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Cosi F. (cur.); Repossi A. (cur.)
Del camminare e altre distrazioni. Antologia per viandanti e sognatori
ill., br. Non si cammina solo per spostarsi da un luogo all'altro: si cammina anche per poter guardare il mondo dalla vetta dei monti, come Mark Twain, oppure per filosofeggiare, come Rousseau e Roberto Arlt. A volte un'innocua passeggiata permette di fare incontri che cambiano l'esistenza, come accade ai personaggi di Maupassant e Capuana, e in certe situazioni l'erranza diventa addirittura uno stile di vita, come nelle pagine di Verga e Mary Hunter Austin. Da Virginia Woolf a James Matthew Barrie, da Gilbert Keith Chesterton a Herbert George Wells, questi 14 racconti firmati dai più grandi autori della letteratura mondiale (di cui ben cinque ancora mai tradotti o pubblicati in Italia) permettono di esplorare tutti i significati nascosti in una delle attività quotidiane che di solito compiamo senza pensarci: camminare. Roberto Arlt, Mary Hunter Austin, James Matthew Barrie, Luigi Capuana, Kate Chopin, Gilbert Keith Chesterton, Washington Irving, Paolo Mantegazza, Guy de Maupassant, Jean-Jacques Rousseau, Mark Twain, Giovanni Verga, Herbert George Wells, Virginia Woolf. Prefazione di Luigi Nacci.
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Fiorini Lorena
Vita in campagna. Terra di toscana
ill., ril.
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Fazzi Arnaldo
Gente di Lampara
brossura
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Petroni Guglielmo
La morte del fiume
br. Il volume vincitore nel '74 del premio Strega viene ri-edito per commemorare lo scrittore nei cento anni dalla nascita. Guglielmo Petroni nacque a Lucca il 30 ottobre 1911. La sua prima raccolta di poesie "Versi e memoria", del 1935, fu salutata entusiasticamente da Giuseppe De Robertis e Walter Binni. Nel 1938 si trasferì a Roma, invitato da Curzio Malaparte, per dirigere "Prospettive". A Roma prese parte attiva alla Resistenza. Nella primavera del 1944 fu arrestato dalle SS e chiuso nel carcere di Via Tasso; dopo essere stato torturato e condannato a morte venne trasferito a Regina Coeli, dove fu salvato in extremis dall'arrivo degli alleati. Da quella esperienza nacque "Il mondo è una prigione" che, come scrisse il Sapegno, resta ancora "una delle prove più alte della letteratura di quel periodo". Nel dopoguerra uscivano intanto le sue migliori opere letterarie che meritarono molti premi, tra cui il "Premio Strega" nel 1974, assegnato a "La morte del fiume", e il "Premio Selezione Campiello" nel 1984 a "Il nome delle parole". È morto il 29 aprile 1993.
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Caricato Gaetano
Il diario del giovane Federico
brossura L'autore di questo "Diario" è uno dei pochissimi, tuttora viventi, che nell' autunno del 1942, studenti universitari, ricevettero la cartolina-precetto per frequentare un Corso accelerato di sei mesi per sottotenenti di complemento, ed essere inviati, subito dopo, in una zona di guerra. Rifiutatosi di aderire alla Repubblica sociale costituita da Benito Mussolini, iniziò presto per lui un lungo periodo di vicende drammatiche, che dovette affrontare con tanti altri giovani fermamente decisi a non collaborare con l' esercito tedesco, sorretti dal desiderio che, caduta la dittatura fascista, il popolo italiano avrebbe potuto organizzarsi democraticamente. E riunitisi in gruppi partigiani, con l'aiuto dell' esercito inglese, contribuirono, con la loro dedizione totale, alla liberazione dell' Italia. Purtroppo nel settembre del ' 44, quando l' esercito tedesco in Italia fu costretto ad arretrarsi e costituire la linea gotica di difesa nella regione tosco-emiliana, con l'organismo stremato da sacrifici e privazioni, dovette abbandonare la lotta partigiana, riuscì a raggiungere la sua famiglia residente a Foggia, e dopo qualche settimana, per una grave tubercolosi al polmone destro, fu ricoverato in un ospedale sanatoriale dal quale poté essere dimesso soltanto nella primavera del 1948. Poté descrivere in un "Diario" le difficili traversie, le lotte cruente che i gruppi partigiani ai quali appartenne dovettero sostenere contro le truppe tedesche e la milizia fascista.
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Bartolini Sandro
Cento palazzi e un orto
brossura Con la zappa scorticammo il terreno dalle erbacce, spazzando via il manto fitto di radici. Dimentico di bilanci condominiali, me ne stavo in tenuta da contadino povero, calzoni vecchi e scuciti, camicia dei tempi andati. Cesare scorrazzava nell'orto, mani in alto mani in basso, saltare, mentre io e il fratello sputavamo l'anima lo spensierato mascalzone cantava, ballava, si divincolava, si scopriva la pancia. Partimmo con la vangatura, spingevo di destro, Nicola di mancino, uno accanto all'altro, procedevamo di buona lena, l'attrezzo pesante, il manico spesso, la lama lunga s'infilava nel terreno umido, la zolla rivoltata e spezzata dalla lama. Con la zappa e il rastrello spianammo il terreno e seminammo le patate nei solchi.
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Bovenzi Francesco Maria
Solo con il battito del cuore. Racconti e altre storie
brossura
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Anastasi Guglielmo
Eldorado
br. Un romanzo ambientato nel mondo della Borsa, specchio profetico e quanto mai attuale di una società corrotta dal denaro in cui si è disposti a tutto per arricchirsi. Pubblicato a puntate tra il 1907 e il 1908 su "La Rassegna Latina di Lettere-Arte-Politica e Scienza", in volume fu dato alle stampe nel 1908 da Treves. I protagonisti vivono alla ricerca del momento perfetto in cui vendere e comprare azioni, la loro esistenza ruota intorno alla ricchezza. Ma le scelte compiute d'impulso nel mondo frenetico della Borsa non sono facili: Mario Aldovisi, personaggio principale del romanzo, farà quelle sbagliate e lo sgomento degli speculatori sarà tale da condurre uno di loro al suicidio.
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Deledda Grazia
Racconti di Natale
br. Dieci straordinarie novelle di Grazia Deledda unite dal riferimento, più o meno marcato, al Natale. Pubblicate in sei diversi volumi usciti tra il 1905 e il 1930, contengono tutto il mondo umano e poetico (il bene, il male, il sentimento religioso, il peccato, il senso di colpa, il paesaggio mitizzato) della grande scrittrice sarda, seconda donna - dopo la svedese Selma Lagerlöf - a vincere nel 1926 il premio Nobel per la letteratura. In questi racconti è possibile scorgere quel lirismo e quella tensione etica che caratterizzano i romanzi più famosi e che indussero un importante critico come Attilio Momigliano a definire la Deledda "un grande poeta del travaglio morale".
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Drigo Paola
Maria Zef
brossura
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Deledda Grazia
Marianna Sirca
brossura
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Guglielminetti Amalia
Il pigiama del moralista
brossura
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Benioff David
La 25ª ora
br. Con la sua Corvette, caricata a dovere di "roba" dagli uomini di Uncle Blue, Monty scorazza per New York, accolto come una rock star nelle scuole bene di Manhattan, negli infimi locali dei gangster russi di Downtown e negli attici lussuosi dei brokers e degli attori pieni di grana. Ora, però, ha chiuso per sempre. Entro 24 ore salirà sul bus per Oti-sville e domani mattina cederà il suo nome in cambio di un numero... 24 ore soltanto, una sola misera notte da passare ancora con i suoi amici: Frank Slattery, un tipo svitato che lavora a Wall Street e sa tutto di tasso d'inflazione, rilevazioni statistiche, condizioni meteorologiche e oscillazioni di mercato; e Jakob Elinsky, un insegnante di inglese che passa il tempo a fantasticare sulle sue giovani allieve. Un'ultima notte per fare casino, un'ultima notte di libertà, a meno che da Uncle Blue... La 25ª ora ci svela il lato oscuro della New York di o ggi, tra i club privati di Downtown e i freddi locali di Wall Street, dove si aggirano non soltanto brokers e uomini d'affari, ma gangster senza scrupoli e giovani senza illusioni.
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Phelps Daphne
Una casa in Sicilia
br. Nel 1900 Robert Hawthorn Kitson aveva ventisette anni, amava dipingere e detestava l'idea di dover trascorrere il resto della sua vita nell'azienda di famiglia. Sicché quando i medici, in seguito a due febbri reumatiche consecutive, gli ordinarono di lasciare l'Inghilterra, partì molto volentieri e raggiunse le soleggiate sponde del Mediterraneo. Quando giunse a Taormina, rimase così incantato dalla magica bellezza del paesaggio che decise di fermarsi e acquistare un appezzamento di dodicimila metri quadri sulla collina. Su quel terreno, in capo a qualche anno costruì una delle case più belle della Sicilia. Una casa con un giardino che arrivava quasi alla Madonna della Rocca, e dalla cui terrazza si poteva scorgere in basso la città coi suoi tetti rossi; sotto, il mare e la stretta penisola di Naxos; più in là, la piana di Catania; e oltre ancora, "torreggiante sul vasto paesaggio che si apre all'improvviso", la massa enorme dell'Etna. Nel 1947, Robert Kitson morì e sua nipote Daphne ereditò "casa Cuseni". La storia che Daphne Phelps narra in questo libro è la storia di questa casa: dalle origini, quando fu eretta con i massi tolti alla collina, e con il marmo, il legno e la terracotta, trattati secondo un'arte tramandata da secoli, fino al suo periodo aureo, quando tra le sue pareti imbiancate a calce e i suoi antichi mobili dalle stupende venature si aggiravano personaggi come Bertrand Russell e Tennessee Williams, Caitlin Thomas e Roald Dahl, Jocelyn Brooke e Greta Garbo.
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Zarraluki Pedro
Il piacere e la noia
br. Giovane avvocato a Barcellona, Ricardo vive giorni difficili - Clara, la sua donna, lo ha piantato di punto in bianco - quando riceve una telefonata di Cristina, sua madre. Tomàs, suo padre, annuncia Cristina, è sparito lasciando uno strampalato biglietto in cui ha manifestato l'intenzione di raggiungere il Tibet. Una prospettiva davvero bizzarra per un uomo che, al tramonto della propria vita sessuale, ha commesso la stupidaggine di abbandonare la moglie per mettersi con una donna molto più giovane e ritrovarsi poi solo come un cane in uno squallido monolocale, seduto, come un vecchio risentito e debole, davanti al televisore. Cristina riferisce qualche tempo dopo a Ricardo che la polizia ha rintracciato la Opel di Tomàs in un paesino a nord di Girona, e intima al figlio di mettersi sulle tracce del vecchio genitore. Ricardo raggiunge in macchina il villaggio, e nel giro di qualche ora ritrova Tomàs. O, meglio, ritrova fisicamente suo padre, ma stenta quasi a riconoscerlo. Del vecchio, malandato Tomàs non vi è più traccia. Al cospetto di Ricardo si presenta un uomo gioviale, circondato da amici straordinari: Lola, una una maitresse anarchica; Marcelo, il grassone che legge continuamente i classici della letteratura a Paquita, la sua compagna cieca che passa le ore seduta davanti alla porta di casa, Irene, bella e formosa, con un'animalità primordiale nei movimenti; Maria dal piacevole sguardo sfuggente; e la bellissima Barbara Baldova...
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Cohen Paula
Gramercy Park
br. 1894, Manhattan: il grande tenore Mario Alfieri è appena arrivato a New York per la sua prima esibizione al Metropolitan. Per sfuggire al soffocante abbraccio della buona società americana del tempo, Alfieri decide di affittare una casa a Gramercy Park, un elegante appartamento di proprietà di un certo Henry Ogden Slade, deceduto da poco. Tra le mura della casa si aggira un'affascinante dicianovenne: Clara Adler, già protetta del signor Slade e ora sola e abbandonata. Chi è la seducente ragazza? Perché Slade l'ha presa in casa con sé per poi lasciarla senza un soldo dopo la sua morte? Perché Clara si aggira pallida come un fantasma per la casa deserta? Quali tragedie ha visto e quali orrori ha dovuto sopportare?
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Nevo Eshkol
La simmetria dei desideri
br. Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l'esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: "Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia". Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.
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Fowler Karen Joy
Jane Austen book club
br. Jocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica - si conoscono da quando avevano entrambe undici anni - le ha appena confessato che, dopo trentadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio. Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel nulla, ha detto singhiozzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club, poiché, ha detto citando Kipling, "non c'è niente di meglio di Jane quando sei nei pasticci".
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Findley Timothy
L'uomo che non poteva morire
br. Il 17 aprile 1912 un uomo di nome Pilgrim tenta di suicidarsi impiccandosi ad un albero. Pochi istanti dopo il ritrovamento, però, il suo cuore ricomincia a battere. Accompagnato dalla sua amata amica, Lady Symbol Quartermaine, Pilgrim viene ricoverato nella clinica psichiatrica di Zurigo diretta da Jung. Con il famoso analista, l'uomo ingaggia una vera e propria battaglia che porta Pilgrim a confessare la sua stupefacente storia: una vicenda che dura da 4000 anni e che include figure storiche come Leonardo da Vinci, Henry James, Oscar Wilde... Pilgrim è pazzo? I suoi ricordi sono il frutto di una mente malata o attestano veramente la sua immortalità?
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Everett Percival
Ferito
br. John Hunt, ombroso e impenetrabile cowboy di mezz'età, vedovo e amante dell'arte, ha impiegato anni per ritagliarsi un'esistenza solitaria nelle lande desolate di Highland, Wyoming. La sua è un'appartata quotidianità fatta di giornate che iniziano alle cinque e trenta, cavalli difficili da addestrare, un mulo ingovernabile, un cucciolo di coyote da curare. Ma un giorno, non lontano dal suo ranch, un giovane gay viene brutalmente assassinato e l'aiutante di Hunt arrestato. L'evento sconvolge la tranquilla normalità della rintanata Highland e cambia radicalmente la vita di Hunt, coinvolto nell'incalzante caccia ai colpevoli e trascinato in una ricerca interiore che cambierà il suo modo di percepire le cose. Un memorabile confronto con la frontiera nel capolavoro di uno scrittore americano di culto. Una trama intensa e mozzafiato che riscrive i generi letterari riflettendo su temi come l'identità, l'omosessualità, la razza, la vendetta.
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Argemí Raúl
Patagonia ciuf ciuf
br. Un marinaio in pensione, che racconta di essere discendente del leggendario bandito Butch Cassidy, e un macchinista disoccupato della metropolitana di Buenos Aires decidono di assaltare un treno che percorre 400 chilometri nella Patagonia Argentina, per liberare un loro compagno e impossessarsi di un ricco bottino. Una volta sul treno però le cose non vanno come previsto: tra turisti tedeschi, partorienti e senatori corrotti, i due improvvisati rapinatori si ritrovano coinvolti in situazioni drammatiche e assurde, che si risolveranno con una sparatoria o con una partita di calcio. Patagonia ciuf ciuf è allo stesso tempo un romanzo noir e una narrazione caustica e umoristica sulla realtà argentina che scorre rapida sui binari della Patagonia.
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Tsiolkas Christos
Lo schiaffo
br. È un delizioso pomeriggio di fine estate a Melbourne, un tempo perfetto per il barbecue di Aisha e Héctor. Affascinante indiana con la carnagione scura liscia e intatta, Aisha si aggira per il giardino di casa dispensando sorrisi. Héctor, suo marito, un quarantenne di origine greca con un po' di grigio sulle tempie, si guarda furtivo in giro. I suoi occhi sono alla disperata ricerca di Connie, una ragazza che lavora nell'ambulatorio di veterinaria di sua moglie. In un angolo del giardino, Bilal, un aborigeno appena convertito all'islam, cerca di rifiutare una birra portatagli da Manoli, padre di Héctor. Harry, il cugino che ha fatto fortuna con le sue imprese, incede invece con aria appagata tra gli ospiti del barbecue. Anouk, la sceneggiatrice di soap presenta tutti il suo ultimo trofeo: Rhys. Rosie deve già badare a Hugo, il suo piccolo di tre anni, bello come un putto, e al marito Gary. Insomma, il barbecue sarebbe un normale barbecue della Melbourne cosmopolita dei nostri giorni se non accadesse l'impensabile. Hugo, il putto tanto bello quanto pestifero, sferra un calcione negli stinchi di Harry. E il cugino Harry platealmente leva in alto il braccio a fendere l'aria e poi a colpire il bambino con uno schiaffo. Da quel momento l'esile equilibrio di quella piccola comunità, fatta di culture e mondi differenti, crolla. E i risentimenti, i pregiudizi sociali e razziali, le differenze di sesso e di età, riaffiorano prepotentemente, a scavare abissi incolmabili.
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Rolfe Frederick
Adriano VII
br. In un freddo giorno di marzo dei primi anni del Novecento, George Arthur Rose, prete mancato brutalmente espulso per oscure ragioni dal Saint Andrew, il Pontificio Collegio Scozzese, viene misteriosamente invitato da due alti dignitari della Chiesa ad accettare gli ordini sacri e a traferirsi a Roma. Lì, dopo un conclave paralizzato dall'intransigenza e dall'equivalenza delle fazioni, l'antico reietto, il sofisticato teologo oggetto di inverecondi calunnie, viene eletto papa col nome di Adriano VII. Sul soglio di Pietro, più inflessibile di Bonifacio VIII, Adriano VII salverà l'Europa dal caos e dall'anarchia e ridisegnerà i confini del mondo. Pubblicato per la prima volta nel 1904, e da allora oggetto di un vero e proprio culto, Adriano VII è un romanzo che, come tutte le grandi opere, si presta a infinite interpretazioni: può essere visto come una profetica anticipazione dei totalitarismi del XX secolo, come il libro di un impudente profanatore (secondo Giorgio Manganelli la Chiesa era, per Rolfe, il luogo da profanare, dato che solo Iddio poteva dargli l'indirizzo del Diavolo), come l'estremo, meraviglioso frutto di un'esistenza eccentrica. Ripubblicata nel centenario della morte dell'autore, l'opera svela tutta la sua sorprendente, sfrontata attualità.
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Harding Paul
L'ultimo inverno
br. Chi non è rimasto almeno una volta incantato dal mondo misterioso dei venditori ambulanti, dai loro carretti così carichi di oggetti che essi sapevano riparare grazie a un'arte tramandata da tempo immemorabile? È questo il mondo da cui proviene George Washington Crosby; è questo il mondo a cui ritorna mentresi prepara a concludere la sua vita circondato dai famigliari e accompagnato dal tintinnio dei suoi orologi cui per anni si è dedicato come meticoloso restauratore. Meravigliosi meccanismi di tutte le epoche e fogge che sono stati a lungo il legame, negato ma indissolubile, con il mondo della sua infanzia e di suo padre Howard, un uomo silenzioso, sognante, poetico, il quale stentatamente manteneva quattro figli e una moglie insoddisfatta girovagando con il suo carro pieno di mercanzie tra i boschi del Maine. George ritrova Howard e di quell'uomo simile a un veggente rivede anche i segni dell'incurabile e misteriosa malattia: l'epilessia. Un dramma che era quasi in sintonia con quella natura imprevedibile e spesso impetuosa in cui il venditore ambulante viveva immerso: un eccesso di energia che lo lasciava stordito e sanguinante dopo angosciosi minuti trascorsi sul pavimento a scalciare mentre i denti mordevano un bastoncino. Oppure le dita del figlio, di George adolescente che in seguito, per anni, non aveva più saputo se odiare o amare quel padre folle, ma che ora finalmente riesce a incontrare, e solamente ad amare.
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Soseki Natsume
Guanciale d'erba
br. Un giovane artista, pittore e poeta, si avventura per un ameno sentiero di montagna di un piccolo villaggio giapponese. Lungo il cammino, in un'atmosfera incantata, incontra viandanti solitari, contadini, paesani, nobili a cavallo e ogni specie d'umanità, finché, sorpreso della pioggia, si rifugia in una piccola casa da tè tra i monti. Qui, dalla dolce voce della vecchia tenutaria, apprende la storia della fanciulla di Nakoi, che ebbe la sfortuna di essere desiderata da due uomini e di andare in sposa a quello che lei non amava. Il giorno in cui partì, il suo cavallo si arrestò sotto il ciliegio davanti alla casa del tè e dei fiori caddero come macchie sul suo candido vestito.
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O'Carroll Brendan
I marmocchi di Agnes
br. Rosso è morto da tre anni, e Agnes Browne continua a fare da madre, padre e arbitro a sette figli scatenati, i suoi adorabili marmocchi. Il primogenito Mark la aiuta a far quadrare il bilancio, e il francese Pierre le ricorda di essere una donna. Sembrerebbe tornato il sereno, in Larkin Court, ma Frankie, la pecora nera della famiglia, la deruba di tutti i suoi averi e fugge in Inghilterra, dove rimarrà intrappolato nella rete della droga. Agnes dovrà lasciare l'amato Jarro a seguito del piano di recupero del centro storico di Dublino e andrà a vivere nella periferica Finglas. Intanto, i figli crescono: Cathy, diventa donna e si fidanza con un poliziotto di Cork (sul cui mestiere Agnes nutre più di una riserva); Mark, si sposa, dopo aver evitato il fallimento della Wise & Co.; il balbuziente e poco dotato Simon ottiene un posto da inserviente in ospedale grazie a un provvidenziale quanto esilarante colloquio di lavoro; Rory, il figlio gay, subisce le angherie di un gruppo di skinhead, ma riesce a trovare la propria strada dedicandosi con successo al lavoro di parrucchiere e conquistando l'amore di un collega; infine Trevor, il più piccolo e il più tardo di tutti, si rivela un bambino prodigio, un artista in erba. Agnes saprà affrontare tutto questo con lo spirito e l'ironia che contraddistinguono le donne dell'Isola di Smeraldo. O'Carroll ci intrattiene con questa nuova puntata della trilogia, senza mai far mancare al lettore un sorriso o una risata liberatoria, nel più puro stile dei narratori irlandesi.
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Sidhwa Bapsi
La sposa pakistana
br. In seguito a uno dei massacri interetnici che hanno accompagnato la 'spartizione' tra India e Pakistan, una ragazzina del Punjab si ritrova adottata da un uomo delle montagne del Kohistan. Dopo la morte della moglie e dei figli, l'uomo ha lasciato il suo villaggio e si è trasferito, in compagnia della piccola Zaitoon, a Lahore. Preso, però, dalla nostalgia delle sue montagne, l'uomo decide di dare in sposa Zaitoon a un giovane della sua tribù. Tutto separa i due sposi e, dopo un'ardente prima notte, il giovane marito comincia a imporre la sua autorità alla piccola sposa, con una violenza direttamente proporzionale alla passione e alla gelosia che lo ispira.
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Boyd William
Ogni cuore umano
br. Che cosa spinge un essere umano a scrivere il suo diario intimo? Il bisogno impellente, a un certo punto della propria vita, di essere sinceri con se stessi? Di dirsi tutta la verità senza pudore, e gettare così finalmente luce su quegli aspetti della propria esistenza che non osiamo confessare neanche a noi stessi? Niente di tutto questo vale per il protagonista di queste pagine: Logan Gonzago Mountstuart, scrittore nato in Uruguay nel 1906 da madre uruguayana e padre inglese, e vissuto più o meno ovunque nel corso della sua esistenza. Logan Mountstuart scrive il suo journal intime per quello che lui ritiene lo scopo di ogni vero diario: venire a capo delle infinite personalità che compongono quello strano animale che è l'essere umano.
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Petri Romana
Ovunque io sia
br. Ofelia, Margarida e Maria do Ceu sono le tre donne di una travolgente saga familiare che parte negli anni Quaranta e finisce ai giorni nostri. Sullo sfondo di una Lisbona dalla bellezza magica, ma anche oppressa da una dittatura che finirà solo con la rivoluzione del 1974, i loro tragici destini si incroceranno per sempre. Manuel, Carlos e Tiago sono gli uomini che, dopo le false promesse, le porteranno verso il dolore, il sacrificio e l'annientamento. Romanzo di amori mancati e sbagliati, "Ovunque io sia" è anche la storia della forza di una maternità senza confini, la frase lascito che ogni madre, prima di morire, affida ai figli nel desiderio di non abbandonarli del tutto. Romana Petri dipinge l'affascinante affresco di un Portogallo chiuso, dolente e tragicamente arretrato. Il lungo cammino umano di un popolo che, dopo il forzato silenzio, troverà il coraggio di essere moderno scegliendo la libertà.
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Feinmann José Pablo
L'ombra di Heidegger
br. È il 1948 e Dieter Muller, allievo del maggiore filosofo del Novecento, il pensatore tedesco Martin Heidegger, prima di compiere il gesto estremo di togliersi la vita, scrive una lunga lettera al figlio. La lettera illumina il clima della cultura tedesca degli anni Trenta, la percezione di trovarsi dinanzi a una svolta cruciale della storia umana in cui si sfidavano nel duello finale, in una vera e propria apocalisse dell'accadere storico, l'universalismo giudaico-cristiano della tecnica, rappresentato dal dominio anglo-americano, e le forze della tradizione europea. Sono gli anni in cui il nazionalsocialismo trionfa, e Martin Heidegger si trasforma nel profeta di una intera generazione chiamando la gioventù tedesca alla lotta per la grandezza perduta della Germania sotto la guida del Fuhrer. Dieter Muller racconta al figlio la sua fede incrollabile in quegli ideali, e il fervore con cui lui e altri giovani intellettuali tedeschi del tempo condussero quella battaglia. Finché, rifugiatosi in Argentina dopo la guerra, la foto di un ebreo condotto alla camera a gas dalle SS, lo pone dinanzi alla terribile verità del genocidio e della soluzione finale. Una verità insopportabile per Dieter Muller, che non esita a porre fine alla propria vita. Dall'istante in cui entra in possesso della lettera del padre, un solo pensiero ossessiona il giovane Muller: rintracciare il responsabile della fine del padre, Martin Heidegger.
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O'Carroll Brendan
Agnes Browne ragazza
br. Prima di essere mamma, prima di mettere al mondo i suoi marmocchi e prima che i suoi marmocchi la rendessero nonna, Agnes Browne era Agnes Reddin, esile e indisponente ragazzina del Jarro, figlia di Connie Parker-Willis, contabile della fonderia Parker-Willis, che fondeva ferro a Dublino fin dal 1801, e di Bosco Reddin, primogenito di Sean Gam-basvelta Reddin, malandato eroe della Fratellanza repubblicana irlandese. Quando i genitori di Agnes convolarono a nozze nella chiesa di St Jarlath, dal lato dello sposo non c'era un posto a sedere libero. Da quello della sposa, invece, erano in quattro. Tre spaesati parenti alla lontana e un ubriacone della zona. Dei Parker-Willis nemmeno l'ombra, disgustati com'erano dalla sola idea che Connie si maritasse con un operaio della loro fonderia, e per giunta un sindacalista. Agnes è venuta al mondo il 6 dicembre del 1936 nel Jarro, una zona popolare a nord di Dublino piena zeppa di operai e disoccupati con le loro famiglie numerose. Negli anni Quaranta, su strade sporche e buie, avvolte in un sudario di fumo per via delle migliaia di fuochi di torba o carbonella accesi nelle case, Agnes, capelli corvini e figura snella, sgambettava insieme con la sua amichetta del cuore Marion Delany, faccia tonda e figura a barilotto.
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Benjamin Melanie
La moglie dell'aviatore
br. È il 1927 quando Anne Morrow incontra per la prima volta Charles Lindbergh. Lei è una ragazza piena di grazia e impeto giovanili, con i capelli scuri e curve inadatte agli abiti dalla linea dritta dell'epoca. Figlia dell'ambasciatore americano in Messico, un uomo appartenente allo stesso mondo e alla stessa cerchia sociale di Joseph e Rose Kennedy e di Henry Ford, Anne sogna "relazioni scandalose" pur di non diventare un giorno come una di quelle vecchie rinsecchite che, ai tornei di bridge, passano il tempo a malignare sui giovani e sui loro sogni. Lui è un ragazzo di venticinque anni che nel mese di maggio di quell'anno è diventato un eroe: ha sorvolato l'oceano Atlantico come un'aquila, e in solitaria per giunta, conquistando non solo l'intero pianeta ma anche il cielo sovrastante. Da allora è immortalato per l'eternità in fotografie e cinegiornali mentre sventola allegro la mano dalla cabina di pilotaggio, snello e abbronzato nella sua tuta da aviatore troppo larga, i capelli biondi tagliati cortissimi, rasati sulla nuca e con una frangia da adolescente. Oppure appoggiato con atteggiamento disinvolto al suo aereo; anzi, per lui l'aereo, lo Spirit of St. Louis. I Morrow hanno invitato il giovane aviatore nella speranza che i suoi occhi si posino su Elisabeth, la sorella maggiore di Anne, la bella di casa con il suo incarnato di porcellana, i riccioli biondi e i grandi occhi azzurri...
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Soseki Natsume
Io sono un gatto
ril. Il Novecento è appena iniziato in Giappone, e l'era Meiji sta per concludersi dopo aver realizzato il suo compito: restituire onore e grandezza al paese facendone una nazione moderna. Il potere feudale dei daimyo è un pallido ricordo del passato, così come i giorni della rivolta dei samurai a Satsuma, e l'esercito nipponico contende vittoriosamente alla Russia il dominio nel Continente asiatico. Per Nero, il gatto di un vetturino che spadroneggia nel quartiere in cui si svolge questo romanzo, i frutti dell'epoca moderna non sono per niente malvagi: ha un pelo lucido e un'aria spavalda impensabili fino a qualche tempo fa per un felino di così umile condizione. Per il protagonista di queste pagine, invece, un gatto dal pelo giallo e grigio, che i suoi simili sbeffeggiano chiamandolo "Senza nome", le cose non stanno così: dinanzi ai suoi occhi si dispiega tutta l'oscura follia che aleggia in Giappone all'alba del XX secolo. Il nostro eroe vive a casa di un professore che si atteggia a grande studioso e che, quando torna a casa, si chiude nello studio. Di tanto in tanto il gatto va a sbirciarlo e puntualmente lo vede dormire. Certo, il luminare a volte non dorme, e allora si cimenta in bizzarre imprese. Compone haiku, scrive prosa inglese infarcita di errori, si esercita maldestramente nel tiro con l'arco, recita canti no nel gabinetto, spettegola della vita dissoluta di libertini e debosciati... Insomma, mostra a quale grado di insensatezza può giungere il genere umano in epoca moderna...
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Held Monika
La notte più buia
br. È il 5 giugno 1964, un torrido venerdì d'estate, quando Lena incontra per la prima volta Heiner Rosseck all'interno del tribunale di Francoforte. Terminate le ultime traduzioni e lasciato il suo angusto ufficio senza finestre, sta per guadagnare l'uscita, con il pensiero rivolto già a come svagarsi con una nuotata all'aperto, un film al cinema o magari un bicchiere di vino, quando lo vede: un uomo alto e smagrito sul punto di scivolare a terra lungo una parete. Il tempo di sorreggerlo e di chiedergli "Sta bene?" che apprende la sua drammatica storia. Heiner Rosseck da Vienna, giunto nelle fredde aule del tribunale di Francoforte per testimoniare al processo contro i crimini nazisti di Auschwitz in cui è stato prigioniero. Rosseck, il sopravvissuto, appena sottoposto a un estenuante interrogatorio sul ruolo, le responsabilità e le azioni di due imputati, Kehr e Kaduk, i peggiori aguzzini del campo di prigionia. "Dove è successo, signor Rosseck? In quale giorno? Da che distanza ha assistito all'esecuzione? Ricorda se pioveva? Se c'era la neve?" Riandare a quei terribili giorni significa, per Heiner, riaprire ferite atroci e mai rimarginate. Ma il problema non è questo. Il problema è rispondere con precisione, con lucidità, senza tradire la memoria, senza contraddirsi. Come può, tuttavia, restituire con freddezza la notte buia che ha vissuto? E riportare alla parola lo sterminato orrore che ha visto? Come può, infine, farsi capire se lui parla una lingua diversa dagli altri?
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Massey Sujata
L'amante di Calcutta
brossura Piccola orfana che, in una scuola inglese in India, passa lo straccio nella sala da pranzo e serve il bed tea alle insegnanti ancora assonnate, la protagonista di queste pagine sente un giorno leggere L'isola del tesoro, Il libro della giungla, e ancora Virginia Woolf e Steinbeck, e scopre che cosa vuole fare da grande: lavorare con i libri. E, magari, diventare una brava insegnante. Spinta da una forza di volontà fuori dal comune, ogni notte, dopo il lavoro, studia ì'Oxford English Dictìonary cercando di apprendere il più possibile. Quando, però, sembra aver fatto passi da gigante, nella scuola scoppia uno scandalo e la ragazza è costretta a fuggire a Kharagpur, una città insidiosa, violenta, in cui alle donne sole è permesso lavorare soltanto nei postriboli. Dopo nuove fughe e imprevedibili rivelazioni, il caso la conduce a Calcutta dove incontra un affascinante funzionario del governo inglese che le offre di lavorare nella sua biblioteca. È l'occasione per diventare quello che ha sempre voluto essere: una donna istruita, libera e innamorata.
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Seethaler Robert
Una vita intera. Ediz. illustrata
ill., br. Andreas Egger è ancora un bambino quando, in un giorno dei primi anni del Novecento, dopo che la tisi si è portata via sua madre, viene trasferito in un borgo tra i monti dell'Austria, e affidato a un contadino che lo bastona a tal punto che nella sua gamba destra ogni cosa va fuori posto. Dagli anni crudeli della sua infanzia impara che è inutile gridare o esultare per chi, come lui, vive tra la quiete e la bellezza della natura e la brutalità degli uomini. Meglio ubbidire semplicemente in silenzio al proprio destino. Apprende così dapprima il mestiere di bracciante e poi di contadino, e alla fine entra a far parte della Bittermann & Figli, l'azienda incaricata di costruire una funivia e mutare per sempre il volto della valle. È "la gigantesca macchina chiamata Progresso", gli dicono. Ma a lui queste cose non interessano. Soltanto una cosa gli sta a cuore: mettere piede nell'osteria del paese e incrociare lo sguardo di Marie Reisenbacher, la ragazza dai capelli biondi e la pelle rosea che lavora lì ai tavoli, e che un giorno gli ha procurato "un dolore sottile vicino al cuore" sfiorandogli appena il braccio.
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Stillman Whit
Amore e inganni ovvero Lady Susan Vernon di Jane Austen finalmente vendicata
br. Deliziosi capelli biondi, delicati occhi grigi e ciglia nerissime, Lady Susan Vernon dimostra non più di venticinque anni, sebbene in effetti ne abbia dieci di più. Il suo contegno è del tutto adorabile e la sua voce e le sue maniere garbate e seducenti. E poi possiede l'incantevole qualità di apparire quasi sempre di ottimo umore, quali che siano le circostanze. Tuttavia c'è chi la giudica impertinente e presuntuosa e sostiene che la condotta da lei tenuta nel cercare marito per la figlia Frederica non si limiti affatto al fare civettuolo in uso nella buona società. Si sussurra che abbia addirittura trascurato il defunto consorte e incoraggiato altri uomini in passato, e stia ora cercando un marito, preferibilmente molto ricco, perfino per se stessa. Per questo, mentre il mondo grida allo scandalo. Lady Susan decide di cambiare strategia e senza preavviso alcuno si presenta a Parklands, dimora di suo cognato, capostipite dell'illustre famiglia DeCourcy. Una residenza rinomata per la straordinaria bellezza della sua facciata palladiana e per il contegno non certo esemplare del suo casato. Qui, nella quiete e nel lusso di un'antica dimora, lontana dalle voci maligne che circolano sul suo conto, Lady Susan intende cercare una nuova via che conduca lei e la giovane Frederica all'agognato altare.
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Fields Jennie
L'età del desiderio
br. Lui è Morton Fullerton, un americano con occhi color zaffiro e ciglia nerissime che scrive per il londinese Times e parla e veste come un perfetto francese: cravatta color melanzana, trafitta da una candida perla, camicia inamidata. Lei è Edith Wharton, discendente di un'antica e ricca famiglia newyorchese, autrice di un romanzo sull'aristocrazia finanziaria americana. La casa della gioia, osannato dalla critica. Si incontrano a Parigi, dove Edith si è trasferita con il marito Teddy. E sin dai primi appuntamenti, in quel mondo fatto di charme, agio e costumi eccentrici, il cuore inquieto della celebre scrittrice cede. Basato sulla corrispondenza privata di Edith Wharton, "L'età del desiderio" è un appassionato romanzo biografico che narra l'"educazione sentimentale" di una donna agli inizi del Novecento. Un'opera che, con una prosa raffinata e toccante, riporta in vita un tempo dimenticato e la figura complessa e attraente di una delle più grandi scrittrici della prima metà del Novecento.
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Fowler Karen Joy
Jane Austen book club
br. Jocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica - si conoscono da quando avevano entrambe undici anni - le ha appena confessato che, dopo trentadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio. Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel nulla, ha detto singhiozzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club, poiché, ha detto citando Kipling, "non c'è niente di meglio di Jane quando sei nei pasticci".
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Williams Niall
Storia della pioggia
br. Ruth Swain, viso affilato, labbra sottili, pelle pallida incapace di abbronzarsi, lettrice di quasi tutti i romanzi del diciannovesimo secolo, figlia di poeta giace a letto, in una mansarda sotto la pioggia, "al margine tra questo e l'altro mondo". Un giorno è svenuta al college, e da allora, malata, trascorre le sue ore in compagnia dei libri ereditati dal padre. Romanzi, racconti e versi attraverso i quali si avventura su sentieri sconosciuti, apprende cose che pochi sanno: che Dickens, ad esempio, soffriva d'insonnia e di notte passeggiava per i cimiteri; o, ancora, che da giovane Stevenson aveva attraversato la Francia dormendo sotto le stelle, in compagnia di un'asina. Mentre la pioggia batte sul tetto della mansarda, Ruth rovista così tra i libri e legge e raduna attorno a sé tutto quello che può: la vecchia edizione arancione di Moby Dick della Penguin, la copia di Ragione e sentimento con il ritratto di Jane con la cuffietta in testa, le memorie del Reverendo, il bisnonno che nella sua mente assomiglia al vecchio Gruffandgrim di Grandi speranze, gli appunti di Abraham, il nonno, che anziché abbracciare la chiamata del Signore abbracciò quella della pesca al salmone, i quaderni da bambino su cui Virgil, figlio di Abraham e suo amato genitore, annotava con la matita le sue poesie. Storie che, come tutte le storie, si raccontano e si leggono per scacciare il male di vivere o, come nel caso di Ruth, per mantenersi ancora "al margine tra questo e l'altro mondo".
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O'Carroll Brendan
Birra e cazzotti
br. Per sopravvivere a Snuggstown, turbolento sobborgo di Dublino, ci sono due possibilità: pagare il pizzo alla mala, oppure riscuoterlo per suo conto. E per un poliziotto, ce n'è una sola: chiudere entrambi gli occhi. Ma se nella chiassosa cittadina ti capita di nascere con il talento per la boxe, forse al destino c'è una via di scampo. È questo ciò che pensano i fans del venticinquenne Anthony "Sparrow" McCabe, il miglior pugile irlandese dei pesi leggeri, in una calda sera del 1982, mentre assistono o ascoltano alla radio la finale europea di categoria in corso al palazzetto dello sport Sanmartino di Madrid. All'ottavo round l'avversario di McCabe è alle corde e per la vittoria manca solo l'ultimo pugno, quello del knock-out. Ma Sparrow quel pugno a un avversario impotente e umiliato non riesce proprio a sferrarlo, vorrebbe ma non può, potrebbe ma non vuole... e il sogno finisce. Come succede per i grandi eventi, a Snuggstown quattordici anni dopo tutti ricordano ancora quel giorno, ricordano dov'erano e cosa stavano facendo nel momento della sconfitta di Sparrow: lo ricorda Kieran Clancy, che da giovane diplomato all'accademia di polizia è nel frattempo diventato sergente ispettore, intenzionato a tenere ben aperti gli occhi sulla malavita. Così come lo ricordano i fratelli Morgan e il loro capo, Simon "Semplice" Williams, intraprendente gangster diventato il boss della città, che risolve ogni contesa "semplicemente" suggerendo ai suoi sgherri di spargere sangue...
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Petri Romana
Alle case venie
ril. Il 2 settembre del 1943 il caldo torrido dell'estate sembra essersi dissolto in un solo giorno di pioggia alle Case Venie, podere sopra Città della Pieve. L'armistizio è alle porte ma la guerra continua a mietere le sue vittime. Alcina, trentenne dai capelli neri e il cuore «rosso come il sangue», e Aliseo, il fratello di diciassette anni, vivono soli da quando Astorre, il loro padre, è mancato. Della donna in paese dicono che è strana perché guida il vecchio furgone del padre e perché alla sua età non ha ancora preso marito. Alcina, tuttavia, non si cura dei commenti della gente. Le sue ore sono segnate da altro: dalla presenza della morte, che avverte dietro di sé a ogni passo e che, ne è convinta, sembra aver scelto proprio lei per sfidarla e metterla alla prova. E, infatti, un giorno la morte si presenta davvero al suo cospetto. Seduto sul vecchio ceppo usato per spaccare la legna, compare davanti ai suoi occhi lo spettro di Astorre, il padre defunto. Un'anima in pena, a causa dell'errore compiuto in vita, quando - prima che scoppiasse la guerra, guerra che, tuttavia, l'uomo non ha visto - si è lasciato colpevolmente sedurre dalla retorica fascista. Alcina, con il suo «cuore rosso» e l'impegno attivo nella Resistenza, è la voce della sua coscienza. La voce che Astorre non ha mai ascoltato, ma di cui adesso ha bisogno per fare chiarezza, capire il passato attraverso il presente e trovare, finalmente, la pace. Un romanzo sull'intenso e commovente rapporto tra un padre caduto in errore e una figlia desiderosa di riscattare la sua figura e la sua memoria.
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Rausa Elena
Marta nella corrente
br. I festeggiamenti per la vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio impazzano ancora nel torrido pomeriggio del 1982 in cui Aldo Fantini riceve la visita della polizia. Sessant'anni appena toccati, Fantini si stava preparando il suo caffè pomeridiano con la meticolosa cura di chi è da due mesi in pensione, quando si ritrova al cospetto di un poliziotto alto e magro che, con una voce che suona lontana come in un incubo, gli annuncia che Bruna Fantini, sua figlia, è deceduta in compagnia di un amico in un incidente d'auto lungo un grande viale di Milano. Con lo stesso tono, il poliziotto aggiunge poi che nell'appartamento di Bruna Fantini è stata ritrovata sola, e naturalmente ignara dell'accaduto, la figlia della giovane donna, una bambina di nome Marta. Sono dieci anni che Aldo Fantini non ha più notizie di Bruna, precisamente dal momento in cui la scomparsa della moglie ha significato anche l'allontanamento di casa della figlia. Ignorava così tutto della vita di Bruna, in primo luogo che avesse a sua volta una figlia e che lui fosse diventato nonno. Dolore e compassione cancellano tuttavia le colpe e i torti degli anni, e così l'uomo non esita a prendersi totalmente cura della nipote. Ne chiede l'affidamento e, dopo essersi recato a casa della figlia, recupera vestiti, bambole, scatole di perline, cassette di lacca rossa per cercare di alleviare sofferenza e solitudine della bambina. Ma è un nonno che Marta non ha mai conosciuto, un estraneo per la ragazzina...
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Ghosh Amitav
Le linee d'ombra
br. A intervalli regolari di qualche mese, Tridib compare alla porta di casa dei suoi zii e cugini. Sprofondato nel divano buono, inizia a dissertare sui più svariati argomenti: le stele mesopotamiche, il jazz dell'est europeo, il teatro di Garcia Lorca e, soprattutto, l'Inghilterra, abitata da compite fanciulle. Incantato, il cugino più piccolo di nove anni non perde una parola delle sue storie fantastiche, delle sue mirabolanti descrizioni di un'Inghilterra leggendaria e lontana. Assorbe a tal punto l'arte di narrare di quel parente bizzarro dal volto magro e stizzoso da essere capace lui stesso, crescendo, di dare voce ai ricordi della sua infanzia, alle vicende della sua famiglia e a quelle più grandi dell'India moderna.
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Sankar
Hotel Calcutta
br. Anni Cinquanta: Calcutta si chiama ancora Calcutta e vive gli ultimi splendori del suo recente passato coloniale. Nella «striscia d'oro», il centro della vita mondana e dei grandi alberghi, si aggira Shankar, un ex babu, un giovane impiegato di un avvocato inglese dell'alta corte. L'illustre esponente del foro imperiale britannico è morto e il ragazzo si è ritrovato di colpo nel deserto di povertà e penuria da cui viene, e che credeva di essersi lasciato definitivamente alle spalle. Per i dannati della terra come Shankar, basta il minimo temporale a distruggere l'oasi. Ma per fortuna non è sempre così. Shankar trova lavoro nell'albergo più antico e prestigioso dell'Esplanade: lo Shahjahan Hotel. E nell'istante in cui oltrepassa la soglia di quell'albergo di lusso, che sembra una vera e propria opera d'arte, Shankar si sorprende a entrare in un mondo nuovo, una città nella città in cui si raccoglie un'umanità varia e disparata, con i suoi amori e le sue passioni, i sogni infranti e le gioie, le tragedie inaspettate e i trionfi.
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Black Robin
Ritratto di un matrimonio
br. Augusta è una pittrice con un'avvenenza che suggerisce forza e potenza, Owen, suo marito, uno scrittore quarantottenne che pare ancora un ragazzo, con i capelli lunghi che gli cadono sul viso. Augusta e Owen sono sposati da così tanto tempo da essere ormai «un'unica creatura» e da poco vivono in una fattoria in campagna, solitaria e separata dal resto del mondo. La ragione vera del trasferimento della coppia, tuttavia, non ha nulla a che vedere con il coronamento del loro idillio, ma con la sua sfiorata fine, precisamente con il tradimento di Augusta. Un tradimento consumato anni prima con il padre di un'allieva, e rimasto una presenza costante nella loro vita. Da allora Owen è l'uomo che sa troppo, lo scrittore che ha in testa un opprimente pensiero fisso. A turbare lo 'status quo' sarà l'arrivo, nella casa accanto alla loro, di un'altra pittrice, Alison. Poco dopo, al piccolo gruppo si aggiunge Nora, la figlia di Alison, il corpo longilineo, i capelli biondi legati, una versione Modigliani della madre che tuttavia, diversamente da lei, non dipinge ma ama la letteratura e, in modo particolare, la scrittura di Owen: un genio, per lei, una fonte di ispirazione, un autore sottovalutato, destinato a elogi postumi.
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Vreeland Susan
La lista di Lisette
ril. È il 1937 quando Lisette giunge a Roussillon, un villaggio della Provenza appollaiato in cima a una montagna. André, il marito, ha deciso di abbandonare la capitale e trasferirsi in quel borgo sperduto perché il nonno, Pascal, gli ha chiesto aiuto a causa della sua cagionevole salute. A Roussillon, però, i due non si imbattono affatto in un anziano malandato e in fin di vita, ma in un aitante ottantenne che un giorno mostra a Lisette e André la ragione vera del loro arrivo a Roussillon: sette dipinti appesi alle pareti, sette capolavori di Cézanne, Pissarro e altri grandi maestri. Un tesoro che il vecchio ha ricevuto dalle mani stesse degli artisti quando anni prima, «giovane, sprezzante e pieno di grandi idee», aveva pensato di improvvisarsi corniciaio a Parigi. Doni preziosi che racchiudono meravigliose storie d'arte e d'amore che Pascal vuole raccontare al nipote e alla sua giovane moglie parigina perché non vadano perdute. Diventeranno la «lista di Lisette», i dipinti che la parisienne proteggerà quando, scomparso Pascal e perse le tracce di André, il rombo dei cannoni nazisti cercherà di zittire ovunque la civiltà e, in ogni città e contrada d'Europa, le SS, su ordine di Goering e Goebbels, si daranno al saccheggio e al furto di migliaia di opere d'arte.
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Hayslip Le Ly; Wurts Jay
Quando cielo e terra cambiarono posto
br. Nei primi dodici anni della sua vita Le Ly Hayslip è una contadina in un piccolo villaggio nei pressi di Da Nang, nel Vietnam centrale. Ultima di sei figli di una famiglia buddhista, conosce presto la violenza della guerra, combattendo accanitamente tra le fila dei vietcong contro i soldati americani e sudvietnamiti. Tutto ciò che sa di quel cruento conflitto, Le Ly lo apprende dalla voce dei quadri di partito nordvietnamiti, che non esitano a fare appello alla tradizionale paura dello straniero e alla devozione dei contadini per gli antenati, pur di scatenare una guerra totale contro l'«invasore» americano. In quegli anni, perciò, gli Stati Uniti, per Le Ly e la sua famiglia, non sono altro che una nazione grande e potente che mira malvagiamente a conquistare un paese piccolo e povero per impadronirsi dei suoi campi di riso, delle sue paludi, delle sue pagode. L'orrore della guerra travolge, però, totalmente la giovane esistenza della ragazza. Le Ly si ritrova, infatti, dapprima in una prigione sudvietnamita, in cui viene sottoposta a tortura perché sospettata di «simpatie rivoluzionarie», e poi, dopo il rilascio, condannata a morte dai vietcong perché ritenuta una spia. Nel 1970 fugge negli Stati Uniti, a San Diego, in California. Vi vive sedici anni e ottiene la cittadinanza americana. Nel 1986 torna in Vietnam per vedere che cosa ne è stato della sua famiglia, del villaggio da cui se ne è andata, ancora bambina, e della sua gente. Questo libro racconta la sua storia, la storia di una figlia della guerra. È però anche un'opera in cui l'immagine del Vietnam offerta dagli americani, quell'immagine «fatta di violenze, prostituzione, corruzione, morte, boat people, bambini umiliati», cede il posto a quella di un paese «ricco di una cultura di 4000 anni, dove 70 milioni di persone vivono nel rispetto dei legami familiari e dei valori antichi, in grande armonia con la natura» (la Repubblica).
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Shapiro Barbara A.
L'artista
br. Danielle lavora da Christie's, la casa d'asta dove perizia opere d'arte che riguardano spesso l'espressionismo astratto. Una passione che le deriva dai racconti del nonno su una sua misteriosa prozia, Alizée Benoit, scomparsa in circostanze misteriose nel 1940 dopo aver frequentato a lungo Pollock, Rothko, de Kooning, Krasner e altri noti esponenti della celebre avanguardia americana della fine degli anni Trenta. Un giorno, periziando alcune opere che risalgono a quel periodo, Danielle si imbatte in una straordinaria scoperta: tre dipinti prodotti nell'inequivocabile stile dell'eroina misteriosa della sua infanzia, Alizée Benoit, la prozia scomparsa nel nulla. Un ritrovamento che solleva il velo su una storia incredibile: una storia che risale alla barbarie della Seconda guerra mondiale e della Shoah, all'odissea di una nave carica di profughi ebrei e al coraggio di una giovane donna «carismatica, testarda e piena di talento», che rinunciò a tutto, anche al sogno di essere una celebre pittrice, pur di salvare la propria famiglia.
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Ogawa Ito
La locanda degli amori diversi
ril. A Izumi, trentacinquenne separata che ogni sera alla stessa ora rientra dal suo lavoro part-time, basta uno sguardo per comprendere quali siano le intenzioni di quella ragazza con la divisa da liceale che se ne sta immobile, incapace di muovere il passo decisivo che la separa dai binari. La afferra per un braccio e, con un gesto disinvolto, la tira verso di sé, salvandole la vita. Chiyoko, così si chiama la ragazza, ha sul viso l'aria apatica di chi non ha ormai alcun rimpianto, eppure esercita un'inspiegabile attrazione su Izumi. A bordo di un vecchio pulmino Volkswagen, Izumi decide perciò di raggiungere insieme a lei un posto che ha la fama di possedere il cielo e le stelle più belli di tutto il Giappone. Qui, le due donne rimettono in sesto una casa in rovina trasformandola in una locanda, sulla cui facciata garrisce al vento una bandiera arcobaleno. In breve la «Locanda Arcobaleno» diventa un accogliente punto di ritrovo per viaggiatori, dove le proprietarie non si limitano a offrire ristoro alle fatiche del viaggio, ma anche, e soprattutto, alle ferite dell'anima.
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