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‎Di Vona Piero‎

‎René Guénon e la metafisica‎

‎br.‎

‎Consolato Sandro‎

‎Julius Evola e il buddhismo‎

‎br.‎

‎Di Vona Piero‎

‎Evola, Guénon, De Giorgio‎

‎br.‎

‎Rapetti Elena‎

‎La stanza degli specchi. Descartes e Spinoza nella corrispondenza di Pierre-Daniel Huet‎

‎br. Pierre-Daniel Huet (Caen 1630-Parigi 1721) è stato definito un autore "obscur, mais intéressant pour compléter l'étude des auteurs majeurs". Per quanto singolare possa apparire, sta di fatto che nella seconda metà del XVII secolo ogni qualvolta ci si occupa di uno dei cosiddetti "grandi" autori che popolano di diritto le pagine dei manuali di storia della filosofia, lì si ha occasione di incappare anche in Huet. Polo significativo di un vasto intreccio di relazioni culturali, il suo epistolario riflette come uno specchio i fermenti intellettuali, filosofici ed eruditi e restituisce al lettore di oggi un punto di vista privilegiato che permette di osservare in modo spesso inedito le figure dei "maggiori": su tutti Descartes e Spinoza. Il volume affronta, nella prima parte, la ricezione della filosofia cartesiana a partire dall'epistolario inedito di André Graindorge a Huet; nella seconda, attraverso uno scandaglio dell'epistolario huetiano, l'immagine di Spinoza e dello spinozismo.‎

‎Cometa M. (cur.)‎

‎L'età classico-romantica. La cultura letteraria in Germania tra Settecento e Ottocento‎

‎br. L'età di Goethe può essere definita come la palestra della modernità e i suoi protagonisti sono di fatto i massimi interpreti dell'anima moderna, nella cui opera è possibile cogliere in nuce gran parte degli sviluppi successivi della letteratura nel Vecchio Continente. A differenza delle tradizionali storie della cultura tedesca, questo volume evita attentamente di ridurre i vasti fermenti sette-ottocenteschi a una rigida contrapposizione tra Classicismo e Romanticismo e studia piuttosto i grandi nomi di quella stagione, da Goethe a Schiller, da Hölderlin a Kleist, sullo sfondo delle grandi questioni culturali dell'epoca: dalla rinascita dell'antico all'utopia di una nuova mitologia, dalla scoperta delle dimensioni altre della coscienza ai grandi sincretismi filosofici. In questa prospettiva non dogmatica, i singoli autori e le opere principali vengono presentati in sintetiche schede che ne inquadrano la produzione all'interno dì fenomeni culturali e artistici di più ampia portata, nel contesto generale della letteratura europea.‎

‎Gurdjieff Georges I.‎

‎I racconti di Belzebù a suo nipote‎

‎br. Fino al 1924, G.I. Gurdjieff aveva insegnato alla maniera orientale, comunicando le sue idee a un piccolo gruppo di allievi, sempre e solo in modo diretto sia nella teoria sia nella pratica, senza mai permettere loro di trascrivere le indicazioni ricevute. Ma quell'anno, in seguito a un grave incidente, ritenne che fosse giunto il momento di far conoscere l'insieme delle sue idee "in una forma accessibile a tutti". Si trattava cioè di evocarle in un libro che potesse suscitare nel lettore sconosciuto una nuova e inabituale corrente di pensieri; perciò decise di adottare la forma, comune alle grandi tradizioni, di un racconto mitico "su scala universale" e tuttavia incentrato sul problema essenziale: il significato della vita umana. Allora, pur senza abbandonare le sue altre attività, si piegò al mestiere di scrittore, con la prontezza e il vigore che lo caratterizzavano e con quell'abilità artigianale che in gioventù gli aveva permesso di imparare tanti altri mestieri. Qualche anno più tardi non aveva scritto solo un libro, bensì una serie di libri. A questo insieme monumentale diede come titolo "Di tutto e del Tutto". "I Racconti di Belzebù a suo nipote" ne costituiscono la prima parte. Sin dall'inizio intorno al libro si crea una leggenda: il suo carattere insolito fa sì che molti lo dichiarino impubblicabile. E tuttavia nel 1948, un anno prima della sua morte, Gurdjieff ne fa preparare l'edizione in diverse lingue, e nel '50 viene pubblicato in America, in Inghilterra e Austria.‎

‎Jünger Ernst; Jünger Friedrich G.; Guerri M. (cur.)‎

‎Guerra e guerrieri. Discorso di Verdun‎

‎br. "La guerra è l'evento che ha dato la fisionomia al volto del nostro tempo". Così scriveva Friedrich Georg Jünger nel 1930 nello scritto "Guerra e guerrieri", un breve saggio che è diventato fondamentale nel dibattito filosofico e politico novecentesco. In questo scritto l'autore tedesco tenta di mettere a fuoco il senso della guerra senza confini che era esplosa nel corso della Primo conflitto mondiale, ma che avrebbe sempre più dato forma alla esistenza degli uomini anche nei decenni a venire. Ancora oggi "Guerra e guerrieri", oltre che una eccezionale testimonianza della mutazione dello natura della guerra avvenuta nel corso della Prima guerra mondiale, ci pone dinanzi all'immagine della violenza senza forma che caratterizza la vita contemporanea. A "Guerra e guerrieri" segue il discorso che Ernst Jünger pronunciò nel 1979 nella città di Verdun per sancire una nuova amicizia tra la Francia e la Germania: il grande scrittore e filosofo, nonché eroe della Prima guerra mondiale, in poche righe ripensa alla sua vita in guerra e alla pace planetaria a cui oggi l'uomo deve aspirare come sua unica salvezza.‎

‎Chiummo Carla‎

‎Guida alla lettura di «Myricae» di Pascoli‎

‎br. Grazie all'edizione critica e ai tanti studi sulla raccolta, gli ultimi decenni hanno registrato una profonda e spesso radicale riconsiderazione di Myricae e del profilo complessivo di Giovanni Pascoli. Carla Chiummo fa il punto su questa rilettura e capovolge il luogo comune del vecchio, e pur a suo tempo meritorio, giudizio critico che definiva Pascoli protagonista di una 'rivoluzione inconsapevole', ricostruendo le ragioni poetiche, tematiche e stilistiche per cui sarebbe molto più opportuno parlare invece di una 'rivoluzione consapevole'. Il volume prende in esame la lunga composizione, dal 1886 al 1911, dell'opera, la sua struttura, i temi e i personaggi, la lingua e lo stile, e guida lo studente a una lettura aggiornata della più nota raccolta poetica di Giovanni Pascoli.‎

‎Tomasella Giuliana‎

‎Biennali di guerra. Arte e propaganda negli anni del conflitto (1939-1944)‎

‎ill.‎

‎Virdis Limentani C. (cur.); Macola N. (cur.)‎

‎Tempo e ritratto. La memoria e l'immagine dal Rinascimento a oggi. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Cosio Giulia‎

‎La firma umana. Saggio su Tzvetan Todorov‎

‎br. Questo saggio disegna un inedito profilo della produzione di Tzvetan Todorov. Pensatore poliedrico e multidisciplinare, le sue opere si muovono in un vastissimo orizzonte - dalla teoria della letteratura ai campi di concentramento - e attraversano nuove frontiere letterarie - il racconto esemplare e la "critica dialogica del pensiero". Instancabilmente, gettano ponti tra mondi lontani, dando un contributo inestimabile alla riflessione contemporanea sull'alterità, sull'incontro e sul dialogo tra culture, nel segno di un nuovo umanesimo che non cede al relativismo morale dei giorni nostri.‎

‎Nietzsche Friedrich; Carbone M. (cur.); Jung J. (cur.)‎

‎Divieni ciò che sei. Pensieri sul coraggio di essere se stessi‎

‎br. "Divieni ciò che sei": questa citazione da un'ode di Pindaro ricorre con una frequenza certo non casuale negli scritti nietzschiani, esortazione dell'autore a se stesso, ai destinatari delle sue lettere, al lettore degli aforismi. Prendendo il via da una visione organica dell'uomo, che vede cioè corpo, anima e intelletto in uno stretto rapporto di influenze e dipendenze reciproche, e dalla consapevolezza dell'unicità irripetibile dell'individuo, Nietzsche definisce, quale compito primario del singolo, la realizzazione creativa della propria indole. Decisiva in tal senso è la sperimentazione concreta, atta a verificare le proprie inclinazioni, i propri bisogni fisici e spirituali, le potenzialità e risorse della propria personalità.‎

‎Santoli Carlo‎

‎Gabriele D'Annunzio. La musica e i musicisti‎

‎ill.‎

‎Rosa G. (cur.)‎

‎L'infaticabile ODB‎

‎br. «Davvero infaticabile, Oreste del Buono: per tutta la sua vita, intensa e generosa, si è dedicato a escursioni temerarie nel campo aperto della letterarietà più avventurosa, inoltrandosi in terreni poco o pochissimo frequentati. L'irrequietezza immedicabile, la leggendaria curiosità, il gusto per le divagazioni fantasiose, l'amore per le invenzioni narrative più estrose, persino la serie di dissidi contrasti e conflitti, se certo testimoniano un tratto caratteriale, ancor più documentano l'operosità frenetica di chi, fuori dalla tana del veteroumanesimo, combatte quotidianamente dentro il vortice contraddittorio della modernità culturale, in bilico fra resistenze passatiste e aperture dilettantesche. Una vera talpa metropolitana, che scava ed esplora, ogni tanto si interra per poi spuntare vigile e lungimirante in una zona poco illuminata: a sorreggerne l'energia produttiva era il rifiuto radicale di tutto ciò che apparteneva alla "società letteraria", articolata nei suoi molteplici gruppi: accademici o eruditi, sperimentali o neoavanguardisti, cultori di illustri memorie o promotori velleitari di "spiriti radicaleggianti". Erano la spocchia e lo snobismo ostentati da chi vantava l'appartenenza a una zona di "disfinzione" a far esplodere in del Buono l'insofferenza e il gusto della sfida. Che il culmine delle avventure immaginose più sbrigliate e anticonformiste venga raggiunto con la direzione di "Linus" lo attesta, con icastica efficacia, la sigla di massima e indiscussa autorialità, OdB.» Un primo sguardo complessivo su una figura che ha ancora molto da raccontare.‎

‎Abshagen Karl Heinz‎

‎Lo spionaggio nel Terzo Reich. La vera storia di Canaris capo del servizio segreto della Wehrmacht‎

‎br. Impiccato per ordine di Hitler a Flossenbürg, l'ammiraglio Canaris è noto per esser stato tra i promotori dell'attentato del luglio 1944 e tra i sabotatori della spietata politica nazista. Su nessuna delle figure della seconda guerra mondiale si è scritto di più e in modo maggiormente contraddittorio come su di lui. Capo del servizio segreto delle forze armate tedesche, è stato attaccato da più parti e dipinto dagli uni come spia, ambizioso, nazionalista e militarista, dagli altri come traditore che ha colpito alle spalle la Wehrmacht e il popolo tedesco. In questo libro, Karl Heinz Abshagen si sforza di dare con obiettività un quadro preciso della vita e del carattere di Canaris, al di là delle numerose descrizioni romanzesche di tipo criminalistico o spionistico che ne sono state fatte, per scoprire un personaggio che, nonostante sia stato coinvolto in azioni criminose, si è opposto a Hitler e ai suoi metodi.‎

‎Emo Andrea; Toffolo R. (cur.)‎

‎Aforismi per vivere. Tutte le parole non dette si ricordano di noi‎

‎br. Con la sua quotidiana riflessione, durata praticamente tutta la sua esistenza, Emo ci ha lasciato in eredità quasi 400 quaderni in cui, salvo brevissime interruzioni, annotando i suoi pensieri, senza condividere in alcun modo questa sua opera con nessuno, ha costruito la sua "struttura" filosofica. Ma non solo, assieme alla sua speculazione filosofica egli scrive i suoi pensieri sul mondo, sull'arte in tutte le sue forme, sulle religioni, sulla politica, sulla natura, sulla scienza. Postfazione di Massimo Donà.‎

‎Dugin Aleksandr‎

‎Soggetto radicale. Teoria e fenomenologia‎

‎br. Una rivolta contro il mondo post-moderno: così potrebbe essere definito questo libro, manualetto per orientarsi in una realtà che ha travolto i sistemi di riferimento tradizionali, gettando l'umanità in un mondo liquido e spersonalizzato. Il post-moderno fa a pezzi i princìpi moderni, che, a loro volta, sono la negazione del mondo della Tradizione. Nasce così la società dei cyborg, della dissoluzione, della pandemia del gender, della virtualizzazione delle esistenze. Qui tutto è "post": post-scienza, post-umano, post-politica... Il post-moderno è l'apocalisse dei popoli, l'ultimo atto della civiltà, la Grande Mezzanotte dell'Essere.‎

‎Sini Carlo‎

‎La scrittura e il debito. Conflitto tra culture e antropologia‎

‎br.‎

‎Segre C. (cur.); Ossola C. (cur.)‎

‎Antologia della poesia italiana. Vol. 7: Ottocento‎

‎brossura Questo settimo volume, che si avvale di un'introduzione generale di Carlo Ossola, presenta gli autori che hanno restituito alla letteratura italiana del XIX secolo il senso dell'infinito: da Monti e Foscolo a Leopardi e Manzoni, preparando quella discesa introspettiva, nella coscienza e nei significati da Pascoli a D'Annunzio - che prelude al Novecento, anche per quei nessi di lingua e di popolo che saranno esaltati dalla musa dialettale del Porta e del Belli. Ogni sezione è accompagnata da un'introduzione specifica; le note a piè di pagina propongono nuove interpretazioni e significati testuali. Completano l'edizione le note filologiche e bio-bibliografiche, l'indice degli autori e degli incipit.‎

‎Benedetti Maria Teresa‎

‎Bonnard. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. La presente pubblicazione è dedicata a Bonnard (Fontenay-aux-Roses, 1867 - Le Cannet, 1947), pittore francese appartenente al gruppo dei Nabis. In sommario: Dipingere la vita e l'assenza. Il periodo nabi; I connotati di un'avventura creativa; I soggiorni a Vernonnet; Nudi e vasche da bagno; Le Cannet. Ritorno alla luce del Sud. Come tutte le monografie della collana Dossier d'art, una pubblicazione agile, ricca riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.‎

‎Gigante Marcello‎

‎Leopardi e l'antico‎

‎brossura‎

‎Van Gogh Vincent; Cescon M. (cur.)‎

‎Lettere a Theo‎

‎br. "Caro Theo": per molto tempo, dall'agosto 1872 fino al 27 luglio 1890, due giorni prima di morire dopo essersi sparato un colpo di rivoltella, Vincent Van Gogh scrisse al fratello Theo con una costanza che trova il solo termine di paragone nell'amore che egli nutriva per lui. Per molto tempo Theo fu il suo unico interlocutore; sempre fu quello privilegiato, il solo cui confidò le pene della mente e del cuore. Del resto, le lettere a Theo (qui presentate in una scelta che riprende, con qualche variante, la versione integrale apparsa in Italia nel 1959) costituiscono la gran parte dell'epistolario vangoghiano. Dalla giovinezza alla piena maturità, esse ci permettono di seguire, quasi quotidianamente, la vicenda artistica e umana del grande pittore.‎

‎Ferrari Francesco‎

‎La comunità postsociale. Azione e pensiero politico di Martin Buber‎

‎br. Nell'antitesi tra il collettivismo della società di massa - sostrato imprescindibile dei totalitarismi della prima metà del Novecento - e il suo individualismo atomizzato, Martin Buber coglie il segno più visibile della crisi dell'umano. Muovendo da qui, il volume ripercorre le diverse stazioni dell'agire e del pensiero politico del filosofo ebreo-tedesco: il suo difficile legame con il movimento sionista; l'amicizia con Gustav Landauer; il rifiuto del comunismo sovietico, cui egli contrappone la ricerca di un socialismo religioso e utopico; la resistenza spirituale buberiana negli anni del nazionalsocialismo; il suo instancabile impegno per il dialogo e la riconciliazione, tanto con la Germania posthitleriana quanto all'interno del conflitto arabo-israeliano. Al tempo stesso, vengono ricostruite le invarianti strutturali del discorso politico-sociale buberiano: la comunità, la società, lo Stato.‎

‎Filieri L. (cur.); Vero M. (cur.)‎

‎L'estetica tedesca da Kant a Hegel‎

‎br. Il Settecento, il "secolo d'oro dell'estetica", ha ospitato la nascita e i primi sviluppi di questa disciplina. Il periodo successivo, che va dalla pubblicazione della Critica della capacità di giudizio (1790) alle lezioni berlinesi di Hegel (fino al 1829), è denso di apporti fondamentali allo sviluppo dell'estetica. I contributi raccolti in questo volume approfondiscono come l'estetica tedesca si sia sviluppata e trasformata. A partire da Kant e fino a Hegel, le opere di Schiller, Schleiermacher, F. Schlegel, Hölderlin e Schelling vengono discusse a analizzate con l'intento di instaurare un dialogo tra le loro prospettive e offrire così un'idea del divenire dell'Estetica come disciplina filosofica.‎

‎Bergson Henri‎

‎Il significato della guerra‎

‎br. Il grande filosofo dell'evoluzione creatrice tiene questo discorso nel 1914, presiedendo l'accademia delle Scienze sociali e politiche. Un testo poetico che incarna lo stranamore di Bergson per il conflitto. Mentre l'Europa è infuocata dai venti della Grande Guerra, il filosofo è capace di un grande realismo: il conflitto è la realtà che ci attende e dobbiamo affrontarlo. Bergson incita e rincuora il suo popolo, racconta e interpreta la storia recente della Germania, ma soprattutto inserisce la realtà della guerra nel cuore della sua filosofia. Quel che serve ai francesi in quel momento è coraggio e lo slancio per fronteggiare l'inevitabile. Bergson lo infonde con la sua poetica.‎

‎Abbatino Laura‎

‎Robert Schumann filosofo. L'arte poetica romantica‎

‎br. Robert Schumann, oggi indiscutibilmente considerato uno dei più grandi compositori romantici, in verità fu apprezzato dai suoi contemporanei soprattutto come scrittore e critico musicale. Infatti, per ironia della sorte, egli attese tutta la vita pur di veder riconosciuta la sua attività di compositore, ma persino nell'ultimo ricordo la sua fama di critico la precedette. Fu solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1856, che, grazie al costante impegno della moglie Clara, di Johannes Brahms e di Franz Liszt, si riuscì a rivalutarne il ruolo di musicista. Si è giunti così all'estremo opposto: Schumann è passato alla storia unicamente in qualità di compositore. Per merito, o per colpa di questa indesiderata eterogenesi dei fini, abbiamo assistito inermi all'oblio della sua attività critica e al quasi totale disinteresse degli studiosi nell'approfondimento della sua valenza teorica. Il presente saggio filosofico ha lo scopo di colmare questa lacuna conoscitiva mettendo in luce il pensiero estetico di Robert Schumann e delineando in tal modo nuovi contorni nel suo profilo generale.‎

‎De Luca Vincenzo M.‎

‎Foibe. Una tragedia annunciata. Il lungo addio italiano alla Venezia Giulia‎

‎ill., br. È difficile, ancora oggi, trovare nei libri di storia una esatta documentazione sulle Foibe. Spesso leggiamo menzogne, falsità, approssimazioni. Questo libro, in seconda edizione ampliata e rivista, dopo un ampio excursus sulla storia della Venezia Giulia ne traccia una verità non di parte, al fine di far comprendere la tragedia di quei popoli e del loro genocidio ed esodo a lungo dimenticato.‎

‎Ginella Capini Anita‎

‎Gabriele D'Annunzio «il genovese»‎

‎brossura‎

‎Nigro Covre Jolanda‎

‎I fauves. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. La presente pubblicazione è dedicata ai Fauves. Un itinerario storico attraverso le principali vicende del movimento artistico francese (Fauves in francese belve) nato nel 1905, così chiamato per la selvaggia violenza espressiva del colore, steso in tonalità pure.‎

‎Vitello Andrea‎

‎Giuseppe Tomasi di Lampedusa‎

‎ill., br. Nel 1987 questa biografia dello scrittore siciliano, era verosimilmente tra le più minuziose e complete: e non solo relativamente alla vita singolare di Giuseppe Tomasi ma anche riguardo alla sua famiglia, alla sua stirpe. In questi anni, Andrea Vitello, non ha cessato di cercare. E così come l'autore non ha cessato di cercare, non sono cessati i ritrovamenti e i nuovi documenti, le scoperte, soprattutto le lettere del principe, preziose sia per il sottofondo della cronaca sia a rivelare l'interiorità. Questa nuova edizione non è un aggiornamento semplice, è una completa ristrutturazione. Con l'intento di formare una specie di enciclopedia gattopardiana. I risultati più evidenti sono due: da un canto, la mole del nuovo materiale ha prodotto una riscrittura radicale di molti capitoli; dall'altro, la qualità degli aggiornamenti costringe a ridisegnare la figura di Lampedusa. Tra le varie sorprese una pagina nera e sconosciuta è rievocata nell'Appendice: dopo un oblio durato oltre quattrocento anni, viene smascherata la figura del capostipite del ramo siciliano dei Tomasi, il capitano d'arme Mario Tomasi. Un personaggio del Cinquecento riportato alla ribalta dalla fantasia di Andrea Camilleri ("Le pecore e il pastore"), che incontra qui, altra sorpresa, una verifica rigorosa e sconcertante: non soltanto la storia di un tagliatore di teste, ma anche un giallo storico-letterario che susciterà l'interesse dei lettori del "Gattopardo".‎

‎Weil Simone‎

‎La prima radice‎

‎br. "È soprattutto sul bisogno di radicamento che si concentra l'attenzione di Simone Weil, 'il bisogno più importante e misconosciuto dell'anima umana, e tra i più difficili da definire'. Si è detto che ad esso non corrisponde un bisogno dialetticamente contrario. Il fatto è che il radicamento costituisce il terreno di coltura indispensabile per la soddisfazione degli altri bisogni, cosicché ad essi si oppone non un bisogno correlativo ma la sua negazione, la 'malattia dello sradicamento'. La difficoltà poi a definirlo è anche dovuta al grado elevato di sradicamento a cui la società contemporanea è pervenuta, fino a subirlo come uno stato quasi naturale. L'analisi puntuale dello sradicamento operaio, dello sradicamento contadino e di quello che Simone Weil chiama lo sradicamento geografico, determinato dalla sostituzione dell'idea di nazione a quella di territorio, città, insieme di villaggi, regione, ha lo scopo di rendere evidenti i caratteri della malattia del nostro tempo. Innanzitutto la perdita del senso, nella misura in cui esso si trova assorbito nella ragione di Stato [...] Quindi la distruzione di un rapporto pieno con il tempo e lo spazio, vale a dire con la propria storia e il proprio ambiente naturale; di qui il sentimento di discontinuità, frammentazione, estraneità, e in definitiva la riduzione della vita sociale a pura esteriorità." (Dalla postfazione di Giancarlo Gaeta)‎

‎Derrida Jacques; Odello L. (cur.)‎

‎Perdonare‎

‎br. Nel 1971 Jankélévitch risponde alla polemica scoppiata in Francia sulla prescrizione dei crimini hitleriani: il perdono è impossibile perché "è morto nei campi della morte". Interrogando il testo di Jankélévitch, Derrida si chiede se non sia proprio a partire da questa impossibilità che si possa e si debba pensare il perdono. Il perdono, se ce n'è, non perdona che l'imperdonabile: solo a partire da un'etica al di là dell'etica, un'etica iperbolica che interrompa ogni economia dell'espiazione, della redenzione e del pentimento, si può scorgere l'apertura di un pensiero del perdono degno di questo nome.‎

‎Galvan Alessandro‎

‎Leggere l'«Etica» di Spinoza‎

‎br. Espulso dalla comunità ebraica di Amsterdam, disprezzato dai teologi e dai moralisti del suo tempo, spesso denigrato senza essere letto, Spinoza ha dato vita ad uno dei massimi capolavori della ragione filosofica: l'«Etica dimostrata secondo ordine geometrico» (pubblicata postuma nel 1677). Si tratta di accostarsi alla grandezza di questo tempio maestoso e di provare a sondare il segreto del suo fascino straordinario.‎

‎Tirinanzi De Medici C. (cur.)‎

‎Antonio Prete, scrittura delle passioni. Una conversazione, una bibliografia e due saggi inediti‎

‎br. Il cammino di Antonio Prete: ricerca, scrittura, esplorazioni intorno al sentire, alla sua lingua, ai suoi nodi di passione e di memoria, come la nostalgia, la lontananza, la compassione. Indagini sul tempo-spazio dell'interiorità, sulle sue figure, sulla cura di sé che dagli antichi si riverbera nella modernità. Corpo a corpo con i classici - Leopardi e Baudelaire presenze assidue, ma anche Mallarmé, Valéry, Char, Jabès e molti altri - ed esegesi al margine dei testi. Dialoghi con i poeti attraverso l'esercizio di prossimità e intimità che è l'atto del tradurre. E, soprattutto, esperienza in proprio della poesia e della narrazione fantastica e morale.‎

‎Veroli Luisella‎

‎Alda Merini. Ridevamo come matte‎

‎ill., br. La Maestra di poesia e la biografa. La poetessa candidata al Nobel e l'amica che le dà voce per farle raccontare, senza filtri, da donna a donna, la sua vita. Fitto di pensieri, insegnamenti, sentenze, storie d'amore, accompagnato da poesie inedite e da esilaranti dialoghi, "£idevamo come matte" è l'elaborazione del lutto di Luisella Vèroli per la perdita inaspettata della sua "Sirena dei Navigli". Solo dopo un anno l'autrice riesce a riaprire il baule dove ha conservato vecchie fotografie, librini fatti a mano, buffi regali che Alda Merini le ha donato negli anni e i manoscritti per il progettato "Reato di vita" continuato ed aggravato. Se in "Reato di vita. Autobiografia e poesia" si avvertiva la discrezione della biografa che cura i materiali restando in ombra, Luisella Vèroli, in questo secondo volume, recupera parole profonde e preziose testimonianze ma anche aneddoti divertenti, storielle umoristiche, battute sarcastiche. "Ridevamo come matte" racconta di due donne che ironizzano su se stesse e su chi si prende troppo sul serio. Luisella ci fa gustare una Merini che si diverte mentre trasforma episodi di vita in letteratura, fantasmi in personaggi inoffensivi e ci rende partecipi delle prove che ha dovuto superare per trasmettere fedelmente lo spirito vitale di quella che fu per lei maestra di scrittura, di vita e di autoironia.‎

‎Popper Karl R.; Baldini M. (cur.)‎

‎Il razionalismo critico‎

‎brossura Nel volume sono state raccolte le pagine più significative della "Autobiografia intellettuale" di Karl R. Popper e di opere quali "La logica della scoperta scientifica" e "La società aperta e i suoi nemici". Il volume, inoltre, è arricchito da un glossario, da una cronologia della vita e delle opere, da una celebre intervista rilasciata a Bryan Magee e da alcune pagine di suoi famosi critici.‎

‎Cecotti Franco‎

‎Il tempo dei confini. Atlante storico dell'Adriatico nord-orientale nel contesto europeo e mediterraneo 1748-2008‎

‎ill. L'Atlante propone la visione dei cambiamenti di confine dall'epoca della Repubblica di Venezia fino a tempi recenti nell'area dell'Alto Adriatico e dell'Adriatico Orientale, ma inserito nella dinamica complessiva dei confini dell'Europa centrale e orientale e del Mediterraneo.‎

‎Ferrario Rachele‎

‎Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli‎

‎brossura Donna di grande fascino e carattere, occhi color ghiaccio e capelli pettinati alla Greta Garbo, amante del bello in tutte le sue forme, dalle sublimi espressioni dell'arte, al design, all'alta sartoria, Palma Bucarelli ha attraversato il Novecento lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano. Nominata nel 1933, a soli ventitré anni, ispettrice della Galleria Borghese, dimostra fin dal principio il suo spirito determinato: quando Mussolini convoca tutti i soprintendenti d'Italia, lei non si presenta, e difenderà questa posizione indipendente per tutti gli anni del regime. Il coraggio, certo, non le manca: ai primi bombardamenti alleati sulla capitale, si impegna a portare in salvo il patrimonio della Galleria nazionale d'arte moderna, di cui è diventata funzionario con mansioni direttive, prima a Caprarola e poi, ottenuta la protezione di Pio XII, a Castel Sant'Angelo, mettendo preziosissime opere al riparo dai saccheggi nazisti. Il secondo no a Mussolini lo dice quando la RSI chiama i suoi a raccolta: resta senza stipendio, collabora con la Resistenza distribuendo in bicicletta il foglio clandestino «L'azione», e continua a proteggere la «sua» Galleria. Finita la guerra, Palma si deve ora confrontare con una società conservatrice e culturalmente arretrata. In quanto donna, fatica a imporre le proprie decisioni e spesso riceve sconsolanti risposte dallo Stato: quando le si offre la possibilità di acquistare il capolavoro di Boccioni 'La città che sale', opera simbolo del futurismo (oggi al MOMA di New York), il ministero della Pubblica istruzione blocca la trattativa, facendole sapere che non «ci sono soldi da buttare in stupidaggini». Ma anche qualche artista sembra non riconoscerle il suo intuito e la sua competenza: De Chirico la accusa di organizzare mostre sulle «astrattisticherie» di Kandinskij; Guttuso, con l'appoggio di Togliatti, la attacca perché predilige i pittori astratti. E quando espone le scatolette di Manzoni con la Merda d'artista, non manca un'interrogazione parlamentare. Tuttavia Palma non si perde d'animo: frequenta i più geniali e innovativi artisti italiani, li sostiene, allestisce mostre impensabili in quegli anni (come l'esposizione dei sacchi di Burri), porta dall'America Pollock e Rothko, apre a Schifano, Pascali e ai giovani artisti di Piazza del Popolo, influenza le commissioni della Biennale di Venezia, e riesce a farsi regalare alcune opere che oggi rappresentano la ricchezza della collezione permanente della Galleria. Per tutta la sua lunga vita potrà contare sull'appoggio dei suoi amici e corteggiatori, dai giornalisti Paolo Monelli, che sposerà negli anni Sessanta, e Vittorio Gorresio, amico di gioventù e da sempre innamorato di lei, a Giulio Carlo Argan, il compagno di università che scoprirà di amare negli anni professionalmente più difficili. Pioniera nell'arte e nella vita, donna libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio, Palma Bucarelli ha contribuito a imporre nel nostro paese l'idea moderna di museo, e ha rappresentato un modello unico di emancipazione femminile.‎

‎Lammoglia Fausto; Pastorino Selena‎

‎Black mirror. Narrazioni filosofiche‎

‎br. L'espressione black mirror allude a ogni strumento tecnologico che, spento o inattivo, si trasforma in un'oscura superficie riflettente. I black mirrors sono parte integrante della nostra quotidianità, in una maniera così pervasiva da rendere difficile, soprattutto per i cosiddetti nativi digitali, una riflessione sulle implicazioni e le conseguenze di questo dominio. In questo contesto, la serie "Black Mirror" costituisce un'autentica narrazione filosofica che si impone ai propri spettatori come una domanda di senso: nella relazione con la tecnologia, chi è il vero strumento? Siamo noi a incidere sulla realtà, utilizzando gli schermi, o sono loro ad aver strumentalizzato la nostra realtà, a partire da quella identitaria, passando per le relazioni, fino a giungere al grande agone della politica? Il filo di queste riflessioni ci trae in un labirinto filosofico che scava dentro di noi, svelando, dietro gli spettatori, gli umani che non possono più fare a meno dei loro specchi neri.‎

‎Merleau-Ponty Maurice; Dalla Vigna P. (cur.)‎

‎La prosa del mondo‎

‎br. Quando si parla del problema dell'espressione in Merleau-Ponty non si può non far riferimento a un testo su tutti: "La prosa del mondo". Rimasta incompiuta - e forse per questo motivo meno conosciuta rispetto ad altre opere - "La prosa del mondo" determina una vera e propria svolta nell'itinerario concettuale di Merleau-Ponty. Nato dall'interesse del filosofo per il linguaggio letterario e influenzato dallo studio di "Che cos'è la letteratura?" di Sartre, il volume presenta le riflessioni di Merleau-Ponty sul linguaggio in generale, ma elabora anche una teoria dell'espressione che si spinge ad affrontare temi come il dialogo e il rapporto con l'altro, la problematica antropologica della comunicazione, l'espressività nell'arte e le sue prime manifestazioni nei bambini.‎

‎Gabellone Anna Rita‎

‎Giacomo Matteotti in Gran Bretagna (1924-1939)‎

‎br. Il presente volume apre una finestra inedita sull'influenza di Giacomo Matteotti in Gran Bretagna. Dopo il 10 giugno del 1924 si intensifica una strategia politica internazionale di opposizione al fascismo principalmente tra i laburisti e gli italiani "fuoriusciti". Da questo presupposto nasce la Women's International Matteotti Committee che, «in nome e per conto» del deputato socialista ucciso, avvia il fronte d'Unità Internazionale per denunciare le atrocità del fascismo agli occhi dell'opinione pubblica di tutto il mondo. All'interno del fronte antifascista emerge un interessante e inedito progetto di istituire una Repubblica Europea Socialista e Federale.‎

‎Trucchi Lorenza‎

‎Dubuffet. Ediz. illustrata‎

‎ill. Un dossier dedicato a Dubuffet. Nel sommario: "L' incontro con l' Art Brut", "La preistoria", "Un percorso in tre cicli". Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.‎

‎Evola Julius‎

‎Teoria dell'individuo assoluto‎

‎brossura Nuova edizione riveduta e ampliata con una lettera inedita a Ernst Junger e un saggio introduttivo di Marino Freschi. Il libro apparve in Germania nel 1932, quando il suo autore aveva trentasette anni ed era un esponente di rilievo della Rivoluzione Conservatrice. La sua prima traduzione integrale in italiano si è avuta soltanto oltre mezzo secolo dopo, nel 1985.‎

‎De Finis G. (cur.)‎

‎Forza tutt*. La barricata dell'arte‎

‎ill., br. "Un esercito di artisti dà vita al primo museo '"abitato' del pianeta per difendere una fabbrica occupata da migranti e precari". Il MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz nasce nel 2012 per difendere la "città meticcia", l'occupazione abitativa di Via Prenestina 913 a Roma, e oggi unisce attraverso l'arte precari, migranti e cittadini. Progetto situazionista e relazionale, museo politico, il MAAM prefigura il contemporaneo sperimentando lo spazio e il tempo del comune.‎

‎Evola Julius‎

‎L'arco e la clava‎

‎brossura Il volume riunisce saggi già pubblicati separatamente altrove o costituenti il testo di conferenze, insieme a saggi del tutto nuovi. Con "arco" e "clava" si sono voluti indicare i due principali domini trattati da questo insieme di scritti, in cui l'autore considera problemi molto vari. Con l'arco si raggiungono obiettivi lontani, si affrontano problemi di ordine superiore. Con la clava si colpiscono e abbattono oggetti vicini, e qui si tratta di quei saggi che contengono una critica radicale e una presa di posizione di fronte a fenomeni vari del costume e della società contemporanei.‎

‎Caruso Alfio‎

‎Quando la Sicilia fece guerra all'Italia‎

‎ril. Per quanto non dichiarata, la guerra che si combatté in Sicilia tra lo sbarco angloamericano nel 1943 e l'uccisione di Salvatore Giuliano nel 1950 fu ad altissima intensità. Cambiarono i pupi e gli scenari, ma il puparo rimase sempre il Partito unico siciliano (massoni, imprenditori, boss di Cosa Nostra, politici d'ogni colore, giudici). E suoi alla fine furono i guadagni. Sette anni di anarchia e terrore, con lo Stato ospite indesiderato. Cominciarono i grandi proprietari terrieri e i nobili per difendere anche i centimetri dei latifondi. Proseguirono gli agitatori fascisti per sabotare la leva obbligatoria. Poi avvennero le rivolte contro la politica dell'ammasso, la guerriglia per il pane, la ribellione di cento comuni, dove l'esercito per ristabilire l'ordine usò mitragliatrici, cannoni, blindati. In un misterioso agguato venne ucciso il personaggio più singolare, Antonio Canepa, professore universitario: nella sua breve vita preparò un attentato a Mussolini, guidò lo spionaggio britannico nell'isola, infiammò con un libello i cuori indipendentisti, si iscrisse clandestinamente al Pci. A intorbidare le acque provvidero la congiura per instaurare i Savoia a Palermo e l'arruolamento nell'Esercito dei volontari per l'indipendenza siciliana. Ne sarebbero discese le stragi di Portella della Ginestra e degli otto carabinieri di Feudo Nobile, sulle quali tuttora proseguono misteri e depistaggi...‎

‎Fichte J. Gottlieb; Boffi G. (cur.)‎

‎Fondamento dell'intera dottrina della scienza. Testo tedesco a fronte‎

‎br. È lo scritto capitale di Fiche (1762-1814), che sta alla base di tutte le sue successive (ben 11) rielaborazioni e anche delle altre opere fichtiane. Esso vuole dare una fondazione teoretica di tutto il sapere, dedotto da un unico principio assoluto: l'Io. Questo Io non è però una semplice astrazione, ma raccoglie in sé anche l'ideale del dovere e si pone, quindi, come la sintesi della teoria e della prassi, come punto d'orientamento del pensare e dell'agire. In questa edizione, curata da Guido Boffi, il saggio introduttivo ricostruisce il contesto problematico e storico-concettuale della genesi dell'opera e le sue premesse nelle precedenti indagini fichtiane.‎

‎Maffei Antonio‎

‎Dalle pasque veronesi alla pace di Campoformido. Vol. 2‎

‎brossura‎

‎Monda Andrea‎

‎John Ronald Reuel Tolkien. L'imprevedibilità del bene‎

‎br. Attraverso una ricognizione degli snodi principali dell'opera e dei protagonisti, l'autore suggerisce i passi per una profonda immersione tra le pagine di Tolkien, fino a toccare temi fondamentali per la vita di ciascuno. In particolare, vi troviamo la certezza che la Storia - non solo nelle saghe epiche - è mossa dall'intervento imprevisto di un personaggio mai nominato ma sempre presente, la Provvidenza, e dall'eroismo spesso nascosto dei piccoli, degli Hobbit: buffe, prosaiche e sorprendenti creature, così simili a noi. Tolkien ha scritto per ricordarci che l'uomo, «animale narrante», può essere salvato da una storia, e da una storia commovente. Prefazione Fabio Rosini.‎

‎Nietzsche Friedrich‎

‎Genealogia della morale‎

‎ril. È questa una delle opere più inquietanti, eversive e provocatorie di Nietzsche. Seguendo una logica assolutamente implacabile, dettata dalla «volontà di verità» e dal desiderio di riesaminare criticamente le strutture millenarie del pensiero occidentale, il filosofo tedesco giunge a distruggere tutte le certezze ordinarie dell'uomo, approdando per la prima volta alla compiuta teorizzazione del nichilismo etico. Moltissimi i motivi che influenzeranno tanta parte della letteratura e della filosofia del Novecento: la scoperta di un irrazionale, inconoscibile «sottosuolo» dell'uomo, teatro di eventi oscuri e crudeli, l'analisi degli istinti primari e della dinamica della repressione, l'accettazione degli aspetti meno positivi e più spregevoli dell'individuo.‎

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