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Alverà Diego
Il romanzo del Fuji. Lauda, Hunt F1 1976
br. È il 24 ottobre del 1976 e sul circuito giapponese alle pendici del monte Fuji la pioggia scende incessante dal mattino. In quest'ultima gara della stagione si deciderà il campionato di Formula 1. A contendersi il titolo, l'austriaco campione del mondo in carica Niki Lauda, che qualche mese prima al Nürburgring è stato vittima di un incidente terribile, uscendone vivo per miracolo, e l'inglese James Hunt, talento purissimo e spirito ribelle. I due piloti sono divisi da soli tre punti e uniti da una singolare amicizia. In un tempo e in uno spazio sospesi, nell'attesa di conoscere se la gara si correrà o meno a causa del maltempo, si muovono tutti i grandi protagonisti dell'automobilismo di quegli anni: non solo piloti, come Lauda, Hunt, Emerson Fittipaldi, Clay Regazzoni, ma anche tecnici, meccanici e uomini di scuderia, come Mauro Forghieri, Alastair Caldwell, Daniele Audetto e Bernie Ecclestone. Diego Alverà, in questa storia vera più appassionante e tesa di un romanzo d'invenzione, racconta il variopinto mondo che anima il circus: una piccola folla di anime in movimento con i loro desideri e destini, passioni, ideali e interessi che si intrecciano, si incontrano e si allontanano. E sopra tutto questo, l'intenso, contraddittorio ed esclusivo rapporto tra Enzo Ferrari, che supervisiona ogni cosa e segue ogni corsa da Maranello, e il suo pilota Niki Lauda. Fuji 1976: una gara che segna il destino di un mondiale, ma anche l'inizio di cambiamenti epocali per la Ferrari e per tutta la Formula 1.
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Galassi Simona
Anna Karina. La musa inquieta della Nouvelle Vague
br. Biografia dedicata alla vita di Anna Karina, attrice Musa della Nouvelle Vague, il movimento cinematografico nato verso la fine degli anni '50 e prima moglie di Godard; ma è anche un libro dove ci si sofferma nell'elaborazione psicologica su alcuni momenti di un vissuto complesso e su alcune scelte difficili nelle quali molte donne e uomini che leggeranno potranno riconoscersi. Nasce così un lavoro innovativo in quanto ad oggi non esiste una biografia narrativa che faccia riferimento alla vita dell'artista unita soprattutto alla psicologia della narrazione. Le prime due parti del libro si focalizzano sugli aspetti fondamentali della vita e del percorso artistico di Anna Karina in ordine cronologico da prima della sua nascita fino alla sua morte. La III parte è dedicata prevalentemente a spunti di psicologia ispirati dai suoi eventi vissuti attraverso l'individuazione di sentieri mentali e percorsi emotivi che si legano poi alla vita di ognuno di noi. Argomenti ispirati e costruiti intorno ad un filo conduttore che ripercorre le tappe dello sviluppo psichico dell'artista, inserite all'interno di un periodo storico che parte dalla fine della II guerra mondiale fino ai giorni nostri
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Mapelli E. (cur.)
Imola 70. Settanta corse che hanno fatto la storia-Seventy historic race. Ediz. italiana e inglese
ill., ril. In collaborazione con l'Autodromo di Imola. Settanta corse, settanta giornate che in settant'anni hanno scandito e segnato la storia della pista di Imola. Il tracciato sulle rive del fiume Santerno, intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, è dalla metà degli anni Cinquanta uno degli autentici luoghi di culto per tutti gli appassionati di Motorsport, a due e a quattro ruote. Qui sono stati organizzati eventi come la Coppa Shell, la 200 Miglia motociclistica, la 500 Chilometri riservate alle vetture a ruote coperte oltre, ovviamente, al Gran Premio di San Marino, nel calendario del massimo Campionato - la Formula 1 - dai primi anni Ottanta. Ripercorrere la storia di questo affascinante circuito significa passare in rassegna la storia con la S maiuscola del motociclismo e dell'automobilismo sportivo ai massimi livelli, una storia scritta da Case e da campioni di assoluto rilievo. A corredo di testi rigorosi e puntuali nella ricostruzione storica sono centinaia di immagini a colori e in bianco e nero - per la maggior parte inedite - molte delle quali provenienti dell'archivio di Franco Villani. Il volume è nato in stretta collaborazione con l'Autodromo di Imola per celebrare i primi settant'anni di storia del circuito.
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Zlotnik Boris
Il manuale del mediogioco di Boris Zlotnik
br. Un volume profondo che analizza e spiega in dettaglio gli aspetti strategici e tattici di sei temi che svolgono un ruolo decisivo negli scacchi contemporanei. È un manuale per studenti ambiziosi il cui studio si rivelerà estremamente produttivo per gli scacchisti di tutti i livelli, compresi gli allenatori: 1) IL PEDONE DI DONNA ISOLATO 2) LA STRUTTURA CARLSBAD 3) POSIZIONI SIMMETRICHE 4) MOBILITA' LIMITATA NELL'EST-INDIANA 5) SFIANCHETTARE O NON SFIANCHETTARE? 6) LA CASA d5 NELLA SICILIANA. Il lettore verificherà la sua comprensione dei temi trattati mettendosi alla prova in oltre 150 esercizi creati appositamente da Zlotnik a questo scopo. Chi vuole migliorare nel mediogioco, deve sviluppare la "sensazione" e l"intuito"per le posizioni. Questo è ciò che Zlotnik ha evidenziato nella sua lunga carriera di allenatore di successo, anche con Fabiano Caruana. Fare click click tra le varianti sul monitor non è affatto sufficiente. Questo perché il giocatore deve essere in grado di ricorrere a un serbatoio di idee e metodi tipici. Ed è questo che è offerto ai lettori nel presente volume: il leggendario materiale di studio di Zlotnik pubblicato per la prima volta in lingua italiana
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Messner Reinhold; Messner Diane
Il senso dell'inutile. La rinuncia come stile di vita
ril. Cosa ha portato Reinhold Messner sui tetti del mondo? Qual è il segreto dei suoi successi, dei traguardi raggiunti, delle imprese che sembravano impossibili? Lo racconta lui stesso in questo libro, risalendo alla sua infanzia in un piccolo villaggio nelle Dolomiti, in una famiglia numerosa di contadini, dove già da piccolo ha interiorizzato una parola chiave: rinuncia. Nell'ecosistema di un piccolo mondo in cui tutto ha un posto, e tutto una precisa funzione, impara a raggiungere i propri obiettivi con pochi mezzi. Proseguendo nella sua carriera di alpinista, questo apprendistato diventa uno stile che gli permette di arrivare là dove altri avevano fallito. Con il tempo e la maturità, lo stile è diventato una filosofia, un modo di guardare il mondo e se stesso. Un senso complessivo delle cose. In questo cammino, un ruolo importante è giocato da Diane, sua moglie, che in queste pagine ci consegna un ritratto inedito, intimo e coinvolgente, di un uomo che ha trasformato la passione per la montagna in una personale ricerca, centrata su questioni che riguardano tutti noi: sostenibilità, cambiamento climatico, gestione delle risorse. La capacità di liberarsi di ogni zavorra, la scelta di sottrarre invece di consumare alimenta un'ispirazione che risponde a istanze sempre più urgenti. Messner vi risponde con un libro sincero quant'altri mai, in cui si mette a nudo affrontando questioni anche molto private, come la morte, la religione, la spiritualità; parla apertamente di separazioni, di delusioni, di nuovi inizi. Dell'amore e della condivisione di valori comuni come parte essenziale di quella «creazione di senso» che è alla base di una vita che valga la pena di essere vissuta.
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Ibrahimovic Zlatan; Garlando Luigi
Adrenalina. My untold stories
br. «Quando sono in campo, sentire di essere amato mi dà una carica impressionante. Ma anche l'odio mi trasmette tanto. Quando mi fanno incazzare, vado a un livello superiore: sono più attento, più concentrato, più forte, più desideroso di dimostrare qualcosa. Se mi odiano, mi migliorano. Per questo, partite come i derby mi caricano a mille e mi riempiono di una rabbia speciale che mi porta più in alto. Ma oggi ho molto più controllo di un tempo, quand'ero giovane. Anche perché i figli mi hanno dato una calma e un ritmo che prima non avevo. Fino alla nascita del primo, portavo in casa il calcio e tutta la mia rabbia. Poi sono cambiate le cose. Tornavo a casa, guardavo i bimbi e dimenticavo tutto. Ecco, loro sì che mi hanno rovesciato. Sono entrati nella mia vita e il calcio all'improvviso ha smesso di essere la cosa più importante. Contava solo che stessero bene.» Cosa rappresenta la rovesciata per il giocatore al quale viene attribuita la più bella ed esaltante della storia del calcio? Che valore ha oggi un gol per il calciatore che festeggia i suoi quarant'anni in piena attività? E cosa significano per lui il dribbling o il passaggio? Zlatan Ibrahimovic non ha più bisogno di dimostrare la sua forza o ricordarci i grandi successi sportivi che lo hanno reso un campione unico al mondo, così decide di mettersi a nudo, in maniera sincera e onesta, per raccontarci come un dio del pallone cambia e affronta gli anni a venire senza ipocrisie, con la maturità e i dubbi da imparare ad accettare. In costante equilibrio tra Adrenalina e Balance, si svela in una narrazione piena di confidenze e aneddoti, dove anche la paura trova spazio tra le pieghe del fuoriclasse, insieme alla dolcezza e alla fragilità, sentimenti che si aggiungono alla forza, alla determinazione e al coraggio che hanno portato il ragazzino di Rosengård sulla vetta del mondo, da dove ora ci parla di allenatori e calci di rigore, spogliatoi, avversari e pallone, oltre che di felicità, amicizia e amore. Prefazione di Luigi Garlando.
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Fagnani Fabio
Valentino Rossi
br. Valentino Rossi è stato senza alcun dubbio il pilota più influente, mediatico e potente della storia delle due ruote. È stato capace di eguagliare leggende del passato e imporsi come un cannibale nel motociclismo moderno, riuscendo a conquistare nove titoli mondiali e vincendo in quattro categorie differenti. Il Dottore ha saputo giocare con il pubblico, lottare con gli avversari (dentro e fuori la pista), prenderne lo scettro, trionfare e non solo: anche cambiare moto quando nessuno lo avrebbe mai fatto, e continuare a vincere anche quando lo davano per perso. Valentino è sempre riuscito a mettersi in gioco e in discussione, senza pensare per un secondo alle conseguenze. Ha cambiato il motociclismo esattamente come Muhammad Ali ha fatto con il pugilato e Michael Jordan con il basket. Un professionista internazionale ma profondamente italiano, raggiante nella vita ma spietato in pista, baciato dagli dèi del motociclismo fino a prendere posto, legittimamente, nell'Olimpo dei piloti. Questa è la sua storia, che si è fatta leggenda.
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Dionisio Irene; Pollone Matteo
Lo sguardo del regista. Sugli innovatori del cinema italiano
br. Sugli innovatori del cinema italiano intraprende un excursus storico-critico - senza la pretesa di esaustività - nella storia del cinema italiano e delle sue innovazioni. Un percorso nato con il desiderio di individuare dei momenti - nell'evoluzione dell'arte cinematografica - in cui la creatività dei protagonisti della scena artistica ha prodotto degli scarti di senso, degli squarci verso il futuro, nuove visioni e immaginari. Un'accelerazione storica possibile soltanto attraverso il potere dell'artista-creatore svincolato dai vincoli del "principio di realtà". L'introduzione all'opera dei cineasti scelti dagli autori, la rielaborazione delle interviste che hanno rilasciato lungo le loro prolifiche carriere e alcuni esercizi pensati per avvicinare gli interessati alla pratica artistica da un punto di vista esperienziale compongono questo libro che si muove - in maniera fluida - tra teoria e pratica. Prefazione di Giulia Carluccio.
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Salemi Giulia Sara
Diario di un'innamorata pazza
ill., br. «Come ti chiami?» «Giulia, e tu?» È iniziata così, nel modo più banale e scontato possibile. Eppure Giulia sa che, in quelle parole, di scontato non c'è proprio niente. Perché tutto è cambiato nell'esatto momento in cui i suoi occhi si sono posati su di lui. Così misterioso, così affascinante, così impossibile che Giulia se ne è innamorata all'istante. Ma, si sa, le cose non vanno sempre come le abbiamo immaginate, e la vita non è una commedia romantica a lieto fine. Presto Giulia deve fare i conti con le incomprensioni, le difficoltà e le occasioni mancate. Decide così di scrivere un diario per raccontare quello che prova, una sorta di terapia per curare il suo cuore spezzato e asciugare le lacrime versate. Quello che scoprirà, pagina dopo pagina, è che forse l'amore è qualcosa di più di un sogno irrealizzabile.
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Zagato Gianmarco
Vuoi sapere un segreto?
br. Quando un guasto all'impianto elettrico lo costringe ad abbandonare la sua abitazione, Gianmarco decide di approfittare dell'imprevisto per prendersi qualche giorno di vacanza e trasferirsi in una residenza di lusso, il Villaggio Arianna. Le informazioni e le fotografie trovate su internet gli suggeriscono che quello è davvero un luogo da sogno, tra villette color pastello, giardini curati e persone sempre sorridenti. Eppure, appena giunto nel complesso, lo youtuber impiega poco a capire che lì c'è qualcosa di strano e inquietante: oggetti che si spostano da soli, luci che appaiono di colpo nel buio e musiche che risuonano all'improvviso nel pieno della notte. Gianmarco decide di indagare, e una lapide rinvenuta nei sotterranei della sua casa è la conferma definitiva ai suoi sospetti: quella residenza, dietro alle apparenze, nasconde un mistero. Qual è la storia di quel luogo? Chi sono davvero i suoi abitanti? Quale segreto nasconde Arianna, la signora che da anni gestisce la residenza? Le domande sono troppe e le risposte tardano ad arrivare, ma quando Gianmarco si risveglia legato a uno tavolo di legno capisce che la situazione sta precipitando. Ormai, risolvere il mistero diventa una questione di vita o di morte... Dopo Ouija. I 12 rintocchi e Ouija II. Il riflesso del male, Gianmarco Zagato torna in libreria con un thriller ricco di colpi di scena, senza però rinunciare all'ironia e alla leggerezza che contraddistinguono i suoi video.
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Simoncini Claudio
Fellini versus Allen. Decostruire dopo 7 1/2
br.
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Gli italiani in Coppa Davis 1922-2022. Ediz. illustrata
ill., ril. Nel 1922 l'Italia si iscrive per la prima volta alla manifestazione ideata all'alba del Novecento dall'americano Dwight Davis e divenuta il vero e proprio campionato del mondo di tennis per nazioni. Ripercorrendo le tappe di questa avventura lunga un secolo, nel cuore del libro incontriamo le imprese dei grandi pionieri tra le due guerre, la straordinaria stagione di Nicola Pietrangeli, l'epopea del quartetto che nel 1976 conquista l'unica vittoria in Cile, i lunghi anni senza acuti, fino alla ritrovata competitività della squadra odierna. Alla stagione in corso, che vede gli azzurri qualificati per la fase finale di Malaga del 22-27 novembre 2022, è dedicato un approfondimento in apertura di volume e speciali contenuti video a cura di SuperTennis, canale web e tv della Federazione Italiana Tennis.
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Macchiavello Giorgio
I giganti dei ghiacciai. Dal Tor des Géants al Tor des Glaciers in gara sugli alti sentieri della Valle d'Aosta
ill., ril. Si chiama Tor des Glaciers ed è una gara di ultra trail che si disputa in Valle d'Aosta accanto al ben più famoso Tor des Géants. Cosa lo differenzia da tante altre corse nate sui sentieri di tutto il mondo? E' lungo 450 chilometri, ha un dislivello di 32.000 metri e si deve concludere entro 190 ore (poco meno di otto giorni). Più che una gara un'avventura in alta quota tra colli, vette, ghiacciai, vie ferrate e rifugi, una sfida alla fatica, agli imprevisti, a se stessi. Pochi coraggiosi si schierano al via. Ancora meno quelli che riescono ad arrivare fino in fondo. Giorgio ha voluto provarci, dopo le sue ripetute esperienze nel Tor des Géants. Ma parte con più perplessità che certezze. Sa che dovrà camminare e correre giorno e notte su itinerari poco battuti e tra paesaggi straordinari, affidandosi alle sue forze, al suo zaino, al suo Gps. E anche al supporto di un gruppo di amici, più o meno strani. Fin da subito e per tutto il tempo si trova ad avere a che fare con comici sbagli di percorso, bizzarri incontri con persone e animali, surreali dialoghi ad alta voce con se stesso. Affronta tratti del tracciato come se fosse un vero atleta ed altri come se fosse uno sprovveduto neofita. Deve destreggiarsi tra complicate crisi di sonno, allucinazioni, scherzi del proprio subconscio. E ha pure un obiettivo segreto: in questa gara dalle mille incognite proverà a fare meglio di lui, misterioso avversario con cui misurarsi per chiudere un conto rimasto troppo a lungo in sospeso. Una sfida per Giganti dei Ghiacciai. Prestigiosa confezione cartonata, con angoli stondati, fascetta segnalibro, elastico per chiusura tipo 'moleskine' e 10 tavole acquerello realizzate da Francesco Pavignano.
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De Zan Davide
Pantani per sempre
br. Ci sono vicende che fanno ribollire il sangue, se solo ti è rimasto un po' di sangue in corpo. La storia di Marco Pantani - del campione Pantani e del ragazzo Marco - è una di quelle. È la storia di un uomo fortissimo e sensibile, un fiore d'acciaio. È la storia dell'ultimo eroe del ciclismo romantico, del più grande scalatore di tutti i tempi, il Pirata, un atleta unico, impastato della stessa materia di cui sono fatti i sogni dei tifosi e le imprese più leggendarie dello sport. È la storia di un uomo ucciso due volte. Prima a Madonna di Campiglio, in un'assolata giornata di giugno del 1999, il giorno che cambiò il ciclismo e, forse, si prese per sempre la nostra innocenza. E poi in un residence di Rimini, cinque anni dopo, a San Valentino. Davide De Zan non è solo un grande cantore del ciclismo, il telecronista che ha raccontato e racconta il Giro d'Italia, il Tour de France e i più importanti avvenimenti sportivi degli ultimi trent'anni. È anche un uomo ostinato. Ostinato come solo certi cronisti vecchia scuola sanno essere. Ostinato come solo gli amici - lui che di Marco era amico vero - sanno essere. Davide De Zan è stato testardo, non ha mai mollato la presa. Come di certo non l'ha mai fatto Tonina, la madre di Pantani, suo padre Paolo, né gli amici più cari. Anche loro sono stati ostinati. Il risultato di questa ostinazione è un'inchiesta che ha scoperchiato ben altre verità, forse troppo scomode, e a cui ora De Zan aggiunge nuove e sconvolgenti pagine. Un'incalzante indagine che non smette di chiedere giustizia e racconta a tutto tondo la vicenda di un campione che è incastrato nel cuore di ogni amante del ciclismo. Chi si chiede perché, a vent'anni dalla sua ultima corsa, l'amore per Marco Pantani è più vivo che mai, lo capirà leggendo questo libro.
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Montemurro Rossella
Il mio tuffo nei sogni. Marco D'Aniello, una storia di sport e amicizia
ril. Da bambino speciale a campione di nuoto: nel 2019 ha conquistato il record italiano assoluto nella categoria Juniores 50 metri stile libero ai Campionati Nazionali della FISDIR. Marco D'Aniello si fa spazio nel mondo tra fragilità e forza, difficoltà e conquiste. Grazie all'amore della sua famiglia ha incanalato nello sport quell'energia ridondante che è uno dei sintomi dell'autismo. È salito sul gradino più alto del podio ed è diventato un portatore sano di felicità. Non solo, Marco sogna e scopre che a volte i desideri si realizzano. Che poi dietro a tutto ciò ci sia un vissuto carico di un dolore non indifferente, lo si scopre leggendo "Il mio tuffo nei sogni" nel quale la giornalista Rossella Montemurro, grazie all'intuizione dello scrittore Lorenzo Laporta e con la complicità di Cinzia e Roberto, i genitori di Marco, racconta la sua storia. Prefazione di Mara Venier.
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Cianciotto Lino
Una guida in gamba. Storie di un uomo diversamente disabile
brossura Il 3 febbraio 2013, durante un'escursione sulle alture di Buggerru, un masso di quasi una tonnellata si stacca dalla roccia e precipita rovinosamente sulla gamba destra di Lino Cianciotto. Amputazione e protesi. In poco tempo, da atleta dalla volontà inossidabile qual è Lino, riprende la sua attività di fotografo, guida ambientale e le attività outdoor. Come se niente fosse successo. In questo libro, tra avventure estreme ed episodi venati di drammaticità e di umorismo insieme, Lino racconta la sua esperienza di "diversamente disabile". Ne emerge il ritratto a tutto tondo non tanto dell'atleta quanto, soprattutto, di un uomo profondamente consapevole di sé, dei suoi limiti e delle sue possibilità: con un messaggio di ottimismo e di speranza nei confronti dell'integrazione e dell'inclusione. "Ho solo una gamba in meno. La disabilità è qualcosa che arriva dal nostro interno: se noi ci sentiamo disabili anche gli altri ci vedono tali". Con la testimonianza di Manolo (Maurizio Zanolla). Prefazioni di Luca Pancalli e Tiziana Nasi.
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Riva Gigi; Garanzini Gigi
Mi chiamavano Rombo di tuono
ril. "Vado per gli ottanta. L'ultima partita l'ho giocata che non ne avevo trentadue, e sarà anche vero che dura un attimo la gloria ma poi portarsela dentro per tutto questo tempo senza più la possibilità di rinverdirla è durissima. Anche un po' crudele." Inizia così Gigi Riva la sua lunga, eccezionale confessione autobiografica che in questo libro affida alla penna esperta di Gigi Garanzini. Monumento assoluto del calcio, Riva è un uomo profondamente riservato e finora non solo si è sempre tenuto lontano dalle cronache, ma non si è nemmeno mai raccontato. Eppure - sono pochi ormai quelli che possono ricordarselo -, per alcuni anni Gigi Riva stregò il mondo con il suo istinto per il gol, diventò un mito (le due star più attese al Mondiale del Messico 1970 erano lui e Pelé) e dimostrò sempre personalità forte e decisa, anche con la scelta di legare tutta la propria carriera al Cagliari, rifiutando offerte stellari. Queste pagine schiudono un mondo antico, forse irriconoscibile per i giovani di oggi, ma proprio per questo di grande ispirazione. Dopo un'infanzia segnata da diversi lutti familiari nell'Italia impoverita del Dopoguerra, a diciott'anni Riva salì su un aereo a elica che in tre tappe lo portò da Varese a Cagliari, una destinazione che allora sembrava più lontana dell'Antartide. Ma la Sardegna lo accolse come la madre che non aveva più, e non dovette passare molto tempo perché partisse la cavalcata del Cagliari verso lo scudetto ed esplodesse - per lui eroe schivo e affascinante come Hud il Selvaggio interpretato da Paul Newman - la gloria con i 35 gol segnati per l'Italia. Però le fiabe più belle finiscono sempre troppo presto e fu proprio la Patria, a cui Riva sacrificò ben due gambe, a interrompere bruscamente la sua formidabile avventura. Chissà quanto ancora ci avrebbe fatto sognare se fosse durata anche solo un po' di più.
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Jandelli C. (cur.)
Filmare le arti. Cinema, paesaggio e media digitali
ill., br. In questo libro il rapporto fra cinema, arte e paesaggio viene indagato con particolare attenzione ai nuovi ambiti mediali delineati dal panorama contemporaneo, dalla serialità televisiva al videogioco, spaziando dalla videoarte alla rilettura di film che mostrano l'evoluzione del rapporto fra paesaggio e sguardo. Ricerche, studi e riflessioni qui presentati sono l'esito di un convegno internazionale che si è svolto presso l'Università degli studi di Firenze, frutto di un progetto strategico dell'ateneo che si inserisce nell'ambito della conoscenza e valorizzazione del patrimonio territoriale attraverso le digital humanities. Gli studiosi si sono interrogati su diverse questioni: quale percezione/rappresentazione degli spazi pubblici veicolano le nuove tecnologie? Come individuare, costituire e interrogare gli archivi audiovisivi che possano documentare il rapporto fra le arti e il paesaggio? Quale ruolo, per il cinema contemporaneo, prospetta l'esperienza del film-induced tourism? Il volume racconta il mutamento in atto nello scenario mediale e mostra come, dentro il paesaggio plasmato dalle arti, lo stesso spettatore si sia messo in movimento per farsi agente di trasformazione abitandolo con le immagini che consuma e produce.
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Baldini Eraldo; Venturi Susanna
Prima del «liscio». Il ballo e i balli nella vecchia tradizione della Romagna
ril.
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Muraca Elisabetta
Il tango. Sentimento e filosofia di vita
brossura
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Casamassima Pino
Niki Lauda. Il campione che ha vinto anche la paura
br. Niki Lauda. Un nome, una leggenda. Per gli appassionati di automobilismo è stato uno dei migliori piloti di tutti i tempi, ma anche chi non si è mai interessato ai motori ha ammirato l'incredibile forza che, dopo l'incidente del Nürburgring, lo ha riportato in pista dopo soli 40 giorni. Quando il i° agosto 1976 la sua monoposto ha preso fuoco sul circuito tedesco il mondo è rimasto col fiato sospeso. E quando il 12 settembre, al Gran Premio d'Italia, con le bende insanguinate sulla testa, ha tagliato il traguardo quarto, i tifosi della Ferrari lo hanno portato in trionfo come se a vincere la gara fosse stato lui. Partendo dalla sala di rianimazione in cui sta lottando fra la vita e la morte, Pino Casamassima ripercorre le tappe più importanti della vita del pilota austriaco: dall'infanzia allo strappo con la famiglia di banchieri che non voleva si dedicasse alle corse; dagli esordi nel 1968 con una Mini Cooper S all'ingresso in Formula 1 finanziati da un prestito ottenuto da una banca concorrente; l'ingaggio Ferrari; il rogo del 1976, il ritorno sulle piste, la conquista di due mondiali con il Cavallino e la clamorosa rottura con la casa di Maranello per passare alla Brabham, anche grazie a una montagna di dollari. Poi il ritiro dal circus per dedicarsi alla creazione di una compagnia aerea e, nel 1982, il rientro in pista con la McLaren con la quale nel 1984 vincerà il terzo titolo iridato e, nel 1985, l'abbandono definitivo delle competizioni fino al ritorno come uomo Mercedes nella nuova epoca segnata da Hamilton (portato in squadra proprio da lui). Ma nel libro non c'è solo il Lauda pilota. C'è anche l'uomo. Con i suoi grandi amori, Marlene e Birgit, i figli, l'amicizia con Luca Cordero di Montezemolo che lo porterà a chiamare Lukas il suo primogenito, le malattie (subirà tre trapianti) e la battaglia personale per cambiare le regole sulla sicurezza in pista. Fino all'epilogo, il 20 maggio 2019.
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Picci Giancarlo
L'attore alla ricerca del personaggio
br. Come avviene il processo di identificazione dell'attore col personaggio? Quali sono i processi consci e inconsci che la rendono possibile? Quali sono i rischi per l'equilibrio psichico che l'attore corre nel corso di questo processo? Sono queste le questioni che si pone la ricerca esplorativa, condotta in questo volume da Giancarlo Picci. Per affrontarle, l'autore, dopo una chiara esposizione dei diversi metodi volti all'identificazione a partire da Stanislavskij, passa in rassegna la letteratura psicoanalitica sulle dinamiche identificative e la letteratura più recente sulle eventuali complicazioni cliniche legate a questo processo, per poi analizzare il caso emblematico dell'attore Heath Ledger e il suo tragico epilogo. Segue una serie di interviste a diversi attori, che raccontano il loro personale metodo per arrivare all'identificazione col personaggio.
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Rossi Filippo
Tutte le Guerre Stellari. La metafisica della Forza nella saga di Star Wars. Nuova ediz.
ill., br. 1977/2019: quarantadue anni per produrre nove (più due) film, popolari e preziosi, dedicati alla dinastia per eccellenza del fantastico: gli Skywalker. Nel segno della Forza, il destino di questa famiglia spaziale è deciso nello scontro all'ultimo sangue tra le caste dei Cavalieri Jedi e degli Oscuri Signori dei Sith. È l'invenzione del cineasta californiano George Lucas: tre trilogie cinematografiche dallo straordinario successo artistico, culturale ed economico. Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi contro l'Imperatore Palpatine, Luke Skywalker e Han Solo contro Darth Vader, Rey e Leia Organa Skywalker contro Kylo Ren. Amore e odio, amicizie e faide; genitori e figli, maestri e allievi. Angeli e diavoli che dettano i tempi e i modi delle Guerre Stellari, quelle Star Wars che accompagnano sempre più generazioni mondiali. Il regista americano J.J. Abrams, con il nono e ultimo Episodio, chiude l'epopea cinematografica della "Skywalkereide" e la consegna definitivamente al mito senza età. Questo libro di Filippo Rossi svela il ciclopico monumento della Terza Trilogia di Star Wars e mette la parola "fine" alle lunghe, amatissime, indimenticabili Guerre Stellari.
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Martino Michele
Il favoloso Doctor J. Julius Erving e il nuovo basket
ill., br. Nell'estate del 1972 un ragazzo con un afro pittoresco e un paio di mani enormi, di nome Julius Erving, si ritrova al centro di un caso senza precedenti, conteso fra tre squadre di due leghe diverse: da un lato la Nba, dall'altro la giovanissima, spregiudicata Aba. È proprio in quest'ultima che Erving, meglio noto come Doctor J, giocherà i primi cinque anni della sua carriera, ai Virginia Squires e poi ai New York Nets, tramutandosi in un personaggio dai contorni leggendari, con un repertorio strabiliante di salti, finte e acrobazie, destinato a cambiare la percezione stessa della pallacanestro. Finché nel gennaio del 1976, sull'orlo del tracollo finanziario, la Aba non organizza un evento a sorpresa: la prima gara delle schiacciate. A vincerla sarà lui, Doctor J, con un volo indimenticabile dalla linea del tiro libero. Lo stesso gesto replicato un decennio dopo da Michael Jordan come tributo esplicito al maestro, all'«uomo che ha dato il via a tutto» e trasformato il basket in uno spettacolo emozionante. Grazie a una ricerca approfondita su fonti e testimonianze d'epoca, Michele Martino ricostruisce per la prima volta l'intera traiettoria di uno degli atleti più affascinanti nella storia dello sport: dall'infanzia, segnata dalla morte del padre, alle sfide nei playground di New York; dalle spumeggianti stagioni nella Aba alle battaglie a colori contro Magic e Bird con la maglia dei Philadelphia 76ers. Un ritratto completo del giocatore che ha determinato più di ogni altro l'evoluzione del basket come lo conosciamo oggi.
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D'Amico Alessia
Fare scenografia per il cinema. Dall'ideazione alla realizzazione sul set
ill., br. Che si tratti di un film, una serie o un cortometraggio, la scenografia è l'insieme degli elementi visivi in cui si colloca e prende corpo l'azione. Determina lo spazio scenico con cui i personaggi, la luce e la macchina da presa entrano in rapporto. Un tempo il lavoro si imparava a bottega, sulle orme di qualche Maestro a cui il mestiere si "rubava con gli occhi". Oggi, per partecipare a un set, viene chiesto già un buon livello di preparazione. Rivolto agli studenti ma utile anche a chi sta muovendo i primi passi da professionista, questo libro ricalca e riproduce l'apprendistato di un tempo, dedicando particolare attenzione alla scenotecnica. Scritto con forte taglio operativo, rigoroso ed esaustivo al contempo, il libro accompagna il lettore attraverso tutte le fasi che si percorrono per raggiungere la costruzione di un'ambientazione cinematografica, che sia stata pensata in location o in studio. L'autrice ha arricchito il testo con immagini esplicative e tantissimi esempi tratti da opere contemporanee: risorse indispensabili per intraprendere un percorso di studio che porti a individuare nel concreto criticità e soluzioni, fornendo tutti gli strumenti teorici e pratici per svolgere con creatività e consapevolezza questo affascinante mestiere
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Zurlini Valerio
Pagine di un diario veneziano. Gli anni delle immagini perdute
br. Quante "immagini perdute" sono racchiuse fra le pagine autobiografiche del più letterario dei registi italiani, "protagonista discreto" della cultura italiana. Il cinema nella seconda metà del Novecento, e i sogni mai realizzati di un grande autore. L'autobiografia di un grande regista, tra immagini del presente e continui flash-back a ripescare nei ricordi: ne emerge, insieme al rimpianto per le occasioni mancate e le inquadrature solo sognate, una galleria di ritratti indimenticabili, con Morandi, Guttuso, Visconti e tanti altri, raccontati a svelare prospettive inedite, primi piani di vita privata. Di capitolo in capitolo, ricostruite con una scrittura asciutta e pulita, si rincorrono le immagini di una vita, a fissare volti, luoghi, emozioni.
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Foresi Andrea
Il teatrino portato a miglior forme. Cronache del Teatro Annibal Caro di Civitatanova Marche Alta (1872-1935)
br. Non esistono fonti certe che consentano di tracciare una storia delle rappresentazioni teatrali a Civitanova Marche prima del 1800. Maggiormente definiti rimangono invece i primordi del Teatro Annibal Caro della Città Alta, che vanno di certo individuati nella decisione presa dalla Comunità di Civitanova Marche Alta, nel corso degli anni Settanta del XVIII secolo, di realizzare un Teatro con Palchettoni nella Sala del pubblico Palazzo Priorale. La seconda edizione del volume nasce in occasione del centocinquantesimo anniversario dell'inaugurazione del Teatro Annibal Caro, avvenuta il 20 luglio del 1872. Arricchisce il volume la Cronologia completa di tutti gli avvenimenti, a muovere da quella data fondamentale, fino all'avvento inesorabile, e per certi versi fatidico, del Cinematografo. Come sempre, il dramma e la farsa tornano a confondersi con l'esistenza vera, nelle esili trame dell'artificio teatrale. Perché, come scrive il critico teatrale Nicola Chiaromonte, "...il teatro è anche idea del teatro. Noi amiamo l'idea del teatro. Quindi ogni sua incarnazione, anche abominevole, ci appassiona, non foss'altro che per esprimere pubblicamente la nostra abominazione...".
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Figliolia A. (cur.)
Tifosi interisti per sempre. Il grande racconto della passione nerazzurra
br. In questo libro rivivono vittorie celebri, ma anche quelle "dimenticate", tanto importanti per la propria biografia. Un viaggio calcistico appassionato che va dal Meazza autore di una tripletta nel 1930 contro il Genova 1893 al clamoroso 4-0 nel derby del 1966-67, dalla prospettiva in un'altra stracittadina, sempre anni Trenta, con gli occhi del portiere Smerzy alle sfide contro le provinciali mai dome - per giungere ai trionfi internazionali (Real Madrid, Benfica, Independiente, Roma, Salisburgo, Lazio, Bayern Monaco, Tout Puissant Mazembe).
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Corgatelli Giulio
Varese Robur et fides. Una storia da non dimenticare
ill., ril.
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Mordacci Roberto
Al cinema con il filosofo. Imparare ad amare i film
ril. Per gustarsi un buon film, la compagnia di un filosofo potrebbe sembrare una scelta bizzarra. Eppure, come si afferma in questo libro, risulta preziosa perché in grado di offrire un'inaspettata chiave di lettura, una lente capace di individuare, grazie agli specifici strumenti della filosofia, i concetti o le tesi portanti della pellicola, illuminando il film di luce nuova e collegandolo alla nostra esperienza personale. Trasformando, cioè, una fruizione solo passiva in un'interpretazione attiva e ricca di significati. Questo vale non soltanto per pellicole "impegnate" o colte, ma anche per quelle senza pretese intellettuali, che, se sono autentiche e ben girate, traducono - per la natura propria del cinema - un'esperienza di pensiero in immagini. Ci restituiscono sempre, anch'esse, la sintetica visione talvolta del mondo che ci circonda, talvolta di quello dentro di noi. Roberto Mordacci offre in queste pagine al lettore la sua esperienza di filosofo, qui a contatto con le immagini, le vicende, le provocazioni e i sogni che il cinema ha addensato in una quarantina di pellicole di recente produzione, presentate al pubblico all'incirca nell'arco di un anno. Nella scelta dei titoli si va dal tema della guerra e del patriottismo di "American Sniper", a quello del codice arcaico della vendetta in "Timbuktu e Anime nere"; dalla sete sfrenata di denaro di "The Wolf of Wall Street"...
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Ponti Edoardo; De Luca Erri
Il turno di notte lo fanno le stelle. DVD. Con libro
brossura Un uomo e una donna si sono incontrati nel reparto di terapia intensiva che precede un intervento a cuore aperto per entrambi. Si sono dati coraggio promettendosi una scalata in Dolomiti per inaugurare il secondo tempo della loro vita. Il film racconta il loro tentativo di mantenere la promessa risalendo insieme il vuoto di una parete. Edoardo Ponti dirige in montagna e in parete Nastassja Kinski e Enrico Lo Verso che scalano senza avere mai toccato roccia prima delle riprese. Non ci sono effetti speciali. Il risultato è un prodigio di professionismo e di coinvolgimento emotivo. Julian Sands è la perfetta sponda di un rapporto a tre sul filo del precipizio. Il libro: "Il turno di notte lo fanno le stelle". Una sceneggiatura. Un film. Un diario del film. Un'esperienza specialissima che vede De Luca autore d'un soggetto che si trasforma progressivamente in un progetto e in una produzione cinematografica internazionale.
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Gassman Paola
Una grande famiglia dietro le spalle. La straordinaria storia di tre generazioni di attori
br. "Te lo avevo promesso, ricordi papà, che ci avrei provato, tanti anni fa. Mi sarei sforzata. Per questo sono qui e mi sforzo di farcela. Anche se, devi ammetrerlo, oggi più che mai, sembra davvero impossibile questa impresa, privata com'è dei suoi punti di riferimento più importanti. Eppure sono sicura che tu non ti arrenderesti, anzi ti sembrerebbe ancora più stimolante. Anch'io voglio credere che lo sia. Ce la metterò tutta. Ti stupirò. O molto più semplicemente mi sforzerò di farti contento". Paola Gassman inizia così, come se parlasse ad alta voce al celebre padre Vittorio, di cui ha seguito le orme diventando attrice teatrale, la straordinaria storia della sua famiglia. I suoi ricordi partono da lontano: dalla Germania, patria d'origine del nonno Enrico, che nel 1920 decise di fare un viaggio a piedi fino in Italia perché proprio in Italia voleva incontrare la donna da sposare. E proseguono con il nonno Renzo Ricci e Ermete Zacconi, con l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, con importanti figure del cinema e del teatro italiano, fino alle mogli. Gassman infatti ha sposato solo attrici: Nora Ricci, la madre di Paola, Shelley Winters, la madre di Vittoria, Diletta D'Andrea, la madre di Jacopo, e Juliette Maynel, la madre di Alessandro, anche lui attore. Tra successi, amori, divorzi, figli e amicizie un grande affresco di storia dello spettacolo.
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Altman Rick
Film/genere
brossura Che cos'è un genere cinematografico? Come far dialogare una tradizione, che è insieme di contenuto, produttiva e teorica, con le tensioni e i problemi che il cinema contemporaneo mette in campo a proposito della nozione di genere? Qual è la differenza tra il 'genere' di La grande rapina al treno e quello di Guerre stellari, tra Il cappello a cilindro e Cocktail? Il testo di Rick Altman si pone come punto di riferimento imprescindibile per il dibattito sui generi cinematografici, rispondendo a queste domande con l'obiettivo di riorientare le riflessioni sulla produzione e la ricezione dei nuovi generi e di stabilire una continuità con le codificazioni del cinema classico. Il punto di partenza è la messa in discussione della nozione stessa di genere, dapprima con una ricognizione storica che muove da Aristotele fino a Wittgenstein, in secondo luogo ripensando e distaccandosi dalle più recenti teorie sui generi cinematografici. L'aspetto più innovativo di tale posizione consiste nella scelta di rinunciare a costruire un 'sistema' tassonomico dei generi cinematografici esaminando i luoghi e i soggetti (molteplici ed eterogenei) della loro reale definizione. I generi, infatti, vengono elaborati, agiscono e si sedimentano nelle conoscenze culturali di un particolare gruppo sociale. Proprio l'indagine di questa comunità conduce Altman a evidenziare i differenti ambiti e i processi all'interno dei quali il concetto di genere prende forma e si modifica: attraverso le pratiche delle istituzioni produttive; nell'ampio e variegato campo dei paratesti cinematografici; negli orizzonti di attese e nei relativi meccanismi interpretativi degli spettatori o nella costituzione di comunità trasversali da parte degli spettatori stessi. Fino a descrivere, con attenzione e immediata chiarezza, la stretta connessione tra produzione cinematografica, pubblico e critica, illustrata grazie allo studio delle dinamiche e dei discorsi sociali che si intersecano intorno a celebri casi cinematografici.
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Innamorati Isabella; Sinisi Silvana
Storia del teatro. Lo spazio scenico dai greci alle avanguardie
brossura Lo spazio scenico (edificio, spazio della rappresentazione, scenografia e scenotecnica) dai greci al Novecento è la prospettiva storica di questo manuale, maturato all'interno della pratica dell'insegnamento universitario di Storia dello spettacolo. Il testo offre una ricostruzione dei fenomeni emergenti dell'arte teatrale nelle diverse nazioni europee attraverso i secoli.
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Spagnolo Pierluigi
I ribelli degli stadi. Una storia del movimento ultras italiano
ill., br. C'è chi li etichetta come teppisti e facinorosi. E chi li dipinge come sostenitori colorati e passionali. Come i padroni violenti del calcio, oppure come gli ultimi romantici in un mondo che ha perso gran parte della sua genuinità. Nel bene e nel male, gli ultras degli stadi hanno scritto pagine importanti nella storia del calcio italiano. Rappresentano quasi mezzo secolo di aggregazione e passione, di originalità e folklore. Purtroppo anche di episodi di teppismo e violenza. Per cercare di comprendere cosa siano gli ultras, bisognerebbe innanzitutto abbandonare la zavorra dei pregiudizi e considerarli come un'aggregazione spontanea, trasversale ed eterogenea, con una forte connotazione ribelle e antagonista al sistema, che incarna le logiche di una dicotomia forte che filtra il mondo attraverso le lenti della contrapposizione amico/nemico. Un multiforme insieme di uomini e donne che amano follemente una squadra e che, insieme alla squadra, amano la città che quella squadra rappresenta, la maglia e i colori che i giocatori portano addosso. Questo volume racconta e spiega il mondo delle curve italiane, mescolando le esperienze dirette con l'analisi di saggi e studi sul movimento ultras, proponendo le autorevoli opinioni di chi ha già studiato il fenomeno e mescolandole con le voci dei protagonisti. Con rigore storico e un pizzico di passione.
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Abozzi Paolo
Il libro delle magie. Giochi di prestigio per animare una festa. Ediz. a colori
ill., br. Palline che scompaiono tra le dita, carte da gioco indistruttibili, stuzzicadenti spezzati che tornano integri, bicchieri equilibristi, monete che si accartocciano... Anche con gli oggetti più semplici si possono creare giochi d'effetto che stupiscono i grandi e incantano i più piccoli. E non parliamo poi della lettura del pensiero! Passo dopo passo, in questo volume Magopaolo insegna ai lettori tanti trucchi e magie per divertirsi, intrattenere gli amici e magari anche capire se si ha la stoffa per intraprendere la professione di mago. In fondo al volume, un ultimo regalo da parte dell'Autore prima di congedarsi: altri tre simpatici giochi da visualizzare online, sullo smartphone o sul tablet, con un semplice click. Che lo spettacolo abbia inizio!
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Terzani Folco; Graglia Michele
Ultra
br. Michele ha una folgorante carriera da modello a Miami e New York, macchine sempre più grandi, tanti soldi per pagarsi ogni capriccio, feste tutte le sere, una moglie bellissima. E bellissimo è anche lui, tanto che viene presentato a Madonna come «The Abs», gli addominali. Però, una sera, si trova sul davanzale del suo appartamento al quindicesimo piano a chiedersi che farsene di tutto quel lusso e degli eccessi. Se non è quella la sua strada, allora qual è? La risposta arriva come un colpo di fulmine, nascosta dentro un libro: l'ultramaratona. Nel giro di un anno diventa uno dei campioni più forti al mondo, ma vincere per lui non conta. L'ultra è una sfida con se stessi, non con gli altri: correre per centinaia di chilometri, in tutte le condizioni atmosferiche, tra i ghiacci del Canada o con cinquanta gradi nella Valle della Morte, spingendo il corpo e la mente oltre ogni limite immaginabile. Passo dopo passo, mentre le gambe cedono e i muscoli si disfano, nella solitudine di una corsa infinita, Michele vive gli opposti: la sua fragilità estrema di fronte alla natura e la forza della sua volontà, che si libra oltre la fisicità, per esplorare cosa c'è dopo la fatica e il dolore. In questo libro, Folco Terzani racconta la straordinaria storia di un ragazzo che aveva tutto ma non era niente, e nel ritorno all'atto primordiale della corsa ha trovato la sua libertà, il suo coraggio, il suo essere più puro. Perché alla fine l'ultra non è più uno sport: è un mezzo per arrivare alla natura e a se stessi.
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Monfredini Paolo
U.S. cremonese. 112 anni di storia
ill., br.
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Baldi Alfredo
Lo sguardo punito. Film censurati (1947-1962)
ill.
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Del Ministro Maurizio
Alfred Hitchcock. La donna che visse due volte
ill., br. La vertigine è la più grande epifania di "La donna che visse due volte. Nell'odissea dello spazio e del tempo, miseri amanti, immersi nella spirale di una città, San Francisco, vivono nel desiderio sempre umiliato di un paradiso terrestre impossibile. Questa fiaba cinematografica ci invita a una riflessione sui legami precari della coppia e sulla falsa rispettabilità della famiglia, sul pregiudizio razziale e sull'ambiguità delle leggi, sul silenzio di Dio e sull'enigma della nostra identità. Privo di un perno in cui consistere, l'uomo vive in uno stato di solitudine incosciente. Nella sua analisi Del Ministro attinge, fra varie fonti culturali, ad alcune immaginose coordinate create da Joyce in "Il ritratto dell'artista da giovane".
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Dalai Benedetta
Manuale pratico di scenografia. Vol. 2: La costruzione, la decorazione e la pittura teatrale in laboratorio
br. Dopo il "Manuale pratico di scenografia vol. 1", che si concentrava sul progetto scenografico, ecco la seconda parte dedicata alla realizzazione della scèna teatrale. Ci si addentra nel laboratorio scenografico e si viene guidati all'apprendimento delle tecniche e dei segreti di falegnami, attrezzisti e pittori di scena. Si impara a distinguere il legname, gli attrezzi, i macchinari e il loro utilizzo per creare quinte, praticabili, scale, così come si viene a conoscenza dei segreti degli scenografi realizzatori che dipingono fondali o scolpiscono gli elementi scenici tridimensionali. Il percorso è lineare ma anche dettagliato, per approfondire ogni argomento e renderlo perfettamente comprensibile allo studente o al neofita. Il manuale, corredato di numerose illustrazioni e delle indicazioni per visualizzare fotografie da un apposito sito, dà tutte le nozioni basilari per comprendere e praticare l'antico (e sempre attuale) mestiere dello scenotecnico e pittore di scena, sia agli appassionati di teatro che a chi vuole intraprendere un percorso professionale nel campo della scenografia.
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Ciancarelli R. (cur.)
Il ritmo come principio scenico. Ricerche e sperimentazioni del ritmo nel teatro e nella danza del Novecento. Antologia di testi
br. Questo libro ripercorre le ricerche che i maestri della scena del Novecento hanno dedicato ai principi del ritmo. Gli scritti dei padri fondatori della regia e dei pionieri della danza moderna, in cui il ritmo viene valorizzato come la fonte segreta che consente scoperte e trasformazioni sceniche, danno conto di una "scienza del ritmo" elaborata e tradotta in efficaci applicazioni pratiche, in articolazioni tecniche che interessano i diversi livelli della rappresentazione. I testi sono di: Appia, Artaud, Baratto Gentilli, Barba, Brailoiu, Calvarese, Cappiello, Castillett, Cechov, Ciancarelli, Copeau, Delsarte, Dalcroze, Duncan, Ejzenstejn, Fo, Fraisse, Giannattasio, Gorcakov, Laban, Mandel'stam, Mejerchol'd, Nistri, Odier, Picon-Vallin, Pitoëff, Preston-Dunlop, Ruffini, Sachs, Sokolov, Stanislavskij, Tiezzi, Toporkov, Wagner.
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Santanelli Manlio; Megale T. (cur.)
Teatro
br.
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Tokitsu Kenji
Musashi e le arti marziali giapponesi
brossura
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Humphrey Doris
L'arte della coreografia
ill.
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Floreano Ilaria
Shakespeare e il cinema. Vita e opere del Bardo sul grande schermo
ill., br. William Shakespeare è morto 400 anni fa, ma il suo genio, sul grande schermo, non conosce tramonto: dal cinema muto alla golden age hollywoodiana, dagli allestimenti rigorosi di Laurence Olivier alle sperimentazioni geniali di Welles e Kurosawa, dalle proposte patinate di Zeffirelli alle rivisitazioni moderne di Kenneth Branagh, passando per autori come Godard e Polanski, le sue opere (da Amleto a Macbeth, da Romeo e Giulietta al Sogno di una notte di mezza estate) continuano a ispirare adattamenti, citazioni e omaggi, anche nei generi e nei luoghi più disparati (dal western all'horror, da Chinatown al carcere di Rebibbia). Shakespeare e il cinema si propone di raccontare al lettore in modo piacevole e scorrevole - frutto però di una ricerca approfondita e scrupolosa - il variegato percorso delle trasposizioni cine-shakespeariane nel corso dei decenni, inclusi i film che hanno cercato di raccontare la vita misteriosa del Bardo. Il tutto arricchito dalla più vasta filmografia shakespeariana mai pubblicata in Italia, da aneddoti e scene cult, da battute memorabili e curiosità dal set, nonché da un ricchissimo repertorio di foto di scena e fotogrammi dai film: oltre a quelli presenti nel testo, il lettore potrà trovarne migliaia online semplicemente inquadrando con lo smartphone il codice QR presente nell'indice del libro o digitando il link corrispondente. Per ricostruire un mondo variegato e intrecciato, fatto di teatro e cinema, ossia "della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni".
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Giacovelli Enrico
Mozart e il cinema. I film su Mozart, i film da Mozart, i film con musiche di Mozart
ill., br. Mzart morì in semipovertà, circondato più da debiti che da amici, con la moglie Constanze ancora convinta di avere sposato un uomo senza futuro. Ma se avesse percepito in vita anche soltanto un centesimo per ognuno dei suoi dischi venduti dal 1894 a oggi, sarebbe stato l'uomo più ricco dei suoi tempi. E se gli si riconoscesse il giusto compenso per ognuna delle colonne sonore cinematografiche che, a sua insaputa, si servono della sua musica, sarebbe oggi più ricco dei più ricchi divi rock e forse perfino dei produttori discografici che ancora lo sfruttano come un tempo facevano arcivescovi e imperatori. Non soltanto è il musicista utilizzato più di ogni altro dal cinema, ma dopo Amadeus è diventato il compositore classico più popolare anche tra i non appassionati di musica classica, quasi un'icona pop. Enrico Giacovelli, esperto sia di musica che di film, pianista dilettante e storico cinematografico professionista, esplora i rapporti tra la musica di Mozart e il cinema. Il libro passa in rassegna i numerosi film che hanno raccontato la vita del musicista, ma anche quelli (dal Flauto magico di Bergman al Don Giovanni di Losey) tratti dalle sue opere teatrali. E, soprattutto, individua e cataloga centinaia di film di ogni genere, epoca e valore che utilizzano - qualcuno episodicamente, altri a tappeto - la sua musica: un elenco dei grandi registi che se ne sono serviti almeno una volta è una vera e propria storia del cinema, ma non dovremo stupirci di trovare nel catalogo anche horror, western, b-movies e cartoni animati. Per ogni film si descrivono e si commentano le sequenze in cui i brani musicali vengono usati e si individuano le corrispondenze tra note e immagini. Con la sua ricca documentazione, le sue digressioni non soltanto cinematografiche e musicali, il suo linguaggio più da romanzo che da saggio, il libro analizza anche la musica di Mozart, i suoi significati reconditi e il suo tema-guida, ossia, come scriveva Massimo Mila, la ricerca della felicità.
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Giglio Salvatore; Ellena Fabio
Juventus. Vittoria è del forte che ha fede. Ediz. illustrata
ill. Un anno leggendario, nel bene e nel male, il 2017 bianconero. Prima un altro scudetto dimostrando una superiorità ed un passo differente da ogni rivale tricolore. Prove di forza e di gioco che hanno lasciato il segno. Poi la Coppa Italia, logico proseguimento di un percorso già tracciato. Infine la lunga, sontuosa cavalcata in Champions fino alla drammatica finale di Cardiff che, a sua volta, ha segnato uno spartiacque nella storia della Vecchia Signora. Salvatore Giglio ha radunato in un album tutte queste emozioni, dalla prima all'ultima. A corredare l'opera, tabellini completi, partita per partita.
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Itinerari del monte Baldo settentrionale
ill., br.
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Governi Giancarlo
Totò. Vita, opere e miracoli
br. Cinquant'anni fa moriva Tòtò, il Principe della risata, la risposta italiana a Charlot e Buster Keaton, che ci ha regalato quasi un centinaio di interpretazioni cinematografiche, diretto da registi del calibro di Pasolini e Monicelli, canzoni come la celeberrima "Malafemmena", poesie - ricordiamo 'A livella" - e la messa in scena di decine di rappresentazioni teatrali, dall'avanspettacolo alle grandi riviste. In questo libro, Giancarlo Governi, "Totologo" d'eccellenza, partendo dalle vicende personali del giovane Antonio Clemente - dalla nascita, nella sua Napoli, in un contesto di povertà ed emarginazione sociale fino alla faticosa gavetta nei teatri di Roma - ci guida in un viaggio biografico nella vita dell'attore italiano più famoso del mondo, facendoci scoprire che non esiste un solo 'loto. Accanto a una meticolosa disanima della sua opera teatrale e cinematografica, letteraria e cantautoriale, l'autore non trascura l'aspetto più intimo del Principe de Curtis e, attraverso un repertorio unico di testimonianze e ricordi dei familiari e dei grandi artisti con cui Totò ha collaborato, ci racconta le debolezze del grande comico, i suoi fallimenti amorosi, il suo precario stato di salute che alla fine lo costringe a rinunciare al teatro, il suo profondo senso di sconforto di fronte alla critica che lo accusava di mettere in scena sempre le solite "Totoate". Questa biografia è un omaggio sentito e puntuale a un artista poliedrico e alla sua complessa personalità, che spiega perché ancora oggi Totò sia amato, "venerato" e costantemente ritrasmesso in televisione. Una bella ricompensa per un artista convinto di non aver fatto abbastanza.
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