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‎Ponzio A. (cur.); Petrilli S. (cur.)‎

‎Semioetica‎

‎brossura In epoca di comunicazione globale l'uomo, unico animale semiotico, cioè capace di riflessione sui segni e sul comunicare, ha una grande responsabilità nei confronti della vita e della sua qualità, nonché dell'intero sistema planetario. La semiotica non può esimersi da una riflessione cruciale della conteporaneità: la sua antica vocazione a "far star bene la vita" occupandosi, come "semeiotica", dei sintomi, soprattutto in ragione della sempre maggiore interferenza nella comunicazione, tra la sfera storico-sociale e quella biologica, tra la sfera culturale e quella naturale, tra semiosfera e biosfera.‎

‎Ponzio Augusto‎

‎Con Emmanuel Lévinas. Alterità e identità‎

‎brossura Le delimitazioni di ordine etico-normativo, giuridico e politico della responsabilità individuale, le leggi dello scambio eguale, le funzioni fissate dai ruoli e dalla posizione sociale, le distinzioni sancite dalla legge fra identità individuali, ciascuna con la propria sfera di libertà e di imputabilità: nulla di tutto questo riesce a eliminare né a ridurre l'esposizione all'altro, a sciogliere l'intrico fra l'io e l'altro, a eliminare la non-indifferenza per l'altro, a evitare la responsabilità senza alibi nei suoi confronti.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€26.60 Buy

‎Ponzio Augusto‎

‎Elogio dell'infunzionale. Critica dell'ideologica della produttività‎

‎br. "Bisognerebbe, contro la prospettiva della 'valorizzazione del capitale umano', nel senso del valore di scambio e del 'profitto immateriale', decidersi a rivendicare al più presto, e con forza, il diritto all'infunzionalità. Il diritto alla vita, fino a quando non lo si colleghi saldamente con il diritto all'infunzionalità, resta dentro a una visione dell'uomo come mezzo, ridotto a capitale che bisogna valorizzare 'per tutta la durata della vita attiva'...". (Augusto Ponzio)‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€14.25 Buy

‎Ponzio Augusto‎

‎Fuori luogo. L'esorbitante nella riproduzione dell'identico‎

‎br. Fuori luogo è la singolarità di ciascuno, il proprio sé irriducibile all'io, all'individuo, all'identità, e inevitabilmente coinvolto nel rapporto con altri e, in questo senso, unico, incomparabile, irriducibilmente altro. Utopia rispetto al ruolo, alla posizione, alla funzione, alla comunità, all'appartenenza, all'identità. Fuori luogo è trovarsi esposto, senza riparo, senza protezioni, senza giustificazioni, senza scappatoie, senza alibi. La singolarità non indifferente all'altro è l'esorbitante nella riproduzione dell'identico, condizione della riproduzione di questa forma sociale che si impone come mondiale, globale. Fuori luogo è fuori genere, fuori appartenenza, e di conseguenza destituzione del soggetto. È l'uscita dal ruolo di soggetto, dagli agglomerati di soggetti, dalle comunità, dai popoli. Fuori luogo è fuori dai luoghi del discorso, dalla definizione, dallo stereotipo, fuori nome, fuori dalla predicazione dell'essere, dalla pretesa di chiudere con l'altro. È ritorno alla parola che ascolta, che non toglie tempo all'altro, è andare incontro all'altro.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€20.90 Buy

‎Ponzio Augusto‎

‎In altre parole‎

‎br. L'altra parola e l'ascolto - Vivendo la parola - Parola e irreversibilità del rapporto io-altro -Due astrazioni fuorvianti l'individuo parlante e la sua lingua - L'altra parola di ciascuno -La parola tra silenzio e tacere L'ascolto parla - Dalla linguistica del silenzio alla linguistica del tacere Linguistica del silenzio e silenzio della comunicazione - Ascolto libero come incontro di parole che non sono né da "prendere" da parte di chi parla, né da "afferrare" da parte di chi ascolta - Libertà della parola dai luoghi in cui parlare è costretto a esibire la propria identità, cioè dai luoghi del silenzio - Disimpegno e responsabilità della parola letteraria - Lettura e traduzione - L'estraneità della propria lingua - Parola letteraria e traduzione - L'afasia come peculiarità della parola - La parola come sintomatica della sua equivocità - La parola in Bachtin e Freud - Ciascuno e la parola - Peirce e Freud -Il discorso scappatoia del soggetto anoressico-bulimico e l'illusione dell'autosufficienza ritrovata - Identità del parlante e comunità di lavoro - Consenso e alterità della parola -Il "lavoro immateriale" ovvero la parola valorizzante - Parola di migrante Democrazia come ascolto dell'altra parola - Il viaggio della parola Peculiarità e trascendenza -Lo spazio della parola - Parola e scrittura fuori soggetto.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€17.10 Buy

‎Ponzio Augusto‎

‎Individuo umano, linguaggio e globalizzazione nella filosofia di Adam Schaff‎

‎brossura‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€14.73 Buy

‎Ponzio Augusto‎

‎Linguaggio, lavoro e mercato globale. Rileggendo Rossi Landi‎

‎brossura il libro sviluppa alcuni aspetti del pensiero filosofico di Ferruccio Rossi-Landi resi maggiormente attuali dalla situazione storica odierna, economico-sociale, politica e culturale. Tra questi soprattutto uno, forse quello centrale: la sua riflessione sull'omologia tra "lavoro linguistico" e "lavoro materiale". Che il linguaggio sia lavoro implica una riconsiderazione del lavoro così come è comunemente inteso, e cioè non come mera esecuzione di compiti, come quantificabile, come indifferenziato, spersonalizzato, ma come capacità di creare, di inventare, di rielaborare, come impegno peculiare, come partecipazione ed espressione singolare, come apporto innovativo.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€15.20 Buy

‎Ponzio Julia‎

‎L'altro corpo del testo‎

‎brossura Il testo si ripiega nelle sue occorrenze semantiche, e la piega si sottrae al rapporto semantico essendo essa la sintassi tra queste occorrenze. La piega sfugge al senso, al gioco del rinvio e della anticipazione. La disseminazione dei significati di un testo non è un gioco di specchi che riflette all'infinito un originale perduto, ma è il rapporto sintattico che impedisce la riduzione all'uno, è l'inabissarsi della piega che determina il suo resistere agli strumenti e ai metodi della semiologia classica. "L'opera di Derrida divide forse il corso del pensiero occidentale con una linea di demarcazione paragonabile al kantismo, che separò la filosofia dogmatica dal criticismo? Siamo forse di nuovo alla fine di una ingenuità, di un dogmatismo insospettato, che sonnecchiava nel fondo di ciò che prendevamo per spirito critico? È lecito chiederselo" (Emmanuel Levinas, Nomi propri, 2014 [1976]).‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€11.40 Buy

‎Ponzio Julia; Silvestri Filippo‎

‎Il seme umanissimo della filosofia. Sul pensiero di Giuseppe Semerari‎

‎brossura Una ricostruzione teoretica del pensiero di Giuseppe Semerari a partire dal suo dialogo con autori e orientamenti della filosofia del passato, dalle sue "esperienze" del pensiero moderno e contemporaneo, italiano e straniero, in vista di una filosofia possibile, umanamente progettata, esposta al rischio della sconfitta e del fallimento, che si decide nella relazione con se stessi, con gli altri e con il mondo. Si tratta di una filosofia in cui ciò che viene ad essere (senza garanzie ed al rischio del non essere) non è la Verità, ma la responsabilità umana. La subordinazione della gnoseologia all'etica, conseguente alla definizione del trascendentale come insecuritas, è una delle cifre caratterizzanti la filosofia di Semerari: la ricerca della verità procede dallo sforzo dell'essere umano verso la propria responsabilizzazione, la quale assume, dunque, il carattere di elemento costituente.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€23.75 Buy

‎Ponzio Luciano‎

‎Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevic, Chagall‎

‎ill., br. In Michail Bachtin la teoria della creatività artistica è fondamentalmente rivolta allo studio della letteratura. Essa però si presta ad essere messa in rapporto ed in dialogo con la ricerca artistica nell'ambito del visivo, e in particolare, relativamente ai nostri interessi, con la pittura. Ciò non è dovuto tanto al fatto che nell'opera bachtiniana si possano trovare riferimenti alle arti visive o al fatto che l'estetica bachtiniana spesso allarghi il proprio discorso spostandolo dal campo della letteratura a quello della produzione artistica in generale. La possibilità di far incontrare dialogicamente la ricerca bachtiniana con quella pittorica dipende piuttosto dal ruolo che in entrambe gioca la raffigurazione in contrasto con la riproduzione, la rappresentazione, l'imitazione. La questione riguarda la concezione e l'impiego dei segni, ed è quindi di ordine semiotico. E il segno che è direttamente coinvolto nella ricerca pittorica di Kazimir Malevic? e di Marc Chagall, come pure nella teoria della raffigurazione estetica di Bachtin, è l'icona. Tale tipo di segno occupa un posto centrale anche nella semiotica di Charles Sanders Peirce in quanto maggiormente capace di innovazione e di inventiva.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€14.25 Buy

‎Poonja Hariwansh L.‎

‎Il vuoto che danza‎

‎brossura‎

‎Popkin, Michael‎

‎Active Parenting: 6 Audio Cassette Tape Set in Case‎

‎6 Audio Cassette Tape Set in Case. These cassettes can make parenting more fun! Topics include: The Active Parent; The Case for Democratic Parenting; Understanding Children - Personality and Self-Esteem; Understanding Children - When Children Misbehave; Instilling Courage - Avoiding Discouragement; Instilling Courage - Methods of En-couragement; Responsibility and Discipline; Responsibility and Logical Consequences; Achieving Co-operation - Active Communication; Achieving Co-operation - the Family Council Meeting; Drugs, Alcohol and Self-Esteem; Prevention, Intervention and Confrontation. Nice clean set. Book‎

‎Popovic Petar‎

‎The goodness of rights and the juridical domain of the good. Essays in thomistic juridical realism‎

‎brossura This collection of essays, most of which are previously published in distinguished scholarly journals, explores the possible or necessary intersecting points between the concept of ius (the juridical phenomenon, in the broadest sense) and the concept of good. These intersections are first researched from the standpoint of Thomistic juridical realism. The author presents how these intersecting points establish the legal-philosophical framework for an analysis of topics such as the goodness of rights, the law's goodness, the juridicity of the common good, and the ecclesial juridical goods. The essays then bring into dialogue the Thomistic focal meaning of the concept of ius-namely, rights understood as rei-centric juridical goods-and other foundational accounts of the essence of the juridical phenomenon presented by scholars in the field of legal philosophy, Catholic social teaching, and canon law.‎

‎Popper Karl R.‎

‎Conoscenza oggettiva‎

‎br. In quest'opera Popper cerca di ridimensionare l'accidentale, l'arbitrario della "psicologia" e degli interessi materiali umani. L'argomentazione utilizza la cosmologia e la storia delle scienze, con l'irrucibilità delle conseguenze di ogni teoria nuova. La realtà si traduce a livello metodologico in differenti modi di conoscenza e di controllo, sia pure in un quadro di riferimento unitario, del rapporto, variamente vissuto, dell'uomo con la natura.‎

‎Popper Karl R.‎

‎Contro Hegel‎

‎br.‎

‎Popper Karl R.‎

‎Dopo la società aperta‎

‎br. "Dopo la società aperta" ci rivela lo sviluppo filosofico e politico di Popper durante e dopo la seconda guerra mondiale, dai suoi primi pensieri socialisti all'umanitarismo radicale della società aperta. I saggi qui riportati, molti dei quali tradotti in italiano per la prima volta, dimostrano con chiarezza il pensiero di Popper sulla religione, sulla storia, su Platone, Aristotele e sui vari e complessi aspetti della società contemporanea.‎

‎Popper Karl R.‎

‎Epistemologia, razionalità e libertà‎

‎br. Nella prima parte di questo volume K.R. Popper espone le tesi fondamentali della sua epistemologia, mettendola in contrasto con l'epistemologia classica di natura sostanzialmente soggettivistica (logica epistemica) ed inquadrandola in una più ampia visione biologica e neoevoluzionistica della ricerca razionale. Nella seconda parte, l'Autore prova, per così dire, alcuni risultati della sua concezione epistemologica sul tradizionale problema della libertà umana e difende, contro il determinismo, la creatività e la libertà dell'uomo. Popper, in breve, a partire dalla sua epistemologia, avanza qui una visione del mondo che si allontana sia dal determinismo sia, per converso, da quanti vedono nel caso l'unica alternativa al determinismo. Egli avanza una visione del mondo "in cui il mondo fisico è un sistema aperto. [E questa visione] è compatibile [a suo avviso] con la concezione della evoluzione della vita come un processo per tentativi ed eliminazioni degli errori, e ci permette di capire razionalmente, sebbene non certamente del tutto, l'emergere della novità biologica e la crescita della conoscenza umana e della libertà umana".‎

‎Popper Karl R.‎

‎I tre mondi. Corpi, opinioni e oggetti del pensiero‎

‎br. Quanti sono i mondi che compongono l'universo in cui viviamo? Contro i sostenitori di una concezione monistica o dualistica, Popper propone in questo piccolo libro una visione plurale, fatta di tre sotto-universi. Il Mondo 1 comprende i corpi fisici: è il mondo delle pietre e delle stelle, delle piante e degli animali. Il Mondo 2 è quello mentale o psicologico: il mondo dei nostri sentimenti di piacere e di dolore, dei nostri pensieri e delle nostre percezioni. Ma è sul Mondo 3 che Popper sofferma più a lungo l'attenzione, quello che include i prodotti della mente umana. È il mondo delle lingue e dei racconti, delle storie e dei miti religiosi, delle teorie scientifiche e delle costruzioni matematiche, in cui trovano ugualmente posto l'"Amleto" di Shakespeare, la "Quinta" di Beethoven e la Costituzione americana, oggetti - come dimostra l'autore - altrettanto reali degli altri.‎

‎Popper Karl R.‎

‎Il gioco della scienza‎

‎br. Nei tre saggi contenuti nel presente volume, Karl Popper affronta alcuni tra i temi fondamentali della sua riflessione filosofica: dall'antiosservativismo all'antiinduttivismo, dalla natura del metodo scientifico al principio di falsificabilità, dal ruolo che gioca l'errore nella ricerca scientifica a quello della verità come ideale regolativo. "Tutta la mia concezione del metodo scientifico - scrive Popper - consiste di questi tre passi: 1. Inciampiamo in qualche problema; 2. Tentiamo di risolverlo, ad esempio, proponendo qualche nuova teoria; 3. Impariamo dai nostri sbagli, specialmente da quelli che ci sono stati resi presenti nella discussione critica dei nostri tentativi di risoluzione. Per dirla in tre parole: problemi-teorie-critiche".‎

‎Popper Karl R.‎

‎La conoscenza e il problema corpo-mente‎

‎br. Che cos'è la conoscenza e qual è, se c'è, il rapporto tra mente e corpo, tra stati mentali e stati fisici del cervello? In opposizione alla posizione materialistica che nega l'esistenza degli stati mentali, Popper sostiene che tra i due ordini di stati esiste un'interazione ed espone qui la sua teoria di Mondo 3, cioè quel mondo dove si incontrano le idee (Mondo 1) e la realtà (Mondo 2) e dove è possibile trovare soluzione al problema mind-body. Riprendendo le sue posizioni circa il carattere fondamentalmente congetturale della conoscenza, Popper illumina uno snodo cruciale dell'identità dell'uomo, che ha a che fare con i meccanismi della creatività, della razionalità, del rapporto tra l'individuo e le sue azioni.‎

‎Popper Karl R.‎

‎La scienza la filosofia e il senso comune‎

‎brossura Le tesi filosofiche sostenute da Karl Popper sono state da lui stesso etichettate con la formula realismo critico ed esposte come "completamento del criticismo kantiano". Popper, inoltre, si è presentato anche come il teorico del fallibilismo. Il fallibilismo, ha scritto, "non è nient'altro che il non-sapere socratico". Infine, egli ha affermato di essere "sempre stato un filosofo del senso comune". I meriti del senso comune, secondo Popper, sono molteplici. Infatti, ad esempio, ha privilegiato il realismo, l'indeterminismo e la teoria e la teoria della verità come corrispondenza. "Il senso comune egli scrive - è in tutte le situazioni problematiche il consigliere più valido e più affidabile. Esso però non è sempre affidabile; e qualora si affrontino problemi di teoria della conoscenza è allora della massima importanza fronteggiarlo in modo seriamente critico". In breve, secondo Popper, la scienza e la filosofia hanno il loro punto di partenza nel senso comune e lo strumento di progresso è la critica. È la critica che consente, in ultima analisi, di passare dai pregiudizi del senso comune ai giudizi della filosofia e della scienza. Il punto di arrivo, dunque, è un senso comune più raffinato, più sofisticato.‎

‎Popper Karl R.‎

‎La società aperta e i suoi nemici. Vol. 2: Hegel e Marx falsi profeti‎

‎br.‎

‎Popper Karl R.‎

‎Miseria dello storicismo‎

‎br. La storia non ha un senso di marcia e non è possibile stabilire la direzione del suo corso, né prevedere le sue finalità. Qualsiasi credenza deterministica è errata, perché non disponiamo di strumenti che ci permettano una previsione scientifica degli eventi. Questa tesi, coltivata da Popper all'indomani del primo conflitto mondiale, è emersa al dibattito solo nel secondo dopoguerra provocando diversi imbarazzi. L'attacco allo storicismo e alle filosofie profetiche della storia rappresenta, inoltre, un invito a combattere l'ingiustizia e l'oppressione con la consapevolezza che non esiste un dio nascosto nella storia né una legge dialettica che possa garantire l'esito delle nostre azioni. Introduzione di Salvatore Veca‎

‎Popper Karl R.‎

‎Nuvole e orologi. Il determinismo, la libertà e la razionalità‎

‎br. Nel corso della sua lunga vita Karl Popper ha più volte avuto modo di sintetizzare, in brevi e icastiche frasi, le sue convinzioni teoriche più profonde. In una di queste ha affermato: «Io sono, in primo luogo, indeterminista, in secondo luogo, realista, in terzo luogo, razionalista». Per presentare le tesi dei difensori del determinismo e quelle proprie degli indeterministi, è ricorso a una efficace metafora: quella delle nuvole e degli orologi. «Per l'uomo comune una nuvola è imprevedibile e indeterminata: le variazioni del tempo sono proverbiali. Un orologio invece è prevedibile e in verità un orologio perfetto si pone come il paradigma di un sistema materiale meccanico e deterministico».‎

‎Popper Karl R.; Antiseri D. (cur.)‎

‎La ricerca non ha fine. Autobiografia intellettuale‎

‎br. In questa autobiografia intellettuale le vicende personali e familiari di Popper si intrecciano con i tragici risvolti del XX secolo: è la storia di una delle menti più eccelse del secolo scorso ma anche, semplicemente, la storia di un uomo.‎

‎Popper Karl R.; Antiseri D. (cur.)‎

‎La società aperta e i suoi nemici. Nuova ediz.‎

‎br. Questa edizione unisce, in un unico tomo, i due volumi de "La società aperta e i suoi nemici", uno dei grandi classici del Novecento e una difesa appassionata della democrazia dai suoi nemici, quali Platone, Hegel e Marx. Secondo Popper, Platone fu un grande uomo. Ma i grandi uomini possono commettere grandi errori. E il grande errore di Platone fu quello di aver teorizzato la "società chiusa": «Platone fu costretto a combattere il libero pensiero e il perseguimento della verità; fu indotto a difendere la menzogna, i miracoli politici, la superstizione dei tabù, la soppressione della verità e, alla fine, la violenza brutale». Per tutto ciò, «la lezione che noi [...] dovremmo apprendere da Platone è esattamente l'opposto di quanto egli vorrebbe insegnarci. È una lezione che non deve essere dimenticata. Per quanto eccellente fosse la sua diagnosi sociologica, lo sviluppo stesso di Platone dimostra che la terapia che raccomandava è peggiore del male che tentava di combattere». Anche nei confronti di Marx, Popper è stato forse il più acuto e tenace critico. Le sue argomentazioni hanno devastato il materialismo storico e quello dialettico ed hanno inoltre dimostrato che il pensiero marxista contraddice il canone principale della ricerca scientifica: quello di accettare confutazioni. «Il marxismo, oggi, non è più scienza; e non lo è poiché ha infranto la regola metodologica per la quale noi dobbiamo accettare la falsificazione, ed ha immunizzato se stesso contro le più clamorose confutazioni delle sue predilezioni. Da allora esso può venir descritto solo come non-scienza, come un sogno metafisico, se volete, congiunto con una realtà crudele».‎

‎Popper Karl R.; Antiseri D. (cur.)‎

‎Società aperta universo aperto‎

‎brossura‎

‎Popper Karl R.; Antiseri D. (cur.)‎

‎Tutta la vita è risolvere problemi. Testo tedesco a fronte‎

‎brossura Un testo, l'ultimo, in cui Popper intesse congetture e confutazioni con significativi ricordi di incontri ed esperienze personali, con il richiamo a fatti e concetti di estremo rilievo, come la razionalità, darwinismo, democrazia, metafisica, verità.‎

‎Popper Karl R.; Baldini C. (cur.)‎

‎Contro Platone‎

‎br. Nella filosofia della politica platonica si sposano storicismo, utopismo, totalitarismo e tribalismo. Per Popper la lezione che noi dovremmo apprendere da Platone è esattamente l'opposto di quanto egli vorrebbe insegnarci. E' una lezione che non deve essere dimenticata. Per quanto eccellente fosse la sua diagnosi sociologica, lo sviluppo stesso del pensiero di Platone dimostra che la terapia che egli raccomandava è peggiore del male che tentava di combattere.‎

‎Popper Karl R.; Baldini M. (cur.)‎

‎Il razionalismo critico‎

‎brossura Nel volume sono state raccolte le pagine più significative della "Autobiografia intellettuale" di Karl R. Popper e di opere quali "La logica della scoperta scientifica" e "La società aperta e i suoi nemici". Il volume, inoltre, è arricchito da un glossario, da una cronologia della vita e delle opere, da una celebre intervista rilasciata a Bryan Magee e da alcune pagine di suoi famosi critici.‎

‎Popper Karl R.; Eccles John C.‎

‎L'io e il suo cervello. Materia, coscienza e cultura. Dialoghi aperti tra Popper e Eccles‎

‎br. Scienza e filosofia, per uscire dalla crisi, tentano una ricerca, per ora senza chiare soluzioni, su alcuni problemi chiave. Il confronto Popper-Eccles crea il primo collegamento tra la filosofia dell'io e la neurobiologia. Trattando dell'io, infatti, i filosofi sono finora sfuggiti da serie considerazioni sulla conoscenza scientifica del cervello; gli scienziati, da parte loro, hanno rinunciato, per tradizione, a collegarsi con la filosofia, preferendo ricorrere a prove puramente materiali. J.C. Eccles (neurobiologo) e K.R. Popper (filosofo), entrambi sostenitori del dualismo e dell'interazionismo, concordano invece nel considerare l'esistenza della coscienza uno dei più grandi enigmi della cosmologia.‎

‎Popper Karl R.; Eccles John C.‎

‎L'io e il suo cervello. Vol. 2: Strutture e funzioni cerebrali‎

‎br.‎

‎Popper Karl R.; Miller D. (cur.)‎

‎Il pensiero essenziale. Brani scelti dall'autore come testamento intellettuale‎

‎br.‎

‎Poppi, Antonino‎

‎Ricerche sulla teologia e la scienza nella Scuola padovana del Cinque e Seicento‎

‎Poppi, Antonino Ricerche sulla teologia e la scienza nella Scuola padovana del Cinque e Seicento. Soveria Mannelli, Rubbettino 2001 italian, 284 2001. Copertina editoriale in brossura pieghevole. 284 p.; 20 cm Ts.1‎

‎Porasso Rosa‎

‎Il pianeta disorientato. Sogni in pandemia‎

‎br. Nel lontano 1985, diceva James Hillman: «Non è soltanto la mia patologia che si proietta sul mondo, ma è anche il mondo che mi inonda con la sua sofferenza non lenita». Questo è il filo conduttore del volume, che, partendo dai sogni raccolti durante il primo confinamento, si misura con l'esperienza psichica della pandemia. I sogni, considerati immagini del mondo e della storia, intrinsecamente curative, attraverso un corpo a corpo con l'arte si espandono e fioriscono. Diventano quadri e richiamano altri quadri. Parlano dell'anima del mondo, del suo patire, chiedendo uno sforzo immaginativo per poter avvicinare l'impensabile. E ancora e sempre la domanda è: come possiamo confrontarci col "Terrificante", cercando di far sì che la morte e la distruzione non restino le ultime parole dell'umano? Come possiamo "bonificare", usando un termine di Fornari, la violenza, la guerra, la malattia, la mancanza di senso? Forse l'unica via ha a che vedere con la tolleranza del lutto e l'apertura alla bellezza. Prefazione di Lella Ravasi Bellocchio.‎

‎Porcarelli Andrea‎

‎Che cos'è la filosofia? Tra scienza e religione‎

‎br. Il volume è la terza edizione, rielaborata e rivista analiticamente, di una introduzione alla filosofia che il prof. Porcarelli (Università di Padova) ha destinato ad un pubblico generico. Nata nelle aule universitarie per l'insegnamento accademico, quest'opera ha trovato un proprio spazio in libreria. La ragione della fortuna di questo testo è nella chiarezza di esposizione e nel rigore della presentazione della materia con un forte richiamo all'esperienza comune, sicché chiunque è in grado di riconoscersi negli esempi fatti, nelle esperienze richiamate, e così via. Va precisato che questa introduzione alla filosofia segue l'impostazione cattolica indicata da San Tommaso e dal Neotomismo novecentesco.‎

‎Porceddu Cilione Michele‎

‎La terra e il fuoco. Antinomie della cultura‎

‎br. Che cos'è, esattamente, la «cultura»! Il termine cultura ha conosciuto, negli ultimi anni, una diffusione esponenziale, uscendo dall'ambito accademico e contagiando il dibattito pubblico, che proprio sulle questioni relative ai temi delle identità collettive e delle presunte frizioni tra «culture» si infiamma. Più che una ricognizione storica del termine, si tratta di ripensare la legittimità del suo uso, considerando che eminenti filosofi del Novecento (Heidegger, Adorno e Derrida, per citarne alcuni) hanno criticato la sua tenuta semantica. Al centro del lavoro sta la figura di Hölderlin, che più di tutti ha pensato la questione del rapporto tra cultura, terra e spirito. In un'epoca nella quale le decostruzioni delle identità e le pressioni di culture «altre» ne mettono in crisi ogni declinazione monolitica, il primo passo da compiere è quello di chiedersi che cosa questo termine significhi. È probabile che il primo gesto pienamente «culturale» sia quello di chiedersi che cosa sia la cultura.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€24.70 Buy

‎Porceddu Cilione P. A. (cur.)‎

‎Darshanim. Contributi a «Interpretazione. Reti di relazioni generate da un'opera d'arte». Vol. 1‎

‎br.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€24.70 Buy

‎Porceddu Cilione P. A. (cur.)‎

‎Darshanim. Contributi a «Interpretazione. Reti di relazioni generate da un'opera d'arte». Vol. 2‎

‎br.‎

‎Porcheddu Federica‎

‎Ripensare il terzo a partire da Levinas. Trascendenza e reciprocità‎

‎br. Questa ricerca nasce dalla esigenza di ricostruire la struttura teorica del "terzo" a partire da Levinas, per riformulare le questioni etiche che la "mediazione" pone alla riflessione filosofica. Riflessione che nel corso del Novecento si è particolarmente orientata a delucidare l'intreccio fra soggettività e alterità al fine di elaborare un'etica della reciprocità. Il "terzo" come vero snodo teorico volto a meglio decifrare la fisionomia di un'etica aperta e plurale.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
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€22.80 Buy

‎Porcheddu Federica‎

‎Ripensare il terzo a partire da Levinas. Trascendenza e reciprocità‎

‎br. Questa ricerca nasce dalla esigenza di ricostruire la struttura teorica del "terzo" a partire da Levinas, per riformulare le questioni etiche che la "mediazione" pone alla riflessione filosofica. Riflessione che nel corso del Novecento si è particolarmente orientata a delucidare l'intreccio fra soggettività e alterità al fine di elaborare un'etica della reciprocità. Il "terzo" come vero snodo teorico volto a meglio decifrare la fisionomia di un'etica aperta e plurale.‎

‎Porello Federica‎

‎Insegnati a essere felice. La serenità è dietro l'angolo, se sai come trovarla‎

‎br. Un coinvolgente e delizioso concatenarsi di tecniche sorprendenti, aneddoti accattivanti e molteplici spunti di riflessione per allontanare il lettore dalle inutili frustrazioni quotidiane e condurlo verso la più fiduciosa, determinata e appagante versione di se stesso. Dai meccanismi della mente inconscia e dai segreti dell'emotività, alle innumerevoli curiosità scientifiche, fino ad arrivare alle estasianti profondità del potenziale insito nella natura di ognuno di noi; con un linguaggio dinamico e leggero, a tratti umoristico e stuzzicante, l'autrice mira a sorprendere ed entusiasmare il lettore, accompagnandolo in un percorso di armoniosa consapevolezza di sé e ispirandolo a un'efficace trasformazione mentale e spirituale. Differenti punti di vista lo aiuteranno a ritrovare il proprio equilibrio interiore, la pace e, non da meno, la serenità. Tanti sono alla continua ricerca della felicità, quando basterebbe raggiungere la serenità più autentica e genuina, per essere realmente felici. E c'è di più, la serenità è proprio dietro l'angolo, basta sperimentare come trovarla.‎

‎Porfirio; Gabriele M. (cur.)‎

‎Sui simulacri‎

‎ill., br. Porfirio di Tiro, allievo prediletto di Plotino, fu il filosofo più temuto dai Padri della Chiesa per la svettante intelligenza e la raffinata erudizione, poste a difesa della millenaria sapienza pagana contro il dilagare della nuova concezione cristiana. Di lui si racconta che a un convito per l'anniversario di Platone, dove lesse un suo poema dal titolo "Le nozze sacre", fu tacciato di pazzia per le "molte cose che aveva pronunciato nell'entusiasmo, in senso mistico e velato". Ma Plotino intervenne e gli disse: "Ti sei dimostrato al tempo stesso poeta e filosofo e ierofante". E tale si dimostra anche in questo "Sui simulacri" - di cui sopravvivono pochi, preziosi frammenti -, straordinaria introduzione alla lettura simbolica delle immagini sacre, ossia di quelle plastiche personificazioni dei fenomeni naturali e di visioni teologiche e cosmologiche che aprono l'accesso a conoscenze più alte. Creando un'intensa sintonia tra religione tradizionale e filosofia, Porfirio insegna come la comprensione delle figurazioni simboliche offra all'uomo la possibilità di avere cognizione delle cose ultramondane, giacché l'antica sapienza degli Egizi e dei Greci era stata capace di mostrare l'invisibile attraverso forme visibili, di sposare l'arcano ineffabile con la materia caduca in un indivisibile Uno. I colori, gli attributi ed epiteti che, opportunamente concertati, plasmano, rivestono e nominano i simulacri li rendono una memoria visiva che impedisce l'oblio del divino.‎

‎Porfirio; Muscolino G. (cur.)‎

‎Contro i cristiani. Testo latino, greco e tedesco a fronte. Ediz. multilingue‎

‎br. Verso la fine del III secolo, al tempo di Diocleziano, il filosofo neoplatonico Porfirio scrisse un trattato "Contro i Cristiani" in cui prendeva di mira la nuova fede con un accurato esame storico, filologico, filosofico e teologico dell'Antico e del Nuovo Testamento. Già nel secolo precedente, al tempo di Marco Aurelio, il medioplatonico Gelso aveva scritto un'analoga opera anticristiana, per dimostrare che Gesù Cristo non può essere né il Logos dei filosofi greci né il Messia dei profeti ebrei, una tesi poi confutata da Origene di Alessandria. Porfirio non si limitò a riprendere gli argomenti di Gelso, ma si preoccupò di andare oltre e di rispondere a Origene sia sulla possibilità di conciliare la filosofia greca con il cristianesimo, sia sulla correttezza dell'uso ermeneutico dell'allegoria per interpretare le Scritture. L'opera fu proscritta da Costantino poco prima del Concilio di Nicea (325 d.C.), e definitivamente data alla fiamme in ogni sua copia nel 448 d.C. per ordine congiunto di Teodosio II e Valentiniano III, i due nipoti di Teodosio che regnavano rispettivamente sull'Impero d'Oriente e d'Occidente. Se ne persero così le tracce. Nel 1916, il teologo tedesco Adolf von Harnack ne raccolse i frammenti superstiti, attingendo ai Padri della Chiesa che si cimentarono in confutazioni delle tesi porfiriane (in particolare Eusebio di Cesarea, Macario di Magnesia, Girolamo e Agostino), e nei decenni successivi furono scoperti ulteriori frammenti in altri autori e in nuovi papiri.‎

‎Porfirio; Muscolino G. (cur.)‎

‎Mathematikós. Testo greco a fronte‎

‎ril. Il filo rosso che collega gli scritti raccolti in questo volume è la scienza matematica. Porfirio utilizza l'isagoge o introduzione, genere letterario che serve a iniziare i suoi allievi a un'opera del matematico alessandrino Claudio Tolemeo dal titolo "Tetrabiblos o Quadripartitum", cioè un trattato in quattro libri che spiega gli effetti prodotti dai corpi celesti sulla Terra. E, giacché lo scritto di Tolemeo si presenta in più punti oscuro per la complessità degli argomenti trattati, Porfirio scrive l'introduzione al ''Trattato sugli effetti prodotti dalle stelle'' per chiarire ai suoi discepoli, o ai neofiti, gli argomenti e i passaggi considerati di più difficile comprensione. L'opera - qui tradotta per la prima volta in italiano - pervenuta in modo parziale e corredata degli scolî di Demofilo, un dotto bizantino attivo intorno al X secolo, chiarisce alcuni argomenti quali le figure che i pianeti assumono in cielo e il conseguente influsso che hanno sulle realtà materiali, l'importanza della luce negli effetti prodotti tra le stelle e la realtà terrestre, i calcoli matematici per computare un oroscopo, il ruolo dei segni zodiacali e il potere che essi hanno su particolari punti del corpo umano. In quest'opera Porfirio espone numerosi argomenti provenienti dalla tradizione astrologica caldea, egizia e greca, e li confronta in modo critico con il pensiero di Tolemeo, apportando a sua volta importanti innovazioni. Gli altri scritti raccolti all'interno di questo volume trattano alcune testimonianze e frammenti su opere di aritmetica e geometria. Sugli studi di aritmetica rimangono solo poche testimonianze, mentre sulla geometria rimangono cinque frammenti, in cui Porfirio, esponendo alcuni enunciati di Euclide, ne riporta le dimostrazioni geometriche.‎

‎Porfirio; Vannini M. (cur.)‎

‎Vita di Pitagora. Lettera a Marcella‎

‎br. La Vita di Pitagora, ovvero di colui che non solo ha dato inizio alla parola filosofia, ma alla filosofia stessa come genere di vita, rappresenta così un esempio di verità e di purezza che il mondo classico al tramonto cerca di opporre all'ormai prevalente cristianesimo. Una religiosità pura, fondata sulla virtù e sulla ragione, è anche il messaggio che Porfirio lascia in quella Lettera a Marcella, la moglie, che è stata autorevolmente chiamata "ultima parola della sapienza antica", o "testamento morale dell'antichità", nota solo dal 1816, da tempo introvabile in libreria.‎

‎Portaccio Stefania‎

‎Circe di spalle. Per una dimora del femminile‎

‎br. La complessità della figura di Circe continua a interrogare. Qui si sceglie di ascoltarla e di reagire tenendola non di fronte ma sguincia, in modo da registrare, più che domande e risposte, un campo di tensioni. Teso - tra invidia, ammirazione, polemica - è il campo della disputa tra Circe e Atena, avversario interno quanto esterno. Disputa che mostra la difficoltà del percorso della soggettività femminile, alle prese sia con l'immaginario che la definisce che con quello che la anima. A riflettere su questo percorso vengono convocati J. Joyce, V. Woolf, M. Atwood, M. Cunningham, N. Ginzburg; la filosofa E. Pulcini e la psicoanalista M.C. Barducci. A riflettere sull'anno trascorso con Circe - sospeso, ricco di altrove, di altrimenti - come metafora del tempo analitico, viene convocato lo stesso Odisseo, che però narra ai Feaci un'altra storia.‎

MareMagnum

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‎Portera Mariagrazia‎

‎L'evoluzione della bellezza‎

‎brossura‎

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‎Portera Mariagrazia‎

‎La bellezza è un'abitudine. Come si sviluppa l'estetico‎

‎br. La bellezza è un'abitudine? Veniamo al mondo già dotati di competenza estetica, cioè della capacità di "sentire" il bello e di apprezzare esteticamente oggetti ed eventi o, piuttosto, ce ne formiamo l'abito gradualmente? Questo libro, con un approccio interdisciplinare al confine tra storia della filosofia, arti, biologia e scienze cognitive, mette a fuoco il "tempo lungo" dell'aisthesis: quello del suo sviluppo nella vita individuale, tra vincoli biologici e routine specifiche della nicchia entro cui siamo inseriti. L'autrice, indagando la complessa famiglia di concetti che fa capo a quello di "abito" (habit, hexis, ethos, habitude, coutume), mostra come, da un lato, l'essere umano - anche per ragioni biologiche - non possa prescindere dall'acquisizione di habits in grado di dare forma al suo esperire (soprattutto estetico); dall'altro lato, come la contemporaneità iperestetizzata sembri oggi esigere, anziché una paziente formazione di abiti, l'adozione di labili, incostanti e volubili "belle" abitudini. Attraverso un'esplorazione appassionante che muove dal pensiero aristotelico per spingersi sino alle scienze cognitive e alle neuroscienze contemporanee, il volume sottolinea il valore della condivisione d'esperienza, dell'educazione estetica sin dall'infanzia, della curiosità e dell'"apertura alle cose" come vie possibili per la coltivazione della hexis aisthetikè.‎

‎Portinaro Pier Paolo‎

‎L'imperativo di uccidere. Genocidio e democidio nella storia‎

‎br. L'età dei genocidi è alle nostre spalle? Se facciamo una ricostruzione storica e comparativa dei casi, sforzandoci di comprendere la violenza genocidaria nelle sue molteplici manifestazioni, ci sono molti segnali che . inducono a ritenere che il XXI secolo sarà un secolo di pulizie etniche e di genocidi. Non si può non rilevare, infatti, che in molte aree del mondo in cui la saturazione demografica raggiunge livelli d'insostenibilità, la sindrome dell"uomo superfluo' si sia aggravata. A ciò si aggiunge l'aumento della violenza democidaria, di cui il terrorismo internazionale è l'esempio più eclatante.‎

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