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Sereni Vittorio; Brambilla A. (cur.)
Il verde è sommerso in nerazzurri. Vittorio Sereni e lo sport. Scritti 1947-1983
br. Questa antologia mette in dialogo i frammenti poetici "sportivi" con gli analoghi scritti in prosa (qui riuniti per la prima volta), per ottenere una più completa e convincente interpretazione di entrambi. Dopo il fortunato Lo Zanzi, il Binda e altre storie su due ruote. Scritti sul ciclismo 1969-1985 dedicato a Piero Chiara ecco che Alberto Brambilla prosegue con questo nuovo lavoro nel suo percorso di ricerca ormai trentennale sul rapporto sport-scrittura. Lo sport, ed in particolare il calcio, costituisce per Sereni non solo una passione, come confermano diversi scritti, ma anche un importante ingrediente della sua poesia. Ad una prima parte che raccoglie i testi poetici, seguono dunque undici scritti in prosa - alcuni dei quali sinora quasi "seppelliti" nella rivista "Illustrazione Ticinese" - corredati da un commento esplicativo che ne facilita la comprensione al lettore di oggi. Essi toccano a vario modo il tema dello sport, distendendosi in un ampio arco cronologico (1947-1982), come a confermare l'interesse costante di Sereni per questa materia (e la sua specifica competenza in ambito ciclistico e calcistico), divenuta un carburante per la propria poetica.
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Dalla Chiesa Rita
Il mio valzer con papà. Un ritratto famigliare del generale dalla Chiesa
ril. I ricordi di bambina cresciuta con la famiglia in una caserma dell'Arma cambiando spesso città. L'adolescenza ribelle e il non saper stare troppo "nei ranghi". Il varcare la soglia dell'età adulta fatta di nuove consapevolezze. Ma, accanto a lei, l'uomo che nonostante la sua triste e prematura scomparsa non smetterà mai di ballare insieme alla sua adorata figlia. Questa è l'immagine che Rita dalla Chiesa ha di suo padre Carlo Alberto, per tutti noi figura simbolo della lotta delle istituzioni italiane contro il terrorismo e la mafia, vittima nell'82 di un infame agguato. In occasione dei cento anni dalla sua nascita, l'autrice ci regala il ritratto commosso, orgoglioso, tenero e vivido, di un uomo che ha incarnato il senso della giustizia e della capacità di lotta contro le diverse forme del male sociale. Ma, soprattutto, l'omaggio di una figlia che ha perso tragicamente suo padre, strappato troppo presto all'affetto suo e dei suoi fratelli.
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Brod Max; Pocar E. (cur.)
Franz Kafka. Una biografia
br. Nessuno quanto Max Brod, lui stesso importante scrittore, poteva dirsi chiamato a narrare la vita di Franz Kafka. Amicissimo suo fin dalle aule dell'università, vissuto con lui in grande dimestichezza e in rapporti fraterni, custode dei manoscritti inediti e delle ultime volontà dello scrittore, ha potuto consegnarci una biografia del grande scrittore praghese veramente unica, indispensabile a chi voglia penetrare nella sua anima complicata e misteriosa. Se è vero che la definizione di biografia per questa opera di Max Brod è certamente giusta, in quanto così è stata concepita, e percorre la vita di Franz Kafka dalla nascita il 3 luglio 1883 fino alla morte il 3 giugno 1924, è anche vero che il termine oggi può prestarsi ad un equivoco un po' riduttivo, in quanto Max Brod narra l'amico, e in ogni pagina trapela non soltanto l'importante documentazione con cui questa biografia è stata costruita, ma anche la conoscenza diretta dell'uomo Kafka, quello di cui Brod annotava sul suo diario, all'epoca del loro primo incontro all'università, "Le parole gli escono di bocca come un bastone".
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Iermano Toni
Nelle tante Italie. Gattopardi e «uomini militanti» nei conflitti della modernità
ill., br. In un'umida sera dell'ottobre 1860 anche a Donnafugata era arrivata l'Italia. «Dietro la scrivania di don Calogero fiammeggiava una oleografia di Garibaldi e (di già) una di Vittorio Emanuele, fortunatamente collocata a destra». Don Fabrizio Salina ebbe il buon gusto di non brindare con il pretesto che «le grandi gioie sono mute». Da quel momento gattopardi, "uomini militanti", voltagabbana di mestiere, capitani di ventura saranno protagonisti della non bucolica storia dell'identità italiana. Francesco De Sanctis fin dagli anni della Scuola di Vico Bisi, conclusa sulle barricate del '48, aveva esortato le nuove generazioni a credere nella concretezza dell'Idea e nell'intimo rapporto tra la Scienza e la Vita. Le vicende post-unitarie, oltre la cortina dei travestimenti patriottici, esaltarono la supremazia di quell'Uomo del Guicciardini che tradiva le utopie concrete per rinnovare antichi vizi e seducenti corruzioni. Eppure l'"uomo militante" non ha smesso di postulare, pur nella complessità delle tante Italie, il senso vivente della conoscenza e della non defilata militanza. Il meridionalista Leopoldo Franchetti (livornese come il rivoluzionario Carlo Bini), costituì un audace esempio di questa esplorazione tra i perenni conflitti della modernità.
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Schopenhauer Arthur
La libertà del volere umano
br. Nel 1838, quando presentò questo scritto al concorso della Reale Società norvegese delle Scienze di Trondheim per un saggio sul problema della libertà del volere, Schopenhauer viveva da cinque anni chiuso nella sua esistenza di "filosofo solitario" in rotta con i maestri, le scuole e le ideologie dominanti. Fin dal 1820 si era manifestato un aspro conflitto con Hegel, le cui teorie attraevano sempre più il pubblico colto tedesco. Schopenhauer svolgeva una deliberata critica dello storicismo idealista, il suo dichiarato ateismo suscitava il sospetto delle autorità accademiche. Il ritiro a Francoforte nel 1831 lo spinse a svolgere con netta intrasigenza pessimistica il tema dell'assoluta volontà che persiste oltre il fluire dei fenomeni.
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Pacini Gianlorenzo
Fëdor M. Dostoevskij
brossura Il volume contiene un racconto biografico dedicato alla vita e all'opera di Dostoevskij, un dizionario organizzato per voci (opere, temi, problemi, luoghi, argomenti, curiosità, date, riferimenti critici); una bibliografia ragionata per orientarsi nella ricerca e negli approfondimenti.
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Colli Giorgio
Scritti su Nietzsche
br.
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Portinaro Pier Paolo
L'imperativo di uccidere. Genocidio e democidio nella storia
br. L'età dei genocidi è alle nostre spalle? Se facciamo una ricostruzione storica e comparativa dei casi, sforzandoci di comprendere la violenza genocidaria nelle sue molteplici manifestazioni, ci sono molti segnali che . inducono a ritenere che il XXI secolo sarà un secolo di pulizie etniche e di genocidi. Non si può non rilevare, infatti, che in molte aree del mondo in cui la saturazione demografica raggiunge livelli d'insostenibilità, la sindrome dell"uomo superfluo' si sia aggravata. A ciò si aggiunge l'aumento della violenza democidaria, di cui il terrorismo internazionale è l'esempio più eclatante.
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Chang Jung
Cigni selvatici. Tre figlie della Cina
ril. La storia vera di "tre figlie della Cina" (l'autrice, sua madre, sua nonna) le cui vite e le cui sorti rispecchiano un secolo di storia cinese, un tempo di rivoluzioni, di tragedie e di speranze: dall'epoca dei "signori della guerra" all'occupazione giapponese e poi russa, dalla guerra civile tra i comunisti e il Kuomintang alla lunga Marcia di Mao e alla Rivoluzione Culturale. Allevata come una "Guardia rossa", Jung Chang raccoglierà infine l'eredità di dolore e di speranza di sua nonna e di sua madre, opponendosi al regime, che le deporterà i genitori in un campo di rieducazione e la esilierà ai piedi dell'Himalaya, fino all'insperata occasione di espatrio, nel 1978, verso l'Inghilterra.
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Vercelli Claudio
Frontiere contese a Nord Est. L'Alto Adriatico. le foibe e l'esodo giuliano-dalmata
ill. La storia dell'Alto Adriatico tra Ottocento e Novecento. Il nazionalismo italiano, l'irredentismo e il «fascismo di confine», tra ideologia, squadrismo e suprematismo etnico. La «bonifica etnica» dei territori italianizzati tra le due guerre. Le politiche di occupazione italiana in Slovenia e i rapporti con la Croazia nel secondo conflitto mondiale: il trattamento delle minoranze, il destino degli ebrei, i crimini di guerra italiani. L'occupazione tedesca della «Zona di Operazioni Litorale Adriatico»; la risiera di San Sabba, le deportazioni e i crimini contro i civili. Il dramma troppo a lungo dimenticato dell'infoibamento: le foibe come tragica realtà e come simbolo. L'esodo degli italiani: pulizia etnica o che cos'altro? E poi la lunga fine: il trattato di pace e le sue ripercussioni, il territorio libero di Trieste, il Memorandum di Londra. Tutta la storia delle frontiere a Nordest. Approfondimenti, un ricco apparato iconografico e una cartografia realizzata ad hoc per capire tempi e luoghi di questa tormentata vicenda. Un libro per informarsi senza pregiudizi. Per ricordare.
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Corriero Emilio Carlo
Vertigini della ragione. Schelling e Nietzsche. Nuova ediz.
br. «Ciò che questo libro chiarisce, definitivamente a mio avviso, è che l'interpretazione di Nietzsche deve 'ritornare' a Schelling, e che Schelling rappresenta ancora l'arcano della filosofia della krisis, e cioè del pensiero che pretende di oltrepassare quel compimento della filosofia che l'idealismo classico voleva rappresentare.» (Massimo Cacciari)
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Mascilli Migliorini Luigi
500 giorni. Napoleone dall'Elba a Sant'Elena
ril. Cinquecento giorni trascorrono, nella vita di Napoleone Bonaparte, tra il crollo dell'Impero, l'esilio all'Elba, i Cento Giorni e la partenza, infine, per Sant'Elena. Al loro inizio c'è un tentativo di togliersi la vita, a Fontainebleau, nelle stanze vuote di un palazzo vuoto da cui tutti si sono prudentemente allontanati, lasciando solo l'Imperatore in disgrazia. Alla fine, ancora la tentazione di un suicidio, sul vascello inglese che lo conduce, ormai prigioniero, a Sant'Elena. In mezzo, un tempo per così dire intermedio - 500 giorni non sono né pochi né molti - scandito da scelte obbligate: partire, restare, combattere, fuggire. Scelte che si sbaglierebbe a immaginare rivolte solo alla vittoria, o peggio alla rivincita. Esse sono, più spesso, dettate, al contrario, dall'idea della sconfitta, dall'incubo del congedo. Come uscire di scena è, per Napoleone, in questo finale di partita, molto più importante che restare a tutti i costi sul palcoscenico. Come uscire di scena, rendendo per sempre indimenticabile ciò che egli ha fatto nei giorni della fortuna, evitare di negarlo con un comportamento poco appropriato, fare che la propria vita, e la storia che in essa si è scritta, non perda di significato, come molti, troppi, intorno a lui vorrebbero fare e provare a fare in quei lunghi, brevi 500 giorni.
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Nietzsche Friedrich
La gaia scienza
brossura Opera fra le più brillanti e amate dal pensatore tedesco, "La gaia scienza" (1882-1887) è una raccolta di aforismi divisa in cinque libri, preceduti da un prologo e seguiti da un epilogo. Già vi appare il motivo dell'"eterno ritorno", che avrà il suo pieno svolgimento in "Così parlò Zarathustra". Fra i temi che animano il testo spiccano l'aspirazione alla vittoria spirituale contro la tirannia del male e il prevalere del pessimismo, nonché una forza interiore che è disposta ad accettare la vita nella sua globalità, senza rifiutarne neppure i dolori. Ai falsi ideali giudaico-cristiani di pietà e rassegnazione, egli contrappone valori quali l'energia vitale e la volontà di potenza, propugnando un'etica squisitamente individualistica e una visione politica aristocratica.
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Perone Ugo
Teologia ed esperienza religiosa in Feuerbach
brossura Leggere Feuerbach riducendolo a un semplice anello di congiunzione fra Hegel e Marx significa smarrirne l'autonomo contributo. A tale rischio intende sottrarsi questo libro, attento soprattutto all'originalità della filosofia di Feuerbach, sia pure nutrita da molteplici influssi dell'ambiente teologico del tempo. L'esito ateo della sua filosofia denuncia il pericolo celato in un'impostazione teologica che perda il senso della trascendenza e della radicale alterità fra uomo e Dio. Ma questa forma di ateismo, affascinato dalla religione e consapevole del suo permanente valore umano, ricorda che l'accentuazione della trascendenza e dell'alterità non deve significare smarrimento dell'uomo. Come autorevolmente riconosce Karl Barth, la negazione feuerbachiana di Dio è diventata la "spina nelle carni" della teologia contemporanea; e il motivo più profondo che anima la sua filosofia è l'appassionata ricerca di un uomo concreto, "di carne e di sangue". Feuerbach offre, sia pure per via negativa, un'indicazione che la cultura contemporanea non può trascurare: il recupero dell'umanità dell'uomo non si ha semplicemente attraverso la negazione di Dio.
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Rizzante M. (cur.)
Scuola del mondo. Nove saggi sul romanzo del XX secolo
br. Se la storia e la teoria della letteratura diventano sempre più nemiche dell'arte del romanzo, solo i romanzieri possono dire qualcosa di interessante sulla loro arte. Da questa realtà trae spunto l'idea di raccogliere nove saggi letterari scritti a diverse latitudini. La storia del romanzo è sovranazionale e così dovrebbe esserlo la critica letteraria. Dalla Francia di Taillandier e Scarpetta alla Spagna di Goytisolo, dall'America Latina di Fuentes all'Italia di Affinati e Moresco, dalla Grecia di Proguidis al mondo anglossassone di James Wood e al Canada anglofrancofono di Francois Ricard, i diversi saggi riflettono ciascuno su un'opera di un grande romanziere del xx secolo, da Kafka a Musil, da Hemingway a Svevo, da Faulkner a Kundera. Baudelaire, all'inizio della nostra modernità, ha affermato che "quanto più la critica è personale tanto più è universale". C'è da aggiungere altro? Forse questo: la sopravvivenza delle opere d'arte dipende dalla nostra capacità di non spezzare il legame famigliare, perfino organico, che ci lega a loro. Se rinunciamo a pensare in modo libero il senso, la qualità e la novità formale delle opere, di quelle presenti come di quelle passate, esse precipiteranno ben presto al rango di décor, di ornamento, destinato a documentare un'epoca storica, ma non a rivelarla.
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D'Angelo F. (cur.)
Troppe puttane! Troppo canottaggio! Da Balzac a Proust, consigli ai giovani scrittori dai maestri della letteratura francese
br. I sette autori presentati in questo volume - Balzac, Baudelaire, Flaubert, Maupassant, Zola, Gide, Proust - non ebbero mai timore di mettere i segreti della loro arte a disposizione di chi volesse farli propri: nelle lettere ad apprendisti scrittori, in piccoli saggi, oppure disseminandoli come indizi nei loro stessi romanzi. Filippo D'Angelo, studioso di letteratura francese e narratore (per minimum fax è uscito il suo romanzo "La fine dell'altro mondo"), ha raccolto il meglio di questo materiale, ha isolato i passi più utili e significativi, ma anche quelli più sorprendenti e scandalosi, regalandoci un manuale di scrittura che è al tempo stesso il racconto appassionante di come gli autori di romanzi immortali inventarono se stessi.
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Canavero Alfredo
Storia contemporanea. Ediz. Mylab. Con Contenuto digitale per accesso on line
ill., br. L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. Il codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. MyLab offre la possibilità di accedere al manuale online: l'edizione digitale del testo arricchita da funzionalità che permettono di personalizzarne la fruizione, attivare la lettura audio digitalizzata, inserire segnalibri anche su tablet e smartphone.
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Stirner Max
L'unico e la sua proprietà
br. Io rifiuto un potere conferitomi sotto la speciosa forma di "diritti dell'uomo". Il mio potere è la mia proprietà, il mio potere mi dà la proprietà. Io stesso sono il mio potere [...] e per esso sono la mia proprietà. Nella sua opera Stirner afferma che l'individuo è dominato da concetti illusori e superstiziosi. Questi concetti rappresentano il mondo dello spirito e della sacralità che ogni individuo deve rispettare e servire con tutto se stesso senza alcun interesse. L'uomo non ha bisogno di Dio, perché egli solo è Dio di se stesso. Il suo interesse deve essere rivolto al suo "esclusivo" benessere. Per acquistare la libertà l'Unico deve raggiungere da solo il suo potere, senza che esso gli venga concesso da altri, sia persone sia enti quali lo Stato. Questo non significa che l'Unico debba realizzare l'ideale di libertà, sotto cui altrimenti sarebbe ancora schiavo; egli deve invece raggiungere la libertà sottoponendola al suo potere. Se voi sapete procacciarvi un godimento, esso diviene un vostro diritto; se lo desiderate solamente senza osare appagarlo, esso resterà sempre uno dei diritti acquisiti di coloro che sono privilegiati a fruirne. Esso è il loro diritto, come diventerebbe il vostro se sapeste appagarlo. [...] Chi ha la forza, ha il diritto: se non avete quella, non avrete neppure questo.
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Schopenhauer Arthur
Il mondo come volontà e rappresentazione
br. "Il mondo come volontà e rappresentazione resta ancora oggi la testimonianza appassionante e illuminante di una crisi intellettuale e morale che è ben lontana dall'essere risolta; e chi lo legge con occhio storico può ben riconoscervi uno dei documenti essenziali per comprendere l'origine e il significato di talune idee che sono ancora operanti nella filosofia contemporanea, pronte, comunque, a riemergere ogni volta che la storia sembra deludere o sconfiggere". (Dall'Introduzione di Cesare Vasoli)
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Judt Tony; Snyder Timothy
Novecento. Il secolo degli intellettuali e della politica
br. Questo libro parla del ventesimo secolo che "comincia con una guerra mondiale catastrofica e finisce con il crollo della maggior parte dei sistemi di credenze dell'epoca: non può certo attendersi un trattamento affettuoso a posteriori. Dai massacri degli armeni alla Bosnia, dall'ascesa di Stalin alla caduta di Hitler, dal fronte occidentale alla Corea, il ventesimo secolo è un incessante susseguirsi di sventure umane e sofferenze collettive dalle quali siamo emersi più tristi, ma più saggi". Questa è una storia delle idee politiche moderne in Europa e negli Stati Uniti, di parole come potere e giustizia, così come sono state intese dalla fine del diciannovesimo secolo all'inizio del ventunesimo. È una riflessione sui limiti (e sulla capacità di rinnovamento) delle idee politiche, e sulle carenze (e sugli obblighi) morali degli intellettuali. È anche il racconto del secolo che ha incrociato la vita e il percorso intellettuale di Tom Judt, un suo narratore.
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Vidotto V. (cur.)
Atlante del ventesimo secolo. I documenti essenziali 1900-1918. Vol. 1
ill., br. Il primo dei quattro volumi dell'"Atlante del Ventesimo secolo" copre l'arco temporale che va dal 1900 al 1918: avvenimenti centrali sono la prima guerra mondiale, alla quale sono dedicati una decina di documenti, e la rivoluzione russa. Due vicende che si collocano alla fine del periodo e che, per il loro esito, avranno grande influenza sugli anni successivi. Con la guerra gli Stati Uniti entrano prepotentemente sulla scena mondiale mentre la rivoluzione bolscevica determina la nascita dell'altro grande protagonista della storia politica di tutto il secolo. La conflittualità interna all'Italia è largamente documentata, con una particolare attenzione alle lotte sociali, all'emergere del nazionalismo, alla scelta di Mussolini per l'intervento e all'ingresso del paese in una guerra che vide il rischio di una drammatica sconfitta prima di concludersi con una decisiva vittoria.
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Marx Karl; Fusaro D. (cur.)
La questione ebraica. Testo tedesco a fronte
br. Il pensiero di Marx gode di un'attualità inesauribile in ambiti impensati: in questo scritto del 1843 il filosofo cerca di rispondere a uno dei quesiti politici più sentiti al suo tempo: come comportarsi nei confronti degli ebrei in Europa? La sua risposta è che gli ebrei si possono emancipare solo se rinunciano all'ebraismo, giacché bisogna emancipare l'uomo in quanto uomo: nella società capitalistica nessuno (e non solo l'ebreo) è veramente libero. Il testo, che fu impropriamente utilizzato anche in chiave antisemita dai nazisti, ha pertanto la duplice valenza di ferire la nostra coscienza affinché non dimentichi e non ripeta le tragedie del Novecento e di esaminare una delle vie alternative della cultura occidentale.
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Bachtin Michail; Ponzio A. (cur.)
Michail Bachtin e il suo circolo. Opere 1919-1930. Testo russo a fronte
ril. Michail Michajlovic Bachtin (Orel 1895 - Mosca 1975) è una figura fondamentale della cultura europea del Ventesimo secolo. A partire dal 1963, anno di riedizione in russo della sua prima monografia, quella su Dostoevskij (prima edizione 1929), seguita dalla pubblicazione, nel 1965, del suo secondo lavoro monografico, quello su Rabelais, e dalle due raccolte (rispettivamente nel 1975 e nel 1979) dei suoi scritti prodotti tra il 1919 e il 1974, l'interesse per Bachtin è andato via via aumentando. Ciò è attestato anche dalla traduzione delle sue opere in molte lingue e dall'influenza esercitata dal suo pensiero in ambiti disciplinari diversi. Il "circolo di Bachtin", costituitosi negli anni Venti, i cui maggiori rappresentanti furono Valentin N. Volosinov (1885-1936), Pavel N. Medvedev (1892-1938), Ivanov I Kanaev (1893-1984), non era una "scuola" nel senso accademico del termine, né Bachtin era un "caposcuola", né, in questo senso, un "maestro", sicché non solo l'espressione "circolo", ormai abbastanza in uso, può essere in questo caso fuorviante se le si attribuisce un significato di scuola, ma lo è anche, e a maggior ragione, l'espressione "di Bachtin", se la si intende in termini di derivazione, di appartenenza, di genealogia. Si tratta piuttosto di un sodalizio, di un'intensa e affiatata collaborazione, all'insegna dell'amicizia e sulla base di interessi e competenze diverse a partire dalle quali ci si trova a occuparsi di temi comuni.
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Mazzarello Paolo
L'elefante di Napoleone. Un animale che voleva essere libero
ril. Una femmina di elefante per avvicinare l'India alla Francia. In un'atmosfera di conflitti e intrighi fra potenze coloniali europee e signorotti locali, il pachiderma si imbarcò in un viaggio per mare e per terra che dalle coste del Bengala lo condusse a Versailles nell'agosto 1773. Nella splendida residenza della corte francese l'elefantessa diventò il gioiello della ménagerie, lo zoo privato della famiglia reale. Amata per il suo buon carattere, suscitò la meraviglia e la simpatia dei numerosi visitatori stappando bottiglie di acquavite e accettando prese di tabacco offerte in regalo. Tenuta quasi sempre imprigionata, una notte si liberò dalle catene e fuggì. Ma la sua ricerca della libertà era destinata a finire tragicamente. Grazie a Napoleone la sua sagoma tassidermizzata venne infine donata al Museo di storia naturale di Pavia fondato da Lazzaro Spallanzani. Intrecciata ad altre vicende, come quella dell'elefante regalato dal califfo Harun al-Rashid a Carlo Magno, e arricchita da excursus mitologici e letterari sull'elefante nel mondo antico e medievale, la storia di questo pachiderma si trasforma in un'avventura nella scienza naturalistica settecentesca e in una metafora del rapporto di sopraffazione - ma anche talvolta di amicizia - fra uomo e animali.
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Mill John Stuart; Mollica G. (cur.)
Sulla libertà. Testo inglese a fronte
brossura E' intorno alla libertà che ruotano, secondo Mill, le grandi questioni della felicità umana, del progresso, della responsabilità, e della stessa ricerca della verità. Il saggio è volto a chiarire il carattere inscindibile di questo legame. Quanto al problema della libertà politica in particolare, con l'affermarsi dei sistemi democratici moderni non si tratta più di limitare il potere dello Stato sui cittadini, quanto di salvaguardare la "sovranità dell'individuo" dal potere pervasivo della società. Con testo inglese a fronte.
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Pivano Fernanda
Leggende americane
br. "È con l'anima sulle labbra che scrissi in quegli anni appassionati la maggior parte delle pagine incluse in questa raccolta che a suo tempo interessarono giovani incatenati da una guerra non voluta, da un linguaggio grottesco, da coercizioni medioevali e ritrovarono non tanto nelle mie parole quanto nei libri che proponevo le loro ansie libertarie, i loro sogni di anarchia, di democrazia, di sincerità. Ancora adesso, cinquant'anni dopo questa "Antologia di Spoon River", questo libretto tanto disprezzato dalle Accademie, viene scambiato tra ragazzi innamorati come una specie di pegno d'amore. E anche per questa passione di poco spenta dagli anni che Edgar Lee Masters apre la presente edizione. Ecco. Ormai questi autori che io amavo mentre stavano trasformando la storia della letteratura americana sono diventati dei classici: se dovessi scrivere adesso queste presentazioni potrei aiutarmi con decine e decine di biografie e monografie che riempiono i miei scaffali. Ma quella felicità di scoperta, quella gioia di trasmetterla ad altri, forse oggi non l'avrei più; forse l'anima non mi salirebbe più sulle labbra." (Dalla Prefazione di Fernanda Pivano)
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Girard René
La violenza e il sacro
br.
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Giometti C. (cur.)
Della patria amantissimo. Personaggi e memorie del Risorgimento nel cimitero suburbano di Pisa
brossura Passeggiando tra i loggiati e i quadrati del cimitero suburbano di Pisa ci si imbatte in numerose lapidi e monumenti che raccontano tante storie. In questo libro si è voluta approfondire quella gloriosa del Risorgimento nazionale attraverso i suoi protagonisti, taluni famosi e altri ignoti anche alla storiografia specifica. Le loro vicende umane, spesso desunte unicamente dalle poche e appassionate righe degli epitaffi, costituiscono una testimonianza non trascurabile della società del tempo e una memoria ideale e materiale da ricostruire e tutelare.
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De Certau Michel; Amara L. (cur.)
Utopie vocali. Dialoghi con Paolo Fabbri e William J. Samarin
br. Questo volume raccoglie una serie di conversazioni attorno al fenomeno della glossolalia, sviluppate da Michel de Certeau in dialogo con Paolo Fabbri e William Samarin. È il settembre del 1977 quando i tre studiosi si ritrovano a Roma per preparare i loro interventi in vista del seminario che avrà luogo l'anno successivo al Centro Internazionale di Semiotica di Urbino. Tale materiale, destinato inizialmente alla pubblicazione e rimasto fino a oggi inedito, viene per la prima volta riunito in un volume che prende il titolo dal saggio "Utopies Vocales, Glossolalies" in cui, qualche anno più tardi, De Certeau avrebbe rielaborato alcuni dei temi già presenti nei dialoghi del '77. "La presenza di Michel de Certeau in Italia", costante e attiva fino al 1982, oltre ad aver lasciato tracce di diverso tipo, dà conto di una fitta trama di connessioni tra l'Italia e la cultura contemporanea, soprattutto di area francese.
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Bergson Henri
L'energia spirituale
br. L'energia spirituale raccoglie i più importanti saggi bergsoniani riguardanti "problemi di filosofia e di psicologia". Benché il titolo possa trarre in inganno, gli scritti riuniti in questo libro, tutti piccoli capolavori di lucidità, testimoniano il serrato confronto con le scienze caratteristico del gesto filosofico di Bergson. Le riflessioni sviluppate qui gravitano attorno al tema del rapporto mente-corpo, evidenziando il filo rosso che lega la filosofia della mente di Materia e memoria alla metafisica della vita dell'Evoluzione creatrice,e anticipando i problemi che saranno trattati nelle Due fonti della morale e della religione. Ma in queste pagine Bergson mette soprattutto alla prova il suo arsenale di invenzioni concettuali (durata, slancio vitale) nello studio di particolari fenomeni psichici, parte dei quali era stata oggetto delle ricerche di Freud in quegli stessi anni, e sviluppa una teoria della memoria e del cervello, basata sull'idea di "attenzione alla vita", che costituisce ancora una sfida per le scienze cognitive. Nelle folgoranti pagine sul sogno, il déjà-vu, l'oblio e il sonnambulismo, ritroviamo inoltre l'asse portante dei celebri studi di Deleuze sul tempo nell'immagine cinematografica.
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Woolf Virginia; Cosi F. (cur.); Repossi A. (cur.)
Ultimi viaggi in Europa
br. "Incollerò di seguito gli appunti frettolosi e saltuari che ho preso, in genere al freddo intenso e sotto la pioggia, con una coperta sulle ginocchia, per via del tempo. Il fatto di aver tratto tanta bellezza, incanto, divertimento e di aver passato momenti tanto piacevoli viaggiando sulle strade bagnate, sotto un cielo grigio, la dice lunga sul nostro stato d'animo." I diari qui raccolti coprono gli ultimi dieci anni di vita della scrittrice e descrivono tutti i viaggi fatti con il marito in Europa e, in un'occasione, anche con Roger Frey e sua sorella. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, le spedizioni all'estero che la Woolf faceva si interruppero bruscamente.
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Maida Bruno
Auschwitz e la Shoah. Storia per immagini dell'olocausto (1933-1945). Ediz. illustrata
ill., br. 27 gennaio 1945: i primi soldati dell'Armata Rossa entrano ad Auschwitz. Vi trovano 7000 persone ancora in vita e le testimonianze di un orrore durato per cinque lunghissimi anni. Nei mesi successivi saranno le armate americane, britanniche e francesi a liberare altri campi dai nomi divenuti tristemente famosi: Dachau, Bergen Belsen, Flossenbürg, Mauthausen. La realtà della Shoah si mostra allora in tutta la sua terribile, sistematica inesorabilità. Attraverso le immagini degli archivi ANSA e dei suoi partner internazionali, il volume analizza cronaca, ragioni e protagonisti del più spaventoso genocidio della storia europea, dall'avvento del nazismo alla seconda guerra mondiale, dalle persecuzioni contro ebrei, Rom, Sinti, omosessuali e oppositori politici nei primi anni del regime alla conferenza di Wansee del 1942, che pianifica la "soluzione finale del problema ebraico". Le uccisioni di massa perpetrate dalle "Einsatzgruppen" nell'Europa orientale, l'annientamento del ghetto di Varsavia, l'istituzione dei campi di sterminio di Belzec, Chelmno, Sobibór, Treblinka, Auschwitz e Majdanek, le leggi razziali e la Shoah degli ebrei italiani, la liberazione dei Lager alla fine del conflitto e i processi contro i responsabili dello sterminio.
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Corriero E. C. (cur.)
Libertà e natura. Prospettive schellinghiane
br. La natura della libertà è in fondo la libertà della natura stessa, ossia la sua insopprimibile soggettività. Attorno a questa inestricabile relazione, illuminata e indagata a fondo dalla filosofia di Schelling, alcuni fra i più autorevoli interpreti contemporanei s'interrogano sull'impossibile sistema del sapere a cui il filosofo tedesco lavorò per tutta la vita, individuando proprio nella libertà quel fondamento necessario eppure apparentemente inattuabile. Il risultato è un quadro composito e aggiornato degli esiti in ambito teoretico, etico ed estetico della filosofia di Schelling, che oggi vive una rinascita di livello internazionale.
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Maddalena G. (cur.); Tuzet G. (cur.)
I pragmatisti italiani. Tra alleati e nemici
br. Esiste un pragmatismo italiano? Coloro che si riunivano intorno al "Leonardo" erano solo sprovveduti amatori del genere filosofico? Nei saggi che compongono questo libro, per la prima volta specialisti internazionali del pragmatismo cercano di rispondere a queste domande individuando le caratteristiche unificanti, i problemi e le urgenze sottolineate dai pragmatisti italiani. Emergono così i profili di pensatori che hanno cercato di dare una versione originale di una corrente importante per la filosofia contemporanea. L'esito del loro tentativo è incerto ma le esigenze che ha messo in luce servirono a influenzare la cultura europea della quale sono indiscutibile patrimonio.
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Lenoir Frédéric
La forza della gioia
br. "Esiste un'esperienza più desiderabile di quella della gioia? Tutti vi aspiriamo, ostinatamente, avendola già vissuta, anche solo in modo fugace. L'innamorato in presenza dell'essere amato, il giocatore nel momento della vittoria, l'artista davanti alla sua opera, il ricercatore quando giunge alla scoperta sentono un'emozione più profonda del piacere, più concreta della felicità, un'emozione che coinvolge tutto l'essere e che diventa, con le sue mille sfaccettature, il massimo bene che si possa desiderare. La gioia porta in sé una potenza che ci destabilizza, ci invade, ci fa gustare la pienezza. Niente ci rende più vivi dell'esperienza della gioia. Non possiamo decidere di essere felici, ma possiamo imparare a coltivare questa gioia?" Dopo "La felicità. Un viaggio filosofico", Frédéric Lenoir torna a raccontare con leggerezza i nostri desideri, le nostre paure, i nostri sogni. Ispirato dagli insegnamenti dei grandi maestri, da Lao-tze ad Aristotele, da Dostoevskij a Nietzsche, ci regala una guida letteraria e filosofica per trovare, o ritrovare, la gioia di vivere.
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Gentile Giovanni
Teoria generale dello Spirito come atto puro
br. Pubblicata per la prima volta nel 1916 come raccolta delle lezioni universitarie dell'anno accademico 1915-16, la "Teoria generale dello spirito come atto puro" andò incontro a diverse ristampe e traduzioni in lingue straniere, diventando uno dei saggi più importanti nella produzione filosofica di Giovanni Gentile. Partendo dal pensiero di Berkeley, Kant e Hegel, il filosofo elabora quello che chiama "idealismo attuale", spesso abbreviato in "attualismo", corrente che ha conosciuto grande fortuna nel periodo tra le due guerre.
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Burckhardt Jacob
Friedrich Nietzsche und die Griechische Culturgeschichte von Jacob Burckhardt (Mitschrift von Louis Kelterborn).
br. Si edita qui per la prima volta la Mitschrift di Louis Kelterborn delle lezioni di Jacob Burckhardt sulla Griechische Culturgeschchte tenute all'Università di Basilea nel semestre estivo del 1874 e in quello invernale del 1874-1875. Si tratta dell'unica fonte scritta conservata da cui Friedrich Nietzsche aveva appreso il contenuto di questo corso. Nietzsche aveva espresso il suo interesse per queste lezioni a partire dal maggio 1875, dopo che Louis Kelterborn gli aveva donato la sua trascrizione. Come risulta dalle memorie di Malvida von Meysenbug, Nietzsche aveva poi letto e commentato la Mitschrift durante gli incontri serali a Sorrento, mentre era ospite di Malvida. L'edizione di questo manoscritto si propone di contribuire alla conoscenza delle fonti da cui Nietzsche aveva elaborato la sua visione della grecità. L'introduzione si concentra sul rapporto tra questa Mitschrift e le concezioni della grecità di Jacob Burckhardt e di Richard Wagner, mentre nel Nachwort si dà conto sia degli interventi editoriali sia della genesi di questo manoscritto.
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Max D. T.
Ogni storia d'amore è una storia di fantasmi. Vita di David Foster Wallace
br. A cinque anni dalla morte, David Foster Wallace rimane una figura centrale della cultura contemporanea per la capacità di raccontarne i nodi irrisolti e le ambizioni, i sogni e gli incubi. Raccontarli, certo, ma anche incarnarli in una vita intensa, percorsa e scossa dall'esaltazione creativa quanto dai fantasmi della depressione e della solitudine. Attingendo ai materiali conservati presso l'università di Austin e a testimonianze dirette di amici, parenti e colleghi scrittori, D. T. Max ricostruisce il percorso intellettuale e umano di DFW, i rapporti con i padri letterari, la vicenda clinica e la dimensione pubblica. Guidato dalla volontà di capire e analizzare le radici, le ragioni, i meccanismi di una mente geniale e complessa, fragile e dolce.
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Papa Alessandra
Tu sei il mio nemico. Per una filosofia dell'inimicizia
brossura Dall'Antigone di Sofocle agli studi sul totalitarismo di Hannah Arendt, attraverso i contributi di Jacques Derrida e di Carl Schmitt, Alessandra Papa offre un interessante percorso filosofico dedicato al tema dell'inimicizia come relazione interpersonale e come 'luogo' teorico della politica e della cittadinanza. Un itinerario in cui, attraverso un dialogo e un confronto con molte voci del pensiero classico e della contemporaneità, si profila, con accenti innovativi, la questione antropologica come domanda sull'identità dell'uomo, cioè come discorso che interpella ognuno di noi in quanto artefice e preda delle dinamiche dell'ostilità, del conflitto, della guerra. Da Antigone che, per seppellire il cadavere del fratello, in nome della pietas, viola la legge della città, diventando così una nemica del potere, fino alle dinamiche della distruzione fisica del nemico che nelle logiche totalitarie istituisce il terribile segreto su cui fondare l'identità della politica, il volume ci introduce a una fenomenologia della vittima e del carnefice quale spaccato della condizione umana. Di fronte a un 'altro' che diventa segno di una minaccia reale o fittizia alla nostra identità, la vera sfida è quella di impedire che ogni forma di inimicizia degeneri in una violenza totalitaria che ci impedisca di cogliere il valore dell'umano come terreno su cui fondare un mondo comune e una polis accogliente. In fondo, in ogni nemico c'è, al contempo, un altro e noi stessi.
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Kant Immanuel; Vidari G. (cur.)
La metafisica dei costumi
br. Progettata nel 1785, ma pubblicata solo nel 1797 dopo lunga elaborazione, "La metafisica dei costumi" fornisce la trattazione più sistematica e definitiva del pensiero politico e giuridico di Kant. Il ritardo con cui il «sistema della metafisica tanto della natura quanto dei costumi», condotto secondo 'esigenze critiche', andò alle stampe, fu dovuto da un lato all'insoddisfazione dell'autore per alcune parti dell'opera e dall'altro alle difficoltà frapposte dalla censura prussiana. Le due parti dell'opera comparvero dapprima separatamente: i 'Princìpi metafisici della Dottrina del diritto', nel gennaio del 1797; i 'Princìpi metafisici della Dottrina della virtù'.
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Boatto Alberto
Di tutti i colori. Da Matisse a Boetti, le scelte cromatiche dell'arte moderna. Ediz. illustrata
ill., br. L'arte moderna ha utilizzato e assorbito l'intero assortimento dei colori messi in commercio dall'industria chimica, da quelli artificiali in tubetto ai coloranti industriali. Attraverso i colori si è misurata con gli oggetti, le materie e i materiali ordinari, tentando di darne una resa estetica. Negli anni centrali della seconda metà del Novecento sì è assistito a una significativa compresenza tra la nuova astrazione americana - e dunque la pittura pura in un'espressione assoluta - e l'arte povera italiana, ovvero la libera manipolazione dei materiali e degli elementi naturali. In entrambi i casi il risultato è stato quello di una vistosa inflazione coloristica, una vera 'pancromia' che riflette la chiassosità multicolore della metropoli, eletta a orizzonte di riferimento dall'arte odierna. Alberto Boatto rilegge le svolte e le rivoluzioni, il meglio dell'arte odierna in chiave coloristica e propone al lettore una serie di itinerari attraverso le opere dei più grandi artisti contemporanei.
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Pascal Blaise; Bausola A. (cur.)
Pensieri. Testo francese a fronte
brossura
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Rosen Charles; Zaccagnini G. (cur.)
La generazione romantica
br. In questo libro Charles Rosen concentra la sua attenzione sulla musica romantica: su musicisti come Chopin, Liszt, Berlioz, Mendelssohn, Bellini... In Italia, dello stesso autore sono stati pubblicati "Lo stile classico", "La forma sonata". "La generazione romantica" è apparso per la prima volta nel 1995.
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Nietzsche Friedrich; Andreas-Salomé Lou; Rée Paul; Pfeiffer E. (cur.); Carpitella M. (cur.)
Triangolo di lettere
ill., br. "L'idea dei tre, di vivere in comune per mandare avanti un progetto di studi filosofici, diventa a un certo punto un grandioso pettegolezzo collettivo. Madri e sorelle, amici e conoscenti si rilanciano attraverso un'Europa ancora sonnacchiosa e vittoriana la grande questione: Nietzsche è forse impazzito? Tra equivoci da vaudeville, viaggi a Bayreuth per sentire il Parsifal, incontri e incomprensioni tra Roma, Lucerna e Lipsia, la storia si ingarbuglia. Sia Nietzsche che Rée si innamorano della "giovane russa"... Tre anni dopo, a Torino, Nietzsche si butterà al collo di un cavallo picchiato dal padrone chiamandolo fratello. Prima che impazzisse Lou von Salomé aveva detto del suo pensiero: "Sembra quasi che, dalla segreta oscurità del manicomio, il suo spirito si affacci ancora con un'opera - sia pure una gigantesca smorfia". Ed è giusto dentro quella gigantesca smorfia che questo romanzo epistolare ci sprofonda: tra immoralisti sublimi e un po' ridicoli, mamme gelose e filosofi egoisti, proposte di concubinaggio e romanzi metafisici, ben dentro un pensiero segreto e inesauribile, in una ferita che può ancora non far dormire la notte: "l'amore è sempre al di là del bene e del male"."
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Arfini Maria Teresa
«... Un sì meraviglioso intreccio». Il contrappunto nelle composizioni per pianoforte di Robert Schumann
br. Nella lettera a Clara Wieck del 12 aprile 1838, Robert Schumann scriveva "Ora la mia musica mi si presenta già meravigliosamente intrecciata in tutta facilità, sorge dal cuore ricolma di significato, e così è recepita da tutti coloro a cui la suono". Il "meraviglioso intreccio" cui allude Schumann è quello, tutto particolare, delle melodie, che dà spessore alla scrittura musicale. Da questa lettera è tratto, con leggera parafrasi, il titolo del volume, uno studio sul contrappunto nella musica schumanniana. Il contrappunto è l'arte della sovrapposizione e dell'intreccio delle linee melodiche, sorta di fili che creano così, metaforicamente, la trama e l'ordito, il tessuto musicale. Il tema centrale dell'indagine è appunto l'analisi della scrittura pianistica schumanniana, profondamente permeata, per quanto possa apparire strano ai più, di contrappunto. Ne sono studiate in particolare le peculiarità, mediante un costante raffronto con la produzione coeva, e la relazione con modelli del passato.
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Céline Louis-Ferdinand; Cardelli M. (cur.)
Lettere agli editori
br. Dalla prima spavalda lettera che accompagna il manoscritto del Viaggio al termine della notte («È pane per un intero secolo di letteratura. Il premio Goncourt 1932 su un piatto d'argento per il Fortunato editore che saprà accogliere quest'opera senza pari, momento capitale della natura umana») alle ultime, comiche e feroci, che scrive a Gallimard prima di morire, le 219 lettere qui raccolte ci mostrano un Céline arrabbiato, derelitto, incensato o dimenticato, ma sempre straordinariamente consapevole del proprio valore. Con i suoi editori è impegnato fin da subito in un corpo a corpo estenuante, ora per difendere virgole e puntini, ora per rivendicare più austerità sulle copertine («Sobri Sobri Sobri - le stravaganze a casa, sotto le coperte!»), ora per accusarli di ogni sorta di nefandezze. Per lui l'editore è l'incarnazione del parassita: il padrone che sfrutta gli operai o il ruffiano che campa sul lavoro delle prostitute. Talvolta, più raramente, è un prezioso interlocutore con cui discutere di ciò che è davvero essenziale in letteratura: la resa emotiva, il ritmo, la famosa petite musique.
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Bassani Paola; Raffaeli M. (cur.)
Se avessi una piccola casa mia. Giorgio Bassani, il racconto di una figlia
ill., br. Una figlia appassionata, un padre che è stato uno degli scrittori più importanti del Novecento, una famiglia i cui ricordi emergono nitidi come personaggi di un romanzo. Giorgio Bassani abita il lessico famigliare che la figlia Paola racconta per la prima volta in questo libro, con la stessa forza poetica e umana che ha accompagnato la sua vita e la vasta produzione letteraria. Poeta, narratore, insegnante, giornalista, sportivo, politico, sceneggiatore, e accanto e soprattutto padre, marito e uomo passionale, innamorato della bellezza in tutte le sue forme. Con uno sguardo intimo, indulgente e al contempo affettuosamente sincero, Paola Bassani tratteggia il ritratto di un padre tanto imponente quanto amato. Accompagnato da un ricco apparato di immagini e lettere inedite - un vero e proprio album di famiglia - il racconto di Paola Bassani supera i confini dell'autobiografia e compone il sorprendente romanzo di un uomo.
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Donativi M. (cur.); Cavedagna F. (cur.); Coppola C. (cur.)
Manhès. Un generale contro i briganti
br. Eroe o carnefice? Benefattore o flagello? Il giudizio dei posteri non è mai stato concorde sulla figura di Charles-Antoine Manhès, aiutante di campo di Gioacchino Murat, incaricato negli anni 10 del XIX secolo della repressione del brigantaggio negli Abruzzi e nelle Calabrie. Il presente volume raccoglie le più significative testimonianze sulla vita dell'ufficiale napoleonico: a partire dalle cronache francesi del tempo, passando per storici del calibro di Colletta e Botta, fino ai tempi del brigantaggiopost-unitario, si delinea un percorso storiografico nel corso del quale la figura di Manhès è stata via via interpretata come quella di un fedele servitore dello Stato, un benemerito pacificatore, un crudele invasore straniero e persino un genocida. Un personaggio storico oggi dimenticato, ma popolarissimo nell'800, capace di racchiudere in sé tutte le contraddizioni di un'epoca.
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Hokusai Katsushika; Tanaka F. (cur.); Pinna M. (cur.)
Cento vedute del Monte Fuji. Ediz. a colori
ill., ril. Protagonista assoluto, il Monte Fuji in tutte le sue pose: dalla mastodontica sacralità, al rimando mitologico fino al piccolo dettaglio nascosto. Un romanzo visivo, un'avventura per gli occhi, porta d'accesso ideale alla visione spirituale della Natura - dal filo d'erba agli Dèi.
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Pontiggia Giancarlo
Nuovi dialoghi sulla poesia (2015-2020)
br. L'intervista è un genere che spesso nella modernità ha incontrato il favore dei poeti, come scrive Stefano Verdino nell'introduzione. E la ragione che giustifica questa connessione tra un genere di conversazione ed il mondo all'apparenza esclusivo della poesia e del poeta è proprio questo equilibrio e richiamo tra forme opposte, tra la forma della poesia, sigillata nella perfezione delle sue misure di spazio, ritmo, pensiero e l'apertura dialogica illimitata dell'intervista, che diventa così un primo atto ermeneutico. "Nuovi dialoghi sulla poesia (2015-2020)" raccoglie alcune delle più significative interviste che Giancarlo Pontiggia ha rilasciato durante e dopo la stesura finale e la stampa di Il moto delle cose (Mondadori, 2017), consegnandoci un ritratto a tutto tondo della sua visione umana, intellettuale e poetica. La poesia non è emozione, ma un'esperienza in cui si fondono moti di pensiero, percezioni di vita quotidiana, echi di dottrine, sogni, visioni. Tutto questo in una lingua che deve affondare nell'elementare ruvidezza del parlato e insieme distanziarsene. Si scrive nel silenzio, cercando un ideale incontro di verità esistenziale e di sapienza letteraria, di intuizione fantastica e di pensiero argomentato, di libertà e di necessità, di intensità analogica e di severità del cuore, di tempo umano e di tempo cosmico. Quel che accade, se accade, lo chiamiamo poesia.
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