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‎Jerome Jerome K.‎

‎La mia vita e i miei tempi. Seduto a veder lavorare‎

‎br. "La mia vita e i miei tempi. Seduto a veder lavorare" è l'autobiografia di Jerome K. Jerome, e ritorna in libreria con una nuova traduzione a distanza di 85 anni dalla prima e introvabile edizione italiana. Il grande umorista si guarda indietro e ripercorre tutte le fasi della sua lunga vita, dall'infanzia povera a Londra passando per i suoi primi lavori teatrali e la brillante carriera di attore, fino alla sua affermazione come scrittore e alla sua esperienza nella Prima guerra mondiale, quando a 57 anni si offrì volontario e prestò servizio come guidatore di ambulanze sul fronte francese. Con la sua scrittura colloquiale e piena del tipico umorismo che lo ha consacrato uno dei maestri dell'humour britannico, Jerome ci racconta tutta la sua storia, oltre a farci conoscere i lati più strambi di molti dei personaggi della gloriosa società delle lettere edoardiana, suoi grandi amici. Scopriremo come ebbe l'ispirazione per scrivere "Tre uomini in barca" e i suoi altri libri più famosi, saliremo insieme sulle prime automobili e biciclette, e attraccheremo con a lui in una giovane New York, per poi finire, pionieri dello sport, a introdurre lo sci a St. Moritz insieme ad Arthur Conan Doyle e a Rudyard Kipling. In un'epoca simile alla nostra, piena di nuove invenzioni e mutazioni sociali, Jerome ci prende sottobraccio introducendoci nel suo mondo con grande ironia.‎

‎Frangipane Ettore‎

‎Bolzano scomparsa. La città e i dintorni nelle vecchie cronache. Vol. 3‎

‎ill., br. Con questo terzo volume continua la fortunata serie sulla "Bolzano Scomparsa" iniziata nel 2009 dal giornalista Ettore Frangipane, e proseguita con cadenza annuale. Si tratta di raccolte di articoli scritti dall'autore per la stampa quotidiana locale, relativi a fatti ed avvenimenti, situazioni, curiosità, personaggi che hanno animato le cronache bolzanine (e non solo) soprattutto nel corso della prima metà del secolo scorso, quella sicuramente più significativa per Bolzano. Il capoluogo altoatesino in quel mezzo secolo è passato infatti dagli Asburgo, ai Savoia, al fascismo, al nazismo, alla Repubblica; si è allargato inglobando i Comuni di Dodiciville e Gries; ha quintuplicato la sua popolazione; ha stravolto la composizione demografica passando da una maggioranza di lingua tedesca ad una italiana. La Bolzano in cui si vive oggi è frutto di sommovimenti che hanno inciso profondamente nel suo corpo, e che ne hanno costruito l'odierna essenza.‎

‎Frangipane Ettore‎

‎Bolzano scomparsa. La città e i dintorni nelle vecchie cronache. Vol. 5‎

‎ill., br. Con questo quinto volume continua la serie sulla "Bolzano Scomparsa" iniziata nel 2009 dal giornalista Ettore Frangipane, e proseguita con cadenza annuale. Si tratta di raccolte di articoli scritti dall'autore per la stampa quotidiana locale, relativi a fatti ed avvenimenti, situazioni, curiosità, personaggi che hanno animato le cronache bolzanine (e non solo) soprattutto nel corso della prima metà del secolo scorso, quella sicuramente più significativa per Bolzano. Il capoluogo altoatesino in quel mezzo secolo è passato infatti dagli Asburgo, ai Savoia, al fascismo, al nazismo, alla Repubblica; si è allargato inglobando i Comuni di Dodiciville e Gries; ha quintuplicato la sua popolazione; ha stravolto la composizione demografica passando da una maggioranza di lingua tedesca ad una italiana. La Bolzano in cui si vive oggi è frutto di sommovimenti che hanno inciso profondamente nel suo corpo, e che ne hanno costruito l'odierna essenza.‎

‎Gallo Daniele‎

‎La narrativa neorealista. Autori, brani antologici, documenti‎

‎br. Il Neorealismo ha inteso rappresentare la realtà della guerra, della Resistenza e del dopoguerra per non dimenticare un periodo drammatico per il popolo italiano. Molti fattori hanno concorso alla sua maturazione: dalle sperimentazioni nella fotografia, nella pittura e nel cinema al dibattito culturale europeo e al dialogo con il Realismo americano. In uno scenario pervaso da inquietudine e ansie di rinnovamento si scrivono trame che si propongono come esempi redentivi di vita, opere di una letteratura protesa a rispondere ai drammi della Storia con reali storie vissute. Il testo propone un viaggio attraverso l'arte narrativa di grandi autori che hanno impreziosito il nostro Novecento: in questa polifonia e nella sua molteplicità di temi simbolizzati dalla Resistenza come senso dell'esistenza, dal valore della memoria, dalla crisi della famiglia, dalla follia, prende forma un movimento profumato di umanità e di attenzione verso la società e la realtà così com'è.‎

‎Tavcar Giovanni; Rampin N. (cur.); Mariani M. (cur.)‎

‎Comparazione delle parabole artistiche e umane di Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini‎

‎br.‎

‎Gibellini Andrea‎

‎L'elastico emotivo. Sui poeti e sulla poesia‎

‎br. L'elastico emotivo, raccoglie scritti su poeti italiani e stranieri quali Pascoli, Montale, Fortini, Bertolucci, Heaney, Hughes, Bachmann, Zanzotto, fino ai poeti della generazione più recente, da Bandini a D'Elia, da Pusterla a Villalta. L'ottica prescelta è quella, come suggerisce il titolo, dell'elastico, ovvero l'idea di in parola critica sempre flessibile e portata a reagire emotivamente con i testi degli autori indagati. Sviluppando un itinerario originale che abbraccia l'orizzonte internazionale e include scritti di poetica, Andrea Gibellini ripercorre le voci e le linee principali della poesia contemporanea (il recupero di una tradizione letteraria dentro il ns. tempo, la poesia in rapporto alla prosa) e ci consegna un volume i cui frammenti paiono attrarsi tra loro magneticamente.‎

‎Ajazzi Mancini M. (cur.)‎

‎Celan e Heidegger. Una riga magnificamente indecifrabile... Todtnauberg cinquant'anni dopo‎

‎br. Raccolta di scritti che interroga - nel suo 50° anniversario - il lascito di Todtnauberg; una misteriosa poesia che Paul Celan scrisse all'indomani del suo incontro con Martin Heidegger, il 25 luglio 1967, alla baita del filosofo a Todtnauberg nella Foresta Nera. Per anni ci si è interrogati su questo testo, cercando di intravedervi possibilità e condizioni per un dialogo tra vittime e carnefici della storia novecentesca. Paul Celan, il cantore dei sommersi, e Martin Heidegger, il grande filosofo dalle compromissioni nazionalsocialiste.‎

‎De Vito Antonio‎

‎Il sovversivo col farfallino. Destinazione Ponza‎

‎ill., br.‎

‎Dostoevskaja Aiméé; Carelli A. (cur.)‎

‎Dostoevskij nei ricordi di sua figlia‎

‎br.‎

‎Rosai Ottone; Cresti C. (cur.); Cavallo L. (cur.)‎

‎Firenze e Rosai. La città e il suo pittore‎

‎ill., br. Rosai è il pittore di Firenze [...]; il suo linguaggio infatti, profondamente consapevole della lezione dei quattrocenteschi maestri fiorentini, fin dalle sue prime manifestazioni ci appare indissolubilmente legato ad un ambiente, ci appare una sorta di esatta ricreazione poetica di quel mondo del quale l'artista ha sentito l'esigenza di fare la propria unica realtà.‎

‎Savio Erika Anna; Guiati Federico‎

‎Mirafiori sud. Vita e storie oltre la fabbrica‎

‎ill., ril. Sono trascorsi tre secoli da quando il castello di Miraflores accolse, per più di sessant'anni, gli ospiti della corte sabauda in fastosi ricevimenti, sulle terrazze affacciate sul Sangone. Da allora, fino alla seconda guerra mondiale, l'area mantenne carattere agricolo e rurale. A partire dal secondo dopoguerra, Mirafiori accolse per trent'anni gli immigrati, provenienti da tutte le regioni d'Italia, che venivano a Torino per lavorare alla FIAT: le piccole case e le cascine furono così inglobate nello sfrenato sviluppo edilizio, fatto di fabbriche e palazzoni prefabbricati. Lungo un percorso architettonico fatto di chiese, vecchie cascine, case art-déco e tanti palazzi, il libro racconta, con le voci dei suoi abitanti, di come quest'area sia da sempre lo 'specchio d'Italia' attraverso le sue trasformazioni nel corso dei secoli. Qui volarono i pionieri dell'aria nel primo aeroporto d'Italia e si corsero le gare ippiche all'ippodromo, si svolsero le vicende della Bela Rosin e vennero girati i primi film muti. Oggi Mirafiori Sud non è più anonimo dormitorio di periferia, ma luogo di crescita e identità sociale e umana.‎

‎Ferraris G. Enrico‎

‎Fascismo, Resistenza e Liberazione. La grande storia e i ricordi di un tredicenne 70 anni dopo‎

‎ill., br. La particolarità di questo libro è che la Storia con la S maiuscola si intreccia con i ricordi di un adolescente che, raggiunti gli ottantacinque anni, ha deciso di scriverli. È un testo appassionato perché l'autore non si limita a raccontare, ma prende parte e si schiera apertamente contro i soprusi e i delitti di quell'infame ventennio fascista. Lo scopo è mettere in luce le persone generose e coraggiose che hanno contribuito - a volte con la vita - a ridare all'Italia l'antica dignità. Questi nomi, come quelli di tanti altri italiani, che non è stato possibile nominare, sono gli esempi che si voleva far conoscere oggi. Si può dire che si tratta di un libro "aperto", perché l'autore, mentre scavava per cercare notizie, ha scoperto informazioni che avrebbe voluto approfondire ancora e ora passa "il testimone" a chi vorrà accogliere il suo invito a continuare la ricerca.‎

‎Stoccoro G. (cur.)‎

‎Poeti e prosatori alla corte dell'Es‎

‎br. "Sembra che gli artisti abbiano un rapporto privilegiato con l'ES, magicamente descritto dal 'Kaiser' Groddeck come 'entità prodigiosa', ubiquitaria e totipotente, che dirige tutto ciò che gli umani fanno, una forza travolgente e imperscrutabile che ci vive anche quando pensiamo di essere noi gli artefici del nostro destino. Questa possibilità di entrare a stretto contatto con l'ES, senza esserne travolti, sarebbe per molti alla base della creazione poetica. Il saggio si propone di riattraversare la letteratura che ha direttamente o più velatamente riconosciuto il proprio debito a Groddeck per arrivare a interrogare autori significativi del nostro tempo sul tema fondamentale posto dall'analista selvaggio, ovvero che "il poeta sia costretto a comporre ricorrendo a simboli e raggiunga la massima efficacia quanto più rimane nell'inconscio". Completa il volume una selezione di poesie di ciascun autore intervistato."(Giancarlo Stoccoro). Donatella Bisutti, Franco Buffoni, Maria Grazia Calandrone, Milo De Angelis, Alessandro Defilippi, Laura Liberale, Franco Loi, Franca Mancinelli, Umberto Piersanti, Fabio Pusterla, Giovanna Rosadini, Francesca Serragnoli, Miro Silvera, Giovanni Tesio.‎

‎Leonardi Giorgio; Coaloa R. (cur.)‎

‎Ugo Foscolo. Imprese, amori e opere di un ribelle‎

‎br. Un ritratto autentico dai contorni inediti che, attraverso la corrispondenza privata, mette a nudo l'umanità di Foscolo, le fragilità e le incoerenze, il suo orgoglio e le sue emozioni. Ma questo libro non è una semplice biografia, è anche uno scandaglio gettato nel grande mare delle opere che lo hanno reso immortale, il racconto dei grandi temi della sua letteratura, il riconoscimento dell'attualità della sua figura e della necessità di riscoprirne l'importanza fuori dai noiosi e stereotipati programmi scolastici. Sullo sfondo di eventi storici cruciali, ecco la vera vita di un uomo e di un poeta, degli amori che l'hanno infiammato, dei suoi vivi tormenti e dell'eredità lasciata a noi posteri. Prefazione di Tomaso Kemeny.‎

‎Trabucco L. (cur.)‎

‎Camille Claudel: scultore. Un'identità problematica tra arte e follia‎

‎ill., br. La complessa e drammatica vicenda umana e artistica di Camille Claudel, nello studio interdisciplinare qui proposto vuole essere un riconoscimento allo sforzo dell'essere umano di trovare comunque delle vie espressive che permettano di elaborare le esperienze anche più complesse. Uno studio che, al di là di tardivi riconoscimenti, aspira a ripagare una vita spesa alla ricerca di una definizione di sé.‎

‎Tempestini Elena‎

‎Passeggiando nell'800. Immagini di un secolo in progresso. Ediz. italiana e inglese‎

‎ril. Dalla metà dell'Ottocento si assiste a una vera e propria rivoluzione europea. I paesi iniziano a sentire pesantemente le contraddizioni sociali derivanti dall'affermazione della società industriale e borghese. Si apre un nuovo scenario, un secolo che porterà un nuovo progresso, l'affermazione femminile, le scoperte tecnologiche e l'abbattimento di un passato opprimente. Ed è in questo libro che si può leggere e guardare un secolo in trasformazione raccontato attraverso gli scatti privati di un grande viaggiatore dell'epoca, il N.H. Giuseppe Tempestini, colonnello del Regio Reggimento Italiano, che per passione e diletto fotografò molto sia scorci della sua città natale, Firenze, sia immagini del quotidiano che si dirigeva inevitabilmente verso una trasformazione culturale e un nuovo progresso.‎

‎Accorsi Sara; Natali Anna‎

‎Salariate dell'amore. Storie e faccende di meretrici nell'Ottocento bolognese‎

‎ril.‎

‎Wrong Michela; Varani R. (cur.)‎

‎I didn't do it for you. Come la nazioni del mondo hanno usato e abusato di un piccolo stato africano‎

‎ill., ril. L'Eritrea, la prima e più longeva delle colonie italiane, si avvicina di nuovo a noi con questo libro. La storia dell'Italia e quella dell'Eritrea sono state legate in un "connubio" durato quarant'anni. Ritornano dalla nebbia della memoria figure come quella di Ferdinando Martini (primo governatore civile e "architetto" della colonia), degli alpini che hanno combattuto a Keren e tanti altri episodi e accadimenti dimenticati. Finita la guerra gli italiani lasciano l'Eritrea ma per questo paese non c'è pace, le potenze del mondo non trovano un accordo sulla sua collocazione geopolitica e gli negano l'indipendenza. L'Etiopia si annette l'Eritrea per avere un proprio accesso al mare, inizia un conflitto tra questi due paesi che pare non abbia fine. I tegadelti, i guerriglieri eritrei, riusciranno a conquistarsi, con l'appoggio del popolo eritreo, l'indipendenza e a far cadere il governo militare etiope guidato da Mariam Mengistu. La guerra di liberazione eritrea è rimasta sconosciuta, anche se combattuta parallelamente a quella del Vietnam e di tanti altri movimenti di liberazione. Questo libro è un contributo per la comprensione dei conflitti post-coloniali in Africa.‎

‎Anghelone F. (cur.); Scoppola Iacopini L. (cur.)‎

‎Praga 1968. La «primavera» e la sinistra italiana‎

‎br.‎

‎Tschudi Clara; Giovanella C. (cur.)‎

‎Elisabeth, imperatrice d'Austria e regina d'Ungheria‎

‎br. Clara Tschudi ci racconta la vita di Sissi, dalla nascita alla morte, senza risparmiarsi di commentare gli avvenimenti - esaltanti, singolari e tragici che l'hanno segnata. Il libro, pubblicato già nel 1900 e tradotto dal norvegese in tedesco l'anno dopo dall'editore Philipp Reclam junior di Lipsia, non ebbe molta fortuna in Austria dove ne fu proibita la circolazione. Francesco Giuseppe, molto probabilmente, ritenne oltraggioso mettere in piazza capricci, disillusioni, debolezze, nevrosi, fughe, malattie e tragiche morti di sua moglie e della famiglia Asburgo in generale. Come deduciamo dalla prima importante biografia di Sissi, "Elisabeth die seltsame Frau", scritta nel 1934 da Egon Caesar conte Corti, Clara Tschudi è stata battuta sul tempo solo dallo storico ungherese Sàndor Màrki che nel 1899 - un anno dopo l'attentato mortale di Ginevra - aveva dato alle stampe un libro dedicato all'imperatrice.‎

‎Blasich Miriam; Giovanella C. (cur.)‎

‎Pasquale Revoltella. Il barone si racconta‎

‎ill., ril. Pasquale Revoltella per Trieste fu il vero "tycoon" del suo tempo, anche grazie alle opere pubbliche sovvenzionate e realizzate in città, e per l'impegno di mecenate nei confronti delle arti e delle lettere. Dopo l'amore viscerale verso sua madre, il barone amò davvero Trieste. Perché credeva nella città, credeva nelle sue potenzialità e sapeva come e cosa fare per metterle in atto con generosità: il suo mecenatismo era in perfetta linea con l'idea borghese allora dominante, in virtù della quale il bene pubblico era essenziale per consentire e aiutare la crescita del bene privato. E da non triestino Revoltella comprese a fondo le potenzialità e l'anima di Trieste, e seppe sfruttarle ed esaltarle per il bene suo e della città stessa.‎

‎Düringsfeld Ida von; Giovanella C. (cur.); Mortali A. (cur.)‎

‎Maria Antonietta. Una regina bambina che va oltre il suo tempo‎

‎ill., br. "Una regale rosa nuziale, ecco cos'era quando l'Austria la consegnò alla Francia. Anche i francesi ne rimasero incantati: la trovarono così bella che non se la sarebbero più lasciata sfuggire". Con queste parole Ida von Düringsfeld ci presenta la "sua" Maria Antonietta: una delicata e affascinante fanciulla appena quattordicenne, giunta in Francia per sposare il futuro Luigi XVI. Un destino che sembrava essere stato benedetto dagli dei e che invece, appena vent'anni anni dopo, si tramuterà in un vero e proprio incubo dal tragico epilogo. Amata, odiata, idolatrata, oltraggiata: se per i contemporanei Maria Antonietta fu il capro espiatorio di tutti i mali della Francia del XVIII secolo, per gli autori ottocenteschi si trasformò nella Martire della Rivoluzione, la "regina-santa" vittima innocente del più vile (ed inutile) dei regicidi. Nel libro l'autrice tedesca ripercorre le vicende umane di un personaggio complesso, accattivante, universale, un'icona che ancora oggi incuriosisce, seduce e divide le coscienze.‎

‎Sinopoli F. (cur.)‎

‎Postcoloniale italiano. Tra letteratura e storia‎

‎ril. In questo volume viene affrontato, con approfondimenti su testi ed episodi storici, il problema della rimozione del passato coloniale italiano con i suoi effetti persistenti nella nostra cultura e con il conseguente tardivo sviluppo degli studi in materia. Viene utilizzata una metodologia interdisciplinare interessata all'immaginario interculturale, alle questioni linguistiche, alla produzione di testi in lingua italiana da parte di autori ed autrici translingui provenienti, in particolare, dai paesi del Corno d'Africa: pratiche di scrittura "meticcia", utili a narrare il passato coloniale, le memorie perdute e le rimozioni drammatiche, frutto delle asimmetrie postcoloniali.‎

‎Alfano Giancarlo‎

‎Il lido più lontano. Horcynus Orca e gli effetti della guerra‎

‎br. Il lido più lontano è la monografia più completa su "Horcynus Orca" di Stefano D'Arrigo. Nella prima parte il libro affronta il romanzo con tre diversi metodi (analisi del racconto, stilistica, variantistica); nella seconda propone un'interpretazione complessiva dell'opera, collocandola all'interno della maggiore letteratura del secondo Novecento italiano: Pasolini, Pomilio, Caproni, Sereni, Elsa Morante. La storia di un Ulisse impossibile, destinato a non tornare mai più alla sua Itaca. Questo libro offre un'analisi generale del romanzo di D'Arrigo ricollegandola al complesso clima culturale e spirituale italiano all'uscita dalla seconda guerra mondiale, affrontando con diversi metodi e punti di vista questa opera straordinaria per invenzione narrativa e potenza dello stile.‎

‎Poltronieri Morena; Fazioli Ernesto‎

‎Pinocchio, in arte mago‎

‎ill., br. Come ogni favola che si rispetti, il racconto di Carlo Collodi (all'anagrafe Carlo Lorenzini, 1826-1890) inizia in una collocazione temporale indeterminata, in cui la storia prende vita nell'universalità della morale che contiene, nell'immensità dei simboli che snocciola. In questo caso, però, appare evidente che si tratta di un'altra storia, in quanto la favola nega fin dalle prime righe - che sia un re il protagonista principale. Non è il re - colui che governa e regge con rettitudine e diritto - l'eroe della fiaba, ma un pezzo di legno, eliminando in questo modo l'elemento datore di giustizia e regolatore di ogni conflitto. Viene a mancare la figura ideale del padre, incarnata dal re, che stabilizza l'energia in una forma salda. La personificazione della maturità e della saggezza diviene una meta da cercare, cui sottintendono spesso i simboli iniziatici, in quanto detentrice della capacità di coronare la via intrapresa con il successo. Nel gergo metallurgico dell'alchimia, il Re è sinonimo di sole e di oro o meglio ancora di realizzazione della grande opera; venendo a mancare dall'inizio del percorso evoca una sensazione di assenza e di morte, pari al concetto alchemico in cui il Re-Sole- Oro è morto - allo stato terreno - e l'adepto deve farlo resuscitare, allo stato celeste. Pinocchio assume questo incarico incontrando nel suo percorso i molti aspetti di questa figura: uomo, signore di giustizia, padrone, vecchio, compagno.‎

‎Savorra Massimiliano‎

‎Carlo Sada (1849-1924). Committenti, architetture e città nella Sicilia orientale‎

‎ill. Autore del celeberrimo teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, inaugurato nel 1890, il milanese Carlo Sada (1849-1924) è stato uno dei protagonisti della cultura architettonica siciliana, tanto da diventare tra Otto e Novecento il più importante professionista al servizio della borghesia e dell'aristocrazia catanese. Formatosi prima all'Accademia di Brera e poi a Roma presso l'Accademia di San Luca, Sada acquistò notevole esperienza con Andrea Scala, all'epoca il più autorevole architetto di teatri ed edifici per lo spettacolo: al suo seguito, il giovane Sada arrivò a Catania per collaborare con il maestro alla realizzazione dell'importante teatro cittadino allora denominato "Nuovaluce". Il libro propone una visione di sintesi della sua biografia, restituendo al contempo un quadro di ampio respiro della sua attività professionale. Grazie allo studio dei materiali documentari, iconografici e a stampa, editi e inediti, conservati in diversi archivi, nonché attraverso la riproduzione di immagini (d'epoca e attuali), si ricostruisce qui l'affascinante vicenda della realizzazione di molte sue opere e la genesi di importanti progetti rimasti sulla carta.‎

‎Ranieri Antonio‎

‎Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi‎

‎brossura‎

‎Capitolo Luciana‎

‎Pier Paolo Pasolini. Un giorno nei secoli tornerà aprile. Con un'intervista a Walter Siti‎

‎br. A quarant'anni dalla morte di Pasolini, questo libro ripercorre le tappe più significative del suo percorso artistico e professionale. Attraverso il rapporto con la città di Roma e soprattutto con il quartiere di Monteverde, a contatto con personalità come Attilio Bertolucci e suo figlio Bernardo, Gadda e Caproni, il poeta indagò il dramma delle mutazioni antropologiche e culturali che stavano attraversando la società italiana. Eppure anche attraverso il linguaggio poetico di un solo verso, "un giorno nei secoli tornerà aprile", Pasolini evoca la sua disperata speranza, il desiderio struggente del ritorno di una luce.‎

‎Providenti Giovanna‎

‎Goliarda Sapienza. La porta della gioia‎

‎br. Questo libro, pur scaturito da una scrupolosa ricerca e da un'ampia raccolta di testimonianze, non vuole essere un resoconto oggettivo della vita di Goliarda Sapienza, perché, come scrive Giovanna Providenti, non ne esistono di possibili. L'obiettivo è un altro: raccontare per immagini la scrittrice eccentrica, disturbante, innamorata della vita che Goliarda è stata. Una scrittrice, come lei stessa si definiva, "dal destino profondo, non di successo". Per il resto, l'intera narrazione non è altro che una pagina bianca, pronta a essere meglio definita da chi la leggerà, "anche perché così facendo - ci dice Goliarda - la bugia sarà vostra e quindi vera". Con un'intervista a Valeria Golino e un contributo di Marco Bonini.‎

‎Fagioli Marco‎

‎Munch. L'opera pittorica. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Formatosi nell'ambiente bohémien della Oslo di fine secolo, Edvard Munch è stato uno dei più grandi artisti europei tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Viaggiatore instancabile, in contatto con i circoli artistici e letterari di Berlino e poi di Parigi, si afferma come artista eversivo dopo che il suo dipinto La bambina malata suscita indignazione alla Mostra d'Autunno di Oslo nel 1886. Grande visionario, afflitto da nevrosi e da alcolismo, ma nello stesso tempo pittore frenetico, Munch riesce a dare l'immagine della sua vita interiore, esprimendone gli stati emotivi più profondi, e insieme a raffigurare quell'umanità viva e appassionata che lo circonda. Riconosciuto come uno dei padri ideali dell'Espressionismo tedesco, Munch ha realizzato una delle maggiori testimonianze sull'amore, la sessualità e la morte nell'arte del nostro tempo.‎

‎Canovi R. (cur.); Zollino A. (cur.)‎

‎Gabriele d'Annunzio e i segreti del Vittoriale. Atti del Convegno di Cives Universi (Milano, 14 maggio 2015)‎

‎br. Il volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Milano il 14 maggio 2015 "Gabriele d'Annunzio. I segreti del Vittoriale" organizzato dal Centro internazionale di cultura Cives Universi (diretto da Alberto Frigerio). Dopo tanta bibliografia sull'argomento la pubblicazione degli atti del convegno intende mettere a fuoco, da un punto di vista pluridisciplinare, questioni e problemi ancora aperti riguardo alla figura di Gabriele d'Annunzio e al ruolo che il Vittoriale ha avuto e che per molti aspetti ancora mantiene nell'immaginario collettivo e nella vita politica, sociale e culturale del nostro paese.‎

‎Verardi Donato‎

‎Logica e magia. Giovan Battista Della Porta e i segreti della natura‎

‎ill., br. Giovan Battista Della Porta (1535-1615) è uno dei protagonisti più rappresentativi della cultura filosofica e scientifica rinascimentale. Nato a Vico Equense (per alcuni a Napoli) è il primo ascritto all'Accademia dei Lincei. Si distingue ben presto per i suoi studi di ottica, di fisiognomica e di magia naturale, raggiungendo risultati di gran pregio anche sul versante del teatro. In un passo del "Del senso delle cose e della magia", rievocando i termini di una pubblica disputa con Della Porta, Tommaso Campanella (1568-1639) rivolge al filosofo campano una critica assai dura, accusandolo di essersi approcciato al mondo naturale e ai suoi 'segreti' con metodo meramente descrittivo. Stanno veramente così le cose? Prendendo le mosse da questo celeberrimo episodio della biografia dei due pensatori, il libro ricostruisce l'effettiva posizione di Della Porta circa il tema degli 'occulti segreti della natura', approfondendo i rapporti che essa intrattiene con le riflessioni coeve sulla logica e l'astrologia.‎

‎Fabbri Isabella; Zani Patrizia‎

‎Anita e le altre. Amore e politica ai tempi del Risorgimento‎

‎br. Un saggio che ricostruisce le affascinanti e spericolate vite di donne del Risorgimento italiano alla scoperta dell'amore e della politica, due potenti passioni capaci di dare un senso profondo all'esistenza.‎

‎Zapperi Giovanna‎

‎L'artista è una donna. La modernità di Marcel Duchamp‎

‎ill., br. La trasformazione di Marcel Duchamp in Rrose Sélavy rende l'artista una figura ambivalente, instabile e contraddittoria. L'adozione di un alter ego femminile rimanda alla necessità di ripensare la mascolinità dell'artista e il mito del genio-creatore nel quadro di una modernità che investe tanto il piano della produzione e dei consumi, quanto quello della sessualità e dei comportamenti femminili. Le autorappresentazioni fotografiche realizzate attorno al 1920, quasi sempre con l'aiuto di Man Ray, rivelano infatti un "altro" Marcel Duchamp, profondamente ambivalente nei confronti della virilità dell'artista. Le "strategie di sé" con cui Duchamp confonde le tracce della sua identità passano per il femminile, ovvero per l'irruzione dell'altro nella modernità che lui stesso sta elaborando. Al di là di ogni posizione identitaria, Rrose Sélavy mette in scena la "donna" come una figura della molteplicità che destabilizza l'idea di una mascolinità coerente e unitaria.‎

‎Monterosso Raffaello; Bartoli Bacherini M. A. (cur.)‎

‎La musica nel Risorgimento‎

‎ril. Il volume mette in evidenza quanto i numerosi canti e gli inni patriottici e popolari fioriti durante il Risorgimento, abbiano influito sui massimi esponenti del nostro Melodramma. Da Rossini a Pacini, da Bellini a Donizetti, da Mercadante a Verdi, l'epopea del riscatto nazionale scorre in cinque densi capitoli con frequenti rimandi a titoli e autori, alcuni dimenticati, altri rivalutati come il "caso" del Macbeth verdiano. Mentre del Marin Faliero si è persa la memoria, non così possiamo dire per Maria Stuarda o dell'altro capolavoro donizettiano Anna Bolena. Al centro delle considerazioni troviamo Giuseppe Mazzini, autore della citatissima Filosofia della Musica, dove profetizzò il contributo di Verdi alla causa dei moti risorgimentali. Insieme con Garibaldi, Vittorio Emanuele II e Pio IX il compositore di Busseto rappresenta un punto di riferimento ineludibile per sciogliere i nodi storici che portarono all'Unità d'Italia.‎

‎Nardi Gregorio; Mascagni R. (cur.)‎

‎Con Liszt a Firenze. Il soggiorno di Franz Liszt e Marie d'Agoult negli anni 1838-1839. Vol. 1‎

‎ill., br. La presenza a Firenze di Franz Liszt (Raiding/Doborján 1811 - Bayreuth 1886), il più celebre pianista dell'Ottocento e uno dei massimi compositori rivoluzionari del secolo, non poteva non lasciare un segno inconfondibile sulla musica della città; considerando soprattutto che l'artista ungherese vi frequentò gli ambiti culturali per un tempo singolarmente vasto: alcuni mesi tra il 1838 e il 1839; e poi, con regolare assiduità, dal 1864 fino all'anno della sua morte. Dai tempi di Heinrich Isaac, Liszt fu il primo grande compositore non italiano intensamente coinvolto nella vita artistica fiorentina, tramite la propria azione e quella dei suoi allievi.‎

‎Gariglio Paolo; Papa Marco; De Antoni Massimiliano‎

‎Francesco Brach Papa. Intrepido pioniere e mecenate dell'Aviazione Missionaria Italiana‎

‎ill. Francesco Brach Papa, è un pioniere dell'aeronautica, un pilota che ha collezionato record su record, per le capacità di volo e l'attività di collaudatore. Dal 1913, dopo il primato italiano di altezza, ha proseguito negli anni a migliorare i suoi stessi successi. Il suo palmares annovera 49 record, fra cui il primato mondiale di velocità con passeggero, ma anche molti voli e raid importanti, sia bellici che sportivi. Il bombardamento di Pola con D'Annunzio; la vittoria nella Coppa "Deutsche de la Muerthe" e nella Coppa Baracca; o la partecipazione alla crociera Roma-Londra-Berlino-Londra comandata da Balbo. È stato decorato al V.M. e della Medaglia d'Oro di lunga navigazione. Queste brevi pagine biografiche tratteggiano un uomo e un pilota forse meno conosciuto di altri, ma importante e determinante sia per il volo nella città di Torino, che per la Fiat Aviazione e per la crescita dell'aeronautica italiana. Non ultimo, Brach Papa lega il suo nome anche ad un'altra primogenitura, quella dell'Aviazione Missionaria.‎

‎Sguerri Ferdinando‎

‎Storie della guerra aerea, della corsa allo spazio e di ciò che (in proposito) non è mai stato detto. Dal 1940 al 1986‎

‎ill., br. 33 articoli raccolti in un volume illustrano retroscena della "Battaglia d'Inghilterra", di "Pearl Harbour", della "Battaglia di Stalingrado", delle bombe atomiche sul Giappone. E poi della Guerra in Corea, del Ponte aereo di Berlino, dell'abbattimento della U-2, della corsa allo spazio, di vari momenti della Guerra del Vietnam, fino alla "Battaglia aerea della Bekaa" e all'operazione "El Dorado Canyon" nella Libia di Gheddafi.‎

‎Saba Umberto‎

‎Tre ricordi del mondo meraviglioso‎

‎brossura Il ritorno con la memoria a tre significativi momenti della giovinezza: il soggiorno in Versilia nella villa di Gabriele D'Annunzio con una pasta al sugo mai vista né assaggiata prima; l'amicizia con Tommaso Salvini, celebre attore di teatro arrivato al crepuscolo della carriera, e insieme il rapporto con uno zio austero e distaccato; un ricordo di Italo Svevo e di un suo fortunato affare con l'Ammiragliato britannico.‎

‎Lenti Marina‎

‎Harry Potter. Il cibo come strumento letterario‎

‎br. Il fascino che il cibo, in qualità di strumento letterario, esercita sull'autrice di Harry Potter, e quindi direttamente sulla saga, proviene da lontano: ha infatti radici fin nelle letture d'infanzia. A differenza dei suoi autori di riferimento però, J. K. Rowling è riuscita a utilizzare il cibo in maniera molto più ampia e sfaccettata, facendogli assumere di volta in volta un ruolo determinante per spingere innanzi la storia, per colorarla di sfumature ludiche, per evidenziarne i risvolti familiari e sociali. La sua rilevanza è talmente determinante che neppure la magia riesce a comandarlo: non può infatti generarlo dal nulla, ma solamente variarlo nella quantità rispetto a un ammontare preesistente. E se pensiamo che, fra le altre limitazioni al potere magico, rientrano forze come il vero amore e il dono della vita, possiamo subito comprendere quale posto d'onore J.K. Rowling abbia inteso riservare, all'interno della propria creazione, a ciò che è responsabile del nostro nutrimento, del nostro sviluppo e del nostro sostentamento.‎

‎The FLR. The Florentine Literary Review. Ediz. italiana e inglese. Vol. 3: Sacred-Sacro‎

‎brossura‎

‎Agosti G. (cur.); Stoppa J. (cur.)‎

‎Serodine nel Ticino. Ediz. illustrata‎

‎ill.‎

‎Contu Roberto‎

‎Anni di piombo, penne di latta. (1963-1980. Gli scrittori dentro gli anni complicati)‎

‎br. L'idea da cui nasce questo libro è che il "quindicennio lungo" 1963-1980 sia stato il tratto decisivo di una crisi sistemica del mondo intellettuale italiano. Se nell'immediato Dopoguerra si era giunti alla canonizzazione del modello di intellettuale partecipe alla costruzione di una società migliore, già dalla fine degli anni Cinquanta, e in modo decisivo durante i Sessanta, tale aspirazione entrò in crisi. Gli anni Settanta registrarono un disorientamento nella facoltà degli scrittori di farsi interpreti della realtà. In questo contesto, emersero impreparazione, senso di spiazzamento, a volte imbarazzante mancanza di coraggio. Se al massimo grado di tensione la nostra intellighènzia cercò di partorire il proprio articolato "io so", il mondo rispose con un ben più sonoro "non ci interessa". Il fatto che l'ultima spiaggia di tale pretesa fu quella dei giornali non fece che sottolineare il rumore della ritirata degli scrittori. Gli anni Ottanta avrebbero visto così la luce a partire dal superamento di statuti intellettuali che non avevano retto il colpo di una società divenuta troppo estesa e troppo di tutti per continuare ad aspettare la parola di uno solo.‎

‎Lacchin Giancarlo‎

‎Richard Wagner. Musica, arte e rivoluzione‎

‎brossura Il rapporto fra arte e rivoluzione costituisce una delle cifre distintive fondamentali della prima riflessione estetica wagneriana, risalente proprio al periodo in cui il musicista prende parte assieme a Bakunin ai moti rivoluzionari in Sassonia. Il volume raccoglie alcuni scritti di Wagner composti a cavallo fra il 1848 e il 1849 e, nel contesto della sua produzione operistica di quel periodo, permette così di ricostruire quella dimensione di "assolutismo estetico" all'interno della quale soltanto risulta possibile interpretare il significato autentico del concetto di rivoluzione così come egli lo definisce: questa è intesa nel legame con la forma dell'"opera d'arte dell'avvenire", quale modello di un'arte assoluta ed eterna il cui legame con l'antico e con il senso originario dei valori che essa porta a rappresentazione si esprime solo nella prospettiva progressiva di un nuovo e rinnovato sentimento della vita.‎

‎Museo Bailo di Treviso‎

‎ill., br. La nuova guida del Museo Luigi Bailo di Treviso descrive un allestimento in tutto rinnovato, dopo la chiusura del museo, avvenuta nel 2003, e il successivo riassetto. Con una superficie espositiva di 1.600 metri quadrati, il Museo Bailo è ora divenuto "Galleria del Novecento", riassumendo una fase di riconosciuta eccellenza per la cultura a Treviso. Il punto di forza dell'esposizione permanente è rappresentato dalla collezione di opere civiche di Arturo Martini (1889-1947), la più cospicua tra quelle dello scultore, che offre l'opportunità di inediti confronti e relazioni con altri celebri artisti contemporanei: Gino Rossi, Luigi Serena, Giovanni Apollonio, Guglielmo e Beppe Ciardi sono alcuni dei nomi più celebri, ma nella Galleria del Novecento si snoda anche un'antologia dei pittori recenti più importanti attivi nel territorio, tra cui Bepi Fabiano, Nino Springolo, Aldo Voltolin. Una sezione è dedicata allo scultore Carlo Conte e alla scuola di incisione.‎

‎Weil Simone; Cigarini L. (cur.); Muraro L. (cur.)‎

‎Oppressione e libertà‎

‎br.‎

‎Cigliano Giovanna‎

‎Identità nazionale e periferie imperiali. Il dibattito politico e intellettuale sulla questione ucraina nella Russia zarista. Vol. 2: 1914-1917‎

‎br.‎

‎Soppelsa Giorgio‎

‎Dal fondo degli anni: il Novecento di un veneziano di montagna‎

‎ill., br. La narrazione, divisa in sei quaderni, si rivolge a ipotetici lettori curiosi di sapere oggi (2014), da uno che c'era, come andarono le cose nell'ultimo secolo. I personaggi raccontati, siano indicati coi loro nomi oppure con nomi fittizi, riflettono personaggi realmente vissuti, pure deformati nel ricordo, comunque riconoscibili. Ora, siccome vorremmo ricostruire il passato, non senza rigore, avvalendoci di questi materiali, è stato necessario cercare conferme e interpretazioni, o smentite, insomma riscontri, per stabilire una relazione fra il ricordare, il credere e il sapere.‎

‎Boni De Nobili Francesco‎

‎La rivolta antifrancese di Castelnuovo nel 1796. La Garfagnana estense del XVIII secolo‎

‎ril. La notte di Natale del 1796, una colonna in armi di circa tremila uomini di fanteria e artiglieria franco-italiana, agli ordini del generale Rusca, giunge a Castelnuovo di Garfagnana. Sono uomini infreddoliti e muti, avvolti in umidi tabarri, giunti in quella sconosciuta località circondata dai monti dopo un'estenuante marcia da Lucca, dove erano arrivati pochi giorni prima malnutriti, male armati e malvestiti. Lo scopo di quel reparto è di riportare l'ordine dove era scoppiata una rivolta, di catturare e punire i ribelli, di lasciare un segno severo affinché azioni simili non abbiano più a ripetersi. Pochi mesi prima a Pavia, Arquata Scrivia, Binasco e a Lugo di Romagna, le cose si erano svolte in modo tragico: violenze, rapine, morti, città lasciate al sacco della soldataglia. Ma a Castelnuovo di Garfagnana è diverso. A Castelnuovo nessun ribelle armato si oppone al loro procedere, nessun agguato lungo la via. La popolazione esce timorosa ma festante dalle case, si porta lungo la strada con fiaccole accese, applaudendo l'ingresso di Rusca e dei suoi uomini. Forse teme che anche lì la mano pesante e spietata di Napoleone si abbatta.‎

‎De Turris G. (cur.)‎

‎Julius Evola cinquant'anni da «Cavalcare la tigre». 1961-2011‎

‎br.‎

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