Professional bookseller's independent website

‎Guerre 39/45‎

Main

????? : 54,390 (1088 ?)

??? ??? 1 ... 751 752 753 [754] 755 756 757 ... 804 851 898 945 992 1039 1086 ... 1088 ??? ????

‎Lo spessore delle cose‎

‎brossura‎

‎Ferlini Vanes‎

‎Allegro ma non troppo‎

‎br. Storie realistiche, serie o semiserie, paradossali, con una vena d'ironia e un retrogusto talvolta amaro: come la vita del resto. Per questo i racconti della raccolta "Allegro ma non troppo" di Vanes Ferlini piacciono: perché parlano di noi, della nostra realtà in cui, dietro le gabbie del quotidiano scorrere del tempo, affiorano i desideri più profondi e veri che si rivelano d'improvviso e ci sorprendono nella loro immediatezza. Oppure è la vita stessa a stupirci e a mostrarci in modo inaspettato nuovi significati e nuove direzioni del vivere.‎

‎Ballestra Silvia‎

‎La nuova stagione‎

‎br. Si narra che la Sibilla, adirata contro le fate che ballavano con i pastori, avrebbe scagliato loro le pietre che divennero poi il paese di Arquata: pietre destinate a rotolare drammaticamente di nuovo, durante il terremoto. Le sorelle Nadia e Olga si sentono a casa proprio qui, in questa terra che si muove, e che scendendo dai Sibillini verso il mare si fa campagna. Qui il loro papà ha trascorso la vita lavorando la terra, per questo ancora oggi la famiglia viene trattata con rispetto. Ma adesso tutto è cambiato. L'amore e il lavoro le hanno portate lontano, i figli sono cittadini del mondo. La gente vuole fragole e susine anche a gennaio. È una nuova stagione. E, per loro, è tempo di separarsi dalla terra. Inizia per le sorelle un viaggio a ritroso, nella memoria, e uno reale, attraverso gli incredibili colloqui con i possibili acquirenti del terreno, ex mezzadri arricchiti o emissari di multinazionali della frutta; tutti maschi, tutti ambigui, tutti apparentemente incapaci di capire quanto male facciano le radici, quando bisogna tagliarle. È davvero tutto immutabile nell'avvicendarsi delle generazioni, dei raccolti? Possiamo ancora sperare di lasciare questo pianeta un po' migliore di come lo abbiamo ricevuto? Silvia Ballestra scrive un romanzo attualissimo e antico, come i luoghi dove è nata, cui dedica pagine di graffiante umorismo ma al tempo stesso piene della nostalgia e dello stupore di chi sente iniziare una nuova stagione.‎

‎Gagliardi Santi Marinella‎

‎Burrasca per tre‎

‎br. "Burrasca per tre" è ambientato ai nostri giorni in un piccolo incantevole borgo ligure. La protagonista è Emma, una scrittrice in cerca di tranquillità, e di una casa editrice che pubblichi il suo ultimo romanzo, l'avventura di suo nonno, un ragazzo del '99, nella Prima Guerra Mondiale. Emma, dopo un momento idilliaco, per un nuovo, inaspettato, amore, si trova coinvolta in eventi del tutto imprevisti: un personaggio ambiguo, un fatto di sangue violento, una pista terroristica, della droga nascosta in casa, una burrasca impetuosa, sconvolgono l'amenità del luogo e trasformano il suo quieto vivere con un susseguirsi di colpi di scena che la turbano profondamente. Burrasca per tre utilizza l'espediente del romanzo nel romanzo facendo procedere in parallelo la storia di Emma e alcune vicende storiche, peraltro reali, tratte da un diario di guerra scritto dal padre dell'autrice.‎

‎Twain Mark‎

‎Che cosa è l'uomo?‎

‎brossura‎

‎La Rosa Marilena‎

‎La sarta‎

‎br. La sarta Yumiko, protagonista del romanzo della docente siciliana Marilena La Rosa, non insegna ai suoi praticanti soltanto l'arte di cucire e ricamare perfettamente, ma anche l'arte di ascoltare parole e desideri, nonché l'arte di leggere "nei pensieri e in fondo ai cuori". Il piccolo mondo di Santa Maria della Scala, in cui si muovono la sarta Yumiko, la sua apprendista Saele, il Sindaco e tutti gli altri personaggi, è intriso di realtà e di sogno, di passato e di futuro. Il racconto si snoda su questo crinale, guidato da un'armonia interna che trascina il lettore e lo rende compagno di viaggio della miriade di personaggi caratterizzati da affetto ed ironia. La leggerezza di questo romanzo è costruita con arte, pazienza e fantasia ed è accompagnata dalla ricerca della bellezza, della bontà, della verità e dell'umanità.‎

‎Petruzzelli Stefano‎

‎Vera come la neve. Ediz. integrale‎

‎ril. Un mattino di fine novembre 2019, Vera Torneland, ricercatrice dell'Istituto Karolinska di Stoccolma, si sveglia nella neve, in compagnia di una renna, a trecento chilometri di distanza dal laboratorio dove lavora. Com'è arrivata fin là e soprattutto perché? Un uomo viene trovato cadavere sotto un ponte a Stoccolma e un altro scompare in una riserva naturale del Kazakistan. Sono collegati fra di loro? Chi ha ordinato quelle morti? Cosa hanno a che fare con Vera? Con l'aiuto di Axel, il vigilante conosciuto per caso e che apre una breccia nel suo cuore, Vera riesce a poco a poco a trovare risposta alle sue domande, ma solo un inaspettato finale le svelerà chi e perché ha messo in grave pericolo la sua vita.‎

‎Tognon Alessandro‎

‎Carbone. Storia di un'anima errante‎

‎br. Peter è ancora un bambino quando una terribile tragedia cambia il corso della sua vita: la perdita, il vuoto e lo sradicamento trovano espressione nel movimento, nel vagabondare da un luogo all'altro, alla ricerca di qualcosa o qualcuno da poter chiamare casa, di un rimedio a quegli incubi che infestano le sue notti, oscure presenze che lo lasciano inerme e indifeso. Bologna, Berlino, Colonia, Padova e le montagne della Valsugana si alternano componendo la trama di una vita difficile, porti sicuri per un'anima errante che nell'amore per Elisabetta e nell'amicizia per Francesco troverà momentanei attimi di conforto e felicità, in una realtà quotidiana dove la speranza di un futuro diverso sembra essere l'unico motivo per resistere a un destino altrimenti ineludibile. Il racconto di un'esistenza "normale" - fatta di momenti gioiosi, piccole e grandi tragedie, come ci fa notare Patrizio Martinelli nell'introduzione - che si snoda nel tempo e nello spazio. E proprio lo spazio, tra grandi città e luoghi del privato, diventa a sua volta protagonista del romanzo, palcoscenico di una vita, di quell'infraordinario caro a Perec in grado di rappresentare l'esistenza di ciascuno di noi.‎

‎Bevilacqua Alberto‎

‎Lui che ti tradiva‎

‎br. "Tu che mi ascolti" fu il saluto terreno che Alberto Bevilacqua diede alla madre Lisa da poco scomparsa. Ora lo scrittore torna a quell'idelae colloquio certo di poterle confessare i segreti che non ha mai potuto svelare per non turbarla nel suo male depressivo. Protagonista di questa narrazione è un figlio non voluto dal padre, "il Mario", affascinante ufficiale dell'aviazione durante la dittatura, donnaiolo impenitente, che solo nell'umiliazione delle ritorsioni subite dopo la guerra trova la via della propria coscienza. Ed è allora che il figlio, già costretto dall'immaturità del genitore a divenire precocemente adulto, può diventare, standogli accanto, sinceramente il padre del proprio padre.‎

‎Fois Marcello‎

‎Quasi Grazia‎

‎br. Nuoro, 1900. Grazia non ha neppure trent'anni quando decide di trasferirsi a Roma con il marito. La città eterna sembra chiamarla, o forse sfidarla: contro il parere della famiglia, la giovane Deledda si getta a capofitto nel mondo. Stoccolma, 1926. È il pomeriggio che precede la consegna del Premio Nobel: in una camera del Grand Hotel, marito e moglie si confrontano con tenerezza, entrambi stupefatti, su come sia possibile che la vita li abbia condotti alle soglie di quel giorno glorioso. Roma, 1935. In uno studio radiologico, un medico cerca di trovare le parole esatte per comunicare a una donna (che proprio delle parole ha fatto la sua forza) la ferocia del male che di lì a un anno la porterà via. Marcello Fois illumina tre momenti decisivi della vita dell'autrice di "Canne al vento", consegnandoci una storia di vocazione imbattibile, di tenacia assoluta, di fede cieca nel potere della scrittura. Un omaggio appassionato a un'autrice troppo a lungo sottovalutata, che letta oggi rivela tutta la sua dirompente contemporaneità.‎

‎Gordimer Nadine‎

‎Storia di mio figlio‎

‎brossura Uno studente, marinando la scuola, si imbatte nel proprio padre, verso il quale nutre un grande rispetto, mentre sta uscendo da un cinema con una donna. Un contrattempo comune: ma suo padre non è un uomo comune e la famiglia minacciata dalla relazione non è una famiglia comune. E' la storia d'amore tra un uomo e due donne, tra padre e figlio, tra una famiglia e qualcosa di ancora più esigente: l'amore per la libertà.‎

‎Balzano M. (cur.); Biondillo G. (cur.)‎

‎L'agenda ritrovata. Sette racconti per Paolo Borsellino‎

‎br. Un filo resistente lega gli uni agli altri i racconti di questa antologia: un'agenda rossa. Si affaccia dalla pagina declinata in diversi modi, una volta ha i fogli strappati, un'altra è gonfia di biglietti di teatro, ma sempre intende ricordare quella appartenuta a Paolo Borsellino - che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci, scomparsa immediatamente dopo l'attentato mafioso del 19 luglio 1992 e mai più riapparsa. Sette autori, ciascuno con la propria storia, la propria sensibilità e la propria voce, riattualizzano con altrettanti racconti inediti, scritti appositamente per "L'agenda ritrovata", il nucleo dell'impegno di Paolo Borsellino e gli interrogativi ancora aperti a venticinque anni dalla strage di via D'Amelio - la verità negata, il bisogno di giustizia, la sottrazione indebita, il mancato ritrovamento, la resistenza della politica... Ci riescono senza il bisogno della cronaca dei fatti: ci riescono inventando storie. "Uno scrittore che fa il suo dovere," sottolinea Marco Balzano nell'introduzione, "è prima di tutto uno scrittore che scrive bene e che sa consegnare agli altri una storia. Volevamo un libro vivo, completamente calato nell'oggi, senza ulteriori mitizzazioni, senza altre ipocrite santificazioni, che sono servite soltanto a collocare in un olimpo inaccessibile chi apparteneva alla collettività e solo per questa si è sacrificato. La letteratura, invece, quando è letteratura, compie sempre un'operazione di avvicinamento". Un avvicinamento che è anche un viaggio da Nord a Sud - Helena Janeczek (Lombardia), Carlo Lucarelli (Emilia-Romagna), Vanni Santoni (Toscana), Alessandro Leogrande (Lazio), Diego De Silva (Campania), Gioacchino Criaco (Calabria) ed Evelina Santangelo (Sicilia) -, "un passaggio di testimone", scrive Gianni Biondillo ricordando com'è nato il libro, "per raccontare non tanto dov'eravamo alla morte dei due magistrati, ma dove forse siamo stati in questi anni, tutti noi: chi silente, chi indifferente, chi deluso, chi vigliacco, chi sempre e comunque, ostinatamente contrario, in prima fila".‎

‎Antunes António Lobo‎

‎Non è mezzanotte chi vuole‎

‎br. La storia si sviluppa nel breve lasso di tempo di un weekend, che la protagonista e principale voce narrante trascorre nella casa delle vacanze della sua infanzia in procinto di essere ceduta ai nuovi proprietari. Lei stessa confessa di essere tornata per guardarsi e ascoltare le voci dei suoi genitori. Ne nasce un intreccio di memorie solo apparentemente caotico che va a formare una genealogia degli affetti e ricostruisce minuziosamente gli universi familiari. Un fratello sordomuto nato da una relazione extraconiugale della madre, un altro fratello tornato dall'Angola, l'adorata amica d'infanzia, il matrimonio infelice, i sentimenti irrisolti, tutt'intorno una galleria umanissima di personaggi secondari e, come sempre nei romanzi di Lobo Antunes, oggetti e animali che assumono temporanee valenze antropomorfe per farsi a loro volta partecipi delle vicende umane.‎

‎Carlotto Massimo‎

‎Il giardino di Gaia. Con l'adattamento di Sergio Ferrentino‎

‎br. Gaia Convento Bruni è una donna con le idee chiare. Si è creata una sorta di mondo perfetto dove gestisce con mano ferma marito e figlio e il ruolo della famiglia in paese. Si ritiene una persona di buon senso e non si ferma di fronte a nulla pur di evitare che qualcosa possa turbare la quiete della sua esistenza. Quando scopre che il marito vuole lasciarla per un'altra, Gaia non si dispera ma reagisce per salvare il suo matrimonio. Non tanto perché ami alla follia il marito, ma perché nella sua visione del mondo la separazione non è ammessa. I progetti di vita reali sono stritolati dalle convenzioni e le persone cercano alternative nella doppiezza, nel replicare clandestinamente affetti e relazioni per reggere la condanna a un'ineluttabile infelicità. Gaia ne è consapevole ed è convinta che imporre il suo modello sia l'unica maniera per salvare le persone che ama. Il problema è che Gaia non fa sconti e soprattutto non si rende conto di essere circondata da vittime, anche se non del tutto innocenti. Famiglia, amiche e amici. E amanti. Questo è il mondo che Gaia riunisce nel suo giardino per testimoniare al paese la perfezione del suo modello.‎

‎France Anatole; Alessandrini R. (cur.)‎

‎Il giocoliere di Maria‎

‎br. Nella Francia del Medioevo, il giocoliere Barnaba di Compiègne decide di farsi monaco per cantare le lodi alla Vergine, ma ben presto si accorge che gli altri frati del convento scrivono trattati e li ornano di miniature, scolpiscono statue o compongono inni, mentre lui non sa fare nulla e si scoraggia fino al giorno in cui le sue assenze diventano frequenti. Insospettiti, i confratelli e il priore lo spiano dalle fessure della porta della piccola cappella in cui Barnaba è solito ritirarsi. Ciò che vedono li sconvolge. Lo credono impazzito e gridano al sacrilegio, ma in quell'istante accade qualcosa di imprevedibile che assomiglia a un miracolo. Nel racconto di Anatole France la leggenda cristiana si trasforma in un racconto popolare non privo di un tratto di sovversione, poiché consente al gesto profano di assumere anche un significato religioso, all'acrobazia di diventare preghiera e alla semplicità consapevole del proprio limite di trasformarsi in virtù. Con un testo di Albino Luciani.‎

‎Salgari Emilio‎

‎Le tigri di Mompracem‎

‎ill. Dalla foresta dell'India ai mari della Malesia. In questo romanzo entrano in scena Sandokan, la "Tigre della Malesia", in perenne lotta lontro gli inglesi guidati da James Brooke, lo "sterminatore di pirati", e poi Janez, il flemmatico portoghese dall'eterna sigaretta in bocca e Marianna, la "Perla di Labuan". Con le illustrazioni della prima edizione ad opera di Carlo Linzaghi.‎

‎Johnson Adam‎

‎La fortuna ti sorride‎

‎ril. Ingegnosi e ironici, sempre sorprendenti, i racconti che hanno conquistato una delle giurie più esigenti della scena letteraria internazionale sono una magnifica conferma del talento di Adam Johnson. Con tenerezza e sarcasmo le sue storie, unite dal filo conduttore della seconda possibilità che viene offerta a ognuno di noi, parlano d'amore e di perdita, di tecnologia e di politica, dell'amara sensazione di saper apprezzare le cose quando non ci sono più. Il corriere Ups alla ricerca della madre di suo figlio nella Louisiana devastata dall'uragano; il programmatore che, in seguito alla malattia della moglie, cerca conforto nella copia digitale del presidente assassinato; l'ex direttore di una prigione della Stasi che non si arrende al proprio passato; o la magnifica figura di Sun-ho, fuoriuscito dalla Corea del Nord che non riesce a venire a patti con la ritrovata libertà: per quanto diversi siano i loro destini, i personaggi creati dalla penna fulminante di Johnson sono tutti alla ricerca di un riscatto dal caos del presente e dalle ombre del passato, in un mondo che, nonostante la mole di informazioni, è più misterioso che mai.‎

‎Stifter Adalbert; Fiandra E. (cur.)‎

‎L'antico sigillo‎

‎brossura Sia per la tensione dell'intreccio sia per l'inconsueta trama fortemente erotica "L'antico sigillo" è una delle novelle più singolari di Adalbert Stifter, il maggior scrittore realista della letteratura austriaca. Costruito come una detective story, il racconto sollecita nel lettore una curiosità costante, talvolta morbosa per la sensualità che pervade le sue pagine. Il racconto, fortemente censurato dai contemporanei proprio per il suo erotismo, disegna una anomala geometria del tradimento, una storia di adulterio in cui il segreto circonda non l'amore illecito, ma il matrimonio stesso della protagonista che rimane celato sino al sorprendente finale.‎

‎Le storie salvano la vita? Quindici racconti di scrittori italiani‎

‎ill., br. È successo in quell'Argentina dove essere stranieri è la norma. Fra di loro tantissimi italiani. E successo in un quartiere povero e multietnico di Buenos Aires, Bajo Flores, ma avrebbe potuto succedere anche in una delle nostre città. E successo che qualcuno abbia risposto alla disperazione e alla violenza generate da povertà e emarginazione mettendosi ad ascoltare le storie della gente, raccogliendole. Il risultato in questi quindici racconti, in parte inediti, di scrittori italiani contemporane: Luisa Adorno, Marosia Castaldi, Vincenzo Consolo, Erri De Luca, Maurizio Ferrara, Silvia Giuberti, Lia Levi, Dacia Maraini, Moni Ovaia, Laura Pariani, Santo Piazzese, Fabrizia Ramondino, Mariangela Sedda, Maria Pia Simonetti, Aldo Zargani.‎

‎Nesi Edoardo‎

‎L'età dell'oro‎

‎br. 2010. Ivo Barrocciai, industriale fallito, scopre di avere un cancro. Caterina è una ragazzina esaurita perché il suo fidanzato ha pubblicato su Internet un video che li ritraeva in intimità. I due partono insieme perché Ivo vuole recuperare il suo sperma, congelato nel corso dei tentativi di avere un figlio con la ex moglie. Vorrebbe ingravidare Caterina e in cambio le darebbe il ricavato della vendita all'asta di una testina di bascon salvata dal fallimento. I due procedono come in un sogno in cui passato e presente si mischiano, raccontando il declino italiano e l'età dell'oro, un passato che non può più tornare. Un passato individuale, ma anche collettivo che assomma tutte le speranze degli italiani traditi dalla crescita industriale.‎

‎Blixen Karen‎

‎Il matrimonio moderno‎

‎br.‎

‎Codignola Matteo‎

‎Un tentativo di balena‎

‎br. Nella fantascienza arcaica succedeva spesso che uno scienziato mosso dalle peggiori intenzioni escogitasse un raggio, o qualche altra diavoleria, in grado di ridurre uomini e cose a fattezze minuscole. Forse alcune di quelle formule sono finite in mano a Roberto Abbiati, e forse Abbiati - scenografo, e regista di se stesso - ha deciso di sperimentarle su uno degli esseri più smisurati che abbiano mai posseduto l'immaginazione occidentale: Moby Dick. Di fatto, ha costruito una bizzarra macchina teatrale - una scatola di quattro metri per due, che contiene quindici spettatori - usando la quale il suo Ismaele racconta di Ahab, della Balena, e di quasi tutto il resto. Ma lo fa in quindici minuti. A colpire, qui, non è solo il tentativo di raccontare una vicenda enorme nel minore spazio e nel più breve tempo possibili - anche perché questa sembra essere una fantasia ricorrente, che ha sedotto autori come Stephen King e John Huston, Orson Welles e Joseph Cornell. A stupire è piuttosto il sortilegio di cui, percorrendo questo curioso libro, finiamo per cadere vittime. Dopo essere entrati nello spettacolo descritto dal racconto di Codignola e dai disegni di Abbiati, infatti, ci ritroviamo a esplorare un mondo in miniatura, ma completo in ogni sua parte: e scopriamo con una certa meraviglia di desiderare tutto, tranne l'antidoto capace di riportarci alle dimensioni usuali.‎

‎Grenier Jean; Pastura C. (cur.)‎

‎Isole‎

‎br. Pubblicato per la prima volta nel 1933, "Isole" è un piccolo atlante poetico-filosofico del senso e del sentire mediterranei. Composto dall'autore come un arcipelago simbolico delle solitudini umane, è il taccuino di un viaggio esistenziale, in cui è facile pensare a pagine di Melville, di Pascal, di Michelet, di Gide, ma anche ai classici del pensiero orientale, e riconoscere, in uno stile sobrio e d'intenso coinvolgimento, i temi che saranno al centro dei "saggi solari" di Albert Camus. Lo stesso Camus, prima giovane allievo, quindi, amico di Grenier, firma la prefazione all'edizione del 1959 del libro, e dichiara il ruolo cruciale che "Isole" e il suo autore hanno svolto nella sua formazione di scrittore.‎

‎Guerrieri Osvaldo‎

‎Curzio‎

‎br. "Curzio" è il romanzo della vita di Curzio Malaparte. La storia comincia nel 1933 a Lipari, dove il fascista Malaparte è confinato per attività antifascista, e si conclude nella primavera del 1957 nella clinica "Sanatrix" di Roma in attesa di una morte della quale tutti desiderano impadronirsi: i democristiani, i comunisti, i repubblicani, la Chiesa cattolica. Fra i due poli si espande la più clamorosa personalità di avventuriero, di narcisista, di rinnegato che abbiano conosciuto l'Italia e l'Europa: un "razziatore avido di cose e di prede" ebbe a definirlo il pittore Orfeo Tamburi che gli fu amico, uno dei pochi. Grande giornalista, a 30 anni Malaparte ha diretto il quotidiano La Stampa; è entrato nelle più sconvolgenti avventure del secolo: le due guerre mondiali, la macchina stragista del nazismo, la nascita del comunismo sovietico e di quello cinese, la conquista coloniale; ha scritto libri di enorme successo che hanno ferito la sensibilità comune, da Tecnica del colpo di Stato a Kaputt a La pelle. Non si notano che contraddizioni in Malaparte, uomo fragile dentro e forte fuori, pronto a tutti i compromessi pur di ricavarne un vantaggio. Sullo sfondo c'è il bel mondo italiano e parigino, c'è la vita nei giornali e nelle case editrici, c'è il cosmopolitismo artistico e diplomatico. E c'è l'Italia massacrata da un regime gonfio di retorica e di errori, protesa verso un futuro che, caduto il fascismo, sembra promettere soltanto violenza e vendette.‎

‎Williams Niall‎

‎Storia della pioggia‎

‎br. Ruth Swain, viso affilato, labbra sottili, pelle pallida incapace di abbronzarsi, lettrice di quasi tutti i romanzi del diciannovesimo secolo, figlia di poeta giace a letto, in una mansarda sotto la pioggia, "al margine tra questo e l'altro mondo". Un giorno è svenuta al college, e da allora, malata, trascorre le sue ore in compagnia dei libri ereditati dal padre. Romanzi, racconti e versi attraverso i quali si avventura su sentieri sconosciuti, apprende cose che pochi sanno: che Dickens, ad esempio, soffriva d'insonnia e di notte passeggiava per i cimiteri; o, ancora, che da giovane Stevenson aveva attraversato la Francia dormendo sotto le stelle, in compagnia di un'asina. Mentre la pioggia batte sul tetto della mansarda, Ruth rovista così tra i libri e legge e raduna attorno a sé tutto quello che può: la vecchia edizione arancione di Moby Dick della Penguin, la copia di Ragione e sentimento con il ritratto di Jane con la cuffietta in testa, le memorie del Reverendo, il bisnonno che nella sua mente assomiglia al vecchio Gruffandgrim di Grandi speranze, gli appunti di Abraham, il nonno, che anziché abbracciare la chiamata del Signore abbracciò quella della pesca al salmone, i quaderni da bambino su cui Virgil, figlio di Abraham e suo amato genitore, annotava con la matita le sue poesie. Storie che, come tutte le storie, si raccontano e si leggono per scacciare il male di vivere o, come nel caso di Ruth, per mantenersi ancora "al margine tra questo e l'altro mondo".‎

‎Manea Norman‎

‎La busta nera‎

‎br. Per imprecisati reati contro la morale, Tolea, cinquantenne eccentrico, è stato retrocesso da insegnante a portiere d'albergo. Mentre una splendida primavera all'improvviso invade Bucarest, turbandone la disciplinata routine, l'uomo decide di capire cosa abbia provocato, quarant'anni prima, il suicidio di suo padre. Chi è stato a mandargli la busta nera che lo spinse a quel gesto? Che cosa conteneva? Involontario motore di svelamenti e rivelazioni, Tolea viene trascinato in un mondo sotterraneo di organizzazioni clandestine, delatori timidi e archivi segreti.‎

‎D'Amico Masolino‎

‎Il giardiniere inglese‎

‎br. Lancelot "Capability" Brown (1716-1783) disegnò il paesaggio inglese, creando oltre 170 parchi sia per committenti privati sia per la Corte, che lo incaricò di sistemare i giardini reali di Windsor e di Hampton Court, dove diede vita a una felice armonia di specchi d'acqua, colline, distese erbose e suggestioni architettoniche dell'antichità classica che rievocavano le atmosfere di Nicolas Poussin e di Claude Lorrain e preannunciavano la sensibilità romantica. Masolino d'Amico, con la sua profonda conoscenza della letteratura e del gusto inglesi del Settecento, costruisce una trama raffinata e divertente, che ci conduce alla ricerca di questa singolare figura.‎

‎Il vangelo del terzo millennio‎

‎br.‎

‎Zweig Stefan‎

‎L'impazienza del cuore‎

‎br. Alla vigilia della Grande guerra, Anton Hofmiller, ufficiale dell'esercito austro-ungarico, conosce Edith, figlia di un ricco aristocratico ungherese. La ragazza, affetta da paralisi, provoca in Anton un ambiguo senso di pietà che lo spinge a farle visita quasi tutti i giorni. Scambiando questo sentimento per amore, Edith, aiutata dal potere persuasivo del padre, convince Anton a chiederla in sposa. Pentito, ma schiacciato dal senso di colpa, il protagonista scivola in comportamenti sempre più incoerenti, mentre sul loro destino si profila l'ombra della tragedia. Stefan Zweig compose questo suo primo romanzo tra il 1936 e il 1938, anni cruciali di cui la storia fatale e drammatica tra Anton e Edith rispecchia, come in una profezia, il tumultuoso e inarrestabile crescendo europeo, la rovina dell'intelligenza e dei sentimenti che in poco tempo avrebbe travolto l'intero continente.‎

‎Gaskell Elizabeth‎

‎Ruth‎

‎br. Autrice di romanzi di successo, amica di Charlotte Brontë e di molti altri scrittori della sua epoca, Elizabeth Gaskell ha da sempre occupato un posto d'onore all'interno della letteratura femminile vittoriana. In questo romanzo, la scrittrice narra la vita di Ruth, una giovane orfana che lavora come sarta. Quando la ragazza conosce l'aristocratico Henry Bellingham, la sua vita cambia: da lavoratrice umile e onesta si trasforma, agli occhi della società, in una fallen woman, una donna perduta, sconveniente e compromessa, che qualche tempo dopo darà alla luce un figlio illegittimo, avuto proprio dalla relazione con Bellingham. Inizia così un percorso di espiazione e perdita, di difficoltà e rinunce, di fragilità e forza. Perché Ruth vuole dare a suo figlio una vita migliore e non si scoraggia, nonostante il passato la perseguiti ovunque vada. Ruth è un romanzo commovente e di grande impegno sociale, attraverso cui l'autrice di "Cranford. Il paese delle nobili signore" si confronta con i temi complessi della condizione femminile e della perdita di status, che costringeva molte donne a vivere ai margini della società. Introduzione di Francesco Marroni.‎

‎Khalifa Sahar‎

‎L'eredità‎

‎br. Che eredità può attendersi chi è privato della terra-madre? La risposta si trova nei personaggi di questo straordinario romanzo, la cui protagonista è Zeinab - giovane antropologa newyorkese di padre palestinese e madre americana - che "ritorna" in una patria mai visitata prima se non nei sogni e nei racconti paterni. Sahar Khalifa accompagna con una mirabile scrittura la giovane donna nel suo viaggio dentro un mondo altrettanto desiderato quanto temuto che si rivela più complicato e conflittuale di come lo avesse mai potuto immaginare. Lo sguardo di Zeinab spazia sulla terra degli avi e sulle persone che incontra, tentando di catturarne il senso profondo per capire se stessa e comprendere finalmente l'eredità che le è destinata. L'inatteso risultato sorprenderà il lettore.‎

‎Voltaire; Crescenzi L. (cur.)‎

‎Il terremoto di Lisbona‎

‎br. Come concepire un Dio che prima profonde ogni bene ai figli che ama e poi riversa su di loro i mali a piene mani? Un Dio è venuto tra di noi a consolare la nostra razza afflitta; ha visitato la terra e non l'ha cambiata. E mentre stiamo qui a ragionare le folgori che si sprigionano dalle viscere della terra fagocitano, inghiottono Lisbona. Con una lettera di Jean-Jacques Rousseau.‎

‎Zucca Giovanna‎

‎Mani calde‎

‎br. Davide ha nove anni e non ne vuole sapere di andare a comprare le cose per la scuola, la mamma insiste e quel banale tragitto tra l'abitazione e il negozio si rivelerà fatale. In coma, nel sonno in cui è costretto, Davide sente e "vede" le persone distraendosi con le storie degli altri: storie di ospedale, di chiacchiere in corsia, di infermiere e lotte fra medici, come quel "dottore antipatico" che tenterà l'impossibile per salvarlo. Un legame speciale fatto di empatia e sensazioni destinate a durare si formerà fra il medico e il ragazzino: eppure il primo è un uomo schivo, scorbutico, bravissimo nel proprio lavoro ma incapace di gestire ogni genere di rapporti umani; l'altro è pieno di vita ma immobile su un letto. Una storia semplice, dall'emozionante lieto fine, è al centro di questo romanzo a più voci che dà spazio ai sentimenti e ai tanti diversi personaggi che si ritroveranno uniti di fronte alla sofferenza. Il dramma dei pazienti e del loro amore per la vita in un libro forte, tenero, poetico.‎

‎La Mattina Amedeo‎

‎L'incantesimo delle civette‎

‎br. Nell'estate del 1967 le Civette invadono Partinico. In questo paese siciliano vive Luca, un ragazzo di quattordici anni che odia i libri, la scuola e lo studio. Le sue uniche passioni, in una realtà senza stimoli, sogni e illusioni, sono il flipper e il calcio giocato su un campo spelacchiato conteso dai Mezzocuore, giovani semiumani e malfamati guidati dal mostruoso Saverio, chiamato Maciste. Contro questi selvaggi si battono Luca e la banda dei Signorini del quartiere bene, capitanati dal carismatico e affascinante Sasà. Sembra un'estate come le altre, ma improvvisamente arriva la troupe di Damiano Damiani con un cast stellare. Ci sono Franco Nero e, soprattutto, la perla del cinema italiano, la bellissima Claudia Cardinale. Luca se ne innamora perdutamente e non riesce a staccarsene. Il volo delle Civette è una scossa ad alta tensione per Partinico: le gonne delle ragazze si accorciano, i capelli degli studenti si allungano, gli affari dei commercianti esplodono, la mafia rimane a guardare fino a quando u Signuruzzu, il vecchio boss religiosissimo e anacoreta, scopre il vero tema del film. Entra in scena Liborio, un perditempo giocatore di carte, al quale viene affidato il compito di sequestrare Franco Nero. Luca scopre il piano e sogna di sventarlo per ritardare la partenza della Cardinale con la quale ha intrecciato un rapporto tenero, intenso, pieno di pulsioni erotiche adolescenziali. La storia, raccontata da Luca quarant'anni dopo, rimane in bilico tra sogno e realtà.‎

‎Ravazza Ninni‎

‎Il mare era bellissimo. Di uomini, barche, pesci e altre cose‎

‎ill., br. Ninni Ravazza ha scelto di vivere il mare sopra e sotto, come luogo della vita e dell'anima. In questo libro condivide la sua esperienza con tutti quelli che amano l'acqua salata e i suoi protagonisti, da Ulisse a Corto Maltese, alle sirene, ai pescatori. Si parla qui di tradizioni e di mestieri (il pescatore, il tonnaroto, il corallaro) che restano nel mito e che sono quasi estinti, di luoghi impregnati totalmente di storia e leggenda. In questo libro viaggiamo dalle isole Eolie a Scopello, da San Vito a Monte Cofano, a Trapani, alle isole Egadi (Favignana, Levanzo, Marettimo) allo Stagnone di Marsala (Mozia), ai banchi di Scherchi confinanti con la Tunisia, fino a Lampedusa. C'è un altro grande mito, però, che attraversa tutto il libro, ed è la giovinezza.‎

‎Tarchetti Iginio Ugo‎

‎L'innamorato della montagna‎

‎br. L'«innamorato della montagna» che dà il titolo a questo racconto di viaggio è una figura misteriosa e affascinante in cui Tarchetti si imbatté durante un viaggio nel Sud d'Italia, sulla strada tra Eboli e Potenza. Era inverno e un inizio di nevicata aveva obbligato i passeggeri della carrozza su cui lui si trovava, a fermarsi per una notte in una taverna sulla strada, tra montagne selvagge tagliate da gole e dirupi vertiginosi. Ecco che nel cuore della notte l'eco di una musica si fa strada tra i pensieri e il sonno del narratore, incuriosendolo e affascinandolo: «Chi poteva suonare a quell'ora? e in quel paese? A chi erano rivolte quelle melodie? giacché era facile comprendere - e non saprei come, e pure era facile - che esse erano dirette a qualcuno». All'alba, insonne, non può resistere e, sotto la nevicata divenuta intensa, si mette alla ricerca del misterioso suonatore, noto appunto in paese come l'«innamorato della montagna». L'incontro con lui e la storia della sua vita, che è quella del suo amore per Fiordalisa, capace di superare ogni limite e la più fervida immaginazione, segnerà per sempre il viaggiatore Tarchetti che alla fine del racconto dichiara: «Molto modificai le mie teorie sugli affetti, e incominciai coll'amar tutti, e coll'odiar più nessuno».‎

‎Volodine Antoine‎

‎Lisbona, ultima frontiera‎

‎br. Due amanti in procinto di separarsi si ritrovano a Lisbona per passare insieme gli ultimi momenti. Lei è una terrorista rossa, lui un agente della polizia tedesca che, per salvarla, le ha organizzato una fuga sicura in Estremo Oriente. I due non potranno più avere contatti per molti anni, forse per sempre. Ingrid però non vuole sparire dal suo mondo senza lasciare nessuna traccia di sé. Progetta quindi di scrivere un libro in cui racconterà, in un linguaggio criptato e incomprensibile ai suoi nemici, la sua esperienza della lotta armata. Così, all'interno di questa cornice, si inserisce un secondo libro che contiene a sua volta altri scritti, altri narratori e altri personaggi, «una sorta di antologia commentata di testi risalenti a un'epoca immaginaria, il Rinascimento», segnata dalla guerra e dalla dittatura. L'identità del narratore si frammenta in una pluralità di individui e di nomi, secondo quella pratica dell'eteronimia tanto cara a Volodine (non a caso il romanzo si apre nella Lisbona di Pessoa), che permette uno sguardo più ampio e profondo sulla storia, la politica e la letteratura. "Lisbona ultima frontiera" è al tempo stesso una storia d'amore e un'amara riflessione sull'uomo e sulla società, che tuttavia, pur delineando il più cupo degli orizzonti, riafferma ancora una volta la forza e la bellezza della libertà umana.‎

‎Villani Angela‎

‎Dammi mille baci e poi cento‎

‎brossura‎

‎Crainz Guido‎

‎Il sessantotto sequestrato. Cecoslovacchia, Polonia, Jugoslavia e dintorni‎

‎br. A distanza di cinquant'anni dal simultaneo manifestarsi dei movimenti di contestazione del '68 in tante parti del Vecchio continente, iniziamo forse a comprendere che per la sua storia successiva sono rilevanti soprattutto i rivolgimenti, i traumi e i processi che segnarono la Cecoslovacchia, la Polonia e altre aree dell'Europa «sequestrata» dall'impero sovietico, per dirla con Milan Kundera. Per molti versi quei rivolgimenti rappresentarono uno spartiacque: la conferma definitiva che il «socialismo reale» non era riformabile. I processi che attraversarono allora quest'area furono solo apparentemente stroncati a Praga dai carri armati del Patto di Varsavia e in Polonia da una brutale offensiva di regime che assunse violenti toni antisemiti, provocando l'esodo di una ricca comunità intellettuale e di una parte significativa degli ebrei rimasti nel paese dopo la Shoah. In realtà, pur nel modificarsi di prospettive e di visioni del mondo, si dipanano da allora alcuni esili e al tempo stesso straordinari fili che portano al 1989, passando per Charta 77 in Cecoslovacchia o per il Kor e Solidarnosc in Polonia. Eppure, in quel fatidico '68, i giovani, gli intellettuali e i rinnovatori di quei paesi, i sostenitori di un «socialismo dal volto umano», non trovarono nei movimenti studenteschi dell'Occidente quel solidale sostegno che sarebbe stato necessario. Né lo ebbero dai partiti comunisti europei. Perché? E perché in molte ricostruzioni storiche complessive ha prevalso spesso una sostanziale rimozione di questi aspetti? A queste domande e a questi nodi rispondono i contributi del libro: il saggio di apertura di Guido Crainz; quelli di Pavel Kolar, Wlodek Goldkorn, Nicole Janigro, Anna Bravo; e i documenti di studenti e intellettuali di allora, con le successive testimonianze di personalità come Jiri Pelikàn, Adam Michnik, Zygmunt Bauman.‎

‎Galton Francis; Martina G. (cur.)‎

‎Piccolo manuale di sopravvivenza‎

‎ill.‎

‎Acidini Luchinat Cristina‎

‎La lupa e il leone. Romanzo toscano al tempo della guerra di Siena‎

‎ill., br.‎

‎Lardner Ring‎

‎Tagliando i capelli e altri racconti‎

‎br. Americani frivoli e frenetici degli albori del Novecento; ingenua e maliziosa borghesia di provincia, cinici signoroni di città con in testa il mito inscalfibile di Hollywood, del denaro pigliatutto, del successo nello sport: sigari e bridge, bionde e baseball... i racconti di Ring Lardner riescono a renderne in pieno la forza. Ad esempio, Elliott: potrebbe essere il più forte battitore di baseball del mondo. Schianta gli avversari scagliando la palla come un missile verso le stelle. Poi, inspiegabilmente, rimane lì impalato e brucia decine di punti. D'altronde, è uno che si fa la barba, ridacchiando, in piena notte e a volte sembra pronto a sgozzare un compagno di squadra senza motivo. Altro bel tipo, il barbiere che rievoca - una miscela di epica e malignità - le bravate del bullo rappresentante di scarpe. Uno di quelli che si piazzano in bottega e tengono banco. Piccoli raggiri, lettere che seminano zizzania qua e là. Finché qualcuno non gli fa le scarpe con un sano colpo di fucile. O ancora, una coppia costretta a cambiare città. Non per via di un pluriomicida. Ma per lo schiacciante eccesso di "sollecitudine" con cui i nuovi amici, certi Stevens, si intrufolano in ogni incombenza. Non c'è angolo della vita - automobile, rasoio, casa, reggiseno, vacanze - su cui quelli non la sappiano più lunga. E non si intromettano cambiando tutto, come loro credono sia meglio, fino allo sfiancamento.‎

‎Leskov Nikolaj; Nori P. (cur.)‎

‎Tre giusti‎

‎br. Quando Nikolàj Leskóv è morto, nel 1895, Lev Tolstoj ha detto: "Il tempo di Leskóv deve arrivare, Leskóv è lo scrittore del futuro". A leggere questi racconti ("L'angelo sigillato", del 1873, "A proposito della Sonata a Kreutzer", scritto nel 1890 e pubblicato, postumo, nel 1899, e "L'uomo di sentinella", del 1887), si direbbe che quel futuro lì siamo noi. "Leskóv ci ha lasciato tutta una serie di racconti leggendari, al cui centro è la figura del giusto: raramente un asceta, quasi sempre un uomo semplice e attivo, che diventa santo, a quanto pare, nel modo più naturale del mondo." (Walter Benjamin)‎

‎Ritchie Jack‎

‎Il grande giorno‎

‎br. Han detto di lui che avrebbe potuto scrivere I miserabili in due paragrafi, perché l'arte della sintesi è una sua grande virtù. Hitchcock lo amava per questo, e per l'eleganza con cui ti avvince subito e ti spiazza sempre. Gli bastano pochi tratti per far vivere un personaggio; due frasi per catapultarti nella storia. Assassini per caso, killer professionisti, studentesse, cuochi, scrittrici, alcolizzati, cassiere, detective, ereditiere, maggiordomi e gigolò ci attirano in case confortevoli, nella cella di un carcere, in una tenuta di campagna, al tavolo di un locale o in vicoli bui, dove c'è stata una vittima, ci sarà presto, o magari non ci sarà. Ben non sa usare la pistola e chi gliela mette in mano se ne pentirà; fare jogging lungo la scogliera è salutare solo se tua moglie ti vuol bene. Mentire sul suo piatto preferito può salvare la vita a un condannato a morte, e il sesso con un altro non è la forma più pericolosa di infedeltà. E se la cassiera uccisa durante una rapina tornasse al mondo con l'unico scopo di redimere il suo assassino? E se il cugino dato per morto, unico erede del castello, ti rubasse le sigarette dal cassetto per farti capire che tanto morto non è? Nei racconti di Jack Ritchie non ci sono eroi, e il male è sempre relativo: prontezza di spirito, intuito, freddezza e una buona dose di cinismo sono armi vincenti nel gioco delle parti di una possibile realtà.‎

‎Bravi Adrián N.‎

‎L'inondazione‎

‎br. Morales vive con Clemente, un cane arancione, in una soffitta di Río Sauce. Un paese che prende il nome da un fiume e che, dopo un'inondazione, è diventato una distesa d'acqua disseminata di tetti. Tutti gli abitanti lasciano le loro case tranne Morales, che passa le sue giornate a percorrere il paese in barca, a mangiare fagioli all'osteria del Turco e a sorvegliare le mosse di un enorme caimano che si stabilisce nella stanza dei figli. Con l'andare del tempo, ha la strana sensazione che i luoghi non siano più dove li ricordava e che la mappa del paese si sia scomposta, a eccezione del cimitero sommerso dove riposa la moglie. Tutto potrebbe restare eternamente sul fondo del fiume, se su Río Sauce non gravasse la minaccia di una speculazione, e un gruppo di imprenditori, forse cinesi, non si apprestasse a comprare per poco il passato di una cittadina fantasma. Con la sua lingua incantata, Bravi racconta una vicenda a fior d'acqua, in cui tutte le grandi avventure umane, le minacce, le promesse e gli affetti avvengono nel calibrato silenzio di una vita sospesa.‎

‎Brautigan Richard‎

‎American dust‎

‎br. Pubblicato negli Stati Uniti nel 1982, quando Brautigan, lontano dai successi dei suoi primi romanzi, lottava contro depressione e alcolismo, "American Dust" racconta - in un continuo sovrapporsi di piani temporali - la difficile adolescenza della voce narrante: un ragazzo di tredici anni che cresce senza padre nell'Oregon del secondo dopoguerra, vivendo di piccoli espedienti. Finché, sparando alle mele in un frutteto con il suo fucile calibro 22, uccide accidentalmente il suo compagno di giochi e avventure, scoprendo così, nel modo più brutale, a quali conseguenze si vada incontro quando si decide di spendere i pochi soldi accumulati rivendendo vuoti di bottiglia per comprare dei proiettili, anziché un sano hamburger americano. Tra custodi di segherie perennemente ubriachi e strane coppie che vanno ogni giorno a pesca portandosi dietro un divano sul quale stare comodamente sedute, tra ragazzine che abitano nell'agenzia di pompe funebri dei genitori e famiglie che cambiano casa ogni sei mesi passando da una roulotte all'altra, Brautigan ci racconta, in pagine di dolorosa, sognante levità, il retaggio di violenza, paura, dolore che si annida nelle pieghe del sogno americano.‎

‎Paleari Alberto‎

‎La casa della contessa‎

‎br. Tornando da un'ascensione al Pizzo Crampiolo, Oreste inciampa nel proprio destino ed inizia a raccontare all'Angelo Sterminatore la propria storia.‎

‎Steiner Marco‎

‎L'ultima pista‎

‎br. 1980, otto dicembre. Mark David Chapman spara cinque colpi di pistola calibro 38 nella schiena di John Lennon. Bob Collins, giovane newyorchese di origine irlandese, in quello stesso giorno perde i genitori a causa dell'esplosione di un'autobomba. "Lennon aveva quarant'anni e aveva appena registrato "Double Fantasy", dedicato a suo figlio Sean e alla moglie Yoko Ono. Mio padre ne aveva trentanove e non mi aveva dedicato neanche cinque minuti della sua vita". Inizia da qui la storia di Bob, che un giorno decide di partire alla ricerca di un passato familiare del tutto sconosciuto, e di ricostruire la vicenda della bisnonna Louise, nata in Polonia e poi prostituta in Argentina. Nel suo viaggio incontrerà il marinaio Corto Maltese, il bandito Butch Cassidy, e altre persone, dal passato nebuloso e inquietante. Il viaggio in Patagonia sulle tracce della sua storia porterà Bob a misurarsi con personaggi avventurosi e luoghi affascinanti.‎

‎Rigoni Stern Mario; Cerrutti G. A. (cur.)‎

‎Quel Natale nella steppa‎

‎br. In questi racconti la scrittura di Mario Rigoni Stern, precisa e rigorosa ma in grado di chinarsi ad ascoltare le più minute sfumature delle vicende umane, rievoca e riporta in vita un mondo che sta irrimediabilmente scomparendo. È la forza di uno scrittore che ha trasformato la lucida testimonianza delle ultime disastrose guerre in indimenticabile lezione civile, ricostruendo le ragioni profonde dell'essere uomini e dello stare insieme. Il Natale emerge come rappresentazione del mondo più autentico che l'autore porta con sé, custode di quei valori umani che le sue pagine cercano di conservare e tramandare, e che diventa la chiave di riferimento con cui fronteggiare gli avvenimenti del presente.‎

‎Fiore Nunzio‎

‎Il figlio di Arianna‎

‎brossura‎

????? : 54,390 (1088 ?)

??? ??? 1 ... 751 752 753 [754] 755 756 757 ... 804 851 898 945 992 1039 1086 ... 1088 ??? ????