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‎Cannonieri Igor; Tarca Luigi Vero‎

‎A lezione di Wittgenstein e Derrida. Ovvero come diventa reale un dialogo impossibile‎

‎brossura‎

‎Pinkard Terry; Sartori A. (cur.); Testa I. (cur.)‎

‎La fenomenologia di Hegel. La socialità della ragione‎

‎br. Il merito delle soluzioni teoriche che una rilettura di Hegel mette ancor oggi a nostra disposizione. Impostosi a livello internazionale come il più influente commentario alla "Fenomenologia dello spirito" degli ultimi decenni, questo lavoro presenta una nuova immagine - maturata sotto la spinta degli scritti di Wilfrid Sellars, Richard Rorty, Robert Brandom, John McDowell e Robert Pippin - del capolavoro di Hegel, analizzato alla luce della svolta intersoggettiva e pragmatica, della concezione antirappresentazionalista della conoscenza, dell'approccio inferenziale al ragionamento, della considerazione normativa, sociale e storica dell'"agency."‎

‎Ricci Aldo G.‎

‎Obbedisco. Garibaldi eroe per scelta e per destino‎

‎ill., br.‎

‎Di Monte Maria Giuseppina; Ludovici Emilia‎

‎Femminile e femminino. Donne a casa Andersen‎

‎ill., br. Il volume è il catalogo della mostra che si è tenuta a Roma al Museo Hendrik Christian Andersen tra il maggio del 2016 ed il gennaio del 2017 e documenta l'attività artistica dei fratelli Hendrik e Andreas Andersen proponendo una sorta di viaggio nell'universo femminile a cavallo fra '800 e '900. La mostra e, naturalmente il catalogo, grazie ad interessanti ed approfonditi saggi e a un notevole corredo iconografico, indagano sul ruolo e la figura femminile nell'ambiente romano di fin de siècle. I documenti d'archivio custoditi nel Museo hanno messo evidenziato i rapporti fra gli Andersen con l'ambiente romano e, in particolare, con quello degli espatriati americani a Roma, fra i quali molte donne attive ed impegnate nella lotta per il riconoscimento dei loro diritti. Nel volume spiccano, tra gli altri, i ritratti di Isabella Stewart Gardner, della pittrice Mabel Norman e della scrittrice Maud Howe. Infine, una parte importante per gli storici dell'arte e gli studiosi, è quella relativa alla presentazione del Catalogo generale delle opere di pittura presenti nel Museo H. C. Andersen.‎

‎Lorenzini Niva; Colangelo Stefano‎

‎Poesia e storia‎

‎br. Un itinerario critico nella molteplicità delle voci, delle forme, delle dimensioni della poesia italiana, dal primo Novecento a oggi. Un manuale che è insieme racconto storico, guida metodologica, mappa culturale, esercizio rigoroso di analisi del testo. Uno strumento innovativo, anche grazie a una dotazione di materiali on-line, per lo studente e per il lettore che intendono percorrere l'esperienza poetica del presente, alla luce delle sollecitazioni conoscitive che la attraversano.‎

‎Cauteruccio G. (cur.)‎

‎Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante‎

‎br. Per incontrare Beckett bisogna trovarsi al cospetto del vuoto, così come a me è successo, proprio quando la mia opera si era caricata di eccessi visuali, di troppo rumore, di incessanti e frenetiche azioni ed ero alla ricerca di una via d'uscita. Con Beckett si incontra - come io ho incontrato - un vero maestro, capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto, dell'assenza, dell'immobilità, dell'attesa e nella consapevolezza del fallimento. È così che riusciamo ad accostarci al destino della nostra esistenza e guardare con la lente di ingrandimento nei luoghi reconditi del nostro corpo, un corpo che siamo chiamati a trascinare nel mondo così come nella scena.‎

‎Ravaisson Felix; Capodivacca S. (cur.)‎

‎L'abitudine‎

‎br. Se la corrente di pensiero che Ravaisson abbraccia e sviluppa nelle sue opere è quella dello spiritualismo, il problema specifico che attraversa le pagine de "L'abitudine" è quello di giustificare la continuità che sussiste tra gli elementi spirituali e quelli materiali, tra la necessità della natura e la libertà dell'intelletto. L'autore individua questo termine medio in grado di connettere due regni altrimenti destinati a rimanere separati nel concetto di abitudine, poiché con essa si rende ragione di come da atti volontari si giunga ad eseguire azioni meccaniche, ma, allo stesso tempo, si dimostra, al fondo di ogni azione apparentemente involontaria, una forma non trascurabile di spontaneità attiva, ovvero una capacità, propria dell'essere che contrae l'abitudine, di sviluppare una forza in grado di muovere all'azione anche in assenza di uno stimolo esterno. Scrivendo la "Ricerca del tempo perduto", Marcel Proust farà tesoro della lezione di Ravaisson.‎

‎Buccaro A. (cur.); Lenza C. (cur.); Mascilli Migliorini P. (cur.)‎

‎Il Mezzogiorno e il decennio. Architettura, città, territorio. Atti del 4° Seminario di studi sul decennio francese‎

‎ill., br.‎

‎Siena Primo‎

‎Giovanni Gentile. Un italiano nelle intemperie‎

‎br. Entrato nella vita pubblica come consigliere comunale e assessore per le Belle Arti nell'amministrazione civica dell'Urbe nel 1920, Giovanni Gentile mantiene la carica fino al 1922. Nell'ottobre di quell'anno viene chiamato nel primo ministero Mussolini come ministro della Pubblica Istruzione e in novembre è nominato dal Re senatore del Regno. Resta nel governo per venti mesi progettando e attuando quella particolare riforma della Scuola Italiana che va sotto il suo nome, ispirandola alla sua concezione filosofica e profondendo in essa la diretta esperienza maturata nella scuola alla quale aveva dedicato la passione e l'intelligenza della sua attiva giovinezza. La riforma, che attuò con fermezza e decisione, e fu la prima organica riforma della Scuola Italiana d'ogni ordine e grado, dopo la legge Casati del 1859, riportò le istituzioni scolastiche a quella missione educatrice dello spirito prima che degli intelletti che le influenze positivistiche, nonostante la benefica influenza del Gabelli, avevano soffocato nell'aridità della cosiddetta "scuola d'istruzione".‎

‎Russo B. (cur.); Lacorazza G. (cur.)‎

‎La Basilicata di Leonardo Sinisgalli nella «Civiltà delle Macchine». Antologia di una rivista tecnico-culturale (1953-1958). Ediz. illustrata‎

‎ill. In «Civiltà delle macchine», house organ ideologicamente lontano dal mondo lucano e meridionale, per destinatari, per tematiche, per spirito, Leonardo Sinisgalli ingloba il Sud povero e polveroso, convinto come Fortunato che i destini dell'Italia passano attraverso il Meridione e la risoluzione dei suoi atavici ritardi. Sinisgalli è anche consapevole che la sua poesia non può essere utilizzata per urlare la rabbia di un riscatto. Però, da direttore di «Civiltà delle macchine», sa che può svolgere un ruolo di sollecitazione rispetto ad una Basilicata e ai suoi ritardi. Sa di avere a disposizione uno strumento ben più potente della sua stessa poesia: la sua Rivista. E non esita ad utilizzarla. Più che essere il primo violino, preferisce salire sul podio e dirigere l'orchestra con la sua bacchetta (Biagio Russo). Il quadro che emerge dalla lettura di questo libro è un punto di partenza utile, innanzitutto perché questo lavoro offre una visione d'insieme di quanto apparso su «Civiltà delle macchine» nei cinque anni di Sinisgalli, in un periodo economicamente importante per l'Italia e, ovviamente, relativa ad una regione che scontava più di altre ritardi di sviluppo e che oggi si presenta al mondo con una nuova immagine di sé, a partire da Matera che nella rivista era già "Capitale" negli anni '50 (Gianni Lacorazza).‎

‎Dorfles Gillo‎

‎Le oscillazioni del gusto. L'arte d'oggi tra tecnocrazia e consumismo. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Attraverso l'applicazione dei più recenti metodi di indagine - dalla teoria dell'informazione alla linguistica strutturale - Gillo Dorfles si propone di offrire al lettore una facile e agile chiave per decifrare molte delle "oscurità" e dei problemi presentati dall'arte contemporanea: il dissidio tra artisti e pubblico, le trasformazioni stilistiche e percettive che si possono individuare nelle diverse epoche e che sono alla base di molti preconcetti da parte dell'"uomo della strada".‎

‎Zola Émile; Pintorno G. (cur.)‎

‎J'accuse‎

‎brossura‎

‎Rehmann Jan; Azzarà S. G. (cur.)‎

‎I nietzscheani di sinistra. Deleuze, Foucault e il postmodernismo. Decostruzione di una teoria filosofica‎

‎br.‎

‎Il libro dell'avanguardia russa. Opere della collezione Marzaduri a Ca' Foscari. Catalogo della mostra (Venezia, 12 giugno-22 agosto 2004). Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Tra il 1910 e la fine degli anni '20 in Russia si assiste a uno straordinario e importante fermento culturale e artistico, grazie anche ai numerosi contatti con l'avanguardia occidentale. In quegli anni il paese è percorso da una profonda spinta modernista che porta gli intellettuali a considerare il libro non più come strumento elitario di conoscenza ma come parte integrante della vita quotidiana. Illustrato dai più importanti artisti russi, tra i quali Filonov, Goncarova, Larionov, Malevic, Lisickij, Rodcenko, il libro diventa opera d'arte e il disegno è parte di un progetto grafico-letterario globale dove si affermano le voci più autorevoli dell'avanguardia russa, dal cubofuturismo al costruttivismo. Nei versi di autori come Chlebnikov, Krucenych, Majakovskij, Sersenevic, Pasternak, Esenin si intrecciano e si confondono le diverse tendenze poetiche dell'avanguardia russa. Marzio Marzaduri, studioso del futurismo russo, è stato un appassionato collezionista di questi libri, autentiche opere d'arte, uscite in tirature limitate. Nel donare l'intera raccolta all'università Ca' Foscari, Gabriella Morandi Marzaduri rende ora fruibile una collezione di pezzi esclusivi e irripetibili, frutto di anni di ricerca, che questo catalogo intende mettere a disposizione di studiosi e appassionati.‎

‎Storia contemporanea. Dal Congresso di Vienna ai giorni nostri‎

‎br. Proponendosi come utili sussidi per chi si appresta a sostenere concorsi, esami o colloqui di lavoro, i volumetti della collana consentono lo studio e il ripasso di diverse materie, attraverso trattazioni che, pur nella snellezza tipica delle sintesi, garantiscono esaustività e precisione. La struttura, improntata alla massima funzionalità, consente di apprendere rapidamente concetti e contenuti indispensabili a una conoscenza generale ma non lacunosa degli argomenti. Semplicità di linguaggio, aggiornamento dei contenuti e un'estrema praticità d'uso completano le caratteristiche di ogni volumetto. Il presente volume, in particolare, risulta particolarmente utile per quanti debbano studiare o ripassare in tempi brevi una disciplina vasta e complessa come la storia contemporanea. Il testo, aggiornato ai più attuali eventi storici, propone un quadro esauriente delle cause e degli effetti dei vari accadimenti politici e militari e dei relativi contesti socio-economici, tracciando con precisione le coordinate spazio-temporali degli eventi riportati. A completamento del testo, una serie di validi corredi didattici, costituiti da tavole cronologiche, carte storiche e glossari dei termini più significativi.‎

‎Fustinoni D. (cur.); Ronzoni M. (cur.)‎

‎Anna Papis‎

‎brossura‎

‎Hölderlin Friedrich‎

‎Epistolario. Lettere e dediche‎

‎brossura‎

‎Acciai E. (cur.); Balsamini L. (cur.); De Maria C. (cur.)‎

‎Parlare d'anarchia. Le fonti orali per lo studio della militanza libertaria in Italia nel secondo Novecento‎

‎br. Le vicende del movimento anarchico e libertario, in Italia, tra anni Cinquanta e anni Ottanta del Novecento, sono state ancora solo timidamente approcciate dalla ricerca storica. Il presente volume ospita contributi di studiosi di diverse generazioni che hanno cercato di mettere a fuoco il tema d'indagine storiografica concentrando l'attenzione sulle fonti orali, cioè le interviste, le testimonianze, i racconti raccolti dalla viva voce di chi ha attraversato, dalle più diverse angolazioni, l'anarchismo del secondo Novecento italiano. Un periodo, questo, che ha segnato una profonda trasformazione del movimento anarchico - sempre che di movimento, al singolare, sia lecito parlare - sia per quanto riguarda le sue teorie di liberazione sociale, sia per la sua pratica militante, sia per il modo di concepire se stesso dentro, contro o fuori la dialettica politica contemporanea. Per poter, quindi, parlare d'anarchia, ci si è innanzitutto preoccupati di inquadrare le questioni metodologiche che stanno alla base della produzione e dell'utilizzo delle fonti orali, peraltro già definite e discusse da una scuola storiografica ormai consolidata.‎

‎Visinoni Alessandra E.‎

‎Un demonio fra la prima e la terza Roma. Riflessioni tacitiane su «I demòni» di F. M. Dostoevskij‎

‎br.‎

‎Letizia Domenico‎

‎Prostituzione storia e dibattito nell'Italia del Novecento‎

‎br. La prostituzione è stata fino agli Ottanta del Novecento quasi sempre oggetto di aggressive politiche di controllo. Tali politiche sono passate da una decisa repressione, in nome di principi religiosi e morali, ad una tolleranza collegata alla volontà di controllare il «vizio», considerato indispensabile dal punto di vista del bisogno maschile. Centrale in entrambi gli approcci: regolamentaristici e abolizionisti pongono al centro delle proprie inquietudini le preoccupazioni per l'ordine pubblico. A garantire ordine vi è sempre stata la polizia, come strumento fondamentale del controllo e l'azione della Chiesta. Grande dibattito vi fu con l'introduzione della legge Merlin. La fortuna delle legge Merlin, dalla sua formulazione fino agli anni Ottanta del Novecento non solo va letta in parallelo all'acceso dibattito tra femministe e all'interno delle diverse forze politiche, ma pone delle problematiche nel momento in cui le prostitute stesse si politicizzano e si propongono come protagoniste della sua revisione, ripresentando con forza nuove battaglie per le donne. Una rottura con il passato che ha nella politicizzazione della prostituta una rivisitazione teorica del femminismo.‎

‎Barbero L. M. (cur.)‎

‎Osvaldo Licini 1894-1958. Catalogo della mostra (Venezia, 22 settembre 2018-14 gennaio 2019). Ediz. a colori‎

‎ill., br. Il catalogo celebra i sessant'anni dalla scomparsa di Osvaldo Licini (1894-1958): proprio nel 1958, anno della sua morte, l'artista vinse il gran premio internazionale per la pittura alla XXIX Biennale di Venezia dove aveva presentato 53 opere - eseguite tra il 1925 ed il 1958 - in una sala personale allestita da Carlo Scarpa. Un riconoscimento, sia pur tardivo, che lo restituisce alla storia dell'arte del nostro Novecento nella sua pienezza e oggi, tramite l'esposizione veneziana, al grande pubblico. Con oltre 80 opere, il catalogo della mostra alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia porta in scena quella pittura che per Licini era l'arte dei colori e dei segni, dove questi ultimi esprimevano la forza, la volontà, l'idea e la magia. Tra i protagonisti dell'avanguardia milanese legata alla galleria Il Milione, dopo un breve avvicinamento alla poetica futurista, dal 1940 passò gradualmente a una visione surreale popolata da insolite figure solitarie. Sue opere si trovano nelle gallerie d'arte moderna di Roma, Milano, Torino, Parigi, Mosca e in collezioni private italiane e straniere. Presentazione di Richard Armstrong e Karole P. B. Vail.‎

‎Bartlett Karen‎

‎Gli architetti di Auschwitz. La vera storia della famiglia che progettò l'orrore dei campi di concentramento nazisti‎

‎ill., ril. Questa è la storia scioccante di come furono concepiti i forni crematori e le camere a gas che permisero l'eliminazione di oltre un milione di persone durante l'Olocausto. Alla fine dell'Ottocento, la Topf e figli era una piccola e rispettata azienda a conduzione familiare con sede a Erfurt, in Germania, che produceva sistemi di riscaldamento e impianti per la lavorazione di birra e malto. Negli anni Trenta del secolo scorso, tuttavia, la ditta divenne leader nella produzione di forni crematori e, con l'avvento della seconda guerra mondiale, si specializzò nella produzione di forni "speciali", destinati ai campi di concentramento. Durante i terribili anni dell'Olocausto, la Topf e figli progettò e costruì i forni crematori per i campi di Auschwitz-Birkenau, Buchenwald, Belzec, Dachau, Mauthausen e Gusen. Gli uomini che concepirono queste macchine di morte non furono ferventi nazisti mossi dall'ideologia: a guidare i proprietari e gli ingegneri della Topf e figli furono piuttosto l'ambizione personale e piccole rivalità, che li spinsero a competere per sviluppare la migliore tecnologia possibile. Il frutto del loro lavoro riuscì a superare in disumanità persino le richieste delle SS. Ed è per questa fervente dedizione al lavoro che i fratelli Topf passarono alla storia con infamia. Il loro nome è ancora impresso sulle fornaci di Auschwitz.‎

‎Basso Alberto‎

‎Enciclopedia della musica. L'età di Bach e di Haendel. Vol. 6‎

‎br. I caratteri. Discorso preliminare; La rivolta intellettuale; Gusto, galanteria, stile; Artificio e arte; Scuole e istituzioni; L'affermazione del "sistema temperato"; La nuova armonia; Il nuovo contrappunto: la fuga; Il concetto di forma e l'arte della variazione; L'imitazione della natura e la musica descrittiva; Antiche e nuove frontiere. La musica strumentale. Il concerto come forma ideale; I vari tipi di concerto; La sonata come forma-madre; La sinfonia e gli altri generi strumentali d'insieme; Arcangelo Corelli; Antonio Vivaldi; Gli altri maestri veneti e i principali allievi di Corelli-Dall'Abaco e Tartini; Biber e Muffat; Georg Philipp Telemann; La scuola francese; Gli Scarlatti e Pasquini; Le scuole cembalo-organistiche tedesche; Couperin e Rameau; Testimonianze strumentali di paesi minori La musica vocale. Il melodramma di Zeno e di Metastasio; L'aria; Tipologia dell'opera in musica; Il melodramma di Alessandro Scarlatti e dei maestri italiani; L'opera nei paesi tedeschi; L'opera in Francia; Il teatro musicale negli altri paesi; La cantata profana e il "Lied"; L'oratorio; La cantata e la passione luterane; La musica liturgica cattolica nei grandi paesi; La musica sacra negli altri paesi. Bach e Haendel. Il "caso Bach"; Le cantate di Bach; Oratorii, cantate profane e passioni di Bach; Le altre musiche sacre e la produzione cembalo-organistica bachiana; I concerti e la musica cameristica di Bach; Le opere speculative di Bach; L'alternativa haendeliana; Gli esordi di Haendel e i suoi melodrammi; Il "Messiah" e le altre pagine vocali e strumentali di Haendel.‎

‎Benvegnù F. (cur.); Merzagora L. (cur.)‎

‎Mal aere e acque meschizze. Malaria e bonifica nel Veneto, dal passato al presente‎

‎ill., br. Se dovessimo indicare quali siano stati i fattori che hanno sconfitto la malaria in Italia, potremmo sintetizzare in quattro elementi essenziali. La bonifica ambientale, per eliminare paludi e acquitrini, ma anche per migliorare l'abitato e il reddito delle aree bonificate con la trasformazione agricola; il chinino, che significò cure mediche efficaci per tutti gli esposti e impulso alla sanità pubblica, che generò la rete dei presidi medico-sociali; l'istruzione delle popolazioni alla cura e prevenzione della malattia, come impresa educativa diffusa affidata agli insegnanti; e per finire il DDT, l'insetticida che, impiegato con un razionale programma statale di interventi, accelerò la definitiva eradicazione del morbo. Di tutto, e del "fattore umano", questo libro parla, in modo comprensibile anche alla "gente comune", cui si dedicarono i generosi pionieri della lotta alla malattia.‎

‎D'Antuono Nicola‎

‎L'universo immaginario di Alberto Moravia. Secondo paradigma‎

‎brossura Anche in queste pagine, come nel precedente paradigma, allargando la prospettiva sono state esaminate forme, figure e fantasmi. Sovrapponendo frasi ricorrenti e immagini, ripetizioni, associazioni, similitudini e metafore, relazioni consce e involontarie - sempre sovrabbondanti - sono emersi nessi strutturali.‎

‎Bianciardi Luciano; Cassola Carlo‎

‎I minatori della Maremma‎

‎br. Tra le 8.35 e le 8.45 del 4 maggio 1954 si verifica uno scoppio di grisou al pozzo Camorra, nella miniera di lignite di Ribolla. In seguito all'esplosione e all'incendio di polvere di carbone, muoiono quarantatré minatori. È una tragedia nazionale. Le salme vengono portate in un'autorimessa per essere ricomposte e identificate, poi allineate nella sala del cinema. Su ogni bara l'elmetto da minatore, e sotto lo schermo un altare di bandiere rosse. Le donne piangono; i vecchi operai ripetono la stessa frase come un salmo responsoriale: «L'avevamo detto tante volte che doveva succedere, ed è successo». In questa camera ardente improvvisata l'inchiesta che Carlo Cassola e Luciano Bianciardi stavano conducendo sulle condizioni di lavoro dei minatori toscani cambia natura. Entrambi si sono ormai affratellati a questi uomini dai polmoni sconciati, di poche parole, spesso di famiglia contadina e in maggioranza di fede comunista. Gli hanno prestato i loro libri, organizzato proiezioni e incontri, ne hanno ascoltato il destino di infortuni e silicosi. La sciagura non è dovuta a una tragica fatalità, ma «a una consapevole inadempienza» da parte della Montecatini: è il capitolo finale, il più doloroso, di una lunga storia di sfruttamento, dalla formazione delle prime società minerarie alla nascita dei villaggi operai, alle lotte antifasciste e sindacali. "I minatori della Maremma" diventa così un'orazione funebre e un atto d'accusa, un'opera coraggiosa all'epoca della sua pubblicazione che conserva ancora oggi intatta la sua attualità.‎

‎Goglio Federico‎

‎Yukio Mishima. Ultimo samurai‎

‎ill., ril. La sera del 24 novembre 1970, Yukio Mishima consumò una cena di addio insieme a quattro membri del Tatenokai (l'Associazione degli scudi) con cui il giorno seguente avrebbe portato a termine il suo eclatante suicidio pubblico. Gli uomini mangiarono al Suegen, un piccolo ristorante del quartiere di Shimbashi, Tokyo. Poi Mishima andò a trovare i suoi genitori. Fu una visita breve, apparentemente consueta e ordinaria. Rientrato a casa, raggiunse il suo studio e, come faceva abitualmente, cominciò a lavorare nel pieno della notte. Firmò l'ultima versione de "Lo specchio degli inganni", il quarto volume della tetralogia del "Mare della fertilità", apponendovi la data del 25 novembre 1970. Scrisse poi una breve frase su un foglio di carta, lasciato sulla scrivania: "La vita umana è così breve e io vorrei vivere per sempre". Ebbe così inizio l'ultima notte del grande scrittore giapponese del Novecento, dell'uomo che poche ore dopo sarebbe diventato definitivamente l'ultimo, autentico samurai. Una notte di ricordi, fantasmi, tormenti raccontata nel fumetto dedicato a Yukio Mishima. Un viaggio tra le pieghe segrete e più autentiche della sua vita. Prefazione di Mario Vattani.‎

‎Sguerri Ferdinando‎

‎Storie di aerei, di armi aeree, di azioni di guerra e di strane cose che si vedono nel cielo. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Un'altra serie di argomenti narrati da Ferdinando Sguerri alla sua seconda pubblicazione del genere. Battaglie aeree e aeronavali; spionaggio aereo; imprese temerarie; Guerra Fredda; progresso tecnico degli aerei e del loro armamento, come l'avvento dei seggiolini eiettabili o quello del sistema satellitare GPS per usi civili; e molto altro ancora nei più svariati teatri geopolitici. Come l'aggressione alla Finlandia del novembre 1939, conseguenza del "patto scellerato" tra Germania e Unione Sovietica che già aveva favorito l'invasione della Polonia da parte dell'Esercito tedesco e di quello sovietico. O piuttosto l'attacco del 1942, nell'Oceano Indiano, alla base navale di Colombo, nell'isola di Ceylon, dove il Giappone sperava di reiterare contro la flotta inglese il successo di Pearl Harbor per poter portare l'azione della Flotta Imperiale fino al Mare Arabico e al Mar Rosso. E molto altro.‎

‎Rossetti Gabriele; Di Brigida M. (cur.)‎

‎Taccuini inediti‎

‎br. Quasi nascosti tra le carte del Fondo Angeli-Dennis di Vancouver, i "Taccuini inediti" di Gabriele Rossetti (Vasto, 1783 - Landra 1854) rappresentano una delle più significative esperienze di ricerca condotte nell'ultimo decennio dal Centro Europeo di Studi Rossettani. Tra i Fondi Preraffaeliti nel mondo, quello della British Columbia è, senza dubbio, ricettacolo di materiale in gran parte da esplorare e catalogare, soprattutto nella sezione di Italianistica.‎

‎Moca Matteo‎

‎Figure del surrealismo italiano. Savinio, Delfini, Landolfi‎

‎br. Questo libro si propone di rispondere alla domanda concernente l'esistenza, in Italia, di una letteratura di stampo surrealista. Seppure il surrealismo in Italia non abbia mai preso una forma definita come in Francia, alcune importanti influenze e una certa vicinanza e aderenza alla poetica surrealista sono evidenti negli autori trattati, Alberto Savinio, Antonio Delfini e Tommaso Landolfi, ma anche nell'esperienza artistica e letteraria della scuola metafisica, che gioca un ruolo precursore nella definizione dei paradigmi teorici del surrealismo sia in Francia che in Italia. Ognuno degli autori trattati è stato messo in dialogo con la letteratura surrealista francese, in particolare in relazione ai lavori teorici di André Breton: la natura spezzettata che la relazione tra la letteratura italiana e il surrealismo francese ha assunto è ciò che ha portato a prediligere un'indagine che trovasse i suoi punti di origine negli scricchiolii che risuonano tra le pagine, prediligendo le «spie» all'interno del testo che consentono di acquisire una leggibilità totale dell'opera proprio partendo da piccoli indizi rivelatori.‎

‎Roberti Anna‎

‎Cipollino nel Paese dei Soviet. La fortuna di Gianni Rodari in URSS (e in Russia)‎

‎br. Nel 1951 Gianni Rodari pubblicò Il romanzo di Cipollino (divenuto in seguito Le avventure di Cipollino). Il libro ebbe in Italia un discreto successo, ma fu presto quasi dimenticato. In Unione Sovietica, invece, divenne famosissimo, e nell'attuale Federazione russa la sua popolarità non accenna a diminuire; anzi, anche grazie a Cipollino, Rodari continua a essere lo scrittore italiano più amato. Quasi a voler ricambiare questo grande amore, il poeta di Omegna disseminò nelle sue opere una miriade di riferimenti letterari, storici, culturali e geografici all'URSS e al suo popolo, dei «sassolini russo-sovietici» che Anna Roberti ha cercato e raccolto (d'altronde, Cipollino è l'anagramma di Pollicino!). L'autrice ha inoltre ricostruito nei dettagli i numerosi viaggi di Rodari nel Paese dei Soviet, riportando testimonianze dirette e gustosi aneddoti. Ne emerge che, anche «oltre cortina», il creatore di Cipollino si fece notare per le sue ben note caratteristiche: l'ironia, la modestia e la capacità di rapportarsi con bambini e bambine, mettendo in moto la propria e l'altrui fantasia. Meno scontata, e per certi versi sorprendente, è l'opinione espressa da Rodari nei confronti dell'URSS, paese che più di altri, secondo lui, aveva colto pienamente l'aspetto fantastico dei suoi libri. Una convinzione testimoniata in una rara intervista che completa il volume, insieme ad altri documenti, in parte inediti.‎

‎Jodidio Philip‎

‎Ando. Complete works 1975-today . Ediz. italiana, spagnola e portoghese. 40th Anniversary Edition‎

‎ill., ril. Scoprite l'estetica unica di Tadao Ando, l'unico architetto ad aver vinto i quattro premi più prestigiosi del settore: Pritzker, Carlsberg, Praemium Imperiale e Kyoto Prize. Basata sull'imponente monografia in formato XXL, questa edizione completamente aggiornata copre l'intera carriera dell'architetto e include anche straordinari progetti recenti come lo Shanghai Poly Grand Theater e il Clark Center del Clark Art Institute di Williamstown, Massachusetts. Ogni progetto è presentato attraverso fotografie e disegni architettonici per esplorare l'uso assolutamente innovativo di cemento, legno, acqua, luce, spazio e forme naturali. I suoi progetti - molti dei quali vincitori di premi - includono abitazioni private, chiese, musei, complessi residenziali e spazi culturali dal Giappone alla Francia, dalla Spagna all'Italia, fino agli Stati Uniti. Questa edizione compatta permette un incontro ravvicinato con un maestro del Modernismo.‎

‎Piccini Daniele‎

‎Luzi‎

‎br. Mario Luzi (1914-2005) è stato uno dei maggiori poeti del nostro Novecento: con la sua poesia ha attraversato l'intero secolo, affermandosi come autore centrale nel canone italiano ed europeo. La monografia di Daniele Piccini affronta in modo integrale tutti gli ambiti della creazione letteraria del grande poeta. Dopo un ampio resoconto sulla vicenda umana e intellettuale di Luzi, il libro mette a fuoco ciascuna delle sue opere poetiche, interrogandole con metodo rigoroso e insieme con vivace capacità di lettura, in un continuo dialogo con le voci della critica. Si traccia cosí una storia che dal singolare e rarefatto esordio in versi degli anni Trenta (La barca) porta alla rivoluzione espressiva di Nel magma (1963) e ai libri dell'ultima stagione, immersi nel grande codice del vivente: si pensi a titoli come Per il battesimo dei nostri frammenti (1985), Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994), fino a Dottrina dell'estremo principiante, l'ultima opera pubblicata in vita dal poeta (2004). Piccini esamina puntualmente anche il teatro, le prose e la saggistica di Luzi, permettendo cosí al lettore di accedere in modo organico a una produzione tanto ricca quanto profondamente interconnessa. Se il teatro, a partire da Ipazia (1972), sviluppa premesse e scoperte della scrittura poetica, la saggistica si rivela un territorio densissimo di riflessioni, oltre che sugli autori studiati, anche sul proprio fare poesia. Il libro si propone quindi come un contributo importante non soltanto per la ricezione di Luzi, ma anche nel quadro degli studi sulla poesia novecentesca. In questa direzione vanno i rimandi ad altri autori della sua generazione, come Caproni e Sereni, e i riferimenti a quei poeti-critici - da Fortini a Pasolini - che lo hanno letto e commentato a caldo: nel "fuoco della controversia", per usare un'espressione a lui cara.‎

‎Bignami Giuseppe‎

‎Casanova. Biografia breve‎

‎ill., br.‎

‎Venzi Fabio; Freschi M. (cur.)‎

‎Ernst Jünger. Lo sguardo esoterico‎

‎brossura Riguardo l'opera di Junger è possibile trovare, in alcuni saggi a lui dedicati o nei quali egli è citato, un generico avvicinamento dell'Autore tedesco al mondo dell'Esoterismo, ma tali riferimenti raramente affrontano specificamente il problema o analizzano in maniera approfondita la reale influenza in Junger dell'aspetto esoterico, o 'misterico'. Questo saggio 'svela' la complessa simbologia presente in tutta l'opera di Junger.‎

‎Frangipane Ettore‎

‎Bolzano scomparsa. La città e i dintorni nelle vecchie cronache. Vol. 12‎

‎brossura‎

‎Bucciantini Massimo‎

‎Esperimento Auschwitz-Auschwitz experiment. Ediz. bilingue‎

‎br. Narrare Auschwitz come se si trattasse di un esperimento mentale, simile a quelli proposti da Galileo o da Einstein: ecco l'operazione condotta da Primo Levi con "Se questo è un uomo" e, quarant'anni più tardi, con "I sommersi e i salvati". Proprio il modello dell'esperimento mentale consente a Levi di descrivere, dentro e fuori Auschwitz, un male "pulviscolare" che siamo tuttora lontani dal conoscere appieno. E tra i primi a considerare "Se questo è un uomo" come un grande laboratorio scientifico-antropologico vi fu Franco Basaglia, che elesse quel libro ad alleato nella sua battaglia contro l'establishment medico e psichiatrico. Di tutto questo ci parla Massimo Bucciantini, aprendo a riflessioni originali sui rapporti tra esperienza vissuta, sguardo scientifico e azione morale.‎

‎Goldstein Ann; Scarpa Domenico‎

‎In un'altra lingua-In another language‎

‎ill., br. In un'altra lingua, o meglio: come se la traducesse da un'altra lingua, Primo Levi ci ha descritto l'esperienza di Auschwitz. Da allora in poi, durante l'intera sua vita di scrittore, Levi ha trapiantato nella letteratura italiana nuovi linguaggi, e ha conquistato nuovi territori espressivi: il dialetto degli ebrei piemontesi, il gergo di un tecnico specializzato in montaggi complessi, lo yiddish di una banda partigiana nelle steppe orientali, i codici alieni di apparecchiature avveniristiche quanto minacciose. Oggi, unico tra gli scrittori italiani moderni, Primo Levi sta per essere pubblicato integralmente in traduzione inglese, fino all'ultima delle sue pagine sparse. Ann Goldstein e Domenico Scarpa, una traduttrice e uno studioso che hanno collaborato all'impresa, dialogano appunto su Levi e la traduzione: nel significato artigianale della parola, e nel suo senso più ampio.‎

‎Cassata Francesco‎

‎Fantascienza?-Science fiction? Ediz. bilingue‎

‎br. Che genere di storie sono i quindici racconti fantascientifici che Primo Levi pubblicò nel 1966 sotto l'ironico titolo "Storie naturali"? E come mai li firmò con lo pseudonimo Damiano Malabaila? Quali legami quelle pagine intrattenevano con i suoi libri d'esordio, legati alla distruzione degli ebrei d'Europa? E quando, cinque anni più tardi, pubblicò una nuova raccolta di storie d'invenzione sotto il proprio nome e con il titolo "Vizio di forma", si trattava di racconti dello stesso genere, o di un cantiere narrativo tutto diverso? Una zona ampia e poco frequentata - eppure essenziale - dell'opera di Levi si presenta costellata di punti di domanda; ed è un brillante storico della scienza a trasformarli uno per uno in efficaci risposte, mostrandoci che cosa c'è dentro, dietro e oltre quei testi così stranianti, così insoliti per la letteratura europea, e così assertivi.‎

‎Sapienza Goliarda; Pellegrino A. (cur.)‎

‎Lettera aperta‎

‎br. Guerresca e pacifica, aggressiva e mite. Così è Goliarda Sapienza anche da bambina: una bambina che vive un suo mondo violento, senza nessuna concessione, che piange con lacrime di rabbia, che respira l'aspra bellezza siciliana, che vede i suoi genitori per quello che sono: una madre sindacalista, tenace nel distinguersi da tutte le altre «donnette», un padre siciliano dalla testa ai piedi. E per rimettere ordine tra le bugie dei ricordi, recupera dalla memoria frammenti di sé che a poco a poco si compongono nel percorso di una donna che vuole essere padrona della sua vita e della sua felicità. Innocente, ricco, tenero, delirante, doloroso come solo l'infanzia e l'adolescenza possono essere, "Lettera aperta" è il prezzo d'amore pagato da chi ha affrontato una realtà incandescente che prima non era in grado di affrontare, lasciandosi così alle spalle le «cose brutte che ci sono qua dentro». Introduzione di Monica Farnetti.‎

‎Améry Jean‎

‎Intellettuale a Auschwitz‎

‎br. Con inesorabile precisione e passione di verità, Améry registrò in questa sua vertiginosa discesa nell'abisso concentrazionario le disfatte dello spirito, a cominciare dalla peculiare inferiorità nella quale venne a trovarsi nel Lager. L'inadeguatezza alla dimensione meramente fisica cui a Auschwitz era ridotta la vita lo rese paria tra i paria. Era un intellettuale, un uomo infinitamente più indifeso rispetto a chi, come i credenti di qualsiasi fede o i militanti di ogni ideologia, possiede certezze assolute e spiegazioni inoppugnabili per tutto, stampelle che aiutano a sopportare umiliazioni, privazioni, torture e morte. In questo senso la sua riflessione si rivela di un'ancor più insidiosa , fragilità, impedendogli di illudersi e costringendolo a scrutare sino in fondo l'annientamento della morale. Proprio attraverso la disillusa assolutezza con cui seppe misurare le nostre implacabili "perdite di terreno", Jean Améry si rivela alla fine un maestro di dignità e di libertà. Pubblicato quasi in sordina nel 1966 e diventato nel volgere di qualche anno un classico imprescindibile della letteratura concentrazionaria, "Intellettuale a Auschwitz" è un lucidissimo regesto sul tema del Male in una delle sue più abiette manifestazioni. La sua precisione evocativa penetra nelle fibre della mente lasciando segni indelebili nelle coscienza di ognuno. Presentazione di Claudio Magris.‎

‎Mariano Marco‎

‎L'America nell'«Occidente». Storia della dottrina Monroe (1823-1963)‎

‎ill., br. La dottrina Monroe è uno dei testi sacri della politica estera americana: in quasi duecento anni di vita è stata spesso invocata a sostegno delle guerre e dei trattati, delle azioni e delle omissioni, delle promesse e delle minacce che hanno propiziato l'ascesa degli Stati Uniti da fragile repubblica a potenza regionale, a superpotenza mondiale. Ma i principi enunciati da James Monroe nel 1823 - la divisione del mondo in due sfere contrapposte, il veto a interferenze e tentativi di colonizzazione europea nel Nuovo Mondo, l'impegno americano a evitare analoghe interferenze nel Vecchio Continente - si sono dimostrati così pervasivi e longevi soprattutto per il loro contributo alla definizione dell'identità americana. Per più di un secolo l'ideologia della dottrina Monroe ha intrecciato le premesse anticoloniali e gli esiti imperiali della politica estera degli Stati Uniti in una grande narrazione del ruolo storico dell'America e del suo posto nel mondo. Il potere americano ha da tempo assunto una proiezione globale, ma le sue origini e le sue implicazioni per l'identità nazionale sono comprensibili solo nel quadro di un "Occidente" di volta in volta ridisegnato dalla dottrina Monroe.‎

‎Danugi P.‎

‎Esame di storia. Vol. 3: Il Novecento‎

‎br.‎

‎Verga Giovanni; Menetti A. (cur.)‎

‎I Malavoglia. Riassunto e personaggi dell'opera‎

‎br.‎

‎Cartesio Renato; Beeckman Isaac; Mersenne Marin; Belgioioso G. (cur.); Armogathe J. (cur.)‎

‎Lettere (1619-1648). Testo francese e latino a fronte‎

‎ril. La vasta rete di scambi e di diffusione di novità, esperienze, conoscenze che coinvolge nel Seicento eruditi e 'savants' dei diversi paesi europei passa attraverso i corrieri. Ne dà conferma il carteggio Descartes, Beeckman, Mersenne. Il filosofo, il 'savant' calvinista, il Minimo erudito, personalità del tutto e in tutto differenti, sono legate dal 'commercium artium et scientiarum'. Il promotore dello scambio epistolare è l'infaticabile Marin Mersenne, il "curioso" che vuole penetrare tutti i segreti della natura e "portare a perfezione tutte le scienze". Le questioni di cui discutono il gentiluomo del Poitou, il magister calvinista nederlandese e il monaco parigino coprono grande parte delle scienze del tempo e sono altrettante stimolanti provocazioni nelle prospettive che propongono e nelle nuove teorie che tratteggiano. Il loro carteggio costituisce un ampio corpus scientifico-filosofico che si snoda attorno a nuclei unitari di ricerca quali, ad esempio, lo studio del Fenomeno dei pareli o Falsi soli, i dibattiti sulle coniche e sulle maree, la discussione sulle "verità eterne". Amici sinceri, ma prudenti, nelle loro lettere svelano e nascondono, dissimulano persino. Mostrano insomma le variate forme della strategia della comunicazione nel Seicento.‎

‎Società Tolkieniana Italiana (cur.)‎

‎Dizionario dell'universo di J. R. R. Tolkien‎

‎br. Quando ci s'inoltra in un territorio, non tanto ignoto quanto anche semplicemente nuovo o non del tutto conosciuto, ci si rifornisce di cartine, guide e dizionari, in modo da affrontare ben attrezzati l'esperienza, e non correre il rischio di perdersi. Tanto più se questo territorio invece che essere reale è totalmente immaginario, ma di un tipo di immaginazione che è andata nel corso degli anni così ben strutturandosi da diventare qualcosa di simile a una pseudorealtà: è quanto è avvenuto per la Terra di Mezzo di J.R.R. Tolkien. Questo dizionario è un po' tutto insieme una guida, un vocabolario e un beadecker, in cui si alternano in ordine alfabetico brevi "voci" e interventi più ampi, piccoli saggi dedicati ad argomenti o personaggi. Introduzione di Gianfranco de Turris.‎

‎Traina Alfonso‎

‎Il latino del Pascoli. Saggio sul bilinguismo poetico‎

‎brossura‎

‎Bandi Giuseppe‎

‎I Mille. Un toscano al fianco di Garibaldi‎

‎br. Giuseppe Bandi, nato a Gavorrano (Grosseto) nel 1834, perseguitato come mazziniano e volontario nella II guerra d'indipendenza, nel 1860 diserta per seguire Garibaldi nella storica impresa che conclude con il grado di maggiore. Dal 1870 si dedicherà al giornalismo e alla scrittura di questa opera celebrativa, considerata un capolavoro della letteratura garibaldina. Direttore e poi proprietario della "Gazzetta Livornese", fondatore de "Il Telegrafo", s'impegnerà in una lotta politica antisocialista e antianarchica che provocherà dapprima minacce e poi il suo assassinio nel 1894 a Livorno.‎

‎Hegel Friedrich; Hölderlin Friedrich; Parinetto L. (cur.)‎

‎Eleusis, carteggio. Il poema filosofico del giovane Hegel e il suo epistolario con Hölderlin. Testo tedesco a fronte‎

‎br. Hegel si è formato alla scuola della poesia. Prima che la forza della grande ragione prenda il sopravvento nella costruzione del suo sistema, Hegel raccontava, con la passione della parola poetica, le forze in campo in un momento decisivo della storia europea. Questo mirabile testo poetico in dialogo è la lettura dello spirito della storia al lavoro negli esiti giacobini della rivoluzione francese. Un filosofo interprete del presente, Luciano Parinetto, ne rilegge la portata epocale per il pensiero, la letteratura, la storia.‎

‎Gehlen Arnold; Rasini V. (cur.)‎

‎L'uomo delle origini e la tarda cultura. Tesi e risultati filosofici‎

‎br. "Urmensch und Spätkultur "è una delle opere più importanti di Arnold Gehlen e raccoglie le tesi e i risultati filosofici principali di ricerche svolte nell'arco di alcuni decenni. Scopo del volume è condurre un'analisi delle forme socioculturali dell'antichità, finalizzata alla elaborazione di "concetti critici" non soggettivi, in grado di contribuire a spiegare il ruolo delle regole comunitarie e delle organizzazioni istituzionali nel percorso storico dell'umanità. Il metodo ha pretese di rigore e obiettività: si avvale dell'osservazione empirica, della contestualizzazione storico-archeologica e della preziosa collaborazione di diverse scienze. Si tratta di un libro di "filosofia delle istituzioni" che, attraverso la ricostruzione delle forme arcaiche della convivenza sociale, da un lato giustifica l'applicabilità di categorie antropologiche basilari come quelle di "azione" ed "esonero", e dall'altra consente di far reagire il passato con il presente, evidenziando la distanza che separa il comportamento societario arcaico da quello contemporaneo.‎

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