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‎Martinelli R. (cur.); Guarraccino M. (cur.)‎

‎Napoleone all'Elba. Le biblioteche‎

‎ill.‎

‎Schopenhauer Arthur‎

‎Sul mestiere dello scrittore e sullo stile‎

‎br.‎

‎Vico Giambattista; Lomonaco F. (cur.)‎

‎Vita scritta da se medesimo‎

‎br. Tra gli otto letterati napoletani invitati Vico fu l'unico ad aderire al Progetto ai letterati d'Italia per scrivere le loro Vite, del signor Co. Giovannartico di Porcìa. Quando, intorno al 1723, inviava il manoscritto dell'autobiografia (per noi perduto), il filosofo napoletano era già noto ai letterati italiani e citato in un interessante carteggio del Porcìa con Ludovico Antonio Muratori e Antonio Vallisnieri. Ad essere coinvolto fu anche l'abate Antonio Conti che manifestò grande interesse per la ristampa veneziana della Scienza nuova, così suscitando l'attenzione di Vico che in lui vide uno studioso di fama europea in grado di diffondere l'opera fuori dei confini nazionali. La proposta di scrivere un'autobiografia giungeva propizia, perché, negli anni della stesura della Scienza nuova prima, alla sua consacrazione intellettuale giovava il poter ripercorrere le tappe della formazione filosofica. Il taglio del racconto autobiografico è storico-filosofico, aggettivi che Vico utilizza come sostantivi in contesti distinti ma in una coerente dimensione di confronto e di polemica con Cartesio e il cartesianesimo meridionale del suo tempo.‎

‎Schenini E. (cur.)‎

‎Sulle vie dell'illuminazione. Il mito dell'India nella cultura occidentale 1808-2017‎

‎ill., ril. Nel 1808, la pubblicazione di «Sulla lingua e la sapienza degli indiani» di Friedrich Schlegel inaugura l'emergere di una nuova e sempre più intensa curiosità dell'Occidente per l'India e la sua straordinaria civiltà. A partire dalle riflessioni sull'Induismo e sul Buddismo di Schopenhauer, cui faranno seguito nei primi decenni del Novecento le opere letterarie di Hermann Hesse e le analisi antropologiche di Carl Gustav Jung, l'India, con le sue tradizioni millenarie e la sua spiritualità, ha infatti sedotto una moltitudine di intellettuali e artisti occidentali, che in questo paese hanno identificato una delle grandi culle dell'umanità. Si è così venuto costruendo nel corso degli ultimi due secoli quel mito dell'India che ha conquistato il mondo giovanile internazionale negli anni Sessanta e Settanta. Il volume ripercorre la storia di questa fascinazione indiana dell'Occidente attraverso un ricco apparato iconografico e un gran numero di contributi di autori diversi che si soffermano sui molteplici ambiti in cui questa fascinazione si è espressa, dall'arte alla letteratura, dalla musica alla religione, dalla storia del costume alla psicologia. Ne risulta un percorso singolare attraverso gli ultimi due secoli di storia della cultura occidentale, in cui si possono incontrare, tra moltissime altre, le figure di Schopenhauer, Kipling, Salgari, Redon, Gustave Moreau, Mata Hari, Kirchner, Hesse, Jung, Cartier Bresson, Le Corbusier, Ginsberg, Pasolini, Sottsass, i Beatles, Rauschenberg, Luigi Ontani e Francesco Clemente.‎

‎De Carolis Massimo‎

‎Una lettura del «Tractatus» di Wittgenstein‎

‎brossura‎

‎Crapis Claudio; Crapis Giandomenico‎

‎Umberto Eco e la politica culturale della sinistra‎

‎br. Nell'ottobre 1963 il settimanale del Partito comunista italiano "Rinascita" pubblicava un lungo articolo di Umberto Eco "sui problemi della cultura di opposizione". Quel saggio - per la precoce notorietà del giovane intellettuale, l'introduzione di temi inediti, e la capacità di Eco di tenere insieme "alto" e "basso", nonché di spaziare in campi tra loro molto diversi - costituì una provocazione feconda per la cultura di sinistra, da cui nacque un dibattito destinato a ridiscutere lo stesso ruolo dell'intellettuale engagé, che coinvolse tra gli altri Rossana Rossanda, Edoardo Sanguineti, il filosofo Louis Althusser. Questo libro ricostruisce una stagione irripetibile della politica e della cultura italiane, tra la nascita delle neoavanguardie e l'esplosione dei mezzi di comunicazione di massa, e presenta per la prima volta in volume cinque articoli e saggi dispersi di Eco, fondamentali per comprendere la sua formazione e il suo pensiero critico.‎

‎Hegel Friedrich; Merker N. (cur.)‎

‎Il dominio della politica‎

‎br. Il dominio della politica è un'antologia classica che traccia, attraverso i testi che vanno dal 1794 al 1831, un ricco profilo dello Hegel pensatore politico. All'attenzione verso le vicende storiche della sua epoca si accompagna la capacità di rapportarle a un orizzonte di riflessione più ampio.‎

‎Giroud Françoise‎

‎Alma Mahler. O l'arte di essere amata‎

‎br. All'inizio del Novecento, Vienna è una città unica in cui l'arte in ogni sua forma illumina la vita dei suoi abitanti. Tra i fermenti della Secessione e la scoperta dell'inconscio, i viennesi scelgono di diluire le angosce politiche in una diffusa frenesia creativa. In quest'atmosfera irripetibile, si muove una giovane donna con l'incedere di una regina, lo spirito acuto e occhi come un mare profondo. Figlia di una cantante e di un pittore, Alma Schindler a soli diciassette anni diventa la Giuditta di Klimt, a venti si nutre di Nietzsche, Wagner, Platone, studia il greco, traduce i Padri della Chiesa, ma soprattutto compone: la musica è il suo elemento naturale. È una ragazza eccezionale, anche per via dell'idea elevatissima che ha di sé, fatto insolito nelle donne del suo tempo. Non la posizione, non il denaro: ciò che più l'affascina in un uomo è il talento, e la capitale ribolle di uomini di genio, che sono attratti da Alma come da una calamita. Perdono la testa per lei, che li investe della propria luce, ne esalta le capacità, ne moltiplica le energie, si fa dea per trasformarli in divinità. Perciò quando lei li lascia, la caduta è tanto grave. Klimt, Mahler, Gropius, Kokoschka, Werfel l'hanno amata, le hanno scritto lettere appassionate, le hanno dedicato opere, e da lei sono stati traditi, tormentati, abbandonati. Come se il desiderio inappagato di una carriera artistica autonoma potesse sublimarsi solo in ciò in cui la leonessa divorata da fantasmi di gloria non ha rivali: l'arte di essere amata. Ma mentre al suo fianco i suoi geniali mariti e amanti creano meraviglie immortali, Alma comporrà pochissimo e non dirigerà mai un'orchestra, marchierà a fondo le loro personalità seppellendo per sempre le proprie aspirazioni. «D'ora in poi il tuo compito è solo rendermi felice» le scrive Mahler in una lettera che è l'inizio di tutto, del compimento di un destino, questo sí, comune alle donne del suo tempo. Françoise Giroud, figura eminente della scena culturale e politica francese, in questa biografia non si limita a narrare la lunga parabola della «vedova delle quattro arti», ma restituisce un ritratto straordinario di quella Felix Austria, con i suoi evidenti splendori e le sue contraddizioni dolorose, che verrà di lì a poco spazzata via dal secolo breve.‎

‎Cisi Daniela‎

‎Frammenti tecnologici. Prosa anti-realistica e sottrazione del referente nei racconti brevi di Donald Barthelme‎

‎br. Il testo analizza l'opera di Donald Barthelme, uno dei massimi esponenti del post-moderno americano (1931-1989), focalizzandosi sulla sua produzione di racconti brevi, da "Come back Dr. Caligari" a "Sixty stories'", individuando nella forma breve il tratto peculiare del suo intero corpus narrativo ma anche la forma emblematica di un'epoca, quella tardo-contemporanea, che trova nel frammento e nel mondo disincarnato dei media elettronici uno dei suoi tratti più distintivi. Redivivo dadaismo in chiave pop ma anche anticipazione ante-litteram di future, omologhe, dis-connessioni globali, alla ricerca di nuovi paradigmi della scrittura che, all'alba del terzo millennio, sono ben lungi dall'aver esaurito la loro carica propulsiva. E risultano anzi, forse proprio oggi, più irriverenti e destabilizzanti di ieri.‎

‎Evola Julius; Arcella S. (cur.)‎

‎Le radici dell'idealismo. Lettera a Benedetto Croce 1925-1933 e a Giovanni gentile 1927-1929‎

‎br. Questa nuova edizione delle lettere di Julius Evola a Benedetto Croce e a Giovanni Gentile, scritte fra il 1925 e il 1933, è caratterizzata dalla pubblicazione unitaria del duplice rapporto epistolare, motivata dalla necessità di un ripensamento critico complessivo di esso anche alla luce del dibattito culturale che si è svolto negli ultimi venti anni, in seguito alle prime edizioni delle lettere nel 1995 e nel 2000. Merito del curatore del volume, Stefano Arcella, è di aver ritrovato le lettere di Julius Evola a Benedetto Croce e a Giovanni Gentile (purtroppo non sono pervenute quelle dei due filosofi neoidealisti a Evola) e di averle pubblicate con delle introduzioni estremamente equilibrate e capaci di sollecitare ulteriori riflessioni. Questo perché le lettere non definiscono, ma aprono, di là dai motivi espliciti per le quali furono scritte, una serie non piccola di questioni, che riguardano appunto non solo la biografia intellettuale di Evola, ma altresì la temperie speculativa e culturale in genere degli anni tra il 1925 e il 1933.‎

‎Lauretano Gianfranco‎

‎Beppe Fenoglio. La prima scelta‎

‎br. A sessant'anni dalla scomparsa, sono sempre più evidenti la forza e l'originalità dell'opera di Fenoglio, rielaborazione creativa dell'esperienza che lo segnò indelebilmente: la Resistenza. Tra le sue opere più celebri si ricordano Una questione privata, Un giorno di fuoco e Il partigiano Johnny. Lo sguardo lucido, talvolta crudo ma sempre lontano dalla retorica, il rigore etico e il suo grande laboratorio linguistico, il respiro epico della narrazione fanno di Fenoglio una voce inconfondibile del Novecento.‎

‎Bowles Paul‎

‎Senza mai fermarsi. Un'autobiografia‎

‎br. Paul Bowles nasce figlio unico di una coppia appassionata di musica e buone letture. Fin da bambino il protagonista manifesta le proprie passioni: scrive giornalini, diari di personaggi immaginari, progetta e descrive grandi, fantastici viaggi inventati. Da studente si dedica all'apprendistato della musica, alla pittura, alla poesia, finché approda all'Università di Charlottesville, dove aveva studiato Poe. Gli incontri di questi anni, da Eliot a Cole Porter (ma anche l'acquisto del primo grammofono), risulteranno determinanti per la sua formazione intellettuale. Nel 1931 parte, senza un dollaro in tasca, per l'Europa. Rimane per un periodo a Parigi, ma si muove anche verso la Svizzera, il Belgio, la Germania... Una biografia punteggiata da personaggi noti quali Gertrude Stein, Truman Capote, Allen Ginsberg, André Gide, W.H. Auden.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Destino delle necessità - Katà tò chreon‎

‎brossura‎

‎Gradassi Enzo‎

‎Sesto senso. Una famiglia ebrea in Casentino‎

‎br. Nel 1943, per quasi cento giorni una famiglia ebrea - Aldo e Alda Lusena e la loro piccola Bianca Maria - si nascose a Biforco, un piccolo centro dell'alto Casentino, per sfuggire alla persecuzione razziale. Caduti nelle mani di faccendieri senza scrupoli che volevano impossessarsi delle loro ricchezze, vennero intimoriti al punto di scegliere il suicidio piuttosto che la paventata deportazione. La lettura delle carte processuali ritrovate di recente consente di rievocare una terribile vicenda che nasce con le leggi razziali e diviene via via più aberrante mano a mano che l'innocua e indifesa famiglia diventa vittima dell'altrui cupidigia, che non si ferma nemmeno di fronte alla morte. Dei contorni di questa vicenda si conserva ancora una viva memoria in Casentino, ma la sua narrazione attraverso le testimonianze processuali svela i risvolti inquietanti di un aspetto della Shoah finora rimasto nell'ombra.‎

‎Düringsfeld Ida von‎

‎Maria Teresa. Semplice nel privato, determinata sul trono‎

‎brossura 1717-2017: 300 anni fa nasceva Maria Teresa. "Maria Teresa. Semplice nel privato, determinata sul trono" è un delicato cammeo letterario che presenta con minuzia quasi fotografica scorci della vita aristocratica e ci fa scoprire il temperamento e il comportamento di Maria Teresa tra gli ori, i broccati e i tessuti damascati della Hofburg. "Un puppenspiel - come afferma Luciano Santin nella prefazione - in cui i personaggi si muovono con manierata grazia, e in cui a momenti di serenità e di erompente gioia di vivere, succedono lunghi e severi impegni dettati soprattutto dalla politica estera e dalle guerre".‎

‎Lofoco Nicola‎

‎Il caso Moro. Misteri e segreti svelati‎

‎ill., ril. "Il libro che Nicola Lofoco ha scritto, dopo un decennio di lavoro accurato, ha il pregio di dire la sua con franchezza straordinaria andando assolutamente controcorrente. Lofoco non crede al complotto, al Grande Vecchio, all'omicidio per commissione, alla manina, o manona, straniera che ha armato le Brigate Rosse. Lofoco fa un'operazione straordinaria in questo paese in cui tutti sono investigatori, scrittori di gialli e, ovviamente, allenatori di calcio: mette insieme i fatti, analizza tutti i sospetti e cerca per ciascuno di essi la conferma o la smentita. E trova smentite. Leggerete e ve ne farete un'opinione. Io che pure leggo sempre con passione tutte le ricostruzioni dietrologiche alla ricerca di spunti che mi aiutino a spiegare l'enormità di certi eventi, sono dello stesso parere di Nicola Lofoco. Al netto dei 'buchi neri' sul caso Moro, dei limiti delle indagini, delle ambiguità di tanti protagonisti, non toglierei all'attore principale, l'organizzazione politico-militare di sinistra denominata Brigate Rosse, l'intera responsabilità del più orrendo delitto politico che per tanti italiani ebbe la valenza di un vero colpo di Stato". (Dalla prefazione di Peppino Caldarola)‎

‎Montanari Marcello‎

‎Il revisionismo di Gramsci. La filosofia della prassi tra Marx e Croce‎

‎br. I saggi raccolti in questo volume affrontano temi centrali nella riflessione teorica e politica di Gramsci (la crisi della civiltà liberale, la teoria del valorelavoro, la critica dei regimi dittatoriali, la questione meridionale). Essi intendono mostrare come, a partire dall'analisi dell'americanismo e attraverso il confronto con la filosofia crociana, Gramsci giunga a una completa reinvenzione del marxismo. Il suo "revisionismo" rielabora la teoria marxista, fornendo categorie teoriche fondamentali per l'interpretazione dell'intero Novecento. La straordinaria novità teorica di Gramsci sta nell'oltrepassamento della tradizione comunista fondata sulla ideologia della centralità della classe operaia e nel pensare il "lavoro come insieme".‎

‎Sottile Giulia‎

‎Sul confine. La poesia e il personaggio di Alda Merini‎

‎brossura‎

‎Miccione Davide‎

‎La svolta pratica. Presupposti, classificazioni e conseguenze‎

‎br. Dalla "festivalizzazione" della filosofia sino all'irruzione del digitale Davide Miccione, filosofo attento alle continue mutazioni del nostro tempo, ci conduce dentro l'universo del pensiero attuale con uno sguardo lucido e impietoso. Una riflessione sulla filosofia che trova la sua forma più compiuta nella figura del consulente filosofico. Una critica alla ragione strumentale e algoritmica in un mondo che si prepara a vedere nell'incontro tra uomini in carne ed ossa ormai solo una inconsueta forma dell'incontro con l'altro.‎

‎Bertolotti Elisabetta‎

‎Il confine orientale tra Fiume e Trieste. Storie di due porti-franchi‎

‎ill., br. Un breve saggio divulgativo, un excursus storico sulle regioni del confine orientale italiano dal 1700 al secondo dopoguerra, in particolare sulle città di Fiume e Trieste, porti di elevata importanza commerciale, che nel 1719 furono proclamati porti-franchi dal governo asburgico. Una panoramica sulla politica dell'impero Austroungarico verso il Litorale Adriatico, ricca di notizie e curiosità tra le quali quella inerente alla Manifattura del Tabacco a Rovigno, fonte di guadagno ed emancipazione per le donne sotto l'impero e nell'esodo. Il capitolo su Fiume è improntato sulla presa della città (1919-1920) da parte di Gabriele d'Annunzio ed i suoi legionari, per reclamarne l'annessione all'Italia, con l'analisi dell'istituzione della Reggenza del Carnaro, gli avvenimenti storico-politici, e soprattutto gli aspetti innovativi, libertari ed artistici. Infine Trieste, città cosmopolita di confine, merita un approfondimento per comprendere la sua storia complessa: dallo scoppio della I guerra mondiale, al Territorio Libero di Trieste mai realizzato; dal periodo 1945-1948, quando ha rappresentato l'Italia nel momento più difficile del '900, all'esodo da Muggia dove, nel 1954 a seguito del Memorandum di Londra, circa metà del territorio comunale venne ceduto alla Jugoslavia.‎

‎Vanagolli Gianfranco‎

‎Napoleone all'Isola d'Elba. Nel diario del «mercante d'olio» spia del console di Francia a Livorno (30 novembre 1814-2 marzo 1815)‎

‎br. Sovrano dell'Elba, Napoleone fu il soggetto promotore di una rete di intelligence attiva in molti stati europei e l'oggetto dell'attenzione di un nugolo di informatori sull'isola che comunicavano direttamente o indirettamente con altrettanti referenti esterni. Di questi, il più attrezzato fu un ex ufficiale lucchese che, facendosi passare per mercante d'olio, riferì per tre mesi al console del Regno di Francia a Livorno quanto poteva osservare in ogni ambiente in cui riusciva a inserirsi. In particolare, ragguagliò puntualmente sui contatti segreti tra Napoleone e un aristocratico lombardo emissario di un gruppo di patrioti incaricato di convincerlo a mettersi a capo del riscatto italiano. I suoi rapporti, inviati pressoché quotidianamente, si riportano, commentati, in questo lavoro, che viene ad occupare un posto di rilievo nel panorama della produzione storica sul grande còrso in una fase cruciale della sua parabola umana e politica.‎

‎Ingarao Giulia‎

‎Leonora Carrington. Un viaggio nel Novecento. Dal sogno surrealista alla magia del Messico‎

‎br. Leonora Carrington (1917-2011) fa parte del gruppo di artisti che durante la Seconda guerra mondiale lascia l'Europa per l'America. Breton le aveva attribuito due doni che riteneva inestimabili: "l'illuminismo della lucida follia" e "la sublime potenza della concezione solitaria"; per Max Ernst era la Sposa del Vento, "colei che si riscalda con la sua vita intensa, col suo mistero e la sua poesia". L'arrivo in Messico nei primi anni Quaranta, dopo una giovinezza tormentata e ribelle, segna l'inizio di una ricerca artistica straordinariamente sofisticata che poteva solo intuirsi nei suoi esordi all'interno dell'avanguardia surrealista. La cultura messicana conferisce nuova linfa vitale al suo immaginario, dando vita a una mitografia fantastica nella quale si mischiano, in creazioni originali e raffinatissime, la profonda conoscenza del Rinascimento italiano, le figure ibride del Surrealismo e l'interesse per l'esoterismo e l'alchimia. Il libro coniuga l'analisi approfondita della produzione artistica con la ricostruzione della vicenda biografica: la fuga dall'alta società inglese, l'amour-fou con Max Ernst e la permanenza in Francia fino allo scoppio della guerra, l'abisso della follia e il manicomio, l'arrivo a New York e, infine, l'approdo in Messico. Uno studio lucido e coinvolgente che attraversa le tappe fondamentali della vita di Leonora Carrington collocandone il percorso artistico nella più ampia cornice del Novecento. L'analisi delle opere e dei diversi contesti culturali, che fanno da sfondo agli eventi documentati, è arricchita dal confronto con l'Artista che l'Autrice ha conosciuto e frequentato a Città del Messico nei suoi ultimi anni di vita.‎

‎Ciusa Maria Elvira‎

‎Grazia Deledda. Vita culturale e familiare nella Roma nel primo Novecento‎

‎ril.‎

‎Néret G. (cur.); Néret X. (cur.)‎

‎Henri Matisse. Cut-outs. Drawing with scissors‎

‎ill., ril. Verso la fine della sua monumentale carriera di pittore, scultore e incisore, Matisse, ormai anziano e malato, non riusciva a stare in piedi e a usare il pennello a lungo. In questa ultima fase della sua vita - aveva quasi 80 anni-sviluppò una tecnica di "incisione nel colore", che consisteva nel realizzare ritagli di carta in colori brillanti. Nonostante le loro semplicità fosse stata liquidata da molti critici come la follia di un uomo anziano, questi gouaches decoupées (ritagli di carta colorata a gouache) rappresentavano una rivoluzione nell'arte moderna, un supporto completamente nuovo che reinventava l'annoso conflitto tra colore e linea. Questa edizione offre un contesto storico dettagliato alle carte ritagliate di Matisse, risalendo alle loro radici nel viaggio a Tahiti nel 1930 e ripercorrendone l'evoluzione fino agli ultimi anni a Nizza. Il volume include molte fotografie di Matisse, alcune rare immagini a colori, di Henri Cartier-Bresson, Brassaï, e del regista Murnau, oltre a testi di Matisse, Picasso, dell'editore E. Tériade, dei poeti Louis Aragon, Henri Michaux, e Pierre Reverdy, e del genero di Matisse, Georges Duthuit. Nella loro ingannevole semplicità, le carte ritagliate sono caratterizzate da una qualità scultorea e una precoce astrazione minimalista destinate a influenzare profondamente generazioni di artisti futuri. Vivaci, colorate e spesso di grande formato, queste opere sono i veri pilastri dell'arte del XX secolo, audaci e innovative da ammirare oggi come lo erano ai tempi di Matisse.‎

‎Marconi Diego‎

‎Il mestiere di pensare‎

‎br. La filosofia è ormai un'attività praticata non da pochi saggi, ma da molte migliaia di professionisti in tutto il mondo. Come sempre avviene, la professionalizzazione ha portato con sé un'intensa specializzazione. Una prima conseguenza è che una buona parte di ciò che i filosofi scrivono è comprensibile a pochi. Una seconda conseguenza è che - come avviene nelle scienze naturali e in matematica, ma anche nelle scienze sociali - molti filosofi sembrano occuparsi di problemi minuti e questioni di dettaglio, del tutto interne a programmi di ricerca di cui il pubblico colto ha solo un'idea approssimativa. Ciò significa che la filosofia ha rinunciato a provare a rispondere alle Grandi Domande che, almeno in un'immagine molto diffusa, hanno costituito in passato la sua ragion d'essere? E ha inoltre rinunciato a rivolgersi alla generalità degli esseri umani, come sembra proprio della sua specifica vocazione? Lo specialismo e il tecnicismo non sono forse in contraddizione con la natura stessa della filosofia? In questo libro, un convinto sostenitore del professionismo filosofico prova a difenderne le motivazioni pur senza minimizzarne i rischi, e proponendo anche alcuni parziali rimedi.‎

‎Montemagno Gabriello‎

‎L'uomo che inventò i Beati Paoli‎

‎br. I Beati Paoli sono stati un fenomeno sociale prima che culturale: un prodotto letterario diventato la verità in cui un popolo identificava la propria storia. "L'uomo che invento i Beati Paoli" è la monografia (rielaborata e ampliata da un volume precedente) su Luigi Natoli detto William Galt, il fautore di tale impresa. La vita di un uomo che lavorò a 31 romanzi e 330 racconti storici, a una quindicina di testi teatrali, più poesie, saggi storici e critici; le finalità pedagogico-politiche di un idealista democratico e mazziniano; le fonti e la genesi delle sue trame storiche; il successo popolare accompagnato dall'insensibilità della cultura alta; la riscoperta; l'espansione dell'opera nei mezzi di massa e nell'immaginario comune.‎

‎Morone Antonio M.‎

‎L'ultima colonia. Come l'Italia è tornata in Africa 1950-1960‎

‎br. Il colonialismo italiano terminò ufficialmente con la sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale, ma nel 1950 la nuova Italia democratica ritornò nella più periferica delle ex colonie a guidare l'Amministrazione fiduciaria italiana della Somalia per conto delle Nazioni Unite. La rinnovata presenza in Africa fu l'unica decolonizzazione italiana che venne intesa da parte dell'ex madrepatria come una sorta di prova di recupero: l'esperimento di un colonialismo democratico orientato alla collaborazione piuttosto che al dominio nascondeva però una serie di intrinseche contraddizioni. Nel serrato confronto fra l'amministrazione italiana e la Lega dei giovani somali, gli italiani dovettero dimostrare nei fatti di essere ritornati con l'intento di lavorare per l'indipendenza del paese e i 'giovani somali' furono chiamati a vincere al loro interno le tendenze più estremiste collegate all'Egitto di Nasser. L'indagine di Morone dimostra come l'indipendenza della Somalia nel 1960 se da un lato ha sancito l'inclusione dei somali nella gestione del potere attraverso le elezioni politiche, dall'altro non ha superato il clan quale vecchio elemento dell'amministrazione coloniale e nuovo strumento di mobilitazione politica. Ma, soprattutto, la capacità dell'Italia di elaborare soluzioni politiche e istituzionali durevoli per il futuro Stato somalo fu nel complesso insufficiente, non avendo gli strumenti sofisticati e adeguati per esercitare quell'influenza pervasiva in forma indiretta...‎

‎Lomartire Carlo Maria‎

‎La prima trattativa Stato-mafia. Lucky Luciano e gli Stati Uniti 1942-1946‎

‎br. Durante il Secondo conflitto mondiale, nelle settimane successive all'entrata in guerra degli Stati Uniti, decine di mercantili in partenza dal porto di New York diretti in Europa per rifornire gli Alleati vennero affondate da sommergibili tedeschi e italiani durante la traversata dell'Atlantico. Il Nis, l'intelligence della Marina, accertò che il nemico era informato da lavoratori del porto e si rivolse al sindacato degli scaricatori, controllato dalla mafia, per bloccare il flusso di informazioni. È l'inizio di una collaborazione tra i servizi segreti americani e Charles "Lucky" Luciano, al secolo Salvatore Lucania, in carcere dal '36 ma ancora il boss dei boss della costa orientale. Un'"alleanza perversa" che bloccò il sabotaggio nel porto di New York e poi proseguì nell'organizzazione dell'"operazione Husky", favorendo lo sbarco americano in Sicilia. Sulla base di documenti ufficiali, questo libro ricostruisce la vicenda delle trattative tra Stato e mafia durante la Seconda guerra mondiale, da cui emerge un ritratto a tutto tondo di Lucky Luciano, dall'infanzia tra le gang di New York sino all'estradizione dagli Stati Uniti in Italia, dove, grazie alla collaborazione dei fedelissimi Vito Genovese e Calogero Vizzini, cominciò una nuova fase della sua carriera criminale.‎

‎Kojève Alexandre; Frigo G. F. (cur.); Queneau R. (cur.)‎

‎Introduzione alla lettura di Hegel - Lezioni sulla «Fenomenologia dello Spirito» tenute dal 1933 al 1939 all' Ecole Pratique des Hautes Etudes raccolte e...‎

‎brossura‎

‎Herrera Hayden; Nadotti M. (cur.)‎

‎Frida. Una biografia di Frida Kahlo‎

‎ill., br. Alla fine degli anni Novanta, New York è tappezzata di manifesti che raffigurano i quadri di Frida Kahlo. Un suo autoritratto viene venduto da Sotheby's per oltre un milione e mezzo di dollari. A Hollywood si girano film sulla sua vita e i giornali di tutto il mondo la chiamano "la grande Frida" o "la regina di New York". Come se non bastasse, anche il mondo del glamour ne va pazzo: vengono stampate magliette, cartoline, poster con la sua immagine, abiti e gioielli che ne ricalcano lo stile. Ma chi era veramente Frida Kahlo e perché si parla ancora così tanto di lei? Nata nel 1910 a Coyoacan, in Messico, Frida sembra un personaggio uscito dalla penna di Gabriel García Márquez: piccola, fiera, sopravvissuta alla poliomielite a sei anni e a un brutto incidente stradale a diciotto che la lascerà invalida, con tremendi dolori alla schiena che la perseguiteranno fino alla morte. Nella vita privata e nella produzione artistica, Frida è combattuta tra due anime: il candore, da un lato, e la ferocia, dall'altro; la poeticità della natura contro la morte del corpo. La vita di Frida è un viaggio che affonda nella pittura tradizionale dell'800, nei retablos messicani, in Bosch e Bruegel, ma che subisce prepotentemente il fascino degli uomini più potenti del suo secolo: come il muralista Diego Rivera (marito fedifrago che le rimarrà accanto fino alla fine) o Trockij (di cui diverrà l'amante) o Pablo Picasso...‎

‎Lattarulo Alessandro‎

‎Stato e religione. Gli approdi della secolarizzazione in Böckenförde e Habermas‎

‎brossura Qual è il rapporto tra Stato e Religione nelle democrazie contemporanee? È possibile un incontro tra le istanze delle fede e quelle della laicità? Sono, questi, nodi centrali nella vita politica e di governo che trovano ampia trattazione nelle opere di due pensatori prestigiosi come Böckenförde e Habermas. In questo saggio, l'autore mette a confronto le due eminenti voci del pensiero filosofico e politico del Novecento nella prospettiva dell'elaborazione e della definizione di nuove configurazioni di governo (e, in senso più ampio, del politico) di cui è laboratorio la stessa Unione Europea. Due interpretazioni che si stagliano sullo sfondo polemico di un confronto/scontro intorno alle prospettive future di integrazione dei popoli e delle culture cui tendono i nuovi assetti economici, politici, sociali, globali e planetari. La laicità è, in tale contesto di emergenza di nuove forme del politico, non un "valore" quanto, piuttosto, una "strategia" di continua interrogazione utile a far salve le differenze e a detonare le potenzialità conflittuali di cui le nuove condizioni del convivere sono portatrici.‎

‎Sorge Paola‎

‎A tavola con D'Annunzio‎

‎brossura Il volume "A tavola con D'Annunzio", è promosso dalla "Fondazione Vittoriale degli Italiani" e realizzato da Paola Sorge. Attraverso dichiarazioni di testimoni oculari, note personali inedite del Poeta, lettere e brani di romanzi, il libro svela un sorprendente D'Annunzio gourmet che, in ogni fase della sua esistenza, esalta il cibo da lui considerato, anzitutto, veicolo di memorie legate al suo Abruzzo.‎

‎D'Angelo Paolo‎

‎Filosofia del paesaggio‎

‎br. Cento anni fa Georg Simmel intitolava "Filosofia del paesaggio" un suo saggio famoso. Oggi, però, il discorso sul paesaggio sembra migrato verso altre discipline, come l'architettura o l'ecologia. Questo libro vuole riaffermare che il paesaggio è un oggetto precipuo della riflessione filosofica, perché non può essere compreso e salvaguardato se ci si rifiuta di prendere in considerazione la sua dimensione estetica. Si tratta dunque di ripercorrere la ricca riflessione filosofica sul paesaggio che si è sviluppata nel corso del Novecento, e di qui muovere a comprendere le sfide che pone la situazione del nostro tempo: il rapporto tra paesaggio e arte, in particolare quello con il cinema e con l'arte ambientale; il confronto critico con l'estetica ambientale e i suoi tentativi di dissolvere il paesaggio nell'ambiente; i diversi orientamenti dell'estetica e dell'ecologia. Ma si tratta anche di capire quale idea del paesaggio stia dietro gli interventi che su di esso si attuano, e in particolare quali concezioni fondano le politiche di tutela e riqualificazione, nella convinzione che il modo in cui ci rappresentiamo il paesaggio risulta decisivo per il modo in cui lo abitiamo.‎

‎Giacomelli Marco Enrico‎

‎Un filosofo tra patafisica e surrealismo. René Daumal dal Grand Jeu all'induismo‎

‎br.‎

‎Pifferi Enzo‎

‎Giuseppe Terragni, architetto razionalista‎

‎ill.‎

‎Di Giovanni Alberto‎

‎D'Annunzio e San Vito. Il trionfo della morte e le lettere a Barbarella‎

‎ill. Il volume è un lavoro per avvicinarsi a G.d'Annunzio e al "Trionfo della morte", per riscoprire la grande passione amorosa per Barbarella e il fascino su di lui esercitato dalla natura, dalla gente, dalle magiche atmosfere dei luoghi di S.Vito.‎

‎Magris Claudio; Marin Biagio; Sanson R. (cur.)‎

‎Ti devo tanto di ciò che sono. Carteggio con Biagio Marin. Nuova ediz.‎

‎br. Faceva ancora il liceo Claudio Magris quando nella Trieste degli anni Cinquanta conobbe Biagio Marin, figura leggendaria di intellettuale e soprattutto poeta luminoso, ammirato dai critici seppure ancora lontano dalla fama nazionale che sentiva di meritare. II quasi mezzo secolo di età che li separava non impedì lo sbocciare di un'amicizia febbrile, coltivata per quasi trent'anni attraverso incontri e, sempre più frequentemente, lettere. Questi scambi mostrano un rapporto fra allievo e maestro fatto di stima e ammirazione: Marin aveva perso in guerra il figlio Falco, e riversò il suo affetto di padre su Magris, «figlio d'anima»; Magris trovò in Marin il suo modello di libertà. II carteggio rivela un affetto fortissimo, ma testimonia senza pudori anche di scontri, asprezze e incomprensioni: Marin vorrebbe Magris suo erede esclusivo, pur sapendo che sarà impossibile, e soprattutto gli chiede di aiutarlo a conquistare quel riconoscimento che ancora pare sfuggirgli; Magris, in particolare negli anni della sua formazione e della crescita intellettuale, gli chiede spesso consiglio e conforto, ma non esita a replicare l'eterno dramma del conflitto con il padre quando avverte il peso della personalità e della irruenza di un uomo non a caso chiamato in famiglia «fronte di tempesta». Attraverso pagine ricche di forza e di umanità, "Ti devo tanto di ciò che sono" disegna così l'inedita autobiografia di due grandi scrittori, l'uno espressione del Diciannovesimo secolo «voce di una generazione maturatasi prima della Grande Guerra, esperta delle crisi ma non incrinata da esse», nelle parole di Magris), l'altro proiettato nelle nevrosi e nelle inquietudini del Novecento.‎

‎Fanizza Nicola‎

‎Araldo di Crollalanza. Un ministro all'ombra del duce‎

‎ill. La vita e le opere di una figura importante della storia d'Italia. Sulla scorta di documenti inediti, la ricerca si sofferma sulla formazione culturale e politica di Araldo di Crollalanza, a partire dal noviziato come redattore e giornalista presso l'editrice Humanitas. Pagine dense che ricostruiscono snodi rilevanti: dalla partecipazione alla Grande Guerra all'ascesa nel Partito nazionale fascista; dall'esperienza come podestà di Bari all'azione di governo quale ministro dei Lavori Pubblici prima e poi come presidente dell'Opera nazionale combattenti; infine, alla sua adesione alla Repubblica sociale italiana. Attivissimo organizzatore, fu un fedele esecutore delle direttive di Mussolini. Negli anni del secondo dopoguerra, fu prima consigliere comunale di Bari e poi senatore della Repubblica. Questo lavoro contribuisce a mettere in discussione i luoghi comuni su questa personalità e permette di giungere a una visione più articolata e informata del suo agire politico. Il lavoro, inoltre, è arricchito da un interessante carteggio inedito con Gabriele d'Annunzio.‎

‎Casadei Alberto; Battistini A. (cur.)‎

‎Storia della letteratura italiana. Vol. 6: Il Novecento‎

‎br. Il volume è dedicato alla ricca stagione che la letteratura italiana ha vissuto dall'inizio del Novecento fino alle soglie del Duemila. Tra sperimentalismi, cultura della tradizione e nuove forme letterarie della civiltà di massa e della globalizzazione, sono delineati i caratteri generali del periodo, dando opportuno risalto agli autori di maggior spicco sino agli anni Sessanta, ma segnalando anche i valori ormai accertati del periodo successivo.‎

‎Bronzini G. Battista‎

‎L'universo contadino e l'immaginario poetico di Rocco Scotellaro‎

‎ill.‎

‎Toscani Chiara‎

‎Mies van der Rohe‎

‎brossura Credo che l'architettura non ha niente a che vedere con l'invenzione di forme inedite, né con il gusto personale. l'architettura è per me un'arte oggettiva che nasce dallo spirito del tempo.‎

‎Goglio Federico‎

‎Danzando nel cratere del vulcano. L'universo eroico di Yukio Mishima‎

‎br. Yukio Mishima si è ucciso eseguendo il terribile rito del seppuku, dopo essersi legato attorno alla testa un hachimaki che recava la scritta "Servire la Nazione per Sette Vite", quattro ideogrammi che definiscono un preciso ideale. Questo libro, accurato lavoro di ricerca e analisi, offre una chiave di lettura nuova, inedita su Yukio Mishima, perché a raccontare Mishima è una persona che ha scelto di incamminarsi su un percorso valoriale simile al suo, cercando di condividere l'universo a volte decadente, a volte eroico che lui ha dipinto, per esempio mettendo alla prova le proprie capacità espressive e misurandosi con il peso dell'acciaio attraverso le rigide regole della scherma giapponese. Il valore aggiunto di questo approccio è la capacità di interpretazione e di immedesimazione, il tentativo di raggiungere una sintonia sufficiente a comprendere in che modo, oggi, quei valori cui Mishima si è ispirato possono rapportarsi con la società contemporanea dell'immagine, dei social network, della realtà virtuale.‎

‎Nigro S. S. (cur.)‎

‎Leonardo Sciascia scrittore editore ovvero La felicità di far libri‎

‎ril. "Dopo sedici anni tornano in libreria, con il corredo di nuovi documenti, le istantanee critiche di Leonardo Sciascia editore in casa Sellerio: un libro di cronachette per bandelle, così esigue e così complete, oltre che di perentoria originalità, che convertono la forma inventiva e libera del saggio nei moduli strofici di essenziali biografie di libri o nella levità di racconti amabilmente eruditi. Sciascia ha reinventato gli spazi e la pratica del lavoro editoriale. Della costrizione esercitata dalla ristrettezza della pagina e dalla imprescindibile speditezza, ha fatto, senza forzature e senza sofferenze, le occasioni per una scrittura asciuttamente prensile e di grande estro nelle sue inconfondibili svoltature ritmiche. Un ritratto inedito di Sciascia editore si consegna quindi in questo libro, che i quadratini di copertina e le note editoriali dello scrittore raccoglie e distende come conversazione pubblica e privata insieme. Come nervatura di una biografia letteraria; se non di un'autobiografia disseminata nei libri che fecero la felicità di Sciascia lettore ed editore, e ricomposta in Catalogo e Biblioteca. Il fascino lento e la leggerezza strepitosa dell'erudizione seducono; e il lettore impegnano su «fatti diversi di storia letteraria e civile». In un altro modo può essere letto il libro. Come il racconto, per capitoli più o meno minimi, della storia di un'impresa editoriale inventata dalla letteratura di Sciascia, e che ora celebra se stessa nell'occasione congiunta del trentennale della morte dello scrittore e del cinquantesimo anniversario della casa editrice." (Salvatore Silvano Nigro)‎

‎Innocente Davide‎

‎Idee per una visione integrale. Breve introduzione al pensiero di Ken Wilber‎

‎br. Il volume ha lo scopo, in modo breve e agevole, ma toccando l'intero spettro dei temi trattati dalla sua speculazione, di introdurre al pensiero del filosofo americano Ken Wilber, divenuto celebre per aver elaborato la visione integrale. Tale teoria individua le leggi di sviluppo della coscienza individuale, della società, della cultura e non solo. Il suo pensiero riesce a combinare e sinterizzare in modo armonico e convincente le conquiste della scienza, le consapevolezze delle differenti tradizioni mistiche insieme alle scoperte della psicologia occidentale. La sua teoria evolutiva è stata la prima nella storia a comprendere l'intero spettro della coscienza, dalle fasi perinatali a quelle dell'illuminazione spirituale.‎

‎Braidotti Rosi‎

‎Il postumano. La vita oltre l'individuo, oltre la specie, oltre la morte‎

‎br. La nostra seconda vita negli universi digitali, il cibo geneticamente modificato, le protesi di nuova generazione, le tecnologie riproduttive sono gli aspetti ormai familiari di una condizione postumana. Tutto questo ha cancellato le frontiere tra ciò che è umano e ciò che non lo è, rivelando le fondamenta non naturalistiche dell'umanità contemporanea. Sul piano della teoria politica e filosofica, urge adeguare le categorie di comprensione delle identità individuali e dei fenomeni sociali a partire da questo salto. Sul piano dell'analisi, dopo aver constatato la fine dell'umanesimo, occorre vedere in questa trasformazione le insidie di una colonizzazione della vita nel suo complesso da parte dei mercati e della logica del profitto. Serve dunque aggiornare la teoria ai cambiamenti in atto, senza rimpianti per un'umanità ormai perduta e cogliendo le opportunità offerte dalle forme di neoumanesimo che scaturiscono dagli studi di genere, postcoloniali e dai movimenti ambientali.‎

‎Bricco Paolo‎

‎Cassa Depositi e Prestiti. Storia di un capitale dinamico e paziente. Da 170 anni‎

‎br. Cassa Depositi e Prestiti è un'istituzione strettamente legata alla storia del nostro Paese. Ripercorrendone l'operato dalla fondazione a oggi vediamo scorrere le vicende degli ultimi 170 anni: l'unificazione, le grandi trasformazioni economiche di fine Ottocento, la modernizzazione industriale dei primi del Novecento e gli effetti della Prima guerra mondiale, la crisi degli anni Trenta e le politiche per il Mezzogiorno del secondo dopoguerra. In tutti questi passaggi cruciali, Cassa Depositi e Prestiti, con la sua funzione strategica di raccolta e reinvestimento del risparmio postale, è stata per l'Italia una vera e propria infrastruttura finanziaria. Oggi, a 170 anni dalla sua fondazione e dopo essere divenuta una Società per azioni, CDP si conferma un'istituzione chiave per lo sviluppo delle infrastrutture, delle società strategiche e del sistema economico?industriale dell'Italia, promuovendo l'economia nazionale e mantenendo inoltre un ruolo attivo sullo scenario globale.‎

‎Hopkirk Peter‎

‎Sulle tracce di Kim. Il grande gioco nell'India di Kipling‎

‎br. Questo libro è per tutti gli amanti di Kim, il capolavoro con cui Ruyard Kipling celebrò la vita del subcontinente indiano, il "fardello dell'uomo bianco" imperiale e inglese, il duello fra la Corona e lo Zar nel "Grande Gioco", nome reso celebre proprio da lui, per il controllo dell'Asia centrale. Affascinato sin dall'adolescenza da questo strano racconto di un ragazzino orfano e del suo reclutamento nell'Indian Secret Service, Peter Hopkirk ripercorre le tracce di Kim nell'India di Kipling per vedere quanto di esse rimanga e dove portino. Rispetto a un eroe di finzione si tratterebbe di una ricerca vana, ma Kim è molto più di un romanzo inventato, perché fu ispirato da figure e luoghi reali che rendono impercettibile il confine fra verità e immaginazione. Libro di viaggi e insieme detective story letteraria, il libro di Hopkirk riporta alla luce le ombre di un passato pieno di intrighi e di colpi di scena, combina una sorprendente erudizione con una qualità di narratore, e ci consegna un'immagine indimenticabile dell'India di ieri, dell'India di sempre.‎

‎Mesnard Jean; Romeo M. V. (cur.); Romeo M. V. (cur.)‎

‎Sui «Pensieri» di Pascal‎

‎br. Questo libro è un classico per gli specialisti di Pascal e del XVII secolo. Nelle dense pagine di quest'opera, Jean Mesnard offre una lettura dei Pensieri destinata a rimanere di riferimento, come strumento capace di perlustrare la ricchezza e la complessità - lungamente sottovalutate - dei famosi frammenti pascaliani. Così l'illustre studioso francese ci guida in un'avvincente 'avventura pascaliana', esaminando nella prima parte il contesto storico-culturale in cui sorge e si sviluppa il suo disegno apologetico, nella seconda parte più propriamente l'importante problema della 'dialettica' dei frammenti pascaliani, e nella terza parte il significato dei Pensieri, quindi i temi dominanti: l'ironia, il tragico, la mistica. In appendice è riportata una analitica sezione sulla collocazione dei Pensieri all'interno dell'opera di Pascal, sulle diverse edizioni e sulle varianti. Una ricostruzione compiuta con rigoroso metodo critico: affermare il primato del testo rispetto agli arbìtri di non pochi editori e critici che, nel corso dei secoli, hanno arrecato confusione e danni nell'ordinare e nell'interpretare le carte di Pascal.‎

‎Todorov Tzvetan‎

‎Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro. Saggi 1938-2008‎

‎br. Il volume raccoglie i saggi più significativi scritti da Tzvetan Todorov nell'arco degli ultimi venticinque anni. È la summa di un intellettuale di enorme prestigio e autorevolezza, che affronta i temi centrali della sua opera. Giovane e brillante studioso approdato nel 1960 a Parigi dalla Bulgaria sovietica, Todorov si è subito affermato come teorico della letteratura, usando gli strumenti dello strutturalismo e della semiotica. Ha poi dedicato saggi fondamentali alla scoperta dell'America e al rapporto-scontro con l'Altro. La sua riflessione si è poi concentrata sul rapporto tra l'etica e la storia nell'era dei totalitarismi. Negli ultimi anni, ha condotto una lucida riflessione politica sul ruolo e sul futuro dell'Europa tra globalizzazione e migrazioni; e al tempo stesso ha continuato a occuparsi dei capolavori della letteratura e dei loro autori. Attraverso un itinerario personale che illumina gli oggetti della sua riflessione (da Aron a Goethe, da Primo Levi a Mozart, da Stendhal a Beckett, passando per uno "Stalin visto da vicino" e una riflessione su "Artisti e dittatori"), Todorov traccia un affascinante autoritratto. Facendoci incontrare i libri e gli autori che si nascondono dietro di essi, "Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro" ci trasmette la saggezza di un umanesimo segnato dall'incontro con il male, che tuttavia evita rassegnazione e pessimismo.‎

‎Goglia L. (cur.); Moro R. (cur.); Nuti L. (cur.)‎

‎Guerra e pace nell'Italia del Novecento. Politica estera, cultura politica e correnti dell'opinione pubblica‎

‎br. Nell'età contemporanea, era delle "guerre totali", il problema guerra-pace presenta caratteri profondamente diversi rispetto al passato. Nel XX secolo la guerra e la pace non sono più solo componenti fondamentali della politica estera di stati e nazioni, né tanto meno elementi "naturali" della vita delle società umane, ma divengono oggetto di ideologie e movimenti di massa legati ad ideali assoluti quali il bellicismo e il pacifismo. Questo volume affronta la storia di tali ideologie nel nostro paese con uno sguardo temporale ampio, esteso a tutto il Novecento.‎

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