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‎History‎
Number of results : 29,492 (590 Page(s))

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‎Sachs Nelly; Rüchat A. (cur.)‎

‎Lettere dalla notte (1950-1953)‎

‎br. Queste lettere senza destinatario (inedite anche in Germania fino al 2010), che Nelly Sachs scrive nei mesi successivi alla morte della madre, contengono in nuce tutti i temi della sua maturità artistica. Nate nel momento della collisione tra il lutto personale e la tragedia della Shoah, si configurano come una sorta di meditazione lirica sul confine della vita: diario di una metamorfosi che descrive la morte non come una perdita ma come una nuova nascita. Se la mistica ebraica è lo sfondo imprescindibile di questo testo che affronta la morte e lo sterminio in una sfera teologica trascendente, non manca in esso la dura concretezza del reale, il quotidiano presente con tutto il suo carico di dolore e di solitudine.‎

‎Messi Daniela‎

‎La cucina del piccolo principe. Taccuino di volo nella mia cucina, da Antoine de Saint-Exupéry‎

‎br. Il Piccolo Principe, il personaggio e la fiaba moderna più famosi al mondo, un elogio poetico all'infanzia e una piccola educazione sentimentale. Che cosa mangia un piccolo principe? Poco. Lui non ha mai né fame né sete, gli basta un po' di sole... Proprio da questa diversità scaturisce una nuova riflessione sul significato del cibo. Un percorso alternativo nel capolavoro di Saint-Exupéry. Cucina dei semi, cucina delle stelle, cucina dei fiori... attenzione, però: non a base di fiori, bensì per i fiori, come il caffè e latte per il fiore che si è appena svegliato: E il piccolo principe, tutto confuso, andò acercare un innaffiatoio di acqua fresca e servì al fiore la sua colazione. Anche il nutrimento, in questo piccolo mondo fatato e filosofico, assume più significati, sapori diversi, seducenti e inaspettati.‎

‎Frau Dalmazio‎

‎Crociata contro l'arte. Trecento anni di guerra contro il sacro‎

‎brossura Da tre secoli circa perdura in Occidente una vera e propria guerra, più o meno occulta e asimmetrica, nei confronti dell'Arte Sacra cattolica. Una guerra civile e fratricida perpetrata a cominciare dalla Rivoluzione Francese e portata allo scoperto con la seconda metà del XX secolo, dopo il Concilio Vaticano II. Un percorso storico accompagnato da un apparato meta simbolico su cosa si intenda per Arte Sacra Occidentale a partire dalle basiliche cosmatesche sino al sogno neogotico del XIX secolo attraversato da furibonde iconoclastie ed eresie moderniste che hanno condotto l'Ecumene Cattolico a una progressiva perdita del Simbolo e della Metafisica legato all'arte e all'architettura sacra. Una piccola guida psicotropa, per accompagnare chi va in cerca di ciò che è andato smarrito, con lo spirito di un cavaliere errante, con gli occhi, la mente, la mano e il cuore, abbandonando tutti schemi preconcetti del mondo contemporaneo e abbandonandosi così a quell'ineffabile sapienza che è la Meraviglia.‎

‎Melandri Giulia‎

‎Vita e leggenda di Allegra. Figlia di lord Byron e nipote di Mary Shelley‎

‎ill. Un convento sperduto nella campagna romagnola avvolto da un alone di mistero riguardante la morte di una piccola educanda. Chi era la fanciulla in questione? Allegra, la figlia illegittima del poeta Byron. Perché la bambina si trovava nel convento di S. Giovanni Battista in Bagnacavallo? Quali furono gli avvenimenti che portarono Lord Byron e la sua figlioletta in Romagna? Chi era la madre di Allegra e perché vennero separate? Come la figlia del famoso Pari d'Inghilterra trovò la morte nel monastero bagnacavallese, lontana da entrambi i genitori? Il libro cerca di dare risposte a queste e ad altre domande, in cui viene raccontata la vita di Allegra Byron, dalla sua nascita, fino alla prematura morte, attraverso lettere e documenti inediti presenti in questa biografia.‎

‎Guarino Mario‎

‎Mercanti di parole. Storia e nomi del giornalismo asservito al potere‎

‎br. Giornalisti asserviti ai poteri forti, giornali finanziati dallo Stato, editori che usano le proprie testate per interessi "extra" e le trasformano in "macchine del fango". Attraverso protagonisti, fatti e retroscena, il libro ripercorre lo stato dell'informazione dal Ventennio fascista ad oggi, passando per il dominio sulla stampa da parte della Dc, della Loggia P2 di Gelli e del berlusconismo, che da oltre vent'anni annovera centinaia di giornalisti a libro-paga. Dai "canguri" di Mussolini ai "servi del Cavaliere": oggi come ieri, gran parte del Quarto potere - comprese Rai e Mediaset - manipola l'opinione pubblica e destabilizza la situazione sociale del Paese, piuttosto che agire da "cane da guardia" nei confronti di politica e finanza. Mercanti di parole esplora queste tematiche fino in fondo e lo fa presentando scoperte inedite. Prefazione di Ezio Mauro.‎

‎Banti Alberto Mario‎

‎L'età contemporanea. Dalle rivoluzioni settecentesche all'imperialismo‎

‎br. Il manuale affronta, da un lato, i profondi mutamenti nel modo di commerciare, consumare e produrre, che spingono l'Occidente fuori dagli equilibri economico-demografici propri delle tradizionali economie agrarie; dall'altro, le trasformazioni nel modo di concepire la sovranità politica, avviate in modo traumatico dalle due rivoluzioni politiche di fine Settecento (quella americana e quella francese) fino ad arrivare alla definizione dei tratti fondamentali delle nascenti società di massa. Seppure interesse precipuo sia l'Occidente, due capitoli del volume sono interamente riservati alla descrizione delle trasformazioni vissute dai mondi fuori da Europa e Stati Uniti, dalla fase del colonialismo e dell'imperialismo europeo, ai revival religiosi che attraversano i paesi islamici, così come l'India, la Cina, il Giappone, alla nascita dei primi movimenti anticoloniali, nei quali si fondono identità religiose originali e spinte anti-occidentali. Uno spazio adeguato è riservato anche alla descrizione delle ragioni della crisi politica, amministrativa e religiosa dell'Impero ottomano, seguita dall'inizio Ottocento fino al crollo finale dei primi anni dei XX secolo.‎

‎Garavelli B. (cur.)‎

‎Caramuel. Vescovo ed eclettico‎

‎brossura I manoscritti inediti di un autore dimenticato tornano dal passato: i testi qui pubblicati sono stati scoperti e trascritti da Bianca Garavelli, durante il suo lavoro di ricerca nell'Archivio Storico della Diocesi di Vigevano, la città di cui Juan Caramuel y Lobkowitz fu vescovo dal 1673 al 1682. Sono quattro manoscritti di diverso contenuto e genere, accomunati dal fatto di essere in lingua italiana, una delle molte lingue che il vescovo di Vigevano conosceva, ma che non sempre aveva scelto per esprimere le sue qualità letterarie. Un dialogo di tono politico fra due personaggi allegorici che frequentano la corte di Carlo II di Spagna, Speranza e Tempo; una lettera a papa Innocenzo X, che è un trattato politico in difesa della Spagna di Filippo IV contro la Francia di Luigi XTV; un breve trattato tecnico-scientifico su come contenere il corso dei fiumi per salvare terreni coltivati e centri abitati dalle inondazioni; un poemetto dedicato all'episodio evangelico della Strage degli Innocenti. Per la curiosità dei lettori di oggi, in queste pagine tornano i protagonisti della grande Storia: la monarchia di Spagna sull'orlo della crisi, ormai sul punto di cedere il dominio del mondo all'avversaria Francia, ma anche gli eroi di Roma antica e i protagonisti dei conflitti fra cattolici e protestanti, in un intreccio fra interesse per gli intrighi politici, amore per la pace e la tolleranza religiosa, affetto verso la terra natale, e uno sguardo rivolto al mistero inesauribile dell'animo umano.‎

‎Alberghini Marina‎

‎Cèline magico‎

‎br. Presente da sempre nella grande letteratura del Novecento come uno scrittore estremamente realistico fino alla brutalità, e dalla vita avventurosa fatta di sfide continue e affrontata con estrema concretezza, pochi sanno invece che Louis-Ferdinand Céline fu anche vicino ai misteriosi messaggi che ci giungono dall'Altrove. Confesserà infatti che per lui, che possedeva un'immensa riserva di poesia e immaginazione, il quotidiano sarà sempre solo un duro dovere di denuncia: "Io sono celtico, prima di tutto sognatore bardico - è veramente là il mio dono - io l'ho piegato al realismo per odio verso la crudeltà degli uomini - per il gusto della lotta - ma in realtà la mia musica è la leggenda."‎

‎Rosselli Alberto‎

‎L'america che non fu. Il conflitto anglo-francese in Nord America 1756-1763‎

‎br.‎

‎Arendt Hannah; Blumenfeld Kurt; Rapa S. (cur.)‎

‎Carteggio (1933-1963)‎

‎br. Che cosa dobbiamo o vogliamo ancora sapere di Hannah Arendt, dopo anni di studi fondati su scritti editi e inediti? Dai diari e dai carteggi ci si attende il disvelamento dell'aspetto privato della vita di un pensatore o delle sue idee allo stato nascente. Nel caso di Hannah Arendt, ci si trova di fronte a qualcosa di più complesso, a sentieri interrotti del suo pensiero. Come se questioni vissute dal vivo incontrassero un limite insormontabile nella loro formulazione teorica e potessero venire espresse per illuminazioni, per esperimenti di pensiero, solo nel contesto di una relazione, come quello della lettera o dell'insegnamento. Tutto questo si può dire anche per uno degli aspetti più controversi della vicenda intellettuale di Hannah Arendt, il suo rapporto con l'ebraismo, al centro del carteggio con Kurt Blumenfeld, amico e figura di grande rilievo nella maturazione del pensiero politico della filosofa tedesca. L'ebraicità di Hannah Arendt si gioca interamente sul confine tra vita e pensiero e per questo motivo i carteggi sono particolarmente adatti a metterne in luce i dilemmi esistenziali e intellettuali. Sono la viva testimonianza delle "amicizie politiche" che nutrirono la sua vita e il suo pensiero, e nelle quali essa diede prova di grande maestria, e insieme di una drammatica ambiguità. Introduzione di Laura Boella.‎

‎Satta Boschian Laura‎

‎La mia vita con Salvatore Satta‎

‎ril.‎

‎Tondo Michele‎

‎Invito alla lettura di Pavese‎

‎br. La Collana propone a quanti si accostano alla letteratura contemporanea un «invito» alla lettura critica dei testi, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nel mondo espressivo degli scrittori e coglierne i rapporti con la cultura italiana. Ogni volume, dedicato a un singolo artista, è così articolato: le cronologie parallele, che danno risalto alle corrispondenze significative tra la biografia dello scrittore e i fatti della storia politica e culturale; il profilo della vita dello scrittore e della sua personalità artistica e intellettuale; le opere, analizzate singolarmente in un panorama completo e inquadrate criticamente, con un'essenziale esposizione degli argomenti; i temi più significativi ricorrenti nella produzione dello scrittore; gli orientamenti della critica; la bibliografia, essenziale e ragionata; l'indice dei nomi; l'indice delle opere.‎

‎Migliaccio Carlo‎

‎Invito all'ascolto di Debussy‎

‎br. La collana propone a tutti coloro che intendono accostarsi alla musica di tutti i tempi un «invito» allo studio e all'analisi dei vari autori, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nel mondo espressivo dei musicisti e coglierne i rapporti con la loro epoca. Ogni volume, dedicato a un singolo artista, è così articolato: le cronologie parallele, che danno risalto alle corrispondenze significative tra la biografia dell'artista e i fatti della storia politica, musicale e culturale; il profilo della vita del musicista e della sua personalità artistica e intellettuale; la produzione musicale, analizzata opera per opera in un panorama completo e inquadrata criticamente; gli orientamenti della critica; la bibliografia, essenziale e ragionata; il catalogo dell'opera dell'artista; la discografia essenziale; l'indice dei nomi; l'indice delle opere.‎

‎Barad Karen; Bougleux E. (cur.)‎

‎Performatività della natura. Quanto e queer‎

‎br. A partire dal nuovo materialismo, che studia la complessità dell'incessante materializzazione del mondo e partecipa al cambiamento paradigmatico che sta coinvolgendo ogni ambito di studio e ricerca, Karen Barad discute la necessità di rivedere nozioni di cambiamento, agency, causalità, tempospazio. Sulla scia di Donna Haraway, che l'ha preceduta a UCSC, i suoi strumenti critici uniscono scienze naturali, scienze umane e letteratura, pratiche di ricerca, concetti, codici, significazioni e rappresentazioni. Karen Barad conduce una contestazione radicale dei dualismi e dell'identità, e incrociando la performatività di Judith Butler mostra come una lettura queer possa migliorare la comprensione di processi tecnoscientifici e sociali intrecciando politicamente natura e vita da prospettive postcapitaliste/postumaniste/postcoloniali. I saggi introducono e riconducono al suo "Meeting the universe halfway" (2007) descrivendo una traiettoria complessa e diffratta attraverso molteplici ambiti disciplinari: la filosofia, la fisica, gli studi culturali femministi e queer.‎

‎Silvestrini M. (cur.)‎

‎Val di Pierle. Memorie storiche‎

‎ill., ril. Queste memorie storiche della Val di Pierle di Don Giovanni Battista Millotti, filtrate da una analisi filologica ed un commento critico di Marcello Silvestrini, raccontano, da una prospettiva del tutto inusuale, il periodo cruciale della nostra storia unitaria, dai primi moti mazziniani fino alla dissoluzione del potere temporale della Chiesa, così come è stato vissuto in una terra di frontiera, dove Umbria e Toscana si toccano e si contaminano. I protagonisti, gli eventi, la storia di famiglie cospicue della Valle sono osservati in modo manicheo e spesso fazioso. Quanti sono ostili all'unità dell'Italia si collocano nella parte del giusto e del diritto, gli altri sono semplicemente nemici, animati, cioè, da diabolica vis destruens o accecati da irriducibile spirito anticlericale.‎

‎Portelli A. (cur.)‎

‎Calendario civile. Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani‎

‎br. Un progetto collettivo all'insegna della storia e dell'impegno civile, il libro - firmato da un gruppo di studiosi e intellettuali prestigiosi - lancia e articola la proposta di un «Calendario civile», parallelo a quello religioso, scandito da 22 date celebrative di passaggi cruciali della nostra storia democratica e della nostra tradizione repubblicana. Fin dai primi anni del secondo dopoguerra, la questione di una ritualità altra, di un ciclo dell'anno laico, si è posta come fondamento di una comunità civile. È in questo spirito che si sono cominciati a celebrare avvenimenti del nostro Risorgimento come la Breccia di Porta Pia o la proclamazione della Repubblica romana, e si è ripreso a festeggiare ricorrenze come l'8 marzo. Non è stato un processo semplice: certe date, come il 2 giugno, hanno avuto un'origine istituzionale; altre, come il Primo maggio, sono state faticosamente riconquistate; altre ancora, come quelle della strage di piazza Fontana o del G8 di Genova, sono sorte dal basso e fanno parte di una memoria tuttora in formazione. I 22 capitoli di questo libro narrano dunque di un calendario in divenire; essi non si limitano alla sola ricostruzione di ciascuna data, bensì la connettono a un contesto storico e geografico più ampio. Così, le pagine dedicate alla data del referendum sul divorzio rinviano anche alla celebrazione di quello sull'aborto e alla storia della riforma del diritto di famiglia. Allo stesso modo, l'occupazione delle fabbriche o il Primo maggio sono l'occasione per raccordare la storia e la memoria del movimento operaio alla sua realtà presente. Così ancora, l'8 settembre non segna solo l'inizio di una nuova Italia, ma anche l'avvento di un protagonismo civile delle donne, di un inedito mater-nage di massa. E il 3 ottobre riannoda il tragico ricordo del recente naufragio dei migranti di Lampedusa agli infausti precedenti dell'invasione italiana dell'Etiopia. A dare ulteriore sostanza storica a questo calendario, ogni data è accompagnata da una preziosa appendice di brevi documenti di storia orale, di brani autobiografici, poetici o musicali. L'obiettivo è la costruzione di un patrimonio di tradizioni condiviso: la storia e il passato aiutano così a comprendere, trasmettere e ricordare, rafforzando il tessuto della nostra comunità nazionale, sconfiggendo i rischi dell'oblio, e costruendo una cittadinanza capace di non smarrirsi nelle sfide del nostro tempo.‎

‎Bianchi Bruna‎

‎Nella terra di nessuno. Uomini e donne di nazionalità nemica nella Grande guerra‎

‎br. Sin dai primi giorni dell'agosto 1914, in gran parte dei paesi belligeranti, iniziò un traumatico processo di sradicamento di individui e comunità di nazionalità nemica dagli esiti irreversibili. La violenza xenofoba, fomentata dalla propaganda e dalla cosiddetta «febbre delle spie», raggiunse il culmine nel maggio 1915 in seguito all'affondamento del Lusitania e da allora si inasprirono i provvedimenti nei confronti dei cittadini di nazionalità nemica: internamento, sequestro dei beni, denazionalizzazione. Eppure questi processi violenti non riuscirono a distruggere il rispetto per i diritti e le libertà individuali. Non mancarono, infatti, coloro che si adoperarono per l'organizzazione degli aiuti, cercarono di salvaguardare i diritti umani, denunciarono le distorsioni dell'ordinamento giuridico, tennero vivi i valori dell'internazionalismo e della solidarietà.‎

‎Pelliccio Ciro‎

‎Dai Borbone ai Savoia. Il trapasso che cambiò il volto dell'Italia‎

‎brossura‎

‎Zanolli Renato‎

‎Vajont. Cronaca di una tragedia annunciata‎

‎brossura Longarone (BL) 9 Ottobre 1963, ore 22,39. Un lampo accecante anticipò un pauroso boato: dal fianco del monte Toc si staccò la temuta enorme frana formata da un'unica massa di 260-270 milioni di metri cubi di roccia che, precipitata nell'acqua del lago artificiale, provocò il sollevamento di una dirompente onda alta centinaia di metri formata da 50 milioni di metri cubi d'acqua. Fu l'apocalisse. L'onda, scavalcata la diga, andò a schiantarsi sulla sottostante vallata di Longarone spazzando come indifesi fuscelli abitanti, paesi, villaggi e portò via con sé 1917 vite umane.‎

‎Rancière Jacques; Cavazzini A. (cur.)‎

‎Il maestro ignorante‎

‎brossura "Tutte le intelligenze sono uguali", dichiara nel XIX secolo Joseph Jacotot, rivoluzionario francese esule in Belgio. Riprendendo questo principio Jacques Rancière delinea in questo libro la possibilità dell'esistenza dì una politica di emancipazione sottratta alla sfera dello Stato. Il volume è un'avventura intellettuale che si interroga sull'importanza della mente e dell'intelligenza individuale nella politica.‎

‎Comastri Gianluca‎

‎Le lingue degli elfi delle Terre di Mezzo. Vol. 1: storia e sviluppo delle lingue elfiche di Arda‎

‎br. L'insieme degli idiomi propri dei personaggi delle varie razze della Terra di Mezzo, di cui nelle opere principali compaiono numerosi esempi, costituisce con ogni probabilità il vero cuore pulsante dell'intera narrazione di Tolkien. Egli aveva inventato lingue e linguaggi sin dalla tenera infanzia, e, in anni successivi, ebbe a dichiarare in più circostanze che la generazione dell'intero corpus narrativo incentrato sulla Terra di Mezzo aveva il solo scopo di ricreare un luogo dove i linguaggi elfici, naneschi e orcheschi potessero prender vita. Il presente volume dà il via ad una serie di pubblicazioni incentrate sul tema della linguistica tolkieniana, che ha lo scopo di presentare la bellezza e la centralità di questo aspetto della concezione che l'autore aveva del ciclo narrativo cui dedicò l'intera vita. Di prossima pubblicazione "La grammatica delle principali lingue elfiche di Arda".‎

‎Lord Beaverbrook‎

‎Un nazista sul trono d'Inghilterra. L'abdicazione di re Edoardo VIII‎

‎br. E se il vero morivo per cui Edoardo VIII abdicò in favore del fratello Albert non fosse staro la sua relazione con Wallis Simpson? Lord Deaverbrook ci racconta un'altra versione della vicenda. In quegli anni così difficili il re subiva una forre fascinazione per una delle figure più controverse del ventesimo secolo: Hitler. Non sapendo come gestire né come giustificare un monarca simpatizzante per una personalità che definire scomoda è riduttivo, preferirono sfruttare lo scandalo del suo amore per Wallis. Che sia stato davvero così o meno, lo si decida liberamente dopo aver sentito la versione del nobile scrittore e giornalista che ebbe la possibilità di vivere in prima persona quegli avvenimenti.‎

‎Adams Henry‎

‎Gli Stati Uniti nel 1800‎

‎br. Discendente do due Presidenti USA, Henry Adams ha scritto una delle opere più importanti della storiografia americana, unendo la penna del raffinato scrittore alla competenza dello scienziato della politica. Agli albori dell'Ottocento si delinea con chiarezza il quadro che farò degli Stati Uniti la più grande potenza mondiale, grazie alle forze della tecnica e dell'ingegno che sembrano concentrarsi nel Nuovo Mondo.‎

‎Picone Petrusa Mariantonietta‎

‎La pittura del '900 a Napoli. I primi cinquant'anni. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Benoist Alain de‎

‎Quattro figure della Rivoluzione Conservatrice tedesca. Werner Sombart, Arthur Moeller van den Bruck, Ernst Niekisch, Oswald Spengler‎

‎br.‎

‎Bettozzi Mirko‎

‎L'ultimo gappista. Mario Fiorentini. Una vita di lotte, incontri, passioni e teoremi‎

‎ill., br. Questa è la storia di un partigiano che ha cambiato con il suo coraggio le sorti del nostro Paese. Mario Fiorentini, il cui nome è legato a missioni eclatanti - dall'attentato di via Rasella all'incarico ricevuto dal servizio segreto statunitense (OSS) di catturare Mussolini vivo - si espone qui nei suoi sentimenti, nelle sue passioni private: l'amore per la libertà e la giustizia, il legame fortissimo con la moglie, il desiderio di scoprire e di insegnare, in particolare la matematica, tutte le chiavi interiori che gli hanno consentito di diventare un eroe. Questo libro-intervista è stato scritto da Mirko Bettozzi durante gli incontri avuti con Mario Fiorentini nell'imminenza del suo centesimo compleanno. "Mario Fiorentini fu allora tra i primi e tra i pochi che non esitarono a gettarsi con impeto nella attività militare clandestina per sabotare il nemico, rendere la vita impossibile a tedeschi e fascisti in quella 'città aperta' che fu per quasi nove mesi teatro di temerarie azioni partigiane, eroici sacrifici, tragiche esecuzioni e atti di inaudita barbarie compiuti contro i martiri e i protagonisti del'nuovo patriottismo' di cui la Resistenza fu animatrice." (dalla nota interna di Duccio Trombadori)‎

‎Prete Antonio‎

‎Il pensiero poetante. Saggio su Leopardi‎

‎br. La sapiente guida di Antonio Prete ci accompagna con uno stile chiaro ed elegante nella lettura dello Zibaldone di Leopardi, in un volume divenuto un classico per gli studi leopardiani. Nelle pagine del poeta prende forma un dialogo assiduo tra il pensiero degli antichi e quello dei moderni, ed emergono con forza alcuni grandi temi che ci riguardano da vicino: la centralità del desiderio, la critica della civiltà, la distanza dalla natura, la ricordanza, il rapporto tra finitudine e infinito.‎

‎Cassetti Claudio; Buonaguidi Iacopo; Bertolucci Francesco‎

‎Gli italiani a Sachsenhausen. La deportazione nel Lager della capitale del Terzo Reich‎

‎br. Tra gli oltre 200mila deportati al campo di concentramento nazista di Sachsenhausen, il Lager della capitale del Terzo Reich, c'erano anche tanti italiani e italiane. Ben più di 500 stando alle ricerca realizzata da Claudio Cassetti, Jacopo Buonaguidi e Francesco Bertolucci. Grazie a questa ricerca, a distanza di tanti anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, è stato finalmente possibile stilare una lista di italiani che sono stati deportati a Sachsenhausen dall'Italia o con la complicità degli italiani. Perlopiù si tratta di deportati e deportate per motivi politici, ma sono presenti anche persone perseguitate per motivi razziali, sessuali o religiosi. Ne è emerso un libro che fonde la ricerca storica con le storie dei deportati stessi che raccontano la vita nel campo, gli esperimenti e le angherie subite, la morte come compagna di viaggio. Molti italiani, finiti a Sachsenhausen, vi hanno perso la vita. Inoltre questo libro parla anche degli italiani "dall'altra parte", ovvero SS di origine italiana che hanno prestato servizio tra le fila degli aguzzini nei corpi delle SS.‎

‎Guiso Angela‎

‎Variazioni su Grazia. Percorsi deleddiani‎

‎ril. "Variazioni su Grazia" comprende una serie di saggi tematici nati dal raffronto fra testi deleddiani e di autori italiani e stranieri. Il senso del Sacro, la concezione della Donna, la Malattia, la Scrittura, la Solitudine, l'Arte, i rapporti con la tradizione orale trovano posto accanto agli scenari della sua biografia, sardi e non solo. Una dimensione spaziale che include le coordinate geografiche e i luoghi dell'anima e dell'ispirazione, un vicino e un lontano dentro cui l'Isola trova una nuova misura. A 150 anni dalla nascita della scrittrice nasce l'esigenza di ampliare il contesto culturale della sua narrativa, spesso rappresa in un ingiustificato ambito insulare e dentro movimenti e correnti non sempre adeguati a spiegare scelte originali. Attraverso percorsi trasversali si scoprono affinità con la letteratura nazionale e mondiale, e alcune intuizioni che scrittori più accreditati avrebbero poi cavalcato con maggior successo. Temi universali declinati in modi singolari, luci inedite sui rapporti con artisti e intellettuali italiani e stranieri sono presenti, insieme, in questo nuovo contributo per consolidare il ruolo della scrittrice nella letteratura al femminile.‎

‎Benedetti Carla‎

‎La soggettività del racconto. Proust e Svevo‎

‎brossura‎

‎Rivera Diego; March G. (cur.)‎

‎La mia arte, la mia vita‎

‎ill., br. Mostro sacro del muralismo messicano, Diego Rivera è stato in realtà tante cose: sodale di Picasso, donnaiolo impenitente e amante vorace, fervido comunista ben presto espulso dal Partito e sedicente rivoluzionario dell'arte. Rievocando alcuni episodi salienti di questa sua storia personale, raccolta e trascritta dalla giornalista Cladys March, l'artista si rivela anche un narratore incapace di tenere a freno l'esuberante fantasia. Nella sua prosa, così come nella sua pittura, scorrono una travolgente passione per la vita e un'umanità multiforme: prostitute e rivoluzionari, politici corrotti e mecenati capitalisti, ma soprattutto la gente della propria terra, per la quale nutrirà sempre un amore profondo. Dopo i primi passi come pittore cubista in Europa, il ritorno in patria è vissuto infatti da Rivera come una rivelazione: il Messico, con i suoi colori infuocati e la sua luce intensa, le moltitudini gioiose al mercato e alle "fiestas", gli si presenta come una fonte di incontenibile splendore. A cui attingerà al momento di ritrarre sulle enormi pareti degli edifici pubblici messicani la coscienza politica di un popolo, attraverso scene di schiavitù, di lotta sociale e immagini della cultura precolombiana, plasmando i tratti di quel muralismo che diventerà di lì a poco un movimento pittorico internazionale. L'autoritratto che si dipana sotto i nostri occhi assume via via i contorni di una confessione a cuore aperto, in cui l'autore non risparmia nessuno, men che meno se stesso. La sua versione dei fatti trova un controcanto nelle voci delle donne della sua vita - Angelina Beloff, Lupe Marin, Frida Kahlo, sposata per ben due volte, ed Emma Hurtado - raccolte in appendice. Giunto all'ultima pagina, al lettore non resta che chiedersi dove stia la verità su questo artista che è stato innanzitutto uno straordinario affabulatore o, nelle parole di Elie Faure, un creatore di miti, se non addirittura un mitomane.‎

‎Santini Aldo‎

‎Il Carducci maremmano‎

‎ill.‎

‎Ruta Anna Maria‎

‎Topazia Alliata. Una vita nel segno dell'arte‎

‎ill., br.‎

‎Circolo culturale Mo Art (cur.); Manna N. (cur.)‎

‎Gerda Taro. Arte guerra e ribellione. Catalogo della mostra collettiva. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Fahr Becker Gabriele‎

‎Wiener Werkstätte. Ediz. inglese‎

‎ill., ril. Le Wiener Werkstätte (letteralmente "Laboratori viennesi") presentavano molti tratti di un movimento creativo moderno. Fondata nel 1903 da Josef Hoffmann, Koloman Moser e Fritz Waerndorfer, questa progressiva alleanza di artisti e designer voleva sfidare la società industrializzata con la forza dell'artigianato individuale, e puntava a combinare i diversi aspetti della vita in un'unica, elegantissima, opera d'arte. Gli artisti sperimentavano l'uso di diversi materiali, quali oro, pietre preziose e cartapesta, applicando il proprio metodo di lavoro e i motivi decorativi semplici e spesso geometrici nei settori più diversi, dalla ceramica ai tessuti, dalla tipografia al design di interni, dall'arredamento alla moda. Nei progetti architettonici su commissione, quali il Sanatorio di Purkersdorf e Palazzo Stoclet a Bruxelles, il gruppo poté concretizzare il proprio ideale di Gesamtkunstwerk ("opera d'arte totale"). Sebbene le Wiener Werkstätte sopravvissero per appena una trentina d'anni, ottennero un enorme successo commerciale, facendo arrivare i propri prodotti fino a Karlsbad, Marienbad, Zurigo, New York, e Berlino. Si occupavano inoltre di decorare i lavori di molti artisti prominenti dell'epoca, tra cui Gustav Klimt, Oskar Kokoschka, ed Egon Schiele. Oggi sono riconosciute in particolare per l'approccio onnicomprensivo alla pratica artistica e per l'influenza stilistica sull'Art Deco e il Bauhaus.‎

‎Matar Hisham‎

‎Il ritorno. Padri, figli e la terra fra di loro‎

‎ril. Hisham Matar ha diciannove anni quando suo padre Jaballa, fiero oppositore del regime di Muammar Gheddafi, viene sequestrato nel suo appartamento del Cairo, rinchiuso nella famigerata prigione libica di Abu Salim e fatto sparire per sempre. Ventidue anni più tardi il figlio Hisham, che non ha mai smesso di cercarlo, può approfittare dello sprazzo di speranza aperto dalla rivoluzione del febbraio 2011 per fare finalmente ritorno nella terra della sua infanzia felice. Quel viaggio verso un presente ormai sconosciuto non è che lo spunto per un itinerario storico e affettivo ben più vasto. Visitando i luoghi e incontrando i parenti e gli amici che hanno condiviso con Jaballa decenni di prigionia nel «nobile palazzo» di Abu Salim, Hisham può recuperare un passato che risuona in lui con un'eco mai sopita e ritagliare i contorni di un padre che, in assenza di un corpo, risulta privo di confini. Le tappe del viaggio privato s'intersecano con la storia libica del ventesimo secolo, dalla resistenza all'occupazione italiana al flirt di Gheddafi con l'Inghilterra di Tony Blair. Ma anche all'antro più buio, all'orrore più raccapricciante, segue, in queste pagine, la luce di un dipinto di Manet, la melodia di un alam: la consolazione dell'arte e della bellezza come autentica espressione dell'uomo. E anche quando della speranza di ritrovare un padre vivo «non rimangono che granelli sparsi», lo sguardo di Matar continua a puntare risolutamente in avanti: «Mio padre è morto ed è anche vivo. Non possiedo una grammatica per lui. E nel passato, nel presente e nel futuro. Ho il sospetto che anche coloro che hanno sepolto il proprio padre provino la stessa cosa. Io non sono diverso. Vivo, come tutti viviamo, nell'indomani».‎

‎Crisafulli Jones Lilla M.‎

‎La realtà del desiderio. Saggi morali, teoria estetica e prosa politica in P. B. Shelley‎

‎ill.‎

‎Camerino Giuseppe A.‎

‎Italo Svevo e la crisi della Mitteleuropa‎

‎brossura‎

‎Agnese Gino‎

‎Boccioni da vicino. Pensieri e passioni del grande futurista‎

‎ill., br.‎

‎Gasparri Tamara‎

‎La resistenza in provincia di Siena, 8 settembre 1943-3 luglio 1944‎

‎brossura‎

‎Torrengo Giuliano‎

‎I viaggi nel tempo. Una guida filosofica‎

‎br. Cosa accadrebbe se avessimo a disposizione una macchina del tempo e potessimo raggiungere il passato e il futuro come raggiungiamo posti lontani salendo su un treno o un aeroplano? Molte conseguenze di una simile ipotesi sembrano difficili da accettare stando al nostro modo ordinario di pensare. Supponiamo di tornare al tempo di Shakespeare, e di consegnarli una copia di "Romeo e Giulietta" prima che la scriva. Ci troveremmo con una situazione davvero bizzarra: Shakespeare non è l'autore di "Romeo e Giulietta", perché lo ha copiato da noi, ma nemmeno noi lo siamo, perché lo abbiamo copiato da lui! Dal momento che i viaggi nel tempo sollevano un tale vespaio di obiezioni, non faremmo forse meglio a rinunciare all'idea che essi siano logicamente possibili? Giuliano Torrengo avanza l'ipotesi che si debba resistere alla tentazione di 'risolvere' i grattacapi filosofici che i viaggi nel tempo fanno nascere semplicemente negando la loro possibilità e per due motivi. In primo luogo perché la fisica contemporanea non esclude la possibilità di catene causali che seguano ordini temporali inversi; in secondo luogo perché esistono nella letteratura filosofica soluzioni articolate e interessanti dei paradossi dei viaggi nel tempo, che difendono l'idea che viaggiare nel tempo e avere un'influenza sul passato sia compatibile con l'inalterabilità della catena degli eventi storici.‎

‎Dalrymple William‎

‎Il ritorno di un re‎

‎ill., br. Nel 1839 un'armata britannica di quasi ventimila uomini invade l'Afghanistan per insediare sul trono del paese un sovrano fantoccio, Shah Shuja, e contrastare così la temuta espansione russa in Asia Centrale: è l'inizio del Grande Gioco, la sanguinosa partita a scacchi tra potenze coloniali europee per il controllo della regione, immortalata da Kipling in Kim. Ma è anche il primo fallimentare coinvolgimento militare dell'Occidente in Afghanistan. Meno di tre anni dopo, il jihad delle tribù afghane guidate dal re spodestato, Dost Mohammad, costringe gli inglesi a una caotica ritirata invernale attraverso i gelidi passi dell'Hindu Kush. Soltanto una manciata di uomini e donne sopravvivrà al freddo, alla fame, e ai micidiali jezail afghani. L'impero più potente al mondo era stato umiliato. Attingendo a fonti storiche in persiano, russo e urdu sino a oggi sconosciute - compresa l'autobiografia di Shah Shuja, la cui tragica figura rappresenta il vero fulcro del libro - nonché ai diari e alle lettere dei protagonisti inglesi dell'invasione, Dalrymple racconta una vicenda insieme drammatica e farsesca, popolata di personaggi affascinanti e crudeli, incompetenti e geniali, eroici e boriosi. E la racconta in maniera trascinante, senza tuttavia farci mai dimenticare quanto quegli eventi - le antiche rivalità tribali sullo sfondo di territori inaccessibili e inospitali, gli errori strategici che portarono al massacro dell'armata britannica risuonino, ancora oggi, come un monito.‎

‎Tra Otto e Novecento: receptio, mythos, logica e creazione‎

‎br. Questo numero dei Quaderni del Conservatorio "G. Verdi" di Milano offre al lettore diverse novità, che corrispondono alla decisione di scegliere alcune tra le significative prove di tesi degli allievi afferenti sia alla scuola di Musicologia, sia a quella di Composizione. Ciò ha ampliato lo spettro degli interventi non più prefigurati secondo il carattere monografico dei primi due numeri, ma regolati secondo diverse declinazioni che vanno dal punto di vista storico e analitico dell'opus conclusus, a quello costruttivo della composizione musicale in fieri. Tale intendimento ha comportato una trasversalità cronologica dei contributi e un diverso approccio metodologico che è dovuto alla specificità, a volte persino semantica, delle forze in concorso. È quello di un itinerario scandito dalla varietà della ricerca, sempre sorvegliata dal rigore nel controllo e nella scoperta di nuove fonti da un lato, e rigore nell'analisi dei meccanismi generativi dell'opera musicale dall'altro, che la lettura di questo Quaderno esibisce.‎

‎Giusti G. (cur.)‎

‎Boris Zaborov. Lo spazio del silenzio‎

‎ill., br.‎

‎Ribatti D. (cur.)‎

‎Italo Calvino e l'Einaudi‎

‎br. La casa editrice Einaudi fu fondata nel 1933 a Torino. Il giovane Italo Calvino divenne amico e collaboratore di Giulio Einaudi e degli altri più anziani di lui che già lavoravano per la casa editrice, tra i quali Cesare Pavese, Felice Balbo, Natalia Ginzburg, Massimo Mila, Franco Venturi e Paolo Serini. Nel 1950 Calvino, che già si occupava dell'ufficio stampa, venne ufficialmente assunto come impiegato presso la casa editrice Einaudi per diventarne, a partire dal 1955, dirigente. Nel corso di quarant'anni Calvino dedicò gran parte del suo tempo ai libri degli altri attraverso una instancabile attività di lettore, redattore e promotore culturale. Questo libro si propone, utilizzando la testimonianza dello scrittore e quella di quanti interagirono con lui, di tracciare una breve sintesi di questa eccezionale esperienza di un protagonista della letteratura mondiale del Novecento.‎

‎David Jacques-Louis‎

‎La rivoluzione in mostra‎

‎ill., br. Figura preminente della pittura neoclassica, David fu appassionato assertore degli ideali della Rivoluzione Francese. Arrestato dopo gli avvenimenti del Terrore giacobino, riuscì a scampare alle esecuzioni termidoriane e durante i mesi di prigione concepì l'idea di un grande dipinto storico che potesse esprimere un nuovo messaggio politico e morale. Nacque così il quadro raffigurante Le Sabine che intervengono a sedare le ostilità tra romani e sabini: un chiaro invito alla riunificazione del popolo francese. David si fece interprete dei sentimenti e delle aspirazioni di un'intera nazione. La storia antica, infatti, per lui non era solo un repertorio di belle forme, ma un valido modello di virtù civica. In occasione della presentazione dell'opera, il pittore pubblicò un opuscolo divulgativo per spiegare il tema del quadro e la democratica, quanto allora inusuale, scelta di rendere Le Sabine visibile a tutti dietro pagamento di un biglietto. Questa brochure, illustrando le ragioni dell'artista, è il necessario complemento alla comprensione di un tassello importante di storia dell'Europa moderna.‎

‎Basile Franco‎

‎Morandi quattro metri di infinito-Morandi. Four metres of infinite. Ediz. bilingue‎

‎ill., br. La figura e l'opera di Giorgio Morandi a cinquant'anni dalla scomparsa, il 18 giugno 1964 nella sua casa di via Fondazza. Qui ha lavorato tutta la vita e qui sono rimasti quei segni e quegli oggetti come simulacri di pensieri che si rincorrono nel ricostituire il tracciato esistenziale e poetico del grande artista. Ecco i luoghi, i primi paesaggi osservati da un giovanissimo Morandi lungo le sponde del Savena poco oltre i confini di Bologna, quindi le domestiche inquadrature fissate dalla finestra, le possibilità di utilizzo della luce in stesure concepite come sequenze narrative. Poi la stanza dove viveva e lavorava, le strade percorse ogni giorno per raggiungere l'Accademia. Tutto nelle fotografie scattate più di trent'anni fa da Walter Breveglieri e da Paolo Ferrari accostate alle immagini di oggi di Paolo Righi.‎

‎Landi Paolo‎

‎L'uno e il molteplice‎

‎br. Il pensiero di Parmenide, ben oltre la lettura che Heidegger ne fornisce, rappresenta un germe che si sviluppa e cresce fino al sistema hegeliano. È in questo arco di tempo che l'uno trova il proprio orizzonte più vasto, la sintesi stessa di tutte le variazioni fondamentali del classico. Ma al di là degli estremi e della possibile ricostruzione della serie degli intermedi, è possibile tracciare un originale disegno dell'uno grazie alle figure e ai modi di espressione propri della riflessione di Husserl e del suo lascito fenomenologico. E in ossequio della dignità profonda del presupposto, è anche possibile vincolare l'indagine sull'uno ai limiti di quell'esperienza che quotidianamente compiamo, senza dimenticare lo scarto della speculazione e i suoi obblighi problematici, che non si limitano ad un'attenzione verso l'istanza di una conferma, bensì che frequentemente vengono situandosi nella prospettiva di un oltrepassamento. Così una dottrina fenomenologica dell'esperienza e del tutto che l'autore ha perseguito in altre opere, ancora una volta si trova ad attingere al paradosso inerente al rapporto tra il tutto e il non essere che lo delimita, alla questione della dicotomia tra interno ed esterno, e ad un prospetto monadologico nel quale il molteplice sembra addirittura trionfare. Nel presente lavoro, gli scorci forniti dai temi in questione riguardano l'indice mobile di una correlazione fra l'uno e il molteplice, che si profila in modo costante generando contesti aperti.‎

‎Sabbatucci Giovanni; Vidotto Vittorio‎

‎Storia contemporanea. L'Ottocento‎

‎br. Dalle grandi rivoluzioni di fine Settecento alla Prima Guerra mondiale: è la periodizzazione di questo volume pensato esplicitamente per la didattica universitaria. Una periodizzazione che vede l'Ottocento come un "secolo lungo" - dalla rivoluzione americana ai primi anni del secolo - e che è non solo largamente invalsa a livello storiografico, ma anche consacrata dai programmi scolastici e fatta propria dai nuovi ordinamenti universitari e dalla logica modulare che li contraddistingue.‎

‎Casotto U. (cur.); Magni F. (cur.)‎

‎Il Potere dei senza potere. Interrogatorio a distanza con Václav Havel‎

‎ill. Il volume ripropone a quarant'anni dalla pubblicazione italiana de Il potere dei senza potere (1979) e a trenta dalla sua elezione alla presidenza della Federazione Cecoslovacca (1989) il pensiero e la testimonianza di Václav Havel, facendone emergere tutta l'attualità. La forma è quella dell'intervista (Havel, con indubbio humor, le chiamava «interrogatori a distanza» per distinguerli da quelli, numerosi, che ha subito nelle carceri ceche). Le domande sono poste oggi, le risposte sono tutte tratte, liberamente ma fedelmente, dai suoi libri. Gli è stato chiesto di tutto: perché è diventato un dissidente, che cosa pensa della vita e della politica, dell'ideologia e della verità, dell'Est europeo e dell'Occidente, della crisi dell'uomo moderno e del suo rapporto con Dio, della fine del Patto di Varsavia e dell'adesione all'Unione europea, della fede e dell'esperienza dell'assurdo, della dignità dell'uomo e della speranza. E del potere dei senza potere, cioè dell'ortolano di Praga e del birraio boemo. Cioè di ciascuno di noi.‎

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