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‎Barilli Renato‎

‎Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005‎

‎ill., br. Nel testo si dà conto della fase "implosiva", quasi un nuovo "richiamo all'ordine", che negli anni '70 e primi '80 seguì all'esplosione dell'extra-artistico. Si assiste quindi al ristabilirsi di un clima di avanguardie "dure e pure", mediante riprese del clima Pop-Op-Minimal, poi affidato soprattutto al trinomio foto-video-parole. Si registra successivamente l'apparire di una "koiné" dove tutti questi strumenti vengono ricondotti sotto la cappa del postconcettuale. Infine si dà atto delle due massime novità con cui si apre il nostro secolo: l'avvento in forza delle donne artiste e dei rappresentanti dei continenti extra-europei.‎

‎Cavaglion Alberto‎

‎La Resistenza spiegata a mia figlia‎

‎br. La Resistenza è stata la dimostrazione del meglio di cui gli italiani fossero capaci: un'assunzione di responsabilità, una volontà di riscatto che non riguarda solo la storia del fascismo e della partecipazione italiana alla Seconda guerra mondiale. Si affrontano qui alcuni problemi controversi della storia della Resistenza senza cedere alla sacralità o alla strumentalizzazione politica: si ricostruisce infatti una narrazione anti-eroica, senza aggettivi, ma ricca di colori. L'obiettivo è cercare una via d'uscita alternativa alla ricostruzione spesso rancorosa degli eventi. Non una storia di fatti sanguinosi, di efferatezze, di morti e di corpi violati, ma un tentativo di individuare le motivazioni profonde di un periodo di grandi speranze e di crescita collettiva. E di cogliere le ragioni di una storia, ma anche le ragioni della vita. Un libro per le giovani generazioni che cerca di dare risposte esaurienti a quesiti difficili e spesso trascurati.‎

‎Meriggi Marco‎

‎Gli Stati italiani prima dell'unità. Una storia istituzionale‎

‎br. Il volume spazia tra la fine del Settecento e l'Unità - l'epoca convenzionalmente definita Risorgimento - e delinea una ricostruzione del periodo a partire dall'angolo visuale delle istituzioni politiche operative nei vari stati della penisola prima nell'età delle riforme, poi in quella rivoluzionario-napoleonica, infine in quella della restaurazione e nel cosiddetto "decennio di preparazione". L'attenzione al mutamento delle forme istituzionali (apparati statali, amministrazioni locali, rappresentanze di corpo o territoriali) offre la possibilità di indagare sulle peculiarità della transizione italiana dall'antico regime allo stato di diritto ottocentesco.‎

‎Blumenberg Hans; Gorgone S. (cur.)‎

‎L'uomo della luna. Su Ernst Jünger‎

‎br. L'edizione completa degli scritti che Blumenberg, nell'arco di più di quarant'anni, ha dedicato a Ernst Jünger, testimonia un persistente e singolare interesse del teorico della metaforologia per l'opera di uno tra i più significativi e controversi autori tedeschi del XX secolo. Si tratta di articoli e brevi interventi apparsi su quotidiani, ma anche di inediti, in cui Blumenberg, senza prendere parte alla polemica sull'opera e la figura di Jünger, fornisce una lettura originale e spesso accattivante, in quanto calata nella comune attualità storica e culturale, di alcuni temi cruciali dei suoi scritti: la guerra, la tecnica ed il corrispondente tipo umano dell'operaio, la resistenza 'letteraria' al nazismo (preziosa è la testimonianza di Blumenberg della 'consolazione' fornita dalla pubblicazione del romanzo "Sulle scogliere di marmo"), il nichilismo e la "nuova teologia". All'apprezzamento per la scrittura diaristica jüngeriana, giudicata la migliore in lingua tedesca del Novecento, si unisce un crescente sospetto per le doti autenticamente narrative ed inventive di Jünger che, tuttavia, alla luce della generale interpretazione neoplatonica della sua opera, sembra giustificarsi con la potenza sinottica della sua parola, costantemente rivolta a cogliere l'unità profonda che sta dietro la molteplicità dei fenomeni, e con l'impazienza del suo stile, sempre teso a "saltare dall'apparenza all'idea".‎

‎Squicciarini Marilena‎

‎Luigi Fallacara e la fede nella poesia. Commento all'opera poetica 1914-1952‎

‎br. L'itinerario poetico di Luigi Fallacara (Bari 1890-Firenze 1963) è segnato da due date, il 1914 - anno delle sue prime pubblicazioni su "Lacerba" - e il 1952, quando dà alle stampe la sua "autoantologia". Fra questi estremi il poeta ha attraversato tutti i fenomeni culturali del primo Novecento: il maledettismo rimbaudiano-campaniano dell'esperienza lacerbiana, l'illuminato misticismo assisiate, la poesia pura ungarettiana, la "rinascenza" della scrittura cattolica e l'ermetismo nato all'interno del "Frontespizio", la rivista fiorentina che più di tutte segnò la sua attività creativa. Questa monografia, la prima dedicata a Fallacara, ripercorre la sua formazione, la costituzione del suo immaginario (mai del tutto slegato dalle origini pugliesi), l'insieme delle relazioni intellettuali che gli consentirono la partecipazione alle più importanti pagine della storia letteraria novecentesca, e propone una guida alla lettura delle raccolte poetiche di quegli anni con un apparato esegetico adeguato e funzionale.‎

‎Langella G. (cur.)‎

‎L'eterno accade. L'officina letteraria di Luigi Fallacara‎

‎br. Frutto di una giornata di studi dedicata a Luigi Fallacara (Bari, 1890-Firenze, 1963) in occasione del cinquantesimo anniversario della morte, il presente volume, ben al di là di un tributo rituale, intende concorrere al rilancio di uno dei maggiori scrittori pugliesi moderni, colpevolmente dimenticato. I saggi qui raccolti ne ripercorrono, da un lato, l'intenso itinerario poetico, narrativo, critico e spirituale, dall'altro frugano tra le carte, compresi i numerosi inediti che vanno emergendo dal suo archivio, facendoci entrare nel laboratorio sempre in progress di un autore posseduto dal demone della perfezione. Da questa rilettura a tutto campo emerge chiaramente che l'immaginario di Fallacara, pur non dimentico delle origini pugliesi - periodicamente alimentate dai soggiorni nella terra d'argento va però interamente restituito a un Novecento nazionale e perfino, per certi versi, europeo, con le tipiche implicazioni metafisiche e moderniste del suo tempo, tra orfismo cristiano ed estetica dell'incanto.‎

‎Medici Francesco‎

‎Luzi oltre Leopardi. Dalla forma alla conoscenza per ardore‎

‎br. Gli ermetici furono probabilmente i primi a raccogliere l'eredità di Leopardi e a riflettere sulla sua lezione di sfida aperta alla modernità. Francesco Medici indaga la presenza del Recanatese nella coscienza poetica e critica di Mario Luzi, con particolare riferimento alla prima produzione luziana da La barca (1935) a Onore del vero (1957). Leopardi si rivela per Luzi un modello irrinunciabile da cui avviare una rifondazione della poesia a partire dalla sublimazione della vicissitudine nella forma, fino al suo stesso superamento in favore di una conoscenza animata dall'ardore della realtà. Chiudono il volume un'intervista al poeta e una postfazione di Marco Beck.‎

‎Allegri M. (cur.); Bruno F. (cur.)‎

‎Tommaseo poeta e la poesia di medio Ottocento. Vol. 1: Le dimensioni del popolare‎

‎br. Atti dei convegni promossi dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e dall'Accademia Roveretana degli Agiati (Venezia, 22-23 maggio 2014;Rovereto, 4-5 dicembre 2014). L'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e l'Accademia Roveretana degli Agiati hanno promosso nel 2014, nelle rispettive sedi, due convegni dedicati alla figura di Niccolò Tommaseo in rapporto alla poesia italiana di medio Ottocento, per la quale lo scrittore dalmata costituì un riferimento imprescindibile. Se l'opera di Tommaseo costituisce nel suo insieme un caso ottocentesco ancora da definire compiutamente, di più problematica sistemazione forse è la sua parte poetica, tanto disuguale nella varietà dei modi e dei contenuti quanto eccezionalmente ricca di spunti originali e spesso sorprendenti rispetto agli esiti della poesia italiana contemporanea. Questi due convegni sono ora pubblicati in un volume composto di due tomi. Nel convegno veneziano è stato approfondito l'interesse di Tommaseo per la dimensione del popolare, cui egli dedicò i quattro volumi dei suoi Canti popolari (1841-42), l'opera forse più romantica del nostro Ottocento, e d'impatto non soltanto letterario, come alcune delle relazioni svolte hanno opportunamente messo in luce. Nel convegno roveretano si è trattato più strettamente del Tommaseo poeta, dagli esordi giovanili negli anni Venti all'edizione definitiva delle Poesie (1872).‎

‎Proto Francesco‎

‎La mozione d'inchiesta per le province napoletane al primo Parlamento d'Italia‎

‎brossura‎

‎Badini Confalonieri L. (cur.)‎

‎Sogni di parole. Sei poeti del Novecento italiano‎

‎ill., br. Nella scansione binaria propria a questa nuova collana, che presenta testi letterari accompagnati da letture di approfondimento interpretativo, il volume raccoglie, accanto ai testi di sei tra i maggiori poeti italiani del '900 e contemporanei, studi che hanno l'obiettivo di varcare idealmente i confini delle aule accademiche e rendere il linguaqgio poetico più familiare al grande pubblico. In particolare vengono qui analizzate, con libertà di metodo ma comune attenzione alla chiarezza opere di Ungaretti, Montale, Luzi, Sereni, Pusterla e Zanzotto. Autori degli interventi sono: Francesca Bernardini Napoletano, Paolo Luparia, Giovanni Bardazzi, Maria Borio, Stefano Verdino, Georgia Fioroni, Sabrina Stroppa, Gabriella Addivinola.‎

‎Moretti Franco‎

‎Un paese lontano. Cinque lezioni sulla cultura americana‎

‎ill., ril. Nell'osservare la tradizione del romanzo, Franco Moretti ha inaugurato ricerche che hanno immesso aria nuova nelle asfittiche stanze della saggistica letteraria. Allo stesso modo, quando ha affrontato all'Università di Stanford l'insegnamento della «Literary History», decise di tracciare percorsi interdisciplinari inconsueti, incrociando letteratura, cinema e pittura per ripensare l'approccio alla materia. Il libro raccoglie cinque di queste lezioni, alla base delle quali vi è la scommessa che ogni insegnante dovrebbe imporsi per svolgere al meglio il proprio compito di fronte a studenti che spesso di storia della letteratura sanno poco o nulla. Cinque saggi brevi e compatti, che individuano alcuni concetti fondamentali della modernità, per riflettere criticamente sullo sviluppo planetario dell'egemonia culturale americana, accostando Whitman a Baudelaire, il western al film noir, Hemingway a Joyce, Miller a Brecht, oppure Vermeer a Hopper e Rembrandt a Warhol. Riflessioni critiche e puntuali analisi stilistiche evidenziano dissonanze, antitesi e conflitti, e compongono una sorta di breviario di educazione estetica, utile a illustrare le diverse realtà culturali e le metamorfosi delle forme artistiche all'interno di distinti contesti sociali, tra Vecchio e Nuovo mondo. Con una missione: risvegliare in ogni lettore il «senso di meraviglia per quel che la letteratura sa fare», dimostrando soprattutto che «vale la pena studiare la letteratura, e non solo leggerla per piacere».‎

‎Musatti Cesare L.; Molaro A. (cur.)‎

‎Geometrie non euclidee e problema della conoscenza‎

‎br. Il volume raccoglie, in edizione critica, il testo integrale della tesi di laurea in Filosofia dello psicologo e psicoanalista italiano Cesare L. Musatti (1897-1989), discussa il 3 novembre 1921 presso l'Università di Padova. Sulla traccia dei "Fondamenti della geometria" di Bertrand Russell, Musatti difende l'attualità della problematica kantiana dello spazio come condizione di possibilità dell'esperienza spaziale e delinea i fondamenti di una teoria generale del sapere geometrico attraverso un dialogo appassionato con la tradizione matematico-filosofica di Saccheri, Gauss, Lobacevskij, Riemann, Helmholtz, Lotze, Poincaré e Hilbert. Nella sua ricchezza argomentativa, questo scritto non rappresenta soltanto la testimonianza di una specifica fase del percorso di formazione di uno dei massimi psicologi italiani del Novecento, ma anche la cifra tematica essenziale dell'intera vicenda intellettuale di Musatti, nella quale armonicamente si intrecciano matematica, filosofia e psicologia. Già da queste pagine, infatti, è possibile scorgere il filo conduttore delle molteplici direttrici dell'opera musattiana più matura: da un lato, l'affermazione del valore e dell'autonomia del sapere scientifico, compreso quello psicologico, a partire da una rigorosa fondazione e giustificazione storico-epistemologica della sua validità; dall'altro, l'assunzione di una sua concezione in larga misura convenzionalista e costruttivista come risultato di un'interazione dinamica fra soggetto e realtà. Prefazione di Mauro Antonelli.‎

‎Collura Matteo‎

‎Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello‎

‎ril. Un racconto biografico su un grande personaggio della letteratura italiana in cui risaltano temi e momenti storici mai finora così esplorati e definiti. La nascita in una Sicilia tra Medioevo e Far West che ne segnò la vita e l'ispirazione, il fascismo di Pirandello, tutt'altro che superficiale ed episodico, ma sentito e coltivato anche se, a volte, solo e soprattutto per motivi opportunistici. La vera storia del rapporto con la moglie pazza e con i figli, di cui il drammaturgo fu carnefice e vittima. L'appassionante racconto del rapporto affettivo e artistico tra Pirandello e Marta Abba: una delle storie d'amore "a senso unico" più grandi della letteratura. Le opere di Pirandello finalmente spiegate, passo passo, dal racconto della stessa vita dell'autore, ma anche nella loro grande attualità. Con l'evolversi dei mass media, infatti, sotto i riflettori che dovunque e in ogni momento illuminano la scena della vita, le maschere pirandelliane sono più che mai utili per aiutarci a sopravvivere.‎

‎Bonifacio Dario‎

‎Jack Kerouac sulle note di San Francisco‎

‎brossura Il mito di San Francisco nasce sui fondamenti culturali della "beat generation", la generazione dei poeti nuovi che si riuniva nel quartiere italiano di North Beach. Kerouac veniva dall'Est, ma San Francisco fu il luogo in cui si proiettò la sua vita e, insieme, la sua opera: quella era la "sua" California, frontiera estrema e terra di libertà. Senza di essa non ci sarebbe stata una meta da raggiungere nel viaggio "On the Road" di Sal e Dean, né un punto di partenza per gli "Angeli di desolazione" e "I vagabondi del Dharma", non il punto di crollo di "Big Sur".‎

‎Kasatkina Tat'jana‎

‎È Cristo che vive in te. Dostoevskij. L'immagine del mondo e dell'uomo: l'icona e il quadro‎

‎ill., br. Dostoevskij considerava il processo creativo come creazione di immagini: è questa l'interpretazione di Tat'jana Kasatkina - tra i massimi esperti mondiali dello scrittore russo - destinata a cambiare la lettura della sua opera. Dietro ai testi di Dostoevskij c'è un mondo fatto di immagini che celano (e svelano) il volto eterno che si ritrova sotto il sembiante della realtà attuale: "Dobbiamo solo imparare a non arrestare il nostro sguardo alla superficie e vedremo in ciò che ci circonda lo splendore del paradiso. È a questo che ci introduce la grande arte cristiana ed è in questo che Dostoevskij ci è maestro". Nel volume, oltre alle citazioni di Dostoevskij che mostrano come usa le immagini nei suoi romanzi, troviamo quadri dell'arte occidentale e icone russe che ne commentano il significato. Sono opere che Dostoevskij ha visto, che l'hanno ispirato e che, in un certo senso, lui stesso ha raffigurato testualmente. Scrive Julián Carrón nella prefazione: "Tanti hanno letto Dostoevskij, ma Tat'jana ci conduce a scoprirlo a un livello di profondità che prima ci sfuggiva. Era tutto lì, nei suoi testi, ma occorrevano degli occhi, uno sguardo in grado di riconoscerlo, di sorprenderlo".‎

‎Inzerillo Giovanni‎

‎La virtù della frivolezza. Saggio sull'opera di Paolo Ruffilli‎

‎br. Paolo Ruffilli, nato a Rieti nel 1949, ma residente a Treviso sin dal 1972, è uno dei poeti più interessanti della sua generazione. La sua opera può essere agevolmente collocata in un ipotetico territorio di scrittura "metafisica", in cui gli oggetti comuni e, ancor più, le situazioni della quotidianità, divengono occasione (proprio come nel suo maestro elettivo, Eugenio Montale) per un salto conoscitivo che sappia misurarsi con le ebbrezze e con i dolori dell'esistenza. Tuttavia dell'enigmaticità del grande poeta genovese nulla rimane nell'opera di Ruffilli, orientata verso la comunicazione col lettore in un tempo in cui i ritmi della vita associata paiono impermeabili al canto e alla tensione etica della poesia. Questa monografia di Giovanni Inzerillo è la prima organicamente dedicata a Paolo Ruffilli e, attraverso un confronto con i grandi modelli letterari sui quali si è formato l'autore, esamina lucidamente il suo intero itinerario.‎

‎Mezzina Domenico‎

‎Le ragioni del fobantropo. Studio sull'opera di Guido Morselli‎

‎br. Romanziere poliedrico e filosofo fuori dal coro, Guido Morselli (1912-1973) inseguì senza trovarlo il suo pubblico, fino al tragico gesto suicida, rimanendo quasi del tutto inedito: eppure, non appena è iniziata, dal 1974 in poi, la pubblicazione postuma dei suoi romanzi, da "Roma senza papa" a "Il comunista", da "Dissipatio H. G." a "Uomini e amori", passando per i saggi di "Fede e critica" e di "La felicità non è un lusso", Morselli è divenuto un autore cult, guardato con crescente interesse da parte di chi cercasse nella letteratura il coraggio di fare piazza pulita di tutte le ideologie del suo tempo e di tutti i miti del senso comune, fino a "mettere fra parentesi" la propria stessa vita e quella degli altri. Sulla scia dei suoi maestri elettivi (Montaigne, Leopardi e Proust), lo scrittore ha assunto la maschera del «fobantropo», colui che critica a fondo l'antropocentrismo occidentale e in ostinata solitudine declina con realismo e rigore le ragioni di un nuovo illuminismo.‎

‎La somma dei giorni. Generazioni a confronto nella letteratura moderna e contemporanea‎

‎br. "I saggi raccolti nel presente volume esplorano alcune modalità della riflessione letteraria sul tema dello scorrere del tempo: le tre sezioni 'L'incanto dell'infanzia', 'Le stagioni della vita', 'Le età della letteratura' - dichiarano apertamente le tre prospettive applicate. Il mondo, l'immaginazione, il linguaggio dei bambini (e del proprio passato autobiografico) come fucina letteraria di autori maturi (Stevenson e Mansfield); i giovani in via di definizione nel confronto con la generazione precedente su temi come l'amore, il matrimonio, la guerra, i movimenti politici (Hardy, Singer, McEwan); le strategie retoriche applicate alla costruzione dell'identità americana come impresa civile e spirituale (il familiar commerce dei sermoni di Winthrop); il confronto degli scrittori con la generazione precedente e i suoi modelli letterari (Mme Cottin), il rapporto tra generazioni misurato su un contenuto specifico come il nihilismo (Turgenev)." (dalla nota della curatrice di Stefania Rutigliano)‎

‎Rocco Federica‎

‎Marginalia ex-centrica. Viaggi/o nella letteratura argentina‎

‎br. Con questo sesto volume la collana si arricchisce di un ulteriore contributo sul tema del viaggio, declinato all'interno di un'area geografica ben definita, l'Argentina e fra marginalità migranti individuali e collettive: soggetti poliedrici che effettuano un difficile percorso per raccogliere i frammenti dispersi dell'identità smarrita o in pericolo. Il passaggio da un vecchio a un nuovo canone letterario, sorto dalla decostruzione delle pratiche in cui si articola la soggettività delle minoranze, permette di affrontare il tema del viaggio (soprattutto migratorio) alla luce di una riscrittura che, aperta alla precarietà di ogni senso, ad altri sguardi e ad altri desideri, moltiplica prospettive e lascia intravedere un'ambiguità ontologica.‎

‎Extermann G. (cur.); Varela Braga A. (cur.)‎

‎Splendor marmoris. I colori del marmo, tra Roma e l'Europa, da Paolo III a Napoleone III. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. L'identità di Roma si esprime in primo luogo nella varietà dei suoi marmi. Simbolo di lusso, potere e sacralità, i marmi raccolti sotto l'impero furono riusati nei secoli successivi, ma un nuovo gusto ne cambia la percezione nel Cinquecento e li rende protagonisti di ogni impresa artistica di peso a Roma e nelle Corti europee. Il libro affronta il fenomeno dell'uso dei marmi colorati, antichi e moderni, nell'architettura, nella decorazione e nella statuaria, con uno sguardo che parte dal regno di Paolo III Farnese e prosegue fino al pieno Ottocento. Attraverso ventisette contributi di esperti internazionali, Roma appare come il fulcro di un'identità, quella della magnificenza del marmo, la cui forza si esprime in una serie di casi esemplari scelti in Italia, Francia, Spagna, con incursioni in Portogallo, Russia e Inghilterra.‎

‎Biamonti Alessandro‎

‎Archiflop. Storie di progetti finiti male. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Non ci piace definirla una lista di errori da denunciare: piuttosto, un invito a riflettere su come sia impossibile, per un progetto, progettare il proprio futuro. Sbagliando, d'altra parte, s'impara. Una volta uscito dall'impeccabile atmosfera dei computer, dei disegni e dei modelli in 3D, ogni progetto architettonico è inevitabilmente destinato a fare i conti con le logiche del mondo reale. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un incontro indolore. Ma a volte qualcosa va storto. Questo libro raccoglie, divisi per sezioni tematiche, una selezione di 25, più o meno noti, fallimenti architettonici disseminati per tutto il mondo. Schede, una mappa illustrata, un glossario semiserio e una ricca documentazione fotografica aiutano il lettore a orientarsi tra le città fantasma della Cina, gli ecomostri del sud Italia, e i grotteschi residui dei luna park americani.‎

‎XX secolo. Storia illustrata. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Il Novecento ha visto crescere progressivamente, più che in ogni altro periodo del passato, le relazioni e i legami tra i differenti Paesi e le loro singole realtà. Per questa ragione, la Storia illustrata del XX secolo è, in primo luogo, una storia mondiale. La narrazione degli eventi politici e sociali è il filo conduttore attorno al quale si intrecciano l'evoluzione dell'economia, della cultura, dell'arte, del costume, i grandi fatti dello sport, le scoperte scientifiche e le straordinarie trasformazioni tecnologiche. Il libro è articolato in 15 sezioni che scandiscono la successione cronologica degli eventi più significativi e delle grandi tematiche che hanno caratterizzato la storia del Novecento. A conclusione di ciascuna sezione una tavola sinottica riassume i fatti principali del periodo trattato. La particolare originalità dell'impianto grafico dell'opera è tale da consentire tre diversi livelli di lettura. Possiamo scegliere, seguendo la parte centrale del testo, di percorrere la storia del secolo attraverso il racconto dei fatti; oppure farci guidare dalle sequenze delle immagini e riviverne lo sviluppo come in un film. Infine, scorrendo illustrazioni, didascalie e grafici possiamo ricostruire il panorama dei grandi personaggi, degli oggetti della vita quotidiana e degli aspetti quantitativi che hanno caratterizzato questo secolo.‎

‎Benedetti Maria Teresa; Perin Giulia‎

‎Morisot. Ediz. a colori‎

‎ill., br. Berthe Morisot (Bourges 1841 - Parigi 1895) apparteneva a una famiglia agiata: era la pronipote di Fragonard e la sua casa era frequentata da artisti e scrittori. Il suo precoce accostarsi alla pittura quindi fu agevolato da una situazione favorevole, seppure in un mondo che difficilmente era disposto ad aprire a una donna le porte della professione artistica. I maestri non le mancarono, ma Berthe rimase tuttavia colpita soprattutto da Manet, ricambiata. In breve diventò una protagonista delle attività del gruppo impressionista. Ammirata e rispettata realizzò opere dai colori leggeri e luminosi, dal tratto sicuro, che solo i pregiudizi sociali del tempo cercarono di relegare a un contesto "femminile" e domestico.‎

‎Lipsky David‎

‎Come diventare se stessi. David Foster Wallace si racconta‎

‎br. David Foster Wallace (1962-2008) è stato uno degli esponenti più significativi della letteratura americana degli ultimi trent'anni. Con libri come "Infinite Jest", "La ragazza dai capelli strani", "Una cosa divertente che non farò mai più" ha saputo rivoluzionare la narrativa e la saggistica contemporanea, guadagnandosi la stima della critica e l'amore dei lettori. All'indomani dell'uscita americana di "Infinite Jest", invitato dalla rivista Rolling Stone a scrivere un lungo articolo su Wallace, il giornalista David Lipsky trascorse cinque giorni ininterrotti al suo fianco, viaggiando con lui per centinaia di chilometri, assistendo ai suoi reading, alle lezioni del suo corso di scrittura, ma soprattutto impegnandolo in una conversazione personale e profonda su letteratura, politica, cinema, musica e sugli aspetti più privati della sua vita, compresi il rapporto con le droghe e la battaglia contro la depressione. Questa è la fedele trascrizione del materiale registrato all'epoca: il ritratto in presa diretta di un indimenticabile maestro della letteratura. Da questo libro è stato tratto il film "The End of the Tour" con Jason Segel e Jesse Eisenberg.‎

‎Fashion history from the 18th to the 20th century. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. L'abito fa il monaco. L'abbigliamento di una persona, che si tratti di un sari, un kimono o un completo da ufficio, è un fattore importante per comprenderne la cultura, il ceto sociale, la personalità e perfino il credo religioso. Fondato nel 1978, il Kyoto Costume Institute riconosce l'importanza della moda dal punto di vista sociologico, storico e artistico. In possesso di una delle maggiori collezioni di capi di abbigliamento al mondo, il KCI ha accumulato un'ampia gamma di abiti storici, intimo, calzature e accessori di moda dal XVIII secolo a oggi. Attingendo all'ampia collezione dell'Istituto, Storia della moda dal XVIII al XX secolo farà compiere al lettore un viaggio affascinante attraverso gli ultimi tre secoli di tendenze in fatto di abbigliamento. Grazie alle fotografie degli abiti disposti da mani sapienti su manichini realizzati su misura, quest'opera ci mostra l'abbigliamento come "manifestazione essenziale del nostro essere autentico" e la passione dell'Istituto per la moda come una forma d'arte intricata e complessa. Tra le autrici del libro vi sono alcune delle menti più brillanti e degli sguardi più acuti nel campo delle scienze della moda: Akiko Fukai (direttrice e curatrice emerita del Kyoto Costume Institute), Tamami Suoh (curatrice del Kyoto Costume Institute), Miki Iwagami (docente di Storia della moda presso la Bunka Gakuen University di Tokyo), Reiko Koga (ex docente di Storia della moda presso la Bunka Gakuen University di Tokyo) e Rie Nii (curatrice del Kyoto Costume Institute).‎

‎Duchting Hajo‎

‎Kandinsky. Ediz. italiana‎

‎ill., ril. Nel corso della sua carriera artistica, Wassily Kandinsky (1866-1944) non trasformò solo il proprio stile, ma l'intero corso della storia dell'arte. Dai primi dipinti figurativi e di paesaggio, si evolse fino a diventare il pioniere di un uso del colore e della linea spirituale, emotivo, ritmico, e a tutt'oggi è riconosciuto come il primo artista ad aver creato opere puramente astratte. Insegnante e teorico oltre che artista, l'interesse di Kandinsky per la musica, il teatro, la poesia, la filosofia, l'etnologia, la mitologia e l'occulto era una componente essenziale dei suoi quadri e delle sue incisioni. Membro degli influenti movimenti del Blaue Reiter e del Bauhaus, lasciò in eredità alle generazioni successive non solo uno stupefacente corpus di opere visive, ma anche diversi trattati di notevole spessore, quali Lo spirituale nell'arte. Tra le sue dottrine principali, la connessione tra pittura, musica ed esperienza mistica e la purificazione dell'arte da un realismo materialista per approdare a un tipo di espressione emozionale, sintetizzata in particolare nel colore. Questo volume passa in rassegna i lavori principali di Kandinsky per fornire un'introduzione al suo repertorio di forme, sensazioni e colori vibranti. Nel tracciare il radicale sviluppo artistico dell'artista, dimostra come il percorso di un singolo pittore abbia spianato la strada a generazioni di astrattisti a venire.‎

‎Fraser Antonia‎

‎Maria Antonietta. La solitudine di una regina‎

‎ill., br. Dalla nascita alla corte di Vienna fino al patibolo a Parigi nel 1793, quella di Maria Antonietta, quindicesima figlia di Maria Teresa, è senza dubbio una delle vicende private e pubbliche più drammatiche della storia moderna. In questa biografia Antonia Fraser ricostruisce il difficile viaggio attraverso la vita di questa sfortunata regina. Inviata in Francia dalla madre a soli quattordici anni per sposare il futuro Luigi XIV, fu per tutta la vita "l'odiata austriaca", e come tale rimase un ostaggio della politica estera fin dai suoi primi giorni in Francia. Manipolata dalla sua famiglia austriaca, venne sempre accusata dai francesi di interferire nei propri affari politici.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 9: Idee: il catalogo è questo‎

‎br. Una volta cadute dall'Iperuranio dove le aveva poste Platone e svestite del carattere di Verità, le idee sono entrate nella storia, hanno assunto un significato nella tradizione e nel tempo, sono diventate episodiche e discontinue, rinviano di continuo ad altro, non sono più una faccenda di puro intelletto, muovono le emozioni e svolgono un'azione seduttiva, sono oggetto del pregiudizio di ciascuno ma sono in grado anche di erodere, corrompere e modificare il pensiero tramite la loro comunicazione.‎

‎Foucault Michel‎

‎Storia della sessualità. Vol. 3: La cura di sé‎

‎br. Per parlare di sessualità Foucault ha ricostruito i percorsi del "soggetto desiderante", risalendo dall'epoca moderna fino all'antichità classica ("L'uso dei piaceri") e procedendo poi ai primi due secoli della nostra era nel mondo greco-romano ("La cura di sé"). In questo periodo storico, forse per la prima volta si affermano preoccupazioni e valori individualistici, un'attenzione nuova al privato, una moralità personale autonoma, ormai sganciata dalla sfera pubblica e non ancora inserita in una visione totalizzante del divino e della relazione dell'uomo a esso. Questo libro attraversa con intelligenza e originalità i documenti di un'epoca eccezionalmente fertile: dalla trattazione dei sogni a sfondo sessuale di Artemidoro, ai trattati di medicina di Galeno, alla meditazione di Epitteto, Marco Aurelio, Seneca. "La cura di sé" è il terzo volume di quella "Storia della sessualità" di cui Michel Foucault aveva esposto ne "La volontà di sapere" il progetto iniziale: comprendere come, nelle società occidentali moderne, si sia costituito qualcosa di simile a una "esperienza della sessualità", una nozione ormai a noi familiare e che tuttavia è apparsa solamente all'inizio del diciannovesimo secolo.‎

‎Montanelli Indro; Cervi Mario‎

‎L'Italia del Novecento‎

‎brossura Due autorevoli firme del giornalismo italiano raccontano in questa nuova edizione aggiornata la storia italiana del Novecento. Dall'uccisione di re Umberto primo da parte dell'anarchico Bresci fino alla elezione di Giuliano Amato a Presidente del Consiglio il 26 aprile 2000.‎

‎Luderin Pierpaolo‎

‎L'art pompier. Immagini, significati, presenze dell'altro Ottocento francese (1860-1890)‎

‎ill.‎

‎Zanotti Paolo‎

‎Dopo il primato. La letteratura francese dal 1968 a oggi‎

‎br. Fino a non molti decenni fa il francese era per eccellenza la "lingua della letteratura" e la Francia il "Paese della letteratura", la patria spirituale che accoglieva a braccia aperte gli scrittori stranieri in esilio o anche solo in cerca di consacrazione. Quel primato oggi ha ceduto. Paolo Zanotti traccia una mappatura della cultura francese nel periodo della sua perdita di egemonia Introduce a quegli scrittori che, esorditi dopo il 1968, non attirano più l'interesse del mondo e spesso partono svantaggiati rispetto a un qualunque anglofono o ispanofono. Il pregiudizio è che si tratti di libri pieni di intellettualismo, formalismo e scarsa "narratività". Molto spesso si tratta invece di testi scritti semplicemente in maniera diversa dai modelli stilistici più diffusi. Il volume si concentra su autori come Georges Perec e Michel Tournier, Jean-Patrick Manchette e Bernard-Marie Koltès, Annie Ernaux e Jean Echenoz, Agota Kristof e Jean-Philippe Toussaint, Emmanuel Carrère e Michel Houellebecq, senza dimenticare però anche il mondo delle letterature francofone, la ricca tradizione dei gialli e il fenomeno tutto francese dei saggisti che, da Derrida a Jean-Luc Nancy, vogliono essere scrittori prima ancora che intellettuali.‎

‎Gravagnuolo Benedetto‎

‎Napoli dal Novecento al futuro. Architettura, design e urbanistica. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Un bilancio critico argomentato, laico, di un secolo di trasformazioni radicali, di involuzioni, di contraddizioni strutturali ancora, in larga misura, aperte: dall'eredità di fine Ottocento, il "Risanamento", alle conseguenze di due guerre, all'intermezzo monumentale di epoca fascista, fino alle alterne vicende dei progetti di pianificazione urbana su scala metropolitana, dal '39 a oggi. Architettura, urbanistica, design, selezionati e ponderati, senza perdere di vista il tessuto connettivo delle trame umane dei protagonisti, per rifondare su basi originali, consapevoli, la riflessione sulle prospettive, le responsabilità delle scelte in corso di definizione.‎

‎Gaddi S. (cur.); Panconi T. (cur.)‎

‎Giovanni Boldini. Catalogo della mostra (Roma, 4 marzo-16 luglio 2017). Ediz. a colori‎

‎ill., ril. Il ferrarese Giovanni Boldini giunge a Parigi nel 1871 in un clima di energia creativa e fiducia ottimistica che rivoluzionano la storia europea tra Ottocento e Novecento. Celebrato come una star grazie a una pennellata inconfondibile che esprime bellezza e gioia di vivere, Boldini inventa meravigliosi ritratti delle personalità più in voga dell'epoca e trasforma le donne in "Divine", creature sublimi ed eleganti, consapevoli del loro fascino, che alimentano a lungo l'immaginario artistico fino a incidere profondamente anche sulle avanguardie novecentesche. I suoi modi aristocratici, la vocazione per la mondanità, il numero altissimo di liaisons galanti e la frequentazione dei migliori ambienti borghesi ne fanno una personalità magnetica e attraente, di grande modernità e talento geniale. Pubblicata in occasione della mostra romana, la monografia raccoglie quasi 160 opere di Boldini provenienti da circa 30 musei di tutto il mondo e dalle più importanti collezioni private nazionali e internazionali e costituisce un ulteriore arricchimento per la conoscenza del corpus pittorico del maestro ferrarese. L'opera critica presentata in catalogo, frutto di articolate ricerche storiche e di archivio, e le oltre venti lettere inedite di Boldini rappresentano inoltre un contributo fondamentale alla ricostruzione della sua biografia. Accanto ai saggi dei curatori Tiziano Panconi ("Le divine": l'universo femminile nella Parigi di Boldini fra carteggi noti e il ritrovamento di documenti e lettere inediti) e Sergio Gaddi (Boldini e il rinnovamento dei primi anni francesi), il volume presenta i contributi di Loredana Angiolino (Giovanni Boldini e l'Esposizione Universale del 1889. Un inedito carteggio), Leo Lecci (Un consulente da Parigi per la prima Biennale. Giovanni Boldini e l'esposizione internazionale di Venezia del 1895), Marina Mattei (Boldini e Verdi due grandi italiani), oltre al catalogo delle opere suddiviso in quattro sezioni (La luce nuova della macchia 1864-1870; La Maison Goupil fra "chic" e "impressione" 1871-1878; La ricerca dell'attimo fuggente 1879-1891; Il ritratto Belle époque 1892-1924), le schede (a cura di Loredana Angiolino), l'epistolario inedito e la cronologia biografica di Giovanni Boldini (a cura di Tiziano Panconi e Loredana Angiolino).‎

‎Di Marino Bruno‎

‎Hard media. La pornografia nelle arti visive, nel cinema e nel web‎

‎ill., br. Che cos'è la pornografia? Un mero fenomeno sociologico o addirittura una categoria estetica? E soprattutto: com'è cambiata la rappresentazione pornografica negli ultimi anni con l'evoluzione dei media? Con un ampio saggio che abbraccia vari ambiti della realtà contemporanea - dalla fotografia alla televisione, dalle arti visive al cinema, dalle performance al web -, Bruno Di Marino indaga le molteplici sfaccettature della scrittura dell'osceno: un'approfondita disamina storico-critica dall' "Origine du monde" ci porta, attraverso gli oggetti di Duchamp, le "stagioni" di Man Ray e le performance erotico-politiche, fin dietro le quinte del porno con le fotografie di Sultan e Greenfield-Sanders; approdiamo, quindi, al grande schermo con il fortunato connubio fra cinema sperimentale e mondo "X-Rated" nelle pellicole calde di maestri come Gioli e Warhol, con il "found-footage" pornografico e le nuove frontiere della videoarte e dei videoclip; infine, il decisivo passaggio dal privé alla rete, con il dischiudersi dell'universo infinito di YouPorn e la moltiplicazione di pratiche di scambio fra reale e immateriale sempre più ardite. Negli ultimi due decenni si è dunque assistito a un processo di normalizzazione e insieme spettacolarizzazione della pornografia che ha definitivamente violato il suo tabù, anche - anzi, soprattutto - per il pubblico femminile, provocando un aumento incontrollato della produzione amatoriale e, di conseguenza, una crisi dell'hard professionale.‎

‎Betzinez Jason‎

‎Ho combattuto con Geronimo . La straordinaria testimonianza di un guerriero apache‎

‎ill., br. La storia di un apache che percorre un cammino ricco di eventi e colpi di scena, sullo sfondo di una sconfinata libertà tra montagne e praterie. Cugino del grande Geronimo, Betzinez rivive i suoi anni sul sentiero di guerra con il capo apache, descrivendo la vita quotidiana nell'accampamento, fino al reinsediamento in Arizona. Sopravvissuto a eventi difficili al fianco di Geronimo, Betzinez racconta la vita nelle terre aride, le guerre, i conflitti contro le tribù rivali, ma anche le sfrenate corse a cavallo e le battute di caccia. Ridimensionando la stereotipata immagine cinematografica dei nativi americani, "Ho combattuto con Geronimo" fa luce sulla cultura apache, su come questo popolo sia stato derubato della propria terra con l'inganno, sui pregiudizi seminati ad arte e sulle complesse relazioni con messicani e angloamericani.‎

‎Boccioni Umberto; Di Milia G. (cur.)‎

‎Diari‎

‎ill., br. L'angoscia, la vulnerabile sensibilità, il carattere sempre insoddisfatto nel valutare i raggiungimenti della propria arte espressi da Boccioni nei "Taccuini", con l'adesione al futurismo del 1910 si incanalano in una direzione rivoluzionaria. "Ora comprendo la febbre, la passione, l'amore, la violenza delle quali si parla quando si dice creare!" scrive nel 1911. Interrotti nel 1908 i "Taccuini" autobiografici, non è facile ricostruire i motivi dell'adesione al futurismo. Alla scrittura autobiografica Boccioni tornerà nel 1915, con il "Diario di guerra", quando l'avventura del futurismo sembra non soddisfarlo più. Tra i "Taccuini" e il "Diario di guerra" non c'è collegamento, così come non c'è possibilità di comunicazione fra arte e vita.‎

‎Balla Giacomo; Lista G. (cur.)‎

‎Scritti futuristi‎

‎br. La raccolta degli "scritti futuristi" di Giacomo Balla offre una delle principali testimonianze sul significato storico dell'avanguardia futurista. Balla è stato uno dei maggiori protagonisti del futurismo italiano, alla stregua di Marinetti e Boccioni. Ma mentre gli scritti di quest'ultimo sono stati già da tempo oggetto di un'antologia e ampiamente diffusi, quelli di Balla sono rimasti in gran parte sconosciuti. Giovanni Lista, specialista del futurismo, riunisce qui testi, manifesti, interviste e corrispondenza dell'artista. Questa raccolta rinnova la lettura critica della teoria, della storia e della pratica attivistica dell'avanguardia italiana. Permette finalmente di comprendere il ruolo di Giacomo Balla, le sue idee e la sua posizione in seno al movimento futurista, oltre a dargli lo spazio che si merita all'interno delle correnti avanguardistiche del XX secolo.‎

‎Katerinov Ilaria‎

‎Lucchetti babbani e medaglioni magici. Harry Potter in italiano: le sfide di una traduzione‎

‎br. A cinque anni dall'uscita della prima edizione di questo saggio, Ilaria Katerinov torna a riflettere sulla difficile arte della traduzione, passando in rassegna tutti i romanzi della saga di Harry Potter, i film e le revisioni che Salani sta attuando: curiosità e paradossi, errori e imprecisioni, ma anche soluzioni azzeccate e invenzioni geniali.‎

‎Lucio Amelio. Catalogo della mostra (Napoli, 22 novembre 2014-6 aprile 2015). Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. "Per la città e per il museo che l'hanno ospitata, e per i tanti che l'hanno visitata, la mostra dedicata alla figura e al lavoro di Lucio Amelio non è stata solo una collezione temporanea di opere straordinarie di autori che hanno concorso alla storia dell'arte e della cultura internazionali, ma anche l'occasione per una inusuale riflessione collettiva su se stessi. L'incredibile mole di documenti, tracce, impronte provenienti dall'Archivio Amelio-Santamaria e da altri archivi, si è congiunta alle opere d'arte per ricostruire, in un allestimento quasi editoriale, una narrazione densa e complessa che permetteva di cogliere metodi, comportamenti, pratiche, fenomeni relazionali che hanno consentito a questa città, non più Capitale di Stato da tanto tempo, di mantenere tuttavia la sua importanza capitale, e globale, in ambito culturale. I diversi interventi di questa pubblicazione aiutano a comprenderne le ragioni, e ad acquisire consapevolezza che, nonostante i tanti stereotipi con cui nel mondo (e spesso anche qui) si parla di Napoli, questa città continua ad essere piena di opportunità, capacità, materia collettiva floridissima che la rende ancora oggi un sito unico, straordinario, che non è possibile pensare di lasciare inerte..." (Pierpaolo Forte, Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee)‎

‎Picasso Parade. Napoli 1917. Catalogo della mostra (Napoli, 11 aprile-10 luglio 2017). Ediz. a colori‎

‎ill. Per celebrare il centenario del viaggio di Pablo Picasso in Italia, a Napoli e Pompei in particolare, la Soprintendenza di Pompei promuove in collaborazione con il Museo Nazionale di Capodimonte una grande mostra dal titolo Picasso Parade. Napoli 1917 La curatela della mostra è di Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte, Emilia Philippot, del Musée Picasso Paris, e di Luigi Gallo Opera complessa e di capitale importanza per l'arte del Novecento, il sipario dipinto da Picasso per il balletto di Diaghilev sarà presentato a Napoli per la prima volta nella sala da ballo della reggia di Capodimonte. Insieme saranno presentati i bozzetti per la scena, mentre una scelta di opere dell'artista, provenienti da diverse collezioni pubbliche e private, chiarirà il percorso creativo di Picasso e la persistenza di alcuni motivi iconografici. Per approfondire il legame della composizione pittorica con le fonti folkloristiche napoletane, vi sarà un inedito confronto con l'arte presepiale napoletana, che Picasso vide durante la sua visita partenopea. A Pompei, nelle sale dell'Antiquarium, sono invece esposti i costumi del balletto, ideati da Picasso messi a confronto con i disegni preparatori (Musée Picasso Paris) e le fotografie e scattate in occasione della prima rappresentazione (Bibliothèque Historique de la Ville de Paris). Partecipano alla stesura del catalogo Alessandro Nigro, Luca Massimo Barbero, Marco Vallora ed altri noti autori.‎

‎Jameson Fredric; Episcopo G. (cur.)‎

‎Raymond Chandler. L'indagine della totalità‎

‎br. Cosa racconta il romanzo poliziesco americano nel suo incedere narrativo? Fredric Jameson parte da questa domanda per condurre un'indagine critica che, a volo radente, attraversa le forme culturali, i tratti sociali, gli aspetti economici messi in prosa dalle opere di Raymond Chandler, lo scrittore che più di altri ha contribuito a trasformare i racconti nati sulle riviste puip in un genere letterario in grado di impostare la propria Tradizione: l'hard boiled. Nei suoi romanzi - che hanno attraversato e oltrepassato il Novecento conservando intatto tutto il loro fascino - Chandler racchiude ed esprime della propria epoca, già storicizzata, il pathos di un mondo in bilico, che Jameson restituisce nell'intreccio tra arcaismo e modernizzazione di massa, e rielabora nella contrapposizione tra spazi urbani e naturali, grande stile e paraletteratura, frammentazione in episodi e unità narrativa, dettaglio e ritratto d'insieme. I romanzi di Chandler, disposti uno accanto all'altro nell'analisi sinottica di Jameson, giungono infine a comporre un unico grande polittico al nero.‎

‎Morelli Emanuela‎

‎Il giardino inglese attraverso gli occhi di Jane Austen. Tra «wilderness» e «shrubbery»‎

‎ill., br. Jane Austen è un'attenta osservatrice del mondo che la circonda. Scrivendo solo di ciò che conosce, non inventando nulla ma soltanto immaginando, fornisce difatti interessanti punti di vista su determinati aspetti della società a cui appartiene: se i personaggi appaiono come persone vere e concrete, la sua scrittura senza cadere nella mera descrizione, fornisce la percezione dei luoghi e degli ambienti in cui vivono. I sei romanzi dell'autrice ci aiutano pertanto a comprendere l'evoluzione dell'architettura del giardino inglese del suo periodo, in una cultura preindustriale sospesa tra le tradizioni dell'aristocrazia nobiliare e la moda del pittoresco promossa in particolare dalle famiglie benestanti di impostazione borghese o militare. Non si tratta solo di una scelta di taste, o tra formale e informale, tra mantenere o distruggere un viale di alberi vetusti, preferire una vista ad un'altra. Le sue eroine sbagliano, scambiano opinioni, riflettono, cambiano idea, si innamorano, ma soprattutto crescono nella loro ricerca quotidiana di sé tra il rinfrescante wilderness e il soleggiato shrubbery.‎

‎D'Amaro Sergio‎

‎Le parole di Carlo Levi. Guida e dizionario tematico‎

‎br. L'interesse per l'opera di Carlo Levi è cresciuto costantemente negli ultimi anni: pubblicazioni, mostre, convegni, edizioni complete hanno approfondito gli aspetti più significativi di un autore dai molteplici interessi. Questo agile volumetto inquadra sinteticamente ma globalmente la vita e l'opera di Levi: scrittore, saggista, pittore, intellettuale impegnato, attivista politico. Molte pagine dedicate al 'Piccolo dizionario leviano' vengono individuate con rigore e raggruppate per temi le coordinate geografiche nonché umane della vita e dell'opera del grande scrittore. Emerge con grande forza la ricchezza dell'esperienza complessiva di Levi: un mare aperto di interessi, di proposte, di narrazioni, di curiosità inesausta, qui attentamente vagliata in ogni suo aspetto.‎

‎Braidotti Rosi‎

‎Materialismo radicale. Itinerari etici per cyborg e cattive ragazze‎

‎br. Nel bel mezzo del clamore tecno-politico e della paranoia securitaria è ancora possibile immaginare pratiche e teorie politiche affermative? Che strumenti abbiamo per non consegnarci al nichilismo, per non arrenderci all'egoismo, per non chiuderci in noi stessi rifiutando l'altro? La filosofa Rosi Braidotti, tra le maggiori studiose di postumanesimo e soggettività, getta le basi per un'etica affermativa, che opponga al diffuso senso di precarietà e di nichilismo una visione attiva e alternativa, che passi per il corpo e per la resistenza. Braidotti mostra come l'etica affermativa sia alla base di alcuni movimenti di matrice neofemminista. Sono infatti proprio le "cattive ragazze" - dalle Riot Grrrls alle Pussy Riot, passando per le cyborgeco-femministe e le attiviste antirazziste e antispeciste - a farsi ispiratrici di modelli di soggettività alternativi a quelli costruiti sull'isolamento.‎

‎Benzi F. (cur.)‎

‎Giacomo Balla. Dal primo autoritratto alle ultime rose. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Questa mostra ci dà l'occasione di ripercorrere integralmente il percorso artistico di Giacomo Balla, attraverso un largo numero di studi talvolta anche inediti, quasi tutti provenienti direttamente da Casa Balla, dalla grande officina creativa dell'artista. La grande varietà di questi bozzetti, che tracciano il lungo percorso formale e intellettuale che costituisce la griglia che sostiene l'opera definitiva, ci conduce nel cuore dell'intricato magma creativo dell'artista. Si passa dalle primissime prove giovanili di Balla, proseguendo attraverso le meditazioni che riguardano molti dei più noti capolavori dell'artista: ciò che si evidenzia è uno studio incessante di forme, di tagli inediti, di elaborazioni inesauste di immagini, di costruzione di una sintassi prima fotografico-divisionista, poi astratto-futurista, e infine, conducendoci nell'ultima, entusiasmante fase di recupero dell'immagine della contemporaneità più allarmante, ci illustra il superamento e implemento al tempo stesso del futurismo, costituito da quell'anticipazione "pop" dell'immagine cinematografica, popolare, mediatica che rappresentano i suoi ultimi dipinti.‎

‎Sotgiu G. (cur.)‎

‎La Maddalena negli anni della grande guerra‎

‎ill., br. L'intento di questa ricerca è quello di raccontare la vita dei maddalenini durante la grande guerra. I documenti di archivio, i giornali dell'epoca, le lettere e le testimonianze dei protagonisti compongono un quadro per certi versi inatteso: si delinea la comunità con i suoi problemi quali l'approvvigionamento alimentare o la cronica mancanza di acqua, la difficile situazione amministrativa e un nuovo ruolo delle donne.‎

‎Corrias Pino‎

‎Vita agra di un anarchico. Luciano Bianciardi a Milano‎

‎br. Alla fine gli anni macinano coincidenze. Siamo a quarantanni dall'addio di Luciano Bianciardi al mondo. A quasi venti dalla prima edizione di questo libro che gli tolse la polvere della dimenticanza, restituì un posto ai suoi romanzi e luce al suo viaggio solitario, scoperto da migliaia di nuovi lettori, incantati dalla sua ironia, dalla sua rabbia, ma anche dalla sua eccentrica preveggenza. Con questa nuova edizione, Luciano torna a casa, più o meno dove tutto cominciò, casa editrice Feltrinelli appena nata, anno 1954, lui redattore fresco di Maremme e minatori, sceso da uno dei tanti treni che in quei mesi, in quegli anni, stavano portando le braccia e le teste che avrebbero fabbricato a Milano il miracolo economico. Era il tempo giovane del dopoguerra. Il futuro declinato per una volta al presente. Nascevano non solo i palazzi e le fabbriche dalle macerie. Ma anche le case editrici, i giornali, le agenzie di pubblicità e naturalmente la televisione, che in una decina di anni avrebbero svezzato l'italiano medio dandogli uno specchio, una lingua, quattro ruote, una cucina americana, e qualche volta persino una rotonda sul mare. Tutti (o quasi tutti) ne cantavano le lodi, tranne lui. Il provinciale, il guastafeste che di tante addizioni conteggiava quel che andava perduto, a cominciare dai sogni per una Italia diversa, un po' più giusta, non arresa alla religione del conformismo, del guadagno, dell'arrivismo, del piccolo e del grande potere.‎

‎Pontiggia E. (cur.)‎

‎Maria Lai. Dall'informale alla opera corale. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. E' il calogo dell'importante mostra allestita presso Spazio Ilisso a Nuoro dedicato a Maria Lai, l'artista sarda oggi più nota e apprezzata nel mondo. Esposizione e catalogo, curati dalla nota storica dell'arte Elena Pontiggia, si impongono per la ricostruzione di 40 anni di ricerca attraverso gli esiti più coraggiosi, come già la copertina anticipa, col tema dei Pupi di pane, massima spinta espressiva meno nota al largo pubblico, rispetto al resto della svariata produzione dell'artista. Dalle opere polimateriche tridimensionali degli anni Sessanta, attraverso i collage di tessuti, alle scritture e alle mappe, si innesta il doveroso affondo del 1981, con una Lai che scardina radicalmente la prassi artistica, imponendosi quale prima artista di relazione in una grandiosa proposta corale quale Legarsi alla montagna.‎

‎Ernst Bruno‎

‎The magic mirror of M. C. Escher‎

‎ill., ril.‎

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