Professional bookseller's independent website

‎1900‎

Main

????? : 29,490 (590 ?)

??? ??? 1 ... 439 440 441 [442] 443 444 445 ... 465 485 505 525 545 565 585 ... 590 ??? ????

‎Craveri Benedetta‎

‎Gli ultimi libertini‎

‎ill., br. "Questo libro" annuncia Benedetta Craveri nella Prefazione "racconta la storia di un gruppo di aristocratici la cui giovinezza coincise con l'ultimo momento di grazia della monarchia francese": sette personaggi emblematici, scelti non solo per "il carattere romanzesco delle loro avventure e dei loro amori", ma anche (soprattutto, forse) per "la consapevolezza con cui vissero la crisi di quella civiltà di Antico Regime ... con lo sguardo rivolto al mondo nuovo che andava nascendo". Sfruttando, infatti, le qualità migliori della loro casta "la fierezza, il coraggio, l'eleganza dei modi, la cultura, lo spirito, il talento di rendersi gradevoli" -, il duca di Lauzun, il conte e il visconte di Ségur, il duca di Brissac, i conti di Narbonne e di Vaudreuil e il cavaliere di Boufflers non furono soltanto maestri nell'arte di sedurre, ma da veri figli dei Lumi ambirono ad avere un ruolo nei grandi cambiamenti che si preparavano, e dopo il 1789 seppero affrontare le conseguenze delle loro scelte - la povertà, l'esilio, perfino il patibolo - senza mai perdere l'incomparabile 'panache' che li distingueva. A sua volta, con la "grazia somma della cultura, della curiosità, del pensiero, della scrittura magnifica" che le è stata riconosciuta dai critici, e ancor più dai lettori, l'autrice di "Amanti e regine" percorre queste sette vite parallele fino all'evento in cui tutte convergeranno - la Rivoluzione - e dopo il quale ciascuno degli "ultimi libertini" seguirà il proprio destino.‎

‎Guénon René‎

‎Oriente e Occidente‎

‎br. L'idea di una differenza insormontabile tra Oriente e Occidente, come è opinione della maggior parte degli Europei, è fondata? Ed è possibile un riavvicinamento intellettuale che non cada nelle false assimilazioni tentate dagli Occidentali? Sono gli interrogativi ai quali Guénon cerca di dare risposta in questo libro, mostrando come lo studio delle dottrine orientali permetta di scorgere gli errori e le illusioni che hanno prodotto il fallimento di alcune idee che stanno alla base dell'Occidente, quasi idoli di una religione laica: "Civiltà", "Progresso", "Scienza", "Giustizia", "Libertà". Non si tratta allora di imporre all'Occidente una tradizione orientale, bensì di "restaurare una civiltà occidentale con l'aiuto dell'Oriente".‎

‎Cacciari Massimo‎

‎L'arcipelago‎

‎brossura Dopo la "Geo-filosofia dell'Europa", che tracciava il profilo di quella singolare figura a cui, sin dall'inno omerico ad Apollo, fu dato il nome di Europa, Cacciari si inoltra ora nel paesaggio europeo, che gli si mostra appunto come Arcipelago, irriducibile pluralità dove i singoli elementi convivono in quanto inevitabilmente separati. E le isole dell'Arcipelago sono le declinazioni d'Europa: in molte forme ha combattuto sé in se stessa, ma comune è l'interrogazione. Perciò anche il suo declino, o il suo necessario tramonto, assumerà nomi diversi. Il senso del tramonto d'Europa dovrà contrarsi nei volti dello "homo democraticus" di Tocqueville, dell'"ultimo uomo" di Nietzsche, dell'"uomo del sottosuolo" di Dostoevskij? Il senso del tramonto dovrà arrestarsi sul meridiano dell'affermazione inospitale della propria 'insularità', dell'empia commistione tra 'anarchica' richiesta di autonomia ed esigenza servile di protezione e tutela? L''ideale' del gregge che non tollera alcun pastore sarà l'ultima parola del tramonto d'Europa, la sua ultima declinazione? Queste sono le domande poste al centro di L'Arcipelago. E la figura stessa dell'Arcipelago invita a una possibile risposta.‎

‎Chesterton Gilbert Keith‎

‎L'età vittoriana nella letteratura‎

‎br. G.K, Chesterton era incapace di introdurre anche solo una traccia di moderazione in ciò che faceva - si trattasse di alimentarsi, naturalmente, ma anche di attività per lui ancora più naturali, come leggere, scrivere o parlare. E così quando decise di raccontare attraverso una serie di ritratti - da Bentham a Carlyle, da Dickens a Hardy - l'età vittoriana;, di cui lui stesso era una specie di ultimo, umorale testimone, scrisse questo libro unico e prezioso: una grande satira, che è anche un infinito atto d'amore. Una pagina dopo l'altra, l'intelligenza irrequieta e inclassificabile di Chesterton («Il compito dei progressisti è commettere errori; quello dei conservatori è di impedire che vengano emendati») riporta in vita uno dei grandi momenti della letteratura come l'abbiamo conosciuta, e come continuiamo ad amarla: lasciando spesso graffi, se non piccole ustioni, sulla nostra coscienza di vittoriani postumi, benché in larga parte inconsapevoli.‎

‎Pericoli Tullio‎

‎La casa ideale di Robert Louis Stevenson. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Questo piccolo libro è forse il lavoro più personale, e anche più segreto, di Tullio Pericoli. E lo è al punto che, a tredici anni dalla sua prima edizione, Pericoli ha deciso di ridisegnarlo, avvicinandolo in modo ancora più preciso all'idea da cui era nato. Allora, infatti, "La casa ideale" era stato presentato come un piccolo film tutto di carta su Robert Louis Stevenson, e sulla sua fantasia dello spazio in cui sarebbe possibile una vita perfetta. Bene, quel piccolo film oggi Pericoli lo ripresenta nella veste in cui si è reso a poco a poco conto di averlo sempre pensato: in un bianco e nero assoluto, cioè, dove le immagini si possono anche leggere, e le parole - a loro volta presentate come fotogrammi - si possono anche guardare. Da un punto qualsiasi fra quelle due pellicole parallele è ricominciato il sogno di Pericoli e Stevenson: e da un altro punto ancora può ricominciare, adesso, quello del lettore.‎

‎Beckett Samuel; Craig G. (cur.); Dow Fehsenfeld M. (cur.); Gunn D. (cur.)‎

‎Lettere. Vol. 1: 1929-1940‎

‎br. Samuel Beckett è stato a lungo conosciuto, e venerato, anche per la sua aura, dovuta all'aspetto fisico, all'inaccessibilità e al singolare dono per cui certe sue battute - scritte o recitate che fossero - entravano subito nella leggenda e nell'uso quotidiano. Ma soprattutto colpiva, intorno a lui, una zona di silenzio, che era in primo luogo una cifra stilistica. Così, di fronte alle sue lettere straripanti torna in mente il celeberrimo slogan inventato dai produttori di Nìnotchka per la Garbo: Beckett parla! Sì, perché nelle sue lettere Beckett parla, moltissimo, e di tutto: del suo primo datore di lavoro, «Mr Joyce»; delle regioni più impervie della psiche, che esplorava con l'aiuto di Wilfred Bion; delle numerose lingue che abitava, e da cui spesso si sentiva posseduto; della miseria in cui era costretto a vivere; della stupefacente quantità di rifiuti editoriali accumulati dal suo primo romanzo, Murphy ; e dei suoi viaggi in Europa, su cui spicca una straordinaria esplorazione della Germania di Hitler, in cui Beckett si addentra con il proposito di vedere quadri degli antichi maestri ma anche dei moderni, esattamente quelli che i nazisti, ritenendoli degenerati, avevano appena tolto dalla circolazione. A tratti, le pièce che il giovane viaggiatore avrebbe scritto dopo la guerra sembrano ispirate a fatti realmente accaduti e il «Fallire ancora, fallire meglio» appare qualcosa di più che un programma estetico. E, a libro chiuso, si ha la sensazione rara che, con Beckett, le sorprese siano appena cominciate.‎

‎Sciascia Leonardo; Squillacioti P. (cur.)‎

‎Il metodo di Maigret e altri scritti sul giallo‎

‎br. "Nel 1961, quando ancora Simenon era confinato fra gli scrittori di serie B, Sciascia, dopo aver dichiarato che i suoi romanzi valevano ben più di quelli dell'école du regard, aggiungeva: «... e forse anche qualcuna delle avventure del commissario Maigret ha più diritto di sopravvivenza di quanto ne abbiano certi romanzi che, a non averli letti, si rischia di sfigurare in un caffè o in un salotto letterario». Questione di chiaroveggenza, certo. E di perspicacia, come quando, sempre nel 1961, scriveva: «Maigret è l'elemento cui la realtà reagisce: una specie di elemento chimico che rivela una città, un mondo, una poetica». Ma anche di passione per un genere - la letteratura poliziesca - da sempre frequentato: con una spiccata simpatia per il «modulo», scaturito da Poe, che del giallo fa un rigoroso cruciverba narrativo, un gioco ingegnoso. Quel che in questo libro scopriamo è che sin dai primi anni Cinquanta Sciascia ha anche costantemente indagato la letteratura gialla, quasi volesse chiarire a se stesso le ragioni della sua passione e costruire una sorta di mappa, una genealogia degli autori più amati - Chesterton, Agatha Ghristie, Erle Stanley Gardner, Rex Stout, Simenon, Geoffrey Holiday Hall e altri ancora. Offrendoci così trascinanti riflessioni e insieme gli indizi indispensabili per individuare le ascendenze dei protagonisti dei suoi gialli: dal capitano Bellodi del 'Giorno della civetta' all'ispettore Rogas del 'Contesto', al brigadiere Lagandara di 'Una storia semplice'." (a cura di Paolo Squillacioti)‎

‎Sandonà Leopoldo‎

‎Sergio Quinzio‎

‎br. Il pensiero di Sergio Quinzio ha trovato in quattro direttrici fondamentali l'approfondimento ricercato: escatologia, senso della fede come critica del sacro, presenza della morte e superamento dei saperi tradizionali. Tali linee si intrecciano con il profilo biografico e con l'analisi delle diverse opere per abbracciare da più parti la scrittura religiosa quinziana. Sergio Quinzio (1927-1996) ha incarnato nella sua scrittura religiosa l'attualità del pensiero della fede ma anche la critica nei confronti di un mondo alla fine della storia. Autore che parla il linguaggio della filosofia e della teologia, dell'ermeneutica biblica e della sapienza ebraica, ha riportato l'attenzione sulle cose ultime per dare dei fatti una lettura escatologico-apocalittica, attraverso una polifonia di interessi e stili. Tra le sue pubblicazioni: "Diario profetico" (1958); "La fede sepolta" (1978); "La croce e il nulla" ( 1984); "Mysterium iniquitatis" (1995).‎

‎Messinese Leonardo‎

‎Il problema di Dio nella filosofia moderna‎

‎brossura La tesi principale attorno alla quale si articola il libro è che nel pensiero moderno il discorso su Dio non è semplicemente un "tema", ma si costituisce come un "problema", in relazione all'assunto cartesiano del "problema della conoscenza" come pregiudiziale. Sotto tale aspetto la filosofia kantiana e quella hegeliana si presentano come due diverse soluzioni rispetto al "problema di Dio". Kant ha il merito di cogliere l'aporia di fondo che caratterizza le "dimostrazioni razionalistiche" dell'esistenza di Dio e Hegel quello di ripristinare la teologia filosofica eliminando la separazione moderna tra il "pensiero" e l'"essere", ossia il presupposto ch'è comune al razionalismo (nonché all'empirismo) e allo stesso Kant.‎

‎Mangiagalli Maurizio‎

‎Sofia Vanni Rovighi‎

‎br. La presente monografia attraversa l'intero percorso teoretico del pensiero di Sofia Vanni Rovighi, a partire dalla fenomenologia della conoscenza, attraverso la logica e la metafisica, l'antropologia e l'etica. La scelta di pubblicare questa monografia, pertanto, nasce dall'esigenza di rendere ragione di un pensiero che non si ferma solo ed esclusivamente sulle indagini storiografiche, che sono molteplici e hanno fatto scuola, ma s'incammina lungo i sentieri della speculazione filosofica, la quale, confrontandosi con diversi sistemi di significato, tra cui la fenomenologia, cerca di cogliere l'intero come prospettiva di orizzonte intrascendibile per l'umano indagare.‎

‎Bordignon Michela‎

‎Ai limiti della verità. Il problema della contraddizione nella logica di Hegel‎

‎br. In una posizione critica rispetto alle formulazioni aristoteliche del principio di non contraddizione, nella "Scienza della logica" Hegel afferma che tutte le cose sono in se stesse contraddittorie. Il concetto di contraddizione ha un'importanza fondamentale all'interno della filosofia di Hegel, ma trova un'esplicita tematizzazione nell'impianto logico hegeliano, dove gioca una funzione sistematica. Se la logica costituisce la chiave di volta dell'intero sistema filosofico hegeliano, il confronto con il problema della contraddizione nella "Scienza della logica" in Hegel diviene quindi necessario. L'autrice ritorna su questa spinosa questione largamente dibattuta nella letteratura critica con uno sguardo nuovo e attento al confronto con la logica formale, all'attuale dibattito sul concetto di contraddizione e all'utilizzo di strumenti concettuali che derivano dall'analisi della struttura dei paradossi dell'autoriferimento. Il testo intraprende un'analisi del testo hegeliano con un approccio attualizzante che mette allo stesso tempo in luce la radicalità della tesi hegeliana sulla verità della contraddizione.‎

‎Meucci Giuseppe‎

‎Il giorno del diluvio. 4 novembre 1966. L'alluvione a Pisa e provincia. Ediz. a colori‎

‎ill., br. Un libro scritto per ricordare a chi c'era l'evento più drammatico subito da Pisa dopo la fine della guerra. E anche per far sapere ai più giovani che cosa è davvero successo il 4 novembre 1966 e nei giorni successivi. Dal mancato allarme, alle opere di difesa lasciate colpevolmente incompiute. Dalla difficile ripresa dell'economia nelle zone della provincia più danneggiate - Pontedera, Santa Croce, Castelfranco - fino alla cicatrice mai rimarginata dei Lungarni pisani privati del ponte Solferino, il più bello della città. Un libro arricchito da una documentazione fotografica in gran parte inedita, oggi riproposto in una terza edizione aggiornata fino alle piene dell'Arno del 2014 e con nuove interessanti foto. In appendice, un testo dell'ingegner Isabella Bonamini, dirigente tecnico dell'Autorità di Bacino del fiume Arno, sulle opere compiute e da compiere, e un intervento di Paolo Ghezzi, vicesindaco di Pisa con delega alla Protezione Civile.‎

‎Casini Lorenzo; Paniconi M. Elena; Sorbera Lucia‎

‎Modernità arabe. Nazione, narrazione e nuovi soggetti nel romanzo egiziano‎

‎br. Le rivoluzioni in corso nel mondo arabo sono fenomeni in divenire e per questo ancora difficili da interpretare. Quel che è certo è che le loro radici affondano nella storia, pressoché sconosciuta in Europa, del primo Novecento arabo. La rappresentazione della gioventù, dell'Europa, della soggettività femminile: questi sono i principali temi letterari che i tre autori esplorano, attraverso un'attenta lettura sia del romanzo egiziano canonico sia di biografie e autobiografie femminili che hanno atteso a lungo la propria legittimità. Al termine dell'indagine, la produzione narrativa egiziana si svela come un laboratorio di dibattito politico, d'incontro e d'invenzione culturale, nel quale la modernità non solo si racconta, ma si crea. Prefazione di Hilary Kilpatrick.‎

‎Lanzoni Fausto; Caretta Ilaria‎

‎Filosofia. Vol. 1: Da Talete a Ockham‎

‎br. Un volume utile per lo studio e il ripasso del programma di filosofica antica e medioevale, per prepararsi a interrogazioni, test, verifiche e per svolgere approfondimenti. La trattazione esauriente dei principali autori e delle scuole di pensiero è accompagnata da schemi di sintesi e riassunti delle opere, da esercizi svolti e test di verifica. La proposta di "parole chiave" della filosofia consente di effettuare percorsi tematici, rendendo il volume adatto anche a chi desidera accostarsi alla materia da autodidatta. Argomenti trattati: dalle origini a Parmenide, dalla Sofistica ad Aristotele, Dall'Ellenismo al Medioevo.‎

‎Lanzoni Fausto; Caretta Ilaria‎

‎Filosofia. Vol. 3: Da Fichte a Gadamer‎

‎br. Un volume utile per lo studio e il ripasso del programma di filosofia contemporanea, per prepararsi a interrogazioni, verifche e all'Esame di Stato o per svolgere approfondimenti. La trattazione esauriente dei principali autori e delle scuole di pensiero è accompagnata da schemi di sintesi e riassunti delle opere, da esercizi svolti e test di verifica. La proposta di "parole chiave" della filosofia consente di effettuare percorsi tematici, rendendo il volume adatto anche a chi desidera accostarsi alla materia da autodidatta. Argomenti trattati: dall'idealismo al marxismo, dal positivismo a Nietzsche, dallo spiritualismo al pragmatismo, dalla psicoanalisi all'epistemologia.‎

‎Avella Paola; Vottari Giuseppe‎

‎Letteratura italiana. Vol. 3: Ottocento e Novecento‎

‎br. Un volume utile per lo studio e il ripasso della nostra letteratura dall'Ottocento al Novecento, per prepararsi a interrogazioni, test, verifiche e all'Esame di Stato. Gli autori, le opere letterarie e i principali fenomeni culturali sono trattati con chiarezza; la sintesi teorica è completata da un'antologia di citazioni e test di verifica. La presentazione del contesto storico-culturale, la trattazione per generi letterari e una panoramica sulle letterature straniere consentono un più facile approccio alla materia. Argomenti trattati: dal Neoclassicismo, alla Neoavanguardia, da Foscolo a Camilleri.‎

‎Capata Alessandro‎

‎I Promessi Sposi. Guida al romanzo‎

‎br. Un volume utile per lo studio e il ripasso del capolavoro di Manzoni, adatto per prepararsi a interrogazioni o verifiche e per approfondimenti e tesine. La monografia descrive nel dettaglio temi, poetica, lingua, stile e problematiche storico-letterarie legate al romanzo; illustra le vicende editoriali dell'opera e riporta le interpretazioni critiche più accreditate. La sintesi di ognuno dei 38 capitoli è affiancata dall'analisi dei personaggi principali e delle sequenze narrative più rilevanti. Argomenti trattati: cronologia e bibliografia manzoniana, sintesi di ogni capitolo, schede di tutti i personaggi (principali e secondari), antologia critica.‎

‎Proietti Pannunzi Giorgia‎

‎La trilogia di Calvino‎

‎br. Un volume utile per lo studio e il ripasso dell'opera di Italo Calvino e del ciclo I nostri antenati, adatto per prepararsi a interrogazioni o verifiche scritte e per realizzare ricerche e tesine. La monografia comprende una dettagliata analisi dei romanzi (descrittiva, tematica e critica), la sintesi dei capitoli, approfondimenti sui personaggi principali e delle sequenze narrative più significative.‎

‎Pasini Roberto‎

‎Morandi‎

‎ill.‎

‎Testi ed esegesi pascoliana‎

‎brossura‎

‎Roda Vittorio‎

‎La folgore mansuefatta. Pascoli e la rivoluzione industriale‎

‎brossura‎

‎Sansa Renato‎

‎L'oro verde. I boschi nello Stato Pontificio tra XVIII e XIX secolo‎

‎ill., br.‎

‎Ophälders Markus‎

‎Costruire l'esperienza. Saggio su Walter Benjamin‎

‎brossura‎

‎Roda Vittorio‎

‎Verga e le patologie della casa‎

‎brossura‎

‎Gherardi R. (cur.)‎

‎Relazioni fra gli Stati: pace e guerra. Forma di governo e sistema economico dall'illuminismo all'imperialismo‎

‎brossura‎

‎Cassirer Ernst; Matteucci G. (cur.)‎

‎Tre studi sulla «forma formans». Tecnica, spazio, linguaggio‎

‎brossura‎

‎Paticchia V. (cur.)‎

‎Percorsi della memoria. 1940-1945: la storia, i luoghi‎

‎ill.‎

‎Plessner Helmuth; Ruco A. (cur.)‎

‎Studi di estesiologia. L'uomo, i sensi, il suono‎

‎br. Questo volume documenta un significativo punto di incontro tra estetica e antropologia, restituendo lo sviluppo di quella che Helmuth Plessner ha elaborato come "estesiologia dello spirito", con una particolare attenzione all'esperienza del suono. Il volume è organizzato in base a criteri tematici. Nella prima parte sono raccolti saggi in cui si definiscono i paradigmi generali dell'estesiologia in quanto logica dell'"aisthesis"; nella seconda si approfondisce più specificamente l'esperienza musicale, che rivela in maniera esemplare il nesso che sussiste tra oggetto percepito e soggetto percipiente, tra ciò che si ascolta e l'ascoltatore. L'immagine dell'uomo che se ne ricava implica la considerazione del corpo vivente e della complessione di corpo e mente, direttamente sintonizzata con il mondo nella sua consistenza qualitativa, quale elemento che si pone al di là della dicotomia tra esterno e interno, tra sensibilità e sensatezza, gettando una luce critica sulla tradizione filosofica della modernità.‎

‎Dessoir Max; Utitz Emil; Panofsky Erwin; Pinotti A. (cur.)‎

‎Estetica e scienza generale dell'arte. I concetti fondamentali‎

‎br. "Bello!". Con questa esclamazione volentieri le persone esprimono la propria reazione di fronte a un quadro che le colpisce, a una melodia che le seduce, a un tramonto che le emoziona. E se non fosse "bello"? Se quel che le persone provano fosse piuttosto sublime, tragico, comico, grazioso o addirittura brutto? E quel che provano è la stessa esperienza di fronte alla natura e all'arte, nella vita di tutti i giorni e nei momenti invece dedicati alle opere? Contro il monopolio del bello a favore di una pluralità delle categorie che descrivono le molteplici qualità dell'esperienza estetica, contro la confusione tra estetica e teoria dell'arte e per una indagine rigorosa dei rispettivi ambiti si sono sollevate, agli inizi del Novecento, le voci di Max Dessoir e di altri teorici (Utitz, Wind, Panofskyl di quel movimento chiamato "Estetica e scienza generale dell'arte", che ha scritto un capitolo cruciale della cultura filosofica contemporanea.‎

‎Bruni Arnaldo‎

‎Foscolo traduttore e poeta. Da Omero ai «Sepolcri»‎

‎br.‎

‎Schmitz Emans Monika; Mersari M. (cur.)‎

‎Introduzione alla letteratura del Romanticismo tedesco‎

‎brossura Il presente volume, ponendo l'attenzione sull'etimologia e sull'evoluzione storico-linguistica della parola "romantico", permette di avere una "base filologica". Il breve excursus sul pensiero filosofico del tempo e quello sul legame Romanticismo/settore scientifico fa partire la vera e propria analisi, che evidenzierà la predilezione per la dicotomia luce e oscurità, rimandando al rapporto fra conscio e inconscio. Il dilagare del movimento interesserà, anche, la pittura, che considererà il paesaggio come rappresentazione dell'unità di materia e spirito.‎

‎Vineis Edoardo; Versari Vineis M. (cur.)‎

‎Di Montale e del tradurre. Applicazioni linguistiche‎

‎br.‎

‎Montesquieu Charles L. de; Felice D. (cur.)‎

‎Riflessioni e pensieri inediti (1716-1755)‎

‎brossura Fin dall'età giovanile, sotto il titolo di Mes Pensées, Montesquieu annotò meticolosamente, redasse estratti, accumulò appunti, fissò schemi e idee che solo in parte utilizzò nei suoi celeberrimi scritti a stampa. Pubblicate per la prima volta a cavallo tra il XIX e il XX secolo, esse conobbero un enorme successo soprattutto grazie al florilegio tematico apparso nel 1941 col titolo di Cahiers (1716-1755) (Paris, Grasset). È questo il testo che il grande letterato e partigiano Leone Ginzburg (1909-1944) tradusse e pubblicò presso la casa editrice Einaudi nel 1943, intitolandolo Riflessioni e pensieri inediti, e che qui si ripropone. Forse più di qualunque altra sua opera, le Pensées attestano la profondità e l'ampiezza della meditazione di Montesquieu sulle miserie e gli splendori dell'humana condicio, nonché il suo straordinario acume nel suggerire agli uomini possibili vie d'uscita - in primo luogo, la moderazione - ai dilemmi che quotidianamente li assillano a tutti i livelli.‎

‎Oliva Marilù‎

‎Cent'anni di Márquez. Cent'anni di mondo‎

‎brossura‎

‎Ricoeur Paul; Possati L. (cur.)‎

‎Filosofie critiche della storia. Ricerca, spiegazione, scrittura‎

‎brossura A chi spetta l'ultima parola sulla conoscenza del passato? Alla storia o alla memoria? Che rapporto intercorre tra la storia e la vita? Queste sono le domande fondamentali di Filosofie critiche della storia (1994), densissimo saggio di Paul Ricoeur che affronta i nodi centrali e le questioni decisive della teoria della storia. Cronologicamente a metà strada tra Tempo e racconto (1983-85) e La memoria, la storia, l'oblio (2000), è un tipico "testo di passaggio", in cui la riflessione si muove da un estremo all'altro, scoprendo e riscoprendo aporie "paralizzanti" attraverso un confronto critico con tutta la letteratura sull'argomento: una "dialettica a sintesi aggiornata", che rinuncia alla ricerca del sapere assoluto di tipo hegeliano.‎

‎Paolella A. (cur.)‎

‎La strage dei trent'anni. Un racconto per immagini di Andrea Paolella. Ediz. illustrata‎

‎ill.‎

‎Versari Margherita‎

‎Novalis. Enrico di Ofterdingen. Iniziazione e poetica‎

‎brossura Il romanzo incompiuto di Novalis "Enrico di Ofterdingen", pubblicato postumo nel 1802, vuole essere - in voluta polemica nei confronti degli "Anni di apprendistato di Guglielmo Meister" di Goethe - un percorso di formazione alla poesia: non all'ars poetica, bensì a quella forza sommersa che, sepolta nell'animo del protagonista, deve essere risvegliata anche nella natura. Se la tipologia iniziatica del romanzo corrisponde all'idea di una poesia ispirata dall'alto, essa è altresì funzionale a suggerire, per via intuitiva, ciò che è ineffabile, ossia la poesia stessa. Oltre a una serie di indicazioni esplicite su come debba intendersi la poesia, l'"Enrico di Ofterdingen" ha anche un livello più riposto - e forse più interessante - da cui si può ricavare una poetica implicita ricca di suggestioni (in particolare l'autoreferenzialità dell'arte e lo straniamento come principio fondante dell'opera letteraria) che saranno raccolte, a distanza di decenni, nella letteratura tedesca e europea.‎

‎D'Ascenzo Mirella‎

‎Alberto Calderara. Microstoria di una professione docente tra Otto e Novecento‎

‎brossura Il volume presenta uno 'studio di caso' per cogliere i dispositivi attuati dagli insegnanti di fronte ai continui cambiamenti politici e istituzionali della scuola elementare in anni caratterizzati dalla crisi dell'età liberale e dalla Riforma Gentile. Si delinea così una vicenda formativa particolare che illumina, sullo sfondo dei dibattiti sulle singole discipline e sulle prassi didattiche consolidate nella scuola, la costruzione di una professionalità docente e direttiva conquistata attraverso uno studio 'matto e disperatissimo' e 'sul campo', nell'intreccio tra teoria e pratica, capace di produrre attivamente una propria cultura, quella scolastica, troppo a lungo considerata di serie B e che invece appartiene pienamente alla storia culturale dell'intera Nazione.‎

‎Pezzarossa F. (cur.); Rossini I. (cur.)‎

‎Leggere il testo e il mondo. Vent'anni di scritture della migrazione in Italia‎

‎brossura Il volume presenta una raccolta di saggi in occasione dei vent'anni della produzione letteraria realizzata in italiano da scrittori della migrazione; gli autori inquadrano la dirompente novità di testi multiculturali e translinguistici, rilevando il valore sociologico e la pregnanza politica di una produzione da accogliere nel corpus della nostra tradizione letteraria, la riflessione critica focalizza le problematiche linguistiche, la condizione transculturale, la scrittura femminile, i generi e i modi, le intersezioni con le risorse audio visuali, gli approcci interdisciplinari, la percezione razziale e identitaria.‎

‎Pinna Pietro‎

‎Migranti italiani tra fascismo e antifascismo. La scoperta della politica in due regioni francesi‎

‎brossura Negli anni venti e trenta del novecento gli italiani giunti in Francia si trovarono dinanzi ai tentativi di politicizzazione delle forze fasciste e antifasciste presenti nel paese. Nella Lorena e nella regione tolosana, in particolare, gli immigrati sperimentarono diverse e multiformi esperienze di partecipazione alla vita pubblica. Nonostante gli scontri e le numerose resistenze, anche grazie alla politica i migranti italiani procedettero nel lungo apprendistato che li avrebbe resi cittadini francesi.‎

‎Bignamini Mauro‎

‎Mettere in ordine il mondo? Cinque studi sul Pasticciaccio‎

‎brossura Filo conduttore del lavoro è l'esplorazione del romanzo "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana", ultima e tormentatissima fatica dello scrittore. L'oggetto dell'indagine è traguardato da differenti angolature, che dovrebbero restituirne, o almeno suggerirne, la prismatica complessità, senza perdere di vista il nesso che lega, in circolo ermeneutico, le questioni generali (ad es. il riuso del poliziesco) all'esame delle singole zone testuali (ad es. lo splendido passo del ritrovamento del cadavere). La solidarietà tra i diversi saggi è anche metodologica e comporta un'attenzione privilegiata ai dati espressivi, alla rete dei rapporti intertestuali e agli intrecci, sempre molto fitti, col resto dell'opera, specie con la produzione che orbita attorno al romanzo (soprattutto Eros e Priapo). Il titolo del volume funge anche da ipotesi critica. Nella dimensione atemporale dell'inconscio, in cui gli avvenimenti per tutta la seconda parte sembrano sprofondare, lo "gnommero" invade tutti i livelli dell'esperienza, ineliminabile come il "male oscuro" della Cognizione, come il "quanto di erotia" che soggiace a individui e collettività.‎

‎Pastorelli Piero‎

‎L'unione goliardica italiana 1946-1968. Biografie di protagonisti‎

‎br.‎

‎Landi Patrizia‎

‎La parola e le immagini. Saggio su Giacomo Leopardi‎

‎br. Nella poesia di Leopardi parla sempre un pensatore, e nel pensiero parla sempre un poeta. Partendo da questo dato incontrovertibile appare evidente, sin dalle traduzioni giovanili dei classici e dalla prima pagina dello Zibaldone, il meraviglioso intreccio tra verso e prosa, tra scrittura d'invenzione e scrittura speculativa, tra levità creativa e rigore ermeneutico, tra narratività e argomentazione, tra immagini sensibili e immaginazione artistica. Ma, soprattutto, appare evidente quanto la parola poetica e la parola filosofica si appoggino su un medesimo tessuto espressivo-linguistico (l'utilizzo delle figure dell'analogia, e di un dettato vago e preciso insieme) e su una medesima matrice meditativa (il moralismo pratico antico e l'Illuminismo sensista empirista e materialista). Un amalgama davvero esemplare, in grado di elaborare una «grammatica della persona» e una "scienza dell'uomo" nuove e originali, così in anticipo sui tempi da essere ancora oggi assolutamente contemporanee.‎

‎Lamberti Elena‎

‎Controambienti letterari. Classici newyorkesi dell'era elettrica‎

‎br. Partendo da assiomi e idee sviluppate nell'ambito dell'ecologia dei media, questo volume rilegge quattro romanzi, ormai veri e propri classici del canone modernista e tardo modernista statunitense ("Il grande Gatsby"; "Manhattan Transfer"; "Chiamalo sonno"; "Il giovane Holden") per riflettere su come autori diversi per formazione ed esperienze di vita (Francis Scott Fitzgerald, John Dos Passos, Henry Roth, Jerome David Salinger) abbiano saputo captare le origini di un passaggio (non solo) culturale di fatto epocale, quello che ha portato a definire il Novecento come il secolo americano, il secolo inscritto nell'età elettrica o di Marconi. "Cosmopolis" di Don DeLillo è il romanzo che fissa il divenire di quel secolo attraverso uno specchietto retrovisore letterario che incornicia le intuizioni di quei classici.‎

‎Di Castiglione Ruggiero‎

‎La massoneria nelle due Sicilie. E i «fratelli» meridionali del '700. Vol. 1‎

‎ill., br. Alla proto-massoneria di tipo "operativo" si sovrappose nella Napoli del Settecento un istituto, introdotto da mercanti francesi di religione calvinista, che adottò il sistema "speculativo" dei Moderns inglesi. Di conseguenza iniziò, dalla metà del secolo in poi, un aspro conflitto tra le varie potenze estere per il predominio sulla "fratellanza" meridionale. Austria, Francia, Germania, Inghilterra e Paesi Bassi si affrontarono, senza esclusione di colpi, al fine di ottenere concreti e positivi risultati sull'economia e sulla politica delle Due Sicilie. Un gruppo di "fratelli" riuscì a sottrarsi ad ogni tentativo egemonico costituendo una Gran Loggia Nazionale, aristocratica, legittimista e spirituale. L'ostilità delle gerarchie ecclesiastiche e le persecuzioni delle autorità poliziesche crearono in numerosi membri delle varie Obbedienze massoniche del Regno di Napoli e Sicilia un sentimento profondamente anticuriale e antigovernativo. Molti "fratelli" da fedeli realisti si trasformarono in convinti seguaci delle idee rivoluzionarie d'oltralpe, con gravissime ripercussioni di carattere personale e socio-culturale. Lo scontro fu inevitabile e terribile. L'ultima immagine di un secolo pieno di aspirazioni e di illusioni sarà quella dei massoni meridionali che si fronteggeranno gli uni contro gli altri in armi.‎

‎Martinez E. (cur.); Pizzo M. (cur.)‎

‎Il Milite Ignoto. Da Aquileia a Roma. 4 novembre 1921-4 novembre 2011 . Catalogo della mostra. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. "È giusto, è anzi doppiamente giusto rievocare nell'ambito delle celebrazioni del 150° dell'Unità il viaggio che portò a Roma la salma del Milite Ignoto. Si celebrano con lui tutti gli eroi che, a partire dal tardo Settecento, hanno dato la vita perché quell'Unità si compisse. E nessuno, meglio del "soldato senza nome e senza storia", può rappresentarli tutti. Ma si celebrano anche le famiglie, i genitori, le mogli, le sorelle, le fidanzate, i figli e le figlie che hanno seguito con quotidiana trepidazione le vicende dei loro cari chiamati a combattere ed hanno vissuto la tragedia della loro scomparsa. Anche questo dolore ha cementato l'unità degli italiani, li ha resi partecipi, nel modo certo più sofferto, di una identità comune che per molti di loro non si era lasciata cogliere e condividere altrimenti." (Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia). Il volume è a cura di Marco Pizzo ed Emanuele Martinez con testi di Ignazio La Russa, Romano Ugolini, Giuliano Amato, Alessandro Nicosia, Elio De Anna, Alviano Scarel, Mauro Moretti.‎

‎Virdis Limentani C. (cur.); Favaro R. (cur.)‎

‎Ascoltare la pietra. Sculture di Pinuccio Sciola. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Simeone II di Bulgaria; Courtois Sébastien de‎

‎Simeone II di Bulgaria. Un destino singolare. Dopo 50 anni di esilio l'unico re divenuto primo ministro‎

‎ill., ril. Agosto 1943. L'Europa si sta lacerando. Morto suo padre Boris III in circostanze misteriose, il giovane Simeone, a 6 anni, diventa re dei Bulgari. Il tragico destino di un paese e di un popolo s'incarnerà in questo Re-bambino in un percorso al di fuori del comune. Dopo che una parte della sua famiglia è fucilata dai comunisti, lui deve partire. Saranno i tempi dell'esilio: nel settembre 1946 il re lascia Sofia per Istanbul. Poi vengono l'Egitto, Alessandria e le sue meraviglie, la Spagna, infine, dove la famiglia reale bulgara arriva per ricominciare a vivere. Miracolo della storia, Simeone, che non ha mai perso la speranza, può rientrare nel suo paese 50 anni dopo averlo lasciato. E il ritorno trionfale a Sofia nel maggio 1996, seguito da un impegno politico e dalla vittoria del suo movimento alle elezioni legislative del 2001. Colpo di scena incredibile: il re decaduto diventa primo ministro. Simeone di Bulgaria - di cui la regina Elisabetta, Hussein di Giordania, Hassan del Marocco, Franco, lo Shah d'Iran, Juan Carlos e molti altri hanno incrociato il cammino - ha attraversato il secolo e ha fatto la storia. Con Sébastien de Courtois.‎

‎Terzani Staude A. (cur.)‎

‎Diverso da tutti e da nessuno. Tiziano Terzani sul campo, nella testimonianza di amici e colleghi‎

‎ill., br. Il giornalista, lo scrittore, l'uomo: Tiziano Terzani più vivo che mai nelle parole di chi lo conobbe e lavorò con lui Mentre non accennano a sbiadire, nella memoria di chi lo ha amato, le immagini di Tiziano Terzani vestito di bianco che parla della pace, della vita e della morte, più lontana si fa nel tempo la sua figura di reporter, di grande protagonista di una stagione irripetibile del giornalismo. Questo libro ce la riporta davanti agli occhi con magnifica evidenza, quella figura, con la sua vitalità dirompente, il suo rigore professionale, la sua curiosità fenomenale, la sua travolgente risata. Ognuno degli amici e dei colleghi che da tutto il mondo hanno risposto generosamente all'invito di Angela Terzani contribuisce qui - con un flash, con un ricordo più meditato, con qualche prezioso documento, anche inedito - a comporre il ritratto irresistibile di un instancabile cacciatore di storie e di verità. E sono sufficienti soltanto alcuni dei titoli delle testimonianze raccolte in questo volume per capire l'atmosfera che vi si respira: Monsieur Moustache, Viaggiare per il mondo alla ricerca della verità, Da dove arriva, questo?, Partito senza lasciare indirizzo, Il gigante, Con i piedi più che mai piantati nella vita, L'approvato dal cielo... Completa il volume una ricca sezione di «documenti», con alcune lettere, uno scritto di Saskia Terzani e il Dialogo con il Vecchio di Folco Terzani, dedicato alla mitica figura che Terzani raccontò in "Un altro giro di giostra". Con otto fotografie fuori testo.‎

‎De Maio Alberto; Satriano Dino‎

‎Il mio fratellone Tiziano Terzani‎

‎ill., br. Pisa, settembre 1957. Tiziano Terzani e Alberto De Maio si conoscono davanti al portone della Scuola Normale, pochi giorni prima del concorso per l'ammissione. Terzani aveva "fatto un salto" da Firenze, mentre De Maio era reduce da un lungo e faticoso viaggio dalla Calabria. È l'inizio, fatale, di un'amicizia straordinaria. Sollecitato dall'amico giornalista Dino Satriano, anch'egli a Pisa dall'anno successivo, Alberto De Maio per la prima volta racconta di quell'incontro e di quegli anni. Ne è nata una testimonianza di eccezionale valore: per il ritratto che ci consegna del giovane Terzani, dei suoi ideali e delle sue indecisioni, dei suoi interessi, del suo carattere; per l'atmosfera che restituisce di un momento storico ricco di fermenti e potenzialità; per la galleria di personaggi che in quei corridoi si conobbero e studiarono, discussero, fecero progetti e scherzarono. Un ricordo appassionato e commosso, una lezione di impegno civile, un racconto attualissimo. E soprattutto l'istantanea del grande Terzani, colto un attimo prima che decida di andare "a giro" per il mondo. Premessa di Angela Terzani Staude.‎

????? : 29,490 (590 ?)

??? ??? 1 ... 439 440 441 [442] 443 444 445 ... 465 485 505 525 545 565 585 ... 590 ??? ????