quattro personaggi appaiono, ognuno a suo modo, spiritualmente indecisi sulla loro condizione, come il loro essere anfibi, "creature né di terraferma né di acqua": sono Maurice, amabile e "incurabilmente solidale" fino all'imprudenza, Willis, "pittore di marine sui settantacinque anni", Nenna, con due figlie dalla grande inventiva, e Richard, promettente ex riservista della Royal Navy.‎

‎Dumas Alexandre‎

‎Il tulipano nero‎

‎br. Siamo nei Paesi Bassi, alla fine del Seicento. Cornelius Van Bearle sta per creare un fiore meraviglioso, un tulipano nero. Isaac Boxtel, suo vicino, cerca in ogni modo di appropriarsi dei preziosi bulbi. Per raggiungere il suo scopo entra nella serra di Cornelius, poi per liberarsi del rivale lo denuncia e lo fa incarcerare con l'accusa di aver nascosto delle lettere affidategli da Corneille de Witt, Governatore della Provincia. Van Bearle riesce con uno stratagemma a portare con sé in prigione i preziosi bulbi incartandoli in un foglio che contiene un messaggio del Governatore... Cornelius è in pericolo ma aiutato dalla giovane Rosa, figlia del guardiano della prigione, riesce a far fiorire i bulbi. Protagonista del romanzo è proprio il fiore, il tulipano nero, sullo sfondo le lotte dei Paesi Bassi nel travagliato periodo della fine del Seicento.‎

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