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‎History‎
Number of results : 29,490 (590 Page(s))

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‎Labanca Nicola‎

‎Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana‎

‎br. Nicola Labanca ripercorre le vicende politiche e militari che portarono gli italiani a stabilirsi in Eritrea, in Somalia, in Libia e poi in Etiopia. Ma l'espansione coloniale non fu, anche nel caso italiano, solo politica e guerra. Il volume smonta quindi i messaggi della propaganda colonialista che affascinarono generazioni di italiani al suono di "Tripoli bel suol d'amore" e mostra i pochi reali vantaggi economici che l'Italia trasse dai suoi domini africani. Inoltre descrive la società coloniale d'oltremare, i suoi tratti razzisti, la sua composizione sociale e demografica, le sue istituzioni.‎

‎Ventrone Angelo‎

‎La cittadinanza repubblicana. Come cattolici e comunisti hanno costruito la democrazia italiana (1943-1948)‎

‎br. In questo volume - qui presentato in una nuova edizione integralmente rivista - i due maggiori partiti del dopoguerra, Democrazia cristiana e Partito comunista, sono studiati in quanto centri di partecipazione e di educazione politica, luoghi di formazione di grandi passioni collettive, elementi capaci di dinamizzare ima società civile ancora prevalentemente statica, disorientata dalla guerra e dalla fine dell'esperienza fascista. Il loro intenso sforzo propagandistico e l'impegno volto a radicarsi nella società attraverso organizzazioni a carattere economico, assistenziale, culturale, ricreativo, sportivo hanno contribuito alla costruzione di uno spazio politico nazionale e alla creazione, per la prima volta in Italia, di una democrazia a partecipazione di massa. Ma dall'analisi emerge anche come il ruolo svolto da comunisti e cattolici nei primi anni del loro operato abbia sostanzialmente ostacolato lo sviluppo di un'identità nazionale forte, anomalia di cui ancora oggi si misurano gli effetti.‎

‎Arendt Hannah; Dal Lago A. (cur.)‎

‎La vita della mente‎

‎br. È questo non solo l'ultimo libro di Hannah Arendt ma anche il coronamento finale della sua "vita activa". Rimasto incompiuto, si sarebbe dovuto comporre di tre parti: restano le prime due e un abbozzo della terza. La prima, dedicata al Pensare, si domanda dove si trovi l'io che pensa, quali siano il suo spazio e il suo tempo, concludendo che esso si pone tra passato e futuro, tra la memoria del non più e l'attesa del non ancora. Qui, nel presente del pensare, l'angelo della storia ferma talvolta il suo volo e ci fa essere liberi. Ed è proprio alla libertà che è dedicata la seconda parte, quella che studia una nozione sconosciuta ai greci antichi: il Volere. Solo il cristianesimo si pose infatti il problema di come conciliare la fede in un Dio onnipotente con le esigenze del libero arbitrio. E dal cristianesimo tale questione arriva sino all'epoca moderna, allorché la volontà si scontra con la legge di causalità, o quando ci si sforza di farla convivere con le leggi della storia. In appendice gli appunti della terza parte, dedicata al Giudicare.‎

‎Galli Della Loggia Ernesto‎

‎Tre giorni nella storia d'Italia‎

‎br. Tre giorni, tre punti di svolta in cui simbolicamente si compendia la storia politica italiana del Novecento: il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, il 18 aprile 1948 con la vittoria della Democrazia cristiana sul Fronte delle sinistre; il 27 marzo 1994 con la sorprendente vittoria elettorale di Silvio Berlusconi e della sua inedita alleanza col Msi e la Lega. Con l'intelligenza tagliente che gli è propria, Galli della Loggia rilegge questi tre momenti individuando il perché di quelle svolte, e redistribuendo volta per volta in maniera non scontata meriti e responsabilità. Così per l'avvento del fascismo, in cui Galli riconosce anche il peso determinante della politica miope e fallimentare della sinistra; così per la vittoria del 1948, che segna la fine della transizione postbellica alla democrazia, con l'emersione maggioritaria di una parte di paese stanco di troppa storia e troppa politica; così infine per la vittoria di Berlusconi, che nell'agonia della Prima Repubblica trae profitto dalle aporie di una transizione affidata alla via giudiziaria di Mani pulite per diventare, pur con tutte le anomalie della sua personale posizione e anzi grazie a quelle, colui che sblocca il sistema politico italiano realizzando il bipolarismo.‎

‎Pétré-Grenouilleau Olivier‎

‎La tratta degli schiavi. Saggio di storia globale‎

‎br. Questo volume offre per la prima volta una ricognizione globale del fenomeno del commercio degli schiavi, sinora considerato nella sua parte atlantica, cioè nella tratta dall'Africa verso le Americhe, di cui furono artefici essenzialmente gli inglesi fra Sei e Ottocento. L'autore mostra che il fenomeno fu molto più vasto e complesso, e che non fu niente affatto opera esclusiva degli europei. Più cospicua e lunga nel tempo fu la tratta "orientale" verso il Medio Oriente e il Nord Africa e più vasta ancora, nella misura del cinquanta per cento del totale, fu quella all'interno dell'Africa. Guardando ai suoi effetti complessivi, la tratta ebbe un impatto più modesto di quanto si pensi sulla demografia africana, e anche la sua redditività non fu così elevata. Dopo aver tracciato la storia del commercio degli schiavi a partire dall'antichità, Pétré-Grenouilleau descrive l'organizzazione delle diverse tratte, il processo che portò all'abolizione della schiavitù a partire dal secondo Settecento, infine gli effetti economici e sociali che la tratta ebbe nei paesi che la promossero e in Africa.‎

‎Martelli Antonio‎

‎La lunga rotta per Trafalgar. Il conflitto navale anglo-francese 1688-1805‎

‎ill., br. Il 21 ottobre 1805 la flotta britannica comandata dall'ammiraglio Nelson sconfiggeva al largo di Cadice la flotta franco-spagnola. Nelson, che trovò la morte nello scontro, venne onorato come un salvatore della patria. In effetti quella vittoria poneva una pietra tombale sul progetto di invadere la Gran Bretagna, che Napoleone aveva accarezzato. Quella battaglia leggendaria (ancora oggi a Portsmouth la nave Victory, su cui Nelson morì, è meta di migliaia di visitatori) veniva a suggellare un secolo e più di rivalità sul mare fra quelle che nel Settecento erano le maggiori potenze mondiali, Gran Bretagna e Francia. In questo libro l'autore ha deciso di raccontare non solo la battaglia di Trafalgar, ma anche i suoi lunghi antecedenti. Egli descrive così con grande precisione lo stato delle rispettive marine, le tecniche di combattimento, l'evoluzione delle flotte, le battaglie che si sono succedute. Nella seconda metà del volume affronta poi la battaglia vera e propria, tratteggiandone i protagonisti, analizzando le tattiche dei due schieramenti e seguendo passo passo, in un resoconto avvincente, lo svolgersi dello scontro.‎

‎Lolli Gabriele‎

‎Da Euclide a Gödel‎

‎ill., br. Fra le maggiori acquisizioni scientifiche del XX secolo, insieme alla teoria della relatività, all'invenzione del computer, alla scoperta del DNA, i teoremi di Gödel sono la risposta della civiltà contemporanea alla domanda perenne sullo statuto della matematica. Oggi i teoremi di Gödel, che hanno raggiunto il largo pubblico e sono diventati un argomento nelle dispute sulla mente, vengono letti non come teoremi di matematica, ma come affermazioni sulla natura umana, o sulle nostre capacità cognitive. In modo accessibile ed esauriente il volume illustra la scoperta gödeliana rintracciandone il sostrato filosofico.‎

‎Cafagna Luciano‎

‎Cavour‎

‎br. Un eroe machiavelliano capace di combinare accortezza, competenza e audacia con la fortuna. Un nuovo tassello nella rilettura dell'identità italiana. Simbolo del primo miracolo italiano che è l'Italia stessa per il modo stesso in cui è nata. La sua formazione, la sua sopravvivenza, i suoi successi hanno sempre avuto qualcosa di miracoloso. Cavour è forse l'espressione maggiore della nostra storia, vero artista della politica, che ha lasciato in eredità la sua "arte della politica".‎

‎Perniola Mario‎

‎L'estetica contemporanea‎

‎br. In età contemporanea l'estetica pare frantumarsi e non essere più riducibile a un'immagine coerente. Eppure, data la vasta mole di testi di estetica che hanno prodotto, gli ultimi cento anni possono definirsi il "secolo dell'estetica". A partire da quattro campi concettuali - vita, forma, conoscenza, azione - Perniola individua le linee di riflessione estetica che ne derivano e le illustra richiamandosi alle diverse opere: da Dilthey a Foucault [estetica della vita), da Wölfflin a McLuhan e Lyotard (estetica della forma), da Croce a Goodman (estetica e conoscenza, da Dewey a Bloom (etetica e azione). Se ne aggiunge poi una quinta, che tocca l'ambito dell'affettività e dell'emozionalità e che proviene all'estetica da pensatori come Freud, Heidegger, Lacan e Deleuze. Conclude il volume un ampio capitolo sulle tradizioni estetiche "non occidentali", presenti in Africa e in America del Sud, in India, Cina e Giappone.‎

‎Belardelli Giovanni‎

‎Mazzini‎

‎br. L'azione politica e le idee di Giuseppe Mazzini (1805-1872) contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato italiano anzitutto affermando l'idea (per nulla scontata all'epoca) che l'Italia dovesse essere "una" dalle Alpi alla Sicilia. Membro inizialmente della Carboneria, la sua attività cospirativa lo costrinse a rifugiarsi a Marsiglia, dove organizzò nel 1831 la Giovine Italia, allo scopo di unire gli stati italiani in un'unica repubblica. Dopo il fallimento dei moti del 1848-49, e la breve esperienza della Repubblica romana, la maggioranza dei patrioti italiani si allontanò dagli ideali repubblicani mazziniani e vide in Vittorio Emanuele II e Cavour le uniche guide possibili del movimento di unificazione. Considerato a lungo come il grande sconfitto del Risorgimento, Mazzini in realtà è l'influente vate di gran parte delle culture politiche del paese, il cui lascito ideale è tra i più pervasivi e duraturi. Dal repubblicanesimo al socialismo, dal fascismo e la resistenza all'oggi la forte carica moralistica associata alla lotta politica contraddistingue tuttora tutte quelle posizioni che "mazzinianamente" individuano "un'altra Italia" composta da minoranze virtuose che devono rigenerare moralmente gli italiani.‎

‎Nencioni Giovanni‎

‎La lingua dei «Promessi sposi»‎

‎br. Capolavoro assoluto della nostra storia letteraria, "I promessi sposi" è allo stesso tempo l'opera in cui Manzoni approda alla fondazione di una lingua nazionale. È evidente, da un'edizione all'altra, la ricerca dell'autore di uno strumento narrativo e colloquiale inteso e condiviso da più di "venticinque lettori", cioè capace di corrispondere alle esigenze comunicative del tempo. Da qui, dopo la prima scelta del toscano letterario tradizionale, l'orientamento sul fiorentino parlato dalle persone colte e la proposta che esso diventasse lingua comune, parlata e scritta, di tutti gli italiani. In questo libro Giovanni Nencioni ha analizzato i diversi registri della lingua e dello stile del grande romanzo, i personaggi principali e alcuni momenti di grande interesse linguistico.‎

‎Ciampi Carlo Azeglio; Levi Arrigo‎

‎Da Livorno al Quirinale. Storia di un italiano‎

‎br. In una schietta conversazione con Arrigo Levi, amico e collaboratore nei sette anni della Presidenza della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi racconta se stesso. Dalle radici livornesi alla Normale di Pisa, all'Abruzzo che lo accolse nel tempo della vita alla macchia e dell'avventuroso passaggio delle linee per raggiungere l'esercito al Sud già liberato. Dal lungo apprendistato in Banca d'Italia a Macerata alla chiamata a Roma, dove sarebbe iniziata, dall'Ufficio Studi, la graduale ascesa fino all'ufficio del Governatore. E poi ancora una sfida inattesa, che lo porta dalla Banca d'Italia alla Presidenza della Repubblica, con un passaggio ai vertici del governo, alla Presidenza del Consiglio e al Ministero del Tesoro, in tempo per portare l'Italia nell'euro. Tutto sembra accadere "per caso", una svolta nella vita dopo l'altra, con occasioni impreviste che si offrono all'intelligenza, alla tenacia, all'integrità, all'indipendenza politica di Carlo Azeglio Ciampi, che saprà riportare nel cuore degli Italiani l'amor di patria che lo ha animato per tutta la vita. Una lezione di storia, una lezione di metodo, una lezione di vita, in un racconto punteggiato di eventi curiosi, stampati nella memoria del ragazzo livornese che diventò Ciampi, il Presidente.‎

‎Lepre Aurelio; Petraccone Claudia‎

‎Storia d'Italia dall'Unità a oggi‎

‎br. Con grande chiarezza e taglio narrativo il volume racconta, ricorrendo a ogni genere di fonti, il cammino del nostro paese dal 1861, anno in cui venne proclamato il Regno d'Italia, ai giorni nostri, spingendosi fino alla crisi della Prima Repubblica. La lettura degli autori mette in risalto come alcune difficoltà del nostro presente abbiano radici antiche: accentramento e decentramento, questione meridionale e settentrionale, debito pubblico e deficit del bilancio, nazionalizzazione delle masse, partecipazione popolare alla gestione della cosa pubblica sono problemi che la classe dirigente ha dovuto affrontare fin dall'inizio. Altre sedimentazioni sono state lasciate dalle drammatiche vicende del Novecento. Ma l'Italia ha saputo sempre uscirne, dimostrandosi una società viva, in grado di trovare in sé la forza per rimediare agli errori e alle colpe della classe dirigente.‎

‎Mammarella Giuseppe‎

‎L'Italia di oggi. Storia e cronaca di un ventennio 1992-2012‎

‎br. Con l'insediamento del governo Monti è giunto al termine un ventennio nella storia d'Italia: aperto e chiuso da una crisi di sistema e dallo smottamento dei partiti. Il libro mette l'accento su quello che sembra essere un declino inarrestabile, conseguenza non solo della crisi internazionale ma anche del fallimento di due progetti politici. Il primo, identificabile con il centro-sinistra, mirava a fare dell'Italia un "paese normale", il secondo, incarnato da Silvio Berlusconi, prometteva una "rivoluzione liberale". Una deriva da cui si potrà uscire solo con una classe politica nuova e un nuovo modello di sviluppo.‎

‎Macry Paolo‎

‎Unità a Mezzogiorno. Come l'Italia ha messo assieme i pezzi‎

‎br. Se l'anniversario dell'Unificazione ha ricordato agli italiani l'importanza del processo che nel 1861 riunisce i territori della penisola in uno stato nazionale, molto c'è ancora da fare per giungere a una sua valutazione spassionata. Soprattutto per quanto riguarda il ruolo del Mezzogiorno. Com'è possibile che il Regno delle Due Sicilie si sia liquefatto davanti a mille volontari guidati da un pittoresco generale in poncho e camicia rossa? Che parte hanno, negli avvenimenti, le iniziative delle popolazioni meridionali o, piuttosto, gli errori dell'élite borbonica? E cos'ha significato, per la storia lunga del paese, la fusione di realtà molto diverse come il Nord e il Sud? Il saggio mette a fuoco i punti salienti di questo sofferto percorso, interpretando in modo innovativo una "questione meridionale" che, dopo aver condizionato fortemente lo stesso Risorgimento, resta tuttora un argomento primario dell'agenda politica italiana.‎

‎Ricoeur Paul‎

‎Ricordare, dimenticare, perdonare. L'enigma del passato‎

‎br. I saggi qui raccolti, contraddistinti dalla piacevole scorrevolezza delle lezioni da cui originano, costituiscono l'essenza delle riflessioni di Paul Ricoeur sui temi della memoria e dell'oblio. Ma sono anche un contributo al dibattito storiografico che ossessivamente propone di non dimenticare. Ricoeur propugna una cultura del perdono in cui il passato gravato dalla colpa non viene cancellato o rimosso, ma mediante il riconoscimento del ricordo dell'Altro, ne allevia o toglie il peso. Una ventata d'aria fresca, si potrebbe dire, anche per il nostro paese dove il furore della memoria accende talvolta il dibattito pubblico e impedisce analisi più pacate.‎

‎Livi Bacci Massimo‎

‎Amazzonia. L'impero dell'acqua 1500-1800‎

‎ill., ril. Il primo europeo a conoscere l'Amazzonia fu Pinzón, già capitano della Niña con Colombo, che nel 1500 risalì l'estuario del Grande Fiume. Ma la notizia non destò grande interesse e del Rio Santa Maria del Mar Dulce, come venne inizialmente battezzato, non si parlò più per vari decenni. Fu invece dal Perù che venne il tentativo, alimentato dalla leggenda dell'oro, di esplorare le sconfinate distese a oriente delle Ande. Nonostante le imponenti dimensioni (210 spagnoli, 4.000 indios, 5.000 maiali, 1.000 cani, greggi di lama), una spedizione partita da Quito nel 1541 rimase ben presto intrappolata nella selva, spingendo alcuni a scendere il Rio delle Amazzoni fino all'Atlantico. Vent'anni dopo la stessa impresa fu tentata dal gentiluomo Urzua, ucciso nella rivolta capeggiata dal luciferino Aguirre. La discesa del fiume diventa allora un allucinato dramma grondante di sangue, fino alla morte dell'uomo assurto a torbido mito: angelo del male, ribelle sognatore, folle visionario. Anche di questa oscura ma affascinante vicenda - qui ricostruita nei dettagli - si nutre l'epopea dell'Amazzonia, scrigno di tesori e triste Tropico, miraggio dei diseredati e nemesi degli avidi.‎

‎Del Zanna Giorgio‎

‎La fine dell'impero ottomano‎

‎br. Il libro racconta i decenni che dalla fine dell'800 alla Grande Guerra portarono alla dissoluzione dell'impero ottomano e alla nascita della Repubblica turca nel 1923. Gli eventi sono letti nel quadro del crescente processo di globalizzazione: dai tentativi di riforma delle strutture imperiali alle spinte secessioniste dei movimenti nazionali, dalla crisi violenta della coabitazione islamo-cristiana alla nascita di uno Stato-nazione turco riconosciuto a livello internazionale, ma anche indebolito dalla fine del suo pluralismo interno.‎

‎Cattaruzza Marina‎

‎L'Italia e la questione adriatica. Dibattiti parlamentari e panorama internazionale (1918-1926)‎

‎br. Marina Cattaruzza ricostruisce per la prima volta in maniera approfondita la politica estera italiana rispetto all'assetto del confine adriatico e il ruolo che tale questione ebbe nella crisi postbellica delle istituzioni liberali. La studiosa svolge un'analisi circostanziata dei dibattiti parlamentari relativi a tre grossi nodi della storia italiana del primo dopoguerra: il rientro da Parigi della delegazione italiana alla Conferenza della pace come reazione di protesta al "manifesto" di Woodrow Wilson, nettamente contrario alle aspirazioni italiane sull'Adriatico orientale; la "marcia su Fiume" di Gabriele D'Annunzio e dei suoi legionari e l'atteggiamento delle élite politiche italiane rispetto all'"impresa fiumana"; le trattative di pace, prima nell'ambito del "Consiglio dei Quattro" e poi, direttamente, tra Italia e Jugoslavia, e la stipula del Trattato di Rapallo. Nell'ultimo capitolo è trattata la politica estera nei primi anni del regime fascista, in cui si ebbe un temporaneo avvicinamento tra Italia e Jugoslavia, in una linea di sostanziale continuità con la politica impostata dal Governo Giolitti-Sforza. I dibattiti parlamentari sono collocati costantemente nel più ampio panorama europeo, caratterizzato dalla fissazione di nuovi assetti confinari e dall'affermarsi di nuove realtà istituzionali sui territori degli imperi plurinazionali, dissonisi nel corso del conflitto mondiale.‎

‎Salvadori Massimo L.‎

‎Storia d'Italia, crisi di regime e crisi di sistema 1861-2013‎

‎br. Per capire la crisi di sistema che sta vivendo il nostro Paese occorre andare indietro nel tempo, fino alle origini, ai nodi irrisolti dell'intera vicenda storica nazionale. La guerra civile ideologica che ha da sempre inquinato il rapporto tra forze di governo e di opposizione - dall'Italia liberale a quella repubblicana - ha impedito il normale avvicendamento tra due schieramenti stabili e la reciproca legittimazione dei partiti, cosicché il cambiamento è passato attraverso traumatiche crisi di regime. Anche il primo esempio di alternanza di governo, che ha posto fine al ciclo storico dei regimi bloccati ,è avvenuto solo nel segno di una profonda crisi di sistema, crisi che si ripete oggi, a distanza di vent'anni, con le crepe che si sono aperte nel fragile e rissoso bipolarismo sorto dalle elezioni del 1994.‎

‎Coccia Emanuele‎

‎Il bene nelle cose. La pubblicità come discorso morale‎

‎br. Per secoli i muri hanno raccontato la storia. Oggi che gli dèi sono caduti, e la storia sembra una lunga sequenza di errori, i muri delle città non hanno smesso di essere luogo di celebrazione e di insegnamento. Dove troneggiavano divinità, eroi o eventi del passato, appaiono ora oggetti comuni e di uso quotidiano: la morale a cielo aperto della città contemporanea, la pubblicità, continua a parlarci del bene, ma lo fa attraverso auto, telefoni, rasoi, vestiti, cibo, e quanto siamo abituati a chiamare merci.‎

‎Criscuolo Vittorio‎

‎Il Congresso di Vienna‎

‎ill., br. Tra il settembre 1814 e il giugno 1815 si tenne a Vienna un grande congresso che ridisegnò l'assetto del continente europeo dopo la sconfitta di Napoleone. I lavori furono guidati dalle quattro potenze principali della coalizione antinapoleonica (Austria, Russia, Prussia e Gran Bretagna), ma ad essi presero parte anche i rappresentanti di tutti gli Stati coinvolti nel conflitto. Dopo aver ricostruito le premesse diplomatiche del congresso e il clima politico-culturale nel quale esso si svolse, il libro tratteggia i profili dei protagonisti ed espone i principali nodi politico-diplomatici affrontati in quella sede. L'atto finale del 9 giugno 1815 sancì una ridefinizione della carta dell'Europa che sarebbe durata fino alla prima guerra mondiale.‎

‎Battistini A. (cur.)‎

‎Letteratura italiana. Vol. 1: Dalle origini al Seicento‎

‎ill., br. "Letteratura italiana" si propone come un'opera per gli studenti, che si accostano per la prima volta alla nostra storia letteraria; per gli insegnanti, che sono in cerca di aggiornamenti per la loro attività didattica; per i lettori, che consultandola possono trovarvi notizie precise sui grandi classici della nostra produzione letteraria e sui loro autori. Il taglio e l'esposizione non danno nulla per scontato e provvedono a una corretta storicizzazione delle correnti letterarie, delle poetiche, dei generi, degli autori e delle opere, con un giusto dosaggio delle informazioni e dei giudizi critici, formulati sempre con un linguaggio semplice. Nel primo volume sono trattati, fra gli altri, Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli, Ariosto, Tasso e Galileo; nel secondo, Foscolo, Leopardi, Manzoni, e il Novecento di Pirandello, Ungaretti, Montale, Calvino e Pasolini. Infine, l'opera contiene autori come Busi, Baricco, Saviano e Wu Ming.‎

‎Cambiano G. (cur.); Fonnesu L. (cur.); Mori M. (cur.)‎

‎Storia della filosofia occidentale. Vol. 2: Medioevo e Rinascimento‎

‎br. Da Boezio a Francesco Bacone: undici secoli di storia della filosofia, caratterizzati dal perdurare dell'interesse teologico, dall'innesto delle tradizioni araba, ebraica e bizantina nel pensiero occidentale, dal ritorno ad Aristotele, dal fiorire dell'Umanesimo e dalla Riforma luterana. Tra le figure maggiori: Anselmo, Bonaventura, Tommaso, Guglielmo di Ockham, Giordano Bruno e Campanella.‎

‎Leonhard Jörn; Hirschhausen Ulrike von‎

‎Imperi e stati nazionali nell'Ottocento‎

‎br. Il volume pone a raffronto quattro grandi imperi - austroungarico, russo, ottomano e inglese - con il modello dello stato nazionale così come venne affermandosi nel XIX secolo. Partendo da tre esempi concreti (la monarchia, il censimento e il servizio militare obbligatorio), e con una particolare attenzione agli aspetti etnico, giuridico, culturale e religioso, gli autori fanno emergere un quadro in cui gli stati nazionali trionfanti adottarono strategie imperialistiche, e in cui imperi e stati nazionali finirono in definitiva per attenuare le rispettive differenze.‎

‎Canali Mauro‎

‎Il delitto Matteotti‎

‎br. La messe di informazioni e indizi che il libro raccoglie sul caso Matteotti rafforza la tesi del coinvolgimento diretto di Mussolini. Inseguendo la pista "affaristica", quella secondo cui Matteotti è stato eliminato perché stava per rivelare dei torbidi affari relativi a una concessione petrolifera, poi ricostruendo le vicende del primo e del secondo processo, infine seguendo il destino dei protagonisti della vicenda (famiglia Matteotti compresa) durante il Ventennio, Canali delinea un quadro vivido e convincente di un'affaire che è all'origine del regime fascista e ne riassume emblematicamente le caratteristiche.‎

‎Uluhogian Gabriella‎

‎Gli armeni‎

‎brossura Si ricordano gli armeni quasi solo per il terribile genocidio patito nel 1915 e per le polemiche di cui tuttora questo è oggetto. Ma quella armena è una storia molto più ricca e antica: la storia di un territorio ponte fra Oriente e Occidente e di un popolo millenario che ha conservato e tramandato una cultura fortemente identitaria. Ricco di informazioni, il libro ripercorre la storia armena dalle origini più antiche a oggi, presentando anche un quadro generale della religione, della lingua, della letteratura.‎

‎Criscuolo Vittorio‎

‎Napoleone‎

‎br. Napoleone fu figlio della Rivoluzione francese, e la sua straordinaria parabola è comprensibile solo in relazione a quell'evento, che egli a un tempo proseguì e liquidò. Il libro traccia un bilancio complessivo della figura di Napoleone stratega e statista, facendo il punto sulla sua azione politica e militare e su quel particolare regime autoritario-plebiscitario che fu il bonapartismo. Sono inoltre illustrate la dimensione europea dell'avventura napoleonica, le sue ricadute per l'Italia, e la fortuna che essa ha avuto nei due secoli successivi, nella cultura storica e politica come in quella letteraria.‎

‎Bodei Remo‎

‎Ordo amoris. Conflitti terreni e felicità celeste‎

‎br. Sciogliere i nodi che bloccano la volontà, cicatrizzare i dissidi, togliere il peso del passato permettendo a ciascuno di riformulare e ricominciare da capo la propria vita: è questo il compito dell'amore, sinonimo di rinnovamento e di soluzione dei conflitti. Riflettendo con vigile rigore critico su Agostino e sulla tradizione filosofica che, partendo dal suo pensiero, giunge in età contemporanea sino a Heidegger, Jaspers, Wittgenstein, Arendt e Jonas, Remo Bodei ferma lo sguardo su alcuni dei grandi temi che hanno segnato il pensiero e la prassi dell'Occidente: la volontà divisa, la dolcezza e l'intolleranza dell'amore, il desiderio categorico di felicità, il bisogno di essere immortali, il rapporto tra religione e politica.‎

‎Romano Beda; Romano Sergio‎

‎Berlino capitale. Storie e luoghi di una città europea‎

‎ill., br. Fra le capitali europee Berlino è una delle più giovani e forse quella maggiormente condizionata dalle sorti politico-militari del proprio paese, con il suo ciclo di sconfitte e di rinascite. Dopo la disfatta del grande impero guglielmino nella prima guerra mondiale, la città seppe rigenerarsi nella Repubblica di Weimar diventando un centro fra i più effervescenti sul piano artistico e culturale. Ridotta a cupo campo di battaglia negli ultimi giorni di Hitler, fu ricostruita mattone su mattone. Le Berlino ricostruite in realtà furono due, divise tra le repubbliche dell'Est e dell'Ovest, e rispecchiarono fisicamente, oltre a due ideologie, aspetti diversi del carattere nazionale. Oggi, nella Germania riunificata, l'identità di Berlino, forte e dinamica, è fatta di storia e apertura al futuro.‎

‎Meriggi Marco‎

‎Racconti di confine. Nel Mezzogiorno del Settecento‎

‎br. Nel corso del Settecento In Europa l'affermazione dello Stato moderno comportò un pieno e omogeneo controllo dei governi sul territorio, con la definizione del confini statali, fino ad allora fluidi e imprecisi. È l'epoca della cartografia, ossia della formalizzazione dei confini che diventano, anche in senso militare, frontiere. Questa originale ricerca indaga l'impatto di tali dinamiche generali nelle comunità che vivevano a cavallo del confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli: abituate a regolarsi senza intromissioni del governo centrale furono oggetto di un disciplinamento peraltro non del tutto riuscito.‎

‎Boitani Piero‎

‎Il grande racconto di Ulisse. Ediz. a colori‎

‎ill., ril. "Sono Odisseo, figlio di Laerte, noto agli uomini per tutte le astuzie, la mia fama va fino al cielo": la figura che ha letteralmente afferrato l'immaginario occidentale sino a plasmarne le fondamenta culturali è inafferrabile. Ulisse, l'eroe dal multiforme ingegno, continua ad affascinarci proprio per questo. Nel suo lungo errare durante il viaggio di ritorno a Itaca va incontro ad avventure strabilianti, in parte subite in parte ricercate, ponendosi come il campione dell'intelligenza, della conoscenza, dell'esperienza, della virtù etica e della sopravvivenza. Ma la vera attrazione magnetica che ancora oggi il personaggio mitico continua a esercitare su di noi è quella delle sue metamorfosi nel tempo (una su tutte: il folle volo dantesco), delle sue "ombre" che si allungano nel cinema, nella poesia, nel romanzo, nell'arte, così come nella scienza e nella filosofia. Ulisse è ovunque, il suo vero viaggio è senza fine.‎

‎Russo Emilio‎

‎Ridere del mondo. La lezione di Leopardi‎

‎br. Apparse nel 1827 e subito salutate come «il libro meglio scritto del secolo», le «Operette morali» si caratterizzano per una scrittura cristallina e si compongono di una serie di dialoghi e novelle spesso declinati in chiave umoristica per indurre i lettori al sorriso. Al di sotto di questa leggerezza di superficie vi trovano però espressione le idee di Leopardi sull'amara condizione dell'uomo e sulle possibili vie di fuga. Dopo aver ragionato sui lunghi tempi di composizione, sulla genesi dei testi e sull'evoluzione delle «Operette», l'autore illustra il ruolo che il «ridere» ha nel loro impianto: un riso che può essere forse inteso come la lezione più profonda e aperta di questo capolavoro della nostra letteratura.‎

‎Brilli Attilio‎

‎Gli ultimi viaggiatori nell'Italia del Novecento‎

‎ill., br. Terra della memoria e luogo del rifugio, esatto contrario del luogo dell'esilio, l'Italia è ancestrale e visitarla significa avvertire in sé, come D.H. Lawrence, la pulsazione di antiche culture, o scoprire d'incanto, per dirla con Albert Camus, quello che il mondo offre di più bello. Nel ventesimo secolo sono tante le storie che ci narrano i viaggiatori italiani e stranieri: storie di uomini, di sentimenti, di emozioni, di città, di paesaggi. Da Virginia Woolf a Jean-Paul Sartre, menti inquiete, malinconici di antica memoria, esuli, espatriati, randagi hanno scelto il nostro paese come il posto dove appagare il proprio desiderio di conoscenza e curare le proprie angosce, dove anelare, negli incontri imprevisti, a quei drastici cambiamenti in cui la vita si rinnova. Così i pur mutevoli tratti del paese consentono a quelli che vi giungono di abbeverarsi alla sorgente della civiltà occidentale, di sperimentare una favolosa regressione temporale nella culla della classicità o di assaporare panorami che, malgrado insidie e stravolgimenti, vìvono del primato dell'arte e della bellezza.‎

‎Honneth Axel; Carnevali B. (cur.)‎

‎La libertà negli altri. Saggi di filosofia sociale‎

‎br. In continuità con la Scuola di Francoforte Axel Honneth, fra i più influenti pensatori contemporanei, pone al centro della propria ricerca il ruolo della critica come denuncia delle patologie sociali. Un percorso teorico che viene delineandosi a partire dal concetto hegeliano di «riconoscimento» fino all'idea di «libertà sociale», intesa come il valore che riunisce e fonda le condizioni individuali e collettive della giustizia sociale. Su ciascuno di questi temi l'autore apre suggestive piste di approfondimento, in cui i problemi della società contemporanea vengono affrontati dialogando con grandi classici come Rousseau, Hegel e Freud, con interlocutori contemporanei come Nancy Fraser o Michael Walzer, ma anche con le canzoni di Bob Dylan.‎

‎Vettese Angela‎

‎L'arte contemporanea. Tra mercato e nuovi linguaggi‎

‎ill., br. Quadri, sculture, installazioni, arte ambientale e pubblica, arte post-Internet: l'arte visiva ha acquisito nell'ultimo secolo un vocabolario complesso. Nonostante il pubblico la trovi difficile e molti critici l'abbiano dichiarata morta, mai come oggi si dimostra vitale. Nelle sue forme nuove ha invaso il mondo: in una dinamica sempre più internazionale - anche in tempi di crisi - sorgono ovunque mostre, musei e collezioni. Un'espansione solo mercantile o dobbiamo riconoscere che nell'arte contemporanea c'è ancora poesia? Cosa siamo disposti a definire arte? Come funziona il sistema che le attribuisce valore?‎

‎Brilli Attilio‎

‎In viaggio con Leopardi‎

‎br. Non fu un grande viaggiatore Giacomo Leopardi; uscì da Recanati per la prima volta a venti e rotti anni, e non soggiornò che nelle principali città: Roma, Bologna, Milano, Firenze, Pisa, Napoli. Ma la giovanile esperienza del «natio borgo selvaggio» colorò di aspettative i suoi viaggi: di desideri d'evasione e di inevitabili frustrazioni. Nel libro si descrive con maestria il quadro materiale del viaggiare (le carrozze, le soste alle locande, gli incidenti), e si rileggono le notazioni leopardiane, nelle quali l'acutezza dello sguardo riesce a cogliere in pochi tratti la fisionomia dei luoghi più diversi e l'indole degli abitanti, in quel sovrapporsi di immaginazione e realtà che caratterizza la sensibilità del poeta.‎

‎Porro Mario; Battistini A. (cur.)‎

‎Primo Levi. Profili di storia letteraria‎

‎br. Pensata come complemento della "Storia della letteratura italiana", questa serie di "Profili" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute criticamente le opere e ne illustra la poetica.‎

‎Bernardini G. (cur.); Cau M. (cur.); D'Ottavio G. (cur.)‎

‎L'età costituente. Italia 1945-1948‎

‎br. Il volume indaga i tempi, le forme e gli sviluppi della transizione storica che l'Italia ha affrontato nei primi anni del secondo dopoguerra. Quella compresa tra il 1945 e il 1948 fu un'età costituente che rimodellò in profondità la vita politica, sociale, economica e culturale di un Paese sospeso tra l'elaborazione di un passato da superare e la costruzione di un futuro ancora tutto da immaginare. Le ricerche qui presentate ruotano attorno a quattro nodi tematici: «i conti con il passato», «la gestione del presente», «la continuità nella rottura», «la costruzione del futuro». Si tratta di quattro livelli di analisi che consentono di mettere a fuoco alcuni dei fenomeni intorno a cui storicamente si sviluppa -attraverso cui può essere reinterpretata - la transizione da un sistema politico a un altro. È una lettura che scompone per temi e problemi il frastagliato paesaggio istituzionale, politico e sociale dell'Italia che si appresta a farsi Repubblica. Emerge il quadro di un'epoca caratterizzata da forti tensioni, in cui il governo del presente implica al tempo stesso una presa di posizione sul passato e uno sguardo sul futuro.‎

‎Flores Marcello‎

‎Il genocidio degli armeni‎

‎ill., br. Prendendo le mosse dal declinare dell'impero ottomano, il libro mostra come già sul finire dell'800 il governo metta in opera un piano demografico-sociale per insediare in Anatolia i turchi espulsi dai territori perduti dall'impero. Nel corso della prima guerra mondiale il governo ultranazionalista dei Giovani Turchi compie la scelta di turchizzare totalmente l'Anatolia e decide di deportare e sterminare la minoranza armena che viveva lì da secoli. La nuova edizione va ancora più in profondità nella ricostruzione del processo che portò al genocidio, sul quale tuttora si combatte la battaglia della memoria, con la Turchia ferma su posizioni negazioniste.‎

‎Legrenzi Paolo‎

‎Regole e caso‎

‎ill., br. Solo un groviglio di casualità a anche una direzione, un progetto? È la domanda che ci poniamo tutti guardando agli eventi della nostra vira. Il senso della eterna dialettica fra ordine e caso lo mette bene in scena Jackson Pollock. Quegli spruzzi di colore sono caduti casualmente a sono intenzionali e vogliono esprimere qualcosa? Azzardiamo una risposta: come nel quadro Number 1A, la vita si gioca su un terreno di mezzo, nel quale alle nostre intenzioni razionali si sovrappone continuamente il caos delle innumerevoli possibilità. Ma alla fine il puzzle si compone e ciò che è accaduto si rivela sempre anche destino.‎

‎Simonetti Gianluigi‎

‎La letteratura circostante. Narrativa e poesia nell'Italia contemporanea‎

‎br. Il laboratorio di un progressivo distacco dalla tradizione del Novecento: così appare la produzione letteraria italiana degli ultimi decenni. Leggendola come riflesso di più generali trasformazioni socio-culturali in corso, Simonetti non si limita a indagare autori canonici e capolavori isolati ma interroga l'insieme di innovazioni formali, preferenze tematiche ed orientamenti strutturali di un ampio campione di opere. Al di là di gerarchie consolidate e confini di genere, lo studio della grande letteratura si combina con l'interesse critico per quella produzione mediocre e media, sempre più diffusa, il cui principale obiettivo non è conoscere ma evadere. Una mappa del nostro campo letterario, una storia delle forme, un'interpretazione complessiva dei molti modi in cui si scrive oggi.‎

‎Strada V. (cur.)‎

‎Da Lenin a Putin e oltre. La Russia tra passato e presente‎

‎br. Tra l'Europa centro-occidentale e l'Asia centro-settentrionale si estende un immenso spazio bicontinentale che si chiama Russia. Negli ultimi tre secoli questo spazio si è chiamato Impero russo poi Unione Sovietica e prima ancora Regno moscovita; il suo nucleo è costituito dai russi preponderanti su una miriade di altre popolazioni: la lingua unificante è quella russa, come russa è la cultura egemone. Così è stato fino a due decenni fa, quando, dopo l'impero zarista, crollato nel 1917, anche quello comunista si è disgregato, dando origine ad un nuovo stato, la Federazione russa. Questo grandioso sommovimento in un'area vasta e cruciale come quella eurasiatica, oltre a creare una nuova realtà geopolitica, ha avuto ripercussioni di portata mondiale. Dopo il 1991, data della fine dell'Unione Sovietica, la Russia ha perso quella centralità che, nella sua ipostasi imperial-comunista, aveva avuto sulla scena mondiale, soprattutto dopo la guerra vittoriosa contro la Germania nazista, e grazie al messianismo ideopolitico derivato dalla Rivoluzione d'ottobre che ne aveva fatto il fulcro di un'organizzazione internazionale. La nuova Russia resta però uno dei grandi attori del gioco politico globale. Conoscere questa nuova grande realtà che è europea nonostante la sua bicontinentalità, dando voce soprattutto alle forze critiche della nuova Russia, è di essenziale importanza, dati i legami di vario titolo (politico, economico, culturale) che legano il nostro Paese alla Russia.‎

‎Laboa J. M. (cur.)‎

‎La Chiesa e la sua storia. Vol. 9: La Chiesa, le guerre e gli stati. Dal 1850 al 1917‎

‎ill., ril. L'opera presenta, oltre ai disegni per i più piccoli, un grande apparato fotografico, ricostruttivo e cartografico con una particolare attenzione all'arte e all'architettura. Il volume, pensato per i ragazzi, presenta grandi titoli che permettono di cogliere da subito il senso di ogni doppia pagina (primo livello di lettura, collegato ai disegni) e un apparato illustrativo con relative didascalie (secondo livello di lettura). Età di lettura: da 12 anni.‎

‎Severino Emanuele‎

‎La filosofia dai Greci al nostro tempo. La filosofia contemporanea‎

‎br. Con i due volumi su "La filosofia antica" e "La filosofia moderna", Severino è riuscito a fornire una chiarificazione nuova e potente dello sviluppo della grande tradizione filosofica. Questo terzo volume dedicato alla filosofia contemporanea, completa il disegno e insieme ne riprende tutti i temi fondamentali. Vengono a emergere la profonda unità e solidarietà in cui si trovano pensatori che sembrano andare in direzioni del tutto diverse.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎L'arte di ignorare il giudizio degli altri‎

‎br. "A causa della debolezza della natura umana si attribuisce, in genere, soverchia importanza a ciò che siamo nell'opinione altrui": profondo osservatore delle contraddizioni dell'animo umano, Arthur Schopenhauer analizza in queste pagine i tanti modi in cui i giudizi della società condizionano i nostri comportamenti. Con l'acutezza che lo contraddistingue, Schopenhauer sottolinea l'assurdità di molti dei pareri che spesso ci portano a modificare la nostra condotta e mostra come imparare a vivere guardando prima di tutto al nostro benessere, per condurre un'esistenza appagante e ritrovare così la serenità interiore.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Il nulla e la poesia. Alla fine dell'età della tecnica: Leopardi‎

‎br. Questo libro di Emanuele Severino, pubblicato per la prima volta nel 1990, rappresenta la più lucida e rigorosa interpretazione filosofica del genio poetico di Giacomo Leopardi. Leopardi come pensatore del nulla - dell'opacità e dell'inconsistenza della realtà imprigionata nell'eterna gabbia del nascere e del morire - va ben oltre la filosofia di Schopenhauer: anticipando il nichilismo di Nietzsche, apre la strada dell'intera filosofia del nostro tempo. Per Leopardi la poesia rappresenta l'ultima illusione di salvezza offerta agli uomini, oltre il fallace ottimismo alimentato dal paradiso della scienza moderna e della tecnica.‎

‎Van Gogh Vincent; Lamberti M. M. (cur.)‎

‎Lettere a un amico pittore‎

‎br. Le ventidue lettere scritte da van Gogh all'amico pittore Émile Bernard tra il 1888 e il 1889 sono un dialogo aperto e disteso sui massimi temi dell'arte. L'arte come vita: le difficoltà del mestiere, la miopia del mercato, le tentazioni delle grandi città. L'arte come tradizione: la folgorante sicurezza di Rembrandt, l'umile realtà di Millet, la sacralità esplosa di Delacro ix, L'arte come scelta sociale: un modo di esserci, di essere uomo del proprio tempo, fino alle soglie dell'utopia. Le lettere vengono qui proposte in una nuova traduzione, che restituisce il ritmo barbaro, l'immediatezza del parlato, le invenzioni sintattiche e ortografiche del francese di van Gogh, spesso modulato sulla lingua olandese materna. Completa il volume un ricco apparato di note a cura di Maria Mimita Lamberti, che contestualizzano, circoscrivono, restituiscono spessore storico a una figura ormai leggendaria.‎

‎Davico Bonino G. (cur.)‎

‎Manifesti futuristi‎

‎br. I più anziani tra loro avevano solo trent'anni: furono la più dirompente ed esplosiva avanguardia italiana. I futuristi animarono una ribellione globale che, dalla pittura alla letteratura, dalla musica alla radio, dalla fotografia alla gastronomia, volle scardinare le convenzioni e infiammare una generazione. L'arte doveva uscire dal chiuso di musei e biblioteche per riversarsi all'aperto delle capitali moderne. E nei loro volantini e manifesti, diffusi in tutte le città - e qui raccolti in un'antologia polifonica e innovativa -, vennero racchiuse le idee più provocatorie e temerarie, decise a proclamare l'inizio di un'epoca nuova. Sperimentali, potenti, contraddittori, i testi proposti restituiscono quella unione di dinamismo e violenza, audacia e ambizione, visionarietà e forza tipica del futurismo, che segnò in modo indelebile la letteratura, l'arte e la politica del primo Novecento.‎

‎Pratt Hugo‎

‎Saint-Exupéry. L'ultimo volo‎

‎ill., ril. In questo omaggio fattogli da Pratt, Saint-Exupéry vola, per l'ultima volta, nei cieli del mondo e tra i ricordi della propria incredibile vita; schivando i colpi degli aerei nemici, salta da Saigon al Guatemala, frequenta l'alta società di Buenos Aires e attraversa porte nel bel mezzo del deserto libico; passeggia tra le nuvole, fino in fondo, poi svolta a ovest dell'ultimo sogno e si incammina, ora e per sempre, verso la leggenda. "L'avventuriero è sempre visto come uno che non lui le corte in regola, un emarginato. uno così... Invece non è vero, perché l'avventura vuole dire avvenire, vuol dire quello che succederà domani." (Hugo Pratt). (Prefazione di Umberto Eco).‎

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