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Petrulli Maria Lidia
La bambina che volava essere trasparente e altri racconti
br. Nulla di quel che viviamo va perduto. Un'immagine, un odore, una parola sussurrata e appena udita, tutto va a finire nel calderone della memoria, fra gli ologrammi che si imprimono come tanti puzzle scomposti. Finché un evento anche banale, un pensiero, una scena rievocata, fa scattare una delle tante serrature, e allora tutto torna, ci svolazza intorno, si depone ai nostri piedi e l'immagine, l'esperienza originale si propone sotto una veste del tutto nuova. Imprevedibile. Nascono così questi racconti, dove passato, presente e futuro stringono fra loro un'alleanza, elementi fondamentali del tempo che non trascorre come pensiamo, un tempo capace di fermarsi e di aspettarci. Finché ce ne sia bisogno.
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Del Monte Guido
Ottobre fest
br. Primo ottobre. I lavoratori stagionali affollano il centro per l'impiego di Viareggio. Tra di loro ci sono anche Maikol e Roberta, giovani disillusi che aspettano l'occasione per migliorare la propria vita. Bastano due parole per far scoccare la scintilla dell'amore e il desiderio di essere artefici del proprio futuro. Pio Francesco, impiegato dell'ufficio disoccupazione e padre di famiglia, teme il prossimo arrivo dei navigator, soluzione moderna al problema della disoccupazione e, dietro la sua scrivania, medita una fuga metaforica dalla quotidianità. Il padre di Maikol, invece, è in pensione da un anno. Ricevuta la notizia del fidanzamento del figlio, scorge un piacevole risvolto nel suo allontanamento dal tetto paterno, e dopo quasi trent'anni decide di rinverdire l'amore coniugale. Tre storie contemporanee, tre amori peculiari si intrecciano e dialogano, leggeri come la pioggerella autunnale.
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Bordeaux Henry
L'alibi
br. A Chamonix l'esperta guida alpina Jean Closaz viene assoldata dal protagonista, un avvocato appassionato di escursioni, e dal suo amico Hubert Maillard, un ricco proprietario terriero, per un'ascensione al Dente del Gigante. Nelle stesse ore in cui i due escursionisti scendono dalla vetta, un giovane portatore viene ucciso in modo brutale, il cranio sfondato da un poderoso colpo di piccone o di piccozza. Parrebbe, da quanto si apprende dai giornali, che la vittima fosse lo spasimante non dichiarato - qualcuno però dice l'amante - della moglie di Closaz. Ma la gelosa guida alpina ha un alibi: era con i suoi due clienti, come testimonia il suo libretto. O forse no?
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Vitale Sara Giulia
Risorgerà il sole
br. Sole è una ragazza che soffre, ma non sa perché. Sta sempre male, è un dolore strano e soprattutto difficile da spiegare. Ha pochi e fidati amici, con cui però non passa mai troppo tempo e negli anni ha iniziato ad abituarsi a una solitudine che in realtà la distrugge. Con il tempo è caduta in una forte depressione, degenerata poi in un disturbo mentale: il Disturbo Borderline di Personalità. Non ha bisogno di diagnosi per sapere che qualcosa nel suo cervello non funziona più, si è rotto e tutto ciò provoca scoppi di rabbia potentissimi in cui si fa del male e non riesce a controllarsi. Guardando il suo mondo crollare, Sole si chiede: "Chi sono io veramente?".
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Böll Heinrich
Biliardo alle nove e mezzo
brossura «Biliardo alle nove e mezzo», che si svolge in un'unica giornata, accoglie in sé una serie di flashback a coprire cinquant'anni di eventi. Come la dimora dei Buddenbrook, l'Abbazia di Sant'Antonio svolge qui la funzione di realtà-simbolo: edificata dal vecchio Fähmel, distrutta dal figlio e in procinto di essere riedificata dal nipote, è l'emblema di una vicenda familiare, delle sue traversie, dei suoi dissidi, dell'incomunicabilità fra generazioni diverse, ciascuna delle quali ha un suo personale rapporto con la storia, che prima di tutto è la storia della Germania: difficile, contraddittoria, dolorosa.
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Conrad Joseph
Fra terra e mare
br. Già tradotti da Piero Jahier nel 1946 con il titolo "Racconti di mare e di costa", i tre racconti di "Twixt Land and Sea" sono un libro molto importante per Conrad. A dispetto del fatto che l'autore nella nota introduttiva scriva di averli accostati fra loro quasi casualmente, con un criterio unicamente geografico (Oceano Indiano), questi racconti sono in realtà orchestrati minuziosamente e svelano il loro senso riposto proprio nella struttura e nella progressione che li lega. Nella sua prefazione, Giuseppe Sertoli ci conduce in questo groppo di tracce autobiografiche, reticenze, citazioni e immagini simboliche facendoci apprezzare tutta la forza letteraria di questo libro, ma anche rivelandoci il suo "segreto": quel motivo dell'omosessualità maschile che costituisce il fil rouge dei tre racconti.
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Canobbio Andrea
Tre anni luce
br. Certi amori sembrano distanti anni luce. Eppure a volte sono i più importanti, gli unici che contino davvero per noi: quelli che fanno nascere l'universo in cui viviamo. Cecilia e Claudio, medici nello stesso ospedale, imparano a parlarsi e a desiderarsi in un tempo cadenzato dalla ritualità dei pranzi, dall'infittirsi di conversazioni e confidenze, da un'attrazione reciproca che, per quanto intensa, non riesce a manifestarsi, come una costellazione non ancora tracciata. Ma a vederla da fuori la loro storia è visibilissima: visibili le cautele che li allontanano - sono un uomo e una donna che vengono da convivenze esaurite e tuttavia non spente, lei accesa da una tormentata maturità di madre, lui protetto da una polvere di timide certezze -, visibile l'amore che li unisce. È proprio allora che al loro tavolo siede un giorno la sorella di Cecilia, l'estroversa e generosa Silvia. In un gioco sempre più accelerato di rivelazioni e rincorse, Claudio, Cecilia e Silvia finiscono con l'abitare un triangolo singolare. E da lì in poi è come se l'amore cercasse un'altra strada, e questa strada s'aprisse il varco fra le scorie del passato, verso l'imprevedibile disegno di un nuovo universo affettivo.
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De Marchi Cesare
La furia del mondo
br. Seconda metà del diciottesimo secolo. In un piccolo villaggio tedesco. Il piccolo Abel nasce in una famiglia di poverissimi contadini: gracile di salute, ha dalla sua una sensibilità e un'intelligenza fuori dal comune. Se ne accorge il parroco e maestro, Rupprecht Radebach, un pastore luterano tormentato: ha avuto una brillante carriera nelle gerarchie della chiesa cattolica ma, alla fine di una profonda crisi teologica ed esistenziale, ha abbracciato la dottrina di Lutero e ha sposato la donna che ama. Radebach chiede alla madre di Abel il permesso di impartire al ragazzino lezioni supplementari. Abel rivela una disposizione eccezionale per lo studio, ma il carattere chiuso e incline alla meditazione gli fa il vuoto intorno.
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Barra Francesca
Il mare nasconde le stelle. Storia vera di Ramon, il ragazzo venuto dalle onde
br. Il mare sembra una distesa infinita. Remon ha 14 anni e da giorni è su una barca, infreddolito e affamato. Ha paura, ma guarda il cielo e affida alle stelle la cosa più importante per lui: il suo sogno di libertà. Non sa dov'è diretto. Sa bene da cosa sta fuggendo. Dal suo paese, l'Egitto, e dalla violenza contro i cristiani copti che ha cambiato la sua vita all'improvviso. È stato costretto a scappare senza dire addio alla sua famiglia, così lontana ora che una terra sconosciuta lo accoglie: l'Italia. Remon non si aspetta molto. Eppure i miracoli possono accadere. Basta l'affetto di amici inaspettati. Basta l'appoggio di insegnanti che credono in te. Basta la passione per lo studio. Remon giorno dopo giorno ritrova la speranza e il sorriso. Senza dimenticare da dove viene. Ma forte di una nuova scoperta: a volte anche dal mare è possibile alzarsi in volo.
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Tolstoj Lev
La morte di Ivan Il'ic-Confessione
br. La lenta agonia di un uomo di successo e la ricerca spasmodica di un senso per la propria vita: ecco i due elementi che accomunano "La morte di Ivan Il'ic" e "Confessione". Il primo, narrazione dal realismo spietato dell'agonia di un giudice costretto a letto da un misterioso male, riscopre negli occhi del morente i tormenti di un uomo fino a quel momento felice e soddisfatto. In "Confessione" è lo stesso Lev Tolstoj, scrittore affermato e di chiara fama, ad aprire le porte della propria coscienza per mostrare la sua lacerante insicurezza di fronte alla domanda fondamentale: "Come devo vivere?". Il grande scrittore russo scoperchia il contenitore dei dubbi esistenziali e rivela la sua prospettiva, quella di un uomo che andrà incontro a una ferma ma tormentata conversione.
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Tyler Anne
Lezioni di respiro
br. Ira e Maggie Moran sono un marito e una moglie perfettamente medi, perfettamente a loro agio nella realtà di una media città americana come Baltimora: disilluso e poco comunicativo lui, generosa e impulsiva lei. Ma questa è una giornata diversa dalle altre. Serena, la migliore amica di Maggie, ha perso il marito e la coppia si mette in macchina per raggiungere il luogo del funerale; sono solo centocinquanta chilometri, in fondo non così tanti, ma ben presto il viaggio diventa l'occasione di passare dal presente al passato in un inesauribile gioco della memoria: i flashback delle nozze, l'incontro con i vecchi amici alla cerimonia funebre, il frettoloso matrimonio del loro figlio Jesse con la diciassettenne Fiona, le «lezioni di respiro» a cui Maggie accompagnava la giovanissima nuora in attesa del suo nipotino.
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Werfel Franz
Nella casa della gioia
br. In una grande città dell'impero absburgico, l'unica istituzione imperial-regia che abbia conservato il suo splendore è la rinomata casa di piacere di via del Camoscio, la «casa della gioia». Qui si danno convegno militari, politici e personalità di spicco del mondo culturale cittadino, in un vivace e caotico salotto dove sfilano, ritratti da Werfel con la consueta finezza ironica e un po' nostalgica, personaggi indimenticabili: il nasuto intellettuale Schleissner, il pianista Nejedli, ex «Imperial-Regio Fanciullo Prodigio» il cui repertorio si è ridotto a tre brani, More, presidente nientemeno che della Società spinoziana, che si guadagna da vivere vendendo lapidi tombali, e tanti altri. Ci sono poi le ragazze: Grete, l'«intellettuale», Manja, la scaltra campagnola, e Ludmilla, aristocratica e orgogliosa, innamorata di un attore di terz'ordine. Tutto è sotto il controllo rigido della signorina Edith e del malaticcio signor Maxi. La morte improvvisa di quest'ultimo segna la fine anche dell'istituzione tanto antica e venerabile, che lascia il posto ai ritrovi più conformistici voluti, ironia della sorte, dal marito di Ludmilla, un politico ricco e influente. L'ex inquilina della «casa della gioia», diventata una signora borghese, non riconosce più nessuno dei suoi vecchi clienti, neppure il suo grande amore di un tempo; il ricordo degli antichi piaceri si è spento in un'agiata rispettabilità.
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Du Maurier Daphne
Il capro espiatorio
br. John è un mite professore inglese. Non ha una famiglia, non ha una donna. Tutti gli anni va in vacanza da solo, in Francia, dove si limita a osservare le vite altrui. Alla fine di una vacanza uguale a tutte le altre, in attesa di partire, seduto al bar di una stazione di provincia tra viaggiatori, uomini soli, famiglie e bambini urlanti, incontra se stesso. Il suo sosia perfetto, il conte Jean de Gué. È come vedere un solo uomo che si riflette allo specchio. Un brivido scorre lungo la schiena dei due, il desiderio di voltarsi e fuggire, poi un legame sempre più profondo, stretto in una notte d'alcol e confessioni, li incatena. Al mattino John si sveglia stordito, nudo, derubato di tutto, al suo fianco solo un fagotto con gli effetti personali del sosia. Obbligato a prenderne il posto, l'anonimo insegnante londinese si trova intrappolato nella personalità arrogante e seduttiva del nobile, ne diventa l'ombra. Non più spettatore della vita, si ritrova di colpo in una famiglia sconosciuta, tra personaggi piegati dall'identità schiacciante di Jean: una figlioletta che gioca con bambole trafitte al cuore da pennini appuntiti, un fratello sottomesso e frustrato, una madre immobile e crudele. John tenterà di liberare con il suo candido intuito la nuova famiglia dall'intrico di rancori e sofferenze. Il gioco di identità lo porterà però molto vicino a perdere la certezza dei propri pensieri, la coscienza di sé, fino a confondere definitivamente la sua realtà con quella del sosia.
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Fuentes Carlos
Destino
br. Su una spiaggia messicana del Pacifico, le placide onde notturne lambiscono una testa mozzata, la testa di Josué Nadal. Anche se la testa è tagliata, la lingua parla, vuole andare in cerca del suo corpo, quello che ebbe in vita, che palpitò notte e giorno. E allora la testa racconta, ricorda, divaga. Sa di essere la millesima testa tagliata dall'inizio dell'anno, sa che a separarla dal suo corpo è stata la violenza, efferata e pervasiva, che domina nel paese, la trama insolubile dei poteri, legittimi o meno, che controllano la vita di ogni individuo. La testa non dimentica l'amicizia fraterna con Jericó, le discussioni di filosofia con padre Filopàter, le avventure con l'infermiera Elvira Rios, la tormentata Lucha Zapata e la puttana dall'ape tatuata sulle natiche. Non dimentica soprattutto il grande tradimento. Josué e Jericó, uniti come Castore e Polluce, ostinati artefici del loro destino, si separano: Jericó sceglie una gelida ambizione e i Dioscuri si trasformano in Caino e Abele. Carlos Fuentes realizza con "Destino" una delle sue opere più ambiziose, ritratto spietato di un paese tentacolare e riflessione universale sugli imperscrutabili ingranaggi di volontà e fortuna. Dalle carceri nelle oscene viscere di Città del Messico ai piani alti dei palazzi del potere, si incrociano desideri, successi, paranoie, cadute.
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Murdoch Iris; Tizian C. (cur.)
L'incantatore
br. Annette, vivace e incostante, ha deciso di lasciare il college per studiare alla "Scuola della Vita". La sua amica Rosa, abbandonata ogni ambizione, lavora in fabbrica, dove intreccia una relazione inquietante con i due gemelli polacchi, Jan e Stefan. Il fratello di Rosa, Hunter, lotta per tenere in vita la rivista Artemis, sull'orlo della bancarotta. Peter Saward dedica la sua vita al compito di decifrare l'alfabeto di una civiltà morta e sepolta (e a un amore non corrisposto per Rosa). John Rainborough, dirigente senza qualità in un oscuro ministero, vede la sua vita e il suo lavoro perdere scopo e direzione. La sarta Nina, terrorizzata dal suo stato di profuga, sogna una fuga impossibile. Tutti questi personaggi si muovono nella Londra del dopoguerra come sul palco di un immenso teatro, intrecciando e disfacendo tra loro relazioni in cui l'amore e l'amicizia si mescolano con il desiderio di potere e di controllo. Al centro delle loro vite, il magnate della stampa Mischa Fox, l'incantatore. Enigmatico e all'apparenza mite, Mischa Fox impone la sua volontà sugli altri attraverso l'inquietante Calvin Blick, quasi un suo doppio, colui che trasforma in azione i suoi pensieri. Preda dell'incantatore, i personaggi di Iris Murdoch sono parte di vere e proprie "scene" in cui l'autrice affronta i temi del sesso, dell'attrazione, del potere, ma anche la questione politica e umana degli esuli e del rapporto tra Occidente e Oriente. Postfazione di Peter Cameron.
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Forrest David
Dopo di me il diluvio
br. In una nevosa sera di marzo, padre Benoir, giovane curato del minuscolo paese montano di St. Pierre-des-Monts, riceve la telefonata più importante della sua vita. Il suo interlocutore si presenta come Dio. Padre Benoir sbatte giù la cornetta. Quando una voce tonante, accompagnata da cori celestiali, inizia a parlargli direttamente nella testa, il curato si rende conto che è davvero il suo onnipotente datore di lavoro a essersi messo in contatto con lui. Il Signore ha deciso di eliminare in modo radicale le iniquità del mondo: un secondo diluvio universale, una "pulizia di primavera". Per suo volere imperscrutabile gli abitanti di St. Pierre-des-Monts sono stati scelti per costruire la nuova arca, sopravvivere al disastro e ripopolare il mondo. Il tempo stringe e il Creatore ha dato a padre Benoir pochi mesi per portare a termine l'arca. Un ulteriore miracolo (un maiale volante) mette a tacere i dubbi della popolazione, che si imbarca con fin troppo entusiasmo nella biblica missione. Il curato non dovrà solo tenere d'occhio i bizzarri personaggi che formano il suo gregge, ma anche affrontare l'ira del governo francese e dello stesso Vaticano, decisi a non permettere la secessione politica, e spirituale, del paese. In Italia, dal romanzo è stata tratta la commedia musicale di Garinei e Giovannini, "Aggiungi un posto a tavola."
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Shepard Sam
Il grande sogno
br. Un lungo cavo telefonico percorre le sterminate routes della California da Coalinga a Los Angeles. La voce di un uomo entra elettricamente in una cornetta e annuncia alla moglie che non tornerà a casa. Intanto, attraverso il vasto deserto dello Utah, sulle note di A Lover's Question una figlia trasporta in un'urna le ceneri della madre. Nei grandi boschi del Nord, da diciotto anni marito e moglie siedono sulle stesse sedie arancioni che danno sul molo. La superficie del lago riflette, poco prima che affondino, i ricordi di un'irrecuperabile giovinezza. Dall'Arizona all'Indiana, verso l'Illinois, e poi giù attraverso la straniera Santa Fe, lungo le sponde uraniche del Colorado fino alla periferia di Twenty-nine Palms, Sam Shepard snoda la rotta di un viaggio di scoperta e mistificazione, epicedio intonato alla sua America e a ciò che ne resta, nella spietata solitudine di cowboy ormai invecchiati. Brevi sprazzi di quotidianità, frammenti appuntiti di irrealtà, logore istantanee americane che riscrivono il mito del Grande sogno spostandolo al di là della frontiera, dove la visionarietà dell'ambizione rinsecchisce nella desolazione di una waste land allucinata, e la temerarietà dello spirito western languisce nella muta malinconia delle speranze svanite. È questo il paradiso perduto che Shepard riporta alla luce attraverso diciotto brevi prose di dolore, a metà fra narrazione e sceneggiatura, fra commedia e dramma, che intonano il requiem del sogno americano e, insieme, il suo sconfinato miserere. Dalle pagine plumbee del Grande sogno, la wildness delle terre primitive e violente che lo scrittore aveva immortalato in Motel Chronicles sopravvive solo come struggente desiderio, e la Terra promessa dell'Ovest brucia nell'agro odore di bestie macellate. È l'America di oggi, controversa definizione del nuovo millennio, l'America-carnaio che del sesso fa nostalgia, della conquista ansia di smarrimento, della violenza un gesto appassito; è l'America vedova, l'America non luogo, grottesca parodia di se stessa e dei suoi eroi. Rassomiglia più a Parigi o a Berlino, nell'isterismo di una geografia surreale, mentre un abbagliante sole al neon scioglie l'involucro della grande illusione per mostrarne il nudo, bianco nocciolo: quello della più terribile menzogna.
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Bianciardi Luciano; Bianciardi L. (cur.)
Il cattivo profeta
ril. La rivoluzione, il gruppo di boiardi di provincia del Lavoro culturale, alla fine non la fanno mai; Marcello, nell'Integrazione, si ferma prima di scagliare il mattone contro la metropoli che lo asfissia con le sue torri metalliche; il narratore della Vita agra non attua il piano di far saltare in aria il torracchione della grande azienda che ha lasciato morire ammazzati quarantatre minatori. Ma quello che le opere di Luciano Bianciardi hanno rappresentato per l'Italia degli anni sessanta, così ingenuamente imbevuta dei miti del progresso e del miracolo economico, è stato qualcosa di simile a un intero plotone mitraglieri che apriva il fuoco contro il cielo di carta che la proteggeva. Intellettuale corsaro, cantore corrosivo delle contraddizioni della società del benessere, esistenzialista anarchico, Bianciardi è oggi un punto cardinale nel panorama letterario del secondo Novecento italiano. Il Saggiatore ne ripropone in un unico volume tutti i romanzi, i saggi, i racconti e i diari, le molte vite di un irregolare entrato nel canone; dagli anni giovanili dell'impegno nella natia Grosseto - da cui nacquero il libro-inchiesta I minatori della Maremma e il primo romanzo Il lavoro culturale - al trasferimento a Milano; dal racconto del lato oscuro dell'industria editoriale nell'integrazione al capolavoro La vita agra, in cui confluirono tutta l'alienazione del periodo trascorso nel capoluogo lombardo. Fino alla fine, con la riscoperta-rifugio dell'epopea risorgimentale in Aprire il fuoco, romanzo ucronico in cui sulle barricate delle Cinque giornate di Milano, al fianco di Carlo Cattaneo, sfilano Enzo Jannacci e Giorgio Bocca. Curato da Luciana Bianciardi e arricchito della nuova prefazione di Matteo Marchesini, Il cattivo profeta raccoglie tutte le sfumature di un autore che, facendo della sua esistenza appassionante letteratura, è riuscito a immortalare le illusioni, i tic e le miserie dell'infinito presente dell'età post-industriale.
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Genet Jean
Pompe funebri
br. Agosto 1944. Durante la liberazione di Parigi muore un giovane partigiano. Jean D., ucciso da un cecchino appostato sui tetti. A narrare la storia del ragazzo è il suo amante, che sceglie, per raccontare le ultime ore del combattente, un punto di osservazione singolare: quello degli sconfitti, dei miliziani in fuga e dei tedeschi braccati. Prende corpo nella sua narrazione un mondo marginale, fatto di crudo erotismo, di vite sacrificate, di complicità provocatorie tra francesi e occupanti, un mondo in cui i ruoli politici e affettivi sono continuamente reversibili. Scritto tra il '44 e il '45, questo romanzo dai risvolti fortemente autobiografici contestava sul nascere il patriottismo della Resistenza, celando sotto lo "scandalo" dell'omosessualità, quello della non adesione politica.
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Oates Joyce Carol
La ballata di John Reddy Heart
br. Quando John Reddy Heart arriva a Willowsville guida una cadillac rosa, seduto su tre guide del telefono per raggiungere il volante. Insieme a lui, la sua strana famiglia: la madre Dahlia, affascinante e dal passato misterioso, il nonno Aaron, maestoso come un profeta biblico, e due fratellini introversi. In poco tempo John Reddy, con la sua aria vissuta, diventa suo malgrado l'idolo della scuola, fino al giorno in cui, cinque anni dopo, uno degli amanti di Dahlia viene ucciso e John Reddy si dà alla fuga. Catturato e processato, sconta la sua pena in riformatorio, trasformandosi in una leggenda per i ragazzi di Willowsville, un'ombra che li segnerà negli anni a venire, dando corpo a fantasie, speranze e debolezze.
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Aubray Camille
La ragazza che amava Picasso
ril. 1936. È un anno speciale per Pablo Picasso. In fuga dai troppi amori e dalla troppa intensità di Parigi, cerca rifugio in Costa Azzurra, a Juan-Les-Pins, dove il cielo è incredibilmente blu e il mare pieno di sfumature smeraldo. Qui si stabilisce per un po', in incognito, riprendendo finalmente a dipingere dopo una lunga pausa. E proprio in questo periodo, per la prima volta, una ragazza con i capelli neri fa capolino nei suoi quadri. Nessuno ha mai saputo chi fosse. Come nessuno ha mai indovinato cosa successe davvero a Picasso in quella breve e misteriosa parentesi della sua vita. Ondine, folti capelli neri e la freschezza dei suoi diciassette anni, lavora nel Café Paradis, piccolo ristorantino gestito da sua madre, e la sua vita a Juan-Les-Pins è stata scossa finora da un solo terremoto: il primo amore. Quando un misterioso sconosciuto che viene da Parigi prende in affitto una delle ville della città, è lei la prescelta per portargli il pranzo a domicilio. E così che Ondine incontrerà il grande genio dell'arte, e grazie ai quadri, come al comune amore per la cucina, tra i due nascerà una particolarissima amicizia, che cambierà Ondine per sempre. Un'amicizia i cui effetti dureranno nel tempo, tanto che, due generazioni dopo, la sua nipote Céline, make-up artist a Los Angeles, deciderà di intraprendere un viaggio proprio nei luoghi dell'incontro tra la sua nonna Ondine e Picasso, alla scoperta del passato della sua famiglia, e di se stessa.
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Leaming Barbara
Jaqueline Kennedy Onassis. La biografia mai raccontata
ill., br. Per quasi sei decenni, Jacqueline Bouvier Kennedy Onassis ha affascinato il mondo intero con la sua grande personalità. Soggetto di numerosi libri e migliaia di articoli, la sua vita è stata documentata in milioni di parole. Tuttavia, è sempre rimasto qualcosa di non chiaro e misterioso relativamente alla dimensione privata di questa figura così "pubblica". Con abilità Barbara Leaming esplora la gioventù di Jackie e il suo matrimonio da favola con un ricco e bel senatore candidato presidenziale, seguendola nella sua trasformazione in esemplare First Lady. L'incapacità, da parte di questa donna giovane e anticonformista, di vedersi sposata a uno qualsiasi dei facoltosi ma prevedibili pretendenti l'avvicinò all'eccezionale personalità di John Fitzgerald Kennedy, corteggiato fino al suo "cedimento" con la complicità del suocero. Jackie rimase al suo fianco nei difficili anni alla Casa Bianca, costellati dai numerosi tradimenti del marito e dalle difficoltose gravidanze. Ma il trauma dell'assassinio di JFK, dal quale uscì letteralmente inzuppata di sangue e materia cerebrale, l'avrebbe danneggiata in maniera assai più profonda di quanto si sia saputo o immaginato finora. Questo di Barbara Leaming è il primo testo a documentare, con rigore scientifico e assieme grande sensibilità psicologica, la terribile e solitaria lotta di Jackie con la patologia psichica che la tormentò per i successivi trentun anni di vita: il Disturbo Post-Traumatico da Stress (DPTS).
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Guglielminetti Amalia; Ferraro A. (cur.)
La rivincita del maschio
brossura La prima parte de La rivincita del maschio apparve a puntate fra il 1920 e il 1921 su "Il Secolo Illustrato", poi nel 1923 Lattes pubblicò la versione definitiva, che fu tradotta in spagnolo e croato nel 1925, e riproposta ai lettori italiani nel 1928. La Guglielminetti guadagnò, nell'ordine, un'accusa per oltraggio al pudore, un'assoluzione piena e un'enorme pubblicità. Nonostante questo il romanzo scomparve dalla circolazione e oggi, a distanza di 85 anni, scarsamente presente nelle biblioteche e quasi introvabile presso gli antiquari, torna in libreria grazie a una nuova edizione. In questa edizione anche uno scritto di Giorgio Caproni.
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Austen Jane
Lady Susan-La storia d'Inghilterra dal regno di Enrico IV alla morte di Carlo I di uno storico parziale, prevenuto e ignorante
ill., br. Unica opera giovanile di Jane Austen che sia stata completata, "Lady Susan" presenta una caratteristica originale rispetto ai suoi romanzi più noti: è infatti una narrazione epistolare che racconta gli intrighi e i retroscena messi in atto dalla protagonista da cui il libro prende nome. Decisa a far sposare sua figlia con un uomo che detesta, non si fermerà davanti a nessuno scrupolo morale né familiare. Lontana dagli intrecci classici delle opere successive, Jane Austen mostra già molti degli elementi che la contraddistinguono: lo stile asciutto e pungente, le descrizioni quasi fotografiche, lo humor sempre celato fra le righe e l'indulgente comprensione degli affanni del cuore. Accompagna l'edizione un pamphlet - "La storia d'Inghilterra dal regno di Enrico IV alla morte di Carlo I. Di uno storico parziale, prevenuto e ignorante" - dedicato alla sorella Cassandra, in cui la Austen racconta la storia inglese fra il Sei e il Settecento, attraverso i ritratti, tra il serio e il faceto, dei monarchi dell'epoca. Ridendone lei stessa, offre per la prima volta un piccolo spaccato della sua visione politica, arricchendola con illustrazioni realizzate di sua mano.
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Ervas Fulvio
Se ti abbraccio non aver paura letto da Massimo Villa. Audiolibro. CD Audio
brossura Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L'autismo l'ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Insieme, padre e figlio, uniti nel tempo sospeso della strada. Tagliano l'America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre.
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Montano Lorenzo
Viaggio attraverso la gioventù. Secondo un itinerario recente
br. Il protagonista di questo romanzo descrive l'adolescenza come un "breve tumulto d'ombre cose passioni, incoerenti", fatte di "notti laboriose, alcune pazze, qualche viso e corpo di donna, qualche paese scorso di sghembo, e quell'attesa, quell'impazienza incessanti". La gioventù. Sarà lo stesso eroe montaniano a sancire l'impossibilità di coglierla: "Esita a lasciarci, s'indugia a lungo con noi, infine si stacca a tradimento". Un romanzo del primo Novecento (1923), in cui l'elemento narrativo continuamente s'infrange, proprio come accade, negli stessi anni, all'unità dell'io. Un romanzo ascrivibile a quel genere letterario, comunemente conosciuto come Bildungsroman, che ha le sue radici nel "Wilhelm Meister" di Goethe. E così come il Törless di Musil, Karl Rossmann di Kafka, Stepben Dedalus di Joyce, l'innominato protagonista affronta l'itinerario della crescita come si azzarda una sortita da uno stato d'assedio per affrontare l'ignoto. La separatezza rispetto all'età adulta diventa la compagna del viaggio, in un ostinato spingersi oltre il limite, verso il precipizio delle illusioni, tipico dell'adolescenza. Pazienza se dopo rimarranno soltanto ceneri.
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Balzac Honoré de; Rella F. (cur.)
Teoria dell'andatura
br. Balzac si pone al centro di quella che lui stesso definisce "contemporaneità", scorgendovi un intreccio di forze e di energie che hanno, come egli stesso ha scritto, modificato "le leggi dello spazio e del tempo". Sono queste forze, infatti, che hanno scoperto la terra incognita della metropoli, un mondo "di suoni in cui" scrive ancora Balzac "nessuna armonia è assente. Vi si può percepire il frastuono del mondo come la poetica pace della solitudine": mille voci e tra questa anche quella del silenzio. La Commedia umana è appunto l'insieme di queste mille voci, dei destini che con le loro mille diverse traiettorie definiscono lo spazio della contemporaneità. "Teoria dell'andatura" è, in apparenza, un piccolo trattato "beffardo". In realtà essa occupa un posto importante nel progetto di Balzac di "vedere tutto, di far vedere tutto", come ha detto Baudelaire. E infatti un grande testo di narrazione ed è, al contempo, un grande saggio, che rinvia ai testi filosoficamente più tesi e drammatici della Commedia Umana.
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Lagerlöf Selma; Berni B. (cur.)
Il carretto fantasma
br. La sera di San Silvestro sorella Edit sta morendo di tubercolosi. La giovane esprime un'ultima volontà: che si cerchi David Holm, noto ubriacone, che ha vanamente tentato di rimettere sulla retta via. Nello stesso momento, David Holm sente avvicinarsi il carretto dei defunti, quello che, secondo la leggenda, dovrà essere condotto da una persona malvagia, ultimo morto dell'anno. È il suo turno, ormai, di prendere il posto del cocchiere? Selma Lagerlöf è nata a Mårbacka nel Värmland nel 1858. Ha ottenuto il Premio Nobel nel 1909 ed è stata la prima donna ad essere nominata fra gli Accademici di Svezia (1914).
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Perec Georges
Un uomo che dorme
br. Terzo romanzo di Georges Perec, "Un uomo che dorme" è la storia di uno studente che la mattina dell'esame, invece di alzarsi, lascia suonare la sveglia e richiude gli occhi. Segue il racconto della sua vita ordinaria, in cui giorno dopo giorno si educa all'indifferenza per tutto: non voler più niente, vagare, dormire, perdere tempo; tenersi lontano da ogni progetto e da ogni smania; essere senza desideri, senza risentimenti, senza ribellione; leggere "le Monde" dall'inizio alla fine, senza saltare una riga, annunci matrimoniali e necrologi compresi. "Un uomo che dorme" è un romanzo in cui chiunque, leggendolo, riconosce quell'oscuro desiderio di ritirarsi dal mondo senza scomparire del tutto, diventare indifferente a ogni cosa, un fantasma trasparente che, come il protagonista del libro, vaga per Parigi senza aprire bocca, senza desiderare più nulla, tra la folla dei Grands Boulevards, per i caffè, le panchine dei giardinetti, i lungosenna, i musei, i monumenti, sonnambulo turista in casa propria.
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Barthelme Donald
Dilettanti
br. Bizzarro, grottesco, surreale. Uno dei maestri del postmoderno americano, Donald Barthelme - ispiratore di scrittori come Aimee Bender, Donald Antrim e David Foster Wallace - con questa antologia di racconti, pubblicati per la prima volta nel 1976, colpisce ancora con ciò che di meglio sa fare: giocare con i segni creando collage di parole, oggetti, personaggi e linguaggi (quotidiani, televisivi, filosofici, ecc.) che nel loro disordine organizzato fissano e svelano la natura ridicola, frammentata e crudele della società e dell'individuo con effetti comici e assieme stranianti. Ecco allora venti allucinazioni, flash, lampi caustici e irriverenti dove toreri, vescovi, genitori in lutto, tranci di pescespada, sergenti e palloncini color burro si mescolano a stringhe di discorsi su Dio, sul matrimonio, sull'acquisto di una cittadina e sull'impiccagione di un amico, in quella che ci si può azzardare a definire come una raccolta dell'indefinibile.
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Lagioia Nicola
Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi)
br. Un lui, una lei, la Roma di oggi, la classica storia d'amore che potrebbe ricominciare; ma il confidente del protagonista, fra partite a scacchi e tazze di caffè al bar, è... Lev Tolstoj. Con un linguaggio serrato ed elegante, un'ironia feroce, un continuo sovvertimento dei piani narrativi, Lagioia si diverte a trasformare la più convenzionale delle trame in «una macchina per la distruzione di cliché letterari» che non risparmia «Guerra e pace», le madeleines di Proust, il mito della droga e quello del ritorno all'infanzia: un romanzo d'esordio in cui si mescolano lo sperimentalismo europeo e il postmoderno americano.
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Ndione Abasse
Vita a spirale
br. "Vita a spirale" è un romanzo sorprendente, un on the road africano che ci apre ai misteri delle vite, dei sogni, dei divertimenti, del gergo dei giovani africani di oggi. La corruzione e l'assurdità del continente nero sono ampiamente descritte, ma il tono ironico e leggero contrasta con la cupezza con cui i media ci parlano dell'Africa. Ndione non nasconde la povertà, l'ingiustizia, la mancanza di orizzonti cui sono condannate queste giovani esistenze, ma porta alla ribalta con umorismo straordinario anche la gioia di vivere, di stare con gli amici, di sognare e la via maestra per raggiungere questi scopi: la canapa o marijuana o erba, che dir si voglia.
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Nicolussi Golo Andrea
Di roccia di neve di piombo
br. Sono uomini delle montagne, sono donne smarrite, sono contadini, sono operai. Sono nulla di tutto questo. Sono in cinque seduti attorno a un tavolo, quattro uomini e una donna, sono la metà degli anni Settanta, la rivoluzione batte il suo tempo, ma intanto il lavoro in fabbrica è ancora disumano come oggi non riusciamo neppure a immaginare. Sono uomini e donne che arrampicano per la prima volta montagne senza vetta, che scoprono un Nuovo Mattino. È c'è il terrorismo; rosso, nero, confuso. E c'è Nives. Maria Santissima ad Nives.
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Campi Teresa
Storia elementare
br. Il romanzo narra le vicende di una famiglia dell'Agro Pontino dalla fine del 1800 al 1945. Tre generazioni si alternano seguendo il filo metaforico della memoria in un contesto sociale dove anche i fatti storici, realmente accaduti, non sono soltanto sfondo per una presa di coscienza e un'adesione partecipe di chi legge.
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Russello Antonio
L'isola innocente. «Storia» di Giangiacomo e Giambattista
br.
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Russello Antonio
La grande sete
br. Al centro dell'opera vi è una suggestiva Agrigento, avvolta ancora dal latifondismo mafioso degli anni cinquanta; i protagonisti sono Maria Gloria, originaria di Este, la cui fascinosa bellezza corporea trionfa smagliante e a un tempo pudica; il commissario Ernesto Righi, suo marito, di Mantova, mosso da un'alta coscienza civile, e Don Mimì, un proprietario terriero dovizioso e prepotente di cui Maria Gloria diventerà amante. Per molti aspetti questa storia 'isolana' adombra la vicenda drammatica del commissario Tandoj, ucciso il 30 maggio 1960. Ma è la Sicilia, ancestrale, siccitosa e pietrificata, scandagliata da questo grande scrittore fino alle sue radici e al suo mito di terra eterna e immodificabile, a dominare come personaggio centrale su tutto il resto. Si avverte in Russello, attraverso le riflessioni del commissario Righi, un pianto dolente per un'eredità, quella siciliana, così unica e indecifrabile da scoraggiare perfino Gesù quando intraprende la sua venuta nell'isola.
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Bianchi Matteo B.
Mi ricordo
ill. Matteo B. Bianchi scrive un "Mi ricordo" fortemente generazionale, nel quale confluisce il vissuto di chi oggi ha tra i trentacinque e i quarant'anni. Si tratta di un'opera a tiratura limitata, stampata in cinquecento copie tutte firmate e personalizzate dall'autore. Matteo B. Bianchi ha già pubblicato tre romanzi per la casa editrice Baldini & Calstoldi.
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Pozzi Roberto
Tante lune fa. Storie medioevali sul Lario
brossura
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Grugni Paolo
La geografia delle piogge
br. Mauro Casagrande era un giornalista d'inchiesta, ma a un certo punto s'è tirato indietro: ha capito che, per quanto si possa scavare, la verità resta sempre un miraggio. Adesso vive comprando e vendendo in rete libri usati. Di colpo però la cronaca nera viene a riprenderselo. Federica, la sua fidanzata avvocato, deve difendere Gloria Massari, una madre che ha provocato la morte del figlio appena nato, portatore di handicap. Ma la donna sceglie di non essere difesa, vuole solo poter rilasciare una dichiarazione spontanea con cui motivare la sua tragica decisione. E vuole che sia proprio Mauro a scriverla. Ma non è ancora tutto: lo zio Nino, fratello del padre di Mauro, titolare di un bar a Paderno Dugnano, è taglieggiato dalla 'ndrangheta e non ce la fa più. Contro tutto e tutti, con un senso della giustizia che lo chiama a rispondere in prima persona, Mauro Casagrande è un eroe dei nostri tempi. Tempi ammalati di indifferenza, in cui a nessuno viene in mente di accollarsi i drammi degli altri. Per questo Mauro è un eroe: perché sceglie da che parte stare e non si ferma finché non è andato fino in fondo.
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Ungar Hermann
I mutilati
br. Sospeso sullo scenario magico della Praga degli anni Venti, "I mutilati" è un romanzo figlio di quella atmosfera che oggi definiamo "praghese"; di quella crisi interiore - anche - che la psicanalisi riuscì a sezionare solo parzialmente. Il romanzo narra la tragedia di un'esistenza messa da parte dalla povertà, dal carattere alienante dei rapporti sociali, dalla melanconia sessuale, dal sadismo. Franz Polzer, umile e incolore impiegato di banca, sogna di combattere l'ostilità del mondo con un ordine metodicamente perseguito. Ma il fragile argine cede: è la "realtà", infatti, a vincere e a fare degenerare l'immaginazione malata in un caos totale. Quando Clara Porges, la donna presso cui ha affittato una stanza, si introduce nell'ordinato e angusto cosmo di Polzer, le fobie paranoiche, le ossessioni così faticosamente trattenute erompono e dilagano, segnando le tappe di un itinerario di dissoluzione che si conclude con un tragico rituale. La prevedibilità logorante dell'agire diviene abiezione senza ritorno. Alle spalle del carattere estremo di questo personaggio leso, umiliato, alle spalle della sofferta lucidità di Hermann Ungar, della sua riflessione sulla mutilazione del senso, sta di certo l'ombra di Fëdor Dostoevskij; ma si delineano anche la controllata follia di Franz Kafka, la fantasia di Gustav Meyrink, il masochismo degli adolescenti di Franz Werfel.
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Leoni Federico
Starry night
br.
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Leone Damiano
Lo spettatore
br. Se Alexandros Cristopoulos si sente attratto dal cielo stellato, non è soltanto per le motivazioni comuni a chi è destinato a diventare astrofilo o astronomo: perché l'intensità di quell'emozione che prova fin da bambino si deve in buona parte all'influsso di una misteriosa entità celata in lui. Una presenza che rimane passiva per più di vent'anni finché, proprio quando il suo ignaro ospite incontra una giovane donna e se ne innamora, inizia a interagire. Ripetutamente e senza alcun preavviso, Alexandros viene proiettato nel passato per vivere le esperienze emotive di individui ormai morti da millenni. Ci metterà un'intera vita per capire perché questo fenomeno accade e, quando avverrà, tutti i misteri, le tragedie e le anomalie che ne hanno segnato profondamente l'esistenza, troveranno una logica anche se sorprendente spiegazione...
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Grugni Paolo
Pura razza bastarda
br. Milano 1965: una città tranquilla, che pensa all'esordio di Pavarotti alla Scala. Una città abituata alla ligera, impreparata all'arrivo della malavita pesante dal Sud o di bande criminali come quella di Cavallero. Il destino di Sergio Malfatti, poliziotto ed ex partigiano, si legherà sempre più indissolubilmente alla storia d'Italia. Bombe, stragi, terrorismo nero e rosso, golpe, Gladio, P2, servizi deviati e paralleli, corruzione, a cui fa da collante la storia della mafia, la cui evoluzione criminale verrà vista per la prima volta da nord. "Pura razza bastarda" è solo l'inizio di un lungo viaggio, appassionante quanto sconvolgente, che ci porterà fino agli anni Novanta, durante il quale la storia d'Italia verrà ricostruita nei suoi tragici passaggi. Senza sconti per niente e nessuno.
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Arnim Elizabeth von
Un'estate in montagna
br. Luglio 1919. Dopo una lunga camminata, Elizabeth giunge al suo chalet in montagna e, ancora prima di entrare, si accascia sull'erba fuori dalla porta. È stanca, sfinita, devastata dagli orrori della guerra. Come un animale ferito, cerca sollievo nella solitudine e nella bellezza del luogo: le estati, fra le montagne svizzere, sono calde e fresche insieme, le notti immense e quiete, i pendii profumano di miele. Fino a pochi anni prima, però, la casa, ora così silenziosa, era piena di amici. Ma il giorno del suo compleanno, Elizabeth riceve un regalo inatteso: due donne inglesi giungono per caso allo chalet in cerca di un posto dove riprendere fiato dalla passeggiata e dal sole. La padrona di casa le accoglie, prima per un pranzo, poi per un tè, poi per qualche settimana. E una scintilla di speranza si riaccende. All'allegro terzetto, infine, si aggiunge anche zio Rudolph, un pastore anglicano sessantenne che immancabilmente si innamora della più giovane delle due ospiti, quella con il segreto più vergognoso e il passato più scandaloso...
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Sidoti Beniamino
Stati d'animo. Con Segnalibro
ill., br. Si possono comunicare le emozioni e i sentimenti? E in che modo? Esplorandoli, analizzandoli, entrandovi dentro. E possiamo farlo più facilmente quando le nostre emozioni e i nostri sentimenti si trasformano in luoghi, in territori, in geografie interiori da attraversare con il gusto della scoperta e dell'avventura. Eccoci allora trasformati in viaggiatori curiosi, che si spostano da un luogo all'altro, da uno Stato d'animo all'altro (27 Stati d'animo). Durante il viaggio ascolteremo le storie di altri viaggiatori, molti simili a noi, e quando arriveremo alla meta racconteremo volentieri anche il nostro stato d'animo. Introduzione di Marco Dallari.
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Sönmez Burhan
Labirinto
br. Un giorno Boratin, un musicista blues che vive a Istanbul, si risveglia in ospedale avendo completamente perso la memoria: non sa più chi è, da dove viene, qual è il suo passato e quale la direzione del suo presente, non ricorda gli affetti più cari né le amicizie più prossime, e soprattutto si arrovella attorno a un interrogativo ossessivo e senza risposta: perché ha tentato il suicidio gettandosi già dal Ponte sul Bosforo? Attorno a questa costellazione di domande cerca di riprendere a vivere, riconquistando dimestichezza con volti, voci, spazi, storie, specchi, e in primo luogo con se stesso... Flâneur dei labirinti della mente e della città, percorre pensieri e strade alla disperata ricerca di una consistenza, a tu per tu con la tabula rasa della memoria, dalla quale emergono scomposti dettagli che non sa collocare nel tempo: davanti a una statuina della Pietà, si chiede se Gesú e Maria siano vissuti anni prima o millenni addietro, e scambia l'immagine del capo dello Stato con quella di un sultano vissuto un secolo prima. Con ritmo incalzante e analisi cristallina, il romanzo di Burhan Sönmez ci restituisce le peregrinazioni di Boratin nei misteri dell'identità, fino alla domanda estrema: è più liberatorio per un uomo - e per una società - conoscere il proprio passato o dimenticarlo?
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Salgari Emilio; Pozzo F. (cur.)
Avventure di montagna
br. Molti alpinisti hanno cominciato ad arrampicare per cercare un'avventura che avevano sognato attraverso le pagine di Salgari. In mancanza della possibilità di raggiungere i Mari del Sud o altri luoghi descritti nei romanzi più letti dai giovani di tutto il mondo, la montagna era l'ambiente naturale più vicino e accessibile per cimentarsi con imprevisti e inventarsi peripezie e difficoltà da superare. Ma c'è una domanda che i cultori e gli studiosi di Salgari non si sono mai posti: Salgari amava immensamente il mare, che è il teatro d'azione di tante sue opere. E la montagna? Questo volume risponde a questa domanda e presenta ai lettori una raccolta di racconti e scritti di montagna di Salgari dimenticati da un secolo.
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Díaz Junot
La breve favolosa vita di Oscar Wao
brossura "La breve e favolosa vita di Oscar Wao": già dal titolo si capisce che il romanzo non avrà un lieto fine classico. Ma non importa. Perché la vita di Oscar - ribattezzato Wao da un amico dominicano che storpia il nome di Wilde è davvero favolosa. Da favola. Da favola letteraria, magica e realistica al tempo stesso. Nasce e cresce nel New Jersey, il grasso, poco attraente, intelligente e parecchio eccitato Oscar. Sua madre Belicia è una ex reginetta di bellezza scappata da Santo Domingo perché perseguitata dal clan del dittatore Trujillo, la sorella, Lola, è una ragazza dolce, assennata e insieme spericolata come tutte le dominicane di Diaz. L'intero albero genealogico di Oscar, come quello di altre migliaia di dominicani, è composto da figure torturate, espropriate, martirizzate.
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Cassarà Alessia
Schiena contro schiena
ril. Corrado è un solitario per scelta, ha imparato che meno ti fidi meno ti ferisci. E lui di ferite ne ha già abbastanza, anche se ha soltanto sedici anni. Corrado odia con tutto se stesso la persona che è più difficile da odiare per chiunque, quella di cui si fidava sopra ogni cosa. La stessa che ha rovinato la vita sua, dei suoi genitori e del suo migliore amico Salvatore: Danilo, suo fratello maggiore. Danilo di anni ne ha diciannove, la mente piena di fantasmi e di sbagli. Danilo vuole provare a rimediare ai suoi errori perché è cambiato, non è più il ragazzo ribelle di prima. Vuole il perdono di Corrado più di ogni altra cosa al mondo, senza immaginare che lui stesso ha ferite simmetriche a quelle di suo fratello e che quindi sanarle voglia dire rivivere un grande dolore, per entrambi. Perché nessuno dei due ha scordato cosa è successo quella sera ma nemmeno l'affetto che li lega. Ed è proprio per questo che le loro ferite fanno così male.
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Yates Richard
Proprietà privata
br. Richard Yates, autore di romanzi indimenticabili come il celebre "Revolutionary Road", ha lasciato alla letteratura del Novecento anche un imponente corpus di racconti. Le sue raccolte "Undici solitudini e Bugiardi e innamorati" sono unanimemente considerate dei capolavori nel genere della short story. Quest'antologia contiene racconti mai pubblicati in volume durante la vita dell'autore; alcuni erano usciti su riviste, altri erano rimasti completamente inediti fino a quando, dopo la sua morte, sono stati riportati alla luce e raccolti. Un'occasione per immergersi ancora una volta nella sua scrittura intensa e commovente: storie di esistenze comuni ambientate perlopiù nell'America del secondo dopoguerra, un luogo di tensioni nascoste sotto l'apparente prosperità, di ambizioni e fallimenti che Yates racconta con uno sguardo lucido e inconfondibile. Prefazione di Nicola Lagioia.
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