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Sale Musio Carla
Comunicare con chi non ha più un corpo. Vademecum teorico e pratico per navigare nei mondi interiori
brossura Hai sempre pensato che la vita non possa finire nel nulla ma non riesci a crederci? Hai perso una persona cara ma ti viene spontaneo agire come se fosse ancora qui? Ti capita di sognare, sentire o percepire in modo reale e coinvolgente qualcuno che non ha più un corpo? Quando il lutto ci sommerge precipitiamo nel dolore e in quei momenti è difficile orientarsi tra il desiderio di riabbracciare chi abbiamo amato e la paura di credere ingenuamente a un aldilà consolatorio e inesistente. Con questo manuale, agile e di facile consultazione, Carla Sale Musio, psicologa e psicoterapeuta, ci guida a incontrare i nostri cari in uno spazio della coscienza che esiste al di fuori del tempo ma che è reale, razionale e scientifico, spiegandoci perché la morte faccia ancora tanta paura e perché sia possibile credere alle realtà immateriali.
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Mercanzin Ivano
Terra madre
brossura La natura come elemento primordiale, l'origine del tutto, segni nella terra come grafie che raccontano dalla notte dei tempi; neve, ghiaccio a segnare e a incidere come lame sottili. I gelsi creano archi naturali dove proteggersi, dove essere raccolti e abbracciati come in un nido protettivo. D'intorno il paesaggio rarefatto, onirico, surreale. Ogni tronco racconta la sua storia, fatta di millenni, di sferzate del tempo, di sole, di luce e di ombre. La tramatura, la texture della corteccia come tavole del tempo dove è scritto passato e presente. Tronchi che assumono forme di animali, essere viventi animati da una forza primordiale, si stagliano nel cielo bianco, reso incolore e privo di consistenza. Poi la natura si ribella, prende vita, le fronde rinascono, ricrescono, ondeggiano nell'aria bagnate dalla nuova stagione che prorompe: è la storia di sempre.
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Roberto Santoro
Quello che succede dopo la morte. Mistero svelato
"Questo libro contiene un mistero rivelato, molto ricercato dagli uomini attraverso la scienza e attraverso tanti casi di premorte; nella Bibbia era già da tempo tutto scritto, ma non si riusciva a vedere a motivo di poco interessamento e di tanta incredulità. Sono certo che dopo aver letto questo libro vi convincerete che la Bibbia è il vero libro di Dio che rivela ogni mistero." (L'autore) Autori: Roberto Santoro.
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Gnecchi Ruscone Francesco
La vita è bella. Acquarelli e chiacchiere di un pittore della domenica. Ediz. illustrata
ill., ril. Una selezione di trentotto acquarelli di paesaggi, uccelli e animali in movimento, accompagnati da estemporanei commenti, divagazioni o riflessioni: momenti di gioia e bellezza a cui l'autore si propone di far partecipare gli altri. "È tutto qui il segreto di una vita felice" dice Susanna Tamaro nella sua prefazione. Francesco Gnecchi Ruscone ha cominciato a dipingere a ottant'anni dopo una vita attiva, varia e cosmopolita. Questo libro è la storia della sua "nuova" vita da pittore e il suo messaggio di ottimismo; è il suo invito, avvolto in una leggera e colta auto-ironia, a riscoprire il bello che tutti portiamo tra i nostri ricordi.
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Brichetti Giovannimaria
Il passaggio illuminante
brossura La morte è un evento misterioso e ineluttabile, parte integrante della nostra vita. Vivere pienamente la dimensione del morire è il tentativo di guardare alla morte con altro sguardo. Il percorso esperienziale pubblicato è un itinerario evocativo che offre uno stimolo alla crescita e favorisce una delicata e progressiva trasformazione personale attraverso l'integrazione profonda, nel nostro essere, dell'elemento vitale della morte, quale preziosa luce per illuminare la vita nei suoi significati più autentici. Questo testo, di semplice fruizione, offre una raccolta di brani e testimonianze di autori diversi a cui segue, per ognuno, una risonanza espressa dal curatore del testo, che desidera essere "un ponte" per stimolare l'emersione delle risonanze personali di ogni lettore. I cinquanta autori sono filosofi, religiosi, palliativisti, giornalisti, scrittori, psicologi, tanatologi e poeti che pur appartenendo a culture e in alcuni casi a epoche molto diverse, sono accomunati dall'essere persone sagge, conosciute, competenti e "spiritualmente significative".
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Andros
Elogio del suicidio. La morte come scelta libera e consapevole
brossura Più che elogio del suicidio, elogio della libertà di scelta, anche di quella più estrema. Oggi nel mondo ogni 40 secondi una persona commette suicidio: circa un milione di morti all'anno. La maggior parte di queste persone è costretta da una società ipocrita a ricorrere a metodi incerti e strazianti, perché quelli per ottenere una morte rapida e indolore non sono messi a disposizione di tutti, ma tenuti nascosti e resi illegali. La società si fregia della propria mancanza di compassione negando a chi non vuole più vivere il diritto di scegliere una morte più dolce, in nome di un rispetto della vita che si traduce in sopraffazione del più debole. Non si preoccupa di quelle vite, e ben poco può per prevenire quelle morti, si preoccupa solo di rendere inaccessibili tutti i mezzi in grado di garantire un trapasso certo e sereno, rendendo le sofferenze di chi si uccide un trofeo alla propria ipocrisia. Forse è giunta l'ora di infrangere il tabù del suicidio e di accoglierlo come uno dei tanti fatti della vita.
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Gallavotti Eugenio; Savino Mario
Tutto quello che avremmo voluto sapere sul suicidio
brossura Eugenio Gallavotti è un giornalista che nel 2002 ha conosciuto il momento più buio della sua vita, Mario Savino è lo psichiatra che ha favorito il suo percorso ulteriore. A doverosa distanza di anni, hanno voluto trasmettere ai lettori la loro storia personale e le loro esperienze, forti anche delle ultime scoperte scientifiche che hanno squarciato il velo sull'identikit del potenziale suicida.
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Zerbini Erika
Sembrava una promessa
brossura Non si parla abbastanza di come la morte nel nascere frantumi nel profondo. Non si parla abbastanza di come i frammenti possano essere ricomposti, con pazienza, dedizione e amore. Non si parla abbastanza di lutto perinatale. Parliamone. #ParoleAlLuttoPerinatale
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Tanfoglio Alessio
Trionfo della morte. Iconografia ed immaginario
brossura L'elemento distintivo del tema conosciuto come "Trionfo della Morte" è riscontrabile nello scheletro assassino armato non solo di falce, ma anche di frecce o di altri strumenti di offesa, a volte abbinati; con tali armi, lo scheletro colpisce mortalmente al cuore, al collo, in fronte, tutti gli umani, non gli animali, che in queste raffigurazioni sono invece risparmiati dalla furia. Lo scheletro è simbolo di morte, ed è incoronato; impersona il potere assoluto, senza l'obbligo di alcun processo né giudizio da emanare. Anche per questo la morte, unica dominatrice dei viventi, lascia sgomenti. Nella sua architettura compositiva, il tema esplicita una seppur semplice ma originale identità iconica e simbolica, che lo distingue da ogni immagine macabra. Nel corso dei secoli è stato proposto con alcune variazioni, che hanno contribuito alla sua costante attualità. Nota: il presente testo è una filiazione, con revisione e aggiunte di testo, oltre che di raccolta di immagini, di un capitolo contenuto in: "Quaderno 4- Lo spettacolo della morte: il cadavere e lo scheletro. I temi: Incontro tra i tre scheletri e i tre cavalieri, il Trionfo della Morte, la Danza macabra", pubblicato da Youcanprint nel 2012.
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Tanfoglio Alessio
Lo spettacolo della morte: il cadavere e lo scheletro. I temi: incontro, trionfo della morte, danza macabra
brossura Ecco un testo che chiarifica i significati e il percorso delle raffigurazioni macabre, sviluppando con linearità la metamorfosi dell'icona della morte, dalla "Peste nera a cavallo", alle raffigurazioni de: "Incontro dei tre scheletri e i tre cavalieri", dal "Trionfo della Morte Regina", alla "Danza macabra" degli scheletri, i maggiori referenti di riflessioni per l'uomo medievale, nel colloquio con la morte, la società e la religione.
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Tanfoglio Alessio
La morte la sepoltura nelle varie culture e civiltà. Il «contemptus mundi», e l'Inquisizione Santa
brossura
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Franco Salvatore G.
Ipotesi sul dopo morte
brossura Se sei un ateo o credi appassionatamente in un qualche Dio affrettati a liberarti di questo mio scritto. Tra le diverse ipotesi sul dopo morte dovrò forse parlare anche del tuo credo o del tuo gelido materialismo, e io non voglio parlare a te che hai già trovato sicure risposte alle tue domande, non voglio creare delle crepe nel tuo muro di certezze, non desidero penetrare nella tua corazza: è vero invece che ti invidio, come solo Caino poteva invidiare Abele o, forse, Abele Caino.
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Tanfoglio Alessio
Quaderni di estetica e mimesi del bello nell'arte macabra in Europa. Appunti sparsi: speculazioni filosofiche sulla vita, la morte e la «Danza macabra»
brossura Ecco un testo che chiarifica i significati e il percorso delle raffigurazioni macabre, sviluppando con linearità la metamorfosi dell'icona della morte, dalla "Peste nera a cavallo", alle raffigurazioni: "Incontro dei tre scheletri con i tre cavalieri", dal "Trionfo della Morte", alla "Danza macabra" degli scheletri, i maggiori referenti di riflessioni per l'uomo medievale, nel colloquio con la società e la religione".
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Baiocchi Antonella
Arrivederci non Addio
brossura Questo libro mira a cambiare la consueta, funesta e limitante cultura che i paesi cosiddetti civilizzati hanno in merito alla Morte. L'autrice propone una visione ottimistica e positiva di questo inevitabile evento, deducendola da fonti che più di altre, a suo avviso, hanno la probabilità di essere plausibili e al di sopra delle parti: l'astronomia, le esperienze di pre-morte, la fisica quantistica, l'epigenetica. È un libro per tutti, indipendentemente dalla razza, dalla cultura, dall'età, dalla professione e soprattutto, dall'orientamento religioso. È particolarmente indicato: per chi ha bisogno di consolazione per la perdita di una persona cara; per chi desidera essere un saldo e sereno sostegno per coloro che stanno per lasciare la vita terrena; per chi, semplicemente, desidera ampliare gli orizzonti della propria consapevolezza ed evitare di soffrire a causa di credenze prive di fondamento.
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Enrica DB
Un sogno al bisogno. Ediz. illustrata
ill. Come nascono gli angeli? Ogni bambino vorrebbe avere accanto a se un angelo custode a vegliare su di lui. Sapere che questo può accadere in uno dei momenti più duri della vita, quando per esempio viene a mancare una persona cara, può consolarlo durante l'elaborazione del lutto ed anche incoraggiarlo a una visione ottimista della realtà. La piccola Chicca sa che l'adorata nonna Gisella non è affatto "scomparsa", ma continua a vivere accanto a lei e nei cuori di chi le ha voluto bene. Sa bene che ci sono cose che non si possono vedere, eppure esistono eccome. E la nonna è proprio accanto a lei, non la vede, è vero, ma ha la sensazione di sentirne il profumo.
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Chianese Teresa
Non chiedermi di portarti dei fiori
brossura Con la pubblicazione di queste pagine Teresa Chianese testimonia il valore terapeutico che può avere la scrittura nei momenti cruciali della vita come la perdita prematura e inaspettata di un genitore. Questa sorta di diario delle emozioni ripercorre le tappe più significative del suo percorso di elaborazione del lutto. Paragona la perdita di sua madre alla perdita di un arto, un evento spartiacque che cambia la sua quotidianità, le toglie il sorriso, la voglia di vivere e il senso delle cose, mettendo in discussione i suoi progetti per il futuro e il suo modo di relazionarsi con l'esterno. Ma proprio quando tutto sembra destinato a scivolare in un susseguirsi di giorni senza senso e senza prospettiva, la vita ci dimostra che ci si può sempre rialzare. Anche con una voragine nel cuore.
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Tanfoglio Alessio
Danza macabra. La schiettezza della morte egualitaria. Iconografia ed immaginario
brossura Il tema della Danza Macabra è da intendersi come rappresentazione di uno o più scheletri nell'atto di descrivere passi di danza accompagnandosi a viventi. Si tratta di bambini, donne, vecchi, uomini, caratterizzati da abiti, attrezzi da lavoro o simboli che ne chiariscono l'appartenenza ad un ceto sociale. Nelle immagini di Danza Macabra la morte sembra riprendersi il ruolo che le spetta, quello di referente definitivo, ultima meta del vivente. La morte delle danze macabre s'impone come realtà vera di ogni vivente. Non propone regole da rispettare, non prevede alcun futuro paradisiaco, ma solo la cruda realtà del cadavere, dello scheletro e della sparizione. È l'amore, la passione per la vita, che ci distanziano dalla morte. Cerchiamo, nella riflessione, una modalità che possa ricondurla ad un nostro reale mondo, dimenticando che il sottrarsi alla sua venuta non può che sortire ulteriore strazio e tormento. È lei che ha il potere supremo e assoluto su tutti i viventi, e non prevede consolazione. Ha valenze plurime ed è inaccessibile e indifferente, e questo ci porta ulteriore insofferenza. "Ma come, io devo morire? Proprio io?"
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Tava Anna; Valentini Nella
I due leoncini e il grande vuoto. Ediz. a colori
ill. Il tema della morte è fra i più difficili. Questo albo illustrato, destinato ai bambini dell'età 3-7 anni, percorre le emozioni della perdita fino a placare il dolore nella possibilità di sentirsi ancora vicini a chi si è perso. Il libro risulta utile a scuola e a casa per aprire con i bambini, in caso di lutto, un dialogo sulla morte.
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Yogi Ramacharaka
La vita oltre la morte
Questo libro scritto nel 1909 da William Walker Atkinson, alias Yogi Ramacharaka, affronta qui un argomento che è di particolare interesse per il mondo occidentale. Per la nostra formazione culturale, accettiamo difficilmente ciò che non è supportato da prove fisiche, ma, con le sue parole: “Non vengono offerte prove fisiche. Non ce ne sono, strettamente parlando, in nessun altro luogo, su questo argomento. Inoltre, nel libro non c'è nessun tentativo di argomentazione – perché non c'è nessuna base per poter discutere tra i veggenti dell'”altro lato” e coloro la cui visione è limitata al piano terreno.” Ma il lettore è invitato a sospendere il giudizio, e a riflettere bene, alla fine, su tutto il libro, perché, nonostante questo, “alla sua ragione sembrerà che gli insegnamenti della verità si riconcilino con serie di fatti apparentemente opposti, e metterà insieme molti frammenti oscuri di verità che si trovavano ad essere accettati dalla ragione, ma che, fino a quel momento, non era capace di mettere insieme in una struttura coerente mentale". Autori: Yogi Ramacharaka. Curatori: C. Orlandini.
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Polidoro Massimo; Vannini Marco
Indagine sulla vita eterna
br. Che cosa succede dopo la morte? Una semplice domanda, ma quante discussioni ha suscitato da quando l'uomo è comparso sulla Terra! Questa indagine, resa in forma di dialogo tra due studiosi di formazione, competenze e punti di vista assai diversi - scientifico Massimo Polidoro e filosofico Marco Vannini -, nasce dal desiderio di capire se esistano elementi sufficienti a sostegno della credenza in un possibile aldilà. Il risultato è una delle inchieste più complete sul tema della vita eterna, in cui scienza, religione, antropologia, storia e filosofia si intrecciano per cercare di illuminare il più pressante e intimo interrogativo dell'uomo.
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Atzori Simona
Dopo di te
br. "Mentre mia madre moriva, io piano piano perdevo, insieme a lei, anche le braccia e le mani che mi sostenevano e mi accompagnavano ovunque." La morte di un genitore segna per tutti un momento di passaggio e lascia un senso di vuoto. A maggior ragione nel caso di Simona Atzori, ballerina e pittrice nata senza le braccia. Con "Cosa ti manca per essere felice"? Simona ha dato emozioni e coraggio a moltissimi lettori, che hanno amato il suo libro e partecipato in massa ai suoi incontri pubblici. "Mamma Tonina" era una grande protagonista di quelle pagine, asse portante e motore di questa vita straordinaria. Dalla sua malattia e dal dolore della sua scomparsa, Simona ha saputo trarre una forza inattesa per andare avanti: "Il mio compito era capire che un altro modo sarebbe stato possibile, e dimostrarglielo". Simona Atzori racconta con parole toccanti le emozioni del distacco: "Adesso mi manca disperatamente raccontarle le cose. Se non lo faccio, è come se non mi succedessero realmente. Così, le ho scritte. E le ho scritte proprio a lei. Per dirle di come sono passata attraverso il mio dolore, cercando di essere all'altezza del suo esempio". "Dopo di te" è la risposta alla preoccupazione radicale dei genitori: "Cosa ne sarà di mio figlio dopo di me? Chi lo proteggerà?". E la perdita di Simona diventa il simbolo estremo di tutti i lutti, un insegnamento ad affrontare la mancanza, a trovare un equilibrio anche senza le braccia che ci hanno sostenuto.
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Veronesi Umberto; Bazzoli L. (cur.)
Il diritto di non soffrire. Cure palliative, testamento biologico, eutanasia
br. La labilità dei confini tra le cure di fine vita ("lasciar morire"), il suicidio assistito ("aiutare a morire") e l'eutanasia ("provocare il morire") non ha permesso finora di affrontare in modo adeguato l'enorme e delicatissimo problema - irto di implicazioni etiche, giuridiche, umane e perfino religiose - di come rispondere a quei pazienti che, affetti da una malattia inguaribile e irreversibile, invocano il "permesso" di morire, o meglio di interrompere una vita "torturata e non più voluta". Umberto Veronesi tratta temi di bruciante attualità, come l'eutanasia e il testamento biologico, presentando le diverse forme di "buona morte" attraverso il racconto di storie eloquenti e strazianti di malati terminali (alcuni molto noti, come Terri Schiavo, Giovanni Nuvoli, Piergiorgio Welby, Eluana Englaro) a cui è stato a lungo negato l'aiuto che avrebbe consentito di risparmiare loro atroci sofferenze. Tali argomenti vengono analizzati alla luce delle differenti posizioni assunte dai vari paesi del mondo, sia i molti in cui l'eutanasia non è permessa sia i pochi (Olanda, Belgio e Lussemburgo) in cui è stata di fatto depenalizzata, pur rimanendo un atto praticabile unicamente da personale medico e a condizione che si tratti di una richiesta motivata, reiterata e consapevole, ovvero dotata di tutti i requisiti che ne attestino la "legalità".
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Bernheim Emmanuèle
È andato tutto bene
ril. André Bernheim ha ottantotto anni, è un gallerista d'arte eccentrico e bon viveur, ed è già passato pressoché indenne attraverso prove fisiche tremende: ma poi è colpito da un ictus che gli blocca la parte destra del corpo, gli rende difficile comunicare e lo costringe a dipendere dagli altri. Non ci mette molto a chiedere a Emmanuèle, la narratrice, e all'altra figlia Pascale, di aiutarlo "a farla finita". Nonostante il dolore, loro accettano: sanno che per lui è insopportabile pensare di vivere immobilizzato e privato della sua dignità. E soprattutto non è un uomo a cui sia facile rifiutare qualcosa. Ma morire non è semplice, anche se lo si vuole appassionatamente. Ha inizio cosí un estenuante percorso: le due sorelle cercano un'associazione che le aiuti, ma in Francia per le persone non malate terminali il suicidio assistito non è legale e gli ostacoli burocratici, penali e morali si moltiplicano finché non trovano un'associazione svizzera. Siamo in autunno, arriva l'inverno, ma il padre chiede di rimandare alla primavera, e sarà a giugno - ennesimo prolungamento di una condizione irreale. Nel frattempo, André rifiorisce, sempre piú sano e, paradossalmente, sempre piú convinto della sua decisione (e la possibilità che le figlie possano finire nei guai a causa sua non lo tocca minimamente).
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De Gregorio Concita
Così è la vita. Imparare a dirsi addio
br. I bambini fanno domande. A volte imbarazzanti, stravaganti, definitive. Vogliono sapere perché nasciamo, dove andiamo dopo la morte, perché esiste il dolore, cos'è la felicità. E gli adulti sono costretti a trovare delle risposte. È un esercizio tra la filosofia e il candore, che ci obbliga a rivedere ogni volta il nostro rassicurante sistema di valori. Perché non possiamo deluderli. Né ingannarli. Siamo stati come loro non troppo tempo fa. Dell'invecchiare, dell'essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai di nascosto. Ai bambini è negata l'esperienza della fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fonte di frustrazione e di vergogna. L'estetica dell'eterna giovinezza costringe molte donne nella prigione del corpo perfetto e le inchioda dentro un presente mortifero, incapace di darci consolazione, perfino felicità. In questa intensa, sorprendentemente gioiosa inchiesta narrativa, Concita De Gregorio ci chiede di seguirla proprio in questi luoghi rimossi dal discorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e sconfitte, se osservati e vissuti con dignità e condivisione, diventano occasioni imperdibili di crescita, di allegria, di pienezza. Perché se non c'è peggior angoscia della solitudine e del silenzio, non c'è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo In forza.
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Elias Norbert
La solitudine del morente
br. L'isolamento del morente e la rimozione dell'idea della morte sono espressioni di quel controllo delle emozioni che, secondo Norbert Elias, caratterizza la nostra civiltà. Nelle società industriali avanzate si invecchia e si muore sempre più spesso da soli, angosciati dall'evento innominabile che si approssima. Nelle civiltà del passato, invece, in cui fortissimo era il senso di appartenenza a una comunità che trascendeva l'individuo e che gli sarebbe sopravvissuta, anche la morte poteva essere affrontata senza terrore. Scritto a quasi novant'anni, "La solitudine del morente" è nel contempo un lucido testamento spirituale e una coinvolgente riflessione sulla possibilità della "buona morte" nella nostra epoca.
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Bauman Zygmunt
Mortalità, immortalità e altre strategie di vita
br. Bauman esplora in questo saggio come la cultura contemporanea si atteggi davanti al tabù della morte, come la consapevolezza del morire porti a elaborare determinate strategie di vita. Una prima strategia individuata dall'autore consiste nella "decostruzione della morte", ossia nello spostare l'attenzione dalla morte alle sue cause (malattie, incidenti), che sono sempre contingenti, evitabili, razionalmente aggredibili. In un certo senso, nella società contemporanea non si muore, si è uccisi da qualcosa. Una seconda strategia consiste viceversa nella "decostruzione dell'immortalità", ossia nell'annullamento dell'idea di eternità in un presente fatto di momenti, dove transitorio e duraturo si confondono, dove prima e dopo, storia ed eterno non contano più.
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Barbagli Marzio
Alla fine della vita. Morire in Italia
br. È vero che la morte è diventata tabù, che la società moderna la nega e la nasconde più di quelle premoderne, condannando all'isolamento chi sta per lasciare questo mondo? Ed è forse per questo che i medici mentono al malato, e gli nascondono le cattive notizie sulla sua salute? È vero che la medicina moderna è rivolta solo al prolungamento della vita e all'ostinazione terapeutica, mentre trascura le esigenze e le sofferenze dei malati terminali? Che cosa è stato fatto per contrastare questa tendenza? Perché sono nate e a cosa servono le cure palliative? Come, dove e con chi si passa oggi l'ultima fase della vita? Nel decifrare la complessa mappa del fine vita il libro mette a confronto i cambiamenti avvenuti in Italia con quelli degli altri paesi occidentali.
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Küng Hans; Jens Walter
Della dignità del morire. Una difesa della libera scelta
br. Nel 1995, anno della sua prima edizione, questo saggio ha scatenato aspre polemiche e accesi dibattiti, tanto da diventare un punto di riferimento imprescindibile, un classico ampiamente diffuso e tradotto. Il teologo Hans Ki'mg e lo storico della letteratura Walter Jens discutevano di una morte che viola la dignità dell'uomo: quella che spegne, talvolta dopo sofferenze prolungate artificialmente dalla medicina, un corpo e una mente piagati da malattie incurabili. Da allora i dubbi, i timori, la diffidenza che accompagnano le pratiche di eutanasia non si sono placati; Chiesa, politica e morale faticano ancora a trovare un punto d'incontro. E Walter jens oggi sta vivendo in prima persona il dramma su cui si interrogava: affetto da alcuni anni da demenza senile, è sprofondato in un mondo al di là del pensiero, al di là delle parole. Nei contributi inediti di questa nuova edizione, Hans Kling, insieme a Inge Jens - la moglie di Walter, che racconta la sua sofferenza e la sua disperata ricerca di una direzione da seguire - tira le fila del dibattito attuale e lancia un appello per una discussione oggettiva, che metta al primo posto l'uomo e la sua volontà, e sopratutto che riconosca al malato la libertà di scegliere come lasciare questo mondo.
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Durkheim Émile; Scramaglia R. (cur.)
Il suicidio. Studio di sociologia
br. Il suicidio è un problema di tutti. Una scelta privata che richiede discrezione e rispetto, ma le cui cause interpellano la responsabilità collettiva. Perché ci si toglie la vita? Perché si suicidano più gli uomini delle donne? Perché in certi Paesi più che in altri? Émile Durkheim alla fine dell'Ottocento sottolineò come la mancanza d'integrazione degli individui nella società fosse una delle cause fondamentali del suicidio. Un'analisi acuta e insuperata, che studia il problema dal punto di vista sociale, e segna una svolta non solo per la filosofia, ma anche per la psicoanalisi e la biologia. Arricchisce il volume un'ampia e aggiornata analisi delle ricerche, sociologiche e statistiche, condotte fino a oggi, che aiutano a capire il fenomeno forse più misterioso e inesplicabile dell'aggressività umana. Introduzione di Roberto Guiducci.
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Hennezel Marie de
La morte amica. Lezioni di vita da chi sta per morire
brossura
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Kübler-Ross Elisabeth
La morte e la vita dopo la morte «morire è come nascere»
br. Nel campo della ricerca sulla morte, la dottoressa Elizabeth Kübler-Ross si è meritatamente conquistata grande fama. Le innumerevoli ore che trascorse accanto ai pazienti allo stadio terminale le consentirono di fare scoperte in seguito confermate da altri ricercatori, ormai patrimonio acquisito di questo campo di studio. Elizabeth Kübler-Ross non esitò a mettere a repentaglio il suo buon nome di scienziata affermando ciò che le esperienze dei morenti le avevano insegnato: la morte in realtà non esiste, "è un passaggio a un altro stato di coscienza, in cui si continua a crescere psichicamente e spiritualmente". "Per tanti secoli", disse, "si è cercato di convincere la gente a credere alle cose ultraterrene. Per me non è più questione di credere, ma di sapere: la morte è soltanto il passaggio ad una casa più bella!".
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Curi Umberto
Via di qua. Imparare a morire
br. "Via di qua; ecco la mia meta". Nell'annuncio del protagonista del racconto di Kafka La partenza risuona l'universale della condizione umana, quell'andar via a cui non occorre una destinazione, poiché è già meta in sé: la morte, ineluttabile, inconcepibile, inconoscibile, eppure evento-limite che conferisce alla vita il senso più autentico. Nella sua vicenda millenaria, talvolta la filosofia si è incaricata di strappare alla morte l'aculeo velenoso, ossia di liberare l'uomo dal timore della morte, riducendola a puro nulla, quindi espungendola dall'orizzonte dell'esistenza. Una strategia che il filosofo Umberto Curi non condivide affatto. Come il principe di Danimarca, è convinto da tempo che i contenuti di pensiero abitino anche al di fuori della disciplina che ne è ufficialmente titolare, e li va a cercare con mano sapiente nella tragedia e nel mito dell'antica Grecia, nella poesia e nella narrazione contemporanee. Lì incontra ricchissime testimonianze che, da prospettive diverse, recuperano la morte alla pienezza della vita, senza per questo disinnescare in modo consolatorio il potenziale angoscioso della fine. Sfuggono infatti a intenti edificanti, e non potrebbero mai essere rifuse in un eserciziario della buona morte, simile a quelli diffusi in Occidente secoli fa. Ci possono solo suggerire con Rilke - ed è suggerimento prezioso - che "bisogna imparare a morire: ecco in che cosa consiste tutto il vivere".
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Spellman William M.
Breve storia della morte
br. "La pietra fu usata prima per i sepolcri che per le abitazioni". Con arguzia epigrafica le parole di Miguel de Unamuno riaffermano una verità incisa su millenni di storia umana: la paradossale antecedenza della morte sulla vita. Dalla consapevolezza della fine biologica, stigma della nostra specie, muovono infatti le civiltà per allestire il loro apparato materiale e immateriale, i monumenti che sfidano la caducità, le grandiose visioni religiose che prefigurano l'inconoscibile, i sistemi di pensiero che elaborano il senso della finitezza, i codici morali che regolano la condotta personale e il vivere associato. Senza l'onnipervasività della morte non esisterebbe nulla di tutto ciò. William M. Spellman rende omaggio a questa signoria insieme drammatica e feconda, ripercorrendone i tempi e i modi dal Paleolitico a oggi. Convoca concezioni dell'aldilà e idee di immortalità, incarnata, disincarnata, sociale, ossia affidata al solo ricordo, e reincarnazione, teorie mortaliste, pratiche di congedo dei morenti, culti degli antenati, riti funerari, espressioni del lutto. Ma il grandangolo di Spellman inquadra anche un'assenza. Adesso, nel pieno di una "rivoluzione della mortalità" che ha invertito la spaventosa percentuale di morti premature o violente tipica dell'intera vicenda dell'uomo, è proprio il morire a venire occultato culturalmente. Negare la morte non ci aiuterà a vivere meglio.
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De Masi Franco
Il limite dell'esistenza. Un contributo psicoanalitico al problema della caducità della vita
brossura La percezione del limite dell'esistenza personale è sempre presente nell'uomo, e induce angosce che variano di intensità a seconda del carattere dell'individuo o dei momenti della sua vita. L'autore non prende in considerazione gli approcci filosofici, sociologici, religiosi o mistici al problema della morte, ma si propone di descrivere come il pensiero psicoanalitico abbia esplorato il tema della cognizione della morte nell'inconscio personale e quali possano essere le risorse interiori di cui disponiamo per pensare a questa evenienza nel corso della vita e per affrontarla quando non è più evitabile.
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Kübler-Ross Elisabeth
La morte è di vitale importanza. Riflessioni sul passaggio dalla vita alla vita dopo la morte
ill., br. L'autrice, laureata in medicina e specializzata in psichiatria, narra le sue esperienze a contatto con i malati terminali nelle corsie degli ospedali, restituendoci intatti gli ultimi istanti dei pazienti: bambini, adulti, anziani; ci illustra gli stati d'animo dei parenti al capezzale degli ammalati, aiutandoci a comprendere con quanta grazia e pace suprema lo spirito umano si prepara ad affrontare la vita eterna.
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Razzano Giovanna
Dignità nel morire, eutanasia e cure palliative nella prospettiva costituzionale
br. Nella prospettiva costituzionale, laddove i fatti e le norme si incontrano per fondare tutto l'ordinamento giuridico le questioni di fine vita, gli stati di minima coscienza e le recenti norme sul diritto alle cure palliative appaiono temi di estremo interesse. E ciò per la stessa evidente relazione fra tali realtà e le maggiori categorie dell'umano e del giuridico: la vita, la morte, la dignità, la libertà, la responsabilità, la solidarietà, la salute fìsica e psichica. Le situazioni indicate si riferiscono certamente ai diritti di libertà ma sono anche questioni sociali, nella misura in cui si voglia considerare un dato innegabile: quello per cui tali momenti dell'esistenza corrispondono alle situazioni più fragili della vita umana, a quelle condizioni personali e sociali cui si riferisce l'art. 3 Cost. In ogni caso attengono ai diritti inviolabili dell'uomo di cui all'art. 2 Cost. Entrambi i principi concorrono ad identificare la portata giuridica del concetto di dignità umana. Del resto ciò vale con riguardo a tutti i diritti fondamentali, dei quali si è detto che non esprimono mai una "polarità isolata" dell'individuo, il quale non può astrarsi dalla concretezza del radicamento sociale.
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Duff Charles
Manuale del boia
brossura
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Campione Francesco
Contro la morte. Psicologia ed etica dell'aiuto ai morenti
br.
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Campione Francesco
L'etica del morire e l'attuaità. Il caso Englaro, il caso Welby, il testamento biologico e l'eutanasia
br. Il libro analizza - dal punto di vista di un tanatologo di fama internazionale - i significati culturali, le premesse psicologiche e le implicazioni etiche del caso Englaro. In particolare mette in relazione le aspettative dei familiari dei pazienti in stato vegetativo, ovvero desiderio e timore che il paziente muoia o che si risvegli, con i loro atteggiamenti psicologici fondamentali del rifiuto e dell'accettazione dello stato vegetativo. Dal punto di vista della bioetica il caso Englaro, inoltre, riapre la discussione sul concetto stesso di eutanasia e di testamento biologico, ripercuotendosi sulla giurisprudenza e sul valore dei diritti che questi concetti implicano. L'analisi di questo emblematico caso impone nuove riflessioni anche sulla relazione di aiuto medico-paziente, relativamente all'equilibrio tra rispetto della volontà del paziente e libertà di scelta del medico, secondo scienza e coscienza; e, in generale, su tutte le relazioni di aiuto, indagando la legittimità di "interpretare" la volontà di coloro che non possono manifestarla o metterla in atto.
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Lowery Mark
L'oceano quando non ci sei
ril. Ci sono viaggi che non si dimenticano, momenti che restano scolpiti nel cuore. Come l'ultima vacanza che Martin e il fratellino Charlie hanno trascorso in un minuscolo paese sulle coste della Cornovaglia. Era estate, un'estate straordinaria, e ogni giorno i due bambini andavano al porto per vedere le spettacolari acrobazie del bellissimo delfino che con l'alta marea si spingeva nelle acque cristalline della baia. Sono passati molti mesi da allora, ma Martin e Charlie sono pronti a tutto pur di rivedere quel delfino, i suoi salti, le sue capriole. Anche a scappare di casa un sabato mattina e a percorrere quasi mille chilometri, tra avventure, fughe rocambolesche e incontri di ogni tipo. Martin adora il piccolo Charlie, sa che lui non è come gli altri bambini, che è speciale. È il motivo per cui Martin deve essere il miglior fratello maggiore del mondo e proteggerlo da tutto e tutti. Questo però non è sempre possibile, e Martin lo scoprirà proprio sulle spiagge della sua amata Cornovaglia. Dove lo aspetta, ancora una volta, l'alta marea.
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Ferrini Marco
Imparare l'arte di morire. Biaggio verso l'immortalità. Il viaggio della vita. Con CD Audio formato MP3
br.
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Bastianoni P. (cur.)
Dialoghi «in»interrotti. Dall'educazione alla moorte al sostegno nel dolore della perdita
br. Dialoghi ininterrotti è il terzo volume nato dall'esperienza, ormai quinquennale, del progetto "Uno sguardo al cielo. Percorso di avvicinamento all'elaborazione del lutto." Ricco di interessanti riflessioni teoriche e di spunti pratici per professionisti e non che si trovano a sostenere adulti e/o bambini colpiti da un lutto, il testo analizza, secondo prospettive diverse ma tra loro dialoganti, due aspetti specifici: il lavoro del lutto e l'educazione alla morte, entrambi irrinunciabili all'interno di una riflessione individuale, sociale e culturale che sia tesa a restituire alla morte il posto che le spetta quale ultimo segmento della vita che consenta a ciascuno di equipaggiarsi per proporre e sostenere un progetto di vita più autentico e consapevole.
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Davies Benji
L'isola del nonno. Ediz. a colori
ill., ril. Un'illustrato che affronta un tema delicato: la morte del nonno. La situazione è affrontata da un punto di vista curioso e magico: nonno e nipotino abitano in due case vicine, separate da un giardino. Un giorno il bimbo va a trovare il nonno e questi gli mostra in soffitta una porta misteriosa. Varcandola i due si ritrovano su una nave che li conduce a un'isola tropicale e bellissima. Insieme si divertono e scoprono mille angoli meravigliosi, tanto che il nonno decide di fermasi mentre il nipotino rientra, timonando tra le onde la nave con cui sono arrivati. Età di lettura: da 5 anni.
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Gualdoni Flaminio
Natura morta. Ediz. illustrata
ill.
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Corona Irene
Gloria Polo. Da sostenitrice dell'eutanasia a paladina per la vita
brossura Gloria era clinicamente morta. Se Dio non le avesse dato una seconda possibilità, sarebbe andata all'Inferno. Dio l'ha salvata e le ha affidato una missione dicendole: "Tu stai per tornare (sulla terra) e darai la tua testimonianza non mille volte, ma mille volte mille volte. E sventura a quelli che non cambieranno vita dopo aver inteso la tua testimonianza, perché essi saranno giudicati più severamente, come te quando ritornerai qui un giorno; lo stesso per i miei consacrati, i sacerdoti, perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
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Ronchetti Francesca
Per mano di fronte all'oltre. Come aiutare i bambini ad affrontare la verità della morte
br. La morte è un tabù. Sebbene la nascondiamo in vari modi, quell'evento angosciante persiste. Perché la morte fa parte della nostra vita. In un clima culturale come il nostro, che nasconde sofferenza e morte, dove domina il culto della bellezza e della forza e dell'eterna giovinezza, risulta difficile immaginare di parlare di morte ai bambini. La stessa pedagogia è molto attrezzata a dire tutto su come arriva il fratellino o la sorellina che nasce, ma tace su dove va il nonno che muore. Quando perdiamo una persona che amiamo il nostro equilibrio psicologico cambia; adulti e bambini si trovano a dover gestire lo smarrimento, a vivere nell'assenza e nel vuoto incolmabile che genera. Parlare della morte significa anzitutto parlare dei lutti. I bambini non vivono in un mondo protetto: ricevono le stesse informazioni degli adulti e ne sono turbati, la morte tocca anche le loro famiglie e il loro ambiente. In questo libro, insolito e coraggioso, s'illustrano i modi con cui aiutare un bambino ad affrontare una perdita, per trasformare anche un'esperienza di dolore e sofferenza in un'occasione di crescita. Con delicatezza di linguaggio e attraverso l'uso dei racconti, si accompagnano i genitori a parlarne con i bambini, anche nel caso in cui i piccoli non ne siano stati ancora toccati direttamente, perché dire della morte significa preparare a capire la vita. La morte diventa dicibile, benché rimanga impensabile, e non più un tabù, liberando il bambino dall'inibizione comunicativa.
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Nijssen Elfi; Van Lindenhuizen Eline
Beniamino. Ediz. illustrata
ill., ril. Jacopo ha un fratellino. È nato da pochi giorni e si chiama Beniamino. Purtroppo il dottore scopre che Beniamino è molto malato. Nessuno può fare niente per aiutarlo. Un racconto sereno che affronta il tema della morte di un fratellino. Età di lettura: da 4 anni.
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Van Hest Pimm; Talsma Nynke
Romeo. Ediz. illustrata
ill., ril. Una toccante storia sulla perdita del cane di famiglia. Un valido aiuto per affrontare il tema della morte con i bambini. Età di lettura: da 5 anni.
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Hay Louise L.; Kessler David A.
Puoi guarire il tuo cuore. Come ritrovare la pace dopo un periodo difficile. Nuova ediz.
brossura Un cuore spezzato è anche un cuore aperto. A prescindere dalle circostanze, quando ami qualcuno e il tempo insieme finisce, è naturale soffrire. Il dolore per la perdita di una persona che ami fa parte della vita e del viaggio che essa rappresenta, ma non vale necessariamente lo stesso per la sofferenza. Quando si perde una persona cara, è naturale avere l'impressione di essere privi di energie, ma la verità è che dopo la fine di una relazione, un divorzio o una morte, dentro di te hai ancora la capacità di creare una nuova realtà. Parliamoci chiaro. Quello che ti stiamo chiedendo è di modificare il tuo modo di pensare dopo una perdita: non ti stiamo chiedendo di evitare il dolore del lutto, ma di affrontarlo. Vogliamo che i tuoi pensieri ti portino in un luogo in cui tu possa ricordare la persona cara con amore, senza tristezza o rimpianti. Anche dopo la peggior rottura, il divorzio più difficile e la morte più tragica è possibile farlo. Ciò non significa che dovrai negare o evitare il dolore. Al contrario, dovrai viverlo e poi permettere a una nuova vita di dispiegarsi davanti a te, una vita in cui ti concentrerai sull'amore e non sulla sofferenza.
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De Monte Amato; Gori Cinzia; Nave E. (cur.)
Gli ultimi giorni di Eluana
brossura
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