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‎Marvulli Margherita‎

‎Giorgio Pasquali nel «Corriere della Sera»‎

‎br.‎

‎Alonge R. (cur.)‎

‎Giacosa e le seduzioni della scena. Fra teatro e opera lirica‎

‎ill., br. Gli atti di un convegno di studi promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della morte di Giuseppe Giacosa(1906), tenutosi a Ivrea, presso il Liceo Classico "Carlo Botta", l'11 e 12 maggio 2007. Giuseppe Giacosa è un importante e versatile professionista della scena di fine Ottocento,presente sia a livello di sperimentazione teatrale, sia sul piano dell'opera lirica, come librettista privilegiato di Giacomo Puccini. Almeno un paio di suoi testi (Tristi amori e Come le foglie) sono autentici capolavori, degni di reggere il confronto con la grande drammaturgia europea di Ibsen, Strindberg, Cechov, sebbene la duplice trascuratezza degli italianisti e degli storici del teatro abbia finora impedito di assicurare a Giacosa la visibilità cui avrebbe diritto. La pubblicazione è stata promossa dal DAMS di Torino che aveva già sostenuto, nel 1998, una messinscena assai suggestiva di Tristi amori, per la regia di Walter Malosti. Il volume, curato da Roberto Alonge, contiene un'Appendice dal titolo: "La suggestione scenica e una polemica con Giovanni Pozza".‎

‎Cera Giovanni‎

‎Il familiare e l'estraneo‎

‎br. È il destino delle cose non poter vivere se non nella familiarità che nasce, diviene e finisce. Un'analisi del "familiare" e dell'"estraneo" come forme e come situazioni della vita. Due figure centrali dell'essere e dell'esistere nelle loro correlazioni di costituzione e nelle loro variazioni di interpretazione e di senso. L'estraneo che diventa familiare, il familiare che diventa o ridiventa estraneo.‎

‎D'Aniello G. (cur.)‎

‎Il prisma della natura umana. Giansenio interprete di Agostino‎

‎brossura Cornelio Giansenio (1585-1638), professore di teologia a Lovanio e poi vescovo di Ypres, si propone di restaurare l'autentica dottrina di Agostino d'Ippona nell'età della Controriforma. La sua opera più celebre s'intitola appunto Augustinus, in cui egli attua un ripensamento e una nuova contestualizzazione dell'opus agostiniano. Quest'opera costituisce un monumentale affresco sulla concezione della natura umana, della libertà e della grazia divina. Le riflessioni ivi contenute hanno avuto grandissima eco in tutta l'età moderna sino ai nostri giorni, in molti campi del sapere. Esse hanno anche ispirato il movimento noto come "giansenismo" che, radicalizzando le posizioni "gianseniane", avrebbe diffuso e consegnato alla posterità un'interpretazione erronea della dottrina di Agostino. L'Augustinus si articola in tre tomi: il I tomo ricostruisce la storia del pelagianesimo; il II tomo ha per oggetto la condizione di grazia del primo uomo e degli angeli (o natura integra), la natura decaduta e il concetto di natura pura; il III tomo tratta infine le diverse forme della grazia, del libero arbitrio e del suo rapporto con la grazia, della predestinazione e della dannazione. In questo volume corredato da una prefazione di Danilo Zardin e da una corposa Introduzione della curatrice - è offerta un'antologia del II tomo, allo scopo di mettere a fuoco alcuni snodi fondamentali che riguardano la condizione della natura di Adamo ante peccatum, post peccatum e sub gratia.‎

‎Fornaro Sotera‎

‎Che cos'è un classico? Il classico in J. M. Coetzee‎

‎brossura Che cos'è un classico? I classici svolgono un ruolo concreto nella vita? Per quale mistero hanno la capacità di infondere coraggio e forza alle vittime di poteri politici aberranti? Perché attraverso i classici accettiamo meglio la malattia e l'avvicinarsi della morte? Sono questi alcuni degli interrogativi a cui lo scrittore di origine sudafricana J.M. Coetzee risponde nei suoi romanzi e nei suoi saggi. Attraverso la scrittura di Coetzee, premio Nobel per la letteratura nel 2003 e oggi uno degli scrittori più famosi al mondo, questo libro riflette sul concetto di classico dal punto di vista di una classicista di mestiere e approda ad alcune seppur provvisorie conclusioni. Classico è ciò che è umano e si oppone alla barbarie; ciò che resiste e aiuta a resistere all'orrore e alla violenza. Classico è sempre un atto d'amore, per la vita, per l'umanità, per l'idea stessa dell'amore. Classico è quel che perdura, passando al vaglio del tempo e di giudici competenti. Classico è il cuore che cerchiamo in un mondo spesso senza cuore.‎

‎Henriet Alberto‎

‎L'uomo che cavalcava la tigre. Il viaggio esoterico del barone julius‎

‎br. Alberto Henriet ha avuto l'idea di guidarci come in una visita a una esposizione dei quadri di Julius Evola: ogni quadro suscita nell'autore delle immagini, quasi delle visioni, dove ben presto Evola stesso, in alcuni casi grazie al suo "doppio" Ea (che, come ben si sa, era lo pseudonimo usato in Ur e Krur), diventa diretto protagonista di scene in cui viene trasportato nel suo presente, passato e futuro, una realtà trasfigurata fantasticamente grazie alle avanguardie artistiche che Henriet conosce molto bene e sa amalgamare nei suoi racconti-visioni di poche righe o di diverse pagine, e il cui titolo è spesso proprio quello di un quadro evoliano: l'ambiente romano dell'aristocrazia e dei cabaret dove il Barone era un vero e proprio "personaggio"; le figure di Onofri, Reghini, Parise, Sibilla Aleramo; le musiche di Debussy, Strawinsky, Schönberg; i quadri di Kandinsky, Carrà, Léger, Picabia, della Secessione Viennese: tutto ciò fa da sfondo all'Evola degli Anni Venti, la cui figura spesso risalta nei ricordi dei testimoni e, fin quando sono sopravvissuti, dei superstiti di allora.‎

‎Hirst Damien; Burn Gordon‎

‎Manuale per giovani artisti. L'arte raccontata da Damien Hirst‎

‎brossura Provocatorio, romantico, irriverente, trasgressivo, sempre profondo, Damien Hirst ripercorre tutta la sua carriera, dall'infanzia nei quartieri popolari di Leeds ai primi passi al Goldsmith College di Londra, dal mito di Francis Bacon all'incontro con Charles Saatchi e Larry Gagosian, passando attraverso la musica, l'arte, l'amore, la droga e la vita. Un resoconto completo e senza peli sulla lingua da uno degli artisti più popolari e controversi del nostro tempo.‎

‎Foster Hal‎

‎Il ritorno del reale. L'avanguardia alla fine del Novecento‎

‎ill. Il testo spiega non solo come si è arrivati alla scena attuale, offrendo un'analisi degli ultimi quarant'anni di storia dell'arte (dal minimalismo al postmoderno, dalla pop art all'arte pubblica), ma rilegge anche l'arte dal dopoguerra ad oggi svelando i retroscena e le strategie di una società globale che ha favorito "una cultura visiva sempre più amministrata da un mondo dell'arte dominato da figure promozionali con scarso spirito critico, e da un mondo mediale di aziende di comunicazione e intrattenimento che non ha alcun interesse per qualsivoglia analisi critica."‎

‎Bourriaud Nicolas‎

‎Estetica relazionale‎

‎ill. Bisogna accettare il fatto, assai doloroso, che alcune domande non vengono più poste... scrive Nicolas Bourriaud nell'introduzione a Estetica relazionale, ma è proprio il tentativo di capovolgere questa dinamica che lo rende uno dei più prolifici e popolari teorici contemporanei. Questo "classico", scritto alla fine degli anni Novanta, indaga le idee e i principi che hanno reso l'arte relazionale una delle tendenze artistiche più significative degli ultimi due decenni. Quali rapporti intrattiene l'arte con la società, la storia, la cultura? Da dove proviene la nostra ossessione per l'interattività? Dopo la società dei consumi e l'era della comunicazione l'arte contribuisce ancora alle emergenze di una società razionale? In che modo l'arte resiste all'omologazione imperante? «Nonostante le difformità di giudizio espresse dal panorama critico internazionale, non si può non rilevare che raramente un libro d'arte ha ricevuto tanti riscontri da parte degli addetti ai lavori e (anche) di un pubblico generico, e soprattutto che mai, nella storia recente, un testo ha ricevuto tante recensioni e critiche. L'attenzione che autorevoli riviste, come October o Third Text, mostre, convegni internazionali o importanti teorici come Jacques Rancière hanno riservato, anche a distanza di anni, a Estetica relazionale non può che confermare, pertanto, la preziosa intuizione di Bourriaud che l'ha portato a cogliere con estrema precisione gli elementi vitali dell'arte degli anni Novanta.» Roberto Pinto.‎

‎Bordini Silvia‎

‎Appunti sul paesaggio nell'arte mediale‎

‎ill., br. A differenza degli studi teorici su cinema e fotografia mancava un'indagine specifica su come gli artisti che usano le nuove tecnologie si accostano al tema del paesaggio. Il saggio di Silvia Bordini ripercorre le principali esperienze di una nuova nozione di paesaggio, dando particolare risalto allo spostamento delle pratiche degli artisti verso metodi, linguaggi ed eventi che mettono in discussione le relazioni tradizionali tra artificio e natura, imitazione e rappresentazione. Video, installazioni, panorami interattivi, net art, paesaggio sonoro, sguardo ecologico, si intrecciano nelle ricerche artistiche che assumono il paesaggio come zona privilegiata di una sperimentazione che coinvolge profondamente lo spazio e il tempo, l'artista e il pubblico, la realtà e l'immaginario.‎

‎Cippitelli L. (cur.); Scudero D. (cur.)‎

‎Tania Bruguera. Ediz. italiana e inglese‎

‎ill. A partire da una mostra della cubana Tania Bruguera organizzata dal Museo laboratorio d'arte contemporanea dell'Università La Sapienza (Roma) Lucrezia Cippitelli e Domenico Scudero raccolgono il materiale per una pubblicazione che analizza i dieci anni di intensa attività di un artista che ha messo in relazione linguaggi propri del mondo della comunicazione, della politica, dell'arte e dell'informazione come strumenti atti ad indagare e smascherare i meccanismi del potere, della censura, della violenza, dell'autorità e della sottomissione, in un'ottica umanista e globale. La storia e la società di Cuba sono stati certamente il laboratorio di partenza della sua analisi; ma il suo discorso ormai riguarda la società ed i comportamenti dell'essere umano in qualsiasi contesto esso si trovi a confrontarsi con potere e politica. Il libro contiene anche i contributi di Simonetta Lux, Roberto Pinto e Irma Arestizabal. Tania Bruguera (vive e lavora tra L'Avana e Parigi) è un'artista concettuale le cui installazioni, progetti ambientali e socio comunitari (scuole, un partito politico, una rivista di cultural jamming) sono state presentate nei principali musei e biennali internazionali.‎

‎Rotella Mimmo‎

‎Autorotella. Autobiografia di un artista‎

‎ill., br. Questa non è precisamente la classica autobiografia di un maestro, ma la precisa volontà di Mimmo Rotella di annotare su pagina (lui che pure era conosciuto per un'incredibile memoria) pochi anni di una vita che per un po' gli è sembrata scorrere troppo in fretta: dalla metà degli anni Sessanta (quando già è riconosciuto tra i grandi del Nouveau Réalisme) alle ultime pagine scritte a Milano durante la preparazione del festival organizzato in occasione del decimo anniversario del Nouveau Réalisme (novembre 1970). In mezzo c'è tutto il suo mondo, le sue donne, i suoi pensieri, le distrazioni, le amicizie di un giorno e quelle di una vita, galleristi e artisti, le serate a Saint-Germain e quelle nello studio di Rue Clément, le incursioni a Milano, i ricordi romani, qualche visita nella natia Calabria e i viaggi a New York, Londra, Tunisia, India, Nepal... L'edizione è identica alla prima edizione Sugar del 1972, ma rivista graficamente e arricchita di una novantina d'immagini dall'archivio della Fondazione Mimmo Rotella che riguardano il periodo narrato nel libro.‎

‎Russo Rebecca L.‎

‎Il metodo videoinsight®‎

‎ill., br. Questo libro descrive una nuova metodologia di diagnosi e di cura psicologica, Il MetodoVideoinsight® creato da Rebecca Luciana Russo, che viene attuato attraverso l'interazione con immagini scelte dell'arte contemporanea. Videoinsight® è un concetto teorico, un progetto, un processo psicologico, una motivazione, una finalità. Videoinsight® significa avere un "insight" cioe' un'intuizione, una scoperta che causa la soluzione dei disagi interiori e la promozione del benessere psicofisico. L'arte è un'avventura percettiva, mentale e affettiva, esprime messaggi e veicola significati che riguardano bisogni primari e universali.‎

‎Subrizi Carla‎

‎Azioni che cambiano il mondo. Donne, arte e politiche dello sguardo. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. L'azione che ha coinvolto il corpo nell'arte ha rovesciato lo sguardo, ha provocato un radicale capovolgimento della percezione e dei paradigmi culturali. C'è il corpo e con più evidenza nelle azioni di Gina Pane, per trattare il dolore individuale e politico; c'è il corpo nelle performance/azioni di Joan Jonas mentre interagisce con oggetti, ambienti, disegno e tecnologie, ma c'è anche il corpo nella pittura di Nancy Spero, nella scultura di Louise Bourgeois, nel cinema di Chantal Akerman. Certo è che la premessa dalla quale le artiste sono partite è che ogni cambiamento non può che partire da un cambiamento di sé, dove il sé, all'interno di una fenomenologia del soggetto, è colto nel suo divenire, nelle sue trasformazioni. La domanda, a un certo punto, non è stata più chi siamo ma come siamo diventati quello che siamo e come possiamo diventare. Questo libro aggiunge un nuovo tassello nella ricerca sui gender studies indagando le relazioni tra corpo, arte e politiche dello sguardo nella situazione storica che dal Secondo dopoguerra, e in particolare tra gli anni Sessanta e Settanta, arriva fino ai nostri giorni.‎

‎Debord Guy‎

‎Questa cattiva reputazione...‎

‎brossura‎

‎Senaldi Marco‎

‎Obversione. Media e disidentità‎

‎ill., br. Chi siamo noi che vediamo noi stessi come un altro che si allontana mentre ci avviciniamo? E che cos'è ciò che vedo? un'opera d'arte che pone domande filosofiche o un trattato di filosofia del soggetto illustrato da un artefatto? Questo mondo in cui tutto si capovolge e in cui ogni cosa è se stessa e, insieme, il suo contrario, strano inferno senza speranza di redenzione, è l'era contemporanea.‎

‎Sinigaglia Caterina‎

‎Bianco-Valente. Il libro delle parole‎

‎ill., br. Il percorso della coppia di artisti Bianco-Valente viene analizzato da Caterina Sinigaglia affrontando i problemi più stimolanti dell'arte contemporanea: l'interesse per la tecnologia; la disinvoltura nell'uso di mezzi espressivi diversi; il dialogo continuo con la ricerca scientifica; i rapporti con la musica contemporanea; l'influenza della letteratura; il rapporto con il territorio; l'internazionalità; lo scambio con le culture lontane soprattutto mediorientali; l'attenzione nei confronti del coinvolgimento sensoriale del fruitore...‎

‎Bourriaud Nicolas‎

‎Forme di vita. L'arte moderna e l'invenzione di sé‎

‎ill., br. Certi gesti, certe narrazioni, certi modi di essere mi sembrano degni di attenzione allo stesso titolo di una scultura o di un quadro. Non cerco assolutamente di svalutare questi ultimi, ma di mostrare come questa cultura del comportamento permetta di rendere conto della specificità dell'arte di questo secolo, suggerendo che sarebbe proficuo per noi discutere dei principi etici legati alla modernità, invece di fingere che essa sia stata solo un'ingannevole parentesi fra la morte di Dio e il nichilismo contemporaneo. Concretizzando nella sua opera una relazione con il mondo, l'artista moderno modifica il corso della propria vita, la trasforma, la corregge, la propone come modello su cui investire. Nel corso della storia dell'arte del XX secolo, le opere esprimono disposizioni etiche attraverso delle forme. L'arte moderna induce a un'etica creativa, non sottomessa alle norme collettive, il cui imperativo primario potrebbe formularsi così: fai della tua vita un'opera d'arte.‎

‎Perna R. (cur.); Gallo F. (cur.)‎

‎Ketty La Rocca. Nuovi studi. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Bourriaud Nicolas‎

‎L'exforma. Arte, ideologia e scarto‎

‎br. L'autore del popolare "Estetica relazionale" esamina le dinamiche dell'ideologia affrontando gli esclusi, l'usa e getta dell'arte contemporanea, la natura dei rifiuti e dello scarto a partire dalle politiche sociali, dichiarando il futuro dell'arte soltanto nel suo exforma."Questo è il campo dell'exformale, è il campo a cui questo libro introduce: è il luogo in cui si svolgono le trattative di frontiera fra l'escluso e l'ammesso, il prodotto e lo scarto. Il termine exforma qui indicherà la forma coinvolta in una procedura di esclusione o inclusione, cioè ogni segno in transito tra il centro e la periferia, fluttuante tra la dissidenza e il potere..." (Nicolas Bourriaud)‎

‎Grazioli Elio‎

‎Infrasottile. L'arte contemporanea ai limiti‎

‎ill., br. Oggi prendiamo immagini da qualsiasi parte, le copiamo, le ritagliamo, le montiamo con pezzi di altre, o le lasciamo tali e quali e le facciamo circolare perché ci piacciono, vi abbiamo visto qualcosa che vogliamo condividere. D'altro canto la società dello spettacolo è diventata così pervasiva che tutto si fa per immagine, alla televisione o sulla Rete, e distinguere il senso dal vacuo o la sincerità dalla finta o dalla falsità è diventata questione più che sottile. E ancora: droni e cloni, robot e avatar stanno diventando realtà diffusa. In arte: morte dell'autore, morte dell'arte, di una determinata concezione dell'arte, fine delle avanguardie, creatività diffusa, contraffazione, dispersione, formattazione.‎

‎Zanca M. (cur.)‎

‎La battaglia dell'Adige. 20 marzo-12 aprile 1799‎

‎ill., ril.‎

‎Zanca Massimo‎

‎La prima guerra d'indipendenza italiana. 1848-1849‎

‎brossura‎

‎Storm Theodor; Pasinato A. (cur.)‎

‎Davanti al camino‎

‎br. Nell'opera narrativa di Theodor Storm - uno degli scrittori in Germania più popolari, soprattutto per "Immensee", lettura prediletta del giovane Mann "Am Kamin" rappresenta senz'altro un'eccezione. Lo stesso Storm esitò a lungo prima di pubblicare questa novella così inquietante, dove, come ebbe a dire, "il mondo quotidiano non viene percorso in ferrovia, ma con gli stivali delle sette leghe". Come scrive nell'Introduzione Antonio Pasinato, Davanti al cammino "presenta situazioni in cui fenomeni che superano e contraddicono l'esperienza sensibile non solo si combinano con il noto e il quotidiano, ma lo sconcertano, diventandone ora la guida, ora la catastrofe, ora infine restando solo un sinistro segnale, lanciato da un mondo sconosciuto." Il motivo ricorrente e più originalmente articolato delle storie narrate è quello dei sogni incrociati, dove i rapporti umani sembrano prendere una piega più autentica. Alcuni di questi momenti onirici possono sembrare una comoda duplicazione della realtà; altri invece ne rivelano il lato più vero, che può essere crudele, ma anche gratificante.‎

‎Del Guercio Antonio‎

‎L'opera d'arte all'epoca della sua precarietà. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Questo lavoro trova le sue motivazioni in una serie di fattori, di diverso tipo e livello, che tuttavia cospirano a rendere particolarmente precario il riconoscimento di ricerche artistiche diverse da quelle che sono offerte da un mercato d'arte controllato da un numero esiguo di decisori: offerte che per lo più ripetono da ormai un quarto di secolo, in forme estenuate o "provocatorie" temi e soluzioni gloriosamente affrontate dalle avanguardie storiche degli inizi del ventesimo secolo. Le difficoltà per così dire estrinseche connesse ai fattori che qui sono stati indicati si connettono a sicure difficoltà interne della ricerca artistica contemporanea che fra l'altro raramente propone opere "possenti" come quelle che segarono la vicenda artistica internazionale sino agli anni Ottanta. Una riflessione organica oggi troppo rara su questi temi appare dunque di speciale urgenza.‎

‎Glori Cesaremaria‎

‎La tragica morte di Ippolito Nievo. Il naufragio doloso del piroscafo «Ercole»‎

‎ill., br.‎

‎D'Ascanio Alessandro‎

‎Storia dell'A.L.B.A. Un tentativo autarchico di politica petrolifera nell'Italia dei primi anni Quaranta‎

‎br. Nel corso del 1941, nel pieno della drammatica partecipazione dell'Italia al secondo conflitto mondiale, IRI e AGIP furono incaricati dal regime fascista di installare un impianto di estrazione di oli combustibili sulla Maiella, nel cuore del bacino minerario asfaltifero abruzzese. L'apparato logistico delle forze armate reclamava un urgente bisogno di carburante dal momento che gli allineamenti strategici della guerra avevano tagliato fuori l'Italia dal greggio di provenienza mediorientale. Si decise allora di investire denaro pubblico nella costituzione dell'ALBA (Azienda lavorazione bitumi asfalti), una specifica struttura aziendale, controllata dai due enti cardine dell'interventismo economico statale, cui si conferì la difficile missione di sperimentare una nuova tecnologia di trattamento delle rocce asfaltiche per l'estrazione di oli. L'ambizioso tentativo, nel breve volgere di un biennio, fu bruscamente arrestato dal deflagrare inarrestabile delle operazioni belliche sul suolo nazionale e dall'occupazione tedesca degli impianti in costruzione. Nel dopoguerra, il sito individuato sarebbe stato lasciato nel più completo abbandono.‎

‎Siena Primo‎

‎Incontri nella Terra di mezzo. Profili del pensiero differente‎

‎br. Convocati in una ideale "Terra di Mezzo" l'autore incontra quindici esponenti del "pensiero differente" del secolo XX, sui quali egli s'è formato intellettualmente e spiritualmente. Dieci di essi, italiani (Giovanni Gentile, Marino Gentile, Julius Evola, Guido Manacorda, Attilio Mordini, Silvano Panunzio, Michele Federico Sciacca, Giovanni Papini, Ferdinando Tirinnanzi, Emilio Bodrero); e cinque stranieri (Vintila Horia, Russell Kirk, Romano Guardini, Charles Maurras, Carlos Alberto Disandro). Si tratta di una minoranza di pensatori che hanno saputo concepire intellettualmente e testimoniare nei fatti una visione metapolitica del mondo e della vita: confessori di un "pensiero forte" che, in tempi dominati dal "pensiero debole", riscatta il vigore essenziale di una cultura "politicamente scorretta". L'itinerario intellettuale dei pensatori qui ritratti, ripropone gli aspetti plurimi di un "realismo metafisico" che, affrontando il kaos della nostra epoca inquieta, cerca di riaprire la via del kosmos sulla quale incamminare nuovamente la società attuale per ricondurla ad un modello sapiente di civiltà, nel solco della tradizione perenne.‎

‎Dal Bello Mario‎

‎Verdi. Il teatro del dolore‎

‎br. A 200 anni dalla nascita, la musica di Giuseppe Verdi è più viva che mai. Le sue opere vengono rappresentate in tutto il mondo. Ma chi era in effetti l'uomo che Rossini definiva "il compositore col casco", per via della irruenza delle sue melodie e altri l'"Orso di Busseto", per il carattere difficile? Per molti Verdi è solo il compositore del Risorgimento nazionale, l'autore di "Va' pensiero". L'uomo, in realtà, ci sfugge. Riservato come pochi, Verdi ha avvolto spesso la sua vita privata di un alone di mistero. Per fortuna è rimasta la musica. Mario Dal Bello, ne ripercorre le tappe, analizzando il suo "teatro del dolore", dove le vicende dell'uomo vengono accostate e raccontate con un sentimento di profonda comprensione, di autentica pietas. Ne emerge come scrive nell'introduzione il critico Enrico Girardi - alla fine la sensazione di "saperne di più anche sull'uomo Verdi" e non solo sulla sua straordinaria avventura artistica. La quale continua a commuoverci, perché come ha scritto d'Annunzio - Verdi ha "pianto ed amato per tutti".‎

‎Sorrentino Fernando; Flores Requejo M. J. (cur.)‎

‎Sette conversazioni con Adolfo Bioy Casares‎

‎br. Questo volume presenta per la prima volta in Italia un'intervista estesa che l'autore argentino Fernando Sorrentino ebbe con uno dei più grandi esponenti della letteratura argentina contemporanea, Adolfo Bioy Casares. Le sette conversazioni fra i due autori si realizzarono durante "sette sabato mattina" nell'anno 1988 e furono pubblicate in Argentina alcuni anni dopo, nel 1992. Sorrentino ebbe occasione di intervistare anche Jorge Luis Borges nel 1974 e le sette conversazioni con Borges furono tradotte in italiano nel 1999. Queste conversazioni con Bioy Casares non solo fanno scorgere la straordinaria personalità dell'autore argentino ma permettono anche di rivivere un'Argentina ed una Buenos Aires ormai scomparse, come quando Bioy parla del Martín Fierrogauchos, dei testi dei tanghi "primitivi" e di quelli "canaglieschi" che non piacevano a Borges, delle latterie e delle scuderie sul viale Quintana. Ricordi e osservazioni che nelle sue parole assumono un tono non tanto nostalgico, quanto sociale, aneddotico, umoristico. Il libro di Sorrentino offre al lettore una visione privilegiata e quasi intima del pensiero di questo grande scrittore argentino del XX secolo.‎

‎Rizza Paolo‎

‎Julius Evola. Antimoderno e ultramoderno‎

‎br. Tracciando il proprio percorso culturale ed esistenziale ne "Il cammino del Cinabro", Julius Evola ricordava che il suo "incontro con pensatori come Nietzsche, Michelstaedter e Weininger, valse ad alimentare una tendenza di base, anche se, a tutta prima, informe confuse e in parte distorte, quindi con una mescolanza del positivo col negativo." Tale indicazione fornisce inoppugnabili riprove del fatto che il rapporto istituito dal pensiero del filosofo "trans idealista" con le dimensioni plurime della modernità, si rivela gravido di implicazioni ben più complesse di quanto non traspaia da giudizi e interpretazioni che tendono a isolare i presupposti della sua riflessione politica dal retroterra metafisico e intellettuale del tradizionalismo "neo-pagano". In conformità a questa fondamentale premessa, le pagine seguenti tentano di lumeggiare come l'opera evoliana sia caratterizzata da una paradossale e ardua coesistenza tra l'accettazione delle occultate radici esoteriche del mondo moderno e il ripudio delle sue conseguenti proiezioni storico-politiche.‎

‎Clairmont Claire; Mazza M. (cur.)‎

‎Epistolario‎

‎ill., br. Claire Clairmont, sorellastra di Mary Shelley l'autrice di Frankenstein, cognata del grande poeta romantico Percy Bysshe Shelley e amante dell'altrettanto celebre poeta Lord Byron, non è stata né una romanziera né una poetessa. Dalla letteratura romantica inglese Claire Clairmont è ricordata solo come una componente del "Circolo Shelley". Istitutrice annoiata, cosmopolita, poliglotta e indipendente, lascia alla posterità un breve racconto, "Il Polacco" (che fu attribuito in un primo momento a Mary Shelley) oltre ai suoi diari e alle sue lettere. Questi ultimi, pubblicati per la prima volta in Inghilterra rispettivamente nel 1968 e 1995, non sono assimilabili alle immortali poesie del cognato o ai romanzi della sorellastra ma possono considerarsi ugualmente come esempi di vera letteratura e sono stati ritenuti indispensabili dagli studiosi per una visione più completa della vita e della poetica shelleyana e del periodo romantico. La vita quotidiana appare qui narrata con stile unico da una donna che, come lei stessa ebbe a dire, espiò non solo le proprie colpe ma anche le proprie virtù.‎

‎Sessa Giovanni‎

‎Itinerari nel pensiero di tradizione. L'origine e il sempre possibile‎

‎br. "L'intento fondamentale che muove le pagine di questo libro è ambizioso, si tratta del tentativo di suggerire delle risposte forti, sia sotto il profilo teorico che politico, a quanti, per scelta intellettuale e/o retaggio spirituale ed esistenziale, si pongano in posizione critica rispetto allo stato attuale delle cose e al naufragio della modernità. Nei cinque saggi che compongono la raccolta, l'autore si confronta con il pensiero di Heinrich, Heidegger, Colli, Evola e Berto Ricci. Intellettuali diversi tra loro, ma accomunati, in particolare i primi quattro, dall'aver esperito la tradizione in termini dinamici attraverso la concezione sferica della temporalità. In questa prospettiva la tradizione, in quanto origine, non è semplicemente posta alle nostre spalle. Essa non è l'inizio, il passato, ma qualcosa che continua a vigere, ad essere presente, testimoniata nella storia. I diversi plessi teorici del testo sono attraversati da un ripensamento attivo delle tesi di Julius Evola, vero deus ex machina che, con la sua filosofia, anima dall'interno i cinque scritti e dà loro, oltre che organicità, soluzione teorica".‎

‎Rylèev Kondratij F.; Coda P. L. (cur.)‎

‎Voinaròvskij. Un eroe della libertà ucraina‎

‎br. Il Voinaròvskij di Rilèev è una sorta di scatola cinese. All'interno si scoprono ideali, cammini e incroci di vita, personaggi e popoli, oppressi e oppressori. Voinaròvskij trascina le sua pietosa odissea shakespeariana durante il suo esilio in Siberia, un deserto di geografia e di anime, dove incontra lo scienziato tedesco Miller con il quale si confida. Ne scaturisce un affresco di sentimenti e commozioni: la prepotente nostalgia per la patria, l'Ucraina, oppressa dalla Russia zarista; il tragico e possente ritratto dello zio Mazeppa, atamano ucraino, che cerca di scuotere il suo popolo dal giogo di Pietro il Grande; le dolcissime memorie familiari dipinte come scene d'interni; soprattutto il respiro profondo della libertà e di qualsiasi sacrificio per conquistarla.‎

‎Dal Bello Mario‎

‎Bellini. Un teatro dell'anima‎

‎br. Fatalità, fuoco e catarsi. Ecco il romanticismo di Vincenzo Bellini, il musicista siciliano "biondo e di gentile aspetto", scomparso a soli 34 anni nel 1835. La sua musica è rimasta con le melodie "lunghe lunghe lunghe", come scriveva Verdi, capaci di incantare le generazioni di ieri e di oggi per la loro bellezza e purezza. Norma, Sonnambula, I puritani sono tra i capolavori assoluti del teatro in musica di ogni tempo, tuttora rappresentati in ogni parte del mondo. Maria Callas, che ha fatto riscoprire Bellini negli anni Cinquanta, aveva colto il segreto dell'arte belliniana: la capacità rara di cantare l'anima, il sentimento dentro ad una atmosfera di ardore e di estasi al tempo stesso. Protetto da Rossini, rivale di Donizetti, ammirato da filosofi come Schopenhauer e musicisti come Chopin e Wagner, Bellini è passato alla storia come una personalità elegiaca. Ma la sua vicenda personale presenta risvolti di un carattere determinato verso il successo, di fierezza mediterranea oltre che di passionalità romantica. Trasfigurati da una musica dove l'unità parola-suono è spesso perfetta. Bellini è il musicista di "Casta Diva", ma anche quello di "Suoni la tromba e intrepido".‎

‎Iannone L. (cur.)‎

‎Ernst Jünger‎

‎br. Questo libro è una novità nel panorama editoriale italiano. Innanzitutto perché vi collaborano ben trenta autori tra esperti, docenti e ricercatori universitari impegnati in varie discipline (Germanistica, Filosofia, Storia delle dottrine politiche, Diritto, Psicologia, Economia, eccetera). E poi perché, in genere, i lavori collettanei si concentrano su un unico argomento, oppure, diventano - al contrario - un insieme confuso di saggi che non vanno oltre la cifra agiografica o celebrativa mentre, nel caso specifico, l'intento è quello di offrire una prospettiva analitica sull'intera opera di Ernst Jünger. Infatti, in ogni singolo capitolo gli autori si confrontano su uno o due temi ma lo fanno con sensibilità culturali, punti di vista e approcci professionali divergenti, in modo che il lettore possa avere la possibilità di accostarsi ad uno dei più grandi pensatori del Novecento avendo davanti uno spettro completo di valutazioni.‎

‎Di Lalla Fabrizio‎

‎Sotto due bandiere. Lotta di liberazione etiopica e resistenza italiana in Africa Orientale‎

‎ill., br. I due argomenti trattati in questo libro non hanno nulla in comune se non i luoghi e i tempi in cui si svolsero. Il primo, la resistenza etiopica contro l'occupazione italiana, la prima guerra patriottica di liberazione del XX secolo, si propone di integrare quanto già scritto, approfondendo soprattutto l'aspetto sociale dello scontro e le reazioni psicologiche di protagonisti e gregari dei fronti opposti, con la descrizione dei comportamenti dettati da speranze e illusioni, paure ed eroismi, generosità e soprattutto crudeltà. I riflessi della guerriglia furono drammatici per la società nativa e per quella italiana. L'altro tema, la resistenza italiana contro gli inglesi accesasi dopo la sconfitta, nella sua ampia trattazione, è una pagina inedita della storiografia italiana. Finora, era rimasta avvolta nella nebbia che solo gli scritti autobiografici di alcuni protagonisti avevano cercato di diradare, senza, peraltro, riuscirci per l'eccessiva enfasi contenuta nelle loro memorie, l'esagerazione nella valutazione degli episodi di cui furono protagonisti e l'assenza di una visione complessiva del fenomeno.‎

‎Blin Georges; Grasso G. (cur.)‎

‎Da Sartre a Baudelaire‎

‎br. Il presente lavoro di Georges Blin, curato da Giuseppe Grasso, è l'intervento più importante pubblicato in risposta al Baudelaire di Sartre del 1946, un punto di riferimento imprescindibile per capire i termini di un confronto che ha fatto epoca e che appartiene alla storiografia letteraria del Novecento. L'autore vi s'interroga sull'opportunità di esprimere un giudizio morale su Baudelaire solo sulla base dei Journaux intimes. Se è vero che il Baudelaire di Sartre nasce come introduzione a una raccolta di pensieri autobiografici, i giudizi del filosofo restano viziati dal ritratto che vuole imporre a priori all'autore delle Fleurs du Mal. Il libro, utilizzando il metodo della "psicoanalisi esistenziale" che chiama in causa la "scelta originaria" di Baudelaire, finisce per svilire l'uomo visto da sempre come il prototipo del "poeta maledetto". Quella di Sartre, spiega l'autore, è una "requisitoria abusiva" in cui il filosofo indossa i panni dell'"inquisitore" più che dell'"indagatore", interessato soprattutto a sostenere le proprie tesi faziose, a verificare le categorie ontologiche dell'esistenzialismo più che a ricercare nell'intimo l'autobiografia dolorosa del poeta.‎

‎Ferrarotti Franco‎

‎I miei anni con Adriano Olivetti a Ivrea e dintorni, da New York a Matsuyama‎

‎br. Questo breve saggio è un pro-memoria, riguarda le esperienze vissute dall'autore a stretto contatto con uno dei più lungimiranti e meno compresi imprenditori italiani della prima metà del Novecento. La lezione di Adriano Olivetti è valida ancora oggi e lo sarà anche più decisamente nel prossimo futuro, se si vorrà ancora puntare sull'industrializzazione senza disumanizzazione. Il problema odierno dello sviluppo tecnologico consiste nel comprendere la contraddizione dell'azione tecnicamente progredita di oggi: una struttura di dominio che però, per funzionare, ha bisogno della collaborazione di tutte le parti che vi contribuiscono. La figura di Adriano Olivetti aspetta ancora oggi di venire scoperta e compresa in tutta la sua portata. Questo libro è una piccola testimonianza a questo scopo.‎

‎Catalfamo Antonio‎

‎Scrittori piemontesi del Novecento. Una lettura «intertestuale»‎

‎br. Antonio Catalfamo, come coordinatore dell'"Osservatorio permanente sugli studi pavesiani nel mondo", ha dedicato ampi studi all'opera di Cesare Pavese, allargando gli orizzonti critici alla dimensione internazionale. Progressivamente tali orizzonti hanno conosciuto un ulteriore ampliamento, abbracciando altri scrittori piemontesi: Beppe Fenoglio, Davide Lajolo, Nuto Revelli, Italo Calvino (piemontese d'adozione), Carlo Levi, Primo Levi. L'autore procede, nel presente volume, ad un'analisi "intertestuale" tra di essi, partendo, per l'appunto, da Pavese, nella convinzione che per delineare il "paesaggio" letterario, accanto alla dimensione storica, dev'essere approfondita quella geografica, sulla scia di Carlo Dionisotti, nonché del concetto di "biogeografia culturale" elaborato da Antonio Piromalli. Nell'ambito di un discorso critico complesso, Antonio Catalfamo coniuga, inoltre, dimensione particolare e dimensione universale dell'opera letteraria, affrontando, con riferimento specifico ai suddetti autori, problematiche relative al rapporto tra mito e realtà, razionale e irrazionale...‎

‎Alberti Francesco‎

‎DDR. Che cosa rimane?‎

‎br.‎

‎Parolari Lidia; Schmid Sandro‎

‎Una donna partigiana Tina, il comandante Dario Dante Dassatti, il commissario Pedrin Giovanni Parolari‎

‎ill., br.‎

‎Ferrari Luigi; Guerrini V. (cur.); Dondi D. (cur.)‎

‎Alle fonti del kafkiano. Lavoro e individualismo in Franz Kafka‎

‎ill. Ferrari inizia rilevando: "I dati sono inequivocabili: uno studio del 1988 mostra come, escluso Shakespeare, ogni anno sono stati pubblicati più studi critici su Kafka che su ogni altro scrittore". Di fronte a tale primato, un nuovo studio critico assume significato se ha un'impronta di assoluta originalità, in una materia così polivalente per la quale, come scrive lo stesso Ferrari, le interpretazioni anche più contrastanti trovano qualche aggancio nello scrittore praghese. è quanto accade con questo libro, la cui originalità consiste nel verificare documentatamene, nella tematica kafkiana, una delle manifestazioni letterarie più efficaci della piena affermazione di quella mentalità che Ferrari aveva trattato nel suo monumentale (quasi mille pagine) "La nascita dell'individualismo economico".‎

‎Musumarra Carmelo‎

‎Le gemme perdute della poesia e altri saggi leopardiani‎

‎brossura‎

‎Miller Henry‎

‎Ricordati di ricordare‎

‎br. Questo volume raccoglie due saggi scritti a cavallo della seconda guerra mondiale da uno dei più anticonformisti scrittori del secolo scorso. Il primo, "Assassinate l'assassino", è una lunga lettera indirizzata all'amico Alfred Perlès. In questa riflessione sul secondo conflitto mondiale Henry Miller, costretto a rientrare in America a causa della guerra, dichiara la sua strenua opposizione all'appiattimento del pensiero e all'alienazione individuale che hanno catapultato l'Europa nell'orrore. Nel secondo saggio, "Ricordati di ricordare", l'autore rievoca con nostalgia la sua Parigi. Una volta a New York Miller, ritrovando il mondo ottuso e stupido che aveva abbandonato, gli contrappone l'eco dei giorni esaltanti vissuti nell'Europa pre-bellica:dal peso della cultura francese sulla sua formazione umana all'importanza delle amicizie strette in quel periodo. Fra autobiografia e riflessione critica, queste pagine tutte da riscoprire sono la testimonianza modernissima, appassionata e provocatoria di un grande autore del Novecento. Prefazione di Alfonso Berardinelli.‎

‎Miller Henry‎

‎Parigi-New York andata e ritorno‎

‎br. Scritto nei primi anni Trenta, nel periodo di massima creatività artistica di Henry Miller e cioè a cavallo delle pubblicazioni di "Tropico del Cancro" e "Tropico del Capricorno", questo libro è stato pubblicato per la prima volta in Italia da minimum fax. Mentre è a bordo della nave che lo traghetta da una sponda all'altra dell'Atlantico, Miller scrive in prima persona raccontando il proprio stato d'animo di esule volontario in Europa che si ritrova a tornare in patria, con il tipico sguardo trasversale e rutilante rivolto tanto agli Stati Uniti trafitti dalla recente Grande Depressione quanto all'Europa impantanata nel fascismo e nel nazismo. Parigi-New York andata e ritorno si legge d'un fiato, ed è una lettura perfetta tanto per i numerosissimi fan di Miller, quanto per chi voglia avvicinarsi allo scrittore per la prima volta. È infatti un compendio, un concentrato di tutti gli elementi che hanno fatto di Henry Miller uno degli autori più amati del Novecento: la vita bohémienne, gli amori travolgenti, il sesso sfrenato, l'idillio per l'arte e per la scrittura, un forte senso etico, la voglia di vivere ogni secondo con l'intensità di una vita intera. Questo libro è puro Henry Miller al 100%!‎

‎Noël Bernard; Frisa L. (cur.); Dotti M. (cur.)‎

‎Artaud e Paule‎

‎ill., br.‎

‎Patti E. (cur.)‎

‎La nuova gioventù? L'eredità intellettuale di Pier Paolo Pasolini‎

‎br. Dalla morte di Pasolini, avvenuta nel 1975, non c'è forse momento storico migliore di questa fase "neomoderna" o "tardomoderna" per riprendere in mano la questione dell'eredità del nostro autore. È stato necessario superare la retorica ideologica di un'intera generazione, sperimentare il disimpegno che ne è seguito con il postmoderno per riscoprire finalmente che l'intellettuale può e deve riscoprire il suo ruolo anche oltre l'ideologia. Questo volume si propone dunque due obiettivi fondamentali: il riconoscimento del valore del pensiero teoretico di Pasolini e la necessità del critico contemporaneo, osservatore e parte integrante della nuova gioventù culturale, di interrogarsi su tale pensiero. Porre al centro la questione dell'"eredità intellettuale" dell'autore presuppone infatti l'individuare in essa la massima risorsa per un discorso presente.‎

‎Elefanti Stefano‎

‎Origini e sviluppo dell'aforisma poetico nel Novecento italiano‎

‎br. L'aforisma poetico sembra una contraddizione. Invece è una delle forme più creative della letteratura contemporanea. L'aforisma può dunque essere in versi? E una poesia può essere un aforisma? La celebre poesia di Ungaretti "Si sta come / d'autunno / sugli alberi / le foglie" è una poesia o un aforisma? una poesia aforistica? un aforisma poetico? E "La morte, si sconta, vivendo"? A queste e ad altre domande cerca di dare risposta Stefano Elefanti in questo documentato e meditato volume. La ricerca di Elefanti è rigorosa e creativa; cerca di fare chiarezza in un ambito letterario poco studiato e molto fertile, per il quale propone nuove prospettive critiche, mettendo in luce sia i fruttuosi aspetti teorici del problema sia le molte e differenti pratiche di aforismi (e, nello specifico, di aforismi poetici).‎

‎Tola Anna‎

‎Il giornale di bordo del capitano Garibaldi‎

‎ill., ril.‎

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