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Cusano N. (cur.)
La filosofia futura (2014). Vol. 3: Prassi e nichilismo
brossura
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Palumbo Fabio D.
Economia del desiderio. Freud, Deleuze, Lacan
brossura
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Pedone S. (cur.); Tedeschini M. (cur.)
Sensibilia. Vol. 7: Errore
ill., br. L'errore riguarda tutti, senza eccezioni. Ce lo ricorda la religione, con l'idea giudaico-cristiana di peccato originale, ma anche la speculazione filosofica, e basti pensare alla diagnosi dell "oblio dell'essere". Eppure, l'esperienza cosciente e diretta dell'errore ci sfugge continuamente, a meno di non voler considerare intenzionale un comportamento erroneo; essa viene sempre ricostruita, poiché è l'esito di un ripensamento, esige un punto di osservazione esterno o successivo al momento dell'errore stesso. Se si sbaglia è perché si è inizialmente convinti di fare la cosa giusta e solo in seguito la verità può, in certo modo, essere ricostruita. L'errore non è mai del tutto trasparente, ma si annida, piuttosto, in quella zona opaca che però costituisce spesso il presupposto non detto del nostro agire, pensare e sentire. L'errore, inteso rettamente, consentirebbe così di osservare i limiti o i condizionamenti che hanno determinato una certa conoscenza, un certo agire, una data impressione. Ma è possibile esaminarlo senza fare errori? Fino a che punto? Con quali risorse? Proprio perché è impossibile non errare, allora occorre perseverare in un'analisi multifocale e aperta, come sì è cercato di fare in questo volume di Sensibilia, proponendo un confronto tra saperi diversi, spesso tra loro lontani, nel tentativo di sviscerare il problema in fondo mai risolto dell'errore.
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Catena M. T. (cur.); Sorge V. (cur.)
Spazio e misura. Medioevo e modernità a confronto
br. A partire dalla rinnovata attenzione con cui l'ermeneutica contemporanea ha istituito un dialogo costante e proficuo tra Medioevo e Modernità, il volume prova a ripensare la significativa costellazione di problemi che, al di là di ogni cristallizzazione, ruota attorno al nesso spazio-misura. Emerge così una ri-modulazione di tale rapporto, tutta giocata sull'inconfondibile risorsa del linguaggio filosofico, sempre capace di restituire, senza mai perdere in puntualità, la plurisemanticità del concetto di spazio nel suo possibile intreccio con quello di misura. Così, nonostante l'indubitabile scarto teorico che intercorre tra la Tarda Scolastica e l'estetica contemporanea, e al di là della diversità dei loro itinerari, le pagine qui presentate - nelle quali si avvicendano autori quali Ruggero Bacone, Bruno, Cartesio, Kant, Husserl, Heidegger - riescono a non offuscare la traccia di continuità presente nelle molteplici stratificazioni e nel singolare intreccio di temi che via via si è andato costituendo intorno a questi due fondamentali topoi della tradizione filosofica occidentale.
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Dibattista Liborio
Emozioni infettive. Saggi storico-filosofici
brossura
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Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2014). Vol. 2
br. "Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia" è un periodico peer review che pubblica i propri contenuti in full open access, senza richiedere contributi di natura economica a lettori e autori. RiFP si propone come luogo di riflessione critica sui nessi che legano reciprocamente la ricerca filosofica e quella psicologica (maggiori dettagli sotto la voce Info). Manoscritti originali, articoli di rassegna, discussioni e proposte di recensione su temi e volumi ritenuti di interesse per la rivista possono essere inviati in lingua italiana, inglese, tedesca e francese.
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Gabellone Anna Rita
Una società di pace. Il progetto politico-utopico di Sylvia Pankhurst
br. Questa ricerca vuole mettere in luce il progetto politico democratico di Sylvia Pankhurst attraverso l'affermazione dei movimenti popolari. Dopo essersi schierata da parte delle donne, passa a lottare in favore dei diritti delle classi subalterne, fino ad arrivare all'importante attività politica portata avanti nel continente africano, durante e dopo la seconda guerra mondiale, in favore della democrazia. Uno degli aspetti che qui andremo ad esaminare è come abbia lottato per l'affermazione della democrazia e della pace, per una riforma assistenziale e, soprattutto, per dare voce alle classi operaie. La studiosa ha affermato più volte: il popolo deve essere protagonista della politica del proprio paese per ottenere una forma di giustizia sociale.
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Assy Bethania; Valtellina E. (cur.)
Etica, responsabilità e giudizio in Hannah Arendt
br. La preoccupazione tardiva per ciò che Hannah Arendt ha chiamato le attività della vita della mente, relative all'azione, all'etica e alla politica, prende forma consistente dopo il processo a Adolf Eichmann. Se la questione centrale in "Vita activa" è quella di pensare "ciò che stiamo facendo" e attestare la preoccupazione che attraversa tutta la sua opera (la definizione dell'azione politica comune), già ne "La vita della mente" l'autrice ci sfida a una fenomenologizzazione della vita contemplativa, il cui punto di vista privilegiato è la visibilità delle azioni e del linguaggio. Il punto cruciale per una praxis etica della visibilità è come il soggetto si singolarizza nella comunità politica, un'etica della responsabilità personale. Ci chiama a una costante "resa dei conti", verso noi stessi, verso gli altri e verso il mondo. Questa etica della visibilità apre la possibilità di riproblematizzare il pathos tra il self e il mondo comune, tra coscienza e esperienza - i pilastri che ispirano una nuova simbologia etica nella politica.
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De Certau Michel; Amara L. (cur.)
Utopie vocali. Dialoghi con Paolo Fabbri e William J. Samarin
br. Questo volume raccoglie una serie di conversazioni attorno al fenomeno della glossolalia, sviluppate da Michel de Certeau in dialogo con Paolo Fabbri e William Samarin. È il settembre del 1977 quando i tre studiosi si ritrovano a Roma per preparare i loro interventi in vista del seminario che avrà luogo l'anno successivo al Centro Internazionale di Semiotica di Urbino. Tale materiale, destinato inizialmente alla pubblicazione e rimasto fino a oggi inedito, viene per la prima volta riunito in un volume che prende il titolo dal saggio "Utopies Vocales, Glossolalies" in cui, qualche anno più tardi, De Certeau avrebbe rielaborato alcuni dei temi già presenti nei dialoghi del '77. "La presenza di Michel de Certeau in Italia", costante e attiva fino al 1982, oltre ad aver lasciato tracce di diverso tipo, dà conto di una fitta trama di connessioni tra l'Italia e la cultura contemporanea, soprattutto di area francese.
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De Caro Mario
Biografie convergenti. Venti ircocervi filosofici
ill., br. Se Plutarco compose le Vite parallele di famosi personaggi dell'antichità, qui si presentano le vite convergenti di coppie di celebri pensatori di ogni epoca che - mescolandosi e fondendosi - generano di volta in volta nuove buffe creature: gli ircocervi. Sta ai lettori indovinare le coppie di pensatori che, ibridandosi, vanno a comporre i vari ircocervi.
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Lanfredini R. (cur.)
Materia
brossura
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Tura Massimo
Infinito e molteplice. Etica e religione in Emmanuel Levinas
brossura
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Diana Rosario
La forma-reading. Un possibile veicolo per la disseminazione dei saperi filosofici. Resoconto ragionato, programma e strumenti di lavoro
brossura Il libro - di agevole fruibilità anche per le dimensioni volutamente ridotte è composto da un ampio saggio, che dà il titolo al volume, e da un'appendice esemplificativa, nella quale si pubblicano due diverse partiture lettoriali scritte per un reading su Cartesio. Con spirito dichiaratamente prospettico e senza alcuna pretesa di assolutizzare, nel saggio si propone una definizione della struttura del reading filosofico e si individuano le finalità che quest'ultimo dovrebbe avere. Si descrivono, inoltre, alcune sperimentate modalità per la costruzione di testi destinati alla lettura pubblica e si suggeriscono possibili paradigmi per giustificare il collegamento delle varie componenti (immagini, filmati, musica) che vi possono essere coinvolte.
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Vargiu L. (cur.)
Dare senso al paesaggio. Vol. 1: Esplorare nel passato indagare sul contemporaneo
ill., br. "Una porta aperta verso tutta la Terra, una finestra aperta su possibilità illimitate: un orizzonte". È così, in uno slancio lirico e delicato, che Eric Dardel, ne L'Homme et la Terre, definisce il paesaggio. È a questa finestra aperta sul mondo e alle molte direzioni in cui l'esperienza paesaggistica può articolarsi che il volume intende richiamarsi, proponendo una riflessione a più voci sul "senso" e sui possibili "sensi" del paesaggio. Particolare attenzione è data al rapporto tra passato e presente del paesaggio, nel tentativo di cogliere i germi degli sviluppi futuri e prevederne in qualche maniera gli esiti. In particolare, mentre la prima parte del volume si concentra sulla formazione dello "sguardo paesaggistico" (attraverso l'analisi delle retoriche, delle pratiche artistiche, scientifiche e filosofiche che hanno impregnato in passato i discorsi sul paesaggio), la seconda parte si concentra su alcuni casi di studio (in Italia, Spagna, Portogallo, Brasile, Tanzania ecc.) in cui emergono in maniera particolarmente evidente alcune delle principali dinamiche che caratterizzano i paesaggi della contemporaneità. L'idea di base è che il paesaggio costituisca un grande palinsesto, continuamente rimodulato e riscritto dagli uomini, in cui ciò che poteva essere e ciò che è stato convivono talvolta pacificamente, ma in molti altri casi drammaticamente.
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Bianchi Massimo Luigi; Fronterotta Francesco
Due immagini di Platone in età contemporanea. Il Neo-kantismo, Martin Heidegger
br. Due immagini di Platone, due modi differenti di rendere la sua filosofia: da un lato il punto di vista dei filosofi neo-kantiani della scuola di Marburgo, dall'altro quello di Martin Heidegger. Quanto dissimili sono i rispettivi orizzonti di pensiero, altrettanto lo è il terreno su cui nei due campi avviene la ripresa. Vi è un tratto, però, che accomuna le due riletture: in ambedue i casi a Platone non è rivolto uno sguardo neutrale ma la sua filosofia si vede restituita come attraverso due diverse rifrazioni prismatiche: quella dell'idealismo trascendentale kantiano da parte dei filosofi di Marburgo, quella della sua propria filosofia da parte di Heidegger.
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Demilio Romeo
Sub-limis e sub-limo. Al limite estremo: fra Goya e Malevic
brossura La rottura del patto mimetico, basato sulla corrispondenza fra io e mondo, fra visione e rappresentazione, prende avvio irreversibilmente con il Romanticismo. La riflessione sul sublime riprende in questo momento; nell'Arte, non più imitazione del mondo naturale, né creazione o invenzione del Bello, si sancisce il definitivo superamento dell'imitazione del dato reale. Derivato da sub-limine, il sublime indica qualcosa di altissimo, che sta sopra l'architrave della soglia di casa (limen), ma anche, considerando la diversa accezione di sub-limo, ciò che sta sotto il fango, il profondo e l'abissale. Mai lo sguardo che accompagna l'esperienza del sublime sarà immobile rispetto all'orizzonte. Il testo si sviluppa entro questi due termini: da una parte le immagini, fra gli altri, di Friedrich e Goya che, da differenti punti di vista, indagano fino al limite estremo il paesaggio e gli abissi dell'anima; dall'altra il percorso intrapreso da Kandinskij a Malevic, che, dal superamento del visibile, condurrà verso l'invisibile e l'infigurabile. Entrambi i poli del sublime, l'Altissimo e l'Abisso, raccontano in tal modo, anche se da ambiti distinti, la crisi irreversibile del soggetto e della ragione classica.
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Accarino B. (cur.)
Antropocentrismo e post-umano. Una gerarchia in bilico
br. L'antropocentrismo è una delle più radicate tradizioni del pensiero occidentale: fondato sulla superiorità e sulla centralità dell'uomo nell'ordine del vivente, esso ha autorizzato e continua ad autorizzare ogni possibile forma di violenza e di sfruttamento nei confronti della natura e degli animali non-umani. Oggi questa macchina plurisecolare e apparentemente inossidabile - alimentata da categorie, credenze, miti e procedure - vacilla sotto i colpi di nuove domande critiche e di inedite istanze emancipative, molte delle quali trovano posto nel dibattito sul post-umano. Si tratta tuttavia di una macchina complessa e reattiva, capace di risorgere dalle sue sconfitte e di riproporsi nelle più svariate vesti: ad essa bisogna opporre quindi un lavoro critico paziente e capillare, che sappia raccogliere e mobilitare gli indizi di una diversa razionalità filosofica, etica e politica. Di questo compito si fanno carico i contributi raccolti nel presente volume.
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Pascal Étienne; Nacci B. (cur.)
Lettera a padre Noël
br. Nella primavera del 1648 Etienne Pascal indirizza a padre Noël, un oscuro gesuita entrato in polemica con il figlio Blaise sul problema dell'esistenza del vuoto in natura, una lettera non poco enigmatica. Con uno stile vagamente curiale, il Presidente Pascal, intendente del re, rimprovera il malcapitato studioso per il comportamento sgarbato nei confronti del figlio: non solo ha divulgato la corrispondenza intercorsa tra loro ma ha scritto un libello diffamatorio sulle tesi sostenute da Blaise Pascal. Perché mai un uomo di potere come il Presidente Pascal si preoccupa tanto di difendere il figlio, che già ha esposto brillantemente le sue tesi al mondo scientifico e risposto con micidiale ironia al vecchio professore? Perché certe strane minacce e un sarcasmo così tagliente? Dietro una disputa in apparenza sulle buone maniere, si cela forse qualcosa di più inquietante che riguarda i torbidi mesi che precedono la rivolta contro Mazzarino.
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Leoni F. (cur.)
Re Mida a Wall Street. Debito, desiderio, distruzione tra psicoanalisi ed economia
ill., br. Re Mida a Wall Street. Due emblemi si incontrano in queste pagine. Una figura mitica del desiderio che innalza il suo oggetto fino a renderlo così scintillante, così perfetto da risultare inappropriabile. Un emblema della finanza globale che oggi sembra tutto divorare e ritradurre nei suoi segni inafferrabili. Mida è il presente sospeso, la vita immortalata nel metallo più prezioso, il cibo e il corpo imbalsamati nella loro apparizione più eterna. Wall Street è il presente eternamente rinviato, la vita ritradotta nel segno di un "pagherò" sempre incombente e sempre spostato in avanti. Al fondo dell'una e dell'altra figura, l'enigma stesso dell'umano, lo struttura di un desiderio che desidera sempre e soltanto un segno, e desidera sempre e soltanto distruggere quel segno. Per mettere le mani sul reale al di là del segno, o sul reale che è quel segno e quella disseminazione di segni a venire. Enigma comune alla psicoanalisi e all'economia, che i saggi qui raccolti ripercorrono mettendo lo domanda psicoanalitica al centro di una fitta rete di connessioni tra pratiche e saperi consonanti e dissonanti: l'economia in primo luogo, ma anche lo sociologia, l'antropologia, lo letteratura
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Donà Massimo; Gatto A. (cur.)
Senso e origine della domanda filosofica. Un itinerario nella filosofia. Con 2 CD
br. Ci ricorda Gadamer come sia stato proprio nello scambiarsi dei ruoli tra interrogante e interrogato, tra sapere e non sapere - uno scambio di ruoli con cui Platone, per primo, ci aveva costretto a fare i conti - a venire in luce il carattere preliminare della domanda rispetto ad ogni conoscenza e ad ogni discorso veri. Perciò un discorso che voglia far luce sulla cosa dovrà necessariamente aprirsi la via verso la cosa e nella cosa tramite la domanda. C'è innanzitutto qualcosa come una "domanda specificamente filosofica"? Ma soprattutto: cosa distingue il domandare filosofico da altri modi, altre forme del domandare? Ma prima ancora: come si articola il domandare di quell'essere vivente che definiamo essere umano? O meglio, in quanti modi si declina il suo domandare? E poi: da dove sorge o da dove proviene la domanda in quanto tale? Ossia, quel dire che né afferma né nega, né esorta né prega... ma, per l'appunto, domanda. Ma soprattutto, perché si domanda? E in rapporto a cosa si domanda? Qual è, da ultimo, la situazione relazionale che rende possibile la domanda in quanto tale? E ancora: chi, propriamente, domanda?
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Leghissa Giovanni
Postumani per scelta. Verso un'ecosofia dei collettivi
br. Il discorso contemporaneo sul postumano ormai si declina in molti modi. Da un lato, si articola a partire dalla domanda seguente: cosa significa considerare l'uomo un animale tra altri animali? Si è sviluppata in tal modo un'esperienza non solo densa di significati esistenziali, ma anche intrisa di una forte componente spirituale, che ruota attorno a una profonda fratellanza con gli animali di altre specie. D'altro lato, i transumanisti si chiedono invece - e in maniera opposta - come superare la finitezza e la precarietà che caratterizza i viventi e aspirano, grazie all'impiego della bioingegneria e delle scienze dell'artificiale, a produrre un uomo totalmente ibridato con gli artefatti tecnologici. In entrambi i casi, la posta in gioco consiste nel ridefinire i confini dell'umano e il senso della convivenza tra viventi e artefatti entro la nicchia ecologica da tutti condivisa.
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Anselmi G. M. (cur.); Caporali R. (cur.); Galli C. (cur.)
Machiavelli Cinquecento. Mezzo millennio del «Principe»
br. I saggi riuniti in questo volume rappresentano non solo un omaggio, peraltro largamente dovuto, a uno dei più grandi ingegni della tradizione intellettuale europea nell'occasione dei cinquecento anni della composizione del suo celeberrimo libello, ma sono anche e soprattutto uno sforzo non comune per organizzare uno specchio sufficientemente rappresentativo di parecchie delle attuali tendenze della ricerca internazionale su Machiavelli. Dall'Italia, dall'Europa, dall'America, italianisti, filosofi e storici riflettono sulle frontiere più avanzate della Machiavelli-Forschung, proponendo questioni filologiche, indagini sulla eccezionale e multiforme fortuna - nei più diversi contesti geografici e storico-politici - di uno degli autori più letti e più influenti dell'età moderna, e analisi ravvicinate delle questioni più radicali implicite nel suo pensiero.
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Montaleone Carlo
Montaigne o la profondità della carne
br. Montaigne o la profondità della carne indaga l'atteggiamento non vinto, e anzi quasi ginnico, che il grande scrittore francese ostenta davanti ai morsi del mal de la pierre (oggi parleremmo di calcolosi renale) unitamente al veleno di giudizi tranchant, suoi e importati, coi quali egli intende demolire la possibilità stessa di un'epistemologia medica. Dopo Petrarca, Montaigne rinnovava dunque i termini di una polemica contra medicos a cui peraltro il Cinquecento fu partecipe con notevole lena. Nel doppio nodo della malattia e dell'assoluta vacuità delle diagnosi e delle prognosi rifilate a caro prezzo da dottori inchiodati all'incompetenza, si raccolgono innumerevoli problemi, al fondo dei quali non è difficile riconoscere la questione del corpo, del suo statuto, della sua pesantezza e, ciò che più conta, del nesso inspiegabile e indubitabile con l'esprit. Fatto di pezzetti, ognuno dei quali va per conto suo, il corpo non è un oggetto o una rappresentazione di cui ritrovare la verità oltre le cose sensibili. Uomo del Rinascimento, Montaigne si colloca agli antipodi del progetto medievale di disincarnare l'anima allontanandola dal corpo. Il corpo è il campo totale delle nostre esperienze volontarie e involontarie, non la prigione dell'anima. Detto in estrema sintesi, il corpo è il nostro vissuto e la nostra memoria. L'autore dei Saggi vi scorge anche l'anamnesi incarnata del padre. Infatti, ha derivato da lui il mal de la pierre che lo molesta, ma senza che il suo esprit sia ammutolito dal male...
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Fraschini Luigi
Individuo e mondo nel pensiero dell'antico Egitto. Percorsi antropologici ed epistemologici in una tradizione culturale pre-greca
brossura Nell'Egitto faraonico, l'essere umano non è pensato sulla base del binomio anima-corpo, affermatosi in Grecia intorno al V sec. a.C. L'uomo è concepito, invece, come un insieme o una "costellazione" di componenti in relazione tra loro. L'individualità umana è la risultante di questo insieme di rapporti. Il mondo presenta la medesima struttura. Sia l'uomo che il mondo costituiscono una rete di relazioni che si riorganizza secondo le situazioni concrete o i problemi da risolvere. Gli obiettivi di questo saggio sono essenzialmente due: effettuare una rilettura storicofilosofica della concezione egiziana dell'essere umano e interrogarsi sulla struttura e sulle implicazioni del sistema di pensiero che si trova all'origine di questa concezione. Affrontando queste tematiche, il saggio propone alcune categorie antropologiche nuove e riesamina certi aspetti della matematica e del linguaggio egiziani.
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Marino Francesco
L'esplicito inesauribile. Pareyson e la storiografia filosofica
brossura
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Cioran Emil M.; Assall Paul; Di Gennaro A. (cur.)
La speranza è più della vita. Intervista con Paul Assall
ill., br. Nel marzo del 1985, intervistato dal giornalista tedesco Paul Assall, Emil Cioran tenne presso la sede dell'emittente radiofonica "Südwestfunk" (Baden-Baden) un'importante conversazione, focalizzata sui temi della speranza, della storia e dell'utopia. In disaccordo con le voci imperanti del pensiero filosofico-teologico, moderno e contemporaneo, l'intellettuale rumeno illustra le principali linee guida della propria tragica Weltanschauung, fondata sul nichilismo e sul rifiuto totale di ogni prospettiva storicistica (ideologica, escatologica). All'idea di "progresso ", egli sostituisce il "regresso", all'"utopia", il "disinganno". La storia, secondo l'eretico Cioran, da sempre magistra vitae, insegna come l'uomo sia ontologicamente macchiato, e quindi condannato ad un inesorabile "cammino verso il peggio". In tal senso, inutile attendersi un miglioramento morale del genere umano o un'evoluzione della società. L'unica forma di "salvezza", forse, è rassegnarsi al divenire assurdo del mondo, accettando la "caduta" e il "fallimento" come un'imperscrutabile fatalità.
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Fedriga Riccardo
La sesta prosa. Discussioni medievali su prescienza, libertà e contingenza
brossura
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Kant Immanuel; Desideri F. (cur.); Portera M. (cur.)
Che cosa significa orientarsi nel pensiero?
br. Nell'ottobre del 1786, Kant si risolse a prendere posizione nella disputa circa il presunto spinozismo di Lessing, accesasi tra il campione dell'illuminismo berlinese Moses Mendelssohn e il fideista Friedrich Jacobi, autore delle celebri Lettere sulla dottrina di Spinoza. Lo fece con il breve scritto "Che cosa significa orientarsi nel pensiero?". La domanda alla quale Kant cerca di rispondere riguarda come si possa orientare il pensiero nelle questioni di confine che oltrepassano sia il piano logico-formale della razionalità sia quello trascendentale del suo rapporto a priori con la forma dell'esperienza. A partire, anzitutto, dalla questione relativa alla conoscibilità di Dio: alla pensabilità del suo concetto e alla dimostrazione razionale della sua esistenza. Il carattere esemplare del saggio kantiano sta nel modo in cui affronta questo nodo fino a convertire la domanda metafisica per eccellenza nel problema dell'orientamento in filosofia. Così il saggio assume un valore paradigmatico sia per la filosofia kantiana, per il suo carattere intimamente critico, sia per il pensare filosofico in generale.
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Donà Massimo
La filosofia di Miles Davis
br. Scrivere di Miles Davis significa non solo doversi confrontare con uno dei più grandi musicisti del ventesimo secolo, ma anche fare i conti con un'originalissima e stimolante prospettiva filosofica. Ma cosa fa sì che ancor oggi la musica di Miles costituisca una delle più grandi ed emozionanti sfide per qualsivoglia filosofo realmente degno di tale appellativo? Da cosa dipende, se non dal suo essersi mostrato capace di depistare qualsiasi tentativo di prevederne le scelte musicali? Il fatto è che un genio come quello dell'autore di "So What" continua ancor oggi a incantare perché il suo è un gioco sempre insieme armonico, melodico e ritmico; e in ogni caso affidato a un incessante e mai pago rovesciamento delle parti. Proteso a rincorrere il libero ed esaltante, nonché metamorfico, dinamismo della natura; mosso dalla volontà di spingersi sempre più in là, verso quel "limite ultimo" che almeno una cosa gli avrebbe fatto senz'altro sperimentare: il brivido dell'inaudito e di una sempre inaugurale, nonché autentica, "potenza poietica".
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Di Giacomo G. (cur.); Marchetti L. (cur.)
Tra il sensibile e le arti. Trent'anni di estetica. Studi di estetica (2014) vol. 1-2
br.
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Caruso Antonio
Il sesso in terapia. Teoria e tecniche di terapia sessuale
br. Questo è un libro di terapia. Questo è un libro di storie. Questo è un libro di storie di ordinario e talvolta straordinario disagio sessuale costruite in terapia, co-generate dagli psicoterapeuti insieme ai propri pazienti. Questo è anche un libro di storie di salute, di storie di sessualità che si sviluppano, di gioie sessuali e divertimento. È un libro di terapia perché la prospettiva da cui è stato scritto è quella di psicoterapeuti che hanno iniziato a riflettere sulla loro esperienza di clinici con pazienti che chiedevano soprattutto di affrontare la loro vita sessuale, è la prospettiva di clinici che cercano di sistematizzare il loro lavoro e di individuare quelle idee cliniche, mappe cliniche, che guidano e hanno guidato il loro lavoro. È un manuale di terapia perché è scritto pensando anche alla attività di formazione alla terapia sessuale portata avanti dagli autori.
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Cuomo V. (cur.); De Conciliis E. (cur.)
Il capitalismo della scommessa
brossura
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Resnik Salomon
Vedo cambiare il tempo. Metafisica del macchinismo e le passioni dell'anima
br. "Vedo cambiare il tempo" è il prodotto di uno sguardo, insieme partecipe e disincantato, sulle mutazioni antropologiche, culturali e sociali prodotte dal feticismo della tecnica. Quella che è stata definita tecnocrazia si propone infatti come ennesima metafora di un ardine sovraumano e totalizzante, a proposito del quale l'autore evoca la figura del Deus ex machina che scende dall'alto a risolvere con il suo potere le mille contraddizioni e l'irriducibile tasso di imprevedibilità dell'avventura umana. Il discorso di Resnik, teorico e clinico, speculativo ed esperienziale, si inserisce in maniera originale all'interno di una 'critica della ragione tecnologica', che ha illustri antecedenti nel Novecento. Esperienze di vita e di lavoro clinico concorrono a mostrare come la forza di persuasione del feticismo tecnologico risieda in una sorta di tentazione profondamente radicata nell'anthropos, una tentazione 'adamitica' o 'prometeica' (un Prometeo scatenato), che può riproporsi in vari contesti e in vari momenti della storia personale o sociale, come un tentativo di sovrastare e dominare non solo la nostra finitezza e vulnerabilità, ma l'instabile mutevolezza delle passioni.
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Patocka Jan; Bonicalzi F. (cur.)
Lo spazio e la sua problematica
br. Radicato nel movimento della vita, lo spazio costruito (ordinatum) lascia posto al costruire dello spazio ordinans, spazio in azione, avvenimento di incontri, dramma nel quale gli esseri si avvicinano e tendono al noi per creare il loro io, il loro essere presso di sé. Il dibattito fenomenologico di cui Patocka è stato uno dei più felici protagonisti, ridefinisce allora tutti i termini della spazialità: centro, periferia, orientamento, casa, interno, esterno ritrovano nella vita vissuta la sorgente dinamica del loro costituirsi e inaugurano percorsi del pensiero ancora e sempre in attesa di essere attraversati.
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Voltaire; Felice D. (cur.)
Premio della giustizia e dell'umanità
br. Composto durante l'estate del 1777 e pubblicato alla fine di ottobre dello stesso anno, vale a dire nel medesimo periodo in cui Voltaire scrisse e diede alle stampe il "Commentaire sur l'Esprit des lois", il "Prix de la justice et de l'humanité" costituisce l'approdo dei suoi studi legali e dei suoi interessi per i problemi della giustizia, studi e interessi dapprima sporadici e superficiali, poi, a partire dagli anni Cinquanta del Settecento, sempre più intensi e continui, fino a culminare appunto nel Prix, la più vasta e radicale delle sue opere giuridiche.
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Hutcheson Francis; Gatti A. (cur.)
Pensieri sul riso. Osservazioni sulla favola delle api di Bernard Mandeville, in sei lettere
br. I Pensieri sul riso che qui si propongono per la prima volta in versione italiana indagano temi assai dibattuti nel secolo XVIII: il comico, l'ironia, lo humour e il wit, affrontati in termini non solo estetici, ma anche politici, sociali, addirittura fisiologici con riferimenti alla teoria delle passioni e delle emozioni. In calce si pubblicano anche le Osservazioni sulla Favola delle Api [di Bernard Mandeville], apparse sul «London Journal» nel 1724, a loro volta mai tradotte in italiano. Queste Osservazioni - nelle quali Hutcheson prende le difese del sistema morale di Lord Shaftesbury, oggetto di una dissacrante polemica da parte di Bernard Mandeville -consentono di approfondire un fondamentale momento di storia dell'Illuminismo britannico in età moderna, fra razionalismo e scetticismo, platonismo e aristotelismo, cultura classica e nuovo scientismo.
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Gesuè Angela
Un futuro a ciascuno. Omosessualità, creatività e psicoanalisi
br. Se per qualunque ragione vi interessa conoscere come si presentano nello studio di un'analista persone omosessuali in cerca d'aiuto per i loro problemi (la cui radice non è quasi mai l'omosessualità in sé), questo è il libro adatto. Senza alcuna ambizione di sembrare un trattato sull'omosessualità, vi accompagnerà, attraverso una ricca aneddotica clinica, ampia come l'esperienza dell'autrice, all'incontro rispettoso con le diverse declinazioni che l'essere omosessuali offre alla sofferenza psichica, come del resto anche alla "comune infelicità umana". Ma il libro è anche un viaggio nella storia, insieme ricca e travagliatissima, dei rapporti della psicoanalisi con l'omosessualità. La sorpresa sta nella considerazione, più volte illustrata dall'autrice, che nell'incontro tra psicoanalisti e pazienti omosessuali la principale posta in gioco sono questioni relative alla creatività. La creatività di entrambi i soggetti nella stanza d'analisi. La creatività della singola persona omosessuale, messa in forse dallo storico e diffuso rifiuto esteriore, dalle personali embricazioni traumatiche del rifiuto, dal sentimento di essere minoranza, dalla difficoltà ad avere una discendenza biologica, dalla difficoltà a pensarla costruendo nuovi modelli di genitorialità. Ma anche la creatività della psicoanalisi, messa alla prova dalla natura paradossale dell'omosessualità: "malattia" inesistente e condizione umana studiatissima dalla psicoanalisi stessa...
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Viganoni Roberto
A tu per tu col minotauro. Ansia e panico, una lettura psicoanalitica
br. I disturbi d'ansia e gli attacchi di panico emergono sempre più come temi caratterizzanti il nostro tempo. Il testo approfondisce la nascita, l'evoluzione e il trattamento di tali disagi da un vertice psicoanalitico, senza trascurare gli elementi biologici e sociali che ne favoriscono l'espressione. Un ruolo centrale è assegnato al lavoro onirico della coppia analista/paziente come elemento trasformativo necessario per giungere a liberare le risorse creative che trasformano in emozioni e pensieri gli elementi che provengono dal mondo intemo. II testo si articola in due parti e fa riferimento in particolare al pensiero di Wilfred Bion. Alla prima parte teorica segue una sezione clinica con lo scopo di far emergere l'importanza del gioco creativo che avviene all'interno della stanza d'analisi, elemento fondamentale che permette al dolore del paziente di pervenire a una trasformazione che, come un filo d'Arianna, porta a riconnettersi con la propria verità ultima.
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Vincenti Umberto
Etica per una Repubblica
br. In uno stato repubblicano innanzi tutto dovrebbero venire la res publica e gli scopi da essa perseguiti, i primi dei quali interessano e coinvolgono la comunità generale e non singoli individui o loro gruppi o associazioni. È da tale premessa, ovvia ma anche per questo troppo spesso tralasciata, che prende avvio la ricerca dei possibili contenuti - un codice comportamentale - di un'etica pubblica repubblicana: un'etica capace di orientare rettamente il legislatore, il governante, i cittadini tutte le volte in cui si tratti, nei diversi ruoli, di compiere delle scelte che, incidendo sulla res publica e sulla convivenza pacifica e civile che in essa si deve realizzare, dovranno essere sempre rispettose della sovranità popolare e capaci di coordinare effettivamente, e utilmente, gli interessi particolari con l'interesse generale.
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Simoncini A. (cur.)
Dal pensiero critico. Filosofie e concetti per il tempo presente
br. "I concetti non sono già fatti, non stanno ad aspettarci come fossero corpi celesti. Non c'è un cielo per i concetti; devono essere inventati, fabbricati o piuttosto creati e non sarebbero nulla senza la firma di coloro che li creano". È forse questo pensiero di Deleuze e Guattari a tracciare nel modo migliore la rotta degli eterogenei saggi che compongono questo libro, nel quale si affrontano alcuni dei principali problemi posti dal pensiero critico contemporaneo. Nelle filosofie e nei concetti di Walter Benjamin, Gilles Deleuze, Guy Debord, Michel Foucault, Antonio Gramsci, Felix Guattari, gli operaisti italiani, Karl Marx, Alfred Sohn-Rethel, e altri intercessori, non si tratta, però, di ricercare un tesoro segreto attualizzabile in presa diretta nel tempo presente, perché quei concetti e quelle filosofie rappresentano risposte contestualizzate a sfide storicamente determinate. Tuttavia, la società del capitale e della merce conserva ed espande la propria capacità egemonica; approfondisce le contraddizioni relative al dominio dell'uomo sull'uomo, dell'uomo sulla natura e dell'uomo su se stesso, oltre che le persistenti gerarchie di classe, di genere e di "razza". I testi del volume si concentrano allora sul modo in cui i grandi pensatori affrontati sono stati capaci di concettualizzare alcuni tra i problemi decisivi della modernità capitalistica...
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Bertelli Pino
Guy Debord un filosofo sovversivo. Per una critica radicale della civiltà dello spettacolo e la rivolta della gioia dell'internazionale situazionista
br. La scrittura di questo pamphlet sulla filosofia sovversiva di Guy Debord e l'Internazionale Situazionista è composta secondo la strategia del ragno: molti sono i fili, i ritorni, le citazioni di altri nostri studi sulla bandiglia situazionista che qui abbiamo ripreso, rovesciato, détournato. L'architettura comunicazionale è quella del motto di spirito, del witz, del calembour... a memoria di ubriaco non si era vista tanta insolenza espressiva se non nelle opere di Villon, Rebelais, Céline e negli atti concreti della Banda Bonnot. Sovente il linguaggio, le metafore, le allusioni non escono dal vocabolario, ma sono ripresi dalla strada. Del resto - come sosteneva Debord i gitani, gli indiani d'America, gli anarca... considerano a ragione che la verità non vada mai detta se non nella propria lingua, perché in quella del nemico regna la menzogna.
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Pichler Hans; D'Anna G. (cur.)
Leibniz. Un dialogo armonioso
br. Nei saggi qui tradotti e presentati, mediante Leibniz, Hans Pichler (1882-1952) indaga, da una parte (Leibniz. Un dialogo armonioso), la diade particolare-universale all'interno dei diversi ambiti della filosofia (metafisico-ontologico, estetico, etico e religioso), mettendo in evidenza, sulla scorta della lettura leibniziana di Couturat e Russell, come la logica e la teoria delle modalità stiano a fondamento dell'intero sistema di Leibniz e delle sue molteplici articolazioni. In questa interpretazione, Pichler prende le distanze dalla lettura neokantiana del pensiero leibniziano, e ripropone un Leibniz "al di là" di Kant. Dall'altra (La comunità metafisica di Leibniz) mette alla prova la tenuta della teoria leibniziana dell'armonia prestabilita e delle monadi per la costituzione di un'idea di comunità in grado di avere forza integrante e di essere il tessuto relazionale fondante all'interno del quale gli individui, proprio come le monadi, siano in grado di condurre un'esistenza "armoniosamente solitaria".
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Cavallera Giovanni Ugo
Dove Platone riceve il battesimo. La formazione come fondamento nell'impero romano d'Oriente
brossura Il volume, risultato delle ricerche per il progetto nazionale PRIN 2009 "Passioni e politica nell'età globale", diretto da Elena Pulcini, è volto a ricostruire le "politiche del passato" che hanno connotato la storia tedesca del dopoguerra, con particolare e inedita attenzione critica per i nessi tra il sentire collettivo, i dibattiti politici, la spettacolarizzazione dei processi giudiziari, le scelte normative e le pratiche di riparazione in favore delle vittime. Il caso tedesco è particolarmente interessante perchè permette di tematizzare una triplice Vergangenheitsbewältigung (superamento del passato): nella Repubblica Federale di Bonn, nella DDR e, dagli anni '90, nella Germania riunificata.
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Baptist Gabriella
Sui presupposti di un nuovo umanesimo
brossura Nel panorama della crisi generalizzata che ha investito anche i modelli classici del vivere civile, da un lato la religione si ripresenta come luogo di formazione e di tutela di collettività identitarie e di comunità coese, dall'altro la razionalità critica nata dai processi di modernizzazione e secolarizzazione sembra sempre più fragilmente rimessa alle incertezze della laicità e alle debolezze della democrazia. Alcune delle tensioni politiche più acute nel presente possono addirittura essere interpretate come una rinnovata guerra civile, più o meno metaforica, tra una "teologia politica" che rivendica spazi di potere e una "religione civile" sempre nel rischio di diventare solo veicolo ideologico. Nel confronto con i grandi classici che nella modernità hanno posto il problema del nesso tra fede e sapere, ma anche nel corpo a corpo con i dibattiti attualmente in corso a proposito dell'universalismo democratico, della libertà di coscienza, di un'etica pluralista ed interculturale, e poi nel confronto costante con i risultati più recenti delle indagini delle scienze empiriche e sociali e nella prospettiva di disegnare insieme i presupposti di un nuovo umanesimo, sono qui raccolte le ricerche proposte in due occasioni presso il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell'Università degli Studi di Cagliari, nel quadro di un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale su: Umanesimo, religione e democrazia politica nel terzo millennio.
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Mazzucconi Vittorio
Essere ed esistere
br. Il tema "Essere ed esistere" che verte, almeno per ciò che riguarda l'essere, sulla ricerca più alta della filosofia, è difficile da svolgere in un'epoca appiattita sul mero esistere, con la conseguente negazione dell'essere, senza dire che c'è sempre stata una certa confusione anche nell'uso dei due termini. Con la negazione dell'essere si negano evidentemente l'anima, ogni ideale e Dio stesso, per affacciarsi all'assurdo del non essere: il nulla. Nel libro si afferma invece un tutto in cui essere ed esistere fluiscono uno nell'altro, a somiglianza dello Yin e dello Yang, e in armonia con tutte le altre polarità in cui si svolge il mondo e con la loro ciclicità. Un pensiero che è stato esplorato su diversi piani da Vittorio Mazzucconi nei nove seminari del "Convivio", di cui "Essere ed Esistere" è l'ultimo. In esso, e nel libro, è anche presentata una carrellata sui seminari precedenti, offrendoci così il compendio di un'unica e feconda visione.
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Filippi M. (cur.); Reggio M. (cur.)
Corpi che non contano. Judith Butler e gli animali
brossura
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Matteucci Giovanni
Estetica e pratica del quotidiano
brossura
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Vignola P. (cur.); Vitale F. (cur.)
Platone digitale. Per una filosofia della rete
br. Questo libro presenta i principali concetti elaborati da Bernard Stiegler nell'arco della sua intensa e provocante attività di ricerca. Il filosofo francese legge la realtà e la soggettività contemporanee monitorando il ruolo delle tecnologie, che, attingendo a una metafora già usata da Platone e da Derrida con riferimento alla scrittura, non esita a definire pharmakon (rimedio e, a un tempo, veleno). Un'analisi a tutto campo e radicale, in grado di articolare un'originale e impegnata comprensione critica dell'ambiente tecnologico nel quale siamo immersi. Paolo Vignola e Francesco Vitale, accreditati studiosi di Stiegler in Italia, accompagnano il lettore all'approfondimento di una delle voci più interessanti del panorama intellettuale contemporaneo.
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Coppola Walter
Itinerari sonori
brossura Alfred Tomatis è stato un medico, scienziato e saggista francese, fondatore dell'Audio-psicofonologia, disciplina che ha nell'Ascolto il proprio nucleo centrale. Il testo mette in luce le fondamentali connessioni che Tomatis ha individuato fra la funzionalità neurofisiologica dell'orecchio, la produzione linguistica e l'emissione vocale di tipo artistico. Lo scienziato ha elaborato un percorso terapeutico che vede nel Test d'Ascolto un importante strumento valutativo-diagnostico e nell'Orecchio Elettronico l'apparecchiatura in grado di migliorare, grazie a un adeguato percorso riabilitativo, la funzionalità dell'orecchio, con riflessi positivi sullo sviluppo delle capacità comunicative e più in generale sul riequilibrio psicofisico dei soggetti. In particolare evidenza viene posta la natura comunicativa, e quindi cibernetica, del linguaggio verbale e musicale, analizzando i meccanismi che regolano il circuito audio-vocale e i modelli strutturali che stanno alla base dello scambio intersoggettivo.
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Tettamanti Giorgio
L'eone della cosa. Saggio filosofico da Aristotele a Carl Schmitt
brossura Il testo può essere diviso in due parti: la prima di carattere filosofico-teoretico sul concetto di "cosa" sinora mai veramente pensato sul versante delle lingue neolatine; nella seconda parte viene innestato il termine nel lessico e nella prassi politica, con l'emersione della romanità come momento centrale in cui il termine "res" come "publica" comincia a dominare la prassi e la teoresi occidentale. La concretizzazione di "res" avviene nel Novecento, momento in cui la "res" si fa "corpo" usato dalla politica nelle due Grandi Guerre. Oggi si pensa al superamento del concetto di "politica".
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