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‎Severino Emanuele‎

‎La struttura originaria‎

‎brossura‎

‎Nietzsche Friedrich‎

‎Umano, troppo umano. Vol. 2‎

‎br.‎

‎Kierkegaard Søren; Cortese A. (cur.)‎

‎Enten Eller. Vol. 4: Un frammento di vita‎

‎br.‎

‎Nietzsche Friedrich‎

‎Genealogia della morale. Uno scritto polemico‎

‎br. Opera filosofica scritta e pubblicata nel 1887. Scritta con l'intenzione di accentuare la portata di "Di là dal bene e dal male" è composta di tre saggi, intitolati: "Buono e malvagio, buono e cattivo", "Colpa, cattiva coscienza e affini", "Che cosa significano gli ideali scettici?". Nel primo N. tratta dell'essenza e dell'origine del Cristianesimo; nel secondo la coscienza è riconosciuta non come la voce di Dio nell'uomo, ma come l'istinto della crudeltà che si ripiega su se stesso dopo che non ha potuto sfogarsi esteriormente. Nel terzo N. trova la spiegazione della potenza, da lui considerata negativamente, dell'ideale ascetico-religioso nel fatto che questa forma di disciplina era l'unica, "fino a Zarathustra", che fosse proposta agli uomini.‎

‎Santillana Giorgio de‎

‎Fato antico e fato moderno‎

‎br.‎

‎Nietzsche Friedrich; Montinari M. (cur.)‎

‎Schopenhauer come educatore‎

‎br.‎

‎Jünger Ernst; Heidegger Martin; Volpi F. (cur.)‎

‎Oltre la linea‎

‎br.‎

‎Weil Simone; Gaeta G. (cur.)‎

‎Sulla Germania totalitaria‎

‎br.‎

‎Hofstadter Douglas R.; Trautteur G. (cur.)‎

‎Gödel, Escher, Bach. Un'eterna ghirlanda brillante. Una fuga metaforica su menti e macchine nello spirito di Lewis Carroll‎

‎ill.‎

‎Colli Giorgio‎

‎La sapienza greca. Dioniso, Apollo, Eleusi, Orfeo, Museo, Iperborei, Enigma. Vol. 1‎

‎brossura‎

‎Nietzsche Friedrich; Montinari M. (cur.); Colli G. (cur.)‎

‎Opere complete. Vol. 5/2: Idilli di Messina-La gaia scienza-Frammenti postumi (1881-82)‎

‎ill.‎

‎Hillman James‎

‎La vana fuga degli dei‎

‎br.‎

‎Nietzsche Friedrich‎

‎David Strauss. L'uomo di fede e lo scrittore‎

‎br.‎

‎Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.)‎

‎Opere complete. Vol. 3: Frammenti postumi 1869-1874‎

‎brossura‎

‎Severino Emanuele‎

‎Oltre il linguaggio‎

‎br.‎

‎Zellini Paolo‎

‎Breve storia dell'infinito‎

‎br.‎

‎Croce Benedetto; Galasso G. (cur.)‎

‎La mia filosofia‎

‎br.‎

‎Nietzsche Friedrich; Campioni G. (cur.); Gerratana F. (cur.)‎

‎Appunti filosofici (1867-1869)-Omero e la filologia classica‎

‎br. Questi testi appartengono al periodo anteriore alla Nascita della tragedia, situandosi così fra il servizio militare e l'ultimo inverno trascorso a Lipsia. Periodo decisivo per la formazione filosofica di Nietzsche. Particolarmente importanti sono i frammenti relativi ai progettati studi su Democrito e sulla "storia degli studi letterari". Infine nella prolusione di Basilea su Omero e la filologia classica Nietzsche vuol dare un esempio di come la ricerca filologica non sia condannata a un triste isolamento ma abbia il compito specifico di porsi problemi decisivi per la vita complessiva della scienza e della cultura.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Heidegger e la metafisica‎

‎brossura "Heidegger e la metafisica" (1950) costituisce il tentativo di mostrare come "la filosofia di Heidegger, nella sua essenza, renda possibile il sapere metafisico" e come "il problema fondamentale di Heidegger sia quello di una radicale costruzione del sapere metafisico". "Note sul problematicismo italiano" (1948), forma il terreno su cui era maturato il saggio heideggeriano. Impliciti in entrambi gli scritti sono da un lato un riconoscimento di Gentile e Heidegger come punti di riferimento essenziali del pensiero nel nostro secolo, dall'altro l'individuazione dei tratti che li accomunano, non meno importanti delle radicali divergenze. In una lunga Avvertenza, Severino ha voluto chiarire il senso di vari passaggi del suo iter, visti con gli occhi di oggi.‎

‎Michelstaedter Carlo; Campailla S. (cur.)‎

‎La persuasione e la rettorica. Appendici critiche‎

‎brossura‎

‎Wilhelm R. (cur.)‎

‎I Ching. Il libro dei mutamenti. Con 3 monete‎

‎br. "L'I Ching è come una parte della natura che aspetta di essere scoperta." Dalla prefazione di C. G. Jung a questa edizione dell'antico libro cinese di oracoli.‎

‎Sgalambro Manlio‎

‎La consolazione‎

‎br.‎

‎Hillman James; Moore T. (cur.)‎

‎Fuochi blu‎

‎br.‎

‎Heidegger Martin; Volpi F. (cur.); Mörchen H. (cur.)‎

‎L'essenza della verità. Sul mito della caverna e sul «Teeteto» di Platone‎

‎brossura Vi sono, nella storia del pensiero, concetti fondamentali che illuminano o adombrano, con il loro profilo, tutti gli altri. Uno di questi è la verità. Le definizioni che ne vengono date, le connotazioni che riceve, le trasformazioni cui è sottoposto rivelano gli atteggiamenti delle diverse epoche storiche nei confronti del mondo e di tutto ciò che è. Attraverso una minuziosa interpretazione del mito della caverna Heidegger mostra che con Platone l'idea di verità subisce un mutamento essenziale, e che tale mutamento segna l'inizio di un destino dal quale l'umanità è condotta, volente o nolente, fino alla tecnica moderna.‎

‎Bateson Gregory; Donaldson R. E. (cur.)‎

‎Una sacra unità. Altri passi verso un'ecologia della mente‎

‎ill.‎

‎Duff Charles‎

‎Manuale del boia‎

‎brossura‎

‎Weil Simone; Reynaud-Guérithault Anne; Sala M. C. (cur.)‎

‎Lezioni di filosofia‎

‎br. Nell'anno scolastico 1933-34 a Simone Weil fu assegnata la cattedra di filosofia presso il Lycée de Jeunes Filles di Roanne. Ed è proprio dall'incontro tra questa docente e un'alunna prodigiosa, Anne Guérithault e dagli appunti che questa prendeva, che nascono le Lezioni di filosofia. Suddivise in tre ampie sezioni, le lezioni disegnano un originale percorso teoretico, ricco di osservazioni critiche e di riflessioni metodologiche.‎

‎Nietzsche Friedrich; Andreas-Salomé Lou; Rée Paul; Carpitella M. (cur.); Pfeiffer E. (cur.)‎

‎Triangolo di lettere. Carteggio di Friedrich Nietzsche, Lou von Salomé e Paul Rée‎

‎ill., br. Fra l'aprile e l'ottobre 1882 Friedrich Nietzsche, allora all'apice della sua creatività ma ignoto al pubblico più vasto, la giovane e affascinante russa Lou von Salomé e il filosofo Paul Rée furono legati da un sodalizio vibrante, fonte di innumerevoli pettegolezzi, ricostruzioni, interpretazioni. Il fatto centrale e più significativo di questo rapporto triangolare fu che Nietzsche riconobbe in Lou l'unico essere femminile che avrebbe desiderato iniziare alle sue scoperte. Questa lacerante vicenda si è dispiegata davanti ai nostri occhi solo in anni recenti, allorché Ernst Pfeiffer ha potuto radunare tutti i documenti: lettere, ma anche testimonianze laterali.‎

‎Mcguire W. (cur.); Hull R. F. (cur.)‎

‎Jung parla. Interviste e incontri‎

‎brossura Con iniziatica maestria Jung seppe disseminare di verità preziose le sue numerose interviste, rilasciate nel corso di vari decenni, mentre apparentemente si piegava alle esigenze della divulgazione. Oggi tali interviste si leggono come un sottile controcanto alla sua opera.‎

‎Bataille Georges; Papparo F. C. (cur.)‎

‎Il limite dell'utile‎

‎br. Oltre che dell'eros e dell'eccesso, Georges Bataille fu anche un singolare teorico dell'economia, ed è in questo ambito delle sue speculazioni che si situano alcune delle sue scoperte più preziose. Non diversamente da Ricardo e da Marx, egli vedeva nella categoria del "sopvrappiù", e nel modo in cui una determinata civiltà la tratta, la chiave di volta per capire la fisionomia nascosta della civiltà stessa. Studiando le società primitive e confrontandole con la nostra, Bataille riconobbe in tutto il mondo moderno una sorta di fatale cecità legata al predominio indiscusso della categoria dell'utile, a cui tutto viene subordinato, oscurando così la necessità del superfluo.‎

‎Heidegger Martin; Blust F. K. (cur.); Volpi F. (cur.)‎

‎I concetti fondamentali della filosofia antica‎

‎brossura Il pensiero greco è l'alpha e l'omega della filosofia. Forte di questa convinzione - da lui tradotta nella sentenza "la filosofia nasce grande" Heidegger ha cercato di mostrare come i concetti fondamentali coniati dai greci abbiano segnato il destino della civiltà occidentale. Lungo il suo itinerario speculativo, egli è perciò tornato di continuo a misurarsi con la grecità filosofica, al punto di voler "pensare in modo più greco dei greci". In questo volume, il filosofo illustra lo sviluppo del pensiero dai presocratici ad Aristotele, seguendo il filo conduttore dei testi originali e obbedendo insieme all'esigenza di guidare anche il profano alla comprensione di quei vertici speculativi.‎

‎Cacciari Massimo‎

‎Dell'inizio‎

‎brossura Come già dichiara il titolo, Cacciari intende volgere lo sguardo a quel "cominciamento" che è il problema del pensiero filosofico. A questa inattualità nel porre il problema di sempre della filosofia corrisponde una novità perentoria nella articolazione della forma, che abbraccia i tre modi della scrittura filosofica: il dialogo (l'ironia, la ricerca), il trattato (la sistematicità), il parergon (la frammentazione aforistica). Da questi tratti apparirà evidente una voluta arcaicità dell'architetura formale, che implica una vis polemica contro ogni discorso filosofico rassegnato all'inerzia. Qui, al contrario, si riconosce che il pensiero filosofico non può che riproporsi le domande del Parmenide platonico.‎

‎Plutarco‎

‎Del mangiare carne. Trattati sugli animali‎

‎br. Il mangiare carne non è la condizione naturale dell'umanità, ma un passaggio traumatico nella sua storia. Con esso l'uomo, animale predato, passava dalla parte dei predatori. Ciò implicava vivere della regolare uccisione di animali, questi primi dèi. La questione era però anche religiosa, e come tale venne elaborata in antichi riti, come i Bouphonia ateniesi. Ma questo si desume anche da un importantissimo testo di Plutarco, "Del mangiare carne", fondato sulla tesi che la dieta carnea vada contro natura. Letto accanto agli altri due trattatelli qui pubblicati, questo testo documenta la profonda conoscenza e comprensione del mondo animale che caratterizza l'antichità classica e che Plutarco sembra compendiare nelle sue pagine.‎

‎Cacciari Massimo‎

‎Icone della legge‎

‎br. Mentre da ogni parte vengono a cadere i presupposti di ogni legge, il pensiero tende sempre più a concentrarsi, in ogni ambito, sulla legge stessa. Massimo Cacciari ha posto al centro di questo libro tale situazione paradossale e sfuggente, all'interno della quale tuttora viviamo. E, all'interno del nostro secolo, ha isolato, negli ambiti più diversi, alcuni casi esemplari di quell'ostinato cozzare contro la stessa parola: legge. Ma non si tratta qui di scoprire influenze nascoste o contatti. L'ambizione è ben più radicale: ogni volta si individuano sconcertanti isoformismi fra gesti di pensiero che appartengono a regioni lontane. E così anche repliche e opposizioni trasversali.‎

‎Brown Norman O.‎

‎La vita contro la morte. Il significato psicoanalitico della storia‎

‎brossura "La prospettiva di Brown è più radicale e più ampia di quella di Marcuse, va decisamente verso quella che si potrebbe definire come abolizione della civiltà e della storia. Attraverso il linguaggio le idee vanno a toccare, e a risuscitare, significati immemorabili e speranze inaudite. La psicoanalitica abolizione della repressione diventa in Brown la cristiana resurrezione della carne, e si afferma esplicitamente che il "problema cui l'umanità si trova di fronte è intrinseco alla teologia cristiana". Si chiude così un grande ciclo e si ritrovano antichi valori perduti. Come nelle paradossali ma rivelatrici pagine dedicate a Martin Lutero, dove la scienza più evoluta è trasformata dall'interno fino a diventare religione." (Sergio Quinzio)‎

‎Schopenhauer Arthur; Gurisatti G. (cur.)‎

‎Il primato della volontà‎

‎br. Che cos'è la volontà? Da dove scaturisce la forza con cui essa salda in noi mente e corpo determinando il nostro agire? Su questo eterno problema della filosofia si è sempre tornati, e sempre, fatalmente, si tornerà. Con un punto di riferimento ineludibile: Schopenhauer, il quale ha fatto della volontà la chiave di volta del proprio edificio speculativo, imperniando intorno a essa i motivi della sua filosofia. Negli anni tra il 1826 e il 1840 il filosofo elabora, cataloga e raccoglie centosei "Argomenti a favore del primato della volontà sull'intelletto". L'intento è quello di suffragare la sua tesi capitale: "la volontà è la cosa in sé, il solo elemento metafisico, mentre l'intelletto è mera apparenza, la sua esistenza è secondaria e derivata".‎

‎Heidegger Martin; Volpi F. (cur.)‎

‎Il nichilismo europeo‎

‎br. Che cosa sta all'origine della parola "nichilismo", che l'"intelligencija" russa fece dilagare nell'Europa ottocentesca? Nietzsche la definiva un "ospite inquietante", che inficia ogni atto. E al tempo stesso osava affermare di essere "il primo perfetto nichilista d'Europa, che però ha già vissuto in sé, fuori di sé". Chi ha saputo raccogliere la sfida di Nietzsche è stato innanzittutto Heidegger. A partire dagli anni Trenta, nel lungo periodo in cui elaborò il suo imponente "Nietzsche", Heidegger individuò nel nichilismo il tratto peculiare dell'Occidente, quello che domina la sua storia non già dai sussulti rivoluzionari dell'Ottocento, ma fin dalle origini greche.‎

‎Berlin Isaiah; Hardy H. (cur.)‎

‎Il potere delle idee‎

‎br. Febbraio 1996: l'ottantasettenne Isaiah Berlin riceve una lettera di Ouyang Kang che gli chiede un compendio delle sue idee per un volume collettivo sulla filosofia angloamericana contemporanea. Stimolato dalla rilevanza storica, e anche simbolica, dell'iniziativa, Berlin decide di rompere un silenzio creativo di quasi un decennio e comincia così a dettare, aiutandosi solo con un foglietto di appunti, i suoi pensieri a un registratore. Il risultato sarà "Il mio itinerario intellettuale" ovvero il suo ultimo saggio, apparso postumo nel 1998. Giustamente posto da Henry Hardy come "ouverture" del "Potere delle idee", "Il mio itinerario intellettuale" è molto più di un'introduzione al pensiero di Berlin.‎

‎Girard René; Fornari G. (cur.)‎

‎La pietra dello scandalo‎

‎br. A più di un trentennio dall'uscita del suo libro capitale, il filosofo e antropologo francese riassume e proietta in avanti i fondamenti della propria visione in un testo composito il cui cuore pulsante è una serrata intervista con Maria Stella Barberi. Il testo risponde a obiezioni che vengono da tempo rivolte all'autore, trattando argomenti poco affrontati nei precedenti scritti. Tra questi, spicca l'analisi del terrorismo considerato come conflitto mimetico o l'esplorazione del cosiddetto "etnocentrismo" della cultura occidentale. Non privo di punte polemiche - la più acuminata contro Lévi-Strauss - questo volume rappresenta per Girard un modo di fare il punto sullo stato attuale delle ricerche che lo impegnano da più di quarant'anni.‎

‎Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.); Gerratana F. (cur.); Campioni G. (cur.)‎

‎Frammenti postumi. Vol. 1: Autunno 1869-Aprile 1871‎

‎br. "La volontà di potenza", l'opera a cui Nietzsche avrebbe consegnato la forma ultima del suo pensiero, è in realtà il risultato di un'estrazione dal lascito del filosofo di alcuni scritti arbitrariamente accorpati in un volume. Essi hanno ritrovato la loro originale collocazione grazie al lavoro filologico svolto da Giorgio Colli e Mazzino Montinari che giunsero alla pubblicazione integrale e in sequenza cronologica di quelli che oggi si presentano come "Frammenti postumi". Questa nuova edizione, prevista in venti volumi, mette a disposizione i testi stabiliti da Colli e Montinari, che vengono presentati nella loro autonomia, interamente riveduti e aggiornati ai recenti risultati della ricerca e con alcuni inediti venuti successivamente alla luce.‎

‎Sgalambro Manlio‎

‎Trattato dell'empietà‎

‎br. "Osservare freddamente Dio - caldamente, lo fu già abbastanza". Per questa impresa, che è già di per sé un'empietà, Sgalambro si è scelto come invisibili protettori quei grandi teologi dimenticati, come Suárez o Melchor Cano, che sapevano trattare di Dio con cupa professionalità. Qui, come ancora in Spinoza e in Schopenhauer, Dio torna a essere il mondo nella sua profonda estraneità, nella sua avversione al soggetto, che attacca fino a ucciderlo, nella sua controfinalità.‎

‎Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.); Gerratana F. (cur.); Campioni G. (cur.)‎

‎Frammenti postumi. Vol. 3: Estate 1872-Autunno 1873‎

‎br. I frammenti postumi del periodo compreso in questo volume mostrano come l'ostilità che gli ambienti accademici e la filologia ufficiale riservarono alla Nascita della tragedia, lungi dal confinare Nietzsche nel cerchio magico del mondo wagneriano, lo spingessero invece ad audaci riflessioni filosofiche da cui nacquero scritti rimasti inediti ma di importanza decisiva nello sviluppo del suo pensiero, quali "La filosofia nell'epoca tragica dei Greci" e "Su verità e menzogna in senso extramorale". Ma i frammenti mostrano anche il rinnovato interesse di Nietzsche per l'attualità scientifico-filosofica, che si rivela fra l'altro in originali elaborazioni filosofiche come la "teoria degli atomi temporali", nella quale è racchiusa una "teoria della percezione".‎

‎Nietzsche Friedrich; Carpitella M. (cur.); Gerratana F. (cur.); Campioni G. (cur.)‎

‎Frammenti postumi. Vol. 4: Estate-Autunno 1873-Fine 1874‎

‎br. Con questo quarto volume Adelphi prosegue la pubblicazione della nuova edizione dei "Frammenti postumi" di Nietzsche, in una versione interamente riveduta, con apparati aggiornati e con l'inserimento di alcuni preziosi inediti. I primi due volumi sono apparsi nel 2004.‎

‎Nietzsche Friedrich; Campioni G. (cur.)‎

‎Il nichilismo europeo. Frammento di Lenzerheide‎

‎br. Sedici punti annotati su un taccuino engadinese: il profilo di un fenomeno su cui il mondo continua a interrogarsi.‎

‎Pseudo Meister Eckhart; Vannini M. (cur.)‎

‎Diventare Dio. L'insegnamento di sorella Katrei‎

‎br. Nella mistica speculativa medioevale il magistero di Meister Eckhart ebbe così vasta influenza da ramificarsi in una foresta di detti, aneddoti, racconti incentrati sul Maestro e il suo pensiero, e tesi a diffonderne gli insegnamenti anche a livello popolare. Fedele alla lezione del Maestro fino a superarlo per rigore e intensità di tono, grazie anche al ricorso al repertorio della topologia mistica e a metafore e analogie di esattezza algebrica, lo pseudo Eckhart accompagna così fino alla vertigine ultima: quella del "distacco" assoluto.‎

‎Heidegger Martin; Volpi F. (cur.); Herrmann F. W. von (cur.)‎

‎Contributi alla filosofia (Dall'evento)‎

‎ril. Quest'opera dall'aura esoterica - stesa tra il 1936 e il 1938 sull'orlo di una drammatica crisi filosofica e personale, ma pubblicata solo nel 1989 - è il tentativo più organico e coerente compiuto da Heidegger per riorganizzare il suo pensiero dopo la cosiddetta "svolta". Prende dunque forma un universo speculativo nuovo e sorprendente rispetto a quello di "Essere e tempo": entrano in scena l'interpretazione della metafisica come oblio dell'Essere, la diagnosi storico-epocale del nichilismo e della tecnica, il confronto con Nietzsche e con Hölderlin, la dottrina dell'"ultimo Dio" e di un "altro inizio" della storia. In realtà già alla fine del capolavoro del 1927 si profilava l'esigenza di rovesciare la teoria quasi trascendentale dell'Esserci per considerare non solo il suo puro autoprogettarsi, ma anche l'immemoriale e insondabile provenienza della sua finitudine dalla storia dell'Essere. Con il pensiero della "svolta", cui quest'opera dà corpo, Heidegger teorizza la coappartenenza di Essere ed Esserci in quell'"evento-appropriazione", "l'Ereignis", con cui l'Essere si affida all'Esserci in un'alternanza di donazioni e sottrazioni, concessioni e rifiuti, manifestazioni e occultamenti, che ritmano le "epoche" della storia.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Oltrepassare‎

‎ril. L'angoscia più profonda dell'uomo, che da sempre lo accompagna, è che la morte uccida ogni possibilità di salvezza. Tuttavia Emanuele Severino ha mostrato, nella "Gloria", come la salvezza dalla morte sia una necessità, non una semplice possibilità: "L'uomo è atteso dalla terra che salva". Ma nella "cadenza primaria" di "Oltrepassare", che della "Gloria" è al tempo stesso "rischiaramento" e sviluppo, appare come in realtà "la terra che salva sia 'infinitamente' più ampia, cioè più salvatrice" di quanto lo scritto precedente lasciava intendere, e come il senso autentico del divenire "mostri una complessità che nella "Gloria" non viene ancora indicata". Severino ha dedicato molti scritti a una rigorosa messa in atto del principio aristotelico di non contraddizione. E proprio in quanto mostrava le aporie su cui si reggevano celebri edifici della metafisica il suo pensiero suscitava un provocatorio interrogativo: che cosa si apre al di là della contraddizione?‎

‎Browne Thomas; Sanna V. (cur.)‎

‎Religio medici‎

‎br. Per i suoi contemporanei, Thomas Browne fu un grande antiquario, un medico illustre e, soprattutto, un "wit", definito volta a volta pedante o ironico, scienziato retrivo o promotore entusiasta della scienza nuova. Le sue opere sollevarono dispute teologiche e scientifiche, eruditi gli chiedevano consigli su disparate questioni. I lettori più moderni, a partire da Lamb, Coleridge, De Quincey, fino a Borges, scoprirono che Browne poteva essere considerato innanzitutto come letterato; che il fascino della sua prosa era, in certo modo, ineguagliato nella letteratura inglese; che l'astrusità delle sue preoccupazioni rendeva i suoi scritti ancor più rari e curiosi; che l'aura del remoto avvolgeva ogni pagina. Così Browne divenne uno scrittore per raffinati, una preziosità letteraria, una felice aberrazione. La sua opera - elusiva, fondata su di una cultura composita e scritta in una cadenza naturalmente religiosa e cerimoniale - si presenta come una complessa figura sul punto di disfarsi, come un mosaico le cui tessere stiano per essere separate e disperse.‎

‎Weil Simone; Sala M. C. (cur.)‎

‎Attesa di Dio‎

‎br. "Simone Weil ha convertito molti non cattolici, ha deconvertito molti cattolici": è sufficiente questa affermazione di un noto teologo per testimoniare quale rivoluzionario valore abbia assunto, nel Novecento, un pensiero che si dipana in una piccola costellazione di "libri duri e puri come diamanti, dal lento ritmo incantatorio, dal francese sublime" (secondo le parole di Costina Campo). Una costellazione al centro della quale si colloca "Attesa di Dio", raccolta di scritti - composti fra l'autunno del 1941 e la primavera del 1942 - apparsa postuma nel 1949 per le cure di Joseph-Marie Perrin, l'affabile padre domenicano che fu amico, confidente e destinatario delle sei lettere che, dettate da un ineludibile "bisogno di verità", costituiscono parte essenziale dell'opera.‎

‎Hillman James‎

‎Il codice dell'anima. Carattere, vocazione, destino‎

‎br. "Per decifrare il codice dell'anima e capire il carattere, la vocazione, il destino, nel suo best seller Hillman si ispira al mito platonico di Er: l'anima di ciascuno di noi sceglie un "compagno segreto" (daimon lo chiamavano i greci, genius i latini, angelo custode i cristiani). Sarà lui a guidarci nel cammino terreno. Eminenti modelli sfilano sotto l'occhio stregonesco di Hillman ... Il suo set è affollatissimo. Judy Garland, Joséphine Baker, Woody Allen, Quentin Tarantino, Hannah Arendt, Manuel Manolete, Henry Kissinger, Richard Nixon, Truman Capote, Gandhi, Yehudi Menuhin, Elias Canetti e tanti altri, con le loro storie d'infanzia e maturità abilmente sezionate dal bisturi analitico, testimoniano apoteosi e disastri. Ma nell'età della psicopatia il ruolo del protagonista spetta a Hitler: il suo demone gli ha cucito addosso la divisa di un prototipo, il criminale dei tempi moderni. Forse di tutti i tempi." (Enzo Golino)‎

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