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‎History‎
Number of results : 29,490 (590 Page(s))

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‎Taiani R. (cur.)‎

‎Una storia fatta a persona. Contributi per un dizionario biografico trentino del Novecento‎

‎ill.‎

‎Ortega y Gasset José‎

‎Meditazioni sulla felicità‎

‎br.‎

‎Ortega y Gasset José‎

‎Aurora ragione storica‎

‎br.‎

‎Iannaccone Mario Arturo‎

‎Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald‎

‎br. Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, di Mario Arturo Iannaccone - primo volume della collana LeggereScrivere - ha, da un lato, una funzione didattica e pratica, utile a chi voglia capire come « funziona » un grande romanzo moderno e cerca risposte di ordine realizzativo (scrivere bene, imparare dai maestri per applicarne la lezione nella scrittura creativa), dall'altro non rinuncia ad interpretare l'opera in tutti i suoi aspetti tematici, poetici, di genere (e in questo senso si rivolge anche agli studenti o a chi cerca un approfondimento sull'opera). Il libro contiene una sintesi dei capitoli, un commento critico e tecnico, un'analisi tematica ed è corredato, tra l'altro, da schemi narratologici e da un glossario.‎

‎Deputazione di storia patria per la Calabria (cur.)‎

‎Rivoluzione e antirivoluzione in Calabria nel 1799. Atti del 9° Congresso storico calabrese‎

‎brossura‎

‎Misasi Nicola‎

‎Briganteide. Vol. 2‎

‎br.‎

‎Musitano Antonella‎

‎Sud. Tutta un'altra storia. Platì 1861: un caso emblemantico di «brigantaggio»‎

‎br.‎

‎Slavich Antonio‎

‎All'ombra dei ciliegi giapponesi. Gorizia 1961‎

‎br. È una sera di marzo del 1962 quando il giovane Slavich viene depositato da un taxi davanti al cancello dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, ultimo avamposto italiano prima della cortina di ferro. Solo pochi mesi prima, nel novembre 1961, Franco Basaglia aveva vinto il concorso da direttore in quel luogo dimenticato e aveva chiamato il suo unico allievo a collaborare con lui per avere almeno un alleato in quell'ambiente ostile. Inizia così la narrazione di quei primi mesi e anni in cui prende avvio il lento e progressivo smontaggio dell'istituzione manicomiale. Le grandi imprese hanno spesso un inizio modesto, quasi minimalista, commenta Slavich nel ripercorrere passo dopo passo le piccole conquiste quotidiane, i tentativi di scardinare le logiche manicomiali, il procedere per prove ed errori, senza aver chiaro in mente fin dall'inizio dove si vuole arrivare, ma facendosi guidare da un unico obiettivo: cominciare ad aver cura degli internati. In quel deserto immobile e squallido, con la sua violenza neppure tanto dissimulata, ogni gesto irrituale, ogni piccola azione che scalfisce un po' la superficie sembra già una riforma.‎

‎Lucarini Roberto‎

‎Viareggio nel periodo del principato Baciocchi (1805-1814). Economia e società‎

‎brossura‎

‎Ilg Ulrike‎

‎Il liberty a Lucca‎

‎ill.‎

‎Giorgetti Claudio‎

‎Uberto Bonetti. Il futurismo ed altre passioni‎

‎ill.‎

‎Brand Johanna‎

‎L'FBI contro l'American indian movement. Vita e morte di Anna Mae Aquash‎

‎br. Un popolo che lotta per i propri diritti e uno stato che segretamente gli fa guerra. Il travaglio del popolo nativo americano emerge dalle tante storie umane di suoi leader. Nel febbraio del 1976 viene ritrovato il corpo di una giovane donna in un punto disabitato della riserva Pine Ridge, l'autopsia ufficiale attribuisce la morte a congelamento. Entrambe le mani vengono tagliate e spedite a Washington per la rilevazione delle impronte digitali, mentre il corpo viene seppellito frettolosamente, senza i documenti legali. Quando l'FBI identifica il cadavere con Anna Mae Aquash, attivista dell'Indian American Movement, i suoi amici chiedono una seconda autopsia, nella quale si scopre che la donna è stata uccisa con un colpo sparato alla nuca. Questo libro racconta la vita di Anna Mae Aquash, dall'infanzia agli anni della guerra segreta condotta dall'FBI contro il movimento dei diritti dei nativi, e l'autrice denuncia l'aperto disinteresse del governo e della polizia nel far luce sui veri responsabili di questa morte.‎

‎Di Bari Gaetano‎

‎Stato & mafia una cosa sola?‎

‎br. Negli anni '50 e '60 il miracolo italiano stupì il mondo e la criminalità diminuì in modo drastico. Ma si è nascosto agli italiani il ruolo della massoneria...‎

‎Romeo Carlo‎

‎Alto adige/Südtirol. XX secolo. Cent'anni e più in parole e immagini‎

‎ill., ril.‎

‎Cumer Silvana; Cumer F. (cur.)‎

‎Tutto è grigio ora per noi. Diario di guerra di una quattordicenne. Bolzano 1943. Ediz. italiana e tedesca‎

‎ill., br.‎

‎Kappeler Andreas; Ferrari A. (cur.)‎

‎La Russia. Storia di un impero multietnico‎

‎br. Questo volume si occupa di descrivere le fasi di formazione dell'impero russo e delle modalità di integrazione delle popolazioni conquistate. Di questo processo vengono prese in considerazione sia le dinamiche politiche che quelle socio-culturali, fornendo un vasto quadro generale della complessità dell'impero russo. L'ultima parte dello studio è dedicata all'URSS, in particolare all'evoluzione della politica delle nazionalità.‎

‎Boggione V. (cur.); Borra E. (cur.)‎

‎La forza dell'attesa. Beppe Fenoglio 1963-2013‎

‎br.‎

‎Severini M. (cur.)‎

‎Studi sulla Repubblica romana del 1849‎

‎brossura‎

‎Biondini Renato‎

‎I cannoni dell'unità d'Italia. Le nuove artiglierie nelle campagne militari del 1859-1861‎

‎ill., br.‎

‎Boyer Pelizza Gabriella‎

‎La città degli altri. Il manicomio provinciale di Ancona tra reclusione e libertà (1900-1999)‎

‎ill. "Un carcere piuttosto che un luogo di cura" venne definito il manicomio all'inizio del Novecento. La sua storia è una storia di diritti negati e poi lentamente e parzialmente riconosciuti. Considerato uno dei migliori d'Italia nel primo Novecento, frequentato da medici e studenti di varie specialità che fruivano dei laboratori e confrontavano idee ed esperienze, il manicomio di Ancona ha costituito l'embrione di una scuola anconetana di medicina. Le sue vicende sono legate ai più importanti eventi del secolo scorso: le due guerre mondiali e la resistenza, il fascismo e le persecuzioni razziali, i due terremoti di Ancona, il '68 e le successive trasformazioni del costume e della politica. Dietro lo snodarsi dei fatti si affacciano domande che ci toccano da vicino, sulla follia e la salute mentale, l'influenza dell'ambiente, la fragilità dell'equilibrio psichico, la nostra razionalità e la possibilità di comunicare con chi ci appare diverso. Soprattutto, grazie a questa storia riemergono figure straordinarie che hanno cercato di gettare dei ponti tra chi stava dentro e chi fuori delle mura del manicomio, in una stagione di entusiasmo e impegno nella trasformazione della società.‎

‎Moretti Anna Paola‎

‎Considerate che avevo quindici anni. Il diario di prigionia di Magda Minciotti tra Resistenza e deportazione‎

‎ill., br. Torna alla luce a distanza di settanta anni un documento straordinario, il diario che Magda Minciotti, giovanissima partigiana di Chiaravalle, scrisse durante la sua prigionia in mano alle SS e la deportazione per lavoro coatto nei lager Siemens a Norimberga e Bayreuth. Racconta la solitudine, la nostalgia, lo sconforto, il dolore per la morte del fratello deportato con lei, insieme alle strategie messe in atto per resistere alla disumanizzazione. Nel clima di generale indifferenza con cui la società del dopoguerra accolse il ritorno dei deportati, Magda conservò il diario in silenzio, per lunghissimi anni, consegnandolo al figlio poco prima della sua morte. Col corredo di altri documenti si disegna anche la biografia di Magda, a partire dalla sua formazione in una famiglia che aderiva agli ideali mazziniani e partecipò compatta alla Resistenza in provincia di Ancona. La vicenda di Magda ci apre alla conoscenza della deportazione per lavoro coatto praticata dai nazisti in tutta Europa, subita massicciamente anche da uomini e donne italiane, a cui la storiografia ha da poco iniziato a rivolgere la sua attenzione.‎

‎Armino Pino Ippolito‎

‎Brigantaggio politico nelle Due Sicilie. Condizioni socio-economiche del regno di Napoli e storia dei movimenti reazionari contro l'unità italiana‎

‎br. Le vicende che nel Mezzogiorno hanno accompagnato l'unità nazionale sono state frettolosamente accantonate dalla storiografia risorgimentale, ma la fine rapidissima di quello che era il regno più antico d'Italia non può essere definitivamente ed esclusivamente spiegata col successo dell'impresa garibaldina. Un'analisi comparata delle economie e delle condizioni sociali dei principali stati pre-unitari, pur non contraddicendo la tesi principale della maggiore arretratezza delle Due Sicilie, rivela più d'una sorpresa e può aiutarci a capire perché, a distanza di oltre un secolo e mezzo, le due Italie continuino a mostrare di essere ancora separate da reciproca incomprensione.‎

‎Gabrielli Fabio; Garlaschelli Enrico; Guarracino Vincenzo‎

‎Antropologia della lacrima. Escursioni filosofiche e letterarie‎

‎br. Un saggio a più mani sulla lacrima, forse la più radicale delle esperienze umane. Diviso in due sezioni, filosofica e letteraria, la cui continuità è più esistenziale che concettuale, questo contributo, ad opera di due filosofi e un critico letterario, cerca di intercettare nella lacrima, tra stupore e lacerazione, l'apertura sempre aperta degli umani al mondo. Sulla scorta delle riflessioni capitali di Lévinas, Nancy, Deleuze, Derrida, Bataille e Baudrillard, gli autori rintracciano nel pianto il luogo privilegiato di demistificazione delle fotologie - i presunti sguardi esattissimi sull'altro delle metafisiche violente -, come espressione di procedure di controllo, nel segno del tutto presenza. Le voci letterarie, accompagnate da puntuali schede critiche, contribuiscono, con le loro atmosfere e suggestioni, a rimarcare l'infinito segreto dell'alterità, il suo continuo darsi e ritrarsi, la dismisura del suo pudore, nel pianto di gioia o di congedo dal mondo.‎

‎Domini D. (cur.); Giuliani C. (cur.)‎

‎Il fatal dono della bellezza. L'Italia di Byron‎

‎ril.‎

‎Franci Giovanna; Mangaroni Rosella‎

‎Le mille e una maschera di Oscar Wilde‎

‎ill. Le autrici presentano in questo testo, come in una galleria, parodie e caricature ispirate al personaggio Wilde e alla sua opera: a cominciare dai contemporanei per arrivare a oggi, le riscritture wildiane sono innumerevoli e costituiscono altrettante maschere del Dandy più famoso della fin-de-siécle.‎

‎Arduini Roberto; Barella Cecilia; Simonelli Saverio‎

‎La biblioteca di Bilbo. Percorsi di lettura tolkieniani nei libri per ragazzi‎

‎br. I romanzi di J.R.R. Tolkien sono come le ciliegie: uno tira l'altro. Così, chi ne ha aperto uno finisce con il leggere l'intera produzione del professore di Oxford e, quando ha terminato, è diventato un lettore curioso. Proprio per saziare questa curiosità, partendo dal mondo inventato da Tolkien - la Terra di Mezzo - questo libro propone diversi percorsi di lettura che rintracciano temi e figure cari al lettore di Tolkien in altri libri per ragazzi, sia classici che moderni. Il libro è costruito come un viaggio immaginario, attraverso paesaggi e incontri con creature diverse, condotto dai piccoli Hobbit - invenzione tolkieniana per eccellenza. I percorsi di lettura sono introdotti da brevi saggi che, in modo semplice, spiegano il tema trattato da Tolkien in relazione alla letteratura universale e consistono in liste ragionate di titoli per ragazzi, selezionati per qualità di contenuto e di stile narrativo. All'interno di ciascun percorso, i libri sono suddivisi per fascia di età: bambini, ragazzi, giovani adulti. Il testo è indirizzato a chi si occupa di promozione della lettura tra i ragazzi (insegnanti, bibliotecari, educatori) come ai genitori e ai lettori giovani adulti.‎

‎De Luca Liana‎

‎Ubaldo Riva. Alpino poeta avvocato‎

‎ill., br. Il 5 gennaio 2013 si sono compiuti cinquanta anni dalla morte di Ubaldo Riva, che era nato ad Artogne in Valcamonica il 3 gennaio 1888. Ma, come egli stesso spiegava, la nascita si deve fare risalire alla fine del dicembre 1887, perché a quell'epoca si soleva posticipare la data per fare rimandare di un anno il servizio di leva. Il padre, medico, presto si trasferì a Bergamo dove Riva visse tutta la sua esistenza. La sua lapide, da lui stesso predisposta, reca la dicitura alpino-poeta-avvocato, secondo l'importanza che per lui riportavano le sue attività. Infatti il vanto di essere alpino era più forte di quello di essere poeta e la vocazione alla poesia era considerato sentimento più nobile dell'impegno professionale.‎

‎Spagnuolo Paolo‎

‎Le istituzioni politiche ed amministrative nel Regno delle due Sicilie dal 1815 al 1860‎

‎br. Così sostiene lo storico G. Ressa: "I primi storici liberali, servili adulatori del sovrano Vittorio Emanuele II di Savoia, hanno costruito una storiografia risorgimentale distorta, sacrificando la verità sull'altare dell'ideale di unità nazionale; dopo centocinquant'anni, incredibilmente, la storia viene insegnata nelle scuole allo stesso modo non tenendo conto di acquisizioni che dovrebbero farla modificare radicalmente: viene ancora detto che l'Unità d'Italia ha salvato il Mezzogiorno dalla sua arretratezza economica e culturale. Una persona intellettualmente onesta deve, però, essere disposta a guardare con obiettività i fatti perché il dominio dei luoghi comuni non è tanto la biblioteca dello studioso di storia, quanto lo scrittoio dell'uomo di media cultura".‎

‎Cardone Giovanni‎

‎La rivoluzione rimandata‎

‎br. La Rivoluzione Rimandata, racconta il percorso storico - filosofico della Rivoluzione Napoletana del 1799. Il pensiero di alcuni autentici protagonisti della storia. Coloro che con il loro pensiero hanno cercato di dare un'ideale ai cittadini napoletani i quali non hanno capito lo spirito della rivoluzione. Una rivoluziona nata dal pensiero di Giovan Battista Vico, Pietro Giannone, Gaetano Filangieri, Giuseppe Maria Galati, Pietro Verri, Cesare Beccaria, e custodito e tramandato da Benedetto Croce e Gerardo Marotta. E coloro che con il loro coraggio straordinario hanno tramutato il pensiero in azione: Vincenzo Russo, Gennaro Serra di Cassano, Domenico Cirillo, e di Figure femminili per eccellenza come: Eleonora Pimentel De Fonseca, e di colei che divenne eroina per caso Luisa San Felice. La Rivoluzione Rimandata vuole avere l'ambizione di raccontare una storia sempre accantonata come storia localistica, come Benedetto Croce ci dice che è la pagina: "Tra le più rilevanti della Moderna Storia d'Italia".‎

‎Wanderlingh Attilio; Salwa Ursula‎

‎Due secoli di Napoli. La storia della città per immagini. Cronaca, politica, cultura dall'Ottocento ai giorni nostri‎

‎ill., br. Questa storia di Napoli attraverso le immagini racconta i più importanti avvenimenti che hanno caratterizzato la vita della città dalla fine dell'Ottocento ai nostri giorni. Il volume offre perciò sia il fascino di selezionati scatti fotografici, sia l'utilità di una puntuale ricostruzione storica.‎

‎Sapio Domenico‎

‎Dèi senza Olimpo. La voce perduta dei castrati da Napoli all'Europa‎

‎br. Siamo nel '700, in una Napoli e in una Europa che trabocca di musica. In questo "secolo d'oro" che insegue la bellezza e sprofonda nel barocco, s'inserisce la dolorosa esperienza delle "voci d'angelo", quei castrati che, attraverso una brutale operazione, fin da fanciulli erano destinati al canto. L'aspettativa era una vita di ricchezze e onori, ma spesso si risolveva in una esistenza segnata da quella manipolazione che li indirizzava ad un avvenire senza ritorno. Perciò "Dèi senza Olimpo", perché le pagine di questo libro ripercorrono l'esistenza di quei pochi che raggiunsero il successo e dei tanti che invece restarono travolti da problemi fisici, dagli insuccessi, dallo scoramento. Dunque chi erano, in sostanza, questi nuovi dèi? Da dove venivano? Quale era il segreto del loro successo? Chi riuscì ad abitare i più grandi teatri d'Europa? E chi invece lasciò tristemente la scena in silenzio e in solitudine? Le pagine di questo testo rispondono a tali domande, narrando di quei protagonisti, ma pennellando anche una intera epoca. Che durerà fino al 1870, quando la pratica della castrazione sarà bandita in tutta Italia, lasciando la fama di un Farinelli e tante violate esistenze.‎

‎Catena Maria Teresa‎

‎Sentire. Una riflessione sulla ragion pura. Il giudizio (e oltre...)‎

‎br.‎

‎Shoji Yoko‎

‎Buckminster Fuller and Isamu Noguchi. Best of friends. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril.‎

‎Ponte Antonello‎

‎Leopardi verde‎

‎brossura‎

‎Nucara L. (cur.); Gembillo G. (cur.)‎

‎Conoscere è fare. Omaggio a Humberto Maturana‎

‎br.‎

‎Agamben Giorgio‎

‎Nudità‎

‎ill., br. Giorgio Agamben ha raccolto in una serie di saggi brevi i motivi più urgenti e attuali delle sue ricerche: dalla festa, messa inaspettatamente in relazione con la bulimia contemporanea, alla nudità, di cui vengono indagate le nascoste implicazioni teologiche; dal problema del corpo glorioso dei beati, che non si nutrono e non fanno all'amore, a quello dell'inoperosità come paradigma dell'azione umana. Il punto di fuga verso cui convergono tutti questi temi è la politica, intesa come una soglia in cui teoria e prassi, arcaico e contemporaneo coincidono senza residui, e in cui può muoversi soltanto una scrittura che ha bruciato tutte le sue carte di identità ed è, insieme, filosofia e letteratura, divagazione e scheda filologica, trattato di metafisica e nota di costume.‎

‎Agamben Giorgio‎

‎Il fuoco e il racconto‎

‎br. Che cos'è in gioco nella letteratura, qual è il "fuoco" che il "racconto" ha perduto e cerca a ogni costo di ritrovare? E che cos'è la pietra filosofale che gli scrittori, con altrettanto accanimento che gli alchimisti, si sforzano di produrre nella loro fornace di parole? E che cosa, in ogni atto di creazione, ostinatamente resiste alla creazione e conferisce in questo modo all'opera la sua forza e la sua grazia? E perché la parabola è il modello segreto di ogni narrazione? Come in "Profanazioni" e "Nudità", Giorgio Agamben ha raccolto qui in dieci saggi i motivi più urgenti e attuali della sua ricerca. Come sempre nei suoi scritti, l'ostinata interrogazione del "mistero" della letteratura, perseguita anche nei suoi aspetti più materiali (la trasformazione della lettura nel passaggio dal libro allo schermo), s'intreccia con una meditazione sull'altro, più oscuro, "mistero" della modernità, etico e politico, questa volta.‎

‎Morgantin Margherita‎

‎Wittgenstein. Disegni sulla certezza‎

‎ill., br. Con agilità e ironia Margherita Morgantin affronta attraverso i suoi disegni alcuni aforismi dell'ultimo Wittgenstein tratti da "Della certezza", scritti tra il 1949 e il '51. E mentre perlustra lo statuto della certezza e del senso comune, i limiti della conoscenza e l'ingombro del dubbio, l'incrocio tra convinzioni e convenzioni, l'immaginazione visiva dell'artista si muove acrobaticamente sul filo delle parole del filosofo.‎

‎Han Byung-Chul‎

‎Psicopolitica. Il neoliberismo e le nuove tecniche del potere‎

‎br. Un'infinita possibilità di connessione e di informazione ci rende veramente soggetti liberi? Partendo da questo interrogativo, Han tratteggia la nuova società del controllo psicopolitico, che non si impone con divieti e non ci obbliga al silenzio: ci invita invece di continuo a comunicare, a condividere, a esprimere opinioni e desideri, a raccontare la nostra vita. Ci seduce con un volto amichevole, mappa la nostra psiche e la quantifica attraverso i big data, ci stimola all'uso di dispositivi di automonitoraggio. Nel panottico digitale del nuovo millennio - con internet e gli smartphone - non si viene torturati, ma twittati o postati: il soggetto e la sua psiche diventano produttori di masse di dati personali che sono costantemente monetizzati e commercializzati. In questo suo saggio, Han pone l'attenzione sul cambio di paradigma che stiamo vivendo, mostrando come la libertà oggi vada incontro a una fatale dialettica che la porta a rovesciarsi in costrizione: per ridefinirla è necessario diventare eretici, rivolgersi alla libera scelta, alla non conformità.‎

‎Han Byung-Chul‎

‎L'espulsione dell'altro‎

‎br. In questo nuovo saggio, che è una sorta di summa delle sue opere precedenti, Byung-Chul Han mostra la scomparsa della figura dell'Altro nel mondo dominato dalla comunicazione digitale e dai rapporti neoliberistici di produzione. La singolarità dell'Altro disturba, infatti, l'incessante circolazione di informazioni e capitali, e la sua rimozione lascia il campo al proliferare dell'Uguale, che favorisce la massima velocità e funzionalità dei processi sociali. Ma dove è promossa solo la positività dell'Uguale, la vita s'impoverisce e sorgono nuove patologie: l'inflazione dell'io imprenditore di se stesso genera angoscia e autodistruttività, l'esperienza e la conoscenza sono sostituite dalla mera informazione, le relazioni personali cedono il posto alle connessioni telematiche. Solo l'incontro con l'Altro, destabilizzante e vivificante, può conferire a ciascuno la propria identità e generare reale esperienza. E per questo motivo che il saggio si chiude sottolineando l'urgenza della ricostruzione di una comunità umana fondata sull'ascolto e sull'apertura all'Altro.‎

‎Berardinelli Alfonso‎

‎Casi critici. Dal postmoderno alla mutazione‎

‎br. Definizioni. La fine del postmoderno. Alla ricerca di un canone italiano. Destra e sinistra in letteratura. Postmodernità e neoavanguardia. Come insegnare letteratura moderna? Dov'è finita l'industria culturale. Esempi. Calvino moralista. Elsa Morante e il sogno della cattedrale. Per Enzensberger, una lettera dall'Italia. Per Auden, in confidenza. Adorno, filosofo e scrittore. Pasolini e la classe dirigente. Eco e la letteratura. Un pamphlet: Stili dell'estremismo. I rumori dell'essere: Heidegger, Derrida, Severino. Stili dell'estremismo: Fortini, Zolla, Tronti, Calasso. Cioran, il più pessimista. Tre panorami. Le angosce dello sviluppo. Scrittori italiani e modernizzazione 1958-1975. La poesia italiana alla fine del Novecento. Saggistica e stili di pensiero 1980-2000.‎

‎Bourgeois Louise; Bernadac M. L. (cur.); Obrist H. U. (cur.)‎

‎Distruzione del padre. Ricostruzione del padre. Scritti e interviste 1923-2000‎

‎ill., br. Il libro riunisce in successione cronologica la maggior parte degli scritti di Louise Bourgeois sulla propria vita e sul proprio lavoro: dal facsimile di alcune pagine preadolescenziali, tratte da un diario del 1923 smarrito da Louise in treno e recentemente ritrovato su una bancarella parigina, fino a una selezione di interviste e colloqui degli ultimi vent'anni. Nel corso della vita Louise Bourgeois ha incontrato e frequentato molti fra i principali protagonisti della scena letteraria e artistica contemporanea. Di tali frequentazioni questo volume registra commenti, aneddoti, ricordi di grande suggestione. Attraversano queste pagine, tra gli altri, André Breton e Marcel Duchamp, Fernand Léger (suo "maestro"), Mark Rothko, Alberto Giacometti, Francis Bacon, Robert Mapplethorpe. L'insieme di questi testi consente di completare e correggere la percezione della sua opera, restituendoci un ritratto assai dettagliato dell'artista e della sua personalità, oltre che uno scorcio, in presa diretta, della storia dell'arte del Novecento.‎

‎Bordoli Roberto‎

‎Dio ragione verità. Le polemiche su Descartes e su Spinoza presso l'università di Franeker (1686-1719)‎

‎br. Il volume affronta le polemiche cartesiane e spinoziane degli studenti e professori di teologia e filosofia presso l'Università di Franeker, in Frisia, rispettivamente fra il 1686 ed il 1687, e fra il 1718 ed il 1719. Unitamente vengono presentate le versioni italiane di due dispute universitarie del 1686. All'epoca, l'ateneo franekerano costituiva un ambiente privilegiato per le discussioni sulla nascita del pensiero moderno e del nuovo metodo scientifico. Molte opinioni sollevate in occasione di queste controversie si diffonderanno nell'Europa settecentesca - a cominciare dalle università tedesche come Halle - e contribuiranno alla diffusione dell'illuminismo e del dibattito teso alla riqualificazione dei principi confessionali delle religioni cristiane, e al rinnovamento degli edifici dommatici. Istanze metafisiche, esigenze scientifiche, prospettive religiose e analisi storiche si confrontano in un intricato e appassionante processo il cui risultato è la rigenerazione delle culture e dei metodi, talora proprio là dove sembrano annidarsi le più aspre resistenze opposte dalle tradizioni, e con esiti non di rado paradossali.‎

‎Sartori Enio‎

‎Tra bosco e non bosco. Ragioni poetiche e gesti stilistici ne «Il galateo in bosco» di Andrea Zanzotto‎

‎br. Le rapide e complesse mutazioni, che per necessità si tendono a riassumere entro il fenomeno globalizzazione, hanno provocato e provocano, in ogni luogo, lo sfaldarsi di stili di vita, oltre che effetti di sradicamento, di spaesamento, di insicurezza individuale e collettiva, tali da farci diventare un po' tutti "migranti in casa nostra", costringendoci, di fatto, a ripensare il senso del nostro abitare, del nostro far comunità, del nostro far lingua. Sono questioni decisive che, come tende a dimostrare questo saggio, informano le ragioni poetiche, i movimenti e i "gesti" dello stile complessivo di Andrea Zanzotto, in particolare nell'"operazione" che il poeta solighese produce per "Il galateo in bosco". In quest'opera l'esperienza dell'attraversare e sostare in bosco si propone quale intensa e necessaria metafora di un abitare che chiede ad ognuno di noi di partecipare ad una perenne venuta al mondo dei territori. È una nascita che, in Zanzotto, ha il ritmo dell'originarsi stesso di quella parola poetica attraverso cui passa la rinascita del soggetto, così come del suo più intimo abitare le lingue, i luoghi e il mondo.‎

‎Brandi Cesare; D'Angelo P. (cur.)‎

‎La fine dell'avanguardia‎

‎br. Il saggio che dà il titolo al presente volume è del 1949, e costituisce uno di quei felici casi in cui non solo un testo dopo tanti anni non ha perso smalto e vigore, ma addirittura continua a fornire suggerimenti interpretativi in ambiti del reale non prevedibili per lo stesso autore. Parlando di "fine dell'avanguardia" Brandi chiama in causa un paradigma dell'opera d'arte e della funzione dell'artista che fa risalire al romanticismo che con le avanguardie novecentesche raggiunge il suo punto di estenuazione e che non sembra più lasciare spazio a nuove modalità espressive degne del titolo di "arte". L'unica supplenza è ormai costituita, in Occidente, dai "circenses": il cinema, che per Brandi non potrà mai costitutivamente assurgere alla funzione di opera d'arte, e lo spettacolo sportivo. La parabola presa in esame, in cui viene alla luce una formidabile padronanza non solo del campo pittorico, ma anche di quello architettonico, musicale, letterario, coinvolge ambiti culturali più ampi, dalla politica alla filosofia, e si rivela in grado di setacciare ogni tipo di geografia spazio-temporale.‎

‎Botta Alessandro‎

‎Illustrazioni incredibili. Alberto Martini e i racconti di Edgar Allan Poe‎

‎ill., br. La narrativa di Edgar Allan Poe accompagna Alberto Martini (1876-1954) per quasi quarant'anni della sua vita, segnandone profondamente le vicende, sia umane che artistiche. Le illustrazioni ispirate ai Racconti dello scrittore americano si collocano in un momento di vero e proprio snodo della sua produzione figurativa che, dopo le prime affermazioni espositive e l'entusiastica accoglienza della critica, transita verso una ricerca più personale e indipendente. I disegni per Poe (centocinque in totale), a partire dalle prime apparizioni, si segnalano immediatamente come gli esempi più rappresentativi e fortunati della creatività di Martini, in grado di restituirne appieno sia il virtuosismo grafico che la raffinata propensione immaginativa. Esposte a Venezia, Bruxelles, Londra, Milano e Parigi, le illustrazioni godono di un notevole successo, grazie anche all'impegno del critico Vittorio Pica. L'interesse verso questa serie, che non dà segni di cedimento lungo tutto il Novecento, non si inscrive esclusivamente entro le riletture interne del percorso artistico martiniano, ma attraversa anche le molteplici declinazioni del simbolismo e la nascita delle avanguardie europee. Il saggio si concentra su due aspetti: da una parte ricostruisce la serie cronologica dei disegni, delineandone la fortuna attraverso le vicende espositive e i commenti della critica; dall'altra mette in luce il processo di costruzione delle illustrazioni che sembrano nascere tanto dal testo letterario quanto da modelli iconografici preesistenti. Il volume contiene una sezione di illustrazioni in cui viene riprodotto il corpus di disegni a china realizzati da Martini tra il 1905 e il 1940 per le raccolte di racconti di Edgar Allan Poe, Histoires extraordinaires, Nouvelles histoires extraordinaires e Histoires grotesques et sérieuses, nella traduzione di Charles Baudelaire.‎

‎Ghizzardi Pietro; Negri G. (cur.); Marchesi G. (cur.)‎

‎Mi richordo anchora‎

‎br. "C'è un uomo nella Bassa sui settant'anni che si chiama Pietro Ghizzardi ed è un grande uomo. Ma da parecchio prima che cominciasse a dipingere e a far parte della trinità padana dei naifs, Ligabue Rovesti e lui. La pittura non c'entra per il tipo di grandezza cui mi riferisco, essendo grande perché ha sofferto grandemente, perché è stato umiliato grandemente, e nelle pagine di questo libro con qualche accento profetico domanda: 'Fino a quando continuerete a fare questo?' Io lessi le sue memorie quando erano in boccio e dissi: 'Corro subito ad abbracciarlo'. Poi non corsi ad abbracciarlo, passò del tempo, si dimentica, questa è la vita, e si onora purtroppo più facilmente un artista che un uomo. Lo incontrai dopo alla prima mostra luzzarese dei naifs, al pranzo invernale dopo la mezzanotte, diventato ormai rituale, tutti avevamo trovato il nostro posto a tavola e Ghizzardi no, ricordo ancora che se ne stava in piedi in un angolo con la paura di disturbare, sdentato, il paletò abbottonato male." (Cesare Zavattini)‎

‎Artom Menachem E.; Fortis U. (cur.)‎

‎Il patto di Abramo. La «milà» nei registri di circoncisori veneziani‎

‎ill., br. Si stanno facendo sempre più numerosi negli ultimi anni gli studi che mirano a ricostruire la storia delle singole comunità italiane attraverso la trascrizione e l'edizione di documenti d'archivio che aprono lo sguardo sulla vita sociale, gli usi e i costumi degli antichi ghetti. In questo contesto, anche la comunità di Venezia ha visto accrescersi, negli ultimi tempi, il numero delle edizioni e lo studio di documenti interessanti e utili per una più ampia conoscenza della vita ebraica di molte "qehilloth" del Veneto. Ora, accanto a questi reperti, sempre più importanti per la ricerca storica, si aggiunge la trascrizione, opera del rabbino E. M. Artom z" l., di alcuni registri di circoncisori veneziani, tutti appartenenti alla famiglia Vivante, a testimoniare, prima di tutto, la rigorosa osservanza del "patto di Abramo", la mila (circoncisione), uno dei precetti fondamentali della vita ebraica. Tali documenti vengono a integrare, in parte, le notizie che gli studiosi possono ricavare dall'anagrafe comunitaria e consentono, a volte, di ricostruire l'albero genealogico di alcune famiglie, almeno per gli anni che vanno dalla fine del Settecento alla seconda metà dell'Ottocento; mentre, per altro verso, risultano assai importanti per lo sviluppo degli studi sull'onomastica veneziana, sull'origine e la provenienza, tramite i cognomi, di molte famiglie: un materiale, dunque, che può offrire una solida base per più ampi e approfonditi studi sulla società ebraica veneziana.‎

‎Giovannelli Marella‎

‎Vita politica degli ebrei in Russia. Dalla fine del 1800 al 1930‎

‎ill., br. Sull'argomento trattato hanno dibattuto molti autori di vari paesi ma quasi tutti hanno interpretato in chiave politica, spesso parziale, gli avvenimenti e persino i dati statistici che si riferiscono alla vita politica degli Ebrei in Russia dalla fine del 1800 al 1930. D'altra parte, le fonti ufficiali sovietiche al riguardo sono state estremamente reticenti e non hanno aiutato a chiarire gli aspetti controversi legati al ruolo ebraico nella Rivoluzione e nel suo consolidamento. Ha quindi assunto un alone mitico, in un contesto socio-economico troppo semplificato e trascurato, la figura dell'Ebreo russo rivoluzionario, comunista prima entusiasta e benvoluto, poi deluso e perseguitato. L'autrice ha cercato di portare alla luce la storia diversa, più taciuta perché più triste e scomoda di un Ebraismo russo, estremamente tormentato, a volte strumentalizzato, assai raramente rispettato, in un periodo traumatizzante della sua storia, denso di sconvolgimenti e di equivoci non ancora dissolti.‎

‎Orvieto Laura; Orvieto Angiolo; Del Vivo C. (cur.)‎

‎Leone da Rimini‎

‎ill., br. Leone da Rimini, avvocato ebreo, è un professionista affermato nella Firenze degli ultimi anni dell'Ottocento. Attento alla tradizione religiosa degli avi quanto convinto dell'importanza di partecipare, con gli altri ebrei, alla vita civile del nuovo Stato italiano, s'innamora di Piccarda Guidi, giovane di un'aristocratica famiglia cattolica del Casentino. Prende così avvio la vicenda di un romanzo popolare inedito, steso a quattro mani da Angiolo e Laura Orvieto nel 1907, con l'intento di affrontare alcuni fra i più delicati temi del rapporto fra l'ebraismo e la società italiana al passaggio del secolo. Il matrimonio misto, la presenza degli ebrei nell'attività politica, l'affare Drejfus, il ruolo della donna, sono i temi al centro della vicenda; intanto la narrazione spazia fra Firenze, Camaldoli, La Verna e la Versilia delle prime villeggiature, affiancando natura e storia e disegnando con destrezza i profili di protagonisti e comprimari, le loro aspirazioni, i dissidi e la complessità dei rapporti, in un quadro lucido e articolato della società toscana del primo Novecento.‎

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