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Maiolani Mario
Detti e dicerie nella lingua dei romagnoli. La cultura e l'anima delle province romagnole nei suoi antichi e nuovi modi di dire
ril.
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Pozzetto Graziano
Enciclopedia gastronomica della Romagna. Vol. 1
ill., ril. Una collana in tre volumi - ognuno dei quali autonomo e in sé concluso - per raccogliere e riassumere l'intera esperienza del maggior esperto della civiltà enogastronomica della Romagna: come a dire, sottolinea Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, «l'essenza, lo spirito antico dei romagnoli, la civiltà del nostro mangiare, la sua gente, la divulgazione dei migliori prodotti della nostra terra, dimenticati, scoperti e riscoperti». Pozzetto convoca sulla scena contadini e gastronomi, norcini di antica sapienza e allevatori di alto rango, narratori e poeti, cucinieri e saggisti per renderci, nelle sue pagine affascinati e militanti, la civiltà delle province romagnole, con i loro colori e i loro "eccessi", così ben rappresentandoli, per non dire d'altro, nelle cascate di numerose ricette o nella galleria, qui ricostruita in pagine memorabili, dei grandi mangiatori.
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Cerri Franco
Tra sacro e profano a Lucca e dintorni. Graffiature 2
brossura Graffiature 3 raccoglie gli interventi relativi ad interventi, usanze e tradizioni, apparsi sulle pagine di "Lucca sette", allegato al settimanale "Toscana oggi", dal 2013 al 2017. Il volume completa una trilogia un po' particolare con i primi due volumi usciti nel 2002 e nel 2012: infatti Graffiature ha come oggetto quanto avvenuto nella società civile e nella Chiesa in questi ultimi anni, in particolare nella Diocesi di Lucca e nella sua provincia. L'autore, Don Cerri, graffia s^, ma senza l'intento di offendere, casomai di far riflettere, speso col sorriso osulla bocca, su quanto avviene attorno a noi ogni giorno. Graffi che tendono a togliere una patina di apatia che spesso ci avvolge e che ci fa considerare, spesso, come normali anche cose che invece ci dovrebbero far riflettere; del nostro rapporto con noi stessi, con la nostra famiglia, con gli altri e la società in generale. Graffiare, dice l'autore, è sempre un rischio. Non tutti capiscono, molti si offendono. E l'umorismo nella Chiesa è spesso osteggiato, piace infatti a tutti apparire senza difetti. La verità, si sa, fa male, ma fa anche bene. Basta accettarla.
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Stadera Luigi
Quando si lavorava la terra. Ediz. illustrata
ill. L'agricoltura nel territorio dei laghi, le sue caratteristiche culturali e colturali, ricostruite dalle lontane origini in pagine di agevole lettura. Un invito, dopo l'abbandono dei campi, a riscoprire un'attività che fu per millenni la sola fonte di sussistenza; e a riscoprirvi la nostra identità. I dipinti di Innocenzo Salvini (1889-1979) che accompagnano il testo (grazie alla cortesia della famiglia Visconti) rendono perfettamente quella "religione della terra" - propria del mondo contadino - alla quale il pittore di Gemonio, interpretando la realtà locale, diede un respiro europeo.
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Macchione P. (cur.)
Ciùmbia. Modi di dire popolari e proverbi nella parlata bosina
ril.
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Briante Cesarina
Misteri e storie degli antichi borghi d'Insubria
ill., br. Un viaggio nel passato del territorio insubrico attraverso informazioni raccolte lungo il percorso di una vita. Un viaggio alla scoperta di frammenti, notizie tratte da antichi testi e tradizioni orali, nonché documenti e studi storici. Il tutto arricchito da leggende tradizionali e narrazioni di fantasia. Il filo conduttore e la ricerca della filosofia degli avi, per scoprire come le loro paure e i loro desideri abbiano plasmato il presente nel quale viviamo oggi. Guardare la realtà conosciuta con occhi diversi, illuminandola con la luce del passato che l'ha creata, e l'intento di questo libro. Ricordare, riportare in vita nel cuore antiche donne e antichi uomini per cui la sacralità della terra e delle acque prima, e la fede poi, hanno costituito le basi per guardare con speranza al futuro e costruire un mondo migliore.
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Bombelli Maria Cristina
Crescere a proverbi. Nel varesotto
ill., br. Sono cresciuta a proverbi, modi di dire, storie e facezie. In ogni occasione della vita, felice, triste o semplicemente fuori dall'ordinario, mia madre sottolineava l'evento con un motto che spesso poi in famiglia ci ripetevamo, costruendo un ambiente unico intriso di memorie e di modi di vedere la realta e la vita, quel lessico familiare che costituisce il nucleo di aggregazione originario di ogni esistenza. Un sistema arguto, originale e spesso dissacrante di trasmettere delle saggezze accumulate negli anni, magari ormai inutili, ma sicuramente testimonianza di un passato che noi non potevamo piu osservare direttamente.
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Dutto Alessandro
Storie piemontesi
brossura Storie piemontesi, ovvero leggende, favole, parabole proverbiali, satire, memorie più o meno veritiere. Quarantasei storie tra il possibile e l'improbabile, vicende paradossali, racconti divertenti, satirici, grotteschi, veri, assolutamente non veri, di costume, scostumati, irriverenti, tradizionali, storici, quasi storici, inventati di sana pianta e di pianta assai malvagia, miti rivisitati, ricordi travisati... Eroi balbettanti, masche benevole, marziani ubriachi, bocciatori infelici: una varia umanità popola il Piemonte antico e moderno, sospeso tra un passato da rispettare e un futuro da inventare. Storie per tutte le stagioni, per lettori di ogni età, anche (e soprattutto) per i non piemontesi.
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Mazzocato Gian Domenico
San Martino e il mantello. A 1700 anni dalla nascita, la vita, i luoghi, le tradizioni
ill., br.
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Martinis Mario
Tradizioni religiose del Friuli. Usi del ciclo liturgico e consuetudini popolari
ill., br. Benedizione dell'acqua alla vigilia dell'Epifania, Cuestue de stele, Liturgia dell'Epifania (Pascne Tafanie), Proclamatici Paschatis in Ephiphania, Messa del tallero, Messa dello spadone, Siops e ricompense parrocchiali, Sant'Antonio abate e la benedizione degli animali, Presentazione del Signore (Candelora), San Biagio e la benedizione della gola, San Valentino e la benedizione dei colacs e delle chiavette, Mercoledì delle Ceneri, Quaresima (usi liturgici e consuetudini del popolo), Miserere, Via Crucis, Quarantore, Dominica Laetare e culto dei morti, le Quattro Tempora (liturgia e tradizioni del popolo), San Giuseppe e l'Annunziazione porte della primavera, Domenica delle Palme, Settimana santa, Sacro Triduo Pasquale: riti del Giovedì santo (M/ssa chrismatis, Missa in coena Domini, rito della spoliazione degli altari), del Venerdì santo (rito dello scoprimento e adorazione della croce, Processione notturna e sue tradizioni) e del Sabato santo (Visita ai sepolcri, Usi paraliturgici, Veglia pasquale con benedizione del fuoco e dell'acqua), Pasqua di Resurrezione (Pasche Maiòr o Pascne flurìde), San Giorgio e San Marco, Rogazioni, Ascensione, Bacio delle Croci, Pentecoste (Pasche di rosis o Pasche di Mai), Maggio mese della Madonna, Santissima Trinità e il bacio delle croci slave, Corpus Domini, Sant'Antonio da Padova, Processione marina di San Vito a Marano, San Giovanni Battista (richiami solstiziali e Il mac di Sant Zuan), Liturgia estiva: processioni, voti e pellegrinaggi, Perdon di Barbana, Usi liturgici per il tempo meteorologico (Ad petendam pluviam, Ad repellendam tempestatem, Ad accipiendam sereni-tatem), I santi Ermacora e Fortunato, Madonna del Carmine, Santa Maria Maddalena, Sant' Anna, San Cristoforo, l'acqua e la Canicola, San Lorenzo e il culmine della calura, Assunzione della Beata Vergine Maria, San Rocco e la caduta dell'estate, Madonna della cintura e Cuarte d'avost, Natività di Maria, La Madone des planelis e des campanelis, Pellegrinaggio dell'8 settembre a Castelmonte, L'Addolorata, San Michele, Madonna del Rosario, Madonna delle Grazie, San Luca e San Simone, Questua dei morti, Ognissanti (usi liturgici e consuetudini del popolo), Commemorazione dei fedeli defunti, San Martino, Festa del Ringraziamento, Santa Caterina e Sant'Andrea porte dell'inverno, San Nicola, Immacolata concezione di Maria, Santa Lucia, Missus e Devetica novene del Natale, Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, Te Deum dell'ultimo giorno dell'anno.
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Simionato Stefania
Feste e fiere del Friuli Venezia Giulia. Mese per mese alla scoperta di una regione e dei suoi eventi
ill., br. In questo volume troverete un calendario ricco di eventi e appuntamenti per tutti i gusti, annotazioni su tradizioni, leggende e curiosità locali, con qualche nota sulle tipicità che danno origine alle varie sagre e anche qualche ricetta per rifare a casa le specialità assaggiate e i piatti della tradizione. Un invito a scoprire tutto il Friuli Venezia Giulia passando dai sagrati, dalle piazze e dai suoi abitanti!
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Casalini Fabio; Teruggi Francesco
Mai vivi mai morti
ril. lino C'era un tempo in cui i bambini nati-morti "tornavano alla vita", mostrando segni inequivocabili e prodigiosi. Superstizione? Eresia? Allucinazioni? Il miracoloso fenomeno aveva un nome cristiano, répit, (ripetere) ma affondava le sue radici nel più remoto e lontano passato. Mai Vivi Mai Morti è l'esito dell'appassionante indagine umana e storica intrapresa dai due autori, per ricostruire le lontane origini e i risvolti sociali, culturali e personali di questa forma rituale, tra le più diffuse e longeve della cristianità, che si è esaurita solo nel XIX. "... la vita è il vero prodigio, immensa ed effimera, per breve che sia".
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Centini Massimo
Mostri marini. Creature misteriose tra mito, storia e scienza
ill., br. Storici, naturalisti, geografi e cronisti di ieri ci hanno lasciato una serie di testimonianze su mostri del mare, che con il progressivo incremento di viaggi ed esplorazioni è via via aumentato, proponendo così una zoologia parallela, nella quale scienza e mito si contendono un primato comunque destinato al secondo. In questo libro i miti, le leggende, i documenti storici, le testimonianze e le conclusioni della scienza sui mostri del mare sono raccolti e analizzati con metodologia scientifica e proposti in un panorama di grande fascino, diretto a un diversificato numero di lettori. Dalla sirena a Moby Dick, dagli uomini pesce ai calamari giganti, dai serpenti marini alle isole viventi, l'autore raccoglie un numero rilevante di notizie, curiosità, fatti strani, ma sempre documentati. Nel volume sono centinaia le fonti prodotte: da quelle del mondo antico e medievale, fino a quelle che dall'epoca delle scoperte geografiche giungono a oggi. Un viaggio per chi ama il mare, ma anche per chi è interessato alle "cose strane" che contrassegnano questo nostro mondo e i suoi misteri.
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Okakura Kakuzo; Taddei M. (cur.)
Lo zen e la via del tè
ill., br. Già apprezzato in Cina, soprattutto negli ambienti religiosi, per i suoi effetti benefici, il tè si diffuse in Giappone assieme al buddhismo zen, conquistando a poco a poco i membri dell'aristocrazia militare e di corte e poi le altre classi sociali del Paese. Ma fu soprattutto a partire dal XV secolo che fiorì una tradizione squisitamente giapponese e si definì una cerimonia del tè, il cha no yu, che esercitò una profonda influenza anche in ambiti quali la produzione di porcellana, la pittura a inchiostro, l'arte di disporre i fiori e di creare giardini e l'architettura. Importanti figure come lo shogun Ashikaga Yoshimasa e celebrati maestri del tè quali Sen no Rikyu e Furuta Oribe si dedicarono a perfezionare questo rituale, avviando una tradizione che dura tutt'oggi. Scritto nei primi anni del secolo scorso allo scopo di preservare l'anima del Giappone in un periodo di rapide trasformazioni, questo libro di Okakura è un classico insuperato. Attraverso una prosa elegante e a tratti poetica, ci introduce al Teismo - la via del tè - in cui la semplicità e l'essenzialità dello Zen danno vita a una pratica suggestiva e di grande fascino. Leggendolo, ci familiarizzeremo con la storia antichissima di questa bevanda e comprenderemo il valore - estetico, culturale e spirituale - che essa ha assunto nel Paese del Sol Levante. Questa edizione è arricchita da una selezione di stampe e fotografie d'epoca che illustrano i diversi momenti della cerimonia del tè.
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Capasso Lydia; Esposito Giovanna
Santa pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste
ill., br. Le ricette di questo libro hanno tutte almeno un elemento in comune: accompagnano, insaporiscono e arricchiscono i giorni di festa dedicati ai santi. Queste gustose preparazioni, le cui origini sono spesso da ricercare in epoche e luoghi lontani, sopravvivono come testimonianza di usanze radicate nel tempo e come espressione della devozione popolare. Sfogliare Santa pietanza consentirà di soddisfare il palato, che assaporerà piatti di ogni genere e di varia provenienza, ma anche di appagare la curiosità di chi si interroghi sulle ragioni storiche e leggendarie delle tradizioni legate al culto dei santi. I lettori potranno quindi prendere idealmente parte alle "tavole di San Giuseppe", affollate di ricche portate, gustare le pietanze che si legano alla ricorrenza di San Martino, celebrare Santa Lucia assaggiando le aranàne o i lussekatter, dolcetti allo zafferano tipicamente svedesi, scoprire le delizie cucinate per Ognissanti e persino immaginare di addentrarsi nella magia e nel mistero della notte fra il 23 e il 24 giugno, rischiarata dalle fiamme dei "fuochi di San Giovanni" a cui, non serve precisarlo, si uniscono i piaceri della gastronomia.
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Passananti Filiberto; Minà Matteo
Il galateo del terzo millennio. Traduzione in italiano corrente del testo di monsignor Giovanni Della Casa
ill., br. La buona educazione ha ancora mercato nel Terzo Millennio? In un'epoca di globalizzazione, vale qualcosa la cortesia? Senza alcun dubbio! Pur se sono tempi difficili per le buone maniere, l'esercito delle persone bene educate è pronto alla riscossa e a sfoderare la spada dell'empatìa per creare una società più giusta, nella quale si possa vivere meglio. Sei secoli fa, il fiorentino monsignor Giovanni Della Casa scrisse un trattato sull'argomento, il Galateo, racconto di storie e situazioni comuni che contiene indicazioni precise da seguire nei rapporti sociali. Per riscoprire e diffondere gli insegnamenti del Monsignore, abbiamo scelto di presentare, capitolo per capitolo, un'attualizzazione della sua Opera in italiano corrente, una sintesi giornalistica destinata ai giovani e una raccolta di pareri di personaggi famosi, vicini, nei loro comportamenti, alla filosofia del Galateo: Gualtiero Marchesi, Giovanna Ferragamo, Renzo Arbore, Valentina Vezzali, Gillo Dorfles, Annie Féolde, Marco Gatti, Adriana Cantisani, Luca Rossi e Sandra Milo. A conclusione del volume, una copia dell'edizione del manuale stampata nel 1559. Prefazione di Csaba dalla Zorza.
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Occhibianco Cosimo
Ccussì si curàvunu li nanni nuésci
ill., ril.
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De Lotto Enrico
Gli spalti del dio Thor. Leggende cadorine
ill., br. Un percorso fantastico che si snoda attraverso i paesi del Cadore, fra crode, boschi, laghi popolati da esseri magici, divinità mitologiche, re, regine, cacciatori e animali parlanti.
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Barbagallo Mario
I quattro arcangeli
ill., br. Racconto storico e guida di viaggio, questo libro è un affascinante percorso alla scoperta dei quattro arcangeli nelle diverse culture del mondo. Un agile saggio che racconta la storia di Michele, Raffaele, Gabriele e Uriele ripercorrendone le vicende attraverso le leggende e i luoghi che li hanno visti protagonisti da oriente a occidente. A ciascun arcangelo è dedicato un intero capitolo che ne affronta la storia e ne esamina le caratteristiche peculiari, anche attraverso un ricco apparato iconografico in bianco e nero che riporta le rappresentazioni artistiche degli arcangeli e dei luoghi a loro associati. Completano il testo brani e preghiere della tradizione religiosa, scritti dell'antropofoso Rudolf Steiner e molto altro: tale abbondanza di rimandi dà luogo a una bibliografia variegata (in appendice) che amplia il bacino d'utenza del libro.
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Dalla Torre Anna Maria
Favole in Piemonte. Masche, esseri fatati e creature magiche
ill., br. Tra le grazie spaventose di certi palazzi piemontesi, tra le foglie sussurranti dei boschi delle nostre valli, nascoste nei sotterranei settecenteschi dell'Assedio, a volte bisbigliano, ci invitano, in modo subdolo e suadente, a entrare nelle loro storie, irretiti da magie e da paure che fanno della tradizione onirica e fiabesca piemontese, una delle più antiche e ricche d'Europa.
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Zappulli Andrea
Il sarto
br.
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Vitale Marco
I proverbi di Calatafimi. Antichi e modernissimi punti di vista iniziali sui grandi temi dell'Impresa
brossura I proverbi di Calatafimi, curioso, insolito libro, può considerarsi la summa del pensiero di Marco Vitale sul buon management. Pensato con un taglio divulgativo, è utile per imprenditori e manager; per gli studenti di questa materia e per chiunque abbia a che fare con persone o cose da organizzare e orientare; piacevole per chi semplicemente ami una buona lettura, ricca della saggezza di chi sa far emergere illuminanti collegamenti tra molti campi dell'esperienza umana e della cultura mondiale. Federalista della prima ora, amareggiato dalle forze politiche e sociali che usano il federalismo come pretesto per disgregare l'Italia, l'Autore si è recato a Calatafimi, dove si svolse la prima sanguinosa battaglia della spedizione dei Mille, per vedere più da vicino cosa costò questa nostra Unità. Qui, per avventura, si imbatte nel Vicolo dei Proverbi che raccoglie alcuni penetranti detti siciliani. Vi trova racchiuso un insegnamento profondo, utilissimo alla gestione dell'impresa moderna e al buon management. Ne scaturisce un libro agile, leggero, ma denso e prezioso, che dimostra l'attualità dell'antica saggezza contadina e vi aggiunge ciò che quella cultura non poteva ancora dare: le qualità di leadership e l'innovazione che Garibaldi, a Calatafimi, seppe dimostrare
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Martire Alessandro
Mitakuye Oyasin. Il viaggio dell'anima nellla cultura dei nativi americani
ill., br. In questo "viaggio dell'anima", Alessandro Martire propone un percorso fatto di immagini, pensieri e sensazioni a quanti desiderano "percepire" la profondità spirituale della nazione Lakota, tramandata con grande sacrificio dagli Anziani e da coloro che continuano a proteggere il più grande "tesoro" dei popoli del Continente della Tartaruga. Riflettere sugli insegnamenti della tradizione dei nativi americani, come sono sopravvissuti nei secoli alla violenza degli europei, permette di immergersi in un oceano di saggezza senza tempo, entrando con rispetto e consapevolezza in una realtà nella quale le sacre cerimonie hanno ancora un ruolo fondamentale. Questo libro è il primo passo di un cammino che richiede innanzitutto di allontanarsi dagli assoluti e dalle certezze della cultura occidentale, attaversando idealmente le immense praterie del Dakota e ascoltando il vento che ne accarezza l'erba e fa muovere le nuvole in cielo: l'obiettivo è cercare di comprendere finalmente che cosa sia il bene e che cosa sia il male, e come la Natura possa aiutarci a ritrovare quell'atteggiamento di rispetto per le altre culture che è tipico della spiritualità dei nativi americani, perché Mitakuye Oyasin, "siamo tutti fratelli".
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Carpeoro Giovanni Francesco
Summa symbolica. Istituzioni di studi simbolici e tradizionali. Vol. 1: Origine e dinamica dei simboli
ill., br. Dopo aver studiato il mondo dei simboli fin dal 1981, nel 1996 l'autore maturò la decisione di raccogliere tutti i suoi appunti in un'opera organica. Essa fu terminata nel 2003, ma è stata più volte aggiornata nel corso degli anni, assumendo dimensioni tanto imponenti da rendere necessaria una sua suddivisione in più parti. La prima - oggetto di questo volume - ha un taglio esclusivamente metodologico (tanto è vero che proviene da uno studio del 1994 che si intitolava Il Metodo Carpeoro) e costituisce il primo tentativo di individuare le regole e le leggi del mondo dei simboli in modo totalmente originale e autonomo rispetto ad altre discipline. L'auspicio dell'autore è che altri seguano la stessa impostazione - anche esprimendo opinioni critiche a proposito delle tesi contenute in quest'opera -, affinché sia riconosciuto agli studi simbolici e tradizionali quel carattere di scientificità fino a oggi loro negato.
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Rocca Federico
Hermès. L'avventura del lusso
ill., br. Parigi, 1837. Thierry Hermes, cittadino francese nato in terra tedesca, apre al numero 55 dell'elegante Rue Basse-du-Rempart (oggi assorbita nel Boulevard des Capucines) una manifattura di finimenti per cavalli. La qualità è eccelsa e già all'Esposizione Universale del 1867 Hermes vince la medaglia d'argento di prima classe. In pochi decenni il suo nome conquista l'aristocrazia europea e la rampante borghesia francese. Nel 1897 avviene la svolta: la casa, ora guidata dal figlio Charles-Emile (nella nuova, storica sede di 24, Rue du Faubourg Saint-Honoré), mette in commercio il "Sac Haut à Courroies", una grande borsa in cuoio destinata a contenere sella, briglie, morsi e bardature varie. Presto, però, si scopre che al posto di sella e briglie la borsa può ospitare una gran quantità di oggetti differenti, tutti quelli che un vero viaggiatore desidera avere con sé, ovunque nel mondo e in qualsiasi momento. Hermes entra così nel mercato della moda. Da allora, generazione dopo generazione (oggi siamo alla sesta, rappresentata da Pierre-Alexis Dumas e Pascale Mussard), Hermes ha allargato il suo raggio d'azione che - oltre ai prodotti per l'equitazione e a tanti diversi modelli di borse - comprende foulard, sciarpe, cravatte, abiti, calzature, profumi, orologi, bijoux, porcellane, argenti, cristalli.
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Spada Dario
Gnomi, fate, folletti e altri esseri fatati in Italia
br.
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Okakura Kakuzo
Il libro del tè. Lo Zen e il sorriso del filosofo
br. Nel corso del quindicesimo secolo, l'Oriente e il Giappone in particolare elevarono una bevanda, il tè, al rango di una vera e propria religione estetica: il teismo. Il teismo è un culto fondato sull'adorazione del bello. La sua cerimonia, che ne regola il culto, è il mezzo con il quale coloro che vi partecipano tentano di raggiungere il possibile in mezzo a quell'impossibile che chiamiamo vita. Nello spirito dell'esperienza Zen, questo libro, oltre alla descrizione di una delle più affascinanti tradizioni orientali, la cerimonia del tè, delinea un cammino spirituale e filosofico della persona verso quella vera saggezza che l'Occidente ha in parte perduto e che solo oggi si sforza di recuperare. Il testo contiene un'appendice sui maestri del tè e nove poesie giapponesi sulla cerimonia del tè, per la prima volta tradotte in italiano.
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Romeo Domenica G.
Artigianato tradizionale e arte popolare in Calabria
ill., br.
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De Luca Michele
La caffettiera napoletana. Nella tradizione folkloristica calabrese
brossura
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Della Sala Spada Agostino
I proverbi monferrini
ril.
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Gherardi Lido
Vita e lavoro della gente de' monti nel primo '900 in alta Versilia. Vol. 4: Giochi e tradizioni
ill.
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Binnella Giacomo; Filippetti Fabio
Ancona esoterica. La fontana del Calamo e Santa Maria della Piazza
ill. "Nessun culto si estingue senza lasciare tracce sulla nuova religione", ha affermato Margaret Murray. In questo libro si cercano tracce lasciate su due monumenti della nostra città per rispondere ad alcune domande: cosa si nasconde dietro i tredici mascheroni della Fontana del Calamo? Perché proprio tredici? Com'è potuto accadere che l'omerica sirena donna-uccello si sia trasformata nella medievale donna-pesce? E perché con due code? Infine, il gran dio Pan, metà uomo e metà caprone: è morto, o la sua potenza vive ancora nei simboli che lo raffigurano? Dietro queste immagini ormai familiari, Ancona dissimula le sue ricchezze segrete; misteriosi culti pagani, antichissimi idoli finalmente si ridestano da un sonno millenario.
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Sacchetti Federica
Minestrone letterario milanese. Locuzioni, motti, detti e proverbi meneghini
ill., br.
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Bussa Italo
L'accabadora immaginaria. Una rottamazione del mito
br. Il mito sardo della accabadora, la donna chiamata a dare la morte ai moribondi di difficile agonia, viene ancora oggi ritenuto storicamente fondato. Questo saggio pone però in rilievo come in letteratura emergano due forme soppressive, delle quali una è di natura magica. Individuati gli archetipi dei due tipi di soppressione, vengono sottoposte ad analisi critica tutte le fonti che, nell'ambito dei due filoni, si sono occupate dell'accabadura dall'inizio dell'Ottocento. Vengono così fatte emergere le numerose e fantasiose varianti che portano, nella attualità, alla sovrapposizione delle due forme, per cui l'accabadora maga diviene comunque una omicida umanitaria. Il fenomeno viene in tal modo alterato e dilatato, sulla spinta anche di risibili motivazioni identitarie. Fatto salvo il nucleo folklorico della usanza magica, viene evidenziato che l'accabadora omicida è una figura immaginaria, creata e alimentata da intellettuali e letterati, al di fuori di qualsiasi realtà storica. Il saggio analizza i testi di ogni singolo autore, procedendo, con matita rosso-sangue, alla rottamazione delle tesi del partito accabaduriale.
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Morelli Bruno
L'identità zingara. Riti miti magie racconti proverbi lingua
br.
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Vigna Bepi
Il popolo delle leggende. Dizionario delle creature e dei personaggi della tradizione popolare sarda
ill., ril. "In questo libro Bepi Vigna mette a disposizione un magazzino di materiali che un tempo in Sardegna servivano non solo per raccontare, ma anche per pensare e dare un senso al mondo. Ha avuto coraggio a decidere di mettere ordine in un luogo dove il fantasioso disordine è la regola. E ha avuto poi pazienza nel farlo, dalla A alla Z, aspirando alla completezza, per quanto gli è stato possibile. Ma non è solo questione di fantasioso disordine. È questione di fantasiosa abbondanza, senza limiti e senza termini; fantasiosa abbondanza propria di questa materia che, di per sé, non deve e non vuole avere né limiti né termini. Qui c'è poi da vedere tutto quello che di bello Stefania Costa ha tirato fuori dalle sue matite per ispirazione dei materiali raccolti, facendosi guidare dalla tradizione, anzi dalle tradizioni, non necessariamente solo sarde." (dalla prefazione di Giulio Angioni).
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Amori napoletani. Le grandi passioni che hanno fatto la storia di Partenope
br. Un'incredibile sequenza di vicissitudini, peripezie e cataclisimi amorosi che solo gli innamorati sono capaci di provocare e di sopportare: piccoli e grandi trame che s'intrecciano con la grande storia dell'antica capitale.
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Celotto Concetta
Andar per feste. Riti e tradizioni popolari a Napoli e in Campania
ill., br. La cultura più antica della nostra regione rimane ancora marginalizzata. Negli ultimi decenni il potere istituzionale o ecclesiastico è intervenuto per normalizzare e depurare feste popolari altrimenti creative e bellissime: la storica Piedigrotta, le celebrazioni per 'O Munacone alla Sanità, le irriverenti ma umanissime invocazioni delle "parenti" di San Gennaro. Ma le più antiche tradizioni non possono fare a meno di contenere un elemento in qualche modo "bacchico": le nostre feste, anche quelle più autenticamente religiose, travalicano il momento della fede cattolica e si uniscono a riti di remote divinità pagane, ad un mondo arcaico e magico lontanissimo nel tempo. Per fortuna da qualche tempo si tenta in molti luoghi di valorizzare le feste popolari, imparando a viverle proprio per la loro particolarità. Questo libro ne tenta una prima mappa, ma è soprattutto una sorta d'invito: conoscere e partecipare a queste tradizioni, esplorando da protagonisti e non da spettatori le più belle pagine culturali delle nostre città e dei più piccoli borghi.
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Margheriti Gian Luca
La Milano dei miracoli. Alla scoperta di chiese, reliquie e prodigi. Ediz. illustrata
ill., br. Nonostante le apparenze Milano è una città pia e devota. Ovvio quindi che, nel corso dei secoli, vi si siano registrati decine di episodi miracolosi spesso dal sapore leggendario: Madonne che piangono sangue, corpi incorrotti di santi che proteggono i bambini, fonti di acqua capace di curare qualunque malanno. Tutti episodi che ancora oggi si riverberano nelle usanze e nelle tradizioni milanesi Sono queste stesse tradizioni che spingono ancora oggi le donne incinte a frequentare determinate chiese, mentre le coppie di novelli sposi altre. Esiste addirittura una Madonna preposta a fare da aiuto alle ballerine in procinto di affrontare una prima importante. O una specializzata nel curare le malattie degli occhi. Credenti o meno, il percorso di La Milano dei miracoli si snoderà tra le chiese più importanti e belle della città alla ricerca di quadri e statue testimoni di prodigi; e se la visita non vale la richiesta di una grazia, vale sicuramente il tempo speso a guardare e a conoscere tanti capolavori dell'arte.
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Adinolfi Gaspare; Senatore Felice; Pepe C. (cur.)
L'incanto delle sirene
ill., br. Il volume ripercorre, attraverso l'analisi delle principali fonti letterarie (e iconografiche), il mito delle Sirene - origini, significato, nomi, genealogia ecc. - a partire dal racconto omerico del loro incontro con Odisseo fino alla localizzazione della loro sede in Occidente, e nei pressi del Golfo di Napoli in particolare: il culto delle Sirene e le varie ipotesi di ubicazione del loro tempio in Penisola Sorrentina sono il fulcro del saggio di Felice Senatore. Gaspare Adinolfi delinea, invece, le tappe salienti della biografia di Norman Douglas, con il suo approdo a Capri e dintorni, e la genesi e le peculiarità del suo Siren Land (1911), l'opera che sancisce la definizione di Terra delle Sirene per la Penisola Sorrentina: itinerari tematici, per escursionisti esperti e meno esperti, consentono infine di percorrere il 'territorio delle Sirene' sempre orientandosi nel Mito.
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Alessandro Lillo
I banniatini. Grida di mestieri
ill.
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Russo Sara
Li rivilisi. Proverbi, modi di dire, indovinelli, cunti, mestieri
ill.
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Ranisio Gianfranca
Il lupo mannaro. L'uomo, il lupo, il racconto nella licantropia
ill.
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Angiuli L. (cur.); Cappelli P. (cur.); Di Turi L. (cur.)
Storie da ridere della tradizione pugliese
br. I 28 testi della raccolta scaturiscono dalla trascrizione creativa di narrazioni registrate sul campo tra il 1984 e il 1992. I temi dei racconti attingono a un repertorio uniformemente diffuso in un'area che va dall'alta murgia alla marina barese e possono ridursi ai seguenti: monaci e preti, morte e riso, scempiaggine e furbizia. È l'alternanza di questi temi a ritmare la struttura della presente raccolta, formando delle triadi comiche regolarmente sequenziate. È possibile ascoltare online le registrazioni di ciascuna narrazione, nelle versioni originali, all'indirizzo youtube.com/user/EdizioniPagina/playlists.
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Travaglini Nicoletta Camilla
Il Graal in Abruzzo. La Cerca archeo-antropologica
ill., br. L'eterna e affascinante ricerca del Graal ha incantato gli studiosi di tutte le epoche e la nostra non fa eccezione. Nel mistero di un lunga inchiesta che si snoda attraverso i secoli, luoghi e personaggi oscuri paiono sul punto di svelare i loro arcani segreti; la storia di questa inafferrabile Reliquia si perde così nella leggenda celata ai nostri occhi dalle pesanti coltri delle sabbie del tempo. In questo libro, Nicoletta Camilla Travaglini ha raccolto le possibili tracce del Graal nelle terre degli Abruzzi dove, come emerge da questo reportage, esso sembra aver lasciato profondi segni del suo probabile passaggio tanto a livello antropologico che archeologico. Lanciano e i suoi Miracoli Eucaristici, le sue Chiese, la storia di Longino e della lancia del destino; Atessa, la processione del Graal e le inquietanti testimonianze simboliche che al Graal rimandano; San Giovanni in Venere, in cui potrebbero essere stati custoditi la Sacra Reliquia e i molti, terribili segreti legati all'ordine del Tempio; Vasto, la Spina della Corona di Gesù e la tradizione del Toson d'oro; Manoppelo e la Veronica; e poi ancora San Buono, Liscia, Pollutri...
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Trubiano Enrico
Antiche feste d'Abruzzo. 44 occasioni per visitare una meravigliosa regione
ill., br. Il libro raccoglie pagine ingiallite nel tempo, che tornano a rivivere insieme ai documenti d'epoca e a qualche rara testimonianza. Particolare spazio è dedicato all'analisi di fonti immacolate, tratte dall'archivio dell'autore. 44 feste celebrate, patrimonio antropologico e idenditario, di cui alcune di indubbia originalità, altre che ripetono uno schema fisso, altre ancora che raccontano di vetuste dispute, mai sopite, ma tutte ancora intrise di passione e di fede.
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Ronzoni Domenico Flavio
Il curioso della Brianza
br. Questo volume raccoglie trenta tra articoli e saggi di D. F. Ronzoni pubblicati negli ultimi due decenni su vari giornali e riviste, in particolare su Brianze, periodico di cultura del territorio attivo dal 1998 al 2012. Gli argomenti sono vari, ma il denominatore è comune: la Brianza. I testi si addentrano tra le pieghe spesso nascoste della sua storia, su aspetti poco noti del suo territorio, riportando alla luce elementi della sua tradizione. A volte la Brianza è solo il punto di partenza, come nella bella storia dell'amicizia tra Ernesto Teodoro Moneta e Ada Negri, o come nel saggio inedito dedicato a Giuseppe Cuzzi, brianzolo nato a Nava, con una vita romanzesca che lo portò a condividere una delle pagine più drammatiche della storia africana del secondo Ottocento.
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Tattolo Giuseppe
Castel del Monte. La leggenda. Il mito
ill.
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Vogler Chris
Il viaggio dell'eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema
br. Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro per riemergere alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto Jung, se il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell'umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo. Questo libro tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui lo studioso americano Joseph Campbell, analizza l'eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all'analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l'eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l'eroe a compiere un tragitto "iniziatico", tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film. Un testo che nasce da una rielaborazione narratologica che parte da Aristotele e la sua "Poetica" e, passando per Freud e Jung, Lucas e Spielberg, torna a noi.
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Fochesato Walter
Belin!!
ill., br.
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