Professional bookseller's independent website

‎Discipline‎

Main

????? : 19,220 (385 ?)

??? ??? 1 ... 135 136 137 [138] 139 140 141 ... 175 209 243 277 311 345 379 ... 385 ??? ????

‎Bruno Giordano; Matteoli M. (cur.); Sturlese R. (cur.); Tirinnanzi N. (cur.)‎

‎Opere mnemotecniche. Testo latino a fronte. Vol. 2‎

‎ril. A lungo considerate dagli studiosi come oggetto misterioso che non si sapeva in quale modo trattare, le opere mnemotecniche di Bruno si sono rivelate, soprattutto dopo il libro di Frances Yates, L'arte della memoria, come il centro e il motore occulto dell'intera sua opera. Ma non per questo hanno perso il loro aspetto cifrato, che non finisce di stupire. Gli equivoci insorgono subito, già dalla definizione della disciplina. Nata come tecnica utilissima agli oratori per esercitare la memoria, la mnemotecnica è diventata nel corso dei secoli, e soprattutto nel periodo fra Raimondo Lullo e Bruno, che segna il culmine dell'arte, un nuovo regime delle immagini - intese come fantasmi mentali. Questo secondo tomo include testi che, sotto vari profili, possono essere considerati fra i momenti più elevati dell'intera speculazione di Bruno. In particolare, il "Sigillus sigillorum" inizia a porre, attraverso una serrata discussione con i massimi esponenti della tradizione filosofica antica e rinascimentale - a partire da Marsilio Ficino -, le basi dell'ontologia della materia-vita infinita, da cui trarrà origine la cosmologia dell'universo infinito e dei mondi innumerabili, mentre il "De imaginum composizione", vero punto d'arrivo di tutta la riflessione mnemotecnica di Bruno, sfocia in uno stupefacente uso delle immagini, che ripropone in termini nuovi e originali il problema del rapporto fra mente, figura e parola.‎

‎Nietzsche Friedrich‎

‎Frammenti postumi. Vol. 5: Inverno-primavera 1875-Primavera 1876‎

‎br. I "frammenti postumi" di Friedrich Nietzsche raccolti in questo quinto volume testimoniano, nella dinamica molteplicità dei temi, un tumultuoso - e decisivo - periodo di transizione che si concluderà, simbolicamente, con il commiato definitivo da Richard Wagner. Nietzsche filologo "inattuale", critico e riformatore nel segno della Grecità e di Wagner, pone con risolutezza in discussione se stesso e le sue precedenti convinzioni, incamminandosi per una lunga e faticosa "via della liberazione" che, secondo un progetto destinato a non realizzarsi, avrebbe dovuto raggiungere al termine di un percorso di dodici "Considerazioni inattuali". E a due di queste, "Noi filologi e Richard Wagner a Bayreuth", sono legate gran parte delle riflessioni che si trovano in queste pagine. Da un lato, utilizzando i risultati delle nascenti scienze antropologiche ed etnologiche e cogliendo nell'antichità, accanto ai germi di una nuova mentalità libera e scientifica, la permanenza di un "pensiero impuro", Nietzsche si dimostra più che mai contrario alla concezione di uno "sviluppo naturale" della storia e della cultura presente nei filosofi hegeliani e nei positivisti. Dall'altro, individuando adesso una contrapposizione tra la categoria ampia di 'educazione' e i pericoli presenti nell'arte, si allontana sempre di più dal culto del 'genio' e dalla metafisica schopenhaueriana.‎

‎Ceronetti Guido‎

‎Insetti senza frontiere‎

‎br. Solo il Filosofo Ignoto, in arte Guido Ceronetti, poteva fondare "Insetti senza frontiere", un'"associazione senza fini di lucro" in difesa della "libertà di pungere" e per la tutela degli insetti, se necessario a scapito del sopravvalutato, e in ogni caso sovrabbondante, genere umano. In questo singolarissimo libro, che ne costituisce il manifesto e il programma, Ceronetti riprende il suo instancabile pellegrinaggio verso i luoghi che esplora da sempre - il corpo, la morte, il crimine, ma anche le fotografie, i versi di poeti lontanissimi, i dipinti, e ancora i giornali, le città, le librerie, unendo alle aspre certezze dell'aforista ("Alla luce del Tragico il mondo non è inesplicabile") i trucchi di un venditore di almanacchi, che intende girare "fiere, supermercati e suk" e proporre una nuova forma di intrattenimento, o di terapia, popolare: l'ascolto personalizzato di "ronzii d'alveare, cori delle cicale, cantare dei grilli".‎

‎Heidegger Martin; Gurisatti G. (cur.)‎

‎Identità e differenza‎

‎br. "Quando il pensiero, chiamato da una questione, la segue, durante il cammino può accadergli di mutare. Per questo è consigliabile, qui di seguito, prestare attenzione alla via, e meno al contenuto ". Con queste parole si apre il primo dei testi raccolti in "Identità e differenza", preziose testimonianze di due conferenze, tenute nel 1957, in cui Heidegger da alla propria speculazione una forma meno didattica che nei corsi universitari, ma anche meno esoterica che nei trattati. Nel celebre "II principio d'identità", quello che viene "indicato "è l'opportunità di "staccarsi dall'atteggiamento del pensiero rappresentativo", compiendo un "salto" al di fuori del principio d'identità e della metafisica che su di esso si fonda per lanciarsi nell'abisso dell'Evento, in cui uomo ed essere coappartengono. In "La struttura onto-teo-logica della metafisica", che riproduce in forma rielaborata un'esercitazione seminariale, in un serrato colloquio con Hegel, ed "esperendo nella loro autentica importanza termini usurati come "ontologia" e "teologia", Heidegger esorta a fare il "passo indietro" che "ci trasferisca dalla metafisica all'essenza della metafisica". Un passo indietro che preparerebbe quel contromovimento di pensiero in grado di sottrarre l'uomo al nichilismo della tecnica.‎

‎Michelstaedter Carlo; Campailla S. (cur.)‎

‎La melodia del giovane divino. Pensieri-Racconti-Critiche‎

‎br. Oltre a La persuasione e la rettorica - nato come tesi di laurea su questi concetti in Platone e Aristotele e sviluppatosi poi fino a diventare uno dei testi decisivi del Novecento italiano -, al Dialogo della salute e alle Poesie, Michelstaedter ha lasciato un'impressionante mole di scritti. Impressionante tanto più se si pensa alla brevità di una parabola esistenziale conclusasi, il 17 ottobre 1910, con il suicidio a soli ventitré anni, e in cui è impossibile non cogliere il segno di un audace programma: "...e farai di te stesso fiamma". E sono proprio questi 'scritti vari' - ovvero il laboratorio segreto di Michelstaedter -, di cui il suo maggiore specialista ci offre ora una silloge che copre il cruciale periodo 1905-1910, a fornirci una chiave per penetrare l'enigma di un'attività speculativa solitaria e radicale, che pareva, con la tesi di laurea, essere giunta a maturazione per vie misteriose, e che invece si rivela qui tumultuosamente ma caparbiamente preparata. Che rifletta sulla catarsi tragica o sulla «via della salute», che si sperimenti in favole o parabole, che reagisca a caldo a una pièce di Ibsen o di D'Annunzio o a un concerto, infatti, il pensiero di Michelstaedter sembra accanirsi intorno a un nucleo eroico e rovente: l'uomo «deve ricrearsi nell'attività col suo spirito per creare il valore individuale».‎

‎Guénon René‎

‎I princìpi del calcolo infinitesimale‎

‎br. È singolare come nei suoi ultimi anni, subito dopo un'opera capitale per comprendere il nostro tempo come II Regno della Quantità, Guénon abbia voluto dedicare un libro a una questione matematica quale il calcolo infinitesimale, introdotto da Leibniz e poi diventato un pilastro della scienza moderna. Ma evidentemente riteneva che qui fossero in gioco problemi di altissima rilevanza. Tralasciando gli aspetti pratici connessi al calcolo matematico per lui "del tutto privi di interesse", come più volte ribadisce -, Guénon si concentra sui princìpi che dovrebbero costituire il fondamento di ogni sapere particolare, e chiarisce nozioni che in realtà, in quanto passibili di essere trasposte analogicamente e di acquisire anche una valenza metafisica, attraversano l'intera sua opera, riaffiorando innumerevoli volte: dal significato della serie dei numeri, dell'unità e dello zero alle fondamentali differenze fra l'"infinito" propriamente detto e l'"indefinito", fra la parte e il tutto, fra il continuo e il discontinuo, fra la quantità e la qualità. Riferendosi agli scritti e al carteggio di Leibniz, Guénon mostra come le difficoltà concettuali affrontate da Leibniz e dai matematici che dopo di lui si cimentarono con l'idea dell'infinito discendano dall'abbandono di quel rigore intellettuale proprio del pensiero metafisico - il quale, rispetto alla mera indagine empirica e razionale cui sono confinate le scienze moderne, rappresenta un "passaggio al limite". Con una nota di Paolo Zellini.‎

‎Fachinelli Elvio; Boni L. (cur.)‎

‎Su Freud‎

‎br. Nel corso della sua lunga vita, Sigmund Freud è stato costretto a spendere una parte consistente delle proprie energie nel tentativo di stabilire una versione ortodossa del suo stesso pensiero. Quasi sempre invano. Come tutte le galassie nascenti, anche quella freudiana era infatti squassata da conflitti interni, e dallo scontro con infinite altre costellazioni. Quanto e più del marxismo, la psicoanalisi sembrava addirittura non poter sussistere senza un corredo caotico e frastornante di oltranzismi, eresie e furori iconoclasti che talvolta impediva di intendersi anche sui concetti fondamentali. Dopo Freud, la cacofonia intellettuale non ha accennato a spegnersi, ed è quindi a dir poco sorprendente che proprio a uno dei suoi discepoli italiani più eterodossi, Elvio Fachinelli, sia dovuta una delle guide al pensiero freudiano più nitide, precise e affidabili fin qui redatte: questa. Dove il lettore troverà tutto quello che Freud ha effettivamente detto, più almeno un'idea destinata a rimanere. Qualsiasi teoria di Freud si può discutere, dice in sostanza Fachinelli, ma quello che non si può mettere in dubbio è il suo stupefacente talento di narratore, in nulla inferiore a quello di Charles Dickens. Sempre terrorizzato da qualsiasi possibile lesione allo statuto scientifico della sua disciplina, l'interessato avrebbe energicamente smentito: ma chi oggi continua a leggere Freud (e Fachinelli) non riesce a reprimere, per quanto si sforzi, un cenno di assenso.‎

‎Sgalambro Manlio‎

‎Della misantropia‎

‎br. "I più alti spiriti, se così vogliamo chiamarli, sono stati misantropi" osserva Sgalambro in questo suo ultimo libro. "L'Idea" infatti "è raggiungibile solo in uno stato di misantropia. Il misantropo non vede più l'uomo, la cui carne detesta, ma l'Idea dell'uomo". Scortato da questo presupposto, il filosofo prosegue qui il suo cammino solitario attraverso una filza di brevi trattati: da quello che dà il titolo al volume a Teoria del delinquente ("In realtà il delinquente rappresenta l'Essere di cui si parla, nei palazzi del sapere, in maniera altisonante"); da Moraletta sulla teologia, "apologia del teologo, ma del teologo infedele", a Intransigenza e clownerie del saggista, sorta di autoritratto filosofico-letterario; da Dialoghetto tra Epicuro e Colote, che dietro l'apparenza del divertissement offre una purissima gemma speculativa, al vibrante II discepolo ("Nessuno deve entrare in una filosofia se non è disposto, almeno come possibilità, a non lasciarla per tutta la vita"), a De gubernatione, che delinea una critica del governare: "Non ci può essere offerta politica se non per coloro che non hanno niente, e che quindi non possono 'rappresentarsi' da sé".‎

‎Bruno Giordano; Matteoli M. (cur.); Sturlese R. (cur.); Tirinnanzi N. (cur.)‎

‎Opere lulliane. Testo latino a fronte‎

‎ill., ril. Questo nuovo volume delle Opere latine raduna i testi nei quali Giordano Bruno commenta, analizza, discute gli scritti di Raimondo Lullo, teologo e mistico catalano del Duecento. Testi poco frequentati o fortemente sottovalutati almeno fino agli anni Sessanta del secolo scorso, quando Frances Yates e Paolo Rossi, ricollegandoli agli scritti mnemotecnici, ne diedero una interpretazione in sintonia con la nuova visione del Rinascimento che andava maturando in quel periodo. E la presente edizione, arricchita da un ampio commento che li colloca nel quadro complessivo del Rinascimento ermetico e pansofico, fornisce una ulteriore dimostrazione della rilevanza di queste opere, non a caso apprezzate da Hegel, dove Bruno sviluppa con rigore la sua ricerca di una 'mathesis universalis' in grado di comprendere e di trasformare la realtà.‎

‎Nietzsche Friedrich; Posani Löwenstein M. (cur.)‎

‎Il servizio divino dei greci‎

‎br. Le lezioni sul culto greco raccolte in questo volume, che Nietzsche tenne tra il 1875 e il 1878, furono le ultime della sua carriera di docente di filologia classica a Basilea, e testimoniano il nuovo orientamento che volle imprimere al suo studio dell'antichità greca, lontano dalle tonalità della "Nascita della Tragedia". Mettendo a punto un inedito metodo di ricerca storica e prendendo a bersaglio l'immagine "chimerica" del mondo greco e il donchisciottismo dei filologi - che invita ad andare a scuola dagli etnologi e dagli antropologi -, Nietzsche passa in rassegna le contaminazioni straniere di cui è impregnata la religione greca. Né teme di stilare l'elenco degli "errori" nel "modo di pensare e di dedurre" che sono alla base del servizio divino greco, delineando così una sorta di anatomia del "pensiero impuro" all'origine di ogni forma di culto. E tuttavia non rinuncia a definire l'essenza dello spirito greco: di quel Greco capace di "imparare festosamente come un dilettante" di genio, perché sa appropriarsi e superare ciò che è estraneo - e non si limita, come i romani, a "pavoneggiarsi con ciò che ha preso a prestito".‎

‎Severino Emanuele‎

‎Intorno al senso del nulla‎

‎br. Il significato radicale che il "nulla" ha assunto nella riflessione filosofica occidentale accompagna come un'ombra non solo questa forma di pensiero, ma l'intero tragitto della nostra civiltà. Radice prima dell'angoscia, il nulla turba anche e soprattutto per il suo carattere sommamente ambiguo: già Platone, infatti, si accorge che pensare il nulla e parlare del nulla significa pensare qualcosa e parlare di qualcosa - come se il nemico che si ha di fronte si sdoppiasse, ingannandoci sulla sua identità. Questa nozione spaesante, che esige di essere interpretata alla luce delle forme più rigorose della speculazione, è stata affrontata da Severino a partire da "La Struttura originaria" (1958) e fino a "La morte e la terra" (2011): a queste due opere, e alla seconda in particolare, si ricollega "Intorno al senso del nulla", dove da un lato si mostra come l'ambiguità sia ben più profonda di quanto possa sembrare e dall'altro si indagano "le condizioni che rendono possibile la via d'uscita". Approfondimento quanto mai necessario, giacché se si rinunciasse a discutere le aporie suscitate dal senso del nulla resterebbe in sospeso la stessa tesi di fondo del pensiero di Severino: che l'uomo e ogni altro ente "sono da sempre salvi dal nulla".‎

‎Heidegger Martin; Schüssler I. (cur.); Curcio N. (cur.)‎

‎Il «Sofista» di Platone‎

‎ril. Se nei primi anni Venti il giovane Heidegger, ancora assistente di Husserl, aveva interrogato soprattutto Aristotele, divenuto professore a Marburgo inizia, con le dense lezioni universitarie qui raccolte, un cammino a ritroso che penetra nelle maglie concettuali di Platone. Ed è in questo percorso che matura quell'indagine sulla questione dell'essere che illuminerà, di lì a breve, l'analitica di "Essere e tempo", e rimarrà sempre cifra ispiratrice di tutta la speculazione heideggeriana. Nell'abbordare il problema ontologico per via negationis, attraverso la ricostruzione dello statuto del non-essere, del nulla - cruciale per tutto l'Occidente sin da Parmenide -, Heidegger mostra come sia dunque di importanza centrale la definizione del "sofista", nucleo dell'omonimo dialogo platonico. Assumendo infatti che egli professi pensieri privi di sussistenza, e affermi cose che non sono, si ammette implicitamente contro il divieto di Parmenide - la realtà di ciò che non è. Ne consegue l'inevitabilità di una riflessione sul "nulla" - il che obbliga a un fondamentale ripensamento della questione dell'essere. La rigorosa chiarificazione storico-filosofica - prima ancora che filologica - del testo platonico (ma anche di decisivi passaggi di Aristotele) segna così l'atto di nascita di un'istanza non più differibile, vale a dire la riproposizione, nel cuore del Novecento, della questione più radicale: perché l'essere e non piuttosto il nulla?‎

‎Jaynes Julian‎

‎La natura diacronica della coscienza‎

‎br. In poche, densissime, appassionate pagine, la tesi molto poco ortodossa su cui si fonda l'intera opera di Jaynes: la coscienza non è data da sempre, e per sempre, ma - come tutto - ha una storia.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Dike‎

‎ril. La parola dike, comunemente tradotta con "giustizia", nasce in un contesto religioso e poi giuridico, ma ha in realtà un significato più profondo, che compare per la prima volta nella più antica testimonianza del pensiero filosofico: il frammento di Anassimandro. Si può dire che l'avvento della filosofia coincida con l'avvento di tale significato - quello che Aristotele chiama "il principio più stabile". Dike designa l'incondizionata stabilità del sapere. E richiede la stabilità incondizionata dell'essere. Riguarda tutto ciò che l'uomo può pensare e può fare. In rapporto con essa si svolge l'intera storia dell'Occidente. Se nel "Giogo" Severino aveva puntato l'attenzione sulla conseguenza decisiva per l'uomo della tradizione occidentale, resa esplicita da Eschilo, ovvero che l'incondizionata stabilità del sapere e dell'essere è il "vero" rimedio contro il dolore e la morte, e sul rapporto tra Eschilo e Anassimandro, in questa sua nuova opera si volge invece verso le radici di quel significato. Soprattutto perché dike e l'Occidente, che ne è dominato, sfigurano il volto della stabilità autentica: il volto del destino della verità. Affrontando il rapporto tra il puro volto del destino e il suo volto sfigurato da dike, questo libro compie alcuni passi avanti rispetto agli scritti precedenti, da cui pure trae origine.‎

‎Berlin Isaiah‎

‎Un messaggio al Ventunesimo secolo‎

‎br. "La ricerca dell'ideale" e "Un messaggio al Ventunesimo secolo" possono a buon diritto essere considerati scritti testamentari, giacché in questi due limpidi discorsi Berlin ha voluto esporre i punti che riteneva essenziali del suo pensiero e della sua esperienza, quello che egli stesso definiva il suo "breve credo".‎

‎Guénon René‎

‎Oriente e Occidente‎

‎br. L'idea di una differenza insormontabile tra Oriente e Occidente, come è opinione della maggior parte degli Europei, è fondata? Ed è possibile un riavvicinamento intellettuale che non cada nelle false assimilazioni tentate dagli Occidentali? Sono gli interrogativi ai quali Guénon cerca di dare risposta in questo libro, mostrando come lo studio delle dottrine orientali permetta di scorgere gli errori e le illusioni che hanno prodotto il fallimento di alcune idee che stanno alla base dell'Occidente, quasi idoli di una religione laica: "Civiltà", "Progresso", "Scienza", "Giustizia", "Libertà". Non si tratta allora di imporre all'Occidente una tradizione orientale, bensì di "restaurare una civiltà occidentale con l'aiuto dell'Oriente".‎

‎Cacciari Massimo‎

‎L'arcipelago‎

‎brossura Dopo la "Geo-filosofia dell'Europa", che tracciava il profilo di quella singolare figura a cui, sin dall'inno omerico ad Apollo, fu dato il nome di Europa, Cacciari si inoltra ora nel paesaggio europeo, che gli si mostra appunto come Arcipelago, irriducibile pluralità dove i singoli elementi convivono in quanto inevitabilmente separati. E le isole dell'Arcipelago sono le declinazioni d'Europa: in molte forme ha combattuto sé in se stessa, ma comune è l'interrogazione. Perciò anche il suo declino, o il suo necessario tramonto, assumerà nomi diversi. Il senso del tramonto d'Europa dovrà contrarsi nei volti dello "homo democraticus" di Tocqueville, dell'"ultimo uomo" di Nietzsche, dell'"uomo del sottosuolo" di Dostoevskij? Il senso del tramonto dovrà arrestarsi sul meridiano dell'affermazione inospitale della propria 'insularità', dell'empia commistione tra 'anarchica' richiesta di autonomia ed esigenza servile di protezione e tutela? L''ideale' del gregge che non tollera alcun pastore sarà l'ultima parola del tramonto d'Europa, la sua ultima declinazione? Queste sono le domande poste al centro di L'Arcipelago. E la figura stessa dell'Arcipelago invita a una possibile risposta.‎

‎Coomaraswamy Ananda Kentish; Lipsey R. (cur.); Donatoni R. (cur.)‎

‎La tenebra divina. Saggi di metafisica‎

‎br. Questo secondo volume di saggi, che appare dopo "II grande brivido", raduna scritti che rappresentano il vertice del pensiero metafisico di Coomaraswamy nel suo periodo più intenso e fecondo. Grazie all'incontro folgorante con le opere di Guénon, Coomaraswamy scopre la Filosofia Perenne quale Verità unica e immutabile in cui si radicano tutte le tradizioni sacre ortodosse dell'umanità - dall'induismo al cristianesimo, dal neoplatonismo all'islam -, «dialetti di un unico linguaggio spirituale» che conducono a una sola Realtà: quello Spirito eterno e immanente che, secondo quanto afferma il Vedanta, conosce, agisce, trasmigra. Il compito della metafisica è eminentemente pratico, e la ricerca si conclude soltanto quando il ricercatore stesso sia divenuto l'oggetto della sua ricerca.‎

‎Heidegger Martin; Volpi F. (cur.)‎

‎Nietzsche. Nuova ediz.‎

‎br. «Come Nietzsche aveva riconosciuto in Wagner il suo unico antagonista esistente e con ciò gli aveva tributato il più grande onore, così Heidegger ha dedicato a Nietzsche il suo scritto più articolato che tratti di un pensatore moderno, anche se in questo caso cronicamente inattuale, dandogli il supremo onore di definirlo "l'ultimo metafisico dell'Occidente". E come Nietzsche si distacca in tutto dagli oppositori di Wagner, così Heidegger non ha molto a che fare con tutte le generazioni di critici e biasimatori di Nietzsche - è molto di più, è l'unico che risponda a Nietzsche.» (Roberto Galasso)‎

‎Ukmar Giuliana‎

‎Se mi vuoi bene, dimmi di no. Regole e potere positivo per aiutare i figli a crescere‎

‎br. Il libro si pone come una sorta di vocabolario tra generazioni che parlano lingue diverse. Un aiuto per genitori che mille motivi hanno portato a perdere per strada il loro ruolo, per quelli che ancora non l'hanno assunto, ma anche per nonni che vogliono dare una mano, per insegnanti furbi, per baby-sitter che hanno paura di soccombere. I ragazzi vogliono sapere come "funziona" il mondo e la famiglia deve essere la prima palestra di vita.‎

‎Weeks Gerald R.; Treat Stefhen R.‎

‎Terapia di coppia. Tecniche e strategie per una pratica terapeutica efficace‎

‎brossura Dopo avere presentato quel minimo di teoria necessaria per dare un senso alle tecniche esposte, gli autori forniscono al clinico le informazioni indispensabili per la terapia della coppia. Le tecniche qui descritte non sono né particolarmente sofisticate né particolarmente complesse: sono tecniche di base dotate di un ampio spettro di applicabilità e capaci di indurre cambiamenti. Non viene raccomandato un approccio specifico: la terapia deve essere studiata su misura per la singola coppia e per i suoi problemi.‎

‎Di Maria F. (cur.)‎

‎Psicologia della convivenza. Soggettività e socialità‎

‎brossura‎

‎Siri Giovanni‎

‎La psiche del consumo. Consumatore, desiderio, identità‎

‎brossura Attraverso la pressione della pubblicità le componenti culturali del consumo plasmano i nostri bisogni e ci offrono modelli di identificazione che ispirano la nostra stessa autopercezione. Il legame della cultura del consumo con il Sé si fa sempre più stretto, parallelamente alla necessità del marketing di ricorrere a dimensioni psicologiche per rendere necessario ciò che sarebbe stato, razionalmente, superfluo. Il volume sviluppa una riflessione sui temi della psicologia del consumo, individuando come figure centrali il desiderio, il Sé fluido e l'equilibrio tra i processi dell'Io e i processi del Sé.‎

‎Montesarchio G. (cur.)‎

‎Colloquio in corso‎

‎brossura Perché "Colloquio in corso" e non il più semplice, più lineare, più usuale "Corso sul colloquio"? Perché è più accattivante un titolo non consumato, ma specialmente perché mi piace evocare qualche cosa che rimandi ai "lavori in corso". Colloquio in corso è legato al desiderio di proporre uno stimolo che richiami il movimento, la ricostruzione, il cantiere, il restauro, il rifacimento. In corso propone un pensiero non definitivo sul "colloquio".‎

‎Marini Alfredo‎

‎Materiali per Dilthey. Idee su una psicologia descrittiva e analitica‎

‎brossura‎

‎Oberegelsbacher Dorothea; Rezzadore Giovanna‎

‎Il potere di Euterpe. Musicoterapia a scuola e con l'handicap‎

‎brossura‎

‎Meletti Bertolini M. (cur.)‎

‎Etica e politica. Saggi in memoria di Ferruccio Focher‎

‎brossura La filosofia contemporanea, continuando ad interrogarsi circa la sua collocazione rispetto alle scienze naturali e alle scienze umane, avverte la necessità di ripensare il ruolo della riflessione etico-pratica, nell'intento di fornire basi adeguate e motivazioni sufficienti per approfondire il senso della convivenza civile. I saggi raccolti in questo volume, nel loro riferimento ad autori antichi e contemporanei, riflettono in una pluralità di prospettive e di contesti, la comune preoccupazione per le declinazioni della responsabilità umana nei suoi significati individuali, sociali e storici. Etica e politica erano gli ambiti di ricerca prediletti da Ferruccio Focher al cui impegno intellettuale è dedicato il libro.‎

‎Aucouturier Bernard‎

‎Il metodo Aucouturier. Fantasmi d'azione e pratica psicomotoria‎

‎br. Il manuale, il cui autore è il fondatore della omonima Pratica Psicomotoria Aucouturier (PPA), traccia in modo sistematico, forte di trentacinque anni di attività, i fondamenti teorici e le linee applicative del proprio metodo, già noto e applicato in Italia. L'autore dedica la prima parte del volume alla psicodinamica della motricità infantile letta attraverso il concetto di fantasma d'azione. La seconda parte illustra la pratica psicomotoria nelle sue funzioni educativa e preventiva da un lato, e terapeutica dall'altro, esplicitandone gli obiettivi e le strategie di rassicurazione profonda tramite il corpo e il linguaggio. Questo libro si rivolge agli psicomotricisti, ma anche a tutti coloro che lavorano con i bambini.‎

‎Romano R. G. (cur.)‎

‎Ciclo di vita e dinamiche educative nella società postmoderna‎

‎brossura Il volume analizza le dinamiche educative nella società postmoderna e frammentata, partendo dalle due differenze insopprimibili dell'esistenza umana: l'essere maschio e femmina, l'essere piccolo e grande. Quest'ultima polarità viene ulteriormente suddivisa ed analizzata nel quadro delle varie fasi del ciclo di vita: infanzia, fanciullezza, adolescenza e gioventù, adultità, anzianità. All'interno della fase dell'adultità vengono poi presi in esame i due status che caratterizzano la maturità, e cioè l'essere coppia e l'essere genitori/famiglia.‎

‎Cerchiai G. (cur.); Rota G. (cur.)‎

‎Maimonide e il suo tempo‎

‎br. "Da Mosè a Mosè, nessuno è grande come Mosè": in queste proverbiali parole sono riassunte la straordinaria ammirazione e l'eccezionale considerazione che, nell'ambito dell'ebraismo, hanno da sempre accompagnato la figura di Mosè Maimonide (1138-1204). Filosofo, teologo, fisico, medico, scienziato del diritto, studioso della Scrittura, Maimonide nacque a Cordova in un'epoca in cui al-Andalus rappresentava ancora un punto d'incontro fra diverse espressioni spirituali: quelle legate alle tre grandi religioni monoteistiche e quella risalente alla Grecia classica. Costretto ad abbandonare la Spagna a causa della politica intollerante degli Almohadi, Maimonide visse a lungo in Marocco e a Gerusalemme, per stabilirsi infine al Cairo, dove divenne medico personale del sultano Salah ed-Din (il Saladino). Conformemente alla vastità dei suoi interessi, il pensiero maimonideo ha esercitato una duratura influenza sulle più svariate discipline scientifiche e letterarie: dalla filosofia alla giurisprudenza, dalla medicina ai rapporti fra ebraismo, islamismo e cultura latina.‎

‎Manes S. (cur.)‎

‎Giochi per crescere insieme. Manuale di tecniche creative. Con DVD‎

‎br. Questo ultimo libro dell'Associazione culturale J.L. Moreno è frutto di una continua sperimentazione e dell'integrazione tra approcci diversi tesi al benessere e all'autorealizzazione dell'individuo attraverso la terapeuticità del gruppo. I percorsi proposti si avvalgono di diverse tecniche: psicodramma, musicoterapica, biodanza, massaggio contenitivo-affettivo, counselling espressivo, arte-danzaterapia, visualizzazione guidata, role-playing, esercizi di introspezione e meditazione. Per rendere più agevole il percorso a quanti vogliano accostarsi a queste tecniche, l'Associazione ha realizzato un DVD esemplificativo delle tecniche presentate.‎

‎Bertani B. (cur.); Manetti M. (cur.)‎

‎Psicologia dei gruppi. Teoria, contesti e metodologie d'intervento‎

‎br. La psicologia dei gruppi è un campo di teorizzazioni ampio e diversificato che trova applicazioni a differenti livelli e in molteplici contesti, dalla dimensione micro a quella macrosociale. Il volume, in questa nuova edizione aggiornata, propone una visione consolidata del lavoro con i gruppi e un approccio a nuovi contesti di intervento. Il testo si articola in tre parti: la prima fornisce un inquadramento teorico del concetto di gruppo, dei processi e delle dinamiche che lo definiscono, analizzando le relazioni e i percorsi di formazione dei gruppi, la costruzione di sentimenti identitari e il legame che lega i gruppi alla comunità. La seconda parte presenta contributi specifici rispetto a metodi di lavoro che richiedono approcci puntuali e, per alcuni aspetti, innovativi. Il lavoro degli psicologi e degli operatori che intendono acquisire competenze psico-relazionali non può prescindere dalle conoscenze relative ai gruppi virtuali, al lavoro di rete e al mutuo aiuto, alle attività svolte nell'ambito dei focus group e, rispetto alle dimensioni macro sociali, alle competenze necessarie per l'impostazione di ricerche partecipate e alla costruzione di coalizioni di comunità. La terza parte prende in considerazione alcuni contesti in cui si attua la costruzione, promozione e attivazione dei gruppi: l'azienda, la scuola, l'ambito sociosanitario, la famiglia.‎

‎Benini Elvezia; Malombra Giancarlo‎

‎Le fiabe per... affrontare i distacchi della vita. Un aiuto per grandi e piccini‎

‎ill., br. Numerosi sono i distacchi che si devono affrontare nelle diverse fasi della vita. C'è il bambino che non vuole partire per la settimana di campeggio estivo, quello che viene preso da crisi di pianto ogni volta che il papà deve allontanarsi per lavoro, o, ancora, quello che deve andare in ospedale. Ma il problema del distacco è un problema che anche i grandi sentono e a volte non riescono ad affrontare. Fermiamoci, allora, e leggiamo una fiaba. L'utilizzo della fiaba favorisce lo sviluppo psico-affettivo ed aiuta ad elaborare le sofferenze psichiche che oggi sono forse più laceranti, o semplicemente più visibili, di un tempo. I piccoli e i grandi lettori, sia quelli più "fragili" che quelli già "forti", potranno identificarsi nei vari personaggi e, ritrovando le parti nascoste di sé, potranno recuperare l'energia necessaria a proseguire il cammino. Ogni fiaba si presenta con una veste di facile accessibilità e di immediatezza emotiva per ogni lettore, specialista o no, ed è anticipata e seguita da un'analisi dettagliata che porta la fiaba stessa ad essere utile nella vita di ciascuno, diventando uno strumento di riflessione e di riconoscimento "nella storia" della propria storia, che non è altro che parte della storia dell'umanità. Il testo è corredato da illustrazioni della pittrice Lia Foggetti e da un'appendice relativa al burn-out di chi "si prende cura".‎

‎Gambini Paolo‎

‎Introduzione alla psicologia. Vol. 2: I processi cognitivi‎

‎brossura‎

‎Livi Antonio; Silli Flavia‎

‎Logica della testimonianza. Quando credere è ragionevole‎

‎br. Gli autori di questo saggio filosofico si propongono di ribadire, dal punto di vista della logica aletica, la razionalità dell'atto di fede nella rivelazione cristiana, e per raggiungere questo obiettivo essi riportano innanzitutto l'atto di assenso alla testimonianza che Dio da di se nella persona del suo Verbo fatto uomo al genere prossimo della fede in generale, ossia di quel sapere che deriva dall'accettazione di una testimonianza.‎

‎Seidl Horst‎

‎Metafisica e realismo‎

‎br. La critica moderna alla metafisica tradizionale, da Kant in poi, è connessa con il problema del realismo, del quale si occupano le filosofie moderne, e con il pregiudizio che la metafisica parlerebbe del reale in modo ingenuo, senza riflessione sulle condizioni conoscitive dell'uomo. In verità, però, la metafisica (delle tradizioni platonica e aristotelico-tomista) è accompagnata da importanti riflessioni epistemologiche, ignote a Kant. Il suo trascendentalismo rilascia in eredità il problema della "cosa in sè". Questo e altri problemi occupano i pensatori moderni e contemporanei nei vari indirizzi dopo Kant (neokantismo, positivismo, realismo critico, filosofia analitica ed altri). Dinnanzi a tale situazione conflittuale la metafisica tradizionale guadagna una inaspettata attualità nel risolvere i problemi moderni e nel correggere il pregiudizio su di essa.‎

‎Caltagirone Calogero‎

‎Nicola Abbagnano‎

‎brossura Nicola Abbagnano è nato a Salerno nel 1901 ed è morto a Milano nel 1990. Ha studiato a Napoli sotto la guida di Antonio Aliotta. Dal 1936 al 1971 ha insegnato Storia della Filosofia nell'Università di Torino, dove nel dopoguerra è stato tra i fondatori del Centro studi metodo - logici e dove tra il 1952 e il 1960 ha organizzato i convegni del gruppo "neoilluministico". Famoso per avere scritto una Storia della Filosofia e un Dizionario di Filosofia con i quali si sono formati generazioni di studiosi e docenti, è stato il principale esponente dell'esistenzialismo italiano. Con lo sviluppo del suo pensare egli ha inteso sottolineare che la problematicità fondamentale dell'esistenza può essere affrontata dall'uomo non con quegli atteggiamenti angoscianti, deprimenti e dagli esiti nichilisti presenti in alcune figure importanti dell'esistenzialismo del Novecento, ma mediante l'uso razionale che vede nella categoria della possibilità l'elemento caratterizzante la positività dell'esistenza umana. Esso offre così un valido contributo per la possibilità di cogliere un senso da dare o da acquisire per l'uomo ed apre la via ad una considerazione significativa dell'intera esistenza umana che, secondo Abbagnano, si realizza come strutturale possibilità di essere.‎

‎Sandonà Leopoldo‎

‎Sergio Quinzio‎

‎br. Il pensiero di Sergio Quinzio ha trovato in quattro direttrici fondamentali l'approfondimento ricercato: escatologia, senso della fede come critica del sacro, presenza della morte e superamento dei saperi tradizionali. Tali linee si intrecciano con il profilo biografico e con l'analisi delle diverse opere per abbracciare da più parti la scrittura religiosa quinziana. Sergio Quinzio (1927-1996) ha incarnato nella sua scrittura religiosa l'attualità del pensiero della fede ma anche la critica nei confronti di un mondo alla fine della storia. Autore che parla il linguaggio della filosofia e della teologia, dell'ermeneutica biblica e della sapienza ebraica, ha riportato l'attenzione sulle cose ultime per dare dei fatti una lettura escatologico-apocalittica, attraverso una polifonia di interessi e stili. Tra le sue pubblicazioni: "Diario profetico" (1958); "La fede sepolta" (1978); "La croce e il nulla" ( 1984); "Mysterium iniquitatis" (1995).‎

‎Dal Covolo Enrico; Vimercati Emmanuele‎

‎Filosofia e teologia tra il IV e il V secolo. Contesto, figure e momenti di una sintesi epocale‎

‎brossura "L'intento di questo lavoro è di mostrare alcune somiglianze e differenze nel costituirsi delle due tradizioni [pagana e cristiana], con particolare riguardo per il Platonismo e il Cristianesimo come 'sistemi dottrinali' nel corso dell'età imperiale, specialmente tra il IV e il V secolo. Come si riscontrerà, infatti, tale processo si sviluppò parallelamente sui due versanti, e non mancò di contatti reciproci, sicché le modalità del rispettivo costituirsi possono essere proficuamente confrontate. A tale scopo, riteniamo che la collaborazione tra un patrologo e uno storico della filosofia antica sia un utile ausilio, per rilevare aspetti difficilmente controllabili da un singolo studioso che si sia occupato di uno solo di questi due aspetti. Il presente volume è dunque l'esito delle ricerche e dei corsi di più anni di insegnamento da parte dei due autori, che fanno qui confluire un patrimonio di conoscenze condivise. I destinatari del volume non sono soltanto gli 'addetti ai lavori', che, accanto a osservazioni già note alla critica, forse potranno rinvenire qui solo qualche spunto di novità, ma anche lettori meno specializzati, bisognosi di alcune coordinate generali per orientarsi in un'epoca vasta e articolata come quella tardoantica." (Dalla Prefazione)‎

‎Luparia Marco Ermes‎

‎Dov'è mio Padre? Dalla paternità dell'uomo alla Paternità di Dio‎

‎brossura L'autore in questo breve saggio focalizza l'attenzione sulla figura del padre del nostro tempo, coniugando l'esperienza personale di paternità e professionale di psicoterapeuta. Conduce il lettore, con delicatezza e progressione, verso la comprensione del volto del Padre Celeste dimostrando che Dio è un modello raggiungibile di ogni paternità, per l'oggi e per sempre. Una progressione che diventa bene grande, desiderabile e necessario, una conquista indispensabile per il futuro dell'umanità.‎

‎Messinese Leonardo‎

‎Il problema di Dio nella filosofia moderna‎

‎brossura La tesi principale attorno alla quale si articola il libro è che nel pensiero moderno il discorso su Dio non è semplicemente un "tema", ma si costituisce come un "problema", in relazione all'assunto cartesiano del "problema della conoscenza" come pregiudiziale. Sotto tale aspetto la filosofia kantiana e quella hegeliana si presentano come due diverse soluzioni rispetto al "problema di Dio". Kant ha il merito di cogliere l'aporia di fondo che caratterizza le "dimostrazioni razionalistiche" dell'esistenza di Dio e Hegel quello di ripristinare la teologia filosofica eliminando la separazione moderna tra il "pensiero" e l'"essere", ossia il presupposto ch'è comune al razionalismo (nonché all'empirismo) e allo stesso Kant.‎

‎Mangiagalli Maurizio‎

‎Sofia Vanni Rovighi‎

‎br. La presente monografia attraversa l'intero percorso teoretico del pensiero di Sofia Vanni Rovighi, a partire dalla fenomenologia della conoscenza, attraverso la logica e la metafisica, l'antropologia e l'etica. La scelta di pubblicare questa monografia, pertanto, nasce dall'esigenza di rendere ragione di un pensiero che non si ferma solo ed esclusivamente sulle indagini storiografiche, che sono molteplici e hanno fatto scuola, ma s'incammina lungo i sentieri della speculazione filosofica, la quale, confrontandosi con diversi sistemi di significato, tra cui la fenomenologia, cerca di cogliere l'intero come prospettiva di orizzonte intrascendibile per l'umano indagare.‎

‎Ambrosi Riccardo‎

‎Decidere di sentire. Novella psicanalitica‎

‎br. Questa novella è stata scritta anni fa dallo psicoanalista Riccardo Ambrosi per i suoi pazienti. Col tempo, la novella si è diffusa al di fuori del contesto dove aveva mosso i primi passi.‎

‎Vattimo Gianni; Amoroso L. (cur.)‎

‎Introduzione all'estetica‎

‎br. Questo scritto, esemplare per chiarezza ed efficacia, ripercorre la storia dell'estetica dai Greci al Novecento, argomentando infine che il senso ultimo dell'estetica può essere paradossalmente indicato nel mettere in questione in modo sempre più radicale il suo oggetto: l'arte. Dopo l'"estetica metafisica" e l'"estetica scientifica" si profila così un'"estetica critica" che è solidale sia alla ricerca artistica delle avanguardie sia ai tentativi filosofici di un oltrepassamento della metafisica.‎

‎Kant Immanuel; Benzi M. (cur.)‎

‎Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?‎

‎br. "Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo?" è il più celebre contributo alla discussione sul significato dell''Aufklärung apertasi sulle pagine della rivista mensile "Berlinische Monatsschrift". Nella presente edizione non si perde mai di vista la cornice storica entro cui scrivono Kant e i membri della Mittwochsgesellschaft, ma la fortuna di questa discussione va ben oltre il secolo dei Lumi e conta, tra i suoi protagonisti, alcuni dei più grandi esponenti della storia del pensiero occidentale. Le nozioni di "minorità" e "autonomia" parlano ancora con viva voce al nostro presente, soprattutto ai più giovani, per i quali la condizione di minorità si presenta spesso più come una necessità che come una scelta. Alfonso M. Iacono esplora nella postfazione il significato di questi concetti nel nostro tempo e li mette criticamente in discussione.‎

‎Bordignon Michela‎

‎Ai limiti della verità. Il problema della contraddizione nella logica di Hegel‎

‎br. In una posizione critica rispetto alle formulazioni aristoteliche del principio di non contraddizione, nella "Scienza della logica" Hegel afferma che tutte le cose sono in se stesse contraddittorie. Il concetto di contraddizione ha un'importanza fondamentale all'interno della filosofia di Hegel, ma trova un'esplicita tematizzazione nell'impianto logico hegeliano, dove gioca una funzione sistematica. Se la logica costituisce la chiave di volta dell'intero sistema filosofico hegeliano, il confronto con il problema della contraddizione nella "Scienza della logica" in Hegel diviene quindi necessario. L'autrice ritorna su questa spinosa questione largamente dibattuta nella letteratura critica con uno sguardo nuovo e attento al confronto con la logica formale, all'attuale dibattito sul concetto di contraddizione e all'utilizzo di strumenti concettuali che derivano dall'analisi della struttura dei paradossi dell'autoriferimento. Il testo intraprende un'analisi del testo hegeliano con un approccio attualizzante che mette allo stesso tempo in luce la radicalità della tesi hegeliana sulla verità della contraddizione.‎

‎Lisi Roberta‎

‎Bioetica parva. Il senso filosofico del fare medicina‎

‎br. In senso generale la bioetica ha le caratteristiche di una disciplina, cioè un insieme di contenuti che possono essere insegnati: così è ed è stato da almeno quaranta anni. Ma se definiamo disciplina un insieme coerente di principi e di metodi appropriati all'analisi di un fenomeno biologico, allora la bioetica non ha le peculiarità di una disciplina. Essa non possiede né una metodologia dominante, né una teoria guida. Dovrà invece sempre riferirsi ad alcuni elementi propri della filosofia e coniugare le deduzioni del pensiero alla comprensione degli effetti sulla materia vivente delle manipolazioni dell'uomo. La bioetica, dopo una fase di confronto tra opposte concezioni generali, che ha dimostrato l'impraticabilità di una teoria etica uniformante, ha trovato nel metodo la sua dimensione unificante e prospetticamente funzionale ad una "utilità" per il supporto al biologo ed allo sperimentatore. La bioetica trae la sua ragion d'essere dall'analisi laica, non condizionata dall'ambito scientifico, degli effetti e delle possibili evoluzioni di un processo innescato dall'uomo su altri esseri viventi, per la sua stessa natura speculativa sa e saprà offrire puntuali considerazioni circa l'impatto che quella sperimentazione può o potrebbe avere.‎

‎Garfagnini Gian Carlo‎

‎Cosmologie medievali‎

‎br. A partire dal XII secolo l'Occidente latino ha iniziato a elaborare una concezione filosofico-razionale della natura e del cosmo. A quest'ultimo, non più inteso come simbolo di verità religiose profonde, fu riconosciuta consistenza ontologica e capacità di agire in modo autonomo. Tesi verso la ricerca delle cause fisiche dei fenomeni naturali, andando al di là della tradizionale interpretazione teologica e simbolica altomedievale, gli autori che si dedicarono allo studio della natura in quell'epoca poterono avvalersi di idee provenienti da testi antichi, filosofici, scientifici, medici e astrologici diventati disponibili grazie alle traduzioni dal greco e dall'arabo, contribuendo a dare fondamento epistemologico alla filosofia della natura. Dei testi che tra XII e XIII secolo furono dedicati alla spiegazione e alla ricerca delle cause e della struttura del cosmo viene qui riproposta - in una nuova edizione rivista - un'ampia raccolta in traduzione italiana di passi emblematici tratti da opere di importanti autori medievali impegnati su questo tema: da Scoto Eriugena ad Abelardo, da Teodorico di Chartres a Roberto Grossatesta, da Alberto Magno a Tommaso d'Aquino.‎

‎Fussi Alessandra‎

‎Per una teoria della vergogna‎

‎ill., br. È esperienza comune vergognarsi di fronte a uno sguardo critico: ci sentiamo rimpiccioliti, insignificanti, e vorremmo nasconderci o addirittura scomparire. Ma può accadere anche di vergognarsi quando le persone sbagliate ci ammirano, o quando siamo soli. Qual è allora il ruolo degli altri nella vergogna? Riflettendo sulle posizioni di diversi filosofi (da Aristotele a Sartre, da Kant a Scheler, fino ai contemporanei, a partire da John Rawls, Bernard Williams e Gabriele Taylor), il libro chiarisce il ruolo dell'intersoggettività e rivede modelli teorici e storiografici che hanno interpretato la vergogna basandosi sulla presunta superiorità della colpa come emozione morale. La teoria di cui qui si pongono le basi illumina il rapporto fra vergogna e valori rilevanti per la propria identità, e spiega come confluiscano in questa emozione sia un atteggiamento critico verso se stessi, sia l'impulso a proteggere aspetti di sé che si vogliono mantenere privati. Progressivamente si delinea la differenza fra la vergogna e altre emozioni, come la delusione di sé, l'imbarazzo, il sentirsi umiliati, ed emerge la rilevanza etica di fenomeni come l'invadenza, il tatto, l'esibizionismo, la fiducia.‎

‎Di che numero sei? Sette. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Il volume approfondisce il significato del numero sette. Leggendo questo volume di numerologia, il lettore si stupirà di quante informazioni possono dare i numeri. Essi sono una chiave di lettura di alcuni eventi e circostanze che caratterizzano la vita di ogni individuo. Il libro presenta il carattere tipico del numero, l'amore e l'amicizia, la compatibilità con altri numeri e il futuro che il numero prospetta.‎

????? : 19,220 (385 ?)

??? ??? 1 ... 135 136 137 [138] 139 140 141 ... 175 209 243 277 311 345 379 ... 385 ??? ????