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Carboni Massimo
L'occhio e la pagina. Tra immagine e parola
br. La visione e il linguaggio, la figura e il discorso, la percezione e la descrizione. E su tutti un altro binomio di opposti complementari: la parola e l'immagine. È su questo tavolo che la critica e la storia dell'arte giocano la loro posta più alta: la riformulazione verbale dell'immediatezza visiva dell'opera. Sul tragitto che va dall'occhio alla pagina, l'autore incontra tra gli altri Roberto Longhi e Jacques Derrida, Michel Foucault e Aby Warburg, Erwin Panofsky e Cesare Brandi, Leonardo e Conrad Fiedler. Ma l'arte può interpretare se stessa e fare a meno della critica e del suo linguaggio fatalmente infedele? Ecco allora i passaggi moderno-contemporanei dell'arte concettuale e del citazionísmo. Anche l'attività di restauro, l'esperienza del «critofilm», la prassi espositiva sono modalità dell'intervento critico, che però fanno a meno dello strumento linguistico. Si disegna così un ampio orizzonte di temi e motivi che possono riassumersi in un'unica, paradossale domanda: se parlare e vedere non sono la stessa cosa, se ciò che si vede non sta mai in ciò che si dice, se la descrizione mai ci restituirà tutto ciò che la percezione ci fornisce, la critica d'arte è davvero possibile? O forse non sa quello che dice e dice quello che non sa? In questa seconda edizione aggiornata, il lettore troverà un nuovo capitolo e un «Epilogo Proust».
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Wery von Limont Sabine
La vita segreta dell'anima. Tutto quello che c'è da sapere sul nostro «organo» invisibile
ril. Per secoli siamo stati abituati a credere che corpo e anima fossero separati e autonomi. Il primo una macchina perfetta, concreta e tangibile, la seconda un'entità sfuggente, astratta e forse trascendente. Soltanto di recente, però, le scoperte scientifiche ci hanno fatto comprendere quanto siano incompleti e manchevoli i modelli offerti dal meccanicismo. Corpo e anima non sono mai stati tanto vicini. Anzi, l'anima pervade l'intero organismo, influenza il cervello, il cuore e il sistema immunitario, e i suoi processi misteriosi possono essere non solo intuiti, ma anche osservati e studiati con maggior precisione. Grazie alla sua lunga esperienza come psicoterapeuta specializzata in psicocardiologia e terapia del trauma, in "La vita segreta dell'anima" Sabine Wery von Limont vuole raccontare questa speciale relazione, frutto di un complesso legame tra esperienze fisiche, sensoriali ed emozionali, che guida il nostro modo di reagire agli stimoli, di affrontare avversità, paure, desideri e, soprattutto, di conservare ed elaborare il nostro vissuto. Se, alla nascita, tutti gli organi sono formati e autosufficienti, l'anima è invece incompleta, delicata e vulnerabile, un libro di pagine bianche ancora da scrivere. Ed è specialmente il rapporto con noi stessi e con gli altri a definire il nostro modo di essere e di agire, sono le figure di riferimento dell'infanzia, i familiari, gli amici, i colleghi e i partner a influenzare il nostro comportamento e, più in generale, la nostra felicità. Spesso, però, facciamo troppa attenzione a soddisfare le necessità del corpo e dimentichiamo che anche l'anima ha dei bisogni fondamentali, cruciali per poter vivere una vita sana e appagante. Proprio come ogni altro organo, infatti, essa rischia di cominciare a funzionare male se qualcosa non va. Se il corpo deve nutrirsi e riposare, perché non dovrebbe valere lo stesso anche per l'anima? E perché il malessere fisico non potrebbe essere sintomo di una sofferenza più profonda, intima e interiore? Ripercorrendo alcuni casi di studio tratti da numerose sessioni di terapia, scopriamo il modo in cui le esperienze stressanti e traumatiche possono segnarci irrimediabilmente e riaffiorare in modo più o meno inaspettato, ma anche essere rielaborate, curate e superate grazie all'aiuto di un professionista, proprio come qualsiasi altra sofferenza fisica. "La vita segreta dell'anima" ci suggerisce con efficacia che è giunto il momento di dedicarci ai bisogni del nostro «organo» invisibile, per preservare e accudire con nuova consapevolezza il nostro benessere psicofisico.
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Platone
Timaeus
br.
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Heidegger Martin; Trawny P. (cur.)
Quaderni neri 1942-1948. Note I-V
br. Con questo volume si pubblica la seconda serie di quelli che Heidegger stesso definì "Quaderni neri", i quali presentano una forma che, secondo le sue caratteristiche, risulta oltremodo singolare non solo per Heidegger, bensì in generale per la filosofia del XX secolo. Questi manoscritti, in cui si alternano osservazioni sugli eventi del tempo, discussioni filosofiche, meditazioni sull'arte e sulla poesia come pure autoriflessioni poetiche, offrono una tessitura di pensiero impressionante. Il presente volume è il primo di due nei quali vedono la luce le "Note I-X". Raccoglie le "Note I-V" e contiene anche quel "Quaderno nero" che fino a poco tempo fa ancora si riteneva disperso. Il primo quaderno del volume comincia nel 1942, l'ultimo si conclude nel 1948. Le "Note I-V" mostrano come il pensiero di Heidegger di una storia dell'essere incominci a sbiadire in favore di un pensiero del Geviert, della "quadratura". Tuttavia, proseguono le problematiche interpretazioni dell'ebraismo nel quadro del tramonto spirituale dei tedeschi che già affioravano nelle "Riflessioni". Il dopoguerra è vissuto come un tradimento del proprio compito da parte dei tedeschi, del compito cioè di fondare l'"altro inizio" della storia dell'essere. In relazione a ciò, Heidegger comincia a elaborare non solo il fallimento dei propri progetti di politica universitaria del 1933-1934, bensì anche la sua interdizione all'insegnamento, ufficializzata nel 1946. Con la pubblicazione del primo volume delle "Note" si rende disponibile un'altra porzione del manoscritto che, compilato dall'inizio degli anni trenta fino all'inizio degli anni settanta, rende manifesto il "cammino di pensiero" di Heidegger attraverso gli scossoni del secolo.
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Veca Salvatore
Libertà
br. Cosa significa la parola "libertà"? Cosa chiediamo davvero quando pretendiamo più libertà? Salvatore Veca definisce i contorni di un termine così quotidiano da apparire oggi quasi svuotato di senso, e restituisce al lettore una preziosa mappa di viaggio tra le teorie che attorno a questo concetto hanno dato forma a politiche e visioni sociali. John Stuart Mill, Isaiah Berlin, Norberto Bobbio, John Rawls; e ancora la differenza tra libertà negativa e libertà positiva, e il rapporto di priorità tra uguaglianza e libertà. Salvatore Veca firma un saggio filosofico rapido e chiaro, che offre gli strumenti e le coordinate necessarie per una comprensione piena del significato di uno dei temi più urgenti del dibattito politico e sociale contemporaneo.
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Cacciari Massimo; Irti Natalino
Elogio del diritto
br. Dike, la Giustizia, figlia degli Dei, sarà forse costretta, alla fine del suo destino, a coincidere con Nomos, il diritto posto dalla volontà umana uscita da una guerra vittoriosa? La Giustizia apparirebbe allora come un fatto, indisgiungibile dal fatto del potere e delle sue leggi. Oppure Dike, la Giustizia, fa segno, indica qualcosa che trascende i fatti, e che tuttavia deve coi fatti del potere e delle leggi implicarsi? Ecco l'interrogazione eterna della nostra civiltà. Per comprendere come oggi questi concetti e rapporti si dispongano, è necessario tornare al punto in cui si sono determinati per la prima volta, ripercorrerne la genealogia. È quello che fanno Massimo Cacciari e Natalino Irti ripensando un classico saggio del grande filologo Werner Jaeger, apparso all'indomani della seconda guerra mondiale.
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Le risposte geniali
br. Fai la tua domanda, anche mentalmente, radicati in te stesso e apri il libro. Troverai una frase d'ispirazione su cui concentrarti per riflettere sulla tua situazione, agire in modo armonioso e trovare nuovi spunti di miglioramento.
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Givone Sergio
Quant'è vero Dio. Perché non possiamo fare a meno della religione
br. Post-religiosi, atei, materialisti: nell'infinita gamma degli atteggiamenti dell'Occidente secolarizzato verso la religione sembra manchi solo quello più semplice: credere. È ormai una scelta marginale, in via d'estinzione? Niente affatto, tanto è vero che il bisogno di Dio sembra tornare alla ribalta ovunque nel mondo, in modi anche drammatici. Perché? È opinione comune che la religione sia stata inventata dagli uomini per autoconsolarsi della propria condizione mortale. Ma se le cose stanno così, come mai tutte le religioni hanno sempre offerto ai fedeli e ai non-fedeli scenari inquietanti, dal giudizio finale al paradiso e all'inferno? Il fatto è che la religione, nel momento in cui risponde alla domanda sul senso della vita, riguarda la nostra libertà, perché della libertà è l'ultima difesa e non la soppressione. Ecco perché il ritorno a Dio è necessario al fine di contrastare il totalitarismo in tutte le sue forme. Se è vero che la religione non può essere tenuta fuori dalla sfera pubblica, riflettere sulla sua opportunità significa riflettere sulla giustizia, che è ciò da cui si dispiega, secondo la lezione del pensiero antico da Parmenide in poi, l'ordinamento stesso del mondo e del nostro stare insieme come umani. Uno dei nostri maggiori filosofi si interroga e ci interroga sulla necessità della religione prima ancora che sul bisogno di essa, avendo il coraggio di prendere le distanze da figure mai come ora oggetto di discussione e al centro del dibattito: Nietzsche e Heidegger. E lo fa da laico, consapevole che laico non è chi rivendica la propria indifferenza nei confronti della religione ma al contrario chi la prende sul serio, riconoscendo che i contenuti essenziali con cui è chiamato a fare i conti, le ragioni per cui si vive, vengono proprio da lì. Un percorso incalzante e profondo che fa appello alle conclusioni di poeti e scrittori non meno che a quelle dei filosofi - Hölderlin e Dostoevskij su tutti -, intreccia alla religione il discorso sul sacro e mette in guardia dai pericoli del relativismo e dell'etica utilitaristica. Al cuore, una domanda cruciale: davvero possiamo fare a meno della verità sull'uomo e sul mondo che solo la religione è in grado di comunicare?
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Vandervort Sierra
101 cose che vorrei dire a mia figlia
ill., br. Tutto quello che una figlia vorrebbe sentirsi dire dalla mamma. 101 pillole di saggezza per vivere con una marcia in più e con il sorriso. Un concentrato di humour, saggezza e affetto.
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Dion Fortune
L'apprendistato e il lavoro di un iniziato
br. "L'apprendistato e il lavoro di un iniziato" è complementare all'opera "Gli ordini esoterici e il loro lavoro", sempre di Dion Fortune. I due libri, presi insieme, coprono l'intero campo dell'iniziazione sul Sentiero della Mano Destra della tradizione occidentale. Il richiamo della vita superiore è di sorgere e allontanarsi dallo specchio della coscienza della forma e guardare direttamente la realtà, che è Vita, non forma. È questa svolta che costituisce il compito dell'anima quando cerca l'iniziazione.
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Piaia Gregorio
Pietro d'Abano. Filosofo, medico e astrologo europeo
br. Il volume indaga la figura di Pietro d'Abano. Contemporaneo di Dante, Giotto e Marco Polo, filosofo, medico e astrologo, Pietro d'Abano ha posto le premesse per lo sviluppo dell'indagine scientifica nell'età moderna. Non è facile accostarsi a un autore come Pietro d'Abano. Il fatto che questo personaggio vissuto a cavallo del 1300 si presenti come filosofo, medico e astrologo può suscitare oggi curiosità, ma poi non si va oltre qualche aneddoto. Certo, si può sempre giocare sulla leggenda del mago e sulle accuse di eresia di cui fu oggetto, ma capiremmo ben poco di questa straordinaria figura di uomo di scienza, animato da un desiderio di sapere che da Padova lo spinse sino a Parigi e a Costantinopoli. Sì, perché per comprendere il mondo intellettuale dell'Aponense occorre tener presente il modo in cui nel tardo medioevo era inteso il "fare scienza": un modo senza dubbio diverso dal nostro, ma che ha posto le premesse per lo straordinario sviluppo della moderna indagine scientifica, al quale lo Studio di Padova ha offerto un contributo di prim'ordine.
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Nancy Jean-Luc; Palese F. F. (cur.)
L'imperativo categorico
br. "L'imperativo categorico" è il testo che segna una vera e propria svolta nel pensiero di Jean-Luc Nancy. L'opera risale all'inizio degli anni Ottanta del Novecento e raccoglie una serie di saggi che il filosofo francese scrisse per alcune conferenze. Oltre ai temi principali, quelli della legge e del giudizio, il libro affronta la spinosa questione del soggetto (dalla quale prende le mosse quel movimento del pensiero francese che oggi viene ricordato come poststrutturalismo), ma anche la funzione etico-politica della filosofia. "L'imperativo categorico" rimanda a qualcosa che riguarda l'assunzione di una responsabilità dinanzi al mondo perché, come dice l'autore, l'imperativo categorico significa che il concetto di un mondo è indissociabile da quello di un imperativo, e allo stesso tempo il concetto di un imperativo puro è indissociabile dal concetto di un mondo: "Ciò che deve essere è un mondo e nient'altro che un mondo deve, assolutamente, essere messo in opera".
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Bicicchi Romina
Breve storia della filosofia contemporanea. La filosofia per tutti
br. Un racconto agile ed esauriente sulla storia della filosofia contemporanea, in tono colloquiale e alla portata di tutti. A partire dai nuovi modelli culturali del primo Novecento - epoca storica in cui si pongono le premesse del dibattito filosofico attuale - vengono narrate le principali linee del pensiero filosofico fino al mondo globalizzato di oggi e al multiculturalismo odierno. Dallo spiritualismo, passando per la fenomenologia, l'esistenzialismo, la psicoanalisi, lo storicismo, la teologia, il pragmatismo, la filosofia analitica e della scienza, l'ermeneutica, il post-strutturalismo, il postmoderno, le etiche applicate e la bioetica, fino ad arrivare alle più recenti pluralità culturali. Tra i filosofi più importanti trattati: Bergson, Gentile, Peirce, Freud, Jung, Husserl, Heidegger, Sartre, Adorno, Russell, Wittgenstein, Searle, Popper, Quine, Gadamer, Derrida, Deleuze, Arendt, Lyotard, Vattimo, Lévinas.
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Sibaldi Igor
Gli angeli maestri e le scoperte dell'Albero della Vita
ril. Storia e immaginazione: sono i due strumenti che Sibaldi usa per esplorare gli scopi e i misteri di uno dei simboli più famosi del mondo, l'Albero della Vita. È l'origine della Qabbalah e dell'Angelologia cristiana: contiene, da millenni, la mappa del "Regno dei cieli" di cui narrano le Scritture. Ma quelli che la religione chiama "i cieli" sono anche, spiega Sibaldi, livelli di evoluzione della nostra psiche, e non basta contemplarli: occorre raggiungerli, sperimentarli. Antichi teologi ne avevano parlato, con coraggio, spiegando che gli Angeli sono immagini delle straordinarie trasformazioni interiori a cui conduce la scoperta di questa crescita. In pratica, si può essere Angeli. Sibaldi ricostruisce la genesi di questa idea, analizza le istruzioni cifrate nell'Albero della Vita, traccia i percorsi celesti (vicini a quelli del "Paradiso" di Dante) e ne mostra, passo dopo passo, l'importanza psicologica. L'immaginazione diventa ben presto l'unica guida, in questo cammino: la razionalità non basta, non bastano nemmeno le verità religiose, secondo le quali la mente umana non è in grado di conoscere i mondi divini e l'eternità. Ne eravamo capaci, invece, attorno al I secolo d.C., quando qualcuno osò costruire l'Albero della Vita. E niente impedisce di imparare di nuovo questa via.
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Bocca-Aldaqre Francesca
Nietzsche in paradiso. Vite parallele tra Islam e Occidente
brossura Nietzsche è in Paradiso nel viaggio dantesco del poeta musulmano Muhammad Iqbal, mentre Victor Hugo racconta con devozione gli ultimi istanti di vita del Profeta dell'Islam nella Légende des siècles. Non sono aneddoti, ma esempi di una via sempre presente tra Islam e Occidente, che non è ancora stata raccontata. Francesca Bocca-Aldaqre ha voluto farlo, rivelando le insospettabili eco culturali nell'immaginazione occidentale - come Robinson Crusoe, modellato su un romanzo arabo dell'anno Mille -, appaiando non soltanto delle vite, ma un pensiero. L'occidentalissimo dubbio cartesiano si legge con la lente di al-Ghazal?; la fine della metafisica di Heidegger si allaccia a quella di ibn ?Arab?. Nietzsche in Paradiso è manifesto per l'Islam che spesso si rifugia nell'Oriente, e possibilità nuova per l'Occidente logorato dallo scontro di civiltà.
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Dyer Wayne W.
Il cambiamento. Dall'ambizione di avere alla consapevolezza dell'essere
br. L'ego si nutre di ambizione e in cambio fornisce l'illusione del benessere. Ma per conquistare una vita piena è necessario realizzare l'io autentico, è necessario un cambiamento per passare dal mattino della vita al suo pomeriggio (e alla sera), dove ogni cosa è si riempie di significato e di scopo. Durante questo percorso ineluttabile faremo esperienze inconsuete, incontreremo ostacoli, falliremo, ma nel momento stesso in cui riusciremo a trovare dentro di noi la forza per allontanarci dall'ego, avremo, allora, imboccato una nuova via, verso una vita ispirata, consapevole, serena, ricca di benessere e priva di false promesse. In queste pagine Wayne W. Dyer rivela eloquentemente che a tutti è data la facoltà di scegliere e, così, di realizzarsi nel significato e ritornare alla Sorgente della nostra esistenza. Cambiamento non significa perdere la strada, bensì imboccarne una nuova, quella giusta.
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Manzi Diego
Chi sono io? ko'ham. Le filosofie più luminose dell'India
ill., br. Prendendo le mosse dalla domanda "Chi sono io?", in sanscrito ko'ham, si è cercato di offrire al lettore la concezione dell'Assoluto, del mondo e, soprattutto, dell'essere umano fornita dalle visioni filosofiche cruciali fiorite nell'India antica e classica nell'arco di più di un millennio di storia. Vale a dire, seguendo l'ordine progressivo del testo: le idee-chiave rintracciabili nelle Upani?ad; i capisaldi del buddhismo antico; le visioni dei sistemi s??khya, yoga e ved?nta non-duale; la sintesi presente nella Bhagavadg?t?; il tantrismo nel suo momento culminante, ossia il supremo-non-dualismo riconducibile al cosiddetto ?ivaismo del Kää?mïïr; e, infine, le interpretazioni del "corpo yogico" elaborate negli ambienti del cosiddetto yoga tantrico e dello hat?t?hayoga (con particolare riferimento al tema dei cakra, ivi affrontato per mezzo del celebre ?at?t?cakranir?pa?a, ossia un testo attribuito a P?r?äänanda Giri contenente la mappatura di base del "corpo yogico" che negli ultimi secoli ha riscosso maggiore successo all'interno del subcontinente indiano e in occidente). L'intero lavoro, in definitiva, si propone di evidenziare, anche per mezzo di prospetti illustrativi, le connessioni e i principi di dipendenza, troppo spesso trascurati o fraintesi, sottesi a queste mirabili e sempiterne dottrine.
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Harvey Sarah
Kaizen. Il metodo giapponese per cambiare in meglio la tua vita giorno dopo giorno
ril. "Kaizen" è una parola giapponese che indica un miglioramento, grande o piccolo che sia, ma che duri nel tempo. Si tratta di un metodo rivoluzionario adatto a chiunque voglia far fare un salto di qualità alla propria vita e modificare la propria routine. Non sempre, infatti, una drastica sterzata è la soluzione giusta: Kaizen è la filosofia giapponese che incoraggia a soffermarsi sulle proprie abitudini, per stabilire in modo logico e meditato di cosa si ha bisogno e quali potrebbero essere le sfide da intraprendere. Passo dopo passo, i miglioramenti cominceranno ad arrivare. E anche quei piccoli cambiamenti, che nella vita quotidiana sembrano irrilevanti, favoriscono invece una vera e propria trasformazione a lungo termine, con risultati incredibili. Quel che conta è individuare i traguardi importanti: il primo passo per raggiungere il risultato finale.
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Iannilli G. L. (cur.)
Co-operative aesthetics. A quasi-manifesto for the 21th Century
br.
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Bonerba G. (cur.)
Etica pubblica. Studi su legalità e partecipazione (2022). Vol. 1: Genere e corruzione
br. La rivista "Etica pubblica. Studi su legalità e partecipazione" nasce all'interno del progetto Lepa (Legalità e partecipazione) grazie al quale il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Perugia è stato riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca "Dipartimento di Eccellenza". La rivista parte da un presupposto principale: la legalità non può essere ridotta ad una questione di repressione. Legalità è soprattutto frutto di idee condivise di bene comune e interesse generale, appunto un'etica pubblica condivisa, che possa prevenire azioni e comportamenti devianti che minacciano e feriscono la convivenza civile. Un'etica pubblica improntata all'interesse generale presuppone nello stesso tempo la partecipazione attiva dei cittadini per la difesa e lo sviluppo di tali presupposti. È un'etica che fa sentire i cittadini parte decisiva ed attiva della comunità stessa. La rivista intende diventare luogo di dibattito e di promozione di queste idee. Ospita quindi contributi diversi, da quelli filosofici a quelli storici, da quelli giuridici a quelli sociologici, da quelli economici a quelli politologici che possano contribuire a sviluppare e a divulgare una più diffusa cultura dell'interesse generale indagandone, con un approccio scientifico, le origini, i presupposti, le modalità operative nei diversi ambiti della struttura sociale. La rivista è promotrice di un approccio interdisciplinare alla questione della legalità inserendola in un ambito complesso di interazioni che coinvolgono saperi diversi. Particolare attenzione sarà anche dedicata ad un approccio comparativo che possa contribuire a mettere in luce le peculiarità del caso italiano. La rivista, semestrale, accoglie contributi in italiano e in inglese. È divisa in tre sezioni: la prima sezione, "Saggi" contiene saggi scientifici, sottoposti a peer-review. Segue una sezione "Letti e riletti", a cura di Francesco Clementi, dedicata a recensioni e quindi un'ultima sezione "note e commenti", a cura di Nando Dalla Chiesa, con articoli brevi sui argomenti di attualità.
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Tardioli E. (cur.)
Prendersi cura dei legami familiari. Una clinica centrata sulle persone
br. Il libro è la sintesi delle esperienze realizzate lavorando per oltre un ventennio con coppie e famiglie in difficoltà: esplora le asperità e le opportunità del lavoro nei servizi territoriali, affronta la sfida di costruire l'alleanza terapeutica nelle situazioni di obbligatorietà, esamina i temi legati alle famiglie omogenitoriali e a quelle che affrontano questioni relative ad orientamenti non eterosessuali, approfondisce i problemi incontrati nelle conflittualità familiari, grande emergenza del nostro tempo, - tratta della centralità e della precarietà dei rapporti nelle situazioni di adozione. In tutte queste vicende ci si confronta con un'elevata complessità, con le difficoltà imposte dalle richieste di intervenire in relazioni interrotte, violate o violanti, con la sfida di trovare aree di collaborazione con persone che affrontano forme di obbligatorietà e di limitazione nella vita famigliare in assenza di consapevolezza della propria responsabilità. Nello scorrere delle pagine viene posto in primo piano l'etica della relazione e dato voce alla fiducia incrollabile nel valore dell'autenticità.
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Olsen Laney Marti
Il vantaggio di essere introversi. Come fiorire in un mondo che fa troppo rumore
ril. Almeno una persona su quattro preferisce evitare le luci della ribalta, tende ad ascoltare più che a parlare, si sente sola in mezzo alla gente e ha bisogno di stare molto tempo in silenzio per recuperare le energie. Questo libro, divenuto ormai un punto di riferimento internazionale, affronta la personalità, i problemi reali e le risorse nascoste dei cosiddetti introversi. Gli introversi sono predisposti fin dalla nascita a concentrarsi su se stessi, per cui gli stimoli esterni - chiacchiere, telefonate, feste, riunioni d'ufficio - possono facilmente diventare "troppo". Sfatando la convinzione che ci sia qualcosa di sbagliato in loro e sottolineandone i punti di forza interiori - le capacità analitiche, l'abilità di pensare fuori dagli schemi e il forte potere di concentrazione -, l'autrice aiuta i lettori a comprendere cosa voglia dire essere introversi e fornisce numerosi strumenti per creare una vita adatta al singolo temperamento, scoprire nuovi modi per rigenerare le energie e valorizzare le proprie doti per emergere e fiorire in un mondo che sembra fatto apposta per gli estroversi.
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Clewis R. (cur.); Feloj S. (cur.); Pinna G. (cur.)
Rivista di estetica. Ediz. italiana e inglese (2022). Vol. 81: The aestethics of idealism
br.
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Aristotele; Fermani A. (cur.)
Il giudizio etico. Imparare a distinguere il bene e il male per essere felici
br. Questa antologia intende illuminare, con una selezione dei passi più significativi delle tre Etiche di Aristotele tradotti e commentati da Arianna Fermani, le numerose declinazioni della nozione di "giudizio etico" in Aristotele. Che cosa significano i concetti di volontà, scelta, valutazione, saggezza alla prova delle passioni, del dolore e del piacere? Se è vero che la riflessione aristotelica abbonda di indicazioni su come giudicare, in ogni situazione, al meglio, essa non può ritenersi un'etica "giudicante", che intenda assurgere a tribunale delle nostre esistenze e condannarci. Piuttosto ci vuole salvare la vita, indicando un modello di condotta basato sul discernimento per prendere decisioni giuste e renderci in tal modo felici.
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Mazzocut-Mis Maddalena
Il senso del limite. Il dolore, l'eccesso, l'osceno
brossura Il fruitore non desidera l'orrore eppure lo gode nell'arte e lo patisce nella vita. Quando è mostruoso connubio di abiezione e sublime, la fruizione diventa godimento mai pacificato, sempre problematico, spesso irrisolto, che sconfina con l'ambito fisiologico se non patologico. Una retorica degli effetti estremi che il fruitore ben conosce e che trasforma lo spettatore in voyeur o in vittima; che lo trasforma in apatico carnefice quando la crudeltà si lascia esporre senza recessi. Sguardi dell'orrore che sono fruizione del limite, fruizione al limite: il Settecento lo insegna. Un senso del limite è quello che il secolo del buon gusto elabora, perché rappresentare l'orrore significa scegliere non tanto di addomesticarlo ma di renderlo ancora fruibile. Gioco di limiti che limiti non sono se possono alludere a un infinito che porta spesso i tratti del sublime.
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Pinkard Terry; Farina M. (cur.)
La filosofia tedesca 1760-1860. L'eredità dell'idealismo
br. Nella seconda metà del XVIII secolo la filosofia tedesca giunse a dominare la cultura europea. Per un certo periodo essa contribuì a trasformare, nell'intero mondo occidentale, non solo il modo in cui gli individui concepivano se stessi, ma anche quanto essi pensavano circa la natura, la religione, la storia, la politica e la struttura della mente umana. In questo studio di ampio respiro Terry Pinkard intreccia la vicenda storica della Germania - che allora, da coacervo di principati, si stava trasformando in nazione emergente e dotata d'una cultura autonoma - all'esame delle correnti e dei momenti nodali della filosofia classica tedesca. L'indagine prende le mosse dal pensiero di Kant, con la sua enfasi rivoluzionaria sull'idea di "autodeterminazione", e ne ricostruisce l'Influsso attraverso gli sviluppi del Romanticismo e dell'idealismo, fino a Schopenhauer e Kierkegaard. Il libro di Pinkard - che è esponente di primo piano della rinascita degli studi hegeliani nella filosofia americana contemporanea - si rivolge a tutti coloro che sono interessati alla storia della filosofia e della cultura, e più in generale alla storia delle idee.
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Abelardo Pietro; Cappelletti Truci N. (cur.)
Eloisa e Abelardo. Lettere
br. Quelle gioie da amanti che provammo insieme mi sono state tanto dolci che non possono nè dispiacermi nè sfuggirmi dalla memoria. Dovunque mi volga sono sempre presenti ai miei occhi e mi accendono di desideri. Anche quando dormo la loro suggestione mi tormenta. Perfino durante i solenni riti, quando più pura deve essere la preghiera, le immagini impudiche di quelle voluttà inchiodano tanto nel profondo l'infelicissimo mio animo che mi sento disposta più a quei turpi godimenti che alla preghiera. E cosi, mentre dovrei gemere per quel che ho commesso, piuttosto sospiro per quel che ho perduto. E non quel solo che facevamo allora, ma anche i luoghi e i momenti in cui godemmo, e tu stesso, mi siete a tal punto dentro l'animo che agisco come se fossi con te in quel tempo, e nemmeno quando dormo riesco ad avere pace da queste immagini. Talvolta anche i miei movimenti tradiscono i pensieri dell'animo e la parola mi prorompe incontrollata. Oh me infelice! come potrei ben ripetere il lamento dell'anima dolente: 'Infelice me! chi mi libererà da questo corpo di morte?'. Almeno potessi aggiungere sinceramente le parole che seguono: 'La grazia di Dio per Gesù Cristo nostro Signore'. A te, o carissimo, questa grazia porse aiuto quando con una sola piaga ti liberò dai desideri del corpo, e così insieme anche da molti peccati dell'anima. Proprio per questo, invece di esserti nemico come può sembrare, Dio ti ha favorito, a guisa di un premuroso medico che non risparmia la sofferenza pur di conseguire la salute.
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Mugnai Massimo
Possibile/necessario
br. "Possibile" e "necessario" sono termini molti comuni nella nostra lingua ma il loro significato è tutt'altro che banale. La tradizione filosofica si è cimentata infatti per secoli con i due concetti, sia per gli aspetti connessi alla logica e alla conoscenza (interrogandosi per esempio sulla natura delle leggi fisiche e naturali), sia per quel che riguarda la natura delle nostre azioni (dipendono da una libera scelta fra possibilità reali o sono dettate dalla rigida necessità?). Il volume ripercorre l'evoluzione dei due termini a partire dall'antichità con Aristotele e gli stoici, e fornisce un quadro storico in cui spiccano, nel medioevo, i nomi di Abelardo, Occam e Buridano, e in età moderna l'opera di ripensamento e di rielaborazione prima di Leibniz e poi di Kant. Dal Novecento in avanti "possibile" e "necessario" entrano infine nella riflessione sul linguaggio e sulla semantica, con gli studi di Carnap e Kripke.
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Bondì Roberto; La Vergata Antonello
Natura
br. Nella storia della filosofia, della scienza e della cultura in generale, "natura" e "naturale", termini fra i più pregnanti, sono stati usati in accezioni assai diverse, ora sovrapposte, ora intrecciate, ora contrastanti, spesso cariche di implicazioni morali, affettive, estetiche, religiose. Di questa vicenda lunga e intricata dà conto il libro. Le diverse concezioni della natura, da Platone e Aristotele a Darwin fino ai giorni nostri, sono esposte in una prospettiva interdisciplinare, che prende in considerazione sia la tradizione filosofica sia le fonti scientifiche, letterarie e religiose, senza trascurare le recenti riflessioni sulle questioni ambientali.
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Chiaradonna Riccardo
Platonismo. Tradizioni di pensiero
ill., br. A partire dagli autori fondativi, le diverse correnti di pensiero vengono caratterizzate attraverso l'esposizione dei loro temi portanti e delle figure in cui si sono concretati.
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Coyle Daniel
Piccolo manuale del talento. Avere successo in 52 mosse
ill., ril. Come posso fare meglio? A chiunque si sia mai posto la domanda, questo piccolo libro offre una ricetta semplice e testata: 52 direttive concise per allenare e sviluppare il talento, in qualsiasi disciplina, cominciando dall'imitazione, passando per la voglia di sbagliare e applicando le tecniche dei migliori per raggiungere l'esecuzione ottimale. La nuova scienza dello sviluppo del talento ha infatti dimostrato che le nostre capacità non dipendono dai geni (non solo almeno) ma dalla pratica, e che questa, unita alla motivazione, porta alla crescita. Che si sia genitori o coach, artisti, sportivi o imprenditori, le mosse proposte, ispirate dall'esperienza dei luoghi di maggior sviluppo dei talenti nel mondo - da Harvard al Barcellona Football Club - permetteranno a tutti di dare il meglio di sé e di raggiungere i propri obiettivi.
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Miccinelli Clara; Animato Carlo
Il conte di Montecristo
ill. Gli autori prendono il via da un autografo inedito di Dumas e dall'indagine appassionata di un originale esegeta delle Arti Regie, il poeta napoletano Francesco Gaeta, sbrigativamente eternato dalla storia come "massone pentito" e suicida. Così Miccinelli e Animato, attraverso i colori di questa arabescata favola alchemica smascherano la vera identità del protagonista, trovando il bandolo del suo Opus, all'inizio incespicato e reso folle da Antimimos, demone del piombo.
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Whitfield Joseph
Il tesoro di Eldorado. Insegnamenti dei maestri ascesi portatori di luce
ill. "Dove dobbiamo cercare la verità? Dentro di noi, dove la verità ci sta aspettando!". Questa è la cronistoria della scoperta del "tesoro della conoscenza", guidata attraverso la comunicazione mentale, da El Dorado, un "Portatore di Luce", un maestro che serve Dio aiutando l'umanità ad elevarsi spiritualmente. E' la testimonianza fedele di un dialogo serrato sulle infinite possibilità evolutive dell'essere umano e sulla logica del piano divino che si svolge sulla terra. Tra gli argomenti trattati: la gerarchia spirituale, Atlantide, viaggi astrali, viaggi spaziali, ufo e vita in altri mondi, il piano divino.
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Perel Esther
Così fan tutti. Ripensare l'infedeltà
ril. Il tradimento è antico quanto l'umanità. E altrettanto antica è la sua condanna: ancora oggi in nove Paesi al mondo è punito con la morte. Nonostante abbia una tenacia che il matrimonio può solo invidiare, l'infedeltà è un fenomeno della sfera affettiva e sociale poco compreso in tutte le sue implicazioni. O meglio, è ancora un tabù. Esther Perel, sulla base di tre decenni di lavoro come psicoterapeuta di coppia, crea in questo libro uno spazio franco in cui le diverse esperienze sono esplorate con libertà e partecipazione, sollevando questioni che coinvolgono la persona nel suo complesso, non solo il rapporto in difficoltà. Perché si tradisce anche quando si è felicemente sposati? Esiste un legame di coppia a prova di tradimento? Si possono amare due persone allo stesso tempo? Perché l'infedeltà ci ferisce così nel profondo? E infine, paradossalmente, può il tradimento aiutare la coppia, inducendo donne e uomini a porsi le domande giuste sul senso delle proprie scelte? Perel indaga le ragioni dell'infedeltà, e i suoi significati. «Molti le ritengono questioni di scarsa importanza, di fronte al dato di fatto di un tradimento consumato. Eppure, sempre più persone si rivolgono a me per sapere cosa è successo. Vogliono capire, imparare dall'esperienza e tornare a volare.» L'infedeltà ci può insegnare molto sulle relazioni amorose, ma anche su noi stessi. Imporci di essere consapevoli del nostro atteggiamento personale e culturale verso l'amore, il desiderio, il sesso, l'impegno. E tradursi in un nuovo inizio.
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Wilber Ken; Persico G. (cur.)
Oltre i confini. La dimensione transpersonale in psicologia
brossura Un affresco della coscienza che utilizza gli apporti della psicologia occidentale e della cultura filosofica e mistica dell'oriente. Quinta edizione. Il volume è un'esplorazione dei diversi gradi di coscienza attraverso i quali passa la persona che si autorealizza, dissolvendo progressivamente i confini tra il sé e il non sé. Il titolo allude infatti alla coscienza ultima che non ha piu barriere e include sia l'immanente che il trascendente, il relativo e l'assoluto; tale coscienza unisce l'individuo a cio che lo ha generato e da un senso all'unità della vita.
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Freud Sigmund; Musatti C. L. (cur.)
Opere. Vol. 5: Il motto di spirito e altri scritti (1905-1908)
brossura
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Jung Carl Gustav; Jarrett J. L. (cur.); Croce A. (cur.)
Lo «Zarathustra» di Nietzsche. Seminario tenuto nel 1934-39. Vol. 1: Maggio 1934-marzo 1935
ril. Club psicologico di Zurigo, 2 maggio 1934. Il dottor Jung apre il seminario su "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche. È il suo uditorio - un'ottantina di uomini e donne di varia nazionalità e professione, tra cui medici, analisti praticanti, allievi in training - a chiedergli di mettere a tema proprio quell'autore e quell'opera, in un momento della storia europea che volge al tragico. Fino al 15 febbraio 1939 continueranno a misurarsi con il filosofo che, appena oltrefrontiera, il nazismo trionfante va spacciando come profeta del superuomo. Tenuto in inglese, stenografato e trascritto inizialmente per un uso interno, il seminario vedrà la luce in un'edizione a stampa solo nel 1988, senza perdere nulla della viva oralità che modula il pensiero mentre prende forma. Attraverso la voce di Jung il registro colloquiale preserva gli indugi, gli scandagli, ma anche i proficui erramenti di un commento allo "Zarathustra" che agisce sull'elaborazione stessa della psicologia analitica e diventa una tappa ineludibile della ricezione di Nietzsche. "È straordinariamente complesso, e vi regna un caos infernale. Certi problemi sono stati per me un vero rompicapo e sarà molto dura riuscire a chiarire quest'opera da un punto di vista psicologico", esordisce Jung. La lunga, corale discesa agli inferi sarà decisiva per comprendere "fino a che punto lo Zarathustra fosse connesso con l'inconscio e dunque con il destino dell'Europa in generale".
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Spinardi Franco
Esorcismo
br. Un manuale sintetico per imparare a difendersi dalla magia nera. L'autore si propone infatti di fornire al lettore tutti gli strumenti per riconoscere con certezza e tempestività gli effetti di fatture e malocchio, e per neutralizzare ogni operazione di magia nera. Si parte dalle tecniche classiche con cui viene attuata un'azione negativa occulta e si procede poi offrendo le informazioni utili per distinguere i segni e i sintomi del maleficio. Sono suggeriti infine i mezzi più funzionali nella lotta contro sortilegi e iettature: preghiere, pentacoli, simboli di difesa, formule di scongiuro e tradizionali rituali d'esorcismo.
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Pareyson Luigi
Verità e interpretazione
brossura
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Mignini Filippo
L'etica di Spinoza
ill. L'Etica è il capolavoro di Spinoza. In essa, seguendo una peculiare costruzione, il rigore della speculazione filosofica appare volto a dischiudere il bene supremo al quale l'uomo possa aspirare: l'autentica serenità dell'animo. Nello «sconfinato disinteresse di ogni sua massima», Goethe dichiarava di aver trovato un «acquietamento delle passioni», sembrandogli che si aprisse «un'ampia e libera veduta sul mondo morale e sensibile». Questo lavoro ripercorre l'itinerario concettuale dell'opera spinoziana, pur non configurando un'esegesi né un commentario. Muovendo da un'essenziale considerazione della genesi del testo e della fisionomia generale del metodo geometrico, vengono presi in esame i singoli argomenti dell'Etica, dall'idea di Dio come sostanza infinita alla concezione dell'intelletto quale potenza fondante la libertà umana, attraverso la dottrina degli affetti. Quasi un'emergenza storica rende attuale questo libro: l'imprescindibile dialogo della cultura occidentale con le altre grandi culture, in particolare l'Oriente.
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Fabris Adriano; Cimino Antonio
Heidegger
br. "Colui che comprende e apprende deve diventare tanto adeguato alla cosa da far sì che quest'ultima, l'ente stesso, sia compresa, ma compresa in modo da essere pronta, così compresa, per la sua propria essenza, per imporsi in sé stessa e quindi per dominare anche l'uomo".
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Scott Joanna
The love key. La legge dell'attrazione per innamorarsi
ril. Siete alla ricerca dell'anima gemella? Non riuscite a liberarvi del vostro passato? Passate da una relazione all'altra senza mai trovare la persona giusta? Sicuramente vi sarà capitato di trovarvi in una di queste situazioni o la state vivendo proprio ora. Per comprendere i vostri sbagli, liberarvi dell'energia negativa e prepararvi a trovare il vero amore basta seguire i consigli di The Love Key. Joanna Scott intende insegnarvi a distinguere il partner giusto da quello sbagliato e a cogliere i segnali di pericolo, prima di lasciarvi coinvolgere troppo, seguendo la voce dell'io psichico. Imparate dai vostri errori e, ascoltando i campanelli d'allarme, uscirete dai ricorrenti cicli sentimentali negativi.
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Tuozzolo Claudio
Marx possibile. Benedetto Croce teorico marxista 1896-1897
br. È possibile Marx non filosofo della storia, nel senso deteriore del termine, non monista, non convinto della necessità di ridurre la storia al solo fattore economico e realmente avveduto riguardo ai fondamenti epistemici dei normali "procedimenti di analisi scientifica" necessari nelle indagini della sociologia economica? Sulla base di precise convinzioni epistemologiche essenzialmente "neokantiane" elaborate fra il 1893 e il 1895, Benedetto Croce dà una risposta positiva a questa domanda ed afferma che il "Marx reale" (il rivoluzionario che non ha avuto il tempo di occuparsi a fondo di questioni di critica teorica) non è tanto lontano da un "Marx possibile". Quest'ultimo rappresenta, per il giovane Croce, ciò che si può scorgere indagando l'"intimo pensiero" del "Marx reale". È muovendo da queste certezze che Benedetto Croce elabora le celebri tesi sul "canone" e sul "paragone ellittico". Ma la storia del Novecento ha spazzato via rapidamente il "Marx possibile" del giovane Croce. Oggi in un clima culturale che si è lasciato dietro le spalle le rigidità delle ortodossie dell'idealismo e del "materialismo reale", in un contesto storiografico che ha saputo rivalutare il ruolo storico di quel complesso fenomeno ottocentesco che va sotto il nome di "ritorno a Kant", appare facile tornare a leggere il "Marx possibile" del giovane Croce.
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Arendt Hannah; Pansera M. T. (cur.)
Per un'etica della responsabilità. Lezioni di teoria politica
br. Pubblicate per la prima volta, queste lezioni sulla storia della teoria politica si collocano in una fase decisiva per lo sviluppo del pensiero di Hannah Arendt. Dopo oltre un decennio vissuto da apolide, la studiosa ha finalmente ottenuto la cittadinanza statunitense nel 1951 e, sempre nello stesso anno, ha dato alle stampe il suo primo lavoro di rilievo internazionale: "Le origini del totalitarismo". Come teorica della politica, Arendt analizza in queste pagine il pensiero di autori che hanno avuto grande influenza sulla disciplina (Marx, Kant, Rousseau, Machiavelli, Locke), allo scopo di gettare le basi per un'etica della responsabilità che restituisca all'individuo il diritto/dovere di contrastare il conformismo di un pensiero egemone e di recuperare il ruolo della coscienza e della capacità di giudizio, indispensabili per riconciliare pensiero e azione, etica e politica. Un inedito utile per l'approfondimento di temi legati a problematiche di scottante attualità, come la pluralità, l'esercizio attivo della cittadinanza, la partecipazione responsabile alla vita sociale per la difesa sia dell'identità personale sia dei valori dell'inclusione e dell'integrazione.
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Kabat-Zinn Jon; Kabat-Zinn Myla
Il genitore consapevole
br. Essere "genitori consapevoli" è un compito arduo, impegnativo e a volte stressante. Ma è importante, perché il modo in cui tale compito viene svolto influenza in misura decisiva il cuore, l'anima e la coscienza dei nostri figli da adulti. Questo manuale presenta una via convincente e saggia per coltivare questa consapevolezza, offrendo una serie di nuove prospettive illuminanti: abituarsi a immaginare il mondo dal punto di vita del bambino; intuire come ci vedono i nostri figli, come percepiscono i nostri gesti, le nostre parole; esercitarsi a considerare perfetti i propri figli per come sono e non per quello che vorremmo che fossero e riconsiderare alla luce di ciò le nostre aspettative su di loro. Nuova edizione aggiornata e ampliata.
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Cantarelli Carolina
Cristalli di quarzo: manifestazioni di luce. Forme, geometrie, proprietà, usi, sintonie, risonanze
ill., br. Questa piccola antologia sui cristalli di quarzo rappresenta il tentativo di riunire in un unico volume, breve e di pratica consultazione, il maggior numero di notizie attualmente disponibili circa i cristalli di quarzo nelle loro numerose configurazioni, ognuna delle quali - in particolare i Cristalli Maestro - può essere portatrice, posto che ve ne sia l'intenzione da parte nostra, di numerosi "input" utili ai fini della nostra crescita personale. Amplificatori della nostra stessa luce interiore, essi possono diventare preziosi strumenti di orientamento sulla strada della consapevolezza e dell'evoluzione spirituale.
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Hadjadj Fabrice
Mistica della carne. La profondità dei sessi
br. Contrariamente a ogni apparenza la nostra epoca ha cancellato i sessi. Mortificati, sottomessi alle dure leggi dell'ipervalorizzazione commerciale e strumentale, la loro dialettica è stata mortificata e costretta entro la camicia di forza di imperativi e obblighi ancor più costrittivi e "repressivi" della cosiddetta vecchia morale cattolica. La scommessa teorica di questo libro di Fabrice Hadjadj può suonare un paradosso per la filosofia, o una provocazione per la teologia: salvare quella che la tradizione cristiana designa come "la carne" (con tutte le sue debolezze e i suoi allettanti peccati) riconoscendo nel corpo stesso, nei suoi desideri e pulsioni, perfino nelle sue funzioni considerate meno nobili, il sigillo del divino. Igienizzati e declassati a esercizi per mantenersi in forma, sottratti a qualsiasi riflessione sul loro significato ultimo, l'unica possibilità che abbiamo di riprendere contatto con la "profondità dei sessi", secondo l'autore, è quella di attingere alla valorizzazione del corpo e della carne intrapresa dalla tradizione giudaica, prima, e portata a piena completezza da quella cristiana. Contro un secolare dualismo di origine platonica, Hadjadj invita a ritrovare nella materia di cui il corpo è fatto, le tracce della vita spirituale, dei suoi doveri e delle sue aspirazioni più alte.
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Sabellicus Jorg
Heptameron di Pietro D'Abano. Rituale mithriaco dal gran papiro magico
brossura
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Plotino
Sulle virtù (Enn. I 2 (19))
brossura Il trattato 19 di Plotino, mai commentato sistematicamente prima d'ora, deve la sua fortuna alla dottrina dei gradi di virtù, che rappresenta il principale contributo del neoplatonismo al pensiero morale: prudenza, fortezza, temperanza e giustizia possono essere possedute e praticate a livelli diversi, da quello inferiore della vita civile a quello superiore della contemplazione filosofica. Con questa semplice ma geniale distinzione gerarchica, Plotino risolveva l'apparente contraddizione in Platone tra la prospettiva politica della Repubblica e quella ascetica del Fedone, e preparava uno schema destinato ad avere un enorme successo nell'etica tardo-antica e medievale. Ma dal suo punto di vista l'assimilazione al divino mediante le virtù era solo un caso particolare di un problema metafisico cruciale: il rapporto tra gli oggetti empirici e le Forme ideali. La riflessione sulle virtù si basa così, implicitamente, sui fondamenti stessi della riformulazione plotiniana del platonismo, memore delle aporie del Parmenide e delle obiezioni di Aristotele.
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Bhagavan Das
La scienza delle emozioni
br. Lo straordinario percorso, alle fonti stesse della vita, per scoprire la scienza della pace dell'anima, che permette di andare oltre il mondo delle emozioni. L'autore tratta delle natura del desiderio dell'uomo e delle sue emozioni presentando l'argomento, per quanto possibile, sotto la forma generalmente seguita nelle opere di psicologia. Cerca di condurre i lettori della scienza delle emozioni a una scienza superiore che ha per oggetto le fonti stesse della vita, i principi ultimi dell'universo. Secondo antichi libri sanscriti è possibile classificare le emozioni e rintracciare una classificazione genetica, non arbitraria e organica tra di loro.
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