|
Ferraris Maurizio
Mobilitazione totale
br. Un fatto è certo. Il panopticon esiste, ed è il web: un panopticon singolare, cieco, e con al posto di controllo non un essere umano ma una memoria infinita, e con un sapere che è essenzialmente burocratico. Tutto questo urta frontalmente con quanto ci era stato detto all'apparire del web, e cioè che i nuovi media avrebbero portato emancipazione, e tendenzialmente una riduzione del lavoro. Per quello che abbiamo visto sin qui, il web non è emancipazione ma mobilitazione. Non si limita a fornire ai suoi utenti nuove possibilità informative ed espressive; diviene lo strumento di trasmissione di responsabilità e ordini finalizzati al compimento di azioni. Trasformando ogni contatto in una richiesta che esige una risposta individuale, il web è un grande apparato su cui non tramonta mai il sole, in cui si lavora senza neppure sapere di stare lavorando. La risposta fondamentale che vuole il web è quella suggerita dallo smartphone quando si digita la s: "Sto arrivando!".
|
|
Ferraris Maurizio
Postverità e altri enigmi
br. Quanta verità c'è nella postverità? Anche se è forte la tentazione di dire che le bufale sono sempre esistite, che la menzogna è un ingrediente imprescindibile della politica e della vita, e che dunque non c'è niente di nuovo sotto il sole, anche se viene voglia di tagliar corto dicendo che si tratta tutt'al più di fare attenzione a quel che si legge così come si fa attenzione a quel che si mangia e si beve, la postverità è un concetto filosoficamente rilevante e la sua emergenza definisce una caratteristica essenziale del mondo contemporaneo: l'alleanza tra la potenza modernissima del web e il più antico desiderio umano, quello di aver ragione a tutti i costi.
|
|
Ferraris Maurizio
Spettri di Nietzsche. Un'avventura umana e intellettuale che anticipa le catastrofi del Novecento
br. "In fondo la tua vecchia creatura adesso è un animale straordinariamente famoso" scrive Nietzsche alla madre, da Torino, nel dicembre 1888. Vuole illudere lei e se stesso: non è vero, nessuno lo conosce, è costretto a pubblicare i libri a proprie spese. Ma nel 1900, quando muore, ignaro di tutto dopo il tracollo che lo ha ridotto alla demenza, è davvero la star che aveva sognato di essere, celebrato da D'Annunzio e Thomas Mann, messo in musica da Strauss e dipinto da Munch. Soprattutto, per uno strano sortilegio, la volontà di potenza sembra uscire dalle pagine dei libri per farsi storia, dalle tempeste di acciaio della Prima guerra mondiale alla catastrofe di Hitler a Berlino. "Io sono Marlow, il testimone secondario. Lui è Kurtz" scrive Maurizio Ferraris, e risale la vita di Nietzsche come un fiume - il Congo di Cuore di tenebra o il Mekong di Apocalypse Now - ripercorrendone i vagabondaggi, tra l'Engadina e la Riviera, dalla fatale Torino alla Sassonia delle origini. Così a ogni stazione corrisponde un contenuto di pensiero - dal dionisiaco all'Eterno Ritorno, dal nichilismo alla morte di Dio - e insieme uno spaccato della storia intellettuale del Novecento.
|
|
Ferraris Maurizio
Tracce. Nichilismo moderno postmoderno
br. «Ho pubblicato "Tracce" da ragazzo, avevo smesso da poco di leggere "L'isola del tesoro". Ecco la quarta di allora: "'Tracce', una parola chiave della filosofia del Novecento (Ernst Bloch, Jacques Derrida), in questa raccolta di saggi delinea una serie di percorsi - dunque, di tracciati e di vie di ricerca presenti nella riflessione contemporanea: dal dibattito sul nichilismo alla 'crisi della ragione', dal 'pensiero debole' alla 'condizione postmoderna'. Vale a dire, al tempo stesso, una rete concettuale eterogenea e ancora in fieri, sul traino della storia delle idee; e la deliberata rivendicazione di un pensiero della differenza e della molteplicità, sul piano della riflessione teorica propriamente detta (Deleuze, Derrida, Lyotard, Vattimo, Rorty...). Di questi progetti incompiuti o sentieri interrotti, Tracce vuole offrire una presentazione ragionata, seguendo il filo conduttore (tematico e teorico) di un nichilismo non patetico né eroico che abbandoni cioè 'un certo tono apocalittico adottato da qualche tempo in filosofia'". Da allora molte cose (non tutte) sono cambiate, in me e fuori di me. Dire che non rinnego niente sarebbe falso, visto che per me diventare filosofo (ammesso e non concesso che ciò sia avvenuto, e che qualcosa del genere, "diventare filosofo", avvenga in generale) ha coinciso proprio con il rinnegare, denigrare, sbeffeggiare, o anche solo stufarsi di buona parte delle cose che scrivevo in quel libro.» (Maurizio Ferraris).
|
|
Ferraris Maurizio; Terrone Enrico
Filosofia teoretica
br. Il manuale offre un profilo chiaro e aggiornato della filosofia teoretica, utile a guidare gli studenti nell'acquisizione di concetti, temi e metodi della disciplina. La prima parte, affidata a Enrico Terrone, segue la nascita e lo sviluppo dell'atteggiamento teoretico individuandone i tratti distintivi. La seconda parte, di Maurizio Ferraris, propone una categorizzazione della riflessione teoretica mettendo a confronto esempi dell'età antica, moderna e contemporanea.
|
|
Ferraris, Angiola
Ludovico di Breme. Le avventure dell'utopia.
cm. 17 x 24, 224 pp. Biblioteca di ?Lettere italiane? - Studi e testi 425 gr. 224 p.
|
|
FERRARIS-MORARDET Camilla
MOTIVI MILANESI. Pagine di un diario. Prefazione di Carlo Linati.
In-8 p., bross. (picc. manc. e strappi), pp. 345. Testo ben conservato.
|
|
Ferraro Giuseppe
Fragilità. Cura della vita e legami di esistenza
br. Fragile è il senso che diamo alle cose che accadono. Fragili sono le parole. La debolezza, la vulnerabilità, la precarietà. È l'essere esposti al male e alla malattia. Fragile è il bambino, il vecchio, il migrante, il degente, l'indigente, chi è solo. Fragile è la propria stessa vita. Fragile è la bellezza. La forza del coraggio. La fragilità è rinchiusa in carcere, nelle scuole del buon Dio, nella miseria, nella fuga di popolazioni, nelle catastrofi e nelle epidemie. La terra è fragile. La tenerezza. Ma ognuno di noi è esposto all'"essere fra" la vita e il mondo, fra l'ignoto e il noto; ognuno ne porta il segreto in quel momento del "non ce la faccio" che si confessa solo a chi si ama. E ogni volta si tratta di ricomporre l'"essere fra", trovare una relazione, una connessione, avere cura. E non basta la terapia come somministrazione del farmaco, ma il nostro starci accanto per ritrovare nella fragilità il segreto della comunità e il sapore della felicità.
|
|
Ferraro Giuseppe
Il prefetto e i briganti. La Calabria e l'unificazione italiana (1861-1865)
brossura Il crollo del Regno delle Due Sicilie e l'unificazione italiana segnarono per le province meridionali un periodo di diffusa instabilità. Vecchie e nuove problematiche si fusero rendendo l'amministrazione di gran parte di questo territorio difficile per i primi governi italiani. La classe dirigente liberale cercò di rimediare alla diffusa instabilità e conflittualità inviando nel Mezzogiorno prefetti, funzionari, militari di origine settentrionale per rafforzare in tal modo l'unificazione appena raggiunta. In questo contesto, nell'aprile 1861 venne nominato prefetto della provincia di Cosenza (Calabria Citra) il valtellinese Enrico Guicciardi. Proprio la vicenda appassionante di Guicciardi e l'utilizzo, tra le altre, di fonti storiche inedite, custodite in archivi pubblici e privati, permettono all'autore di raccontare i primi anni dell'unificazione italiana in Calabria, con particolare attenzione al brigantaggio, alla questione della terra, alla conflittualità tra potere politico e militare sul territorio, in uno dei momenti più critici della storia d'Italia.
|
|
Ferraro Giuseppe
Vincenzo Padula e i briganti. Storiografia e discorso pubblico
br. Il tema del brigantaggio negli ultimi anni è al centro di un dibattito pubblico spesso polarizzato su posizioni contrastanti, ma non sempre suffragato dall'indagine storico-critica. Attraverso gli scritti di Vincenzo Padula, apparsi su «Il Bruzio», si è voluto approfondire una pagina cruciale di un fenomeno complesso e radicato sia nella storia dell'Italia meridionale che nel discorso pubblico attuale. Nei suoi scritti Padula approfondì la complessità del fenomeno, le sue radici di lungo periodo e le diverse energie che si fronteggiarono al suo interno. I temi e gli interrogativi posti da Padula portano ancora oggi a confrontarci con la storia dell'Ottocento e del brigantaggio meridionale con uno sguardo non solo territoriale.
|
|
Ferrarotti Franco
I miei anni con Adriano Olivetti a Ivrea e dintorni, da New York a Matsuyama
br. Questo breve saggio è un pro-memoria, riguarda le esperienze vissute dall'autore a stretto contatto con uno dei più lungimiranti e meno compresi imprenditori italiani della prima metà del Novecento. La lezione di Adriano Olivetti è valida ancora oggi e lo sarà anche più decisamente nel prossimo futuro, se si vorrà ancora puntare sull'industrializzazione senza disumanizzazione. Il problema odierno dello sviluppo tecnologico consiste nel comprendere la contraddizione dell'azione tecnicamente progredita di oggi: una struttura di dominio che però, per funzionare, ha bisogno della collaborazione di tutte le parti che vi contribuiscono. La figura di Adriano Olivetti aspetta ancora oggi di venire scoperta e compresa in tutta la sua portata. Questo libro è una piccola testimonianza a questo scopo.
|
|
Ferrarotti Franco
Un greco in via Po. Passeggiate silenziose con Nicola Abbagnano
br. «E' morto da qualche anno. Da quanti? Non lo so. Non voglio saperlo. Per me è ancora qui, si aggira silenzioso fra noi. Il dialogo cominciato settant'anni fa è ancora aperto. Il silenzio dei morti è eloquente. Basta saperlo ascoltare». «Nicola Abbagnano aveva imparato per tempo a rinunciare, in parte almeno, alla vitalità in favore della serenità, all' emotività anche geniale per restare fedele all' imperativo della misura. In questo senso era un greco nell' accezione classica del termine, un greco apollineo e imperturbato, più che dionisiaco». Con questo ritratto del filosofo che fu tra i primi a diffondere in Italia la conoscenza di Heidegger, Jaspers e Sartre, Franco Ferrarotti conclude un'ideale «teatralogia dell'amicizia», inaugurata con la figura di Adriano Olivetti e proseguita con Cesare Pavese e Felice Balbo. Gli incontri all' Università di Torino in anni «che sanno ancora di guerra», il confronto tra le aspirazioni e i metodi della filosofia e della sociologia, le lunghe silenziose passeggiate fianco a fianco che solo una rara e raffinata intesa può spiegare. «E' forse venuto il tempo - scrive Ferrarotti - per una riconsiderazione serena di quel nesso fra esistenza, progetto, ricerca sociale che non ha nulla di artificioso o di occasionale, ma che al contrario si lega necessariamente all' insieme del pensiero di Abbagnano come suo sbocco necessario».
|
|
FERRATA G. (Testo di)
1963: MILANO DALL'OTTOCENTO AL DUEMILA. Disegni di Ernesto Reccani.
In-4, tela editoriale, sovracoperta, pp. 55, con num. disegni a colori e in b.n. nel testo. In buono stato (good copy).
|
|
FERRAZZA M. (A cura di)
UMANITA' E RELIGIOSITA' DI CAGLI. Cento disegni. Presentazione di F. Bellonzi.
In-4 gr., brossura, pp. 111 con 100 illustrazioni in bianco e nero riproducenti disegni a olio su carta. In buono stato (good copy). .
|
|
Ferrero Ernesto
Napoleone e i libri
brossura
|
|
Ferretti Gian Carlo
L'editore Cesare Pavese
br. Redattore, direttore editoriale, direttore di collana, voce nel coro del «mercoledì», editore di se stesso, oltre che autore e traduttore e curatore in proprio, Cesare Pavese è una personalità di primissimo piano in Casa Einaudi, e uno dei maggiori letterati editori del Novecento italiano. Di lui questo saggio di Gian Carlo Ferretti traccia ritratto organico e completo, con un'ampia consultazione di carte inedite. Ne scaturisce una figura originale di editore, intellettuale coltissimo e epistolografo d'eccezione, sempre attento alle esigenze del lettore, capace di dare un contributo fondamentale alla strategia di Giulio Einaudi, di muoversi tra sapienti mediazioni e forti tensioni all'interno della «concordia discorde» degli einaudiani, e capace altresì di realizzare nella sua collana viola una tendenza che interagisce intimamente con la sua poetica del mito. Questo ritratto finisce per diventare anche uno spaccato della casa editrice Einaudi, ricco di episodi significativi e di aneddoti curiosi, e di protagonisti indimenticabili: da Leone e Natalia Ginzburg a Giaime Pintor, da Felice Balbo a Massimo Mila, dal grande rivale Elio Vittorini a Italo Calvino a tanti altri. Ma questa è anche la storia di un suicidio a lungo protratto, attraverso il travaglio creativo, la contraddittorietà politica e la disperazione amorosa: una spinta autodistruttiva dalla quale Pavese riesce a difendersi con il suo infaticabile lavoro, tra ruvidezza, ironia e dedizione, fino al gesto estremo.
|
|
Ferretti Giovanni
La trascendenza dell'amore. Saggi su Max Scheler
brossura Il titolo del volume, "La trascendenza dell'amore", sintetizza il nucleo focale del pensiero di Max Scheler sull'amore. Esso, infatti, è inteso non come un semplice vissuto soggettivo, ma come un vissuto che apre all'alterità, è scoperta dei valori più alti della persona amata, è "gesto di trascendenza cosmica", che ci fa partecipare all'amore stesso di Dio per il mondo. I primi tre saggi del volume sono una riflessione densa ed articolata sulla preziosa fenomenologia dell'amore che Scheler ci ha offerto. Seguono due saggi che esaminano la svolta che egli ha impresso alla filosofia della religione del novecento, influenzando la stessa teologia cattolica. Chiudono la raccolta un saggio sull'attualità della sua diagnosi dello "spirito capitalistico-borghese" proprio dell'Occidente moderno ed uno sulla interpretazione del pensiero di Scheler data in Italia da Vincenzo Filippone-Taulero.
|
|
Ferretti Maria; Berelowitch A. (cur.); Carli M. (cur.); Rapone L. (cur.)
L'eredità difficile. La Russia, la rivoluzione e la memoria (1917-2017)
br. "L'eredità difficile" propone una selezione ragionata degli studi che Maria Ferretti ha dedicato alle rivoluzioni russe del 1917, alla resistenza operaia di fronte all'industrializzazione forzata, alla genesi dello stalinismo e al sistema del Gulag, alla memoria storica e agli usi pubblici del passato nella Russia contemporanea, selezione da cui emerge una coerente e originale analisi di processi spesso colti nella loro "dimensione umana" e con un'attenzione fuori dal comune per i fattori di modernizzazione e le circostanze di crisi. La rivoluzione bolscevica e lo stalinismo vi appaiono situati al punto di intersezione fra la lunga durata della storia russa, con la stabilità delle sue politiche, le sue credenze messianiche e il preponderante ruolo dello Stato nel plasmare la società, e la storia dell'Occidente, col suo modello industriale, il mito del progresso e il fascino dell'ingegneria sociale. Un volume necessario per decifrare una tra le potenze protagoniste dello scacchiere mondiale attuale, e del recente passato.
|
|
Ferri Cataldi Giandomenico
Alvise Querini. Dispacci al Senato. Vol. 1
brossura Per meglio comprendere le vicende storiche che accompagnarono la caduta della Repubblica di Venezia, appare assai utile la lettura dei 187 Dispacci che l'ultimo ambasciatore veneziano, Alvise Querini, inviò da Parigi al Doge ed al Senato veneto nei due anni dal 1795 al 1797. Questi Dispacci sono stati recentemente pubblicati (2006) dalla Biblioteca Marciana nella "Collana di Studi N.6". Sono egualmente importanti gli Allegati, all'epoca chiamati "Inserte", che Querini univa ai Dispacci nella valigia diplomatica per Venezia. Si tratta di numerosi documenti diplomatici, ma soprattutto di circa 500 estratti da articoli di giornali parigini dell'epoca, con la precisa descrizione del susseguirsi dei vari avvenimenti europei che gradualmente determinarono la fine dell'antico e glorioso Stato veneziano, dopo più di 1000 anni di indipendenza politica.
|
|
Ferri Cataldi Giandomenico
Alvise Querini. Dispacci al Senato. Vol. 2
brossura Per meglio comprendere le vicende storiche che accompagnarono la caduta della Repubblica di Venezia, appare assai utile la lettura dei 187 Dispacci che l'ultimo ambasciatore veneziano, Alvise Querini, inviò da Parigi al Doge ed al Senato veneto nei due anni dal 1795 al 1797. Questi Dispacci sono stati recentemente pubblicati (2006) dalla Biblioteca Marciana nella "Collana di Studi N. 6". Sono egualmente importanti gli Allegati, all'epoca chiamati "Inserte", che Querini univa ai Dispacci nella valigia diplomatica per Venezia. Si tratta di numerosi documenti diplomatici, ma soprattutto di circa 500 estratti da articoli di giornali parigini dell'epoca, con la precisa descrizione del susseguirsi dei vari avvenimenti europei che gradualmente determinarono la fine dell'antico e glorioso Stato veneziano, dopo più di 1000 anni di indipendenza politica.
|
|
Ferri Cataldi Giandomenico
Lettere familiari ad Alvise Querini
brossura Nelle 163 lettere che Francesco Lippomano scrive al genero Alvise Querini durante i due anni nei quali quest'ultimo rappresenta la Repubblica di Venezia a Parigi (1795-1797), seguiamo settimana dopo settimana, il dramma spirituale di un aristocratico veneziano che vede prima messi in dubbio, e poi distrutti, i valori e le istituzioni nei quali credeva con cieca e assoluta fede. I 1200 anni della storia repubblicana davano la certezza ai Patrizi Veneti che mai sarebbe potuta avvenire la fine della loro indipendenza e del loro prestigio. La delusione fu quindi veramente straordinaria e in queste lettere l'intero graduale processo degenerativo viene descritto con grande passione e sincerità.
|
|
Ferri Edgarda
Un gomitolo aggrovigliato è il mio cuore. Vita di Etty Hillesum
brossura Esther Hillesum, detta Etty, è una ragazza olandese di origini ebraiche, colta, curiosa, dalla sensibilità inusuale. Appassionata di letteratura russa e lettrice vorace, lavora come dattilografa al Consiglio Ebraico: la sua è una condizione privilegiata, allo scoppiare della Seconda guerra mondiale e con l'inizio delle persecuzioni razziali potrebbe scappare e salvarsi. Potrebbe coltivare i suoi studi, scoprire l'amore che comincia ad affacciarsi nella sua vita, realizzare i mille sogni suggeriti dalla sua fantasia. Ma decide di non abbandonare la sua famiglia, il suo popolo, e di condividerne fino in fondo la sorte. Così, il 7 settembre 1943, dopo i mesi passati nel campo di transito di Westerbork, sale su un treno per Auschwitz da cui, quasi trentenne, non farà più ritorno. In questo appassionante ritratto, che si legge come un romanzo di grande intensità, Edgarda Ferri racconta l'animo ribelle e poetico di Etty Hillesum, gli anni della gioventù e della guerra affrontati con uno spirito mai esausto, un "umanesimo radicale" che ha trovato nelle pagine del suo diario e delle sue lettere un'altissima interpretazione letteraria. Considerata uno dei simboli della Shoah, la vita e l'opera di Etty Hillesum sono diventate fonti di ispirazione contro l'oblio della memoria, esempi di altruismo e solidarietà capaci di sopravvivere alle atrocità della storia. Questo libro ci trasporta con intimità e rispetto nei suoi momenti privati, nelle scelte coraggiose, nel cuore tormentato di una donna dalla forza indomita e mai dimenticata.
|
|
Ferrieri, Luca
fra l'ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire Letture e passioni che abitiamo
Questo libro intraprende un viaggio, teorico ed esperienziale, attraverso le passioni della lettura. Iniziando da quelle notturne come la malinconia, la nostalgia, l'accidia, e facendone sempre intravedere il rovescio, il desiderio di felicità e di amore che le muove. La lettura viene letta a partire dalla stiva, dove il cielo è un pavimento fessurato. Nulla è sicuro, ma tu leggi, sussurra l'occhio al ciclone, prima del silenzio. This book takes a theoretical and experiential trip across the passions of reading. Beginning with the nocturnal ones, such as melancholy, nostalgia, sloth, but always showing glimpses of their reverse, the desire of happiness and of love that moves them. The reading is read starting from the hold, where the sky is a cracked floor. Nothing is secure, but read! whispers the storm centre, before the silence. cm 16 x 23, xviii-336 pp.
|
|
FERRIGNI Mario
VIRGILIO. Poeta italiano.
In-8 gr., bross., sovracoperta, pp. 99,(5). Elegante edizione in tiratura di 275 esemplari numerati, su carta della Miliani di Fabriano. Il carattere usato è il "Paganini" - disegnato da Raffaello Bertieri. Dedica autografa dello stampatore. Bell'esemplare con barbe, intonso.
|
|
Ferrini Costanza
Venature mediterranee. Dialogo con scrittori di oggi
brossura
|
|
Ferris Paul; Mutti C. (cur.)
Dylan Thomas. Essere un poeta e vivere di astuzia e birra
br. La personalità di Dylan Thomas emerge in tutti i suoi risvolti romanzeschi dalle pagine di questa biografia: a tratti comica, spesso disperata, sempre eccessiva. Paul Ferris cattura l'essenza di Dylan Thomas con grazia e precisione, raccontando la tragedia di un uomo brillante ma tormentato, disastrosamente ossessionato dalla sua 'vocazione di poeta', spesso il peggior nemico di se stesso.
|
|
Ferro P. Luigi
La penna d'oca e lo stocco d'acciaio. Gian Pietro Lucini, Arcangelo Ghisleri e i periodici repubblicani nella crisi di fine secolo
br. Cento anni fa, mentre deflagrava la crisi che avrebbe portato allo scoppio della Grande Guerra, moriva Gian Pietro Lucini, il più importante scrittore civile italiano tra Ottocento e Novecento. Il saggio di Pier Luigi Ferro ricostruisce e analizza, sulla base di documenti d'archivio inediti e interventi mai più ripubblicati, uno snodo fondamentale della vicenda umana e intellettuale di Lucini, a partire dagli esordi come giornalista culturale e passando attraverso il coinvolgimento nella nascente editoria industriale. Gli eventi del maggio di sangue milanese, con le stragi di Bava Beccaris, porteranno lo scrittore ad accentuare il suo impegno politico e a esprimere le proprie posizioni critiche sui principali periodici repubblicani legati all'iniziativa di Arcangelo Ghisleri ("La Educazione Politica", "L'Italia del Popolo", "La Ragione"), scontrandosi con la censura e la giustizia monarchica. La storia di un intellettuale "sovversivo", e perciò non casualmente espunto dal canone ufficiale delle patrie lettere, intrecciata a filo doppio con le vicende e le contraddizioni dell'Italia sabauda.
|
|
Ferroni Giulio
Francesco De Sanctis. Benvenuti, miei cari giovani
br. A duecento anni dalla nascita di Francesco De Sanctis (1817- 1883) l'eredità del grande letterato e filosofo risulta essere più che mai vitale, propositiva e utile per migliorare lo stato di salute della nostra cultura. È da questa prospettiva che Giulio Ferroni lo ricorda, in maniera ampia e articolata, come figura imprescindibile per comprendere la storia della letteratura e della critica italiana. E a rappresentarne la modernità e attualità di pensiero, è stata scelta per questo volume la prolusione tenuta al Politecnico di Zurigo in apertura dell'anno didattico 1856-1857. Nel suo discorso di benvenuto, il professore di Storia della Letteratura italiana ricorda a quei giovani, chiamati ad affrontare gli studi scientifici e tecnici, l'importanza di una educazione intellettuale e morale che può provenire solo dallo studio delle lettere, l'unico in grado di far evolvere un giovane dal suo stato "rozzo" e "salvatico". Parla ai giovani di oggi, con comunicativa intensità e passione, l'arringa desanctisiana in difesa della letteratura, della poesia e dell'arte.
|
|
Ferroni Giulio
Gli ultimi poeti. Giovanni Giudici e Andrea Zanzotto
ril. Giovanni Giudici e Andrea Zanzotto: due grandi poeti, due amici, due uomini comuni. Uniti dalla passione per l'arte, hanno condotto una vita lontano da ogni ostentazione intellettuale, dimostrando che la letteratura più vera resiste entro la più semplice, disponibile e amichevole umanità. Questo libro vuole essere un omaggio alla grandezza dei due letterati - scomparsi l'anno scorso - e a un linguaggio poetico caratterizzato dalla capacità di toccare i nodi più difficili del pensiero e della cultura con un'immediatezza comunicativa fuori dal comune.
|
|
Ferroni Giulio
Letteratura italiana contemporanea 1945-2014
brossura A pochi anni dall'inizio del XXI secolo possiamo guardare al Novecento come a un blocco unico, un insieme di cento anni, a una parte dei quali hanno partecipato anche molti degli attuali viventi adulti. Un secolo di trasformazioni inaudite, senza precedenti nella storia dell'umanità, a cui la letteratura ha dato voce nei modi più vari ed opposti, cercando di identificarsi con il vortice della storia oppure affermando la resistenza di sentimenti e passioni, di tutto ciò che rischiava di perdersi: un fitto proporsi di esperienze, di interrogazioni del senso della vita e del mondo, di sguardi all'amore, alla bellezza, al dolore, al destino degli esseri umani, della civiltà e della natura. La letteratura del Novecento ha seguito da molteplici punti di vista la parabola della modernità: ha messo in discussione e disintegrato i modelli della tradizione, oppure li ha confrontati criticamente con l'emergere dei nuovi orizzonti di vita. Questo manuale traccia un quadro completo della storia della letteratura italiana del Novecento: una rigorosa periodizzazione (articolata in quattro grandi sezioni: Prologo, 1900-1910; Guerre e fascismo, 1910-1945; Ricostruzione e sviluppo nel dopoguerra, 1945-1968; Verso una civiltà planetaria, 1968-2014) lega ai dati storici e istituzionali tutte le informazioni essenziali, in una originale prospettiva critica, che dà luogo anche a fondamentali aperture verso le grandi letterature straniere.
|
|
Ferroni Giulio
Letteratura italiana contemporanea. 1900-1945
brossura A pochi anni dall'inizio del XXI secolo possiamo guardare al Novecento come a un blocco unico, un insieme di cento anni, a una parte dei quali hanno partecipato anche molti degli attuali viventi adulti. Un secolo di trasformazioni inaudite, senza precedenti nella storia dell'umanità, a cui la letteratura ha dato voce nei modi più vari ed opposti, cercando di identificarsi con il vortice della storia oppure affermando la resistenza di sentimenti e passioni, di tutto ciò che rischiava di perdersi: un fitto proporsi di esperienze, di interrogazioni del senso della vita e del mondo, di sguardi all'amore, alla bellezza, al dolore, al destino degli esseri umani, della civiltà e della natura. La letteratura del Novecento ha seguito da molteplici punti di vista la parabola della modernità: ha messo in discussione e disintegrato i modelli della tradizione, oppure li ha confrontati criticamente con l'emergere dei nuovi orizzonti di vita. Questo manuale traccia un quadro completo della storia della letteratura italiana del Novecento: una rigorosa periodizzazione (articolata in quattro grandi sezioni: Prologo, 1900-1910; Guerre e fascismo, 1910-1945; Ricostruzione e sviluppo nel dopoguerra, 1945-1968; Verso una civiltà planetaria, 1968-2014) lega ai dati storici e istituzionali tutte le informazioni essenziali, in una originale prospettiva critica, che dà luogo anche a fondamentali aperture verso le grandi letterature straniere.
|
|
Ferroni Giulio
Storia della letteratura italiana. Il Novecento e il nuovo millennio
brossura Questa Storia della letteratura italiana in quattro volumi (ora in veste rinnovata e corretta, aggiornata fino al 2020) attraversa la lunga vicenda della letteratura del nostro paese, fornendo tutti i necessari dati informativi e tenendo conto dei risultati degli studi degli ultimi decenni: affollato e ricchissimo panorama delle esperienze e dei testi che hanno costruito nei secoli il senso dell'essere italiano, che hanno proposto modelli di esistenza di portata universale, in drammatico rapporto con le diverse situazioni storiche e con l'orizzonte europeo e mondiale. Questo di Ferroni è il manuale «classico», che consegna al nuovo millennio l'esperienza di una tradizione che dalla nascita della lingua italiana si affaccia fino agli incerti orizzonti del nuovo millennio: con un racconto di eccezionale chiarezza espositiva, in partecipe ascolto della tensione vitale delle opere, delle esperienze a cui esse danno voce.
|
|
Ferroni, Pietro A cura di D. Barsanti. Con un saggio introduttivo di L. Rombai.
Discorso storico della mia vita naturale e civile dal 1745 al 1825.
cm. 15 x 21, 480 pp. con 4 tavv. f.t. a col. Biblioteca di storia toscana moderna e contemporanea - Studi e documenti 725 gr. 480 p.
|
|
Ferry Abby Farwell 1851 . Porter Sarah 1813 1900
When I Was at Farmington.
Ralph Fletcher Seymour Chicago c1931. First Edition. Hard Cover. 4 p.l. 11-296 p. 74 illus. many portraits; 24 cm. An account of life at Miss Porter's School in Farmington Connecticut largely contributed by former students. Contents include Sarah Porter Her Unique Educational Work; Miss Porter's Centenary; Farmington Songs. Pictorial yellow cloth stamped in brown black green; bottom of spine chewed away; good. stock#898. Ralph Fletcher Seymour, Chicago [c1931] hardcover
Bookseller reference : 898
|
|
Ferry, Gabriel
Der Waldläufer. (Nach der Übertragung von Julius Hoffmann).
Berlin, Propyläen, [1921]. 359 S., 3 Bl. Mit signierter Original-Lithographie als Frontispiz und 66 (9 ganzseitigen) Original-Lithographien von Max Slevogt im Text. Gr.-4° (32,5 x 26 cm). Original-Halbleinwad mit Rückenschild.
Bookseller reference : 21710
|
|
Fersen Jacques; Esposito R. (cur.)
Amori et dolori sacrum. Capri, un'infinita varietà. 1905-1923: l'isola di Jacques Fersen
ill., ril. Il libro "Amori et dolori sacrum" fu pubblicato nel 1990 e raccoglieva, tradotte in italiano dai professori Romano Paolo Coppini e dal compianto Rolando Nieri, a cui questo libro è dedicato, le poesie di Jacques d'Adelswärd Fersen ed una serie d'immagini fotografiche del poeta, di Nino Cesarini e della loro dimora caprese, Villa Lysis. La riproposizione, oggi del libro, ampiamente modificato e arricchito di immagini, di nuove poesie e d'inediti documenti, si rende necessaria per vari motivi, primo tra tutti per la capacità di alcuni personaggi di continuare ad emanare una sorta di vitalità postuma, che potremmo definire anche "energia perdurante", foriera sempre di nuove scoperte, nuove aggregazioni, nuove prospettive sulla loro stessa vicenda esistenziale e sul loro ambiente
|
|
Fertilio Dario
L'ultima notte dei fratelli Cervi. Un giallo nel triangolo della morte
br. Questa è la storia di Archimede, un giovane contadino reggiano reclutato nei Gap, fra il 1943 e il 1945 che si intreccia con la tragedia dei sette eroici fratelli Cervi, fucilati dai fascisti. I crescenti dubbi del protagonista, di fronte all'ordine di uccidere a freddo esponenti della Repubblica Sociale in agguati programmati, lo portano prima a scoprire, e poi a confrontarsi con una realtà scomoda: i Cervi, al momento della cattura, erano stati isolati dai compagni comunisti che dirigevano la Resistenza nella provincia, perché accusati di comportarsi "da anarchici". Così la guerra civile, fra attentati e rappresaglie, bombardamenti, viltà e atti di coraggio quotidiani, gli rivela progressivamente il suo volto disumano. La svolta morale di Archimede si completa nell'apprendere un ulteriore segreto: in quella medesima ultima notte dell'agguato fascista, i Cervi erano stati traditi e denunciati da un infiltrato. Una verità che, nel clima surriscaldato del dopo 25 aprile a Reggio, tra lotte politiche e regolamenti di conti, deve essere nascosta.
|
|
Fessas-Emmanouil, Helen
Ideological and Cultural Issues in the Architecture of Modern Greece
This is a very good softcover copy with just light cover wear. Clear plastic wrapper over black paper covers. Completely clean. Text in Greek and English. Illustrated with black & white photographs of modern Greek architecture from 1827 to 1940. 8" high X 6" wide, 111 pages. This book will be securely wrapped and shipped with tracking.
|
|
Fessenden N. 1825 1900 Otis
Illustrated history of the Panama railroad; together with a traveler's guide and business man's hand-book for the Panama railroad and its connections . and Pacific coasts China Australia and Ja
Nabu Press 2011-05-25. Paperback. Good. Nabu Press paperback
Bookseller reference : SONG1172877904 ISBN : 1172877904 9781172877904
|
|
Fessenden N. 1825 1900 Otis John C. 1850 1924. fmo Trautwine Franklin Book Shop. fmo
Isthmus of Panama. History of the Panama railroad; and of the Pacific mail steamship company. Together with a traveller's guide and business man's . connecting it with Europe the United States
Nabu Press. Paperback. GOOD. Spine creases wear to binding and pages from reading. May contain limited notes underlining or highlighting that does affect the text. Possible ex library copy will have the markings and stickers associated from the library. Accessories such as CD codes toys may not be included. Nabu Press paperback
Bookseller reference : 3202128606 ISBN : 1171796757 9781171796756
|
|
Fessenden N. 1825 1900 Otis John C. 1850 1924. fmo Trautwine Franklin Book Shop. fmo
Isthmus of Panama. History of the Panama railroad; and of the Pacific mail steamship company. Together with a traveller's guide and business man's . connecting it with Europe the United States
Nabu Press 2010-09-09. Paperback. Good. Nabu Press paperback
Bookseller reference : SONG1171796757 ISBN : 1171796757 9781171796756
|
|
Fessenden N. 1825 1900 Otis
Isthmus of Panama: history of the Panama railroad; and of the Pacific Mail Steamship Company. Together with a travellers' guide and business man's . connecting it with Europe the United States
Nabu Press 2011-08-27. Paperback. Good. Nabu Press paperback
Bookseller reference : SONG1178657965 ISBN : 1178657965 9781178657968
|
|
Fessenden N. 1825 1900 Otis
The male urethra its diseases and reflexes
Nabu Press 2010-09-07. Paperback. Good. Nabu Press paperback
Bookseller reference : SONG117168178X ISBN : 117168178X 9781171681786
|
|
FESTA CAMPANILE Pasquale
LA STREGA INNAMORATA.
In-8 p., cartonato edit., sovrac., pp. 219,(5). Prima ediz. Con una dedica a penna, ma ben conservato.
|
|
Festanti M. (cur.)
I giorni del tricolore. Cronaca di don Pio Motti degli anni 1797-1812
ill.
|
|
Festi R. (cur.); Galbusera C. (cur.); Sgubin R. (cur.)
Vienna 1900. Grafica e design. Ediz. a colori
ill., ril. La Secessione viennese, con l'intento di promuovere un rinnovamento tanto estetico quanto etico, annulla ogni gerarchia tra le arti mirando a una loro integrazione armonica in un Gesamtkunstwerk, un'opera d'arte globale in cui l'intero sia superiore alla somma delle parti e il risultato rasenti la perfezione. Che si tratti di uno spazio urbano o di un interno domestico, dell'allestimento di una mostra o delle pagine di un libro, non c'è macro o microcosmo che non sia interessato dalla sperimentazione. Il volume "Vienna 1900. Grafica e Design" racconta alcuni degli aspetti più interessanti dell'attività del movimento e dei canali di diffusione del verbo secessionista. Dai gioielli editoriali, in primis la rivista ufficiale "Ver Sacrum", al ruolo delle istituzioni scolastiche nella formazione di artisti-artigiani per arrivare a singole vicende individuali di protagonisti più e meno noti di una delle stagioni più luminose della storia dell'arte sullo sfondo del crepuscolo dorato della finis Austriae.
|
|
Festi R. (cur.); Sgubin R. (cur.); Galbusera C. (cur.)
Vienna 1900. Grafik und design. Ediz. a colori
ill.
|
|
Festi Roberto; Galbusera Chiara
Josef Maria Auchentaller e la rivista d'Arte Ver Sacrum-Josef Maria Auchentaller Und Die Kunstzeitschrift Ver Sacrum. Ediz. bilingue
ill.
|
|
Festschrift
zu Goethes 150. Geburtstagsfeier dargebracht vom Freien Deutschen Hochstift.
Frankfurt/M, Gebrüder Knauer, 1899. 4°. XV, 300 Seiten mit Abbildungen und 21 Lichtdrucktafeln. Dekorativer Halblederband der Zeit, mit Lederecken, auf fünf falschen Bünden mit Vergoldung. Orig.-Karton mit eingebunden.
Bookseller reference : 700133
|
|
Fetz Alessia
La narrativa del primo Bilenchi. Adolescenza, scrittura e riflessioni metaletterarie
br. Romano Bilenchi (Colle di Val d'Elsa 1909 - Firenze 1989) è un autore realista affascinato dal vissuto dei suoi giovani protagonisti, i quali giungono man mano, attraverso le loro piccole esperienze quotidiane, a una maggiore consapevolezza del reale. A tale tematica corrisponde una prosa narrativa che scorre in modo quasi inavvertibile verso la realizzazione finale. L'autrice del presente saggio si interroga sulla provenienza di questo particolare stile narrativo, esamina alla luce delle teorie freudiane i processi psichici dei protagonisti bilenchiani, ma avverte che non si possono separare i contenuti dalla scrittura, perché i primi passano attraverso il filtro della scrittura e vanno analizzati anche e soprattutto in rapporto ad essa. Considerando quindi il testo come totalità discorsiva, l'autrice mostra come Bilenchi abbia risolto la problematica narrativa del narratore moderno.
|
|
|