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Gori, Gino
Per un’estetica dell’irrazionale. Note di Gino Gori
Edizione originale, anticipa di due anni il più noto «Studi di estetica dell’irrazionale». Contenute lacerazioni marginali all’unghiatura, leggere macchie alla brossura ma complessivamente esemplare molto buono. Raro, assente dai repertori specialistici consultati.
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Gori, Gino
Quattro cartoline viaggiate autografe firmate, datate aprile-maggio 1927, inviate al poeta Pietro Mastri (pseud. di Pirro Masetti)
L’argomento che sottostà al carteggio è molto probabilmente il dramma «La casa alle tre vie» (Vallecchi 1926), seconda e ultima prova teatrale del Mastri (dopo l’ormai lontano «Valdeflores», 1895), meglio noto come poeta dilettante in stile pascoliano: «Mario, mio buon amico, non ho letto e quindi non ho potuto giudicare. / Dopo Fiano sono stato a Roma […] A Roma sono rimasto chiuso in albergo e malato per due settimane […]. Se sapessi cosa vogliono dire certe nevralgie! […]» (18 aprile 1927). -- «Mio buon amico, ho letto. Mi piace. Presento all’amico Bragaglia. L'ultimo atto ha steso i miei nervi come corde di un violino a bischeri [i.e. piroli] incazzati. E chi poteva immaginare che sotto tutta la dolcezza della tua poesia vi fosse un così potente maneggiatore di uomini e di idee! […]» (20 aprile 1927). -- «Mio buon amico, laconica sì, ma entusiasta [la recensione al libretto]. Almeno per mio conto Bragaglia non mi ha ancora risposto Solleciterò. Vuoi scrivergli anche tu? […]» (16 maggio 1927). -- «Sarei un gesuita di prima grandezza se dessi ascolto alla tua lusinghiera e affettuosa cartolina […]. Attendo risposta da A.G.B. [Anton Giulio Bragaglia]. M’auguro di telegrafarti un Sì […]» (21 maggio 1927). -- Gino Gori è stato attento studioso dell’estetica dell’irrazionale e del grottesco, con particolare riferimento al teatro e a quello di avanguardia: nei suoi numerosi studi si è occupato di Marinetti, futurismo, dell’«Angoscia delle macchine» di Vasari e delle scene innovative di Prampolini, Depero, Balla, Marchi e Volt. Cfr. Diz. Fut., pp. 552b-554a. Qui lo scopriamo vicino al vulcanico Anton Giulio Bragaglia, e non poco seccato invece dalle pressioni del Mastri circa un parere positivo su un’opera che non avrà mai il plauso della critica («Non vi sono dubbi che il M. presenti un temperamento essenzialmente lirico e che [altre] prove [...] come ‘La casa alle Tre vie’ [...] possano considerarsi decisamente fallite», sintetizza Cencetti nella voce «Masetti» del Diz. biogr. degli ital.), e mai sarà presa in considerazione da Bragaglia — né da alcun altro — per una messa in scena (cfr. Cat. gen. Vallecchi 1944, s.v.).
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Gori, Gino
Studi di estetica dell'irrazionale
Prima edizione. CON DEDICA Dedica autografa dell’autore in antiporta. Cammarota, Futurismo, 248.1
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Gori, Gino.
Il Teatro contemporaneo e le sue correnti caratteristiche di pensiero e di vita nelle varie nazioni.
Edizione originale, poderoso saggio. Cfr. Cammarota, Futurismo, 248.2. Esemplare in barbe molto ben conservato, leggere macchie alla brossura.
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Gori, Gino.
Scenografia. La tradizione e la rivoluzione contemporanea. Teoria e storia [...].
Edizione originale. Saggio con belle tavole e illustrazioni. Cfr. Cammarota, Futurismo, 248.6. Ottimo esemplare.
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GOVONI Corrado
POESIE SCELTE.
(1903-1918). Nuova edizione riveduta ed accresciuta. Taddei, Ferrara, s.d. (1920). In-8 p., brossura originale a colori di M. De Paoli Bellusi, pp. XXV,(3),373,(7), con 3 ritratti fotografici dell'A. f.t. "Seconda edizione". Cfr. Salaris, p. 41: "La prima è del 1918". Ben conservato.
书商的参考编号 : 47418
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Govoni Corrado
Brindisi alla Notte, Poesie.
In 8°; 152, (8) pp. Brossura editoriale verde con titolo impresso in nero entro cornice verde. Magnifico esemplare in perfette condizioni di conservazione ed a fogli ancora chiusi. Tiratura limitata di 525 esemplari, il nostro porta il numero 375. Prima edizione di questa celebre raccolta di poesie del grande poeta ferrarese, Corrado Govoni (Tamara, 29 ottobre 1884 – Lido dei Pini, 20 ottobre 1965). Fra i poeti “crepuscolari” in gioventù, aderì in seguito al futurismo divenendone uno dei rappresentanti di punta pur continuando a mantenere nella sua produzione letteraria aspetti dannunziani, “immagini” liberty e crepuscolari affiancando toni tipici del modernismo futurista nelle descrizioni degli ambienti cittadini, l’idillio dei paesaggi campestri a lui cari per la sua sensibilità di uomo cresciuto in campagna. Scrive Riccardo D’Anna nel Dizionario Biografico degli Italiani (Volume 58, 2002) che Govoni è una “Figura a suo modo emblematica di scrittore poligrafo e prolifico, il G. attraversò con originalità il complesso universo che si andava muovendo intorno alla “nuova poesia”, sorta nella prima quindicina del secolo, attraversando Pascoli e D’Annunzio, ma soprattutto direttamente partecipando tanto al movimento futurista (collaborò ai Quaderni di poesia, diretti da F.T. Marinetti) quanto, facendo tesoro delle esperienze simboliste e tardo-simboliste in chiave impressionistica e crepuscolare, secondo il credo di una poesia il cui fine non è certo analizzare e descrivere ma puntare piuttosto verso l’ineffabile, evocare sensazioni. Il G. collaborò, inoltre, a La Voce e a Lacerba, ma pubblicò anche su diverse altre riviste, fra cui Riviera ligure di M. Novaro e, dal 1916, sulla rivista partenopea La Diana di G. Marone, che per prima ospitò e diffuse l’esperienza dei poeti ermetici. Già C. Bo individuava quale “punto determinante nella poesia govoniana” la sua stupefacente natura di scrittore: “una natura talmente ricca e sovrabbondante da impedire una classificazione esatta o – caso mai – portata piuttosto a sollecitare una continua collusione con le ragioni del tempo” (p. 314).”. Raro a reperirsi in queste ottime condizioni di conservazione e a fogli chiusi.
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GOVONI CORRADO
Poesie elettriche
In 16° (mm 192x185); pagg. 223, (6). Mezza pergamena coeva, tracce di tassello, ora mancante, con titolo manoscritto posteriormente. Prima rara edizione. Raccolta che costituisce l'esordio futurista del poeta. Bell'esemplare ben conservato con lievissimo uniforme ingiallimento della carta, quattro pagine con lievi macchie. Cammarota, 249,8
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Govoni Corrado
Poesie elettriche
1 In 16?, 224, [6] pp., legatura in mezza pelle, conservate le bross. edit., prima edizione, buon esemplare Edizione originale. Alla brossura indicazione di 5? migliaio. Raccolta di poesie con la quale l'autore fa il suo esordio con la casa editrice marinettiana. Cfr. Cammarota, Futurismo, 249.8.
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GOVONI Corrado
Poesie scelte (1903 - 1918)
In 8, cm 14,5 x 20, pp. XVIII + (2) + 360 + (4) con 3 tavole fuori testo con ritratti fotografici. Edizione originale con velina editoriale (con danni riparati). Pecetta sovrapposta all'indicazione editoriale (S. Lattes librai editori. Torino). Ottimo esemplare di questa raccolta che contiene Le fiale, Armonia in grigio et in silenzio, I fuochi d'artifizio, Gli aborti, Poesie elettriche, Inaugurazione della primavera, Il quaderno dei sogni e delle stelle
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GOVONI CORRADO
Poesie scelte (1903 - 1918)
Vol. unico, in -16 gr., pp. 498, XVIII, (2),359, (5), legatura t.tela con titoli oro al dorso e al piatto, pagine brunite ai margini, le veline che proteggono le tre immagini f.t. sono molto fiorite, buone condizioni generali, non è conservata la copertina originale in brossura. Nel controfrontespizio è attaccato un piccolo ritaglio di giornale.
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GOVONI Corrado
POESIE SCELTE. (1903-1918). Nuova edizione riveduta ed accresciuta.
In-8 p., brossura originale a colori di M. De Paoli Bellusi, pp. XXV,(3),373,(7), con 3 ritratti fotografici dell'A. f.t. "Seconda edizione". Cfr. Salaris, p. 41: "La prima è del 1918". Ben conservato.
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GOVONI Corrado
Poesie scelte. 1903 - 1918
In-8°, pp. XVIII, 359, (3), tre ritratti fotografici di Govoni f.t., brossura editoriale con titolo in verde. restauri alle cuffie della brossura. Prima edizione in raccolta, con alcune liriche inedite (sono comprese anche le liriche del periodo in cui Govoni fu un fiancheggiatore del Futurismo). L'esemplare fa parte della tiratura ordinaria non numerata, impressa in 3000 copie; ne fu fatta anche una tiratura di testa di 100 copie numerate e firmate, legate in cartone con copertina floreale illustrata a colori da Mario De Paoli Bellusi. Gambetti Vezzosi, p. 397: "Poesie tratte dalle precedenti raccolte, apparse su periodi e inedite".
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Govoni, Corrado
Gli Aborti. Le poesie di Arlecchino. I cenci dell’anima
Edizione originale. Ottimo esemplare completo del rarissimo foglio di errata corrige, che conta una ventina di voci; pecetta blu stampata in bianco «“Poesia”. Organo del futurismo. Direttore F.T. Marinetti. Via Senato, 2 - Milano» applicata al piede del piatto anteriore; firma d’appartenenza coeva elegantemente vergata al frontespizio («ex libris Attilio Piovano 6. VI. 1910»); dorso e taglio superiore normalmente scoloriti, con una sigla a lapis blu all’angolino alto esterno del piatto superiore. Rara quarta raccolta di Corrado Govoni, opera culminante e insieme terminale della «prima fase», sospesa tra simbolismo crepuscolare e impennate “futuriste”. Impaginata nello stesso formato elegante delle «Fiale», e stampata in una carta simile, di pregio, a spese dell’autore. Alle soglie del 1909, contemporaneamente alla nascita del futurismo, Govoni sceglieva Marinetti come suo editore di riferimento, e gli consegnava anche le rese della produzione precedente (come presto fece anche Aldo Palazzeschi), da quel momento messa in commercio sotto l’egida di «“Poesia” organo del futurismo». «La quarta raccolta di Govoni risistema il repertorio esplorato nei primi libri e anticipa, anche solo attraverso squarci fulminei (come quello, già così pienamente futurista, che occupa la parte centrale di “Amo”), gli sviluppi più innovativi delle raccolte a venire [...]» (F. Targhetta, Corrado Govoni 1903-1907, tesi di dottorato 2008 Uni Padova, p. 5). Cammarota, Futurismo, 249.4 e 249.7
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Govoni, Corrado
Govonilampi
Mm 120x165 Edizione a cura di Pietro Cimatti. Brossura editoriale di 61 pagine, sovraccoperta originale. Esemplare in ottime condizioni. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
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Govoni, Corrado
Il flauto magico. Poesie
Prima edizione CON DEDICA Esemplare 217 di 500 numerati su carta vergé, in ottime condizioni, senza particolari difetti da segnalare. Dedica autografa dell’autore: «Al poeta Pasquale Ruocco con la più sincera stima[,] Corrado Govoni Roma, febbraio 1933». Conserva una cedola libraria.
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Govoni, Corrado
Il mio primo incontro con Marinetti [Testo in prosa, senza titolo, autografo firmato]
Govoni descrive, con dovizia di particolari, il suo primo incontro con Marinetti e le emozioni che tale incontrò gli suscitò. Testo pubblicato in Enrico Falqui, «Futurismo e Novecentismo» (Torino: ERI, 1953), pp. 47-49. «Il mio primo incontro con Marinetti ebbe luogo, se la memoria non mi tradisce, nella casa milanese del fondatore del Movimento Futurista, nel lontano 911 in occasione dell'uscita del mio libro Poesie Elettriche [...] la casa di Marinetti era trasformata in un immenso deposito di volumi, di riviste e di manifesti, preparati per la diffusione aggressiva e incendiaria in tutte le parti del mondo dalle giovani instancabili e fedeli cameriere del poeta. Marinetti, lo vedo sempre seduto al suo tavolo da lavoro, specie di zattera semisommersa da uno spumeggiante mare in tempesta [...] egli era perennemente avvolto da una fitta calda e profumata nuvola di fumo. Un fumo così denso e accecante da dare l'impressione di essere stato anticamente prefabbricato; e che non fosse stato il poeta né a produrlo né ad alimentarlo [...] riconosco volentieri che egli è stato il poeta più espressivo ed efficace della cosiddetta civiltà meccanica e della bellezza dinamica della macchina [...]”.
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Govoni, Corrado
La neve. Poema drammatico moderno
Edizione originale. CON DEDICA Più che buon esemplare con firma autografa dell’autore. Raro. Dramma in versi. Cammarota, Futurismo, 249.9
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Govoni, Corrado
L’inaugurazione della primavera. Poesie
Prima edizione, emissione in brossura. Firma d’appartenenza coeva al frontespizio; lieve brunitura alla copertina, con una minima mancanza (5 x 10 mm) al dorso, in prossimità del piede. Complessivamente un più che buon esemplare di questo raro libro. Una delle raccolte più importanti dell’autore, raccoglie le poesie coeve alla fase più sperimentale e futurista. «Govoni 1915» è il titolo di un importante saggio di Umberto Carpi presentato al convegno ferrarese del 1983 («Corrado Govoni», Firenze 1984, pp. 249-74). In esso si analizza con perizia l’annus mirabilis govoniano, quello che vede l’uscita dei due capolavori del poeta: «L’inaugurazione della primavera» e «Rarefazioni e parole in libertà». Culmine della vicenda poetica govoniana, essi sono anche libri-simbolo della complessa stagione del futurismo post-lacerbiano, conteso tra Milano e Firenze, le Edizioni futuriste di «Poesia» di Marinetti e le Edizioni de «La Voce» nel suo nuovo corso derobertisiano, che di fatto ruberà i migliori poeti al Movimento futurista ufficiale: Palazzeschi, Soffici e appunto Govoni. La pubblicazione dei due libri, in particolare dell’Inaugurazione, era rimasta sospesa tra questi due poli per tutto il 1914: Marinetti, il primo e fino a quel momento l’unico editore di Govoni, continuava a rimandare la possibilità di pubblicare quel titolo, che finì per passare alla «Voce» di De Robertis, stampato nell’aprile del 1915 in un’emissione in semplice brossura tipografia accanto a un’emissione molto limitata rilegata con la carta stampata a mano da Ardengo Soffici. Cammarota. Futurismo, 249.10
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Govoni, Corrado
L’inaugurazione della primavera. Poesie [COPERTINA RIGIDA]
Prima edizione, emissione con copertina rigida. Normale scoloritura al piatto superiore e al dorso; minimi restauri professionali ad alcuni punti della copertina, perfettamente riusciti e quasi impercettibili; nel complesso un ottimo esemplare. Una delle raccolte più importanti dell’autore, raccoglie poesie appena successive alla prima fase più sperimentale (e a tratti futurista). Esce nell’“annus mirabilis” govoniano, il 1915, quello che vede la pubblicazione dei due capolavori del poeta: «L’inaugurazione», appunto, e il quaderno parolibero «Rarefazioni e parole in libertà».Culmine della vicenda poetica govoniana,essi sono anche libri-simbolo della complessa stagione del futurismo post-lacerbiano, conteso tra Milano e Firenze, le Edizioni futuriste di «Poesia» di Marinetti e le Edizioni de «LaVoce» nel suo nuovo corso derobertisiano, che di fatto ruberà i migliori poeti al Movimento futurista ufficiale: Palazzeschi, Soffici e appunto Govoni. La pubblicazione dei due libri, in particolare dell’«Inaugurazione», era rimasta sospesa tra questi due poli per tutto il 1914: Marinetti, il primo e fino a quel momento l’unico editore di Govoni, continuava a rimandare la possibilità di pubblicare quel titolo, che finì per passare alla «Voce» di De Robertis, stampato nell’aprile del 1915. Cammarota. Futurismo, n. 249.10; Carpi, Govoni 1915 (in: Corrado Govoni, atti del convegno, Bologna 1983: 249-274)
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Govoni, Corrado
L’inaugurazione della primavera. Poesie. Nuova edizione riveduta e corretta
Prima edizione per Taddei. Discreta firma di possesso al piatto anteriore, per il resto un ottimo esemplare. Seconda edizione, in cui vengono corretti tutti gli errata indicati nella prima. La primavera del titolo viene «inaugurata» con immagini estranee alla primavera classica: si tratta di un avvento nuovo, violento e distruttivo, tanto che l’ultima poesia della raccolta («Guerra») si chiude con il verso futurista: «Viva la guerra!». Cammarota (Futurismo 249.13) la data al 1919, ma non abbiamo trovato riscontri in tal senso. Cammarota, Futurismo, 249.13
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Govoni, Corrado
Poesie elettriche
Prima edizione, in gran parte originale. Più che buon esemplare, molto fresco e pulito all’interno, scolorito alla copertina, con restauro conservativo al dorso. In copertina menzione di «5° migliaio». Non comune raccolta di poesie versolibere, di cui una ventina erano apparse sul terzultimo numero di «Poesia: Rassegna internazionale», subito a seguire il «Manifesto del futurismo». È l’esordio del poeta con la sigla editoriale di Marinetti — dove pubblicherà il suo capolavoro futurista: «Rarefazioni e parole in libertà». Tirata in 8.000 copie dichiarate, nel formato “a mattonella” tipico dei volumi delle Edizioni futuriste di «Poesia», non ebbe l’eco sperata, introducendo le prime crepe nel rapporto tra l’autore e il suo editore di riferimento. Cammarota, Futurismo, 249.8; Salaris, Marinetti editore, pp. 103–105
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Govoni, Corrado
Rarefazioni e parole in libertà
Edizione originale. Più che buon esemplare dalla biblioteca di Luce Marinetti, la figlia del fondatore del Futurismo (timbro ex libris al frontespizio). Lieve foxing e brunitura alla copertia; carte interne uniformemente brunite, ma pulite; una piccola gora d’acqua sul lato interno (ca. 1 cm) interessa le prime due pagine; indicazione di «4° migliaio» in quarta di copertina. Uno dei vertici poetico-artistici del futurismo parolibero: «… Il risultato più alto del paroliberismo figurativo futurista», secondo Ester Coen; e per Eugenio Montale «… si ha la netta impressione che il Govoni occasionalmente marinettiano, il Govoni jongleur di immagini sia stato non solo il più rappresentativo ma il più poeticamente vitale» dei futuristi. Nella sezione «Rarefazioni» sono proposte riprodotte ‘e manuscripto’ tavole dove disegno e parole in libertà convivono all’insegna di un voluto e simulato tratto infantile; nella sezione «Parole in libertà» è invece il virtuosismo tipografico a prevalere sul disegno, con alcune delle composizioni parolibere meglio riuscite e più famose della prima stagione futurista. A proposito delle «Rarefazioni» Claudia Salaris ha coniato la definizione di «analogie disegnate che traduc[ono] le immagini poetiche in figurazioni rarefatte, cioè libere dalla zavorra della sintassi e della retorica» (p. 194). -- Corrado Govoni, riconosciuto precursore del crepuscolarismo dei vari Gozzano, Palazzeschi, Corazzini, Moretti, era stato uno dei primi poeti a consegnare piena adesione al futurismo dopo il lancio del manifesto nel 1909; già collaboratore di «Poesia», affidò la sua opera per qualche anno in esclusiva a Marinetti, che divenne senz’altri il suo editore. Tra 1914 e 1915 si consuma tuttavia il divorzio tra «lacerbiani» e futuristi: il movimento perdeva esponenti del calibro di Palazzeschi, che assieme ai fiorentini e alla rinnovata «Voce» di De Robertis andava a costituire un polo di grande attrattiva; in questo contesto incerto e instabile, Govoni aveva già concluso la raccolta che sarà «Inaugurazione della primavera», pubblicata dopo i tentennamenti di Marinetti proprio con «La Voce» derobertisiana; e sta elaborando la sua idea delle parole in libertà (delle quali almeno una, Campana di chiaro di luna, venne proposta in prepubblicazione alla rivista fiorentina). -- Al poeta ferrarese non era sfuggita la profonda e «sconcertante» rilevanza della nuova strada aperta dallo Zang tumb tuuum marinettiano: «… ricevo col più grande piacere il tuo stranissimo sconcertante e affascinante libro che ti pone al di sopra di tutte le letterature. È innegabile che tu porti nella poesia dei valori nuovissimi … e che apri … un meraviglioso orizzonte inesplorato che noi oscuramente presentivamo ma che non avevamo la forza di conquistare», scriveva a Marinetti il 10 maggio 1914. Osservando questo «orizzonte inesplorato» Govoni concepiva un progetto radicale, destinato nelle intenzioni addirittura a spingersi oltre le «solite forme di mattonelle che caratterizzano i libri»: «… il libriccino … l’ho intitolato organetto e ti dico quello che avevo pensato riguardo all’edizione. Di … dare alle pagine interne il formato a compartimenti che si apre e si chiude come quello di un organetto. … La copertina anteriore [dovrebbe] portare oltre una piccola fettuccia di seta rossa [e] a mo’ di manico una fila di bottoni di madreperla per dar l’idea della tastiera dell’organetto. … Così la forma odiosa e odiata del libro solito sarebbe totalmente soppressa. | Perché non fare dei libri che si aprano come organetti macchine fotografiche ombrellini ventagli?» (11 gennaio 1915, a Marinetti). Marinetti editore, tuttavia, non contemplava il «libro d’artista»: il progetto marinettiano nasceva in aperta opposizione alla circolazione chiusa del libro nei circuiti letterari, e in maniera molto evidente non prendeva in considerazione neppure l’elitarismo d’avanguardia insito nel progetto govoniano di «anti-libro» — idea peraltro in discussione in quel momento nel cenacolo dei «fiorentini», e concretizzatasi per esempio nel «Bïf§ZF» di Ardengo Soffici. La raccolta parolibera di Corrado Govoni viene dunque pubblicata con una semplice brossura in carta di grammatura appena superiore a quella usata per la stampa; la legatura è a doppio punto metallico, la più economica possibile, e — dulcis in fundo — il formato è quello dell’in quarto, superiore all’usuale in sedicesimo delle Edizioni di «Poesia»: non la «solita forma di mattonella» ma di certo nemmeno il libriccino a soffietto che aveva in mente il poeta ferrarese. Un bell’esempio della determinazione e della ‘forza tranquilla’ del Marinetti editore. Cammarota, Futurismo, 249.9; Echaurren, Futurcollezionismo, pp. 51-54
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Govoni, Corrado
Saluto a Mussolini di Corrado Govoni
Edizione originale. Esemplare 75 di 497 numerati, in più che buone condizioni (sfrangiature marginali alla brossura, piccola mancanza non deturpante alla testa del piatto anteriore, dorso leggermente abraso; piccole tracce di sporco all’ultima carta, altrimenti interno ottimo, privo di particolari difetti da segnalare) Rara placchetta tirata in complessivi 500 esemplari numerati a macchina, di cui i primi tre su carta diversa. Prima pubblicazione encomiastica di Govoni indirizzata al capo del fascismo, la suite del «Saluto a Mussolini» era apparsa in anteprima sul «Corriere padano» del 25 settembre 1931. Pochi mesi dopo, il poeta ne prepara due edizioni quasi contemporanee: una placchetta in formato grande legata a filo esterno, stampata dalla tipografia «Sapientia» di Roma, e questo libretto in poche copie numerate presso l’insegna «Al Tempo della Fortuna», un sodalizio editoriale «di alcune personalità» (p. [21]) animato principalmente da Girolamo Comi, che pubblica tra 1929 e 1935 diversi libri di poesia di autori quali Onofri e Moscardelli. Prima di riapparire in apertura del «Poema di Mussolini», stampato in soli cinquanta esemplari nel 1937, il «Saluto» fece tempo a essere ricompreso nella raccolta «Il Flauto magico», stampata sempre nel 1932 «Al Tempo della Fortuna», ma in novembre. Cammarota, Futurismo, 249.21; Iannaccone, Suppliche al Duce: documentazione inedita sui rapporti tra il poeta Corrado Govoni e Mussolini (Milano 2002)
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Govoni, Corrado (copertina di Adolfo De Carolis)
Le Fiale
Edizione originale. Ottimo esemplare interamente genuino, senza restauri; lieve scoloritura al piatto superiore e segno dei fascicoli al dorso. Conserva distaccata ma in ottimo stato la pecetta marinettiana «“Poesia” organo del futurismo». Rarissima opera prima e notevole esordio, che pose Govoni tra i punti di riferimento per i giovani poeti del primo Novecento italiano, tra crepuscolarismo e modernismo liberty. Edizione a spese dell’autore, tirata in soli quattrocento esemplari non numerati su carta di pregio in barbe, con testo stampato in tre colori e lussureggiante apparato decorativo disegnato in xilografia da Adolfo De Carolis: la grande incisione di copertina, ripetuta in nero al frontespizio, e undici fregi nel testo. -- Poco meno di sei anni dopo, alle soglie del 1909, contemporaneamente alla nascita del futurismo, Govoni sceglieva Marinetti come suo editore di riferimento, e gli consegnava anche le rese della produzione precedente (come presto fece anche Aldo Palazzeschi). È così che «la copertina di “Fiale” di Corrado Govoni (1903) con l’elaborata xilografia “dannunziana” di Adolfo De Carolis “sfregiata” dall’etichetta di Marinetti “Poesia - Organo del Futurismo” è un’immagine metafora di alcuni concetti chiave del futurismo: sfregio al passato, appropriazione e risemantizzazione. La copertina etichettata risulta, inoltre, particolarmente adatta a significare quanto la principale casa editrice del movimento, ovvero le Edizioni Futuriste di “Poesia”, sia per intrinseca natura lontanissima dal concetto elitario di libro illustrato, di edizione di pregio, che aveva contraddistinto in qualche modo la stagione dannunziana modellata sugli esempi internazionali del “Revival of printing”» (Coronelli, “L’incisione nell’editoria futurista”, in: Il segno dell’avanguardia, 2018, p. 88a). -- Nel 1948, per la garzantiana «Opera prima» diretta da Enrico Falqui, Govoni ripubblicava «Le fiale» con diverse (piccole ma non banali) modifiche, e in cauda poneva un’interessante memoria: «Non ricordo più bene chi mi consigliò, nel 1903 (avevo diciott’anni), per la pubblicazione del mio primo libro di poesia “Le Fiale”, l’editore fiorentino Francesco Lumachi; se cioè fu Giovanni Papini o Adolfo De Karolis. Quello che ricordo con esattezza è che l’edizione di 400 copie in formato grande, di bellissima carta a mano, come oggi non se ne trova l’uguale, mi costò insieme alle belle incisioni in legno del De Karolis, l’intera eredità lasciatami dalla tremula indimenticabile nonna: 800 lire». Nella nota inoltre per la prima volta l’autore rivelava l’esistenza di un’originaria sezione di sonetti erotici («Vas luxuriae») sostituita a stampa già ultimata da «Giallo crisantemo e violetto pasquale» («circolarono con quei sonetti scandalosi non più di quattro o cinque copie»). Nel 1975 Lanfranco Caretti si imbatté in un esemplare ancora provvisto dei «Vas luxuriae» e ne diede un’edizione anastatica. «Delle “Fiale” esistono oggi tre edizioni: la princeps, in cui (tranne nella manciata di copie che conservano il “Vas”) la seconda sezione è la sostitutiva “Giallo crisantemo e violetto pasquale”; l’edizione Garzanti del 1948, sempre senza il “Vas” e con le varianti d’autore; un’edizione anastatica della princeps scovata da Caretti (Imola, Galeati, 1983), cioè con il “Vas luxuriae” e senza “Giallo crisantemo” […]. Non esiste pertanto nessuna edizione che raggruppi “Vas” e “Giallo crisantemo” assieme, e che restituisca al lettore d’oggi tanto “Le Fiale” nella loro veste originaria, quanto la vulgata che è circolata fino agli anni settanta. Lo scomodo lavoro di collage che ancora oggi si è costretti a fare per avere uno sguardo d’insieme sulla raccolta è, mi pare, un’illuminante testimonianza della sua indomabilità» (F. Targhetta, Corrado Govoni 1903-1907, tesi di dottorato 2008 Uni Padova, p. 13 nota 8). Cammarota, Futurismo, 249.1 e 249.5
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Govoni, Corrado (xilografie di Adolfo De Carolis)
Armonia in grigio et in silenzio [a p. [3] aggiunto il sottotitolo: Poema]
Edizione originale. Esemplare caratterizzato da vistosi restauri integrativi ai bordi e al dorso della copertina originale in brossura; prima e ultima carta brunite, come usuale; per il resto in più che buone condizioni. Raro secondo libro di Corrado Govoni, segue di pochi mesi l’esordio con «Le Fiale». È probabilmente l’opera del ferrarese più vicina alla poetica e agli stili dei crepuscolari. Tipograficamente, il libro si compone di 206 pagine tirate su una bella carta di alta grammatura in barbe, racchiuse da due carte diverse, tendenti a scurirsi in maniera sensibilmente diversa dal resto del libro, sulle quali sono incise in rosso le xilografie di De Carolis; il tutto rilegato in una brossura in carta verde anch’essa stampata in xilografia dal maestro marchigiano. Cammarota, Futurismo, 249.2
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Govoni, Corrado (xilografie di Adolfo De Carolis)
Armonia in grigio et in silenzio [a p. [3] aggiunto il sottotitolo: Poema] [COPIA RILEGATA]
Edizione originale. Esemplare rilegato con il frontespizio figurato applicato al piatto superiore, a mo’ di copertina. Interno ottimamente conservato, molto fresco e pulito. Raro secondo libro di Corrado Govoni, segue di pochi mesi l’esordio con «Le Fiale». È probabilmente l’opera del ferrarese più vicina alla poetica e agli stili dei crepuscolari. Tipograficamente, il libro si compone di 206 pagine tirate su una bella carta di alta grammatura in barbe, racchiuse da due carte diverse, tendenti a scurirsi in maniera sensibilmente diversa dal resto del libro, sulle quali sono incise in rosso le xilografie di De Carolis; il tutto rilegato in una brossura in carta verde anch’essa stampata in xilografia dal maestro marchigiano. Cammarota, Futurismo, 249.2
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GOVONI, SBARBARO, ONOFRI e altri
La VOCE diretta da Giuseppe DE ROBERTIS. Anno VII - 15 Marzo 1915. Numero 7 [la cosiddetta "Voce bianca", letteraria].
In-8* (cm. 25,8x18), pp. 64 (da p. 401 a p. 664), (4), brossura edit. Contiene: GOVONI, La primavera del mare. Povertà. Giannotto BASTIANELLI, Alessandro Scriàbine (18 pagine). SBARBARO, Vertigine. Il soprannaturale. Arturo ONOFRI [Roma 1885-1928, tra i massimi poeti metafisici italiani del Novecento, 'frammentista', ma nel 1914 futurista], Vocazione di morire (prosa). DINDYMUS, Dalle noterelle di un libertino. PREZZOLINI, Charles Péguy. PAPINI, 6.a poesia. SOFFICI, Firenze. Consigli del libraio. Bell'esemplare.
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GOZZOLI Virgilio
Il Mattaccio. Poema drammatico in quattro atti di Virgilio Gozzoli
In 16, pp. (2) + 132 con qualche fr. xil. Br. ed. ill. Bordi intonsi. Ed. orig. di quest'opera teatrale pubblicata dallo scrittore anarchico Virgilio Gozzoli, considerato parte di quella corrente definita futurismo di sinistra cui parteciparono anche Lucini, Carra', Buzzi, Cardile... Operaio, tipografo di mestiere, fu animatore di riviste e numeri unici nel Pistoiese, in molte delle quali confluirono contributi e collaborazioni con il futurismo piu' ufficiale. All'avvento del fascismo riparo' in Francia dove fu animatore di vari periodici. Quest'opera teatrale e' ambientata a Roma nel XVI secolo e ruota attorno alla figura di Giannantonio Da Vercelli detto il Sodoma. Molto rare tutte le sue pubblicazioni.
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Gramsci, Antonio
Per La verità. Scritti 1913 - 1926
Mm 140x215 Nuova biblioteca di cultura. Brossura editoriale di pagine XXII-407. Opera in ottime condizioni. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.
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GRANA Gianni (a cura di)
LE AVANGUARDIE LETTERARIE. Cultura e politica scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-avanguardia attraverso il Fascismo.
In-8 (cm. 24.50), 3 volumi, similpelle editoriale, sovracoperta editoriale, pp. XVI, 762, (2); VII, (3), 864, (2); X, (2), 914, (2), con illustrazioni in bianco e nero ed a colori fuori testo. Timbri di Biblioteca estinta. Volumi in ottimo stato (nice copy).
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Gregotti Vittorio (direttore)
RASSEGNA problemi di architettura dell'ambiente - REKLAME & ARCHITEKTUR Anno XII, numero 43 settembre 1990
Redazione: Pierluigi Cerri, Giampiero Bosoni, GiordanoTironi - Progetto grafico: Pierluigi Cerri -Reklame & Architektur - Immagine e cultura dell'elettricit? a Buenos Aires -Il sogno pubblicitario olivettiano - Arte di programma in Unione Sovietica - Padiglioni, allestimenti e reclame futuristi - Architetture pubblicitarie di L. H. De Koninck - Architettura e pubblicit? nella Germania del Terzo Reich - L'architettura Bata - Vernacolo commerciale a Las Vegas 1 30,5x22,5 cm., brossura, sopraccoperta grafica, risvolti con comunicazioni editoriali in italiano e inglese, pp. 121 (15+1), numerpse illustrazioni bianconero e colori, prima edizione, in italiano, buone condizioni
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Grisi, Francesco (a Cura di)
I Futuristi I Manifesti La Poesia Le Parole, in libertà I Disegni e Le Fotografie Di Un Movimento Rivoluzionario Che Fu L'unica Avanguardia Italiana Della Cultura Europea
Mm 135x220 Brossura editoriale di 414 pagine con illustrazioni in nero nel testo. Ampia antologia di scritti e di critica sul Futurismo. Copia molto buona. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE. WORLDWIDE DELIVERY.
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Grohmann Alberto
Perugia
Mm 135x210 Storia delle città italiane. Volume di pp. 466, legatura editoriale in tela, sovraccoperta figurata. Opera in ottime condizioni. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.
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GROSZ gEORGE
Vita e opere
In 8, cm. 15,5 x 21, pp. 248 + (2) con una illustrazione fotografica in bianco e nero a piena pagina che raffigura George Grosz nel 1921 al verso del frontespizio, 281 illustrazioni in bianco e nero nel testo e 8 tavole a colori. Brossura editoriale con alette descrittive illustrata. In condizioni ottime. Volume n. 14 della collana: Testimonianze. A cura di Uwe M. Schneede, con i contributi di Georg Bussmann e Marina Schneede-Sczesny. Ricostruzione del tessuto complesso dell'opera di Grosz attraverso i disegni, i dipinti e gli scritti inediti che fanno luce su un epoca di crisi sociale, politica e morale del capitalismo che lo ha riguardato direttamente.
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Grosz, George (Ill.) und Peter-Klaus (Hrsg.) Schuster
George Grosz, Berlin - New York [erscheint anlässlich der Ausstellung "George Grosz: Berlin - New York" in Berlin, Neue Nationalgalerie (21. Dezember 1994 bis 17. April 1995) und in Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen (6. Mai bis 30. Juli 1995)].
Berlin : Ars Nicolai, 1994. 590 S.; überw. Ill. ; 33 cm Pb.
书商的参考编号 : 28251
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Gualdoni, Flaminio
Le Forme Del Presente
Mm 220x290 Storia Universale dell'Arte. Volume di pagine XII-327, ricco apparato iconografico, sovraccoperta figurata. Esemplare in ottime condizioni. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
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Guarino, Carmine
Canzone barbara. Per pianoforte
Edizione originale. Ottimo esemplare. Opera n. 1977 secondo la numerazione editoriale. Dedicatoria a Pietro Scarpini. Secondo Cammarota esiste una precedente edizione, della quale tuttavia non si ha traccia. Cammarota, Futurismo, 254.7
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Guarino, Carmine
Mani d'autunno. Per canto e pianoforte
Edizione originale, l'A. musica una poesia di Escodamè. Il numero editoriale è 1976. Cfr. Cammarota, Futurismo, 254.8. Ottimo esemplare.
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Guarino, Carmine, e Pino Masnata
Tum-Tum ninna-nanna. (Il cuore di Wanda). Radio opera sinfonica. Partitura
Edizione originale. In stato di nuovo. Spartito con parole di Pino Masnata. Cammarota, Futurismo, 254.2 e 311.2; Salaris, Pentagramma, 55
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GUERRIERO Vittorio -
Il cuore a destra.
Torino, Mulatero e Perrero, (1968), 16mo brossura con bella copertina futurista illustrata a colori (di Roberto Carboni) pp. 160. Pitigrilli le grandi firme, Collezione Cerchioblu.
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Guglielmi, Guido
L'udienza del Poeta. Saggi su Palazzeschi e il Futurismo
Mm 105x185 Collana "La ricerca critica" - Brossura editoriale, 130 pagine. Opera in ottime condizioni, poco o nulla frequentata.
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Guglielminetti Amalia (direttrice)
Le Seduzioni. Raccolta quindicinale di novelle seducenti. Anno II° n. 25. Agosto 1927
<p>24 cm, brossura editoriale illustrata; p. 48, Un ritratto di Marinetti con dedica a stampa ad Amalia Guglielminetti. con un racconto di 5 pagine "Cuore d'aviatore" dello stesso. Un articolo "F.T. Marinetti Vendita di giovinezza all'ingrosso e al minuto" di 5 pagine firmato "Medusa". Una pagina del movimento futurista illustrata da Balla con il pugno di Boccioni E altri racconti e pubblicità</p>
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Guglielmino, Carlo Otto
Lettera autografa firmata “Carlo”, inviata a un amico studente in Roma
Interessante lettera dello studente diciannovenne genovese – che diventerà un noto giornalista e scrittore – a un amico romano anch’egli studente. Commenta in loco, con verve e impeto patriottico, vicende legate all’impresa dannunziana di Fiume, a Mussolini, a Marconi, al ministro Carlo Sforza, a Sonnino, al governo ecc. -- «Anzitutto smentisco l’occupazione dannunziana delle isole di Cherso, Veglia e Arbe. L’avanzata avverrà anche verso Buccari, ma nulla è stabilito bene. Negli ultimi discorsi e colloqui del Poeta non si parla che di questo: Spalato e Roma. Sono le due mete infallibili […] sono stato ricevuto dal Duce, che ci ha dato una medaglia […] Per l’arrivo di Guglielmo Marconi si ebbero delle manifestazioni grandiose: lo scienziato illustre, intimo del Poeta, ha giurato fedeltà a noi quale semplice legionario ed ha promesso di impiantare qui una stazione radiotelegrafica. Ho avuto occasione di visitare quel miracolo del suo piroscafo “Elettra” e ne sono rimasto ammiratissimo […] Mi dissero che D’Annunzio fece un’entrata a cavallo così trionfale da ricordare ai vecchi garibaldini presenti l’entrata di liberazione di Garibaldi a Palermo […] Ormai l’impresa è già alla storia e il Grande Condottiero pare al mondo come un Redentore di popoli. […] il Conte Sforza [ministro degli esteri] ormai non vale per noi più nulla in un Ministero mosaico […] E Sonnino senatore? Ah! La potenza giolittiana a che punto arriva! E gli italiani chiudono gli occhi per non vedere mai il doppio volto dei suoi ridicoli e pezzenti governanti […]».
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Guglielmino, Salvatore
Guida al Novecento. Profilo letterario e antologia
Mm 130x220 Terza edizione ampliata - Volume in copertina rigida, 767 pagine con tavole in nero e a colori fuori testo. Opera in ottime condizioni. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
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GUIEU Jimmy
Le secret des Tshengz
1962 Editions Fleuve Noir, Collection Anticipation, n°199 - 1962 - Petit in-8, broché - 189 p. - Couverture illustrée par Brantonne
书商的参考编号 : 9663
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GUICCIARDI E.
Paolo Buzzi, milanese.
pp. 84, su carta vergatina da edizioni della Cartiera Ventura di Cernobbio. con 3 tav. tiratura limitata di 41 esemplari ad personam, 500 esemplari numerati in macchina da 1 a 500 in edizione non venale, 100 esemplari per bibliofili numerati in macchina da 501 a 600 (il ns. è l'es. n. 50) Raro lavoro.
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GUICCIARDI, Emilio
Paolo Buzzi, milanese
80 p., ill.; 22 cm. Brossura editoriale. Copertina polverosa, interno molto buono. Discorso tenuto alla Biblioteca Comunale in occasione della consegna del lascito Buzzi
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Guido Da Verona
Yvelise
Bottega Di Poesia 1923. 16°:pp.300n. Legatura cartonato con tassello al dorso. Prima edizione, raro.
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Guido Davico Bonino
Manifesti futuristi
pillole BUR
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