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‎De Giorgi Laura‎

‎La via dell'oppio. Europa e Cina nel periodo del trattati ineguali‎

‎ill., br.‎

‎Aghi, fili e racconti. Ricami, arti d'ago, abiti e corredo tradizionale nelle Valli di Susa e Sangone tra Ottocento e Novecento. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. "Aghi, fili e racconti" è un atto di amore verso il nostro territorio, le nostre mamme e quanti hanno conservato tessuti ricamati e abiti tradizionali. Quel "baule dei ricordi" è diventato l'oggetto di una ricerca durata cinque anni, che ha coinvolto donne di tutti i Comuni delle Valli di Susa e Sangone, da Cesana ad Avigliana, da Giaveno a Coazze, e che ora è presentata, con corredo fotografico, a testimoniare la ricchezza e la maestria delle arti d'ago delle nostre valli, e l'ausilio di firme prestigiose: Thessy Schoenholzer Nichols, Donatella Taverna, Francesca Gandolfo ed altre ancora.‎

‎Di Carlo Enrico‎

‎D'Annunzio e Filippo De Titta. Carteggio (1880-1922)‎

‎brossura Un ritratto inedito del D'Annunzio adolescente e giovane è quello che emerge dai documenti pubblicati in questo volume che raccoglie il carteggio con Filippo De Titta e una biografia del poeta che lo stesso De Titta scrisse nei primi anni del Novecento, ma mai data alle stampe. La lettura del racconto e del carteggio consente, inoltre, una più accurata ricostruzione biografica di De Titta, alla luce dei rapporti che egli ebbe con D'Annunzio e con gli altri intellettuali dell'epoca.‎

‎Lombardinilo Andrea‎

‎L'ora della chimera. Segno, simbolo, linguaggio in D'Annunzio‎

‎brossura Gli studi che compongono questo volume si propongono l'obiettivo di tracciare una linea di ricerca circoscritta ma significativa all'interno del mare magnum dell'opera dannunziana, di delineare cioè un percorso di indagine che renda conto dell'anelito del poeta a sperimentare le diverse tipologie espressive dell'arte letteraria. Si tratta di una ricognizione critica che fornisce l'immagine di un D'Annunzio per alcuni aspetti altro, ricostruito anche sulla scorta di documenti riemersi all'interno della Collezione Gentili conservata nella Biblioteca Nazionale di Roma. Taccuini, epistolari, abbozzi narrativi, cartoni teatrali appena accennati: tutto contribuisce a definire il carattere eclettico dell'espressione dannunziana, all'insegna della compenetrazione poietica tra segno simbolo e linguaggio.‎

‎Salwa U. (cur.)‎

‎Storia fotografica di Milano dalla fine dell'800 ai giorni nostri. 150 anni di immagini tra cronaca, politica e cultura. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril.‎

‎Deiana Giuseppe‎

‎Storie di sconosciuti salvatori. I sardi nel popolo dei Giusti‎

‎br. È quasi del tutto sconosciuta la storia dei Giusti sardi che, aiutando gli ebrei e i perseguitati politici, hanno contribuito a combattere pacificamente le peggiori forme di totalitarismo del Novecento. La loro vicenda esemplare si colloca dentro una nuova idea di Giusto che si allarga sempre più a comprendere chi ha lottato e lotta non solo contro i genocidi, ma anche contro gli etnocidi e gli altri aspetti della società totalitaria che caratterizzano anche il nuovo secolo in diverse parti del mondo. Tra i numerosi Giusti di tutto il mondo che hanno fatto il bene dell'umanità, esponendosi a rischi e pagando di persona, ci sono anche alcuni sardi. In questo libro vengono presentati in particolare i casi di quanti, donne e uomini non ebrei hanno salvato gli ebrei perseguitati e ricercati dai tedeschi per essere annientati nel sistema concentrazionario nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, il conflitto in cui non sono mancati i Giusti della Resistenza, protagonisti di un'ordinaria straordinarietà umana e morale. Una prova ulteriore del contributo importante dei sardi alla Resistenza militare e civile.‎

‎Ottonello Piero‎

‎Vent'anni color seppia. Storia e storie di Masone 1919-1943. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Pastorino Pasquale Aurelio‎

‎Va là che vai bene. L'emigrazione da Masone e dalla Valle Stura verso l'America tra Ottocento e Novecento‎

‎ill., br.‎

‎De Marini Annamaria‎

‎Emanuele Brignole e l'Albergo dei poveri di Genova‎

‎br. Sorto nel secolo che fu detto "dei Genovesi", quando la potenza e la ricchezza di Genova erano all'apice, l'Albergo dei Poveri fu istituzione caritatevole e reclusorio. La fantasia linguistica barocca lo definì "basilica di pietà" e "reggia dei poveri". Pensato e fortemente voluto da Emanuele Brignole (1617-1678), l'Albergo era amministrato secondo una rigida disciplina. Quando vi entravano, i poveri erano divisi in uomini e donne e avviati ai laboratori - i "lavoreri" - ove veniva loro insegnato un mestiere che avrebbero dovuto svolgere per la loro intera vita. Questa storia di carità e di lavoro è stata a lungo poco nota. Così come era poco noto, almeno prima degli studi di Annamaria de Marini, il profilo del suo fondatore Emanuele Brignole, ricchissimo membro di una delle famiglie più in vista del suo tempo, che, proprio in seguito al suo impegno nella fabbrica dell'Albergo, divenne bersaglio di aspre critiche e invidie. L'immenso spazio dell'Albergo dei Poveri, in parte in uso all'Università di Genova, resta tutt'oggi uno straordinario museo da riscoprire.‎

‎Ascencio Juan Gabriel‎

‎Filosofia della cultura. Temi d'introduzione alla filosofia della cultura‎

‎br. La filosofia può e deve riflettere sulla cultura, realtà onnipresente e molteplice che s'impone all'attenzione del filosofo e di ogni persona oggi più che mai. La riflessione sulla cultura è articolata in dieci temi, integrati in due momenti principali: quello storico, che vede i diversi modi in cui la cultura è stata compresa; e quello sistematico, che mira a una comprensione della cultura, strutturata su quattro piani diversi, in rapporto con la natura. L'intero percorso, condotto nel solco della filosofia realista, aperta alla trascendenza, porta il lettore in modo equilibrato e ragionato a scoprire i cardini della cultura.‎

‎Di Mario Lanfranco‎

‎Silone a Fontamara. La metapolitica del socialismo‎

‎br. "Difficoltà e incertezze spingono inevitabilmente ad una ricerca di punti di riferimento, a trovare aiuto e partecipazione che conducano alla necessaria unità di positivi sforzi comuni. La Fondazione Ignazio Silone, al di là di specifici interessi ha sempre rivolto la sua attività alla promozione della cultura, intesa come patrimonio di principi ed idee capaci che permettano di far fronte ai grandi problemi oggi presenti e che coinvolgono insieme società ed individui. Di questa cultura il libro è espressione e, in quanto tale, giustifica l'attenzione che la Fondazione gli ha dedicato nella speranza che il suo contenuto possa essere motivo per un esame di coscienza, sia civile che personale, che permetta il necessario ritorno ad una riflessione libera da pregiudizi, il risveglio di quella forza morale e critica necessaria per progettare un futuro migliore del presente. L'immaginato ritorno di Silone a Fontamara non è ispirato ad una inutile nostalgia, bensì ad un atto di umiltà, senza la quale nessun esame di coscienza è possibile." (Dalla Presentazione di Domenico Taglieri)‎

‎Barral i Altet Xavier‎

‎Fortuny à Venise‎

‎ril.‎

‎Magnani Bosio Maria Enrica‎

‎Vittorio Amedeo II. L'ultimo Duca‎

‎br. Natura complessa ed enigmatica, Vittorio Amedeo II comprende ben presto che il potere politico e la vita intera di un principe sono concepiti come una lotta perenne contro le forze avverse mosse dagli uomini e dai capricci della fortuna: le conseguenze, dirette o indirette delle sue azioni, si risolvono in un conflitto perpetuo, nell'inevitabile contrasto tra doveri morali e passioni umane che definisce la sua esistenza. Un vivo senso di inquietudine e di disagio, una erotica intemperanza, lancinanti passaggi di luci e ombre, ansia di conoscenza, potenza d'indagine, eroici furori, apparenti contraddizioni, dissonanze e incongruenze: la combinazione di tali differenti elementi, involontariamente ma fatalmente, lo conduce alla definitiva caduta. Sono questi i termini e i motivi del "gran dramma".‎

‎Martino Lucio‎

‎L'11 settembre della Chiesa intrighi, brogli e crimini per l'annessione di Umbria e Marche. L'assedio di Ancona e la battaglia di Castelfidardo‎

‎ill., br. L'11 settembre 1860 segna l'inizio delle invasioni non dichiarate, delle truppe dei Savoia, in Umbria e nelle Marche, allora facenti parte dello Stato Pontificio e della contemporanea partenza, dal golfo di Napoli, della Regia squadra navale alla volta di Ancona per bombardarla. È l'altra storia che non ci è stata tramandata dai vincitori e che prende in esame taluni aspetti - rigorosamente documentati - che hanno portato all'annessione di Umbria e Marche al Regno di Sardegna come l'impiego a Castelfidardo e nell'assedio di Ancona di nuove armi moderne (i cannoni rigati) e dei nascenti servizi segreti; l'utilizzo delle fosse comuni; il maltrattamento dei feriti e dei prigionieri deportati; la farsa dei plebisciti e i brogli elettorali.‎

‎Nilus Sergey; Curtotti D. (cur.)‎

‎Protocolli dei savi di Sion‎

‎br. Opera della polizia segreta zarista, pubblicata per la prima volta in Russia nel 1903 e già dimostrata un falso nel 1921 dal Times di Londra, che ne indicava le fonti letterarie, i Protocolli hanno nondimeno trovato innumerevoli sostenitori durante tutto il '900, dai regimi totalitari europei fino al più recente antisemitismo islamico. L'idea del complotto dei Manipolatori Occulti, di cui i Protocolli costituiscono l'impressionante archetipo, è certamente una delle grandi ossessioni del '900: secolo dei regimi totalitari delle democrazie corrotte, dei poteri sotterranei e delle trame massoniche, dell'onnipervadenza dei media, delle manovre planetarie della finanza. Che l'antisemitismo di ieri e di oggi si sia ostinato a propagandare con successo sempre rinnovato l'autenticità dei Protocolli di Sion è sicuramente l'ennesima, lampante prova della stupidità umana.‎

‎Zangrilli Franco‎

‎La tavola vuota. Simboli cibari in Vittorini‎

‎br.‎

‎Palmieri Giorgio; Gatta M. (cur.)‎

‎La mediazone difficile. Tipografie, biblioteche, bibliografie nell'Italia meridionale fra '800 e '900‎

‎br. Il contributo di Palmieri si condensa in un libro utile che, sorretto da una solida impalcatura culturale e da vasta bibliografia di riferimento, colma croniche lacune e aggiunge significativi tasselli al grande quadro, ben lontano dall'essere concluso, dell'editoria meridionale in età contemporanea.‎

‎Storia italiana del Novecento‎

‎ril. Il Novecento è un secolo di contraddizioni: testimone di immani sciagure, ma anche di incredibile sviluppo e di trasformazioni tanto rapide quanto epocali. Secolo in cui l'Italia, stravolta più volte dalle difficoltà di inizio secolo e dalle devastazioni delle due guerre mondiali, sceglie il sistema repubblicano e arriva al boom economico degli anni Cinquanta. Mentre la Guerra Fredda divide il mondo, il Bel Paese vive il problema da sempre latente della disparità tra Nord e Sud, che rallenta lo sviluppo economico e la crescita dell'identità nazionale. Ripercorriamo poi gli Anni di piombo, che sono anche gli anni della crisi petrolifera, della fine dei sogni di crescita illimitata e del sorgere di nuove consapevolezze sociali. Si arriva quindi ai primi anni Novanta, segnati alle inchieste di Tangentopoli e dalla nascita della Seconda Repubblica, e poi oltre fino agli avvenimenti dei nostri giorni.‎

‎Pedullà W. (cur.)‎

‎L'illuminista vol. 34-35. Italo Calvino negli anni Sessanta‎

‎br.‎

‎Pirovano Cristina‎

‎O. Henry. Racconti del sogno americano‎

‎br. Nel 1910 si spense uno dei più grandi scrittori occidentali d.epoca moderna. Sono passati cent.anni da quel momento, eppure l.eco della sua voce, così pungente e a tratti persino irriverente, non ha ancora smesso di vibrare. Ci hanno provato i critici, a farla tacere, seppellendo le centinaia di novelle di O. Henry tra cumuli di scartoffie, giudizi sommari ed etichette da .serie B.. Ci ha provato la tradizione letteraria, tramandando alla voce O.Henry una triste ed immeritata cronaca di una vita trascorsa fra carcere ed alcool. Ci ha provato, dopotutto, l.intera cultura novecentesca, quantomeno europea, dimenticando, o forse ignorando, che ciò che nasce dal popolo non deve necessariamente essere letteratura marginale.‎

‎Scollo Pierfrancesco‎

‎Il segno che vince. Vita e pensiero di Luigi Sturzo‎

‎ill., ril. Il fondatore del Partito Popolare Italiano, con il suo appello agli uomini "liberi e forti", ha lasciato una traccia profonda nel solco della nostra storia. Le linee fondamentali del suo pensiero sono tuttora valide e costituiscono un modello ideale per la nostra società.‎

‎Jassies Nico‎

‎Berlino brucia. Marinus Van der Lubbe e l'incendio del Reichstag‎

‎br.‎

‎Viarengo Giorgio‎

‎Il naufragio del Sirio. Una tragedia mediterranea dell'emigrazione italiana‎

‎ill., br.‎

‎Stiegler Barbara; Leoni F. (cur.)‎

‎Nietzsche e la biologia‎

‎brossura Nietzsche parte dal corpo e dalla fisiologia per ottenere "la rappresentazione esatta della nostra unità soggettiva". Dobbiamo concluderne che il corpo nietzscheano non è che una nuova maschera della soggettività moderna? Questo libro ricostruisce, anche da un punto di vista storico, il contesto biologico in cui si situa la corporeizzazione del soggetto promossa da Nietzsche (nei suoi rapporti con Darwin, Roux, Haeckel, Virchow), ma tenta di mostrare come in realtà essa inauguri un'epoca del tutto nuova. Il soggetto, divenuto corpo vivente, non si costituirà d'ora in poi se non nella prova, che è sempre anche una ferita, infertagli da un'alterità che gli resiste. Solo a partire da questa dimensione diventa possibile comprendere il progetto nietzscheano di selezione e interrogare i suoi rapporti, veri o presunti, con il biologismo e l'eugenetica. Quale deve essere la politica del vivente di fronte alle proprie ferite? Deve sanarle intervenendo con energiche misure terapeutiche, oppure lasciarle a se stesse sfidando l'infezione? Interrogarsi oggi sul destino della sofferenza, della malattia e della morte, alla luce di tutte le pratiche di manipolazione del vivente sviluppate da quel vivente che è l'uomo, significa ritrovare una domanda che Nietzsche ha saputo porre per primo.‎

‎Zourabichvili François‎

‎Spinoza. Una fisica del pensiero‎

‎brossura Questo testo di François Zourabichvili accetta con coraggio teoretico la sfida posta dal divenire, di cui troppo spesso la filosofia ha neutralizzato la carica altamente problematica e concettualmente indomabile. Assumere le provocazioni del divenire in tutte le loro serie conseguenze comporta, per Zourabichvili, fare i conti con un concetto, non nuovo ma ben poco frequentato nella nostra tradizione di pensiero, di contro spesso associato a saperi morti o marginali come l'alchimia e la magia: il concetto di "trasformazione". Non è questa l'unica originalità di questo testo bello e difficile, qui presentato nella rigorosa traduzione di Franco Bassani, perché il filosofo che Zourabichvili elegge a propria guida nella sua costruzione dei lineamenti di una filosofia della trasformazione è Baruch Spinoza per Hegel filosofo della staticità della Sostanza. Zourabichvili, di contro, sconfessa totalmente la vulgata di uno Spinoza parmenideo per mostrare di contro, con un lavoro testuale di grande cura e profondità, la radicalità con cui Spinoza ha pensato il divenire, accettando di esso l'esito forse più sconcertante: la trasformazione, per l'appunto. Affrontare con rigore il pensiero della trasformazione in Spinoza vuol dire confrontarsi con una nozione di "forma" del tutto inedita che diviene il cuore cruciale dell'intera indagine. Presentazione di Crisina Zaltieri.‎

‎Pianezzola E. (cur.)‎

‎Il latino del Pascoli e il bilinguismo poetico‎

‎ill., br. Il rapporto tra la poesia latina del Pascoli e la sua poesia italiana è problema di antica data. I Carmina, riservati a una ristretta cerchia di lettori, ebbero più vasta diffusione grazie all.edizione mondadoriana (con traduzione italiana e brevi commenti redatti da vari studiosi), curata da Manara Valgimigli (19511). L'interesse critico per il bilinguismo pascoliano ebbe impulso innovativo con il Saggio sul latino del Pascoli (1961) del latinista Alfonso Traina: un saggio ormai classico, recentemente apparso - con significative aggiunte e rielaborazioni - in terza edizione. Questo volume, con la presenza di latinisti e italianisti, costituisce un bilancio e un rilancio di un cinquantennio di lavorio critico sul bilinguismo poetico di Pascoli e in generale sulla tradizione italiana di poesia in lingua latina.‎

‎Plebani Tiziana‎

‎Un secolo di sentimenti. Amori e conflitti generazionali nella Venezia del Settecento‎

‎br. Un vento caldo e potente soffia nel Settecento in tutta Europa. Consegna parole cariche di energia ai figli mentre svuota quelle dei padri. Un vento nutrito di cultura, romanzi e frequentazione dei teatri, che a Venezia rende sempre più audaci i figli e le figlie. In questo libro li seguiamo mentre scrivono lettere, inviano suppliche per liberarsi da padri dispotici, sorprendono i parroci con matrimoni clandestini, rincorrono una dispensa per nozze segrete, fuggono di casa. Si appropriano di saperi giuridici ed ecclesiastici, di informazioni pratiche e di notizie per riuscire a realizzare i propri desideri. I padri invece escogitano impedimenti, chiedono correzioni e progettano matrimoni forzati. Sono anni, atmosfere, idealità che masticano poco il linguaggio dell'ubbidienza e del sacrificio: il confronto tra le generazioni è ampio e senza esclusione di colpi. La posta in gioco è del resto la libertà di vita. Il terreno dello scontro è l'amore, che in questo secolo si conquista un prezioso alleato: la cultura assegna infatti all'amore il compito di creare una comunità rigenerata e migliore. E soprattutto felice.‎

‎Belardi P. (cur.)‎

‎Giuseppe Nicolosi (1901-1981). Architettura università città‎

‎ill., br. Nato nel 1901 quattro anni dopo Giuseppe Vaccaro e tre dopo Giuseppe Samonà, di pochi anni più grande di altri protagonisti tra i quali Mario Ridolfi, Giuseppe Terragni, Adalberto Libera e Ignazio Gardella, Nicolosi apparteneva a una generazione alla quale è toccata una sorte singolare, consistente nel diffondere e consolidare temi e motivi che erano alla base di quello che sarà chiamato Movimento Moderno, e al contempo d'intraprendere una prima revisione degli stessi assunti teorici e operativi sui quali era sorta la nuova architettura.‎

‎Romani U. (cur.)‎

‎Luca Gazzaniga. Istinto e ragione-Instinct and reason. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Con il suo atteggiamento Gazzaniga riflette ciò che il critico francese Jacques Lucan nel 1995 ha definito come i due poli dell'evoluzione contemporanea dell'architettura ticinese. Da una parte la radicalizzazione dell'atteggiamento progettuale, che si esprime sotto forma di rigore geometrico, e dall'altra il manierismo, inteso positivamente, da cui risulta un arricchimento del linguaggio formale. I progetti di Gazzaniga sono caratterizzati dal rispetto per i luoghi, dall'attenzione per la scala, da una raffinata geometria nel controllo degli spazi, dall'importanza conferita ai materiali e alle loro connessioni, dal rigore e dall'estrema accuratezza nei dettagli costruttivi e, non meno importante, da un'attitudine professionale disponibile a interpretare senza passività alcune esigenze del mercato.‎

‎Polito P. (cur.); Strudsholm E. (cur.)‎

‎Il senso del tempo in Giacomo Leopardi‎

‎br. Nonostante la sterminata bibliografia sull'opera e sul pensiero di Giacomo Leopardi, non molto è stato scritto su un tema tanto specifico quanto cruciale della sua riflessione, quello del tempo. Anche se lo "Zibaldone" definisce il tempo "uno accidente delle cose", un puro nome che non ha un'esistenza indipendente se non nel nostro intelletto, in Leopardi il senso del tempo s'intreccia alla riflessione storica, filosofica e linguistica su presente e passato, ai motivi poetici ed esistenziali della memoria, della rimembranza, della morte, del vago e dell'infinito, intessendo del proprio filo la complessa trama di tutta l'opera del grande poeta recanatese. La miscellanea vede la partecipazione di studiosi di varia provenienza e formazione, presentandosi come una riflessione interculturale tra Danimarca e Italia, affrontata nelle sue varie declinazioni, con punti di vista e approcci disciplinari diversi. Saggi di Hanne Jansen, Steen Jansen, Ole Jorn, Paola Polito e Antonio Zollino.‎

‎Di Fratta Gianluca‎

‎Lovecraft e il Giappone. Letteratura, cinema, manga, anime‎

‎br.‎

‎Gramola Benito; Fontana Roberto‎

‎Il processo del Grappa: dall'ergastolo all'amnistia‎

‎brossura‎

‎Bobba Davide‎

‎Dall'unità d'Italia all'annessione del Veneto. Un percorso tra storiografia e documentazione‎

‎ill., ril. L'unificazione del Veneto al Regno d'Italia nel 1866 costituisce l'argomento di questo volume, il cui fulcro è costituito dalla pubblicazione del "Rapporto sulla difesa del Veneto", una corposa relazione compilata nel 1867 dalla Commissione permanente per la difesa generale dello Stato, rimasta sinora inedita, che rivela anche aspetti della diplomazia e dell'impegno bellico italiano in ambito europeo negli anni del Risorgimento, oltre a far conoscere le caratteristiche del territorio regionale, e il costante impegno dell'uomo per tenerlo sotto controllo e modificarlo.‎

‎Cerchi Angelo‎

‎H. P. Lovecraft. Il culto segreto‎

‎ill., br. Lovecraft è lo scrittore che più di ogni altro, con i suoi racconti legati al ciclo dei "Miti di Cthulhu", ha influenzato gli occultisti del XX secolo. In essi si narra del Culto dei Grandi Vecchi, antiche Divinità primordiali, e dei riti magici compiuti per evocarli, che provengono da arcani libri proibiti come il Necronomicon - risalenti a epoche remote... Se taluni considerano Lovecraft solamente come uno scrittore talentuoso e dalla fertile fantasia, altri lo ritengono invece una sorta di "Mago inconscio", le cui opere letterarie sono state influenzate in modo inconsapevole da Potenti Entità... Vi è tuttavia una terza possibilità... che emerge analizzando alcuni aspetti occulti e poco conosciuti della vita di Lovecraft e i numerosi indizi sparsi nelle sue opere... Tra gli argomenti: Il risveglio della magia, I nomi morti, Tradizioni dimenticate, Il Culto Segreto...‎

‎Tentori Antonio; Foni F. (cur.)‎

‎Sandokan. La tigre della Malesia‎

‎brossura Sandokan - la Tigre della Malesia è un personale omaggio che l'autore ha voluto rendere a Emilio Salgari, scrittore amato fin da giovanissimo. Attraverso tutti i romanzi e i film a questi ispirati, ma anche spaziando dal fumetto ad altri media che hanno rivisitato il personaggio, viene presentata la vita e le imprese di Sandokan, il più famoso eroe creato dall'inesauribile fantasia dello scrittore veronese. Impreziosiscono il volume due saggi firmati dagli specialisti Fabrizio Foni e Fabio Giovannini.‎

‎Martino Claudio; Pedrini Paolo‎

‎C'era un italiano in Argentina...‎

‎ill., br. Che fine ha fatto Vittorio Meano? Il libro ricostruisce la vita di questo architetto piemontese, tanto dimenticato quanto affascinante, autore a Buenos Aires del Colón e del Congresso, nonché a Montevideo del Parlamento. Sono pagine sorprendenti, dallo stile asciutto e personale, scritte in modo agile e coinvolgente, mai noiose seppur dense di particolari e di riferimenti precisi: dalla nascita a Gravere all'infanzia a Susa, dagli studi a Pinerolo alla giovinezza torinese, dal viaggio verso l'Argentina alle vicende umane e professionali intessute nella capitale platense, per concludersi con l'omicidio e i relativi retroscena. Il testo, che in alcune parti riveste i caratteri dell'inchiesta e a tratti assume quasi i contorni del noir, oltre a narrare un'esistenza da romanzo e a sviscerare un enigma da film giallo, parla altresì dell'emigrazione italiana, di Torino e di Buenos Aires nella seconda metà dell'Ottocento e della cifra artistica dei lavori meaniani. Un racconto biografico che diventa affresco storico e si presta a ulteriori piani di lettura.‎

‎Bertotti Giovanni‎

‎Giuseppe Perrucchetti. Il generale fondatore degli alpini che non fu mai un alpino‎

‎br. A cent'anni dalla morte avvenuta a Cuorgné si rievoca la figura del generale Giuseppe Perrucchetti, ideatore e fondatore del Corpo degli Alpini. Un personaggio importante, vissuto nella seconda metà dell'Ottocento, distintosi sotto vari aspetti: fervente patriota, medaglia d'argento al valore nella battaglia di Custoza, scienziato specialista in topografia applicata all'arte militare, fine stratega membro della Commissione per la Difesa dello Stato, appassionato alpinista membro del Consiglio Direttivo del Club Alpino Italiano ove ha ricoperto anche la carica di vice presidente. Storico e antropologo delle popolazioni di montagna, lucido e fecondo giornalista su periodici e quotidiani di diffusione nazionale, senatore molto apprezzato per la serenità e imparzialità di giudizio. A partire dal 1888 ha trascorso con la moglie parte del suo tempo a Cuorgné, interessandosi dei problemi cittadini e degli eventi di quella guerra che proprio in quegli anni esaltava il valore insostituibile degli alpini da lui fortemente voluti.‎

‎Gaspari O. (cur.); Mongozzi P. (cur.)‎

‎I servizi demografici nella storia d'Italia. Il ruolo di ANUSCA‎

‎ill., br. L'importanza di conoscere la numerosità della popolazione è nota sin dall'antichità ma i moderni servizi dell'Anagrafe e dello Stato Civile nascono nell'Ottocento, con l'aumento della popolazione e della sua mobilità legato alla rivoluzione industriale e con l'uso delle più moderne tecnologie per la misurazione dei fenomeni demografici. Il volume sintetizza l'evoluzione legislativa, politico-istituzionale e tecnologica dell'Anagrafe e dello Stato Civile dall'Unità a oggi approfondendo, in particolare, il periodo Repubblicano. A partire dalla sua nascita, nel 1980, l'Associazione Nazionale degli Ufficiali di Stato Civile, Anagrafe e, oggi, Elettorale (ANUSCA) ha sostenuto questa evoluzione favorendo la diffusione nei comuni e tra gli operatori delle più moderne innovazioni tecnologiche, in particolare di quelle digitali, insieme all'affermazione della dignità e del ruolo dei demografici, con la collaborazione dello Stato, in particolare del Ministero dell'Interno, dei Comuni e dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.‎

‎Martocchia Andrea‎

‎I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata‎

‎br. Che ci facevano questi Jugoslavi in Italia? Non erano invasori, ma i prigionieri rinchiusi nei circa duecento campi di detenzione fascisti in Italia fino all'8 settembre del 1943 e che liberatisi, dettero un contributo efficace e decisivo alla Resistenza italiana, irradiandosi dalla Toscana, all'Umbria, alle Marche, all'Abruzzo fino in Puglia; costituirono proprie formazioni e - già esperti di guerriglia e fortemente motivati alla lotta antifascista per quanto avevano subito nelle loro terre - presero parte alle azioni più importanti lasciando sul campo più di mille fra morti e dispersi.‎

‎Orlandi Daniele‎

‎Le chimiche di Primo Levi‎

‎ill., br. La chimica ha scandito i principali momenti biografici di Primo Levi, dall'esordio con "Se questo è un uomo" (1947) al manoscritto incompiuto di "Chimica per signore", passando per i racconti fantascientifici e il capolavoro de "Il sistema periodico" (1975). Dalla scelta universitaria come motivo di resistenza interiore nell'Italia delle leggi antiebraiche, alla professionalità come fattore di salvezza nell'inferno del Lager, al lavoro amato, remunerativo e terapeutico nel doloroso reinserimento del reduce e, più in generale, quale inesauribile fonte d'ispirazione per il suo "secondo mestiere" di scrittore. Tra gli autori italiani del Novecento, Primo Levi è colui che meglio supera gli steccati tra le due culture storicamente separate della scienza e dell'arte, proprio quando la Shoah segnava irrimediabilmente la fine del Positivismo e dell'Umanesimo. L'opera a cui stava lavorando dopo la fatica de "I sommersi e i salvati" (1986) e interrotta dalla morte nel 1987, testimonia tragicamente questa continuità. Attraverso la chimica come paradigma interpretativo del mondo, scienza naturale e insieme umana, Primo Levi ha suo malgrado trionfato laddove la filosofia, la storia e altre discipline hanno fallito: spiegare l'enigma di Auschwitz e del suo indotto. Così, questo libro procede, come addentrandosi in un laboratorio chimico, per ripercorrere le tappe cruciali di quell'itinerario tortuoso, drammatico e necessario.‎

‎Schefer Jean-Louis‎

‎Henri Michaux. Histoires d'encre‎

‎br.‎

‎Chesterton Gilbert Keith; Nicolini S. (cur.); Simonelli S. (cur.)‎

‎L'età vittoriana nella letteratura‎

‎ill., br. Gilbert Keith Chesterton (GKC) in questo saggio del 1913 sottolinea che la letteratura ha infranto il compromesso vittoriano che negava, grazie anche allo scudo morale offerto dall'utilitarismo, l'esistenza di un diffuso disagio sociale nell'Inghilterra della seconda rivoluzione industriale. I grandi scrittori - Dickens, sicuramente, ma soprattutto Stevenson - reagiscono a questa rimozione collettiva: ognuno a proprio modo ma tutti pienamente consapevoli che qualcosa di fondamentale fosse andata perduta nella loro società. L'Uomo. GKC intuisce che la ricerca ottusa del benessere ha portato a un autunno spirituale, a una strana e fredda atmosfera di vacuità: "I vittoriani - scrive - credevano che il commercio estero dovesse portare la pace: e ha portato la guerra. Credevano che il commercio interno dovesse promuovere la prosperità: e ha in gran parte promosso la povertà. Ma per loro questi erano esperimenti; per noi devono essere insegnamenti. Se noi continueremo a trattare il popolo com'è nell'uso capitalista, se noi continueremo a servirci degli armamenti esteri com'è nell'uso capitalista, il nostro comportamento ricadrà pesantemente sui vivi. Il disonore non resterà ai morti".‎

‎La Pietra Ugo‎

‎Odori e sapori. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. "Da sempre rivendico la necessità di esaltare 'le diversità': siamo tanti e sempre più diversi e la diversità non è più emarginazione ma è diritto! Questo libro vuole essere un omaggio agli 'odori e sapori', presenze che contribuiscono ogni giorno a esaltare le nostre identità, le nostre esperienze, le nostre culture." (Ugo La Pietra)‎

‎De Sivo Giacinto‎

‎Storia delle Due Sicilie 1847-1861. Vol. 1‎

‎br. 1866: il Veneto diventa parte del Regno d'Italia. Per paura, un tipografo si rifiuta di pubblicare un manoscritto e costringe l'autore a riscriverlo. Motivo? L'opera traccia una scomoda storia del Risorgimento, dall'ottica di un nobile napoletano in esilio per la sua opposizione all'Unità d'Italia. Il suo nome era Giacinto De Sivo, e morirà di lì a un anno dopo essere riuscito finalmente a vedere stampato il libro. La "Storia delle Due Sicilie" viene oggi riproposta per la prima volta dopo più di quarant'anni in questa nuova edizione in due volumi. Un'occasione in più per leggere la storia del nostro paese come nessuno ha mai raccontato.‎

‎Franzo Stefano; Marinelli Sergio‎

‎Alessandro Pomi (1890-1976). Ediz. illustrata‎

‎ill., ril.‎

‎Beltrami Cristina‎

‎Cesare Laurenti (1854-1936). Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Turchi Luisa‎

‎Alessandro Milesi (1856-1945). L'anima nel colore l'eleganza nel ritratto. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Nathan Arturo; Del Ben A. (cur.)‎

‎Lettere all'amico Carlo Sbisà 1940-1943‎

‎brossura Dall'incontro, nel gennaio 2015, per ricordare il settantesimo anniversario dalla tragica scomparsa, a Biberach, del pittore Arturo Nathan (1891-1944) nasce questo libro, grazie a una sottoscrizione con gli auspici dell'Associazione Triestina Amici dei Musei "Marcello Mascherini" e nel ricordo di Giuliano Luser e Fausto Sussan. Riflettere su Nathan vuol dire discutere del Novecento italiano, il migliore: Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Valori Plastici, la Metafisica e il Realismo magico. Significa, anche, tornare nella Trieste degli anni Venti e Trenta, l'ex Porto-Franco di un Impero inghiottito dalla Prima Guerra Mondiale, nell'ambiente delle mostre sindacali, delle Biennali veneziane, delle Quadriennali a Roma, del dibattito critico su giornali e riviste. Arturo Nathan fu uno dei protagonisti di quel mondo, dal quale fu escluso per l'appartenenza ebraica nel 1938. Sono numerosi e bellissimi i disegni che Nathan realizzò durante gli anni marchigiani di soggiorno coatto: i materiali per lavorare erano procurati, con mille difficoltà, da Carlo Sbisà (1899-1964), l'amico e collega di una vita. Testimonianza di quella stagione sono le cinquantaquattro lettere e le due cartoline che Nathan indirizzò a Sbisà: una serie di notevoli documenti, mai indagata in modo completo e autonomo. La trascrizione scientifica e lo studio critico di questo materiale sono, con i saggi introduttivi, uno strumento scientifico rilevante.‎

‎Casarin Chiara‎

‎L'autenticità nell'arte contemporanea‎

‎ill., br. Cos'è un falso? E un facsimile? Nel contemporaneo una copia può avere più valore dell'autentico? Nell'ultimo secolo la percezione dell'arte, con tutti i suoi significati, è notevolmente cambiata. Ora si studiano dei piani per salvaguardare almeno il ricordo delle opere antiche a rischio di distruzione e si realizzano sofisticati programmi per riprodurre il più fedelmente possibile ciò che rischia di non essere mai più visto. La tecnologia evolve e di pari passo l'arte muta se stessa e i canoni secondo cui deve essere letta. Le relazioni che l'opera d'arte intrattiene con il suo autore o con il periodo storico a cui appartiene, sembrano non possedere l'efficacia di un tempo in quanto nel contemporaneo i significati di autenticità e autorialità sono mutati. Questo libro propone una soluzione, un modello teorico che consente di capire questi fenomeni nonostante si tratti di un ambito spesso viziato dall'emotività. Il presupposto di partenza è che valore artistico e valore di mercato non sempre coincidono e, soprattutto, che un giudizio di falsità non è detto sia per sempre.‎

‎Vagge Saccorotti Luciana‎

‎Il maestro svelato. Bulgakov riemerge dalla Lubjanka‎

‎br. Scusi, non ci credo, non può essere, i manoscritti non bruciano, disse Woland, il diabolico protagonista di Il Maestro e Margherita, quando il Maestro gli confessò di aver bruciato il suo romanzo. Nel suo capolavoro Bulgakov descrive l'incenerimento del romanzo del Maestro con le stesse identiche parole che aveva usate per raccontare la distruzione dei suoi Diari, quando gli furono restituiti dai Servizi segreti. Per fortuna, gli Organi ne avevano fatto una copia che giaceva soffocata dalla polvere in attesa che le tetre sbarre della prigione si aprissero per ridare la Parola agli intimi pensieri dello scrittore.‎

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