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‎Kempton Beth‎

‎Fai quello che ami. Vivi di più, preoccupati di meno‎

‎br. Intrappolati nella quotidianità, insicuri di noi stessi, gravati dal peso di ciò che ci si aspetta da noi, delusi per non aver inseguito i nostri sogni. È questo che proviamo, o che abbiamo provato almeno una volta nella vita, tutti noi. Ci sentiamo in gabbia - quando siamo così fortunati da esserne consapevoli - ne vediamo le sbarre, scrutiamo il meraviglioso mondo là fuori che ci sembra irraggiungibile. Eppure dentro di noi sappiamo che non è sempre stato così, che c'è stato un tempo in cui ci sentivamo liberi: ma dove sono finite quella libertà, quell'indipendenza, quella sicurezza e quella fiducia? Sono ancora lì. E sono a portata di mano. Non bisogna fare altro che aprire il cancello e uscire dalla gabbia. Facile? Sì. Abbiamo molti strumenti a nostra disposizione, ma il più prezioso di tutti è il nostro mazzo di «chiavi della libertà». Sono le otto chiavi che l'autrice ci insegnerà, in modo pragmatico e con grande buon senso, a usare con efficacia, secondo le nostre esigenze e i nostri tempi. E funzionano. Ma evadere è solo la prima sfida. Una volta fuori non è sufficiente stare fuori, non ne vale la pena. Meglio compiere anche l'ultimo passo, spiegare le ali e spiccare il volo verso la libertà, i nostri sogni e la felicità. Perché essere liberi è una scelta e ognuno di noi può scegliere, sempre.‎

‎Kempton Beth‎

‎Wabi sabi. La via giapponese a una vita perfettamente imperfetta‎

‎br. Il wabi sabi è un'affascinante visione del mondo che deriva dall'estetica giapponese e che ci aiuta a cogliere la bellezza nell'imperfezione, ad apprezzare la semplicità e ad accettare la natura transeunte di ogni cosa. Affonda le sue radici senza tempo nella cultura zen e nella cerimonia del tè, ma oggi è importante più che mai, perché oggi più che mai siamo alla ricerca di un modo diverso di affrontare le sfide della vita e i limiti della società in cui viviamo. Il wabi sabi, infatti, è un antidoto efficace a un mondo che si muove sempre più velocemente e che è sempre più orientato al consumo: ci incoraggia a rallentare, a ripristinare un rapporto autentico con la natura, a semplificare la nostra quotidianità e a concentrarci su ciò che conta veramente per noi. Ci insegna a vivere al ritmo delle stagioni e a rendere accogliente la casa, a risollevarci dopo un fallimento e a invecchiare con grazia, a essere più indulgenti con noi stessi e, in definitiva, ad apprezzare la bellezza di una vita «perfettamente imperfetta»: la nostra.‎

‎Kempton Sally‎

‎La meditazione per amore. Gioire della propria esperienza più profonda‎

‎br. Parlando con semplicità e direttamente al cuore Sally Kempton insegna che la meditazione è una pratica che porta alla conoscenza di sé stessi e aiuta a creare una relazione amorosa con la nostra Coscienza, con la natura essenziale che sta dietro la mente pensante. Come ogni relazione intima, ha le sue stagioni fertili e quelle apparentemente aride, e richiede pazienza, impegno e tolleranza. In meditazione incontriamo la nostra vera essenza, ma anche altri aspetti di noi, le parti che sembrano ostacolarne l'esperienza. Impariamo a vedere tutto ciò e a entrare con amore nel nostro mondo interiore, permettendo alle parti separate di noi stessi di riunirsi. Immergersi quotidianamente nella meditazione porta a identificarsi gradatamente con la parte sottile di noi stessi, con lo spazio infinito dietro ai pensieri, con la tenera energia del cuore.‎

‎Kendall Diana J. C.‎

‎Il piacere è tutto mio. Escort & psiche‎

‎br. Un punto di vista del tutto particolare sul sesso ma soprattutto sulla psiche umana così varia e così complessa. Un punto di vista che non vi aspetterete, quello di una escort, che mette a nudo i vizi e tutte le particolarità dell'umana vicenda. Sotto i riflettori questa volta è "il mestiere più antico del mondo": quello del cliente. Il paradigma si rovescia, ciò che si ritiene un oggetto del desiderio altrui è invece il soggetto agente e osservante. Ne troverete delle belle, ma soprattutto tanta umanità, a volte dura, a volte dolce, a volte strana, a volte malata, a volte libera e gioiosa. È un viaggio nel profondo dell'inconscio, nella multiformità dei nostri piaceri, ma anche delle nostre paure e delle nostre speranze. Chi sono dunque i clienti? Come li vede una escort? Sono di tanti tipi diversi: giovani, anziani, del Nord, del Sud, ricchi, meno ricchi, uomini soli o uomini brillanti, spesso viziosi e a volte viziati, in alcuni casi dei manipolatori, in altri addirittura degli psicopatici, in altri ancora dei compagni di giochi o dei veri e propri amici. E come è cambiato il sesso durante la pandemia? Le nostre abitudini, le nostre fantasie, la nostra socialità e il nostro giocare? Qui, tra queste pagine, troverete molte risposte, anche molte domande e qualcosa che non vi aspettate.‎

‎Kenji Tokitsu‎

‎Lo Zen e la via del Karate. Per una teoria delle arti marziali.‎

‎Mm 120x195 Collana "Tasco" - Brossura originale, 188 pagine con figure in nero. Buona copia.‎

MareMagnum

Salvalibro Snc
Foligno, IT
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‎Kenrick Douglas T.‎

‎Sesso, crimini e il senso della vita. Indagine sulla natura umana‎

‎br. Per garantirci la nostra sopravvivenza e quella dei nostri figli, ogni giorno, da sempre, mettiamo in atto meccanismi di risposta al mondo che ci circonda determinati da regole semplici ed egoistiche. Secondo le teorie classiche dell'evoluzione del comportamento umano, queste regole valgono solo per l'aggressività, il sesso e altri comportamenti che spesso definiamo "animaleschi". Ma è davvero così? Lo psicologo Douglas T. Kenrick - uno dei padri della psicologia evoluzionistica - sostiene qualcosa di nuovo: quello stesso insieme di regole è responsabile dell'intera gamma dei comportamenti umani, anche quelli più "umani", come la creatività artistica, il consumo economico, la religione e la politica, per non parlare dell'amore. Insomma, in ogni ambito della nostra vita facciamo scelte egoistiche, ma questo non significa che siamo egoisti: le regole che operano all'interno della nostra testa sono calibrate per aiutarci a conciliare in modo armonico il nostro comportamento con quello delle altre persone, degli amici, dei familiari, degli amanti. Inoltre, queste regole non sono rigide, ma flessibili e sintonizzate con l'ambiente circostante: le ricerche di Kenrick rivelano così che le nostre sono personalità multiple, e che ciascuno di noi può spostarsi fra vari sottosé diversi, cambiando in mondo adattativo la propria maniera di comportarsi...‎

‎Kernberg Otto F.‎

‎Le relazioni nei gruppi. Ideologia, conflitto e leadership‎

‎brossura Il tema centrale di quest'opera sono i fenomeni regressivi che si verificano all'interno dei gruppi e la possibilità di contrastarne le pericolose conseguenze grazie a una leadership e a una struttura organizzativa razionali. La natura della leadership, il gioco degli impulsi aggressivi nelle interazioni gruppali, la dinamica del potere, sono presentati in un modello integrato il cui potenziale esplicativo viene illustrato in contesti diversi, dalle psicoterapie di gruppo alle comunità terapeutiche, fino alle medie e grandi organizzazioni.‎

‎Kernberg Otto F.‎

‎Relazioni d'amore. Normalità e patologia‎

‎brossura‎

‎Kernberg Otto F.‎

‎Teoria della relazione oggettuale e clinica psicoanalitica‎

‎brossura‎

‎Kerneiz Constant‎

‎Yoga per l'Occidente‎

‎br. Questo libro è stato scritto per l'uomo occidentale, trascinato dal turbine della vita moderna. Per colui il quale abbia sentito il richiamo dell'Assoluto e soffra del disaccordo che ogni giorno si manifesta tra sé e il mondo, quest'opera costituisce un punto di partenza verso la Realizzazione, la Conoscenza, la Beatitudine. Creatore del mondo moderno, l'uomo è divenuto schiavo della sua opera. Preso nell'ingranaggio della gigantesca macchina nata dalla sua mente, egli cerca inutilmente di sfuggirle, come se si trattasse di un qualcosa di estraneo, senza rendersi conto che sta a lui, e che è in suo potere, disfare ciò che ha fatto. In un linguaggio chiaro ed accessibile a tutti, "Yoga per l'Occidente" traspone sul nostro piano occidentale e pratico l'antica saggezza dell'insegnamento mistico orientale. Il metodo esposto non ha nulla di rigido, essendo compito di ognuno adattare alle proprie possibilità fisiche e morali, alle proprie condizioni di vita, il sistema dello Yoga semplificato. Questa guida permette di raggiungere con i propri mezzi le necessarie rivelazioni e di intraprendere la grande via verso la liberazione, alla ricerca di una realtà interiore e superiore. Nello Yoga, infatti, ciascuno è per se stesso la via e insieme il mezzo.‎

‎Kerr James‎

‎Niente teste di cazzo. Lezioni di vita e di leadership dagli All Blacks‎

‎br. Gli All Blacks neozelandesi sono la squadra più forte al mondo: negli ultimi 100 anni hanno vinto più del 75% dei loro match internazionali. Qual è il segreto del loro successo? E cosa possiamo noi - come individui, squadre o aziende - imparare da loro? Partendo da questa squadra leggendaria James Kerr ci spiega quali sono i principi che guidano tutti i team vincenti, e ci mostra come farli nostri.‎

‎Kersting Thomas‎

‎Disconnessi. Come riconnettere i nostri figli digitalmente distratti‎

‎br. Li vediamo ovunque - al parco, al ristorante, nelle nostre case, in macchina - bambini e adolescenti connessi ai loro smartphone e disconnessi dal mondo reale che li circonda. Secondo le ultime ricerche, il tredicenne medio trascorre incollato a uno schermo otto ore al giorno, sette giorni su sette. In Italia 8 bambini su 10 tra i tre e i cinque anni sanno già usare i cellulari dei genitori. È solo di pochi giorni fa la direttiva dell'OMS che raccomanda il divieto di smartphone per bambini al di sotto dei due anni di età. Eppure le statistiche di utilizzo sono sempre più allarmanti, e sono sempre più numerosi i bambini e i preadolescenti che si scoprono dipendenti dai dispositivi digitali e dai contenuti che questi veicolano. Disconnessi. Come riconnettere i nostri figli digitalmente distratti, dello psicoterapeuta e scrittore statunitense Tom Kersting, con uno stile chiaro e diretto, esamina e illustra le numerose evidenze scientifiche che collegano l'uso eccessivo di dispositivi digitali a vari problemi di tipo cognitivo e comportamentale: in sostanza, l'utilizzo compulsivo di devices elettronici sta letteralmente trasformando la conformazione della corteccia cerebrale dei nostri ragazzi in modi del tutto imprevisti. Il rischio che stiamo correndo è che un'intera generazione di bambini stia per andare incontro a futuri problemi di perdita di concentrazione e memoria, oltre a seri problemi di tipo relazionale ed emotivo.‎

‎Kessels Erik‎

‎Che sbaglio! Come trasformare i fallimenti in successi mandando tutto all'aria. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Ammettiamolo, tutti abbiamo commesso degli errori. Forse non così madornali, ma in un modo o nell'altro abbiamo mandato tutto all'aria. Il buon senso ci dice che il fallimento non è una cosa positiva, che si tratti di una banalissima cantonata, di un totale disastro o semplicemente di qualcosa che non va per il verso giusto. Quando c'è un fallimento vuol dire che qualcuno è nei guai. E se gli errori che contribuiscono al fallimento fossero invece indizi di successi futuri? Questo è un libro sul coraggio di fallire; su come trarre ispirazione dagli errori senza rimpianti. Perché anche l'onta del fallimento può portare a creare qualcosa di unico. È difficile riuscire a immaginare gli esiti di questo approccio radicale. Ma i risultati sorprenderanno voi e chi vi è vicino, perché la vera originalità è imprevedibile per definizione. E qualsiasi cosa abbiate fatto, a fine giornata potrete rilassarvi con la consapevolezza di avere fatto centro perché... avete sbagliato!‎

‎Key Harry‎

‎Parlare per farsi ascoltare. Stupire, influenzare e fare la differenza parlando‎

‎br. "Se pensate che parlare sia facile, dovrete ricredervi!" Perché? Perché, che si tratti di una riunione di lavoro o di una cena, quello che dite e il modo in cui lo dite e importante. Può aprirvi delle porte o chiuderle, procurarvi degli amici o farveli perdere, farvi notare o farvi dimenticare. Volete diventare degli affabulatori? O dei brillanti oratori? O magari semplicemente volete essere più sicuri, arguti, persuasivi o provocatori nelle conversazioni di tutti i giorni? Qualunque cosa desideriate, grazie a una serie di tecniche semplici, divertenti ed efficaci. Parlare per farsi ascoltare vi aiuterà a padroneggiare: la voce per colpire e farvi sentire cambiando il modo di respirare e parlare; le parole, per catturare e conservare l'attenzione grazie al potere dello storytelling e dell'ascolto attivo; lo stile, per trarre il massimo da conversazioni, presentazioni e riunioni. Parlare per farsi ascoltare è una fonte eccezionale di metodi vincenti che vi saranno utili per presentarvi, parlare e interagire con gli altri, emanando calma e sicurezza. Vi noteranno e li lascerete col fiato sospeso.‎

‎Keyes Ken jr.‎

‎Manuale per acquisire un livello di coscienza superiore. La scienza della felicità‎

‎br. Questo manuale vi aiuterà a rendervi conto di come la vostra ricerca della felicità sia falsamente guidata da una quantità di richieste emotive, molte delle quali risalgono addirittura alla vostra infanzia; di come vi siate preclusi ogni possibilità di contatto con le energie del mondo esterno; di come abbiate soffocato voi stessi e le vostre potenzialità. Finalmente capirete che l'unico problema della vostra vita è quello di essere capaci di usare consciamente la vostra mente; e che la vera risposta a tale problema è in voi stessi, nella vostra disponibilità a ristrutturare interamente le vostre reazioni personali (programmate) alle varie situazioni che la vita vi presenta. Il manuale vi fornisce delle istruzioni esplicite per dirigere la vostra esistenza verso i livelli di coscienza superiori, per sperimentare il mondo come un luogo di amore e amicizia, costruito per darvi più della mera soddisfazione dei vostri bisogni. Questi passi graduali che conducono a una coscienza superiore sono perfettamente praticabili; non richiedono che si abbandoni il mondo, né che ci si distacchi dalle attività quotidiane. Possono essere applicati dovunque siate, qualsiasi cosa stiate facendo. Il manuale vi insegna a crescere attraverso le esperienze quotidiane, a trascendere le tensioni, le angosce, i conflitti e a trasformare queste esperienze in un piacevole e armonico vissuto del qui-e-ora.‎

‎Khan M. Masud R.‎

‎Le figure della perversione‎

‎brossura‎

‎Khanna Madhu‎

‎Yantra. Il simbolo tantrico dell'unità cosmica‎

‎ill. L'opera analizza gli yantra indù, detti diagrammi di rinforzo, mostrando come ogni forma geometrica elementare possa generare una serie di figure lineari multi-dimensionali che fungono da forme del pensiero: osservando tali figure, l'aspirante yogi riesce a comprendere particolari modelli di forza, ad identificarsi con la configurazione e, quindi, a rilasciare le forze indicate da ogni forma. Gli yantra variano secondo il loro uso e ogni divinità possiede un proprio yantra che è animato da un appropriato mantra. Tali figure sono strumenti rituali e meditativi peculiari del tantrismo, diagrammi di potere che permettono all'uomo di intraprendere il viaggio spirituale di ritorno al centro primordiale, dove potrà percepire l'unione del sé con il cosmo.‎

‎Khedr Khaled‎

‎Aneddoti e magia‎

‎brossura Questo libro, parla di storie lontane secoli ma che vivono ancora in qualche (e non poche) persone. Riviviamo quello che oggi viene tralasciato...‎

‎Ki Alice‎

‎Feng shui. Armonia, prosperità, benessere‎

‎br. Le energie che attraversano i luoghi in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo influiscono sul nostro benessere, sul nostro equilibrio e sulla nostra serenità. Il Feng Shui ci aiuta a ritrovare consonanza e armonia fra il nostro Sé e il mondo esterno, attraverso la giusta disposizione degli elementi che ci circondano.‎

‎Ki Alice‎

‎I segreti del Feng Shui con le piante. Una casa armoniosa migliora la vita‎

‎ill., br. La scelta e la collocazione sapiente degli elementi verdi nel nostro spazio abitativo e lavorativo, oltre a bellezza e armonia a livello visivo, donano giovamenti cinese del Feng Shui. insospettabili anche dal lato emotivo, spirituale, salutare, vibrazionale e... economico. Le piante infatti possiedono caratteristiche energetiche uniche, non facili da comprendere in modo razionale, ma fortemente percepite a livello inconscio e "sottile". Possono bastare pochi e corretti accorgimenti per sperimentare i tanti benefici offerti dalla millenaria pratica. Il tema di questo volume riguarda le qualità energetiche e purificatrici di fiori, piante e alberi e rappresenta un aspetto specifico del Feng Shui, l'antica e tradizionale arte cinese dell'abitare sano. L'appropriato utilizzo degli elementi vegetali rafforza il potere degli altri rimedi e strumenti di cui si serve il Feng Shui per incrementare l'energia positiva in casa e in ufficio. Potremo così vivere e lavorare in un'atmosfera piacevole, serena, salubre e prospera. Lasciamoci dunque affascinare dai segreti degli alberi, dal poetico mondo dei bonsai, dei giardini cinesi, dei minigiardini zen, dei laghetti in cui dimorano romantiche ninfee e fior di loto. Mettendo in pratica quanto suggerito dal libro, calma e pace interiore ritrovate o accresciute ci aiuteranno ad allontanare stress e fatica, e forse anche i disagi dell'anima troveranno una giusta soluzione.‎

‎Kierkegaard S ren; Carrara C. (cur.)‎

‎Diventare veramente cristiani. Pensieri di S ren Kierkegaard‎

‎br. Kierkegaard si considerava essenzialmente uno scrittore religioso . Alla radice della sua attivit letteraria c' sempre stato il compito di diventare veramente cristiani e di tornare al cristianesimo delle origini in quanto forma pi alta di verit e autenticit dell'esistenza umana. A un cristianesimo "di massa", convenzionale e anonimo, ha sempre contrapposto, nei suoi scritti e sperimentandolo con impegno e abnegazione nella propria vita, un cristianesimo che messaggio di salvezza, con al centro Cristo in quanto modello da seguire.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎Aut-aut‎

‎br. "Aut-Aut", testo chiave dell'esistenzialismo, pubblicato per la prima volta nel 1843, è anche l'opera in cui il pensiero di Sören Kierkegaard raggiunge il suo apice. La contrapposizione fra vita estetica e vita etica, il passaggio dall'una all'altra attraverso l'esperienza della disperazione e dell'angoscia, la scelta come fardello esistenziale, il compito della realizzazione di sé in quanto individui: sono questi i temi principali, proposti da Kierkegaard con un vigore e una lucidità che ancora oggi colpiscono il lettore per la loro forza e urgente attualità. Introduzione di Remo Cantoni.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎Breviario (1843-1855)‎

‎br. Di Søren Kierkegaard (Copenaghen 1813-1855), filosofo e scrittore tra i più geniali della storia del pensiero, critico delle culture dominanti il suo tempo, precursore dell'esistenzialismo, Max Bense ha scelto alcuni dei testi seminali per il pensiero moderno: l'Estetico e l'Etico, il pensatore astratto e quello concreto, la critica del tempo e del cristianesimo, la "scelta". In antitesi a Hegel: l'individuo non è quel che è, ma ciò che sceglie di essere.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎Diario del seduttore‎

‎br. L'opera estetica, compreso questo "Diario del seduttore", è dunque un inganno?... Corroso dalla malinconia, eterogeneo al mondo, costretto alla tortura dello spirito, educato severamente fin dall'infanzia nella convinzione che la verità debba patire ed essere beffata, per di più con il terribile dono dell'immaginazione, egli si considera, esattamente come l'esteta in "Enten-Eller", il più infelice degli uomini. Lo scrittore, il poeta, è infatti un sacrificio umano... Perciò egli dovrà assumere di necessità un rapporto poetico nella sua esposizione del cristianesimo, tramite questo inganno "al contrario" che è l'opera estetica.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎Due discorsi edificanti 1844‎

‎br.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎In vino veritas‎

‎brossura La collana "Cultura dell'anima" fu ideata da Giovanni Papini e pubblicata da Rocco Carabba dal 1909 al 1938, per un totale di 163 titoli. Dal 2008 la casa editrice Carabba ha deciso di ripubblicare, in ristampa anastatica, nella sua interezza la collana "Cultura dell'anima" in un arco di tempo di cinque anni, con l'uscita di circa trenta volumi annuali. Con l'aggiunta del "Più infelice" e "Diapsalmata". Traduzione dall'originale danese e introduzione di Knud Ferlov. «Il K. soltanto ora si comincia a conoscer tra di noi. Questa operetta tradotta in italiano da un danese amico dell'Italia, fa parte di uno de' libri più importanti: Stadi sul cammino della vita, ed è un colloquio ove si parla originalmente di donne e di amore». (G.Papini)‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎La malattia mortale‎

‎brossura Considerata da molti critici il capolavoro di Sören Kierkegaard, "La malattia mortale" (1848) rappresenta l'opera forse più drammatica e sottile del pensatore danese, un fitto dialogo tra l'esistenza religiosa e la sua disperata negazione. La «malattia mortale» del titolo è proprio la disperazione come condizione dell'incompiutezza dell'individuo: malattia dello spirito, dell'io e al tempo stesso elemento indispensabile per divenire coscienti del significato eterno della propria esistenza. Il problema religioso acquista così centralità assoluta laddove viene descritto il tormento e lo squilibrio di un uomo che rifiuta di conoscere il rapporto che ha con il suo io eterno e di conseguenza con Dio.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎La malattia mortale‎

‎br. In quest'opera l'autore intreccia i fili della sua riflessione psicologica, teologica e filosofica dando vita al suo capolavoro. Lazzaro, amico di Gesù, è malato. Le sue sorelle mandano a chiamare Gesù che le consola: "Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio". Lazzaro però morì, dunque la sua malattia era mortale. Se quella malattia non è per la morte, c'è nella nostra epoca una malattia che invece sia per essa? C'è, risponde Kierkegaard, ed è la disperazione. È la malattia dello spirito, la malattia che fa desiderare la morte pur mantenendo sempre in vita. Per questo la disperazione è per la morte, è a servizio della morte senza essere mortale, fa vivere la morte senza concederla. Kierkegaard descrive una parabola che va dalla disperazione che non sa di essere tale, a quella che comprende se stessa e sfida il mondo e Dio.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎La ripetizione‎

‎brossura Un vorticoso saggio-racconto che narra di un viaggio a Berlino nel quale tutte le circostanze concorrono a deludere le aspettative generate da un precedente viaggio. Ma il racconto di questo fallimento serve a mettere in scena non tanto una storia, quanto piuttosto l'angoscia di un'identità. La ricerca dell'assoluto, il desiderio di consegnarsi a una potenza che sfugge a tutte le categorie, è rappresentata, come tante volte da Kierkegaard, attraverso un alter ego che ha il nome di Constantin Constantius. Tutto il libro sembra voler tenere fede a questo gioco iniziale, moltiplicando le divagazioni, mescolando le vicende personali a quelle fittizie, fino a scoprire le carte solo alla fine. Un "libro bizzarro", come lo stesso Kierkegaard amava definirlo, che influenzerà alcuni concetti fondamentali della filosofia successiva: dall'eterno ritorno di Nietzsche alla trascendenza di Heidegger fino alla psicoanalisi lacaniana.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎Timore e tremore‎

‎brossura In «Timore e tremore» Kierkegaard tenta di rispondere all'angoscioso dilemma della rinuncia, il sacrificio richiesto dalla religione: la dimensione del silenzio e dell'assurdo pieno di solitudine e di sofferenza della fede, che «comincia là, appunto, dove la ragione finisce». Raccontando la storia di Abramo e la paradossalità del sacrificio del figlio Isacco che gli viene chiesto da Dio, Kierkegaard mostra la radicalità dell'atteggiamento religioso. Una rassegnazione infinita e un credere nell'assurdo che inducono l'autore a porre il problema del rapporto dell'individuo con il tempo e la realtà, e a sviluppare l'idea dell'unione di necessità e libertà, di finito e infinito, realizzata nell'io.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎Timore e tremore‎

‎br. L'opera, tra le più brillanti di Sören Kierkegaard, inizia con una riflessione sulla forza della fede che dimostra di avere Abramo quando Dio gli ordina di sacrificare suo figlio Isacco. Il pensatore danese espone quattro possibili alternative che l'uomo avrebbe potuto scegliere fallendo, però, nella prova di fede a cui era stato sottoposto. Offre, nel corso dell'analisi di queste, la propria interpretazione della vicenda. Johannes De Silentio (pseudonimo di Kierkegaard) pur ammirando profondamente la fede di Abramo non riesce, però, a comprenderla fino in fondo e a farla sua.‎

‎Kierkegaard Søren‎

‎Timore e tremore. Aut-Aut (Diapsalmata)‎

‎brossura‎

‎Kierkegaard Søren; Basso I. (cur.)‎

‎Appunti delle lezioni berlinesi di Schelling sulla «Filosofia della rivelazione» (1841-1842). Testo danese a fronte‎

‎br. Il giovane Kierkegaard si trasferì dalla Danimarca in Germania per ascoltare le lezioni di filosofia della religione e della rivelazione dell'ultimo Schelling, lezioni dalle quali in verità rimase profondamente deluso; questo breve scritto raccoglie gli appunti che Kierkegaard prese durante quei corsi, e dai quali traspare l'idea di una religiosità del singolo credente tutta inferiore e non affatto dispiegata nella storia del mondo e dei popoli come voleva Schelling.‎

‎Kierkegaard Søren; Basso I. (cur.)‎

‎Il diario del seduttore‎

‎br. Opera simbolo della produzione estetica di Kierkegaard, e scritto centrale della celeberrima raccolta Enten-Eller uscita a Copenaghen nel 1843, il Diario del seduttore è l'ambiguo resoconto - in parte epistolare, in parte diaristico - di una raffinata e morbosa storia di seduzione. Nell'anima esacerbata dell'esteta Johannes si sposano l'angoscia di Faust e l'astuzia sensuale di Don Giovanni, per dare vita a un poeta demoniaco ai cui piedi una giovane Cordelia è destinata fatalmente a soccombere. Nel mondo malinconico ed esaltato di Johannes, realtà e sogno, vita e teatro, si confondono dialetticamente. Le persone fungono per Johannes solo da stimolo, egli le rigetta come gli alberi lasciano cadere le foglie: lui ringiovanisce mentre le fronde sono destinate inesorabilmente a seccare. Eppure, anche nella più profonda afflizione, Cordelia non riesce a odiare l'uomo che l'ha sedotta e poi abbandonata, i suoi sentimenti sono prigionieri di un'ambiguità che è anch'essa frutto della potente capacità manipolatoria del seduttore. La seduzione è dunque per Johannes un "gioco serio", un labirinto narcisisticamente conchiuso in se stesso come una trappola dalla quale non si può uscire se non rientrando nel più profondo di sé, fino a toccare quell'abisso di angoscia che solo conduce a una scelta esistenziale: aut-aut, una scelta della quale Johannes però non è capace.‎

‎Kierkegaard Søren; Basso I. (cur.)‎

‎In vino veritas‎

‎br. Primo dei cinque scritti che compongono l'opera polifonica "Stadi sul cammino della vita" (1845), "In vino veritas" è una brillante rivisitazione in chiave moderna del Simposio platonico. Cinque commensali si danno appuntamento per un banchetto e finiscono a discutere d'amore: ritroviamo Johannes, già autore del Diario del Seduttore, Victor Eremita, l'editore di Enten-Eller, Constantin Constantius, autore de La ripetizione, un Giovane e uno Stilista di moda. Se il Giovane inesperto guarda all'amore e al rapporto tra i sessi con un'idealità che poco si concilia con la concretezza della vita, lo smaliziato Constantin racconta invece la storia di un'esperienza reale declinandola nell'ottica disimpegnata del gioco, dello scherzo, mentre Victor discetta della trasformazione spirituale che il rapporto con il femminile causa nell'uomo. Il tono diviene solo apparentemente frivolo quando lo Stilista dichiara che la natura femminile si rivela autenticamente solo nel rapporto con la Moda, e infine Johannes il Seduttore si cimenta in una lode della donna, disconoscendo quanto detto dai suoi convitati: "Il sesso femminile, lungi dall'essere più imperfetto di quello maschile, è al contrario il più perfetto". In una cornice struggentemente romantica, ironia e arguzia squarciano il velo della malinconia, per rivelare la profondità dialettica che si cela dietro la superficie delle scelte amorose.‎

‎Kierkegaard Søren; Bavieri M. (cur.)‎

‎La malattia per la morte‎

‎br. Nella Malattia per la morte Kierkegaard, con lo pseudonimo di Anti-Climacus, espone la storia dell'esperienza che la coscienza compie, in una successione di figure in cui questa si trova alle prese con negazioni sempre più intense di sé, nelle quali viene a manifestarsi, nei loro gradi massimi, il consapevole perseguimento di una distruzione di sé in ciò che essa è in quanto posta da Dio, il quale costituisce il fondamento dell'io. L'opera è divisa in due parti: nella prima parte si afferma che l'uomo è mortalmente malato, e che tale malattia, la quale spinge l'io a volersi comprendere prescindendo dalla sua relazione con Dio, è disperazione. Nella seconda, si afferma che la disperazione è peccato quando l'io persiste nella sua condizione di disperazione pur possedendo l'idea di Dio - vale a dire, quando l'io è determinato a volersi disfare della sua relazione costitutiva con Dio, che è il fondamento dell'io, nonostante sia a conoscenza della salvezza offerta da Dio all'uomo. La disperazione e il peccato risultano così una negazione e una distruzione impotenti di sé: poiché per esse è impossibile compiere ciò che vogliono, ossia distruggere l'io in ciò che questo è in quanto posto da Dio. Il testo è accompagnato da un ampio commento di Massimiliano Bavieri.‎

‎Kierkegaard Søren; Borso D. (cur.)‎

‎Sul concetto di ironia in riferimento costante a Socrate‎

‎brossura Pubblicato nel 1841, «Sul concetto di ironia» è il frutto mirabile di un accoppiamento tra entusiasmo e ironia: entusiastica la dedizione giovanile con cui l'autore si vota alla filosofia, ironico il distacco esasperante che pone tra la materia e sé, e tra sé e il lettore. Da un lato la nobile aspirazione dell'uomo all'infinito, dall'altro l'inevitabilità della sua sconfitta. Le due figure che dominano l'opera sono Socrate e Cristo: il primo raffigura la finitezza, la pura domanda, l'umana ricerca della verità; il secondo è l'unica autentica risposta alla domanda socratica, l'unica esperienza singolare in cui l'eterno si è incarnato nella storia. Da qui Kierkegaard ricava quella che sarà la sua via per fuggire l'angoscia, per trasformare un problema in una soluzione: mutare il passato in futuro, morire nel peccato per rinascere nella redenzione.‎

‎Kierkegaard Søren; Cortese A. (cur.)‎

‎Enten Eller. Vol. 4: Un frammento di vita‎

‎br.‎

‎Kierkegaard Søren; Cortese A. (cur.)‎

‎Enten-Eller. Vol. 1: Un frammento di vita‎

‎br.‎

‎Kierkegaard Søren; Cortese A. (cur.)‎

‎Enten-Eller. Vol. 3: Un frammento di vita‎

‎br.‎

‎Kierkegaard Søren; Cortese A. (cur.)‎

‎Enten-eller. Vol. 5: L'equilibrio fra l'estetico e l'etico nell'elaborazione della personalità‎

‎br.‎

‎Kierkegaard Søren; Fabro C. (cur.)‎

‎Diario‎

‎brossura‎

‎Kierkegaard Søren; Fabro C. (cur.)‎

‎Il concetto dell'angoscia‎

‎br. Il concetto dell'angoscia (1844), insieme a La malattia mortale, Aut-aut e Timore e tremore, è una delle opere capitali di Søren Kierkegaard (1813-1855). Come tutte le sue opere maggiori, anche questa viene pubblicata con uno pseudonimo: Vigilius Haufniensis; ossia "colui che vigila ad Haufnia", l'antico nome di Copenaghen. Per Kierkegaard nell'esistenza umana nulla è necessario: tutto è possibile. Ma proprio l'infinità e l'indeterminatezza delle possibilità fanno sentire all'uomo la sua impotenza. Si manifesta così l'angoscia, in cui l'esistenza si rivela come possibilità, come rischio dello scacco, del fallimento, dell'insignificanza totale, del nulla. L'angoscia accompagna costantemente l'esistenza dell'uomo, vi è essenzialmente connessa, ed è la prima tappa nel lungo e drammatico cammino verso la scelta religiosa, come incertezza angosciosa e sublime vissuta nel rapporto decisivo del singolo con Dio.‎

‎Kierkegaard Søren; Fabro C. (cur.)‎

‎La malattia mortale‎

‎br. "In un bilancio dell'attività letteraria svolta nel 1848, Kierkegaard dichiara che 'La malattia mortale è certamente la cosa più perfetta e più vera ch'io abbia scritta' e la sua pubblicazione, come la scelta dello pseudonimo, gli procurò pene di spirito senza numero. Dalle indicazioni lasciate nelle Carte inedite sappiamo che nel suo primo abbozzo l'opera era stata concepita in forma di una serie di 'Discorsi edificanti' (i Talers Form) e riuscì invece il trattato più teoreticamente teso e organicamente costruito della teologia kierkegaardiana. [...] Si può ben dire che nessuno scritto dà, più di questo, il timbro profondo della sua anima e l'esatta impressione del suo potere di scavare i recessi più impervi dello spirito. Possiamo senz'altro dire che con 'La malattia mortale' si compie una nuova crisi definitiva nell'opera kierkegaardiana, che raggiunge la compiuta forma della sua maturità e positività." (dallo scritto di Camelia Fabro)‎

‎Kierkegaard Søren; Garrera G. (cur.)‎

‎Diario del seduttore‎

‎br. "Il diario del seduttore", pubblicato da Kierkegaard nel 1843, mette in scena l'astuto ed elegante gioco estetico del seduttore che conquista la sua preda incantandola con le armi dello spirito. Si tratta di una figura demoniaca, che arriva a possedere la donna, rapita dalla musica ammaliante della sua arte, per poi abbandonarla in una logorante disperazione. Questa nuova edizione è introdotta da uno scritto di Remo Cantoni, tra i principali interpreti italiani del pensiero di Kierkegaard, e contiene una cronologia molto ricca di particolari sulla vita del filosofo danese. Chiude il libro un saggio di Gianni Garrera sul profilo religioso del seduttore in Kierkegaard.‎

‎Kierkegaard Søren; Liva L. (cur.)‎

‎Sulla seduzione‎

‎br. Marie Beaumarchais, Donna Elvira e Margherita sono i tre personaggi letterari protagonisti di Silhouettes. In quest'opera Kierkegaard indaga il lato oscuro della seduzione, non interessandosi però, come in altri scritti, alle figure dei seduttori, ma ai fantasmi che suscitano nelle sedotte. Che cosa accade a queste donne una volta che i loro amanti hanno lasciato la scena? Come vivono il loro inganno e abbandono? Tre monologhi immaginari, tre identità perdute nell'idea di un amore mai realizzato, nell'impossibilità dell'amore tradito, Silhouettes ci offre una coinvolgente serie di ritratti in cui Kierkegaard dà voce a tre eroine del passato che mai prima erano state ascoltate.‎

‎Kierkegaard Søren; Regina U. (cur.); Regina U. (cur.)‎

‎Briciole filosofiche. Ovvero un poco di filosofia‎

‎br. "Briciole filosofiche" è l'opera con la quale Kierkegaard nel 1844 intende conferire un "significato decisivo all'esistenza" sulla base della sola ipotesi cristiana, e giustificarlo dal punto di vista filosofìco. Il curatore del volume, Umberto Regina, evidenzia come in questo titolo sia condensato il senso stesso della ricerca kierkegaardiana. I due termini semplicemente accostati stanno a dire che se anche la quantità è poca, la qualità è tutto: è filosofia, appunto. In aperta polemica contro ogni sistema idealistico di tipo hegeliano, Kierkegaard si sottrae alla logica dell'identità per valorizzare il pensiero della differenza: essere coscienza in grado di cogliere la propria temporalità al cospetto dell'eternità. L'eterno dona, insieme alla verità, la condizione per riceverla: v'è un'asimmetria che si manifesta nel "paradosso", ovvero la "passione del pensiero per ciò che non può pensare". Ad essere rovesciata è la tesi parmenidea della coincidenza fra l'essere e il pensare nell'identità del tutto; ciononostante, è la stessa filosofia a mostrarci l'irriducibilità del paradosso, come passione per ciò che è eccedente - spiega Regina - "propria di chi è disposto a compiere qualsiasi sacrificio intellettuale pur di non aderire a una verità nemica dell'esistenza" quale sarebbe l'idea di "sostanza": "l'intelletto e il paradosso vogliono la stessa cosa, ma possono volerla solo nel momento". Il momento è quello della "fede", nella quale la loro inconciliabilità può divenire "intesa".‎

‎Kierkegaard Søren; Rocca E. (cur.)‎

‎Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo. Discorsi (1849-1851)‎

‎br. Il volume raccoglie nove discorsi religiosi che Kierkegaard pubblicò tra il 1849 e l'agosto 1851, nell'ultimo periodo della sua attività letteraria. Quello che ne viene fuori è un "altro" Kierkegaard, ma non un Kierkegaard minore, bensì un Kierkegaard a partire dal quale bisognerà rileggere la sua intera opera. Questi discorsi vogliono essere semplicemente "cura dell'anima", cura della sofferenza, possibilità di indicare una via d'uscita dalla disperazione del vivere. Così i primi tre, che vanno sotto il titolo de "Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo", sono un elogio del silenzio, dell'obbedienza e della gioia che dobbiamo imparare dal giglio e dall'uccello di cui ci parla il Vangelo. Il silenzio come condizione per smorzare il ritmo incalzante delle parole e delle preoccupazioni, l'obbedienza come capacità di "prestare ascolto". Infine la gioia, quel movimento con cui si getta via da sé ogni pena e che deve essere possibile qui e ora nella vita. Negli altri discorsi si discute la compassione, quindi il perdono, infine l'amore, l'amore di Cristo che offre riparo di fronte all'ansia di autodistruzione. Insieme al significato religioso, quel che resta è il messaggio di una filosofia che torna a Socrate. Una filosofia che non vuole decostruire, ma "edificare", ossia tentare di costruire una casa senza sofferenza, o almeno con minore sofferenza.‎

‎Kierkegaard Søren; Rocca E. (cur.)‎

‎La malattia per la morte‎

‎br. Lazzaro, l'amico di Gesù, è malato. Marta e Maria, le sorelle, lo mandano a dire a Gesù. "Signore, ecco, il tuo amico è malato". Udendo quelle parole, Gesù dice: "Questa malattia non è per la mor-te, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato" (Giovanni 11,4). Lazzaro però morì, dunque la sua malattia era mortale. Eppure quella malattia non fu per la morte, non fece il gioco della morte, perché divenne fonte di fede. Se quella malattia non è per la morte, c'è nella nostra epoca una malattia che sia per la morte? C'è, risponde Kierkegaard, ed è la disperazione. La disperazione è il peccato dell'uomo contro il mondo, contro gli altri, contro Dio. E la malattia dello spirito, del sé, la malattia che fa desiderare la morte pur tenendo sempre in vita, pur condannando sempre alla vita. Per questo la disperazione è per la morte, è a servizio della morte senza essere mortale, fa vivere la morte senza concedere la morte. La malattia per la morte, pubblicata nel 1849, è una fenomenologia della disperazione, e descrive una parabola che va dalla disperazione che non sa di essere tale alla disperazione che sa se stessa e sfida il mondo e Dio. È il capolavoro di Kierkegaard, in cui i fili della sua riflessione psicologica, teologica e filosofica trovano la più alta e compiuta formulazione.‎

‎Kierkegaard Søren; Vecchiotti I. (cur.)‎

‎In vino veritas‎

‎br. Scritto nel 1845, "In vino veritas" è uno dei testi filosofico-letterari più seducenti della modernità. Si tratta di un dialogo a cinque - il Giovinetto, Constantin Constantius, Victor Eremita, il Mercante di mode, Johannes il Seduttore - sul tema dell'amore, dove si incrociano gli aspetti dell'etica e dell'estetica.‎

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