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‎Guerre 39/45‎

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‎Dumas Alexandre‎

‎I tre moschettieri‎

‎br. Dove sta la magia? Nella forza del plot? Nella qualità possente dello scenario storico che è in grado di evocare? Nella suspense? Forse, più di tutto, nella gioia del raccontare. Questo capolavoro dell'intrigo cattura a ogni pagina il lettore, lo spiazza, lo depista, lo inganna e lo rende complice, per poi coinvolgerlo in uno strabiliante "effetto meraviglia". A partire dal titolo: non solo I tre moschettieri sono quattro, ma - come ha osservato Umberto Eco il romanzo è palesemente "la storia del quarto", di d'Artagnan, che è l'assoluto protagonista non solo di questo libro, ma degli altri due che seguiranno: Vent'anni dopo e Il visconte di Bragelonne. "Immaginatevi un Don Chisciotte a diciott'anni": è questo il primo impatto del lettore con d'Artagnan, e attorno a questo virtuoso della spada, a questo campione di lealtà, di dedizione assoluta alla regina, si dipanerà la storia dei tre romanzi, la storia di una vita. L'altra figura decisiva, antagonistica, è Milady, quintessenza dell'inganno, maschera erotica della perfidia e del tradimento, di cui porta il segno indelebile inciso nelle carni. C'era bisogno di una nuova edizione dei Tre moschettieri per riportare il romanzo all'altezza della sua scrittura: attraverso una nuova traduzione che unisce rigore e respiro narrativo, un'Introduzione del più grande studioso vivente di Dumas e un dettagliatissimo Dizionario dei personaggi.‎

‎Hardy Thomas; Esposito M. (cur.)‎

‎Tess dei d'Urberville‎

‎br. Romanzo di forte impatto emotivo, definito a più riprese "vile", "pieno di falsità", ma anche esaltato come il "più potente tra i romanzi pubblicati dall'autore", Tess ha, fin dal suo apparire, diviso critica e lettori e allarmato schiere di bigotti e moralisti che inorridivano all'idea di una storia che colpiva al cuore la morale vittoriana. In Tess il vettore del conflitto attraversa ogni pagina del libro, che affronta, senza alcun falso pudore, temi scabrosi e audaci. L'immagine che apre il romanzo è quella di un uomo che incede malfermo lungo una strada; si tratta di John Durbeyfield, il padre di Tess, che apprende delle proprie presunte origini nobiliari dal parroco Tringham, incontrato quasi per caso. La rivelazione alimenta la vanità e l'orgoglio della povera famiglia che costringe la ragazza a recarsi dai ricchi d'Urberville, in un ridicolo e improbabile tentativo di "reclamare la parentela", intraprendendo così il primo viaggio che la condurrà a incontrare Alec, il suo seduttore. Questo fatto accelera gli avvenimenti dell'intreccio e scatena una serie di eventi che alla fine travolgerà la misera Tess.‎

‎Austen Jane; Amato B. (cur.)‎

‎Emma‎

‎br. Pubblicato anonimo nel 1816, "Emma" appartiene agli scritti cosiddetti "della maturità" di Jane Austen. Tema centrale nel romanzo è il fraintendimento in amore. Emma, la protagonista, rimasta padrona assoluta della casa dove vive dopo il matrimonio della sorella, si trova a gestire il piccolo mondo che le ruota intorno con una buona volontà alquanto presuntuosa. Accolta in casa una giovane ragazza, Henriette Smith, Emma cerca di maritarla adeguatamente. Tra i possibili pretendenti sceglie per lei Elton, il vicario del paese, inducendola a rifiutare al con tempo l'offerta di Martin, un rispettabile agricoltore del luogo. Ma ogni piano salta quando in realtà si scopre che Elton, in fondo un arrampicatore sociale, voleva invece sposare Emma. Fra i tanti personaggi che la circondano, l'unico in grado di dire la verità a Emma, e di farle notare i suoi difetti e le sue debolezze, è l' amico Knightley, suo vicino e fratello maggiore del cognato. Alla fine sarà proprio lui a sposarla, mentre Henriette convolerà a nozze con il giovane Martin, precedentemente respinto. Anche in questo romanzo Jane Austen pone al centro della sua narrazione le atmosfere, i desideri e i vissuti della gentry inglese di inizio Ottocento, riuscendone a restituire gli odori e le dinamiche più profonde.‎

‎Dostoevskij Fëdor; Pacini G. (cur.)‎

‎I demoni‎

‎br. "Ma chi sono questi uomini, chi sono i 'demoni'? I demoni sono anzitutto 'uomini d'idea', come li definisce Bachtìn, cioè uomini posseduti, tormentati, divorati da un'idea, cioè da una concezione onnicomprensiva, onniesplicativa e onnirisolutiva della realtà, uomini che si credono in possesso della 'Verità', ma ognuno dei quali si è costruito una sua Verità' in una forma aberrante, distruttiva, catastrofica. In questi uomini - secondo Dostoevskij - si ritrova una caratteristica specifica ed esclusiva dello spirito russo: il russo è divorato da un'inesausta sete di verità ed è in grado di dedicarsi appassionatamente, fanaticamente al perseguimento dell'ideale da lui concepito, fino ad arrivare a ogni eccesso e a ogni estremo, compreso il sacrificio totale di sé." (Gianlorenzo Pacini)‎

‎Dickens Charles; Amato B. (cur.)‎

‎Il canto di Natale‎

‎br. È il più famoso tra i racconti natalizi scritti da Dickens, nel 1843. Un racconto che ha avuto la forza di attingere all'immaginario popolare e a sua volta plasmarlo con forza. Per esempio, il personaggio di Paperon de' Paperoni in inglese si chiama Scrooge McDuck, lo stesso nome cioè dell'"avaro cattivo e senza cuore" di questo racconto dickensiano. Scrooge è talmente cattivo e avaro da rifiutare anche il calore del Natale, per lui solo una perdita di tempo e di soldi. Sarà il fantasma del suo ex socio Jacob Marley a visitarlo per primo. Poi lo visiteranno altri tre spiriti, che gli restituiranno in rapida sequenza la visione del suo Natale passato (di quando cioè lui era un bambino solo e triste), di quello presente (quello del suo contabile Cratchit e del figlio in predicato di morte per la mancanza di cure adeguate) e infine del Natale futuro, quello della sua morte, che verrà accolta con derisione e freddezza da tutti i suoi conoscenti. È in questo momento che il vecchio avaraccio si pente dei suoi comportamenti e cambia finalmente registro, ravvedendosi e celebrando in modo adeguato lo spirito del Natale, con generosità e trasporto per gli affetti familiari.‎

‎Joyce James; Cavagnoli F. (cur.)‎

‎Un ritratto dell'artista da giovane‎

‎br. Un ritratto dell'artista da giovane fu scritto a Trieste nel 1914 e pubblicato nel 1916 negli Stati Uniti, nell'anno della Easter Rising, la sanguinosa insurrezione di Dublino. Noto in Italia e Francia anche con il titolo Dedalus, è un romanzo semiautobiografico in cui si descrivono gli anni formativi della vita di Stephen Dedalus, l'alter ego di Joyce. L'autore narra il risveglio intellettuale, filosofico e religioso di un giovane che comincia a interrogarsi e a ribellarsi contro le convenzioni irlandesi e cattoliche con cui è cresciuto. Alla fine progetterà di partire alla volta di Parigi per fare l'artista. È uno dei romanzi irlandesi più importanti perché è il primo ad analizzare i rapporti distorti fra la comunità irlandese e il dominatore inglese. Secondo Joyce, la situazione in cui versava l'Irlanda non era la conseguenza di un'integrità perduta o dell'annientamento della cultura tradizionale, come peraltro sosteneva Yeats, bensì l'aver fatto proprie idee che hanno mantenuto gli irlandesi sotto il giogo britannico.‎

‎London Jack; Sacchini S. (cur.)‎

‎Martin Eden‎

‎brossura Martin Eden, un giovane marinaio di Oackland, salva la vita a un ragazzotto della buona borghesia di San Francisco, Arthur Morse. Per ringraziarlo, questi lo presenta alla famiglia e alla sorella, Ruth. Tra questa e il giovane marinaio scatta subito un'attrazione vitale, ostacolata però dalle differenze di classe e quindi dalla prevedibile resistenza della famiglia di lei. Un po' per farsi accettare socialmente, un po' perché sinceramente affascinato da quel mondo borghese, Martin decide di affinare la propria cultura. Da giovinastro un po' rozzo, in anni di studio forsennato, si trasforma alla fine in scrittore: dopo un inizio puntellato di rifiuti (tra cui l'abbandono di lei), improvvisamente gli arride la fama. Il suo saggio filosofico, "La vergogna del sole", gli apre le porte dei circoli più esclusivi di San Francisco. Tutti si contendono la sua presenza. Anche Ruth decide di tornare sui suoi passi. Ma questa volta Martin Eden sente di non essere più interessato a lei. Non è più interessato alla vanagloria di quel mondo, a cui pure era riuscito ad accedere...‎

‎Schnitzler Arthur; Borri S. (cur.)‎

‎Doppio sogno‎

‎br. Vienna, fine Ottocento. Un coppia mondana: un medico e una donna bellissima. Dopo la confessione del sogno di un adulterio da parte di lei, il dottor Fridolin si ritrova tra le strade della capitale austriaca in avvenimenti oscuri e quanto mai onirici. Il sogno rappresenta, indubbiamente, il motore degli avvenimenti che si succedono in questa fortunatissima novella di Arthur Schnitzler. Esso innesca una crisi nella coppia protagonista della narrazione, ma si rivela allo stesso tempo terapeutico, in particolare nel momento in cui viene rivelato, comunicato, ovvero quando non appare più legato soltanto all'interiorità di chi lo sperimenta.‎

‎Pirandello Luigi; Micali S. (cur.)‎

‎Quaderni di Serafino Gubbio operatore‎

‎br. Chi volesse riassumere in due parole la trama si troverebbe certo in imbarazzo: il nucleo della storia è infatti una storiaccia passionale, che rimanda ai modelli del melodramma e del romanzo tardo-romantico replicati in tutte le possibili varianti dal romanzo d'appendice. Abbiamo un perfetto esemplare di femme fatale, slava, bellissima, tormentata e crudele, la solita donna "più tigre della tigre", il cui fascino funesto causa la morte di due uomini... Il punto è che quella fabula è assunta da Pirandello come una materia romanzesca da rielaborare in una direzione completamente diversa: la storiaccia c'è, con tutti i suoi stereotipi, ma è assunta come una materia grezza che il romanzo si incarica di anatomizzare, straniare, ridicolizzare, reinterpretare. In altre parole, Pirandello ci racconta una storia e contemporaneamente sviluppa una riflessione sulle possibilità della scrittura narrativa, conducendo a compimento la dissoluzione dei modelli romanzeschi tradizionali.‎

‎Defoe Daniel; Bibbò A. (cur.)‎

‎Moll Flanders‎

‎br. Nata nel carcere di Newgate, orfana, sposa del fratello, piccola apprendista cucitrice, giovane gentildonna, femminista ante litteram, e più grande ladra del suo tempo. Questo, e altro, è Moll Flanders. E prima ancora è una maestra del travestimento e dell'inganno, al punto che neanche il suo stesso nome è certo, anche quello è una copertura, un velo che ci impedisce di conoscerne la vera identità. Nel 1722, meno di tre anni dopo aver scritto Robinson Crusoe, Daniel Defoe dà alle stampe Moll Flanders: uno dei frutti principali della straordinaria stagione creativa di cui fu protagonista. "Defoe si aggira dovunque a Londra," scriveva E.M. Forster. Se Robinson prende il largo e diventa il più famoso naufrago della storia letteraria. Moll ci accompagna per le strade e le campagne inglesi. Nel suo picaresco pellegrinaggio la seguiamo in luoghi d'ogni genere e compagnie d'ogni risma: con lei entriamo nelle case della borghesia in ascesa, dormiamo nei letti di mercanti e truffatori, lasciamo Londra per concederci una gita a Oxford e saliamo a bordo di diligenze dirette nel nord dell'Inghilterra, ci innamoriamo di un bandito irlandese e veniamo deportati come schiavi nelle colonie americane della Virginia. Questa nuova traduzione si propone di portare alla luce la creatività verbale e lo stile oraleggiante di Moll, inarrestabile e sensuale narratrice.‎

‎Dostoevskij Fëdor; Prina S. (cur.)‎

‎Memorie da una casa di morti‎

‎br. Condannato a quattro anni di deportazione seguiti da sei di confino, nella colonia penale Dostoevskij si ritrovò a toccare con mano il male, non soltanto nella sua forma metafisica, ma nella sua espressione concretamente brutale; e soprattutto si ritrovò a toccare con mano la presenza di un abisso incolmabile tra sè, intellettuale nobile, e i detenuti comuni, il popolo. Pur privato dei suoi diritti di nobile, pur sottoposto alle stesse regole e privazioni, l'autore non fu mai riconosciuto compagno dei suoi compagni - si trovò sempre di fronte alla stessa solitudine che avrebbe accompagnato il Raskol'nikov di "Delitto e castigo" nella prima fase della sua permanenza nella colonia penale. E, tuttavia, Dostoevskij divenne anche conscio di una nuova forma di consapevolezza. "Di sicuro per me non è stato tempo perduto", scriverà al termine della condanna. "Se anche non ho conosciuto la Russia, certo il popolo russo l'ho conosciuto bene, come pochi credo lo conoscano." Molti dei protagonisti delle sue opere future hanno un loro prototipo negli individui incontrati durante la permanenza nella colonia penale. "Memorie da una casa di morti" si focalizza sull'analisi psicologica del forzato: pur essendo ancora lontano dalla ricerca "dell'uomo nell'uomo" che si svilupperà a partire dalle "Memorie del sottosuolo", Dostoevskij già si sta muovendo in quella direzione: è la psicologia del forzato quello che lo interessa.‎

‎Burnett Frances H.‎

‎Il giardino segreto‎

‎br. Al centro della storia, la vicenda di una bambina orfana, Mary, affidata a uno zio indaffarato e sempre lontano da casa. La prima reazione della bambina, appena arrivata nella villa dello zio, è di rifiuto. Non le piace niente. È scontrosa, capricciosa, scontenta. Ma a poco a poco grazie ai consigli di Martha, una giovane cameriera di origine contadina, la bambina scopre la bellezza dei luoghi intorno alla casa avvicinandosi così alla natura. Ed è sempre Martha a raccontarle una storia che colpisce la sua immaginazione. Esisteva un tempo un giardino, dove l'adorata defunta moglie dello zio amava stare e che per una tragica fatalità fu anche luogo della sua morte, per una caduta dall'altalena. Scosso dal dolore, lo zio decise di chiudere l'entrata del giardino, in modo tale che nessuno potesse più accedervi. Mary, a quel punto, si mette alla ricerca del giardino segreto. È vero, tutti i bambini hanno sempre un luogo segreto, accessibile solo a loro. E talvolta ai loro amici più intimi. Ma in questo caso no, il giardino segreto esiste davvero. È solo da trovare! In questa ricerca, che evidentemente è metafora di una ricerca interiore, la bambina troverà una serie di alleati che l'aiuteranno, tra cui un vecchio burbero giardiniere e due altri bambini: il fratellino di Martha, Dickon, e Colin, anche lui orfano di madre, figlio dello zio e quindi suo cugino...‎

‎De Roberto Federico; Lunari L. (cur.)‎

‎I viceré‎

‎br. "I Viceré si iscrive a mio avviso nel capitolo delle grandi saghe che con la potenza di un affresco narrano alcuni decenni di storia attraverso le vicende di una famiglia, di una stirpe, di un ceto sociale, assunti come monade del mondo che li circonda. [...] I Viceré è una disperata, sofferta, dolorosa confessione. La confessione di un essere umano che si identifica totalmente con una precisa società, e ne racconta i fatti e i misfatti con una oggettività insistita e impietosa; come un serial killer che una volta preso e smascherato svuota finalmente il sacco dei suoi delitti, rivelandone addirittura di insospettati. [...] I Viceré è dunque davvero un lungo, dolente monologo. Dal suo senso più profondo possono anche distrarre i fatti, i conflitti, i personaggi che ne animano le pagine, e che nel romanzo tengono desta l'attenzione, incuriosiscono, e addirittura appassionano. Ma il più autentico filo conduttore è quello: il dolore, forse anche la disperazione, che ne fanno il sofferto epicedio di questa società di naufraghi della Medusa, atavicamente impotente, alla quale l'autore è atavicamente legato e alla cui sorte si immola." (dalla prefazione di Luigi Lunari)‎

‎Woolf Virginia‎

‎Orlando‎

‎ill., br. Orlando è stato scritto nel 1928 e dedicato alla poetessa (e grande giardiniera) Vita Sackville-West, di cui per un certo periodo Virginia Woolf fu amante, tanto da far dire al figlio di Vita Sackville-West che questo romanzo è «la più lunga lettera d'amore della storia». Al centro della narrazione le mirabolanti avventure di Orlando, giovane e melanconico cortigiano dell'epoca di Elisabetta I, il quale nel corso di quasi quattro secoli non solo si troverà a vivere diverse vite, in varie e suggestive epoche storiche, ma anche a cambiare sesso, diventando così una donna, dopo un sonno di sette giorni consecutivi, in quel di Istanbul. Aggregata a una carovana di zingari, avrà modo poi di tornare a Londra, rivivendo così dapprima le atmosfere di inizio Settecento, dei tempi della regina Anna, e in seguito del Romanticismo, fino ai primordi degli anni venti del Novecento, sempre all'inseguimento del vero amore e del senso profondo della poesia.‎

‎Verne Jules‎

‎Ventimila leghe sotto i mari‎

‎ill., br. Scritto nel 1870, il romanzo di Jules Verne, tra i più celebri dello scrittore francese, è stato ripreso nel corso del Novecento da innumerevoli adattamenti televisivi e cinematografici. Pensato come il primo volume di una trilogia, fin da subito il romanzo accese l'immaginazione dei contemporanei, per la straordinaria visione di un sottomarino in grado di esplorare il fondo dei mari. Una nave, difatti, l'Abraham Lincoln, viene incaricata di catturare un misterioso mostro marino. Nell'equipaggio spiccano il naturalista, professore Aronnax, il servo Conseil e il fiocinatore Ned Land. Travolti da un'ondata, i tre vengono raccolti proprio dal "mostro marino", il Nautilus, guidato dal misterioso capitano Nemo, un uomo che rifugge il consesso civile, si schiera talvolta a sostegno degli oppressi e peraltro si sente un perseguitato. Insieme al capitano Nemo, avranno modo di percorrere in lungo e in largo gli oceani, alla riscoperta delle rovine dell'Atlantide perduta e lottando contro piovre gigantesche, fino al sorprendente finale.‎

‎Zola Émile; Salvatore L. (cur.)‎

‎Lo scannatoio (L'assommoir)‎

‎br. Settimo pannello del ciclo dei Rougon-Macquart, iniziato nel 1871 con "La fortuna dei Rougon" e che si concluderà venti anni più tardi con il "Dottor Pascal", "Lo scannatoio" (1877) è il primo "romanzo sul popolo che non menta, e che abbia lo stesso odore del popolo". Quando inizia a uscire sulle pagine del "Bien publique", nell'aprile del 1876, il romanzo viene immediatamente accusato di oscenità. Il successo è enorme, senza precedenti: trentotto ristampe nel 1877, altre dodici l'anno seguente. Inizia l'era dei bestseller. Per Stéphane Mallarmé, il libro non è solo lo specchio di un'epoca di ricerca e rinnovamento, in cui l'arte si ritrova incapace di rappresentare e assecondare le convenzioni e le ipocrisie della gente perbene, ma è anche "un eccezionale esperimento letterario", in cui la "verità diviene la forma popolare della bellezza".‎

‎Carroll Lewis; Sanesi R. (cur.)‎

‎La caccia allo Snark. Testo inglese a fronte‎

‎ill., br. Lewis Carroll pubblicò «La caccia allo Snark» nel 1876. Un fantastico racconto epico nel quale i dieci protagonisti, i cui nomi iniziano tutti per B, spariscono, si dileguano, impazziscono, trovano se stessi percorrendo un'improbabile rotta attraverso un mondo fatto solo di nonsensi: un poemetto eroicomico concepito sul concetto della doppiezza, dell'ambiguità, dell'inafferrabilità. Lo stesso nome Snark coniuga in sé due animali tra loro molto distanti, eppure per qualche misteriosa ragione simbolicamente associabili: lo "shark" (lo squalo) e lo "snake" (il serpente). Lo Snark è il non-visibile, il non-rappresentabile, che tuttavia, con stupore e terrore, percorre tutta l'esistenza. In questo poemetto, destinato a diventare uno dei punti di riferimento del surrealismo, il lettore è messo di fronte allo sviluppo autonomo di dimensioni simultanee. Più volte sollecitato a dare spiegazioni sul senso di questo suo lavoro, solo una volta Carroll si limitò a dire che è un'allegoria sulla ricerca della felicità. Il poemetto è stato adattato in musical e a teatro ma ha ispirato anche episodi televisivi, videogame e filmati di animazione giapponese, oltre ad altri scrittori, quali Jack London («The Cruise of the Snark») e C.S. Lewis.‎

‎Schnitzler Arthur; Groppali E. (cur.)‎

‎La signorina Else‎

‎br. "Nei singoli uomini non si è verificata la benché minima trasformazione, non è accaduto altro se non che diverse inibizioni sono state spazzate via e che ogni specie di mascalzonate e furfanterie possono essere commesse oggi con un rischio relativamente minore, in ogni senso sia morale che materiale, di quanto non accadeva in passato. Inoltre si parla un po' più di cibo e di denaro." Così Arthur Schnitzler descriveva, nel 1924, la sua epoca, difendendo "Signorina Else" dalle critiche di coloro che la consideravano un'opera appartenente a un mondo "finito e sorpassato". In realtà, la vicenda della giovane donna, ospite della zia nel Grand Hotel di San Martino di Castrozza, che per salvare il padre dalla rovina economica deve mostrarsi nuda a un vecchio conoscente, è quanto mai sintomatica della lotta della dignità umana contro il potere del denaro. Ma soprattutto, in questo monologo-delirio, Schnitzler raggiunge i vertici della sua creazione artistica cadenzando, come in uno degli ultimi quartetti di Beethoven, il progressivo scivolamento dalla disperazione, al sonno, alla morte.‎

‎Wilde Oscar; Terrinoni E. (cur.)‎

‎Il principe felice e altre storie-Una casa dei melograni‎

‎br. Il libro include nove fiabe originariamente pubblicate in due raccolte: "Il Principe felice e altre storie" del 1888 e "Una casa dei melograni" del 1891. Se riguardo al primo volume Wilde stesso lasciò trapelare, ma non senza ambiguità, che si trattava di un libro per bambini, il secondo volume non era, a suo dire, rivolto "né ai bambini inglesi né a un pubblico inglese". In queste favole per adulti s'intravede lo spirito rivoluzionario che aveva portato l'autore a comporre negli stessi anni "L'anima dell'uomo sotto il socialismo": un atteggiamento che tramite il paradosso e la battuta di spirito, e anche l'argomentazione allegorica, vuole sovvertire le aspettative del lettore e al contempo minare la possibilità di letture tranquillizzanti. Ma le diverse storie qui raccolte del Principe felice, del Gigante egoista, dell'Infanta di Spagna, dell'Usignolo e la rosa sono anche le storie che Oscar Wilde raccontava ai figli: quindi favole educative, commoventi, attraverso le quali trasmetteva loro i suoi valori morali.‎

‎Fogazzaro Antonio; Rota Sperti S. (cur.)‎

‎Malombra‎

‎br. La protagonista indiscussa di questo grande romanzo d'amore e follia è la giovane, oscuramente affascinante, Marina Crusnelli di Malombra, ospitata dallo zio, il conte Cesare d'Ormengo, in una magnifica villa sul Lago di Como. Venuta in possesso di un autografo dell'antenata Cecilia, apparentemente portata alla morte dal marito, padre dell'attuale conte, si convince di esserne la reincarnazione e di avere l'obbligo di vendicarne l'assassinio. Quando alla villa giunge lo sconosciuto scrittore Corrado Silla, orfano di una cara amica del conte Cesare, i due giovani vengono subito travolti da un amore tormentato ma assoluto. Un amore destinato tuttavia, a causa della crescente pazzia di Marina, a essere trascinato verso un gorgo inevitabile.‎

‎Marcel A. Marcel‎

‎Oro‎

‎br. Lena ha tredici anni ed è in attesa che i nuovi genitori adottivi escano dall'ufficio della direttrice dell'orfanotrofio per portarla nella sua nuova casa. Vanda e Roman non sono riusciti ad avere figli e si sono costruiti una famiglia patchwork, accogliendo sei ragazzi molto particolari. Lena farà così la conoscenza dell'energica Piuma, perennemente a dieta; del misterioso Arnold, che sta chiuso in camera sua per giorni; di Memory, che "ricorda tutto tranne la vita normale"; di Pepe, bambina iperattiva, e del piccolo Okkio, cinque anni pieni di domande e curiosità. Non sarà facile per Lena adattarsi alla nuova realtà e all'idea che qualcuno possa prendersi cura di lei: sono state troppe le delusioni ed è convinta che, come le altre volte, i nuovi genitori la riporteranno all'orfanotrofio. Per questo decide di mangiare da sola, di non condividere i suoi pensieri e i suoi sentimenti, addirittura di tentare la fuga. Finché nella sua vita arriva uno strano ragazzo: Oro. Oro è allegro, curioso, dispettoso e Lena con lui parla, ride, discute, litiga. Un po' anche si innamora. Ma chi è questo misterioso ragazzo comparso nel pieno di una notte nel suo armadio e visibile solo a lei?‎

‎Schiefauer Jessica‎

‎Girls. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Kim, Momo e Bella, quattordici anni, sono inseparabili. Durante uno dei loro ritrovi serali nella meravigliosa serra di Bella, le tre ragazze assaggiano il nettare di un misterioso fiore e succede l'incredibile: i loro corpi subiscono una metamorfosi, perdono le forme femminili, diventano quelli di tre ragazzi. Maschi. Spaventate ed elettrizzate, Kim, Momo e Bella si precipitano fuori e corrono nella notte, sperimentando una sensazione mai provata: in questi loro nuovi corpi non sono più oggetto di scherno e di desiderio, nessuno fischia o rivolge loro commenti volgari. Sono quasi invisibili: libere e forti. Per un po' le tre amiche conducono un'eccitante doppia vita: di giorno, nei loro corpi femminili, subiscono le attenzioni verbali e fisiche dei compagni di scuola; di notte, nei loro corpi virili, frequentano una gang di teppisti incontrata nel parco. Mentre però Momo e Bella abbandonano presto questo gioco, Kim non può più farne a meno. La sua identità di ragazzo è come una droga. Tony, il capo della gang, ogni volta la trascina in imprese sempre più pericolose: l'adrenalina li unisce, li rende una cosa sola. Tony cerca sempre e solo la compagnia di Kim ragazzo, e Kim trae la sua linfa vitale da questa complicità così intensa. Il fiore, però, soffre per il costante prelievo di nettare e inizia a deperire. L'amicizia delle tre ragazze scricchiola e la notte il gioco diventa troppo pericoloso...‎

‎Montrucchio Alessandra‎

‎Forever young‎

‎br. Inverno 1981. Alex, ventun anni, deve lasciare precipitosamente la sua stanza in affìtto a Neukölln, quartiere povero di Berlino Ovest. In mano una borsa con tutti i suoi averi, a tracolla una chitarra. Erede di una famiglia ricca dal passato oscuro, Alex se n'è andato di casa a sedici anni e da allora vive come può. Chissà se troverà un posto per dormire, stanotte. E chissà se un giorno, mentre suona per strada, qualcuno lo noterà. Primavera 1982. Mia, diciassette anni, nella sua bella casa di Torino guarda dei videoclip con l'amica Chiara. E intanto si chiede perché non gliene importi niente di cantanti e attori, e perché con i coetanei si senta così spesso a disagio, quasi diversa da loro... poi parte il video di Wallness, il successo del momento. La canta Alex, che Mia finora non aveva mai visto. Adesso lo guarda. Lo guarda. Non smetterebbe mai. Estate 1982. S036, storico locale di Kreuzberg. Alex si prepara a salire sul palco e a dimenticare, per un po', i paparazzi, il music business e tutte le conseguenze spiacevoli della celebrità. Anche Mia si sta preparando al concerto: è in vacanza a Berlino con Chiara, e l'idea di vedere e ascoltare Alex dal vivo la riempie di timori: e se lui la deludesse? Accaldata e ansiosa, Mia esce sul retro del locale in cerca d'aria. E trova Alex.‎

‎Mastretta Ángeles‎

‎Strappami la vita‎

‎br. La bella e vivace Catalina sposa giovanissima il generale Andrés Ascensio, uomo potente e più vecchio di lei che ha militato nella Rivoluzione messicana e diventa poi governatore dello Stato di Puebla. Via via che il prestigio e le ricchezze del marito crescono, così come i suoi intrallazzi politici e il numero delle sue amanti e dei relativi figli, Catalina si ritrova sempre più sola e insofferente nella parte di moglie impeccabile di un politico senza scrupoli. E quando incontrerà il musicista Carlos Vives, la sua vita sarà travolta da una passione irresistibile come le note di un bolero dal titolo profetico, "Strappami la vita". Il romanzo è stato pubblicato precedentemente da Feltrinelli.‎

‎Cameron W. Bruce‎

‎Il viaggio di Buddy. Un'altra storia per umani‎

‎br. Questa volta Buddy pensa proprio di aver portato a termine il suo compito. E' stato un cane davvero speciale, ha vissuto molte vite e un'infinità di avventure, felici e dolorose, pur di stare accanto a Ethan, il suo amatissimo padrone. Gli ha fatto rincontrare l'amore di gioventù, Hannah, e ora, nella fattoria dove lei vive, Buddy può finalmente godersi la vecchiaia e prepararsi ad andarsene per sempre. Ma questo non è possibile: tra i cavalli, le anatre e il pericoloso pontile di legno che si affaccia sul lago, si aggira indisturbata la piccola Clarity, la nipotina di Hannah e Ethan, che sembra avere un sesto senso per ficcarsi nei guai. Con una madre assente e preda delle sue manie, Clarity è senza difese. Spetta a Buddy, di nuovo, accompagnarla nel faticoso cammino che la attende... Lo capisce quando si accorge di essere tornato cucciolo ancora una volta: Clarity è un dono di Ethan, e Buddy ha di fronte a sé un'altra, incredibile storia.‎

‎Dickens Charles; Fiorella L. (cur.)‎

‎Canto di Natale‎

‎br. Nella gelida notte della vigilia di Natale il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio. Ma è solo l'inizio: ben presto appariranno altri tre spiriti, per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?‎

‎Shakespeare William‎

‎Amleto‎

‎br. Tutta la Danimarca è in lutto: il re è morto in circostanze misteriose e suo figlio, il principe Amleto, non si dà pace. Soprattutto quando la madre Gertrude, dopo appena un mese, accetta di sposare il nuovo sovrano, Claudio, fratello del defunto re. Amleto tenta invano di reprimere l'indignazione e gli orribili dubbi che lo tormentano, finché una notte, sulle antiche mura di Elsinore, non si ritrova faccia a faccia con lo spettro del padre. E con una verità agghiacciante, che avrà conseguenze devastanti sulla sua vita e sul destino del regno. La giustizia, la vendetta, il dubbio e la follia nell'immortale capolavoro di William Shakespeare.‎

‎Pagano Flavio‎

‎Perdutamente‎

‎br. "Perdutamente" è un romanzo basato su una storia vera, che si svolge in una Napoli convulsa, sbandata. È la storia di una famiglia - tanto allargata quanto scombinata, i cui membri sono distribuiti in tre generazioni dai sei agli ottant'anni - che si trova ad affrontare un'emergenza comune della vita di oggi: assistere l'anziana madre e nonna che si sta ammalando di Alzheimer. Tutto comincia con un misterioso viaggio che la donna ha cercato di intraprendere. Viene recuperata alla stazione, in stato confusionale, e nessuno riesce a capire dove volesse andare, o da chi. È un piccolo mistero, sul quale si favoleggia: vecchi amanti, luoghi sacri del passato... La malattia si aggrava, la convivenza con la donna si fa ingestibile, ma i suoi familiari vogliono scoprire la destinazione di quel viaggio segreto, e così decidono di resistere. L'anziana donna, che dentro la sua mente è tornata bambina ai tempi del fascismo, diventa assoluta protagonista. Ed è l'occasione per un confronto struggente, dai risvolti esilaranti, che penetra nei lati più riposti del rapporto tra genitori e figli, mentre i ruoli si rovesciano. Ma i figli di oggi sono davvero capaci di essere genitori o sono "figli per sempre"? Tra latitanza e inefficienza dello Stato, mentre si consuma una delirante battaglia burocratica per ottenere la pensione d'invalidità, la famiglia riscopre il proprio senso. Finché spunta fuori la lettera che la donna aveva scritto prima di tentare invano di partire.‎

‎Melville Herman; Pirè L. (cur.)‎

‎Bartleby. Benito Cereno‎

‎br. In versione integrale, i più grandi classici della letteratura angloamericana in lingua originale. Le opere sono accuratamente commentate e riportano la biografia dei singoli autori.‎

‎Swift Jonathan; Pirè L. (cur.)‎

‎Gulliver's travels‎

‎br. In versione integrale, i più grandi classici della letteratura angloamericana in lingua originale. Le opere sono accuratamente commentate e riportano la biografia dei singoli autori.‎

‎Kafka Franz‎

‎La metamorfosi-Lettera al padre‎

‎br. Il dorso duro come una corazza, il ventre bruno solcato da nervature arcuate, e una miriade di zampe penosamente sottili che si agitano davanti ai suoi occhi: è così che il commesso viaggiatore Gregor Samsa si risveglia una mattina nel suo letto. Quello che sembra un incubo si rivela ben presto un'atroce realtà: durante la notte si è trasformato in un gigantesco scarafaggio. Divenuto uno dei simboli del Novecento, "La metamorfosi" incarna tutta la tragicità della condizione umana. Altrettanto feroce e memorabile è la "Lettera al padre", atto d'accusa di un figlio contro un padre distante e brutale.‎

‎Moscardelli Chiara‎

‎Volevo solo andare a letto presto‎

‎br. Ipocondriaca, ossessiva, maniaca del controllo e sfegatata di telenovelas brasiliane: del resto che cosa aspettarsi dopo un'infanzia trascorsa in un borgo hippy, senza tv, con una mamma fissata con la cristalloterapia, un padre non ben identificato e tanti amici che danzano in giro, spesso senza vestiti? È comprensibile che a trentacinque anni Agata Trambusti voglia avere il pieno controllo di ogni aspetto della sua vita e detesti qualsiasi fuoriprogramma. Inclusa la pioggia, e quella mattina si è messo a piovere sul serio, mentre in tailleur e chignon Agata varca il cancello di una villa sull'Appia per valutare alcuni quadri che il proprietario vuole mettere all'asta. Ma la pioggia non è niente rispetto a quello che la aspetta: in meno di un minuto la sua tranquilla esistenza si trasforma in un rocambolesco film d'azione, a partire dall'uomo misterioso - terribilmente somigliante a Christian Bale! - che Agata mette ko con due abili mosse di krav maga prima di darsela a gambe. Ma che cosa sta cercando quell'uomo? E perché le sta improvvisamente alle calcagna? Tra una fuga nei vicoli più sordidi di Barcellona, le minacce di uno strozzino di quartiere e un losco traffico di falsi d'autore, Agata dovrà per una volta dar ragione al suo psicologo e lasciarsi risucchiare dal vortice impazzito degli eventi. E delle emozioni. Perché sarà proprio questa la partita più dura.‎

‎Bomann Corina‎

‎L'eco lontana delle onde del Nord‎

‎br. Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro.‎

‎Sottili Eleonora‎

‎Se tu fossi neve‎

‎br. I fiocchi di neve quando si formano sono tutti uguali, ma quando poi cadono e si posano per terra sono uno diverso dall'altro, perché diversa è stata la loro vita di turbolenze e umidità. Così è probabile che i fiocchi di neve abbiano a che fare con noi molto più di quanto crediamo. Da due anni Jason disegna tutte le persone che incontra a New York, è una specie di progetto, o forse un metodo di ricerca. Deve ritrovare a tutti i costi la ragazza che lo ha fatto innamorare. L'ha vista soltanto una volta per due minuti, ferma di spalle, durante un flashmob di Charlie Todd in Grand Central, poi l'ha persa tra la folla. Zadie ha dodici anni, un manuale di sopravvivenza e una bussola. Mangia gallette, studia mappe e vuole andare al Polo Sud come Amundsen e Scott. Per allenarsi al freddo si immerge nell'acqua gelida della vasca da bagno tra cubetti di ghiaccio. Alice è arrivata a Manhattan dall'Italia. Sta scappando da due fidanzati, gemelli omozigoti, e dal capo, che la vuole licenziare, e spera che a New York sarà felice come Neil Armstrong quando ha messo il primo piede sulla Luna. Al momento però si sente più come uno di quegli astronauti che restano a beccheggiare in eterno nello Spazio, incapaci di tornare sulla Terra, di mandare messaggi o di volare verso altri pianeti. Sulla città si scatena la Tempesta Perfetta, la neve non smette di cadere, il vento soffia sempre più forte, i grattacieli e le strade restano al buio per un blackout. È a quel punto che i destini dei tre personaggi si intrecciano...‎

‎Sundquist Josh‎

‎Insegnami a vedere l'alba‎

‎br. L'amore è più di quel che vedono gli occhi. Will, pur essendo cieco dalla nascita, decide di frequentare un liceo pubblico, vincendo i timori della madre iperprotettiva. Inizia così un'esilarante tragicommedia: in mensa si siede sulle gambe di un compagno, una ragazza ha una crisi di nervi convinta che lui la stia fissando... Per riparare, Will si offrirà di aiutarla a scrivere un articolo su una mostra di Van Gogh: impresa difficilissima, perché a Will mancano totalmente il concetto di prospettiva, di colore, e Cecil deve spiegargli ciò che vede evitando qualsiasi metafora visiva. Quando a Will viene offerta la possibilità di affrontare un'operazione sperimentale che potrebbe ridargli la vista, il padre, medico, cerca di dissuaderlo perché i casi di successo sono rarissimi e le ricadute psicologiche spesso pesantissime. Ma Will decide di rischiare e le conseguenze, seppur inaspettate e difficili da superare, gli rivoluzioneranno meravigliosamente la vita.‎

‎Bomann Corina‎

‎Il giardino al chiaro di luna‎

‎br. Mentre la neve ricopre Berlino con il suo manto candido, la giovane antiquaria Lilly Kaiser osserva i passanti transitare davanti alla vetrina del negozio, in attesa di rientrare finalmente a casa. A un certo punto, però, un uomo anziano varca la soglia e le consegna un prezioso violino, sostenendo che le appartiene. Scossa da quella visita, Lilly apre la custodia e trova uno spartito dal titolo "Giardino al chiaro di luna". La curiosità cresce, insieme all'attrazione per quell'antico strumento. Con la complicità di Ellen, amica d'infanzia ed esperta restauratrice, e di Gabriel, affascinante musicologo, Lilly inizierà un viaggio che la porterà prima a Londra, poi in Italia, e infine nella lontana e selvaggia isola di Sumatra, sulle tracce di due enigmatiche violiniste scomparse molti anni prima. Quale segreto si nasconde nella storia del violino? Per quale motivo è finito nelle sue mani? E cosa ha a che fare tutto questo con lei?‎

‎Bocca Fioly‎

‎Un luogo a cui tornare‎

‎br. "Sempre così, ogni volta la stessa storia" pensa con rabbia Argea mentre guida veloce per le strade battute da una pioggia torrenziale. Le lacrime che le offuscano la vista, la musica alta, il movimento ipnotico dei tergicristalli. Poi, all'improvviso, una sagoma scura le si para davanti. Argea si risveglia in ospedale, accanto a lei c'è Gualtiero, il suo fidanzato, lo stesso che quella sera le ha dato buca per l'ennesima volta. Via via che la mente si snebbia, si fanno largo i sensi di colpa: ha investito un passante? Lo ha travolto con la sua auto? Solo qualche stanza più in là, nel reparto di terapia intensiva, Zeligo è in coma. Le uniche cose che ha con sé sono una carta di identità scaduta e la foto di un bambino. L'ispettore dice che si tratta di un rifugiato bosniaco, un senzatetto, probabilmente ubriaco. Nessuno viene mai a trovarlo. Spinta dai rimorsi e dall'inquietudine per una vita che non la soddisfa del tutto, Argea comincia a fare visita a Zeligo e, quando l'uomo finalmente si risveglia, scopre la sua straziante storia. È così che viene a contatto con un mondo sommerso, doloroso ma anche libero da ogni vincolo, che la attrae e la spaventa al tempo stesso. Determinata ad aiutare Zeligo, Argea non sa ancora che, proprio come hanno predetto i tarocchi, grazie a questo incontro tutto nella sua vita è destinato a cambiare.‎

‎Bennett Brit‎

‎Le madri‎

‎ril. Ambientato nella comunità nera della California del Sud, il romanzo d'esordio di Brit Bennett è un libro sull'amore, sui desideri, sulle luci e le ombre - scandagliate senza retorica e con coraggio - dell'essere madri. A narrarci la storia dei giovani, poi adulti, Nadia, Luke e Aubrey, sono "le madri", il cuore della comunità della Upper Room Chapel, che danno voce al coro senza tempo delle donne, a volte pettegole e spietate ma più spesso capaci di ascoltare le parole non pronunciate, di scrutare i segni dei tempi, di portare nel loro grande cuore il segno di un destino difficile. Nadia Turner ha diciassette anni, frequenta l'ultimo anno di liceo in un college di Oceanside, non lontano da San Diego, e porta nel cuore il peso insopportabile del suicidio della sua mamma, avvenuto pochi mesi prima. Nadia vive, o sopravvive, insieme al padre, uomo buono ma incapace di una relazione con lei, e nonostante tutto le ricordi il dolore e la colpa di sua madre, Nadia si ribella e guarda avanti, aspettando di sapere se è stata ammessa a una delle università cui ha fatto domanda e innamorandosi di Luke Sheppard. Anche lui, proprio come lei, ha qualcosa da dimenticare: figlio del pastore della chiesa che entrambi frequentano, era un campione nella squadra di football del college, ma una brutta frattura ha spezzato la sua gamba e la sua promettente carriera. La loro storia è emozionante e trasognata come tutti gli amori a quell'età, fino a che Nadia non rimane incinta, e le sembra che abortire sia la sola scelta giusta: è così facile, ogni ragazza oggi sa che è un diritto per il quale generazioni di donne hanno lottato. Nadia nasconde il suo segreto a tutti, compresa Aubrey, la nuova grande amica che condivide con lei il dolore di una madre perduta. Da giovani gli anni corrono veloci, senza quasi accorgersene Nadia, Luke e Aubrey diventano adulti: e quando Nadia torna a Oceanside per il matrimonio di Aubrey, l'ombra delle scelte compiute durante quella lontana estate in riva al mare cala improvvisamente su di loro come un debito da pagare, come una domanda che esige risposta. Una domanda bruciante: quando diventiamo adulti, è possibile sfuggire al peso delle scelte compiute dai noi stessi più giovani che siamo stati?‎

‎Niffoi Salvatore‎

‎Il venditore di metafore‎

‎ril. Ormai viviamo in un mondo di storie, di racconti, di fiction o, come si dice sempre più spesso, di narrazione. Viviamo in un mondo in cui tutto è narrazione. Ma se tutto è narrazione significa che, in fondo, non lo è più niente. Questa idea di narrazione continua e pervasiva ha qualcosa di finto, di artificiale. Se vogliamo ritornare a sentire il gusto autentico del racconto, il sapore incantato di quando le storie non erano come un'aria diffusa ma, veramente, servivano ad alleviare un peso insostenibile, quello della fatica di vivere, vale la pena raccogliere l'invito di Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu, il "venditore di metafore", e lasciarsi guidare dalla sua voce. Eccolo che è arrivato in piazza e promette avventure: "storie per grandi e piccini, mille storie in una sola, tutto il mondo in punta di parola!". Eccolo che si toglie la berritta, si fa il segno della croce, sale su uno scrannetto di sughero e comincia a raccontare. E quali storie ci racconta Agapitu Vasoleddu, noto Matoforu? Quella di un becchino che sta per andare in pensione e il suo ultimo lavoro è il completamento del suo primo: dopo quarant'anni deve sfossare i corpi di due vecchi sposi che si erano molto amati ed erano morti insieme, abbracciati. Scava, scava ma non li trova... E quella di Juvanna Gravegliu, fiore del fango con la paura dei topi, e di Tziu Ascanio Imbonora, che da contadino volle farsi pastore, e di Aloino Conca 'e Tavedda, inventore della "macchina cancellapeccati"... "Fame e lacrime, riso e vino nero per tutti! Avvicinatevi! Avvicinatevi, prego, non perdete questa occasione per ubriacarvi di parole!": in questo invito che suona arcaico ma contiene interi modernissimi universi e, soprattutto, mantiene ciò che promette, c'è il senso profondo del raccontare di Niffoi.‎

‎Moresco Antonio‎

‎L'addio‎

‎br. Il protagonista del romanzo è un uomo pieno di dolore, delicatezza e furore, chiamato a compiere una missione impossibile. Il mondo dei vivi e quello dei morti sono vicini, comunicanti, e si assomigliano tanto: sono entrambi fittamente popolati, con città piene di grattacieli e di quartieri in rapida espansione. Solo la luce è diversa. E c'è un'altra cosa, che però nessuno sa dire: quale dei due mondi venga prima. Il protagonista si chiama D'Arco ed è uno sbirro morto, pieno di dolore e di furore. È stato chiamato a compiere una missione impossibile. Deve tornare nel mondo dei vivi, nel quale fu ucciso, per fermare un massacro di vittime innocenti. Ma se il male viene prima, come potrà D'Arco invertire la spirale?‎

‎Martellato Anna‎

‎La prima ora del giorno‎

‎ril. Ambiziosa e determinata, a ventisette anni Zoe sa esattamente cosa vuole: diventare responsabile degli eventi nell'agenzia in cui lavora, dopo anni di studio e di gavetta. Mancano solo due settimane a una grande inaugurazione che sarà sotto i riflettori dei media: un'occasione unica per dimostrare che è lei la persona giusta per quel posto; e per mettere definitivamente in ombra il suo collega Nicolò, verso cui prova un'aspra rivalità. Per questo, quando una mattina si ritrova fra le mani un test di gravidanza positivo, il mondo le crolla addosso. È incinta. Incinta di un uomo non disponibile. Zoe non ha dubbi: è il momento sbagliato, il bambino sbagliato e, lei, una madre sbagliata. C'è solo una persona a cui può rivelare le sue paure: nonna Anna, da sempre sua confidente. Quella nonna esile come un giunco, ma forte come la terra da cui proviene: l'isola di Rodi, con le sue mura dorate e i fiori di ibisco che si arrampicano su ogni balcone. Ed è qui, fra minareti ottomani e cortili profumati, che la nonna condurrà Zoe sul filo della memoria: perché anche Anna ha un grande segreto da affidarle, un segreto che risale al settembre del '43, quando la guerra travolse l'isola, segnando per sempre il destino della sua famiglia... Dall'incrocio di due mondi distanti, Zoe si troverà a riflettere su molte cose prima di fare la sua scelta: c'è davvero un modo giusto di essere madre?‎

‎Murail Marie-Aude‎

‎Miss Charity‎

‎ril. Charity è una bambina. È come tutti i bambini, piena di curiosità, assetata di contatti umani, di parole e di scambi. Vuole creare e partecipare alla vita del mondo. Purtroppo, però, una ragazzina della buona società inglese dell'800 deve tacere, non mostrarsi troppo, salvo che in chiesa. Gli adulti che la circondano non fanno attenzione a lei, le sue sorelline sono morte. Allora Charity si rifugia al terzo piano del suo palazzo borghese in compagnia della servitù. Per non morire di noia, alleva dei topini nella nursery, veste un coniglietto, studia dei funghi al microscopio, impara Shakespeare e disegna incessantemente dei corvi, con la speranza che un giorno succeda qualcosa. Così comincia la vita di Charity Tiddler, ragazzina prima e donna poi che fa della libertà un principio di vita e in nome di questa sovverte tutte le regole borghesi della vita vittoriana.‎

‎Mannu Cristian‎

‎Maria di Ísili‎

‎br. Zia Borìca, che di neonati ne ha visti nascere tanti, capisce subito che quegli occhi così azzurri possono solo essere opera di un angelo o di un demonio. Sin da bambina Maria si distingue dal resto della famiglia: dalla madre vestita di scuro con lo sguardo fisso nel vuoto, dal padre che ha gli occhi neri più del camino sporco di fuliggine, dalla sorella maggiore Evelina che ha sempre un rosario in mano. Maria è ardente e sognatrice, e ha una dote speciale: sotto le sue mani il telaio è come un pianoforte, con cui dà vita ad arazzi meravigliosi, intrecciando sapientemente lana e rame. Un dono grazie al quale sembra destinata a un futuro felice, nel piccolo villaggio di Ísili, dove il vento che sferza le pietre delle case profuma di avena selvatica e rosmarino. Ma un giorno in paese arriva Antonio Lorrài, il ramaio, il gitano, bello come un principe delle favole sul suo cavallo nero. E per la prima volta Maria, che a sedici anni non ha mai baciato nessuno, si sente accendere come un fiore nel fuoco. Anche se Antonio sta per sposare la sorella Evelina, Evelina che lei ama profondamente, Evelina che aspetta un figlio da quell'uomo oscuro...‎

‎Murail Marie-Aude‎

‎Mio fratello Simple‎

‎br. Simple, 23 anni anagrafici ma 3 cerebrali, ha un fratello, Kleber, che vorrebbe difenderlo dal mondo ma soprattutto dall'istituto a cui era stato destinato dal padre. Quando i due fratelli trovano una sistemazione in un appartamento di giovani universitari Simple diventa il catalizzatore di tutti i sentimenti che muovono i suoi coinquilini.‎

‎Sereni Clara‎

‎Via Ripetta 155‎

‎br. Via Ripetta: una delle strade più centrali di Roma, in quello che fu una sorta di triangolo d'oro fra piazza del Popolo, piazza di Spagna, piazza Venezia. Pensate che allora fosse tutto chiaro, a disposizione di chiunque? No, perché il civico 155 è difficile trovarlo, situato com'è al di là dell'Ara Pacis, oltre piazza Augusto imperatore, nel piccolo tratto che tutti pensano appartenga già a via della Scrofa: bisogna spiegarlo bene perfino a chi guida il taxi, se è proprio lì che si vuole andare. Un tratto fuori fuoco nello stradario, e quella che si racconta qui è la storia fuori fuoco degli anni fra il '68 e il '77, cominciati all'insegna dell'utopia libertaria - compresa l'idea che per la libertà valesse la pena di stare a pancia vuota e di vivere alla meglio in case che cadevano a pezzi - e sfociati nel terrorismo prima, e poi nel riflusso del disimpegno, della Milano da bere, dei manager rampanti. Una storia vista con lo sguardo di chi ha vissuto da vicino molte cose senza mai esserne del tutto al centro, e dunque con la possibilità di testimoniare, dolorosamente, una memoria non chiusa. Ricordi in prima persona di anni raccontati poco e non sempre correttamente: perché il terrorismo non fu come molti ritengono la conclusione logica di quanto il '68 aveva seminato, ma fu invece la sanzione drammatica della sconfitta di molte speranze, un lutto pungente per chi aveva creduto e si era speso per farle germinare.‎

‎Harris Joanne‎

‎Chocolat‎

‎br. È martedì grasso quando nel villaggio di Lansquenet arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è l'emissaria di potenze superiori (o magari inferiori). La Céleste Praline, la sua pasticceria, ben presto diviene un elemento di disordine, soprattutto per il giovane curato Francis Reynaud. Il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. Chocolat è un romanzo pieno di vita, frizzante e divertente, ricco di personaggi indimenticabili e ricette paradisiache. Tradotto in tutto il mondo, è diventato anche un film di grande successo con Juliette Binoche e Johnny Depp.‎

‎Hardy Thomas‎

‎Via dalla pazza folla‎

‎br. A scarnirlo dalla meravigliosa tessitura in cui è intrecciato - scrive Attilio Bertolucci - il romanzo presenta la struttura semplice, quasi elementare, delle ballate popolari... O del melodramma, verrebbe voglia di aggiungere: non manca neppure il basso continuo del coro villereccio, con voci soliste che di tanto in tanto se ne escono fuori in effetti, per lo più comici, irresistibili. Ma come si fa a scarnirlo, se si è continuamente presi nell'incantagione della sua musica e dei suoi colori, nel suo tempo lento, bradicardico, con appena qualche accelerata convulsa nei momenti tragici?‎

‎Flaubert Gustave‎

‎L'educazione sentimentale‎

‎br. L'indolente esistenza di Frédéric Moreau, giovane inquieto e scontento, dalle vaghe ambizioni artistiche e sociali, si dipana attraverso esperienze deludenti e infelici. Una lenta usura, che non risparmia nemmeno l'amore tenero e profondo per Madame Arnoux, corrode inesorabilmente la sua sofferta e egotistica interiorità. Da qualcuno considerato il capolavoro di Flaubert, "L'educazione sentimentale" è una delle più amare denunce degli inganni e delle meschine velleitù della società borghese, è il romanzo del fallimento esistenziale di una generazione che non trova risorse contro l'ineludibile sentimento della propria disperante impotenza e mediocrità.‎

‎Voltaire; Moneti M. (cur.)‎

‎Candido-Zadig-Micromega-L'ingenuo‎

‎br. I romanzi di Voltaire sono accomunati da un filo conduttore: quello di un processo di formazione del protagonista che si compie attraverso molteplici esperienze, prima fra tutte quella della diversità. Tutti gli eroi di Voltaire sono grandi viaggiatori, per necessità o per curiosità, e tutti sono disponibili all'osservazione etnologica e alle discussioni filosofiche, politiche o metafisiche. Quest'esperienza suscita la riflessione: ciò che di cui all'inizio si era sicuri non appare più certo, cadono alcune preclusioni, gli orizzonti si allargano, il giudizio si fa più duttile e complesso, si afferma l'idea della relatività di ogni norma e giudizio e lo scetticismo, morale e metafisico, sostituisce il dogmatismo iniziale.‎

‎Fogazzaro Antonio‎

‎Piccolo mondo antico‎

‎br. La vicenda familiare di Franco e Luisa, in cui dramma politico e dramma d'idee si innestano perfettamente, si staglia dolorosamente sullo sfondo del risorgimento italiano, in un arco di tempo compreso tra l'eco non ancora sopito dei moti del 1848 e le scaturigini della seconda guerra di indipendenza, nel 1859, che avrebbe condotto all'unità d'Italia. Un'epoca in cui i sentimenti pubblici prevalevano sui privati e in cui la comune partecipazione a un alto ideale di vita collettiva garantiva all'individuo quell'equilibrio interiore che lo scrittore vedeva irrimediabilmente perso nel turbolento clima di fine secolo.‎

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