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‎Maino Elisa‎

‎Non ti scordar di me. #Ops. Libro2‎

‎ril. L'estate è finita, per Evelyn è tempo di cominciare una nuova avventura: l'accademia di danza. Certo, è dura salutare nonna Lea e tutti gli amici conosciuti tra le montagne, e ancor più dura è staccarsi da Chris e dai suoi baci. Ma quando balla Evy dimentica tutto: tra grand jeté e pirouettes i pensieri tristi scompaiono e rimane solo lei, flessuosa e raggiante come una vera regina del palcoscenico. La danza, però, non è solo libertà. In accademia ci sono orari e regole da rispettare, e il maestro Paolo pretende sempre il massimo. Come se non bastasse, a Evy è toccata la peggiore compagna di stanza di sempre: Rose Villa, la bulla della scuola, che per vederla fallire ricorrerebbe a qualsiasi trucco. Per fortuna ci sono ragazzi simpatici come Cameron, che la incoraggia a credere nel suo talento e le ricorda il vero motivo per cui si trova lì: diventare una ballerina professionista. Evy ce la mette tutta ma, mentre la sua carriera è pronta a decollare, nei suoi pensieri Chris e gli amici di un tempo sono sempre più distanti Per non perderli, dovrà guardarsi dentro e chiedersi: a cosa siamo disposti a rinunciare per inseguire il nostro sogno più grande?‎

‎Maino Francesco‎

‎Cartongesso‎

‎ril. Michele Tessari è un avvocato che avvocato non vuole essere, ex necroforo, affetto da un disturbo bipolare, intrappolato nella vita come una cavia isterica ma consenziente, persino complice. Un "complice debole" del mondo in cui è immerso. Il disfacimento della sua terra si rispecchia in quello della sua esistenza, inquinata da un odio "che cammina come l'infezione, dalle caviglie alla bocca", dove si trasforma in grido. E quel grido investe la classe politica, le carceri, la giustizia, il sistema universitario, giù giù fino ai singoli individui, fino al narratore stesso, imbibito degli stessi mali contro cui si scaglia. È un grido modulato da una scrittura apocalittica, con una portentosa violenza evocativa. Non c'è consolazione in queste pagine, nessuna catarsi: solo letteratura. E, in letteratura, "coraggio" è soprattutto raccontare la verità. "Questo è il paese delle cose che stanno morendo. No. Questo è il paese dei corpi. Un paese pieno di corpi. Corpi che si svegliano morti, escono morti di casa, tornano morti; corpi che parcheggiano, scendono, sputano, corpi che si salutano, sbadigliano, bestemmiano sempre, fatturano. Corpi camminanti".‎

‎Mainolfi Pasquale‎

‎PazienteZero‎

‎br. È sottilissima la linea immaginaria al di là della quale, a volte, la purezza di un sentimento muta in azioni irrazionali utili a preservare l'incolumità del sentimento stesso, malato dalla nascita e non per colpa, in questo caso... assicurarsi contro ogni minaccia la possessione morbosa dell'amato. Un amore dettato dalle circostanze, forzato, obbligato, che l'infame destino userà per tessere le tela ingarbugliata di una storia ai confini dell'assurdo in cui i protagonisti verranno lentamente scuoiati del soffice velo di ragione, ritrovandosi immersi in una straripante e logorante eterotopia dei sensi. Fermo, immobile, al centro della tela il corpo senza vita di una giovane ragazza brutalmente assassinata, ed era ormai passata la mezzanotte, quando l'ignaro protagonista incrocerà quel corpo sotto la luce dei fari della sua macchina "[...] disteso sul cemento e immerso in un bagno di sangue che defluiva verso il canale di scolo a cavallo tra la strada e il marciapiede".‎

‎Maiocchi Michela‎

‎Come un mazzo di carte sparigliate‎

‎ill., br. Forse la vita è così: quando cerchi di dare un senso alle cose, o quando ti sembra di averlo finalmente trovato, il caso interviene a sparigliare le carte. Ecco allora che realizzi appieno che cercare il filo logico che permetta di tenere uniti i vari tasselli è impresa inutile. E saperlo, invece di farti procedere con passo pesante, ti restituisce una nuova levità.‎

‎Maiolani Mario‎

‎Landrù. La vita meravigliosa di un gatto romagnolo‎

‎ill., ril.‎

‎Maioli Maura‎

‎Dalla mia casa non si vedeva il mare‎

‎br. Dora ha deciso di radunare i suoi nipoti nella vecchia casa di famiglia per un pranzo. Sta cercando di venire a patti con la sua vita e gli errori che ha commesso, risolvere alcune situazioni rimaste in sospeso. La sua badante Dashulia, che la sta aiutando con i preparativi, non riesce a capire come mai sia così difficile riunire la famiglia attorno a un tavolo. Per lei non ci sarebbe gioia più grande di stare con suo marito e i suoi figli. I nipoti, non senza ritrosie e ripensamenti, sono costretti a fare i conti con il ritorno alla casa della loro infanzia, trovandosi assaliti da ricordi che non sanno come affrontare, sentimenti che vorrebbero nascondersi ma che alla fine tornano a galla, e non c'è niente che possano fare per impedirlo. Nonostante gli sforzi, sembra che alla fine Dora non riesca ad ottenere ciò che più desiderava, il pieno riscatto della memoria. Ma la sua è solo in apparenza la storia di una sconfitta, perché, come scrive Maura Maioli in un'intensa nota finale, la memoria è "l'unica cosa che possiamo opporre alla morte, il solo luogo in cui gli oggetti, i luoghi e le persone con le loro storie continuano ad agire. E lì che meticolosamente costruiamo il nostro passato per opporci alla fuga del presente. E lì, sul fondo, che qualcosa resta sempre, anche dopo la fine".‎

‎Maiolo Filippo Vincenzo‎

‎Salvo il maratoneta‎

‎br. 5 Maggio 1965: al tramonto Salvo, quattordici anni, rientra dalla sua corsa giornaliera nei campi intorno ad un piccolo paesino del sud. Ha sofferto per la neonata sorellina morta fra le braccia della balia. Per superare il trauma e per rivalsa alla povertà vuole emulare Abebe Bikila. Rinuncia ai giochi con i coetanei e si allena. Le difficoltà a scuola, le difficoltà economiche non lo fermano come pure le vecchie e nuove gerarchie sociali. Persevera negli allenamenti seguito da un modesto e poco istruito ex atleta e successivamente dal suo professore di ginnastica. Dal balcone della sua casa padronale lo vede con fastidio don Vincenzo potente boss che spadroneggia in paese e dintorni, e che intravede in quel ragazzino la stessa forte e fastidiosa voglia di giustizia del padre, suo massaro. In una società arretrata, vessata dalle prevaricazioni di don Vincenzo, che ha messo gli occhi sulla sua giovane madre, fra ipocrisie, maldicenze, pettegolezzi di un piccolo paese fanno da sfondo le ferite ancora evidenti della guerra e dell'otto settembre. Alla sincera solidarietà delle famiglie meno abbienti fanno da contraltare le commistioni fra i notabili del luogo. Le vicende del conflitto, la conseguente povertà, il malaffare dei contrabbandieri si riflettono sulle morti violente del romanzo, sulla vendetta cercata dalla famiglia del boss, sulla volontà di far valere la giustizia del piccolo uomo che si getterà in una maratona di due giorni perché gli ideali di rinascita e riscatto sociale del suo territorio possano prevalere. La fuga da casa, la notte trascorsa all'addiaccio in una casa diroccata, l'addio all'amico che, in gioventù già amico del padre, era stato l'unico aiuto per la sua famiglia. Poi la corsa immersa nella natura, la sorpresa di piante, animali e di piccoli paesi sparsi come in un presepe e infine la luce di un giorno, forse diverso.‎

‎Maiorana S. (cur.)‎

‎Son tornate. Racconti di mestruazioni e altri tabù‎

‎br. Francesca Auteri, Beatrice da Vela, Erica Donzella, Arianna Garofalo, Giulia Impellizzeri, Loriana Lucciarini, Serena Maiorana, Patrizia Maltese, Mirella Mancuso, Benedetta Pintus, Natasha Puglisi, Rossana Maryam Sirignano. Prefazione di Graziella Priulla Per scelta di chi lo ha scritto, gli introiti dei diritti d'autrice di questo libro saranno interamente devoluti al centro antiviolenza Thamaia.‎

‎Maiorano Bruno‎

‎PandaemoniuM‎

‎brossura La casa della famiglia Badalamenti sarebbe come tutte le altre, non fosse che i suoi corridoi ospitano talvolta stanze che non le appartengono. Il fenomeno inizia a manifestarsi a un gruppo di bambini allorché, fra le pareti dell'appartamento da loro soprannominato il Labirinto, inventano il gioco Pandemonio, e si rivela funesto quando Lavinia, una delle sorelle Badalamenti, scompare senza lasciare traccia. Anni dopo, il signor Badalamenti, Riccardo, riceve una chiave in uno strano cofanetto con su inciso un emblema esoterico, che lo porterà a riconsiderare l'esistenza di un uomo misterioso creduto una fantasia di Lavinia, il Mago Artigiano, probabile responsabile della scomparsa della bambina. Ora Riccardo deve riuscire ad aprire la porta giusta - con il rischio, però, di addentrarsi in cose più grandi di lui, e di scatenare un vero pandemonio...‎

‎Maiorano Fabio Valerio‎

‎I Tabassi. Una storia ritrovata‎

‎brossura‎

‎Maiorano Pierpaolo‎

‎Piazzetta Paoli 2‎

‎brossura‎

‎Maiorca Franco‎

‎Lassù fra le montagne‎

‎brossura Un quaderno dimenticato tra i cassetti della casa paterna. La scoperta e la lettura di un racconto che ripercorre un periodo storico, la seconda guerra mondiale, vissuto attraverso gli occhi di una bambina. Un paese abruzzese, Pescasseroli, l'occupazione dei tedeschi, i rastrellamenti, i combattimenti. Una bambina che non accetta la guerra, che non odia il nemico, ma che desidera unicamente vivere la sua terra, la sua montagna e i suoi abitanti. Guarda il conflitto come un contrattempo per le sue attività e quando arriveranno i liberatori tornerà finalmente a riconquistare quegli spazi che le erano stati preclusi e a gridare al mondo la ritrovata libertà.‎

‎Maiorino Rino‎

‎Un passato che non dimenticherò mai. Quattro storie di vera vita vissuta‎

‎br. Una silloge di racconti che si ispirano alla vita vera e puntano il dito contro una società disattenta rispetto alla povertà, alle migrazioni, alle condizioni dei più deboli ed emarginati, con il proposito di dimostrare come sia necessario riscoprire una dimensione più umana nelle relazioni con gli altri, ricca di generosità, grazia e gentilezza. Tra narrazione e dialoghi, i racconti si snodano con sapienza e maestria senza mai scadere nel pietismo o nella retorica, mantenendo piuttosto un tono realistico e concreto, attento alle condizioni di vita dei personaggi nonché ai loro sentimenti ed affetti.‎

‎Maira Salvatore‎

‎Diecimila muli. Un romanzo di uomini e bestie‎

‎br. Sicilia, 1949. Il giovane commerciante di bovini Peppino Maiorana affronta una meravigliosa impresa: fornire diecimila muli alla Grecia come risarcimento dei danni di guerra. Dovrà trovare le bestie in tutta l'isola, farle arrivare a Messina, sottoporle all'esame di una commissione e imbarcarle per il Pireo, centocinquanta alla volta, anticipando le spese con denaro che non possiede. Prodigiosamente l'avventura impossibile prende il via. Davanti al mare si anima una città provvisoria di contadini, mercanti, sensali, spie e prostitute, una folla di personaggi disperati, comici, soli, che cercano con molta immaginazione e senza troppi scrupoli di reinventarsi un'esistenza sulle macerie della guerra finita da poco. Maiorana si ritrova a fronteggiare due ostacoli enormi, la sua famiglia e la mafia, ma prosegue ostinato, zigzagando tra dubbi e minacce, convinto che il tempo delle antiche soggezioni sia finito per sempre e che quella sia l'occasione della sua vita. Troverà un singolare alleato in Giulio Saitta, commissario di polizia segnato da un lutto che alimenta il suo desiderio di vendetta. Le indagini solitarie di Saitta si allargano alla strisciante sovversione neofascista e s'intrecciano con le vicende degli omicidi impuniti di cinquanta sindacalisti capi contadini, della guerriglia di Salvatore Giuliano, delle stragi - prima fra tutte quella di Portella della Ginestra - che rischiano di trasformare la Sicilia in un lago di sangue.‎

‎MAIRHOFER, Till‎

‎Kopfgehen. 1. Aufl. (Mit 20 ganzseitigen Zeichnungen von Wolfgang M. Reiter.) -‎

‎Steyr: Edition Wehrgraben 1991. 116 Ss., 2 Bll. 8°. Illustr. EnglBr. mit Rücken- u. Deckeltitel. [2 Warenabbildungen]‎

‎ERSTE AUSGABE. - = Edition Wehrgraben. Hrsg. von Heinz Ofner. - Gedichte und Prosa (aus den Jahren 1979-1991) des österreichischen Dichters und Schriftstellers Till Mairhofer (geb. 1958 in Steyr) alternierend zusammengefügt. Die Grafiken von Wolfgang Maria Reiter (geb. 1957 in Engelhartszell) entstanden 1990 und 1991. - Kosch3 Ergbd. VI,20. - Schrift: Trump Mediaeval. - Umschlagbild von Wolfgang M. Reiter.‎

Bookseller reference : 48935

Antiquariat.de

DAS BÜCHERHAUS
DE - Bargfeld/Celle
[Books from DAS BÜCHERHAUS]

€10.00 Buy

‎Maisto Pasquale‎

‎...E vennero la luce e la vita‎

‎brossura Il contenuto di questo libretto è nato da un sogno fantastico religioso, arricchito all'interno con delle tavole colorate, in modo da coinvolgere il lettore in questa avventura anche se, con l'aiuto delle immagini, possa immedesimarsi a partecipare a questo meraviglioso viaggio, sia sopra che sotto il suolo terrestre. Come sarà la fine del mondo? Distruzione o pienezza? In questo testo agile, sarà possibile fantasticare spaziando oltre i confini della realtà e si possa cogliere la gioia nello stare insieme, vincendo spesso la solitudine e i silenzi che molte volte rattristano.‎

‎Maiuri Maria Antonietta‎

‎Uzeta un eroe catanese‎

‎ril.‎

‎Majakowski‎

‎Wladimir Majakowski. Lebensbild eines Dichters. Herausgeber: Ministerium für Volksbildung des Landes Sachsen-Anhalt.‎

‎Halle (Saale), [1950]. Querformat 21 x 14,7 cm. 16 (2)S. Original Karton mit Deckeltitel. ##############-WIR MACHEN EINE FRÜHLINGSAKTION MIT 25 PROZENT AUF DEN GANZEN BESTAND BIS ZUM 31.05. ÜBER IHR INTERESSE AN UNSEREN SELTENEN OBJEKTEN WÜRDEN WIR UNS WIE IMMER FREUEN-############### Einband leicht berieben, hübscher runder Exlibris-Stempel auf Deckeltitel verso. Papierbedingt gegilbt, obere der 2 Klammern fehlt. Insgesamt gut erhalten. (=Kulturabend. Rahmenmaterial für Veranstaltungen in Betrieben und auf dem Lande. Manuskriptheft 1).‎

‎Mit einem Geleitwort von R. Schallock, 1 sw Abbildung und Quellen- und Literaturnachweis. Am Ende befindet sich ein Fragebogen, der nach erfolgter Veranstaltung vom Kulturobmann ausgefüllt und unterschrieben an das Ministerium für Volksbildung gesendet werden sollte.‎

Bookseller reference : 26569B

‎Majakowski.-‎

‎Wladimir Majakowski. Lebensbild eines Dichters. Herausgeber: Ministerium für Volksbildung des Landes Sachsen-Anhalt.‎

‎Querformat 21 x 14,7 cm. 16 (2)S. Original Karton mit Deckeltitel. (=Kulturabend. Rahmenmaterial für Veranstaltungen in Betrieben und auf dem Lande. Manuskriptheft 1). Einband leicht berieben, hübscher runder Exlibris-Stempel auf Deckeltitel verso. Papierbedingt gegilbt, obere der 2 Klammern fehlt. Insgesamt gut erhalten. Mit einem Geleitwort von R. Schallock, 1 sw Abbildung und Quellen- und Literaturnachweis. Am Ende befindet sich ein Fragebogen, der nach erfolgter Veranstaltung vom Kulturobmann ausgefüllt und unterschrieben an das Ministerium für Volksbildung gesendet werden sollte.‎

‎Majskij Ivan‎

‎Perche' scoppio' la Seconda Guerra Mondiale?‎

‎In 8 (22x15) Cartonato rigido illustrato; pp. 590; Ottimo‎

MareMagnum

Booklovers.It
Novara, IT
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€20.00 Buy

‎Majumdar Megha‎

‎Un incendio‎

‎ril. "Un incendio" è il romanzo d'esordio di una giovane scrittrice che racconta il nostro mondo: tra fake news e arroganza del potere, tra giustizia e corruzione, tra povertà e ricchezza. Jivan è una ragazza indiana degli slum, povera ma ben decisa a migliorare il proprio stato. Fa la commessa in un negozio e si è appena comprata un cellulare, dove impara a comunicare con il mondo. Ed è proprio su Facebook che Jivan pubblica un commento al vetriolo contro il governo. C'è stato un atto terroristico, alla stazione di Kolabagan, un gesto vile che ha ucciso col fuoco decine di persone - povere - e la polizia non ha mosso un dito per catturare gli assassini. Passano solo pochi giorni prima che quella stessa polizia irrompa all'alba nella casa dove Jivan vive con i vecchi genitori, la ammanetti e la porti in prigione. L'accusa? Deve essere stata lei l'attentatrice: basta leggere le sue parole provocatorie sui social. Basta vedere dove vive. Basta controllare i suoi like, che arrivano da altri facinorosi come lei. Nonostante la paura, nonostante si renda conto di non avere alcun santo in paradiso, Jivan sa di essere innocente ed è convinta di poter contare sulla verità e sugli amici per uscire dalla prigione. Ma i suoi amici sceglieranno di testimoniare per lei o cederanno alle lusinghe del potere, che offre loro tutto quello che hanno sempre desiderato?‎

‎Majzner Victor 1945‎

‎Seeing the song : collaboration between Victor Majzner & Deborah Masel‎

‎Metasenta Publishing Melbourne 2013. First Edition. Softcover. Very Good Condition. second-hand copy no annotations no damage. "The purpose of our collaboration was to respond to the biblical Song of Songs and create a contemporary Jewish poetic series of paintings thus giving that ultimate erotic love song our own voice." � Page nine Size: 12mo standard paperback. Please refer to accompanying picture s. Quantity Available: 1. Category: Poetry; judaica; erotica; Art & Design. ISBN: 0987272454. ISBN/EAN: 9780987272454. Inventory No: 0282318. . 9780987272454 Metasenta Publishing paperback‎

Bookseller reference : 0282318 ISBN : 0987272454 9780987272454

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Syber's Books ABN 15 100 960 047
Australia Australia Austrália Australie
[Books from Syber's Books ABN 15 100 960 047]

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‎Majzner Victor 1945‎

‎Seeing the song : collaboration between Victor Majzner & Deborah Masel‎

‎Metasenta Publishing Melbourne 2013. First Edition. Softcover. Very Good Condition. second-hand copy no annotations no damage. "The purpose of our collaboration was to respond to the biblical Song of Songs and create a contemporary Jewish poetic series of paintings thus giving that ultimate erotic love song our own voice." � Page nine Size: 12mo standard paperback. Please refer to accompanying picture s. Quantity Available: 1. Category: Poetry; judaica; erotica; Art & Design. ISBN: 0987272454. ISBN/EAN: 9780987272454. Inventory No: 0280152. . 9780987272454 Metasenta Publishing paperback‎

Bookseller reference : 0280152 ISBN : 0987272454 9780987272454

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Syber's Books ABN 15 100 960 047
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‎Makanin Vladimir; Possamai D. (cur.)‎

‎Là c'era una coppia...‎

‎ill., br. Nel racconto "Là c'era una coppia" si colgono molti dei temi da sempre cari a Makanin: dal conflitto con il passato, che è individuale ma in Makanin assurge a dimensioni escatologiche, al conflitto generazionale che spesso assume una connotazione culturale. Lo scrittore russo entra nel vivo delle grandi questioni irrisolte, ma lo fa con una maestria e una levità di tocco che persino l'amarezza che accompagna l'ineluttabilità del nostro destino umano ne risulta addolcita.‎

‎Makine Andreï‎

‎L'arcipelago della nuova vita‎

‎br. Agli estremi confini orientali della Russia, dentro al vento del Pacifico, per terre immense che sembrano sfuggite alla storia, Pavel Gartsev e i suoi compagni danno la caccia a un criminale dal volto sconosciuto. Pavel, nato e cresciuto nella Russia di Stalin, ha un passato di solitudine e abbandoni: rimasto orfano da bambino in circostanze che non conosce, ha vissuto, soldato ancora giovanissimo, tutta la violenza della seconda guerra mondiale. Rientrato a casa, Pavel si iscrive all'università, conosce Sveta, sogna di iniziare con lei una vita normale, ma all'addensarsi della guerra fredda è richiamato in servizio nell'est del paese e gli viene assegnato il compito di dare la caccia, insieme ad altri soldati, a un uomo evaso da un campo di prigionia. Per molti giorni i cinque, accompagnati da un cane, seguono per l'infinita distesa della taiga le tracce dell'uomo; la preda è astuta, più volte si fa gioco dei suoi inseguitori, costringendoli a un vagare disperato ed esaltante. Quando i suoi compagni vengono feriti, Pavel decide di continuare la caccia da solo, ma non sa ancora che la vera identità del fuggitivo, una volta scoperta, sarà capace di sconvolgere la sua vita. Un corpo a corpo ai confini del mondo e del tempo fra un soldato sfinito e la sua preda misteriosa, un'esplorazione geografica e sentimentale, l'avventura di una lunga caccia all'uomo mentre all'orizzonte sorge un arcipelago, dove forse un'altra vita, nell'eterna fragilità dell'amore, sarà possibile.‎

‎Makio Staff; Robert J. Priest Editor; John W. Sigler Business Manager; The Classes of 1939 1940 & 1941 of The Ohio State Unive‎

‎THE MAKIO 1938 Volume 57: The Ohio State University Columbus Ohio‎

‎Columbus OH U.S.A.: Brown Publishing Co. 1938. Book. Illus. by Terry Engraving Company Columbus OH Reproduction; Baker Art Gallery Art; White Studio N.Y.C. Photography. Very Good. Hardcover. 1st. Folio - over 12 - 15" tall. Padded embossed blue cloth covered boards with silver highlighting. Seller's image know what you are getting! Pre-packing weight is 5 lb. 1.4 oz . ORIGINAL!! Has NO Dust Jacket. Has wear to spine ends and corners Name of Owner and 2 pages of signatures markings noted! See Picture! The Copyright date is 1938 for this 1938 printing. This volume was purchased at Public Auction. Roy Steele Rogers Jr. Class of 1938 was prior owner. Cover is by MolloyMade of Chicago. Thank you for your purchase from Sunset Books! Help Promote World Literacy GIVE a Book as a GIFT!! In stock Ships from Ohio. WE COMBINE SHIPPING ON MULTIPLE PURCHASES!!!! SEE PICTURES!!!!! ANY ODD/GREEN TONES ON THE SCANS ARE CAUSED BY MY SCANNER!! All of our Technical/Textbook/Ex-Library volumes were obtained legally through Public or Auction sales. . Brown Publishing Co. Hardcover‎

Bookseller reference : 027801

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Sunset Books
United States Estados Unidos Estados Unidos États-Unis
[Books from Sunset Books]

€25.34 Buy

‎Makkai Rebecca‎

‎L'angolo dei lettori ribelli‎

‎br. Lui: Ian Drake, 10 anni, occhiali tondi e grande sorriso, lettore vorace. Gli piace che i libri inizino con un prologo. Lei: Lucy Hull, 26 anni, bibliotecaria per caso in una piccola città di provincia (sezione ragazzi), discendente di rivoluzionari russi emigrati in America. È convinta che i libri possano salvarti la vita. Sarà che entrambi non sanno resistere alla tentazione di sbirciare subito l'ultima riga dei romanzi, ma tra loro si stabilisce una complicità immediata. Per Ian, fedelissimo della biblioteca, che frequenta anche con la varicella o una gamba rotta, quegli scaffali sono un rifugio dal controllo opprimente della famiglia, ultrareligiosa. E Lucy, approfittando delle scarse conoscenze dei suoi genitori in materia di narrativa per ragazzi, aggira la loro censura, ben felice di passare a Ian sotto banco libri "proibiti", come quelli che osano parlare di magia, specie se «scritti da Harry Potter». Quando, però, a Ian non basterà più fuggire con la fantasia, si farà rapire davvero. E i due appassionati lettori diventeranno protagonisti di una loro personale avventura. In cerca, soprattutto, di se stessi. Una storia per chi ama la lettura e per chi ama la libertà - che, in fondo, sono la stessa cosa.‎

‎Makumbi Jennifer Nansubuga‎

‎Kintu‎

‎br. All'alba del 2004, tra le baracche e gli acquitrini di Kampala, capitale ugandese, Kamu Kintu è prelevato da due funzionari pubblici per un interrogatorio. Ma una volta in strada, ammanettato come un ladro, verrà linciato dalla folla, pronta a trattarlo come «una cosa» priva di ogni umanità. Forse è solo un tragico scherzo del destino, oppure l'esito inevitabile presagito dal nome della vittima: in luganda Kintu significa cosa, ma designa anche il primo uomo della mitologia Ganda. All'origine di quel destino c'è un episodio accaduto nel regno del Buganda nel lontano 1750, quando il governatore della provincia di Buddu, Kintu Kidda, intraprese una pericolosa traversata per rendere omaggio al nuovo sovrano, l'usurpatore Kyabaggu. Nel viaggio però trovò la morte il figlio adottivo di Kintu, e da quella tragedia scaturì una maledizione che si ripercuoterà per secoli sulla sua stirpe. Sparpagliati nel paese, tutti i suoi eredi - l'inquieta Suubi, il vedovo Isaac Newton, il predicatore Kanani, la donna-generale Kusi, sorella di Kamu -, saranno uniti da un unico obiettivo: liberarsi dal fardello che si annida nel cuore di questa famiglia. Mescolando con sapienza leggende orali e credenze magiche a vivide scene di erotismo e violenza, Jennifer Nansubuga Makumbi ha costruito una saga che è anche la storia di una nazione, l'Uganda - sorta di «Africanstein» creata in laboratorio dagli europei -, e una ricerca di senso nell'agire degli esseri umani, perennemente divisi tra intelletto e materialità.‎

‎MALRAUX ANDRE‎

‎1. La Condition humaine, 2. Le temps du mépris, 3. L'espoir, Les conquérants. 5. La tentation de l'Occident - Royaume farfelu - Lunes en papier. 6. La lutte avec l'ange. - Les Noyers de l'Altenburg. 7. La voie royale.‎

‎Skira, Genève, 1945. 7 volumes in-8 (205 X 140 mm) brochés sous couvertures rempliées. Première édition collective, limitée aux œuvres narratives, 1 des 4800 exemplaires numérotés sur vergé (N°4947). Parfait état.‎

‎Ray D6*‎

Bookseller reference : 1279

Livre Rare Book

Antiquités Duvert Martial
Crest France Francia França France
[Books from Antiquités Duvert Martial]

€150.00 Buy

‎MALOIRE Albert‎

‎Le Forez dans la guerre 1939/1945. La vie quotidienne sous l'occupation‎

‎Horvath, 1986, in-8 br., 183 p., illustrations photos, carte, envoi de l'auteur, très bon état.‎

‎Témoignage d'un résistant. Voir le sommaire sur photos jointes.‎

Bookseller reference : QWA-6375

Livre Rare Book

Librairie de la Garenne
Clichy-la-Garenne France Francia França France
[Books from Librairie de la Garenne]

€15.00 Buy

‎Malte Marcus‎

‎Le garçon: Ausgezeichnet mit dem Prix Femina 2016‎

‎Gallimard 2018 592 pages 10 8x17 8x2 8cm. 2018. pocket_book. 592 pages.‎

‎Bon état‎

Bookseller reference : 500035342

Livre Rare Book

Démons et Merveilles
Joinville France Francia França France
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€3.00 Buy

‎MALLET, Alfred.‎

‎PIERRE LAVAL. Tome 1 : Des années obscures à la disgrâce du 13 décembre 1940.‎

‎Paris, Amiot Dumont 1954, in-8° broché, couverture illustrée, 349 pages.‎

‎Bel état‎

Bookseller reference : 0581

Livre Rare Book

Bedot Bouquiniste
Le Mans France Francia França France
[Books from Bedot Bouquiniste]

€15.00 Buy

‎Malliarakis Jean-gilles‎

‎Yalta et la naissance des blocs‎

‎Albatros 1982 in8. 1982. Broché. 252 pages. Bon Etat intérieur propre‎

Bookseller reference : 111451

Livre Rare Book

Livres-sur-sorgue
Isle-sur-la-sorgue France Francia França France
[Books from Livres-sur-sorgue]

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‎Malagola Andrea‎

‎Di un'estate infinita (e di altre stagioni più o meno belle della vita)‎

‎brossura Un ragazzo come tanti, con una laurea inutile alle spalle e un lavoro noioso in un call center di una grigia periferia milanese. Fino a quando non capisce di trovarsi davanti a un bivio importante: continuare a recitare il proprio ruolo dentro questa pantomima oppure provare a guardare oltre quello che in un certo senso gli è dato vedere... e così tra viaggi, woofing in fattorie, esperienze in ecovillaggi, amori, delusioni, e giorni a loro modo epici, si troverà risucchiato dentro a un vortice più forte di lui. "È come se dentro di me io abbia acceso un fuoco che non sono più in grado di spegnere".‎

‎Malaguti Gabriella‎

‎Come perle trasparenti e opache‎

‎brossura Di quel suo viaggio nel Belice, fu la sola lettera che mi scrisse. In ogni caso, tornò come rigenerata dal malessere che l'aveva afflitta. Non aveva più la faccia da funerale degli ultimi tempi. Era allegra, con una vibrante luce birbona negli occhi. Nulla in lei - né la voce, né i modi, né i discorsi lasciava intuire quello che aveva in mente.‎

‎Malamud Bernard‎

‎L'uomo di Kiev‎

‎br. Basato su una vicenda realmente accaduta, «L'uomo di Kiev» è la storia di uno sconcertante caso giudiziario. È il 1911 e la Russia zarista è attraversata da frequenti scoppi di violenza antisemita. Yakov Bok è un ebreo che si guadagna da vivere come tuttofare; lasciato dalla moglie, cerca fortuna nella città di Kiev dove, spacciandosi per gentile, riesce a farsi assumere come sorvegliante in una fabbrica di mattoni. Ma quando accanto alla fabbrica viene ritrovato il cadavere di un bambino, si diffonde la voce che si tratti di un delitto perpetrato dagli ebrei a scopi rituali e scatta la ricerca del capro espiatorio: tradito da false testimonianze e incastrato dalla polizia, Yakov viene accusato del crimine. Rinchiuso in carcere senza processo, umiliato, abbandonato da tutti, non smetterà di lottare con tutte le sue forze per difendere la propria innocenza. Premiato con il Pulitzer e il National Book Award, «L'uomo di Kiev» non è soltanto una vigorosa denuncia del razzismo e della violenza del potere, ma un apologo universale sulla condizione umana: sulla nostra solitudine, le nostre paure irrazionali, il nostro incoercibile desiderio di giustizia. Prefazione di Alessandro Piperno.‎

‎Malamud Bernard‎

‎Tutti i racconti‎

‎br. Dal "Barile magico", pubblicato nel 1958, un anno dopo "Il commesso", e insignito del National Book Award, la produzione di racconti e la loro pubblicazione in raccolte ha accompagnato l'intera carriera di Bernard Malamud. E se il successo di pubblico e la fama di questo autentico faro della narrativa ebraico-americana restano profondamente legati a romanzi potenti e originali come "L'uomo di Kiev" e "Le vite di Dubin", la critica e la storiografia letteraria non hanno mai avuto dubbi nel considerare Malamud un maestro del racconto, vicino per sensibilità, raffinatezza e penetrazione psicologica a C?echov, e al tempo stesso caposaldo di una grande tradizione americana che, da Poe a Hemingway, da Cheever a Carver, ha portato la narrazione breve a vertici insuperati. In questo volume sono raccolti tutti i 55 racconti che Malamud ha scritto tra il 1940 e il 1982, precedentemente assemblati, oltre che nel Barile magico, in raccolte magnifiche come Ritratti di Fiedelman e "Il cappello di Rembrandt" o pubblicati postumi nel Popolo. Un opus impressionante, un susseguirsi di piccoli gioielli che, letti assieme o gustati uno a uno, offrono il ritratto a tutto tondo di una delle più grandi voci del Novecento americano.‎

‎Malamud Bernard; Simonetti P. (cur.)‎

‎Romanzi e racconti. 1952-1966. Vol. 1‎

‎ril. II Meridiano, primo di due che offrono l'opera omnia di Malamud con molte nuove traduzioni, propone i romanzi e le raccolte di racconti pubblicati tra il 1952 e il 1966. A "The Natural" (1952) e "The Assistant" (1957), presentati con i titoli "Il fuoridasse" e "II giovane di bottega", si affiancano "Una nuova vita" (1961) e "L'uomo di Kiev" (1966), e i racconti di "II barile magico" (1958) e "Prima gli idioti" (1963). Autore peculiare per lo stile e la lingua ingannevolmente semplici e a tratti sorprendenti ottenuti trasferendo nell'americano le cadenze e l'ironia dello yiddish, Malamud affronta spesso nella sua narrativa il tema del "doppio" e quello dell'identità ebraica, offerta, ripudiata e amata, dando vita a personaggi attraverso i quali però offre un ritratto dell'umanità tutta. Il suo sguardo introspettivo e spietato eppure così indulgente e partecipe dà spessore ai protagonisti delle sue storie, li rende commoventi irritanti, umani. Il saggio introduttivo è firmato dal critico inglese Tony Tanner. La cronologia e le dettagliate notizie sui testi si devono a Paolo Simonetti.‎

‎Malamud Bernard; Simonetti P. (cur.)‎

‎Romanzi e racconti. 1967-1986. Vol. 2‎

‎ril. Negli ultimi anni della sua vita Bernard Malamud indicava spesso all'amico e collega Claude Fredericks il ripiano superiore della libreria nel suo studio, dove a occupare il posto d'onore erano i primi volumi della "Library of America", la storica collana che il "New York Times Book Review" ha definito "il canone semiufficiale della letteratura americana". "Un giorno le mie opere saranno lassù" ripeteva l'anziano scrittore con un pizzico d'orgoglio, quasi a esorcizzare il suo timore ricorrente, quello di essere dimenticato. Nel 2014, in occasione del centenario della sua nascita, le opere di Malamud sono state finalmente inserite in due volumi della prestigiosa collana (a cui se ne aggiungerà un terzo), contemporaneamente alla pubblicazione in Italia del primo dei due Meridiani a lui dedicati.‎

‎Malanca Michele‎

‎Storia di Andrea Pagani e altri racconti‎

‎ill. Questo libro è per persone che si fanno domande e che cercano risposte. Persone che non si accontentano di scontate situazioni o di facili ottimismi. Il pensiero dell'autore è chiaro: chi legge ti dedica del tempo, viene a casa tua, viene a trovarti. Michele Malanca considera l'attenzione di un lettore come un privilegio. Sentire che qualcuno prova gratitudine per quello che hai scritto è il massimo delle soddisfazioni, niente ti ripaga più di un: "Grazie per avermi fatto compagnia, grazie per avermi raccontato la storia di Andrea o Arnoldo, grazie per avermeli fatti conoscere". La raccolta si compone di cinque racconti, scritti di getto, meditati per anni.‎

‎Malanima Nada‎

‎Il mio cuore umano‎

‎ill., br. "Il mio cuore umano" è la storia di una famiglia molto particolare e della nascita inaspettata di una bambina speciale nella Toscana degli anni Cinquanta. Lirico, misterioso, toccante, e un po' magico, questo romanzo è basato sulla storia personale dell'autrice e della sua famiglia.‎

‎Malaparte Curzio‎

‎Maledetti toscani‎

‎br. Perché, di fronte a un toscano, tutti si sentono a disagio? Risposta ovvia, per Malaparte: di gran lunga più intelligente degli altri italiani, e libero - la libertà dipende dall'intelligenza-, il toscano è spregioso, disprezza tutti gli esseri umani per la loro stupidità. Per di più è sboccato, insolente, crudele, fazioso, cinico e ironico. Possiede in compenso una greca virtù: il senso della misura, il sentimento della meravigliosa armonia che regge i rapporti fra le cose terrene e le divine (basti pensare alla Divina Commedia, dove il Paradiso sembra un angolo di Toscana). E il più toscano dei toscani, un toscano - diciamo così - allo stato di grazia, è il pratese: becero, certo, visto che non ha paura di parlare come pensa, e rabbioso, rissoso, riottoso, nemico d'ogni autorità, d'ogni titolo e d'ogni prosopopea. È a Prato, del resto, che in mucchi di cenci polverosi «tutto viene a finire: la gloria, l'onore, la pietà, la superbia, la vanità del mondo». Concepito come un arioso, amoroso, sfrontato Baedeker, sorretto da una lingua di scintillante nitore, "Maledetti toscani" ci guida attraverso i paesaggi, i popoli, le città, la letteratura della Toscana, mimetizzando sapientemente la violenza del pamphlet: giacché a ben vedere è anche un ritratto 'en creux' degli italiani, che, vili, pavidi e cortigiani, della verità hanno paura, sognano privilegi e invidiano abusi e prepotenze, non sanno essere liberi e giusti ma solo servi o padroni. E dovrebbero imparare dai toscani a «sputare in bocca ai potenti».‎

‎Malaparte Curzio‎

‎Opere scelte‎

‎brossura Il volume raccoglie opere storico-saggistiche quali "La rivolta dei santi maledetti" e "Tecnica di un colpo di Stato", alcuni racconti come esempio della narrativa memorialistica, i due romanzi "Kaput" e "La pelle" e il lungo monologo "Maledetti toscani".‎

‎Malaparte Curzio‎

‎Sangue‎

‎br. «Ho orrore del sangue. Un orrore che nasce da un'esperienza che non è soltanto mia propria, ma quella di tutta la mia generazione e perciò solo ha valore. Di questa esperienza son frutto i racconti qui raccolti in volume: e son la storia delle mie prime intuizioni, scoperte e rivelazioni delle leggi misteriose del sangue... E se alcune di queste pagine potranno apparir crudeli, si pensi che non le ho raccolte per morboso compiacimento di crudeli immagini, ma per mostrare come si possa, attraverso le più dolorose esperienze, giungere a una suprema, e libera, coscienza di sé, del proprio popolo, e del proprio tempo». Pubblicato per la prima volta nel 1937 presso l'editore Vallecchi, il volume raccoglie i racconti scritti da Malaparte dopo il rientro dal confino di Lipari, dove era stato inviato dopo l'arresto voluto da Italo Balbo. "Sangue" rappresenta una tappa importante nel percorso umano e narrativo di Malaparte. È infatti in queste pagine che per la prima volta si rivela la straordinaria capacità di Malaparte di cogliere il lato morboso e inquietante dell'esistenza umana, visto nel suo aspetto più appariscente e impressionante: il sangue, appunto, elemento sacrificale e oscuro richiamo alla linfa vitale, simbolo di una passione esistenziale in cui convivono amore e morte.‎

‎Malaparte Curzio; Bricchi M. (cur.)‎

‎Il buonuomo Lenin‎

‎br. «Spero di mostrare un Lenin del tutto diverso da come appare agli occhi dell'opinione pubblica europea» confida Malaparte all'amico Halévy nel settembre del 1931. Il suo intento era, in realtà, ancora più audace: mostrare Lenin come appare agli occhi dei «Russi intelligenti». O, se vogliamo, analizzare un fenomeno entro la sua stessa logica, come già aveva fatto nell'"Intelligenza di Lenin" per spiegare il bolscevismo. E il nuovo libro, uscito a Parigi nel 1932, avrà l'effetto di una scossa elettrica. Perché in questo romanzo-ritratto Lenin non è affatto il Gengis Khan proletario sbucato dal fondo dell'Asia per conquistare l'Europa, raffigurazione ideale per chi voglia ricacciarlo al di là dei confini dello «spirito borghese»: semmai, un piccolo borghese egli stesso. Di più: freddo e riflessivo, sedentario e burocratico, animato da un'immaginazione meticolosa e da una «crudeltà platonica», ostile a ogni romanticismo terrorista e incapace di agire all'infuori della teoria, a suo agio più nelle discussioni politiche e nelle faide personali che non nel confronto con la realtà, Lenin non è che un europeo medio, un buonuomo violento e timido, un «funzionario puntuale e zelante del disordine», un fanatico e un opportunista, per il quale la rivoluzione è una questione interna di partito, il risultato di ossessivi calcoli. Non a caso quando, giunto al potere, non potrà più attendere gli eventi e osservarli da lontano, e - proprio lui, dotato di un vivo «senso dell'irrealtà» - dovrà fare i conti con la realtà, si risolverà a inventarla, a crearla, imponendola «a se stesso, ai suoi collaboratori, al popolo di Russia, alla rivoluzione proletaria, all'avvenire dell'Europa».‎

‎Malaparte Curzio; Guagni C. (cur.); Pinotti G. (cur.)‎

‎La pelle‎

‎br. Una terribile peste dilaga a Napoli dal giorno in cui, nell'ottobre del 1943, gli eserciti alleati vi sono entrati come liberatori: una peste che corrompe non il corpo ma l'anima, spingendo le donne a vendersi e gli uomini a calpestare il rispetto di sé. Trasformata in un inferno di abiezione, la città offre visioni di un osceno, straziante orrore: la peste - è questa l'indicibile verità - è nella mano pietosa e fraterna dei liberatori, nella loro incapacità di scorgere le forze misteriose e oscure che a Napoli governano gli uomini e i fatti della vita, nella loro convinzione che un popolo vinto non possa che essere un popolo di colpevoli. Null'altro rimane allora se non la lotta per salvare la pelle: non l'anima, come un tempo, o l'onore, la libertà, la giustizia, ma la "schifosa pelle". Come ha scritto Milan Kundera, nella "Pelle" Malaparte "con le sue parole fa male a se stesso e agli altri; chi parla è un uomo che soffre. Non uno scrittore impegnato. Un poeta".‎

‎Malaparte Curzio; Pinotti G. (cur.)‎

‎Kaputt‎

‎br. A Stoccolma Malaparte incontra il principe Eugenio, fratello del re di Svezia. E nella villa di Waldemarsudden non può trattenersi dal raccontare ciò che ha visto nella foresta di Oranienbaum: prigionieri russi conficcati nella neve fino al ventre, uccisi con un colpo alla tempia e lasciati congelare. È solo la prima di una fosca suite di storie che, come un novellatore itinerante, Malaparte racconterà ad altri spettri di un'Europa morente: ad Hans Frank, Generalgouverneur di Polonia, a diplomatici come Westmann e de Foxà, a Louise, nipote del kaiser Guglielmo II. Storie che si annidano nella memoria per non lasciarla mai più: il Ladoga, simile a "un'immensa lastra di marmo bianco", dove sono posate centinaia e centinaia di teste di cavallo, recise da una mannaia; il console d'Italia a Jassy, sepolto dal freddo peso dei centosettantanove cadaveri di ebrei che sembrano precipitarsi fuori dal treno che li deportava a Podul Iloaiei, in Romania; le mute di cani muniti di cariche esplosive che, in Ucraina, i russi addestrano ad andare a cercare il cibo sotto il ventre dei panzer tedeschi. Storie, anche, malinconiche e gentili: quella dei bambini napoletani convinti dai genitori che gli aviatori inglesi sorvolano la città per gettar loro bambole, cavallucci di legno e dolci; o, ancora, quella delle ragazze ebree destinate al bordello militare di Soroca. Storie che trascinano in un viaggio lungo e crudele, al termine del quale si vedrà l'Europa ridotta a un mucchio di rottami.‎

‎Malaquais Jean‎

‎Pianeta senza visto‎

‎br. È un anno difficile, il 1942. Nella città di Marsiglia arrivano da mezzo mondo. Ci sono gli ebrei dell'Europa dell'est, tantissimi, poi ci sono i rifugiati di guerra. E un repubblicano spagnolo. Ma soprattutto c'è un rivoluzionario bolscevico della prima ora, che aspetta di poter salpare verso la libertà. Pubblicato per la prima volta con scarso successo di pubblico nel 1947 (i francesi volevano dimenticare presto gli orrori dell'occupazione e del collaborazionismo), Pianeta senza visto è considerato un monumento della letteratura occidentale del secondo dopoguerra. Presentato qui per la prima volta in traduzione italiana integrale, con la prefazione di Norman Mailer, il romanzo di Malaquais è uno di quei libri che a ragion veduta può essere considerato l'opera di tutta una vita. Con uno stile di rara intensità, l'autore muove migliaia di personaggi, di idee, di vite e di destini come un demiurgo che plasma il magma letterario con un sapiente senso di equilibrio fra i numerosi registri narrativi e linguistici a disposizione.‎

‎Malatesta S. (cur.)‎

‎Quel treno per Baghdad‎

‎br. Irresistibilmente attratta dalle circostanze della vita in cui gli esseri umani si mescolano insieme, la letteratura non poteva sottrarsi al fascino dei treni, mezzi di trasporto in cui l'immaginazione, e non di rado la realtà, hanno generato da sempre mirabolanti avventure. Non stupisce perciò che, dopo aver curato una raccolta di racconti di suspense ambientati in treno, Stefano Malatesta abbia deciso di mettere insieme delle storie che ruotano questa volta attorno al récit de voyage in treno, vale a dire quel genere letterario in cui il viaggio si fa racconto di una vicenda realmente vissuta o di un accadimento reale, con il suo corollario di incontri, emozioni ed esperienze fuori dell'ordinario. Abbiamo così, in questa raccolta, il principe Alliata che ricorda un viaggio su una ferrovia a scartamento ridotto in Sicilia per raggiungere le miniere di zolfo di proprietà della famiglia, quando lui era appena un ragazzo; Boris Biancheri, il segretario generale della Farnesina scomparso di recente, che narra del libro più bello del mondo: l'orario ferroviario; Giuseppe Cederna che racconta del viaggio, su un Settebello lanciato a tutta velocità, verso le terre incognite dell'arte comica; Mario Fales, professore di Assiriologia all'università di Udine, che con ironia e precisione ci parla del treno per Baghdad, il sogno di fine Ottocento di collegare l'Europa con l'Oriente; Stefano Malatesta che narra di Norman Douglas e del Train Bleu...‎

‎Malatesta Stefano‎

‎Il cane che andava per mare e altri eccentrici siciliani‎

‎brossura Gli italiani non sono mai stati considerati eccentrici. Gli unici eccentrici, dice l'autore, sono i siciliani. E gli eccentrici amano raccontarsi. Chiunque sia andato in Sicilia si è accorto della naturale propensione al racconto divertente e curioso. Storie di personaggi irripetibili, di figure di dissennati. Vicende esilaranti, ma anche complicate, riferite in innumerevoli e contradditorie versioni. Solo un non siciliano, come Malatesta, ma che conosce perfettamente la Sicilia, poteva avere la presunzione di estrarre queste storie dalle leggende metropolitane o paesane, di definirle e di raccontarle.‎

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