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‎Kant Immanuel‎

‎I sogni di un visionario spiegati coi sogni della metafisica‎

‎brossura A Königsberg, intorno al 1760, circolavano curiose notizie circa le facoltà divinatorie di un dotto svedese, Emanuel Swedenborg, prima scienziato e poi visionario, autore di massicci volumi sulle sue comunicazioni con gli angeli e gli spiriti. Sollecitato da questa vicenda cittadina, nel 1766 Kant pubblicò un'opera unica nella sua produzione: un ironico saggio in "stile popolare", una satira ora scherzosa ora sferzante che pone il problema dell'anima e della sua immortalità e presenta in nuce quella che sarà la soluzione kantiana, intimamente connessa alla riflessione sull'agire morale. Questo pamphlet ricco di estro e fantasia, il più brillante dei suoi scritti precritici, è dunque il suo primo esperimento di un processo alle pretese della ragione.‎

‎Kant Immanuel‎

‎Per la pace perpetua‎

‎br. A oltre duecento anni dalla sua prima pubblicazione, riproponiamo al lettore il saggio di Immanuel Kant "Per la pace perpetua", contributo classico e giustamente celebre alla tradizione del pacifismo giuridico. "Il suo progetto di pacifismo giuridico," scrive Salvatore Veca nell'ampia prefazione a questa edizione, "non è solo ancorato a una filosofia della storia, ma è anche reso coerente dallo sfondo più ampio della teoria etica." Quanto possiamo ancora trovare nelle pagine di Kant sono "le impronte e le tracce vive di un progetto filosofico audace e illuminante, tanto quanto caratterizzato dalla consapevolezza della problematicità dei suoi esiti ai fini del nostro continuo approssimarci alla 'pace perpetua'". Con un saggio di Alberto Burgio.‎

‎Kant Immanuel‎

‎Per la pace perpetua‎

‎brossura‎

‎Kant Immanuel‎

‎Scritti precritici‎

‎brossura‎

‎Kant Immanuel; Agostini I. (cur.)‎

‎Dissertazioni latine. Testo latino a fronte‎

‎ril. Si presentano qui le quattro dissertazioni latine di Immanuel Kant: "De igne" (1755), "Nova dilucidatio" (1755), "Monadologia physica" (1756) e "De mundi sensibilis atque intelligibilis forma et principiis" (1770). Si tratta di quattro tesi accademiche che segnano le tappe fondamentali della carriera universitaria di Kant a Königsberg. L'interesse filosofico di questi scritti, largamente riconosciuto dagli studiosi, emerge dall'ampio raggio di motivi che percorrono trasversalmente tutto il pensiero precritico e saranno centrali anche nella fase critica: la riflessione sulla scienza, i temi metafisici, la costante preoccupazione per il problema del metodo. Fondamentale è anche il loro posto nella storia del latino moderno, in un momento storico caratterizzato dal cruciale passaggio, nella filosofia tedesca, dalla lingua dotta al volgare. Il lessico latino delle quattro dissertazioni costituisce infatti una base testuale imprescindibile per uno studio diacronico della formazione dell'apparato terminologico e concettuale della filosofia kantiana. Nell'edizione si dà altresì notizia della riscoperta, da parte del curatore, di una delle due tirature dell'edizione originale della "Dissertatio", ritenuta perduta da tutti gli editori moderni successivamente all'edizione dell'Akademie di Erich Adickes.‎

‎Kant Immanuel; Assunto R. (cur.)‎

‎Prolegomeni ad ogni futura metafisica che potrà presentarsi come scienza. Testo tedesco a fronte‎

‎br. Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento. Testo originale nell'edizione di Karl Vorländer. Traduzione di Pantaleo Carabellese. Revisione della traduzione di Rosario Assunto. Introduzione di Hansmichael Hohenegger. Per questa edizione, revisione della traduzione di Hansmichael Hohenegger.‎

‎Kant Immanuel; Benzi M. (cur.)‎

‎Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?‎

‎br. "Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo?" è il più celebre contributo alla discussione sul significato dell''Aufklärung apertasi sulle pagine della rivista mensile "Berlinische Monatsschrift". Nella presente edizione non si perde mai di vista la cornice storica entro cui scrivono Kant e i membri della Mittwochsgesellschaft, ma la fortuna di questa discussione va ben oltre il secolo dei Lumi e conta, tra i suoi protagonisti, alcuni dei più grandi esponenti della storia del pensiero occidentale. Le nozioni di "minorità" e "autonomia" parlano ancora con viva voce al nostro presente, soprattutto ai più giovani, per i quali la condizione di minorità si presenta spesso più come una necessità che come una scelta. Alfonso M. Iacono esplora nella postfazione il significato di questi concetti nel nostro tempo e li mette criticamente in discussione.‎

‎Kant Immanuel; Bontadini G. (cur.)‎

‎Critica della ragion pura‎

‎br. La Critica della ragion pura può essere riguardata come il baricentro della filosofia moderna. In quest'opera viene alla luce il problema che urgeva nella speculazione e nella cultura dei tempi nuovi, a partire da Bacone e Cartesio, imposto soprattutto dall'avvento della nuova scienza. La soluzione data da Kant sarà poi il punto di partenza di tutte le correnti filosofiche successive sino ai nostri giorni. Neppure oggi, infatti, l'influsso kantiano accenna a spegnersi, nonostante siano in atto delle mutazioni di prospettiva, rispetto a cui la problematica di Kant dovrebbe risultare inattuale.‎

‎Kant Immanuel; Celada Ballanti R. (cur.)‎

‎Il male radicale‎

‎br. Il male è l'enigma su cui ogni uomo è chiamato a interrogarsi e che esprime il fondo tragico dell'esistenza al di là delle consolanti risposte delle religioni rivelate. C'è nell'uomo, che Kant paragona a un legno storto, una innata e insopprimibile inclinazione alla malvagità che lo spinge ad allontanarsi dalla legge morale profondamente radicata nel suo cuore. La dottrina biblica del peccato originale, il "Tutti abbiamo peccato in Adamo" della Lettera ai Romani di Paolo di Tarso, vengono reinterpretati da Kant in chiave filosofica come espressione del limite, della fragilità, della finitezza dell'uomo. Nella filosofia della religione di Kant riecheggia l'inconsolabile lamento di Giobbe di fronte alla sofferenza del giusto: e proprio nella cifra di Giobbe si inscrive il senso più autentico della ricerca kantiana sul religioso e sul sacro.‎

‎Kant Immanuel; Chiodi P. (cur.)‎

‎Critica della ragion pura‎

‎br. "Quella in cui viviamo è la vera e propria epoca della critica, a cui tutto deve venire sottoposto." Questa frase, tratta dalla prima prefazione alla "Critica della ragion pura", fa intuire la portata rivoluzionaria della prospettiva inaugurata da Immanuel Kant. Il puntiglioso, abitudinario professore di Königsberg, affronta - nel secolo dei Lumi e di Newton l'esigenza di una rifondazione radicale della cultura, muovendo dall'oscura consapevolezza della necessità di far confluire ragione ed esperienza, e arrivando a delimitare nitidamente il raggio d'azione dei vari saperi. Se il metodo della scienza, così fecondo di risultati, alimenta le speranze nel progresso conoscitivo dell'umanità, d'altra parte non è in grado di offrire risposte agli interrogativi più profondi e pressanti, come il problema del libero arbitrio, dell'immortalità dell'anima, di Dio. La "Critica della ragion pura" è il capolavoro filosofico che, più di ogni altro, porta avanti lo spirito e gli ideali dell'Illuminismo: necessario è mostrare i limiti della ragione, perché, credendo di possedere verità assolute, si rischia di cadere nel fanatismo; al contempo, bisogna far valere con forza i diritti della critica razionale, se si vuole evitare che gli uomini siano schiavi di autorità e istituzioni prive di fondamento. "Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!": l'impulso di questo motto percorre l'intera filosofia di Kant, qui esposta nei suoi principi fondamentali.‎

‎Kant Immanuel; Constant Benjamin; Mori Carmignani S. (cur.)‎

‎Il diritto di mentire‎

‎br. Intorno a un tema quanto mai controverso, antico e pur sempre attuale, quale quello della menzogna, si affrontano in questo volume due grandi filosofi che rappresentano anche due differenti scuole di pensiero, l'una pienamente radicata nella Francia del dopo-rivoluzione, l'altra che proviene invece dalla vicina Germania. L'occasione è data da un breve trattato scritto nel 1797 dall'allora trentenne Benjamin Constant, che, sotto il titolo "Delle reazioni politiche" disquisisce intorno alla possibile legittimità, in precisi contesti, della menzogna. L'intervento di Constant è centrato sulla necessità che i princìpi universali, per essere accettati anche sul terreno concreto, debbano a loro volta fondarsi su princìpi definiti "intermedi" tali cioè da permetterne la concatenazione con la realtà effettiva. Ma Constant, mentre cerca di definire questa sua teoria, critica la riflessione di Immanuel Kant che "persino di fronte a degli assassini che vi chiedessero se il vostro amico, che loro stanno inseguendo, si sia rifugiato in casa vostra, la menzogna sarebbe un crimine". E il "filosofo tedesco" (così lo definisce, un po' sbrigativamente, Constant), chiamato in causa, risponde da par suo con "Su un presunto diritto di mentire per amore dell'umanità" nel quale ribatte punto su punto al "filosofo francese". E così che questo confronto acquista oggi, un significato emblematico, e anche al di là del tema, pur sempre centrale, che costituisce l'oggetto di questa querelle di fine Settecento.‎

‎Kant Immanuel; De Bianchi S. (cur.)‎

‎La fenice della natura. Scritti di geofisica e astronomia‎

‎br. Questa raccolta di scritti kantiani di geofisica e astronomia mira a rendere note alcune delle opere scientifiche di Kant in relazione sia alla scienza della sua epoca sia al sistema della filosofia trascendentale. Ai primi tre scritti squisitamente di geofisica ("Indagine sul quesito se la Terra, nel ruotare attorno al proprio asse, da cui produce l'alternarsi del giorno e della notte, abbia subito un qualche cambiamento dalla sua origine e su come si possa essere certi di questo", "Se la Terra invecchi da un punto di vista fisico", "Nuovi appunti per spiegare la teoria dei venti") si aggiungono una recensione dell'opera di Silberschlag sulla cometa del 23 luglio 1762 e gli scritti "Sui vulcani della Luna" (1785) e "Qualcosa sull'influsso della Luna sul clima" (1794). La raccolta contiene anche "Estratto della Storia della natura e Teoria del cielo di Kant" (1791), a cura di J.F. Gensichen, che è pubblicata per la prima volta in italiano e contiene una breve versione della cosmologia kantiana.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€19.00 Buy

‎Kant Immanuel; Desideri F. (cur.); Portera M. (cur.)‎

‎Che cosa significa orientarsi nel pensiero?‎

‎br. Nell'ottobre del 1786, Kant si risolse a prendere posizione nella disputa circa il presunto spinozismo di Lessing, accesasi tra il campione dell'illuminismo berlinese Moses Mendelssohn e il fideista Friedrich Jacobi, autore delle celebri Lettere sulla dottrina di Spinoza. Lo fece con il breve scritto "Che cosa significa orientarsi nel pensiero?". La domanda alla quale Kant cerca di rispondere riguarda come si possa orientare il pensiero nelle questioni di confine che oltrepassano sia il piano logico-formale della razionalità sia quello trascendentale del suo rapporto a priori con la forma dell'esperienza. A partire, anzitutto, dalla questione relativa alla conoscibilità di Dio: alla pensabilità del suo concetto e alla dimostrazione razionale della sua esistenza. Il carattere esemplare del saggio kantiano sta nel modo in cui affronta questo nodo fino a convertire la domanda metafisica per eccellenza nel problema dell'orientamento in filosofia. Così il saggio assume un valore paradigmatico sia per la filosofia kantiana, per il suo carattere intimamente critico, sia per il pensare filosofico in generale.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€5.61 Buy

‎Kant Immanuel; Desideri F. (cur.); Portera M. (cur.)‎

‎Che cosa significa orientarsi nel pensiero?‎

‎br. Nell'ottobre del 1786, Kant si risolse a prendere posizione nella disputa circa il presunto spinozismo di Lessing, accesasi tra il campione dell'illuminismo berlinese Moses Mendelssohn e il fideista Friedrich Jacobi, autore delle celebri Lettere sulla dottrina di Spinoza. Lo fece con il breve scritto "Che cosa significa orientarsi nel pensiero?". La domanda alla quale Kant cerca di rispondere riguarda come si possa orientare il pensiero nelle questioni di confine che oltrepassano sia il piano logico-formale della razionalità sia quello trascendentale del suo rapporto a priori con la forma dell'esperienza. A partire, anzitutto, dalla questione relativa alla conoscibilità di Dio: alla pensabilità del suo concetto e alla dimostrazione razionale della sua esistenza. Il carattere esemplare del saggio kantiano sta nel modo in cui affronta questo nodo fino a convertire la domanda metafisica per eccellenza nel problema dell'orientamento in filosofia. Così il saggio assume un valore paradigmatico sia per la filosofia kantiana, per il suo carattere intimamente critico, sia per il pensare filosofico in generale.‎

‎Kant Immanuel; Esposito C. (cur.)‎

‎Critica della ragion pura. Testo tedesco a fronte‎

‎ril. Immanuel Kant (1724-1804) è uno di quei pochi pensatori che dividono il tempo con la loro filosofia, tanto che dopo di lui si può parlare soltanto di una filosofia post-kantiana, anche qualora si trattasse di un pensiero anti-kantiano. E in particolare la "Critica della ragion pura" è una di quelle opere senza le quali non solo non capiremmo l'intera vicenda della filosofia moderna, ma mancheremmo di una chiave decisiva per introdurci alla problematica e al lessico del dibattito filosofico dall'Ottocento fino ai nostri giorni. In quest'opera Kant afferma che l'unica metafisica possibile è quella dell'esperienza, e che a sua volta l'esperienza è guidata dalle forme rigorosamente "a priori" dell'intelletto, cioè di un puro "io" pensante.‎

‎Kant Immanuel; Foucault M. (cur.)‎

‎Antropologia dal punto di vista pragmatico‎

‎br. Nell'"Antropologia" Immanuel Kant riordina la mole immensa di materiali di carattere storico e antropologico raccolti nell'arco di un'intera vita. Opera a lungo trascurata, si tratta in realtà di una tappa decisiva di un'epoca che stava per convertire le domande fondamentali della storia della metafisica, della gnoseologia, della morale e della religione in quella che per Kant era ormai diventata la domanda essenziale: Che cos'è l'uomo? Si inaugurava cosi la nostra modernità filosofica, che vedrà nell'uomo non solo l'origine e il fondamento di ogni sapere, ma anche la ragion d'essere e il principio di ogni trasformazione del mondo e di ogni intervento su di esso. L'antropologia kantiana indaga infatti l'uomo come essere sociale trasformato dalle istituzioni, al fine di svilupparne le attitudini, dotarlo di costumi, rafforzarne le facoltà, disciplinarne la volontà, orientarne i desideri e governarne la libertà. Michel Foucault incontra I''Antropologia" di Kant verso la fine degli anni cinquanta, facendone l'oggetto della sua tesi complementare, costituita dalla traduzione del testo kantiano, accompagnata da un lavoro di annotazione e dal testo che funge da introduzione.‎

‎Kant Immanuel; Foucault Michel‎

‎Che cos'è l'illuminismo?‎

‎br. Che cos'è l'Illuminismo? Secondo Foucault è questa la domanda ultima cui la filosofìa tenta di rispondere da sempre. Ed è questa la domanda cui magistralmente ha risposto uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi: Immanuel Kant. E attraverso le parole di Kant e l'analisi accurata di Foucault che il concetto di Illuminismo si scopre essere una stimolante interrogazione critica sul presente, sui limiti della conoscenza e sul loro possibile superamento.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€3.70 Buy

‎Kant Immanuel; Garroni E. (cur.); Hohenegger H. (cur.)‎

‎Critica della facoltà di giudizio‎

‎br. Accanto alla "Critica della ragione pura" e alla "Critica della ragione pratica", la "Critica della facoltà di giudizio" è il terzo capolavoro dell'impresa critica di Immanuel Kant: non solo il suo compimento, ma anche e soprattutto il suo ripensamento e insieme la sua fondazione. È una rigorosa "critica del gusto" che ha il suo centro nell'universale comunicabilità di esseri razionali e finiti quali sono gli uomini, ed è come tale premessa essenziale dell'intero svolgimento dell'estetica successiva. Ma la riflessione che essa svolge è estetica e mediatamente anche logica, e coinvolge molti altri temi strettamente interconnessi. Sempre su base estetica, vi si delinea infatti, innanzi tutto, una modernissima epistemologia, un esame critico del finalismo che sarebbe proprio della cosiddetta "materia vivente" (del quale Kant dà una versione singolarmente avanzata per i suoi tempi e forse oggi ancora insuperata) e infine una giustificazione e delimitazione del pensare filosofico. Nell'estetica kantiana è quindi ricompreso il problema che la filosofia critica pone a se stessa, in quanto questa non è giustificata dalle condizioni del conoscere che si sforza di esplicitare ed è tuttavia indispensabile per la comprensione dell'esperienza in genere e di quella universale comunicabilità che è il lascito prezioso (e tutt'altro che assimilabile a una "metafisica della ragione") dell'illuminismo kantiano.‎

‎Kant Immanuel; Gonnelli F. (cur.)‎

‎Scritti di storia, politica e diritto‎

‎br. Assieme alla prima parte della "Metafisica dei costumi", questi scritti costituiscono l'intero "corpus" del pensiero giuridico-politico di Kant. Essi sono inoltre la fonte principale per la comprensione della sua dottrina etico-politica della storia nonché delle connessioni tra questa e la "storia naturale" del genere umano. La presente traduzione è stata condotta sulla edizione della Accademia delle Scienze di Berlino (1902 sgg.), comparata con quella di W. Weischedel (Frankfurt a. M. 1964). I testi di "Per la pace perpetua" e "Sul detto comune" sono stati ricontrollati sulla recente edizione critica di H. F. Kleme (Hamburg 1992).‎

‎Kant Immanuel; Habermas Jürgen; Foucault Michel; Curi U. (cur.)‎

‎Che cos'è l'illuminismo‎

‎brossura Che cos'è l'illuminismo? È questa la domanda a cui la filosofia tenta di rispondere da sempre. E a tale domanda hanno provato a rispondere tre dei più grandi pensatori di tutti i tempi: Immanuel Kant, Michel Foucault e Jürgen Habermas. Questo volume curato da Umberto Curi ha il pregio di ordinare e far dialogare tra loro tre saggi strettamente connessi: origine di tutto è la riflessione di Kant sul concetto di Aufklärung, cui fanno seguito l'interpretazione data da Foucault e il successivo studio condotto da Habermas sull'analisi del francese. A partire dal testo kantiano, che in un certo senso ha inaugurato il discorso filosofico della modernità, una stimolante interrogazione critica sul presente, sui limiti della conoscenza e sul loro possibile superamento.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€9.50 Buy

‎Kant Immanuel; Habermas Jürgen; Foucault Michel; Curi U. (cur.)‎

‎Che cos'è l'illuminismo‎

‎brossura Che cos'è l'illuminismo? È questa la domanda a cui la filosofia tenta di rispondere da sempre. E a tale domanda hanno provato a rispondere tre dei più grandi pensatori di tutti i tempi: Immanuel Kant, Michel Foucault e Jürgen Habermas. Questo volume curato da Umberto Curi ha il pregio di ordinare e far dialogare tra loro tre saggi strettamente connessi: origine di tutto è la riflessione di Kant sul concetto di Aufklärung, cui fanno seguito l'interpretazione data da Foucault e il successivo studio condotto da Habermas sull'analisi del francese. A partire dal testo kantiano, che in un certo senso ha inaugurato il discorso filosofico della modernità, una stimolante interrogazione critica sul presente, sui limiti della conoscenza e sul loro possibile superamento.‎

‎Kant Immanuel; Hinske N. (cur.); Sadun Bordoni G. (cur.)‎

‎Lezioni sul diritto naturale (Naturrecht Feyerabend). Testo tedesco a fronte‎

‎ril. Per il successo della filosofia di Kant non meno importanti delle opere pubblicate furono le trascrizioni delle lezioni, che circolarono in tutta la Germania in innumerevoli copie. Esse costituiscono da circa trent'anni un oggetto centrale della Kantforschung. Di queste lezioni, una parte significativa è rappresentata dai corsi che Kant tenne regolarmente sul diritto naturale, dei quali ci è rimasta oggi una sola trascrizione manoscritta, relativa a quello tenuto nel semestre estivo del 1784. Si tratta però di un testo di grande importanza: Kant tenne infatti il corso mentre stava finendo di scrivere la Fondazione della metafisica dei costumi onde i due testi si illuminano a vicenda, aprendo scorci importanti per comprendere la filosofia morale kantiana in un suo snodo decisivo. Tale corrispondenza tra i due scritti non è certo casuale: Kant era infatti fermamente convinto che lo studio del diritto presupponesse una formazione filosofica e que le lezioni sul diritto naturale iniziano infatti con una presentazione della sua filosofia pratica in generale. Dal punto di vista della filosofia del diritto, un motivo centrale d'interesse di queste lezioni è che costituiscono la prima presentazione organica del pensiero giuridico di Kant, tredici anni prima della Metafisica dei costumi (1797). Esse consentono perciò di gettare uno sguardo nuovo sull'evoluzione di tale pensiero e inoltre sulla formazione della filosofia della storia e della politica di Kant.‎

‎Kant Immanuel; Marietti A. M. (cur.)‎

‎Critica della ragion pratica. Testo tedesco a fronte‎

‎br. Seconda delle Critiche kantiane, la Critica della ragione pratica raccoglie, in una trattazione vasta e sistematica, il pensiero del grande filosofo tedesco sulla dimensione morale dell'agire umano. Kant affronta in questo testo la questione centrale ed eminentemente "pratica" dell'etica, alla luce di concetti di derivazione metafisica quali l'idea di Dio, dell'anima e della libertà. Proposto in una traduzione al tempo stesso chiara e fedele e presentato da un ampio saggio introduttivo, il testo è corredato da un apparato puntuale di note esplicative che costituiscono un essenziale strumento di accesso e comprensione alla grande costruzione filosofica della scienza morale kantiana.‎

‎Kant Immanuel; Marietti A. M. (cur.)‎

‎Critica della ragione pura‎

‎brossura Nella "Critica della ragion pura", che è considerata uno dei vertici della filosofia occidentale, Kant esamina le capacità e le possibilità della ragione e gli errori a cui è inevitabilmente portata se pretende di andare al di là delle sue possibilità. La grande critica kantiana sul problema della conoscenza è qui accompagnata da note esplicative e informative che intendono rendere il testo accessibile a un pubblico vasto.‎

‎Kant Immanuel; Mathieu V. (cur.)‎

‎Critica della ragion pratica. Testo tedesco a fronte‎

‎brossura‎

‎Kant Immanuel; Meo O. (cur.)‎

‎Sull'organo dell'anima. Testo, lettere, manoscritti. Testo tedesco a fronte‎

‎brossura Il libro raccoglie le riflessioni scritte da Kant nel 1795 intorno al volumetto dell'anatomista e fisiologo Samuel Thomas Soemmerring Sull'organo dell'anima, lo scambio epistolare relativo e i tre Entwürfe («progetti» o minute) che precedettero la redazione del testo definitivo. Alla trattazione della questione della sede dell'anima e del suo possibile organo, che si situa all'interno di una più generale riflessione sulla metafisica, Kant unisce il sintetico riferimento ad altri temi non meno importanti: il potenziale conflitto giurisdizionale fra filosofia e medicina, preannunzio delle questioni affrontate nel Conflitto delle Facoltà; il concetto di organizzazione della materia e l'annessa distinzione fra meccanico-matematico e dinamico-qualitativo; il problema della scientificità della chimica, unito all'attenzione per la sua evoluzione teorica e sperimentale; le questioni, di interesse teoretico-conoscitivo, dell' «autointuizione» e del ruolo dell'immaginazione. L'insieme di questi testi costituisce così una sorta di epitome dei temi scientifici e filosofici che in quel torno di tempo occupavano il pensiero di Kant e che costituirono oggetto delle sue trattazioni pubbliche e private a partire dalla seconda metà degli anni '90, epoca in cui iniziò la redazione dell'Opus postumum.‎

‎Kant Immanuel; Merker N. (cur.)‎

‎Per la pace perpetua‎

‎br. Per il grande filosofo tedesco la «pace perpetua» è il luogo in cui con maggiore chiarezza appare il nesso indissolubile tra morale e politica, che occupa un posto centrale nella sua filosofia della storia. Kant aveva una concezione ottimistica della storia, una concezione che noi non abbiamo più. Ma le sue idee restano tra le più audaci e illuminanti che mai siano state concepite sul grande tema e costituiscono, ancora oggi, una base di discussione e un sicuro orientamento per chiunque sia convinto che il problema dell'eliminazione della guerra è il problema cruciale del nostro tempo. [...] «Qui, come negli articoli precedenti, non si tratta di filantropia ma di diritto, e ospitalità significa quindi il diritto di uno straniero, che arriva sul territorio altrui, di non essere trattato ostilmente. Può venirne allontanato, se ciò è possibile senza suo danno, ma fino a che dal canto suo si comporta pacificamente, l'altro non deve agire ostilmente contro di lui». [...] «un diritto di visita spettante a tutti gli uomini, quello cioè di offrirsi alla socievolezza in virtú del diritto al possesso comune della superficie della Terra, sulla quale, essendo sferica, gli uomini non possono disperdersi all'infinito, ma devono da ultimo tollerarsi nel vicinato, nessuno avendo in origine maggior diritto di un altro ad una porzione determinata della Terra». Prefazione di Noberto Bobbio.‎

‎Kant Immanuel; Mordacci R. (cur.)‎

‎Idea per una storia universale in prospettiva cosmopolitica. Testo tedesco a fronte‎

‎br. La più incisiva esposizione delle tesi di Kant sulla filosofia della storia, rappresentata qui per la prima volta in Italia come opera a sé stante. Ne mettono in risalto il valore filosofico anche il testo originale a fronte e uno specifico apparato introduttivo e critico.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€11.40 Buy

‎Kant Immanuel; Mordacci R. (cur.)‎

‎Idea per una storia universale in prospettiva cosmopolitica. Testo tedesco a fronte‎

‎br. La più incisiva esposizione delle tesi di Kant sulla filosofia della storia, rappresentata qui per la prima volta in Italia come opera a sé stante. Ne mettono in risalto il valore filosofico anche il testo originale a fronte e uno specifico apparato introduttivo e critico.‎

‎Kant Immanuel; Pancaldi M. (cur.)‎

‎Per la pace perpetua. La pace come destinazione etica e politica della storia dell'umanità‎

‎brossura‎

‎Kant Immanuel; Tagliapietra A. (cur.)‎

‎Bisogna sempre dire la verità?‎

‎br. Da bambini ci viene insegnato che bisogna dire sempre la verità. Ma quando diventiamo adulti, se continuiamo a dire la verità sempre e in ogni caso, la nostra vita diventa un inferno. Nel 1796, il giovane Benjamin Constant scriveva che il dovere morale di dire la verità inteso incondizionatamente rende impossibile qualsiasi società. A prova di questa affermazione Constant riportava la tesi di un non meglio identificato filosofo tedesco, giunto ad affermare che la menzogna restava un crimine, anche se detta a un assassino che ci chiedesse se un nostro amico, da lui perseguitato, è ospitato in casa nostra. Il vecchio Kant si riconobbe nella posizione del filosofo tedesco e scrisse, a pochi mesi di distanza, la sua replica: un breve saggio dal titolo Sul presunto diritto di mentire per amore dell'umanità. Ma il tema della veridicità assoluta, come documentano i testi raccolti qui, attraversa tutta l'opera kantiana, alla ricerca di quella trasparenza in cui la vita e la verità passano l'una nell'altra, senza zone d'ombra: il sogno della filosofia, oppure il suo più terribile incubo?‎

‎Kant Immanuel; Tagliapietra A. (cur.)‎

‎La fine di tutte le cose‎

‎br. Come ha scritto Jacob Taubes, nelle pagine de "La fine di tutte le cose" l'opera forse più ingiustamente trascurata dell'ultima fase della vita del grande maestro di Konigsberg - Kant conduce l'ambizioso progetto filosofico di "tradurre le dichiarazioni metafisiche dell'escatologia cristiana in una sorta di escatologia trascendentale". L'escatologia trascendentale ruota attorno a un duplice interrogativo: perché, in generale, gli uomini si aspettano una fine del mondo? E se questa viene anche loro concessa, perché proprio una fine che, per la maggior parte del genere umano, fa paura? Per Kant l'antica profezia apocalittica di San Giovanni prefigura, in simboli e immagini, il limite estremo della stessa attività del pensare, delineando la struttura paradossale di un "concetto con cui, al tempo stesso, l'intelletto ci abbandona e, addirittura, ha fine ogni pensiero".‎

‎Kant Immanuel; Tribuzio G. (cur.)‎

‎Pedagogia‎

‎brossura‎

MareMagnum

Luni Editrice
Milano, IT
[Books from Luni Editrice]

€15.20 Buy

‎Kant Immanuel; Tribuzio G. (cur.)‎

‎Pedagogia‎

‎brossura‎

‎Kant Immanuel; Valagussa F. (cur.)‎

‎Critica del giudizio‎

‎br. Commento ragionato alla Critica del giudizio di Kant, opera imprescindibile per comprendere l'intera riflessione estetica moderna e contemporanea. Il saggio introduttivo, che contestualizza storicamente la dottrina kantiana del giudizio estetico e teleologico, presenta le problematiche interne al testo e individua i luoghi di maggiore intensità concettuale; la scelta dei brani è corredata da un apparato di commento che illustra ogni singolo estratto alla luce dell'architettura complessiva del criticismo kantiano, anche avvalendosi di un indice ragionato dei concetti fondamentali.‎

‎Kant Immanuel; Valagussa F. (cur.)‎

‎Prima introduzione alla «Critica del giudizio». Testo tedesco a fronte‎

‎br. La prima introduzione alla "Critica del giudizio" venne scritta, ma non pubblicata, da Kant. Fu rinvenuta da Dilthey nel 1889 presso l'università di Rostock ed editata solo nel 1914. L'opera viene considerata essenziale in quanto chiave interpretativa per comprendere la "Critica del giudizio" come tentativo diretto a creare un sistema filosofico mediando tra la "Critica della ragione pura" e la "Critica della ragione pratica".‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€13.30 Buy

‎Kant Immanuel; Veneroni S. (cur.)‎

‎Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive‎

‎brossura I "Gedanken" rappresentano il primo momento sintetico della speculazione kantiana. In essi è affrontata la celebre querelle delle forze vive, occasionata da Leibniz nel 1686 nei riguardi della filosofia cartesiana attorno al tema della conservazione della quantità di moto. Già da questo primo scritto emerge chiaramente il filo conduttore che attraversa tutta la ricerca scientifica di Kant, volta al perseguimento di una descrizione sistematica dell'universo, antecedentemente determinata (a priori), secondo l'indirizzo programmatico della scienza "classica", vale a dire in assoluta conformità rispetto alla legge di causalità e al principio di ragion sufficiente, secondo cui: posita ratione, ponitur rationatum.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€85.50 Buy

‎Kant Immanuel; Veneroni S. (cur.)‎

‎Pensieri sulla vera valutazione delle forze vive‎

‎brossura I "Gedanken" rappresentano il primo momento sintetico della speculazione kantiana. In essi è affrontata la celebre querelle delle forze vive, occasionata da Leibniz nel 1686 nei riguardi della filosofia cartesiana attorno al tema della conservazione della quantità di moto. Già da questo primo scritto emerge chiaramente il filo conduttore che attraversa tutta la ricerca scientifica di Kant, volta al perseguimento di una descrizione sistematica dell'universo, antecedentemente determinata (a priori), secondo l'indirizzo programmatico della scienza "classica", vale a dire in assoluta conformità rispetto alla legge di causalità e al principio di ragion sufficiente, secondo cui: posita ratione, ponitur rationatum.‎

‎Kant Immanuel; Vidari G. (cur.)‎

‎La metafisica dei costumi‎

‎br. Progettata nel 1785, ma pubblicata solo nel 1797 dopo lunga elaborazione, "La metafisica dei costumi" fornisce la trattazione più sistematica e definitiva del pensiero politico e giuridico di Kant. Il ritardo con cui il «sistema della metafisica tanto della natura quanto dei costumi», condotto secondo 'esigenze critiche', andò alle stampe, fu dovuto da un lato all'insoddisfazione dell'autore per alcune parti dell'opera e dall'altro alle difficoltà frapposte dalla censura prussiana. Le due parti dell'opera comparvero dapprima separatamente: i 'Princìpi metafisici della Dottrina del diritto', nel gennaio del 1797; i 'Princìpi metafisici della Dottrina della virtù'.‎

‎Kant Immanuel; Volpi F. (cur.)‎

‎Che cosa significa orientarsi nel pensiero?‎

‎br.‎

‎Kantzá Giuliana‎

‎Teresa fra angoscia e godimento. Psicoanalisi di una santa‎

‎ill., br. Santa Teresa d'Avila depone nei suoi scritti la traccia del reale che ha attraversato la sua straordinaria vita, in un linguaggio mistico aperto a un taglio da cui sgorga l'effetto di Verità. Il testo ripercorre le scansioni logiche del suo percorso; Teresa è "imbambolata" dall'angoscia che la stringe e la attanaglia; ma l'angoscia è, come dice Lacan, "l'affetto che non inganna", che la spinge verso il "vuoto" lì dove paga "la sua libbra di carne" per aprirsi alla domanda d'amore, per spingersi verso il "più di godimento" che Bernini ha trascritto nella sua opera. Santa Teresa, donna del desiderio, patisce le maglie strette della chiesa-istituzione, la diffidenza e l'incredulità dei confessori, ma lei, donna del coraggio, non cede sul suo desiderio e troverà, infine, accoglienza e ascolto nei buoni padri gesuiti. Illuminata dall'Amore, "l'Amore vuole opere" dice lei, senza risorse, procede con le sue fondazioni e sempre, in un incessante transfert d'amore, trova chi, trascinato dal suo desiderio, rapito dalla sua passione, le fornisce i mezzi. Affronta viaggi pericolosi, difficili; ma nascono i suoi monasteri, cresce il suo ordine, che si richiama all'originaria tradizione dell'antico Carmelo; e in questo incessante lavoro, effetto e testimonianza d'amore, si moltiplicano le estasi, i rapimenti, i voli mistici. Grande politica, senza mai cedere sul suo desiderio, lavora gli ostacoli, gli "inciampi" e usa le sue relazioni con la grande nobiltà spagnola...‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
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‎Kantzá Giuliana‎

‎Teresa fra angoscia e godimento. Psicoanalisi di una santa‎

‎ill., br. Santa Teresa d'Avila depone nei suoi scritti la traccia del reale che ha attraversato la sua straordinaria vita, in un linguaggio mistico aperto a un taglio da cui sgorga l'effetto di Verità. Il testo ripercorre le scansioni logiche del suo percorso; Teresa è "imbambolata" dall'angoscia che la stringe e la attanaglia; ma l'angoscia è, come dice Lacan, "l'affetto che non inganna", che la spinge verso il "vuoto" lì dove paga "la sua libbra di carne" per aprirsi alla domanda d'amore, per spingersi verso il "più di godimento" che Bernini ha trascritto nella sua opera. Santa Teresa, donna del desiderio, patisce le maglie strette della chiesa-istituzione, la diffidenza e l'incredulità dei confessori, ma lei, donna del coraggio, non cede sul suo desiderio e troverà, infine, accoglienza e ascolto nei buoni padri gesuiti. Illuminata dall'Amore, "l'Amore vuole opere" dice lei, senza risorse, procede con le sue fondazioni e sempre, in un incessante transfert d'amore, trova chi, trascinato dal suo desiderio, rapito dalla sua passione, le fornisce i mezzi. Affronta viaggi pericolosi, difficili; ma nascono i suoi monasteri, cresce il suo ordine, che si richiama all'originaria tradizione dell'antico Carmelo; e in questo incessante lavoro, effetto e testimonianza d'amore, si moltiplicano le estasi, i rapimenti, i voli mistici. Grande politica, senza mai cedere sul suo desiderio, lavora gli ostacoli, gli "inciampi" e usa le sue relazioni con la grande nobiltà spagnola...‎

‎Kaplan Abraham; Scarafile G. (cur.)‎

‎Il duologo. La vita del dialogo‎

‎br. Il dialogo è sempre una vera forma di comunicazione? In molti casi non succede, piuttosto, che sia un monologo a due voci nel quale si aspetta che l'altro finisca di parlare, per imporre il proprio punto di vista? In questo testo, per la prima volta tradotto in italiano, Kaplan tocca diversi temi della filosofia del dialogo - il rapporto tra mutualità e reciprocità, tra collettività e comunità, il ruolo dell'individualità - in costante confronto con pensatori come Buber e Chomsky, ed elabora la categoria di duologo per descrivere quelle situazioni in cui non si parla davvero con qualcuno, ma a qualcuno. Così l'io resta rinchiuso in se stesso, invece di essere proteso verso l'altro: la chiave per recuperare una comunicazione autentica, infatti, sta nel riconoscere la propria incompiutezza, che viene completata nell'incontro con l'altro, e nell'apertura all'ascolto, che permette di essere pienamente umani.‎

‎Kaplan Helen S.‎

‎Manuale illustrato di terapia sessuale‎

‎br. Un manuale conciso e pratico, dedicato a problemi che molti, direttamente o indirettamente, si trovano a dover affrontare. L'ha scritto una studiosa dei problemi del sesso, Helen Singer Kaplan. Il libro esamina la natura e le cause delle disfunzioni sessuali e descrive le tecniche fisiche idonee a superarle. Per ciascuna delle principali disfunzioni (nel caso della donna: frigidità, disfunzioni orgasmiche, vaginismo; nel caso dell'uomo: impotenza, eiaculazione precoce, eiaculazione ritardata) l'autrice propone una serie di tecniche terapeutiche, di specifici "compiti erotici", che l'esperienza ha dimostrato assai utili e efficaci nel donare o ridonare l'efficienza sessuale. Di queste tecniche danno un'illustrazione esplicita e diretta i disegni di David Passalacqua che corredano funzionalmente il testo.‎

‎Kaplan Helen S.‎

‎Nuove terapie sessuali‎

‎br. L'urgente necessità di risolvere i problemi sessuali e le grandi promesse offerte dai nuovi metodi terapeutici hanno suscitato un profondo aumento dell'interesse per questo campo, sia da parte degli addetti ai lavori sia da parte del grande pubblico. Da questo punto di vista Nuove terapie sessuali di Helen Singer Kaplan rappresenta un testo imprescindibile per chiunque si accosti all'argomento. In esso, la celebre sessuologa americana descrive il trattamento delle sei disfunzioni sessuali più note - per gli uomini, la disfunzione erettiva, l'eiaculazione precoce e quella ritardata; per le donne, la disfunzione sessuale generale, quella orgasmica e il vaginismo -, fornendo un quadro chiaro dell'intero processo di trattamento, nonché della teoria che ne sta alla base. L'autrice descrive l'anatomia e la fisiologia della reazione sessuale, e rintraccia le cause biologiche e psicologiche delle disfunzioni che possono caratterizzarla. Il metodo che utilizza pone l'attenzione sul sintomo sessuale e sul raggiungimento di un miglior funzionamento di questa sfera. Esso combina teorie psicoanalitiche e compiti sessuali, che la coppia esegue a casa, con sedute psicoterapeutiche nello studio medico. Il trattamento di solito è breve, non richiedendo più di quindici sedute nella maggior parte dei casi. Alla descrizione di 39 casi, si affiancano alcuni disegni che illustrano i compiti prescritti più di frequente.‎

‎Kapleau Philip‎

‎I tre pilastri dello zen. Insegnamento, pratica e illuminazione‎

‎ill. Lo zen è una pratica religiosa fondata su un metodo singolare il cui scopo è il risveglio, cioè l'autorealizzazione. Basato sui più profondi insegnamenti del Buddha, fu portato dall'India alla Cina, dove se ne svilupparono le pratiche e i metodi caratteristici, e in seguito fu ulteriormente elaborato, nel corso dei secoli, in Giappone, in Corea e in Vietnam. Il buddhismo zen è pertanto il compimento delle esperienze spirituali di un certo numero di civiltà asiatiche. Oggi in Giappone, uomini e donne di ogni ceto sociale, quotidianamente, nelle loro abitazioni, nei templi e nei monasteri, si impegnano attivamente nello zazen, la principale disciplina dello zen, a testimonianza della vitalità e dell'attualità della sua tradizione. Questo libro, che fin dalla sua prima apparizione, per la sua semplicità e la sua autenticità è diventato la migliore introduzione per gli occidentali alla pratica dello zen, delinea con sicurezza i principi e i metodi del buddhismo zen attraverso le parole dei maestri zen giapponesi sia antichi che moderni, fornendo al lettore una mappa e una bussola con cui costantemente orientarsi a ogni passo lungo la via che porta all'autorealizzazione.‎

‎Karawatt Matteo‎

‎Oltre il corpo oltre la mente. Strutture e dinamiche della costituzione umana nella visione yoga‎

‎brossura I veggenti yogi arrivano a scoprire le leggi fondamentali del mondo fenomenico usando un loro metodo scientifico ed empirico, esperienziale e di osservazione, cioè l'intuizione meditativa. Le tecniche che conducono alla realizzazione del nucleo-Sé della costituzione umana, cioè le tecniche yogiche di purificazione, di irrobustimento delle strutture psicofisiche e le tecniche meditative, hanno in Oriente lo status di sastra, ossia di scienza. Questo libro si rivolge ai praticanti di yoga, agli studiosi, agli psicologi, ai religiosi, agli sportivi. In altre parole, si rivolge a tutti coloro che vogliono capire l'uomo nel suo insieme: corpo-anima-mente. Si tratta quindi di un libro veramente per tutti.‎

‎Karche Vincent‎

‎I 12 insegnamenti degli alberi per migliorare la nostra vita. Il metodo per vivere meglio imparando dalla natura‎

‎ill., ril. La più grande lezione che la foresta ci offre è legata alla "presenza": a contatto con gli alberi e osservando le strategie che mettono in atto per rimanere in vita, ci riconnettiamo con noi stessi, al qui e ora. Basandosi sulla sua esperienza come guardaboschi, che lo ha portato a contatto costante con la natura e con gli insegnamenti dei nativi americani del Québec, Vincent Karche ci offre 12 lezioni fondamentali da applicare al nostro quotidiano per vivere in armonia con lo scorrere del tempo e favorire il benessere psicofisico. Suddiviso in quattro parti, che corrispondono alle quattro stagioni, ma anche alle fasi della vita (nascita e abbondanza, maturazione, riposo e transizione, pacificazione), questo libro ci guida verso una nuova consapevolezza volta a migliorare la nostra vita di tutti i giorni. Completano il tutto alcuni esercizi pratici legati alla respirazione, da svolgere all'aperto, possibilmente in un bosco.‎

‎Kardec Allan‎

‎Il libro dei medium‎

‎brossura Il libro si rivolge non solo ai medium ma a tutti coloro che si interessano di spiritismo, poiché tutti posseggono qualità medianiche, e in quest'opera sono indicati i mezzi per portarle alla luce.‎

‎Kardec Allan‎

‎Il mondo degli spiriti. Spiritismo, reincarnazione, apparizioni, infestazioni‎

‎br. Dopo il "Libro degli spiriti", pubblicato per la prima volta nel 1857, Allan Kardec giudicò opportuno continuare il discorso iniziato con quel testo - del quale era stato "curatore" e parziale autore - con la pubblicazione di una rivista, che vide la luce agli inizi del 1858 sotto il nome di "Revue Spirite". Kardec la diresse per undici anni, cioè fino alla morte, facendone uno strumento che perfezionava e completava il sistema filosofico della dottrina spiritualista da lui elaborata. Pertanto, la scelta degli articoli e degli argomenti, l'impostazione di fondo e numerosi scritti originali e commenti si devono proprio al pensiero e alla penna dello stesso Kardec. Attingendo alla ricca miniera costituita dalle annate della "Revue", è stato così possibile riunire ora in un volume gli scritti più interessanti e originali, scelti e coordinati per argomento. In particolare, questo libro raccoglie casi, commenti e comunicazioni relativi a quei fenomeni che vengono comunemente definiti come "ossessioni" e "possessioni", cercando di darne adeguate spiegazioni alla luce dello spiritismo e delle teorie propugnate e diffuse da Allan Kardec.‎

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