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‎Cazzaniga G. Mario; Marinucci Marco‎

‎Carbonari del XX secolo. Fra rituali adelfici e intransigenza repubblicana. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Nei manuali scolastici la "Carboneria" italiana ha un ruolo importante durante la Restaurazione nei moti liberali (1821-1831), poi sembra scomparire. Ma non è così. Influente nelle realtà dove l'unità nazionale resta da raggiungere, la "Carboneria", radicata in ambienti popolani, continua nel secondo Ottocento a operare come anima intransigente del movimento repubblicano. La troviamo impegnata alla fine dell'Ottocento a favore di movimenti di liberazione nazionale, dalla Serbia alla Grecia, da Creta a Cuba, per cui promuove manifestazioni e organizza volontari. La troviamo in società irredentistiche, in reti antifasciste e nella Resistenza. Dopo la Liberazione, la "Carboneria" riprende la sua attività segreta in collegamento col Partito Repubblicano Italiano, mantenendo un radicamento popolano. Si tratta di una storia ancora da scrivere e, per contribuire a ciò, il libro pubblica una raccolta commentata di materiali ignoti o poco noti, da testi rituali e rapporti di polizia a immagini di basi (oggetti rituali) e diplomi (attestati del grado ricoperto) di Vendite carbonare tra il secondo Ottocento e gli anni '70 del Novecento.‎

‎Ernst Enrico‎

‎Filosofia. Vol. 2: Dall'Umanesimo all'Illuminismo‎

‎br. Autori, scuole, correnti e movimenti; concetti, tematiche e sistemi di pensiero; box con vita e opere di tutti i principali filosofi; spiegazioni chiare, essenziali e strutturate per punti.‎

‎Swain Geoffrey‎

‎Tito. Una biografia‎

‎br. Josip Broz Tito è stato una figura di primo piano nella storia del Novecento. Lunico politico europeo oltre Lenin a condurre una rivoluzione di successo fino a diventare uno dei leader comunisti più famosi di tutti i tempi. Da una certa generazione di persone, è stato ricordato come un uomo che si oppose sia a Hitler che a Stalin. Vincendo. Tito è stato prima di tutto un comunista, dedito alla sua causa fino al giorno della sua morte. Ciò che lo ha reso diverso da altri dirigenti comunisti è stata la sua prima esperienza della Russia sovietica che gli aveva dato una sufficiente conoscenza dell'esperimento in atto verso il quale non nascondeva tutto il suo disincanto. In questo libro, la prima biografia post-comunista di Tito, un grande storico dipinge un inedito ritratto di questo famoso personaggio, concentrandosi principalmente sui suoi anni di piena adesione all'ideologia. Una lettura essenziale per chiunque sia interessato alla storia europea comunista e alla storia dell'Europa dell'Est.‎

‎Tanturri Alberto‎

‎Il «flagello delle Indie». L'epidemia colerica del 1836-37 nel Mezzogiorno‎

‎br. Ultimo fra gli Stati italiani a essere colpito dall'epidemia di colera del 1836-37, il Regno delle Due Sicilie era anche quello che riportava il più pesante bilancio di vittime, tanto in valori assoluti quanto in rapporto alla popolazione. All'ingente perdita di vite umane si aggiungevano i danni economici, legati alle prime misure di contrasto dell'epidemia - dai cordoni sanitari terrestri e marittimi all'apertura dei cimiteri extraurbani - e alle limitazioni imposte ai traffici commerciali. Dalla drammatica congiuntura sanitaria, il Regno usciva sensibilmente colpito nella sua struttura demografica e impoverito. La ricostruzione storica dell'impatto del colera sulla società meridionale ne evidenzia le molte ripercussioni a livello politico - con il dilemma, peraltro attualissimo, tra contenere i contagi e salvaguardare le attività produttive -, normativo e medico (gli scienziati si dividono tra epidemisti e contagionisti mentre proliferano le teorie più fantasiose circa l'origine del morbo). Ma il colera non portò solo morte, dolore e miseria: cambiarono le politiche di igiene pubblica, le modalità di sepoltura, la dialettica centro-periferia a livello amministrativo, con un certo grado di autonomia guadagnato dalle autorità locali. Esiti che portarono a sviluppi originali e alla timida modernizzazione di uno Stato ancora autocratico.‎

‎La Mantia Fabio; Ferlita Salvatore; Rabbito Andrea‎

‎Il dramma della straniera. Medea e le variazioni novecentesche del mito‎

‎br. La più controversa tra le tragedie greche, Medea, è anche la più moderna nella sua autentica disperazione e nella sua perenne vitalità; proprio per questo, tale dramma si offre a inedite letture e nuove forme di rappresentazione, facendosi carico di esprimere le patologie della civiltà contemporanea. Il volume propone una panoramica novecentesca del mito euripideo di Medea, soffermandosi su contingenze espressive diverse, passando dal teatro alla letteratura, al cinema. Le "Medee Nere" riscrivono il motivo classico in un contesto coloniale e oppressivo, mostrando Medea come vittima che si ribella e vince le costrizioni dell'apartheid e le contraddizioni etniche e razziali. In "Medea e l'elefantessa: Corrado Alvaro e la lunga notte del mito", l'eroina di Euripide dismette le sue vesti terribili per aprirsi a una disarmata e straziate umanità, in un'opera in cui grecità e modernità perfettamente convivono. Ne "La violenza del sacro e il disordine del dolore. Il mito di Medea secondo Pasolini" si analizza la trasposizione cinematografica della tragedia, realizzata dal poliedrico intellettuale, nella quale vengono messe in luce le ragioni oscure di un sapere lontano.‎

‎Camus Albert; Giacopini V. (cur.)‎

‎Mi rivolto dunque siamo. Scritti politici‎

‎br. In quest'era di acquiescenza mansueta gli scritti di Camus sono un breviario (laico) indispensabile per chi non intende piegarsi al presente e cerca negli altri e dentro di sé - le ragioni di una rivolta necessaria, i "no" che bisogna inventarsi. Anche dopo il mesto congedo dal grande sogno di una Rivoluzione salvifica, Camus non intende rassegnarsi a lasciar cadere l'istinto di una ribellione immaginifica. I suoi testi politici libertari sono ancora un modello limpidissimo, persino in un mondo tramortito dal conformismo. Nemico di ogni ideologia, allergico a tutte le religioni, Camus parla al singolo sapendo che ogni forma di azione collettiva andava (e va) ripensata. E lo esorta a non arrendersi all'individualismo. «Mi rivolto, dunque siamo», per l'appunto.‎

‎Agnello Hornby Simonetta‎

‎Un filo d'olio‎

‎ill., br. "Da anni desideravo trascrivere le ricette dei dolci di nonna Maria, annotate da lei in un quadernetto con le pagine numerate e corredato di indice, un libro vero e proprio. Avevo in mente un lavoro a quattro mani con mia sorella Chiara; nonostante da quarant'anni viviamo in isole diverse, ogni estate ci ritroviamo a Mose - la nostra campagna - e cuciniamo ancora come ci hanno insegnato mamma e zia Teresa. [...] L'idea era quella di far rivivere la cultura della tavola di casa nostra attraverso le sue ricette, fotografie d'epoca e alcune pagine "narrative" per le quali avrei attinto ai nostri ricordi e ai racconti di mamma". Le ricette qui raccolte sono quelle degli anni e delle villeggiature delle due sorelle. E dalle pagine del ricettario familiare, limate dall'uso e dagli aneddoti, riaffiora tutto un mondo perduto di personaggi, di atmosfere e di sensazioni, i molti fantasmi benevoli che affollavano i giorni assolati di due bambine, in una grande casa padronale di metà Novecento. Tra i sapori e profumi delle ricette di casa Agnello ci sono quelli, mai nostalgici ma sempre intensi e fragranti, del tempo trascorso a cui il talento della scrittrice dona il gusto dell'eterno presente della vita.‎

‎Falchi Federica‎

‎L'itinerario politico di Regina Terruzzi. Dal mazzinianesimo al fascismo‎

‎br. Trascurata dalla storiografia sul fascismo e da quella di genere (che probabilmente non le ha perdonato l'amicizia con Mussolini), Regina Terruzzi, il cui pensiero e azione furono sempre diretti all'elevazione degli umili e all'emancipazione giuridica e sociale della donna, si rivela in questa ricerca un'attenta osservatrice, ma anche protagonista, della vita politica e sociale italiana tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo. Educata secondo i valori mazziniani, fu partecipe sin dalla fine dell'800 dell'associazionismo femminista a cui contribuì con numerosi scritti.‎

‎Polvani Silvano‎

‎Ribolla 1954-2014. La tragedia mineraria nella cronaca dei quotidiani‎

‎br. "Questo libro ci consente di tornare a riflettere su come il lavoro, quando è un 'qualsiasi lavoro', quando è privato dei diritti, quando è piegato esclusivamente alle spietate leggi del profitto e della produttività a qualsiasi costo, non rappresenta più uno strumento di libertà e realizzazione di se stessi all'interno di una società. Ma diventa uno strumento attraverso il quale umiliare la dignità di un'esistenza. Questo libro ci aiuta a ricordare. E a non dimenticare." (Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL)‎

‎Baldacci Paolo‎

‎De Chirico. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. La presente pubblicazione è dedicata a Giorgio De Chirico (Volo, 1888 - Roma, 1978). Una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utile quadro cronologico e di una ricca bibliografia.‎

‎Canneto Salvatore‎

‎Vittorini, Pavese, Fenoglio. Guida alla lettura‎

‎br. Un volume utile per lo studio e il ripasso dell'opera di Elio Vittorini, Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, adatto per prepararsi a interrogazioni o verifiche scritte e per realizzare ricerche e tesine. Mediante l'analisi delle principali opere di queste figure fondamentali della cultura italiana - che furono, oltre che scrittori, traduttori, giornalisti ed editor - l'autore ricostruisce uno spaccato della letteratura italiana dagli anni Quaranta agli anni Sessanta. L'approccio storico-letterario, arricchito da una serie di analisi testuali e di apparati critici, offre al lettore una esposizione completa e chiara di tre grandi intellettuali della prima metà del Novecento italiano.‎

‎Eco U. (cur.); Fedriga R. (cur.)‎

‎La filosofia e le sue storie. L'età moderna‎

‎br. L'Umanesimo non è una rottura brusca, non è un totale cambio di paradigma tra Medioevo e Rinascimento. Piuttosto una nuova concezione del rapporto uomo-Dio-mondo, con l'uomo centro attivo, protagonista e misura di tutte le cose. Tra Quattrocento e Cinquecento inizia una nuova era, un'epoca di rinnovamento nella quale prende forma la convinzione che l'ordine del mondo non sia immutabile e che tocchi all'uomo trasformarlo. Il Seicento, secolo di disordine e di instabilità, di inquietudine e di spaesamento, secolo della scienza e delle grandi utopie, guida gli uomini negli anni d'oro della cultura europea. Ed è nel Settecento che la luce della ragione, il filtro spietato dell'investigazione critica si impone a ogni livello di indagine. A cerniera tra due secoli, il pensiero di Kant: non tanto nel senso che propone "una nuova visione rispetto ai problemi discussi dalla filosofia che lo ha preceduto, ma perché influenza radicalmente il corso della filosofia successiva. I grandi dibattiti filosofici del XIX secolo potranno essere intesi solo come risposta a Kant". Ci accompagnano in questo viaggio veri e propri giganti del pensiero filosofico, delle scienze e delle arti.‎

‎Clair Jean‎

‎Hybris. La fabbrica del mostro nell'arte moderna. Omuncoli, giganti e acefali. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Un tempo eccezione e curiosità, il mostruoso è diventato un oggetto comune dell'esperienza e ha finito per invadere tutto con le sue forme inquiete e devianti che si allontanano dall'armonia del canone classico. In una sconcertante variazione di prospettiva, la dismisura, la hybris, è diventata la regola. Il precipizio si apre nell'anno 1895: le numerose scoperte e teorie rivoluzionarie che lo caratterizzano - il cinema, la psicoanalisi, le ricerche neurologiche di Penfield e i primi studi sull'isteria, i raggi x - impediscono agli artisti di continuare a rappresentare il corpo così come si è fatto finora. Jean Clair disseziona l'estetica moderna con il suo proliferare di forme mostruose, smisurate, a partire dagli albori con Goya, fino alle inquietudini della pittura simbolista di Redon e alle ibridazioni del Novecento con Mirò, Ernst, Duchamp, Grosz, Picasso, Giacometti, Balthus. Lo fa attraverso tre figure esemplari che si innestano nel tessuto dei secoli diventando tormentati paradigmi: l'omuncolo, deformato e disarticolato; il gigante, che passando per Swift e Voltaire finirà poi per incarnare la follia mortifera della rivoluzione che divora i propri figli; l'acefalo celebrato da Bataille, il cui corpo mutilato è il disturbante figlio della ghigliottina. L'autore ci conduce alla ricerca di uno sguardo sul contemporaneo, raccogliendo l'eredità di un lavoro trentennale.‎

‎Pontuale Dario‎

‎Il baule di Conrad. Le navi, i viaggi e i compagni di bordo‎

‎br. Joseph Conrad e il mare: un'avventura lunga vent'anni che ha dato vita ad alcuni dei più celebrati capolavori della letteratura mondiale. Un racconto biografico avvincente e documentato che narra gli anni errabondi e turbolenti del Conrad marinaio. I viaggi, le navi, gli uomini, tutta la materia viva che ha ispirato le opere del grande scrittore polacco.‎

‎Heller Ágnes‎

‎Solo se sono libera‎

‎br. Àgnes Heller ripercorre alcuni degli eventi più significativi della sua vita con uno sguardo all'attualità europea. In questo dialogo vibrante, la riflessione si snoda seguendo il filo della relazione tra filosofia e politica a partire dal concetto di libertà. "Libertà" non significa solo assenza di abusi e violenze, ma anche la possibilità di essere cittadini responsabili e attivi, godere di un'uguaglianza effettiva, essere padroni della propria vita e delle proprie scelte. In questa prospettiva, la libertà diventa la cornice imprescindibile di qualsiasi impresa individuale o collettiva. I filosofi hanno il compito di riconoscere di volta in volta il grado di "vera" libertà della società, tenendo però presente che mentre il pensiero filosofico si basa su un concetto assoluto di verità, il pensiero politico si confronta con un ambito pluralistico di riflessione sempre aperto, che deve cercare di convogliare la diversità di opinioni verso una serie di norme condivise. Questo significa che il filosofo, quando è libero, si impegna nella società per stimolare la continua produzione e discussione di idee e favorire la convivenza civile.‎

‎Ernst Enrico‎

‎Filosofia. Vol. 1: Dalle origini al Medioevo‎

‎br. Autori, scuole, correnti e movimenti; concetti, tematiche e sistemi di pensiero; box con vita e opere di tutti i principali filosofi; spiegazioni chiare, essenziali e strutturate per punti.‎

‎Fagioli Marco‎

‎Gino Brogi. Pittore pratese del Novecento‎

‎brossura‎

‎Tumminelli Angelo‎

‎Martin Buber a Firenze. Dallo studio del Rinascimento al dialogo con Giorgio La Pira‎

‎br. Il volume approfondisce uno spaccato poco noto ma assai fecondo della biografia intellettuale del pensatore ebreo Martin Buber (1868-1965), ovvero il suo rapporto con la città di Firenze. Attingendo a documenti inediti rintracciati presso il Martin Buber Archive della National Library of Israel in Gerusalemme, l'Autore ricostruisce i nuclei teorici del soggiorno fiorentino del 1905-1906 durante il quale Buber si dedica non solo alla riscoperta della tradizione mistica ebraica del Chassidismo, ma anche allo studio delle principali fonti filosofiche e letterarie del Rinascimento italiano. Inoltre, facendo riferimento all'ultima fase della biografia di Buber, si focalizza l'attenzione sull'incontro, personale e filosofico al tempo stesso, tra il pensatore ebreo e l'allora sindaco della città di Firenze Giorgio La Pira (1904-1977).‎

‎Di Nucci Loreto‎

‎La democrazia distributiva. Saggio sul sistema politico dell'Italia repubblicana‎

‎br. Questo libro ricostruisce la vicenda storica della democrazia repubblicana, che si caratterizza fin dalle origini per una forte impronta sociale e diviene poi, negli anni del suo consolidamento, una democrazia distributiva. Attenzione: distributiva, non redistributiva. Lo Stato sociale, che certo persegue finalità inclusive, non è infatti il risultato di un'operazione di redistribuzione ma il frutto di un indebitamento. L'entità del dissesto finanziario, che si sviluppa nel corso degli anni Sessanta e Settanta come conseguenza del deficit spending, si rivela in tutta la sua gravità in coincidenza con la caduta del muro di Berlino, quando esplode la rivolta antipolitica guidata dalla Lega nord. La Lega fa da apripista a Berlusconi, che trionfa alle elezioni del 1994 anche perché promette un «nuovo miracolo italiano». I primi passi della democrazia maggioritaria sono incerti, ma lo Stato sociale continua a essere il centro gravitazionale del sistema politico. Il governo dell'Ulivo cade nel 1998 perché Prodi, secondo la sinistra radicale, non aveva fatto abbastanza per salvaguardare il Welfare. Un Welfare che Berlusconi si impegna a riformare nel 2001, dopo aver vinto di nuovo le elezioni, per costruire un'Italia «più operosa e più solidale». «Difendere i più deboli» è la parola d'ordine di Rifondazione comunista dopo la vittoria elettorale dell'Unione nel 2006. Ma poiché il governo aveva scelto di «privilegiare» il risanamento rispetto alla riforma sociale, Rifondazione contribuì a farlo cadere nel 2008.‎

‎Teilhard de Chardin Pierre; Galleni L. (cur.)‎

‎Le singolarità della specie umana‎

‎br. "Le singolarità della specie umana" è uno degli ultimi testi di Teilhard de Chardin; si tratta di un testo "laico" perché è una riflessione sul passato e il presente dell'umanità che vuole aprirsi a una prospettiva per il futuro. Potremmo dire che si tratta di un testo "apocalittico" nel senso originale della parola come rivelazione aperta al futuro compiuta da uno scienziato, uno dei maggiori evoluzionisti del XX secolo. Teilhard è stato un importante geologo e paleontologo, uno dei precursori della moderna teoria della biosfera come strumento per comprendere le leggi generali dell'evoluzione. Lo strumento filosofico da lui sviluppato come chiave di lettura dell'evoluzione è il concetto di muovere verso: la materia muove verso la complessità e la vita, e la vita verso la complessità e la coscienza fino a giungere alla nascita del pensiero e quindi dell'essere pensante. Ma oggi l'uomo si trova solo nell'universo e isolato su un piccolo pianeta a risorse limitate e con equilibri fragili. Come sfuggire a un senso di frustrazione e alla sensazione di essere giunti al capolinea dell'avventura umana? Ecco che l'idea di Teilhard si rivolge al passato, a quelle leggi generali dell'evoluzione che in vario modo sono riconducibili al muovere verso, ma egli vede nella riflessione del passato la prospettiva che apre al futuro.‎

‎Charon Jean-Émile‎

‎Morte, ecco la tua sconfitta‎

‎br. Chi siamo? Dove andiamo? Che rapporto c'è tra ciò che noi definiamo "spirito" e ciò che ci appare come materia? A tali interrogativi Charon risponde proponendo un modello di universo che tiene conto sia degli aspetti materiali, sia di quelli spirituali, individuando nell'elettrone l'elemento materiale portatore dello spirito. Gli elettroni, che entrano nella costituzione fisica del corpo umano, sono, infatti, simili a minuscoli buchi neri, e contengono un tempo e uno spazio diversi ma complementari rispetto a quelli normalmente noti. Questo spazio-tempo ha, in particolare, la facoltà di memorizzare, meditare e ragionare, dimostrando quindi che nell'elettrone esistono qualità e caratteristiche di tipo spirituale. Dal momento, dunque, che lo spirito umano è composto di tali particelle, che vivono in eterno, ne consegue che anche lo spirito è eterno.‎

‎Giuseppe Gioachino Belli. Sonetti. Con USB Flash Drive‎

‎ril. 1250 sonetti romaneschi, raccolti antologicamente e recitati dalle più autorevoli voci del doppiaggio italiano.‎

‎Serafini Luca‎

‎Inoperosità. Heidegger nel dibattito francese contemporaneo‎

‎brossura Nel panorama filosofico francese, ed in particolare all'interno del filone decostruzionista, si è registrata nella seconda metà del secolo scorso una complessiva rivalutazione dell'opera di Martin Heidegger precedente alla cosiddetta Kehre. Seguendo il percorso interpretativo di filosofi come Jean-Luc Nancy e Jacques Derrida, emerge come l'autore di Essere e tempo possa essere recuperato in funzione di un nuovo pensiero del soggetto e della comunità, da far emergere forzando la prima filosofia heideggeriana fino alle sue conseguenze implicite ed inespresse. La categoria di "inoperosità", di radice teologica e centrale nella costellazione filosofica postmoderna, risulta decisiva in questo contesto. Assunta come doppia chiave ermeneutica, tale categoria fa luce non solo sul valore della filosofia heideggeriana degli anni '20, ma anche sulle sue successive compromissioni con il totalitarismo e la metafisica, producendo un contemporaneo rovesciamento del concetto di comunità dall'essere-con alla comunità di destino.‎

‎Orlando Francesco; Pellegrini L. (cur.)‎

‎L'artificio contro la natura nel mondo di Baudelaire‎

‎br. Il presente saggio di Francesco Orlando, riproposto in forma autonoma, è un contributo per comprendere il poeta delle "Fleurs du Mal". Secondo il critico è la psicoanalisi a fornire gli strumenti per interpretare e comporre il sistema di "costanti" in cui è scomposto il testo, sistema che viene messo in rapporto con la realtà storica successiva al 1848. La sfida del critico consiste nel pensare che alcuni elementi ricorrenti contengano il senso del tutto. Il saggio, diviso in sezioni, affronta alcune costanti quali il satanismo, il culto della luce occidua, il "vegetale irregolare", il maquillage e l'esotismo. L'autore muove dall'opposizione fra artificio e natura che viene ricondotta a un dato d'ordine biografico: il "trauma infantile" del poeta letto in polemica con Sartre. Scritte nella seconda metà degli anni Sessanta, queste penetranti pagine su Baudelaire costituiscono anche un significativo esperimento di metodo. Nel momento in cui in Italia il crocianesimo è al tramonto e lo strutturalismo alle porte, Orlando cerca una propria via personale, gettando le basi della sua futura teoria della letteratura.‎

‎Spivak Gayatri Chakravorty; Calefato P. (cur.)‎

‎Critica della ragione postcoloniale. Verso una storia del presente in dissolvenza‎

‎br. Nei quattro capitoli che compongono il volume, intitolati "Filosofia", "Letteratura", "Storia", "Cultura", si compie il passaggio dagli studi del discorso coloniale agli studi culturali transnazionali e si focalizza la figura dell'"Informante nativo". Il "postcoloniale" è l'ambito teorico e d'azione che ripensa i dispositivi del sapere e le cartografie del potere muovendosi in un andirivieni storico e narrativo, ricercando nel passato e nel presente, nei testi della cultura e nei segni dell'immaginario, i fondamenti di quella che Spivak definisce "violenza epistemica" del colonialismo e dell'imperialismo.‎

‎Yahaqqi Mohammad Ja'far; Alizadeh Kashani N. (cur.); Mauriello R. (cur.); Lahzeha J. (cur.)‎

‎Manuale di letteratura e saggistica persiana contemporanea‎

‎br. Pubblicato per la prima volta nel 1378/1999-2000, il libro qui tradotto è arrivato nel 1393/2014-15 alla quindicesima ristampa. Si tratta senza dubbio di uno dei manuali di letteratura e saggistica persiana contemporanea di maggiore successo della storia repubblicana dell'Iran. Il lavoro ha lo scopo di fornire per la prima volta al pubblico italiano una prospettiva di insieme sulla letteratura contemporanea dell'Iran, e più in generale del mondo persofono. Questa letteratura, pur avendo raggiunto una maturità che oggi la colloca al livello delle altre grandi letterature moderne, è stata per troppo tempo messa ingiustamente in ombra dal considerevole - ma a volte pesante - prestigio di cui gode la poesia classica persiana, sia in Europa che nello stesso Iran.‎

‎Pasquero Maurizio‎

‎Un poeta americano sul lago di Como. Erza Pound, Carlo Peroni e il «Broletto» (1937-1938)‎

‎br. L'attività pubblicistica di Ezra Pound, sulle testate più varie e da un capo all'altro del mondo, fu sempre copiosa e incessante. Dal 1924 stabilmente in Italia, a Rapallo, alla fine del 1937 è attivo nella redazione di "Broletto", rivista lariana alla quale egli collaborerà per una breve ma intensa stagione. D'intesa col suo direttore e fondatore, il gallerista-collezionista Carlo Peroni, Pound chiamerà a sé alcuni critici e scrittori di fiducia, taluni già suoi collaboratori in precedenti iniziative, Ubaldo degli Uberti, Lina Caico, Edmondo Dodsworth, John Drummond e, buon ultimo, il critico e traduttore veneziano Carlo Izzo, tra i maggiori anglisti del Novecento. Quest'ensemble rivestirà un ruolo particolare nell'economia del mensile, ritagliandosi con la rubrica "Servizio di comunicazioni" un angolo privilegiato dal quale "dare ampia notizia di pochi e selezionati libri stranieri che non hanno ricevuto un'adeguata attenzione da parte della stampa commerciale dei loro Paesi (...), opere che rivelano un particolare interesse per la loro forza provocatoria o che posseggono un valore permanente". L'avventura poundiana a "Broletto" durò dodici mesi esatti.‎

‎Nancy Jean-Luc; Recchia Luciani F. R. (cur.)‎

‎Sessistenza‎

‎br. Io = sesso. io s'esso, tu s'essi, noi sessistiamo. Tutta un'alchimia precede questo montaggio così complesso. alchimia, magia, chimica, processi o manovre o anche incontri fortuiti, combinazioni e ricombinazioni, mutazioni - poco importa. il sesso mostra di per sé fino a che punto esso si preceda indefinitamente (perché dove comincia - e dove finisce - la partizione dentro/fuori?) e allo stesso modo fino a che punto esso si succeda. esso si precede in un'indifferenziazione sessuale del sesso stesso e si succede in una pluralizzazione sessuale che ormai tende anche verso una dissociazione crescente delle funzioni generatrici e degli agenti sessuali. il giorno in cui è stato detto che uno sguardo di desiderio equivale già a commettere adulterio il sesso ha assunto apertamente l'ampiezza illimitata che conteneva. Accompagnato da un frontespizio di Miquel Marceló.‎

‎Coco Carmelo‎

‎Gli scacchi nei libri degli affiliati alla Golden Dawn. Blackwood, lord Dunsany, Machen, Stoker, Yeats‎

‎brossura Con il saggio "Esoterismo e scacchi".‎

‎Nietzsche Friedrich; Ferraris M. (cur.); Kobau P. (cur.)‎

‎La volontà di potenza‎

‎brossura‎

‎Castiello Mariangela‎

‎Il Gattopardo. Analisi guidata al romanzo‎

‎brossura‎

‎De Ranieri Oriano; Lubrani Mauro; Tavani Giuseppe‎

‎Puccini e le donne. La famiglia, gli amori, la musica. Con CD Audio‎

‎ill., ril. Un libro sull'universo femminile che influenzò la vita privata e artistica di Giacomo Puccini, un universo sfuggente, circondato di un mistero indefinito. Gli autori svelano l'arcano non inseguendo il sentiero tortuoso eppure facile dello scandalismo, ma evidenziando il grande sentimento che animava l'artista nel corso dei suoi amori. Elvira, Sybil, Josephine e le altre - vera linfa vitale per le stupende creazioni di Puccini - appaiono in una prospettiva anche spirituale. Fu Elvira il grande amore della sua vita e Sybil Seligman non la sua alternativa, ma il suo completamento. Ma altre furono le donne che ebbero un ruolo di grande importanza nell'esistenza di Puccini, a partire dalla sua famiglia. Egli trascorse l'infanzia e la giovinezza in un ambiente pressoché femminile, con la madre e le sei sorelle. Il padre Michele, anch'egli musicista, morì quando Giacomo aveva soltanto 5 anni e la madre Albina Magi, vedova a 33 anni, dedicò l'intera sua vita al futuro del grande maestro e degli altri figli. La donna più importante per Puccini fu senza dubbio lei. Nel libro gli autori tratteggiano il profondo attaccamento di un figlio riconoscente per una mamma straordinaria. Ampio spazio è dedicato anche alle sorelle con le quali Giacomo ebbe uno stretto legame affettivo. Tra queste spiccano Ramelde, la preferita; Iginia; suor Giulia Enrichetta, superiora del monastero di Vicopelago, immagine vivente e richiamo delicato alla vita spirituale e al sentimento religioso.‎

‎Zazzara Gilda‎

‎Il petrolchimico‎

‎ill., br.‎

‎Senatore Alessandro‎

‎El anarquista elegante‎

‎ill., br.‎

‎Petris Enrico‎

‎Elio Bartolini. Il ponte della storia‎

‎brossura‎

‎Jaspers Karl; Achella S. (cur.)‎

‎Delirio di gelosia‎

‎br. Il delirio di gelosia mette a nudo un soggetto ferito, che ha perso il controllo di sé e del mondo che lo circonda. A tale fenomeno patologico è dedicato questo scritto di Jaspers, pubblicato qui per la prima volta in italiano. Concentrando la propria attenzione sulla vita dei pazienti, attraverso analisi lunghe e minuziose, Jaspers ci consente di entrare nella vita di soggetti deliranti, uomini e donne presi in scacco dalla propria ossessione. La domanda che attraversa il saggio riguarda la possibilità o meno di "comprendere" questi mondi, queste vite, questi deliri. Cercando di distinguere tra la gelosia generata nello sviluppo della personalità e quella connessa a un mutamento fisiologico del cervello, obiettivo di Jaspers è capire fin dove, quando è vittima di spettri spaventosi che ne offuscano la ragione, l'uomo agisce ancora come soggetto libero e dove diventa mera espressione di un corpo malato.‎

‎Badiou Alain; Cassin Barbara‎

‎Heidegger. Il nazismo, le donne, la filosofia‎

‎br. "Heidegger è certamente un grande filosofo che è stato anche, al contempo, un nazista tra i tanti. Questo è quanto. Che la filosofia si arrangi! Non se la caverà né con la negazione dei fatti, né con la scomunica. Siamo qui agli estremi dialettici, che si possono definire esistenziali, della grandezza del pensiero e della piccolezza della convinzione, della capacità creatrice a dimensione universale e della particolarità ottusa di un professore di provincia".‎

‎Neri Maria Luisa‎

‎Mario De Renzi. L'architettura come mestiere. Tutte le opere con numerosi inediti 1897-1967‎

‎ill., br.‎

‎Frattarolo E. (cur.)‎

‎Antonio Basoli. Il giro intorno al mondo. Ediz. illustrata‎

‎ill.‎

‎Mendicino Giuseppe‎

‎Nuto Revelli. Vita, guerre, libri‎

‎ill., ril. I temi ricorrenti, le passioni di Nuto Revelli, riguardano la storia vista dal basso, vissuta in prima persona e testimoniata, sia in guerra sia nel mondo contadino, soprattutto quello delle colline e delle montagne del Cuneese. Dalla difesa del mondo dei vinti traspare anche un'attenzione indignata e dolente per l'abbandono di tanti borghi, la devastazione ambientale, la scomparsa di competenze e memorie. Le opere di Revelli sono un invito a non cadere nell'indifferenza, a respingere il conformismo e la prepotenza; sono uno sprone a restare sempre «ribelli per giusta causa», per la giustizia e per la libertà. Ci restano i suoi libri, le sue parole e il suo esempio.‎

‎Verra Valerio; Cesa C. (cur.)‎

‎Su Hegel‎

‎ril. Il volume offre un'ampia scelta degli scritti di argomento hegeliano pubblicati da Valerio Verra, uno dei massimi studiosi e interpreti del filosofo tedesco. Muovendosi fra gli approcci più diversi - la storia delle idee in senso lato, l'analisi lessicale e la ricognizione filologica e lessicografica delle fonti hegeliane - l'autore offre un prezioso contributo per l'approfondimento di importanti aspetti e momenti del pensiero di Hegel, dal confronto con la filosofia antica (Aristotele, Plotino) a quello con grandi protagonisti della sua epoca (Goethe) o con i termini centrali della filosofia della natura e dell'estetica (arte e vita, poesia e pittura).‎

‎Iaquinto Samuele; Torrengo Giuliano‎

‎Filosofia del futuro. Un'introduzione‎

‎br. Il volume offre un'introduzione al contempo accessibile e rigorosa ai più recenti sviluppi di una fondamentale branca della filosofia del tempo: la filosofia del futuro. Al centro dell'attenzione sono le domande chiave del dibattito contemporaneo. Il futuro è già scritto o esistono cammini alternativi che il tempo è in grado di imboccare? Esistere significa semplicemente essere presenti o ci sono veri e propri oggetti futuri? Siamo davvero liberi di scegliere quali azioni compiere e di modificare il corso degli eventi? Il dibattito intorno alle risposte di volta in volta offerte dalla filosofia esplora un'intrigante zona d'intersezione tra metafisica, logica ed etica, e interessa discipline diverse come la fisica, la psicologia e l'economia. Gli autori offrono gli strumenti necessari per inquadrare concettualmente le domande sul futuro, introducendo tutte le nozioni tecniche in un linguaggio chiaro e intuitivo.‎

‎Eigeldinger Jean-Jaques; Mastroprimiano C. (cur.)‎

‎Chopin visto dai suoi allievi‎

‎ill., br. Qual era il modo in cui Chopin eseguiva la sua musica pianistica? Come la insegnava, come voleva che fosse suonata? Per rispondere a questi interrogativi l'autore ha lavorato per lunghi anni a setacciare ogni documento edito e inedito che recasse tracce indubitabili della volontà chopiniana, e a studiare tale documentazione in dettaglio, sotto tutti gli aspetti (contesto storico, culturale, artistico e umano) in cui essi vanno collocati per essere compresi a fondo. Il risultato di questo lungo studio è un libro in cui una scelta di testi originali provenienti da allievi, colleghi pianisti o compositori, amici e ascoltatori di Chopin è collocata entro una fitta rete di note che, per così dire, li fa parlare, li forza a fornirci informazioni nuove, ricche e imprevedibili che si compongono in un ritratto a tutto tondo di Chopin, della sua poetica, della sua tecnica e della sua didattica pianistica, delle tradizioni musicali a cui amava riallacciarsi, della sua etica della musica, della 'prassi esecutiva' che grazie a questo libro può dirsi la sua, e in fine della sua presenza concreta come essere umano.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎Antologia del ritratto da Saint-Simon a Tocqueville‎

‎br. Fra il Seicento e la fine del Settecento, nasce e si sviluppa in Francia un genere che subito raggiunge picchi mai eguagliati in seguito: il ritratto. In poche righe vengono disegnati profili non meno memorabili di quelli di certi personaggi di romanzo. Ma qui si tratta, molto spesso, di persone illustri. Di questi scritti Cioran era un conoscitore portentoso: nessuno dunque meglio di lui avrebbe potuto, attingendo al vasto giacimento dei mémoires, allestire una galleria al tempo stesso così personale e così essenziale: dall'ineguagliabile Saint-Simon, «anima equatoriale», a Madame du Deffand, soavemente feroce sulla marchesa du Châtelet; da Madame de Genlis - che ritrae un Rousseau acrimonioso, ipocrita e vanitoso - a Rivarol, implacabile su Mirabeau; da Talleyrand, «moralista demoniaco», a Madame de Stael e a de Pradt, che vede lo spirito di Napoleone come «un guazzabuglio metà manto regale, metà costume da arlecchino»; da Chateaubriand, che infierisce su Talleyrand, a Benjamin Constant e a Sainte-Beuve - per terminare con Tocqueville. Con una luminosa osservazione a fare da guida: «Il ritratto come genere è nato per lo più dal risentimento e dall'esasperazione dell'uomo di mondo che ha frequentato troppo i suoi simili per non aborrirli».‎

‎Saviani Lucio‎

‎Ludus mundi. Idea della filosofia. Con un poemetto di Pasquale Panella‎

‎br. Il gioco: il più eversivo dei pensieri. Da sempre esorcizzato dalla metafisica, l'abissale pensiero del gioco innesca una carica esplosiva sotto concetti cardine della filosofia come il fondamento, la verità, l'apparenza, il mondo. A vacillare è soprattutto la "realtà". Nel mondo del gioco, realtà e irrealtà trapassano una nell'altra. Dal fulmine "che tutto governa" di Eraclito a La tempesta di Giorgione, dal terribile Chronos al "gioco come simbolo del mondo" di Fink, dal "fanciullo che gioca" di Nietzsche ai giocattoli di Baudelaire, da Amleto al gioco ermeneutico di Gadamer e di Heidegger, dalle bambole di Rilke al non-so-che di Jankélévitch, fino alla "scacchiera infinita" di Derrida sul tavolo di Duchamp. Attraversando il labirintico, enigmatico pensiero del gioco, Lucio Saviani lascia emergere una potente idea della filosofia. In un tempo di crisi dei fondamenti, ma anche di fondamentalismi identitari, la filosofia si fa pratica del limite ed esercizio di radicale finitezza, costante vigilanza e indisponibilità a ogni potere. Una filosofia che libera il suo originario spirito anarchico nel pensare il nostro essere al mondo, nel tempo della fuga degli dèi e dell'infinità dei mondi.‎

‎Socci Antonio‎

‎La dittatura anticattolica. Il caso don Bosco e l'altra faccia del Risorgimento‎

‎br.‎

‎Marroni Francesco‎

‎Come leggere Jane Eyre‎

‎br. Sin dalla sua pubblicazione nel 1847, Jane Eyre rivelò il suo forte impatto sulla cultura dell'epoca: tutti riconobbero la poderosa inventiva di Charlotte Brontë che, fra estimatori e detrattori, riuscì a imprimere al genere romanzesco una svolta radicale, sia nella forma sia nei contenuti. Dopo Jane Eyre la storia del romanzo non è più la stessa. Ad essere delineato è un nuovo orizzonte assiologico in cui un'umile istitutrice, narrando la sua autobiografia di affermazione e successo, offre un modello di eroina che diventerà il paradigma genealogico della modernità, spazzando via pregiudizi, sospetti e incrostazioni intorno al mondo femminile. Non solo: dal punto di vista biografico Jane Eyre diviene la pietra angolare di quel mito brontiano da cui, in un continuo susseguirsi di sollecitazioni intertestuali, deriveranno altre storie, altre scritture, altri discorsi e percorsi finzionali in una infinita esplorazione e riproposizione di Jane Eyre e delle sue svariate diramazioni semantiche.‎

‎Grassia Luigi‎

‎Gli italiani alla conquista del West. Tex Willer in tricolore. Una storia di uomini (ma anche di donne)‎

‎br. L'America? L'abbiamo inventata noi italiani, e non solo con Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci. Al momento giusto, in ogni parte del continente è sempre spuntato un Tex Willer italiano a fare da apripista alla Storia, dal Texas delle grandi mandrie fino alle terre dei Sioux e ai flutti dorati dei Caraibi. A creare il mito letterario del Far West è stato il cowboy siculo-texano Charlie Siringo, che ha dato la caccia a Billy the Kid e al Mucchio Selvaggio e poi ha reso nota al mondo quell'epopea pubblicando un libro da un milione di copie e lavorando da consulente a Hollywood per i primissimi film western. Un altro italiano, il bergamasco Giacomo Costantino Beltrami, ha esplorato le sorgenti del Mississippi andando alla ventura fra i Sioux e ha scritto il primo dizionario della lingua di Cavallo Pazzo. E a New Orleans, il grande porto del West sui Caraibi, ha fatto base il genovese Giuseppe Bavastro, capitano corsaro di Simón Bolívar. Le storie di questi Tex Willer italiani ci svelano com'è stata forgiata davvero l'America, e lo fanno con un sorprendente contributo femminile: di queste pagine sono protagoniste anche le cowgirl, le rapinatrici di treni e di banche, le detective e le donne pirata, oltre che le suore missionarie, le madri, le mogli e le amanti appassionate.‎

‎Coronas Gianpaolo; Di Vaia Luigi‎

‎Eugenio Magno. Tra realtà e fantasia. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. L'arte di Eugenio Magno nasce dall'osservazione della natura e termina nell'immaginazione dell'artista che ripropone una parvenza, quasi un riflesso di ciò che ha osservato, andando a creare un'atmosfera di sognante sospiro. La complicità che nasce dall'accostamento sapiente dei colori e dal formarsi delle figure ricrea paesaggi di matrice partenopea tanto cari all'artista e ai quali si ispira poeticamente. Le pennellate evocano il tocco dei maestri pittori di fine Ottocento e inizio Novecento, la cui anima aleggia e rifiorisce nelle opere pittoriche di Eugenio Magno. La stessa atmosfera anima sentimentalmente le tele del pittore, che si ammantano di una venatura emotiva, facilmente percettibile e palpabile. È un filtro sentimentale, quasi spirituale, che mette in comunicazione il pittore con la natura, instaurando con essa un rapporto coinvolgente e appassionato. Tale filtro viene percepito senza sforzi dal pubblico fruitore, che, attraverso le tele incanala la propria emotività nel riecheggiare dei colori.‎

‎Mayda Giuseppe‎

‎Mauthausen. Storia di un lager‎

‎ill., ril. Mauthausen è una piccola località austriaca sul Danubio a pochi chilometri da Linz dove nel 1938, subito dopo l'annessione dell'Austria alla Germania, fu istituito un lager per oppositori ed ebrei. Il luogo fu scelto con l'obiettivo di sfruttare, con il lavoro forzato degli internati, delle cave di granito. Dall'8 agosto 1938 al 5 maggio 1945 negli oltre sei anni di attività del campo passarono per Mauthausen e i sottocampi a esso collegati duecentomila deportati; di questi circa 120 mila, il sessanta per cento, vi trovarono la morte. Seguire la storia di questo lager equivale a ripercorrere la vicenda stessa del terribile apparato concentrazionario messo in opera dai nazisti: luogo di oppressione, sfruttamento ed eliminazione, Mauthausen fu il calvario di antifascisti, partigiani, ebrei, prigionieri di guerra catturati ai quattro angoli dell'Europa. Mayda racconta l'intera vicenda di Mauthausen, come e perché fu costruito, chi vi fu rinchiuso, come si viveva e come si moriva: una narrazione che riporta davanti agli occhi del lettore una storia che non si conosce mai abbastanza.‎

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