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‎Tentori Antonio‎

‎H. P. Lovecraft e il cinema‎

‎ill., br. L'americano H.P. Lovecraft (1890 - 1937) è morto sconosciuto e in miseria, ma oggi è considerato un artista fondamentale nel genere horror essendo l'autore di capolavori quali "Il colore venuto dallo spazio", "L'orrore di Dunwich", "La maschera di Innsmouth", "Il modello di Pickman", "Il richiamo di Cthulhu", "Colui che sussurrava nel buio" e "Alle montagne della follia". La fama di Lovecraft ha però cominciato a diffondersi solo a partire dagli anni Sessanta, quando le sue opere hanno iniziato a venire adattate per il cinema e la televisione. In seguito, numerose sono state anche le pellicole che, pur senza basarsi su nessuna storia in particolare, hanno ripreso lo spirito, l'atmosfera e i contenuti caratteristici di questo scrittore. Nel presente volume viene definita, catalogata e analizzata proprio l'intera produzione di film e telefilm dell'orrore tratti o anche solo ispirati da Lovecraft, con un corredo di foto.‎

‎Berni Simone‎

‎Il caso imprimatur. Storia di un romanzo italiano‎

‎ill., br. Imprimatur è un romanzo storico ambientato nella Roma del 1683, nella settimana di settembre che coincise con la battaglia di Vienna tra le truppe cristiane e quelle turche. Rita Monaldi e Francesco Sorti, gli autori, sono all'esordio letterario. L'editore Mondadori, acquisisce il manoscritto e lo pubblica nel marzo del 2002. All'inizio il libro scala le classifiche ma a un certo punto l'editore sembra non crederci più. Il libro non viene più ristampato. Imprimatur sparisce dai cataloghi e dai siti di vendita usuali. Gli autori ottengono nuovamente i diritti. Vanno all'estero e cominciano a contattare gli editori più importanti. Il risultato è che ad oggi Imprimatur è stato stampato in almeno quarantacinque paesi e ha venduto più di un milione di copie nel mondo. Ma perché il romanzo era sparito dal novero delle "creature del creato"? Come mai non veniva più recensito? Come mai era sparito dai motori di ricerca librari su internet? Le risposte arrivano a fatica, tra silenzi e "no comment" d'ordinanza.‎

‎Tosi R. (cur.)‎

‎In te c'è più di quanto tu creda. L'avventura umana secondo Tolkien ne Lo Hobbit‎

‎brossura È un viaggio che inizia dal risvolto di un foglio di carta. Più precisamente dal retro di un compito d'esame da correggere. J.R.R. Tolkien (3 gennaio 1892, Bloemfontein, Sudafrica - 2 settembre 1973, Bournemouth, Regno Unito), in un pomeriggio estivo a Oxford, tra uno sbadiglio e l'altro, trova una pagina bianca e, quasi distrattamente scrive: "In una caverna nel sottosuolo viveva un Hobbit". È l'incipit forse più famoso della letteratura per ragazzi, il primo assaggio di un mondo immaginario che inizia nel modo più banale e con un personaggio assolutamente improbabile.‎

‎Cigliano Giovanna‎

‎Identità nazionale e periferie imperiali. Il dibattito politico e intellettuale sulla questione ucraina nella Russia zarista. Vol. 1: 1905-1914‎

‎br.‎

‎Spengler Oswald‎

‎Prussianesimo e socialismo‎

‎ill. Questo scritto del 1919, che inaugura la serie dei ragionamenti politici di Spengler, trae origine da appunti presi per il "Tramonto dell'Occidente" e costituisce il nucleo da cui si è sviluppata la sua filosofia. Spengler analizza qui le anime che innervano la nazione tedesca: il vecchio spirito prussiano e il socialismo, che sono in realtà tutt'uno, in contrasto con lo spirito inglese, individualista e calcolatore. Affresco vivo e prezioso del periodo weimariano, il libro è anche un appello alla gioventù tedesca. L'autore coglie l'occasione storica data dagli eventi connessi alla prima guerra mondiale e dal crollo del Reich per approdare a valutazioni dal respiro astorico e assoluto.‎

‎Germino Angelo‎

‎Scacchi matti. Analisi di tre folli deliri nel gioco dei re‎

‎br. Questo saggio ha come oggetto il nesso tra gli scacchi e la follia. Si analizzano tre opere letterarie del primo Novecento, in particolare nella "La difesa di Lu?in" di Vladimir Nabokov, nel "Murphy" di Samuel Beckett e nella "Novella degli scacchi" di Stefan Zweig. Se durante il medioevo letteratura e scacchi erano associati al corteggiamento o all'amore, nel Novecento essi si associano alla follia. L'obiettivo è quello di capire come l'ossessione per un gioco, seppur il più nobile tra essi, possa condurre alla pazzia e come la sottile e claustrofobica geometria di cui esso è composto, con le sue 64 caselle e le praticamente infinite combinazioni, porti i protagonisti dei tre romanzi presi in esame a giungere ai più folli deliri. Il legame tra gli scacchi e la follia si può già rinvenire alle origini del gioco stesso come descrive mirabilmente Paolo Mauresing nell'incipit della "Variante di Lüneburg".‎

‎Andina Tiziana‎

‎Filosofie dell'arte. Da Hegel a Danto. Nuova ediz.‎

‎br. Nel 2010 il MOMA di New York ospita una lunga e intensa performance di Marina Abramovi?: The Artist is Present. Durante l'esibizione l'artista ha osservato i volti e le emozioni di oltre 1.700 persone che hanno atteso il loro turno per far parte di quel rituale dell'empatia. Che cosa aveva a che fare, tutto questo, con l'arte? Il libro, in una nuova edizione rivista e aggiornata, affronta i principali interrogativi filosofici posti dalle arti contemporanee, discute le teorie più significative che li hanno affrontati, e difende la tesi per cui - nonostante tutto, ovvero nonostante le innumerevoli evoluzioni stilistiche della sua storia - l'arte è sempre stata lo stesso tipo di cosa.‎

‎Gentiloni Silveri Umberto‎

‎Storia dell'Italia contemporanea 1943-2019‎

‎br. Il libro presenta una sintesi degli oltre settant'anni di storia della Repubblica alla luce degli snodi essenziali di un cammino segnato dal formarsi di una comunità nazionale, democratica e partecipativa, con diritti e doveri riconosciuti e riconoscibili nella Costituzione del 1948. Pagine attraversate dalle interazioni continue fra quadro interno e dimensione internazionale: dal declino della parabola fascista alla guerra fredda, dalla costruzione europea alla scelta atlantica, dai movimenti sociali alle sfide globali del nostro tempo. Il rapporto fra il sistema politico italiano e le compatibilità del mondo in continua trasformazione viene analizzato a partire dalle dialettiche tra continuità e rottura, tradizione e innovazione.‎

‎Turchetta Gianni‎

‎Vita oscura e luminosa di Dino Campana, poeta‎

‎br. La parabola tormentata di Dino Campana, le luci e le ombre della vita breve e intensa di un aedo speciale raccontata con una scrittura rigorosa che non vuole rinunciare alla poesia della narrazione. Dino Campana si muove tra incomprensioni familiari, rapporti difficili con l'ambiente circostante, antagonismi veri e propri con la società letteraria del tempo e le autorità di pubblica sicurezza. Intanto, mentre viaggia in continuazione, sperimentando ogni sorta di mestieri, cerca il senso del mondo e di se stesso nella poesia: quella che legge, a cominciare dall'amatissimo Walt Whitman, e quella che scrive, affidando la giustificazione della propria vita alle potenti visioni e alla straordinaria musicalità dei Canti Orfici. Gianni Turchetta ci porta per mano alla scoperta di una figura-chiave per capire la poesia italiana del Novecento, e di un uomo di sensibilità profonda e ondivaga, che lo ha portato, tra peregrinazioni fuori e dentro di sé, alla solitudine e alla pazzia, ma soprattutto a lasciarci un capolavoro che non smette di parlarci e di emozionarci.‎

‎Costa Giorgio‎

‎Il monoscopio opaco. Riflessioni su Luciano Bianciardi‎

‎br. Un "Monoscopio opaco" potrebbe essere la trasposizione dell'Io di Bianciardi, proiettato attraverso un viaggio iperbolico nei primi decenni del dopoguerra. Un viaggio in bilico tra la provincia grossetana e Milano. È una Milano nevrotica, quasi schizofrenica, con la gente che giunge a fiumi e invade le strade. Con le sue case editrici, popolate da intellettuali persi in lunghe riunioni a dissertare sull'opportunità delle 'virgolette'. Tutto quel pensare, soffrire, agire e vivere è scrutato dall'"occhio giusto" di Bianciardi che si affaccia sul mondo attraverso il monoscopio della neonata Tv. Impossibile comprendere la sua disintegrata personalità senza ricorrere a un affresco ampio di quegli anni, popolati da luoghi, testi, giornali, film, trasmissioni, canzoni, tutti evocativi di un periodo in continua evoluzione, in febbrile trasformazione creativa. In quel mondo si è mosso Bianciardi, un precursore tradizionalista, un innovatore senza un programma, un fotografo senza macchina fotografica, un bohemienne senza tavolozza, un flaneur senza città, un rivoluzionario senza un manifesto, insomma, l'antitetico per antonomasia.‎

‎Peruch Camilla‎

‎La lingua neutrale. Una voce fuori dal coro per ricostruire l'Europa‎

‎ill., br. Alla fine della Prima guerra mondiale, assieme all'Impero Austro-ungarico, spariva nel cuore dell'Europa Moresnet, un piccolo Stato neutrale, schiacciato tra Belgio, Germania e Paesi Bassi, che nel 1908 aveva scelto di adottare una lingua al di sopra delle parti. Non il francese, il tedesco o il nederlandese, ma un idioma facile e immediato creato da Ludwik Lejzer Zamenhof: l'esperanto. Una lingua che nell'intento del suo ideatore, non voleva offendere, non voleva sminuire o sovrapporsi agli altri idiomi nazionali, ma essere solo una sorta di arbitro imparziale per agevolare il dialogo e la risoluzione dei conflitti. Una lingua neutrale. Prefazione di Gianluca Volpi.‎

‎Cordero di Montezemolo Andrea‎

‎Destinazione Yol‎

‎br.‎

‎Palombi Elio‎

‎Raffaele Viviani. La sua vita le sue poesie‎

‎ill., br. «[...] in questo libro di Elio Palombi viene, per la prima volta, descritto il percorso di vita di Raffaele Viviani, attraverso l'analisi delle sue poesie più significative, che esprimono gli stati d'animo dell'artista nei momenti lieti e tristi della sua esistenza...»‎

‎Miccoli Franco‎

‎prefetto della Resistenza. L'operato del conte Marino Pace a Gorizia‎

‎br. Dopo l'8 settembre 1943 la Venezia Giulia, con annessa la provincia di Udine, sono state annesse al Terzo Reich quale "Adriatisches Kustenland" (Litorale Adriatico). Il Conte Marino Pace fu nominato dal comando tedesco Prefetto di Gorizia. Chi è stato davvero il Conte Marino Pace, prefetto di Gorizia in carica dal 30 ottobre 1943 al 30 aprile 1945? Sulla scorta di un'ampia documentazione, l'autore Franco Miccoli cerca di rispondere, sullo sfondo delle vicende del Goriziano fra il 1943 ed il 1945, di cui esplora momenti ed aspetti ancora poco conosciuti.‎

‎Ridolfi Maurizio‎

‎La politica dei colori. Emozioni e passioni nella storia d'Italia dal Risorgimento al ventennio fascista‎

‎ill. La storia dei colori ci racconta l'evoluzione delle mentalità sociali e culturali. Ad un certo punto della loro storia la politica se ne impadronì. Nel volume, la rappresentazione del politico nell'Italia contemporanea avviene tramite i colori e le espressioni cromatiche (verbali, scritte, figurate). È una narrazione che si distende dagli anni francesi fino alla parabola del regime fascista. Alla insorgente "società dello spettacolo" vanno ricondotte tanto lo sviluppo della pubblicità commerciale che l'affermarsi delle moderna politica nel secondo Ottocento. Nel Novecento, con il trionfo delle immagini e della comunicazione di massa, i colori hanno evidenziato i simboli attraverso i quali rappresentare e demonizzare le identità politiche. Quel linguaggio sarebbe divenuto parte essenziale di ogni azione mirata ad influenzare l'opinione pubblica, a costruire quote di consenso (anche elettorale) e quindi una società irregimentata quale quella fascista uscita dal crogiolo della Grande Guerra. Disvelando le passioni e le emozioni politiche degli Italiani, osservate nei profili istituzionali, nelle pratiche sociali e culturali, negli usi letterario-linguistici e artistico-culturali, nelle relazioni sociali (manifestazioni, feste, rituali funerari) e interindividuali (abbigliamento, cappelli, divise, ecc.), il libro narra di un capitolo fino ad ora mai messo a fuoco con sistematicità negli studi storici dell'età contemporanea.‎

‎Marinetti Filippo Tommaso‎

‎Teoria e invenzione futurista‎

‎brossura‎

‎Ungaretti Giuseppe; Ramat S. (cur.)‎

‎Lettere a Bruna‎

‎ill., ril. Estate 1966. Per una serie di conferenze Giuseppe Ungaretti è in Brasile, una terra in cui ha abitato a lungo e a cui è particolarmente legato. Vestita di rosso, alla fine di un incontro pubblico gli si avvicina la giovane Bruna Bianco, che gli consegna alcune sue poesie: prende avvio così una relazione che - data la distanza - si esprimerà attraverso un fittissimo scambio epistolare. Le quasi 400 lettere che qui si presentano, gelosamente custodite per cinquant'anni dalla destinataria, raccontano la cronaca quotidiana di un amore impetuoso e travolgente, che riaccende nel poeta il desiderio di cantare e dà inizio a una nuova stagione creativa. Nella plaquette del 1968 dal titolo "Dialogo", alla voce del poeta, che si firma Unga come nelle lettere, seguono infatti le "Repliche di Bruna". Donna reale, quindi, Bruna, ma al contempo figura poetica, musa, incarnazione della giovinezza al cospetto del «poeta antico». «Felice, e disperato d'esserlo», consapevole che il suo amare è una «smisurata demenza», Ungaretti racconta i pensieri, gli incontri, le delusioni, commenta quadri, mostre e letture, allega prove poetiche e di traduzione, guida la giovane sul sentiero della poesia. Ma affronta anche temi universali: il rapporto tra amore e morte, giovinezza e vecchiaia, e la forza sempre viva del sentimento e della poesia eternatrice.‎

‎Bobbio Norberto‎

‎Thomas Hobbes‎

‎br. A poco più di quattro secoli dalla nascita del grande filosofo di Malmesbury (1588-1679) questa raccolta dei principali studi di Norberto Bobbio su Thomas Hobbes copre un'arco di cinquant'anni di riflessioni e riletture, grazie alla quale è possibile ricostruire non solo la storia del dibattito filosofico-politico in Italia sul filosofo inglese, ma anche più in generale quella relativa alla centralità dell'analisi giusnaturalistica, ai fini della valutazione dell'importanza del contratto che regola la convivenza tra i cittadini nello Stato. Tra i classici dell'età moderna, Hobbes è il pensatore al quale Bobbio ha probabilmente prestato la maggiore attenzione, forse attratto anche dalla comune, ansiosa ricerca della pace.‎

‎Benjamin Walter; Ganni E. (cur.)‎

‎Infanzia berlinese intorno al millenovecento‎

‎br. Il libro è una autobiografia anomala, una sorta di mosaico, in cui Benjamin condensa le esperienze e la topografia della propria infanzia, ridando anima ai sogni facendo rivivere le ore e i luoghi di magia, e al contempo gli angosciosi presentimenti di un bambino ebreo nella Berlino dell'epoca. Ed è forse questa ambiguità il tratto più marcato dei trenta brani (più dodici frammenti proposti in appendice) che compongono il libro: "scavare" nell'infanzia, negli strati nascosti perduti della vita, per riattivare questa "promessa di felicità" che è patrimonio di ogni essere umano ("La fata, grazie alla quale si ha il diritto a un desiderio"), senza tuttavia dimenticare che questa possibile felicità è perennemente esposta ai venti della storia.‎

‎Tipton Elise K.‎

‎Il Giappone moderno. Una storia politica e sociale‎

‎br. Questo libro propone al lettore una sintetica e originale introduzione alla storia sociale, culturale e politica del Giappone moderno. Coprendo un arco temporale che va dal periodo Tokugawa a oggi, l'autrice ricostruisce con stile sempre avvincente e ricco di partecipazione umana l'evoluzione di un paese e i violenti processi di modernizzazione che hanno condotto il Giappone ad affermarsi come una delle massime potenze economiche e politiche dell'età contemporanea. Rivolto sia al pubblico generale dei lettori di storia sia a quello degli studenti di cultura orientale, il libro intreccia insieme gli sviluppi sociali e politici del Giappone alternando la costruzione degli scenari d'insieme ad analisi più particolari, ed offrendo spaccati di vita quotidiana che gettano luce sulle fondamentali e spesso traumatiche trasformazioni storiche. L'attenzione costante per le problematiche di genere, delle minoranze e della cultura popolare costituisce una delle caratteristiche principali del libro, concorrendo efficacemente a tratteggiare in tutta la sua complessità e particolarità la società giapponese moderna e contemporanea.‎

‎Searle John R.; Ferraris Maurizio; Condello A. (cur.)‎

‎Il denaro e i suoi inganni‎

‎br. Tutti noi usiamo il denaro, anche senza possedere delle teorie economiche. Ma per capire che cos'è ci vuole la filosofia. John Searle ci spiega in che modo il denaro mobiliti il mondo sociale, creando obblighi, diritti, possibilità, con la stessa perentorietà di una ingiunzione fisica. Maurizio Ferraris risale invece all'essenza del denaro, che è la registrazione: cosi che il denaro oggi ridotto a puro bit su un computer manifesta un'essenza più antica delle piramidi. Un confronto esemplare tra un filosofo analitico e un filosofo continentale, uniti dalla passione di parlar chiaro e di cose concrete.‎

‎Lyotard J. François‎

‎La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere‎

‎br. Uscito nel 1979, il libro di Lyotard si è imposto fin da subito, e non solo nel dibattito filosofico, come un testo di riferimento. In questo libro l'autore, con radicalità, chiude i conti con la tradizione storico-filosofica del pensiero classico. Una tradizione che aveva segnato con forza, nel bene e nel male, la storia del Novecento. Non più quindi sistemi filosofici e grandi narrazioni basate sull'eredità dell'Illuminismo e sui grandi sistemi emancipativi, in primo luogo l'hegelismo e il marxismo, ma comprensione piena e accettazione di un nuovo modello di pensiero che identifica una nuova idea di modernità, basata essenzialmente sulla rottura netta con il passato: il "postmodernismo" per l'appunto. Questa espressione del filosofo francese fu immediatamente usatissima in tutto il dibattito culturale. Nel cambiamento epocale di paradigma Lyotard identifica un fattore centrale di trasformazione: il sorgere e il mutare di senso dell'apparato di pensiero tecnoscientifico, e con esso l'avanzare impetuoso delle nuove tecnologie, in grado di diventare vere e proprie protesi di linguaggio, cioè modi del pensiero dalla struttura innovativa. Lyotard non intendeva solo valorizzare la tecnoscienza, ma anche, e soprattutto, dare pari dignità a tutti i linguaggi, senza più porre una modalità di pensiero come "superiore" alle altre.‎

‎Plimpton George‎

‎Truman Capote. Dove diversi amici, nemici, conoscenti e detrattori ricordano la sua vita turbolenta‎

‎br. Eccentrico e perfido, aristocratico e curioso di tutto, George Plimpton è stato tra le voci più influenti della letteratura americana contemporanea. A lui si deve l'invenzione dell'intervista come genere letterario, e le sue inchieste e i suoi libri restano memorabili per i lettori almeno quanto lo erano per i fortunati partecipanti le feste esclusive che per decenni ha ospitato nel suo appartamento dell'Upper East Side newyorkese. Proprio come "una specie di cocktail party di conoscenti di Truman Capote" Plimpton ha organizzato il racconto della vita e della carriera del leggendario autore di Colazione da Tiffany, raccogliendo le testimonianze di decine di persone, da Marella Agnelli a Mia Farrow, da Gore Vidal a Kurt Vonnegut, e fondendole in una biografia corale fatta di ricordi, racconti, accuse e gossip. Attraverso la voce di chi ha amato e di chi ha odiato Capote, possiamo seguire l'infanzia nel profondo Sud e l'arrivo a New York; i primi successi letterari e la scandalosa vita amorosa; le controversie che accolsero A sangue freddo; gli anni al centro della vita artistica mondiale e gli ultimi giorni trascorsi fra perdita d'ispirazione, alcolismo e isolamento. Il risultato è una lettura che aderisce magicamente alla vita e alla leggenda di Capote, e che merita di figurare nella biblioteca delle sue opere.‎

‎Romanelli Raffaele‎

‎Sulle carte interminate. Un ceto di impiegati tra privato e pubblico: i segretari comunali in Italia, 1860-1915‎

‎brossura‎

‎Althusser Louis; Goshgarian G. M. (cur.)‎

‎Filosofia per non filosofi‎

‎br. Nel 1975, durante il periodo più intensamente politico della sua opera e della sua vita, Louis Althusser decide di redigere un manuale di filosofia accessibile a tutti, intitolato non a caso "Initiation à la philosophie pour les non-philosophes". Rimasto inedito fino a oggi, il libro è stato recentemente pubblicato in Francia e ora, finalmente, anche in Italia. Althusser sviluppa un discorso ampio e significativo sulle tesi fondamentali che caratterizzano il suo pensiero, spaziando dai campi dell'ideologia, della scienza e della religione fino a quello della pratica, concetto centrale nella sua riflessione e qui sviluppato in maniera approfondita. Questo volume mette a nudo princìpi e categorie, motivazioni e finalità che sono alla base della "pratica" filosofica - nelle due tendenze fondamentali dell'idealismo e del materialismo - facendo soprattutto chiarezza sui suoi imprescindibili rapporti con la realtà storica e sociale. Più che un semplice manuale, un lucido e coraggioso manifesto per una filosofia nuova, forse irrealizzabile, ma più che mai attuale, come è peraltro dimostrato dall'odierno successo degli eredi di Althusser, da Rancière a Badiou, da Zizek a Balibar.‎

‎Fertilio Dario‎

‎L'ultima notte dei fratelli Cervi. Un giallo nel triangolo della morte‎

‎br. Questa è la storia di Archimede, un giovane contadino reggiano reclutato nei Gap, fra il 1943 e il 1945 che si intreccia con la tragedia dei sette eroici fratelli Cervi, fucilati dai fascisti. I crescenti dubbi del protagonista, di fronte all'ordine di uccidere a freddo esponenti della Repubblica Sociale in agguati programmati, lo portano prima a scoprire, e poi a confrontarsi con una realtà scomoda: i Cervi, al momento della cattura, erano stati isolati dai compagni comunisti che dirigevano la Resistenza nella provincia, perché accusati di comportarsi "da anarchici". Così la guerra civile, fra attentati e rappresaglie, bombardamenti, viltà e atti di coraggio quotidiani, gli rivela progressivamente il suo volto disumano. La svolta morale di Archimede si completa nell'apprendere un ulteriore segreto: in quella medesima ultima notte dell'agguato fascista, i Cervi erano stati traditi e denunciati da un infiltrato. Una verità che, nel clima surriscaldato del dopo 25 aprile a Reggio, tra lotte politiche e regolamenti di conti, deve essere nascosta.‎

‎Mereu Angelino‎

‎Mastros de erru. Il ferro battuto e la lavorazione dei metalli a Orani‎

‎ill., br. Il volume, corredato da circa 120 foto a colori, ripercorre la storia della lavorazione del ferro e dei metalli a Orani, in Sardegna, un'attività che da sempre ha caratterizzato la produzione artigianale del paese. L'autore, partendo da notizie storiche risalenti all'Ottocento, ripercorre la storia degli artigiani oranesi fino ai giorni nostri basandosi su una accurata ricerca bibliografica e su informazioni raccolte tramite interviste dirette ai fabbri ancora in attività e agli eredi di chi in passato ha esercitato tale "Arte".‎

‎Nietzsche Friedrich‎

‎Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno‎

‎br. Opera filosofica e poetica composta tra il 1883 e il 1885. In quest'opera le idee del "superuomo" e dell'"eterno ritorno" raggiungono una forma compiuta. Dopo dieci anni di solitudine Zarathustra sente il bisogno di donare agli uomini la sua sapienza, ma il popolo distratto ride delle sue parole. Dovrà così cercarsi dei discepoli cui indirizzare i suoi discorsi. Tema dei discorsi è la ribellione alla cultura e alla morale dominanti e la visione della vita come forza indomabile e della volontà come strumento di affermazione. Agli elementi polemici sono inframmezzati brani poetici (canti e canzoni) di grande bellezza. Molteplici le fonti stilistiche, la Bibbia, le poesie di Goethe, la prosa di Lutero, gli aforismi dei moralisti francesi.‎

‎Jünger Ernst‎

‎Trattato del ribelle‎

‎br.‎

‎Severino Emanuele‎

‎La tendenza fondamentale del nostro tempo‎

‎br. In questo libro - analisi del movimento, segreto e palese, che governa il nostro tempo - Emanuele Severino mette il suo pensiero alla prova dei fatti che ci circondano. Fatti enormi, secondo la convinzione di tutti, mutamenti epocali. Ma in quale direzione? Che cosa significa, per esempio, la decadenza dell'Europa? Non va forse insieme, questo fenomeno, al diventare planetario del dominio della tecnica, che è il frutto specifico del pensiero europeo? E qual è il rapporto della tecnica con la scienza? Che cosa significa la preoccupazione, oggi sempre più insistente, di porre limiti alla ricerca? E si può parlare di un'etica della scienza? Sono questi solo alcuni dei temi che vengono affrontati da Severino. Temi gravissimi, ma troppo spesso abbandonati agli opinionisti dei quotidiani, i quali offrono, appunto, opinioni. Qui invece questi temi trovano il loro luogo strategico all'interno di una costruzione speculativa rigorosa.‎

‎Crispolti Enrico‎

‎Come studiare l'arte contemporanea‎

‎brossura Come si studia l'arte del nostro tempo? Sulla base della propria esperienza di storico dell'arte contemporanea, critico militante e docente, l'autore rivendica in questo volume la pari dignità di una storiografia del contemporaneo rispetto allo studio dell'arte del passato, in una continuità di impostazione metodologica entro la quale, tuttavia, subito si manifestano specifiche diversità, che ne fondano l'autonomia disciplinare. Attraverso l'analisi di comportamenti, problemi, strumenti, queste "lezioni", che dopo una prima edizione vengono qui riproposte con nuovi aggiornamenti critici, si presentano come una vera e propria introduzione all'arte contemporanea, una sorta di "guida" attraverso un universo complesso e problematico.‎

‎Oldenbourg Zoé‎

‎Caterina la Grande‎

‎ill., br. Caterina II di Russia era una modesta principessa tedesca, Sofia di Anhalt-Zerbst, quando fu prescelta - per una delicata alchimia di equilibri politici - come sposa dell'erede al trono di Russia. Costui, il futuro Pietro III, si rivelò un giovane debole, disadattato, incapace di sostenere il ruolo che la storia gli aveva assegnato, nonché fanatico partigiano di Federico II di Prussia: tutte ragioni che contribuirono a renderlo inviso al popolo e all'esercito soprattutto. Dopo aver sopportato infinite amarezze e affrontato lotte e intrighi con una determinazione incrollabile, Caterina II - in seguito alla morte della zarina Elisabetta - si pose a capo della congiura contro Pietro III: detronizzò e lasciò assassinare il marito e finalmente regnò sola! Con il suo regno, durato trentaquattro anni, Caterina II si è conquistata di diritto un posto tra i più grandi sovrani di tutti i tempi. Questa biografia, più che dilungarsi sulla storia del suo impero, si concentra, con dovizia di particolari ed esemplare introspezione psicologica, sulla donna e granduchessa, sulla sua formazione e laboriosa preparazione a governare. Sullo sfondo un'inedita corte russa dove l'amore si confonde con l'intrigo e la sordida umanità si cela dietro al lusso più sfrenato. Caterina la Grande è un dramma a tre voci: quelle di Elisabetta, Pietro e Caterina. Ma anche la tragedia di un popolo che, sotto la guida del rivoluzionario Pugacëv, tenta di spezzare antiche catene.‎

‎Soldà Fiorella‎

‎Irène Némirovsky. Una vita da romanzo. Un romanzo da film‎

‎br.‎

‎Bourriaud Nicolas‎

‎Il radicante. Per un'estetica della globalizzazione‎

‎ill., ril. Con "The Radicant" Nicolas Bourriaud arriva alla terza tappa dell'importante percorso teorico iniziato con "Estetica relazionale" e "Postproduction", titoli con i quali aveva già provato un confronto tra la storia dell'arte e quella della produzione culturale e della globalizzazione. La tesi esposta da Bourriaud nel suo ultimo libro è che bisogna ridefinire la modernità: il radicante è una metafora botanica, la pianta "radicante" è un'organizzazione che crea le sue radici man mano che avanza con la sua crescita. Gli artisti contemporanei hanno dunque la capacità di sradicarsi per aggregarsi facilmente altrove.‎

‎Agnoli Francesco‎

‎Breve storia del Risorgimento‎

‎br. Per duemila anni l'Italia ha portato in sé un'idea universale, capace di riunire il mondo, [...] frutto della vita del mondo: da principio quella romana antica, poi la papale. I popoli cresciuti e scomparsi in questi due millenni e mezzo in Italia comprendevano che erano i portatori di un'idea universale, e quando non lo comprendevano, [...] lo sentivano e lo presentivano. [...] La scienza, l'arte, tutto si rivestiva e penetrava di questo significato mondiale. Ammettiamo pure che quest'idea mondiale, alla fine, si era logorata, stremata ed esaurita, ma che cosa è venuto al suo posto, per che cosa possiamo congratularci con l'Italia, che cosa ha ottenuto di meglio dopo la diplomazia del Conte di Cavour? È sorto un piccolo regno di second'ordine, che ha perduto qualsiasi pretesa di valore mondiale, [...] un regno soddisfatto della sua unità, che non significa letteralmente nulla, un'unità meccanica e non spirituale e per di più pieno di debiti non pagati e soprattutto soddisfatto del suo essere un regno di second'ordine. Ecco quel che ne è derivato, ecco la creazione del Conte di Cavour." (Fëdor Dostoèvskij)‎

‎Shaftesbury Anthony; Bruni Roccia G. (cur.)‎

‎Sensus communis. Saggio sulla libertà di spirito e di umorismo. Testo inglese a fronte‎

‎br.‎

‎Nesi Cristina‎

‎Sebastiano Vassalli‎

‎br. Scrittore delle piccole, grandi storie, Sebastiano Vassalli si è autodefinito un «artigiano delle parole». L'obiettivo di VAssalli è infatti la storia e la scrittura nel suo carattere di laboratorio di analisi della condizione umana.‎

‎Colombo Furio; Ferretti Gian Carlo‎

‎L'ultima intervista di Pasolini‎

‎ill., br. Il libro, primo della serie "Le Coccinelle" (libri agili e di argomento legato all'attualità), è diviso in due parti. Nella prima Gian Carlo Ferretti, studioso della letteratura italiana novecentesca, ricostruisce le atmosfere umane e culturali degli ultimi giorni di Pasolini. Nella seconda parte, Furio Colombo, che all'epoca della morte di Pasolini era tra le firme del quotidiano "La Stampa", raccoglie le ultime, profetiche, rabbiose e disperate parole di Pier Paolo Pasolini in quella che si può definire "l'ultima intervista".‎

‎Ruini Andrea‎

‎Le ragioni della filosofia. Necessità di un ripensamento‎

‎br. L'autore sostiene che la filosofia italiana, divisa tra sterile sapere accademico e luccicanti esibizioni mediatiche, ha oramai smarrito il suo senso critico e la sua funzione culturale. Le valutazioni severe e impietose contenute in questo volume su molte componenti del contemporaneo panorama filosofico sono unite dall'esigenza di definire un profondo ripensamento che porti a fare della filosofia una disciplina utile per la conoscenza. L'autore sostiene, infatti, che vero scopo del filosofo non è tanto quello di cambiare il mondo, quanto quello di comprenderlo, di leggerlo criticamente, avvalendosi, a tal fine, degli esiti, delle procedure e dei metodi delle discipline scientifiche.‎

‎Contini Serena‎

‎Gli anni di Quarta generazione‎

‎brossura I carteggi inediti tra Luciano Anceschi, Piero Chiara e Luciano Erba rappresentano una testimonianza focale di un periodo storico tra i più ferventi della cultura e della poesia del dopoguerra. Averli riportati alla luce con il sapienziale e puntuale lavoro di Serena Contini rappresenta una grande occasione per far luce a una antologia che nel 1954 fece conoscere i poeti della cosiddetta "quarta generazione" e che influenzò gli anni delle avanguardie in Italia e non solo. Questi giovani poeti divennero il miglior "parterre" della cultura italiana del secondo Novecento:: Pier Paolo Pasolini, Andrea Zanzotto, Umberto Bellintani, Alda Merini, David Maria Turoldo, Maria Luisa Spaziani, Gian Piero Bona, Vittorio Bodini, Giorgio Orelli, Bartolo Cattafi, Nelo Risi e altri non meno importanti poeti italiani che hanno segnato un' epoca. L?apparato testuale, arricchito con documenti inediti provenienti da archivi privati e pubblici dei singoli poeti, illustra e ricostruisce i rapporti umani e professionali dei tanti uomini di cultura citati nei carteggi, offrendo una ricostruzione vivace di quel periodo. Il volume ha la prefazione di Giorgio Luzzi e una appendice con schede biobibliografiche dei poeti di Quarta Generazione a cura di Francesca Boldrini.‎

‎Podgornova Ninel I.; Coda P. L. (cur.)‎

‎Mafalda di Savoia Assia. Facile essere una principessa...‎

‎ill., br. Weimar: 29 agosto 1944, nel cimitero militare delle SS, non lontano dal campo di concentramento nazista di Buchenwald, una donna viene seppellita. Sulla tomba depongono un cartello con una laconica iscrizione: n. 262 Unbekannte ("Sconosciuta"). Chi era questa sfortunata vittima del nazismo? Per quale delitto la privarono non solo della vita, ma anche del nome di battesimo? E perché, anche se sconosciuta, fu seppellita nel cimitero delle SS? In piena guerra fredda, una giovane interprete russa è incaricata dal Partito Comunista dell'Unione Sovietica di diffondere materiale propagandistico ai marinai stranieri che arrivano nel porto di una città sul Mar Nero. Qui incontra l'anziano comandante di una petroliera italiana che le parla di Capri, delle bellezze del mediterraneo, di un figlio scomparso nelle campagne della Russia; le parla anche di una gentile principessa dagli occhi neri morta nel campo di concentramento di Buchenwald.‎

‎Spera Lucinda‎

‎«Un gran debito di mente e di cuore». Il carteggio inedito tra Alba de Céspedes e Libero de Libero (1944-1977)‎

‎br. Il carteggio tra la scrittrice italo-cubana Alba de Céspedes e lo scrittore e critico d'arte Libero de Libero si concretizza nella trama di un sodalizio intellettuale che attraversa decenni significativi per la ricostruzione del tessuto culturale e sociale italiano del dopoguerra. Donna di mondo per formazione e per attitudine, scrittrice poliglotta predisposta alla collaborazione e al confronto interculturale, de Céspedes trova in de Libero - poeta raffinato dalla personalità complessa legato agli ambienti artistici connessi al salotto della contessa Anna Letizia Pecci-Blunt - un interlocutore privilegiato. Questo volume pubblica e analizza il loro scambio epistolare, composto da quarantasette lettere sinora inedite scritte tra il 23 settembre 1944 e il 12 gennaio 1977, con un duplice scopo: contribuire a ridelineare due protagonisti di una importante stagione culturale, ma anche rendere ragione delle fasi di un rapporto in cui stimolo intellettuale e sintonia degli affetti si intrecciano indissolubilmente e al cui interno la letteratura si fa tema portante, veicolo ma anche fine, attraverso lettere che in qualche caso diventano esse stesse piccoli capolavori in prosa. L'Appendice propone gli interventi che de Libero scrive tra il 1945 e il 1948 per «Mercurio» - la rivista fondata da Alba de Céspedes nel 1944 - e dieci tra le lettere più significative conservate dal poeta nella corrispondenza con gli editori e relative ai suoi talvolta difficili rapporti con i Mondadori (1945-1975).‎

‎Livi Giovanni; Cavedagna F. (cur.); Donativi M. (cur.)‎

‎Napoleone all'isola d'Elba‎

‎br. Il conquistatore dell'Europa messo a capo di un'isola di duecento metri quadratri e quindicimila abitanti. Quando nel maggio 1814 Napoleone sbarcò a Portoferraio, l'ingombrante personaggio creò lo scompiglio nella sonnolenta realtà di provincia. Non tutti erano disposti a credere che quello fosse davvero il capitolo conclusivo della sua stella e guardavano a lui ora come una minaccia, ora come una speranza. Tra agenti segreti del Granduca, patrioti con il sogno di mettere il Bonaparte a capo del nuovo Impero Romano e segrete visite femminili, Giovanni Livi, in questo classico della storiografia, attinge a una gran mole di documenti per ricostruire i mesi più strani e forse meno indagati dell'epopea napoleonica.‎

‎Nazariantz Hrand; Cafueri C. (cur.)‎

‎L'Armenia. Il suo martirio e le sue rivendicazioni‎

‎br.‎

‎Basch Samuel Siegfried Karl von; Benussi C. (cur.)‎

‎Gli ultimi dieci mesi di Massimiliano. I ricordi del suo medico‎

‎ill., br. Massimiliano, imperatore del Messico per soli tre anni, sa bene che sta andando tutto a rotoli, ma non abbandona il paese che è diventato la sua nuova patria. In questo libro, pubblicato un anno dopo la tragedia, il medico che lo accompagna ci fa conoscere un Massimiliano inedito circondato da una pletora di personaggi il cui primario interesse è il proprio tornaconto. Con pennellate ironiche il dottor Basch ce li presenta senza mezze parole: dal mellifluo padre Fischer ai generali messicani più o meno fedeli; ci spiega la situazione politica alquanto ingarbugliata del Messico, ma soprattutto ci parla di un imperatore umano, del quale ci mostra le lacrime e anche le tante risate. Basch ripercorre gli ultimi dieci mesi di vita dell'imperatore con ritmo incalzante, riportando le pagine del suo diario e facendoci rivivere in presa diretta, giorno dopo giorno, le fasi di avvicinamento alla fine. Il merito del dottor Basch è di averci restituito un ritratto senza sbavature, preciso, intenso e dipinto con profondo rispetto, ma anche affetto, verso un imperatore che forse non voleva esserlo, ma che non si è mai tirato indietro.‎

‎Amerio Luca; Baino Luca; Mariani Susanna‎

‎Portella della Ginestra. Un sottile filo nero‎

‎ill., br. Primo maggio 1947, Piana degli Albanesi, provincia di Palermo. Pochi giorni dopo l'affermazione delle forze di sinistra alle elezioni regionali, una folla di lavoratori, in prevalenza braccianti, si riunisce nella vallata di Portella della Ginestra per festeggiare il risultato e protestare contro il latifondismo. All'improvviso, dalle colline circostanti partono raffiche di mitra che uccidono decine di persone e ne feriscono più di trenta. Attribuito alla banda di Salvatore Giuliano, l'eccidio rappresenta per molti la prima strage di Stato repubblicana: un intrigo internazionale che ha visto coinvolti apparati statali e ambienti mafiosi, eversione di destra, servizi americani, massoneria. Una ferita dolorosa per una giovane democrazia come quella italiana, aperta ancora oggi.‎

‎Didion Joan‎

‎Da dove vengo. Un'autobiografia‎

‎ril. "Da dove vengo" è l'opera in cui Joan Didion raccoglie tutta se stessa: è la sua autobiografia, restituita attraverso il prisma della storia americana. Dopo la morte della madre, la necessità di congedarsi dai genitori la porta a guardare dentro il rapporto con la famiglia e a scavare il luogo da cui proviene, dissodare la propria identità, chiedersi, appunto, «da dove vengo». Didion si rende conto di non aver mai capito la California, di doversi liberare dall'incantesimo sotto il quale è sempre vissuta. Con "Da dove vengo" Joan Didion scrive quindi la storia della sua terra, la storia della sua famiglia, la sua storia. Che si trasforma in una struggente contronarrazione dell'epica della frontiera, dalle traversate degli antenati al mito delle «cose selvagge» e del ranch, dai sogni dei pionieri ai leggendari grandi latifondisti. Lo spirito individualista e il trionfalismo civico, la scomparsa e il continuo riaffiorare di un paradiso naturale perduto, i grandi cambiamenti del dopoguerra, la potenza ciclopica della ferrovia, le speculazioni del mercato immobiliare e dell'industria aerospaziale, tutte le malinconie e le contraddizioni delle classi sociali: ogni cosa è declinata in toni intimi e corrosivi. Così la scrittrice americana passa al setaccio ogni granello di sabbia californiana e con grazia predatoria smaschera, ricompone, ripudia e invoca il proprio affresco delle origini. "Da dove vengo" è un'opera cadenzata sulle note di una lucida nostalgia. È l'esplorazione, tra siccità e alluvioni, di un territorio emotivo saldamente intrecciato a quello reale. Se la revisione del cosmo californiano è prima di tutto una riflessione su di sé, al termine di questo lungo viaggio Joan Didion trova la sua miniera d'oro, la sua eredità, la sua America, il suo dove. E noi con lei.‎

‎Steinbeck John‎

‎Lettera a Thom sull'amore. Ediz. a colori‎

‎ill., ril. John Steinbeck, grande romanziere premio Nobel per la Letteratura nel 1962, fu anche un prolifico scrittore di lettere: alla famiglia, agli amici, al suo editor, ad altri scrittori, a personaggi pubblici noti e influenti. Nella sua corrispondenza c'è una lettera indirizzata al figlio adolescente Thom, che a quattordici anni sperimenta per la prima volta l'euforia assoluta e frastornata dell'innamoramento. Steinbeck parla al figlio da pari a pari - «so che cosa provi perché lo provo anch'io e sono contento che succeda a te» - e lo consiglia con tutta la serietà che la questione merita - «non permettere a nessuno di ridurla a qualcosa di piccolo o di poco conto; l'oggetto dell'amore è il migliore, il più bello. Cerca di essere alla sua altezza». Steinbeck regala a Thom parole tenere e rassicuranti, che risuonano in chiunque le legga come una verità senza tempo, accompagnata dall'incanto delle illustrazioni di Alessandro Gottardo.‎

‎Restelli Beba‎

‎Giocare con la natura. A lezione da Bruno Munari‎

‎br. Come avvicinare e appassionare bambini, ragazzi e adulti alla natura? Come aiutarli a osservare con tutti i sensi all'erta, con occhi attenti e mani delicate? Come imparare a guardare e saper vedere? Lasciamoci guidare dalle parole di Bruno Munari, che aveva il dono di insegnare molto dicendo poco, stimolando la curiosità, il senso dell'osservazione e il desiderio di conoscere di più. L'artista inventa giochi e azioni per capire la natura, propone tecniche per interpretarla e reinventarla in modo personale e fantastico, superando gli stereotipi. E soprattutto ci chiede se vogliamo copiarla o capirla... Andiamo a lezione dal Maestro: scopriremo i colori del cielo e dell'acqua, i paesaggi trasformabili, le ombre colorate, il viaggio del fiume. Come sono fatti un albero, un fiore, una nuvola, un fiocco di neve? L'autrice propone un percorso multisensoriale alla scoperta del linguaggio della natura: come ci parla? Qual è il nostro rapporto con lei? Siamo ancora capaci di leggere i suoi messaggi, di stupirci ed emozionarci? Andremo nello studio di Munari, lo osserveremo in azione per imparare. E ascolteremo le sue parole e quelle del figlio Alberto sul metodo. Un invito a ritrovare interesse e piacere anche per le piccole cose, passeggiando tranquilli in silenzio nel verde, con una lente e una macchina fotografica, accogliendo i reperti raccolti dai nostri esploratori e magari realizzando un museo portatile... Stare nella natura fa sempre bene!‎

‎Gasperina Geroni Riccardo‎

‎Cesare Pavese controcorrente‎

‎br. Questo saggio comincia con un ricordo del santuario di Crea, dove Cesare Pavese svelò di aver compreso l'essenza del mito e di averla riversata nella prosa di «Feria d'agosto» e nei «Dialoghi con Leucò». Tra quest'ultima opera e la traduzione di «Moby Dick» si distingue un filo che in Pavese tiene insieme e, allo stesso tempo, distingue la vita dalla morte: è il problema dell'origine, il momento di passaggio tra la trascendenza e l'immanenza, tra il non essere e l'essere: chi sono? Da dove vengo? Queste domande che siamo soliti ricondurre all'enigma della vita mascherano, nel loro fondo, il problema della morte. Ciò che nasce, perisce. Indagando questa comunanza di vita e morte, Pavese incentra un'ampia parte della propria dimensione estetica sul problema dell'originario, soprattutto con l'aiuto dell'antropologia e alla psicoanalisi del primo Novecento. Attraverso un percorso originale, l'autore affronta alcune delle opere chiave di Cesare Pavese.‎

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