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Number of results : 34,450 (689 Page(s))

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‎Piga Bruni Emanuela‎

‎Romanzo e serie TV. Critica sintomatica dei finali‎

‎ill., br. Questo volume affronta la relazione tra metamorfosi del romanzo e testualità audiovisiva a partire dall'analisi di alcune tra le opere più rappresentative di quella che in ambito statunitense è stata definita Complex TV. Attraverso una critica dei finali di puntata e di serie, interpretati come indizi o sintomi di determinate caratteristiche stilistiche, Emanuela Piga Bruni individua la ripresa di temi di lunga durata e di tecniche narrative del romanzo classico in tre serie televisive di successo: "Lost" di J. J.) Abrams, D. Lindelof, J. Lieber, C. Cuse (2004-2010), "Mad Men" di Matthew Weiner (2007-2015), "Breaking Bad" di Vince Gilligan (AMC, 2008-2013). L'autrice si interroga sulle ragioni all'origine della fortuna di queste opere: tra "entrelacement" e "cliffhanger"; intrecci vorticosi e interruzioni, contaminazioni dal cinema e delle arti visive, le serie TV contemporanee generano nuove suggestioni nell'immaginario collettivo capaci di coinvolgere un pubblico globale e transgenerazionale.‎

‎Godard Jean-Luc; Bergala A. (cur.); Leogrande O. (cur.)‎

‎Due o tre cose che so di me. Scritti e conversazioni sul cinema‎

‎br. Tra gli autori della Nouvelle Vague, Jean-Luc Godard è il più sperimentale e critico: la sua riflessione teorica sul cinema, che ha fatto sempre da controcanto alla sua opera di regista, ha avuto un ruolo chiave nel panorama mondiale della settima arte dagli anni Sessanta in poi. È per questo che oggi Godard è considerato il padre del cinema d'autore. Formatosi alla grande palestra critica dei «Cahiers du cinéma», questo maestro si è servito di volta in volta della recensione, della lettera, della divagazione, della conferenza, dell'intervista, della polemica o del saggio per chiarire agli altri e a se stesso la direzione che stavano prendendo la sua ricerca cinematografica e le idee più generali sull'arte del cinema.‎

‎Coruzzi Rita; Ndiaye Mouhamed Ali‎

‎Mi chiamo Mouhamed Ali‎

‎ril. All'inizio è solo un bambino come tanti, nato in Senegal da un padre pugile che vive nel mito di Muhammad Ali e che sogna per il figlio un futuro importante. Poi quel bambino, il nome dato in onore del campione che per ben due volte riesce a incontrare, un pugile lo diventa davvero, costretto dal padre a durissimi allenamenti a ogni ora del giorno e della notte, chiuso in una palestra, piegato dai colpi quando tutti i suoi amici sono per strada a giocare. Ma come Ali comprende ben presto la via che gli ha aperto il padre è l'unica alternativa possibile a una vita segnata dalla criminalità e dalla droga. In breve tempo il ragazzo, ormai campione del Senegal, vede crescere in sé il desiderio di superare i confini di un Paese sempre sull'orlo del baratro. Da qui il viaggio verso la salvezza, la terra promessa. Dopo qualche mese in Francia, il visto che sta per scadere, Ali decide di andare in Italia e di provare a cercare lì la realizzazione di quel sogno che insegue da sempre. Non è facile, in un Paese di cui non conosce la lingua, senza il permesso di soggiorno, né una casa in cui stare, guadagnando qualche spicciolo per sopravvivere facendo l'ambulante sulle spiagge. Ma la sua tenacia e il desiderio inarrestabile di tornare sul ring lo guidano attraverso un percorso di crescita e lo portano dove voleva. Grazie all'incontro con Federica, una donna italiana conosciuta in treno e divenuta poi sua moglie, e agli amici di Pontedera, la piccola città che lo ha accolto, Ali potrà ricominciare a combattere e a vincere, e si troverà esattamente dove suo padre lo immaginava fin da bambino: sul tetto del mondo.‎

‎Swale Jessica‎

‎Drama games. Esercizi di teatro‎

‎br. Libro dal taglio fortemente pratico, ben organizzato e di rapida consultazione, "Drama games" raccoglie un'ampia selezione di esercizi di teatro pensati per un pubblico dai 6 ai 99 anni. Costituisce dunque uno strumento prezioso sia per gli insegnanti dei corsi di teatro non professionali (destinati o meno alla messa in scena di uno spettacolo) che per chi vuole proporre il teatro nelle scuole, per i gruppi autogestiti e per le giovani compagnie. Il suo scopo è infatti fornire gli strumenti per dirigere con efficacia e maggiore consapevolezza il lavoro di gruppo. Gli esercizi sono mirati a esplorare a sviluppare abilità come la concentrazione, l'immaginazione, la fiducia, il lavoro di squadra, l'improvvisazione, l'energia e la caratterizzazione. Qualità che distinguono la pratica dell'arte drammatica a qualsiasi livello. Per ogni esercizio, oltre allo scopo, sono indicati l'età minima e il numero minimo o ideale di partecipanti e le istruzioni sono arricchite da consigli e varianti frutto dell'esperienza dell'autrice come regista e insegnante. Per facilitare la scelta dell'esercizio più adatto alle esigenze di ognuno, il libro si conclude con due elenchi di esercizi suddivisi in base alle principali, abilità da sviluppare e a caratteristiche pratiche come le dimensioni del gruppo, la durata dell'esercizio, il livello dei partecipanti.‎

‎Barisoni Eugenio‎

‎Cacciatore si nasce‎

‎br. «La maggior parte delle volte (gli amici stentano a riconoscerlo), è questione di attitudine, voglio dire un insieme di qualità che fanno il cacciatore eletto, e che è tanto difficile trovare riunite nello stesso individuo. [...] Ma non so se sia l'insieme di tutte queste doti, oppure un senso, un istinto particolare che in certe persone è più acuto che in certe altre, fatto sta che esiste un intuito della caccia (come della pesca) per il quale uno si sente cacciatore nato, e un altro no». Queste le parole di Eugenio Barisoni. Non bastano la tecnica e la conoscenza degli animali, della natura e delle leggi che ne regolano l'andamento: occorre quel senso, quell'istinto, quella consapevolezza di essere un tutt'uno con la natura, quella capacità di sentire e di comprendere, prima ancora che la ragione imponga le sue regole ciò che si deve fare. Un sapere innato e profondo, che ogni uomo, in quanto elemento della natura, possiede, ma che soltanto chi sa vivere e sa ascoltare la parte più nascosta di sé conosce. Questa raccolta di racconti di caccia vide la luce nel lontano 1932 dalla penna di Barisoni, uomo e scrittore capace di saper gustare la vita in tutti i suoi aspetti e per le infinite gioie che essa ci mette a disposizione ogni giorno. E delle quali soltanto chi sa vivere veramente può godere appieno.‎

‎Magnisi Davide‎

‎Barry Lyndon di Stanley Kubrick‎

‎ill., br. In "Barry Lyndon", il racconto di una storia diventa visione e ricreazione artistica della Storia. Kubrick dipinge il Settecento come esso stesso si autorappresentava: un'immaginifica finzione che ne rimanda a un'altra, una simulazione che è esibizione di bellezza. L'arte è il codice interpretativo di "Barry Lyndon", il suo tessuto emotivo, oltre che compositivo. Il movimento del film è nello sguardo e nella musica, una sinfonia cinematografica che iscrive, a passo lento e con cadenza rituale, i personaggi in pose che precipitano nella tragedia. La società è un continuo teatro, un gioco al massacro regolato, una messa in scena drammaticamente palpabile; tutto è scandito da un preciso cerimoniale che trova, per suo fatale epilogo, la vittima sacrificale in Barry l'intruso. Perché, come cerca di dimostrare questa monografia, dietro la squisita bellezza formale del film è il sangue a scorrere, sono gli inganni dolorosi dell'amore, gli orrori della guerra, la vertigine della perdita. Una crudeltà ineluttabile, illuminata da una luce senza tempo.‎

‎Cividini Valentino; Romelli Marco; Bertolotti Matteo‎

‎Ghiaccio delle Orobie. Itinerari con piccozze e ramponi nelle Alpi Orobie, Presolana, Grigne, Concarena, Resegone‎

‎ill., br. A lungo rimaste nell'ombra della catena alpina principale, le Orobie e le Prealpi Lombarde hanno avuto una fase di riscoperta legata alla pratica dell'alpinismo invernale. Durante i rigidi inverni orobici, caratterizzati da precipitazioni abbondanti e marcate escursioni termiche, pareti a quote moderate si trasformano in selvaggi versanti glaciali: il terreno di gioco ideale per un numero sempre crescente di appassionati che, armati di piccozze e ramponi, tracciano le loro orme lungo linee ghiacciate di ogni difficoltà. Ai numerosi canali ormai classici, ideali per i primi passi con i ramponi ai piedi, si aggiungono ogni anno nuovi itinerari di ghiaccio e misto moderno su versanti quasi inesplorati, dove la fantasia degli alpinisti trova ancora piena libertà di espressione. In questa seconda edizione sono decine le novità recensite, che vanno abbondantemente a compensare i pochi itinerari che hanno perso d'interesse negli anni, vuoi per i cambiamenti climatici vuoi per l'evoluzione delle tecniche di salita e dei materiali.‎

‎Cologni Barbara‎

‎Donne e running‎

‎ill., br. Le donne vanno spesso di corsa, tra impegni di famiglia e di lavoro, ma c'è tutto un altro modo di correre, più salutare e più piacevole. È la corsa che si pratica nel tempo libero, all'aria aperta come tra le pareti di una palestra, da sole o in compagnia di amici o del proprio cane. Scoprire il piacere della corsa e tutti i benefici che comporta, è il primo obiettivo di questo libro, che vi introduce al running con una prospettiva tutta al femminile. Una guida che vi orienta sui temi essenziali, dalla scelta delle scarpe e dell'abbigliamento alla visita medica e ai consigli alimentari, per evitare di incappare in errori che potrebbero portare ad arrendersi prima di aver raggiunto qualsiasi risultato. Ma anche una fonte di consigli e di indicazioni per migliorare, con gli esercizi di riscaldamento e di tonificazione, le principali tipologie di allenamento, la prevenzione degli infortuni e la spinta motivazionale. Inoltre, le tabelle di allenamento proposte forniscono un supporto pratico per diversi obiettivi, agonistici o no, secondo il grado di preparazione: per iniziare a correre e... non smettere più.‎

‎Tessari Roberto‎

‎Divine oscenità. Alle origini dello spettacolo‎

‎ill., br. Partendo dall'ipotesi che alle origini del teatro e delle arti sceniche vi siano miti e leggende che interessano tanto l'Occidente quanto l'Oriente, questo saggio segue le tracce dei miti di Baubo e di Uzume. Il primo fa riferimento alle differenti versioni dell'episodio relativo alle vicissitudini vissute da Demetra nel territorio di Eleusi, ultima tappa nelle peregrinazioni della dea alla ricerca di Persefone: disperata per la scomparsa della figlia, Demetra incontra l'ancella Baubo, che davanti a lei esibisce il sesso nudo in un gioco osceno-grottesco, riuscendo così a distoglierla dal suo lutto, e a farla ridere. Ponendo a confronto il mito shintoista di Uzume e il mito di Baubo-Demetra (ed evidenziandone oltre ogni dubbio la strettissima somiglianza) il saggio avanza l'ipotesi inedita che, come nel primo gli uomini di teatro giapponese riconobbero il momento di nascita del No, così nel secondo potrebbe essere individuato un perduto mito di origine del teatro comico occidentale. Poiché questo teatro, nel suo sviluppo storico, ha inteso porre in primo piano il valore artistico della parola scritta (e della logica che distingue la parola scritta), il mito di Baubo - tutto fondato sulla comicità che scaturisce dal solo gesto fisico - sarebbe stato estromesso dalle considerazioni sul mondo dello spettacolo, e confinato nel segreto del rito iniziatico eleusino...‎

‎Bazin André; Bruno E. (cur.)‎

‎Il cinema della crudeltà‎

‎br. «Il criterio della "crudeltà" a partire dal quale nel 1975 Francois Truffaut raduna questa serie di scritti di Bazin - scrive Alessandro Zaccuri nell'Introduzione - è, anzitutto, un criterio letterario. Il riferimento più ricorrente è quello alle opere del Marchese de Sade, recepito da Bazin non nella generica accezione psichiatrica del sadismo, ma attraverso la riscoperta che dei Crimini dell 'amore e della Filosofia nel boudoir viene compiuta dalle avanguardie novecentesche. Se il contesto nel quale si colloca la riflessione di Bazin è segnato da rivisitazioni decisive quali Sade prossimo mio di Pierre Klossowski (1947) e La parte maledetta di Georges Bataille (1949), la curatela di Truffaut cade in un altro frangente cruciale, all'indomani della pubblicazione di Sade, Fourier, Loyola, il saggio del 1971 con il quale Roland Barthes assegna una nuova cittadinanza al Divino Marchese, strappando una volta per tutte la sua opera al territorio dello scandalo e considerandola per quello che già Bazin aveva intuito potesse essere: una regione del linguaggio, il luogo deputato all'attrito fra realtà e rappresentazione. Bazin, che per Truffaut è "l'uomo prima del peccato originale", non cerca il film "buono a tutti i costi", ma invoca una serietà radicale, che si contrapponga alla "stupidità" del cinema corrente, e cioè alla banalizzazione morale e narrativa. Sade, con il suo sguardo allucinato, può rivelarsi un ottimo compagno di strada».‎

‎Chaplin Charlie‎

‎The gold rush-La febbre dell'oro. 2 DVD. Con Libro in brossura‎

‎brossura Il vagabondo, diventato cercatore solitario, s'avventura nell'Alaska della corsa all'oro. La natura è ostile, l'umanità avida, il sorriso dell'amore sembra negato. "Film esilarante, e di durezza inesorabile" (Peter von Bagh). Ma in una capanna di assi inchiodate e spifferi di ghiaccio (novant'anni dopo, la citerà Tarantino in "The Hateful Elght"), il piccolo cercatore cucina una scarpa e la mangia di gusto; infilza con le forchette due panini e crea, per nient'altro che pura magia, la più prodigiosa scena di danza della storia del cinema; cerca e forse infine trova un equilìbrio sull'orlo del baratro: poiché Charlie Chaplin "nelle potenzialità del genere umano, continuerà sempre a crederci" (Goffredo Fofi). Capolavoro di comicità assoluta e grande racconto della solitudine, La febbre dell'oro è 'il' film per cui Chaplin avrebbe voluto essere ricordato. Quel destino, in realtà, lo condivide con numerosi altri. Ma la scelta di condurre il vagabondo fino alle radici (o fin sul precipizio) della mitologia americana, di stagliare la sua figura solitaria sullo sfondo nevoso della nascita d'una nazione, ne fa un'opera di insuperata, vertiginosa intensità. Il film viene presentato nell'edizione originale e integrale del 1925, restaurata e accompagnata dalla straordinaria partitura che Chaplin realizzò, in collaborazione con Max Terr, per la riedizione del 1942. Per la prima volta La febbre dell'oro viene dunque restituito al massimo della sua bellezza visiva e musicale. La versione del film curata da Chaplin nel 1942 con la sua voce narrante è ugualmente presente in questa edizione.‎

‎Tutto Jean Vigo. Con 2 Blu-ray. Con 3 DVD video‎

‎ill., br. C'è un'immagine del cinema di Jean Vigo (1905-1934) entrata nella memoria condivisa dei nostri anni. Un giovane uomo si tuffa da un barcone nella Senna e nuota sott'acqua, a occhi spalancati, come se nell'acqua cercasse il suo amore. Il film è "L'Atalante" e l'immagine ci introduce a "Fuori orario", palinsesto televisivo di visioni cinefile e notturne. Questa edizione Blu-ray/Dvd è l'invito a risalire, seguendo la corrente emotiva che quell'immagine innesca, tutto il cinema di Vigo: un cinema che oggi più che mai ci parla con il linguaggio di una concreta e sovversiva poesia. I quattro film di Vigo vengono presentati nei nuovi restauri curati nel 2017. "L'Atalante" (1934, 89'), ultimo film e unico lungometraggio, due giovani sposi e il loro contrastato desiderio mentre una chiatta scivola sul fiume, film immortale sull'amour fou o sulla "liquida impossibilità dell'amore" (Enrico Ghezzi), uscito postumo, più volte manipolato, restituito da questo restauro alla sua purezza originaria. "La natation par Jean Taris, champion de France" (1931, 9), apoteosi di fotogenia acquatica e delle possibilità quasi infinite della macchina da presa. "Zéro de conduite (1933, 44'), l'insurrezione all'interno di un collegio maschile: tra battaglie di cuscini spiumati e vendette su maestri-aguzzini, un racconto ludico e feroce, il primo, più grande, più censurato film sull'infanzia come forza creativa e ribelle. "A propos de Nice" (1930, 25'), ritratto di città febbrile e beffardo, la verità documentaria squarciata da lampi surrealisti, "ultimi sussulti di una civiltà che si lascia andare, fino a darvi la nausea e a rendervi complici di una soluzione rivoluzionaria".‎

‎Fioravanti Gildo‎

‎Addestramento e impiego del segugio su lepre‎

‎brossura Della segugistica, materia affascinante e discussa, l'autore svela vari aspetti: la scelta del cucciolo, i sistemi di allevamento, il preaddestramento, la disciplina, il collegamento e la coesione, la cerca e l'allungo a comando, l'olfattazione, il rifiuto degli ungulati, le prove di lavoro, il rapporto fra morfologia e funzione, la caccia a forzare, l'accostamento, lo scovo e l'inseguimento della lepre. Molti sono anche i segreti che l'autore svela riguardo questa antica attività, dalle prime fasi del dressaggio fino al momento più esaltante, quello della caccia, quando il respiro dei cani si confonde con l'alito dei monti e le voci sono in armonia con i silenzi in un concerto d'intenti.‎

‎Bossari Daniele‎

‎La faccia nascosta della luce‎

‎ril. Daniele Bossari ha scritto un libro coraggioso, senza sconti, che esplora i luoghi più oscuri dell'animo. Ma è anche un libro d'amore, per la donna che gli è stata accanto, la figlia e tutte le altre stelle che possono guidarci fuori dal buio. È un paradosso, Daniele. In lui convivono il blues e il rock 'n' roll, il bianco e il nero, il buio e la luce. Grazie alla sua energia esplosiva e alla sua voce suadente ha realizzato da giovanissimo il sogno di lavorare come speaker in radio. Da quel momento è stato un crescendo: dopo la radio è arrivata la televisione, e con essa l'impressione nitida che la sua vita avrebbe potuto risplendere sempre, se solo avesse continuato a essere se stesso. Fino al momento in cui si è interrotta, la sua ascesa sembrava inarrestabile. Di fronte alle prime critiche, alle prime prese in giro, ai primi rifiuti, Daniele, improvvisamente indifeso, si è trovato a fare i conti con la faccia nascosta della sua luce: l'insicurezza, la fragilità di chi si sente nudo di fronte al mondo eppure a quel mondo vorrebbe andare incontro, il terrore di non essere all'altezza del palcoscenico che si era guadagnato, il timore di non riuscire a incanalare le proprie energie in modo positivo, ma solo per diventare la versione peggiore di sé - un uomo che vive nel totale isolamento, bottiglia di whisky alla mano, preda di quella che comunemente si chiama depressione. «Non credevo di riuscire a tornare alla vita. Poi mi sono schiantato sul fondo del mio personalissimo abisso e sono andato in pezzi. Solo allora mi sono accorto che alcuni di quei pezzi erano schegge di luce: l'amore per mia figlia, l'unione profonda con mia moglie, la sacralità della mia famiglia; gli alberi che frascheggiano al vento, la sensazione del sole sulla pelle, i fiori nel nostro giardino».‎

‎Del Pozzo Diego‎

‎Marvel Cinematic Universe. Dal fumetto agli audiovisivi digitali: i film di supereroi tra convergenza mediale e nuova serialità‎

‎br. Il Marvel Cinematic Universe è il più vasto e coraggioso esperimento narrativo seriale dell'intera storia del cinema: un enorme affresco, più ampio persino di Star Wars, basato sulle avventure dei supereroi della casa editrice americana Marvel Comics e composto, al momento, da ben ventitré film realizzati lungo un periodo di dodici anni, tra il 2008 e il 2019, con un'unica maxi-trama che li unisce di capitolo in capitolo e, al tempo stesso, li lancia già verso il futuro. Ai film, in questo decennio abbondante, si sono affiancate tredici serie televisive, programmate dal network tradizionali o da piattaforme streaming come Netflix, ma anche webseries e "one shot" inediti per le versioni home video dei lungometraggi. Con un approccio al tempo stesso scientifico e divulgativo, nel suo saggio Diego Del Pozzo analizza questo fenomeno audiovisivo unico ripercorrendone le radici, lo sviluppo e la definitiva consacrazione, mettendone in evidenza le peculiari caratteristiche linguistiche e culturali.‎

‎Pagani Malcom‎

‎Album Stefano Accorsi. Ediz. italiana e inglese‎

‎cart.‎

‎Brera Gianni‎

‎Storia critica del calcio italiano‎

‎br. Nessun popolo ha avuto con il calcio il rapporto che hanno gli italiani: intenso, legato a momenti personalissimi e, al tempo stesso, a situazioni pubbliche e collettive. Per questo ogni tentativo di ripercorrere epopee di campioni, avventurose scalate in classifica e rovinose cadute di squadre leggendarie finisce col delineare un itinerario inevitabilmente personale e dunque "critico", come ha acutamente intuito Brera. In questa sua opera l'autore si offre al lettore con un'insuperabile generosità di scrittura mai disgiunta dalla ricchezza dei dettagli, dall'abbondanza di personaggi unici, dalla provocatoria e polemica intelligenza. I racconti del grande calcio: dai miti degli anni Sessanta e Settanta - Rocco, Herrera, Riva e Rossi - sino ai mondiali in Argentina. La riproposta del testo è un'occasione formidabile per ripercorrere non solo le vicende del nostro calcio, ma tutti i momenti magici di generazioni di italiani.‎

‎Turco Daniela‎

‎Vincente Minnelli. La materialità del sogno‎

‎ill., br. Vincente Minnelli (Chicago, 1903-Los Angeles, 1986) si è affermato come uno tra i registi più importanti di Hollywood lavorando oltre trent'anni per la MGM con trentaquattro film realizzati, che hanno lasciato un'impronta originale e unica nella storia del cinema. Figlio d'arte, Minnelli ha praticato il teatro fin da bambino. Dopo un esordio a Broadway come scenografo e direttore di scena, nel 1940 approda a Hollywood; ha così inizio uno dei percorsi più affascinanti nel cinema americano, segnato da una libertà e da una attitudine alla sperimentazione, sempre rinnovata. Minnelli ha saputo coniugare il senso per lo spettacolo del cinema americano con lo spessore della cultura europea; questa intuizione che ha guidato sempre il suo cinema, classico e popolare insieme, gli ha conferito una profonda coerenza di sguardo e di stile, collocandolo ai vertici più elevati di Hollywood. Tra i suoi film spiccano musical come Incontriamoci a Saint Louis (1944), Un americano a Parigi (1951), Gigi (1958); commedie come Il padre della sposa (1950), La donna del destino (1957); melodrammi come Qualcuno verrà (1958), I quattro cavalieri dell'Apocalisse (1962); film che indicano come Minnelli abbia sperimentato tutti i generi, rimodulandoli secondo la sua cifra personale. È stato uno tra i maggiori coloristi di Hollywood: senza la lente pittorica della sua opera, senza il suo uso narrativo del colore, alcuni film di Jean-Luc Godard o di Martin Scorsese, non potrebbero essere pienamente compresi. Si tratta allora di riconoscere a Minnelli la posizione che gli spetta, quella di un regista dotato di immenso talento che ha saputo tracciare nei suoi film il disegno del tempo, il colore dei segni, la magia dei sogni.‎

‎Galeano Eduardo; L'Ultimo Uomo (cur.)‎

‎Chiuso per calcio‎

‎br. Se i milioni di lettori di Eduardo Galeano sanno che le sue passioni oscillano tra il fervore politico e una fede calcistica altrettanto incrollabile, gli amici del grande scrittore uruguayano sapevano altrettanto bene che ogni quattro anni, quando si disputavano i mondiali di calcio, Galeano si barricava in casa, non riceveva nessuno e - per essere più chiaro contro gli scocciatori inavveduti - appendeva un cartello fuori dalla porta, con su scritto a caratteri cubitali: «Chiuso per calcio». Per tutta la sua lunga carriera Galeano ha raccontato questa sua passione in libri interamente dedicati al calcio, in racconti, e in avvincenti cronache giornalistiche. Tutta questa produzione futbolera viene ora riunita per la prima volta in un volume antologico in cui compaiono anche molti testi inediti e articoli recuperati da sue vecchie collaborazioni giornalistiche per piccole o grandi testate internazionali. In un centinaio di brevi capitoli fulminanti vediamo sfilare le glorie del passato e gli idoli moderni, il calcio come mito e come business, gli onori e le delusioni. E un bel pezzo di storia, non solo sportiva. L'edizione italiana è impreziosita da uno spassoso «Glossario» a cura della redazione di l'Ultimo Uomo, il più brillante e seguito collettivo di giornalismo sportivo in Italia degli ultimi dieci anni, che firma anche l'introduzione a questa edizione. Prefazione di Daniele Manusia.‎

‎Di Nuzzo Alessandro; Scillitani Alessandro‎

‎Centoventi contro Novecento. Pasolini contro Bertolucci‎

‎br. Il 16 marzo del 1975, le due troupes che stavano girando Salò di Pier Paolo Pasolini e Novecento di Bernardo Bertolucci si affrontarono sul campo di calcio della Cittadella di Parma per quella che è passata alla storia del cinema italiano come la partita Centoventi contro Novecento. Bertolucci assiste dalla panchina. Pasolini, naturalmente, è in campo: la sua passione per il calcio e per le "partitelle" è ben nota. Come finirà il match? Chi vincerà? Ed è vero che alla sfida parteciparono anche dei giovani promettenti calciatori come "sua maestà" Carlo Ancelotti? Questo volume contiene il racconto sceneggiatura del fortunato docufilm "Centoventi contro Novecento", realizzato dal regista Alessandro Scillitani e dallo sceneggiatore Alessandro Di Nuzzo nel 2018, che ha girato le sale di cinema italiane ed europee. C'è il resoconto della lunga ricerca compiuta per ricostruire la partita nel clima febbrile e tragico di quegli anni settanta, insieme a un repertorio fotografico tratto dal film: volti che appartengono alla storia del cinema italiano, in quella che fu la sua stagione forse più vitale e feconda.‎

‎Tomasi Dario‎

‎Analisi del film e storia del cinema‎

‎br. Questo libro è un appassionato viaggio nella storia del cinema attraverso il rigore dell'analisi dei film. Dalle origini (Lumière, Méliès, la scuola inglese e Porter) ai giorni nostri, passando per il muto hollywoodiano (Griffith e Giglio infranto), l'impressionismo francese (Epstein e Cuore fedele), l'avanguardia sovietica (Ejzenstejn e Sciopero!), l'espressionismo tedesco (Murnau e Tartufo), gli scambi fra Berlino, Vienna e Hollywood (von Sternberg e L'angelo azzurro), il realismo poetico francese (Renoir e Una gita in campagna), il classico hollywoodiano (Ford e Sfida infernale), la rivoluzione di Welles (L'infernale Quinlan), l'originalità giapponese (Ozu e Tarda primavera), il neorealismo italiano (De Sica e Umberto D.), il cinema di genere (Siegel e L'invasione degli ultracorpi), l'avventura della Nouvelle Vague (Godard e Questa è la mia vita), il cinema d'autore europeo (Buñuel e Viridiana), la nuova Hollywood (Scorsese e Taxi Driver), gli ossimori di Kubrick (Eyes Wide Shut) e il cinema postmoderno (Tarantino e Kill Bill). L'importanza del primo piano, l'organizzazione dello spazio, l'uso di effetti grafici, le forme del montaggio, il ruolo del piano sequenza, la messa in scena delle conversazioni, la sobrietà o, al contrario, la prepotenza dello stile, l'organizzazione narrativa, la presentazione e il sistema dei personaggi, il doppio intrigo, il gioco delle isotopie, le funzioni del sonoro, il cinema nel cinema, non sono che alcuni dei diversi aspetti affrontati nell'analisi di film che segnano alcuni dei grandi momenti della storia del cinema: dal muto all'epoca classica, dalla modernità alla postmodernità.‎

‎Napier Susan‎

‎Mondo Miyazaki. Una vita nell'arte‎

‎brossura Susan Napier, studiosa di cultura e animazione giapponese dell'università Tufts, esplora la vita e l'arte di uno dei più grandi registi d'animazione di tutti i tempi. In un'analisi accurata e rigorosa di tutta la filmografia di Hayao Miyazaki, l'autrice ne mette in evidenzia alcune tematiche ricorrenti.‎

‎Tedeschi Francesco; Brignola Cristiano‎

‎Rebuild of Evangelion for dummy (plugs)‎

‎ill., br. Potevano i coraggiosi e appassionatissimi nerd che hanno spiegato la serie di Neon Genesis Evangelion fermarsi di fronte alla nuova versione cinematografica meglio nota come Rebuild of Evangelion? Assolutamente no! Ecco dunque questo secondo volume che si fa carico del gravoso compito: trovare il fil rouge della tetralogia che ha sbancato il botteghino in Giappone e che ha fatto parlare di sé anche in Italia... forse non per i motivi che pensate! Include inoltre l'analisi del manga che fa da ponte fra il secondo e il terzo film, mai pubblicati in Occidente.‎

‎Silvestri Simone‎

‎Diabolik. Ginko all'attacco! Dietro le quinte. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Una raccolta di fotografie esclusive dal set di "Diabolik. Ginko all'attacco!", il secondo adattamento cinematografico del re del terrore, diretto dai Manetti Bros. Un racconto per immagini ad opera di Simone Silvestri, che illustra le fasi di pre-produzione, produzione e post-produzione di questo progetto ispirato a uno dei personaggi più iconici del fumetto italiano. Un "dietro le quinte" che cerca di immortalare amicizia, talento ed entusiasmo appena prima o subito dopo un ciak, tra aneddoti, curiosità e istanti sospesi nel tempo. Prefazione di Giacomo Gianniotti.‎

‎Franca Bettoja Tognazzi. La moda di un'attrice‎

‎ill., br. Franca Bettoja, attrice, apprezzata interprete de "L'uomo di Paglia" di Pietro Germi nel 1958, moglie di Ugo Tognazzi, uno degli attori più amati dal grande pubblico, viene raccontata attraverso un cospicuo numero di abiti da sera, che segnano gli eventi mondani di Roma e i red carpet dei festival cinematografici, in un periodo di grande rinascita e affermazione del Cinema italiano dagli anni '50 agli anni '70, gli stessi che l'hanno vista più volte partecipare a film sia in Italia che all'estero, a fianco di famosissimi attori e registi dell'epoca. Il suo gusto, sempre elegante e insieme personalissimo e fuori dal coro, si esprime sia attraverso la scelta di stilisti famosissimi quali Schuberth e la Sorelle Fontana, sia attraverso la predilezione di tessuti preziosamente ricamati e modelli personalizzati fatti realizzare da famose sartorie romane, ultime eredi di un mestiere di alto e raffinato artigianato. Il guardaroba di gala di Franca Bettoja, oltre a sottolineare la sua riservata, ma nello stesso tempo istrionica personalità, testimonia il gusto di un'epoca in cui si può affermare senz'altro che "l'abito faceva il monaco", soprattutto nel mondo del Cinema.‎

‎Farese G. (cur.)‎

‎Un tempo bello. Gli anni Ottanta del Napoli Basket. Interviste e ricordi‎

‎ill., br.‎

‎Cassinelli Claudio‎

‎Piccole avventure‎

‎br.‎

‎Tokitsu Kenji‎

‎Yi-chuan, metodo energetico di Wang Yang Zhai‎

‎br.‎

‎Rienzo Settimio‎

‎Il cammino di San Nilo. 100 km in 8 tappe dai monti al mare del Cilento‎

‎ill., br. Nel 940, Nicola, giovane aristocratico, lascia ogni cosa e inizia la sua vita monastica con il nome di Nilo. Oggi ne ripercorriamo i passi, in una settimana o poco più, nella natura del Parco nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e dei monti Alburni. Da Sapri alla scoperta del monachesimo bizantino, incantati da una terra ospitale e fiera, nei sapori della dieta mediterranea, fino alla tappa finale di Palinuro, per un arrivo da cartolina con il mare che riempie lo sguardo. Il modo migliore per andare alla scoperta di un territorio che vanta ben quattro riconoscimenti Unesco. Con tutte le informazioni utili per mettersi in cammino: le cartine dettagliate, le altimetrie, i dislivelli, la descrizione del percorso, i posti da visitare e quelli dove dormire (anche in tenda). E per ogni tappa una storia legata ai luoghi attraversati.‎

‎Carnovalini Riccardo; Rastello Anna; Dragone Alberto‎

‎L'Alta Via dei Monti Liguri. Di un cammino e dell'amicizia. 4 settimane a piedi da Ventimiglia a La Spezia‎

‎ill., br. Da Ventimiglia fino a La Spezia in 440 km: la vista del mare è quasi costante ma il cammino è, a tutti gli effetti, un percorso di montagna, lontano da paesi e civiltà. Il racconto fa da introduzione a un cammino tra i più spettacolari d'Italia in cui si va dalla macchia mediterranea alla vegetazione alpina, con panorami mozzafiato. Il libro ci parla di un sogno: quello di un gruppo di persone non più giovani che camminando diventano amici e riscoprono vecchi legami. Edizione rivista e aggiornata, una nuova preziosa sezione, con tutti gli indirizzi utili dove fare tappa e fermarsi a dormire e mangiare.‎

‎Tiass Little‎

‎Lo yoga per il corpo sottile.Una guida all'anatomia fisica ed energetica dello yoga‎

‎ill., ril. Dopo aver praticato yoga per qualche tempo, si inizia a capire che questa disciplina non riguarda solo il corpo: attraverso lo yoga, infatti, ci accorgiamo che il corpo fisico non è in alcun modo separato dalle forze psico-spirituali che lo animano. In queste pagine, Tias Little offre una chiave di lettura di tali forze in relazione a uno yoga integrato che coinvolge il corpo, la mente e lo spirito. In una guida pratica all'anatomia del corpo fisico, mentale, emotivo e sottile (o energetico), le nozioni anatomiche si fondono con la saggezza degli insegnamenti spirituali. Little è un maestro che ci accompagna innanzitutto a scoprire le strutture fisiche e l'anatomia, per poi sfruttare queste nuove conoscenze come punto di partenza per l'esplorazione del corpo sottile. Con un approccio espressivo e pragmatico, il libro ripercorre i collegamenti tra il corpo e il ricco simbolismo che pervade l'immaginario yogico, tra cui i chakra, le nadi e i kosha. Utilizzando i principi relativi alla connessione corpo-mente, inoltre, l'autore offre ai suoi lettori esercizi chiari e consapevoli di yoga, pranayama e meditazione.‎

‎Vitti Monica‎

‎Il letto è una rosa. Nuova ediz.‎

‎ril. Cose di cui Monica parla: gli spaesamenti che fanno apparire strani e paurosi anche i luoghi familiari; gli incontri e le fantasmagorie che proliferano nella zona sfrangiata tra realtà e sogno; l'insorgere improvviso della fame o di altre forme di avidità; i momenti di sconforto e derelizione; la libertà; la solitudine. Cose di cui Monica non parla: una rassicurante monotonia; le abitudini accettate; il grigiore. "Il letto è una rosa" è un libro surrealista e animista; come la luce ravviva i colori, la fantasia di Monica Vitti ravviva tutto quello su cui si posa: il dubbio può trasformarsi in un giovane amante bruno e magro, la sicurezza in un signore di mezz'età in bilico sul naso, o un montgomery rosso sfilacciarsi sino a diventare un vecchio spettatore stanco e ipercritico... "Siamo in fila, in aria, e passiamo in un raggio di luce come granelli di polvere": chi ha scritto questa frase degna di un grande scrittore? Monica Vitti. La Vitti racconta di aver cercato le parole giuste affondando i denti nella polpa profumata delle mele annurche. Così fanno le vere scrittrici! Anche i pensieri di Monica danzano sulla pagina come il pulviscolo in un raggio di luce, salendo, scendendo, muovendosi in questa o in quella direzione, con piccoli vortici.‎

‎Garavaglia V. (cur.); Serena A. (cur.)‎

‎Circo e teatro. L'arte circense come strumento di inclusione sociale‎

‎br.‎

‎Serra Katia‎

‎Una vita in fuorigioco. Cronache dal mondo che tutti pensano di conoscere‎

‎ill., br. Calciatrice di altissimo livello, poi sindacalista per permettere al calcio femminile di uscire dal cono d'ombra di quello maschile, quindi prima cronista donna a livello internazionale a commentare per la Rai la finale di uno dei tornei più prestigiosi dello sport a più alta componente maschilista in assoluto: la finale di Euro2020. Katia Serra ha dovuto combattere ogni giorno per raggiungere traguardi che sembravano non solo impossibili ma addirittura impensabili. In queste pagine ci racconta dal suo punto di vista privilegiato, quello di sportiva e donna, il viaggio che - dal mondo a volte opaco del calcio femminile anni Ottanta - l'ha portata a essere una delle voci più fresche, competenti e autorevoli del panorama televisivo calcistico italiano, apprezzata e ammirata da colleghi e addetti ai lavori, da Arrigo Sacchi a Damiano Tommasi, a Lele Adani. Qui ripercorre le tappe della sua carriera e della sua vita: dalle prime partitelle con gli amici nel cortile di casa fino all'esperienza nel campionato spagnolo, dalle scelte obbligate che le hanno cambiato la vita alle lotte sindacali per i diritti delle calciatrici. A scandire questo racconto di passione e sacrifici, infortuni, resilienza e grandi successi, la narrazione emozionante della notte più stupefacente della carriera di Serra, quando la sua voce ha accompagnato la vittoria degli Azzurri agli Europei giocati nel 2021. Con autorevolezza e competenza, l'autrice parla di pallone, delle differenze tra calcio maschile e femminile, dei progressi compiuti negli ultimi trent'anni rispetto alle modalità di allenamento e alle strategie di gioco, arrivando a trattare temi come il gender e la difficoltà da parte di molti, ancora oggi, ad accettare che una donna sappia raccontare il calcio con cognizione di causa. Mettendo a tacere una volta per tutte ogni possibile paternalismo con l'arma più forte di tutte: la conoscenza. Con i contributi di Arrigo Sacchi, Lele Adani e Damiano Tommasi.‎

‎Pignagnoli Alice‎

‎Volevo solo fare la calciatrice‎

‎br. Alice è una bambina vivace e curiosa, che ha un sogno: diventare calciatore. Sì, perché le bambine, a metà degli anni Novanta in Italia, «non possono giocare calcio». Glielo dicono tutti, glielo impongono i genitori. E allora lei è disposta anche a essere "Alicio", a scontrarsi con la famiglia, a scegliere la scuola per la squadra di istituto, a lasciare casa per un ingaggio da pochi spicci, per coronare il suo sogno. In un percorso di crescita emotiva e fisica, attraverso le insidie che la nostra società ha preparato per le bambine che non hanno sogni conformabili, passando per innumerevoli città, persone, usi e costumi, sfide e difficoltà, Alice scoprirà come e a che prezzo realizzare tutti i suoi sogni, anche quelli che non aveva immaginato, diventare donna, moglie e madre, ma farlo a modo proprio, fino a giungere sulle prime pagine dei giornali: un contratto rinnovato al settimo mese di gravidanza e un rientro in campo a 100 giorni dal parto cesareo. Quindi questa è una storia a lieto fine? Non proprio. Questa è una storia di sudore e sacrificio, ma non solo di successo. È soprattutto la storia di tante sconfitte e fallimenti e di come la differenza sia sempre come si riesce a reagire sul campo. Quello verde di calcio, quello di una piattaforma a strapiombo sul mare, di una casa da progettare, di una sala parto asettica, insomma, quello della vita. Prefazione di Laura Giuliani.‎

‎Dal Monte Luca‎

‎Belli e dannati 2. Erano giorni che tutti avevano vissuto‎

‎ill., br. Belli e dannati 2. Erano giorni che tutti avevano vissuto , propone dodici nuovi racconti che continuano la narrazione iniziata con il primo volume. Protagonisti sono ancora una volta gli uomini e le donne che hanno caratterizzato l'età dell'oro della Formula 1: piloti, costruttori, meccanici, giornalisti, mogli e fidanzate - personaggi al centro di un mondo che gravitava attorno a loro, ma anche vittime più o meno consapevoli di una realtà dalla quale erano fatalmente attratti nonostante l'ombra ingombrante della morte. A corredo dei diversi racconti sono poste dodici suggestive tavole in bianco e nero.‎

‎Pressburger Giorgio; Sciglitano M. (cur.)‎

‎Corso di scienza drammaturgica‎

‎br. Dal 4 settembre al 2 dicembre 1999 Giorgio Pressburger tenne, in italiano e in ungherese, dodici conversazioni sulla drammaturgia all'Università di Szeged, qui proposte per la prima volta in Italia. Il suo intento era riflettere su come sia possibile oggi scrivere o fare teatro, «in modo che non sia semplice mestiere, ma un'attività degna del massimo rispetto», in grado di esprimere qualcosa di nuovo. Dagli spettacoli del mondo greco alla soap opera, dal melodramma al mimo un lungo viaggio in compagnia di un grande maestro.‎

‎Lorge Peter A.‎

‎Le arti marziali cinesi. Dall'antichità al XXI secolo‎

‎ill., br. Le arti marziali sono un fenomeno complesso documentato da un'enorme quantità di scritti, contrariamente alla diffusa opinione per cui l'unica fonte di conoscenza sulle loro origini e sul loro sviluppo sia la tradizione orale tramandata dai maestri. Questo libro ricostruisce la storia del combattimento in Cina, dall'Età del Bronzo ai giorni nostri. La trasformazione di abilità, tecniche e armamenti appare in controluce sullo sfondo della grande storia, l'ascesa e la caduta degli imperi, dei loro governi e dei loro eserciti. Citazioni poetiche e letterarie, insieme a storie di guerrieri famosi, permeano la narrazione, fornendo diversi punti di vista sul tema della prodezza in battaglia.‎

‎Quazzolo Paolo‎

‎Il teatro espressionista‎

‎br. La stagione del teatro espressionista, sebbene destinata a lasciare un segno profondo nella storia dello spettacolo europeo del Novecento, ha tuttavia una durata piuttosto breve: la prima rappresentazione ha luogo nel 1909, ma già verso la metà degli anni Venti il percorso dell'avanguardia tedesca giunge al suo epilogo. Di difficile catalogazione, l'espressionismo teatrale ha accolto al suo interno personalità di orientamento spesso contrapposto. Il volume ripercorre gli sperimentalismi condotti nell'ambito della scenografia, dell'illuminotecnica, della recitazione e della nascente regia che hanno stimolato il pensiero di numerosi teorici e artisti della scena.‎

‎Monetti Domenico; Pallanch Luca‎

‎Per i soldi o per la gloria. Storie e leggende dei produttori italiani dal dopoguerra alle tv private‎

‎br. Come ogni filiera industriale che si rispetti, ogni casa produttrice è diversa, con propri obiettivi, strategie ed estetiche, e diversa è la tipologia dei loro titolari. Si va dal produttore che ha come target di riferimento il cinema d'autore ma non disdegna film artigianali, «di cassetta», per far quadrare i conti, a quello che fedelmente sposa la sua attività a quella di uno o due registi; dal «capitano coraggioso» che aspira a superare i confini della penisola per inseguire il mercato internazionale, al produttore che rincorre i generi cinematografici, in voga in Italia fino agli anni Ottanta (la commedia, il peplum, il western, il poliziesco, il thriller e l'horror). Gli esempi sono tantissimi e creativamente eterogenei, capaci di sfatare la riduttiva visione di una figura monodimensionale, pragmaticamente interessata solo al profitto. "Soldi, cambiali e minimi garantiti" dà voce a tutti questi personaggi, che hanno iniziato la loro attività, generalmente, negli anni Sessanta e Settanta, in un panorama che, se confrontato a quello odierno, sembra distante non pochi decenni, ma centinaia di anni. Un mondo che appare in bianco e nero, rigorosamente analogico, rispetto a quello attuale, digitalizzato, affollato di piattaforme e di multicanali televisivi.‎

‎Franklin Eric‎

‎Preparazione alla danza. Allineamento specifico per esibirsi al meglio in qualunque tipo di danza. Vol. 2‎

‎ill., br. Eric Franklin - autorità internazionale nelle tecniche di visualizzazione mentale per l'allenamento di atleti e ballerini - ha sviluppato un metodo di allenamento applicato in compagnie e scuole di danza di tutto il mondo. In questa nuova edizione di Preparazione alla danza, l'Autore integra i risultati delle più recenti ricerche scientifiche su forza, flessibilità e allenamento agli esercizi specifici per la danza da lui ideati. Il manuale, diviso ora in due volumi (v. il Piano dell'opera qui di seguito), offre una vasta gamma di materiali inediti. n Oltre 100 nuovi esercizi per allenare tutte le parti del corpo, utili ai danzatori di ogni genere, forma o stile di danza. Foto e disegni interamente a colori, con oltre 100 nuove illustrazioni per spiegare gli esercizi e la loro esecuzione. n 1 nuovo capitolo per un programma di allenamento completo. Nuove risorse online che includono: 22 videoclip (in inglese) nei quali lo stesso Franklin mostra la corretta esecuzione degli esercizi indicati nel testo; 2 serie da 20 minuti di esercizi total body con le bande elastiche, per incrementare forza e condizionamento per la danza; 1 programma di allenamento personalizzato, per fissare capitolo per capitolo gli obiettivi da raggiungere e monitorare i progressi fatti. Preparazione alla danza unisce visualizzazione, focalizzazione e allenamento per migliorare tecnica e prestazioni, mettendo sempre in atto un'attenta strategia di prevenzione degli infortuni. Gli esercizi condotti secondo i principi della cinestetica svilupperanno in qualunque danzatore una maggiore consapevolezza di ogni suo movimento, apportando benefici immediati a forza e flessibilità del corpo.‎

‎Svetlov Valerian‎

‎Il balletto del nostro tempo. La danza ai tempi di Djagilev‎

‎ill., br. Valerian Svetlov era già un romanziere molto popolare quando, appassionatosi alla danza, cominciò a scriverne nell'ultimo scorcio dell'Ottocento. Entrato in contatto con Sergej Djagilev, ne diventò uno dei più stretti collaboratori prima e durante le Stagioni dei Balletti russi del 1909 e 1911 a Parigi. Di tale esperienza, come di altri importanti capitoli della storia della danza in Russia, legati a Marius Petipa e a Isadora Duncan, lasciò una brillante descrizione in Il balletto del nostro tempo. Il volume, oggi unanimemente considerato uno dei testi di danza più illuminanti del primo Novecento, uscì nel 1911 in lingua russa e l'anno successivo in francese: due edizioni di pregio impreziosite da rare fotografie e dai bozzetti a colori dell'artista Lev Bakst, e diventate nel tempo autentiche rarità bibliografiche. In queste pagine, Svetlov attinge alle sue impressioni di testimone oculare - uno dei pochi ammessi anche dietro le quinte degli spettacoli - e alle recensioni di giornali e riviste francesi dell'epoca per far rivivere una stagione irripetibile della danza e del balletto, così come della musica e della scenografia, e portarne altresì in primo piano gli straordinari protagonisti: coreografi e danzatori come Michail Fokin, Tamara Karsavina, Anna Pavlova, Vaclav Nizinskij, musicisti come Nikolaj Cerepnin e pittori come Lev Bakst, Aleksandr Benois e Nikolaj Rerich. Quella qui proposta è la prima versione italiana dell'opera. Tratta dall'originale russo, essa è preceduta da ampi testi introduttivi, accompagnata da un dettagliato apparato di note esplicative e infine seguita da un'appendice con l'elenco dei balletti citati e la bibliografia della sterminata produzione dell'autore, in ambito letterario e ballettistico.‎

‎Beraldi Mariano‎

‎La grande storia del Sei Nazioni. 140 anni nel cuore del rugby‎

‎br. A partire dal 4 febbraio 2023 farà nuovamente tappa nel cuore di milioni di appassionati un viaggio iniziato nel 1883: è quello del Sei Nazioni, il torneo di rugby più antico del mondo. Grazie a questo libro, ricco di aneddoti e storie poco conosciute, potremo riviverlo tutto, a cominciare dalla prima partita, Galles contro Inghilterra, giocata al St. Helen's Ground di Swansea. Scopriremo il dominio iniziale della Scozia, la crisi e la resurrezione del rugby inglese, le vittorie gloriose e le sconfitte brucianti nel mitico Twickenham e gli incontri storici andati in scena nell'altrettanto leggendario Murrayfield. Potremo esaminare tutte le classifiche, i risultati delle partite disputate e le formazioni delle squadre vincitrici. Espressioni tipiche del torneo come Triple Crown, Grand Slam, Whitewash e Calcutta Cup non saranno più enigmatiche. Ammireremo da vicino i primi eroi della competizione e le leggende del dopoguerra, fino ad arrivare ai gladiatori di oggi. Conosceremo l'egemonia gallese, la crescita e la fantasia del rugby transalpino, le fiammate irlandesi e l'entrata in scena dell'Italia di Troncon e Dominguez. Saremo lì, nel fango insieme a loro, a vivere centoquarant'anni di battaglie combattute ai massimi livelli dello sport più autentico del pianeta.‎

‎Rubin Pierangelo‎

‎Contro tutti e tutto. Il lungo viaggio dell'Argentina di Messi e Scaloni fino al tetto del mondo‎

‎br. 13 luglio 2014: l'Argentina perde amaramente la sua quinta finale mondiale, ma il peggio deve ancora arrivare. La morte di Julio Grondona, padre-padrone della federazione, getta tutto il movimento nel marasma: le nuove elezioni per l'Asociación del Fútbol Argentino vengono truccate, i dirigenti non riescono a trovare un accordo, la giustizia statale interviene ma genera la piccata risposta della FIFA, che non tollera ingerenze e minaccia proscrizioni. Lo scandalo FIFAgate si abbatte come un ciclone sul football albiceleste, che apprende di essere stato governato per anni da personalità che miravano solo al proprio interesse personale. Nel frattempo, la Nazionale diretta da Gerardo Martino inanella ben due finali perse in Copa América, Messi annuncia il proprio addio e la cura del CT Bauza non rigenera la Selección, che sotto l'esagitata e confusionaria conduzione di Sampaoli naufraga in Russia in un mare di polemiche. La nuova dirigenza federale decide di affidare la panchina della selezione al joven e inexperto Lionel Scaloni, accolto da uno scetticismo generale che si esprime in cori di derisione e ingiurie. E invece avviene il miracolo: in appena tre anni il nuovo tecnico riesce a ridare entusiasmo al gruppo dei suoi giocatori, conducendo l'Argentina alla conquista del massimo trofeo continentale, che mancava da quasi trent'anni. E di colpo una nazione riscopertasi vincente si accorge di essere pazza per quella che ora tutti chiamano "la Scaloneta". Da lì in avanti, la storia si fonde con le emozioni appena vissute seguendo i Mondiali in Qatar, dall'esordio-shock contro l'Arabia Saudita fino all'incredibile finale del 18 dicembre contro la Francia. L'immagine di Messi che si incorona re indiscusso del calcio alzando al cielo la Coppa del Mondo nell'Iconico di Lusail è il punto di arrivo di un percorso pieno di ostacoli e di difficoltà, che la Nazionale guidata dai due Lionel ha saputo affrontare e superare grazie al proprio indiscutibile valore tecnico, ma anche e soprattutto alla determinazione e alla capacità di essere squadra. Contro tutto e tutti.‎

‎Guzzo Vaccarino Elisa‎

‎Confini conflitti rotte. Geopolitica della danza‎

‎ill., br.‎

‎Farina Karmen‎

‎Pay me to do nothing. Guida per aspiranti non lavoratori‎

‎br. Una mattina d'estate, un ragazzo come tanti arriva a via del Corso (celebre strada dello shopping della Capitale, sempre piena di turisti e di clienti) con una sdraio, un cartello, una radio e un paio di occhiali da sole. Accende la radio e posiziona il cartello. Sistema la sdraio e si siede senza fare nul-la. Sul cartello è scritto: Pay me to do nothing, pagatemi per non fare nulla. Lui è Karmen Farina e in breve tempo, con la sua performance, diventa celebre e arriva sugli schermi di mezza televisione italiana (ospitato da programmi d'ogni tipo, come lui stesso racconta nel libro), su tutti i giornali e i siti possibili, e ovviamente sulla bocca di tutti. È un genio o un parassita? Un cialtrone o un abile performer? Intanto questo libro dimostra che Karmen è un ottimo scrittore e che la performance Pay me to do nothing non nasce affatto dal nulla ma è frutto di un percorso culturale, certo «dadaista», ma a suo modo estremamente consapevole, radicale e coerente.‎

‎Zeffirelli Franco‎

‎Autobiografia‎

‎br. «Solo quando ho deciso di accettare questo dato di fatto, e cioè che sono un narratore di aneddoti e non uno scrittore, ho potuto pensare a un'autobiografia. Ma come "raccontare" la mia vita?». Franco Zeffirelli è un nome che non ha bisogno di presentazioni: grande regista, una vita vissuta in nome della bellezza, un amore viscerale per cinema e teatro. Quasi un secolo è condensato in queste pagine, autobiografia alla quale il regista si dedica per evitare che siano altri a raccontare la sua storia, sfidando le proprie convinzioni e affrontando anche il rischio di non dire "tutta la verità su se stesso". Nato con il difficile marchio di "figlio di NN", partigiano, vede la morte da vicino e riesce a schivarla, incontra Luchino Visconti che dà il via libera all'esplosione del suo talento e il mondo dello spettacolo gli si spalanca. Teatro, cinema, opera lirica, Italia, Parigi, Londra, fino agli Stati Uniti: non c'è luogo dove il nome di Zeffirelli non riesca ad arrivare e dove non si imponga con la propria visione artistica. Come fosse un film, tra queste pagine il regista mette in scena la sua vita con massima franchezza e riesce a tenere il pubblico incollato ai fatti e immerso nelle atmosfere di un'epoca passata. Anche quando non sta dietro la macchina da presa o davanti a un palcoscenico, il nome di Franco Zeffirelli risuona imponente ed è così che i lettori potranno riviverlo, attraverso le sue stesse parole.‎

‎Lowings Ben‎

‎Eccezionale e controverso. David Lewis (The Dolphin)‎

‎ill., br. Il primo a fare il giro del mondo in catamarano, il primo a raggiungere a vela, in solitario, l'Antartide, il primo a produrre un'analisi accademica completa di come gli antichi navigatori arrivarono alle isole del Pacifico, la vita di David Lewis fu a dir poco eccezionale. Furono altri, tuttavia, a pagare il prezzo delle sue avventure, anzitutto i suoi figli, e le famiglie che creò e poi spezzò per inseguire un'insaziabile fame di adrenalina, una sfida dopo l'altra, per il semplice gusto di essere il primo a portarla a termine. È lecito domandarsi: "Ne valeva davvero la pena?". Questa accurata, coinvolgente biografia del controverso navigatore mette a confronto fonti letterarie, testimonianze di amici e familiari e articoli giornalistici con quanto Lewis stesso racconta nei suoi numerosi libri, un ostinato lavoro di scavo in grado di rivelare luci e ombre del protagonista in una rilettura oggettiva e coerente della sua vita. Ma la risposta alla domanda che guida questo libro arriva al momento del grandioso, insensato viaggio dell'Ice Bird in Antartide, da cui avrà origine il libro omonimo, il più famoso di Lewis. Ha abbandonato ancora una volta i suoi figli, drogato dalla solitudine dell'oceano. Tuttavia, scrivendo, si è guadagnato un posto tra gli uomini. Al diavolo le mani congelate!‎

‎Shipton Eric‎

‎Assalto al colle sud. Everest 1951‎

‎ill., br. Il resoconto della spedizione sull'Everest del 1951 che portò alla scoperta della via sud dal Nepal. Shipton, al comando della missione, racconta in modo appassionato il lungo viaggio e primi approcci sul versante meridionale al "tetto" del mondo, ancora inviolato dopo una dozzina di spedizioni fallite. Il grande alpinista britannico e i suoi uomini riuscirono a trovare un modo per entrare nel Cwm e stabilire la percorribilità di quella rotta verso il Colle Sud. Questa informazione fu la chiave del successo per la successiva spedizione britannica del 1953, che portò Edmund Hillary e Tensing Norgay sulla vetta della più alta montagna del mondo.‎

‎Sciallis Elvezio; Musolino L. (cur.); Poropat M. (cur.); Raffaelli G. (cur.)‎

‎Scritti. Vol. 3: Malpertius 2015-16‎

‎br. «In questo terzo volume della collana che raccoglie e ripropone gli scritti di Elvezio Sciallis si conclude la carrellata sull'ultima incarnazione di Malpertuis, il blog che più di tutti ha caratterizzato la presenza in rete dell'autore. «Rileggere questi scritti, e poi selezionarli ed editarli, è stato come compiere un viaggio in un pezzo della mia vita che non c'è più. Ma in realtà è una cazzata: non c'è più Elvezio, eppure di quegli anni e di quel pezzo di vita rimangono persone, esperienze, trasferte, amicizie, evoluzioni e connessioni che senza di lui, senza gli scritti che avete tra le mani, probabilmente non esisterebbero nemmeno. Con un po' di saccenza, posso affermare che questa cosa è valida per molti altri che l'hanno incontrato, nella vita reale o attraverso i suoi articoli. E rimangono un sacco di memorie. E me lo immagino, che sogghigna, dicendo che i ricordi non hanno poi granché valore, che alla fine nessuno verrà ricordato, che è più importante farsi una passeggiata nel parco con la persona che amiamo, fare del bene nel presente.» (Dalla postfazione di Luigi Musolino)‎

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