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De Maio Alberto; Satriano Dino
Il mio fratellone Tiziano Terzani
ill., br. Pisa, settembre 1957. Tiziano Terzani e Alberto De Maio si conoscono davanti al portone della Scuola Normale, pochi giorni prima del concorso per l'ammissione. Terzani aveva "fatto un salto" da Firenze, mentre De Maio era reduce da un lungo e faticoso viaggio dalla Calabria. È l'inizio, fatale, di un'amicizia straordinaria. Sollecitato dall'amico giornalista Dino Satriano, anch'egli a Pisa dall'anno successivo, Alberto De Maio per la prima volta racconta di quell'incontro e di quegli anni. Ne è nata una testimonianza di eccezionale valore: per il ritratto che ci consegna del giovane Terzani, dei suoi ideali e delle sue indecisioni, dei suoi interessi, del suo carattere; per l'atmosfera che restituisce di un momento storico ricco di fermenti e potenzialità; per la galleria di personaggi che in quei corridoi si conobbero e studiarono, discussero, fecero progetti e scherzarono. Un ricordo appassionato e commosso, una lezione di impegno civile, un racconto attualissimo. E soprattutto l'istantanea del grande Terzani, colto un attimo prima che decida di andare "a giro" per il mondo. Premessa di Angela Terzani Staude.
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de Man, H.
Jacques Coeur Argentier du Roy
This is a very good softcover copy in the original publisher's cream colored stiff paper wrappers simply printed in black and red. Pages uncut. Completely clean inside, just light toning outside. Text in French. Illustrated in black & white. 9" high X 6" wide, 267 pages. Bibliography.
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De Marchis Giorgio
Futurismo da ripensare
illustrazioni
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De Maria Amalia
Augusto Guzzo. La vita e le opere
brossura
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De Maria Carlo
Percorsi didattici di storia moderna e contemporanea. Dal Seicento alla vigilia della grande guerra
br. L'architettura complessiva del libro restituisce gli elementi essenziali della trasmissione culturale della conoscenza storica: periodizzazioni e visioni d'insieme, idee e passioni, lungo un filo conduttore che va dalla nascita dello Stato moderno e dell'idea di nazione fino alle origini della Prima guerra mondiale, intesa come cifra simbolica del Novecento. Nei profili storici che aprono i singoli capitoli sono contenute tutte le informazioni fondamentali per narrare alcune delle cruciali trasformazioni politico-istituzionali e socio-culturali della modernità. A seguire, gli "approfondimenti" che completano ciascun capitolo si concentrano sugli elementi di svolta e le conseguenze di lungo periodo, individuando i concetti-chiave, stabilendo connessioni tra dimensione locale e globale e, infine, intrecciando biografie e luoghi.
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De Maria Luciano
LA NASCITA DELL'AVANGUARDIA. SAGGI SUL FUTURISMO ITALIANO.
Marsilio, 1986. In-8, brossura, pp. 220. In buono stato.
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De Marini Annamaria
Emanuele Brignole e l'Albergo dei poveri di Genova
br. Sorto nel secolo che fu detto "dei Genovesi", quando la potenza e la ricchezza di Genova erano all'apice, l'Albergo dei Poveri fu istituzione caritatevole e reclusorio. La fantasia linguistica barocca lo definì "basilica di pietà" e "reggia dei poveri". Pensato e fortemente voluto da Emanuele Brignole (1617-1678), l'Albergo era amministrato secondo una rigida disciplina. Quando vi entravano, i poveri erano divisi in uomini e donne e avviati ai laboratori - i "lavoreri" - ove veniva loro insegnato un mestiere che avrebbero dovuto svolgere per la loro intera vita. Questa storia di carità e di lavoro è stata a lungo poco nota. Così come era poco noto, almeno prima degli studi di Annamaria de Marini, il profilo del suo fondatore Emanuele Brignole, ricchissimo membro di una delle famiglie più in vista del suo tempo, che, proprio in seguito al suo impegno nella fabbrica dell'Albergo, divenne bersaglio di aspre critiche e invidie. L'immenso spazio dell'Albergo dei Poveri, in parte in uso all'Università di Genova, resta tutt'oggi uno straordinario museo da riscoprire.
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De Martini Piero
Chopin. Le estati a Nohant
br. 1839, la dolce estate francese. Frédéric Chopin raggiunge George Sand a Nohant: per sette estati tornerà nella grande casa circondata da parchi e boschi, e lì comporrà le sue opere più alte, più toccanti, come la Berceuse e la Barcarola. È una stagione, questa, luminosa e torbida, malinconica ed eccitante, percorsa da fitti intrecci familiari, intimi e mondani. Ha inizio con l'incontro parigino tra la scrittrice e il compositore, prosegue con il loro sfortunato soggiorno a Maiorca - dove Chopin, ammalato, sperimenterà una visionarietà senza precedenti -, per arrivare ai pomeriggi e alle sere a Nohant, soli o circondati da un "piccolo mondo" di artisti con i quali conversare a lungo di musica e pittura, almeno fino a quando l'urgenza del comporre non costringe Chopin a chiudersi nella sua stanza e lì improvvisare, scrivere, cancellare e riscrivere. Ripercorrendo ognuno di questi passaggi, la narrazione di Piero De Martini, conoscitore quanto mai della vita e dell'opera di Chopin, torna incessantemente a un interrogativo finora poco indagato: quanto la relazione con George Sand e la vita a Nohant influirono sulla sua arte?
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De Martini Piero
Johannes Brahms. Autobiografia dell'artista da giovane
brossura Vienna, 1871. Al terzo piano di un appartamento al numero 4 di Karlsgasse, un «vagabondo senza indirizzo» ha trovato casa e concluso così, dopo i pellegrinaggi degli anni di formazione e dei primi successi, la sua giovinezza raminga. L'uomo si chiama Johannes Brahms e dieci anni dopo quel rigido giorno di dicembre decide di ripercorrere la sua vita, sottraendo i frammenti di una storia lontana e unica dalla nebbia della memoria. L'urgenza di raccontare porta alla luce un'infanzia trascorsa in una fatiscente dimora di Amburgo, cullata da una serena povertà e dall'amore dei genitori, ma anche schiacciata tra le aspirazioni paterne tradite e la terrificante mediocrità dei concittadini benpensanti; un micromondo complesso, abitato da un bambino pallido, destinato a diventare uno dei compositori più liberi e all'avanguardia del Romanticismo. In questa autobiografia impossibile, Piero De Martini dà voce alla giovane esistenza di un musicista eternamente in bilico tra classicismo e passione, tra struttura e sentimento. L'amore verso la letteratura; le idee migliori giunte con il lucido da scarpe in mano; la scoperta del sublime dopo aver toccato le vette e gli abissi dell'anima di Beethoven; le forti amicizie; l'impegno assoluto verso Robert Schumann, l'uomo che lo avrebbe perennemente legato a sé in una vertigine di venerazione e inquietudine; il Deutches Requiem, che cresce lentamente dentro il proprio autore «come succede con tutto ciò che è importante e vitale per noi stessi»: tutto nel giovane Brahms è permeato di musica. Quella di De Martini è un'opera immaginaria, rispettosa ed evocativa, capace di offrire al lettore un nuovo modo per avvicinarsi alla musica di Brahms: un racconto che, bilanciando realtà e fantasia, riesce a restituire l'inesprimibilità del genio, le note nervose e perfette, le percezioni violente di un nomade che trova infine il suo posto nel mondo.
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De Merolis Franco
D'Annunzio e la douce France
br. Il soggiorno francese 1910-1915 di D'Annunzio avviene nel momento in cui il paese d'Oltralpe vive un periodo culturale e artistico intenso, ricco di movimenti letterari e valori innovativi. Sono dunque gli interventi critici di autori prestigiosi come Théodore de Wizewa ed Eugène de Vogüé, o di René Doumic, professore ed Accademico, a riconoscere il valore europeo e a dare da subito il giusto rilievo alla personalità artistica e culturale di D'Annunzio, indicandolo come «un presagio certo del Rinascimento latino» nei confronti del proliferare delle letterature del Nord. Invitato come autore di prestigio nei convegni culturali, o in occasioni conviviali con altri celebrati scrittori, come in aprile 1910 in casa di Jacques Rouché, proprietario della «Grande Revue» e direttore dell'Opéra de Paris, viene accolto da scrittori di elevata autorevolezza, dapprima con riserve malcelate, in seguito con segni di approvazione incondizionata, in virtù della personalità, della cultura o della conversazione colta del poeta abruzzese, che lo portava a dominare da subito i suoi interlocutori di chiara fama, come André Gide, Henri de Régnier o André Suarès.
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De Merolis Franco
Gabriele D'Annunzio e la critica francese
br. Man mano che giungono in Francia le opere di d'Annunzio, le brumose prevenzioni che si addensavano sul poeta abruzzese iniziano a diradarsi e inizia per lui un cursus honorum prestigioso.Il soggiorno francese di d'Annunzio (1910-1915) avviene in un periodo culturale e artistico intenso, ricco di valori innovativi.Gli interventi critici di Theodore de Wizewa ed Eugène de Vogué gli aprono i convegni e i salotti prestigiosi della capitale e la sua personalità conquista i "maitres à penser" dell'epoca.
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De Michele Girolamo
Tiri Mancini, Walter Benjamin e la critica italiana
brossura
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DE MICHELI Mario
16 (SEDICI) LITOGRAFIE FABBRI.
Collezione Grafica d'oggi. Foglio OG, Macerata, s.d. (1966 ca.) In-4 gr., cartonato edit. con serigrafia a colori al piatto (picc. strapppi a un bordo), sovrac., pp.nn. 72, con un ritratto fotografico di Agenore Fabbri, una serigrafia a colori e 15 illustrazioni in b.n.: mostri gesticolanti, spinosi, aggressivi come li definisce De Micheli. Con note biografiche, mostre, premi conseguiti, cataloghi, critiche e cronache sull'artista scultore, pittore e ceramista (1911-1998). Bella edizione di 300 esempl. numer. Il ns. - 40 - è ben conservato.
书商的参考编号 : 61669
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DE MICHELI Mario
16 (SEDICI) LITOGRAFIE FABBRI. Collezione “Grafica d’oggi”.
In-4 gr., cartonato edit. con serigrafia a colori al piatto (picc. strapppi a un bordo), sovrac., pp.nn. 72, con un ritratto fotografico di Agenore Fabbri, una serigrafia a colori e 15 illustrazioni in b.n.: “mostri gesticolanti, spinosi, aggressivi” come li definisce De Micheli. Con note biografiche, mostre, premi conseguiti, cataloghi, critiche e cronache sull’artista scultore, pittore e ceramista (1911-1998). Bella edizione di 300 esempl. numer. Il ns. - 40 - è ben conservato.
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De Micheli Mario
Giovanni Cappelli
illustrazioni in nero e a colori
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De Micheli Mario
Le avanguardie artistiche del Novecento
ill.
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DE MICHELI Mario
MANIFESTI RIVOLUZIONARI. EUROPA 1900-1940.
In-4 (cm. 30), cartonato editoriale, sovracoperta editoriale illustrata, pp. 143, con 131 illustrazioni in bianco e nero e a colori nel testo. In allegato 2 grandi tavole ripiegate a colori, con fascetta editoriale, che riproducono manifesti dell’epoca. In ottimo stato (nice copy).
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DE MICHELI Mario - MARGONARI Renzo
I NAIFS ITALIANI. Volume 1: refazione di Cesare Zavattini. Volume 2. prefazione di Anatole Jakovsky.
In-4, 2 volumi, tela editoriale, sovracoperta, pp. 391;387, interamente illustrato a colori e in bianco e nero. In buono stato (good copy).
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DE MICHELI Mario, GIAN FERRARI Claudia (a cura di)
ARTURO MARTINI. Il gesto e l'anima.
In-8 (cm. 23.90), brossura editoriale, con alette, pp. 219, (1), con numerose illustrazioni, nel testo, in bianco e nero e a colori. Testo in italiano, francese ed inglese. Texte en français. Text in English. Catalogo della Mostra: Aosta, Centro Saint Benin, 7 Luglio - 1 Ottobre 1989. Etichetta al piatto posteriore. Minime abrasioni ai tagli; peraltro, volume in buono stato (good copy).
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De Michelis Cesare G.
L'avanguardia trasversale. Il futurismo in Italia e in Russia
br. Il futurismo ha avuto le sue manifestazioni più rilevanti in Italia e in Russia, e la storia delle loro intersezioni è dunque di primaria importanza; ma dietro alla complessa vicenda dei rapporti tra i due "futurismi", si cela una questione anche più intrigante, che tocca la nozione stessa di "avanguardia" (formatasi con l'impiego di un termine militare per significare le istanze di rottura e innovazione sia in campo estetico che in quello politico). L'agognata saldatura delle 'due avanguardie' fu un sogno che divenne dominante dopo il terremoto della prima guerra mondiale, col sovvertimento degli istituti politici tradizionali e il sorgere del bolscevismo in Russia e del fascismo in Italia. Allora, la questione del "primato" e delle "influenze", pur continuando a venire discussa soprattutto col metro artistico, ha acquisito una valenza metastorica, riversandosi retrospettivamente sul periodo d'oro del futurismo. La ricostruzione documentaria del dibattito scaturitone (con l'intervento, tra gli altri, di Marinetti e Majakovskij, di Gramsci e Trockij, di Cavacchioli, Prezzolini, Croce, Jakobson, Livsic e Chlebnikov) consente di far luce su uno snodo decisivo per intendere criticamente l'intera vicenda dell'avanguardia novecentesca: questo libro raccoglie un'ampia silloge di fonti originali, e porta un contributo essenziale alle celebrazioni per il centenario del futurismo, fuori da una prospettiva angustamente nazionalistica.
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De Michelis Cesare; Lupo G. (cur.)
Moderno antimoderno. Studi novecenteschi
ril. Una mappa del Novecento letterario italiano, che è al tempo stesso un bilancio storico, un'autobiografia intellettuale e il tentativo di costruire una sorta di anticanone. A un profilo critico d'insieme, che analizza il romanzo come genere della modernità e culmina nella critica al conformismo degli intellettuali, seguono ritratti di grandi scrittori che hanno attraversato il «secolo innominabile».
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De Michelis, Cesare
Letterati e lettori nel Settecento veneziano.
cm. 14,5 x 20,5, 264 pp. Saggi di ?Lettere italiane? 284 gr. 264 p.
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De Mori B. (cur.); Zecchinato P. (cur.)
Lo specchio e l'altro. La cura nel rapporto uomo animale
br.
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De Natale F. (cur.)
Il primato del dialogo. Esperienze filosofiche, letterarie e teatrali su silenzio, parola e ascolto
br. Riflettere sulla possibilità e sul senso di un dialogo "autentico", nel quale mettere in gioco se stessi confrontando la propria verità con quella di altri; recuperare il peso della parola, la sua potenza ordinatrice di mondi; riscoprire la necessità del silenzio e dell'ascolto come momenti essenziali alla crescita della propria esperienza del mondo. Questi gli obiettivi essenziali dei saggi che costituiscono il presente libro, nel quale linguaggi, sensibilità, formazioni differenti si ritrovano nella comune convinzione di affermare il "primato" del dialogo contro quel nichilismo che si colora della vacuità di parole utilizzate per pura funzione strumentale, a mero commento di immagini che ci annegano nello scorrere fluido e variopinto di una chiacchiera incessante.
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De Nicola F. (cur.); Marenco F. (cur.)
A trent'anni dal «congedo» di Giorgio Caproni. «Scendo, buon proseguimento»
br.
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De Nicola Francesco
Le lettere di Arnaldo Momigliano a Emilio Gabba. Ricostruzione di un rapporto culturale
br.
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De Nicolò M. (cur.)
Dalla trincea alla piazza. L'irruzione dei giovani nel Novecento
br. Il tema dell'irruzione dei giovani nella vita politica novecentesca si è presentato, nel dibattito pubblico, soprattutto in relazione a due momenti: il mito della giovinezza nel periodo fascista e, in ambito più generale, il movimento del 1968. Ripercorrendo le vicende del secolo appena trascorso, i saggi qui raccolti cercano di ricostruire, nei vari momenti storici, la continuità e le forme della loro presenza sulla scena politica. Quando "nascono" i giovani? O meglio: quando i giovani hanno avuto un ruolo attivo, hanno condizionato le scelte della classe dirigente, hanno influito profondamente nella cultura, hanno cercato di imprimere alla storia un corso che fosse debitore anche della loro partecipazione? Il tema è stato affrontato da autori di diversa formazione culturale e di diverse età anagrafiche, tenendo presente prevalentemente la realtà italiana ma non tralasciando comparazioni nel contesto generale della storia europea.
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De Nicolò M. (cur.)
Il pane della ricerca. Luoghi, questioni e fonti della storia contemporanea in Italia
br. La ricerca storica è un sistema che non può prescindere dal funzionamento di archivi e biblioteche, dalla preparazione del loro personale, dalle risorse di cui dispongono, dalla loro concreta gestione. In Italia la condizione in cui si trovano tali sedi è a un punto critico: risorse drasticamente ridotte, nessun ricambio del personale, formazione di professionalità dei giovani bruciata dalla mancata stabilizzazione; in questa situazione il mondo degli studi, che vive una parallela riduzione dei fondi di ricerca, rischia di dover svolgere la propria attività in modo sempre meno accurato. Ma questo volume non vuole essere solo un inventario di guai o solo una denuncia del sostanziale abbandono in cui versa il settore: intende rappresentare anche il punto di inizio di un dibattito e di un confronto su progetti e metodologie. Il pane della ricerca deve continuare a uscire dai forni, anche a dispetto di chi dichiara che con la cultura non si mangia.
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De Palma Rossella
Lo scrittore indignato. Sperimentalismo, erotismo e critica sociale in Luigi Malerba
br. La narrativa di Luigi Malerba (1927-2008), antirealistica e 'informale' ha intrecciato eventi storici, dimensioni corporali e un gusto del paradosso che lascia perplesso il lettore. In questo studio monografico (completato da un'utile antologia minima delle opere) il suo itinerario è ricapitolato intorno a tre nodi tematici: lo sperimentalismo, col quale Malerba ha messo in discussione le tradizionali forme del romanzo, in accordo con la poetica del Gruppo 63; l'erotismo, con la centralità ossessivamente assegnata al corpo e al sesso, come metafore della conflittualità delle relazioni interpersonali e del vuoto di una civiltà divenuta assurda; la politica, che anima le ricostruzioni storiche del Pianeta azzurro (1986) e delle Maschere (1995), con le loro allusioni alle trame occulte, allo stragismo, ai servizi segreti e alla massoneria deviata. Malerba è stato, infatti, il fustigatore delle colpe della società italiana di fine millennio: l'indignazione è la vera protagonista della sua intera opera.
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De Paola Silvia
Gli amori sofferti di Cesare Pavese
br. La figura femminile ha da sempre avuto un ruolo ambivalente per Cesare Pavese: dalla "donna dalla voce rauca" (Tina Pizzardo) alla "donna venuta di marzo" (Constance Dowling), esprime la ragione prima dell'esistenza e l'ultima speranza prima del suicidio dando voce ad un sentimento tanto autentico, quanto disperato. Attraverso un excursus letterario dell'opera pavesiana, dal neorealismo degli inizi fino al concetto di mito, si è analizzata la sua opera più cara, ovvero "Dialoghi con Leucò", al cui interno assume un ruolo significativo il dialogo "La belva". Infatti la figura della dea Artemide, protagonista della vicenda, chiarisce in modo suggestivo la percezione della creatura femminile per il poeta. Ci è sembrato, a questo proposito, di intravedere un collegamento tra "la belva" e le figure delle donne più importanti della sua vita.
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De Paoli Marco
Il soggetto eroico e il suo sguardo da lontano. Sul possesso e sull'oblio di sé
br. Il pensiero contemporaneo ormai da tempo ha fatto propria l'idea della relazionalità intrinseca all'uomo, sottolineandone la dipendenza e il bisogno dell'altro. La letteratura, l'arte e tutta la cultura insistono nel narrare dell'uomo spezzato e sofferente, bisognoso e manchevole, invischiato nei suoi conflitti psichici come nelle sue turbe amorose e magari supplice anelante a un'impossibile redenzione. Le conseguenze sociali di questa drammatica caduta sono evidenti. Retaggio ultimo della degenerazione e della banalizzazione della cultura romantica, il tipo umano occidentale è ormai la palese espressione della profonda crisi di un intero mondo che sembra irrimediabilmente volto al tramonto come lo fu l'impero romano eroso al proprio interno ancor più che dai barbari alle porte. Sostituita dall'avanzare della mera individualità reclamante i propri "diritti", è venuta meno l'idea stessa della libera sovranità dello spirito. Essa, fosse anche in mezzo alle macerie, va salvaguardata.
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DE PAOLI Maurizio MAFFEI Terzo (A cura di)
UN SECOLO DI MICROGRAFICA. Attraverso i calendarietti della Raccolta Coradeschi.
In-4 p., cartonato editoriale figurato, pp. 207, con numerosissime illustrazioni a colori anche a piena pagina nel testo. Inedita rassegna della più bella collezione privata di calendari attraverso i quali è possibile ammmirare i più importanti nomi della grafica pubblicitaria italiana del XIX e XX secolo quali: Dudovich, Mazza, De Bellys, Depero, Bocasile, Romoli, Pellegata. Edizione ordiginale. In ottimo stato (fine copy).
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De Paoli Paola Santocanale Giorgio
LUNA 20 ANNI DOPO.
Fabbri, 1989. in-4, cartonato editoriale, sovracoperta, pp. 235, con numerose illustrazioni a colori nel testo. In ottimo stato
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De Pascale Gaia
Qui non si canta al modo delle rane. La città nelle poetiche futuriste
br. All'inizio del XX secolo lo spazio urbano subisce una vera e propria rivoluzione. Questo testo si propone di analizzare i legami tra tali stravolgimenti e la prima delle avanguardie europee: il futurismo. A partire dal 1909, la scrittura diventa consustanziale allo spazio urbano, trasformandosi in quella che fu definita una "cosa stradale": la sintassi, la tipografia, i contenuti, gli espedienti retorici e linguistici. Tutto deriva dalla città e alla città ritorna, creando una spaccatura irreversibile con il passato. Se molti sono gli studi sul rapporto futurismo/metropoli dal punto di vista delle arti visive, Qui non si canta al modo delle rane, nel centenario della nascita del futurismo, si concentra (cosa assolutamente nuova) sul versante prettamente letterario della questione. Ma l'arte, l'urbanistica, l'architettura, la sociologia e la storia non possono stare fuori da un discorso su un'epoca controversa e straordinaria che ha eliminato qualsiasi diaframma tra arte e arte, e per sempre.
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DE PISIS Filippo
POESIE.
Vallecchi, Firenze, 1942. In-16 gr., brossura orig., pp. 170,(2). "Prima edizione accresciuta". Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 314: Piuttosto ricercato. Con lievi aloni ma un buon esemplare.
书商的参考编号 : 41250
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DE PISIS Filippo
POESIE.
In-16 gr., brossura orig., pp. 170,(2). "Prima edizione accresciuta". Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 314: “Piuttosto ricercato”. Con lievi aloni ma un buon esemplare.
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DE PISIS Filippo
PROSE E ARTICOLI.
Il Balcone, Milano, 1947. In-8 p., cartonato edit., pp. 181,(3), con 12 riproduz. in b.n. f.t. di opere dell'A. "Prima edizione". Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 315: Annunciato col titolo Testimonianze di un pittore'. Comprende testi già apparsi e scritti giovanili inediti. Piuttosto ricercato. Ben conservato.
书商的参考编号 : 12590
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DE PISIS Filippo
PROSE E ARTICOLI.
In-8 p., cartonato edit., pp. 181,(3), con 12 riproduz. in b.n. f.t. di opere dell’A. "Prima edizione". Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 315: “Annunciato col titolo ‘Testimonianze di un pittore’. Comprende testi già apparsi e scritti giovanili inediti. Piuttosto ricercato”. Ben conservato.
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De Poveda Giuseppe Eduardo
I doveri della sposa sonetti del Dott. AB. Giuseppe Eduardo De Poveda. Socio corrispondente dell'I e R. Accademia di scienze lettere ed arti D'Arezzo esegretario dell'Acc. dei Tegei di Siena alla nobil donzella Signora Fulvia Malavolta nel giorno delle sue nozze
[Lettera manoscritta - Nozze] Varese recente, -pp 6 di manoscritto + 20 pp stampate su carta grave, numerate da 9 a 28. Contiene consigli alla futura sposa, sull'educazione dei figli, l'economia domestica, la fedeltà coniugale il rispetto dei suoceri... Le prime pagine contengono invece versi anacreontici manoscritti, con dedica e firma presumibilmente dell'Autore. Ottimo esemplare. [f.78] Libro
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De Pretto Davide
Empirismo e interculturalità. Locke, Hume e i problemi delle differenze fra i popoli
brossura
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De Pretto Davide
Oriente assoluto. India, Cina e «mondo buddhista» nell'interpretazione di Hegel
brossura
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De Puydt, Raoul Maria
Felix de Boeck et les pionniers de l'art abstrait 1920-1930
Uitgeverij Snoeck/Editions/Publishers, In-4, cartonnage éditeur illustré en couleur, 127 pp. Avant-propos - L'abstraction - Kandinsky : du Blaue Reiter au Bauhaus - Mondrian et De Stijl - Het Overzicht - Sept Arts - Vouloir et les Lillois - L'avant-garde russe et les artistes révolutionnaires de Lotz - Moholy-Nagy et l'avant-garde ...
书商的参考编号 : 3695
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De Ranieri Oriano
La religiosità in Puccini. La fede nelle opere del maestro
ill., br.
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De Ranieri Oriano; Lubrani Mauro
Giacomo Puccini. Luoghi e sentimenti. Con CD Audio
ill., ril. Questo libro non è sofltanto un omaggio a Giacomo Puccini a 150 anni dalla sua nascita, ma anche una rievocazione della vita del maestro nei luoghi prediletti e attraverso le persone amate. Grande spazio viene dato alla formazione del giovane Puccini, prima che si trasferisca a Milano per completare gli studi musicali e ottenere i meritati trionfi, ai suoi rapporti con i familiari e, in particolare, con la madre Albina. Il volume evidenzia gli ambienti lucchesi e più in generale toscani, dove Puccini trascorse gran parte della sua esistenza e dove compose opere rimaste immortali. Così troviamo l'amatissima Torre del Lago con la variopinta compagnia di amici (in gran parte artisti); Lucca, che in Puccini suscitò sempre sentimenti contrastanti; poi ancora la Valdinievole, dove si ritirò a comporre la Bohème; Bagni di Lucca, dove lavorò alla Fanciulla del West e alla Turandot; Montecatini, dove, sulla scia di una moda inaugurata da Giuseppe Verdi, il maestro incontrava tutto il bel mondo dei musicisti, dei cantanti, dei compositori. Infine l'Abetone e Cutigliano, luoghi sia di relax che di febbrile lavoro per Puccini, che vi si rifugiava quando l'estate diventava insopportabile nella sua villa in riva all'adorato lago. Attraverso documenti, testimonianze e lettere si ripercorre la composizione di alcune delle principali opere del maestro e si evidenziano le sue grandi passioni: la caccia e i motori.
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De Ranieri Oriano; Lubrani Mauro; Tavani Giuseppe
Puccini e le donne. La famiglia, gli amori, la musica. Con CD Audio
ill., ril. Un libro sull'universo femminile che influenzò la vita privata e artistica di Giacomo Puccini, un universo sfuggente, circondato di un mistero indefinito. Gli autori svelano l'arcano non inseguendo il sentiero tortuoso eppure facile dello scandalismo, ma evidenziando il grande sentimento che animava l'artista nel corso dei suoi amori. Elvira, Sybil, Josephine e le altre - vera linfa vitale per le stupende creazioni di Puccini - appaiono in una prospettiva anche spirituale. Fu Elvira il grande amore della sua vita e Sybil Seligman non la sua alternativa, ma il suo completamento. Ma altre furono le donne che ebbero un ruolo di grande importanza nell'esistenza di Puccini, a partire dalla sua famiglia. Egli trascorse l'infanzia e la giovinezza in un ambiente pressoché femminile, con la madre e le sei sorelle. Il padre Michele, anch'egli musicista, morì quando Giacomo aveva soltanto 5 anni e la madre Albina Magi, vedova a 33 anni, dedicò l'intera sua vita al futuro del grande maestro e degli altri figli. La donna più importante per Puccini fu senza dubbio lei. Nel libro gli autori tratteggiano il profondo attaccamento di un figlio riconoscente per una mamma straordinaria. Ampio spazio è dedicato anche alle sorelle con le quali Giacomo ebbe uno stretto legame affettivo. Tra queste spiccano Ramelde, la preferita; Iginia; suor Giulia Enrichetta, superiora del monastero di Vicopelago, immagine vivente e richiamo delicato alla vita spirituale e al sentimento religioso.
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De Rensis Raffaello
Francesco Cilea
br.
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DE REYRAG
INNO AL SOLE, TRADOTTO DAL FRANCESE DA G.P.
[FERMO-PRIMA EDIZIONE] (cm. 18,7) bross. fittizia.-- pp. 84. Rara prima edizione italiana. rare sono le opere stampate a Fermo in questo periodo (FUMAGALLI). Lievissime fioriture ma ottimo esemplare.[f39] Libro
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de Ricci,Seymour
A Catalogue of Early Italian Majolica in the Collection of Mortimer L. Schiff
This is a very good hardcover copy bound in dark blue cloth ruled and titled in gilt. Completely clean inside and out. One small horizontal abrasion at the base of the spine, partly obliterating the date in Roman numerals. Limited edition of 250 copies. This is copy # 188. Top page-edge gilt. Preface by Seymour de Ricci. Some offsetting of black & white plates to facing text pages. One of the great collections of early Italian majolica formed during the first decades of the 20th century. 13" X 11", 111 pages. A beautiful production. This book will be securely wrapped and packed in a sturdy box and shipped with tracking.
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De Ridder, André
James Ensor
Les Editions Rieder, collection "Maîtres de l'art moderne", Paris, 1930. In-12, broché, 64 pp. - 60 pl. James Ensor, par A. De Ridder - Table des planches - Planches
书商的参考编号 : 1323
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De Rienzo Eugenio
Napoleone III
ril. Eugenio Di Rienzo indaga, anche attraverso una ricca rassegna di documenti mai pubblicati in edizioni italiane, la delicata e ancora molto dibattuta questione dei rapporti tra Napoleone III e l'Italia. Napoleone III esercitò una formidabile influenza in tutta Europa: la sua azione diplomatica in politica estera condizionò e favorì un nuovo equilibrio tra le varie potenze nazionali, che si sarebbe mantenuto sostanzialmente immutato fino al primo conflitto mondiale.
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