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‎Guerre‎
‎Histoire‎
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‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Il fuoco. Ediz. integrale‎

‎br. Il Fuoco è una trasposizione della passionale relazione di D'Annunzio ed Eleonora Duse. Il protagonista è Stelio Effrena, un giovane poeta dalla forte personalità che, interamente devoto alla celebrazione della Bellezza, raccoglie ovunque venerazione e proseliti. Fra le sue più grandi ammiratrici c'è la Foscarina, una donna adulta che però non si nega a un amore sfrenato, tanto fisico quanto intellettuale. La relazione fra i due farà emergere anche il lato più umano e più tenero dell'artista, tra le calli di una Venezia che, con i suoi luoghi d'ombra e malinconia, fa da sfondo. Il romanzo continua ad avere un grande fascino, caratterizzandosi anche come un laboratorio linguistico, in cui la prosa sfocia nella ritmica e nella musicalità del verso.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Il piacere‎

‎br. "Il Piacere" è il primo dei tre Romanzi della Rosa di D'Annunzio, pubblicato nel 1889. La "rosa" allude alla voluttà, tema comune ed esplicito di tutti e tre i romanzi. Al centro del libro la figura di Andrea Sperelli: un conte, elegantissimo, circondato dal lusso, alto di statura, poeta e acquafortista di soave sensibilità. Abbandonato nel colmo della passione dall'amante. Elena Muti, egli cerca di dimenticarla svolazzando di fiore in fiore. Diventa così l'amante di una donna dall'inclinazione decisamente spirituale, Maria Ferres. Ma le due donne in realtà si somigliano, se non altro fisicamente. Il conte arriva a sfogare su Maria la libidine che ancora gli desta il ricordo della prima amante, fino al momento in cui non gli sfuggirà uno scambio di nome che renderà evidente il vero oggetto della sua passione. Il romanzo più riuscito e giustamente più famoso di D'Annunzio, accompagnato da un rigoroso apparato critico. Postfazione di Simona Micali.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Il piacere‎

‎br. Pubblicato nel 1889, questo romanzo affonda le proprie radici nella società decadente di fine secolo. Ambientato a Roma, narra gli amori e le avventure mondane del giovane Andrea Sperelli. Poeta, pittore, ma soprattutto raffinato artefice di piacere, Andrea è però tormentato dal ricordo di una relazione complicata, troncata bruscamente, che non riesce a dimenticare.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Il piacere‎

‎brossura La raffinata esistenza, le avventure amorose, la sensualità estetizzante del Conte poeta e pittore Andrea Sperelli - primo alter ego di D'Annunzio - nella Roma aristocratica di fine Ottocento. "Ambedue non avevano alcun ritegno alle mutue prodigalità della carne e dello spirito. Provavano una gioia indicibile a lacerare tutti i veli, a palesare tutti i segreti, a violare tutti i misteri, a possedersi fin nel profondo, a penetrarsi, a mescolarsi, a comporre un essere solo". "Anima camaleontica, mutabile, fluida, virtuale", Andrea Sperelli è il protagonista-esteta del Piacere, un aristocratico romano di antica nobiltà, che vive una vita splendida, tutta immersa nella mondanità, ricca di donne e avventure. Combattuto tra la passione per Elena Muti e l'amore per Maria Ferres, Sperelli crede che "bisogna fare la propria vita come si fa un'opera d'arte". Malgrado le buone intenzioni, sarà sopraffatto dalle attrattive d'una Roma corrotta e lussuriosa, ritrovandosi invischiato in una perversa sovrapposizione psicologica delle due donne amate. Abbandonato da entrambe, resterà preda della sua abulica esistenza di nobiluomo, inetto a vivere.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Il piacere. Ediz. integrale‎

‎br. Sono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. La vita di d'Annunzio e la sua opera si scambiano materia di continuo, si imitano a vicenda: e il rovescio della sua mania citatoria, iperletteraria, falsificante, è la tensione verso un'autobiografia senza limiti. Come Sperelli non rinuncia alla gloria mondana, così d'Annunzio, lungi dall'aspirare all'eremo, inaugura la scalpitante figura dello scrittore-manager... Del resto, la complicità tra il narratore e la sua controfigura non riguarda solo l'involucro, ma tocca il cuore dell'attività letteraria: anche Sperelli, il cui poeta prediletto è appunto il d'Annunzio di "il verso è tutto", usa infatti rimaneggiare forme già codificate...‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Il piacere. Ediz. integrale. Con Segnalibro‎

‎br. Questo romanzo, pubblicato nel 1899, descrive il paradigma del gusto e della sensibilità dell'Italia umbertina di fine Ottocento. Andrea Sperelli, il protagonista, è un giovane intellettuale appassionato d'arte e a sua volta pittore e poeta. Colto, aristocratico e raffinato, ma al tempo stesso scettico e cinico, costituisce il primo alter ego letterario di Gabriele D'Annunzio. Sperelli giunge a Roma nell'ottobre del 1884, attratto dal fascino barocco della città. Qui conosce Elena Muti, con cui vive un'appassionata relazione che si conclude nel 1885, quando la giovane donna lo lascia e si allontana da Roma. Andrea si dà allora alla vita depravata, cercando nelle sue numerose amanti qualcosa che possa ricordargli Elena, finché un rivale in amore lo sfida a duello e lo ferisce gravemente. Nel corso della convalescenza presso la villa di una cugina, Andrea conosce la nobile Maria Ferres e, affascinato dalla sua bellezza spirituale, se ne innamora. Rientrato a Roma, Andrea incontra Elena, ora moglie di un lord inglese e vorrebbe riconquistarla. Nel frattempo arriva a Roma anche Maria... Inseguendo la crudele chimera del piacere come scopo di vita, Andrea pagherà un duro scotto.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Le novelle della Pescara‎

‎br. Gabriele D'Annunzio pubblicò "Le novelle della Pescara" nel 1902, utilizzando anche alcuni testi già apparsi nelle raccolte "Il libro delle vergini" (1884) e "San Pantaleone" (1886). L'opera nasce quindi da un'attenta selezione, che le conferisce, nella varietà dei temi affrontati, un carattere unitario. Il paese di Pescara (che diventerà capoluogo di provincia solo nel 1927 e proprio per iniziativa di D'Annunzio) è al centro di questa narrazione, insieme alla campagna circostante che spesso accoglie folle di persone in preda a impulsi non controllabili. Come i contadini in rivolta nel racconto dell'Eroe, dove il nobile protagonista si getta nel fuoco mentre i poveri assediano il palazzo. La rappresentazione di scene di vita quotidiana si risolve a volte in beffe di sapore boccaccesco, ma il legame più significativo risulta quello che avvicina D'Annunzio al Verismo.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Notturno‎

‎brossura Nel 1916 un incidente aereo causa al poeta la perdita di un occhio e lo costringe per qualche tempo all'immobilità e al buio totale. L'esperienza di questa oscurità e l'attività introspettiva che essa favorisce sono la materia della prosa impressionistica del "Notturno" (cominciato appunto nel 1916 e pubblicato nel 1921), una prosa senza vincoli narrativi, che costruisce la propria struttura formale nella ritmata e pulsante successione di annotazioni, sogni, visioni, libere associazioni mentali, impressioni sensuali. Tutti i temi dannunziani si modulano e si armonizzano intorno alla nota fondamentale, notturna e fantastica, di questa scrittura musicale, che assorbe pause e gridi lirici, sospiri, eccitamenti, cupa fissità: amore della voluttà di vivere.‎

‎D'Annunzio Gabriele‎

‎Trionfo della morte letto da Claudio Carini. Audiolibro. CD Audio formato MP3. Ediz. integrale. Con e-book‎

‎brossura Pubblicato nel 1894, il "Trionfo della morte" conclude la cosiddetta trilogia dei Romanzi della Rosa dopo Il piacere e L'innocente. Giorgio Aurispa, il protagonista del romanzo, è un Superuomo annoiato dall'esistenza insulsa e mediocre dei suoi simili, ed è quindi impegnato in una continua ricerca di un nuovo senso della vita e di una perfezione spirituale fondata sull'autodominio. Il rapporto con la sua amante, Ippolita Sanzio, per la quale egli prova una attrazione erotica irresistibile, è vissuto come un limite ed un ostacolo alla sua ricerca, rendendolo schiavo del desiderio, fino a fargli identificare in lei "la Nemica" capace di assorbire le sue forze vitali. Troverà la morte gettandosi in acqua da uno scoglio, trascinando con sé Ippolita.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Carini C. (cur.)‎

‎Il piacere. Audiolibro. CD Audio formato MP3. Ediz. integrale‎

‎brossura Con "Il piacere" pubblicato nel 1889, Gabriele D'Annunzio introduce nella nostra letteratura il personaggio dell'eroe decadente, in contrasto con il naturalismo e il positivismo allora imperanti. Con D'Annunzio "risuonò nella letteratura italiana una nota, fino ad allora estranea, sensualistica, ferina, decadente" (Benedetto Croce). Edizione integrale, durata: 13 ore. Lettura interpretata da Claudio Carini.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Davico Bonino G. (cur.)‎

‎Notturno‎

‎br. Amore, morte e dolore sono i temi di questa intensa confessione lirica, scritta quando, in seguito a una grave ferita di guerra, D'Annunzio è costretto a indossare una benda su entrambi gli occhi, che lo condanna a una temporanea cecità e a una immobilità pressoché totale. Eppure il poeta non rinuncia a scrivere. In una sorta di divinazione, annota su sottili strisce di carta "Visioni immense affluenti dal cervello all'occhio ferito, trasformazioni verbali della musica". Cosi s'intrecciano i ricordi dell'infanzia e della madre, l'esaltazione eroica delle imprese di guerra, il rimpianto per i compagni morti valorosamente, l'affetto per la figlia Renata e il presente della malattia. Un'opera sorprendente, che ci rivela un D'Annunzio commosso, ripiegato su se stesso, lontano dalla tensione superomistica delle liriche e dei romanzi.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Gambin E. (cur.)‎

‎Il piacere‎

‎br. Il poeta-pittore Andrea Sperelli, protagonista del romanzo, è il primo alter ego di D'Annunzio, e il più significativo: incarna una raffinata sensibilità, carica di civiltà e di corruzione, scettica e cinica, che agisce secondo l'istanza estetica di vivere per il piacere e paga un duro scotto per la sua resa incondizionata ai sensi. Libro apparentemente senza azione, dove tutto sembra accadere nella mente del protagonista, modernamente sospesa tra aspettazione e memoria, "Il piacere" ha una svolta narrativa cruciale nel lapsus mentale e linguistico del protagonista che, mentre abbraccia la donna virtuosa e dolente che ha sedotto, pensa alla perduta e appassionata amante finendo per pronunciare il nome sbagliato.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Gatti R. G. (cur.)‎

‎Il fuoco. Ediz. a caratteri diamante e stampa microscopica. Vol. 2‎

‎brossura‎

‎D'Annunzio Gabriele; Giacon M. R. (cur.)‎

‎L'Innocente‎

‎br. Pubblicato nel 1892 e subito oggetto di numerose critiche, varie nell'intonazione ma generalmente concordi nell'accusa di immoralità, "L'Innocente" narra la storia di un reciproco adulterio e di un assassinio. Se da un punto di vista tematico i modelli sono ancora quelli dei narratori russi, in particolare Tolstòj e Dostoevskij, è soprattutto sul piano stilistico che traspare una più matura consapevolezza di D'Annunzio: la sua prosa, infatti, si arricchisce qui di una notevole capacità inventiva ed evocativa che restituisce alla parola la tensione musicale e poetica delle primissime esperienze.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Giacon M. R. (cur.)‎

‎L'Innocente‎

‎br. "'L'Innocente' fotografa la crisi di una società, che, eticamente sguarnita, si avviava confusamente verso la belle epoque e il successivo disastro dell'inutile strage. E quel tanto di rimorso o di smarrimento che sopravvive in Tullio-Gabriele, e che sparirà nel futuro Vate e Comandante, ci rende 'L'Innocente' più avvincente e meno lontano." (dalla prefazuione di Pietro Gibellini)‎

‎D'Annunzio Gabriele; Gibellini P. (cur.)‎

‎Le vergini delle rocce‎

‎br. "Certo, ci sentiamo molto lontani dal culto del 'dominatore', e il sogno di restaurare la gloria di Roma mediante i propri lombi, incerti nella scelta di tre improbabili principesse di razza stanca, ma in trepida attesa, urta il nostro intelletto etico. Ma che del suo stile D'Annunzio fosse, sì, dominatore assoluto, questo è arduo negarlo. E mentre cade il sogno folle del Re di Roma, resta, superbo, il Signore dell'Officina, che ha vergato con mano febbrile l'affascinante manoscritto delle "Vergini delle rocce"." (Pietro Gibellini)‎

‎D'Annunzio Gabriele; Gibellini P. (cur.); Caliaro I. (cur.)‎

‎Il piacere‎

‎br. Il poeta-pittore Andrea Sperelli, protagonista del romanzo, è il primo alter ego di D'Annunzio, e il più significativo: incarna una raffinata sensibilità, carica di civiltà e di corruzione, scettica e cinica, che agisce secondo l'istanza estetica di vivere per il piacere e paga un duro scotto per la sua resa incondizionata ai sensi. Libro apparentemente senza azione, dove tutto sembra accadere nella mente del protagonista, modernamente sospesa tra aspettazione e memoria, "Il piacere" ha una svolta narrativa cruciale nel lapsus mentale e linguistico del protagonista che, mentre abbraccia la donna virtuosa e dolente che ha sedotto, pensa alla perduta e appassionata amante finendo per pronunciare il nome sbagliato. Introduzione di Pietro Gibellini, prefazione e note di Ilvano Caliaro.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Oliva G. (cur.)‎

‎Il piacere‎

‎ril. Ritenuto da molti contemporanei il primo romanzo moderno, rivelatosi sicuramente il capolavoro di D'Annunzio, "Il piacere" suscitò grande scandalo all'epoca della sua pubblicazione (1889). La figura di Andrea Sperelli, incarnazione perfetta del dandy che ad ogni senso etico, ad ogni autentico valore antepone il solo gusto estetico, rappresenta l'uomo "senza centro" che ha perso la propria identità inseguendo un ideale di bellezza effimero e illusorio. Sullo sfondo della Roma umbertina, Sperelli si muove tra alcove e duelli, salotti e mondanità, diviso tra un amore sensuale e uno spirituale. Nel suo spietato spirito analitico, nella sua debolezza morale si riconosce in qualche modo l'autore che, grazie a queste pagine in cui si alternano dinamicamente presente e passato, realtà e memoria, si affianca ai grandi narratori europei del suo tempo.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Redaelli D. (cur.)‎

‎Novelle‎

‎br. Questo volume comprende tutta la produzione novellistica di D'annunzio, vale a dire le raccolte Terra vergine, Il libro delle vergini, San Pantaleone e I violenti. Nella prima raccolta D'Annunzio si stacca dal verismo verghiano a favore della rappresentazione di un mondo incontaminato, "vergine" appunto: viene celebrata la potenza della natura che si manifesta come irrefrenabile impulso sessuale. Questo istinto vitale è presente anche nel Libro delle vergini, pur interagendo con i condizionamenti culturali e sociali. Le novelle di San Pantaleone sono ambientate a Pescara e ritraggono la "vita religiosa, privata e pubblica" di una città di provincia. I Violenti si riallacciano al mondo di San Pantaleone riprendendone l'ispirazione.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Santarelli A. (cur.)‎

‎Le novelle della Pescara. Vol. 1‎

‎br. Sono qui pubblicati nove dei diciotto scritti che compongono Le Novelle della Pescara: La vergine Orsola, L'eroe, La veglia funebre, La Contessa D'Amalfi, La morte del Duca d'Ofena, Il Traghettatore, La fine di Candia, La fattura, Il Cerusico di mare. Le Novelle della Pescara sono il frutto di tagli e rimaneggiamenti che Gabriele d'Annunzio operò su due suoi precedenti testi: Il Libro delle Vergini (1884) e San Pantaleone (1886). I personaggi sono donne e uomini dai profili mutevoli descritti in un particolare momento della loro esistenza: sullo sfondo la comunità, spesso nemica, che determina l'evoluzione della storia individuale e il paesaggio d'Abruzzo, dai mille colori e dalle molteplici forme, che assiste, con la sua bellezza immane, alla tragica conclusione dei fatti. Il compendio a ogni novella introduce il lettore al testo dannunziano affinché possa apprezzare l'opera, per quanto ritenuta minore, dell'autore forse più controverso nel panorama letterario del primo Novecento. Antonella Santarelli, sociologa e pubblicista, ha pubblicato per Nulla Die la silloge poetica Periferie, la raccolta di racconti Via Solferino e i reportage Piazza No MUOS e MUOS. Ultimo atto.‎

‎D'Annunzio Gabriele; Sarchiapone M. (cur.)‎

‎Figurine abruzzesi di Terra Vergine‎

‎ill., br. "Terra Vergine" è una raccolta di novelle che Gabriele d'Annunzio ha scritto da giovane, con la speranza di vederle illustrate dal pittore Francesco Paolo Michetti e che oggi sono racchiuse in un'unica pubblicazione, con undici illustrazioni dell'artista abruzzese Mimmo Sarchiapone, una per ogni novella dell'opera. Sarchiapone, con il suo personalissimo contributo, riporta alla luce il progetto giovanile di d'Annunzio senza distaccarsi dalla sua idea di rafforzare con le immagini le luci dominanti delle Novelle, dando così lustro a un testo non facilmente reperibile sul mercato. Un inno all'opera prima di un illustre concittadino che disegna un Abruzzo tra il reale e l'ideale, fornendo l'essenza della realtà nuda e cruda nei primi momenti vissuti nella sua terra d'origine.‎

‎D'Aponte Sara‎

‎Sotto il mio cielo‎

‎br. Paul e Phil sono diversi; uno è una persona, l'altro un lampione. Ma qualcosa li accomuna: entrambi sono spezzati. E proprio questo essere spezzati che li aiuterà entrambi a riamare la vita e l'amore. Saranno l'uno la salvezza dell'altro.‎

‎D'Appollonio Veronica‎

‎L'estate di Sophie‎

‎br. Sophie è una bambina di dieci anni per metà francese e per metà italiana, che riceve, in dono un diario segreto dove appuntare, con i colori della fantasia tutto quello che la circonda. Pagina dopo pagina il diario diventa come un compagno di peripezie che la bambina soprannomina Dandelion. L'avventura inizia già all'aeroporto di Parigi con l'attesa del volo che, attraverso un tappeto di nuvole, la porterà in Italia per trascorrere l'estate dalla nonna a Siena a causa del lavoro dei genitori. Insieme a Lea, una nonna un po' diversa da tutte le altre, la piccola protagonista vivrà divertenti momenti in luoghi singolari al confine tra realtà e immaginazione. Un incontro inaspettato la condurrà in un avventuroso viaggio ad occhi chiusi, seguendo la bussola dell'immaginazione‎

‎D'Aquale Assunta‎

‎Respiri del cuore‎

‎brossura In questa antologia si trovano riuniti racconti di vario genere, aventi come protagonisti personaggi molto diversi tra loro, che in realtà non hanno nulla in comune. Essi potrebbero rappresentare tipologie di persone ordinarie, ognuna alle prese con le varie problematiche quotidiane. Alcune sono storie di caricature ironiche che descrivono il disagio del vivere, altre sono storie malinconiche e tristi, che raccontano stati d'animo negativi da cui l'individuo cerca inutilmente di affrancarsi. Uno specchio virtuale di una fetta di umanità, che ha per comune denominatore il tentativo di superare le difficoltà esistenziali e che evidenzia le caratteristiche meno piacevoli, le debolezze e l'inquietudine della vita contemporanea.‎

‎D'Aquila Riccardo‎

‎Zia Dot‎

‎br. Dopo la morte della madre, alla porta di Dorothy "Dot" Roth, quarantenne cinica e impantanata in una vita fatta di piccole guerre personali, oltre che figlia ribelle e lesbica di una ricca famiglia di Bel Air, bussa Marvin. I due non si vedono da quindici anni. Dopo tutti quegli anni, la cerca per un motivo: vuole che Dot lo accompagni in Arizona per risolvere una misteriosa questione lasciata in sospeso dopo una rocambolesca rapina finita male che l'ha costretto a rifugiarsi in Messico. L'unico patto è che prima della meta finale non potrà rivelarle altro.‎

‎D'Aquino Massimo‎

‎Camminavo rasente i muri. Autobiografia tascabile di un transessuale‎

‎br. "Camminavo rasente i muri" è un racconto autobiografico che abbraccia tutta l'esistenza dell'autore, dall'infanzia fino all'età adulta. Un percorso travagliato in cui non mancano duri momenti di una realtà poco conosciuta. Una storia utile per sfatare il mito della transessualità come scelta. Fin dalla tenera età, il protagonista sente un forte senso di disagio dentro di sé, come se il suo aspetto e i suoi sentimenti non fossero allineati. L'intento di questo libro è quello di spiegare in maniera cruda e sincera le difficoltà che è costretta a affrontare una persona che decide di intraprendere una transizione.‎

‎d'Argencé Philippe‎

‎De Gaulle et les francais (ancien prix éditeur : 39 euros)‎

‎Editions de la Martinière 2004 In-4 relié 31,6 cm sur 25,6. 189 pages. Très bon état d’occasion.‎

‎Très bon état d’occasion‎

Referenz des Buchhändlers : 77567

Livre Rare Book

Librairie de l'Avenue
Saint-Ouen France Francia França France
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‎D'Ariès Ada‎

‎L'antico fuoco delle donne ovvero di come potrebbero ancora essere se gretamente celebrati i riti della grande madre‎

‎ril. In una mattina di primavera nacque in una grande città una bambina che a tutti sembrò del tutto normale, ma che invece era molto diversa dai neonati che vennero alla luce quel giorno e che aveva, anche se ancora non lo sapeva, una grande e difficile missione da compiere...‎

‎D'Ariès Ada‎

‎La danza delle anime luminose ovvero di come una ragazza rinunciò ad un avvenire di normalità e conobbe i misteri femminili‎

‎ril. Devi essere ben convinta di ciò che hai deciso di fare. Si tratta infatti di ritrovare [...] il nucleo essenziale della tua femminilità, quella [...] forza naturale che tu dovresti possedere nel profondo di te stessa e che è simile a quella forza dalla quale hanno origine tutte le manifestazioni femminili di ogni tempo passato, presente o futuro.‎

‎D'Ariès Ada‎

‎La danza delle anime luminose ovvero di come una ragazza rinunciò ad un avvenire di normalità e conobbe i misteri femminili‎

‎ril.‎

‎D'Arrigo Alice‎

‎Volpe‎

‎br. Lei ha sedici anni, è un'anima schiva e solitaria e ha i capelli arancioni: per questo, a scuola, tutti la chiamano Volpe. Lui è Markus, il più bello e carismatico della classe, quello che eccelle negli sport, pieno di ragazze, sempre al centro dell'attenzione. Lei vive in una fattoria, lui in una villa degna di un Vip. Lei ama la musica country-pop di Taylor Swift, lui il rock. Volpe e Markus sembrano davvero il giorno e la notte. Eppure, all'improvviso tutto cambia: a scuola arrivano Abby e il professor Johnson e per Volpe inizia una nuova vita; per la prima volta sarà costretta a mettersi in gioco e a fare i conti con la sua passione segreta per la musica, mentre il suo universo e quello di Markus entreranno in rotta di collisione. Faranno scintille? Tra amicizie complici, feste musicali, rivalità e rimescolii del cuore, Volpe scoprirà l'importanza di essere se stessa e di far parlare la voce dell'anima, a qualunque costo. E finalmente non sarà più necessario nascondersi.‎

‎D'Arrigo Daniele‎

‎Il diario del Minotauro‎

‎br. Si tufferà Moschino dal suo scoglio ? Si capiranno Giorgia e Pincio? Qtianto durerà l'amore di Dru nel fuoco della vita? E il Minotauro, saprà salvarsi ? Moschino, Giorgia, Dru, il Minotauro: alcuni dei protagonisti de Il diario del Minotauro, dodici racconti raccolti in quattro arcipelaghi: Sangue, È questo amore, Case, Slittamenti. Storie tutte che germogliano da un seme di vero e ci catturano con la violenza di un pugno o il soffio di una carezza. Pagina dopo pagina, si affonda con mani e piedi nella vicenda umana: dall'incandescenza dei legami di sangue e d'amore a quelli con la casa, luogo psichico-materiale di felicità o drammi, nel mutare di ogni esistenza. Sono tutte storie vicine nel loro orizzonte di senso, florilegio di registri espressivi che per stile e lessico aderiscono come un calco naturale ai mondi narrati, in una polifonia capace di penetrare il profondo di emozioni e sentimenti, illuminando ora il mistero e l'incanto dell'adolescenza, ora la disperazione e la gioia adulta, ora il guizzo imprevedibile della vita quando si fa destino. L' intreccio dialogante di voci, tempi e spazi compone il caleidoscopio dolceamaro di quel reale in cui le vicende interrano il loro seme, e i personaggi, allora, seppur nella varietà delle singole trame, si prendono per mano, fratelli di un'unica, sola avventura che conduce il lettore là dove tutto accade per restituire, alla fine, sorpresa e spaesamento. Se il Minotauro ci ricorda il monstrum che abita in noi, i racconti luminosamente lo svelano.‎

‎D'Arrigo Stefano‎

‎Cima delle nobildonne‎

‎br. Ambientato nell'estremo Nord Europa, a Stoccolma, dove si ritrovano figure emerite provenienti da ogni angolo del mondo, "Cima delle nobildonne" mette in scena con fulminea brevità la stratificazione della nostra identità culturale. Opera moderna e visionaria, marca uno stacco netto dal romanzo-mondo "Horcynus Orca". Qui una realtà concreta e scientifica - l'operazione chirurgica che trasformerà in donna il bellissimo ermafrodito amato dall'emiro di Kuneor - si fa pista di lancio per il volo dell'immaginazione. Così il razionale si trasforma in irrazionale, dando luogo ad avventure vertiginose, in cui "un uomo è un animale che può diventare un dio", come ricorda Walter Pedullà. Il tema al cuore di questo romanzo è attuale in modo speciale, come lo è sempre la natura, deposito inestinguibile di storie nuove. D'Arrigo la racconta attraverso la scienza e la religione, amalgamando il tutto con le materie prime della sua narrativa: la fantasia e una lingua che, come il bisturi di un chirurgo, è capace di fare epica.‎

‎D'Arrigo Stefano‎

‎Horcynus Orca‎

‎br. "'Horcynus Orca' è un mitico e epico poema della metamorfosi. La concezione del mondo come metamorfosi affonda le sue radici nella religiosità mediterranea... Per questo D'Arrigo ha potuto creare un epos moderno, riprendendo, come Joyce nell'Ulisse, un tema mitico: perché in un'età in cui il mito dominante è quello di dissolvere i miti arcaici, solo la tragedia incommensurabile della loro perdita può essere il tema della tragedia." (Giuseppe Pontiggia)‎

‎D'Arrigo Stefano‎

‎Il licantropo e altre prose inedite. Ediz. numerata‎

‎br.‎

‎D'Arrigo Stefano; Cedola A. (cur.); Sgavicchia S. (cur.)‎

‎I fatti della fera‎

‎br. Nel 1960 D'Arrigo consegnò all'editore Mondadori per la stampa una prima redazione di Horcynus Orca, dalla quale furono estratte le prime cento pagine e pubblicate sul Menabò di Vittorini. Già allora Vittorini chiosò con queste parole: "Fa parte di un work in progress ch'io non sono riuscito ad appurare in che anno, e come, e perché, sia stato iniziato, e come sia andato avanti finora, ma che ritengo possa restare soggetto a mutamenti e sviluppi anche per un decennio". Questo libro è la prima stesura del capolavoro di D'Arrigo, pubblicato con il titolo originale.‎

‎D'Arzo Silvio‎

‎Casa d'altri‎

‎br. Un vecchio prete di montagna, confinato in un minuscolo e uggioso paese emiliano in cui non accade mai niente, riceve la visita di una vecchia solitaria e stanca che lava i panni al fiume. La donna vuole sapere se è possibile, in qualche caso speciale, diverso dagli altri, e senza fare dispetto a nessuno, derogare a una "regola" della Chiesa cattolica. Di quale regola si tratti, lo si scoprirà solo alla fine del racconto, definito da Montale "perfetto" e tra le maggiori prove narrative del Novecento.‎

‎D'Arzo Silvio; Casoli A. (cur.)‎

‎All'insegna del «buon corsiero»‎

‎br. Pubblicato all'inizio del 1943 e presto uscito di scena, questo romanzo ripescato da Adelphi negli anni Novanta, è ormai da molti anni fuori commercio. Nel centenario della nascita dello scrittore reggiano, abbiamo scelto di riproporlo, convinti che resti un romanzo di grande stile, il prodotto di un altro «lettore di provincia» con un'atmosfera trasognata e lunare, tra Stevenson e Goldoni, tra la Ferrara metafisica dei dipinti di De Chirico, De Pisis e Carrà e quella delle pagine di Savinio e di Govoni, sotto l'incanto e la suggestione dello stile barocco di Tommaso Landolfi. Ne risulta un libro tutto teatrale, fatto di quinte in cartapesta, fondali lirici e sognanti, maschere e personaggi stilizzati, pagine musicali e levigate tutte artificio e leziosità: All'insegna del Buon Corsiero resta come un'aria d'opera malinconica eppure lieve e suadente con cui uno scrittore appena ventenne provò a cantare l'angoscia della propria tormentata adolescenza, fatta di pudore e di senso di colpa, ma anche di fiducia e di speranza nella letteratura; il tutto, nel bel mezzo della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale.‎

‎D'Arzo Silvio; Di Palmo P. (cur.)‎

‎Fine di Mirco-Una storia così. Ediz. limitata‎

‎brossura‎

‎D'Ascenzo Salvatore‎

‎I numeri dispari sono di troppo‎

‎br. "I numeri dispari sono di troppo" è il prodotto finale di un progetto realizzato con alcuni detenuti della Casa Circondariale di Castrogno a Teramo. Il lavoro è stato coordinato da Salvatore D'Ascenzo, scrittore, in collaborazione con la Casa Editrice Evoé e l'Area Educativa della Casa Circondariale. I fondi raccolti dalla vendita del libro hanno contribuito alla ricostruzione di una scuola nel distretto di Dhading a Kathmandu.‎

‎D'Ascia Salvatore Luca‎

‎Black magic‎

‎brossura "Black Magic" racconta di Castel Volturno, Campania, la prima città europea a prevalenza africana. Un luogo brutale, dove si consuma una vicenda criminale, ma inaspettatamente anche denso di magia: un'oscura ragnatela che lega l'Italia alla Nigeria e streghe vudù a bambine sfregiate, prostitute a guardie armate e tra di loro un chirurgo, un uomo irreale alla fine dei suoi giorni. Incubi e sogni - una favola nera: un intreccio letale che ci proietta senza scampo in un mondo sconosciuto. D'Ascia si fa veicolo di forze invisibili: a metà strada tra il diario di viaggio e la rivelazione.‎

‎D'Atri Vera‎

‎Buona bella brava‎

‎br. Da Palermo a Roma, dagli anni Cinquanta agli anni Novanta. Marida ha nove anni quanto sente che d'un tratto la sua vita sta per cambiare. Ambiguità, finzioni e dissidi sembrano inspiegabilmente fuoriuscire da un'esibita tranquillità familiare, vissuta nello sfarzo di un antico palazzo nobiliare. La bambina fiduciosa si fa così attenta, curiosa, critica, fino a precipitare verso un'adolescenza concitata, che si immerge nella ribellione del Sessantotto romano. Un forte bisogno di credere, di dimostrare di avere coraggio, di essere totalmente fuori dai condizionamenti di quel nucleo atono e paralizzante che è la sua famiglia. Una vita che non si aspettava e che invece ha aspettato lei, una vita accettata e spesa nel tentativo di compiacere gli altri, un'amara presa di coscienza di come sia difficile essere se stessi.‎

‎D'Aulerio A. S. (cur.)‎

‎Mi racconto per te. Il valore delle storie di vita‎

‎br. Gli autori e le autrici di questa antologia hanno aperto il loro cuore e raccontato episodi importanti della loro vita. Si sono fatti delle domande e le rivolgono anche a te. Domande per comprendere se stessi e gli altri, per superare degli ostacoli, per migliorarsi attraverso l'analisi di ciò che si scrive e di ciò che si legge. Alcuni hanno trovato delle risposte, suggeriscono una strada da seguire. Altri cercano ancora. Esperienze di vita che diventano guida e incoraggiamento, ma anche spunti di riflessione.‎

‎d'Aulnoy, (Marie-Catherine)‎

‎Der Pfauenkönig‎

‎Französische Feenmärchen. 2. Ausgabe. Bratislava, Mlade leta, 1984. 4to. Mit zahlreichen, teils ganzseitigen farbigen Illustrationen von Albin Brunovsky. 189 S., 1 Bl. Illustrierter Or.-Lwd. mit Schutzumschlag, illustrierte Vorsätze. [2 Warenabbildungen]‎

Referenz des Buchhändlers : 175005

‎D'Avanzo Giuseppe.‎

‎AMMUTINAMENTO ALL'ITALIANA. Retroscena dell'assistenza al volo in Italia.‎

‎(Codice MD/1538) In 8° 205 pp. Varie illustrazioni. Brossura editoriale. Stato di nuovo. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA‎

‎D'Avenia Alessandro‎

‎Bianca come il latte, rossa come il sangue‎

‎br. Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.‎

‎D'Avenia Alessandro‎

‎Ciò che inferno non è‎

‎br. Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l'intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa. Alessandro D'Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino.‎

‎D'Avenia Alessandro‎

‎Cose che nessuno sa‎

‎br. Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l'inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell'ostrica per l'attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l'irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'"Odissea": così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.‎

‎D'Avenia Alessandro‎

‎Ogni storia è una storia d'amore‎

‎br. L'amore salva? Quante volte ce lo siamo chiesti, avvertendo al tempo stesso l'urgenza della domanda e la difficoltà di dare una risposta definitiva? Ed è proprio l'interrogativo fondante che Alessandro D'Avenia si pone in apertura di queste pagine, invitandoci a incamminarci con lui alla ricerca di risposte. In questo libro incontriamo anzitutto una serie di donne, accomunate dal fatto di essere state compagne di vita di grandi artisti: muse, specchi della loro inquietudine e spesso scrittrici, pittrici e scultrici loro stesse, argini all'istinto di autodistruzione, devote assistenti, o invece avversarie, anime inquiete incapaci di trovare pace. Ascoltiamo la frustrazione di Fanny, che Keats magnificava in versi ma con la quale non seppe condividere nemmeno un giorno di quotidianità, ci commuove la caparbietà di Tess Gallagher, poetessa che di Raymond Carver amava tutto e riuscì a portare un po' di luce nei giorni della sua malattia, ci sconvolge la disperazione di Jeanne Modigliani, ammiriamo i segreti e amorevoli interventi di Alma Hitchcock, condividiamo l'energia quieta e solida di Edith Tolkien. Alessandro D'Avenia cerca di dipanare il gomitolo di tante diversissime storie d'amore, e di intrecciare il filo narrativo che le unisce, in un ordito ricco e cangiante. Per farlo, come un filomito, un "filosofo del mito", si rivolge all'archetipo di ogni storia d'amore: Euridice e Orfeo. Un mito che svolge la sua funzione di filo (e in greco antico per indicare "filo" e "racconto" si usavano due parole molto simili, mitos e mythos) perché contempla tutte le tappe di una storia d'amore, tra i due poli opposti del disamore (l'egoismo del poeta che alla donna preferisce il proprio canto) e dell'amore stesso (il sacrificio di sé in nome dell'altro). Ogni storia è una storia d'amore è così un libro che muove dalla meraviglia e sa restituire meraviglia al lettore.‎

‎D'Avino Dario‎

‎Baracca Siti‎

‎br. Sullo sfondo di un territorio sfiduciato e alla ricerca di una propria identità, Andrea, Matteo, Rubina, Ike e Alessia, amici da sempre, nello splendore dei loro vent'anni, si ritrovano ognuno alle prese con progetti e passioni, mentre uniti conducono una battaglia per la difesa di un luogo e l'affermazione di un ideale. Contro i pregiudizi, contro il conformismo e il disimpegno. Una storia di amicizia eterna e di amore per una città. Un inno alla vita, in cui il messaggio di responsabilità e di rinascita è affidato alle nuove generazioni.‎

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