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‎Conti F. (cur.)‎

‎La massoneria a Firenze. Dall'età dei Lumi al secondo Novecento‎

‎ill., ril. Fra il 1731 e il 1732 vide la luce a Firenze quella che viene considerata la prima loggia massonica italiana. Avversata dalla Chiesa cattolica, ma assai ben vista negli ambienti della corte lorenese (il primo granduca della dinastia subentrata ai Medici, Francesco Stefano, era un "fratello"), la massoneria gettò profonde radici nella città. Da allora, con alterne vicende, le logge liberomuratorie hanno rappresentato un tratto caratterizzante della vita sociale e politica fiorentina. E ancora oggi Firenze - dove il Grande Oriente d'Italia conta 44 logge e la Gran Loggia di Piazza del Gesù 26, per un totale di circa 1750 iscritti - può essere ritenuta la città italiana con la più alta presenza massonica. Il volume racconta questa lunga e affascinante storia, muovendo dal periodo crepuscolare della Firenze medicea, attraversando il Settecento e l'Ottocento, per spingersi fino al secondo dopoguerra e descrivere l'attività delle logge liberomuratorie nella Firenze di La Pira. Ne esce un quadro che trascende la mera dimensione massonica e offre importanti e innovativi elementi di conoscenza sulla storia stessa della città: delle sue classi dirigenti come dei ceti popolari, delle reti associative e dei processi di selezione della classe politica, delle forme di circolazione delle idee e del progressivo strutturarsi della società civile e dell'opinione pubblica.‎

‎Winter Jonah‎

‎Frida‎

‎ill., ril. Costretta a letto per nove mesi dalla poliomielite all'età di sette anni e in seguito vittima di un incidente di autobus dalle conseguenze spaventose, Frida Kahlo ha trascorso la sua esistenza entrando e uscendo dall'ospedale e ha dovuto sottoporsi a ben 32 operazioni chirurgiche. Ciò nonostante non ha mai perso l'entusiasmo, la voglia di amare e di lasciarsi andare a ogni genere di esperienza. È stata la sua arte assolutamente unica, spietata e coraggiosa a permetterle di far fronte a sfide tremende e di uscirne vincitrice. Nella pittura ha espresso il dolore, la depressione, ma anche la gioia, la passione, l'amore. Mentre il testo essenziale di Jonah Winter scioglie i nodi che si intrecciano nella sua biografia, l'arte di Ana Juan incontra quella di Frida Kahlo dando vita a immagini esuberanti e ricche di colore. Molti sono i riferimenti agli autoritratti dell'artista messicana ma la loro crudezza è qui addolcita dalla predominanza delle linee morbide e da un'ambientazione fiabesca popolata da una corte di buffi animali e da personificazioni del sole e della luna. Rappresentata prima da bambina e poi da adulta, Frida assume pose statuarie lasciando che, come nei suoi dipinti, l'attenzione dell'osservatore venga rapita dagli abiti sgargianti. Dettaglio chiave dell'immagine che tutti conosciamo, le sopracciglia che si saldano tra gli occhi spesso chiusi svolgono la funzione del terzo occhio aperto su di sé e assumono via via la forma di un uccello, così da alludere al volo dell'immaginazione, alla libertà che ha sempre contraddistinto la vita e l'arte di Frida Kahlo. Un tributo toccante e dolce a una delle più originali e influenti artiste del Novecento e un incoraggiamento per tutti a superare le difficoltà della vita attraverso la creatività.‎

‎Peirce Charles S.; Marietti S. (cur.)‎

‎Pragmatismo e grafi esistenziali‎

‎brossura Questa antologia rende disponibili in lingua italiana alcuni testi fondamentali del filosofo pragmatista americano intorno a mente, mondo e scrittura. Susanna Marietti, che collabora alle ricerche della cattedra di filosofia teoretica della Università Statale di Milano, con la sua introduzione e la sua scelta conduce i lettori al centro del pragmatismo di Peirce, del quale i celebri grafi esistenziali costituiscono il tratto più originale.‎

‎Berardinelli Alfonso‎

‎Non incoraggiate il romanzo. Sulla narrativa italiana‎

‎ril. "Che cos'è un romanzo? Non cedo qui alla tentazione di definirlo. Che il romanzo è un genere di consumo e di intrattenimento "per tutti", lo si è sempre saputo. Ma il consumo è diventato più veloce, più distratto e l'intrattenimento lo si trova in abbondanza altrove. Quanto a qualità artistica, valore conoscitivo e documentario, la maggior parte dei romanzi che si pubblicano sono poco convincenti e non dimostrano nessuna memoria letteraria. Anche quando funzionano come trappole acchiappa-lettori, non provocano riflessioni e interpretazioni critiche impegnate, "non fanno storia". L'attuale sovrapproduzione di narrativa dà perciò l'impressione di essere più un segno di patologia che di salute. La quantità è soverchiante e crea una letteratura senza forma e senza confini che vanifica l'efficacia della critica e nel suo insieme si sottrae a ogni definizione. Il lettore troverà in questo libro un panorama problematico della narrativa italiana degli ultimi decenni, nel quale ho evitato teorizzazioni, dando spazio a ritratti e analisi di singoli autori e testi." (Alfonso Berardinelli )‎

‎Cologni Franco‎

‎Elogio della mano. Van Cleef & Arpels e i mestieri dell'alta gioielleria. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Van Cleef & Arpels è forse la più famosa maison di alta gioielleria al mondo. Fondata a Parigi nel 1896, da sempre si caratterizza per l'infaticabile ricerca e l'inesauribile capacità artigiana dei suoi maestri gioiellieri, le famose "Mains d'Or". In questo libro vengono raccontati i segreti delle "Mains d'Or", segreti e capacità che fanno di ogni gioiello Van Cleef & Arpels un unicum. Si racconta il lavoro, discreto ma assolutamente fondamentale, di questi straordinari maestri d'arte, si indaga ogni tappa della nascita di un pezzo, a partire dal momento in cui questo viene immaginato e concepito, disegnato quindi, fino alla sua realizzazione finale, per scoprirne non solo la preziosità e il valore intrinseco, ma anche e soprattutto la sua straordinaria storia, una storia che è fatta di maestria, di rigore, di infinite ore di studio e lavoro. Con l'aiuto di fotografie che spaziano dal disegno progettuale, alle fasi di lavorazione, al gioiello finito, il lettore viene accompagnato alla scoperta di una realtà sconosciuta ai più, ma che costituisce la cifra dello stile Van Cleef & Arpels, quella sapienza artigianale che consente di creare ogni volta sublimi pezzi unici.‎

‎Sgalambro Manlio‎

‎De mundo pessimo‎

‎br. Una raccolta di scritti definiti dallo stesso autore "parerga che precedono, anziché seguire, un sistema ancora inesistente". Un viaggio attraverso schegge di pensiero che si presentano sotto forma di brevi trattati: "De mundo pessimo" sottopone a una critica radicale la vulgata pessimista, in modo da sottrarre al pessimismo quel "troppo umano" concernente solo la vita, per individuare così il pessimum della totalità; "Dialogo sul comunismo" oppone alle concezioni correnti l'idea di un "comunismo metafisico"; in "Della filosofia geniale" si pone il problema se la filosofia non debba essere sottratta all'università e restituita al genio; "Contro la musica" getta le basi di una critica dell'ascolto che prende le distanze da Adorno e Bloch.‎

‎Carrère Emmanuel‎

‎Io sono vivo, voi siete morti‎

‎br. "Da adolescente" scrive Emmanuel Carrère nel "Regno" "sono stato un lettore appassionato di Dick e, a differenza della maggior parte delle passioni adolescenziali, questa non si è mai affievolita. Ho riletto a intervalli regolari 'Ubik', 'Le tre stimmate di Palmer Eldritch', 'Un oscuro scrutare', 'Noi marziani,' 'La svastica sul sole'. Consideravo e considero tuttora il loro autore una specie di Dostoevskij della nostra epoca". A trentacinque anni, spinto da questa inesausta passione, Carrère decise di raccontare la vita, vissuta e sognata, di Philip K. Dick. Il risultato fu questo libro, in cui, con un'attenzione chirurgica per il dettaglio e una lucidità mai ottenebrata dalla devozione, Carrère ripercorre le tappe di un'esistenza che è stata un'ininterrotta, sfrenata, deragliante indagine sulla realtà, condotta sotto l'influsso di esperienze trascendentali, abuso di farmaci e di droghe, deliri paranoici, ricoveri in ospedali psichiatrici, crisi mistiche e seduzioni compulsive e riversata in un corpus di quarantaquattro romanzi e oltre un centinaio di racconti (che hanno a loro volta ispirato, più o meno direttamente, una quarantina di film). Con la sua scrittura al tempo stesso semplice e ipnotica, Carrère costruisce una biografia intricata e avvincente quanto lo sarà, vent'anni dopo, quella di Eduard Limonov che è insieme un romanzo di avventure e un nitido affresco delle pericolose visioni di cui Dick fu artefice e vittima.‎

‎Nomellini Eleonora B.‎

‎Plinio Nomellini. Il colore, La natura, il mito. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Cagianelli Francesca‎

‎Cafiero Filippelli. Giochi d'ombre oltre il vero‎

‎ill., br. Cafiero Filippelli (1889-1973), dapprima partecipe dei fermenti dello storico Caffè Bardi, quindi membro del Gruppo Labronico, deve ascriversi a quegli innovatori della sintassi macchiaiola in direzione di un personale e suggestivo divisionismo, nonché del postimpressionismo. Sia nell'ambito delle mostre del Gruppo Labronico, sia nelle sedi dell'Internazionale degli Amatori e Cultori di Roma, della Biennale di Venezia, della Primaverile Fiorentina e della Quadriennale di Torino, Filippelli assurge alla fama di "mago degli interni", specializzato in effetti di luce artificiale. Spesso sottovalutato dalla critica anche in ragione di tale fama, l'artista viene ora finalmente riletto nella giusta complessità di una tempra creativa tutt'altro che univoca. Fedele certamente all'insegnamento fattoriano, saprà comunque trovare una formula personale dapprima grazie a una seducente rilettura delle avanguardie spagnole, in particolare Zuloaga, quindi, a partire dagli anni Trenta, tramite un'ambizione compositiva in linea con il Novecento Italiano.‎

‎Fugazza Stefano‎

‎Giovanni Fattori. Il vero tra forma, linguaggio e sentimento‎

‎ill., br. Giovanni Fattori (1825-1908) è considerato, a fianco di Silvestro Lega e Telemaco Signorini, il più importante esponente dei Macchiaioli e insieme uno dei più significativi pittori dell'Ottocento italiano. Documentò da un lato la realtà storica attorno a lui, in particolar modo le battaglie, dall'altro seppe registrare la bellezza della natura e la fatica del lavoro nelle campagne. Fu anche ritrattista fine nell'analisi psicologica dei soggetti, che troviamo sempre caratterizzati nei tratti dei volti come nelle posture dei corpi. Eccellente nella grafica, specialmente nell'acquaforte, che piegò a una sua maniera personale fatta di brevi segni che dialogano fino a formare figure, paesaggi, luci e ombre. Riguardo al suo modo di intendere la pittura scrisse: "Ho amato l'arte, e l'amo ardentemente tutt'ora. Credo fermamente che l'arte non abbia bisogno di pedanterie, ma di mezzi molto semplici in tutte le materie che devono servire a riprodurre, sia sulle tele, tavole ecc. tavolozza semplice, pochi colori: inutili i tanti che fanno il lusso dei dilettanti".‎

‎Baboni Andrea‎

‎Mario Puccini. Il colore dopo la macchia. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Definito dalla letteratura critica "il Van Gogh livornese", Mario Puccini incarna la parabola dell'artista "selvaggio", anche a causa della parentesi esistenziale segnata, nell'ultimo decennio dell'Ottocento, dal ricovero nell'ospedale psichiatrico di Siena. Sostenuto e stimato dai protagonisti più illuminati del mercato artistico toscano dell'epoca, da Angelo De Farro a Romolo Monti, da Mario Galli a Gustavo Sforni, l'artista consegue progressivamente un proprio riscatto personale e professionale. Emblema della sua produzione, intrisa di violenti cromatismi e drammi sentimentali, possono considerarsi le numerose versioni delle scogliere del Lazzaretto di Livorno, trasfigurate da vortici di arancio infuocato.‎

‎Pontiggia Elena‎

‎Giovanni Lomi. Le trasparenze del Novecento. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. La pittura di Lomi non ricerca la teatralità e ama soffermarsi su tutto quello che non è appariscente. I suoi paesaggi, le sue marine (che sono il suo soggetto più noto e più amato), le sue vedute della Vecchia Livorno, come quelle dei laghi lombardi, le sue campagne con greggi e pastori, i suoi angoli di cascinali dove qualche donna cuce all'ombra e nell'ombra, ci parlano di un'arte sommessa, che non persegue l'eloquenza o il clamore. Nell'ambito della tradizione macchiaiola della quale respira l'inclinazione al vero e la sincerità espressiva, Lomi si distingue per una particolare vocazione alla misura, evitando ogni tematica solenne, così come ogni aspirazione al sublime. Fondamentale, nel suo percorso artistico, resta la capacità di tradurre l'impressione in una rinnovata visione sintetica della realtà.‎

‎Barletti E. (cur.)‎

‎La baronessa, Palmiro e il maestro. Due storie annigoniane. Ediz. multilingue‎

‎ill., br. La pubblicazione, realizzata in occasione della mostra ospitata a Villa Bardini (Firenze) nell'estate del 2016, racchiude due storie che si sono svolte in tempi e luoghi diversi, ma che riguardano entrambi la vita e l'opera di Pietro Annigoni. La prima è legata al dipinto raffigurante Stefania von Kories, la signora di straordinario fascino ritratta da Annigoni a Firenze tra il 1958 ed il 1959. Dopo un lungo percorso in giro per il mondo, la tela è tornata tra le colline fiorentine, nel museo intitolato al grande pittore. La seconda storia ruota attorno a una figura sconosciuta al grande pubblico, quella di Palmiro Meacci. Uomo di umili origini, incontrò Annigoni nel 1969 e divenne suo segretario. Fu così proiettato sulla scena internazionale, e condivise col maestro vent'anni di esperienze uniche ed eccezionali. Nel volume trova spazio, accanto a testi critici e agli approfondimenti sulle vite dei protagonisti, una galleria di dipinti di Annigoni e preziose testimonianze fotografiche.‎

‎Cardone L. (cur.); Filippelli S. (cur.)‎

‎Cinema e scritture femminili. Letterate italiane fra la pagina e lo schermo‎

‎br. Fin dal cinema delle origini e, con modalità e motivazioni differenti, ancora oggi, le grafìe femminili hanno inciso sugli schermi italiani segni sottili, profondi e tuttavia in larga parte ignorati. Questo mancato riconoscimento è in parte legato alla natura stessa della scrittura per il cinema, una scrittura tesa a scomparire nello schermo, totalmente funzionale alla qualità visiva del film e dunque trasparente, in sé invisibile; e in parte è imputabile alla debolezza nel nostro Paese dei Gender Studies di ambito cinematografico, piuttosto recenti e frammentari in Italia, rispetto a consolidate esperienze internazionali. Da qui muovono le riflessioni raccolte nel volume che, a partire da alcune specifiche ricerche - anche su nomi assai noti della scena culturale italiana del Novecento come Annie Vivanti, Grazia Deledda, Fausta Cialente, Alba de Céspedes, Goliarda Sapienza, Luciana Peverelli - offrono uno sguardo differente sulla storia del cinema con l'intento di rendere conto del contributo delle donne, in particolare delle scrittrici, alla nascita, all'affermazione e ai recenti sviluppi della produzione filmica nazionale.‎

‎Orelli Giorgio‎

‎La qualità del senso. Su Dante, Ariosto e Leopardi‎

‎br. È ancora possibile dire qualcosa di nuovo e illuminante sui primi versi della Commedia, sulle ottave più conosciute dell'"Orlando furioso" o sull'"Infinito" di Leopardi? L'impresa, apparentemente impossibile, è riuscita in modo del tutto naturale a Giorgio Orelli, attento come pochi al rapporto tra i suoni e i significati delle parole, ossia a quella che Dante, con una formula che Orelli stesso considera "una definizione della poesia che può bastare per i prossimi millenni", chiamava la fabricatio vcrborum armonizatorum. In un saggio di neanche cento pagine, Giorgio Orelli ci offre una lettura di strofe e versi forse oggi perfino un po' logorati dall'uso che se ne è fatto e si continua a fare nelle aule scolastiche, e li restituisce alla loro intrinseca grandezza. Ed è proprio quando il discorso si addentra nello specifico degli esempi scelti, che il lettore paziente avrà la sensazione di avvicinarsi ai segreti del linguaggio poetico.‎

‎Mannocci L. (cur.); Risaliti S. (cur.)‎

‎Solo Gino Severini. Catalogo della mostra (Firenze, 12 luglio-10 ottobre 2019). Ediz. inglese‎

‎ill., ril. Il catalogo della mostra allestita dal 12 luglio al 10 ottobre al Museo del Novecento di Firenze si concentra sulla produzione risalente agli anni Venti e Trenta dell'artista toscano, proponendo una selezione di opere in cui l'iconografia dei soggetti è legata alla Commedia dell'arte, al teatro e alla musica. A partire dagli anni Venti, Severini si appassiona infatti alle figure e alle vicende di maschere della commedia dell'arte, come Pulcinella e Arlecchino. Clown, saltimbanchi, eroi del circo stavano affascinando numerosi artisti quali Picasso, Gris e Rouault, musicisti come Stravinskij e impresari come Djagilev. Le occasioni principali per cimentarsi con questi temi sono rappresentate per Severini dalla decorazione di due ambienti privati: il Castello di Montegufoni, di proprietà di Sir George Sitwell, nei pressi di Firenze, e la Maison di Léonce Rosenberg, suo mercante francese, a Parigi.‎

‎Gramellini Massimo‎

‎Prima che tu venga al mondo‎

‎ril. Quando è stata l'ultima volta che avete fatto qualcosa per la prima volta? Che avete scoperto qualcosa di inaspettato e avete provato un'emozione nuova? Immaginate un uomo che, superata la soglia dei cinquant'anni, diventa padre quando ormai, in famiglia e sul lavoro, si era adagiato su una perfetta vita da figlio. Che cosa può rompersi o scatenarsi all'improvviso? Il libro di Massimo Gramellini è il racconto di una trasformazione e di un'attesa. Nove capitoli, uno per ogni mese di «gravidanza», che compongono una lunga lettera, emozionante e ironica, destinata a un bambino che non c'è ancora mentre si fanno i conti con un padre che non c'è più. Una storia d'amore e di rinascita che ci ricorda come attraverso gli altri possiamo ritrovare in noi stessi infinite risorse e comprendere ciò che conta davvero. Se «la vita è un gioco e vince chi ritorna bambino», per riuscirci bisogna prima diventare adulti.‎

‎Eilenberger Wolfram‎

‎Le visionarie 1933-1943. Arendt, De Beauvoir, Rand, Weil e il pensiero della libertà‎

‎br. È il decennio più buio del Novecento. Tra il 1933 e il 1943 finisce precipitosamente il secolo d'oro della modernità europea e comincia il capitolo più nero della nostra storia, che trascina nel baratro tutto l'Occidente. La Grande depressione schiaccia le democrazie. La paura e la povertà innescano il desiderio di leader forti. In Germania Hitler prende facilmente il potere e fa sprofondare il mondo in un'altra guerra. Le spire del totalitarismo penetrano nella vita quotidiana. Nessuno può fuggire. Non esistono alternative all'oppressione, all'esilio o alla resa. Per la libertà non c'è più spazio. Nel momento più lugubre della tempesta, quando ogni speranza sembra vana, quattro filosofe, ognuna con una voce unica e folgorante, gettano le fondamenta intellettuali per una nuova società libera. Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Ayn Rand e Simone Weil nella catastrofe coltivano le loro idee rivoluzionarie: sul rapporto tra individuo e società, tra donna e uomo, sesso e genere, libertà e totalitarismo. Le loro vite avventurose le muovono dalla Leningrado di Stalin a Hollywood, dalla Berlino di Hitler e dalla Parigi occupata a New York; ma soprattutto le portano a pensare idee che non erano mai state pensate prima, senza le quali il nostro presente sarebbe diverso da come lo conosciamo. Ciascuna delle loro esistenze - da fuggitive, attiviste, combattenti della Resistenza - è una filosofia vissuta e una testimonianza potentissima del potere liberatorio del pensiero. Ancora oggi la loro opera è un esempio della salvezza che la filosofia può donare in tempi oscuri. Quattro grandi icone che insegnano cosa significa vivere per la libertà. Simone de Beauvoir, Hannah Arendt, Simone Weil e Ayn Rand: nelle furie e negli orrori del nazismo e della guerra quattro grandi visionarie, esuli e ribelli, militanti e geniali, inventano le radici di una società giusta. Un racconto sulla conquista della libertà, quando sembrava che fosse perduta per sempre.‎

‎Molinari Giuseppe‎

‎il Vangelo secondo Silone‎

‎br. Ignazio Silone in molte pagine dei suoi romanzi parla del Cristo che si immedesima nel dolore dell'uomo, che è presente in ogni povero che soffre. Silone, del resto, ha confessato di essere "un uomo inseguito da Dio". Di sicuro è uno scrittore italiano che più di tanti altri ha lottato per la giustizia, la verità e la libertà. La sua attenzione è rivolta soprattutto ai più poveri e agli ultimi della terra, di tutti i tempi e di tutti i continenti. Un messaggio attualissimo che Papa Francesco ripete a tutti con vigore e con la forza della fede e della speranza cristiana.‎

‎Pestelli Corrado‎

‎L'universo leopardiano di Sebastiano Timpanaro e altri saggi su Leopardi e sulla famiglia‎

‎br.‎

‎Santoni Ilvo; Wittum Nicola‎

‎Vallombrosa 1638-1866. Tracce di viaggiatori del Grand Tour‎

‎ill., br. Da tutto il mondo a Firenze, nei secoli XVII-XIX, e da qui, quando in estate la città si fa pesante per l'afa, ai mille metri di Vallombrosa... 18 miglia; due terzi del viaggio in carrozza, poi a cavallo, sulla treggia o a piedi, in compagnia di grandi personaggi... con i beni abbaziali che ti vengono incontro: prima la villa-fattoria di Paterno (con vigne, olivi, alberi da frutto... tutto perfettamente coltivato), poi Tosi con il vallone del Vicano, il pittoresco mulino, il borgo di pigionali, i castagneti, infine le abetaie e l'ultimo miglio di viale alberato circondato dai declivi dei prati pascolati da bestiame... ed ecco l'abbazia, che tu abbracci con lo sguardo insieme alle abetaie e alle cime coperte di faggi che la proteggono e la sovrastano. Questa la spedizione/avventura alla quale sei invitato per scoprire quanto quel paesaggio culturale ha ispirato a tali personaggi in opere grafiche e letterarie.‎

‎Martini L. (cur.); Pogni M. L. (cur.)‎

‎Gli ultimi Piccolomini a Pienza. Il conte Silvio, Anna e Nicolò‎

‎ill., br. Il testo narra la vicenda pubblica e privata della famiglia Piccolomini e della sua grande opera di ricostruzione della città di Pienza, con particolare riferimento alla figura finora poco studiata del conte Silvio Piccolomini, personaggio preminente del Novecento senese. Dalla lettura dell'opera si potrà meglio comprendere l'importanza della rinascita della città nel Novecento, dopo secoli di oblio, impresa compiuta da una famiglia che amò la cittadina di Pio II in modo straordinario: i Piccolomini si legarono alla storia di Pienza e della sua comunità con grande slancio di entusiasmo e di generosità, consapevoli del peso della cultura e della storia nel tempo al di là della contingenza e dei suoi interessi transitori.‎

‎Pignataro Luca‎

‎Il Dodecaneso italiano 1912-1947. Vol. 1: L'occupazione iniziale: 1912-1922‎

‎br. Il primo volume esamina gli sviluppi dell'ordinamento giuridico delle isole sotto l'occupazione provvisoria (1912-1923), poi divenuta piena sovranità dell'Italia (dal 1923 alla seconda guerra mondiale), col passaggio da un'amministrazione diretta da militari a una di funzionari civili, evidenziando le sfere di autonomia di cui godettero sino al 1936 le tre comunità insulari: greca ortodossa (numericamente preponderante), turca musulmana, israelita sefardita (di quest'ultima viene delineata anche la situazione successiva alle leggi razziali del 1938). Il libro passa poi a descrivere in quali ambiti le autorità militari italiane decisero a partire dal 1912 di intervenire nella realtà locale, organizzando in molti casi ex novo i servizi pubblici e riuscendo a superare il difficile periodo della prima guerra mondiale, per poi doversi confrontare con l'irredentismo ellenico.‎

‎Dini F. (cur.)‎

‎I macchiaioli. Opere e protagonisti di una rivoluzione artistica (1861-1869)‎

‎ill., br.‎

‎Palante Georges; Gatti F. (cur.)‎

‎La lotta per l'individuo‎

‎br. L'individuo deve diffidare delle scientocrazie e delle pedantocrazie, come delle teocrazie. Solo la lotta, la lotta sempre rinascente delle idee, delle credenze, dei desideri, è capace di sottrarre l'individuo a quella sete di uniformità che è una delle brame dell'anima gregaria (...) L'emancipazione economica individuale, la complicazione e la mobilità crescenti della vita sociale, la moltiplicazione attorno all'individuo delle cerchie sociali e delle loro influenze rivali o interferenti faranno sì che ciascun uomo, vivendo più a lungo, avrà un sentimento più profondo, più delicato e più vero della vita. Egli non comprenderà più nulla dei nostri biasimi, dei nostri ostracismi, delle nostre morali impettite; ripudierà le menzogne inventate dagli scaltri e intrattenute dagli stupidi per contrariare la libera scelta della natura.‎

‎Di Vittorio Pierangelo‎

‎Ragione funambolica. Sull'utilità del pensiero per la vita‎

‎br. La vita quotidiana è una giungla di contraddizioni che a volte ci paralizzano, ma nelle quali si trova anche il rimedio: i poli delle tensioni in cui siamo imbrigliati possono diventare i punti di forza su cui fissare la fune e attraversare i problemi alla ricerca di una "via di fuga". La ragione funambolica affonda le radici nella cultura tragica, dove l'uomo appare come una sagoma incerta alle prese con i laceranti paradossi che lo abitano. Si tratta di una razionalità pratica, e non è un caso che questo libro nasca da un'esperienza di nomadismo filosofico: uscendo dai confini stabiliti, la filosofia compie una serie di incontri e si trasforma in un sapere di frontiera, intrecciato con le pratiche e in perenne movimento. Mentre vediamo la ragione funambolica all'opera in diversi ambiti, dalla storia, alla politica, all'arte e alla letteratura, le performance di Philippe Petit, l'autore della traversata delle Torri Gemelle che fu invitato da Werner Herzog a inaugurare la sua scuola di cinema, diventano fonte di riflessione per le nostre acrobazie quotidiane. E uno stimolo per cominciare a tratteggiare un'"antropologia del possibile".‎

‎Cecchini Bianca Maria‎

‎Notizie storico-statistiche del ducato di Lucca. Consigli di buon governo a Maria Luisa, infanta di Spagna, duchessa di Lucca‎

‎ill., br.‎

‎Janouch Gustav‎

‎Conversazioni con Kafka‎

‎br. A Praga, nel 1920, Gustav Janouch, allora diciassettenne aspirante poeta e letterato, venne presentato dal padre a Franz Kafka. I due lavoravano nella stessa Compagnia di Assicurazioni, e subito il più giovane prese l'abitudine di far visita a Kafka nel suo ufficio e di accompagnarlo a casa. Nacquero così queste "Conversazioni" che costituiscono una testimonianza sul grande scrittore praghese. In questo contesto Kafka non è visto come una figura letteraria ma come un uomo affascinante e misterioso, costretto a convivere con le incomprensioni di un ambiente e con la malattia che di lì a poco lo avrebbe condotto alla morte.‎

‎Emerson Ralph; Calanchi A. (cur.)‎

‎La forcella divinatoria. Testo inglese a fronte‎

‎br. Nel 1820 il reverendo Ralph Emerson (da non confondersi col suo quasi omonimo e quasi coetaneo Ralph Waldo Emerson, noto filosofo e scrittore americano trascendentalista) sottopose questo saggio breve e singolare, dal titolo The Divining Rod, all'attenzione non dei suoi fedeli, bensì della prestigiosa rivista scientifica "The American Journal of Science". L'oggetto del suo interesse era una pratica, evidentemente diffusa al suo tempo, che lo aveva incuriosito al punto da volerla descrivere e argomentare: la rabdomanzia. Nel corso di questo breve trattato, sperimentiamo diversi stati d'animo: curiosità, diffidenza, suggestione, sospetto, fascinazione. Emerson è molto abile nel nascondere al lettore, fin quasi al termine del pezzo, quale sia il suo vero pensiero, e a condurlo per mano nel percorso che egli stesso ha seguito, prima nella lettera che scrive alla redazione della rivista, poi nell'articolo vero e proprio, ribaltando più volte le aspettative e costruendo una narrazione basata sulla suspense non meno che sull'interesse scientifico. Una perla di raro valore, uno spaccato inedito e straordinario della cultura, della geografia, della scienza (e pseudoscienza) americana dell'Ottocento, per la prima volta tradotto in italiano nella presente edizione, corredato di testo a fronte e di un ricco apparato critico.‎

‎Emerson Ralph Waldo‎

‎L'anima suprema, l'amore, l'amicizia, la politica‎

‎br.‎

‎Guido Gozzano dalle Golose al Meleto (1916-2016). Con DVD‎

‎br. Nel libro, il Gozzano uomo e il Gozzano poeta, nel loro ambiente con riferimenti precisi, volti anche a correggere luoghi comuni assai diffusi. L'uomo ha lasciato tracce indelebili nelle raccolte poetiche e nella prosa, ma ancor più negli scritti confidenziali, nelle sue lettere dell'adolescenza e agli amici, dove emerge la sua variegata personalità, anche se la parte più importante del suo essere uomo resta sotto silenzio. Il poeta ha saputo trasfigurare la realtà rendendola più bella, più viva, più introvabile. Per questo si continuano a cercare la villa Amarena, le case, i paesaggi, le persone, le sue fonti di ispirazione ed ognuno trova quel che cerca in modo diverso, a seconda del suo approccio e della sua sensibilità.‎

‎Rubini Jada‎

‎Frammenti di cielo‎

‎brossura In questa raccolta, Jada Rubini, autrice del libro "Dall'altra parte della paura", ci presenta in maniera informale (come se stesse camminando fra i suoi ricordi) tutti i testi con cui ha vinto i concorsi letterari più importanti della sua carriera artistica, e ci spiega le interessanti somiglianze tra i testi da lei scritti e la sua vita, ripercorrendo, quindi, le tappe più importanti della sua breve esistenza fin'ora e descrivendo le emozioni che l'hanno accompagnata.‎

‎Benedetti L. (cur.); Cecchini B. M. (cur.); Gemignani M. (cur.)‎

‎«Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum». Studi in onore di Fra' Giovanni Scarabelli per i cinquant'anni di sacerdozio‎

‎ril.‎

‎Petruccelli della Gattina Ferdinando; Beneduci L. (cur.)‎

‎I moribondi del palazzo Carignano‎

‎br. I Moribondi del palazzo Carignano sono l'opera più rappresentativa del giornalista e romanziere Ferdinando Petruccelli della Gattina (Moliterno, 1815 - Parigi, 1890) e raccolgono in volume la versione italiana delle corrispondenze che l'autore fece uscire in francese sul giornale parigino «La Presse» tra 1861 e il 1862, nel periodo in cui fu membro del neonato Parlamento italiano. L'opera ebbe straordinario successo, esaurendo dieci o dodici edizioni, diventando un best seller del tempo. Il pubblico, infatti, vi poteva osservare dall'interno la vita e i personaggi della prima Assemblea legislativa italiana, inaugurata a Torino da Vittorio Emanuele II all'indomani dell'Unità. Petruccelli, come l'occhio di un'impietosa webcam puntata nell'Aula di Palazzo Carignano, ne rappresentò vizi e virtù - più i primi in verità -, delineando i ritratti dei protagonisti della vita politica italiana senza filtri e senza sconti per nessuno; fatto che determinò un vespaio di polemiche e diede motivi per almeno un paio di sfide a duello verso l'autore. Dal suo banco dell'estrema Sinistra Petruccelli riconosceva la coerenza, l'eroismo, il sacrificio di avversari e compagni di lotta tanto quanto evidenziava le debolezze, le ingenuità, l'inettitudine o la corruzione diffuse, fin dalla prima legislatura postunitaria, in entrambe le ali dell'emiciclo, soprattutto al centro, in verità, ed ancor di più, presso i rappresentanti di quel Meridione, liberato dall'assolutismo borbonico, ma non dai vizi delle sue classi dirigenti.‎

‎Donatini Franco‎

‎Antonia Bolognesi. L'amore segreto con Giorgio De Chirico‎

‎ill., br. Una storia non conosciuta, l'amore sbocciato in gioventù a Ferrara tra Giorgio de Chirico e Antonia Bolognesi, venuta alla luce solo recentemente per via della scoperta e della pubblicazione della raccolta delle loro lettere da parte del nipote Eugenio Bolognesi. Il libro ripercorre, in maniera romanzata ma storicamente aderente e documentata, gli anni vissuti dal pittore a Ferrara, che rappresentano un momento cruciale della sua maturazione umana e artistica. Attraverso le lettere è possibile ricostruire questo percorso e comprendere il ruolo che l'incontro con Antonia e l'ambiente ferrarese, attraverso le amicizie con importanti pittori del periodo come De Pisis e Carrà, hanno avuto sul suo sviluppo artistico. La presenza nelle sue opere del Castello estense non è casuale, ma è il luogo dove Antonia lavorava e forse dove è avvenuto il loro primo incontro. Il libro approfondisce un aspetto della vita di de Chirico rimasto sepolto nell'oblio da circa un secolo e di cui il pittore non ha mai parlato nella sua accurata e dettagliata autobiografia. Quello dell'amore appassionato con Antonia, che a pieno titolo può essere considerata la sua musa ispiratrice.‎

‎Berti Enrico‎

‎La ricerca della verità in filosofia‎

‎br. La verità è oggi temuta come una forma di violenza, specialmente da parte dei filosofi post-moderni. Questo timore spesso è dovuto a una concezione ideologica della verità come valore assoluto da imporre a tutti, mentre esso è del tutto ingiustificato rispetto alla concezione classica della verità, non riducibile alla teoria della verità come corrispondenza. In base alla teoria classica si danno diversi tipi di verità, verità di fatto e verità di ragione, verità storiche e verità scientifiche, verità di fede e verità poetiche: alcune facili da scoprire, altre implicanti complesse e faticose ricerche. In filosofia la ricerca della verità avviene in modi diversi, secondo il tipo di filosofia che si pratica, che può essere trascendentale, dialettico, fenomenologico, analitico-linguistico, ermeneutico, dialogico-confutativo. Un caso di ricerca della verità in filosofia è costituito dalla metafisica, intesa non nel senso tradizionale di ontologia o teologia razionale, bensì come metafisica problematica e dialettica, epistemologicamente debole ma logicamente forte. Esiste anche una verità pratica, che riguarda non la legge morale, ma il desiderio della felicità intesa come pieno sviluppo della persona umana, nel singolo individuo e nella polis.‎

‎Gentili Sonia‎

‎Novecento scritturale. La letteratura italiana e la Bibbia‎

‎br. Il Novecento riformula attraverso la Bibbia i suoi grandi temi - la violenza necessaria alla rivoluzione, l'assenza di Dio e la solitudine dell'uomo, l'amore e la solidarietà umana e, sul piano espressivo, la grande questione del realismo nell'arte - in forma "aperta", ambigua, problematica: in forma, cioè, di mito e di immagine letteraria. Così rielaborano la Bibbia Giovanni Pascoli, Giorgio Bassani, Primo Levi, Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Giovanni Testori, secondo una via segnata nell'Ottocento da Giacomo Leopardi ed Hermann Melville, inclusi nel libro come prologo e fondamento dell'esperienza novecentesca.‎

‎Tompkins Peter‎

‎L'altra Resistenza. Servizi segreti, partigiani e guerra di liberazione nel racconto di un protagonista‎

‎ill., br. Nell'estate del 1943, l'OSS (la futura CIA) affidò a un giovane Peter Tompkins una delicata operazione di spionaggio che appoggiava l'azione finale degli Alleati in Italia. Il suo battesimo del fuoco come agente segreto ebbe luogo in una Roma ancora occupata, ove svolse un rischioso lavoro di infiltrazione e raccolta di informazioni, in particolare tra gli "uomini di Mondo", cioè i compagni di Raimondo Craveri (genero di Benedetto Croce e fondatore dell'ORI). La narrazione di queste pagine rende omaggio agli oscuri atti di eroismo e dedizione che resero possibile la sconfitta del nazifascismo, ma evidenzia anche le allora invisibili contraddizioni politiche che caratterizzeranno l'Italia postbellica.‎

‎Di Salvatore G. (cur.); Fassi L. (cur.)‎

‎Clement Greenberg. L'avventura del Modernismo. Antologia critica‎

‎br. Questo volume offre un.ampia raccolta di scritti di Clement Creenberg (1909-1994). Figura fra le più influenti e controverse della critica d'arte americana del Novecento, Creenberg assiste al declino dell'illusionismo tridimensionale della pittura da cavalletto e testimonia il progressivo affermarsi dell'astrattismo, fino al traguardo della piattezza radicale che è per lui cifra del modernismo. Tra i primi a intuire il valore dirompente della pittura di Jackson Pollock e degli espressionisti astratti americani, egli sdogana successivamente gli esponenti della Post-painterly Abstraction, tra cui Morris Louis e Kenneth Noland. La selezione dei testi qui proposti è volta a sottolineare l'impronta europea del pensiero critico di Creenberg. La matrice kantiana, quella trotskista, ma anche quella italiana proveniente da Benedetto Croce e Lionello Venturi, delineano il profilo di un critico che ha saputo scandagliare in modo esemplare le vicende del modernismo nelle arti visive rivendicandone i valori di oggettività. A un'acuta analisi socioculturale del fenomeno della massificazione della cultura e delle sue conseguenze sociali, Creenberg accosta questioni a lungo dibattute come quelle del bello e della qualità, dei valori oggettivi in arte, mosso dal bisogno impellente di opporre un fronte di resistenza al degrado del kitsch e dell'accademismo.‎

‎Sammut Frans‎

‎Cagliostro. La doppia vita e l'intrigo maltese‎

‎br. Chi era davvero l'eretico Cagliostro e come operò nel corso delle sue peregrinazioni tra le corti europee? Si recò davvero a Malta? Cosa scoprì di così tanto segreto da averne paura egli stesso? Nessuno ha ancora mai dimostrato, benché si dia per assodato, se il palermitano Giuseppe Balsamo e Alessandro Conte di Cagliostro fossero la stessa persona, ma di certo si sa che l'ultimo finì la propria vita nelle caliginose carceri della fortezza di San Leo, dopo aver truffato le corti di mezza Europa, in quell'occidente di metà Settecento che stava mutando radicalmente, raggiunto dal razionalismo illuminista. Frans Sammut, si sofferma proprio sulle origini storiche di questo personaggio, da quando a Malta, nel 1766, venne introdotto al noto Ordine dei Cavalieri. Tra riti egiziani, mirabolanti peregrinazioni, l'incontro con il misterioso Gran Maestro, re della Massoneria, e con la consorteria partenopea, si snoda nel libro un percorso umano, intrecciato e definito anche da un intelligente scandaglio psicologico, che fa dell'analisi di Sammut, indagine raffinata e condotta con rigoroso metodo storiografico.‎

‎Ricci Francesco‎

‎Tre donne. Anna Achmatova, Alda Merini, Antonia Pozzi‎

‎br.‎

‎Guarducci Maria Paola; Terrenato Francesca‎

‎In-verse. Poesia femminile dal Sudafrica‎

‎br. Terra, casa e madrepatria; lingua, espressione e corpo; genealogie, antropologie e archeologie poetiche; traduzioni, letture e performance: come si intrecciano, si sciolgono, si complicano questi nessi nel panorama della poesia femminile sudafricana in inglese e afrikaans? Quali racconti e quali suoni ricompongono la memoria lacerata delle donne, riscrivono la Storia/le storie da nuovi punti di vista, riconciliano passato, presente e prospettive future? Questo saggio offre uno sguardo su un corpus di testi di autrici sudafricane per lo più inedite in Italia e qui raccolti secondo un criterio che non intende appiattire le differenze per costruire un quadro univoco ma, al contrario, esaltare le caleidoscopiche rifrazioni di un'arte, quella della parola poetica, che germogliata da antiche radici e tradizioni presenti nel paese, anche di matrice europea, si apre ai temi relativi a genere e identità, all'impegno politico, e ai nuovi media.‎

‎Biondi Marino‎

‎Report. Culture della critica‎

‎br. In una lettera di Samuel Beckett, a Mania Péron, 27 luglio 1953, ci si imbatte in queste parole: «Letto quanto segue negli annunci matrimoniali: Pecora nera delusa dalla vita sposerebbe capro espiatorio vittima di guai.» Ecco il libro ideale, una raccolta di annunci simili, fra cronaca, letteratura, dramma e farsa della vita. Report - si parva licet - vorrebbe essere uno zibaldone un po' beckettiano. Un quadernone abbastanza libero. L'indice analitico, registrando ogni voce, guida il lettore a vetrine e vetrinette, e a ogni altro stand in mostra. Sulla critica e il suo esercizio quotidiano, non solo in letteratura. Critica come training mentale di ogni ora, reattività a ogni stimolo che voglia attenzione, riflessione, giudizio. Immersi in un magma (meanstream) di messaggi, immagini, segnali, a cui, bene o male, siamo costretti a rispondere e a variamente corrispondere. Un antropologo americano, Joseph Henrich, ha suggerito che gli occidentali siano le persone più strane del mondo. Weirdest people in the world. Il libro cattura, fra pecore nere e capri espiatori, qualcuna di queste stranezze, evidenti dove si parli di cultura. (...)‎

‎Nocera Lea‎

‎La Turchia contemporanea. Dalla repubblica kemalista al governo AKP‎

‎br. La Repubblica turca fondata da Mustafa Kemal Ataturk sui principi della laicità e delle moderne democrazie occidentali è oggi un paese governato da un partito di genealogia islamica, il primo Stato a maggioranza musulmana candidato ufficiale all'ingresso nell'Unione europea. Questo libro presenta la narrazione dei processi politici e storico-sociali che hanno portato dalla nascita della Repubblica turca, sorta sulle macerie dell'Impero ottomano, alla complessa articolazione della società turca contemporanea, in cui i processi di definizione dello Stato-nazione e di democratizzazione hanno determinato una continua trasformazione della struttura politica, sociale ed economica del paese.‎

‎Pigliaru Alessandra‎

‎Il sangue privato. Vendetta e onore in Scipione Maffei, Pietro Verri e Cesare Beccaria‎

‎br.‎

‎Lanuzza S. (cur.)‎

‎Louis-Ferdinand Céline. La parola iregolare‎

‎br. Ci sono scrittori che non si fanno omologare e la cui opera, non subordinata a nessuno schieramento né incasellabile in rigide norme morali, è fraintesa e perfino strumentalizzata. In tal senso, resta esemplare il caso di Louis-Ferdinand Céline, preda da un lato di oltranzistiche vestali e dall'altro di fermi denigratori. È forse questo il principale motivo e l'inaccettabile limite per cui Céline è noto per le sue provocatorie posizioni culturali e politiche e assai meno per il suo personalissimo stile letterario, da lui sempre rivendicato come il principale e forse unico faro del suo lavoro (e della sua vita). Irregolare, outsider, atipico, anomalo, non conforme...: in fondo non c'è modo d'incasellare l'uomo libero Céline, uno scrittore fondamentale per la letteratura del Novecento.‎

‎Buttà Fausto‎

‎Anarchici a Milano (1870-1926). Storie e interpretazioni‎

‎br.‎

‎Cautela Santi‎

‎Kennedy. Un socialista alla casa Bianca‎

‎br. Il cinquantesimo anniversario dalla morte di John Fitzgerald Kennedy è stata l'occasione per riaprire il dibattito politico sul suo cammino incompiuto. Le molteplici biografie si sono tuttavia concentrate sull'assassinio di JFK, o sul gossip della sua vita privata. Questo libro si pone l'obiettivo di analizzare il vissuto politico di un Presidente di rottura che ha avuto in Europa legami politici e umani ancora poco approfonditi. Eppure il socialismo di Kennedy, per quanto rivisitato, resta uno degli esperimenti politici più interessanti del Novecento.‎

‎Kierkegaard Søren; Bavieri M. (cur.)‎

‎La malattia per la morte‎

‎br. Nella Malattia per la morte Kierkegaard, con lo pseudonimo di Anti-Climacus, espone la storia dell'esperienza che la coscienza compie, in una successione di figure in cui questa si trova alle prese con negazioni sempre più intense di sé, nelle quali viene a manifestarsi, nei loro gradi massimi, il consapevole perseguimento di una distruzione di sé in ciò che essa è in quanto posta da Dio, il quale costituisce il fondamento dell'io. L'opera è divisa in due parti: nella prima parte si afferma che l'uomo è mortalmente malato, e che tale malattia, la quale spinge l'io a volersi comprendere prescindendo dalla sua relazione con Dio, è disperazione. Nella seconda, si afferma che la disperazione è peccato quando l'io persiste nella sua condizione di disperazione pur possedendo l'idea di Dio - vale a dire, quando l'io è determinato a volersi disfare della sua relazione costitutiva con Dio, che è il fondamento dell'io, nonostante sia a conoscenza della salvezza offerta da Dio all'uomo. La disperazione e il peccato risultano così una negazione e una distruzione impotenti di sé: poiché per esse è impossibile compiere ciò che vogliono, ossia distruggere l'io in ciò che questo è in quanto posto da Dio. Il testo è accompagnato da un ampio commento di Massimiliano Bavieri.‎

‎Carlo Maria Mariani. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Catalogo generale delle opere di Carlo Maria Mariani, il neoclassico contemporaneo che ha sfidato l'avanguardia.‎

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