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Pontiggia Elena
Giovanni Lomi. Le trasparenze del Novecento. Ediz. illustrata
ill., br. La pittura di Lomi non ricerca la teatralità e ama soffermarsi su tutto quello che non è appariscente. I suoi paesaggi, le sue marine (che sono il suo soggetto più noto e più amato), le sue vedute della Vecchia Livorno, come quelle dei laghi lombardi, le sue campagne con greggi e pastori, i suoi angoli di cascinali dove qualche donna cuce all'ombra e nell'ombra, ci parlano di un'arte sommessa, che non persegue l'eloquenza o il clamore. Nell'ambito della tradizione macchiaiola della quale respira l'inclinazione al vero e la sincerità espressiva, Lomi si distingue per una particolare vocazione alla misura, evitando ogni tematica solenne, così come ogni aspirazione al sublime. Fondamentale, nel suo percorso artistico, resta la capacità di tradurre l'impressione in una rinnovata visione sintetica della realtà.
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Pontiggia Elena
Mario Sironi. La grandezza dell'arte, le tragedie della storia
ill. «L'arte non ha bisogno di riuscire simpatica, ma esige grandezza» ha scritto Sironi. Sono parole che si attagliano anche a lui, pittore di periferie inospitali eppure imponenti come cattedrali moderne. Futurista a partire dal 1913, Mario Sironi (Sassari 1885 - Milano 1961) negli anni venti ha espresso l'aspetto più duro della città e della vita contemporanea, ma insieme ha dato ai suoi paesaggi urbani la forza delle architetture classiche e alle sue figure la solennità dei ritratti antichi. Di una classicità moderna, è stato infatti uno dei maggiori protagonisti tra le due guerre: prima con il movimento del Novecento Italiano, che si forma a Milano nel 1922; poi con il sogno visionario di una rinascita dell'affresco e del mosaico. Amico personale di Mussolini e fascista della prima ora, Sironi ha dato forma nella sua pittura murale degli anni trenta alla dottrina nazionalistica e sociale del regime - non alle leggi razziali che non ha mai condiviso - ma il suo desiderio di ritornare alla Grande Decorazione antica gli era nato già durante la giovinezza trascorsa a Roma, quando, come diceva, passavano davanti ai suoi occhi «gli splendidi fantasmi dell'arte classica». Del resto la sua arte, potente e dolorosa, non diventa mai un'arte di Stato. La vita non ha risparmiato Sironi: la perdita del padre a tredici anni, le crisi depressive, la guerra; poi la miseria, la contrastata vicenda familiare, le polemiche sulla sua pittura, i ritmi di lavoro massacranti che gli minano la salute; la caduta del fascismo, il crollo dei suoi ideali politici e un'esecuzione sommaria evitata in extremis (grazie all'intervento di Gianni Rodari, partigiano ma suo estimatore); infine la perdita della figlia Rossana, suicidatasi a diciotto anni nel 1948. Tuttavia la sua pittura oppone alle tragedie dell'esistenza e della storia un'ostinata volontà costruttiva. Almeno fino alla stagione ultima quando Sironi, svaniti sogni e illusioni, dipinge città frananti e visioni dell'Apocalisse.
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Pontiggia Elena
Piet Mondrian scritti teorici. Il neoplasticismo e una nuova immagine della società
ill., br. Un documento imprescindibile per comprendere il pensiero e l'opera di un maestro fra i più grandi del Novecento. Nell'ottobre 1917 Piet Mondrian (Amersfoort, Olanda 1872 - New York 1944) pubblica sulla rivista "De Stijl" il primo articolo in cui definisce la sua visione del mondo e dell'arte, chiarendo gli ideali della tendenza da lui fondata, il neoplasticismo. Lo scopo della vita e della nuova pittura, scrive, è abolire il tragico. Una trentina di anni prima un altro artista olandese, Van Gogh, aveva portato il tragico nel cuore dell'arte moderna. Ora, quasi come un contrappasso, Mondrian aspira a un'arte libera dal dolore. Per far questo crea un linguaggio, basato unicamente sulla geometria e sulle linee rette, che si stacca dalla natura e dall'io e coglie le strutture dell'essere. Il volume, con un'introduzione di Elena Pontiggia, raccoglie gli scritti più importanti e rivelatori del padre del neoplasticismo, presentati in una nuova traduzione. Pubblicati tra il 1917 e i primi anni venti, i testi sono un documento imprescindibile per comprendere il pensiero e l'opera di un maestro fra i più grandi del Novecento.
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Pontiggia Elena
Storia del Novecento italiano. Poetica e vicende del movimento di Margherita Sarfatti. 1920-1932
ill., ril. In questo saggio, frutto di oltre vent'anni di studi, Elena Pontiggia ricostruisce la storia del Novecento Italiano, uno dei più importanti movimenti di ideali classici del XX secolo. Con un linguaggio chiaro e leggibile ne analizza la poetica, incentrata sulla volontà di ricomporre una forma solida e volumetrica. Racconta poi, con una mole di dati poco noti e un ricco apparato di immagini, l'avventura novecentista: le vicende di un piccolo gruppo di artisti, che si forma a Milano nel 1922 intorno Margherita Sarfatti, critica d'arte, e a Mario Sironi. Ricostruisce la storia delle mostre che nella seconda metà degli anni venti, in tutta Europa, hanno promosso il Novecento Italiano, accogliendo le opere di tanti grandi pittori e scultori, da Carrà a Casorati, da Wildt ad Arturo Martini, da Campigli a de Chirico, e molti altri ancora.
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Pontiggia Elena (a cura di)
Lo stupore nello sguardo. La fortuna di Rousseau in Italia da Soffici e Carrà a Breveglieri
illustrazioni
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PONTIGGIA Elena (a cura di).
LA LUCE E ALTRE COSE: MOMENTI DELL'ARTE IN LOMBARDIA, 1900-1990. Coordinamento e realizzazione di Alberto Longatti. Catalogo della mostra tenuta a Erba nel 1998.
In-4 (cm. 32), brossura, titolo al dorso, pp. XXXII, 143 p., con illustrazioni in bianco e nero e a colori. In buono stato di conservazione (good copy).
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Pontiggia Elena; Francioli Eva; Risaliti Sergio
Vissi d'arte
ill., br. Catalogo della mostra tenuta presso il Museo della città di Livorno dal 31 ottobre 2020. Oggetto dell'esposizione più di cento opere della Collezione Alberto della Ragione - oggi custodite stabilmente presso il Museo Novecento di Firenze - e della Collezione Giovanni Iannaccone, conservate a Milano. Due importanti collezionisti, di epoche diverse ma assai affini, accomunati da una straordinaria sensibilità e occhio critico, che ha permesso loro di raccogliere opere dall'importanza straordinaria di artisti molto noti al pubblico tra cui Carrà, Morandi, Guttuso e Vedova, senza tralasciare gli esponenti della Scuola di via Cavour (Mafai, Raphaël e Scipione) e altri protagonisti la cui opera ha segnato profondamente la nostra storia, come de Pisis, Rosai, Guidi, Birolli e tanti altri. Volume corredato da saggi critici e schede tecniche che aiutano a inquadrare il contesto storico e che accompagnano il visitatore in un vero e proprio viaggio alla scoperta dei Maestri che hanno reso grande e senza tempo l'arte italiana del Novecento, un viaggio reso possibile dalla profonda passione per l'arte dimostrata dai due collezionisti Dalla Ragione prima e Iannaccone poi. "Perché" come sottolinea il curatore Sergio Risaliti "di passione e di vita si tratta, come ci spiega Walter Benjamin quando, citando Balzac, afferma che i collezionisti sono "gli uomini più passionali che esistano al mondo". E "vissi d'arte" sottende questa passione univoca per l'arte e, in essa, una altrettanto convergente esperienza per peculiari produzioni artistiche".
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Pontiggia Giancarlo
Nuovi dialoghi sulla poesia (2015-2020)
br. L'intervista è un genere che spesso nella modernità ha incontrato il favore dei poeti, come scrive Stefano Verdino nell'introduzione. E la ragione che giustifica questa connessione tra un genere di conversazione ed il mondo all'apparenza esclusivo della poesia e del poeta è proprio questo equilibrio e richiamo tra forme opposte, tra la forma della poesia, sigillata nella perfezione delle sue misure di spazio, ritmo, pensiero e l'apertura dialogica illimitata dell'intervista, che diventa così un primo atto ermeneutico. "Nuovi dialoghi sulla poesia (2015-2020)" raccoglie alcune delle più significative interviste che Giancarlo Pontiggia ha rilasciato durante e dopo la stesura finale e la stampa di Il moto delle cose (Mondadori, 2017), consegnandoci un ritratto a tutto tondo della sua visione umana, intellettuale e poetica. La poesia non è emozione, ma un'esperienza in cui si fondono moti di pensiero, percezioni di vita quotidiana, echi di dottrine, sogni, visioni. Tutto questo in una lingua che deve affondare nell'elementare ruvidezza del parlato e insieme distanziarsene. Si scrive nel silenzio, cercando un ideale incontro di verità esistenziale e di sapienza letteraria, di intuizione fantastica e di pensiero argomentato, di libertà e di necessità, di intensità analogica e di severità del cuore, di tempo umano e di tempo cosmico. Quel che accade, se accade, lo chiamiamo poesia.
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PONTIGGIA Giuseppe
I CONTEMPORANEI DEL FUTURO : VIAGGIO NEI CLASSICI.
In-8 (cm. 23), cartonato editoriale, sovracoperta, pp. 266. Prima edizione. ISBN 88-04-45313-3. In buono stato di conservazione (good copy).
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Pontiggia Giuseppe
La lente di Svevo
br. Italo Svevo è l'autore che Giuseppe Pontiggia ha più studiato negli anni giovanili e alla cui tecnica narrativa ha dedicato nel 1959 la tesi di laurea, qui riproposta in volume. Pontiggia intendeva contribuire alla critica sveviana, ma anche mostrare un aspetto del proprio laboratorio di scrittore e critico, interessato a riconoscersi attraverso la «lente» di Svevo e l'approfondimento della sua geniale officina. Le sue pagine, come quelle di Svevo, hanno lo slancio ideale di chi è consapevole che, nella letteratura e nelle arti, si gioca una partita fondamentale per il soggetto e le strutture della società. Introduzione di Daniela Marcheschi
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Pontuale Dario
Il baule di Conrad. Le navi, i viaggi e i compagni di bordo
br. Joseph Conrad e il mare: un'avventura lunga vent'anni che ha dato vita ad alcuni dei più celebrati capolavori della letteratura mondiale. Un racconto biografico avvincente e documentato che narra gli anni errabondi e turbolenti del Conrad marinaio. I viaggi, le navi, gli uomini, tutta la materia viva che ha ispirato le opere del grande scrittore polacco.
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Pontus Hulten, Øystein Hjort
NORÐANAÐ - Peintures sculptures contemporaines
Musée des Arts décoratifs, Paris, 1986. In-4, broché sous couverture en couleur, 189 pp. Préface, par Robert Bordaz - Petite histoire & explication, par Pontus Hulten - Servir la cause de l'art, servir celle du gagne-pain, par Øystein Hjort - Lene Adler Petersen - Henrik Bjørn Andersen - Bård Breivik - Stina Ekman - ...
书商的参考编号 : 2870
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Ponzi M. (cur.); Mastropasqua A. (cur.)
L'Europa futurista. Simultaneità, costruttivismo, montaggio
ill., br. Partendo dal "Manifesto del Futurismo", il libro si propone di mettere in luce le principali linee di tendenza che le avanguardie europee hanno ripreso dal Futurismo italiano. Non si tratta solo di ricostruire la genesi e l'evoluzione della teoria delle avanguardie, ma anche di verificare come i diversi movimenti nelle differenti aree linguistico-culturali abbiano sviluppato procedimenti artistici differenti e di differente esito e valore, pur ispirandosi ad un principio comune. In questo senso si indagherà nei diversi settori disciplinari, dalla letteratura alla musica, dal cinema alla pittura, ecc.
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Ponziani Luigi
Teramo dall'età giolittiana al fascismo (1901-1940). Crisi di identità e ipotesi municipalista
br. Nel suo nuovo libro lo storico Luigi Ponziani, direttore della Biblioteca Dèlfico fino al 2015, ci racconta i primi 40 anni del Novecento teramano. Il libro rappresenta la naturale continuazione del precedente "Il capoluogo costruito", pubblicato nel 2003 da Edigrafital: 560 pagine attraverso le quali ricomporre diacronicamente, ma anche attraverso approfondimenti tematici, la vicenda della città aprutina dal 1901 al 1940. Il tutto all'interno di processi storico-politici che nel corso del XX secolo hanno costituito in Abruzzo e nel Paese la cartina di tornasole attraverso cui leggere trasformazioni e persistenze in società e ambiti nei quali consolidati equilibri economico-sociali e gerarchie territoriali non sembravano facilmente modificabili. La storia intima della città di Teramo è stata vista e interpretata alla luce della tradizionale egemonia notabilare di stampo ottocentesco e della crescente difficoltà delle classi dirigenti a padroneggiare la maggiore dinamicità politica e sociale.
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Ponzio Augusto
Fuori luogo. L'esorbitante nella riproduzione dell'identico
br. Fuori luogo è la singolarità di ciascuno, il proprio sé irriducibile all'io, all'individuo, all'identità, e inevitabilmente coinvolto nel rapporto con altri e, in questo senso, unico, incomparabile, irriducibilmente altro. Utopia rispetto al ruolo, alla posizione, alla funzione, alla comunità, all'appartenenza, all'identità. Fuori luogo è trovarsi esposto, senza riparo, senza protezioni, senza giustificazioni, senza scappatoie, senza alibi. La singolarità non indifferente all'altro è l'esorbitante nella riproduzione dell'identico, condizione della riproduzione di questa forma sociale che si impone come mondiale, globale. Fuori luogo è fuori genere, fuori appartenenza, e di conseguenza destituzione del soggetto. È l'uscita dal ruolo di soggetto, dagli agglomerati di soggetti, dalle comunità, dai popoli. Fuori luogo è fuori dai luoghi del discorso, dalla definizione, dallo stereotipo, fuori nome, fuori dalla predicazione dell'essere, dalla pretesa di chiudere con l'altro. È ritorno alla parola che ascolta, che non toglie tempo all'altro, è andare incontro all'altro.
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Ponzio Augusto
Individuo umano, linguaggio e globalizzazione nella filosofia di Adam Schaff
brossura
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Ponzio Augusto
Linguaggio, lavoro e mercato globale. Rileggendo Rossi Landi
brossura il libro sviluppa alcuni aspetti del pensiero filosofico di Ferruccio Rossi-Landi resi maggiormente attuali dalla situazione storica odierna, economico-sociale, politica e culturale. Tra questi soprattutto uno, forse quello centrale: la sua riflessione sull'omologia tra "lavoro linguistico" e "lavoro materiale". Che il linguaggio sia lavoro implica una riconsiderazione del lavoro così come è comunemente inteso, e cioè non come mera esecuzione di compiti, come quantificabile, come indifferenziato, spersonalizzato, ma come capacità di creare, di inventare, di rielaborare, come impegno peculiare, come partecipazione ed espressione singolare, come apporto innovativo.
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Ponzio Julia
L'altro corpo del testo
brossura Il testo si ripiega nelle sue occorrenze semantiche, e la piega si sottrae al rapporto semantico essendo essa la sintassi tra queste occorrenze. La piega sfugge al senso, al gioco del rinvio e della anticipazione. La disseminazione dei significati di un testo non è un gioco di specchi che riflette all'infinito un originale perduto, ma è il rapporto sintattico che impedisce la riduzione all'uno, è l'inabissarsi della piega che determina il suo resistere agli strumenti e ai metodi della semiologia classica. "L'opera di Derrida divide forse il corso del pensiero occidentale con una linea di demarcazione paragonabile al kantismo, che separò la filosofia dogmatica dal criticismo? Siamo forse di nuovo alla fine di una ingenuità, di un dogmatismo insospettato, che sonnecchiava nel fondo di ciò che prendevamo per spirito critico? È lecito chiederselo" (Emmanuel Levinas, Nomi propri, 2014 [1976]).
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Ponzio Julia; Silvestri Filippo
Il seme umanissimo della filosofia. Sul pensiero di Giuseppe Semerari
brossura Una ricostruzione teoretica del pensiero di Giuseppe Semerari a partire dal suo dialogo con autori e orientamenti della filosofia del passato, dalle sue "esperienze" del pensiero moderno e contemporaneo, italiano e straniero, in vista di una filosofia possibile, umanamente progettata, esposta al rischio della sconfitta e del fallimento, che si decide nella relazione con se stessi, con gli altri e con il mondo. Si tratta di una filosofia in cui ciò che viene ad essere (senza garanzie ed al rischio del non essere) non è la Verità, ma la responsabilità umana. La subordinazione della gnoseologia all'etica, conseguente alla definizione del trascendentale come insecuritas, è una delle cifre caratterizzanti la filosofia di Semerari: la ricerca della verità procede dallo sforzo dell'essere umano verso la propria responsabilizzazione, la quale assume, dunque, il carattere di elemento costituente.
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Ponzio Luciano
Icona e raffigurazione. Bachtin, Malevic, Chagall
ill., br. In Michail Bachtin la teoria della creatività artistica è fondamentalmente rivolta allo studio della letteratura. Essa però si presta ad essere messa in rapporto ed in dialogo con la ricerca artistica nell'ambito del visivo, e in particolare, relativamente ai nostri interessi, con la pittura. Ciò non è dovuto tanto al fatto che nell'opera bachtiniana si possano trovare riferimenti alle arti visive o al fatto che l'estetica bachtiniana spesso allarghi il proprio discorso spostandolo dal campo della letteratura a quello della produzione artistica in generale. La possibilità di far incontrare dialogicamente la ricerca bachtiniana con quella pittorica dipende piuttosto dal ruolo che in entrambe gioca la raffigurazione in contrasto con la riproduzione, la rappresentazione, l'imitazione. La questione riguarda la concezione e l'impiego dei segni, ed è quindi di ordine semiotico. E il segno che è direttamente coinvolto nella ricerca pittorica di Kazimir Malevic? e di Marc Chagall, come pure nella teoria della raffigurazione estetica di Bachtin, è l'icona. Tale tipo di segno occupa un posto centrale anche nella semiotica di Charles Sanders Peirce in quanto maggiormente capace di innovazione e di inventiva.
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Pope, Alexander
The works in verse and prose. Containing the principal notes of Drs Warburton and Warton [...] to which are added, now first published, some original letters, with additional observations, and memoirs of the life of the author. By William Lisle Bowles. 10 Bände.
London, J. Johnson etc. 1806. Ca. 430 bis 520 S. je Band. Mit 22 gestochenen Tafeln (meist Porträts). Gr.-8° (24 x 15 cm). Etwas späteres geprägtes Leder mit Rücken- und Deckelvergoldung sowie goldgeprägten Deckelsigneten.
书商的参考编号 : 24693
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Popescu, T(heodor) R(omulus)
Gedichte.
Hermannstadt, Drotleff, 1921. 103 S. 8° (21,2 x 13,5 cm). Original-Karton.
书商的参考编号 : 36277
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Popp, Hermann
Die Architektur Der Barock Und Rokokozeit in Deutschland Und Der Schweiz
This is an about very good hardcover copy in brown cloth with the embossed dark green and gilt title label on the front cover, spine label quite faded. Spine tips worn. Covers clean. Inside clean. Text in German. Standard survey of German and Swiss 18th century architecture. 9 page text followed by 275 black & white plates with 454 photos with captions. Bibliography. Index of the plates by location. Folio, 12" high X 9" wide, 286 pages. This book will be securely wrapped and packed in a sturdy box and shipped with tracking.
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POPPE, J(ohann) H(einrich) M(oritz) von
Der junge Physiker und Techniker oder leicht anzustellende Experimente und Kunststücke aus dem Gebiete der Naturlehre und Technologie. Zum Nutzen und Vergnügen für die Jugend.
Stuttgart,Balz`sche Buchhandlung 1838. kl.8°. VIII,272 S. mit 1 Titelkupfer und 4 Tafeln Abbildungen. Hln. d. Zt. mit neuem Rückenschildchen, etwas berieben u. bestoßen, durchgängig (teils stärker) stockleckig, insges. gut erh.
书商的参考编号 : 0022-19
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POPPE, J.H.M.v
Der astronomische Jugendfreund. oder faßliche und unterhaltende Darstellung der Sternkunde für die Jugend und die Gebildeten beiderlei Geschlechts. Bd 2 (von 4).
Tübingen, Osiander, 1822. 2 Bl., Kupfertitel m. gestoch. Vign., 308 S., 9 auf 3 gefalteten Kupfertafeln. Ppbd d. Zeit (angestaubt u. mit Nässespuren, vorn schwächer u. ausgedehnter, am Schluß kleinflächig, aber stärker feuchtrandig = letzte Lagen u. Tafeln oben am Falz).
书商的参考编号 : 1240096
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Poppe, Kurt
Kolobrezeg. Roman aus Pommerns Wendenzeit. Umschlagzeichnung von Rudolf Behnert.
Berlin: E.H.W. Meyer Verlag (1928/1929). 222 Seiten und 1 Blatt Verlagsanzeigen. Orig. Broschur mit orig. Schutzumschlag (der Schutzumschlag mit Randläsuren und einem etwa 5 cm langen Einriß am Rücken, etwas berieben und bestoßen, sonst gutes und sauberes Exemplar). 8°. broschiert/ Taschenbuch
书商的参考编号 : 26180-yd4140
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Poppe-Marquard, H
Georg Chrisoph Lichtenberg und Osnabrück. Plaudereien. Aus des Professors Briefen.
Osnabrück, Selbstverlag, 1974. 142 Seiten. Mit Abbildungen. Orig.-Karton.
书商的参考编号 : 704070
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Popper Karl R.
Conoscenza oggettiva
br. In quest'opera Popper cerca di ridimensionare l'accidentale, l'arbitrario della "psicologia" e degli interessi materiali umani. L'argomentazione utilizza la cosmologia e la storia delle scienze, con l'irrucibilità delle conseguenze di ogni teoria nuova. La realtà si traduce a livello metodologico in differenti modi di conoscenza e di controllo, sia pure in un quadro di riferimento unitario, del rapporto, variamente vissuto, dell'uomo con la natura.
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Popper Karl R.
Contro Hegel
br.
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Popper Karl R.
Dopo la società aperta
br. "Dopo la società aperta" ci rivela lo sviluppo filosofico e politico di Popper durante e dopo la seconda guerra mondiale, dai suoi primi pensieri socialisti all'umanitarismo radicale della società aperta. I saggi qui riportati, molti dei quali tradotti in italiano per la prima volta, dimostrano con chiarezza il pensiero di Popper sulla religione, sulla storia, su Platone, Aristotele e sui vari e complessi aspetti della società contemporanea.
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Popper Karl R.
I tre mondi. Corpi, opinioni e oggetti del pensiero
br. Quanti sono i mondi che compongono l'universo in cui viviamo? Contro i sostenitori di una concezione monistica o dualistica, Popper propone in questo piccolo libro una visione plurale, fatta di tre sotto-universi. Il Mondo 1 comprende i corpi fisici: è il mondo delle pietre e delle stelle, delle piante e degli animali. Il Mondo 2 è quello mentale o psicologico: il mondo dei nostri sentimenti di piacere e di dolore, dei nostri pensieri e delle nostre percezioni. Ma è sul Mondo 3 che Popper sofferma più a lungo l'attenzione, quello che include i prodotti della mente umana. È il mondo delle lingue e dei racconti, delle storie e dei miti religiosi, delle teorie scientifiche e delle costruzioni matematiche, in cui trovano ugualmente posto l'"Amleto" di Shakespeare, la "Quinta" di Beethoven e la Costituzione americana, oggetti - come dimostra l'autore - altrettanto reali degli altri.
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Popper Karl R.
Il gioco della scienza
br. Nei tre saggi contenuti nel presente volume, Karl Popper affronta alcuni tra i temi fondamentali della sua riflessione filosofica: dall'antiosservativismo all'antiinduttivismo, dalla natura del metodo scientifico al principio di falsificabilità, dal ruolo che gioca l'errore nella ricerca scientifica a quello della verità come ideale regolativo. "Tutta la mia concezione del metodo scientifico - scrive Popper - consiste di questi tre passi: 1. Inciampiamo in qualche problema; 2. Tentiamo di risolverlo, ad esempio, proponendo qualche nuova teoria; 3. Impariamo dai nostri sbagli, specialmente da quelli che ci sono stati resi presenti nella discussione critica dei nostri tentativi di risoluzione. Per dirla in tre parole: problemi-teorie-critiche".
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Popper Karl R.
La scienza la filosofia e il senso comune
brossura Le tesi filosofiche sostenute da Karl Popper sono state da lui stesso etichettate con la formula realismo critico ed esposte come "completamento del criticismo kantiano". Popper, inoltre, si è presentato anche come il teorico del fallibilismo. Il fallibilismo, ha scritto, "non è nient'altro che il non-sapere socratico". Infine, egli ha affermato di essere "sempre stato un filosofo del senso comune". I meriti del senso comune, secondo Popper, sono molteplici. Infatti, ad esempio, ha privilegiato il realismo, l'indeterminismo e la teoria e la teoria della verità come corrispondenza. "Il senso comune egli scrive - è in tutte le situazioni problematiche il consigliere più valido e più affidabile. Esso però non è sempre affidabile; e qualora si affrontino problemi di teoria della conoscenza è allora della massima importanza fronteggiarlo in modo seriamente critico". In breve, secondo Popper, la scienza e la filosofia hanno il loro punto di partenza nel senso comune e lo strumento di progresso è la critica. È la critica che consente, in ultima analisi, di passare dai pregiudizi del senso comune ai giudizi della filosofia e della scienza. Il punto di arrivo, dunque, è un senso comune più raffinato, più sofisticato.
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Popper Karl R.; Antiseri D. (cur.)
La società aperta e i suoi nemici. Nuova ediz.
br. Questa edizione unisce, in un unico tomo, i due volumi de "La società aperta e i suoi nemici", uno dei grandi classici del Novecento e una difesa appassionata della democrazia dai suoi nemici, quali Platone, Hegel e Marx. Secondo Popper, Platone fu un grande uomo. Ma i grandi uomini possono commettere grandi errori. E il grande errore di Platone fu quello di aver teorizzato la "società chiusa": «Platone fu costretto a combattere il libero pensiero e il perseguimento della verità; fu indotto a difendere la menzogna, i miracoli politici, la superstizione dei tabù, la soppressione della verità e, alla fine, la violenza brutale». Per tutto ciò, «la lezione che noi [...] dovremmo apprendere da Platone è esattamente l'opposto di quanto egli vorrebbe insegnarci. È una lezione che non deve essere dimenticata. Per quanto eccellente fosse la sua diagnosi sociologica, lo sviluppo stesso di Platone dimostra che la terapia che raccomandava è peggiore del male che tentava di combattere». Anche nei confronti di Marx, Popper è stato forse il più acuto e tenace critico. Le sue argomentazioni hanno devastato il materialismo storico e quello dialettico ed hanno inoltre dimostrato che il pensiero marxista contraddice il canone principale della ricerca scientifica: quello di accettare confutazioni. «Il marxismo, oggi, non è più scienza; e non lo è poiché ha infranto la regola metodologica per la quale noi dobbiamo accettare la falsificazione, ed ha immunizzato se stesso contro le più clamorose confutazioni delle sue predilezioni. Da allora esso può venir descritto solo come non-scienza, come un sogno metafisico, se volete, congiunto con una realtà crudele».
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Popper Karl R.; Baldini M. (cur.)
Il razionalismo critico
brossura Nel volume sono state raccolte le pagine più significative della "Autobiografia intellettuale" di Karl R. Popper e di opere quali "La logica della scoperta scientifica" e "La società aperta e i suoi nemici". Il volume, inoltre, è arricchito da un glossario, da una cronologia della vita e delle opere, da una celebre intervista rilasciata a Bryan Magee e da alcune pagine di suoi famosi critici.
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Popper Karl R.; Miller D. (cur.)
Il pensiero essenziale. Brani scelti dall'autore come testamento intellettuale
br.
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Porcaro Angelo
L'attività critica e saggistica di Alberto Moravia
brossura L'attività saggistica di Moravia ha accompagnato e accompagna, fin dagli anni del suo esordio con "Gli indifferenti" (1929) con una costanza e sistematicità di interessi, la sua intensa attività di narratore, confermandola o contraddicendola di volta in volta, senza, però, per questo perdere mai la sua validità, che va cercata all'interno della poetica stessa, in modo che oggi possiamo parlare di un Moravia saggista in maniera altrettanto legittima quanto di un Moravia narratore. Il Moravia saggista ci rivela uno scrittore sempre attento ai problemi ideologici, culturali e letterari del suo tempo attraverso le varie prefazioni a volumi o i saggi, che di volta in volta egli è andato pubblicando nelle riviste culturali del tempo. I suoi interessi sono molteplici, ma la sua attenzione va principalmente ai problemi letterari, perché egli, prima di tutto, è un uomo di lettere e perciò ogni suo scritto riguarda, prima o poi, la letteratura.
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Porceddu Cilione Michele
La terra e il fuoco. Antinomie della cultura
br. Che cos'è, esattamente, la «cultura»! Il termine cultura ha conosciuto, negli ultimi anni, una diffusione esponenziale, uscendo dall'ambito accademico e contagiando il dibattito pubblico, che proprio sulle questioni relative ai temi delle identità collettive e delle presunte frizioni tra «culture» si infiamma. Più che una ricognizione storica del termine, si tratta di ripensare la legittimità del suo uso, considerando che eminenti filosofi del Novecento (Heidegger, Adorno e Derrida, per citarne alcuni) hanno criticato la sua tenuta semantica. Al centro del lavoro sta la figura di Hölderlin, che più di tutti ha pensato la questione del rapporto tra cultura, terra e spirito. In un'epoca nella quale le decostruzioni delle identità e le pressioni di culture «altre» ne mettono in crisi ogni declinazione monolitica, il primo passo da compiere è quello di chiedersi che cosa questo termine significhi. È probabile che il primo gesto pienamente «culturale» sia quello di chiedersi che cosa sia la cultura.
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Porcheddu Federica
Ripensare il terzo a partire da Levinas. Trascendenza e reciprocità
br. Questa ricerca nasce dalla esigenza di ricostruire la struttura teorica del "terzo" a partire da Levinas, per riformulare le questioni etiche che la "mediazione" pone alla riflessione filosofica. Riflessione che nel corso del Novecento si è particolarmente orientata a delucidare l'intreccio fra soggettività e alterità al fine di elaborare un'etica della reciprocità. Il "terzo" come vero snodo teorico volto a meglio decifrare la fisionomia di un'etica aperta e plurale.
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Porcheddu Federica
Ripensare il terzo a partire da Levinas. Trascendenza e reciprocità
br. Questa ricerca nasce dalla esigenza di ricostruire la struttura teorica del "terzo" a partire da Levinas, per riformulare le questioni etiche che la "mediazione" pone alla riflessione filosofica. Riflessione che nel corso del Novecento si è particolarmente orientata a delucidare l'intreccio fra soggettività e alterità al fine di elaborare un'etica della reciprocità. Il "terzo" come vero snodo teorico volto a meglio decifrare la fisionomia di un'etica aperta e plurale.
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PORCHER (Ch.) -
Cours de chimie organique fait aux élèves de 2me année - 1900-1901
Lyon/Paris, Savy/Asselin & Houzeau, 1900. Gd in-8, reliure cartonnée pleine percaline verte, titre doré sur pièce au dos, 360p. Texte reproduit sous forme manuscrite. Soulignages fréquents. Exemplaire de travail.
书商的参考编号 : 1271
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Porciani Franca
Costantino Nigra. L'agente segreto del Risorgimento
br. Chi fu veramente Costantino Nigra? Solo il fidato segretario del Conte di Cavour o qualcosa di più? Nato nel 1828 nel Canavese da una famiglia borghese, Nigra, filologo e studioso delle tradizioni popolari oltre che diplomatico, svolse in realtà un ruolo significativo sulla scena risorgimentale: riuscì a stringere un rapporto privilegiato (e segreto) con Napoleone III tanto da favorirne la discesa in campo accanto al Regno di Sardegna nella II Guerra d'Indipendenza. Ruolo che emerge con forza dalle analisi dei carteggi e dai rapporti che il giovane diplomatico da Parigi quotidianamente inviava a Torino al suo maestro. Amato dall'Imperatore, dunque, ma anche da Eugenia, l'Imperatrice "spagnola", così da alimentare per molto tempo i sospetti di una loro clandestina passione. Certo è che fu lui a metterla in salvo su una carrozza nel 1870 alla caduta del Secondo Impero. Costantino, su ispirazione di Cavour, fu anche consigliere e tutor della Contessa di Castiglione, quando lei doveva dare la scalata al cuore di Napoleone III. Ma, stranamente, fu uno dei pochi a non esserne sedotto.
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Porciani, Ilaria
L'?Archivio Storico Italiano?. Organizzazione della ricerca ed egemonia moderata nel Risorgimento.
cm. 14,5 x 20,5, viii-304 pp. Biblioteca di storia toscana moderna e contemporanea - Studi e documenti 440 gr. viii-304 p.
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Porcu Francesco
Il monte Granatico di Santu Lussurgiu, 1761-1865. Agricoltura e potere locale in ambiente agro-pastorale
br. La presente ricerca è stata condotta nel rigoroso rispetto delle fonti e nel solo intento di contribuire al recupero della memoria storica di un importante monumento architettonico, dislocato nel cuore antico del paese di Santu Lussurgiu, in un sito denso di storia feudale. Si tratta dell'edificio settecentesco del Monte Granatico, che aveva il compito di custodire la riserva di grano da concedere in prestito agevolato ai contadini, al tempo della seminagione. Mirando, dunque, a una comune riscoperta della dimensione storica di un bene culturale del territorio, questo lavoro si pone in continuità col progetto organico di tutela e valorizzazione della cultura locale, formulato trentacinque anni fa nel Centro di Cultura Popolare UNLA. Nei suoi momenti migliori, l'istituzione filantropica del Monte Granatico fu un potente fattore di crescita civile, per i valori di solidarietà, di collaborazione, di attenzione al bene comune a cui si ispirava nel sottrarre agli usurai i contadini poveri.
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PORRITT Arthur 1900 94
Signature
Governor general of New Zealand from 1967 to 1972 knighted by Queen Elizabeth. Bold "Porritt" in blue fountain pen heavy stock 5" X 3" card n.p. 1974 September 10. Near fine. With original envelope. unknown
书商的参考编号 : 22643
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Porro Mario
Letteratura come filosofia naturale
brossura Eredi confessi della tradizione illuminista, Italo Calvino, Primo Levi e Carlo Emilio Gadda affidano alla letteratura il compito di proseguire l'istanza conoscitiva che è propria delle scienze, lo sforzo continuato di mettere in ordine il caos del mondo. L'ideale di una "letteratura come filosofia naturale", secondo la formula di Calvino, aspira a rinnovare la "vocazione cosmologica" della nostra tradizione che, da Dante a Leopardi, passando per Galilei, aspira a fare dell'opera una "mappa del mondo e dello scibile". Alla letteratura spetta la fatica "ermetica" di tessere i diversi saperi, con l'obiettivo di offrire una visione integrata della realtà che ci consegni almeno i frammenti di un'enciclopedia. Critici delle suggestioni idealistiche e spiritualistiche, Calvino, Gadda e Levi adottano uno "sguardo naturalistico" nell'osservare l'avventura umana, come attesta in modo esemplare la prospettiva "etologica" che Levi assume di fronte alla condizione bestiale del Lager. La lezione di Darwin impone di includere la storia degli uomini nei tempi lunghi della "memoria del mondo", nel contesto dell'evoluzione del vivente e della materia. È nelle pagine di questi scrittori che, in anticipo su di una filosofia attardata dall'eredità storicista, si delineano nel Novecento le forme di una "filosofia naturale" post-umanista.
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Porro Mario; Battistini A. (cur.)
Primo Levi. Profili di storia letteraria
br. Pensata come complemento della "Storia della letteratura italiana", questa serie di "Profili" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute criticamente le opere e ne illustra la poetica.
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PORTA Antonio
I RAPPORTI. Poesie 1958-1964.
In-8 p., brossura orig., pp. 141,(3). "Prima edizione". Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 709. “Comprende - riviste - le poesie di "Zero"”. Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 709. Pagine lievem. ingiallite ai margini, altrimenti ben conservato.
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PORTA Antonio
IL GIARDINIERE CONTRO IL BECCHINO.
In-8 p., brossura editoriale, pp. 91,(5). Prima edizione. Ben conservato.
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PORTA Antonio
IL GIARDINIERE CONTRO IL BECCHINO.
Mondadori, Milano, 1988. In-8 p., brossura editoriale, pp. 91,(5). Prima edizione. Ben conservato.
书商的参考编号 : 104801
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