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‎Guerre 39/45‎

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‎Ereddia Emiliano‎

‎Per me scomparso è il mondo‎

‎brossura‎

‎Caporossi Sonia‎

‎Opus metachronicum‎

‎brossura "Opus Metachronicum" è una carrellata straniante di mostruosità postmoderne nella forma del conte-philosophique. La raccolta si sgrana in una serie di io narranti battaglieri e raziocinanti che danno il titolo ad ogni singolo racconto, personaggi tratti dalla storia, dalla filosofia, dall'arte e dalla letteratura. Van Gogh è un novello Edipo che si acceca per resistere al richiamo visivo di una mostra di propri quadri; Curione è colto nell'attimo della sospensione temporale nell'istante prima di suggerire a Cesare di passare il Rubicone; Dorian Gray è il gemello doppelganger di Oscar Wilde; il marito di Emma Bovary un assassino sanguinario che esce dal romanzo di Flaubert per scoprire, solo dopo il delitto, i tradimenti della moglie; Proust, in un inno straniato alla gelosia, sevizia la prigioniera Albertine; P.P.P. è il grande intellettuale friulano che, incontrando un gatto randagio, riflette sul senso della vita e della morte per poi ritrovarsi, qualche racconto dopo, come protagonista muto ed esangue del proprio massacro al Lido di Ostia, dove viene identificato dal suo supremo antagonista Jack lo Squartatore, uomo comune in ombra, nemico della Cultura e serial killer.‎

‎Nulla da ridire‎

‎brossura "Cinque stimati scrittori, riconosciuti tra i principali narratori italiani contemporanei - Marco Cubeddu, Christian Raimo, Carola Susani, Antonella Cilento, Filippo Tuena e la nuova voce di Emiliano Ereddia, scrittore e sceneggiatore scoperto proprio da Corrimano - 'riscrivono' in 'Nulla da ridire' sei capolavori della letteratura internazionale di tutti i tempi. Un sestetto di veri e propri racconti frutto dell.incontro tra la sensibilità e le propensioni e le preferenze degli autori che riscrivono con la visione e lo stile e i temi degli autori riscritti, in un crescendo che va dal rimaneggiamento passo passo alla trasfigurazione spinta. L'ordine di comparizione dei racconti nella raccolta risponde al metodo anzi all'idea di rimontare le correnti del tempo. Si inizia con il primo capitolo del un libro di Zweig, appunto riformulato, e si conclude con un canto dell'Odissea di Omero, appunto riorchestrato. In mezzo, un celebre racconto di Melville, un racconto anch'esso celebre di Cechov, un canto dell'Onegin di Puskin e una novella del Decameron di Boccaccio, sono le piattaforme di lancio delle restanti riscritture. Un punto del passato letterario trivellato. Rampe di scale discese per riallestire care stanze. Mappe magiche in cui si annidano avventure fuorilegge. La destinazione finale è la pelle e il cuore di lettori in cerca di nuove narrazioni ma magari anche risuonanti di qualcos'altro, di qualcun altro".‎

‎Fiorito Andrea‎

‎Esche‎

‎br.‎

‎Brizzi Enrico‎

‎Il matrimonio di mio fratello‎

‎br. Teo ha trentanove anni, un lavoro sicuro, una macchina aziendale e una ragazza diversa ogni weekend. Sta bene, per il momento la vita gli piace abbastanza. Non come suo fratello Max, più grande di tre anni, che è sempre stato radicale in ogni cosa: nella ribellione ai genitori come nella passione per l'alpinismo che lo ha condotto a imprese estreme, nel costruire una famiglia e fare figli, come è giusto, passati i trenta e anche nel divorziare rovinosamente subito dopo i quaranta... Si sono sempre amati, questi due fratelli, e al tempo stesso non hanno potuto evitare di compiere scelte opposte, quasi speculari, sotto gli occhi spalancati e impotenti della sorella e dei genitori, che nella Bologna dei gloriosi anni Settanta e dei dorati Ottanta erano certi di aver offerto loro tutto ciò che serve per essere felici. Teo sta rientrando in città per immergersi in uno dei suoi weekend di delizie da single quando i genitori lo chiamano: Max è scomparso, insieme ai suoi bambini. Così Teo resta alla guida e punta verso le Dolomiti per andare a cercarlo. E, lanciato lungo l'autostrada tra angoscia e speranza, ci racconta tutta la loro vita: dalle gesta di papà Giorgio - dirigente della ditta di motociclette Vortex - e di mamma Adriana - un po' femminista e un po' signora italiana vecchio stile all'epica di un'infanzia felice, dagli anni del liceo all'improvviso momento delle scelte, che per i ragazzi di questa generazione significa trovarsi di fronte un mondo completamente diverso da quello dei padri.‎

‎Wolitzer Meg‎

‎The wife. Vivere nell'ombra‎

‎ril. Su un volo di prima classe per Helsinki siedono, una accanto all'altro, Joan Castleman e suo marito Joe. Lui, scrittore di fama internazionale, è lì per ricevere uno dei più importanti premi letterari, quello che desidera da anni, e lei, come sempre, è al suo fianco. Ma in alta quota, dove si può osservare il mondo da una prospettiva insolita, Joan, incapace di condividere la gioiosa trepidazione del marito, si trova a rivalutare ogni dettaglio del loro matrimonio. E a decidere come e quando lascerà Joe. Per lei non è un passo facile. Non una decisione presa a cuor leggero, ma una scelta ponderata che implica rimettere in discussione un'esistenza intera. La sua. Ha passato fin troppo tempo a recitare il ruolo della moglie impeccabile, accomodante e mai contrariata. Sempre pronta a restare nell'ombra, a negare il proprio talento letterario per non oscurare la fama del marito. Disposta ogni volta a chiudere un occhio sulle piccole trasgressioni di un uomo che non ha mai davvero saputo prendersi cura di sé stesso né di nessun altro. Eppure adesso, dopo più di quarant'anni, Joan sa di dover trovare il coraggio per affrontare la verità e forse condividerla con il mondo di fuori. È il solo modo che ha per ricominciare. Non ci sono strade alternative da percorrere. Perché se dietro ogni grande uomo si nasconde una grande donna, dietro una vita di rinunce e disillusioni si nascondono segreti che a volte è meglio rimangono tali.‎

‎Timini Angelo Lupo‎

‎Tutto come prima‎

‎ril. Quattro amici che danzano sul pentagramma della vita. L'amicizia fragile, l'amore rubato, la banalità del male, la colpa e il perdono, la memoria che confonde e depista, lo spettro della malattia come spartiacque fra ciò che è stato e ciò che resta. Un racconto a più voci, intenso e struggente, come le note di una canzone jazz che risuona, con le sue armonie e le sue dissonanze, tra le pieghe di tante vite che sono anche la nostra. Perché nel perenne girovagare c'è sempre un crocicchio, un angolo di strada per ritrovarsi. O per continuare a perdersi, nella certezza comunque di aver vissuto.‎

‎Wang Shuqi‎

‎Cene per uno davanti ai fiori‎

‎br. Un frammento di vita contemporanea della gioventù femminile in Cina, in sospensione fra liberazione intellettuale (la nuova «febbre intellettuale»), liberazione sessuale di genere, aspettazione di una società più isotropa, senza confini geografici. Un commovente racconto di cento pagine che si consuma davanti a un computer, con la modalità «vlogger»: un «video-blog» che altro non è che un sito che raccoglie filmati sugli argomenti più disparati. In sostanza, un «video-diario». E questo video-diario consente di interloquire con tanti altri vlogger, in uno scambio reciproco che spesso, appunto, finisce per toccare - com'è nel caso di Tang Xiaotang (la protagonista) - sentimenti, desideri, aspettazioni, illusioni, ostentando al momento giusto la propria sessualità. Una sorta di «rilettura» del «Voyage autour de ma chambre» di Xavier de Maistre, visto che entrambi ci narrano di «viaggiatori sedentari». Tang Xiaotang sembra rappresentare la tipologia della giovane cinese contemporanea, in trepida aspettazione del futuro, attenta a costruirsi followers, possibilmente ricchi (ma comunque di rango sociale superiore al suo), possibilmente belli e innamorati. Così, nel suo chattare quotidiano si affacciano re e principi azzurri, che la guardano, l'ammirano, le offrono rose blu (di mistero) e rosse (di passione). La sua web-cam propone la giovane Tang sempre a tavola, a mangiare, che è pur un atto di per sé ammiccante; una giovane Tang che si muove instancabilmente, si china, così da stuzzicare (o far impazzire) gl'interlocutori. Insomma, l'universale gioco dell'amore e della seduzione. Ma la realtà, alla fine, è diversa... Introduzione di Francesco Gurrieri.‎

‎Widmer Urs‎

‎Il grande amore di mia madre‎

‎br. Clara è figlia di un'agiata famiglia borghese nella spensieratezza degli anni Venti. Quando conosce Edwin, dominato dalla grande passione per i compositori moderni, se ne innamora: non ha dubbi, è l'uomo giusto. Lo segue e lo sostiene nel sogno di dirigere dal nulla un'orchestra che porti al mondo una musica mai sentita. Ma proprio mentre a lui arridono fama e successo, Clara conosce i rovesci della fortuna e, con la crisi del Ventinove, si ritrova povera in un'Europa che ben presto scivolerà verso guerre e regimi. "Il grande amore di mia madre" è il ritratto tra finzione e verità - tratteggiato dal figlio - di una donna consumata da un sentimento assoluto, silenzioso e irriducibile, per uno dei più celebri direttori d'orchestra svizzeri. Ma questo romanzo piccolo e intensissimo è anche un cammeo che raffigura con la vivacità della scrittura di Urs Widmer il mondo travolto dalla storia del Novecento, il genio di artisti e compositori e i sogni delusi di riscatto sociale.‎

‎Wall Alan‎

‎Benedetto sia il ladro‎

‎br. Nato e cresciuto negli Stati Uniti, all'età di undici anni Thomas Lynch viene spedito dalla madre e dal patrigno alla scuola Robert Southwell, in Inghilterra, come suo padre prima di lui. Del padre, che non ha mai conosciuto, Thomas sa poco e niente, se non che ha trovato la morte nell'esplosione del dirigibile Hindenburg, nel 1937. Fin dal primo giorno a Southwell, grigia scuola cattolica immersa nel gelo sferzante della brughiera, Thomas capisce che non avrà vita facile: gli inverni sono oltremodo rigidi, gli insegnanti non lesinano punizioni corporali e gli altri studenti si fanno beffe di lui e del suo accento yankee. La salvezza, per il giovane, è quella di essere preso sotto l'ala protettrice del dottor Grimshaw, il preside, un uomo dai modi spigolosi ma di grande erudizione. Con il passare del tempo, Grimshaw diventa una figura paterna per Thomas: gli apre le porte della sua casa e del suo sapere e lo introduce nella misteriosa Delaquay Society, una setta di collezionisti delle opere di Alfred Delaquay, enigmatico illustratore del XIX secolo, tanto geniale quanto oscuro e perverso. Le condizioni per appartenere alla società sono poche, ma rigorose: i libri illustrati a mano da Delaquay, spesso esistenti in una sola edizione, non possono essere venduti o barattati, ma solo scambiati con un'altra edizione della Delaquay Society. Ed è severamente proibito riprodurli. Giorno dopo giorno, con sempre maggiore intensità, Thomas viene preso da una sordida ossessione per l'opera di Delaquay, fino a trasgredire le ferree regole imposte dalla setta. La sua bravura nell'imitare le opere dell'artista, infatti, lo porterà a violare tutti i principi a cui ha aderito, gettandolo nell'ignominia e nella disgrazia, ma permettendogli di scoprire i segreti nascosti nel passato della sua famiglia.‎

‎Maupin Armistead‎

‎Tales of the city. L'autunno di Mary Ann‎

‎ril. Sono passati vent'anni da quando Mary Ann Singleton ha lasciato marito e figlio a San Francisco per inseguire il sogno di una carriera televisiva a New York. Ora però alcuni tragici eventi l'hanno riportata nella città della sua giovinezza, dove ancora vive il suo più vecchio amico, Michael "Mouse" Tolliver, felicemente accasato con un uomo molto più giovane. Ma San Francisco è cambiata, come è cambiata Mary Ann, che si lecca le ferite e fa il punto sui suoi errori per poi riprendere a vivere, con l'aiuto di Facebook e di un paio di vecchi amici. Finché il passato torna a tormentarla in un modo che non avrebbe mai immaginato.‎

‎Catarci Andrea‎

‎Generazione di rimessa. Amicizie e resistenze negli anni '80‎

‎br. Un memoriale fluido e appassionato, che muove dal blocco della centrale nucleare di Montalto di Castro del 9 dicembre 1986. Il viaggio a ritroso nel tempo che si spinge fino all'infanzia, riletta scavando tra le pieghe dei sentimenti forti per i genitori, di ricordi reali fuggenti come flashback. Dagli anni trascorsi tra le mura domestiche al progressivo contatto con il mondo esterno, dai primi lavori in cantieri e ristoranti alla scoperta dei sentimenti e dell'amore, dall'intesa forte in bande giovanili e squadre di calcio all'impatto deflagrante di eroina e acidi, dalla sfera privata all'impegno politico, dalla gioia della vita alla tristezza inconsolabile delle morti precoci, la storia minuta viene collocata dentro il contesto della Storia ufficiale del Novecento, vista prima da un piccolo paese della provincia a nord di Roma e poi dai quartieri della metropoli. Si compone così, gradualmente, un quadro inedito degli adolescenti degli anni Ottanta, unanimemente descritti come individualisti ed egoisti: al contrario, in questo affresco sono combattivi e irriducibili, fino a scoprire l'orgoglio di sentirsi quella che l'autore definisce una «generazione di rimessa», capace di slanci continui e reazioni coraggiose rispetto alla corrente dominante.‎

‎Wilde Oscar‎

‎Il ritratto di Dorian Gray‎

‎br. Dorian è un giovane bellissimo e vizioso, che attraversa la vita senza pagare il prezzo della propria dissolutezza: per una sorta di patto col diavolo, sarà un ritratto, donatogli dall'amico e pittore Basil, a corrompersi al suo posto. Così, tra salotti, lusso e cinismo, scorre la vita luminosa del protagonista, costruendo uno dei modelli più affascinanti e ambigui della letteratura: il dandy. Ma, pagina dopo pagina, il mito scricchiola e il sangue comincia a scorrere, la fiaba diventa romanzo maledetto e la commedia muta in tragedia. Alla fine l'eccezionale vicenda di Dorian assumerà la forma della parabola senza tempo: quella di un uomo che, a un certo punto dell'esistenza, è costretto a guardare in faccia il proprio peccato. Saggio introduttivo di Bernhard Fehr.‎

‎Buzzati Dino‎

‎Il meglio dei racconti‎

‎br. Svolgimenti inattesi e finali imprevedibili, sorprese e invenzioni fantastiche in una narrazione pervasa di simboli e allegorie che trasformano vicende apparentemente minimali in rappresentazioni dell'universale condizione umana. L'arte di Dino Buzzati rappresenta una trasfigurazione potente e vigorosa della realtà e dell'angoscia dell'uomo, sublimata in atmosfere di suggestione metafisica. Con le sue fantastiche immersioni nei misteri della vita quotidiana e i suoi personaggi così strani eppure così veri, Dino Buzzati consegue, racconto dopo racconto, il suo scopo: «divertire e commuovere» il lettore, attirandolo nel suo mondo incantato per coinvolgerlo emotivamente, sorprenderlo e anche spaventarlo.‎

‎Bunin Ivan A.‎

‎Il villaggio‎

‎br. "Il villaggio", scritto dal premio Nobel per la letteratura Ivan Bunin, è un ritratto potente della vita rurale nella Russia meridionale ambientato all'epoca della rivoluzione del 1905. Attraverso le vicende dei fratelli Tikhon e Kuzma, figli di un bottegaio e discendenti da una famiglia di servi della gleba, Bunin mette in scena la vita di un villaggio, che è poi la vita di tutta la Russia perché «la Russia, tutta la Russia, non è che un villaggio». E ne emerge un quadro dipinto nelle tinte opache della neve sporca, dei colori spenti dei campi bagnati da una pioggia incessante e delle abitazioni miserabili degli abitanti del paese. Tikhon, arraffone e grezzo, è riuscito ad arricchirsi con il commercio, ma soffre per la mancanza di un figlio; Kuzma invece, apparentemente dotato di qualche talento letterario, vive in miseria dandosi al bere, finché non viene chiamato dal fratello come sorvegliante di una sua tenuta. Né l'uno né l'altro sono felici e nessuno dei due è meglio dell'umanità che li circonda: mercanti, funzionari, padroni, prostitute, vagabondi, monaci, pezzenti e soprattutto contadini, un'umanità dolente, crudele e attaccabrighe, religiosa solo per paura del castigo divino. Un popolo immutabile in quello che sembra un eterno presente, apparentemente impermeabile all'inizio dei movimenti rivoluzionari che, nell'immensità della campagna russa, risuonano solo come tuoni lontani.‎

‎Tiralongo Rosario‎

‎Nato sotto i cavoli‎

‎brossura Quando arrivai di fianco a mio zio non aveva ancora abbassato lo sguardo. Quella casa sull'albero sembrava fosse un oracolo nel modo in cui la guardava e nonostante mi sentisse arrivare di corsa non si mosse neanche di un passo. Sotto la casa c'era un'enorme tavola rotonda di legno e più vicino una stufa che veniva utilizzata nelle mangiate. Ricordo che da piccolo venivo qua con mia sorella e quel tavolone abbandonato mi sembrava una nave con cui potessi navigare sopra le foglie esplorando l'intero bosco senza muovermi. Peccato fossero solo semplici assi una di fianco all'altra ormai in rovina. Crescendo le cose si fanno meno grandi e più brutte, la fantasia cigola e poi svanisce, come la casa sull'albero. Volsi lo sguardo verso mio zio e sorrisi, per come vedeva lui la realtà , sperai che riuscisse a stupirsi ancora e di conseguenza che potesse stupire anche me.‎

‎Soloviev Vladimir‎

‎I tre dialoghi e il racconto dell'anticristo‎

‎br. Scritti poco prima della morte, I Tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo è l'opera nella quale Soloviev esprime un cambiamento radicale nella sua visione della storia: dalla fiducia in un «progresso cristiano» all'avvento del Regno di Dio in un quadro segnato drammaticamente dalla realtà del male. «Il male è sempre presente anche nei più grandi trionfi dell'umanità e le possibilità di male aumentano piuttosto che diminuire con il progresso storico. Ma l'ambiguità che domina la storia è ancora più radicale: poiché il male cerca di affermarsi sotto le spoglie del bene. Di questo fatto l'Anticristo è l'espressione massima e definitiva: l'insuperabile e ingannevole maschera sotto la quale si nasconde l'abisso del male, che sarà compito dei cristiani autentici denunciare e condannare». Prefazione Luigi Maria Epicoco.‎

‎Pompeo Enrico‎

‎Nessuno ha dato la buonanotte‎

‎br. Una tipica famiglia piccolo borghese nell'Italia di oggi: una moglie emancipata e di bell'aspetto che non si domanda quanto della sua emancipazione dipenda da quell'aspetto, un marito che si è affermato nel lavoro partendo dal niente e si sente pronto per il grande salto professionale e una adolescente inquieta e attraente, bramosa d'essere considerata adulta, come accade a quasi tutti gli adolescenti. È proprio nell'irrequietezza di quella ragazzina che Pompeo fissa il punto d'origine di una crepa destinata a squarciare l'intonaco di un affresco ordinario, rivelando a poco a poco il disegno nascosto, le linee segrete di una composizione troppo fragile per resistere al passaggio del tempo e agli sbandamenti e le disillusioni che porta con sé. Quella che prende forma pagina dopo pagina è una progressiva disgregazione in cui ciascuno dei personaggi osserva il frantumarsi della propria immagine e tenta di impedire che il crollo lasci soltanto rovine; e mentre gli adulti annaspano e affondano, sarà proprio Teresa, assecondando una passione amorosa scomoda e proibita, a intuire che talvolta "il sentiero per il nostro cielo passa attraverso la voluttà del nostro inferno".‎

‎Schepis Maria‎

‎I peccati di Retena‎

‎ill., br. Maria Schepis torna con il suo secondo romanzo, dopo la pubblicazione di Un'invisibile barriera. Una storia da leggere tra le righe, come un ottimo rimedio per smuovere la coscienza umana e abbassare la maschera pirandelliana, insita in ciascuno di noi. Ciò è possibile farlo attraverso il linguaggio semplice e originale dell'autrice, che sembra quasi attratta dal voler giocare con la lingua italiana attraverso contaminazioni linguistiche appartenenti ad un altro tempo, così da trasportarci contemporaneamente nel passato e farci restare nel presente. Retena è il luogo che fa da sfondo alla vicenda, un antico borgo dove mare e terra si incontrano e il tempo pare essersi fermato. Un tempo scandito da riti, portati avanti da secoli, che hanno come protagonista Santa Cecilia, protettrice del piccolo centro e unico credo e conforto degli abitanti. Un palcoscenico, quello di Retena, in cui prendono vita le storie di Santo, uomo avido di potere, Clara ed Ettore, padroni del regno retenese. Storie attorno alle quali vertono quelle di tutti gli altri cittadini, vittime di tradimenti, complotti e inganni, ma soprattutto pedine innocenti nel gioco della loro sfarzosa, seppure triste vita, quella in cui i vizi restano privati e le virtù sono rese pubbliche. Il mercato diventa la nuova cattedrale, non è più la parola di Dio ad essere diffusa ma quella del popolo. Tutti chiacchierano e sono chiacchierati. Esistono ancora, però, degli scenari in cui è viva la speranza: sono quelli in cui fanno passaggio le vite di Angela, donna libera e indipendente, quella di Giovanna, una parrucchiera che crede nella bellezza interiore, e non solo in quella di un bel taglio e acconciatura, che con molta probabilità avrebbe fatto meglio a darsi alla psicologia, perché brava a rubare i pensieri altrui, quella di Elena, in cui la voglia e la forza di restare permane, nonostante il gelo abbia finito per abitarla, e infine quella di Nadia, medico, che come tutte le altre donne paga il prezzo di aver riposto fiducia nell'uomo sbagliato. Un imprevisto meteorologico però, mette a dura prova la vita fisica e mentale dei tre padroni, che per qualche momento, afflitti da opprimenti pensieri, cominciano a desiderare essere ciò che non sono mai stati. La Schepis è capace di scegliere, con cura, aspetti caratteriali e sprazzi di vita dei suoi personaggi per raccontarci il mondo, di allora e di ora. un teatro di scene, che s'interrompono, per indagare la condizione del personaggio che lo ha abitato, lo abita e lo abiterà.‎

‎Menéndez Salmón Ricardo‎

‎L'offesa‎

‎br. Kurt Cru?well si preparava a fare il sarto, sposare Rachel e suonare l'organo in chiesa. Invece viene spedito al seguito della Sesta armata, dove per resistere rammenda divise, cuce taschini e contempla le bellezze di Parigi. Finché, una gelida mattina d'inverno, non vede in faccia l'orrore: davanti a lui, per ordine del suo capitano, novantun civili francesi bruciano vivi in una chiesa di pietra. Annientato dalla brutalità di questo rito criminale, il corpo di Kurt si distacca dal mondo, perdendo completamente la sensibilità. Anestetizzato e vulnerabile, trascorre le sue giornate in un ospedale a picco sul mare, nella Francia occupata. In questa solitudine lo trova Ermelinde. Con passione lo restituisce alla bellezza, alla musica, alle carezze dell'amore. Ma il viaggio di Kurt verso il cuore delle tenebre non è finito.‎

‎Zweig Stefan‎

‎Bruciante segreto. Quattro storie dal paese dei bambini‎

‎br. I racconti della "Prima esperienza" (Erstes Erlebnis era appunto il titolo dell'edizione originale, apparsa nel 1913) rappresentano senza dubbio uno degli esiti più alti della narrativa di Stefan Zweig. Tutti e quattro i racconti hanno come tema il mondo dell'infanzia, colto proprio nel momento in cui qualcosa accade e determina il primo, faticoso, e spesso doloroso, passo verso la maturità, verso il mondo dei grandi. Forse nessuno scrittore prima di Zweig ha saputo penetrare come lui l'esigenza e insieme il dramma di questo trapasso, spesso legato all'ancora incerto ma già prepotente istinto erotico dei bambini. Si pensi al più celebre di questi racconti, "Bruciante segreto", in cui il giovanissimo protagonista assiste, senza rendersi conto di quanto avviene, e insieme spinto da una forza più grande di lui, agli approcci amorosi di un estraneo con la madre; un estraneo da cui era stato 'usato' proprio a quello scopo e che gli aveva fatto credere che lui stesso e non la madre fosse al centro dei suoi pensieri. Forse sta soprattutto in questo la grande profondità e originalità di questi racconti: non tanto, cioè, nel mistero che circonda la vita dei bambini, quanto nell'ipocrisia che determina l'atteggiamento degli adulti nei loro confronti, e che nel momento in cui si rivela comincia ad allontanarli, inevitabilmente, dal mondo dell'infanzia; oppure, come nel racconto iniziale "Storia nel crepuscolo", nella difficoltà di accettare una realtà diversa da quella a lungo carezzata, una realtà che si presenta come qualcosa di inaspettato e anche di ripugnante, e che potrà essere accettata soltanto lasciandosi alle spalle quel mondo che fino ad allora li aveva accompagnati.‎

‎Osano Riccardo‎

‎Vengo anch'io! No, tu no!‎

‎ril. Il giovane Riccardo cerca di dare un senso alla sua vita che ora, adolescente, gli sembra così ostile ed inesplicabile. Sarà una zia, Maria, a fare un po' di luce tramite i suoi appassionati racconti che narrano le vicissitudini del nonno paterno emigrato in Argentina e delle lotte operaie degli anni Venti a Torino in cui lei stessa venne coinvolta. Sarà poi la volta della madre Laura, attraverso l'esperienza da lei vissuta durante il periodo fascista, a spiegargli l'importanza di fare scelte coraggiose in alcuni frangenti. Saranno infine le lotte operaie e studentesche iniziate nel '68 e vissute da lui in prima persona a fargli comprendere che "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtude e conoscenza". Fra mille ostacoli, comprese, a volte, dolorose esperienze sentimentali, Riccardo raggiunge l'obiettivo che si era riproposto: diventare un insegnante, avendo chiaro che la cultura è lo strumento principale per l'emancipazione dell'umanità. Il tutto ambientato fra le pampas argentine, le colline astigiane e le valli cuneesi oppure nelle magiche città di Torino e Firenze che hanno sempre nuove storie da narrare.‎

‎Marías Javier‎

‎Mentre le donne dormono‎

‎br. Un fantasma degli anni Trenta più spaventato dei malcapitati a cui compare, un capitano dell'esercito di Napoleone durante la campagna di Russia, il protagonista de "L'uomo sentimentale" ritratto quando era ancora bambino, un maggiordomo bloccato in un ascensore, un caso di "doppio" a Barcellona che porterà alla rovina, un caso di "doppio" in Inghilterra che porterà all'orrore, un "ciccione schifoso" in adorante contemplazione di una donna dalla bellezza tanto ideale da apparire irreale... Sono solo alcuni dei personaggi di questi racconti scritti nell'arco di trent'anni che testimoniano un percorso narrativo in costante ascesa.‎

‎Ligabue Luciano‎

‎Il rumore dei baci a vuoto‎

‎br. Un cane regalato mette a nudo un matrimonio che fa fatica a stare su, e chissà se a Tano fare il vigile basterà. E il Matto Bedini? Esisterà davvero o saranno le solite chiacchiere di paese? Di sicuro esistono i due ragazzini che decidono di scoprire finalmente la verità. Una lettera che un chirurgo forse aprirà, forse no. Che forse gli farà aprire gli occhi su una storia di quotidiana disumanità, forse no, ma è certo che li farà aprire a noi. Un'azienda che sta morendo, anche se ha ancora qualcosa da dire, e un fiume che sta morendo, anche se ha ancora qualcosa da dire. Una vacanza nell'estate più strana fin qui e una in pieno inverno, e la scoperta che il passato riesce a ferire nonostante i patti e le promesse, ma forse non mortalmente. Un comico all'apice del successo che compie una scelta difficile da capire. Un rapimento per errore che forse non è tanto per errore. Una moglie già anziana che si è portata dentro tutta la vita un incredibile segreto e adesso lo svela. O forse no. E quale verde aspetterà il giovane medico per oltrepassare il semaforo davanti al quale la sua vita sembra essersi tranquillamente assestata? Ci sono molti tipi di amore, in queste storie. Nessuno facile. Verso i figli, verso i genitori, verso gli amici, dentro le più diverse coppie e famiglie. Ma c'è soprattutto tenerezza, nei racconti teneri come in quelli che colpiscono dritti allo stomaco. E c'è speranza e futuro, nei finali aperti che lasciano immaginare tante soluzioni possibili.‎

‎Murakami Haruki‎

‎La strana biblioteca‎

‎ill., ril. Le biblioteche contengono storie. Le storie contengono universi. E certi universi possono essere molto pericolosi. Una fiaba misteriosa sul potere della lettura: liberarci dalla prigione dell'infelicità.‎

‎Echlin Kim‎

‎La vita che non vedi‎

‎ril. Mahsa, pakistana, ha tredici anni quando, da un momento all'altro, si ritrova orfana di entrambi i genitori, uccisi a sangue freddo da parenti vendicativi. Accolta in casa da rigidi zii tradizionalisti, tiene vivo il ricordo della sua infanzia con vecchi filmini in 8 mm e con la musica che il padre, ingegnere idraulico americano, suonava per lei e la madre al pianoforte. Appena le comunicano che dovrà frequentare il college a Montreal, fa resistenza: non vuole lasciare Kamal, il ragazzo di cui è innamorata. Ma le basta poco per rendersi conto che è la sua unica possibilità di sfuggire a un ambiente soffocante che relega le donne nel ruolo di docili comparse. Katherine, canadese, a sedici anni comincia a farsi la permanente, ma di natura ha i capelli dritti come spaghetti: sono un'eredità del padre, cinese, che in pratica non ha mai conosciuto. E, per via di uno stato moralista e punitivo, ha rischiato di non conoscere nemmeno la madre, a cui è stata strappata quando aveva solo tre mesi, nel 1940, perché frutto di un amore giudicato scandaloso e colpevole, per poi esserle restituita solo a prezzo di lotte e sacrifici. È nel caffè dell'hotel dove la madre lavora come cameriera che Katherine fa il suo incontro con la musica jazz e impara a suonare esercitandosi per ore su un vecchio pianoforte nel seminterrato. Il destino porterà Mahsa e Katherine a incontrarsi in un locale di New York. Improvvisando fianco a fianco al pianoforte e poi finendo a chiacchierare davanti a una tazza di caffè, tutte e due capiranno subito di aver trovato un'amica.‎

‎De Silva Diego‎

‎Divorziare con stile‎

‎br. Mentre vive, Vincenzo Malinconico cerca di capire come la pensa. Per questo discetta su tutto, benché nessuno lo preghi di farlo. Abilissimo nell'analizzare i problemi ma incapace di affrontarli, dotato di un'intelligenza inutile e di un umorismo autoimmune, si abbandona alla divagazione filosofica illuminandoci nell'attimo in cui ci fa saltare sulla sedia dal ridere. Malinconico, insomma, è la sua voce, che riduce ogni avventura a un racconto infinito, ricco di battute fulminanti e di digressioni pretestuose e sublimi. Puri gorgheggi dell'intelletto. Questa volta Vincenzo e la sua voce sono alle prese con due ordini di eventi: il risarcimento del naso di un suo quasi-zio, che in un pomeriggio piovoso è andato a schiantarsi contro la porta a vetri di un tabaccaio; e la causa di separazione di Veronica Starace Tarallo, sensualissima moglie del celebre (al contrario di Malinconico) avvocato Ugo Maria Starace Tarallo, accusata di tradimento virtuale commesso tramite messaggini, che Tarallo (cinico, ricco, spregiudicato e cafone) vorrebbe liquidare con due spiccioli. La Guerra dei Roses tra Veronica e Ugo coinvolgerà Vincenzo (appartenente da anni alla grande famiglia dei divorziati) molto, molto più del previsto. E una cena con i vecchi compagni di scuola, quasi tutti divorziati, si trasformerà in uno psicodramma collettivo assolutamente esilarante. Perché la vita è fatta anche di separazioni ricorrenti, ma lo stile con cui ci separiamo dalle cose, il modo in cui le lasciamo e riprendiamo a vivere, è - forse - la migliore occasione per capire chi siamo. E non è detto che sia una bella scoperta.‎

‎Agnello Hornby Simonetta‎

‎Il veleno dell'oleandro‎

‎br. Pedrara. La Sicilia dei Monti Iblei. Una villa perduta sotto alte pareti di roccia tra l'occhieggiare di antiche tombe e il vorticare di corsi d'acqua carezzati dall'opulenza degli oleandri. È qui che la famiglia Carpinteri si raduna intorno al capezzale di zia Anna, scivolata in una svagata ma presaga demenza senile. Esistono davvero le pietre di cui la donna vaneggia nel suo letto? Dove sono nascoste? Ma soprattutto, qual è il nodo che lega la zia al bellissimo Bede, vero custode della proprietà e ambiguo factotum? Come acqua nel morbido calcare i Carpinteri scavano nel passato, cercano negli armadi, rivelano segreti - vogliono, all'unisono, verità mai dette e ricchezze mai avute. Tra le ombre del giorno e i chiarori della notte, emergono influenze di notabili locali, traffici con i poteri occulti, e soprattutto passioni ingovernabili. Le voci di Mara, nipote prediletta di Anna, e di Bede ci guidano dentro questo sinuoso labirinto di relazioni, rimozioni, memorie, fino a scavalcare il confine della stessa morte. Simonetta Agnello Hornby mette a fuoco un micromondo che pare allargarsi, con un brivido, a rappresentare i guasti, le ambizioni e le ansie di liberazione dell'universo famigliare, tutto intero.‎

‎Brennan Maeve‎

‎La sposa irlandese‎

‎br. Sette racconti, una sola protagonista: l'Irlanda, evocata senza sosta da Maeve Brennan e dalle sue anti-eroine fragili e tiranniche, soffocate dal loro ruolo nel mondo o raggelate dalla nostalgia di una casa abbandonata troppo in fretta. Donne come Margaret, emigrata in America con fantasie di rivalsa ma presto avviluppata da un esilio che spegne la sua capacità di desiderare. Come Mary Lambert, bottegaia zoppa che affronta la vita come una trincea mentre si strugge per un impossibile paradiso: il roseto della Holy Passion. Come Rose, che sotto la maschera inacidita di moglie piccolo borghese nasconde le ferite di una bambina non abbastanza amata. Amore, bellezza, generosità sono luci distanti che gettano un chiarore evanescente sul mondo della Brennan. Suggeriscono una promessa di armonia che, se non è per tutti, offre a chi non smette di sperare almeno il sogno della felicità. In questi racconti, pervasi di nostalgia e desiderio, tornano le atmosfere della "Visitatrice" e del "Principio dell'amore", che hanno reso Maeve Brennan una scrittrice amata da moltissimi lettori. Postfazione di Elisabetta Rasy.‎

‎Pratolini Vasco‎

‎Un eroe del nostro tempo‎

‎br. È il 1945. Tre nuclei familiari coabitano in un appartamento: i giovani sposi comunisti Faliero e Bruna, Virginia, vedova di un ex repubblichino, e Lucia, madre vedova del sedicenne Sandrino. Il ragazzo, avviato sulle orme squadriste del padre defunto, seduce Virginia e inizia con lei una relazione fatta di soprusi e angherie. Le tensioni travolgono la casa e i suoi abitanti, inclusi Bruna e Faliero, che tentano di "salvare" Sandrino, prima che tutto precipiti in un acme di violenza. Scritto nel 1947, il romanzo riflette il clima da guerra civile che agitava l'Italia e segna un'evoluzione nello stile dell'autore, pronto per il "salto" alla narrativa di stampo civile. Prefazione di Goffredo Fofi.‎

‎Falzone Salvatore‎

‎L'arte di rialzarsi‎

‎br. Diciotto anni, un tentato suicidio e quattro ricoveri psichiatrici alle spalle, Salvatore decide di ritirarsi definitivamente dal liceo, che ha tentato di riprendere più volte, sempre senza risultato. Prima era uno studente modello, con voti eccellenti in tutte le materie, e ora non fa che dubitare di tutto, paralizzato tra il desiderio di morire - anche se la morte lo terrorizza - e quello di vivere per diventare famoso ora e subito - la fama postuma non gli interessa. Come dice sempre il suo psichiatra, Salvatore scappa dai problemi come uno struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia. E allora lui scappa ancora una volta, e va a passare le vacanze di Natale a Roma dalla nonna e gli zii, sperando in realtà di potersi costruire una nuova vita. Quando c'era stato l'anno precedente, si era sentito così bene che non voleva più tornare a casa, dove il rapporto conflittuale con la madre lo schiaccia. Stavolta però a Roma le cose non funzionano. E Salvatore cade, ma questa caduta è la più dura di tutte. Tornato ad Alessandria prima del previsto - la depressione che ricomincia a piegare i rami degli alberi - capisce di avere solo due opzioni: rialzarsi o morire. In appendice un dialogo con Paolo Crepet.‎

‎Arnim Elizabeth von‎

‎La fattoria dei gelsomini‎

‎br. È un torrido pomeriggio estivo nella casa di campagna di lady Daisy e della figlia Terry. La tavolata di illustri ospiti è allo stremo, il calore insostenibile, le vivande non all'altezza della dimora. Per sconfiggere la noia, il vecchio Mr Topham e l'amico Andrew si immergono in una lunga partita a scacchi che durerà ben oltre il momento in cui l'ultimo ospite va a dormire. Ma allora come fa Terry, la mattina dopo, a sapere chi ha vinto? Il sospetto, anzi la certezza, dell'adulterio del marito Andrew si insinua nella mente di Rosie, e quando quest'ultima racconta ogni cosa alla madre, la scaltra e avida Belle non trova soluzione migliore che pianificare una ritorsione ai danni di lady Daisy per garantirsi una rendita a vita. Per sfuggire al ricatto, e alla delusione di fronte al comportamento di Terry, all'irreprensibile lady Daisy non resterà che intraprendere una repentina quanto rocambolesca fuga in Provenza nella speranza di riuscire a nascondersi da chi le ha procurato ferite tanto cocenti. Nelle pagine di questo romanzo la von Arnim raggiunge la sua maturità e, nel descrivere personaggi, ipocrisie e retaggi vittoriani, sfodera il suo artiglio affilato con la precisione dei grandi narratori.‎

‎Adorno Luisa‎

‎Le dorate stanze‎

‎brossura‎

‎Sembè Ne Ousmane; Cenerini L. (cur.)‎

‎La nera di ...‎

‎brossura‎

‎Tabucchi Antonio‎

‎Sogni di sogni‎

‎brossura‎

‎Fitzgerald Francis Scott; Cagliero R. (cur.)‎

‎La crociera del rottame vagante‎

‎brossura‎

‎Hart Carolyn G.‎

‎Morte in libreria‎

‎brossura‎

‎Bonaviri Giuseppe‎

‎Il sarto della stradalunga‎

‎br. È la storia di una modesta famiglia artigiana di Mineo, in provincia di Catania, narrata da tre componenti, il padre Pietro, cioè il sarto della stradalunga, sua sorella Pina, il figlio undicenne Peppi. La narrazione si articola in tre parti distinte che si intersecano e si contraddicono, completandosi a vicenda. Il libro riflette la condizione sociale di miseria secolare della Sicilia negli anni Cinquanta, ma lo fa in modo originale, lontano dagli schemi narrativi allora consueti. Mentre la spinta del neorealismo si andava esaurendo si intensificavano i tentativi di percorrere nuove strade, e certamente "l'esperimento"di Bonaviri era tra i più originali.‎

‎Recami Francesco‎

‎Il correttore di bozze‎

‎br. Lucilla è una donna felice, ha una bella famiglia, è stimata nella sua professione, ha un viso curato e una monovolume. Un giorno al supermercato incontra un ragazzo che la guarda con insistenza. Lui è bello, e a Lucilla piace. Il libro è la storia di un frigorifero, di una pila di bozze di stampa, di un ricatto, di un bambino che dorme sotto il tavolo, di un furgoncino posteggiato sempre nel solito posto, di una serie di errori non fortuiti, dei sotterranei di una fabbrica abbandonata, di uno studente fuori sede ritrovato nel suo appartamento, di un figlio grasso, di una macchina fotografica digitale acquistata a Cesano Boscone. Ma soprattutto è la storia di un solitario correttore di bozze, tormentato dai fantasmi delle costruzioni intellettuali con cui ha quotidianamente ha a che fare. Sempre più lontano dalla realtà immagina, e forse mette in pratica, un piano per vendicarsi.‎

‎Giménez-Bartlett Alicia‎

‎Giorni d'amore e inganno‎

‎br. Quattro donne in un labirinto senza uscita. Il laboratorio dell'esperimento è un chiuso residence messicano. Un villaggio in cui vivono in lussuoso isolamento le mogli degli ingegneri stranieri al lavoro in un grande cantiere. Paula, aspirante scrittrice e intellettuale, di umore scostante; Victoria, professoressa di chimica, intelligente e positiva; Susy, giovanissima americana segnata da un passato familiare traumatico e affamata d'affetto; Manuela, moglie sessantenne del capo, realizzata e sicura di sé con uno spirito protettivo da matrona. Piccole invidie, normali pettegolezzi, pretese e profferte di amicizia, sottili nevrosi, si incrociano e si scontrano come prevedibile e naturale. Ma un giorno una di esse si innamora del marito di un'altra. E scoppia una specie di reazione a catena, che investe, in una tempesta di sentimenti implacabili, ognuna di loro e ciascuno dei rapporti matrimoniali. Come se la scintilla di quell'amore irregolare fosse il lampo improvviso che illumina, per un attimo e per sempre, un paesaggio sconosciuto, fino a quel momento sepolto nella notte. Alicia Giménez-Bartlett si immerge impietosa nelle fragili personalità esposte allo stress di situazioni improvvise, insolite, che le scoprono indifese.‎

‎Zinov'ev Aleksandr‎

‎Appunti di un guardiano notturno‎

‎br.‎

‎Naipaul Vidiadhar S.‎

‎Una via nel mondo‎

‎brossura "Nel nostro sangue, nelle nostre ossa, nel nostro cervello portiamo i ricordi di migliaia di esseri". Si direbbe che sia innanzitutto la sfida di questo "mistero dell'eredità" a spingere Naipaul di nuovo verso Trinidad, l'isola dove è nato, fonte primaria e privilegiata delle sue storie. La via che sceglie è singolare: una sorta di romanzo-non romanzo in cui confluiscono tutte le forme, dalla narrazione autobiografica al saggio al racconto di viaggio alla ricostruzione storica, che egli ha sperimentato nella sua opera. Anche i piani temporali si intrecciano, in un tessuto che annoda i fili della memoria storica con quelli del ricordo personale. All'inizio è la vita di un singolo, alla fine saranno molte le vite che qui trovano e perdono una "via del mondo".‎

‎Presser Jacob‎

‎La notte dei girondini‎

‎brossura‎

‎Schneider Helga‎

‎L'usignolo dei Linke. Memorie di un'infanzia‎

‎br. L'autrice continua con questo romanzo a scavare nella memoria personale e collettiva del Novecento. Questa volta trasmette il racconto affidatole ancora bambina da un piccolo profugo prussiano nell'estate del 1949. Attraverso le parole di Kurt rivivremo così la tragedia delle migliaia di tedeschi orientali che nell'inverno 1944-45, fuggendo davanti all'Armata Rossa che avanzava da est, cercavano di raggiungere il Baltico e da qui la Germania Occidentale. Dopo aver assistito alla morte del nonno ed essersi trovato a stringere tra le braccia il corpo del fratellino neonato che credeva di aver portato in salvo, Kurt sprofonda in un "lutto patologico", ma la simpatia che Helga si ostina a dimostrargli segnerà l'uscita dall'orrore e l'inizio della guarigione.‎

‎Sciascia Leonardo‎

‎Il consiglio d'Egitto‎

‎br. Abdallah Mohamed ben Olman, ambasciatore del Marocco, si trova a Palermo nel dicembre 1782 per via di una tempesta che ha fatto naufragare la sua nave sulle coste siciliane. È questo il caso che fa nascere, nella mente dell'abate Velia, maltese e incaricato di mostrare all'ambasciatore le bellezze di Palermo, un disegno audacissimo: far passare il manoscritto arabo di una qualsiasi vita del profeta, conservato nell'isola, per uno sconvolgente testo politico, Il Consiglio d'Egitto, che permetterebbe l'abolizione di tutti i privilegi feudali e potrebbe perciò valere da scintilla per un complotto rivoluzionario. Apparso nel 1963, Il Consiglio d'Egitto è in certo modo l'archetipo, e il più celebrato, dei romanzi-apologhi di Sciascia, dove lo sfondo storico della vicenda si anima fino a diventare una scena allegorica, che in questo caso accenna alla storia tutta della Sicilia.‎

‎Spinozzi Tarducci Marcella‎

‎La scelta di Lilian‎

‎brossura Una storia come tante perché ancora una volta è una storia di violenza sulle donne, di una bambina violentata nell'ambiente domestico, il che condizionerà a lungo la sua vita, ma la protagonista non è una come tante. La sua sensibilità, la sua intelligenza, la sua caparbia volontà di sciogliere l'enigma della sua vita, ne fanno un'eroina degna delle storie che non si dimenticano. Un romanzo ispirato a una storia vera, accaduta in Toscana nel secolo scorso e che, nonostante questo, è oggi ancora di grande attualità. Da un piccolo paese umbro, dove la vicenda ha inizio, la protagonista si sposta a Firenze dove inizia, con un certo successo, l'attività di parrucchiera. Questo sembra dare una certa stabilità alla sua vita ma il mistero sulle sue origini continuerà a perseguitarla finché, dopo alterne vicende, riuscirà a venirne a capo. Niente può essere più come prima e Lilian è posta di fronte alla scelta più difficile della sua vita, attraverso la quale, però, emergerà finalmente una nuova donna, consapevole di sé e padrona del suo destino.‎

‎Taylor Elizabeth‎

‎Angel‎

‎br. In uno di quei villaggi dickensiani della vecchia Inghilterra in cui il cielo illividisce sin dalle prime ore del pomeriggio, vive Angel Deverell, quindicenne con gli occhi verdi, la carnagione bianca e i capelli scuri, e un animo scontroso e indolente, avido di rivalsa e di affermazione. Nel piccolo universo in cui si aggira, la scuola, la bottega di sua madre, rimasta prematuramente vedova, la casa di sua zia, Angel non riesce a nascondere la sua natura indocile e ribelle. Senza vere amiche, con un astioso rapporto con la madre, la ragazza vive in un mondo tutto suo, creato dai suoi sogni e dalle sue fantasticherie. Un mondo in cui occupa un posto centrale Paradise House, la villa nobiliare in cui sua zia lavora al servizio di Madam, una vera lady coi polsi ornati da splendidi granati. Il destino, però, ha approntato per Angel la più imprevedibile delle svolte. Un giorno la ragazza decide di trasferire le sue innumerevoli fantasticherie in un romanzo. Grazie al fiuto di un editore di Bloomsbury, l'opera conoscerà un incredibile successo. Angel sarà celebre e ricca e avrà Paradise House e, soprattutto, avrà Esmé Howe-Nevinson, pittore di talento, bello e scapigliato, capace di assoggettarsi al suo capriccio. Asserragliata nel proprio grottesco delirio e nelle stanze di Paradise House, Angel trascorrerà gli anni migliori della sua vita. E, come una primadonna del cinema muto, saprà far fronte ai rovesci che l'esistenza le riserverà affrontando un lungo Viale del Tramonto.‎

‎Robin Nicolas‎

‎Non so dirti ti amo‎

‎br. Parigi, o la ami o la abbandoni. Ogni giorno migliaia di persone si ammassano negli autobus, sfuggono alla morte per asfissia, litigano con i tassisti, magari decidono di iscriversi a un corso di arti marziali. In questa baraonda parigina - resa ancora più convulsa dall'imminenza delle elezioni presidenziali -, un bel giorno Francine è costretta a dissotterrare davanti a uno sportello comunale un passato sepolto da molto tempo; Juliette, invece, sogna di possedere la bellezza folgorante di un'attrice che ride divertita mentre passeggia sul red carpet, invece di essere confinata come commessa in un negozio di scarpe tedesche; intanto Joachim, istruttore di scuola guida, diventa famoso suo malgrado dopo essere stato mollato dalla ragazza in diretta televisiva; dal canto suo, Ben cerca disperatamente di non finire tra quelli che a tavola piluccano il cibo in silenzio accanto a qualcuno con il quale non hanno più molto di cui parlare. Ognuno di loro cerca a suo modo la propria salvezza e spera di potersi aprire ai sentimenti, lì nel cuore della Città dell'Amore dove a volte è così difficile dirsi «Ti amo». In un montaggio alternato che assegna la ribalta ora all'uno ora all'altro dei quattro protagonisti, Nicolas Robin ne intreccia le storie con sensibilità e tenerezza.‎

‎Arpino Giovanni‎

‎Racconti di vent'anni. Nuova ediz.‎

‎br. Pubblicato per la prima volta nel 1974, "Racconti di vent'anni" raccoglie le opere brevi di Arpino apparse in "La babbuina e altre storie" e in "27 racconti", più venticinque inediti. Snodandosi lungo un percorso che va dai racconti realistici a quelli che si potrebbero definire "dell'assurdo", dalle narrazioni "del sabato sera" - in cui alcune figure della letteratura mondiale, come Don Chisciotte, Faust e Sandokan, rivivono in chiave moderna fino a quelle dell'ultima sezione, dove si getta una luce sulle manifestazioni del paranormale, l'intera raccolta è una giostra di caratteri, volti, casi, in cui la forma breve del racconto contiene il respiro ampio del romanzo. Attraverso la descrizione delle dinamiche di coppia, dei rapporti tra genitori e figli, della trama di relazioni che compongono la società italiana del suo tempo, Arpino ci restituisce l'immagine di un'umanità stretta tra le ineludibili necessità del reale e la fuga nella dimensione della favola: una situazione nella quale anche il lettore contemporaneo può facilmente riconoscersi.‎

‎Hulová Petra‎

‎Trilocale di plastica‎

‎brossura Un'opera in bilico tra pornografia e commedia semiseria.‎

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