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‎Il barocco siciliano e i luoghi di Montalbano. Con Carta geografica ripiegata‎

‎ill., br. La penna di Camilleri e la bravura di Zingaretti hanno contribuito a definire una terra meravigliosa, dove le forme del barocco sono pervase dai sentori del cioccolato di Modica e del Nero d'Avola. Tra i vicoli di Ibla e la sensuale Ortigia, il palcoscenico di Siracusa e il mare sullo sfondo, indaga il commissario Montalbano, in una sospensione letteraria che ammalia viaggiatori e lettori.‎

‎Ramonda Caterina‎

‎Come proporre la poesia ai bambini e ai ragazzi in biblioteca‎

‎br. Anche se ben presenti sugli scaffali della biblioteca ragazzi, i libri di poesia sono tra quelli che i giovani lettori prendono meno in prestito. Ma che posto può avere la poesia nelle proposte della biblioteca ragazzi? In che modo è possibile appassionare i più piccoli? Ecco alcuni spunti di riflessione e un'articolata bibliografia sulla base di buone pratiche e delle molte possibilità che i bibliotecari hanno a disposizione, partendo dall'attenzione al ritmo fino agli strumenti per gli insegnanti.‎

‎Arduini R. (cur.); Wu Ming 4 (cur.)‎

‎I quaderni di Arda. Rivista di studi tolkieniani e mondi fantastici. Vol. 1: Tolkien e la letteratura della Quarta Era‎

‎ril. Tolkien è un autore non solo capace di recuperare una lunga tradizione di fonti storico-letterarie, ma soprattutto di rilanciarle in chiave originale sul tavolo verde della narrativa del XX secolo. È un crocevia per il quale è necessario passare muovendosi in molte direzioni attraverso i generi fantasy e fantastico. Ecco l'importanza di una sua lettura in parallelo con i grandi modernisti Ezra Pound, Virginia Woolf e William B. Yeats o col Surrealismo di Breton, ma anche per un confronto col maestro del genere horror H.P. Lovecraft, senza dimenticare il debito dichiarato di Tolkien nei confronti di William Morris, il maggiore esponente di quel medievalismo ottocentesco che costituisce il retroterra della sua opera. Nelle sezioni finali si arriva al mondo contemporaneo, con riflessioni sul rapporto con due esponenti importanti del fantasy odierno, George R.R. Martin e Joe Abercrombie, per giungere all'ampliamento della narrazione tolkieniana attraverso cinema, giochi da tavolo e videogame nel filone di ricerca sulla convergence culture avviato da H. Jenkins.‎

‎Cimini M. (cur.); Poitrenaud-Lamesi B. (cur.)‎

‎Ignazio Silone o la Logica della privazione. Atti del Convegno Internazionale di Studi Caen (7 Febbraio 2019) Pescina (23-24 Agosto 2019)‎

‎brossura Prendendo le mosse da una consolidata attività di collaborazione tra il LASLAR («Lettres, Arts du Spectacle, Langues Romanes») dell'Université de Caen (Normandia) e il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara, questo volume raccoglie i frutti di un comune progetto di ricerca intorno all' "immaginario pauperistico" nell'opera di Silone, realizzato anche con il sostegno del Centro Studi "Ignazio Silone" di Pescina. La questione del realismo siloniano, già molto discussa in sede critica, trova un saldo fondamento non solo nella rappresentazione meticolosa del mondo subalterno dei cafoni ma anche nella prospettiva politico-esistenziale del suo riscatto. Si tratta di un programma che fa leva, quasi invariabilmente, su una logica del dépouillement e della "privazione", della destrutturazione dei falsi miti e delle incrostazioni pseudoculturali che opprimono la vita degli uomini, per rilanciare la centralità di valori "archetipici" come la giustizia, l'amore, l'amicizia, la solidarietà.‎

‎Costantini M. (cur.); Soccio A. E. (cur.)‎

‎Victorian Challenges. La ricerca del nuovo nella letteratura inglese dell'Ottocento. Studi in onore di Francesco Marroni‎

‎br. Questa silloge raccoglie i contributi di vittorianisti italiani e stranieri che, durante la loro vita professionale, hanno collaborato con Francesco Marroni o sono stati suoi allievi prima di intraprendere la carriera accademica. Questo lavoro di formazione e collaborazione portato avanti negli anni ha prodotto numerosissimi convegni, dibattiti, seminari e pubblicazioni intorno alla letteratura e alla cultura vittoriane, manifestandosi anche attraverso le attività scientifiche del C.U.S.V.E. (Centro Universitario di Studi Vittoriani ed Edoardiani), di cui Marroni è fondatore e direttore. I contributi qui proposti si legano ai molteplici interessi e alle importanti pubblicazioni di un Maestro e con lui dialogano, raccogliendo le "sfide" che i suoi studi continuano a porre alla comunità scientifica in Italia e nel mondo.‎

‎Zandel Diego‎

‎Apologia della lettura. Riflessioni di un bibliofilo incallito‎

‎br. L'amore per i libri in dieci capitoli. In queste pagine l'autore mette a fuoco tutta la sua esperienza di scrittore, lettore appassionato, recensore di libri, lettore di testi che autori, noti ed esordienti inviano alle case editrici con la speranza di essere pubblicati. Racconta come ha risolto nella sua vita, alle prese come tutti con gli impegni lavorativi e famigliari e le restanti incombenze, i diversi problemi che la lettura dei libri inevitabilmente impone. L'obiettivo è quello di condividere con tutti gli amanti dei libri e della lettura un percorso che impedisca la resa di fronte ai mille ostacoli che nella quotidianità si frappongono tra il desiderio di leggere, per bisogno di conoscenza o per divertimento e relax, e il tempo per farlo.‎

‎Mortimer Ian‎

‎Il libro dei secoli. Mille anni di storia e innovazioni‎

‎br. La storia dell'umanità è costellata di avvenimenti in continuo mutamento e di punti di svolta epocali: i viaggi di Colombo, le novantacinque tesi di Lutero, l'invenzione della stampa, la Rivoluzione francese o lo scoppio della bomba atomica non sono che pochi esempi degli eventi che hanno marcato una discontinuità evidente rispetto al passato. Ma se dovessimo dire quale fra questi, - o quale secolo negli ultimi mille anni di storia -, sia stato più significativo degli altri, non avremmo modo di dare una risposta univoca e chiara. Come si misura, e cosa significa in definitiva il cambiamento nella storia? lan Mortimer si è dedicato alla risoluzione di queste domande, intrecciando mille storie con arguzia, competenza e grande smalto narrativo. Davvero Internet ci ha cambiato la vita più della penicillina? Il Rinascimento è stato più importante dell'invenzione dei bottoni? La peste nera ha causato più o meno vittime delle armi da fuoco? La capacità di rendere viva e palpabile la storia è la caratteristica di quest'opera, sia nel quadro immenso della "grande storia" - quella dei grandi imperi e dei grandi re - sia nel microcosmo della tranquilla "storia locale", dove le novità arrivano, magari in ritardo, ma arrivano e modificano la quotidianità di ogni singolo individuo.‎

‎Quaranta Bruno‎

‎Le nevi di Gobetti‎

‎br. Piero Gobetti fu tra i primi grandi avversari di Mussolini e del mussolinismo. Nell'arco della sua breve vita fondò tre riviste (tra cui La Rivoluzione Liberale) e una casa editrice, dove esordì anche Eugenio Montale con "Ossi di seppia". Le nevi di Gobetti ripercorre gli ultimi giorni di vita del prodigioso e indimenticabile intellettuale, scomparso esule a Parigi nel 1926, neanche venticinquenne. Era partito da Torino, la sua città, il 3 febbraio. Morirà nella capitale francese neanche due settimane dopo. Il libro di Quaranta, dedicato al suo viaggio finale, è l'occasione per disegnarne la biografia intellettuale attraverso le figure che gli furono accanto come maestri e amici: da Luigi Einaudi a Carlo Levi, da Felice Casorati a Francesco Ruffini, da Natalino Sapegno a Luigi Salvatorelli, da Antonio Gramsci a Gaetano Salvemini.‎

‎Montani Pietro‎

‎Emozioni dell'intelligenza. Un percorso nel sensorio digitale‎

‎brossura Con l'introduzione del web interattivo e la metamorfosi dei telefoni cellulari in smartphone capaci di svolgere le principali funzioni di un pc si è rapidamente diffusa una nuova tecnica espressiva caratterizzata dal fatto di mescolare immagini, suoni e parole per produrre un'ampia tipologia di "forme brevi" di carattere audiovisivo. Tutti abbiamo rapidamente imparato non solo a comprendere questa "scrittura estesa" ma anche a usarla attingendone materiali e dispositivi dall'immane archivio della rete. Quasi nessuno, tuttavia, si è chiesto se, proprio in quanto esposta a processi di apprendimento e interiorizzazione, la "scrittura estesa" digitale non fosse anche in grado di evolvere verso una maggiore complessità fino a configurare una svolta significativa nell'ambito delle tecnologie espressive umane. Il libro suggerisce che questo sviluppo sia già ampiamente in atto e che possa inoltre trovare un importante nutrimento in uno specifico filone della cultura dell'immagine in movimento: quello che guarda al film come a una particolare forma di scrittura audiovisiva, dotata di procedure tecniche caratteristiche (come la ri-mediazione e l'intermedialità) e di un'estetica orientata verso modi della sensibilità tipicamente riflessivi e critici. Accade, così, che proprio grazie allo strumento espressivo principale introdotto dalla rete, il nostro "sensorio digitale", come sarà definito qui, si riveli intimamente e imprevedibilmente sintonizzabile con quelle che il grande psicologo russo Lev Vygotskij aveva chiamato "emozioni dell'intelligenza", riferendole in particolare all'esperienza delle "forme brevi" in ambito artistico.‎

‎Mazzi Maria Chiara‎

‎Quattro passi nei salotti di cultura nella Bologna del primo Ottocento‎

‎br. È un mondo culturale ricchissimo, quello della Bologna tra la fine del secolo XVIII e la prima metà del secolo successivo: a fianco dell'Università più antica del mondo troviamo un giovanissimo Liceo Musicale e una recentissima Accademia di Belle Arti. Ma poi la città è ricca di teatri per l'opera e per la prosa e di Accademie private, e vi si stampano giornali e periodici, specializzati e non, che presentano e recensiscono gli avvenimenti artistici e musicali. Infine, o innanzitutto, questo contesto così ricco sul piano culturale gode anche della fitta presenza di luoghi che a noi oggi possono sembrare collaterali, ma che erano allora importantissimi per la conoscenza e la diffusione della cultura in città: i salotti. Parleremo del ruolo dei salotti a Bologna dalla fine del Settecento a metà dell'Ottocento: apriremo le porte di questi ambienti tra l'epoca giacobina (fine '700) e gli anni del Risorgimento compresi tra i moti del '20 e la prima guerra d'Indipendenza. E ci fermeremo qui, perché nella Bologna del secondo Ottocento e in quella post-unitaria le prospettive culturali e sociali cambieranno completamente.‎

‎Medici Giorgia‎

‎Raccontare è testimoniare. Oriana Fallaci e la scrittura del dissenso‎

‎br. Reporter e scrittrice di successo, Oriana Fallaci è uno degli autori italiani più discussi degli ultimi decenni. I suoi lavori sono oggetto ora di lodi smisurate, ora di feroci contestazioni: in ogni caso, non passano inosservati. Tra le tematiche scottanti affrontate nel corso della sua lunga carriera spiccano il ruolo della donna nella società, la maternità il femminismo, come emerge in particolare dal reportage "Il sesso inutile" e dal romanzo dai tratti autobiografici "Lettera a un bambino mai nato". Su questi due testi chiave si concentra il saggio di Giorgia Medici, in cui la produzione letteraria di Oriana assume i contorni di una ampia e acuta riflessione sulla condizione femminile.‎

‎Siringo Charles A.; Pirani F. (cur.)‎

‎Un cowboy del Texas. Quindici anni di avventure a cavallo‎

‎br. Charles A. Siringo - cowboy texano di origine italiana per parte di padre - vive i momenti d'oro del selvaggio West. Dalla fine della Guerra Civile alla fine degli anni Ottanta del 19° secolo è l'era dei cowboy. Ed è soprattutto la consapevolezza dell'interesse che questo mondo suscita nei diversi ambienti che lo porta a scrivere ancora trentenne questa sua prima autobiografia, un classico sull'argomento per il lettore americano. Un altro elemento saprà catturare l'interesse di ogni appassionato di Far West: la vita e le imprese di Billy the Kid. Siringo conosce personalmente il fuorilegge e vive alcuni episodi legati alle sue vicende. Tre capitoli sono dedicati proprio a Billy the Kid, così come la nostra postfazione, che si propone di analizzare il racconto di Siringo ponendolo a confronto con altre fonti. "Un cowboy del Texas" sa trasmettere con rara freschezza l'entusiasmo del suo giovane autore per un mondo destinato via via a tramontare. Ma, facendosi strada tra canyon e pianure, tra città appena sorte e monti innevati, le vicende e le atmosfere del selvaggio West sono arrivate fino a noi, e ascoltare le voci dei loro protagonisti è il modo migliore per poterle rivivere.‎

‎Alfredo Oriani e il corpo in politica. Asceta della modernità, «precursore» del fascismo e individualista senza eredi‎

‎ill., ril. Il corpo in politica nel Novecento ha per emblema Mussolini, ma pochi sanno che il culto del capo ebbe inizio con la sacralizzazione del corpo di Oriani. Nel 1924 il corpo dello scrittore faentino era dissepolto e messo in un sarcofago esposto al Cardello, dov'era nato e vissuto (1852-1909). Nello stesso anno, a Mosca, il gruppo dirigente comunista sacralizzava Lenin, imbalsamandolo. Era l'inizio del primato del corpo in politica, che sarà alla base della ricerca di legittimità dei regimi totalitari, il fascismo e il comunismo sovietico. Ma Oriani eletto "precursore" del fascismo perdeva così la propria identità. Questo libro ricostruisce l'originalità di Oriani mettendo il corpo al centro dell'analisi: il corpo rappresentato nelle sue opere letterarie, quello recitato dal genio incompreso, quello di carne tentato dalla libertà. Tra i primi, Oriani ha saputo individuare nel nascente culto del corpo la polarità fra ozio dei ricchi e lavoro del proletariato, individuando una via di emancipazione sganciata da una logica di classe. La chiamò Rivolta ideale, guidata da una nuova "aristocrazia", aperta a tutti i singoli capaci di darsi una disciplina fisica e una coscienza. Il "matto" del Cardello aveva intuito, infatti, che la nuova tecnologia, come la bicicletta, potenziava il corpo, dandogli la forza di sfidare i fantasmi della notte, lo spazio e la fatica; di percepire inedite sensazioni intime: il vento sulla pelle e la velocità; e infine di costruire un tempo per sé.‎

‎Nietzsche Friedrich; Mati S. (cur.)‎

‎Al di là del bene e del male‎

‎br. In "Al di là del bene e del male", polemico e paradossale fin dal titolo, Nietzsche confuta in anticipo quelle che lui chiama le "idee moderne", supera la nozione stessa di "spirito libero", spingendosi fino a mettere in questione l'idea di "verità" in sé e tutto ciò che ne discende, a partire dalla morale: questo significa porsi al di là del bene e del male. Questa edizione presenta un vasto apparato di note, aggiungendo nella postfazione sia una guida ragionata alle molte tematiche del libro, sia i ragguagli filologici necessari a comprendere la sua formazione.‎

‎Garrard John; Garrard Carol; Maddalena G. (cur.); Tosco P. (cur.)‎

‎Le ossa di Berdicev. La vita e il destino di Vasilij Grossman‎

‎br. Frutto di una ricerca che si è avvalsa di materiali d'archivio venuti alla luce solo dopo il crollo dell'Unione Sovietica, Le ossa di Berdi?ev è la più completa ricostruzione della vita di uno dei maggiori scrittori del '900. Nella biografia di Vasilij Grossman (1905-1964) si riflettono alcune pagine decisive del XX secolo: dal terrore staliniano alla guerra mondiale, dall'occupazione nazista alla scoperta della Shoah. Il titolo fa riferimento alla cittadina di Berdi?ev, dove nel 1941 vengono fucilati in soli tre giorni trentamila israeliti (compresa la madre dello scrittore) nella prima operazione di eliminazione degli ebrei pianificata dai nazisti su vasta scala. Nel dopoguerra, Grossman scrive una grande epopea che comprende anche Vita e destino, il suo capolavoro, ma il manoscritto viene sequestrato dal KGB e lo scrittore muore senza vederne la pubblicazione.‎

‎Ciconte Enzo‎

‎La grande mattanza. Storia della guerra al brigantaggio‎

‎br. Chi sono i banditi? Criminali comuni, assassini, ladri, disperati. E ancora: nobili decaduti, artigiani, contadini, giovani ribelli che non accettano il giogo attorno al collo, sia quando viene da un aristocratico del luogo sia quando arriva da un invasore straniero. La loro presenza causa incertezza nelle strade, difficoltà nelle comunicazioni, violenza diffusa. E tuttavia, quando c'è aria di mutamenti di regime essi rappresentano un'opportunità per i potenti che li utilizzano contro i propri nemici. Il libro offre un ampio affresco della reazione ai fenomeni di banditismo dagli albori dell'età moderna fino alla repressione messa in atto nei primi decenni dell'Italia Unita. Emerge un quadro complesso che vede al centro questioni sociali legate alla terra. La lotta del regno sabaudo contro il brigantaggio propriamente detto è quindi solo l'ultimo capitolo di una secolare storia di sanguinose repressioni, in cui i poteri statali che si sono via via avvicendati non sono stati in grado di trovare altra risposta che non fosse il sangue. Certo, è soprattutto in uno stato che si definisce liberale che colpisce la delega assoluta concessa ai militari che governano con leggi eccezionali, stati d'assedio e tribunali militari. Ma Enzo Ciconte ci ricorda che quanto è accaduto nel Mezzogiorno non può essere attribuito alla responsabilità dei soli piemontesi: le truppe venute dal Nord sono state aiutate con le armi da tanti meridionali espressione di una borghesia in ascesa.‎

‎Polimeni Giuseppe‎

‎La viva parola. Saggi sulla lingua scritta tra Ottocento e Novecento‎

‎br. L'8 ottobre 1872, a Brusuglio, Alessandro Manzoni incontra un gruppo di giovani, guidati da Giulio Tarra, dell'Istituto dei Sordomuti di Milano: «i più miserabili tra i disgraziati [...] raccolti ed istruiti a parlare ed a leggere dal labbro e, con questo mezzo, a pensare, a conoscere e ad esprimersi». L'idea di una moderna formazione alla lingua è in quel gruppo di giovani pienamente attuata, traguardo esemplare per una società che si sente invitata a cercare la «vera parola, parola sentita, intesa, viva». In questo percorso si attua una delle direttrici di diffusione della lingua italiana, che tra Ottocento e Novecento si rivela bene desiderato e atteso da classi sociali finalmente chiamate a prendere parte alle vicende di una realtà più complessa. Con forme e con modalità differenti, donne e uomini rimasti fino a quel momento "ai margini" chiedono di partecipare, attraverso una parola che sia appunto «viva», a un progetto davvero condiviso.‎

‎Brandes Georg‎

‎Søren Kierkegaard. Un saggio critico complessivo‎

‎br. È un libro che intende, da un lato, offrire un bilancio complessivo della filosofia di Kierkegaard, da un altro, presentarne una disamina inquieta, talora dichiaratamente parziale, da una prospettiva estetica radicale e positivistica, che tuttavia resta affascinata dallo stile, dall'esistenza senza compromessi e, paradossalmente, pur contestandola, persino dall'aspra refrattaria religiosità del pensatore. Un libro leggibilissimo, insieme di analisi e di polemica, che, fissando certi duraturi paradigmi interpretativi, introduce sia a Kierkegaard sia a quella straordinaria intelligenza, insieme analitica, romantica e umorale, che fu Georg Brandes, il quale si dichiarava convinto che il «punto di vista critico » dovesse essere inevitabilmente «personale, ma il punto di vista personale mai arbitrario».‎

‎Raffo Silvio‎

‎Io sono nessuno. Tu chi sei? I'm nobody. Who are you? Silvio Raffo recita Emily Dickinson. Audiolibro. CD Audio formato MP3‎

‎brossura‎

‎Pieruccini Cinzia‎

‎L'arte dell'India. Nuova ediz.. Vol. 2: Dagli esordi indo-islamici all'indipendenza‎

‎ill., br. Questo secondo volume prende le mosse dall'arte indo-islamica, esito del nuovo dominio che si afferma in India intorno al 1200, capace di produrre, nell'architettura come nella pittura, una lunga serie di straordinari capolavori, in un contesto che rappresenta da un lato la propaggine orientale della grande koinè islamica, dall'altro una nuova, grandiosa fase della cultura indiana in senso proprio. Ad essa seguono i principati hindu del nord con i loro palazzi e dipinti, e le sontuose realtà urbanistiche e monumentali che sorgono nel frattempo nel meridione. Concludono il volume gli esiti artistici della dominazione inglese così come della ricerca, da parte di un'India che aspira all'indipendenza, di una compiuta identità culturale in un mondo in rapida trasformazione.‎

‎Anders Günther; Maj B. (cur.)‎

‎Kafka. Pro e contro. I documenti del processo‎

‎br. Fin dal primo nucleo di questo libro, la conferenza Teologia senza Dio che Anders tenne da esule a Parigi nel 1934, la maggiore preoccupazione dell'autore è di mettere in guardia davanti al fenomeno Kafka, presentendo che questi (sconosciuto a tutti i convenuti, tranne Walter Benjamin e Hannah Arendt) era destinato a divenire uno dei paradigmi della letteratura e dell'immaginario del Novecento, e che quindi sarebbe ben presto sfuggito alla ridotta gittata delle armi tradizionali della critica letteraria. E in effetti, già alla sua uscita nel 1951, Kafka. Pro e contro appare come un atto di lesa maestà, e lo stesso Max Brod, responsabile materiale della trasmissione ai posteri di buona parte dell'opera kafkiana, lo critica aspramente, provocando una polemica che qui per la prima volta è accessibile al lettore italiano. Anders è consapevole dell'incriticabilità del suo obiettivo: «Già Kierkegaard ha formulato in modo definitivo che la domanda: "Cosa è inderogabile in uno scrittore?" sembra essere scorretta, contro la pienezza del talento o della genialità. Ebbene appare scorretta perché è seria. Nel mio saggio, mi sono addossato l'onta di questa scorrettezza...»‎

‎Bisollo Maddalena‎

‎Pensieri stupefacenti. La prevenzione filosofica delle tossicodipendenze‎

‎br. Un tema complesso come quello della prevenzione delle tossicodipendenze richiede oggi nuove e molteplici chiavi di lettura. Una di queste ci viene offerta dal metodo della consulenza filosofica che, integrandosi agli approcci preventivi di carattere medico e psicologico, promuove una visione olistica della cura dell'essere umano. Del resto, è ormai riconosciuto anche in campo sanitario come la prevenzione non sia soltanto un fatto bio-medico, ma investa la dimensione psicosociale e gli stili di vita. Inoltre, i «comportamenti a rischio» non possono essere semplicemente considerati azioni nocive in grado di compromettere, a breve o lungo termine, il benessere psicofisico dell'individuo, ma vanno interpretati come azioni dotate di senso. E quale disciplina, se non la filosofia, è la più titolata per soccorrerci nella vita dinanzi alle questioni di senso e di significato? Oltre a una disamina teorica, il volume propone un'analisi di metodologie, laboratori ed esempi concreti.‎

‎Aksënov Ivan; Farsetti A. (cur.)‎

‎Picasso e dintorni‎

‎ill., br. Uscito in Russia nel 1917, "Picasso e dintorni" è il primo studio monografico su uno dei più importanti artisti del Novecento. Quasi ignorato all'epoca, negli ultimi decenni il libro è stato scoperto e apprezzato dai massimi esperti di cubismo. Si tratta di un'opera eccentrica, divisa in due parti: una raccolta di riflessioni aforistiche non solo su Picasso, ma anche su estetica e sociologia dell'arte; una trattazione sulla tecnica espressiva del pittore nella sua evoluzione dal 1900 al 1914. L'autore del saggio sostiene l'eccezionalità delle soluzioni estetiche di Picasso nel contesto delle avanguardie, a differenza degli interventi dell'epoca sul cubismo (su tutti, quelli di Soffici e Apollinaire), e al tempo stesso esalta la bellezza delle sue sperimentazioni più estreme, in polemica con le pessimistiche interpretazioni metafisiche di Berdjaev. Corredata da un ampio commento, questa edizione mira a offrire per la prima volta al pubblico italiano un testo di rilievo nella critica cubista, oltre che un'opera poco nota dell'«Età d'argento» della letteratura russa.‎

‎Ortega y Gasset José; Lodi E. (cur.)‎

‎Variazioni su Don Giovanni.‎

‎br. «Non ha visto davvero Don Giovanni - scrive Ortega y Gasset - chi non vede accanto al suo bel profilo di corteggiatore andaluso la tragica figura della morte, che lo accompagna ovunque, che è la sua drammatica ombra. Essa scivola con lui nel ballo; con lui scala le graticole dell'amore; entra insieme a lui nella taverna, e sul bordo del bicchiere da cui beve Don Giovanni si muove la bocca scheletrica di questo muto personaggio... quella è la sua suprema conquista, l'amica più fedele che segue sempre le sue orme». Ortega y Gasset, il più cristallino dei filosofi spagnoli, riflette in questo libro su uno dei miti maggiori che la Spagna abbia generato: il Don Giovanni, archetipo letterario e umano ritratto per la prima volta da Tirso de Molina e poi inseguito da decine di autori, da Mozart a Byron, al popolare Don Juan Tenorio di Zorrilla. Nelle sue pagine, Ortega rilegge il Don Giovanni e lo colloca sullo sfondo della cultura del Novecento. La sua affascinante trama di pensiero è qui accostata a quella di un altro raffinatissimo autore, suo contemporaneo, sullo stesso tema: José Bergamín. Variazioni su Don Giovanni compone così una dialettica scintillante di riverberi tra psicologico e culturale, tra spagnolo e universale. (Enrico Lodi). Con un saggio di José Bergamín.‎

‎Di Palmo Pasquale‎

‎Le bonjour de Robert Desnos. Dalla scrittura medianica al Lager‎

‎ill., br. Considerato da alcuni un poeta difficile per via degli esiti spesso criptici della sua scrittura, indissolubilmente legata ai giochi di parole più imprevedibili e sregolati, Desnos è in realtà un autore la cui pronuncia, dagli anni Trenta in poi, tende gradualmente a illimpidirsi, esaltandosi a contatto con una dimensione etica rigorosa e, soprattutto, con le acrobazie verbali derivanti dal trasporto amoroso dapprima per la stella Yvonne George e, in seguito, per la sirena Youki. Un poeta dei nostri giorni, Pasquale Di Palmo, dopo aver ordinato e tradotto la prima antologia italiana dei versi di Robert Desnos - La colomba dell'arca (Medusa, 2020) -, ripercorre con rara empatia la vicenda biografica e artistica di questo poeta tra i più importanti e rimossi del Novecento. Desnos diede vita, giusto un secolo fa, alla stagione irripetibile del surrealismo contrassegnata dai sonni ipnotici e dall'écriture automatique, assieme a un manipolo di avventurieri dello spirito che innalzarono a emblema la provocazione e la sfida verso le convenzioni. Questo libro si pone come un prezioso vademecum che accompagna il lettore a conoscerne la figura di scrittore misterioso e geniale, sensibile e amante della libertà, la cui esistenza, pur animata da un'inesauribile joie de vivre, dopo il sodalizio con Breton e i suoi compagni, si chiuse con la morte nel lager nazista di Terezín l'8 giugno 1945.‎

‎Signorini Telemaco‎

‎Riomaggiore. I diari, i disegni‎

‎ill., br. Signorini scoprì fortuitamente Riomaggiore, il primo paese delle Cinque Terre - nel quale fece ritornò più volte - in una bruciante giornata di luglio del 1860. Fu una fascinazione immediata. Il suo sogno di raggiungere un "mare più vasto" di quello del Golfo della Spezia si era avverato. Ne ebbe un'emozione così potente che subito fu preso dal "desiderio di poterlo riprodurre nella sua sterminata massa e nei suoi prodigiosi dettagli". Il ritratto, oltre il paesaggio, fu il suo centro di interesse, e le trascrizioni dei nomi e dei soprannomi degli effigiati sono la testimonianza del suo sguardo oggettivo, ma sono anche il segno del desiderio di fissare la memoria di quei volti per sé, per i legami profondi intessuti con loro, in parallelo all'esigenza di scrivere il diario dei suoi giorni a Riomaggiore che viene qui riproposto insieme all'apparato disegnativo che ne costituisce il prezioso contrappunto. Forse nessun paese ha avuto una cronaca visiva così documentata tanto nelle caratteristiche delle persone quanto dei luoghi.‎

‎Kaldheim Peter‎

‎Il vento idiota‎

‎br. Se on the road ci finisci perché un feroce trafficante di droga ti sta dando la caccia e tu non stai cercando "l'assoluto" ma solo la pelle salva e un po' d'umanità per scaldarti il cuore, se il tuo sense of humour ti consente, mentre dormi all'addiaccio e rimugini sugli errori commessi, di raccontare un'America balorda e grandiosa al tempo stesso, allora sei Peter Kaldheim e hai scritto questo libro. Trent'anni dopo Jack Kerouac, l'autore di questo divertente (ma assai tosto) memoir ne segue le tracce, spostandosi in autostop e dormendo in alloggi di fortuna, rifugi per senzatetto e sotto i cavalcavia. Lungo la strada incontra un'umanità derelitta fatta di tossici e barboni, hippie e reduci del Vietnam e anime perse capaci di inaspettato altruismo. Ci lascia così un quadro di un'America che non finisce mai di stupirci.‎

‎Agamben Giorgio‎

‎Idea della prosa‎

‎br. "Un bel viso è forse il solo luogo in cui vi sia veramente silenzio. Mentre il carattere segna il volto di parole non dette e di intenzioni rimaste incompiute, mentre la faccia dell'animale sembra sempre sul punto di proferire parole, la bellezza umana apre il viso al silenzio. Ma il silenzio - che qui avviene - non è semplicemente sospensione del discorso, ma silenzio della parola stessa, il diventar visibile della parola: idea del linguaggio. Per questo nel silenzio del viso è veramente a casa l'uomo". Trentatrè piccoli trattati di filosofia con undici immagini dialettiche.‎

‎Chang Jung‎

‎Le signore di Shanghai. Le tre sorelle che cambiarono la Cina‎

‎br. Erano le tre sorelle più famose della Cina. Grazie ai loro matrimoni e a innate doti diplomatiche e politiche, le sorelle Soong da Shanghai si ritrovarono al centro del potere e riuscirono a dominare il Paese per tutto il primo Novecento, tra rivoluzioni, guerre e trasformazioni culturali. La maggiore, Ei-ling, sposò l'uomo più ricco della Cina e, in modo non ufficiale, fu consigliera di Chiang Kai-shek, marito della più giovane di loro, May-ling. Di lei Hemingway disse che era come un'imperatrice e, secondo i giornalisti occidentali dell'epoca, era anche la donna più influente del mondo. La sorella di mezzo si chiamava Ching-ling; a soli ventidue anni sposò il quarantanovenne Sun Yat-sen, fondatore e padre della Repubblica cinese. Ma nonostante il potere e i privilegi di cui godettero, le loro esistenze furono turbate dalla costante minaccia di nemici e pericoli. Jung Chang ci racconta la loro storia in una biografia tanto epica quanto intima: gli affari di una nazione in subbuglio, gli incontri segreti nelle sale di Mosca, i colloqui con gli Stati Uniti, gli esili a Berlino, le fughe in Giappone e la guerra si intrecciano ai sentimenti di amore e odio e al glamour delle loro vite. Una storia finora sconosciuta, il racconto delle esistenze incredibili di tre sorelle che grazie all'istruzione e all'intelligenza dominarono la Cina, influenzarono le politiche estere degli Stati più potenti di metà Novecento e lasciarono un segno indelebile nella Storia di una nazione.‎

‎Marinetti Filippo Tommaso; Pautasso G. A. (cur.)‎

‎D'Annunzio intimo‎

‎br.‎

‎Parasiliti Andrea G. G.‎

‎All'ombra del vulcano. Il Futurismo in Sicilia e l'Etna di Marinetti‎

‎brossura Il volume propone, da un lato, uno studio delle due più importanti riviste futuriste siciliane "La Balza futurista", «la prima rivista veramente futurista», stampata a Ragusa nel 1915 e "Haschisch", la voce dei futuristi fiumani che raggiunsero il comandante D'Annunzio nella Repubblica del Carnaro. Dall'altro lato c'è Marinetti e il suo rapporto con il Padre Etna che, già intravisto ai tempi del Re Baldoria, accompagnerà il figlio fino ai suoi ultimi giorni, quelli dell'Aeropoema di Gesù.‎

‎Tentori Francesco‎

‎Vita e opere di Le Corbusier‎

‎ill., br. Dalla pittura alla scultura, dall'architettura e pianificazione urbana all'industrial design e alla grafica, fino alla letteratura e alla poesia, Le Corbusier ha lasciato un segno profondo e indelebile in molteplici campi. L'opera di Francesco Tentori ripercorre tutta la ricchissima esperienza dell'architetto svizzero, cogliendo i nessi fra i diversi aspetti e momenti di un maestro che ha vissuto tutti i valori e le illusioni del suo tempo. Un maestro che ha riassunto alla perfezione quel bisogno "mobile" e ansioso di rinnovamento della società e che è stato un formidabile "profeta dei nuovi tempi".‎

‎Catà C. (cur.)‎

‎Per sempre romantici. Florilegio della poesia inglese e tedesca ad uso di spiriti ribelli‎

‎br. Il Romanticismo è ormai estinto nella società contemporanea? E cosa significa, davvero, "essere romantici", espressione tanto abusata nel linguaggio comune? Ben al di là di una semplice categoria filosofico-letteraria, l'idea di romanticismo costituisce un modo di essere al mondo fondato sull'ardore, sulla cortesia, sul culto per la bellezza e per la morte, sulla malinconia come stato divino, sull'amore per la Natura. Cesare Catà presenta qui un'evocativa raccolta di testi poetici proposti in una sua traduzione inedita preceduta da un ampio saggio che, attraverso le vite e le opere dei protagonisti del Romanticismo, arriva a ricercarne il destino nella società postmoderna.‎

‎Dainese F. (cur.); Quaglia E. (cur.)‎

‎Contourner le vide : écriture et judéité(s) après la Shoah‎

‎br.‎

‎Terzani Tiziano‎

‎La fine è il mio inizio letto da Edoardo Siravo. Audiolibro. 2 CD Audio formato MP3‎

‎brossura Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: «Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto», dice. Così, all'Orsigna, sotto un albero a due passi dalla gompa, la sua casetta in stile tibetano, in uno stato d'animo meraviglioso, racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. Ai giovani in particolare ricorda l'importanza della fantasia, della curiosità per il diverso e il coraggio di una vita libera, vera, in cui riconoscersi. La sua proverbiale risata e la tonalità inimitabile della sua voce, che qui si è cercato di restituire intatte, lasciano trasparire la serenità di chi non lotta più, felice di un'esistenza fortunata, ricca di avventura e amore. Questo libro è un testo che racchiude tutti i suoi libri precedenti, ma anche li precede e li supera. «Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte».‎

‎Lévinas Emmanuel; Camera F. (cur.)‎

‎Il messianismo‎

‎br. I testi qui raccolti propongono alcune riflessioni su un tema di grande interesse religioso, culturale e storico: il messianismo. Essi, partendo da una appassionante esegesi del trattato b.Sanhedrin del Talmud, tentano una delimitazione concettuale (o filosofica) di questo fenomeno ed individuano nell'etica le condizioni preliminari dell'esperienza salvifica per l'uomo contemporaneo. L'idea messianica viene così ripensata al di là della classica contrapposizione tra visioni utopistiche metastoriche e realizzazioni intrastoriche. Levinas concepisce il messianismo ? tratto "particolare" del popolo ebraico e della sua storia ? come una struttura universale della "soggettività" e dell'umano in generale, che consiste nell'assunzione di responsabilità nei confronti del prossimo. Ogni uomo deve essere Messia se vuole essere pienamente uomo. E può esserlo ogni volta che ascolta la voce del comandamento etico e religioso che lo destina a servire l'altro uomo: che lo «destina a servire l'universo» e ad instaurare la giustizia.‎

‎Vergani Raffaello‎

‎Zoldo. Uomini e industrie, strade e montagne in una valle alpina fra XIV e XX secolo‎

‎ill., br. A Venezia gli Zoldani erano noti soprattutto come costruttori di gondole. Ma in questa arte, nella quale raggiunsero livelli di eccellenza, si specializzarono solo in seguito all'emigrazione forzata dalle loro terre, che ebbe il suo apice tra Sette e Ottocento. Per oltre tre secoli, da metà Trecento a metà Seicento, la storia economica e sociale della val di Zoldo era stata invece caratterizzata dalla prevalenza dei settori minerario e metallurgico, con le connesse attività meccaniche e fabbrili. Questo volume raccoglie undici contributi - già pubblicati in varie sedi tra il 1988 e il 2018 - fondati sulle fonti e sulla ricerca documentaria in una materia, quella della storia zoldana.‎

‎Bruni S. (cur.)‎

‎Bindo Simone Peruzzi. La Colombaria e la Firenze della Reggenza‎

‎ill., br. Il volume è dedicato a Bindo Simone Peruzzi (Firenze, 1696-1759), che fu uno dei soci fondatori dell'Accademia "La Colombaria" e alla cui figura sono state dedicate nel 2018 una mostra e una giornata di studi.I contributi offrono importanti approfondimenti sulla vicenda illuministica fiorentina del XVIII secolo: con le sue intuizioni e le sue aperture culturali, Peruzzi si fece infatti promotore della riviviscenza di quello spirito accademico della libera ricerca che era stata la migliore espressione della Firenze dell'Umanesimo, e che il XVII secolo aveva visto declinare. Testi di Sandro Rogari, Carla Zarrilli, Luca Bellingeri, Rita Romanelli, Enrico Spagnesi, Francesca Klein, Francesco Martelli, Michele Feo, Stefano Bruni, Massimo Mazzoni, Bruna Maria Tomasello.‎

‎Dennett Laurie‎

‎La principessa americana. La vita straordinaria di Marguerite Chapin Caetani, mecenate dell'arte, giardiniera a Ninfa‎

‎ill., br. In "La principessa americana", Laurie Dennett racconta l'affascinante storia di un'ereditiera americana che, nel 1911, sposò Roffredo Caetani, diciassettesimo duca di Sermoneta, diventando poi non solo una delle tre donne più strettamente associate al celebre giardino di Ninfa, ma anche un'importante mecenate della letteratura internazionale del XX secolo.‎

‎Amendola A. (cur.)‎

‎Papa Benedetto XIII. Gli Orsini e le arti a Gravina‎

‎ril.‎

‎Farese Sperken Christine‎

‎Giuseppe De Nittis. Da Barletta a Parigi. Nuova ediz.‎

‎brossura Giuseppe De Nittis, che nella sua breve vita ha avuto riconoscimenti, fama e benessere come pochi pittori dell'Ottocento italiano, è uno degli artisti più illustri della Puglia. Nonostante abbia lasciato Barletta, sua città natale, molto presto, prima per trasferirsi a Napoli, poi a Parigi, egli mantenne sempre vivi i contatti con la terra d'origine, come documentano i numerosi paesaggi pugliesi che percorrono l'intero arco della sua produzione, dal giovanile dipinto L'Ofantino alla malinconica Guardiana delle oche, eseguito nell'ultimo anno di vita. Ma quest'aspetto della sua produzione, per molto tempo ignorato dalla critica, è solo un tassello della sua opera affascinante, varia e sorprendentemente moderna.‎

‎Colonna Vilasi Antonella‎

‎Storia della STASI‎

‎brossura La "Stasi" per la Germania dell'Est, e per il mondo intero, ha significato quattro decenni di repressione in nome della giustizia, che ha avuto fine solo nel 1989. La Stasi fu fondata l'8 febbraio 1950 ed il suo primo direttore è stato Wilhelm Zaisser. Era anche conosciuta con il suo nome esteso di "Ministerium für StaatSichereit" o MfS, di cui Stasi è la forma abbreviata derivante dalla sua contrazione fonetica.‎

‎Centonze Alessandro‎

‎Il «giallo nordico» e i suoi dintorni‎

‎brossura‎

‎Hernandez Gonzales Maria Belen; Spyridonidis Ilias‎

‎Luigi Pirandello. I libri propri e degli altri. Lettura. Scrittura. Intertesto‎

‎brossura‎

‎Grasso Mario; Cangelosi Salvatore‎

‎C'era una volta un certo Stefano D'Arrigo di Alì marina‎

‎br. Stefano D'Arrigo è sicuramente una delle personalità più complesse e misteriose della letteratura italiana del secondo novecento. Un gigante la cui opera più famosa, Horcynus Orca, fa paura ai più per la mole anch'essa fuori dall'ordinario. Un uomo solo e schivo, come viene descritto, ma capace di grande generosità. Un perfezionista della parola che ha contribuito, involtariamente, a costruire un'immagine di sè che affonda le proprie radici nel mito, proprio come il suo romanzo. Un letterato che ha avuto nella moglie Jutta la sua prima grande sostenitrice, morale e materiale, tanto da descriverla, nella dedica dell'Horcynus come colei che "meriterebbe di figurare in copertina col suo Stefano".‎

‎Lavecchia Salvatore‎

‎Un io dialogico. Antroposofia dei sensi‎

‎br. L'esperienza dell'io è il centro verso cui si orienta il percorso sia filosofico sia meditativo tracciato in questo libro. Integrando alcune immagini chiave della metafisica della luce nell'orizzonte aperto da Rudolf Steiner riguardo all'organismo dei sensi, tale percorso invita alla scoperta dell'io quale centro/sfera di luce spirituale: quale realtà intrinsecamente dialogica, trascendente le correnti prospettive in prima, seconda, terza persona. Di questo io dialogico l'organismo dei sensi è, nell'orizzonte qui presupposto, un creativo strumento, capace di manifestare una piena armonia fra le dimensioni spirituale, psichica e corporea dell'essere umano.‎

‎Casavecchia Andrea‎

‎L'ospedale dei bambini. 1869-2019. Una storia che guarda al futuro. 150 anni del Bambino Gesù di Roma‎

‎ill., ril. L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nasce da un regalo. Quello di quattro bambini che, il 25 febbraio 1869, donano alla madre, per il suo compleanno, il loro dindarolo, il salvadanaio nel quale custodiscono i propri risparmi. Vogliono esaudire un suo desiderio: dare un ricovero ai piccoli malati di Roma che non possono permettersi cure adeguate. La donna è la duchessa Arabella Fitz-James Salviati, e il tenero gesto dei suoi figli è il seme che farà fiorire l'iniziativa della famiglia: il 19 marzo dello stesso anno apre a Roma il più antico ospedale pediatrico d'Italia. La prima sede è in una semplice stanza al numero 12 di via delle Zoccolette, sulla sponda sinistra del Tevere; la cura dei bimbi è affidata a due soli medici e la gestione dell'accoglienza alle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli. Circa vent'anni più tardi l'ospedale si trasferisce al Gianicolo, occupando parte del convento di Sant'Onofrio, e nel 1924 è donato al papa per dare continuità e stabilità a una struttura diventata nel frattempo ampia e importante. Ma la storia dell'ospedale non si limita ai rapporti tra benefattori, medici, pazienti e Chiesa; essa si intreccia infatti con quella del nostro Paese - i primi anni dell'Unità d'Italia, i Patti lateranensi, le due guerre mondiali - e con l'evolversi della medicina: la trasformazione della pediatria, la riforma del Servizio sanitario nazionale, l'internazionalizzazione della comunità scientifica, l'umanizzazione delle cure... Oggi la comunità del Bambino Gesù guarda al domani come ospedale dei figli del mondo, coniugando ricerca scientifica e assistenza sanitaria con l'attenzione alla persona e l'impegno nella cooperazione internazionale. Grazie al racconto di Andrea Casavecchia, questo volume ci porta dunque alla scoperta di una delle eccellenze assolute del nostro Paese, la cui vicenda ci parla della nostra storia e ci proietta al contempo nel futuro. Prefazione Mariella Enoc.‎

‎Cuzzola Fabio‎

‎Cinque anarchici del Sud. Una storia negata‎

‎ill., br. I1 26 settembre 1970 muoiono in un incidente stradale cinque giovani di Reggio Calabria, noti nella loro città come "gli anarchici della Baracca". Portavano a Roma i risultati di un'inchiesta sulle infiltrazioni neofasciste nella rivolta di Reggio e sulla strage di Gioia Tauro - allora attribuita alla mera fatalità - in cui erano morte sei persone e rimaste ferite più di settanta. Erano partiti convinti che le loro scoperte avrebbero "fatto tremare l'Italia". I documenti dell'inchiesta non saranno mai ritrovati. Il lungo oblio su quelle vicende terminerà vent'anni più tardi, con le indagini che ricondurranno la strage di Gioia Tauro al più ampio disegno eversivo della "strategia della tensione". Solo allora le straordinarie figure dei cinque anarchici saranno riscoperte e torneranno a proporsi i dubbi sulle cause dell'incidente in cui hanno perso la vita. In questo libro, ripubblicato in un'edizione riveduta e ampliata, Fabio Cuzzola racconta per la prima volta le loro vite nel contesto della nascita di una coscienza politica alla fine degli anni Sessanta, tra le persecuzioni poliziesche e i giorni difficili della rivolta di Reggio.‎

‎Maccioni Antonio‎

‎Un filosofo nel gulag. Arte e letteratura in Pavel A. Florenskij, dall'Accademia teologica di Mosca ai campi di concentramento sovietici‎

‎br. Fucilato dal regime stalinista l'8 dicembre del 1937, nei pressi di Leningrado, dopo la deportazione e il soggiorno forzato nel gulag delle isole Solovki, Pavel A. Florenskij fu uno scienziato, ingegnere e chimico, teologo e filosofo di altissimo profilo. In questo saggio, i suoi scritti più noti vengono riletti attraverso la preziosa miniera di una serie di appunti e studi legati alle sue lezioni, tenute nella prima metà degli anni Venti del secolo scorso, in particolare presso i Laboratori tecnico-artistici di Stato a Mosca, il Vchutemas, e l'Accademia teologica della stessa città. Florenskij viene così riscoperto come filosofo e, soprattutto, filosofo dell'arte: il fatto estetico è il momento centrale della sua riflessione intorno al simbolo e allo spazio del confine, destinato a lasciare tracce dell'altro mondo nell'istante del crepuscolo, partendo prima di tutto dai "cocci di ciò che hanno distrutto".‎

‎Falzone Paolo‎

‎Il discepolo indocile Sapegno, Croce e la critica della poesia‎

‎brossura‎

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