|
Cailleux Roland; Parmeggiani Carlo Alberto
Il riccio e altre bestiarietà
ill., br. In questa antologia di racconti di Roland Cailleux il lato oscuro dell'animo umano appare in tutte le sue sfumature, attraverso la tecnica dello straniamento. La parola è data direttamente agli animali, in una carrellata tanto disparata quanto coerente di punti di vista.
|
|
Cain James M.
Il postino suona sempre due volte
brossura Questa storia quasi intollerabilmente scarna di una passione devastante - che ha per teatro uno scalcinato distributore di benzina su una statale a pochi chilometri da San Francisco, per ostacolo un marito rozzo e brutale e per via di fuga nient'altro che la tenebra - ha stretto, e continua a stringere, con i suoi lettori lo stesso patto di sangue che lega i suoi protagonisti, portando spesso anche i primi (per girare "Ossessione" Luchino Visconti svendette i gioielli di famiglia) alla rovina. Il perché lo si capirà leggendo, e fatalmente arrendendosi fin dal primo incontro, come Frank Chambers, a Cora, uno dei più temibili e vessatori fantasmi femminili che abbiano mai abitato le pagine di un romanzo: nelle parole dello stesso Cain, neppure una donna, ma "il desiderio fatto realtà".
|
|
Cairoli Annachiara
L'oracolo dei mondi
br. Il Destino, l'artefice inconsapevole della creazione dell'Universo, è alla ricerca dell'"armonia perfetta" raggiungibile solo tra l'equilibrio delle forze di Madre Natura. Ombra e Luce, Aria e Fuoco, Terra ed Acqua sono sei sorelle in eterna contrapposizione, si attraggono e nello stesso tempo si respingono. Varie sono le situazioni in cui si scontreranno, minando così quella stabilità di continuo ricercata, per poi riappacificarsi per il bene dell'Umanità. Le profezie della Fenice, la guerra contro gli Angeli e i Demoni per la liberazione della Terra porteranno le nostre protagoniste a vivere numerose avventure. L'autrice Annachiara Cairoli con maestria ed ottima capacità descrittiva, mostra una creazione del Cosmo tutta al femminile: il suo è un linguaggio pulito, dalle note divertenti e fantasiose.
|
|
Cairone Maurizio
Santi, potenti e briganti
brossura
|
|
Caiulo Antonio
Storia di un immigrato
br. Costretto a trasferirsi in un paesino sperduto nel meridione d'Italia, uno scapolo quarantenne, tipico rappresentante della vita metropolitana, viene a contatto con la realtà contadina culturalmente chiusa di una cittadella arroccata sulle colline. Qui vigono regole che sembrano fuori dal tempo, quali il baratto dei prodotti della terra, la permanenza di una moneta di scambio non sottoposta alle regole del mercato globale, la lettura collettiva del giornale e altre bizzarre abitudini. Questo contatto fra due mondi così distanti è destinato a esplodere quando il problema dell'immigrazione inizia a diventare caldo per gli abitanti del paese, e la vita dell'uomo sembra dipendere da Amadou, un immigrato clandestino che da schiavo diventa padrone, in un mondo dove i confini e i pregiudizi diventano sempre più fragili.
|
|
Cajanov Aleksandr V.
Storia di un manichino di parrucchiere
br. Nell'agosto del 1918, mentre la guerra civile devasta la Russia, in una dacia di Borvicha na Moskvareke, nella campagna del Podmoskov'e, Aleksandr Cajanov economista di fama, teorizzatore della cooperazione agricola, studioso d'arte, conclamato topografo della vecchia Mosca, raffinato collezionista, incisore nonché futura vittima della repressione staliniana - conclude la prima delle sue cinque novelle "fantastiche", appunto questa Storia di un manichino di parrucchiere, ovvero L'ultimo amore dell'architetto moscovita M. Non è un caso che la novella si apra con una dedica a E.T.A. Hoffmann: nella vicenda dell'architetto moscovita che perde la testa per un manichino di cera trovato per caso nella bottega di un parrucchiere e nelle incredibili avventure che da quel momento si dipanano, gli elementi hoffmaniani sono sparsi ovunque. Ma l'intento di Cajanov è di rivisitare in chiave moderna, e di traslare nel presente, il mondo fantastico del grande romantico tedesco, mescolando bizzarramente i suoi ingredienti, invertendo clamorosamente le loro valenze.
|
|
Cajati Claudio
Chi era Fortunato Battaglia?
brossura Fortunato Battaglia, scrittore, lascia in punto di morte le sue carte al nipote, Elio Retaggio, anche lui scrittore. Questi ne ricava una cernita e una sintesi da cui emerge la personalità inquietante del nonno, individuo contraddittorio e ambiguo, sospeso fra luci e ombre.
|
|
Cajati Claudio
Eppure, proprio tu e altri racconti
brossura Con i toni del pathos, del romanticismo, della nostalgia, dell'ironia, del sarcasmo, del paradosso, in questi racconti vengono toccati i due temi fondamentali della vita: Eros e Thanatos. Protagoniste sono quasi sempre figure femminili, incisive nel bene e nel male. Non manca la pietas verso gli animali e la denuncia della violenza di cui sono tanto spesso vittime.
|
|
Cajoli Renato.
ALTO ADIGE ADDIO!
(Codice TR/0034) In 16° 340 pp. Storia della questione altoatesina, retroscena politici alla concessione dell'autonomia, programma del Südtiroler Volkspartei, ecc. Ampio indice dei nomi. Bel volume, cartone editoriale, tassello e titolo oro, sovraccoperta. Lieve ingiallitura, ma fresco volume. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
|
|
CAJUS BEKKER
STORIA DELLA MARINA DEL TERZO REICH
BUONO
|
|
Calvez, Ronan
La radio en langue bretonne. Roparz Hemon et Pierre-Jakez Hélias: deux rêves de la Bretagne
Coll. «Histoire», PUR (Presses universitaires de Rennes)/CRBC (Centre de recherche bretonne et celtique), 2000, 330 p., bibliographie. Broché. 15,5 x 24 cm.
Bookseller reference : IXY-795
|
|
CALDWELL Erskine
Le Doigt de Dieu (The sure hand of god).
Paris Gallimard NRF 1950 In-12 Broché
Bookseller reference : 013716
|
|
Calixthe Beyala
Le Petit Prince De Belleville
Editions 84 1997 11x1 6x17 6cm. 1997. mass_market.
Bookseller reference : 500048156
|
|
Calvet Louis-Jean
Les albums de Martine: Martine monte a cheval
Casterman 2016 28 pages 20 1x25x0 9cm. 2016. Relié. 28 pages.
Bookseller reference : 500128863
|
|
CALVO] DANCETTE (Victor) & ZIMMERMAN (Jacques)
Quand la bête est déchaînée.
La Bête est morte! La Guerre mondiale chez les animaux. Premier fascicule seul: Quand la bête est déchaînée. Paris, Éditions G. P., 1945. Grand in-4 (32x24,5cm) cartonnage éditeur plats illustrés de compositions reproduites en couleurs, dos toilé bordeaux. 32pp.
Bookseller reference : WOC-1649
|
|
Calvet Louis-Jean
Ratus Poche: Francette top secrete: Le fantome de Trucmachin
Editions Hatier 2009 16 6x0 4x10 2cm. 2009. Broché.
Bookseller reference : 500122307
|
|
CALDWELL Erskine
Un Pauvre type
Paris Gallimard NRF 1945 In-12 Broché
Bookseller reference : 013709
|
|
Calabrese Armando.
E' ARRIVATO BAFFONE. Contropelle e contropelo.
(Codice CV/7356) In 8° 193 pp. Prima e unica edizione. Racconto anticomunista ambientato a Napoli del dopoguerra... occupata dai russi, con 15 foto e disegni. Brossura editoriale illustrata, rivestita con carta trasparente, incollata all'interno della copertina. Firma e nota all'occhiello. Lieve ingiallitura. Testo in buono stato. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
|
|
Calabretta Pietro
L'essenza dell'estinzione del marabù. Tendenzialmente assente nella saggezza delle linee parallele
br. Un affermato scrittore, in procinto di completare la sua ultima fatica letteraria, chiama a raccolta i protagonisti dei suoi precedenti romanzi perché lo aiutino nell'impresa.In un'arguta e originalissima prova metaletteraria, vediamo i personaggi nati dalla fantasia di Calabretta mentre entrano ed escono da una sorta di porta girevole il cui costante movimento genera incontri e scontri, scuse più o meno sentite e dichiarazioni di affetto, riflessioni sullo scorrere del tempo o sul senso della vita e della morte.
|
|
Calabretta Pietro
Linee tendenzialmente parallele
br. Albonio De Flussis ha scritto un romanzo davvero particolare: molti di quelli che lo leggono finiscono per provare un forte senso di disagio o disorientamento, e alcuni vengono perfino ricoverati in ospedale. La colpa non è di un incantesimo o di una maledizione, quanto di un difetto di stampa quasi impercettibile, dietro a cui si cela però un'astuta macchinazione...
|
|
Calabria Maria Concetta
La regina di cuori
brossura Quelle nottate abitate incominciarono a donare alla sua vita uno strano profumo di giochi proibiti, di aromi immaginari che la spingevano ad esplorare il suo corpo e la sua fantasia. Il letto diventò la sua dimora preferita, la sua seconda casa, le piaceva rimanere sola nella sua stanza, dormire nuda, crogiolarsi tra le lenzuola e rimanere sospesa nel limbo della sonnolenza dove poteva dirigere tutta l'orchestra onirica. Quando calava il buio e lei restava sola nella notte fonda sentiva un brivido lungo il collo e le sembrava che qualcuno nella stanza muovesse dei passi familiari sul freddo pavimento e allora cadeva in un lungo sonno profondo e tormentato. Danielle cresceva tra incubi e fantasmi notturni, giornate di studio e normale apparenza familiare. A volte in quelle nottate tormentate e piene di incubi lei sentiva le voci e sognava il volto di un uomo che lei non aveva mai conosciuto, quell' uomo le sorrideva e le apriva le braccia invitandola a proteggersi dentro di lui.
|
|
Calabria Maria Concetta
Lo scrigno
brossura
|
|
Calabria Umberto
Lezioni tratte dai postumi di un homebrewer della domenica pomeriggio
brossura Sempre più spesso si sente parlare in Italia di "Birra Artigianale", "cruda" o "di qualità". Sempre più manifestazioni, eventi e feste popolari birraie pullulano di assetati visitatori affascinati da un qualcosa in più rispetto alla semplice brama di ubriachezza molesta e l'atmosfera alla "volemose bene" che circondano il tema.
|
|
Calabrò Eugenio
La piuma
brossura Il romanzo racconta, in modo curioso e a volte ironico, delle vicende di Giovanni, un inguaribile sognatore con la capacità di osservare la realtà con l'interesse di un bambino, che ha fatto della sua vita un gioco. Da piccolo trascorre la maggior parte del tempo con la sua famiglia, gli amici ed i compagni di scuola, ma ben presto sente la necessità di staccare quel cordone che lo lega e gli impedisce di volare. Vive un rapporto difficile col padre, una figura rigida e severa, che lo rende spesso infelice ma che lo fortifica nel carattere per resistere agli urti della vita. Appena maggiorenne segue il suo desiderio di vivere altrove, la voglia di apprendere nuove lingue, conoscere nuova gente e nuove realtà. Come migliaia di meridionali decide di lasciare la sua terra e andare a studiare al Nord Italia portando nel bagaglio le proprie radici. Si trasferisce nella bella e dolce Bologna dove si sente rinascere e dove trascorrerà sette anni, forse gli anni più belli perché a quell'età si è spensierati e felici con tanto entusiasmo e gioia di vivere. Dopo la sua carriera universitaria, conclusa brillantemente, trova subito lavoro in uno studio notarile. Il giovane avvocato calabrese conduce uno stile di vita tranquillo e nel weekend si diverte con gli amici, sfruttando la sua abilità seduttiva per conquistare belle donne. Durante il percorso della sua vita il destino gli presenta tante persone, alcune di loro lo accompagneranno appena qualche giorno, altre qualche mese o addirittura un anno...
|
|
Calabrò Maria Antonietta; Fioroni Giuseppe
Moro. Il caso non è chiuso. La verità non detta. Nuova ediz.
br. Tutto quello che la gente sa sul cosiddetto «caso Moro» si basa in gran parte su una ricostruzione dei fatti frutto di un compromesso volto a formulare una «verità accettabile» sia per gli apparati dello Stato italiano, sia per gli stessi brigatisti. Le verità finora «non dette» emergono invece da quattro anni di lavoro della Commissione parlamentare d'inchiesta Moro 2 che ha chiuso i suoi lavori nel dicembre 2018. Migliaia di documenti desecretati dagli archivi dei servizi segreti italiani, nuove prove della Polizia scientifica e dei RIS dei Carabinieri, centinaia di nuove testimonianze, permettono finalmente di «ristrutturare il campo della conoscenza» di questo grande delitto della storia italiana, paragonabile, nell'età contemporanea, solo al caso Matteotti. Una sterminata serie di nuovi elementi (non teorie cospirative) permettono di dare «una nuova forma» agli avvenimenti dei 55 giorni del sequestro e a quello che finora ne sapevamo e fanno emergere uno scenario internazionale del delitto (dal Cile al Nicaragua) che i brigatisti hanno sempre negato. Il Muro di Berlino, ai tempi del rapimento di Moro ancora solidamente in piedi, si era trasformato in Italia in un muro di specchi che ha impedito di vedere la più grande operazione «segreta» concepita nel corso della Guerra Fredda. Ma ecco qualche esempio di quanto si è accertato. Almeno due terroristi della Rote Armee Fraktion, la formazione terroristica tedesca gestita dalla Stasi (il servizio segreto della Germania Est), erano in via Fani. Un insolito caffè, posto all'angolo della strada dove avvenne l'agguato, era al centro di un vasto traffico d'armi con il Medio Oriente e con la criminalità organizzata. La prima prigione di Moro era nell'attico di una palazzina dello Ior, la banca vaticana. Secondo le nuove perizie, l'omicidio ben difficilmente è potuto avvenire nel box di via Montalcini 8 così com'era nel 1978. Invece, secondo convergenti testimonianze, Moro fu ucciso nei pressi di via Caetani, in «una cantina di un'ambasciata che adesso lì non c'è più». Fu un imprenditore israeliano che fornì i 10 miliardi del riscatto consegnati a Paolo VI. Le fazioni palestinesi giocarono un pesante ruolo nella trattativa, e il principale protagonista di essa venne ucciso a Berlino Est. Durante il sequestro passarono alle BR documenti top secret della NATO. Quanto basta, evidentemente, per delineare un contesto nuovo e sconcertante.
|
|
Calaciura Alessio
Volevo essere pernambuco
br. Dalla narrazione di momenti autobiografici in cui la città di Palermo fa da sfondo a storie di fantasia avvolte in un alone mistico, da racconti legati alla tradizione e alla natura a testi evocativi: una raccolta di racconti che affronta un'eterogeneità di temi. Dai ricordi di un contadino monrealese tornato in patria dopo essere emigrato in Venezuela al rapporto dell'autore con il fratello e gli amici d'infanzia, il tragitto per andare a scuola, la casa in cui ha abitato da bambino e ciò che vi gravitava intorno: nel testo trovano posto riflessioni su passato e futuro, sulla nostra condizione di esseri umani. Nel libro anche racconti dallo scenario surreale: si passa dallo spettacolo di un gruppo di circensi da cui emergono considerazioni sulla vita di uomini e donne appartenenti a questo mondo all'interno di una ipotetica cucina dove si preparano bizzarre ricette scritte interamente in siciliano. Racconti dal ritmo coinvolgente e serrato, con toni colloquiali, si alternano a storie dal ritmo più immersivo e pensoso, in una efficace altalena tra italiano e dialetto siciliano, in cui l'autore spesso infrange la "quarta parete" e si rivolge in prima persona al lettore.
|
|
Calaciura Giosuè
Bambini e altri animali
br. Un legame profondo unisce il presente e la Storia, la contemporaneità degli sbarchi dei migranti e l'antico spiaggiare dei navigatori del Mediterraneo. Accanto al volto roseo di un bambino di strada si intravede il putto affrescato di una chiesa, un padre scomparso nel nulla è il soldato che non ha fatto ritorno da una guerra remota. Il presente contiene il passato, e assieme il futuro, ed è questo il tempo dei racconti di Giosuè Calaciura, storie di sogni, di fughe, transiti e arrivi, scanditi dal ritmo profondo dell'acqua che si fa onda e incanto. "Quando riposo a prua sento il mare che scivola sulle fiancate. Conosco ogni rantolo, ogni muggito, le carezze e gli schiaffi. Una notte ho ascoltato un canto di sirena. Nel dormiveglia sognavo donne di consolazione. Forse struggimenti della solitudine. Ma ascoltando il suono del mare a prua riesco ad anticipare l'arrivo delle perturbazioni". Nel sogno si avverte in anticipo l'attuarsi improvviso di uno sconvolgimento, il sopraggiungere del disordine, di un'infrazione della realtà che sempre irrompe in queste storie di spiagge e di strade, di bambini solitari e visionari che caracollano dietro ai padri, impegnati in attività che sembrano giochi e svaghi ma nascondono tutt'altro.
|
|
Calaciura Giosuè
Borgo Vecchio
br. Nel piccolo quartiere raccontato da Giosuè Calaciura sembra concentrarsi l'energia esplosiva di un'intera città. E solo una manciata di viuzze nel cuore di Palermo ma ne contiene tutto il carattere, l'oscurità, la violenza e la bellezza. Qui si rispecchia, si deforma ogni vizio e virtù, cuore e budella, come fosse un condensato di vita, una versione raggrumata e forte di sapori palesi e occulti, pubblici e privati. Qui vivono Mimmo e Cristofaro, amici fraterni, compagni di scuola e complici di fughe; Carmela la prostituta e Celeste, sua figlia, che porta in nome il colore del perdono; Totò il rapinatore che tiene la pistola nella calza perché - così si dice - è più difficile da usare. Qui si allevano cavalli per le corse e si truccano le bilance delle salumerie, mentre l'ululato del traghetto che parte verso il Continente si confonde con i lamenti causati dai pugni di un padre ubriaco. Da un lato c'è il mare, col suo vento che scombina gli odori in vortici ballerini, portando fragranza di carne nelle case di chi carne non mangia mai. Dall'altro c'è la piana distesa della metropoli, coi suoi negozi, le signore benestanti, la legge e le guardie. Nei vicoli il profumo del pane sfornato due volte al giorno suscita un tale stupore che ciascuno si segna con la croce. E può capitare che le forze dell'ordine cingano in assalto il quartiere fino a presidiarne gli ingressi, come in un assedio medievale. Sembra tutto fantastico e inventato, e invece nell'immaginazione di questa storia, nella lingua che la racconta, nel suo ritmo frenetico, domina la verità. Quella difficile, contraddittoria, di una città che non può soffocare le sue viscere, il suo cuore, perché lì si è posata la sua anima, lì si intravedono i miracoli e la meraviglia di ogni giorno, la fierezza e l'efferatezza dell'antico, del presente, e la speranza del futuro.
|
|
Calamai Simone; De Masi Francesco
Correre nel buio
brossura "Correre nel buio" è una storia di sentimenti forti, di vite sospese, di dolore e di incanti, è una storia tra amore e morte perché l'essenza del vivere è proprio il connubio dei due opposti.
|
|
Calamandrei Piero
Inventario della casa di campagna
brossura "In questo libro la patria trova la sua lingua, quella che ispirava a Iris Origo, nella sua lettera di ringraziamento all'autore dell''Inventario', l'idea che 'in certe forme di letteratura, la lingua faccia parte del paesaggio che descrive'. E questa patria non ha nulla della pesantezza di una ideologia: è insieme una terra interiore e un paesaggio, una stessa misura che accarezza le cose e ordina il pensiero". (Christophe Carraud)
|
|
Calamandrei Sergio
Il mestiere più bello del mondo e altri racconti. Sesso motore. Vol. 3
brossura In questa raccolta sono riuniti tutti i racconti aventi come protagonisti i personaggi presenti nei romanzi che fanno parte del "Progetto sesso motore" (composto da due romanzi, un saggio, un'antologia di racconti, un blog e il sito calamandrei.it/sessomotore.htm) Ritroviamo qui l'autoironico detective hard boiled fiorentino Domenico Arturi specializzato in furti di libri antichi e di opere d'arte; il giovane romantico e impacciato Marco Carboni, più volte vincitore dello Zerbino d'oro; l'avvocato Renzo Parisi, costretto a rischiare la vita per cercare di tenersi un cliente; la ricercatrice Laura Sani, ossessionata dal linguaggio del corpo. Contiene: Dante e Beatrice: diciotto vite spezzate; Sapersi muovere; Quello sguardo languido; Il mestiere più bello del mondo; Il cliente; La storia di Laura.
|
|
Calamandrei Sergio
Sangue gratis e altri favolosi racconti
brossura
|
|
Calamini Cosimo
Le querce non fanno limoni
ril. Montechiasso è un borgo toscano arroccato sulle colline: nelle giornate di cielo nitido, scarno di nubi e con l'aria frizzante e pulita, si scorgono le vette delle Apuane, il mar Tirreno, le colline Metallifere, gli Appennini tosco-emiliani, il Casentino. Lì vive Sara, diciannove anni, figlia di Attilio, un tempo militante comunista nonché voce e chitarra del gruppo rock I Timidi. Ma a Montechiasso sono arrivati anche nuovi abitanti: per esempio il suo amico Averroè, giovane promessa dell'atletica nonché figlio dell'imam. Tutto sembra andare per il meglio, finché non arriva la notizia bomba: nel paese verrà costruita una gigantesca moschea, un'astronave aliena edificata tra le vigne e i campanili. Verranno tutti coinvolti in una discussione che rischia di degenerare, tra razzismi e idealismi, solidarietà e diffidenze: anziani con il pannolone e casalinghe disperate, preti troppo intraprendenti e affaristi senza scrupoli, politicanti di provincia e giornalisti ficcanaso, vecchi militanti e giovani rampanti, sciampiste pettegole e commesse della Coop.
|
|
Calamini Cosimo
Poco più di niente
br. Protagonisti di "Poco più di niente" sono Mosè e suo fratello Enrico, lo scatenato Vanni (appassionato di pesca subacquea) e Pedro, immigrato dall'Argentina. Hanno trentanni, sono amici da sempre e hanno molta voglia di divertirsi. Hanno anche tutti i problemi che può avere oggi un giovane cresciuto in una delle tante periferie italiane: il lavoro, i soldi, i rapporti di coppia (Viviana ha appena lasciato Enrico...). Vite qualunque e però piene di avventure sgangherate e divertenti, finché Enrico, improvvisato infermiere e badante, non inizia a occuparsi di Adelaide, un'anziana che, dopo essere stata rinchiusa per trent'anni in manicomio, può finalmente tornare a casa propria. Quando entra nell'appartamento di Adelaide, resta sbalordito: la donna ha inciso tutte le pareti con scritte quasi illeggibili, fitte fitte: è il racconto di una vita, forse la traccia di un tesoro.
|
|
Calandra Castrenze
No-Kime Yasuma
br.
|
|
Calandra Edoardo; Lattarulo L. (cur.)
La falce
br. Edoardo Calandra, nato a Torino l'11 settembre 1852, prima di scoprire la sua vocazione narrativa fu pittore e fece lunghi soggiorni di studio in Francia e in Germania. Successivamente volle dedicarsi soprattutto all'attività di narratore e, per un certo periodo e senza grande fortuna, anche di autore teatrale. Condusse vita, come ha scritto G. Contini, di «gran signore discretissimo», fra Torino e la casa di campagna di Murello. Morì a Torino il 28 ottobre 1911. Autore di romanzi e racconti che si situano tra i capolavori della narrativa italiana dell'ultimo Ottocento e del primo Novecento ("Vecchio Piemonte", "La bufera", "A guerra aperta", "Juliette"), Calandra ha avuto pochi, ma appassionati e convinti ammiratori sia fra i critici (Benedetto Croce in primo luogo e poi, per citarne solo alcuni, Pancrazi, Getto, Cajumi) sia fra gli scrittori, da Verga e De Roberto, suoi amici, fino a Mario Soldati, che dichiarò una volta «affetto filiale» e «venerazione» per il grande e dimenticato narratore piemontese. Nel romanzo "La falce", uno dei libri meno conosciuti dello scrittore, pubblicato in volume nel 1902 e mai più ristampato, è possibile cogliere con evidenza alcuni dei temi profondi intorno a cui egli ha costantemente, e persino ossessivamente, lavorato.
|
|
Calanna Salvatore; Calanna Pierpaolo
I due volti di Jana
br. Chi, quando, dove e perché ha usato il nome Jana nel coniare l'epiteto spregiativo "È una Jana"? Quali sono state le ragioni che hanno spinto i suoi detrattori a concepirlo? Cosa ha fatto di tanto scorretto per meritarselo? Qual è il vero motivo di tanto disamore nei suoi confronti? Perché i cronisti dell'epoca hanno fatto di lei una leggenda? Il suo vissuto rivela davvero la sua personalità? In poche parole: chi è veramente Jana di Motta? Tutti intriganti interrogativi rimasti a lungo celati tra le pieghe del suo caso e che mettono in discussione ogni nostra certezza sul suo conto. Quesiti frutto di circostanze insolite che sino a oggi, tra essenza e apparenza, sono rimasti senza una plausibile risposta. In una corsa contro il tempo che col suo trascorrere, tenta inesorabile di cancellare la memoria del nostro passato, serviva rintracciare ogni briciola di verità nascosta nella sua leggenda per far emergere concretamente lei, personaggio molto discusso, ma sicuramente vero.
|
|
Calasso Roberto
L'ardore
ill., br. Qualcosa di immensamente remoto dall'oggi apparve più di tremila anni fa nell'India del Nord: il Veda, un «sapere» che comprendeva in sé tutto, dai granelli di sabbia sino ai con?ni dell'universo. Distanza che si avverte nel modo di vivere ogni gesto, ogni parola, ogni impresa. Gli uomini vedici prestavano un'attenzione adamantina alla mente che li reggeva, mai disgiungibile da quell'«ardore» da cui ritenevano si fosse sviluppato il mondo. L'attimo acquistava senso in rapporto a un invisibile traboccante di presenze divine. Fu un esperimento del pensiero così estremo che sarebbe potuto scomparire senza lasciare traccia del suo passaggio nella «terra dove vaga in libertà l'antilope nera» (così veniva de?nito il luogo della legge). Eppure quel pensiero - groviglio composto da inni enigmatici, atti rituali, storie di dèi e folgorazioni meta?siche - ha l'indubitabile capacità di illuminare con luce radente, diversa da ogni altra, gli eventi elementari che appartengono all'esperienza di chiunque, oggi e dappertutto, a cominciare dal puro fatto di essere coscienti. Così collidendo con molte di quelle che vengono ormai considerate ferme acquisizioni. Questo libro racconta come attraverso i «cento cammini» a cui allude il titolo di un'opera smisurata e capitale del Veda, lo Satapatha Brahma?a, si può raggiungere ciò che sta davanti ai nostri occhi passando attraverso ciò che da noi è più lontano.
|
|
Calasso Roberto
L'ardore
ill., br. È difficile immaginare qualcosa di altrettanto distante dall'oggi quanto ciò che apparve più di tremila anni fa nell'India del Nord sotto il segno del Veda, quel "sapere" che dichiarava di comprendere in sé tutto, dai granelli di sabbia sino ai confini dell'universo. Ancor più che nel tempo, quella distanza si avverte nel modo di vivere ogni gesto, ogni parola, ogni impresa. Gli uomini vedici prestavano una attenzione adamantina alla mente che li reggeva, per loro mai disgiungibile da quell'"ardore" da cui ritenevano si fosse sviluppato il mondo. E, qualsiasi cosa accadesse, acquistava senso solo in rapporto a un invisibile traboccante di presenze divine. Fu un esperimento del pensiero così estremo che sarebbe potuto scomparire senza lasciare traccia, così come gli uomini vedici lasciarono ben poche tracce tangibili del loro passaggio attraverso "la terra dove vaga in libertà l'antilope nera". Eppure quel pensiero - groviglio composto da inni enigmatici, atti rituali, storie di dèi e folgorazioni metafisiche - ha l'indubitabile capacità di illuminare, con una luce radente e diversa da ogni altra, alcuni eventi elementari che appartengono all'esperienza di chiunque, oggi e dappertutto, a cominciare dal puro fatto di essere coscienti.
|
|
Calasso Roberto
La rovina di Kasch
br. La leggenda della rovina di Kasch narra di un regno africano dove il re veniva ucciso quando gli astri raggiungevano certe posizioni celesti. In quel regno arrivò un giorno uno straniero di nome Far-li-mas, dalla terra di là dal mare orientale. Raccontava storie inebrianti: i sacerdoti, ascoltandolo, dimenticarono di osservare il cielo. Con l'arrivo di Far-li-mas ebbe inizio la rovina dell'antico ordine di Kasch, fondato sul sacrificio. Ma anche il nuovo ordine, dove l'uccisione rituale del re era abolita, sarebbe andato presto in rovina. Rimasero soltanto le storie di Far-li-mas. In questo libro è la Storia stessa, guidata da un accorto cerimoniere, che torna a volgersi verso quelle storie. Il cerimoniere è qui Talleyrand, il più chiaroveggente e il più famigerato, il più moderno e il più arcaico fra i politici. Dando il braccio al lettore, come già lo aveva dato a tante Dame e a tanti Potenti, egli ci introduce a luoghi, voci, gesti, vicende: la Corte di Versailles e l'India dei Veda, l'abbazia di Port-Royal e i portici libertini del Palais-Royal, Maria Antonietta, Bentham, Goethe, Fénelon, Baudelaire, Marx, Chateaubriand, tre sordidi assassini, un bastardo di Luigi XV, un uomo d'armi che si ritira alla Trappa, Napoleone, Joseph de Maistre, Porfirio, Stirner, Sainte-Beuve e molte altre illustri comparse. Ciascuna di queste figure è connessa a ogni altra; e tutte ci riconducono alla stessa origine: la leggenda della rovina di Kasch, quale fu raccontata, circa settant'anni fa, da un vecchio cammelliere; e qui riaffiora in un arcipelago di storie, avvolte, nutrite, invase e cesellate dal mare del tempo.
|
|
Calasso Roberto
La rovina di Kasch
br. L'Età delle Rivoluzioni racconta il suo naufragio. «La rovina di Kasch tratta di due argomenti: il primo è Talleyrand, il secondo è tutto il resto». (Italo Calvino)
|
|
Calastri Winzenried Daniela
La baronessa delle isole
br.
|
|
Calathopoulos Nicola
Dannati per sempre
br. Chi è veramente Ferdinand Celouis? Come mai, nonostante il suo romanzo "Dannati per sempre" sia diventato un caso letterario tradotto in tutto il mondo, continua a nascondersi dietro uno pseudonimo? Perché ha scelto di firmare su un settimanale, con lo stesso nome d'arte, le inchieste giornalistiche più clamorose, dissacranti e politicamente scorrette che si possano immaginare? Mentre esplode la Celouis-mania, Mauro Delgado, un talentuoso critico letterario, è convinto di poter risolvere l'enigma senza difficoltà. Dovrà ricredersi: attorno all'autore misterioso è stato eretto un muro invalicabile. La storia diventa presto il racconto di un'ossessione, la sua e quella di Gonzalo Carbonell, un professore universitario che vive nascosto in una torre, terrorizzato dal contatto con il resto dell'umanità, circondato da migliaia di libri: un autentico misantropo che entrerà inevitabilmente in collisione con Delgado e la sua fissazione. Come in un giallo, in cui manca solo il cadavere, Delgado, bilioso, maleducato, antipatico e presuntuoso, si trasforma in un investigatore che cerca con ogni mezzo di scoprire la vera identità dello scrittore misterioso. Riuscirà a consegnare al mondo intero la sua faccia, il suo vero nome e assaporare il sottile piacere del trionfo? Scritto sul filo dell'ironia, il romanzo mette in scena i tic e le manie dei protagonisti costretti a fare i conti con un mondo che vorrebbero diverso, più bello, meno banale, fanatico e ignorante e dal quale, nell'attesa di vederlo cambiare, si allontanano.
|
|
Calati Cinzia
Cane per caso
brossura Shaggy, un cane esperto di razza bastarda, arrivato alla veneranda età di 18 anni suonati, racconta la sua storia. Nato in canile, adottato e poco dopo abbandonato, passa la maggior parte della sua vita in canile, dove ogni giorno muoiono cani e dove la razza non ha mai aiutato nessuno. Dai suoi trenta centimetri d'altezza viviamo la sua vita, dal momento dell'abbandono, fino alla sua rinascita, quando finalmente trova il suo posto nel mondo, una famiglia pronto ad accoglierlo, una nuova vita ancora tutta da vivere.
|
|
Calcagni Antonio
Una vita vissuta con orgoglio e rispetto. Nuova ediz.
br. La mancanza di affetti, di una guida genitoriale mi hanno portato a riflettere su come un individuo subisca un condizionamento esterno che lo porta a lottare continuamente per la sopravvivenza e per la ricerca della felicità, nella realizzazione personale. La perdita di una mamma al momento della nascita, la mancanza di una guida nei momenti in cui si è più fragili e vulnerabili, ti portano a vivere in un modo diverso rispetto ai tuoi coetanei e questo vivere è caratterizzato da due aspetti: uno negativo, che si riflette sul proprio io, fatto di sofferenze e negatività; un altro positivo, che è quello che forgia il proprio carattere, facendo emergere una forza inimmaginabile. Quest'ultimo aspetto è la ragione che mi ha spinto a scrivere questo romanzo, la sostanza che caratterizza tutte le pagine. Spero possa risultare utile a tutti quei giovani che quotidianamente si trovano a vivere e ad affrontare problemi che sembrano insuperabili, aggravati da un contesto privo di valori, di interessi. Il messaggio che vorrei trasmettere è che la forza di volontà, la voglia di riuscire e dare, l'avere ambizioni nella vita, ti permettono di realizzare qualunque progetto e qualunque sogno... basta
|
|
Calcagno Giorgio
Il passo nel giardino
brossura
|
|
Calchetti Benedetta
La domanda
br. «Ti svelerò un segreto. Tanto non potrai raccontarlo a nessuno. Ho deciso di partecipare a un concorso. No, non è un concorso per trovare un lavoro, è un concorso molto speciale. Chi vince potrà rivolgere una domanda a una persona che non c'è più, che non è più tra noi, insomma, a qualcuno che è morto». L'insetto per un attimo con i suoi occhiacci neri mi fissò, poi riprese ad aspirare briciole. Distrattamente infilai le mani in tasca e avvertii il lembo di stoffa che avevo strappato dall'abito di una delle tre vecchie. Nell'estrarlo dalla felpa un lampo di luce si riversò nel soggiorno. Meravigliata e ammirata contemplai la seta luminosa meditando il da farsi. Dovevo scoprire chi fossero quelle tre strane donne, scegliere un nome per il mio nuovo insetto e chiedere scusa al francese.
|
|
Calchi Novati Giampaolo (direttore).
IL TERZO MONDO IN TRENT'ANNI 1945-1975. Politica Internazionale n.8-10 Agosto-ottobre 1975.
(Codice SW/0539) In 8° 168 pp. Numero speciale, con numerosi saggi (uno con vistosi segni a penna). Brossura editoriale. Buono stato. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
|
|
Calcich Remo
Un pugliese nel mondo. Goodmorning Londra
br. Un viaggio negli anni sessanta tra la "swinging London", la Roma della "Dolce vita", ed il Veneto palladiano. Attraverso il suo romanzo, l'autore narra della sua partenza dalla puglia pre-industriale, verso Londra, anticipando così di mezzo secolo, migliaia di giovani pugliesi determinati a migliorare le proprie conoscenze linguistiche e a confrontarsi con sistemi formativi diversi, per realizzare il proprio progetto professionale e di vita.
|
|
Caldarelli Giorgio
Io sento
br. "Non poter provare sensazioni fisiche è come stare chiusi dentro una grande bolla. La bolla è il confine che non si può oltrepassare. Vivendo al suo interno non avverti un senso di protezione, ma solo il grande istinto di farla scoppiare." Giulio è un giovane ragazzo affetto da CIPA, una malattia congenita che, oltre a preventivargli una breve durata di vita, lo rende incapace di percepire la sensibilità fisica. Calore, dolore, così come la leggerezza di una carezza, o la morbidezza di un bacio, sono sensazioni che non possono appartenere alla sua vita. Una vita che sa di bolla. Bolla che Giulio, crescendo, cerca di rompere, per poter ammettere a se stesso di aver "sentito" la vita, piuttosto che averla solo sopravvissuta. Questa voglia di conquistare il "sentire", la vita, gli altri e il mondo, sulla pelle, in testa e soprattutto nel cuore, lo condurrà ad una crisi esistenziale, che metterà in discussione la sua personalità e la sua stabilità psicologica. Giulio, nella sua lotta contro il tempo, riuscirà a "sentire" per vivere, anziché morire avendo solo sopravvissuto?
|
|
|