Leghissa Giovanni
Incorporare l'antico. Filologia classica e invenzione della modernità
br. Tema di questo saggio è la costruzione dell'alterità greca nell'ambito degli studi classici, da Winckelmann a Nietzsche. Ma l'attenzione maggiore viene rivolta a Friedrich August Wolf, l'amico di Wilhelm von Humboldt, al quale si deve la fondazione più rigorosa e consapevole della filologia classica in quanto ambito disciplinare la cui funzione è quella di rendere accessibile la conoscenza del mondo antico. Attraverso una disamina dei testi in cui Wolf enuncia le basi del sapere filologico, viene decostruita l'immagine dell'antico di cui la filologia si è fatta promotrice. Si tratta di un'immagine di estrema importanza per la genesi del soggetto moderno: è infatti specchiandosi in essa che i moderni hanno creduto di trovare il luogo della propria origine. Pur consapevoli della distanza temporale che ci separa dal mondo classico, i moderni hanno infatti attribuito a se stessi la capacità di far rivivere, attraverso una comunanza spirituale con i greci, quell'ideale di umanità compiuta e perfetta che i greci per primi avrebbero saputo incarnare. Scopo del saggio è mostrare come una sapiente modulazione del concetto di cultura - nella sua doppia declinazione di "Bildung" e "Kultur" abbia permesso alla filologia di divenire il luogo disciplinare attraverso il quale la modernità europea ha appreso a gestire, a proprio vantaggio, ogni altro ambito discorsivo in cui è in gioco la differenza tra il medesimo e l'altro.
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Carmagnola Fulvio
Il desiderio non è una cosa semplice. Figure di ágalma
br. Che cosa indicavano i Greci con la parola ágalma? Almeno tre grandi direzioni sematiche: quella dell'ornamento e del tesoro, quella del simulacro del divino, e quella dell'immagine informe. È Platone, nel Simposio, a conferire alla parola spessore e peso filosofico. Ma sarà Jacques Lacan, nella cultura contemporanea, che raccoglie e modifica profondamente questi significati re-inventando l'ágalma per noi, nella confluenza tra la potenza del desiderio e gli inganni dell'immaginario. Ripercorrendo alcune delle argomentazioni di Lacan questo libro traccia ulteriori direzioni di sviluppo e amplifica l'elevata densità che il termine racchiude anche nelle deviazioni che suggerisce. Ragionare su ágalma è ragionare sul modo in cui l'immaginario e il desiderio si intersecano nelle nostre vite, per comprendere l'immaginario al di fuori delle retoriche insopportabili che ce lo impongono come costrizione alla creatività, come must dell'epoca postindustriale dei "beni simbolici" e dei processi di valorizzazione pervasivi, come parola magica del paradiso delle merci. Il tutto per restituire al termine ágalma il carattere problematico di evento da pensare, di enigma e di domanda, ma forse anche di illusione vitale.
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Derrida Jacques
Marx & sons. Politica, spettralità, decostruzione
br. "Qual è il futuro del marxismo?" A questa domanda Jacques Derrida aveva tentato di rispondere in "Spettri di Marx", concludendo che senza interrogare nuovamente l'eredità marxista, il marxismo non avrà futuro e il futuro stesso non avrà nessun avvenire. I saggi compresi in questa raccolta sono le risposte date da alcuni dei maggiori filosofi politici contemporanei alla sfida di Derrida. La posta in gioco nella discussione è alta: la possibilità di creare spazi di intervento nel reale, il rapporto tra filosofia e politica, tra teoria critica e pratiche antagoniste. L'esito del dibattito è una chiarificazione del rapporto tra marxismo e decostruzione, e sopratutto della possibilità di pensare la politica come luogo di un'esperienza sottratta a ogni dogma.
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Martelli Fabio
Estetica del colpo di stato. Teologia e politica nella Francia di Richelieu
br. La Francia nell'età di Luigi XIII conobbe un ricco dibattito sulla filosofia politica. Questo testo, partendo dalle riflessioni sul colpo di stato nel pensiero di scrittori noti come il Naudé o ancora inediti, come Machon, tutti legati alla figura e alla committenza del cardinale Richelieu, propone una reinterpretazione, in termini di filosofia politica, del processo di strutturazione dello stato centralizzato.
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Leghissa G. (cur.)
Simplegadi. Vol. 28: Filosofie in Africa
br. Con questo numero simplegadi sposta il proprio sguardo verso l'Africa, un continente che sta iniziando a occupare una posizione di rilievo nell'ambito del dibattito interculturale. Lo testimoniano i saggi qui raccolti. La ricerca dei filosofi operanti nel continente nero presenta notevoli diversità a seconda del modo in cui la ricchezza del patrimonio culturale tradizionale viene fatta interagire con quelle forme di espressione del pensiero e della riflessione filosofica che si lasciano ricondurre alle varie tradizioni europee, ancora presenti in virtù della passata dominazione coloniale. Il pensiero dei filosofi africani si presenta qui come un lucido tentativo di mettere in questione il carattere locale, culturalmente e politicamente determinato, di quell'esercizio di riflessione sull'universale che continuiamo a chiamare filosofia.
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Chiasmi international. Ediz. italiana, francese e inglese. Vol. 9: Merleau Ponty. Architettura e altre istituzioni della vita
brossura
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Anders Günther; Pizzighella L. (cur.)
Il mondo dopo l'uomo. Tecnica e violenza
br. In questo libro Günther Anders, uno dei più significativi pensatori del Novecento, pone il lettore di fronte ad un'evidenza: con l'avanzamento della tecnica l'uomo sta mettendo in pericolo la sua esistenza. Anzi, lo ha già fatto attraverso i tragici avvenimenti delle guerre mondiali, della guerra in Vietnam e dello sgancio della bomba atomica. Se l'uomo, peccando di un ingenuo antropocentrismo, credeva di poter dominare la natura attraverso la tecnica, ora la situazione è rovesciata. Non è più l'uomo il soggetto della storia, bensì la tecnica. Quest'ultima è già oltre ciò che l'uomo potesse immaginare. L'essere umano ha i mezzi per autodistruggersi ed egli ha dato prova di poterlo fare senza rendersene conto. La denuncia di Anders è radicale e fa appello alla necessità di riflettere sulla situazione in cui si trova l'uomo nel mondo che egli stesso ha prodotto e nel tempo da lui definito come terza rivoluzione industriale. In questo tempo l'uomo è giunto ad una pericolosa scissione tra ciò che egli è in grado di produrre e le conseguenze ormai non più immaginabili della sua produzione.
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Longo Angela
Amicus Plato. Métaphysique, langue, art, éducation dans la tradition platonicienne de l'antiquité tardive: Plotin, Théodore d'Asiné, Syrianus, Hermias
brossura
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Mazzocut-Mis M. (cur.); Accornero M. (cur.)
L'esperienza estetica. Percorso antologico e critico
br. La riflessione sulle modalità della fruizione può percorrere vie molto diverse. In questo volume si cerca una traccia che attraversa il Novecento: dal pensiero dei filosofi di matrice fenomenologica fino ad alcuni esiti interni alla filosofia analitica. Si tratta di un percorso consequenziale a una scelta ben precisa che privilegia l'esperienza estetica e il suo significato. Piacere e godimento estetici sono oggetto di un'attenta e rigorosa analisi e il vissuto estetico è investigato in tutte le sue stratificazioni di senso. La figura, tanto controversa, del fruitore e quella, non meno problematica, dell'oggetto al quale egli si rivolge sono le protagoniste di un approfondimento del ruolo e del significato dell'opera d'arte, sia essa figurativa, letteraria, cinematografica o televisiva e non solo, poiché "oggetto estetico" è ciò in cui scopriamo contenute altre qualità rispetto alle proprietà fisiche che osserviamo. La fruizione emerge con i tratti della percezione potenziata ma anche come esperienza di sé e invito all'agire. Le due nozioni correlate di oggetto e fruitore si definiscono in un rapporto vitale di scambio e arricchimento reciproco, che appone il sigillo dell'attività, della spontaneità e della creatività a una relazione nient'affatto distaccata, censì coinvolta, partecipe e "interessata".
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Garonzi S. (cur.); Ranchio F. (cur.)
La città impossibile. Testi e pretesti urbani
brossura "La città impossibile" raccoglie quindici brevi saggi che prendono le mosse da alcuni dei luoghi e degli spazi cittadini più comuni. Pensieri lenti, che si snodano e attraversano la città vecchia con le sue librerie e le sue vetrine, che si fermano ad un incrocio scrutando uno specchio convesso, riprendendo la via dopo aver attraversato le strisce pedonali. Sguardi attenti, che si posano sulla città come su un testo da leggere, guardandola dall'alto, dall'interno di una prigione o dall'interno di un videogioco. Voci, talvolta impertinenti, che a partire da suggestioni letterarie e filosofiche raccontano di una piazza, del teatro che vi si affaccia, della stazione e dei passaggi a livello, delle sue case e dei suoi alberghi. È in una tale città, tanto impossibile quanto invivibile, perché fatta di parole e di idee, che si è azzardato un esercizio di libertà, nel tentativo e nell'impegno di una consapevolezza di ampio respiro.
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Basso Ingrid
Kierkegaard uditore di Schelling
brossura
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Schlegel Friedrich; Lacchin G. (cur.)
Sullo studio della poesia greca. I greci e i romani. Saggi storici e critici sull'antichità classica
br. Pochi sono i testi filosofici in grado di cogliere le grandi svolte epocali. Questo saggio che Friedrich Schlegel pubblica nel 1797 con il chiaro intento di dare una svolta decisiva alla celebre querelle des Anciens et des Moderne, è senza dubbio una di queste. Neanche il ritardo sopravvenuto alla sua pubblicazione, che gli impedisce di uscire prima del celeberrimo saggio di Schiller "Sulla poesia ingenua e sentimentale", lo privano di questo importante significato. Con il testo del giovane Schlegel si inaugura infatti una nuova querelle, quella che chiama in causa la legittimità e l'autonomia stessa della modernità estetica e che definisce la paradossalità del nuovo compito che essa ci impone, cioè quello di riconquistare un'origine collocata nel futuro. "Se il presente non va paragonato all'antico ma avvalorato nella sua autonomia - ecco che anche il suo volto conflittuale e lacerato può far mostra di sé al mondo senza timore di venir disconosciuto o, peggio ancora, respinto. Lo stato conflittuale del presente in contrasto con l'armonia che domina l'antico schiude così la via a una a un'autoriflessione storica dell'estetica".
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Monetti Stefano
Jacques Lacan e la filosofia
br. L'opera di Lacan chiama in causa la filosofia confrontandola con la psicoanalisi, ma quali sono gli elementi filosofici utilizzati dallo psicoanalista francese? In che modo essi concorrono a formare l'orizzonte concettuale della psicoanalisi, e in particolar modo della psicoanalisi lacaniana? Seguendo le indicazioni dello stesso Lacan, è possibile individuare alcune istanze filosofiche che innervano, in modo esplicito o implicito, la sua teoria psicoanalitica e filosofica. Si tratta degli studi di Koyré sulla scienza moderna, delle lezioni di Kojève sulla Fenomenologia dello spirito di hegel, delle filosofie di kant e di Heidegger. inoltre il pensiero di lacan ha avuto conseguenze rilevanti nella filosofia contemporanea, come attestano el interpretazioni fornite da Deleuze e Zizek, che qui sono analizzate e discusse. Emerge dai testi lacaniani una filosofia della psicoanalisi che costituisce unmodello di filosofia delle scienze umane. Il nucleo critico di questa filosofia della psicoanalisi è il rapporto tra affetto e lingiaggio. In questo libro, fondamentale per comprendere la stretta relazione tra filosofia e psicoanalisi nella forma del rapporto tra affetto e linguaggio, si analizzano le principali questioni del pansiero lacaniano.
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Lyotard J. François; Mazzini F. (cur.)
Discorso e figura
br. "Discours, figure" è considerato il testo fondamentale dell'intero percorso filosofico di Jean-Frangois Lyotard. A partire dalle posizioni di Merleau-Ponty, e in particolare dal concetto di chiasma, l'intreccio fecondo tra discorso e raffigurazione, Lyotard propone un percorso che conduce verso una decostruzione della fenomenologia a opera del desiderio radicato nell'inconscio e nell'Es. Fondamentale, per Lyotard, nella costruzione/decostruzione dei discorsi, è l'apporto delle arti contemporanee, le quali compongono lo "spazio figurale", inteso come una dinamica energetica che trasgredisce i codici abituali della lettura delle immagini, come ad esempio nei quadri di Klee, Cézanne o Pollock.
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Ruggiu L. (cur.); Mora F. (cur.)
Identità, differenza e conflitti
brossura
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Rancière Jacques; Cavazzini A. (cur.)
Il maestro ignorante
brossura "Tutte le intelligenze sono uguali", dichiara nel XIX secolo Joseph Jacotot, rivoluzionario francese esule in Belgio. Riprendendo questo principio Jacques Rancière delinea in questo libro la possibilità dell'esistenza dì una politica di emancipazione sottratta alla sfera dello Stato. Il volume è un'avventura intellettuale che si interroga sull'importanza della mente e dell'intelligenza individuale nella politica.
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Santonocito Giuseppe
L'esperienza estetica. La fenomenologia Di Henri Maldiney
brossura La nostra esistenza si fonda su un'esperienza estetica. Anche una sensazione apparentemente non importante, spiega Henri Maldiney, può aprire un orizzonte di senso grazie alla ricettività umana che è insieme attiva e passiva: "trans passibile". Dal contatto sensibile preliminare dipende lo stile stesso della nostra esistenza. Questo contatto ha una sua logica immanente, non riducibile agli oggetti della psicologia oggettiva, della fisiologia, delle categorie della rappresentazione. Esso è la modalità d'apertura, insieme attiva e passiva, che accoglie, integra e trascende l'evento sensibile nel quale il mondo si presenta. L'esperienza estetica si produce in ogni evento critico, ma è soprattutto nell'opera d'arte che l'aisthèsis manifesta la sua logica e si fa visibile, pur restando irriducibile a ogni spiegazione. A contatto con l'arte, noi siamo come rapiti, proiettati all'interno di uno spazio e di un tempo che non produciamo, ma che co-nasce insieme a noi nell'evento dell'opera. Attraverso le opere, scrive Maldiney, ci riconosciamo testimoni di un'apertura all'essere di tutto ciò che ha luogo.
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Fracastoro Girolamo; Li Vigni A. (cur.)
Della torre ovvero l'intellezione. Turrius sive de intellectione
brossura
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Guattari Félix; Gremizzi A. (cur.)
Ritornelli
brossura In questo libro Félix Guattari, tra i più conosciuti filosofi francesi, si occupa del problema del senso, li testo è un fondamentale contributo alla filosofia contemporanea, nello stile originale e irriverente che contraddistingue Guattari.
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De Conciliis Eleonora
Pensami stupido! La filosofia come terapia dell'idiozia
br. Pensare è comparare: nella cultura occidentale, l'intelligenza filosofica ha potuto esercitare il suo fascino e affermarsi come lussuosa forma di superiorità individuale solo attraverso un continuo ma inconfessabile confronto con il suo più debole termine di paragone: la stupidità. Di fronte a tale inquietante contaminazione postmoderna, che sembra indicare una regressione involutiva di homo sapiens, soltanto la filosofia, pur trovandosi anch'essa assediata dalla stupidità, può forse giocare il ruolo, tutto femminile, di critica del potere e della cultura, diventando così un'ironica terapia dell'idiozia.
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Bonvecchio Claudio
I viaggi dei filosofi. Percorsi iniziatici del sapere tra spazio e tempo
br. Viaggiare è connaturato alla condizione umana. Gli uomini - di ogni epoca, età, generazione, cultura e religione - si sono sempre messi in viaggio per scoprire il mondo, per incontrare gli altri, per costruire prossimità, per intrecciare amori, per nutrire odi, per definire conflitti e così via. L'esperienza del viaggio si può considerare allora come l'esperienza stessa della vita degli uomini. In questo senso, il viaggio ha sempre un contenuto filosofico: indipendentemente dalle mete cui guarda. Ciò lo fa la metafora di un itinerario di cui - come per la propria vita - ben poco si sa e si può sapere, non può che essere, comprensibilmente, misteriosa. Si potrebbe, di conseguenza, azzardare che per viaggiare veramente bisogna essere filosofi o che la filosofia è la vera molla che spinge a viaggiare: a esplorare i cammini più disagiati, i percorsi più tortuosi, le vie più ardue.
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Pansera M. T. (cur.)
Babeleonline print. Vol. 5: Pensare il bios
brossura
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Baudrillard Jean; Serra M. (cur.)
L'agonia del potere
br. Nel novembre del 2005 Jean Baudrillard è a Madrid per ritirare la Medaglia d'Oro conferitagli dal prestigioso Círculo de Bellas Artes. Per l'occasione, che giunge pochi mesi prima della sua morte, tiene due conferenze. Qui, con il suo proverbiale incedere aforistico, il più sfuggente intellettuale contemporaneo torna sui temi cari alla sua riflessione recente: l'egemonia, l'immagine, la fine della distanza, la sparizione. Un pensiero estremo che inchioda l'Occidente all'inevitabile inveramento del proprio Nulla.
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Carbone Mauro
Sullo schermo dell'estetica. La pittura, il cinema e la filosofia da fare
ill., br. A partire dall'ultimo scorcio del XIX secolo, la crisi del pensiero metafisico ha trasformato radicalmente il nostro modo di considerare lo "schermo" del sensibile in cui l'arte affonda le sue radici: anziché occultare la verità, si è riconosciuto che esso la rende visibile, mostrandosi possibilità stessa del suo irradiarsi. Muove da qui, nella filosofia francese dell'ultimo Novecento, una tradizione di riflessione sulla pittura inaugurata da Merleau-Ponty e rilanciata da Lyotard, Foucault, Maldiney, Deleuze, Derrida, Nancy, per ricordare solo i nomi più noti. È una tradizione dallo stile inconfondibile, mediante cui la filosofia - invece di assumere le arti a proprio oggetto secondo le arti riflette per interrogarle e interrogarsi su come pensare ed esprimere il nostro mutato rapporto con gli altri, le cose, il mondo. Cercandovi insomma le parole per dirlo e per dirsi. In quella tradizione s'inscrive questo libro, nel contempo discutendola e tentando di prolungarla.
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Messinese Leonardo
L'apparire del mondo. Dialogo con Emanuele Severino sulla struttura originaria del sapere
brossura
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Dovolich Claudia
Differenza e alterità. Derrida tra etica e politica
brossura
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La Forgia Mauro
Morfogenesi dell'identità
brossura
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Donà Massimo
L'aporia del fondamento
brossura In questo libro Massimo Donà, uno tra i pensatori viventi più conosciuti in Italia e all'estero, conduce un'indagine filosofica sulla domanda dell'uno e dei molti, analizzando le parole pronunciate dalla grande filosofia dei passato. Il problema che si pone è quello classico dell'originario vale a dire di ciò che sì è soliti chiamare "verità".
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Elettrico Maurizio
L'infante demiurgo. Manifesto estetico dell'arteficiale biologico
ill., br. "L'Infante demiurgo" raccoglie quattro immaginarie conferenze dell'eccellentissimo cardinal Cesare Monatti sul tema "Il destino biodemiurgico dell'uomo e i suoi miracolosi effetti", tenutesi al giardino aereo di Elpheia nell'estate del 2098. Questa cornice futuristica che ci riporta in un mondo dominato da un'organizzazione religiosa con immensi poteri tecnologici, la Nuova Chiesa Universale, si costruisce con verosimiglianza filologica attorno a una rigorosa ricerca scientifica a carattere sia storico sia filosofico. Il tema trattato è appunto la biodemiurgia, cioè la capacità dell'uomo di modificare non solo il mondo inorganico, ma anche quello vivente, fino a creare nuove forme di vita. Su questa possibilità della specie umana, e sulla sua legittimità sia filosofica sia teologica, vertono le quattro impossibili conferenze, che traggono importanti spunti da antiche concezioni magico-filosofiche rinascimentali e postrinascimentali e dalla Càbala. Ne viene così fuori l'immagine di una nuova umanità in grado di superare i propri limiti biologici e di rendersi artefice del suo percorso evolutivo, come quello dell'intero pianeta.
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Demichelis L. (cur.); Leghissa G. (cur.)
Biopolitiche del lavoro
brossura Sfruttando le risorse offerte dalla nozione foucaultiana di biopolitica, questo volume collettivo cerca di analizzare le trasformazioni occorse negli ultimi anni nel mondo del lavoro. La nuova configurazione dell'azienda flessibile, i fenomeni di precarizzazione, le tecniche aziendali di motivazione e di controllo dei dipendenti, le mutazioni del lessico organizzativo, tendenti a trasformare l'azienda in una "forma di vita" che è in grado di prendersi cura di ogni aspetto della vita dei dipendenti: questi i principali temi trattati nel volume. La sfida teorica che gli autori presenti nel volume cercano di raccogliere consiste dunque nel cercare di rispondere alla domanda seguente: quali forme può assumere il confronto politico oggi, in un momento in cui la sfera economica tende a imporsi quale unico orizzonte di senso, capace di inglobare in sé ogni possibile discorso alternativo sulla gestione della vita collettiva?
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Gilardoni Andrea
Logica e argomentazione. Un prontuario
brossura In qualunque ambito della nostra vita, se non vogliamo essere dei meri esecutori delle decisioni altrui abbiamo bisogno di valutare, giudicare, soppesare i pro e i contro prima di prendere una decisione. Per farlo bene occorre però frequentare regolarmente la palestra della mente. Il testo dell'autore, accompagna gradualmente chiunque decida di cimentarsi in un'impresa alla portata di tutti. L'argomentazione e la logica sono la palestra che può permetterci di imparare a esercitare in modo critico la nostra capacità di pensare e a sostenere in modo convincente le nostre opinioni sulla base di regole condivise.
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Bonito Oliva Rossella
Labirinti e costellazioni. un percorso ai margini di Hegel
br. Con questo testo non si intende entrare direttamente nel merito del pensiero hegeliano, o meglio non si vuole aggiungere ancora qualcosa alla sterminata letteratura su questo pensatore. Piuttosto l'intenzione è quella di usare i testi hegeliani per saggiarne i momenti di incertezza, di stasi o di opacità rispetto all'assetto sistematico che ha accompagnato questo percorso. Negli interstizi e negli slittamenti - più o meno riconosciuti dall'autore - così come nei passaggi meno lineari è possibile riconoscere una sorta di eredità, che, più che un lascito, è una testimonianza indiretta, potremmo dire preterintenzionale, dello scarto tra la volontà di sistema e la complessità della realtà con cui si è confrontato costantemente e radicalmente il pensiero hegeliano. Una forma qualsiasi di riabilitazione sarebbe anacronistica; più significativo è individuare i punti in cui il post-hegelismo - dal marxismo, al nichilismo, all'ermeneutica, alla psicanalisi - è stato riportato in maniera più o meno consapevole al confronto con Hegel, nel momento stesso in cui l'insistenza sulla fine della soggettività, dell'umanesimo, della storia, della metafisica ha ricondotto l'interrogazione filosofica alla domanda sulla possibilità e sui limiti de! pensare. In definitiva, il sistema hegeliano appare oggi, in positivo o in negativo, una sorta di monumento ai cui piedi ritornare per misurare le ragioni di una impasse del pensiero dinanzi al divaricarsi dei momenti dell'esperienza.
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Gamba Ezio
La legalità del sentimento puro. L'estetica di Hermann Cohen come modello di una filosofia della cultura
brossura È questa la prima monografia sull'estetica di Hermann Cohen, un aspetto della sua filosofia in gran parte trascurato dagli studiosi. La disamina dei principi fondamentali dell'estetica coheniana è guidata, nella presente ricerca, dalla tesi interpretativa per cui solamente attraverso la considerazione dell'estetica è possibile comprendere autenticamente il valore del sistema filosofico coheniano nel suo presentarsi come un sistema di filosofia della cultura, non semplicemente della scienza. A questa tesi interpretativa si unisce la tesi teoretica che il metodo dell'estetica coheniana abbia ancora un interesse per la filosofia contemporanea, in qualità di modello metodico per una filosofia della cultura che intenda affrontare i diversi ambiti culturali senza negare il loro intrinseco pluralismo e la ricchezza del loro concreto divenire storico, ma al tempo stesso senza abdicare relativisticamente al compito filosofico di fornirne una fondazione ideale.
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Bazzicalupo L. (cur.)
Impersonale. In dialogo con Roberto Esposito
brossura Questo libro testimonia il dibattito che si è aperto, a partire dall'ultimo libro di Roberto Esposito Terza persona, sul concetto di impersonale. Esso non appare solo l'esito decostruttivo del paradigma biopolitico del quale Esposito è stato, con Agamben, la voce interrogante, in uno scenario teoretico e politico impotente a cogliere la nuova opacità del presente, ma possiede una sua densità concettuale, una radicale positività, in quanto lambisce la vita e la sua immanenza.
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Ophälders Markus
Labirinti. Saggi di estetica e critica della cultura
brossura
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Delfino Aurelia
Il filosofo clandestino. La figura e il pensiero di di Spinoza in Francia nei manoscritti proibiti del settecento
brossura
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Ophälders Markus
Filosofia, arte, estetica. Incontri e conflitti
brossura
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Althusser Louis; Turchetto M. (cur.)
Per Marx
brossura Questo volume, pubblicato per la prima volta in Francia nel 1965, presentò, all'indomani del XX congresso del PCUS che aveva denunciato i crimini di Stalin, e alla vigilia di una rinnovata contestazione del capitalismo, una nuova lettura di Marx. Una lettura sistematica e rigorosa, condotta sull'intera opera di Marx e sulle sue fonti. Una lettura critica, capace di ricostruire il percorso teorico che conduce alla problematica specifica e originale dell'autore.
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Giammusso Salvatore
Il corpo consapevole. Le arti d'Oriente e l'integrazione della vita adulta. Contributo a una fenomenologia interculturale
br. Nel solco di una tradizione di ricerca fenomenologica il presente lavoro analizza il senso della corporeità vissuta nelle arti d'Oriente. Esso considera in maniera unitaria il qigong, lo zen e il taijiquan come pratiche di consapevolezza che rendono possibile oltrepassare la posizione egocentrica della coscienza. Il "pellegrinaggio a Oriente", l'incontro con un'area culturale estranea, diventa così un modo di scoprire con altri occhi il corpo proprio, che in qualche modo ci è già noto da sempre e per questo non conosciamo bene. Il lavoro suggerisce modi di fare esperienza del respiro, dell'attenzione e del movimento come elementi della nostra natura corporea più profonda e si inserisce nell'ambito di una educazione alla consapevolezza che integri pienamente la corporeità nella struttura della vita psichica adulta.
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Shitao; Ghilardi M. (cur.)
Sulla pittura
ill., br. I "Discorsi sulla pittura del monaco Zucca Amara" di Shitao (inizi del XVIII secolo) costituiscono uno dei testi più importanti e originali del pensiero estetico cinese, e condensano la maggior parte delle idee filosofiche sulla pittura discusse nel corso dei secoli precedenti da letterati, calligrafi e pittori. I diciotto brevi capitoli del trattato, di cui si offre un'ampia antologia, si presentano non soltanto come un'ottima introduzione all'estetica pittorica cinese, ma anche come densa riflessione sul significato profondo della produzione artistica, dell'incontro tra uomo e natura, del rapporto tra arte e vita.
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Anonimo toscano; De Faveri P. (cur.); Ghezzi M. L. (cur.)
Il mistico connubio
ill., br. "Il mistico connubio" è un'opera di origini misteriose: secondo una tradizione liberomuratoria, sarebbe apparso durante la Cena del Giovedì Santo dei Rosa Croce di Padova. Il testo sembra celebrare in versi la costruzione della Grande Opera. Sull'Anonimo toscano, autore di questo volumetto, non vi sono notizie certe: alcuni critici ipotizzano trattarsi di un poeta e letterato del XIII-XIV Secolo, legato al Templarismo.
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Nannini Sandro
La nottola di Minerva. Storie e dialoghi fantastici sulla filosofia della mente
br.
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Borgia Francesco
Appartenenza e alterità. Il concetto di storicità nella filosofia di Martin Heidegger
brossura
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Mazzoni A. (cur.); Comboni G. (cur.); Molinari G. (cur.)
Disseminazioni riflessive. Saperi, professioni, cittadinanze
brossura
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Tonietto Guido
La libertà in questione. Uno studio su e oltre Aristotele
brossura È proprio vero, come vuole una lunga tradizione critica, che i Greci, fatta eccezione per gli Stoici, non misero a tema il problema della libertà umana? Un'attenta lettura dei Libri etici di Aristotele conduce l'autore a negare questo asserto e a estrarre, soprattutto dall'Etica Nicomachea, una compiuta teoria della libertà, per certi aspetti ancora attuale; libertà che Aristotele pone alla base della costruzione della polis. L'affermazione della libertà dell'azione porta però al conflitto con un comportamento umano - l'"akrasia" -, tanto diffuso quanto ancor oggi ingiustificato alla radice. In una corposa "Premessa eccentrica" rispetto al saggio l'autore prende posizione nel dibattito attuale sulla libertà.
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Carbone M. (cur.)
Chiasmi international. Ediz. italiana, francese e inglese. Vol. 10: Doppio anniversario
brossura
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Tedesco Salvatore
Forme viventi. Antropologia ed estetica dell'espressione
brossura L'idea di una scienza estetica della forma vivente è l'obiettivo di questo libro; le relazioni fra antropologia filosofica ed estetica nel pensiero tedesco ne sono l'oggetto, a partire dal motivo "goethiano" della forma vivente e dal tema così decisivo della sua peculiare temporalità, per proseguire con l'analisi del movimento espressivo, inteso come momento decisivo di costruzione di un'antropologia estetica, e con la sperimentazione del valore antropologico dell'esperienza estetica. La riflessione schilleriana sulle relazioni fra movimento volontario e simpatetico nel quadro della costruzione dei grandi modelli antropologici della grazia e della dignità, il capovolgimento nazista della scienza della forma vivente in una scienza della morte, e infine l'utopia celaniana di un dialogo poetico dopo Auschwitz costituiscono infine tre cruciali gradienti storici nella costruzione di un'estetica come "scienza dell'uomo".
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De Luca P. (cur.)
Intorno all'immagine
brossura
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Perniola M. (cur.)
Ágalma. Vol. 16: Fetish
br.
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De Mori B. (cur.); Zecchinato P. (cur.)
Lo specchio e l'altro. La cura nel rapporto uomo animale
br.
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