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‎History‎
Number of results : 29,490 (590 Page(s))

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‎Gianquitto Massimo‎

‎Graffitismo & street art‎

‎ill. Graffitismo e Street Art: due fenomeni artistici, vicini ma distinti, che hanno segnato il volto delle grandi città metropolitane, dagli anni '70 del Novecento in poi, ricoprendo le loro superfici di firme, graffiti, disegni, dalle piccole tag alle immagini che possono ricoprire interi muri di palazzi. Si tratta di un linguaggio visivo in cui quotidianamente ci imbattiamo: per alcuni semplici segni che deturpano le città, per altri espressione della cultura metropolitana. Tag, writer, crew, masterpiece, logo, brand: questa guida all'Arte contemporanea ci porta attraverso il gergo dell'arte di strada, ripercorrendo le vite di grandi nomi, come Basquiat, Haring, Banksy (per citare i più noti), ma anche artisti della scena italiana contemporanea (Bros, Blu, Ericailcane, tra i tanti). In parallelo alle opere viene ripercorso il contesto sociale e culturale che ha trasformato delle semplici firme scritte sul muro in una vera e propria sfida all'establishment.‎

‎Rotondo Calogero‎

‎La dinastia degli autorevolissimi Grimaldi. Il IX ramo e i viaggi in Sicilia di Alberto II di Monaco (1297-2018)‎

‎brossura Rotondo, già autore del volume 2006 "La baronia di Risichillia, i Grimaldi e la fondazione di un paese feudale della Sicilia centrale: Santa Caterina", con questa nuova ricerca presentata da Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua (IM) e vice-presidente dell'Associazione "Sites historiques Grimaldi de Monaco", torna a parlare dell'antica dinastia dei Grimaldi e dei principi del IX ramo di Sicilia, narrando anche i viaggi in Sicilia 2017 e 2018 del principe Alberto II di Monaco alla ricerca dei legami con la sua famiglia. Alla luce delle ricerche e delle novità emerse dal 2007 al 2018, si ripercorrono, dal sec. XIII al XXI, le vicende storico-politiche dalla Rocca al Principato di Monaco (1297-2018) e dalla Baronia di Risichillia ai principi di S. Caterina (1564-1661). Oltre alle successioni dei signori, dei principi e principesse di Monaco (1342-2011) e alla genealogia dei Grimaldi di Genova, dai capostipiti ad oggi (1133- 2019), si analizza la storia dei Grimaldi del IX ramo, da Carlo I, signore di Monaco, a Enrico e da Simone a Giulio Maria Grimaldi, ultimo principe di S. Caterina (1342-1742).‎

‎Luschi Diego‎

‎Vi sento. L'arte di Amedeo Modigliani‎

‎ill., br. Avete mai pensato che le idee possano esser espresse oltre alle parole, e che non siano soltanto il susseguirsi di lettere, ma incastonate in uno sguardo, in un cruccio della bocca, in una posa, rappresentate da immagini potenti che colpiscono forte allo stomaco lasciando completamente inermi? Forse non lo sapeva neanche Modigliani, o forse sì, quando partì per Parigi, ma tutta la sua vita è stato questo: una continua ricerca, uno studio senza tregua, su come rendere giustizia a una vita, come far assaporare le immense diversità che ogni uomo e ogni donna portano inevitabilmente dentro. Come sono nati quei volti? Come hanno potuto racchiudere in pochi tratti essenziali un'anima? Perché nonostante tutto ciò che ha subìto l'arte di Modigliani affascina e sconvolge ancora?‎

‎Bertoni Alberto‎

‎Una questione finale. Poesia e pensiero da Auschwitz‎

‎br. Critica letteraria, storia della letteratura e filosofia si intrecciano in questo saggio che affronta con lucidità la questione del "fare poesia" dopo la Shoah. Un'analisi dettagliata in cui Alberto Bertoni confronta le voci fondanti del secondo Novecento (da Levi a Celan, da Char a Wittgenstein, ma anche Kafka e Heidegger...) ponendole al centro di un dialogo esemplare per comprendere la svolta della letteratura, e soprattutto della poesia, dopo e da Auschwitz.‎

‎Vincenti Lucia‎

‎Shoah. Storia degli ebrei in Sicilia durante il fascismo‎

‎ill., br. "Shoah. Storia degli ebrei in Sicilia durante il fascismo", ripercorre gli eventi patiti dagli ebrei nati o presenti in Sicilia durante il ventennio fascista, involontariamente protagonisti delle vicende che li costringeranno a subire gli effetti della legislazione antiebraica, in un crescendo di provvedimenti e soprusi culminanti nella perdita dell'identità e della vita. Il lavoro, realizzato attraverso minuziosa analisi e comparazione delle fonti archivistiche - con le testimonianze dei diretti protagonisti - completa il quadro di una ricerca iniziata più di venti anni.‎

‎Fiore Tommaso; Caratozzolo M. (cur.)‎

‎Scritti sulla cultura russa (1910-1960)‎

‎br. Il presente volume raccoglie una selezione tra i più importanti scritti, pubblicati su quotidiani e riviste, che Tommaso Fiore ha dedicato alla cultura russa, a partire dal 1910 fino all'inizio degli anni Sessanta. Tali riflessioni si declinarono perfettamente con le principali svolte storiche e culturali che caratterizzarono la sua percezione della Russia zarista e di quella sovietica: la Rivoluzione d'Ottobre, la Seconda guerra mondiale, lo stalinismo, il disgelo, il ruolo della Russia in Europa, ma anche il retaggio dei grandi classici (in particolare Tolstoj, Dostoevskij e Cechov), infine la testimonianza degli scrittori contemporanei e la loro diffusione in Italia. La selezione di articoli qui presentata permette di apprezzare, più che in altri testi, lo stile e il metodo di Tommaso Fiore, volti sempre a una ricerca del senso ultimo delle cose e delle contraddizioni presenti nell'anima russa, attraverso il principio dell'accostamento di grandi opposizioni tematiche e la definizione delle frizioni derivanti da tale accostamento.‎

‎Romagna in trasformazione. Forlì e il forlivese dal dopoguerra al regime, 1919-1932‎

‎brossura‎

‎Loi Franco; Raimondi M. (cur.)‎

‎Da bambino il cielo‎

‎br. "Da bambino il cielo" è il romanzo di una vita: perché la biografia di Franco Loi è un racconto che scorre come un fiume, dagli anni Trenta a oggi, passando per il fascismo, la guerra e la liberazione, le profonde trasformazioni sociali e tecniche, il passaggio dall'industria meccanica alla tecnologia, il Sessantotto e la nascita del terrorismo. La memoria s'intreccia con la storia e illumina il presente, i destini individuali - a cominciare da quello del narratore-protagonista-si riverberano in un percorso collettivo, nelle speranze e nelle delusioni di una famiglia, di una città, di un popolo. Nelle parole del poeta milanese, i ricordi diventano la chiave per capire il mondo. Spesso si condensano in immagini esemplari, a volte tragiche a volte buffe, ma sempre vere: la madre sdraiata sul tavolo da cucina con le ventose sulla schiena, oppure i giocatori del Genoa che corrono sull'erba, là sotto, lontani. O, ancora, il pugile che trova un libro di Nietzsche su una bancarella, lo compra e abbandona la boxe per diventare poeta...‎

‎Donise Anna‎

‎Critica della ragione empatica. Fenomenologia dell'altruismo e della crudeltà‎

‎br. L'ideologia corrente esorta all'empatia confondendola con l'altruismo o persino con la bontà. È un errore fatale. Attraversando arte, filosofia e psicologia, questo libro smonta la connessione semplicistica e falsa tra morale ed empatia e ne costruisce una, più complessa, tra empatia e umanità. Tutti siamo empatici, ma non tutti siamo buoni. L'empatia, infatti, è necessaria anche ai torturatori, ai sadici, a chi - e il mondo contemporaneo, con i suoi muri e le sue derive securitarie ne fornisce innumerevoli esempi - contrappone il "noi" agli altri. Noi non siamo buoni perché siamo empatici ma possiamo diventare migliori conoscendo l'empatia, la sua forza, le sue strategie, i suoi segreti.‎

‎Agamben Giorgio; Brenet Jean-Baptiste‎

‎Intelletto d'amore‎

‎br. Ciascuno dei due testi che, attraverso un fitto intreccio di rimandi e implicazioni, disegnano la trama del libro, è una meditazione sul fantasma come luogo e soggetto dell'amore. E lo fanno mettendo a confronto in una prospettiva inedita due eccezionali personaggi: Guido Cavalcanti, il «primo amico» di Dante e maestro ineguagliato della fenomenologia amorosa, e Ibn Rushd, l'Averroè dei Latini, il filosofo arabo che ha più profondamente segnato il pensiero occidentale dal XIII al XV secolo. E se, per entrambi, la congiunzione con l'intelletto unico nomina la felicità suprema, è la funzione del fantasma che si rivela ogni volta decisiva. In che modo i pensieri ci appartengono, come può un'idea diventare «mia»? È il fantasma - rispondono il poeta e il filosofo che, mediante il desiderio, rende il pensiero proprio a un soggetto. Ma, per Cavalcanti, il fantasma deve perire perché la congiunzione amorosa abbia luogo e l'individuo sopravvive solo come un automa «fatto di rame o di pietra o di legno»; per il filosofo, invece, è la specie umana nel suo insieme il soggetto - anche politico - della felicità suprema. Prefazione di Alain de Libera.‎

‎Escuela moderna‎

‎Chiese in fiamme. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Nel caldo luglio del 1909, a Barcellona, vennero dati alle fiamme oltre 139 edifici tra chiese, conventi e collegi cattolici. Era la Settimana Tragica, forse la più violenta insurrezione iconoclasta del XX secolo. Una "rivoluzione di quartiere", la cui testimonianza è custodita nelle immagini stampate sulle cartoline di viaggio e nelle colonne di fumo che torreggiavano sul cielo di una Barcellona di ieri. Escuela Moderna/Ateneo Libertario presenta in questo volume la prima raccolta completa delle cartoline catalane prodotte subito dopo l'insurrezione. Fotografie il cui portato storico e rivoluzionario non cessa di riecheggiare nella storia moderna, nelle statue deturpate, nei templi saccheggiati e negli edifici bruciati, dove si ritrova lo stesso spirito insurrezionalista che animò quella settimana di luglio. A mettere in discussione la nozione di sacro, ieri come oggi, sono le fiamme delle insurrezioni, il fumo e le braci delle città. Ma è anche nella distruzione stessa che le icone trovano la possibilità di riemergere: è il sacrificio necessario dei simboli, la tabula rasa, il vuoto della sacralità. Chiese in fiamme ripercorre il ruolo dell'iconoclastia nella storia recente, delle sommosse e dei movimenti che mossero guerra alla rappresentazione. Attraverso le immagini della Settimana Tragica e i testi dell'intellettuale Joan Maragall i Gorina, passando per la storia dell'anarchico libertario Francisco Ferrer i Guardia con la sua Escuela Moderna e l'ingiusta condanna, il volume inquadra le vicende e le pulsioni della distruzione in chiave contemporanea. Un tragitto tra ricerche storiche, testi critici e documenti che racconta un evento capace di racchiudere la storia di un'epoca, la nostra, dove ancora fuochi e fiamme giocano con le altezze vertiginose delle città.‎

‎Branca M. (cur.)‎

‎Sineo Gemignani: pittore realista di impegno civile 1917-1973‎

‎ill., ril. Il volume è il frutto di recenti studi, effettuati in gran parte tramite materiali inediti, su questo pittore vissuto a Empoli, autore di importanti opere a carattere pubblico come gli affreschi della Casa della GIL (1938) e il fregio pittorico della ex Borsa Merci di Firenze (1953). Nel contesto dei mutamenti storico- sociali dell'Italia dell'epoca, se ne ripercorre, dagli anni Trenta all'inizio degli anni Settanta, l'opera pittorica incentrata su un'attenta indagine della realtà, in una particolare attenzione alle tematiche civili e del lavoro, nell'uso privilegiato dell'affresco, fra tradizione rinascimentale e moderno naturalismo.Testi di Carlo Sisi, Fulvio Conti, Simonetta Gemignani, Annarita Caputo, Mirella Branca, Silvia Ciappi.‎

‎Bosi S. (cur.); Mazzetti Rossi V. (cur.); Savoia E. (cur.)‎

‎Novecento privato. Da De Chirico a Vedova. Ediz. italiana e inglese‎

‎ill., br. "Novecento privato" è il titolo, in verità appropriato e intrigante, di questa mostra: un titolo che sembra voler celare e svelare allo stesso tempo; o ancor meglio, sembra voglia rendere visibile ciò che era nascosto - per ragioni diverse, legate alla gelosia del collezionismo, che occulta spesso ciò che ama. Ed è esattamente questo il senso della mostra, che in apparenza è eclettica e si svolge in un periodo di quasi un secolo di arte italiana (più o meno tutto il Novecento, secolo "breve" che in effetti più lungo e complesso e affascinante e drammatico non avrebbe potuto essere), e nasce dall'occasione piuttosto eccezionale di avere i nuclei di due collezioni pressoché intere a disposizione. Ecco dunque perché "Novecento segreto": quei quadri del secolo trascorso emergono dal chiuso di sale private, frutto di una lunga raccolta da parte dei proprietari, che in quelle opere hanno segretamente riposto i loro gusti, le loro passioni, le idiosincrasie e gli eccessi, i momenti di ricerca e di felicità.‎

‎Melis G. (cur.); Tosatti G. (cur.)‎

‎Il potere opaco. I gabinetti ministeriali nella storia d'Italia‎

‎br. Cosa sappiamo degli esperti che collegano i vertici politici con le amministrazioni? Da dove provengono, qual è la loro formazione, come è avvenuto il loro ingresso nella professione, quali incarichi hanno svolto al termine del loro mandato e come questa «parentesi» ha influito sulla successiva carriera? Questo volume, che fa parte di un'ampia ricerca consistente in una rilevazione completa dei nominativi dei capi di gabinetto e degli uffici legislativi dei ministeri dall'Unità d'Italia al 2014 (corredata da una serie di 40 interviste in video di un'ora e mezzo l'una ad altrettanti protagonisti), propone una serie scelta di biografie di soggetti che hanno operato tra il 1861 e il 1970 e che hanno ricoperto per almeno due volte o per un minimo di tre anni uno dei due incarichi. Nel ricostruirne i percorsi si è prestata particolare attenzione anche alla rete di collegamenti nell'amministrazione e fuori di essa, alle competenze, agli scritti che i biografati hanno prodotto in merito alla loro attività. Il fine è quello di aprire finalmente una pagina nuova sull'esperienza dei gabinetti ministeriali nel corso della storia d'Italia. Una ricognizione completa e articolata, rappresentativa di un universo variegato, che vuole concorrere alla conoscenza della storia di alcune amministrazioni ancora poco studiate e in generale di quella dei governi.‎

‎Nancy Jean-Luc; Corecco F. (cur.); Zürcher C. (cur.)‎

‎Maurice Blanchot. Passione politica‎

‎br. A metà degli anni Ottanta fu pianificato un volume dei "Cahiers de L'Herne" dedicato a Blanchot. Il progetto, tuttavia, naufragò in seguito alle risposte negative - più che altro imbarazzati dinieghi - di coloro che erano stati invitati a partecipare. La scoperta dell'"oscuro" passato di Maurice Blanchot, in particolare la sua affinità con i gruppi parigini della giovane destra "non conformista" negli anni Trenta, rendeva il progetto troppo controverso e scottante. Nel presente volumetto Jean-Luc Nancy, curatore insieme a Philippe Lacoue-Labarthe di quel "Cahier" mai apparso, contestualizza le vicende legate a quel fallimento sulla scorta di una lettre-récit di Blanchot del 1984, in cui il grande critico tentava di ripercorrere gli eventi personali e collettivi negli anni che precedettero il secondo conflitto mondiale. La ricostruzione storica di Nancy e la lettera-racconto di Blanchot, seguite da una breve lettera coeva di Dionys Mascolo, offrono l'occasione per riflettere sui possibili modi di vivere il rapporto con il proprio passato, sulla responsabilità della memoria che incombe su tutti noi e sull'intreccio tra istanza autobiografica e quell'écriture posthume teorizzata da Blanchot.‎

‎Artale Alessandra‎

‎Modigliani spiegato a tutti‎

‎ill., br. Amedeo Modigliani incarna la figura dell'artista maudit, maledetto, costantemente alla ricerca di una irraggiungibile forma espressiva soddisfacente ed è quello che ha più etichette appiccicate addosso, da bohémien senza un soldo dedito solo all'assenzio e alle droghe al pittore dei colli lunghi. Nel libro si racconta della sua vita, delle sue tante donne fino al suo grande amore, Jeanne, che durò ben oltre la vita terrena, degli incontri con artisti e mercanti d'arte. Soprattutto vengono descritti i suoi straordinari ritratti, dai contorni che rimandano alla pittura toscana quattrocentesca all'aplombe non perfetto dei suoi personaggi dallo sguardo perduto, fino ai nudi dalla sensualità palpitante, che ne hanno fatto uno dei più eccelsi protagonisti dell'arte del Novecento.‎

‎Cambiaghi M. (cur.); Turchetta G. (cur.)‎

‎Itinerari della critica teatrale del primo Novecento‎

‎br. "Itinerari della critica teatrale italiana del Novecento" è un progetto di indagine e di ricerca di vaste proporzioni, che ha come oggetto la ricostruzione e lo studio dello spettacolo drammatico italiano attraverso le recensioni della critica quotidiana e periodica. L'arco temporale considerato prende le mosse da una civiltà spettacolare che, almeno fino alla metà del XX secolo, riconosceva nel testo drammatico il suo pilastro e sulla sua disamina critica basava il giudizio complessivo, valutando l'intero allestimento e il lavoro dell'attore in funzione di esso. Questo volume si concentra in particolare sulla critica teatrale esercitata dagli scrittori: ne emerge un panorama variegato, in cui il teatro viene studiato sotto molteplici punti di vista, dove lo studio privilegiato del testo si affianca, nel corso dei decenni, a prospettive "spettacoliste", più attente alle dinamiche specifiche della messinscena, della regia, della scenografia e della recitazione, consentendo di combinare drammaturgia ed estetica della ricezione, teorie del teatro e della letteratura.‎

‎Dubus Andre‎

‎Vasi rotti. Scritti autobiografici‎

‎br. "Guidavo la vecchia Chevrolet della mia famiglia e fumavo Lucky Strike e mi innamoravo delle ragazze che lasciavano segni di rossetto sulle sigarette e che, con lo smalto sulle unghie, rimuovevano i pezzi di tabacco dalla lingua; e con quella visione immortale dell'essere mortale che solo i giovani hanno nel cuore, aspettavo di diventare un uomo." (A. D.)‎

‎Gorgolini Luca‎

‎Gioventù rivoluzionaria. Bordiga, Gramsci, Mussolini e i giovani socialisti nell'Italia liberale‎

‎br. Al momento della sua fondazione nel gennaio 1921, il Partito Comunista presentava un gruppo dirigente composto da giovani uomini che avevano compiuto il loro apprendistato politico negli anni compresi tra la guerra di Libia e la conclusione del primo conflitto mondiale. Alla costruzione del PCI contribuí attivamente la Federazione Giovanile Socialista: fu il culmine di un percorso di maturazione politica e ideologica che i giovani socialisti italiani avevano intrapreso a partire dalla vigilia dell'avvio dell'impresa tripolina voluta da Giolitti, ingaggiando una dura battaglia interna contro la compagine riformista. La vicenda di questa gioventú rivoluzionaria viene ricostruita attraverso le biografie politiche dei suoi maggiori protagonisti: Vella, Bordiga, Tasca, Gramsci, Togliatti, Terracini, Fortichiari, Grieco, Leonetti. E lo stesso Mussolini, il quale ebbe una parte importante nello spingere la Federazione Giovanile lungo la strada del massimalismo rivoluzionario. La leva di giovanissimi militanti e dirigenti che si formò nel corso del primo conflitto mondiale, facendo propria la causa della rivoluzione bolscevica, avrebbe poi segnato il travagliato dopoguerra italiano.‎

‎Carrera A. (cur.)‎

‎I quattro volti di Dio. Conversazioni con Toni Morrison‎

‎br. «Il peggior pericolo del razzismo, in una società che apparentemente ha superato le forme più visibili di segregazione è di essere, ha scritto Toni Morrison, una distrazione (verrebbe da dire: un'arma di distrazione di massa). Il razzismo "ti impedisce di fare il tuo lavoro", dice Toni Morrison, ti costringe a "spiegare chi sei", cosa che lei nei suoi romanzi non ha mai voluto fare. Qualcuno dice che non hai una lingua, e tu devi dimostrare che ce l'hai. Qualcuno dice che la tua testa non ha la forma giusta, e tu devi trovare lo scienziato che dimostra che non c'è niente che non vada con la forma della tua testa. Qualcuno dice che non hai arte, e tu devi metterla insieme in qualche modo per far vedere che non è vero. Qualcuno dice che non hai mai avuto un regno, e tu da qualche parte lo devi trovare (viene in mente la fantasia compensatoria di Black Panther, uscito due anni dopo quell'articolo). Non basta mai. Ci sarà sempre qualcosa che sarai accusato di non avere (o, aggiungo, di avere in eccesso, che "non ti meriti" di avere). Il razzismo, per Toni Morrison, è soprattutto una colossale perdita di tempo. Spero che abbia ragione, e che qualcuno se ne accorga». (Il curatore)‎

‎Macchia Giovanni‎

‎L'angelo della notte‎

‎brossura «Proust resta l'esempio più grandioso di una letteratura che è entrata nella nostra vita fino a provocare fenomeni d'insidiose intossicazioni. È come un fatto privato diffuso tra centinaia di migliaia di persone, le quali, disposte in clan variatissimi, non formano mai una folla anonima. Le prospettive si spengono e si riaccendono, mutevoli, cangianti, sfuggenti. La sua immagine si aggira ancora oggi tra lettori fanatici, con un sempre aperto problema di chiavi, vere o false, in una pluralità di significati. Anche la Gloria, la sua Gloria, non ha nulla a che fare con il rigido peplo sulle forme di una statua classica, che ci fa intravedere la perfezione, ma è una Gloria impura e piena di scorie, come la vita. È difficile liberare Proust dal proustismo. E sarà anche per questo se la sua esistenza postuma è stata tutt'altro che comoda. Quasi periodicamente si formano intorno alla sua opera dei silenzi, dei vuoti. Si avvertono seri tentativi di far scorrere la storia della letteratura come se egli non esistesse: ciò che è più grave dell'aperta avversione. Se fosse ancora vivo, il volto di Proust si aggirerebbe oggi confuso, spaesato, tra le costellazioni di nomi che ruotano nei cieli sconvolti della letteratura, non soltanto francese. Si troverebbe, con i suoi occhi un po' bovini, carichi di meraviglia, tra presunti santi e intercessori, guide rumorose e intermediari sospetti. Niente di più lontano dalla sua espressione delicata e assorta, ripiegata sull'infinito della coscienza; niente di più diverso dell'asceta silenzioso e malato, che si era nutrito dei fantasmi del tempo e della morte».‎

‎Dizionario autori italiani contemporanei‎

‎br. Un panorama ampio e suggestivo della Letteratura italiana è costituito dal grande "Dizionario autori italiani contemporanei" opera unica nel suo genere che offre una bussola per navigare nel mare magnum della cultura contemporanea: da Bárberi Squarotti a Luzi a Turoldo a Zanzotto, da Bevilacqua a Biagi a Montanelli a Moravia a Soldati. Ciascuna delle edizioni precedenti, esaurita, è stata ampiamente richiesta e diffusa anche all'estero: gli autori trattati vengono presentati con un appropriato profilo bibliografico, critico e filologico.‎

‎Becarelli Mila; Marmaioli M. (cur.)‎

‎Cara Marisina. Lettere dell'anima‎

‎ill., br. Il libro è dedicato alla figura di Mila Becarelli, scrittrice scomparsa prematuramente nel 2019 dopo aver lottato con una grave patologia. Dopo un'introduzione che ripercorre le tappe principali della sua vita, il testo culmina nella corrispondenza epistolare con l'amica Marisa, un intenso e toccante carteggio riprodotto assieme a una suggestiva galleria di immagini. Dalle lettere di Mila emerge il profilo di una donna forte, a tratti spiritosa e autoironica, che si è sempre prodigata nei confronti del prossimo, facendo del servizio agli altri una vera e propria missione.‎

‎Ugolini P. (cur.); Risaliti S. (cur.)‎

‎La poetica del segno. Bice Lazzari. Catalogo della mostra (Firenze, 25 ottobre 2019-13 febbraio 2020)‎

‎ill., ril. Il catalogo della mostra allestita al Museo Novecento di Firenze, dal 25 ottobre 2019 al 13 febbraio 2020, racchiude dipinti e disegni, oggetti di design e una serie di poesie dell'artista veneziana: una selezione che ripercorre le tappe principali della ricerca di questa interprete solitaria ma centrale dell'arte italiana del secolo scorso, dalle opere più figurative, passando per l'informale, fino alla completa astrazione delle forme e a un vocabolario fatto di punti e linee. Testi di Sergio Risaliti, Paola Ugolini, Flavia Frigeri, Luca Pietro Nicoletti, Laura Cherubini.‎

‎Floridi Luciano‎

‎Pensare l'infosfera. La filosofia come design concettuale‎

‎br. La filosofia pone domande, ma porre domande non è la cosa più importante, bisogna porre quelle giuste al momento giusto per avere risposte significative e corrette. La filosofia è un'impresa costruttiva in cui l'analisi delle domande aperte è il terreno preparatorio per il design di risposte soddisfacenti. La filosofia è necessaria per ripensare ciò che si può definire progetto umano. E la filosofia evolve come evolve l'umanità. Oggi l'indagine filosofica non può prescindere dalle tecnologie digitali che influenzano e formattano la nostra comprensione del mondo e la nostra relazione con esso. È in corso una rivoluzione, ma il discorso filosofico potrebbe non prendervi parte a meno di riavviare il sistema, proprio come si fa con un computer. Nell'era "onlife" la filosofia è necessaria per dare senso ai cambiamenti radicali prodotti dalla rivoluzione dell'infosfera, ma occorre che sia davvero buona filosofia per affrontare le grandi difficoltà che abbiamo davanti.‎

‎Tolstoj Ilya‎

‎Tolstoj, mio padre. Reminiscenze‎

‎br. Il conte Ilya Tolstoj, terzogenito del grande scrittore russo, racconta suo padre nella vita familiare come in quella tormentata di romanziere, perennemente insoddisfatto degli innumerevoli fogli imbrattati dalle sue continue riscritture. Una visione sorprendentemente franca della personalità di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi. Lo stile di vita decadente, l'insaziabile voluttà per il cibo, il gioco d'azzardo, le cavalcate in campagna, la caccia, l'ambizione e lo sconfinato talento letterario, il complicato rapporto con Turgenev che portò alla rottura tra i due, le scarse manifestazioni di affetto verso i figli, la crisi spirituale, l'analisi degli eventi che lo portarono a fuggire da casa dieci giorni prima di morire in una sperduta stazione ferroviaria a duecentocinquanta miglia a sud-est di Mosca: questo libro di memorie familiari, aspro e sincero, scritto dal terzo dei suoi figli, rivela Lev Tolstoj per quello che era nella vita privata e in quella di scrittore. Postfazione di Marta Ottaviani.‎

‎Facioni Silvano‎

‎Ritmografie. Derrida, la letteratura, la cenere‎

‎br. «Ritmo che si dà il suo ordine senza lasciarsi imprigionare da questo. La letteratura non conosce prigionia, fosse pure quella del senso di cui pure non può fare a meno: la letteratura, che nel corso della sua storia ha - più o meno consapevolmente - parassitato categorie e orizzonti della tradizione filosofica, mostra al contempo la chance di una possibile liberazione da tali orizzonti, il che equivale a dire che la letteratura mantiene intatta la possibilità di liberarsi di sé». Jacques Derrida ha instancabilmente attraversato la letteratura senza permettere che paratoie disciplinari o astratte questioni di metodo ostacolassero letture e percorsi, incontri e innesti. Che si tratti di Agostino o di Jean Genet, di Hélène Cixous o di William Shakespeare, la scrittura del filosofo algerino si è sempre mossa alla ricerca di un "ritmo" capace di inaugurare prospettive inedite sia per la letteratura, sia per la filosofia. È dunque dal "ritmo" che occorre forse ripartire...‎

‎Thoreau Henry David‎

‎Io cammino da solo. Journal 1837-1861‎

‎brossura Henry David Thoreau è uno degli autori americani più amati e citati di sempre, ma non per questo compresi fino in fondo. Poeta, naturalista, eremita, filosofo e attivista, Thoreau fu tante cose, e sempre a modo suo: la sua essenza sta proprio nella compenetrazione di tali sfaccettature. Ecco perché, al di là delle opere più note e compiute ("Walden", "Disobbedienza civile" e "Camminare"), i diari sono lo strumento ideale per esplorare il suo mondo: concepiti non come un memoriale privato, bensì come un'officina di auto-perfezionamento e un'opera pubblica «alla pari di qualsiasi foglia in natura», possono essere considerati il magnum opus dell'autore.‎

‎Sardella F. (cur.)‎

‎Mambor. Ediz. italiana e inglese‎

‎ill., ril. La pubblicazione, realizzata con la collaborazione dell'Archivio Mambor, ripercorre le tappe della ricerca di Renato Mambor (1936-2014), artista tra i principali protagonisti del rinnovamento delle arti visive in Italia a partire dalla fine degli anni '50. Tra le più complesse e poliedriche voci del secondo Novecento, la sua opera si colloca in un territorio di confine tra le arti visive e performative, aperta a un rapporto metalinguistico tra l'oggetto, la parola e l'osservatore. Il volume propone uno sguardo approfondito sulla ricerca sperimentale di Mambor nel suo complesso, partendo dalle prime opere, passando alle performance e all'attività teatrale, sino al ritorno alla pittura dagli anni '90. Oltre a una nutrita raccolta di foto di opere e una ricca selezione di immagini di repertorio e testi dell'artista, il volume presenta contributi inediti di Federico Sardella e Sara Uboldi che affrontano il tema della commistione tra pittura, teatro e fotografia e propongono un'esplorazione sul rapporto oggetto-opera-sguardo e sulle performance dell'artista, anche alla luce della recente teoria neuroscientifica dell'Embodiment.‎

‎Mekas Jonas; Urbano Ragazzi F. (cur.)‎

‎Transcript 04 44' 14'' Lithuania and the collapse of USSR. Ediz. inglese e lituana‎

‎ill. L'11 marzo 1990 la Lituania è la prima delle tre repubbliche baltiche a dichiarare la propria indipendenza, dando l'avvio a un processo che portò al collasso dell'Unione Sovietica. Il regista e artista lituano Jonas Mekas, recentemente scomparso, tra il 1989 e il 1991 ha ripreso con la sua videocamera Sony i telegiornali e gli approfondimenti TV che andavano in onda negli Stati Uniti, dove l'artista ha vissuto gran parte della sua vita, registrando il punto di vista americano sul crollo della rivale URSS. Il libro "Lithuania and the Collapse of the USSR" raccoglie la trascrizione integrale del video, della durata di quasi 5 ore che, in modo lineare e cronologico, mette in evidenza i fatti, le persone, le opinioni espresse in quei giorni cruciali. Mekas ha sempre descritto questo suo lavoro come un dramma della Grecia classica in cui i destini delle nazioni sono cambiati dall'imponderabile: la volontà di un solo uomo, una piccola nazione determinata a riconquistare la libertà, sostenuta dagli dèi nella sua lotta contro il potere, è il principio della fine dell'Impero Sovietico.‎

‎Viterbi Ben Horin Mirjam‎

‎Gli abitanti del Castelletto. Una luce nel buio della shoah‎

‎br. Siamo nel 1943 e Mirjam vive la sua vita con i familiari, padre, madre e sorella maggiore, chiusa in due stanze, col costante timore di poter essere tutti scoperti e deportati. Questo è il contesto nel quale prende corpo, sul suo prezioso "quadernetto verde", la stesura di una piccola raccolta di racconti fantastici nei quali prendono vita luoghi e personaggi liberi e liberanti, pulsanti di vita e per questo vivificanti rispetto alla realtà chiusa, soffocante, piatta ed inquietante... La fantasia ha una straordinaria funzione compensativa per lei, permettendole una salutare "fuga" verso la libertà tanto desiderata, aiutandola a recuperare il senso del tempo ed il gusto del vivere.‎

‎Trione Aldo‎

‎L'anima e le pietre‎

‎ill., br. «La pietra è Dio, ma non sa quello che è, ed il fatto di non saperlo fa di lei una pietra», scriveva Meister Eckhart. In questo abisso tra inconsapevolezza e pienezza di significato, si immerge l'analisi estetica e metafisica di Aldo Trione. Cosa è la pietra nuda? Nella sua privazione, essa è «cosa» più di ogni altra cosa. E il più spoglio silenzio oltre ogni parola, eppure sta prima di tutto e resterà dopo tutto. Contiene la vita come sua origine, eppure è anche vita consumata. Per i poeti, per i pensatori e per i mistici, la pietra nuda è linguaggio da interrogare. immagine archetipa. Nascono da lei gli dèi e gli uomini. E vicina alla forma pura. Ed è l'immagine del Dio nascosto. È là immobile ma, nella sua immobilità, si nasconde un canto. È presente assoluto, al di sopra di ogni distinzione. E, infine, è lo specchio di una mistica senza redenzione. Tante e diverse figure appaiono lungo l'itinerario di pensieri percorso da Trione in compagnia di autori di diverse epoche, come, tra gli altri, Platone, Bruno, Eckhart, Whitman, Valéry, Poe, Pessoa, Bachelard, Claudel, Caillois, Cioran, Camus. Per disegnare i contorni di una poetica «apersonale».‎

‎Patrone Pietro D.‎

‎Vele dal vero (1840-1890). Velieri, vele e personaggi di P. Domenico Cambiaso. Ediz. italiana e inglese‎

‎ill., br. Questo libro illustra la maggior parte dei tipi di legni e relative armature veliche che tra il 1830 e la fine secolo (all'albore delle navi a vapore, queste ultime talvolta già riportate in alcuni disegni del libro) costituivano l'armamento mercantile e da diporto dell'epoca, non solo per barche di mare, ma anche per quelle di acque interne, che sono un'esclusiva di questo testo. In un'epoca dove il disegno era l'unica fonte di rappresentazione, Cambiaso, riconosciuto pittore verista, rappresenta una fonte storica unica per appassionati del mare e di pittura. Questo volume è dedicato all'interesse degli appassionati di navigazione a vela. L'approccio alla navigazione a vela è stato qui realizzato in una forma indubbiamente inconsueta, attraverso disegni e pitture (in genere ad acquarello) di P. D. Cambiaso, che è sempre stato considerato tra i più accurati vedutisti genovesi, tanto da essere talvolta definito un vero e proprio ritrattista.‎

‎Izzi Benedetti Gabriella; Rossellini Renzo‎

‎Oltre il Neorealismo‎

‎brossura Roberto Rossellini è stato tra i registi più geniali e innovativi del '900 italiano e non solo; per unanime consenso è considerato il padre del Neorealismo cinematografico. Coltissimo, amante della conoscenza, ha intuito fra i primi il potenziale didattico del mezzo televisivo agli albori. Gabriella Izzi Benedetti nel presente testo analizza la personalità, la produzione, la storia di questo straordinario personaggio attraverso la sua poliedrica opera, le molte interviste e un'avvincente conversazione con il figlio di lui, Renzo, toccando anche argomenti più generali. Renzo Rossellini, regista, produttore, docente di cinema, impegnato politicamente, racconta con spontaneità e immediatezza di sé, del rapporto con il padre, si immerge in ricordi personali e collettivi, e li affida alla scrittrice. Altri personaggi sono testimoni e partecipi: fra essi Marcella De Marchis, Isabella Rossellini.‎

‎Moioli A. (cur.)‎

‎Enciclopedia d'arte italiana. Catalogo generale artisti dal Novecento ad oggi. Ediz. multilingue. Vol. 8‎

‎ill., ril.‎

‎Monti Francesco‎

‎L'esotismo in musica e il caso Schumann‎

‎br. L'esotismo - quale fenomeno culturale appartenente alla storia delle culture, che tende a esaltare e seguire forme e usanze di paesi lontani - ha profondamente segnato la civiltà occidentale a partire sin dai primi contatti sociali, territoriali, economici e politici dei paesi europei con quelli mediorientali, manifestandosi sia sul piano ideologico sia specificamente nel campo della creazione letteraria e artistica. Dopo aver delineato storicamente l'evoluzione dell'esotismo nei relativi stili e sottogeneri provenienti dalle nazioni dell'est, il discorso è stato indirizzato sull'aspetto biografico di Schumann delucidando inizialmente l'estetica del primo e secondo romanticismo e in seguito immergendo la figura del compositore - e la sua poetica - nel contesto sociale e culturale di quel secolo. (Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it).‎

‎Mancuso Vito‎

‎La via della bellezza‎

‎br. Perché ci viene spontaneo raccogliere sulla spiaggia del mare le conchiglie e i sassolini più belli? Perché rimaniamo incantati davanti a un volto umano o a un dipinto, o avvertiamo un'inesprimibile dolcezza interiore ascoltando musica, o ci soffermiamo con gli occhi spalancati a contemplare un tramonto? Perché, in altre parole, ricerchiamo quella rivelazione, quell'epifania che definiamo bellezza? Vito Mancuso affronta in questo libro un mistero che è tipico dell'uomo, e ne interpreta le profondità per farne la bussola capace di orientare il cammino verso la verità. Superando l'aspetto esteriore dei nostri corpi per approfondire il senso dell'interiorità della nostra anima fatta di armonia e fascino, eleganza e grazia, questa riflessione diventa un'avventura alla ricerca delle sorgenti della bellezza in grado di indicarci quali pratiche concrete possiamo mettere in atto per rendere quotidiano il nostro rapporto con essa: solo in questo modo infatti potremo superare ogni indifferenza e tornare, o addirittura iniziare, a gioire al cospetto di quelle opere e di quegli eventi capaci di stringerci il cuore. Perché ricercare e custodire la bellezza è la via privilegiata per onorare il compito che attende la nostra vita.‎

‎Heller Ágnes‎

‎La filosofia del sogno‎

‎brossura È possibile leggere i sogni con le categorie dell'estetica? Questa la novità contenuta in "La filosofia del sogno", uno degli ultimi lavori di Ágnes Heller, recentemente scomparsa. Con la nascita della psicanalisi, l'interpretazione dei sogni si è affrancata dal dominio delle pratiche esoteriche per convertirsi in esercizio analitico. Quale sintomo del malessere o benessere di una coscienza privata, tuttavia, le realtà del mondo sognato sono rimaste escluse dalla comprensione scientifica moderna, che da Cartesio in poi ha separato in modo definitivo razionalità e immaginazione, spaccando il pensiero in due. Alla maniera dell'arte, dell'intuizione mistica, della poesia o della scoperta, i sogni - suggerisce l'autrice - dicono verità che si sottraggono al principio di verificazione. Attraverso la lettura di episodi biblici, dei drammi di Shakespeare, dei protocolli dei sogni di artisti e filosofi contemporanei, Ágnes Heller inaugura un nuovo discorso sul sogno e ricongiunge la tradizione religiosa e letteraria con l'odierna fenomenologia, con l'ermeneutica e la filosofia dell'esistenza.‎

‎Cavallari Piero; Fischetti Antonella‎

‎L'Italia combatte. La voce della Resistenza da Radio Bari‎

‎brossura‎

‎Bove Giancarlo‎

‎Margarita Konenkova. La spia che sedusse Albert Einstein‎

‎br. Durante la Seconda Guerra Mondiale l'Unione Sovietica impegnò ingenti risorse per combattere l'avanzata del nazismo. Alla difesa del suo immenso territorio contribuirono non solo i militari dell'Armata Rossa, ma anche coloro che combatterono con armi diverse da quelle tradizionali e che molto spesso non sono citati sui libri di storia. La ragione è imputabile alla segretezza di certe realtà confinate nel mondo dello spionaggio. Realtà che solo a distanza di tempo emergono grazie a testimonianze e documenti declassificati. I protagonisti sono persone che hanno svolto delicate missioni nei servizi segreti. Margarita Konenkova è proprio una di queste. Una donna colta e affascinante diventata spia non per sua scelta ma poiché costretta da Stalin. Una spia in rosa che sedusse Albert Einstein con l'obiettivo di carpire preziose informazioni utili per la sicurezza della madrepatria.‎

‎Marrone Gianfranco‎

‎Storia di Montalbano‎

‎br. Questo libro raccoglie gli scritti che Gianfranco Marrone ha dedicato alla figura del commissario di polizia Salvo Montalbano: personaggio a tutto tondo di intramontabile successo, e modello di riferimento per numerosissimi avatar letterari, televisivi, mediatici. Tali scritti mettono alla prova i modelli d'analisi della semiotica su un ampio spettro ampio di opere e testi in costante dialogo fra loro (romanzi, film, fumetti, pietanze, itinerari turistici...), studiandoli ai loro diversi livelli e dimensioni del senso. Una ricostruzione al tempo stesso puntigliosa e profonda di un universo sociale e antropologico, geografico e ideologico - quello camilleriano e montalbanesco - che fatica a porre una differenza, e a trovare un confine sensato, fra invenzione creativa ed esperienza vissuta, o, se si preferisce, tra finzione e realtà. Più che domandarsi se le avventure di Montalbano abbiano un qualche aggancio col mondo preteso reale, e se dunque lo rappresentino degnamente, qui ci si chiede quanto esse siano efficaci, intervengano cioè in esso, formandolo e trasformandolo.‎

‎Santarelli M. (cur.)‎

‎John Dewey politico della crisi. Scritti scelti‎

‎brossura Una produzione di vario tipo, e di natura non strettamente accademica: discorsi, pamphlet, scritti polemici, editoriali. La pubblicazione di questa raccolta, selezionata, tradotta e introdotta da Matteo Santarelli con un saggio introduttivo di Giovanni Maddalena.‎

‎Pourtalès Guy De; Molinari F. (cur.)‎

‎La vita di Franz Liszt‎

‎br. "Lisztmania" la definì Heine e nessun paese europeo ne fu immune. E ancora oggi - nel mondo - Franz Liszt (Raiding 1811 - Bayreuth 1886) è ricordato più per quella fama di virtuoso del pianoforte che per la sua vasta produzione musicale. In questa biografia romanzata, ove non mancano temerarietà e ironia, e forse qualche abbaglio, si racconta l'intensa vita di Liszt usando i tempi verbali al passato e al presente, come se si passasse dal grandangolo al primo piano. Una vicenda umana e professionale in cui, in ogni dettaglio, si rivela la grande ammirazione per questo genio «dalla natura generosa che preferisce la follia alla mediocrità e sa che le musiche del cuore sono le uniche di cui l'intelligenza non si stanca mai».‎

‎Perrelli Franco‎

‎Kaj Munk e i suoi doppi‎

‎br. Per quanto eclissato dalla fama del mirabile film di Dreyer, «Ordet», Munk (1898-1944) non è stato solo il drammaturgo che ha dato il copione a quel capolavoro della cinematografia, ma - grazie alla sua fitta e originale produzione -, negli anni Trenta, fu uno degli autori più rappresentati nel Nord Europa, tanto da essere considerato addirittura l'Ibsen del XX secolo e proposto per il Nobel. Munk fu una personalità labirintica: Pastore della Chiesa di Stato dalla fede travagliata; abbacinato dal mito di Mussolini eppure anima della Resistenza morale della Danimarca occupata e infine vittima dei nazisti, tanto da poter essere paragonato a Dietrich Bonhoeffer. Questo libro ne ricostruisce l'opera drammatica e letteraria, la dimensione religiosa affidata a prediche spesso eccentriche quanto folgoranti, le contraddizioni individuali e politiche, recuperando i contorni di una personalità che, per molti versi, sa ancora oggi interessare e comunicare con intensità.‎

‎Veltroni Walter‎

‎Odiare l'odio. Dalle grandi persecuzioni del Novecento alla violenza sui social: le conseguenze tragiche di una malattia del nostro tempo‎

‎br. L'odio è la malattia sociale del nostro tempo, stravolge coscienze e rapporti umani, si impadronisce delle nostre parole, è il grande incubatore della violenza. Il nuovo libro di Walter Veltroni è un viaggio nell'universo dell'odio che parte da un passato a cui dobbiamo impedire di ritornare (il ventennio fascista, gli anni di piombo) per approdare a un difficile presente segnato da una decrescita tutt'altro che felice, dalla mancanza di prospettive per i giovani in un Paese di vecchi, dalla paura di un futuro in cui a lavorare saranno le macchine e ad accumulare profitti i giganti tecnologico-finanziari. È questo il terreno di coltura di un odio alimentato e amplificato dai social, in cui le parole diventano pietre per colpire, non solo metaforicamente, chi è diverso per etnia, per religione, per inclinazioni sessuali, per opinioni politiche, chi è debole, chi appare come una minaccia o come un capro espiatorio. L'odio sembra una valvola di sfogo, ma in verità ci rende schiavi, ci impedisce di comprendere la realtà, ci fa sentire più soli e infelici. E fa vacillare la democrazia. A chi semina odio e paura bisogna rispondere con il linguaggio della ragione e della speranza. "Se noi che odiamo l'odio troveremo le parole giuste, allora la libertà avrà un futuro. E nel futuro ci sarà libertà."‎

‎Romanelli G. (cur.); Lugato F. (cur.)‎

‎Il racconto della montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento. Catalogo della mostra (Conegliano, 6 marzo-5 luglio 2020). Ediz. a colori‎

‎ill., br. Da sempre caricata delle più disparate valenze simboliche e caratteristiche magiche, come sede degli dei, trono di Giove, rifugio e nascondiglio, luogo remoto e inaccessibile, la montagna diviene oggetto di una fascinazione italiana e europea soprattutto tra Ottocento e Novecento. Guglielmo Ciardi si attribuisce il titolo di quasi inventore della pittura di montagna. Insieme alle sue tele, il volume racconta la montagna attraverso opere di pittori e artisti-esploratori che hanno rappresentato le Dolomiti venete e friulane. Opere di Compton, Flumiani, Pellis, Salviati, Sartorelli, Tagliabue sono presentate insieme ai manifesti della Collezioni Salce e a curiosità e approfondimenti storico-sociali. Tra i focus inediti, si analizzano una delle prime alpiniste donne delle Dolomiti, la trevigiana Irene Pigatti, la figura di Giuseppe Mazzotti e i taccuini illustrati di Napoleone Cozzi. Dalla scoperta delle Dolomiti alla montagna romantica e la pittura dal vero, Giandomenico Romanelli e Franca Lugato ci raccontano i secoli durante i quali esplodono l'amore e l'attenzione per il tema.‎

‎Zangrilli Franco‎

‎Spazi neofantastici. Racconti di Primo Levi. Nuova ediz.‎

‎br. I racconti di Levi si ispirano a un groviglio di motivi, di argomenti, e di eventi della nostra esistenza, come della micro e della macro storia. Presentano un vasto materiale tratto dai moduli più disparati del fantastico: vi si avvicinano, innestano, e mescolano una dovizia di mitologie, di civiltà, e di tradizioni delle culture più lontane e più diverse. Allora si apprende che il realismo è il fantastico della vita. Gli accesi toni dell'umorismo collaborano allo sviluppo di parecchie funzioni dei racconti; sostengono l'andamento ludico del rovescio; enfatizzano profonde preoccupazioni ed inquietudini, come il sentimento tragico della vita; rafforzano la satira alle attività irrazionali dell'uomo, anche di come questi usa e abusa sia la scienza che la fantascienza... Il saggio di Zangrilli rivaluta l'enorme geografia neofantastica dei racconti di Levi, che la critica contemporanea ha spesso trascurato, come l'aspetto più moderno e significativo della sua opera di scrittore.‎

‎Mann Thomas‎

‎Romanzo di una vita‎

‎br. "Non ho mai avuto l'ambizione di essere all'avanguardia letteraria e al corrente coi tempi, mai appartenuto a una scuola o alla consorteria che era di volta in volta al comando. Perciò non fui mai sostenuto da nessuna scuola e raramente lodato dai letterati. Essi vedevano in me un "borghese"... e non a torto." In questa raccolta autobiografica, Mann esplora la maturazione della propria sensibilità filosofica, l'intima ispirazione a Goethe e al realismo tedesco e russo, l'Europa dei totalitarismi e della guerra sullo sfondo. Un inno alla strabiliante consapevolezza artistica e intellettuale dello scrittore, che nello scritto "Romanzo di un romanzo" rivela la genesi e le tappe della stesura del "Doctor Faustus".‎

‎Tricomi Antonio‎

‎Pasolini‎

‎br. «Aveva torto e non avevo ragione». Così Fortini in ricordo di un interlocutore la cui grandezza oggi ci si rivela ancor più controversa, ma la cui intelligenza delle questioni e il cui sguardo sulla realtà circostante continuano a offrire un punto di vista con cui è impossibile non confrontarsi. In primo luogo perché, sperimentando soluzioni espressive talvolta addirittura estremistiche, Pasolini ha in fondo sempre cercato il conflitto con l'industria culturale, col senso comune. E poi perché, non rinunciando mai a presentarsi anzitutto come intellettuale civile, egli ha scommesso, senza mai derogarvi, sul valore squisitamente politico della letteratura, dell'arte, della conoscenza. Scrutato in quest'ottica da Antonio Tricomi, il bulimico work in progress pasoliniano dimostra di trovare i propri capisaldi senz'altro nelle "Ceneri" di Gramsci e nella "Meglio gioventù", nei corto e mediometraggi degli anni Sessanta, in testi teatrali come "Orgia" e "Calderón", ma, ancor più, nei suoi esiti ultimi. In particolare, nei propri risvolti saggistici (dagli "Scritti corsari" alle "Lettere luterane" e a "Descrizioni di descrizioni"), in quell'autentico "incubo" cinematografico che è il "Salò o le 120 giornate di Sodoma" e, soprattutto, in "Petrolio". È in tale, apocalittico «centone» che urge con ogni probabilità rinvenire il capolavoro almeno potenziale di Pasolini.‎

‎Ghiselli Serafino; Melandri Pasqua‎

‎Ravenna 1848-1859. L'ultimo decennio del dominio pontificio‎

‎brossura Dai primi entusiasmi per Pio IX alla breve Repubblica Ravennate; dalla morte di Anita alla trafila di Garibaldi e "Liggero"; dagli attentati contro il terribile Maresciallo Ancilia alla liberazione dell'attentatore; dalla visita imprevista di Pio IX a Ravenna alla sua firma imprevista alla tomba di Dante; dall'ultima lettera del Legato pontificio alla fine della dominazione papalina; dalle carte segrete sparite al fair play di Giuseppe "Geppino" Pasolini; dagli eserciti ai partiti al dissidio tra repubblicani "puri" e "fusionisti"; dal Libro Nero della Polizia all'ingresso di Ravenna nel Regno d'Italia. Ecco i temi, di solito poco esplorati dagli studiosi, che consentono a questo libro di coprire un vuoto evidente nella storiografia ravennate e romagnola. L'Autore si è avvalso di numerosi documenti originali e di fonti inedite custodite presso l'Archivio di Stato, l'Archivio Arcivescovile e la Biblioteca Classense. Serafino Ghiselli si è laureato in Filosofia e Pedagogia all'Università Cattolica di Milano e si è sempre dedicato alla scuola e alla didattica. È stato maestro alla scuola primaria 10 anni e, poi, direttore didattico in Ravenna e in Emilia. Nel corso di questa lunga esperienza di contatto con i bambini ha maturato una importante esperienza che lo ha portato a scrivere e a pubblicare con successo numerosi testi scolastici per gli allievi e testi di didattica linguistica per gli insegnanti.‎

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