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Montini Trotti Davide
Gli animali hanno diritti
brossura Ne "L'éthique animale", Jean-Baptiste Jeangène Vilmer si chiedeva: "Gli animali hanno dei diritti? Abbiamo dei doveri verso di essi? Se sì, quali? Se no, perché?". A questi interrogativi risponde nel presente libro il magistrato Davide Montini Trotti, che a lungo si è battuto per il riconoscimento dei diritti degli animali e della loro considerazione quali esseri senzienti meritevoli di rispetto e di tutela. Nelle sue acute e ponderate riflessioni, Davide Montini Trotti sostiene che, non potendo gli animali esercitare direttamente i loro diritti, è l'uomo che non può sottrarsi al dovere di osservare e di far osservare norme di comportamento, imperniate sulla tutela e sul rispetto degli animali, da introdursi in ogni ordinamento. Spaziando dal diritto ad altre discipline, "Gli animali hanno diritti" si inserisce dunque nell'alveo delle analisi di Regan e di Singer e costituisce uno strumento di studio indispensabile che fornisce un'approfondita e rigorosa esegesi delle norme interne, comunitarie e internazionali sui diritti degli animali.
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Imbasciati Antonio
Una vita «con» la psicoanalisi. La costruzione del cervello e il futuro dell'umanità
brossura Con questo ultimo testo, l'autore intende lasciare un testamento scientifico in una prospettiva antropologica, con la trattazione dei temi più significativi della psicologia clinica perinatale sviluppati nella sua Scuola negli ultimi lustri: la prevenzione per la salute mentale, per bambini che possano diventare genitori capaci di allevare adeguatamente i propri figli e questi, a loro volta, le generazioni future. Gli argomenti sono trattati integrando le neuroscienze con la psicoanalisi e la psicologia sperimentale per descrivere come si origina e si sviluppa il bodybrainmind, dal concepimento all'età adulta, in una evoluzione della genitorialità che prelude a una transgenerazionalità dalla quale dipende il futuro dell'umanità e della civiltà.
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Badiou Alain; Leoni F. (cur.); Lippi S. (cur.)
Il sesso, l'amore
br. Non esiste rapporto sessuale, ha sentenziato Lacan. Il maschile e il femminile sono destinati a non incontrarsi mai. Esiste però l'amore, gli risponde Alain Badiou. Alain Badiou avrebbe dovuto tenere una lezione magistrale a Milano, invitato dall'Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata fondato da Massimo Recalcati. Ne ha preparato il testo, che ha inviato agli organizzatori dell'incontro, ma non ha potuto recarsi all'appuntamento milanese. Questo libro raccoglie la conferenza di Badiou e le riflessioni che un gruppo di filosofi e psicoanalisti dell'Istituto hanno elaborato a partire da essa. Ne viene una sorta di dossier a doppia entrata. Da un lato queste pagine ripercorrono per la prima volta con sistematicità la lettura che Badiou dà di Lacan, uno dei suoi maestri più amati e più costantemente presenti. Dall'altro esplorano in maniera originale e persino ottimistica il rovescio di quella che spesso suona come una pura e semplice impossibilità. Non esiste rapporto sessuale, ma l'amore è ciò che si può fare proprio a partire da un incontro mancato. Testi di: Giovanni Bottiroli, Federico Leoni, Silvia Lippi, Franco Lolli, Massimo Recalcati, Enrico Redaelli.
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Laplanche Jean; Luchetti A. (cur.)
Tra seduzione e ispirazione: l'uomo (1992-1999)
br. Perché reintrodurre il vecchio termine di ispirazione, che risale al romanticismo tedesco? Perché "il suo soggetto non è 'il' soggetto, ma l'altro: proprio come per la seduzione, la persecuzione, la rivelazione. In risonanza con l'altro adulto originario, questo altro, in momenti privilegiati, riapre la ferita dell'inatteso, dell'enigma. Un'apertura che l'analisi talvolta mantiene - è precisamente questo il suo marchio d'origine, il suo marchio ad opera dell'origine - e che può essere trasportata al di fuori, verso altri campi di alterità e di ispirazione. È quello che bisogna appunto denominare transfert di transfert". Il volume comprende lavori scritti tra il 1992 e il 1999, molti dei quali davvero ispirati e spesso controcorrente, originali e sempre chiarificatori, non solo rispetto alle forze in gioco nel conflitto psichico, all'inconscio sessuale che è caratteristica dell'essere umano, alla pulsione di morte, agli scopi della cura psicoanalitica, ma anche relativamente al posto della psicoanalisi nella comunità scientifica, alla sua posizione antiermeneutica, tra miti e teorie.
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Badiou Alain; Roudinesco Élisabeth; Napoli D. (cur.)
Jacques Lacan, passato presente. Un dialogo
br. Alain Badiou ed Élisabeth Roudinesco, due intellettuali profondamente differenti per formazione e per il modo di interpretare il loro ruolo, dialogano in questo volume sull'importanza che Lacan ha avuto nel loro percorso filosofico, esistenziale e politico. Riflettendo ciascuno sul "proprio" Lacan, da un lato gli autori si trovano a commentare l'influenza che questo "maestro socratico" ha esercitato sulla cultura - soprattutto francese, ma non solo - degli ultimi cinquant'anni, dall'altro ritrovano nella riflessione lacaniana gli strumenti per immergersi nel presente ed esplorare le relazioni tra rivoluzione politica e rivoluzione del soggetto.
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Brancacci A. (cur.)
Musica e parola da Platone a Adorno
br. Il problema del rapporto tra musica e parola e tra parola e suono è una questione fondamentale per tutte le discipline che si occupano della musica: la filosofia della musica, l'estetica musicale, la letteratura musicale, la trattatistica musicale, la storia della musica. In termini moderni, tale problema ha assunto il nome, e conseguentemente le categorie, del rapporto tra linguaggio verbale e ciò che solo in tempi molto vicini al nostro si è chiamato linguaggio musicale: rapporto che è apparso di prossimità, di distanza, di contrasto, di fusione, di dissociazione, di imitazione, ma anche segnato da un dislivello costitutivo tra i due ambiti, e da differenze di principio. Nel corso dei secoli, dall'Antichità classica ai tempi moderni, il rapporto tra parola, musica e suono non ha cessato di configurarsi come problematico, tale da generare ancora altri problemi correlati e altri binomi obbligati. La riflessione che ne è scaturita ha contribuito a conferire uno slancio estremo allo stesso quesito relativo al senso della musica, quesito dibattuto con eguale intensità dalla filosofia quanto dalla poetica musicale. La posizione di tale problema ha determinato la questione, strettamente connessa, della valutazione estetica di quella che noi moderni abbiamo chiamato a volte "musica pura": questione anch'essa affascinante per le diverse significazioni di cui la musica strumentale è stata considerata portatrice. I saggi compresi in questo volume fissano l'attenzione su alcuni tempi forti di tale complesso dibattito, trattando, in particolare, di Platone, il medio evo, Dante, Marsilio Ficino, il Seicento, Rousseau, Kant, il Romanticismo musicale, Adorno.
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Maraini Dacia; Fedi B. (cur.); Corsini M. (cur.)
L'errore antropocentrico. Uomo-natura-altri viventi. Con un'intervista a Dacia Maraini
br. Eretto a padrone e signore di tutti gli altri viventi, l'uomo considera oggi gli animali non umani quali oggetti a propria disposizione, nella più barbara ottica specista e antropocentrica. Ma quale humus culturale ha determinato l'orrore in cui le specie non umane sono costrette a vivere? Qual è la reale condizione che sono costrette a subire? Ed è davvero immodificabile? Attraverso il confronto tra specialisti, diversi per formazione e impostazione, questa raccolta vuole essere un proficuo contributo rivolto sia al mondo della scuola e dell'università, sia a tutti coloro che ritengono inaccettabile questo stato di cose, e intende problematizzare il rapporto uomo-animali non umani, fornendo elementi di riflessione che possano indurre a ridimensionare la follia antropocentrica.
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Sartre Jean-Paul; Lévy Benny; Russo M. (cur.)
La speranza oggi
br. In queste interviste, condotte dal segretario personale Benny Lévy, Sartre ripercorre alcuni degli snodi critici del suo pensiero. Tra questi, il rapporto tra angoscia e speranza, il ripensamento critico della sinistra, l'avventura come compagno di strada del Partito Comunista, il rapporto tra fraternità e terrore presentato nella "Critica della ragione dialettica" e la possibilità di concepire un'etica esistenzialista. Si tratta di un testo che ha suscitato un vero e proprio scandalo tra gli amici e i colleghi di Sartre, alimentato dal fatto che venne pubblicato a poche settimane dalla sua morte. Le interviste dovevano costituire una prima bozza per una nuova morale, che Sartre aveva promesso fin dalle pagine finali de "L'essere e il nulla". Siamo nel 1980: per Sartre la sinistra è morta ed è necessario riscoprire il suo principio fondante, un principio che ora non è storico o dialettico, bensì morale, per poter, ancora una volta, avere speranza nei confronti del futuro.
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Fusaro Diego
Il cervello della passione. Marx e la critica del capitale
br. Dopo Marx idealista, Fusaro con questo volume prosegue la sua opera di rilettura critica del pensiero di Karl Marx. L'analisi del "Manifesto del partito comunista", secondo l'autore, può regalare ancora preziose intuizioni sulle traiettorie determinate dallo scenario economico dei nostri giorni e dal neoliberismo sfrenato da cui è contraddistinto. Dopo quasi un secolo di peripezie, il comunismo e, con lui, il suo teorico più autorevole sono tornati all'originario statuto di "spettri", anche se in un senso del tutto differente da quello originario: dalla caduta del muro di Berlino, infatti, il comunismo è spettro non perché, come nel 1848, deve ancora compiersi, ma perché non esiste più, nella misura in cui esso ha cessato di essere come realtà politica e come struttura sociale. Per questo motivo, riscoprire il messaggio filosofico di Marx attraverso alcune delle sue opere più importanti permette di ripensare e immaginare nuove alternative al "progetto incompiuto di modernità" del quale oggi siamo parte.
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Mora Francesco
Martin Heidegger. Pensare senza fondamenti
brossura Il pensiero di Martin Heidegger vuole prendere le distanze dalla tradizione filosofica che intende come storia della metafisica. Il risultato che ne consegue consiste in una demolizione di ogni fondamento a partire, in particolar modo, dal principio di ragione, momento fondante non solo della gnoseologia moderna ma anche, secondo Heidegger, della sua ontologia. Heidegger, che resta al centro del dibattito filosofico, sale alla ribalta dell'attenzione mediatica per gli aspetti della sua lunga e tormentata esistenza, che hanno diviso gli interpreti in difensori e pubblici ministeri soprattutto dopo la pubblicazione degli Schwarze Hefte. Questa ricerca non intende entrare nella querelle sull'antisemitismo heideggeriano, ma non cerca nemmeno di evitare il problema, indagando il rapporto che il filosofo ebbe con il mondo ebraico. L'ipotesi di lavoro che si è tenuta presente è stata quella di un'anarchia del pensiero heideggeriano, di una totale assenza di fondamento (Abgrund), rispetto ai principi della riflessione metafisica, anche in virtù della voce dei poeti.
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Lassègue Jean; Bondì A. (cur.)
Cassirer: dal trascendentale al semiotico
brossura Il saggio di Lassègue ruota attorno alla teoria della forma simbolica, punto nevralgico della filosofia di Ernst Cassirer (1874-1945). Finora gli studi hanno concepito le forme simboliche descritte da Cassirer (il linguaggio, il mito e la conoscenza scientifica) come categorie. Rovesciando quest'interpretazione, Lassègue mostra che le forme simboliche assomigliano piuttosto a principi generatori transcategoriali, di cui linguaggio, mito e conoscenza scientifica sono alcune esemplificazioni storico-epistemologiche.
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Vigorelli Amedeo
La «pazienza» di Giacomo Leopardi. Agire e patire: analisi del sistema dello Zibaldone
brossura
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Sferrazza Papa Ernesto C.
Modernità infinita. Saggio sul rapporto tra spazio e potere
br. Come si configura il rapporto tra lo spazio e il potere nell'epoca contemporanea? È possibile offrire una concettualizzazione dei processi di spazializzazione del politico e di politicizzazione dello spazio che organizzano il nostro mondo? La diagnosi postmoderna, che vede nella modernità un'epoca ormai superata, ha offerto una risposta eccessivamente affrettata a queste domande. Nella nostra epoca le logiche e le strutture spazio-politiche ereditate dalla modernità sembrano infatti radicalizzarsi precisamente in virtù della crisi che le attraversa. Da questo punto di vista la modernità non va pensata né come un affare del passato né come una presenza fantasmatica, bensì come un orizzonte di senso in continua tensione. Attraverso un confronto serrato con autori e teorie decisivi per comprendere le strutture del moderno e la loro persistenza, il saggio si propone di ricostruire la storia filosofica e di rintracciare simboli e sintomi di quella che potremmo definire "epoca ultramoderna".
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Marchis V. (cur.); Pozzi M. (cur.)
Nuovi incontri con la macchina. Scritti meta-scientifci
ill., br. I confronti avuti con numerosi giovani nel corso di Epistemologia della macchina, nella Scuola di Dottorato del Politecnico di Torino, da alcuni anni producono una serie di brevi libere "scritture" che potremmo definire "ai confini della realtà". I capitoli di questo libro sono il frutto di originali ed extravaganti elaborazioni realizzate da una quarantina di dottorandi che, pur provenendo dalle più disparate aree culturali (sempre afferenti alla cultura politecnica), hanno sperimentato l'avventura di valicare i confini delle proprie discipline. Parlare di fanta-scienza sarebbe inopportuno, perché invece è proprio l'immaginazione, a volte irriverente verso i dogmi della scienza, l'unico mezzo per mettere a fuoco ciò che ancora non è parte di una disciplina comprovata. E, sebbene alcune affermazioni faranno sorridere, basterà aspettare per poterne verificare la valenza, se non "scientifica", almeno utopistica. Perché le domande di fondo restano: Che cos'è la scienza? Che cos'è la tecnica? Quale sarà il nostro futuro?
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Fano Guido
L'ottimismo di Giorgio Fano e il pessimismo di Giorgio Voghera. Brani da lettere e testi
ill., br. Giorgio Voghera è autore di uno dei più toccanti romanzi italiani del secondo dopoguerra, "Il segreto", pubblicato sotto lo pseudonimo "Anonimo triestino". Suo cugino Giorgio Fano è uno degli interpreti più originali del neo-idealismo italiano. Entrambi triestini, si incontrano e discutono in un epistolario commentato dall'autore Guido Fano, figlio di Giorgio Fano. Queste lettere raccontano magnificamente il passaggio di un'epoca, e forse ancor più l'eterna altalena fra due stati d'animo profondamente umani: l'avvilimento un po' intellettualistico, ma mite e auto-compiaciuto di Voghera e l'entusiasmo contagioso e a volte un po' frettoloso, ma seducente, di Giorgio Fano. Sono pagine commoventi di vita vissuta profondamente, dove il pensiero e le emozioni si compenetrano accompagnando il lettore in un'epopea intellettuale dal passato verso il presente.
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Cecchetti Roberto
Il ritmo del desiderio. Da Jung alle pratiche filosofiche
br. L'uomo, in quanto essere parlante e capace di immaginare altrimenti, si costituisce nel movimento dialettico del proprio desiderare creativo e spontaneamente inconscio. A partire da Jung e dalle pratiche filosofiche, questo libro scava intorno alle cose ultime, quelle che sembrano essere il luogo d'origine delle leggi della psiche, che regolano il rapporto fra soggetto e oggetto. La pietra filosofale - obiettivo di ricerca nell'alchimia - rappresenta qui in tal senso la ricomposizione di quegli indizi che, come membra sparse di un'unità originaria, rivelano i punti di congiunzione fra l'uomo e la realtà, fra mondo interno e mondo esterno. E dalla meraviglia che suscita l'incontro di questi due poli scaturisce il momento d'inizio del filosofare. Come raggiungere e gestire questa energia originaria che sotto la forma del desiderio risiede nell'ombra dell'inconscio? In queste pagine si cerca una risposta, seguendo la viva esperienza biografica, tra l'orizzonte filosofico e quello psicoanalitico. Prefazione di Massimo Donà.
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Colombo Devis
Patologie dell'esperienza. La filosofia di Günther Anders fra contingenza e tecnica
br. Questo studio ruota attorno all'approfondimento delle categorie di "esperienza" e di "contingenza" nella filosofia di Günther Anders (1902-1992), mostrando in quale misura esse - nonostante le numerose "cesure" che lo stesso autore ha individuato all'interno del suo pensiero - siano da considerare un elemento di unione di tutta la sua produzione intellettuale. Tali categorie vengono declinate in relazione alle diverse fasi del pensiero di Anders e alle rispettive discipline cui egli approda progressivamente nel corso della sua formazione filosofica, vale a dire la fenomenologia, l'antropologia filosofica, l'esistenzialismo e infine l'etica della tecnica, offrendo un rinnovato ritratto di uno dei più profondi e stimolanti critici della civiltà tecnica.
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Sellars Wilfrid; Tortoreto A. (cur.)
Naturalismo e ontologia
br. "Naturalismo e ontologia" costituisce la versione rivista e ampliata delle John Dewey Lectures, tenute da Wilfrid Sellars all'Università di Chicago nel 1974. Il volume rappresenta quindi una delle sintesi più mature della riflessione del "savio di Pittsburgh". In esso Sellars opera il tentativo di unificare in forma sistematica le concezioni ontologiche, semantiche e di filosofia della mente che aveva sviluppato nei precedenti trent'anni. Proprio per questo carattere sistematico, Naturalismo e ontologia è divenuto un testo classico per la filosofia analitica del Novecento, in grado di suscitare approfonditi dibattiti nei più disparati ambiti della stessa. Risulta infatti indubbiamente affascinante il tentativo di proporre una teoria del significato e del riferimento che possa convergere con una profonda forma di naturalismo nel quale, in maniera per certi versi rivoluzionaria, riescano a convivere realismo scientifico e pragmatismo.
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Ramadan Daniele
Solo. Il falso inedito di Descartes
ill., br. La vita di Cartesio è sempre stata legata al tema della solitudine. Orfano di madre, innamorato di una bambina guercia, già dall'infanzia i dottori gli pronosticano la morte a causa di una salute cagionevole. Il primo salasso nella camera del collegio, il desiderio di seguire l'esperienza del poeta sulla scia della guerra, l'esilio volontario "en son ermitage", la morte dell'unica figlia, di cui si finge lo zio. L'ombra di quel solipsismo esistenziale, che accompagna la mente umana, era già inscritta nella vita. Anzi si fa soluzione, l'unica possibile quando nell'anacoresi olandese tenterà di distruggere il mondo e fondarne uno nuovo fatto di macchine e particelle - geometria e materia - dove si può essere certi solamente del proprio pensare. Sotto quei cappotti e quei cappelli che vede dalla finestra ci sono uomini o automi? In questi scritti inediti è raccontata la progressiva costruzione di una nuova filosofia, miccia della modernità, che coinciderà in maniera straordinaria con la costruzione di una solitudine.
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Contini A. (cur.); Manera L. (cur.)
Studi di estetica (2019). Vol. 1
brossura "Studi di estetica" è stata fondata nel 1973 da Luciano Anceschi. La sua caratterizzazione accademica e scientifica è stata tale da favorire negli anni l'attivo confronto con diverse scuole di pensiero. Alla rivista hanno infatti collaborato studiosi italiani e stranieri, critici, letterati, e uomini di cultura di varie tendenze. Fino al 2013 sono usciti 66 numeri a stampa suddivisi in tre serie. Dal 2014 ha assunto la sua veste attuale di rivista anche online, e in questa nuova serie viene edita da Mimesis. "Studi di estetica" vuole essere una sede di discussione e di aperto confronto sui temi tradizionali e sulle prospettive più recenti dell'estetica. È una rivista internazionale peer review, impegnata a promuovere il dibattito teoretico e storiografico fra le diverse tendenze critiche che animano l'indagine contemporanea; a favorire gli scambi interdisciplinari e sviluppare relazioni anche coi campi più prossimi e affini all'estetica filosofica; a mantenere alta la qualità delle pubblicazioni nel rispetto del più rigoroso metodo scientifico.
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Simmel Georg; Peluso A. (cur.)
L'educazione come vita. Per una nuova pedagogia
br. "Queste lezioni non si pongono come scopo la pura analisi teorica dell'attività pratico- pedagogica, da esse non devono nascere studiosi della pedagogia come da un ciclo di lezioni di storia nascono studiosi di storia, bensì pedagoghi". Le parole di Georg Simmel pronunciate nella Schulpädagogik, tratte dalle lezioni tenute all'Università di Strasburgo nel semestre invernale 1915-1916, sono indicative di un malessere dilagante riguardo a una pedagogia che verteva su metodi sistematici; invece la scuola è una realtà viva, non segue un metodo o un sistema ma forma persone, soggetti viventi. Essa è un'istituzione che mira all'esercizio del pensiero, alla creatività, alla libertà e alla responsabilità di ciascuno, maestro o allievo che sia. Simmel dimostra nella Schulpädagogik, in qualità di filosofo, una particolare attenzione ai dettagli, una sensibilità manifesta che gli ha permesso di "vedere ciò che gli altri non hanno saputo cogliere", fornendo alla contemporaneità una trama sociale non indifferente per comprenderne l'intreccio dell'io reciproco. L'"eclettico" pensatore è riuscito a carpire l'essenza del moderno nella frammentarietà e nella complessità delle interazioni umane e ha prospettato un modello di scuola nella relazione maestro-allievo che il nostro tempo dovrebbe assurgere come "archetipo" e ineludibile problematicismo.
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Emo Andrea; Toffolo R. (cur.)
Aforismi per vivere. Tutte le parole non dette si ricordano di noi
br. Con la sua quotidiana riflessione, durata praticamente tutta la sua esistenza, Emo ci ha lasciato in eredità quasi 400 quaderni in cui, salvo brevissime interruzioni, annotando i suoi pensieri, senza condividere in alcun modo questa sua opera con nessuno, ha costruito la sua "struttura" filosofica. Ma non solo, assieme alla sua speculazione filosofica egli scrive i suoi pensieri sul mondo, sull'arte in tutte le sue forme, sulle religioni, sulla politica, sulla natura, sulla scienza. Postfazione di Massimo Donà.
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Bonaiuti Gianluca
Lo spettro sfinito. Note sul parassitismo metodico di Peter Sloterdijk
br. La scrittura del filosofo Peter Sloterdijk è una scrittura controversa. I suoi libri hanno animato e continuano ad animare polemiche e discussioni molto accese. Questo libro, che nasce come esercizio di lettura dell'ultima fatica dell'autore tedesco, prova a sondare la logica che guida le costruzioni narrative di una delle più ambiziose filosofie contemporanee. Per farlo, segue i sentieri non sempre collaudati dell'interpretazione. L'esito di questa incursione è un confronto senza remore con una figura intellettuale che, a parere dell'autore, attende ancora di essere pienamente compresa.
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Rega Andrea
L'estraneità del corpo. Fragilità naturale, potenza dell'immaginazione tecnica, desiderio d'infinito
br. Mai come nella nostra attualità insensate credenze operano tanto fortemente da indirizzare gli orientamenti di molti. La numerosità dei click, dei like e delle condivisioni ribadisce, continuamente, la signoria della doxa sull'epistème. Prepotenti precomprensioni, frutto di altrettante disseminazioni ideologiche, sono alla base delle storie di diverse persone che, per aver rifiutato di affidarsi ai ritrovati della medicina ufficiale, si sono consegnate alla morte. Da un'interpretazione d'insieme, al di là di quanto insegni il singolo episodio di cronaca, emerge il tema principale del libro. Un filo rosso unisce in un'unica estraneità tre, diverse e distanti tra loro, visioni del corpo e della natura. La suggestione unitaria di un qualcosa che sfugge al controllo. L'impressione di una corporeità che, pur identificandoci, non risponde ai nostri desiderata. Secondariamente a questa separazione tra ciò che si è, fisicamente, nel presente e l'attesa di essere, talvolta e contemporaneamente, altro da sé - se malato, sano; se debole, forte - si consuma la distanza nel pensare e vivere la corporeità: tanto se la si vuole ricondurre a un elemento della natura, quanto se la si vuole superare con la tecnica o ripristinare con la medicina.
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D'Ancona Giuseppe
Depressione e omeopatia. Con una materia medica di 20 rimedi
brossura Questo libro è il risultato di un'esperienza clinica più che ventennale su patologie psichiche di genere depressivo, dove al trattamento di tipo psicoanalitico è stato congiunto l'uso dei rimedi omeopatici. Ciò ha permesso, oltre a un'efficace pratica terapeutica, di poter seguire costantemente gli effetti dei rimedi nell'area psichica, rivelando oltre alla loro validità aspetti ancora poco conosciuti. L'autore, sostenendo il valore scientifico dell'omeopatia (che persegue leggi di Natura), afferma inoltre che essa rappresenta non un'alternativa, ma un'evoluzione nel campo della terapeutica. Infatti il rimedio omeopatico, sollecitando una reazione del soggetto come unità, permette di superare la separazione tra fisico e psichico, e di individualizzare la terapia delegando allo stesso soggetto il suo processo di cura. La scelta dei 20 rimedi proposti nella Materia Medica è dettata dall'esperienza clinica che l'autore ha di essi, poiché solo la prassi e l'osservazione può dare in quest'ambito una conoscenza attendibile. Inoltre vengono delineate le diversità degli stati depressivi su cui ogni rimedio nella similitudine può intervenire; fornendo in tal modo nuovi elementi conoscitivi non solo agli omeopati (e a chi si cura con essi), ma anche a chi opera nel campo delle psicoterapie.
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Merleau-Ponty Maurice; Dalla Vigna P. (cur.)
La prosa del mondo
br. Quando si parla del problema dell'espressione in Merleau-Ponty non si può non far riferimento a un testo su tutti: "La prosa del mondo". Rimasta incompiuta - e forse per questo motivo meno conosciuta rispetto ad altre opere - "La prosa del mondo" determina una vera e propria svolta nell'itinerario concettuale di Merleau-Ponty. Nato dall'interesse del filosofo per il linguaggio letterario e influenzato dallo studio di "Che cos'è la letteratura?" di Sartre, il volume presenta le riflessioni di Merleau-Ponty sul linguaggio in generale, ma elabora anche una teoria dell'espressione che si spinge ad affrontare temi come il dialogo e il rapporto con l'altro, la problematica antropologica della comunicazione, l'espressività nell'arte e le sue prime manifestazioni nei bambini.
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Casavola Francesco Paolo; Chieffi L. (cur.); Lucrezi F. (cur.)
De dignitate hominis. Scritti di bioetica
br. Una riflessione a 360 gradi sulle frontiere del dibattito bioetico contemporaneo, tra filosofia, diritto, storia e scienza. Una "messa a punto" dei traguardi raggiunti e dei molti ancora lontani, una inquieta ricerca sulla peculiare posizione e responsabilità dell'uomo nel creato, e sulla possibile definizione e difesa della dignità dell'uomo.
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Cuozzo G. (cur.); Dall'Igna A. (cur.); González Ríos J. (cur.)
Verbum et imago coincidunt. Il linguaggio come specchio vivo in Cusano
br. I saggi qui raccolti sono dedicati alla natura, al potere e alla finalità della parola e dell'immagine nel pensiero di Niccolò Cusano. Una metafisica del linguaggio si esprime in un complesso coordinato di congetture che è in grado, da un lato, di abbracciare e sovrapporsi a tutto il reale e, dall'altro, di tradurre la verità, sebbene sempre in modo approssimativo ed enigmatico. La parola, in cui alberga il germe della sapienza, può distendere il suo valore veritativo secondo la logica transitiva della ragione oppure intensificare la propria carica simbolica nel segno di una scienza enigmatica. Il piano della congettura vibra, allora, tra la raffigurazione e l'enigma, tra la positività dell'immagine e la lontananza della verità. La congettura è, nel contempo, immagine della divinità e rappresentazione della natura, stretto varco verso il nascosto e l'incommensurabile e passaggio all'esperienza del mondo sensibile. La parola congetturale, inoltre, è in grado di rappresentare lo statuto dell'essere umano: un ente che è insieme viva immagine di Dio e problematica contrazione della divinità.
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Rametta Gaetano; Donà Massimo
Essere e divenire. Riflessioni sull'incontradditorietà a partire da Fichte
br. Un volume a due voci: quella di Massimo Donà e quella di Gaetano Rametta - due filosofi che tornano a fare i conti con Fichte per riconsiderare in toto il modo in cui la filosofia s'è declinata nel corso del Novecento. A partire da Fichte, cioè, per ripensare categorie intorno alle quali s'è disegnata l'intera vicenda Occidente. Un tentativo coraggioso, volto a ripensare anzitutto il rapporto "essere-divenire", di là dalle stanche e spesso "apparenti" contrapposizioni che hanno visto schierarsi su fronti contrapposti i cosiddetti filosofi dell'essere e i cosiddetti filosofi del divenire. Di là dall'idea ormai consolidata secondo cui la metafisica avrebbe fatto definitivamente i conti con la questione dell'essere, liberando e consegnando la scena dell'esperienza a un divenire del tutto arbitrario, contingente e casuale. Un volume che, peraltro, nel ridisegnare ex novo il rapporto tra queste due architravi della concettualità filosofica, giunge da ultimo anche a una radicale ridefinizione del concetto di non-contraddizione. Finendo per svincolarlo dal tocco pietrificante dell'elenchos - con cui, sino a Emanuele Severino, si è sempre preteso di garantirne la solidità.
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Aristotele; Zanatta M. (cur.)
La generazione e la corruzione. Testo greco a fronte
br. Il "De generatione et corruptione" fa parte degli scritti aristotelici di filosofia seconda e studia la fisica del mondo sublunare. Si compone di due libri, nel primo dei quali si definiscono le nozioni di generazione e corruzione, di alterazione, di aumento e diminuzione, di contatto e di mescolanza. Nel secondo si espongono, innanzitutto, la teoria della generazione e della mutua trasformazione dei tradizionali quattro elementi dalla materia prima e le due coppie di qualità tangibili contrarie costituite da caldo/freddo e umido/secco; indi la formazione degli enti sublunari a partire dagli elementi nonché la necessità e la continuità della generazione. La presente edizione, caratterizzata da una vasta monografia introduttiva, da una puntuale traduzione italiana del testo greco posto a fronte (edizione Mugler), da un ampio commento filologico e storico-esegetico e da due indici analitici, propone un'interpretazione complessiva della dottrina aristotelica che ne mette in luce tratti di convergenza con le moderne teorie sulla trasformazione dell'energia in materia.
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Grion Luca
La filosofia del running. Spiegata a passo di corsa
br. Perché correre? Per quale motivo milioni di persone dedicano le loro energie a questa passione? Cosa possiamo imparare dai chilometri che ogni giorno percorriamo sotto la pioggia o alle prime luci del mattino? Rispondere a queste domande significa dare forma a una vera e propria filosofia del running, delineata per la prima volta in questo libro di Luca Grion. Per ascoltare le lezioni che la corsa di resistenza può insegnarci è necessario mettere a riposo le gambe e passare il testimone alla ragione, per rimetterci poi in moto con una nuova consapevolezza. Perché correre, oltre a essere una filosofia di vita, è anche metafora stessa del vivere. Prefazione di Giorgio Calcaterra.
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Arendt Hannah; Dal Lago A. (cur.)
La lingua materna. La condizione umana e il pensiero plurale
br. La condizione umana è soggetta a continui mutamenti, spesso tragici, e l'unica possibilità inventiva consiste nella capacità di provare stupore, nel porre domande in un atto di solidarietà tra esseri umani. In questo saggio, accompagnato da un'intervista concessa dall'autrice alla televisione tedesca nel 1964, Hannah Arendt affronta i temi più vicini alla sua indagine filosofica: dal totalitarismo alle trasformazioni che hanno sconvolto gli assetti mondiali nel corso dell'età contemporanea, dalla questione dell'esilio e dell'identità di un popolo fino a giungere alla lingua tedesca, vera e propria patria del linguaggio con la quale Arendt intrattiene un legame inestirpabile.
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Mariotti Gabriella; Fina Nadia
Il disagio dell'inciviltà. La psicoanalisi di fronte ai nuovi scenari sociali
br. I cambiamenti nella/della contemporaneità evidenziano una vera e propria crisi identitaria del soggetto, alla quale è sotteso lo sviluppo di posizioni paranoidi che indicano quanto si sia perduto in termini di consapevolezza e di responsabilità personale, quanto risentimento e rancore si annidino nella caduta delle illusioni messianiche, sempre pronte peraltro a riattivarsi nel pensiero magico e nel facile gioco proiettivo che pervade i gruppi a rispecchiamento reciproco. Il senso del libro consiste nel considerare quanto e come tutto ciò risuoni dentro ognuno di noi, come anche i nostri pazienti risentano e traducano soggettivamente il clima sociale della contemporaneità. Allo stesso modo, le autrici si interrogano su ciò che significa per psicoanalisti e psicoterapeuti questa autentica bufera che scompiglia la vita delle persone, su che cosa accade nello studio d'analisi, che cosa avviene nel setting e nel rapporto analitico.
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Mazzeo Riccardo
Esistenze rammendate. Strategie di sopravvienza, strategie di vita
brossura Il libro cerca di dimostrare due tesi in particolare. La prima consiste nell'attualizzazione di due concetti apparentati, il "rammendo" freudiano e il "sinthomo" lacaniano, con cui i due psicoanalisti hanno identificato una possibilità di salvezza per le persone che hanno "perso il filo" della propria esistenza. Una vita, per restare tale, deve mantenere annodati i tre fili dell'immaginario, del simbolico e del reale. Quando uno di essi si spezza, si scivola nella psicosi a meno che non si riesca a effettuare un "rammendo" che preservi dalla patologia, dal farnetico, dalla fuoruscita dall'ordine del linguaggio. Rammendi del genere sono stati operati da tre grandi scrittori i quali, privati di un intercessore paterno che li immettesse nel circuito della Legge, hanno compensato tale mancanza con le loro creazioni letterarie: James Joyce, a cui Lacan ha dedicato il Seminario XXIII del 1975/76; Gustave Flaubert, su cui Jean-Paul Sartre ha incentrato le milleduecento pagine della sua opera pressoché testamentaria "L'idiota della famiglia"; Marcel Proust, che condivise un destino analogo. La seconda prende le mosse dai quattro discorsi di Lacan (del padrone, dell'isterica, dell'università e dell'analista) che costituiscono la trama e l'ordito di ogni vita e che oggi sono stati scalzati dal "quinto discorso" che è stato qui chiamato "del vampiro e delle vittime volontarie".
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Gregorio G. (cur.); Gorgone S. (cur.)
Sismografie. Ernst Jünger e la Grande Guerra
brossura L'imprescindibile riflessione di Ernst Jünger sulla Grande Guerra è ritornata al centro del dibattito degli studiosi a partire dalla pubblicazione, avvenuta nel 2010, dei suoi diari di guerra originari. In questo scarno giornale di bordo, Jünger, come un sensibilissimo sismografo, registra il ritmo incalzante delle battaglie e delle marce militari e quello dilatato e quasi surreale delle veglie di guardia notturne, la monotonia e il degrado della vita in trincea e l'inferno di sangue e acciaio della "guerra di materiali", in cui non solo si consumavano i sogni e la vita di intere generazioni di europei, ma vacillavano le stesse fondamenta di un mondo e di una cultura. L'esperienza di guerra rimane il centro propulsore della produzione letteraria e filosofica jüngeriana degli anni Venti e Trenta, improntando di sé la pubblicistica politico-nazionalista degli anni 1919-1933, le riflessioni sull'attualità, le pagine espressioniste del Cuore avventuroso del 1929 e gli scritti sulla mobilitazione totale e sull'affermarsi della nuova epoca dell'Arbeiter dei primi anni Trenta. Essa viene elevata a incomparabile scuola di vita, a prova suprema di valore, a emblema universale della lotta interiore e spirituale che l'uomo deve condurre contro le forze oscure ed elementari. Nel corso della lunga vita di Jünger, che abbraccia un intero secolo, le continue trasformazioni che egli opera su di sé comporteranno, volta per volta, una differente interpretazione della Grande Guerra, evento destinato a segnare in maniera indelebile tutta la sua esistenza e con il quale non ha mai smesso, fino all'ultimo, di misurarsi, alla ricerca di una personale forma di vita e di un'estetica ed etica dell'esistenza, attraverso una pratica incessante della memoria.
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Polidori Fabio
Dal postumano all'animale
brossura A partire dalle sempre più incalzanti questioni legate alla tecnica e attraverso il confronto, mai risolto e definito, tra l'uomo e la dimensione del "vivente", si aprono una serie di percorsi che mirano a rilanciare il tema dell'umano. "Postumano" e "animale", pur configurandosi come due polarità in un certo modo "altre", interrogano il senso dell'umano là dove sembra dileguarsi, in un confronto con alcuni tra i principali pensatori della contemporaneità, da Nietzsche a Sloterdijk.
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Pozzi Patrizia; Ferrario S. (cur.)
Homo homini deus. L'ideale umano di Spinoza
br. Nell'Ethica la filosofia di Spinoza si presenta nel proprio rigore razionale scandito secondo il mos geometricum, capace di fare emergere le ricche tensioni concettuali proprie del pensiero spinoziano, come quelle tra realtà e ideale, tra necessità e libertà, tra ragione e intuizione, tra finito e infinito. Seguendo nel proprio svolgersi tale pensiero e considerando anche altre opere di Spinoza, questo studio evidenzia come la concezione dinamica del Deus seu Natura, lontana da qualsiasi antropomorfismo e antropocentrismo, permetta di delineare la realizzazione dell'essere umano in questa vita e su questa terra attraverso la conoscenza e il rispetto delle leggi universali della Natura. Tale itinerario, allo stesso tempo teoretico e pratico, è frutto di una continua conquista che comporta l'affermazione del proprio esistere per ogni singolo individuo nella sua unità di Mente e Corpo e, proprio per questo, conduce necessariamente alla ricerca della libertà, della giustizia, dell'uguaglianza e del reciproco aiuto fra tutti gli esseri umani, così che ciascuno possa vivere nella gioia del bene agere et laetari essendo homo homini deus.
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Vincenti Denise
Abitudine e follia. Studi di storia della filosofia e della psicologia
br. Il dibattito sui temi dell'abitudine e della follia ha attraversato l'intero arco del pensiero filosofico e psicologico. Nonostante la loro apparente marginalità o appartenenza ad ambiti di discussione specifici e specialistici, abitudine e follia rappresentano a ben vedere due categorie dalle svariate implicazioni teoriche. Ponendosi, infatti, all'incontro di più prospettive d'indagine, esse hanno avuto la capacità di favorire l'interazione tra sapere medico, psichiatrico e psicologico, ma soprattutto di sollecitare lo sguardo filosofico e condurlo a una revisione dei propri presupposti. La natura stessa di questi fenomeni, d'altronde, richiede la collaborazione di competenze tra loro eterogenee, giacché entrambi si situano in una zona di confine e incontro, dove il fisico si unisce allo psichico e il pensiero entra in relazione con l'organico. Passando attraverso vari autori e dottrine - soprattutto appartenenti alla riflessione francese ottocentesca -, questo testo intende presentare differenti letture sui concetti di abitudine e follia, mostrandone il ruolo nello sviluppo del pensiero filosofico e psicologico.
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Trovato Patrizia; Carulli Antonio; Necchi Piercarlo
La piccola verità. Quattro saggi su Manlio Sgalambro
ill., br. Può darsi pessimismo senza voltare le spalle all'essere e alla filosofia tradizionalmente intesi? Sgalambro fu veramente un filosofo intellettualmente isolato? Come amare Spinoza e allo stesso tempo capovolgerlo radicalmente? Come considerare l'attenzione di Sgalambro alla musica, prima dell'incontro con Battiato e a prescindere da quello? A cinque anni dalla morte dell'autore questo volume intende rispondere a questi e ad altri interrogativi altrettanto cruciali attorno all'unico vero grande "caso" della filosofia italiana della seconda metà del Novecento, rifacendosi unicamente a una solida base storico-filosofica.
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Calogero Guido; Brancacci A. (cur.)
Le ragioni di Socrate
br. Questo volume raccoglie, per la prima volta, tutti i saggi dedicati da Guido Calogero alla ricostruzione, di per sé ardua e problematica, del pensiero di Socrate, il primo filosofo che sembra avere utilizzato il termine "filosofare" per designare la propria attività, quell'attività che a partire da Platone, e poi per sempre, sarà chiamata "filosofia". Nell'interpretazione di Calogero, Socrate rappresenta il valore, che oggi diremmo laico, della ragione, ed è, inoltre, il primo filosofo che pone e teorizza un principio trascendentale, il principio del dialegesthai, del dialogo razionale in comune con gli uomini, fondamento dell'etica e metro del civile convivere. Anche Parmenide possiede un principio incontrovertibile: la "scelta" tra essere e non-essere, da cui nasce "la dialettica del sì e del no", la logica. Ma per Calogero la logica non è mai veramente prima, anche se astrattamente così sembri. Prima è la decisione di seguirla nel ragionare con gli altri, prima è la scelta di conformarsi ai suoi divieti, comandamenti, principi, attenendosi a quanto da essi consegue. Socrate rappresenta il primato e la fecondità dell'etica sostenuta dalle ragioni della dialettica e coniugata con essa, a cominciare dalla procedura e dall'atteggiamento fondamentale del logon didonai kai dechesthai, del "dare e chiedere ragione", che in lui, come poi, in altro orizzonte teoretico, in Platone, dirige con sicurezza i passi dapprima iniziali, poi sempre più densi di contenuto, della costruzione della filosofia.
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Vallino Dina
Fare psicoanalisi con genitori e bambini. La consultazione partecipata. Nuova ediz.
br. Nel suo progetto di rinnovamento della psicoanalisi infantile Dina Vallino parte dal momento iniziale: il bambino viene visto in consultazione con i genitori. Si apre qui la possibilità di osservare insieme ai genitori il bambino nelle sue dimensioni più proprie: nel gioco, nel disegno, nella storia. Si creano in tal modo le condizioni per un risveglio del loro legame affettivo andato in crisi. In taluni casi si riesce a realizzare un intervento preventivo precoce; in altri, diviene necessaria una terapia prolungata, che potrà ancora avvantaggiarsi della partecipazione dei genitori in seduta oppure di una loro collaborazione periodica.
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Cusano N. (cur.)
Filosofia futura. Vol. 12: Capitalismo, tecnoscienza, filosofia
br. La filosofia futura mette in questione quella che da sempre è ritenuta una evidenza assoluta, secondo la quale ogni cosa del mondo è soggetta all'eterno flusso del divenire. La filosofia futura mostra che tale evidenza è il perimetro all'interno del quale il pensiero occidentale da sempre si stabilisce, e la civiltà dell'Occidente, ormai planetaria, va manifestandosi. L'uomo va alla ricerca del rimedio contro l'angoscia del divenire perché, innanzitutto, crede che il divenire esista. Quando si inizia a mettere in discussione questa fede, si incomincia a mettere in questione la logica stessa del rimedio.
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Hiltenbrand Jean-Paul
La dinamica della cura. Pulsione, rimozione, ripetizione
brossura
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Veca Alberto
Retoriche dell'immagine
brossura Retoriche dell'immagine ha il fascino del diario di bordo, di una lunga e appassionata navigazione nello spazio e nel tempo, che, passo dopo passo, ci conduce in un labirinto in cui si addensano e si snodano le pratiche del generare immagini assieme alla varietà dei modi di incontrarle, di leggerle e di interpretarle. Ma per poter entrare in questo gioco di decifrazione dell'immagine occorre una lettura attenta, "lenta" - ammonisce l'autore - in cui evitare la superficialità dell'appariscenza, del contrasto violento. Mostrare e nascondere, ostentare e mimetizzare: su queste opposizioni si avventura il discorso, logicamente omogeneo ma frutto di una sintesi di interessi assolutamente eterogenei. Un discorso teso a fornire gli elementi per un'educazione dello sguardo, quale modo discreto per far emergere e liberare la capacità di guardare di ciascuno, in libertà, oltre le affascinazioni o le imposizioni d'autorità, più o meno a effetto. Il lettore viene così introdotto in un percorso di svelamento, di illuminazioni, che a partire dallo sguardo sulle immagini - che sono "duplicazione" o "sostituto" della realtà - si apre ai meccanismi di conoscenza del reale. Inroduzione di Claudio Cerritelli ed Elisabetta Longari, postfazione di Salvatore Veca.
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Severino Emanuele; Cusano N. (cur.)
Ontologia e violenza. Lezioni milanesi (2016-2017)
br. Per comprendere l'attualità si deve andare alle sue radici. Queste "Lezioni milanesi" ne tracciano il percorso logico: la tecnoscienza dominerà il pianeta in quanto ascolta il "sottosuolo filosofico del nostro tempo", che mostra che l'Eterno della tradizione è impossibile perché nega ciò che da sempre è ritenuto evidente, il diventare altro delle cose. Vivere significa credere nel diventare altro; ma questo credere è la radice di ogni violenza, perché vuole che appaia ciò che non appare. Storicamente questa violenza si presenta con volti diversi: nell'esistenza primitiva come volontà di "sgretolare la barriera" circostante; nel mito e nelle religioni come tentativo di uccidere il dio; nella filosofia come ontologia. Ma l'uomo non è solo questa violenza radicale: è anche il luogo in cui appare l'innegabilità e perciò eternità dell'essente. E poiché questo apparire è destinato a non chiudersi mai (Gloria), nel suo profondo l'uomo è destinato all'infinito. A quella che Fichte definiva "vita beata".
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Migliore Danio
Attraverso i confini del tempo e dello spazio. Saggio sulle forme archetipe
ill., br. Un viaggio simbolico, attraverso i confini del tempo e dello spazio, alla scoperta della natura archetipa delle forme. Un saggio letterario-filosofico che indaga su quei princìpi creativi che stanno alla base dei processi formativi, in natura come in arte, e del loro dispiegarsi nel tempo e nello spazio. Questo libro è rivolto agli artisti, ai liberi pensatori e a tutti coloro che nella vita non si accontentano di vedere la realtà soltanto esteriormente, così come ci appare attraverso i sensi, e necessiterebbero, invece, di una chiave di lettura fenomenologica del mondo, così come la intenderebbe il pensiero goethiano. Lo studio sulle forme archetipe ci riporta all'origine dell'arte, del mito e del simbolo, fornendo, dunque, gli strumenti di partenza per una chiara ed efficace interpretazione di quella realtà intelligibile in cui risiedono gli archetipi, ovvero quelle forze creative dalle quali tutto ha origine e alle quali tutto farebbe ritorno, per attingervi sempre nuova e feconda ispirazione.
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Cingari Salvatore
Dietro l'autonarrazione. Benedetto Croce fra Stato liberale e Stato democratico
brossura Questo libro ricostruisce l'evoluzione del pensiero politico di Croce su alcune questioni (egemonia, classe dirigente, brigantaggio, liberismo-liberalismo) e personalità europee (Schiller, Mazzini, Garibaldi, Tocqueville) e il suo rapporto con le fasi più drammatiche del '900 (primo e secondo dopoguerra, fascismo). I vari capitoli, integrati da alcuni studi in appendice, sono accomunati metodologicamente dall'esigenza di storicizzare l'autore, cogliendone gli slittamenti, da rintracciare a prescindere dalla sua autonarrazione, a cui talvolta la crociologia ha prestato troppo ascolto. In tal modo è possibile comprendere meglio la sua fase "conservatrice" ed enucleare il senso del suo appoggio alle coalizioni capeggiate da Mussolini dopo la marcia su Roma: non un mero "dirizzone" ma il riflesso di un modello liberale che, pur nella lucida cognizione delle derive atomistiche e "spettacolari" della modernità, non accettava tutte le conseguenze del processo di democratizzazione, come anche Antonio Gramsci aveva rilevato.
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Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2017). Vol. 1
brossura "Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia" è un periodico peer review che pubblica i propri contenuti in full open access, senza richiedere contributi di natura economica a lettori e autori. RiFP si propone come luogo di riflessione critica sui nessi che legano reciprocamente la ricerca filosofica e quella psicologica (maggiori dettagli sotto la voce Info). Manoscritti originali, articoli di rassegna, discussioni e proposte di recensione su temi e volumi ritenuti di interesse per la rivista possono essere inviati in lingua italiana, inglese, tedesca e francese.
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Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2017). Vol. 2
brossura "Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia" è un periodico peer review che pubblica i propri contenuti in full open access, senza richiedere contributi di natura economica a lettori e autori. RiFP si propone come luogo di riflessione critica sui nessi che legano reciprocamente la ricerca filosofica e quella psicologica (maggiori dettagli sotto la voce Info). Manoscritti originali, articoli di rassegna, discussioni e proposte di recensione su temi e volumi ritenuti di interesse per la rivista possono essere inviati in lingua italiana, inglese, tedesca e francese.
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Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2017). Vol. 3
brossura "Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia" è un periodico peer review che pubblica i propri contenuti in full open access, senza richiedere contributi di natura economica a lettori e autori. RiFP si propone come luogo di riflessione critica sui nessi che legano reciprocamente la ricerca filosofica e quella psicologica (maggiori dettagli sotto la voce Info). Manoscritti originali, articoli di rassegna, discussioni e proposte di recensione su temi e volumi ritenuti di interesse per la rivista possono essere inviati in lingua italiana, inglese, tedesca e francese.
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