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Veca Salvatore; Mondadori Sebastiano
Prove di autoritratto
brossura "Per chi come me aveva sostenuto la necessità dell'innovazione della cultura politica di sinistra, era arrivato il momento del cambiamento". E sono proprio i cambiamenti ad aver trasportato l'esistenza di Salvatore Veca verso una concretezza che ancora oggi non ha finito di esaurirsi. In questa sorta di autobiografia, il filosofo offre un ritratto dell'Italia, dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri. "Prove di autoritratto" testimonia come un individuo possa decidere del proprio destino e rendere concrete le idee in una coerente procedura filosofica, dove la vita e il pensiero diventano i poli per una dialettica capace di sottolineare l'umano in ogni gesto, in ogni scelta. Un procedere tra le opere e i giorni di un filosofo che ha sempre posto la ricerca e l'impegno sociale al centro delle proprie urgenze.
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Scarpellini Attilio
Il tempo sospeso delle immagini
br. Ogni immagine, diceva György Lukács, è di questo mondo e il suo sguardo brilla per la gioia di esistere. Riprodurre e rappresentare la vita in un'immagine è uno dei più antichi dispositivi sentimentali per trattenere la presenza reale dei corpi dal loro svanire attraverso il tempo. Dalla video-arte di Bill Viola risalendo fino alla pittura di Masolino da Panicale o del Pontormo, da un racconto di Borges sulla creazione artistica al teatro, e dal teatro alla fotografia, queste tre riflessioni, nate in tre diversi laboratori di pensiero, interrogano la capacità dell'immagine contemporanea di produrre una rottura estatica e di aprire uno stato di sospensione nel flusso "cronovoro" di una realtà sempre più estetizzata e spettacolarizzata. Per scoprire che dentro l'immagine il tempo dello spettatore non ha esattamente la stessa direzione che fuori da essa e che l'arte può ancora, malgrado tutto, salvarci e trasformare la vita. Prefazione di Antonella Anedda.
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Frisina Maurizio
Sul bordo del caos. Complessità, terapia sistemica e dipendenze
brossura La clinica delle dipendenze è una pratica complessa, appassionante, faticosa. Ma è anche molto più di tutto questo: è il confronto - a volte brutale - con questioni comuni a ogni essere umano. Come ci ritroviamo imprigionati in comportamenti, posizioni relazionali e narrazioni da cui non riusciamo più a uscire? E, più profondamente, come attraversiamo le fasi di cambiamento della nostra vita e le parentesi di instabilità che ne conseguono? Questo libro, frutto di diversi anni di esperienza sul campo e di insegnamento, propone delle mappe innovative per orientarsi nel paesaggio delle dipendenze. La teoria del caos, la terapia narrativa, la teoria dei sistemi complessi e una visione ricorsiva del tempo sono il filo rosso che guiderà il passaggio dalla teoria alla pratica, dalla classificazione ai modelli di intervento, dall'epistemologia ai numerosi casi clinici.
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Tran Duc Thao; D'Alonzo J. (cur.); D'Urso A. (cur.)
Ricerche sull'origine del linguaggio e della coscienza
brossura Nel presente volume, apparso in Francia nel 1973, sono raccolte le tre ricerche (rispettivamente sul gesto dell'indicazione, sul linguaggio sincretico e sul complesso edipico) che Tran Duc Thao ha dedicato alle origini del linguaggio e della coscienza. Il filosofo vietnamita risale ai primordi della cognizione umana descrivendo la pratica sociale e comunicativa dei nostri antenati preistorici, comparandola con lo sviluppo linguistico del bambino e assegnando al linguaggio - innanzitutto gestuale - il ruolo di mediatore tra la vita reale e l'interiorità vissuta, nel quadro di una "semiologia dialettica" debitrice della tradizione marxista e in costante dialogo con le scienze sociali e naturali. La presente edizione si basa su fonti inedite, proponendo un testo corretto e aderente alle volontà dell'autore.
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Laplanche Jean
Vita e morte in psicoanalisi
brossura Vita e morte: due riferimenti fondamentali nella teoria psicoanalitica, talvolta perfino eclatanti - si pensi al grande dualismo mitico delle pulsioni di vita e delle pulsioni di morte -, ma molto più indiretti o occultati nella clinica e nella pratica. L'ordine vitale non può essere definito unicamente in funzione della frontiera epistemologica che lo separa dal campo specifico della psicoanalisi: è infatti presente anche all'interno di quest'ultimo, nel senso che vi si fa rappresentare. Il problema è allora quello della trasposizione e derivazione, al tempo stesso concettuale e reale, di alcune entità psicoanalitiche - la sessualità, l'Io, il sadomasochismo - a partire dall'ordine vitale. Le approfondite trattazioni qui proposte, già nel 1970, su questi tre temi e su narcisismo e pulsione di morte, sono le tappe di una ricerca sulla problematica della psicoanalisi, che è una rimessa in discussione tanto dell'opera freudiana quanto dell'esperienza clinica, nella loro stringente attualità.
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Lapoujade David
Deleuze. I movimenti aberranti
brossura "I movimenti aberranti" è uno dei più importanti testi dedicati al pensiero di Gilles Deleuze, che la presente traduzione rende disponibile al lettore italiano. Il titolo del volume indica un concetto prezioso per attraversare la fitta selva di "logiche irrazionali" prodotta dal pensiero deleuziano e ingaggiare un intenso confronto teorico con il suo lessico e la sua concettualità. Questo percorso si concretizza attraverso molteplici temi e figure appartenenti a campi disciplinari eterogenei, fra cui l'arte, la scienza, la psicoanalisi, l'antropologia e la sociologia. Il testo di David Lapoujade costituisce un'opera fondamentale, in virtù della sua chiarezza, per leggere Deleuze e una proposta filosofica netta per interpretare il mondo contemporaneo. Per questo, Lapoujade evidenzia il carattere fortemente creativo e politico della produzione teorica del filosofo francese, dal momento che "il pensare, per Deleuze, è sempre concepito come un atto guerriero".
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Miller Christian; Vaccarezza M. S. (cur.)
Questione di carattere. Quanto siamo realmente buoni?
brossura Come diventare persone migliori? Cosa possiamo fare - noi stessi, i nostri figli e i nostri amici - per diventare gradualmente più virtuosi di quel che siamo? Come, in altre parole, possiamo colmare il divario del carattere? La prima parte dell'opera discute cosa significa avere un carattere buono evirtuoso e difende l'idea che è importante svilupparlo. La seconda parte mostra che molti di noi non hanno un buon carattere (e nemmeno uno cattivo), permettendoci così di riconoscere il grave divario che sussiste tra come siamo realmente e le persone che dovremmo essere. La terza parte del volume propone alcune strategie in questo senso. Sebbene molte di esse siano laiche, il libro si conclude rivendicando la legittimità di prendere in considerazione anche approcci religiosi allo sviluppo del carattere.
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Zaffino Valentina
Totum et unum. Giordano Bruno e il pensiero antico
brossura
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Ghilardi Marcello
Il simbolo di Europa. Oltre l'immaginario
br. La cronaca politica ci mostra un'Europa in crisi di identità, un'Europa nella quale alcuni valori culturali e sociali stentano a far valere la propria legittimità di fronte alle difficoltà e alle impasse di carattere politico, economico e finanziario. È allora il caso di provare a ritracciare un quadro d'insieme per mostrare come le linee di fondo che hanno costituito il continente europeo e la cultura detta "occidentale" - dalla nozione di idea alla scienza moderna, dal diritto dell'individuo alla formazione della coscienza sulla scorta del pensiero cristiano, fino all'istanza di un pensiero interculturale - non abbiano esaurito il loro potenziale, mostrando al tempo stesso la necessità di uscire dalle secche di certi discorsi identitari. Al di là del carattere immaginario di una certa idea - fallace - dell'Europa, si tratta di ricostruire un orizzonte di senso simbolico e plurale che possa dare linfa vitale alle sue risorse vive. È forse questo un modo non populista né utopistico di vivere la "contraddizione europea", senza scioglierla: il fatto che l'Europa ha elaborato la nozione di universale, e insieme ne ha saputo riconoscere la parzialità. Contenere questa duplice visione e non farla disgregare negli interessi particolaristici e neo-nazionalistici è oggi uno dei principali compiti di un pensiero autenticamente europeo.
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Carofalo V. (cur.)
Racconti di pace e di guerra. Riflessioni tra arte, politica, musica e filosofia
br. La guerra, nelle variegate forme in cui oggi entriamo in contatto con essa - le immagini di distruzione che scorrono sui nostri schermi, i frammenti di notizie che circolano sui social, le misure di controllo e prevenzione del terrorismo che ci proiettano in una condizione di emergenza permanente - è un difficile oggetto d'indagine, privati come siamo di ciò che necessita per eccellenza alla riflessione: la giusta distanza. Sappiamo al contempo troppo e troppo poco, siamo contemporaneamente al centro e distanti dal conflitto. In questo volume studiosi di differenti campi del sapere - dalla linguistica al diritto, dalla musicologia alla filosofia - riflettono su questo tema: l'arte integra quello che il pensiero filosofico, la letteratura, la politica sembrano aver perso (temporaneamente?) la capacità di dire e viceversa. A partire da questo "mutuo soccorso" tra discipline, le guerre - di ieri e di oggi, vicine e lontane - possono diventare esperienza comune e materia raccontabile.
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Gaudio Maria
La cura nell'accompagnamento autobiografico. Klinè
br. Quando la scrittura diventa cura? E di che "cura" si tratta quando il desiderio di scrivere di sé non risponde a istanze di apprendimento, di formazione, di conoscenza, ma appartiene a un Io ferito, sofferente, fragile? Come si trasformano le metodologie autobiografiche nell'incontro a due dell'accompagnamento autobiografico? Quali sensibilità e competenze sono necessarie per aver cura della scrittura dell'altro in situazioni di fragilità, di malattia, di lutto, di smarrimento esistenziale? Quali sono gli ancoraggi teorici e metodologici dello sguardo clinico nell'accompagnamento autobiografico ad personam? Il testo, nel tentativo di rispondere a tali domande, ripercorre l'esperienza formativa maturata in Klinè - percorso di specializzazione della Scuola Mnemosyne della LUA - che segna il passaggio dalla cura di sé ad aver cura dell'altro, dove le formule e i contenuti delle metodologie autobiografiche sono indagati secondo il focus della relazione d'aiuto
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Culp Andrew; Di Maio F. (cur.)
Dark Deleuze
br. Il filosofo francese Gilles Deleuze è noto come pensatore della creazione, dell'affermazione gioiosa e dei concatenamenti rizomatici. In questo breve libro, Andrew Culp controbatte polemicamente che questo canone della gioia, una volta radicale, ha perso la sua capacità di resistenza al presente. Concetti una volta creati per sconfiggere il capitalismo sono stati riciclati nei mantra del business, che gioiosamente affermano: "Il potere è verticale; il potenziale è orizzontale!". Culp riscopre la negatività dimenticata di Deleuze. Egli scompagina l'interpretazione prevalente attraverso una rete sotterranea di riferimenti alla cospirazione, alla crudeltà, al terrore del fuori e alla vergogna di essere umani. Infine, ravviva l'opposizione a quanto vi è di intollerabile in questo mondo. Un Deleuze rivoluzionario per il mondo digitale di oggi, di felicità compulsiva, di controllo decentralizzato e di sovraesposizione.
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Cescon Roberto
Disabile chi? La vulnerabilità del corpo che tace
br. Negli ultimi anni la disabilità è entrata nella retorica mediatica grazie a una serie di libri che ha avuto il merito di raccontare le asperità di quest'esperienza (sdoganando pensieri indicibili in cui persino un genitore è avvolto), e grazie a una maggiore presenza di disabili negli spazi televisivi e nella rete, dove si denunciano discriminazioni sociali e si descrive la dimensione quotidiana di questa condizione. Tuttavia tale esposizione mediatico-letteraria serve solo a estetizzare la disabilità per spingere all'indignazione o per rappresentare una sorta di riscatto consolatorio - "sì, lui è così, ma ce l'ha fatta". Questo atteggiamento edificante rischia di non rivelare il reale valore della disabilità, che riguarda la vulnerabilità della nostra specie esposta al rischio biologico dei giorni (tra l'altro, un potente rimosso del western way of life). Per evitare l'accettazione fantasma dovremmo ripensare un concetto più fluido di norma solo dopo aver scelto di restare fedeli a questa immanente rottura nell'ordine dell'esistenza.
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Adesso Gemma Bianca
La rappresentazione concomitante. Nietzsche a Basilea
br. Friedrich Nietzsche non sembra essere stato particolarmente attratto dalle opere figurative, ma ha dedicato alla Trasfigurazione di Raffaello uno spazio importante all'interno del suo unico libro sui Greci e per tutta la vita non ha smesso di riflettere sul concetto di rappresentazione. Al professore universitario di filologia classica fu negata, a causa della miopia, la più basilare delle pratiche: il leggere e lo scrivere in autonomia. Aveva un udito finissimo, ma non fu mai un musicista. Fu uno dei più importanti filosofi dell'Ottocento, ma non riuscì mai a insegnare filosofia. Di Nietzsche, Nietzsche stesso ha detto tutto quello che c'è da sapere: soprattutto quello che non è stato, quello con cui non può essere scambiato. In questo stato mancante che riguarda il pensiero e l'uomo, le abitudini del corpo e il corpus dei suoi scritti, si colloca la sua rappresentazione concomitante tra antichi e moderni, il suo essere nato postumo e morto prematuro.
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Sferrazza Papa Ernesto
Le pietre e il potere. Una critica filosofica dei muri
br. Nonostante la globalizzazione si sia presentata come la produzione di uno spazio liscio globale ad alta velocità, sempre più i territori si articolano mediante bastioni, muraglie e fili spinati. Oggetto apparentemente semplice, il muro svolge un insieme di funzioni: blocca, filtra, respinge, ordina, gerarchizza, costruisce identità, polarizza, promette felicità e sicurezza. Lavora allo stesso tempo sugli spazi, sui corpi e sulle anime, offrendo l'immagine di una comunità che si protegge respingendo. La ricevibilità pubblica dei muri, simbolo per eccellenza di una forma di vita incentrata sulla difesa e sulla separazione, risiede in ultima istanza negli ordini di discorso che tentano di fondarne la razionalità. Il saggio propone una critica filosofica di tali ordini di discorso e delle logiche che i muri veicolano sin dalla loro preistoria, indagando le implicazioni politiche, etiche e sociali di questa compartimentazione materiale del mondo.
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Di Matteo Danilo
L'esilio della parola. Il tema del silenzio nel pensiero di André Neher
br. André Neher (1914-1988), pensatore ed esegeta ebreo d'Alsazia trasferitosi poi a Gerusalemme, si è lasciato interrogare a fondo dalle tragedie del Novecento, in primo luogo dalla Shoah. E a sua volta ha interrogato la Bibbia in cerca di risposte. Il libro focalizza l'attenzione sul suo capolavoro, pubblicato per la prima volta in Francia nel 1970: L'esilio della parola. Dal silenzio biblico al silenzio di Auschwitz. Non si tratta di una semplice fenomenologia del silenzio biblico, bensì dell'illustrazione di una visione filosofica e teologica del rapporto fra l'essere umano, la storia, la presenza (o la lontananza) di Dio, il mondo. Il capolavoro di Neher, attraverso questo volume, si pone in dialogo con altri autori e altre prospettive, tra le quali quelle di Franz Rosenzweig e Philippe Nemo. Come rapportarci al silenzio, dunque? Come continuare a sperare contro ogni speranza, nel fallimento, nonostante tutto, nonostante Auschwitz? Mediante il forse, la possibilità di ricominciare.
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Seller Fabio
Apocalittica e tempo della fine in Tommaso Campanella
br. Il volume si propone di ricostruire uno degli aspetti più originali della speculazione campanelliana, procedendo oltre la dicotomia tra un Campanella cattolico e araldo della fede e uno eretico o addirittura ateo. Nell'esame dei temi apocalittici che attraversano l'intero corpus delle opere del filosofo calabrese, viene privilegiato il versante dell'esegesi vetero e neotestamentaria, imperniata sull'interpretazione per il plesso di temi che si pongono alla confluenza di apocalittica, escatologia e profezia: la figura dell'Anticristo si staglia, così, come polimorfica forza nientificante, che si contrapporrà a Cristo e alla cristianità alla fine dei tempi. La rilettura dell'opera campanelliana, in definitiva, tenta di attraversare territori già conosciuti per individuare qualche aspetto inedito nella complessa trama di una speculazione che non cessa di stupire, ancora, il lettore contemporaneo.
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Simone Aurora
Metamorfosi e differenza. Canetti, Deleuze
brossura Nei cinque capitoli che compongono il volume vengono analizzati alcuni dei concetti più importanti del pensiero di Deleuze e Canetti. Aurora si concentra, in particolare, sulle nozioni di differenza, metamorfosi e singolarità. L'obiettivo che l'autore si prefigge è duplice, insieme storico-filosofico e teoretico: da un lato, mostrare la vicinanza di fondo dei due pensatori, che hanno idealmente dialogato con alcuni dei protagonisti della storia del pensiero occidentale e hanno vissuto dall'interno la crisi della modernità; dall'altro, presentare una proposta teorica che continua a interrogare il nostro tempo e sulla quale vale ancora la pena di riflettere.
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Vidali Cristiano
Fine senza compimento. La fine della storia in Alexandre Kojève tra accelerazione e tradizione
br. Protagonista della Hegel Renaissance, Alexandre Kojève è stato indubbiamente una delle figure più controverse e decisive nella riabilitazione del pensiero hegeliano nel Novecento. A contraddistinguere in modo inconfondibile la sua lettura è l'idea di una "fine della storia" già realizzatasi e correlata all'avvento del sapere assoluto tra gli esseri umani. È possibile recuperare oggi questa proposta filosofica, riconoscerne la legittimità, malgrado innumerevoli eventi continuino a prodursi? Rilevando l'assoluta importanza della tradizione, ossia della continuità quale presupposto immanente alla storia, e prestando attenzione alla velocità che sempre più marcatamente caratterizza il nostro mondo, può risultare sorprendente come - diversi decenni più tardi - proprio l'idea kojèviana di fine della storia possa avvalersi di una nuova chiave interpretativa, confi gurandosi come uno strumento decisamente effi cace per la comprensione della contemporaneità. Prefazione di Massimo Cacciari.
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Catena Maria Teresa
Breve storia del corpo
br. Che cosa si può dire del corpo, il sistema più complesso che abbiamo, per dirla con Stephen Hawking? Ben poco, certo, se si pretende di darne una definizione univoca, dato che quest'evidenza silenziosa che ci accompagna, sfugge ogniqualvolta si cerchi di afferrarla per ricondurla sotto un'unica verità. Per tale motivo, di questa molteplicità morfologica che è il corpo, il volume prova piuttosto a ricostruire alcune differenti e spesso dissonanti figure, proponendo, attraverso l'utilizzo dei due grandi modelli del corpo assente e del corpo presente, una breve storia dei suoi propri saperi e poteri. Ne emerge un discorso che mira a liquidare l'idea che esista un solo genere di corpo, per affermare l'esistenza di molti e tanti corpi, la plurivocità dei loro possibili significati, la diversità delle loro nature, trascorse, presenti e a venire.
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Sebastiano Gino
Thomas Reid e l'anatomia della mente. I poteri dell'anima nella Scozia settecentesca
brossura Nella filosofia del Senso Comune Scozzese, di cui Thomas Reid è stato promotore e ispiratore, si riflettono valori tipicamente illuministici, come lo sforzo di gettar luce sui fondamenti del sapere scientifico, soppesando le facoltà conoscitive della mente umana per individuarne le fonti e i limiti. Reid ha fornito un'interpretazione originale della dualità intrinseca all'essere umano, riconoscendo che il corpo vivente convive con una dimensione morale che ne esalta le potenzialità creative. Studiando il rapporto tra la mente e il corpo, egli si è servito della letteratura medico-scientifica che aveva a disposizione, dialogando costantemente con le idee dei fisiologi scozzesi dell'Università di Edimburgo, che avevano sviluppato una descrizione innovativa del sistema nervoso. Alla luce della sua predilezione per una specifica tradizione medica, si possono mettere in risalto gli aspetti del suo pensiero che hanno maggiormente segnato il dibattito filosofico del Settecento.
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Carbone M. (cur.); Dalmasso A. C. (cur.); Bodini J. (cur.)
I poteri degli schermi. Contributi italiani a un dibattito internazionale
brossura La cultura umana ha da sempre interrogato il potere delle immagini. Ma che ne è dei poteri degli schermi? Sì, quelle superfici intimamente legate alle immagini in modo tanto evidente quanto misterioso, capaci di mostrare e nascondere insieme. È tempo di interrogare anche i loro poteri, perché è proprio questo nostro tempo che, incontestabilmente, ci fa vivere tra e attraverso gli schermi. Attenzione, però: questo stesso tempo ci fa indirettamente capire che i rapporti fra esseri umani e schermi non sono solamente un problema di oggi, ma un fenomeno che attraversa tutta la storia e la preistoria dell'umanità. Studiosi italiani di filosofia, cultura visuale, neuroscienze, letterature comparate, cinema e media, gli autori dei contributi qui raccolti risultano diversamente situati non solo per i loro campi di ricerca, ma anche per i Paesi in cui operano, arricchendo perciò il crescente dibattito attorno agli schermi con inediti dialoghi transistorici, transdisciplinari e transnazionali.
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Borgia Francesco
Vedere nel segreto. Racconto, testimonianza, immagine
br. Attraverso diversi autori (Merleau-Ponty, Arendt, Ricoeur, Levi, Montani), questo volume sviluppa il tema della testimonianza nella sua connessione con il racconto e l'immagine, questione eminentemente cruciale nell'epoca attuale, in cui tutto viene veicolato da una visione assoluta e senza residui. La testimonianza è assunta come punto di raccordo di coppie di elementi reciprocamente implicantesi - visibile e invisibile, individualità e pluralità, storia e finzione - considerati non come termini oppositivi, ma in quanto poli di una circolarità dialettica.
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De Luca Picione Raffaele
L'impresa topologica di Jacques Lacan. La psicoanalisi tra superfici, confini, buchi e nodi
br. La topologia è, secondo Jacques Lacan, una delle quattro discipline indispensabili per la pratica della psicoanalisi (insieme alla linguistica, alla logica e alla filosofia). Spesso ingiustamente considerata come una parte trascurabile, tardiva o, addirittura, residuale del suo insegnamento, la topologia è stata, invece, un costante riferimento dell'avventura intellettuale di Lacan. Lo dimostra il suo originale sforzo di studiare topologicamente alcuni fondamentali concetti psicoanalitici quali l'inconscio, la soggettività, la mancanza, il desiderio, la pulsione, la sessualità, l'oggetto a e, soprattutto, i tre registri dell'esperienza (Reale, Simbolico e Immaginario) II volume introduce le modalità con le quali lo psicoanalista francese si è servito della topologia delle superfici (il nastro di Moebius, il toro, il cross-cap, la bottiglia di Klein) e della teoria dei nodi approfondendo la manipolazione del nodo borromeo e della sua riparazione, le catene e le trecce.
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Curi Umberto
Film che pensano
br. Per quali ragioni il filosofo che lavori sul cinema è tuttora considerato poco "serio", alla stregua del dilettante perditempo o del chierico infedele? E per quali ragioni, almeno in Italia, è ancora tenacemente presente la convinzione che, per quanto ci si possa sforzare di congiungerli, cinema e filosofia restino due ambiti irrevocabilmente distinti? Questo libro risponde a tali interrogativi, ritraendo un quadro variegato e stimolante della natura evocativa del cinema. La prima parte del testo approfondisce le molte e decisive questioni attinenti alle peculiarità del cinema, nel contesto della tradizione filosofica occidentale da Aristotele a Heidegger. La seconda e la terza parte si soffermano rispettivamente sull'opera di alcuni grandi maestri del cinema contemporaneo (Truffaut ed Eastwood, Fellini e Wilder, Spielberg e Garrone, Wenders e Scorsese) e su alcuni film memorabili (Moulin Rouge! e Il mestiere delle armi, American Beauty e Chicago, per citarne alcuni). Senza voler proporre una nuova teoria sul cinema, e ancor meno la rimasticatura aggiornata di una fra le tante concezioni del cinema oggi in circolazione, il libro ci dimostra in che senso e con quali suggestive implicazioni si può affermare che davvero i film "pensano".
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Taddio L. (cur.); Giacomini G. (cur.)
Filosofia del digitale
brossura La cifra della "rivoluzione digitale" non sta semplicemente nel promuovere grandi cambiamenti, bensì nell'aprire a inedite concezioni del mondo e dell'essere umano. La sfida intellettuale e scientifica alla base di questo volume è, dunque, indagare le implicazioni delle attuali tecnologie digitali (reti telematiche, piattaforme, intelligenza artificiale, big data, Internet delle cose, realtà virtuale ecc.) adottando una prospettiva critica e globale. Ciò corrisponde a superare una visione "tecnocentrica", che troppo spesso si focalizza sul potenziale delle tecnologie sottovalutando il contesto culturale, sociale e politico, oltre che i valori e i modelli ideali degli individui e delle comunità con cui le innovazioni si devono necessariamente confrontare. I contributi all'interno di questo volume esaminano, con gli strumenti tipici delle discipline umanistiche, le diverse modalità in cui gli esseri umani possono rapportarsi al digitale, modificando se stessi e le tecnologie in un intreccio di azioni e retroazioni dinamiche e complesse.
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Villani Massimo
Arte della fuga. Estetica e democrazia nel pensiero di Jean-Luc Nancy
br. Come guardare a uno scenario, come quello contemporaneo, nel quale, perdendo terreno i registri morali e veritativi, emerge la dimensione di un sentire fisico, libidinale, refrattario a ogni sintesi? Come accostarsi a un panorama segnato dall'incoerente comparsa di soggetti che, saltando ogni mediazione, esprimono la loro irriducibile corporeità, erodendo la possibilità di un trascendimento normativo? Nel lavoro di Jean-Luc Nancy - negli sviluppi e scarti interni che lo solcano a partire dalla metà degli anni Settanta fino alle elaborazioni più recenti - questo libro cerca delle risorse per penetrare nella densità di un mondo che esprime differenze proliferanti. La posta in gioco di questa ricerca è quella di sottrarre Nancy tanto al paradigma heideggeriano post-fondazionalista quanto all'esercizio decostruttivo della mise en abyme. Attraverso un confronto serrato non solo con Heidegger, Arendt, Derrida, Deleuze e i grandi classici del pensiero filosofico, ma anche con taluni autori contemporanei, in particolare Agamben ed Esposito, l'intento è quello di ripensare la nancyana ontologia dell'esposizione, per mettere in evidenza la forza e l'entusiasmo che in essa si esprimono. Siffatta pulsazione ontologica si articola con una passione politica che risolutamente sfugge al dispositivo rappresentativo.
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Mignosi Giovanni Gabriele
Lo spietato repertorio della contemporaneità. Verso una normopatia sociopatica
br. Il testo esplora le pieghe di una contemporaneità che attraversa gravi e larvati cambiamenti culturali, sociali e psicologici. A partire da un'analisi critica dei processi che tendono a naturalizzare i dispositivi culturali egemoni, viene approfondita la figura dell'individuo tipo della civiltà globale: ben adattato, apparentemente sano ed innocuo, mostra però i segni di un narcisismo tracimato in una sociopatia paranoica e sadomasochistica, nel culto sfrenato della propria immagine, collocato in una bolla di alienante sacralità e così immiserito da una tossicodipendenza da oggetti di consumo. Tutto ciò è promosso e incoraggiato in un quadro culturale deistituzionalizzato e completamente occupato dai principi suadenti del neoliberismo. Viene infine proposto un tentativo di riformulare il lavoro dello psicologo-clinico, affinché fronteggi più adeguatamente la trasformazione radicale del mondo e della sofferenza psichica, evitando i rischi dell'autoreferenzialità e del miope tecnicismo.
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Vander Fabio
Essere/contraddizione. Confronto con Emanuele Severino
ril. Con la scomparsa di Emanuele Severino si è conclusa una stagione importante della filosofia non solo italiana e non solo contemporanea. Quello del pensatore bresciano è stato infatti un progetto di portata teoretica e di impianto sistematico tale da lasciare in eredità alla "filosofia futura" inedite responsabilità. A partire da un indifferibile programma di studio e approfondimento, ma anche di adeguata valorizzazione e diffusione della filosofia italiana contemporanea, un patrimonio notevole, di assoluto rilievo internazionale. Dopo Severino una nuova stagione di studi e ricerche è tanto più urgente e necessaria. Questo libro, risultato di un confronto di lungo momento fra l'autore ed Emanuele Severino, attraversa criticamente l'intera sua opera, da Struttura originaria all'estremo Testimoniando il destino. Non un saggio biografico, né storico-filosofico, ma uno studio per linee interne al sistema e ai problemi di una straordinaria esperienza intellettuale ed umana.
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Jünger Ernst; Leistikow Klaus U.; Cometa M. (cur.)
Mantrana. Un gioco
br. "Mantrana" è una collezione di aforismi che costituisce una "magica enciclopedia" del sapere. Ciascun Mantra - in sé autonomo - è ordinato tematicamente insieme ad altri a formare diverse raccolte. "Mantrana", però, è anche una sorta di domino in cui ogni giocatore può disporre i Mantra a proprio piacimento. Può dare agli uni la precedenza nei tempi rispetto agli altri, trovare nuove relazioni tra i Mantra e allinearli diversamente. È come cercare conchiglie sulla spiaggia, disporle secondo motivi e scompigliarle di nuovo: il gioco vive proprio di questo.
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Recalcati Massimo
Legge, soggetto ed eredità. Lezioni veronesi di psicoanalisi
br. In questo volume è raccolta buona parte dell'attività di insegnamento che Massimo Recalcati ha svolto all'Università degli Studi di Verona dal 2016 al 2019. Si tratta di lezioni rivolte non solo agli studenti, ma aperte anche alla città. Un professore disserta liberamente di Lacan, di Freud, di psicoanalisi e di cristianesimo a un pubblico fedele, nutrito e attento. Di tanto in tanto consulta i suoi appunti e legge passi scelti dai numerosi testi disseminati sulla cattedra. La passione di Recalcati per l'insegnamento trova in queste pagine, che riproducono fedelmente la sua voce, una significativa testimonianza. Accanto a un'inedita introduzione al pensiero clinico di Lacan, il lettore troverà i temi più attuali della sua ricerca affrontati con chiarezza e intensità: il segreto del figlio, l'eredità, l'incidenza della parola cristiana nel ripensare il tema fondamentale della Legge e dell'atto.
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La filosofia futura (2020). Vol. 14: Il sentiero del giorno
br. La filosofia futura mette in questione quella che da sempre è ritenuta una evidenza assoluta, secondo la quale ogni cosa del mondo è soggetta all'eterno flusso del divenire. La filosofia futura mostra che tale evidenza è il perimetro all'interno del quale il pensiero occidentale da sempre si stabilisce, e la civiltà dell'Occidente, ormai planetaria, va manifestandosi. L'uomo va alla ricerca del rimedio contro l'angoscia del divenire perché, innanzitutto, crede che il divenire esista. Quando si inizia a mettere in discussione questa fede, si incomincia a mettere in questione la logica stessa del rimedio.
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Rasini Vallori (cur.); Scarpelli G. (cur.)
Nel bosco di psiche. Filosofie della natura umana
br. I volti di Psiche sono assai più numerosi dei nomi che le sono stati attribuiti. Anima, spirito, coscienza oppure mente, pensiero, ragione: tutti calzanti e tutti parziali. Forse "soffio vitale" è quello che, radicandosi nella culla etimologica del fiato, del respiro quale segno primigenio del vivente, ne raccoglie insieme le possibili metamorfosi e le molte figure. Non per questo però le delinea realmente. Anzi, la sua identità rimane inevitabilmente molteplice. I saggi raccolti in questo volume - a firma oltre che dei due curatori, Vallori Rasini e Giacomo Scarpelli, di Claudia Baracchi, Roberto Brigati, Francesca De Simone, Agnese Maria Fortuna, Fabio Grigenti e Alessandro Mecarocci - cercano di cogliere la gamma delle metamorfosi di Psiche, testimoniandone la ricchezza e anche la differenza di accezioni e di essenza. A ben guardare, Psiche non ha mai cessato di affannarsi per orientarsi, tanto nel mondo dei sogni quanto nel mondo reale, un mondo che talvolta rimane o ritorna anch'esso bosco tenebroso e selvaggio.
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Escudero Jesús Adrián
Guida alla lettura di Essere e tempo. Vol. 1
ril. Il titolo "Essere e tempo" possiede ancora oggi un'aura quasi magica, conferitagli dalle due parole affascinanti che lo compongono. L'obiettivo di quest'opera è ripensare la questione essenziale alla base di tutta la storia della filosofia: la domanda sul senso dell'essere. Heidegger se ne occupa in maniera particolare, facendo confluire la questione nelle inquietudini fondamentali dell'epoca contemporanea: il disincanto del mondo moderno, la crisi dei valori tradizionali, il declino della metafisica, la fuga degli dei, il dominio della tecnica, l'egemonia della razionalità strumentale e la ricerca di nuovi mezzi simbolici per l'uomo. A partire da questi presupposti, Essere e tempo diviene una sorta di accurato sismografo, capace di individuare con sorprendente precisione i crolli e le falle dell'era contemporanea e di offrirci un'esatta radiografi a della coscienza etica e morale del nostro tempo. Da qui la sua perenne attualità, che si prolunga a pieno titolo nel XXI secolo.
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Althusser Louis; Marchesi F. (cur.)
L'imperialismo e altri scritti sulla storia
brossura Se la teoria della storia è un oggetto classico della riflessione di Louis Althusser, non altrettanto si può dire dell'imperialismo. I nove testi di questa raccolta, e in particolare il Libro sull'imperialismo, connettono invece i due temi. In questo scritto del 1973, già distante da Per Marx e Leggere il Capitale ma in una logica non del tutto riconducibile al materialismo aleatorio, Althusser cerca di pensare una forma del conflitto e una temporalità non teleologica ma neppure consegnata al caso. L'imperialismo è così metafora di una forma non corrispondente a se stessa - sia essa incarnata in un modo di produzione, nell'unità di una filosofia o in un'immagine della "mondializzazione" - e di uno scarto storico che non è solo deviazione contingente. In questo senso gli scritti sulla storia, compresi in uno spazio che va dal 1963 al 1986, mostrano l'esigenza duplice che anima l'intera meditazione althusseriana sulla storia: la determinazione della necessità dei processi e la possibilità di una loro trasformazione.
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Sorrentino Gianluca
L'io tra riflessione metacritica e ricostruzione eidetica. Il caso nippo-tedesco
br. Il volume tenta la ricostruzione delle vicende e del vissuto degli ultimi 150 anni del Giappone, testimoniando come il confronto antagonistico fra la parabola discendente della storia nipponica e il tentativo di contrastare l'implosione riproponendo l'ordine atavico e il ripristino delle gerarchie restituisca una società pregna di insidie e contraddizioni. Con il sorpasso del secolarismo e di ciò che lo storico Maruyama Masao definisce "fascismo strisciante", l'ordine delle cose si reitera secondo il medesimo bisogno di catalogare fatti, vite e caratteri della contemporaneità giapponese. Il caso tedesco non è troppo dissimile. Dopo il furor bellicus, i riflettori sono puntati sulla necessità di omologare il quotidiano con le espressioni inveterate dello spirito germanico. La deposizione della figura messianica in Germania, come la revoca del carattere di sacralità e di filiazione divina alla famiglia imperiale giapponese, assurgono a prime manifestazioni di un universo culturale che, lungi dall'impotenza, compie i primi passi verso la democrazia e il nuovo ordine globale.
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Nietzsche Friedrich; Di Giovanni P. (cur.)
Plato amicus sed. Introduzione ai dialoghi platonici
br. In questo libro, Nietzsche dimostra il profondo legame tra filologia e filosofia, due discipline nate insieme e destinate a restare in aperto dialogo per sempre. L'immagine di Platone offre a Nietzsche il pretesto per fare i conti con la famosa trasvalutazione dei valori che risuonerà nel messaggio profetico di Zarathustra. Alla luce di ciò, la tesi secondo cui Nietzsche è un antiplatonico risulta, almeno in parte, infondata. Nietzsche intrattiene un rapporto costante con la filosofia di Platone che, seppur in parte criticata, manifesta al filosofo dell'eterno ritorno l'incarnazione per eccellenza del tragico destino del filosofo, destinato a incamminarsi sulle alte vette del pensiero per poi tornare sulla terra a confrontarsi e lottare con l'ordine costituito. Platone per Nietzsche è l'uomo d'azione, il pensatore aristocratico - ma radicale - che lotta contro tutte le forme stereotipate della cultura. Prefazione di Carlo Sini.
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Ciuffardi Gianluca; Perissi Tommaso
Il coraggio delle emozioni (ai tempi del coronavirus)
br. Nonostante i progressi compiuti nel campo delle neuroscienze, rimane ancora difficile affrontare emozioni quali la tristezza, la rabbia e la paura, in virtù di un atteggiamento di rimozione che le inquadra - nel migliore dei casi - come qualcosa di inutile, se non addirittura di patologico. Il libro intende chiarire se le emozioni negative siano davvero così dannose come può sembrare a prima vista oppure se possano rappresentare strumenti essenziali per diventare persone migliori e più consapevoli. Il viaggio nella sfera delle emozioni è scandito da citazioni tratte da film e opere letterarie, che con le loro immagini metaforiche descrivono poeticamente le varie dimensioni dell'esperienza umana. Infine, per ogni argomento trattato è previsto un focus sull'emergenza del coronavirus, in modo da aiutare i lettori ad affrontare le conseguenze psicologiche che questa crisi sta generando.
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Dipaola D. (cur.)
Intrecci psiche soma
br. Grazie al contributo di autori di fama nazionale e internazionale, la prima parte del volume raccoglie riflessioni psicoanalitiche sulle connessioni psiche soma, che si caratterizzano per il superamento del dualismo cartesiano e per la concezione dell'individuo come unità mente corpo. La seconda parte invece presenta esperienze cliniche e di ricerca, che si distinguono per l'integrazione dell'intervento psicologico e psicoterapico in contesti di assistenza primaria e ospedaliera, storicamente dominio dell'area medica. La funzione dello psicologo all'interno di un percorso di cura e di promozione della salute può dar voce e forma al mondo interno del paziente, alle sue angosce e ai suoi conflitti e può riconoscere il valore delle manifestazioni somatiche. L'attenzione alla corporeità e alla malattia connesse al momento storico che stiamo vivendo impone la necessità di restituire dignità al soma come elemento fondante la soggettività e la continuità dell'esistenza.
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Didi-Huberman Georges; Boccali R. (cur.)
Popoli in lacrime, popoli in armi. L'occhio della storia. Vol. 6
brossura Un uomo è morto in maniera violenta e ingiusta, delle donne lo piangono e si lamentano. Ben presto un intero popolo sarà in lacrime e queste lacrime si convertiranno in rivolta collettiva, in presa alle armi. La scena de La Corazzata Potëmkin di Ejzenstejn offre a Didi-Huberman l'occasione di discutere l'espressione del pathos in immagini e la forza trasformativa delle lacrime, il loro potere di sollevare un intero popolo. È possibile che un'emozione sopravviva nell'immagine? Può il pathos diventare praxis? Da qui l'ultima grande questione: una dialettica del sensibile è in grado di rendere visibili le emozioni di popoli che vivono al margine, dandone quindi figurazione? Attraverso il montaggio, nelle sue diverse modalità tecniche, le emozioni stratificate nelle immagini assumono la forma di costellazioni estetiche dove la storia si arresta per rendere leggibili i popoli.
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Piotti A. (cur.)
Diventare terroristi. Psicoanalisi di un progetto suicida
brossura In questo libro approfondiamo in una prospettiva psicoanalitica le ragioni che portano ad agire la propaganda terroristica in un percorso di radicalizzazione. Nel primo capitolo, si affronta la questione del rapporto fra Narcisismo, suicidalità e gratificazione immaginaria nel mondo giovanile contemporaneo e si discute sulla funzione del riscatto immaginario nella rete come elemento facilitatore del progetto di morte. Nel secondo capitolo si indaga la dimensione psichica dei migranti di seconda generazione e delle specifiche difficoltà che alcuni incontrano nel complesso lavoro di integrazione fra culture differenti. Nel terzo si indaga come l'adesione al progetto terroristico rappresenti una sorta di rito di passaggio capovolto, dominato dalla pulsione di morte che, anziché condurre a una nuova nascita, esita in una dimensione totalmente suicidale. Nel quarto infine si affronta il tema della ricerca dell'origine come progetto impossibile di ritorno in un luogo da sempre perduto. Si sottolinea come la nostalgia dell'oggetto perduto costringa a un blocco evolutivo che si adatta alla fascinazione delle narrazioni più violente.
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Boni Livio
Tra desiderio di evento e volontà di sistema. Dieci inviti al pensiero di Alain Badiou
brossura L'opera di Alain Badiou, riconosciuta come una delle più consistenti nel panorama contemporaneo, sembra talora patire di un eccesso di compattezza. Che lo si identifichi come l'ultimo filosofo sistematico, per il suo approccio ontologico-matematico, o come l'ultimo filosofo maoista, per la sua fedeltà all'"ipotesi comunista", o, ancora, come l'ultimo filosofo platonico, per la sua strenua difesa dell'Idea, resta il fatto che Badiou seduce, intimidisce o indispone, secondo i casi, ma la sua opera sembra resistere a ogni tentativo di appropriazione trasformatrice. I dieci inviti che compongono questo volume intendono contribuire a una lettura obliqua, facendo apparire alcune zone di esitazione nella produzione speculativa del filosofo, in particolare attraverso la categoria di "anti filosofia", mutuata da Lacan, grazie alla quale trovano spazio, sotto la maschera platonica, questioni a prima vista proscritte nel suo pensiero, come quella del trauma, dell'angoscia, della pulsione di morte e dell'atto.
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Guattari Félix
Caosmosi
brossura "Io e Félix vogliamo essere gli Stanlio e Ollio della filosofia", così scherzava Gilles Deleuze a proposito della lunga collaborazione con Félix Guattari, l'anomalo complice di avventure concettuali. "Caosmosi" è l'ultimo testo da lui pubblicato, nel 1992, l'anno della sua morte. In esso Guattari, con un procedere insolitamente piano e scorrevole, tira le fila del suo lungo discorso teorico, rilanciandolo in nuove direzioni. La domanda di fondo riguarda la produzione di soggettività, una problematica sulla quale insistono le due dimensioni chiave del suo agire: la pratica psicoterapeutica e la militanza politica. Le possibili risposte sono ricercate nell'ottica di un radicale costruttivismo macchinico, di una rinnovata esplorazione, riannodando il filo con Mille piani, del concetto di "concatenamento collettivo di enunciazione", dell'individuazione, nel "paradigma estetico" e nella "metamodellizzazione schizoanalitica", di approcci in grado di supportar pratiche di dissidenza e l'invenzione di nuovi modi di essere. Introduzione di Massimiliano Guareschi.
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Melisi Roberto
Divinizzazione dell'umano e pathos conoscitivo nelle lettere di Ficino
brossura È possibile che il raggiungimento della felicità individuale proceda parallelamente al perfezionamento delle facoltà conoscitive umane? Quale nesso unisce la vita contemplativa e la vita attiva? Queste domande, e altre ancora sull'etica, sull'importanza della filosofia platonica e degli "studia humanitatis", sulla formazione dell'equilibrio della coscienza costituiscono la trama della riflessione di Marsilio Ficino nel suo vasto epistolario, che raccoglie centinaia di lettere scritte nell'arco di circa trent'anni. Un epistolario che non è solo viva testimonianza della sua vicenda biografica e intellettuale, ma anche il risultato di un chiaro progetto speculativo, teso a individuare il punto di snodo dalla filosofia come meditazione e sapere dell'uomo alla riflessione sull'etica della filosofia.
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Chimirri Giovanni
Psicologia e psichiatria come filosofie della persona. Fenomenologia e deontologia della fragilità
brossura Se la psicologia è lo "studio della psiche" e la psichiatria la sua "cura" (secondo l'etimo greco), per millenni la filosofia è stata prima di loro "medicina e cura dell'anima", così da conquistare sul campo la facoltà di occuparsene. Da qui la necessità di un approccio transdisciplinare alla salute mentale che integri il piano scientifico (logica descrittiva e materialistica causa/effetto) col piano della comprensione esistenziale, fenomenologica, personalistica. Oltre i prontuari diagnostici e le linee guida, bisogna acquisire una coscienza critica e ripensare sia la relazione terapeutica sia il rapporto normale/anormale, funzionale/disfunzionale, adattato/disadattato, sano/malato, ragione/follia. Un volume per studenti, operatori professionali e pubblico colto, utile per calibrare quei giudizi con cui stimmatizziamo volentieri la personalità altrui dimenticando di valutare la propria.
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Maletta Sante
Un aristotelismo sovversivo. MacIntyre oltre il dis-ordine liberale
br. Questo volume si concentra sulla produzione macintyreana che precede "Dopo la virtù" (1981) e costituisce quindi un'ottima introduzione alla sua comprensione. Lo scopo principale è quello di collocare il percorso teorico di MacIntyre nella prospettiva di una critica radicale del liberalismo inteso come forma di vita sociale. In quest'ottica il suo background marxista e la riattualizzazione della filosofia pratica aristotelica che egli sviluppa vanno valutati in tutta la loro portata sovversiva.
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Pozzobon Andrea
La costruzione della fiducia in famiglia e nella comunità
br. La fiducia è ogni giorno analizzata, desiderata, prescritta sia nelle relazioni interpersonali che nei contesti macrosociali. È tanto più invocata quanto più sembra mancare. Non è facile però definire se la fiducia sia un tema inflazionato o se resti una dimensione sfuggente, di difficile definizione e collocazione. Il rischio è che normalmente si attribuisca l'etichetta "fiducia" a dinamiche, situazioni, atteggiamenti molto diversi tra loro. Il volume esplora la fiducia come dimensione emergente nelle relazioni interpersonali e si propone di comprendere attraverso quali processi dialogici si possano costruire identità/vite buone a livello personale, familiare e comunitario. In altre parole: quali fattori permettono la costruzione di legami di reciprocità, di impegno comune, di cooperazione, di significati condivisi, in famiglia e nella comunità?
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De Simone Antonio
Essere e politica. Dialettica dell'umano
brossura I temi affrontati more philosophico da Antonio De Simone in Essere e politica. Dialettica dell'umano e i profili politico-filosofici (Machiavelli, Rousseau, Vico, Kant, Hegel, Simmel, Benjamin, Horkheimer, Adorno, Habermas, Honneth, Rawls, Heller, Arendt, Lefort, Ricoeur, Masullo) ivi discussi criticamente esprimono il bisogno di analizzare e valutare il ruolo, la funzione pubblica e il tenore immanente della contraddizione prossemica entro e oltre l'ethos del moderno nelle morfologie assunte dalla filosofia contemporanea della normatività. Un atto interpretativo in cui è implicito l'agire politico connesso dialetticamente alla vita e alla metamorfica costituzione della soggettività nella faglia disegualitaria tra individualità e società. Attraverso l'interrogazione "paradigmatica" dei classici moderni, le riflessioni svolte nel libro nella forma di Lezioni problematicizzano la scelta esistenziale che pervade la relazione contingente tra agire umano, vita quotidiana, libertà, valori e norme, nella dialettica della modernità. Ritratti filosofici della condizione umana, o, meglio, del destino umano nell'ontologia politica del vivente, che performano l'umano come permeato dal "vivere in tensione" tra l'essere e il dover essere, dove gli attori umani, nel loro agire, tra colpevolezza e innocenza, disvelano l'oscurità ultima, tra bene e male, tra ragione e virtù, tra ethos, conflitto e politica, del "teatro storico" delle maschere della vita. L'Epilogo (in forma di Appendice) segue alla persuasione (manifestata nella penultima Lezione) che le "ragioni della filosofia" possano ancora affrontare, nelle condizioni dell'eticità post-tradizionale, una difficile eredità generazionale, che si oggettiva, tra teoria critica, filosofia e politica, nel passaggio ai contemporanei, dai maestri agli allievi, per la libertà, la comunicazione intersoggettiva e il riconoscimento interumano, e, dunque, nella paticità e socialità che intrama, nell'arte del vivere e del conflitto, l'enigmatica vincolatezza dell'umano, dell'irriducibile soggettività tra essere e politica, tra realtà e pensiero.
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Filosofia. Filosofia e robotica (2020)
br. Rivista annuale fondata nel 1950 da Augusto Guzzo.
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Rosmini Antonio; Chimirri G. (cur.)
Opere filosofiche. Antologia sistematica commentata
brossura Antonio Rosmini (1797-1855) ha subito cinque processi, con due condanne, due assoluzioni e una beatificazione (2007). Mentre è in corso la canonizzazione, si offre un'antologia sistematica delle "Opere filosofiche" dalle quali parecchi stanno lontano a causa della loro vastità e complessità; ostacoli però qui superati con una selezione dei brani più importanti versati in italiano corrente, introdotti e commentati. Non si vuole tuttavia ripetere scolasticamente Rosmini bensì imparare a filosofare con lui oltre a lui in "spirito di carità intellettuale" e facendo tesoro delle verità perenni scolpite nelle sue pagine. Studiare Rosmini conviene perché: 1) si recupera il meglio di quanto offerto dall'intera storia della filosofia (grazie a migliaia di citazioni); 2) se ne affrontano i temi principali (struttura del conoscere, forme dell'essere, metafisica della creazione, psicosomatica, principi logici, morali, sociali); 3) si percorrono varie discipline grazie al suo sapere enciclopedico che ne fanno il filosofo italiano più colto di sempre; 4) ci si arricchisce sul piano esistenziale e spirituale secondo un modello raramente offerto da altri. Completano e arricchiscono il volume, due "Tesari Filosofici" e ampie e aggiornate bibliografie.
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