|
[Lapis]
Lapis. Percorsi della riflessione femminile
Edizione originale. Ottimo esemplare. Direttrice: Lea Melandri. «Dal 1988 al 1997 – dieci anni esatti – uscì in Italia una rivista trimestrale dal titolo Lapis. Percorsi della riflessione femminile (oggi disponibile in formato digitale sul sito). Era diretta da Lea Melandri e aveva una redazione formata da donne di diversa formazione culturale e politica e variegata esperienza di vita. Tra loro Giovanna Grignaffini, Laura Kreyder, Paola Melchiori, Rosella Prezzo, Paola Redaelli, io stessa. Il suo intento non era di entrare nell’agone ‘femminista’, propugnando una propria linea sulla falsariga di altre riviste o aggregazioni di donne che si erano date strutture imparentate con gerarchie chiesastiche o partitiche evidentemente intrinseche al nostro italico dna» (Maria Nadotti, recensione a «Rossana Rossanda. Questo corpo che mi abita», in «Doppiozero» 03 Febbraio 2018).
|
|
[Giornalone]
Il giornalone
Edizione originale. Leggere fioriture sporadiche ma bell’esemplare. Anno I, numero 1 di 4 complessivi. Illustrazioni anche di Tadini in questa testata.
|
|
[Quaderni piacentini]
Quaderni piacentini. Anno VII, n. 35
Edizione originale. Lieve ingiallitura della copertina, leggera macchia, strappetto senza perdite in corrispondenza del punto metallico, nel complesso un bell’esemplare. Bimestrale diretto da Piergiorgio Bellocchio, Grazia Cherchi e Goffredo Fofi, i «quaderni piacentini» furono una delle riviste politiche più importanti del secondo ’900 italiano.
|
|
[Che fare]
Che fare. Bollettino di critica e azione d’avanguardia
Edizione originale. Minimi segni del tempo, ma begli esemplari. € 25 A FASCICOLO. Numero 3, giugno 1968; numero 4 (internazionale), inverno 1968-69; numero 5, estate 1969. A cura di Francesco Leonetti e Roberto Di Marco, con la collaborazione di Arnaldo Pomodoro e Toni del Renzio.
|
|
[Inchiesta]
Inchiesta. Rivistra trimestrale
Edizione originale. Segni del tempo ma buoni esemplari. 15 € CADAUNO. Disponiamo dei nn. 1 (inverno 1971), 7 (estate 1972), 8 (autunno 1972), 10 (aprile-giugno 1973), 12 (ottobre-dicembre 1973), 16 (ottobre dicembre 1974).
|
|
[Avanguardia operaia]
Bollettino interno riservato ai militanti e ai candidati dell’Organizzazione Comunista Avanguardia Operaia
Edizione originale. Begli esemplari. Disponiamo dei fascicoli: nn. 3 (nov. 1975), 5 (gen. 1976), 15 (dic. 1976), 16 (s.d.). Esce come supplemento al «Quotidiano dei lavoratori». Il prezzo si intende a fascicolo.
|
|
[Dalle lotte il potere]
Dalle lotte il potere
Edizione originale. Piccoli strappetti marginali e una lieve mancanza, ma esemplare in condizioni più che buone. Dir. Mario Giovana, suppl. al n. 3 marzo 1970 de «Il Partito e le lotte».
|
|
[Nuova opposizione]
Nuova opposizione
Edizione originale. Bell’esemplare. Numero 0 in attesa di autorizzazione. Supplemento a «Unità proletaria» numero 2/79, direttore responsabile Daniele Protti. Bel foglio corredato da numerose illustrazioni, copertina a colori, articoli di S. Semenzato, I. Stagliani, F. Bottaccioli, L. Ferrajoli, F. Calamida, A. Picciolini, L. Berti, A. Mangano, P. Palazzi, G. Mattioli, M. Scalia, F. Bo, A. Poli, V. Moretti, C. Coradeschi, L. Bobbio, M. Pivetta.
|
|
[Bandiera rossa - inserto]
Bandiera rossa. Quotidiano comunista [inserto]
Edizione originale. Usuali ingialliture marginali, ma bell’esemplare. Inserto del giornale «Bandiera rossa» che costituisce una curiosa sperimentazione politico-editoriale: «sarebbe un grave errore politico sottovalutare la grafica del giornale e considerarla nient’altro che un fatto estetico. La grafica del giornale ne condiziona la leggibilità e quindi la capacità di comunicazione. E non è poco. Perciò quello che avete in mano è solo un’ipotesi di lavoro, anzi due ipotesi di lavoro. All’intenro di questo inserto troverete infatti un’alternativa alle pagine 4 e 5 che presenta in modo completamente diverso gli stessi articoli».
|
|
[Operai e teoria]
Operai e teoria. Giornale che lotta per l’indipendenza politica e teorica del proletariato
Edizione originale. Lievi ingialliture alle piegature ma bell’esemplare. Anno I foglio preparatorio n. 1. Direttore responsabile Marcello Baraghini. Supplemento a «Stampa alternativa».
|
|
Federazione lavoratori metalmeccanici
Federazione lavoratori metalmeccanici - Milano [foglio di sciopero]
Edizione originale. Lievi ingialliture, qualche segno di penna all’ultima pagina, ma bell’esemplare. Dossier redatto in occasione delle mobilitazioni nelle aziende metalmeccaniche milanesi: «Aziende metalmeccaniche a Partecipazione Statale di Milano e provincia. Mercoledì 22 settembre sciopero di 2 ore con assemblea».
|
|
[Noi e i compagni cinesi]
Noi e i compagni cinesi. Testi e commenti sulle divergenze con il P.C.C.. Supplemento de L’Unità
Edizione originale. Qualche segno di penna all’ultima pagina, ma bell’esemplare. Supplemento al n. 231 del 29 settembre 1963; edito con la collaborazione della sezione stampa e propaganda del Pci. Curato da G. Boffa, A. Curzi, G. Giadresco, E. Polito, E. Roggi, E. Simeone.
|
|
[Voz Proletaria]
Voz Proletaria. Organo del Partido Obrero (Trotskista)
Edizione originale. Esemplari in buono stato. Disponiamo dei fascicoli a. XV n. 264 e n. 265, 24 e 28 aprile 1962, il primo «por un 1° de mayo de lucha anticapitalista y antimperialista», il secondo con il «Manifiesto del 1° de mayo de la Conferencia extraordinaria de la cuarta internacional». Il prezzo si intende a fascicolo.
|
|
[Eco del centro]
L’Eco del centro
Edizione originale. Esemplare in buono stato. Disponiamo del fascicolo a. VII n. 1, febbraio 1963. Direttore resp. Alberto Minucci, articoli di S. Vertone, Sputnik, L. Rossi, G. Pensati, E. Sulotto, G. Arian Levi, Sirio, Lucullo. Giornale prevalentemente locale a carattere ‘moderato’ (= parlamentare) di sinistra.
|
|
[Potere operaio] Nuclei socialisti della Fiat
Potere operaio
Edizione originale. Solo qualche fioritura molto leggera, esemplare in ottimo stato. Numero unico in attesa di autorizzazione, resp. Egi Volterrani, a cura dei Nuclei Socialisti della Fiat, pubblicato in occasione della positiva soluzione delle agitazioni per il rinnovo del contratto nazionale dei metallurgici. Ospita scritti di Muraro, A. Bianchi, F. Rizzo, M. Dimanico.
|
|
Internazionale
L’Internazionale. Quindicinale Anarchico
Edizione originale. Un alone molto leggero e qualche lieve fioritura, ma nel complesso un bell’esemplare. Disponiamo dell’anno III n. 22, 15 nov. 1968, Articoli di O. Cini, R. Vanni, Libero Vendicatore, A. Turcato, L. Caporaletti, S. Veroli, A. Bagnato, M. Damiani, I. Guerrini, L’Orso. Il presente foglio continua l’esperienza dell’omonimo giornale pubblicato a torino da E. Malatesta. Direttore responsabile L. Farinelli.
|
|
[Bandiera Rossa] Gruppi comunisti rivoluzionari
Bandiera Rossa. Organo dei gruppi comunisti rivoluzionari sezione italiana della IV Internazionale.
Edizione originale. Ottimo esemplare. Disponiamo dell’Anno XIX n. 15, 1-15 nov. 1968 Primo anno di pubblicazione 1958, mensile, poi quindicinale, poi settimanale. Direttore responsabile L. Villone, poi E. Pellegrini.
|
|
[EDAL: Egyptian & Egyptological Documents Archives Libraries; Patrizia Piacentini (direttore)]
EDAL: Egyptian & Egyptological Documents Archives Libraries - N. 2
Edizione originale. Nuovo. Indice * Editorial. The activities of the Egyptological Archives and Library of the Università degli Studi di Milano (2010-2011) — Patrizia Piacentini * «Littérature», «littéraire» et supports d’écriture. Contribution à une théorie de la littérature dans l’Égypte pharaonique — Pascal Vernus * The Anglo-Saxon-Branch of Berlin School. The war-correspondence (1914-1916) of J.H. Breasted (1865-1935) and J.P.A. Erman (1854-1937) — Thomas L. Gertzen * Gardiner and graffiti — Hana Navrátilová * Who was Who in Egyptology Morris — L. Bierbrier Il dottor Granville e la sua mummia — Paola Cosmacini * The Egyptological Archives and Library of the Università degli Studi di Milano. Bibliography ( II ) — Christian Orsenigo * List of Authors * Plates
|
|
[EDAL: Egyptian & Egyptological Documents Archives Libraries; Patrizia Piacentini (direttore)]
EDAL: Egyptian & Egyptological Documents Archives Libraries - N. 3
Edizione originale. Nuovo. Indice * Editorial. The activities of the Egyptological Archives and Library of the Università degli Studi di Milano (2012) — Patrizia Piacentini * The Egyptological Archives and Library of the Università degli Studi di Milano. Bibliography (III) — Christian Orsenigo * Archives et diplomatique à la XXIe dynastie. À propos d’un papyrus «d’el-Hibeh» — Dominique Lefèvre * Sulla problematica attribuzione di alcuni oggetti al corredo funerario della tomba di Thutmosi III nella Valle dei Re (KV 34) — Christian Orsenigo * I «taccuini egizi» inediti dell’ingegnere Cesare Bertea (1866-1941) — Silvia Einaudi * Sulle tracce di Virginio Rosa: un pinerolese in Egitto al seguito di Schiaparelli — Beppe Moiso * The Imam and the Museum: An Islamic Provenance for Ancient Egypt at the University of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology — Wendy Doyon * Ludwig Borchardts Fälschungen-Recherche von 1930 aus den Quellen neu erzählt — Rolf Krauss * I Faraoni a Milano. Il gusto neo-egizio nella scena d’architettura alla Scala d’inizio Ottocento — Pierluigi Panza * List of Authors * Plates
|
|
[EDAL: Egyptian & Egyptological Documents Archives Libraries; Patrizia Piacentini (direttore)]
EDAL: Egyptian & Egyptological Documents Archives Libraries - N. 5
Edizione originale. Nuovo. Indice * Editorial — Patrizia Piacentini * Les papyrus magiques du Ramesseum: aperçu de la recherche et choix de résultats — Pierre Meyrat * The prisoner statue «fragments» in Milano — Tara Prakash * La longue histoire documentaire d’un colosse de Ramsès II à Karnak — Alain Arnaudiès * Carlo Ignazio Busca Arconati Visconti (1791-1850): from his travels in Egypt to the Castellazzo Collection — Patrizia Piacentini * Unpublished documents ad memoriam of the scientific exploration of ancient and modern habitats in the Valley of the Nile: W. Friedrich Hemprich and B. Drovetti, E. Schiaparelli and A. Schweinfurth — Laura Donatelli Dotta & Elvira D’Amicone * Amedeo Peyron and the Coptic papyrus codices from This — Paola Buzi * Ancora su Amalia Nizzoli e le sue Memorie sull’Egitto — Sergio Pernigotti * Quello che dobbiamo a Medea Norsa — Carlo Pernigotti * L’Accademia di Belle Arti d’Egitto a Roma: fra tradizione e innovazione — Gihane Zaki * Il pane e la vita — Gihane Zaki * De la Grèce à l’Égypte Ptolémaïque et Romaine: exemples d’expérimentation alimentaire dans une société multiculturelle — Silvia Bussi * List of Authors * Plates
|
|
Aa. vv. (Angelo Jacomuzzi, Angelo Fiocchi, Ferruccio Masini, Giorgio Luzzi, Mariella Bettarini, Cesare Ruffato, Giovanni Ramella Bagneri, Sandro Gastaldi, Luciano Troisio, Folco Portinari, Dino Molinari, Camillo Pennati, Giorgio Luzzi, Daniele A. Martino,
Poeti italiani degli anni ’80. [Prima serie.] A cura di Marco Noce
Edizione originale nell’emissione in astuccio. Minimi segni d’usura agli angoli dell’astuccio; per il resto eccellente esemplare. Raro e misconosciuto astuccio editoriale a raccogliere i tredici dei diciannove volumetti che costituiscono la prima serie della collana/editrice di poesia «L’Arzanà», curata da Roberto Rossi Precerutti e interrotta al 1985 per ragioni economiche. L’operazione editoriale di ri-emissione dei volumi ancora disponibili raccolti nell’astuccio si deve alle cure di Marco Noce, che nel 1986 riaprirà «L’Arzanà» nella forma di associazione culturale, continuandone il progetto di pubblicazioni di poesia contemporanea. -- Tredici brossure su carta di diversi colori, illustrate dal logo della collezione disegnato da Egle Scroppo, pubblicano le seguenti raccolte in prima edizione: -- Angelo Jacomuzzi, La Grotta di Elia, 1980 (n. 1) -- Angelo Fiocchi, Idilia, 1981 (n. 6) -- Ferruccio Masini, La Decima onda, 1981 (n. 7) -- Giorgio Luzzi, Luce e altri tatti, 1981 (n. 8) -- Mariella Bettarini, il viaggio/il corpo, 1982 (n. 9) -- Cesare Ruffato, Proposizione ellittica, 1982 (n. 10) -- Giovanni Ramella Bagneri, Carnevale, 1983 (n. 11) -- Sandro Gastaldi, In dipendenza dal male, 1982 (n. 12) -- Luciano Troisio, Persistenza del cavallino, 1983 (n. 13) -- Folco Portinari, Do it yourself, 1984 (n. 14) -- Dino Molinari, Se non l’immagine, 1984 (n. 16) -- Camillo Pennati, L’iridato paesaggio, 1985 (n. 17) -- Giorgio Luzzi, Daniele A. Martino, Marco Noce, Ludovico Ribalta, Faus semblanz, 1985 (n. 19).
|
|
[EDAL: Egyptian & Egyptological Documents Archives Libraries; Patrizia Piacentini (direttore)]
EDAL: Egyptian & Egyptological Documents Archives Libraries - N. 6
Edizione originale. Nuovo. Indice -- VOL. 1 Preface. Old Kingdom Art and Archaeology in Milano —Patrizia Piacentini * Sergio Donadoni and Egypt’s Most Ancient History —Sergio Pernigotti * Politics of Religious Symbols: Maat as a Concept of Rule, Justice and Kingship —Miroslav Bárta, Veronika Dulíková * Representations of Human and Animal Emotions in the Old Kingdom —Nathalie Beaux * «Bat» and the «Fortress of Khufu» in the Wadi el-Jarf Logbooks —Pierre Tallet * Non-Normative Burials of the Old Kingdom —Antje Kohse * Mastabas g 7050 attributed to Nefret-kau, Nefermaat (g 7060), and Snefru-khaf (g 7070) in the Eastern Cemetery (g 7000) at Giza: a 4th Dynasty Family —Laurel Flentye * Construction Methods for the Top of the Great Pyramid at Giza —Yukinori Kawae, Yoshihiro Yasumuro, Ichiroh Kanaya, Fumito Chiba— * Some Observations on Old Kingdom Burials at the Eastern Edge of Giza Excavated in 2007-2014 —Maksim A. Lebedev — * A New Fragment of an Autobiographical Inscription from Giza —Olena Romanova — * Reassembling the Cabin of Khufu’s Second Boat, 2013–2016: a Preliminary Analysis of the Wooden Components and Carpenters’ Marks —Ayano Yamada, Eissa Zidan, Mamdouh Taha, Sakuji Yoshimura * Nakhtsare’s Cemetery in Abusir Centre —Jaromír Krejčí — * Mapping Sun Cult and Architecture in 5th Dynasty Egypt. Towards an Historical Geographical Information System (HGIS) —Massimiliano Nuzzolo * Naoi with High-Relief Figures as Part of the Tomb Design in Abusir South —Gabriele Pieke, Hana Vymazalová * The Orientation of the Hieroglyphic Texts on the Lintel of Intef’s Tomb Façade at the Necropolis of Tabbet el-Guesh (6th Dynasty) — Vassil Dobrev * False Doors from Pepy i’s Necropolis —Rémi Legros * Djedkare’s Pyramid in 3d: New Documentation Methods for the King’s Burial Apartments —Mohamed Megahed, Vladimír Brůna * SIGSaqqâra: Presentation and Applications of the Project —Eloïse Noc * Reconstruction of the Project Intent of Snefru’s Bent Pyramid —Riccardo Manzini * Zawiyet Sultan in the Old Kingdom — Review and Update —Richard Bussmann * Two Sister-Sites during the Old Kingdom: the Recent Results from the Settlement Excavations at Tell Edfu and Dendara —Gregory Marouard, Nadine Moeller * An Intact Late 6th Dynasty Tomb from Qubbet el-Hawa —Martina Bardonova, Eva Montes-Moya, Alejandro Jiménez-Serrano * Invisible History: Hidden Markov Model of Old Kingdom Administration Development and its Trends —Veronika Dulíková, Radek Mařík, Miroslav Bárta, Matej Cibuľa * Some Notes on Harkhuf’s Career —Alejandro Jiménez-Serrano * The Royal Governors of El-Qusiya in the Old and Middle Kingdoms —Naguib Kanawati * Social Differentiation and Degree of Integration in Court Society: towards a Sociology of the Provincial Élites in the Old Kingdom —Émilie Martinet * Multiple Marriages and Polygamy in the Old Kingdom —Kim McCorquodale * Re-examination of Jww/Hr-jb Coffin, the Egyptian Museum cgc 28003: Case Study —Zeinab Hashesh * Manipulating Image, Processing Script: Construction and Deconstruction of the Human Figure in the Pyramid Texts —Francesca Iannarilli * Lexicographic and Iconographic Study of «hesayt», an Aromatic Product from Africa. —Ilaria Incordino * How to Give Something as a Present to the Tomb Owner in Old Kingdom Daily-Life Scenes —Aurore Motte * Animal Categorisation During the Old Kingdom: Lexicography, Hieroglyphs and Iconography —Simon Thuault * The King of the Cannibal Hymn as the New Creator —Dana Bělohoubková, Jiří Janák, Marie Peterková Hlouchová * The «Scene of the Pelicans» in the Room of the Seasons: an Early Attestation of Animal Worship (?) —Angelo Colonna * The Outside World in the Pyramid Texts. An Overview of the Foreign Toponyms —Elena Panaite * Daybreak, Dawn and Recurrent Revivification in the Pyramid Texts —Joanna Popielska-Grzybowska * The Two Kites and the Osirian Revolution —Racheli Shalomi-Hen * Old Kingdom Tomb Decoration Changes as an Indicator of a Changing Riverine Ecology? —John Burn * Egypt and Brancusi. An Intuition of Jacob Epstein’s —Alessio Delli Castelli * Cattle Feet in Funerary Rituals: a Diachronic View Combining Archaeology and Iconography —Marleen De Meyer, José Manuel Serrano * The Significance of the Calf’s Head in the Old Kingdom Offering Scenes —Emad Ahmed Elsayyad * «Unusual Herders»: Iconographic Development, Diffusion and Meanings of Dwarves, Boys and Lame and Emaciated People as Drovers from the Old Kingdom to the Early Middle Kingdom —Andrés Diego Espinel * The Semiotics of Representations: Between the Signs of Royal Communications in the Pharaonic Tradition of the Old Kingdom —Massimiliano Franci * Old Kingdom Influence in the Southern Room of Amun in the Temple of Hatshepsut at Deir el-Bahari —Katarzyna Kapiec * Auguste Rodin and the Old Kingdom: the Catalogue of the Egyptian Collection —Nathalie Kayser-Lienhard * Depictions of Defeated Foreigners in the Late Old Kingdom Pyramid Complex: A Mythological Interpretation —Tara Prakash ---- VOL. 2 Appendices * Abbreviations * Bibliography * Index * List of Authors * Plates 2 voll.
|
|
[Giornale per i Bambini]
Giornale per i Bambini vol. VII - 1887 [annata completa]
Edizione originale. Esemplare in bella legatura realizzata ad hoc, probabilmente editoriale; completo in tutti i suoi fascicoli, in più che buone condizioni; il fasc. 33 (18 agosto) è rovinato: presenta mancanze anticamente integrate con carta da restauro alla c. 513-4 (prima pagina) e alla c. 527-8. Annata VII della celebre rivista illustrata per bambini.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno VIII, fascicolo 1
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno VIII, fascicolo 2
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno VIII, fascicolo 4
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno IX, fascicolo 1
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno IX, fascicolo 2
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno IX, fascicolo 4
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno IX, fascicolo 5
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno IX, fascicolo 6
Edizione originale. Minime gore alla copertina, ma ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno X, fascicolo 1
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno X, fascicolo 2
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno X, fascicolo 3
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno X, fascicolo 4
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno X, fascicolo 5
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
Croce, Benedetto (direttore)
LA CRITICA. Rivista di letteratura, storia e filosofia diretta da B. Croce. Anno X, fascicolo 6
Edizione originale. Ottimo esemplare. Indici e contenuti de «La Critica» sono visionabili sul sito web «Le Riviste di Benedetto Croce on line», gestito dall’Università di Roma in collaborazione con Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e Istituto Italiano per gli Studi Storici.
|
|
[Paladini, Terra, Barbaro et alii]
La Ruota dentata. Movimento immaginista. Anno I - N. 1 [TUTTO IL PUBBLICATO]
Edizione originale. Parziale perdita di qualche lettera appena sotto l’intestazione, in prima pagina, causa rimozione dell’etichetta d’invio; per il resto, uno straordinario esemplare intatto e senza alcuna sofisticazione; rarissimo in queste condizioni. Rarissimo numero primo e unico pubblicato: sole tre copie nel censimento ICCU (Centrale Firenze, BSMC Roma e APICE Milano), cui OCLC aggiunte l’esemplare del MART Rovereto. -- Espressione dell’immaginismo di qualità e intensità inversamente proporzionali all’effimera durata (praticamente il solo anno 1927), l’«immaginismo» italiano — che nulla ha a che vedere con l’imagism poundiano o con l’omonimo -ismo russo — «assumeva in realtà una poetica dell’immaginazione che sembrava ricorrere fino alla messa in scena del subconscio. […] L’immaginismo italiano era di fatto molto più vicino al surrealismo. […] Ed è certamente dal cinema che l’immaginismo italiano traeva la sua linfa più segreta» (Lista, p. 7-s). Animatori principali del movimento furono l’artista Vinicio Paladini e lo scrittore Dino Terra. Paladini veniva da quel crogiolo di avanguardisti e irregolari del principio degli anni ’20 che solo verso la metà del decennio e oltre chiariranno la direzione presa dalla propria parabola artistica; dopo un breve periodo di fiancheggiamento futurista, grazie alle intercessioni di Prampolini (si veda la vicenda legata al manifesto sull’Arte meccanica), Paladini si posizionava a distanza di sicurezza con l’intervento del 1927 «Arte d’avanguardia e futurismo», pubblicato prima sulla «Bilancia» poi in plaquette. Ed è proprio il gruppo gravitante attorno alla rivista romana (mensile ma aperiodico diretto da Umberto Barbaro) che riempirà le fila dell’immaginismo — per scioglierle subito e riformarle altrove. -- Il nome della rivista che fa da altoparlante del movimento, così come il marchio che la illustra (due ingranaggi che s’arrotano), reca precisa memoria dell’origine comunista di Paladini. L’apertura del fascicolo che lancia il movimento immaginista è affidata per intero all’artista russo-romano, che compone una pagina dominata da un incredibile ‘fotomontage’ in bianco e nero, dove sono tutte le suggestioni e i temi cari (un vero e proprio manifesto ‘visivo’ che sarebbe da analizzare con la lente d’ingrandimento); la composizione è incorniciata da un testo composto a slogan, non-sense, testi in all-caps, simboli matematici e maniculae, d’impronta chiaramente dadaista. In seconda pagina comincia il lungo manifesto «Una nuova estetica per un’arte nuova», firmato da Umberto Barbaro, che condivideva con Paladini la fede politica di estrema sinistra: un testo illuminante per capire la posizione del gruppo rispetto alla questione generale del modernismo e dell’avanguardia ma, nello specifico, rispetto al futurismo, da cui in Italia non si può prescindere. In terza pagina una recensione ‘onirica’ dei due libri di Dino Terra, già pubblicati sotto le insegne della «Ruota editrice»: Riflessi (che si fregerà di uno strillo di Marinetti in fascetta) e L’amico dell’angelo, un dramma. Le altre presenze servono a fornire un’indicazione di provenienza e appartenenza (come le poesie di Majakovskij ed Elena Ferrari) oppure sono del tutto episodiche, personaggi minimi raggranellati sul fondo del vivace ambiente romano che sboccerà appieno solo negli anni ’30. Lista, Dal futurismo all’immaginismo, passim; The Oxford Critical and Cultural History of Modernist Magazines, III, p. 580; Salaris, Riviste futuriste, p. 1106-ss; Casetti, Movimento immaginista, p. 65
|
|
Dormal, Carlo Maria
Canta giovinezza. Arciquaderno goliardico pro E.O.A. [in copertina aggiunto: ... del G.U.F. di Padova a beneficio dell’Ente opere assistenziali. Numero unico]
Edizione originale. Eccellente esemplare (appena un lieve accenno di scuritura ai bordi della copertina). Molto raro in queste condizioni. Raro numero unico interamente curato dal leader dei futuristi padovani Dormal, uno dei più dotati artisti grafici del secondo futurismo. Dal raffinatissimo layout alle numerose tavole interne (diverse realizzate in fotomontaggio), tra Munari e Depero (ma anche il piacentino Bot, nelle pagine con le caricature ‘sintetiche’), tutto concorre a fare di questo libro un piccolo capolavoro del genere. L’apertura è dedicata ai fasti patavini del 1848, naturalmente riletti in chiave ‘fascisti ante-litteram’, per proseguire con i profili di Alfredo Oriani, Ippolito Nievo, una sezione poetica con ‘Libia’ di M. Nicheforos, ‘Sant’Elia’ parolibera di Nino Burrasca, ‘Vorrei’ di Farfa, ‘Il’ e ‘Un terremoto’ di Gerbino, una splendida parolibera grafica a colori firmata «s.e.S.f.O.t.S. Marinetti p.c.c. Josè Schivo», il ‘racconto rotante’ ‘Un uomo impressionabile’ di Gigi Trevisanato (impaginato in quattro blocchi voltati rispettivamente a 0°, 90°, 180°, 360°), pagine di goliardia studentesca intercalate alle notevoli caricature di Agordo Ancona, Licinio Bonàt, Caldarella, Gian Paolo Garcèa, Renato Mazza, Luigi Zecchin. Salaris, Riviste, pp. 810-13; Bohn, The other Futurism, pp. 87-94
|
|
[Of Limits]
Of Limits 4
In ottime condizioni. Ciclostilato di 15 fogli, pinzati, in 4° (cm 33x22) autocopertinato ( copertina in carta colorata), illustrato di disegni e vignette satiriche. Informazioni, appelli di collaborazione da altri gruppi sparsi in tutta la nazione, recensioni di concerti. Stampato probabilmente a Civitanova Marche.
|
|
[Spazio; Luigi Moretti, Agnoldomenico Pica et alii]
Spazio. Rassegna delle arti e dell’architettura diretta dall’architetto Luigi Moretti
Collezione completa. Qualche segno d’uso perimetrale e ingiallimento alle copertine; nel complesso più che buoni esemplari. «Spazio» è il capolavoro cartaceo dell’architetto Luigi Moretti (1907-1973), originale interprete del movimento moderno e affermato progettista, dal suo ruolo direttivo in seno all’Opera nazionale Balilla fino al Watergate di Washington nei primi anni ’60. Accuratamente preparata assieme ad Agnoldomenico Pica a partire dall’estate del 1949, sia sotto il profilo organizzativo che dal punto di vista grafico, «Spazio» esordisce nel luglio 1950 configurandosi come progetto grandioso, capace di coniugare qualità tipografica e di contributori, investimenti (redazioni a Milano, Roma, e in seguito Firenze e Parigi), proiezione internazionale (abstract in inglese, francese e castigliano): «La rivista propone, azzardando un’originalità solo in parte mitigata dal ricorso o dall’assonanza con altre testate coeve — e bisogna fare almeno i nomi di “Architecture d’aujourd’hui” o “Art d’aujourd’hui”, l’ameri-cana “Arts and Architecture” o l’italiana “Stile”, — un progetto editoriale complesso, fondato su un’ampia disamina culturale» per un’«impresa editoriale unica nel suo genere» (Tedeschi). -- La struttura interna dei quaderni rispetta un andamento costante, che muove da ricerche o rievocazioni storiche (da Caravaggio all’arte contemporanea passando dal futurismo) per procedere con focus su architettura costruttiva, d’interni e d’arredamento, chiudendo con una robusta e scelta sezione di taglio cronachistico. Numerosi e di assoluto rilievo sono gli scritti del direttore (magnifici i suoi approfondimenti sui valori funzionali dei dettagli decorativi), superato in quantità dal caporedattore Pica — il quale «risulta autore, tra articoli, notizie e piccoli trafiletti, di circa 120 scritti in sette numeri, firmati anche con pseudonimi quali Nautifile, Giovanni Tancredi, Sisto Villa, Angelo dell’Aquila, Callimaco, Ugo Diamare, nonché con sigle “a.p.”, “A.P.” e “A”.» (ivi) — e affiancato da ricorrenti collaboratori: Umberto Bernasconi, Angelo Canevari, Gino Severini, Sisto Villa, Ugo Diamare. Tra gli artisti e architetti valorizzati spiccano i nomi di Carlo Mollino, Giuseppe Capogrossi, Alberto Burri, Renzo Zanella, Antonio Gaudi, Adalberto Libera, Ugo Carrà, Vico Magistretti, Carlo De Carli, Ettore Sottsass (descritto da Alfonso Gatto!), Atanasio Soldati, Gianni Monnet, Vittoriano Viganò, Franco Albini, Carlo Pagani, Luciano Baldessari. Menzione a sé merita il numero 4 (gennaio-febbraio 1951) con il focus sull’arte astratta nel mondo (scritti di G.C. Argan, M. Seuphor, L. DEgrand, L. Döry, M. Gendel) e quindi in Italia (Severini, Bernasconi, Canevari, Dorazio, Guerrini e Perilli), sotto il titolo complessivo di «Punto sull’arte non obiettiva». -- L’impaginazione è magistrale, governata con sapiente acribia, gusto e originalità dal direttore stesso: «Il tutto va sciorinandosi con eleganza, anche attraverso una scelta tipografica di grande respiro sin dal formato […] ribadita anche da un sofisticato mélange di testi e di immagini. Immagini dovute non di rado a puntuali campagne fotografiche pubblicate talvolta a tutta pagina, ovvero montate come un testo nel testo costruito per estrapolazioni o tagli assimilabili a sequenze cinematografiche» (Tedeschi). Un lavoro capace di sintetizzare esperienze opposte come la monumentalità di «Civiltà», la lussuosa rivista dell’E 42, e l’inventiva ultramoderna di «Campo grafico», la rivista dei grafici d’avanguardia anni ’30, anche tramite virtuosismi tipografici quali inserti, tavole ripiegate, utilizzo di carte diverse, sapiente alternanza di bianco/nero, mono e bi-cromie, quadricromie, che la rendono da sfogliare un piacere per gli occhi. Le copertine sono altrettanto scelte, disegnate da Angelo Canevari (nn. 1-3) tramite sovrimpressione di grafica su sfondo fotografico ‘astrattizzato’; con motivi d’arte concreta da Alberto Magnelli (n. 4), lo stesso Moretti (n. 5) e Severini (n. 6); con una raffinata invenzione di pura ‘grafica tipografica’ da Charles Conrad (n. 7). -- La periodicità è inizialmente dichiarata mensile, poi abbandonata: vengono pubblicati tre numeri nel 1950, due nel ’51, uno nel ’52 e uno nel ’53; un rallentamento nelle uscite che denuncia tutte le difficoltà incontrate dall’ambizioso progetto, portato avanti per il gusto di terminare un programma pareggiando i costi di produzione. -- A partire dal numero 4 «Spazio» dialoga sempre più frequentemente con l’arte contemporanea e — via Severini — con Parigi nello specifico: prima Gualtieri di San Lazzaro, finalmente Michel Tapié, l’incontro con il quale costituisce l’inizio di un sodalizio che porterà Moretti ad aprire la galleria Spazio nel giugno-luglio 1954 con la mostra «Caratteri della pittura d’oggi», esponendo tra gli altri Alechinsky, Burri, Capogrossi, Dova, Falkenstein, Francis, Francken, Jorn, Ossorio, Pollock, Serpan, Tobey, Wols. L’attività della galleria si pone quale coda terminale della rivista: «La sede era in via Cadore 23, la stessa della redazione di “Spazio”. […] Tapié inizia a coordinare un’azione comune nel circuito delle gallerie Rive Droite di Parigi, Spazio di Roma e Martha Jackson di New York. La galleria chiuderà alla fine del 1955, dopo aver organizzato la mostra monografica di Serpan, nel settembre 1955, e la mostra collettiva Individualità d’oggi, nell’aprile maggio-giugno 1955, mostra già allestita a cura di Tapié alla galerie Rive Droite (Individualités aujourd’hui, marzo-aprile 1955)» (Tedeschi). Tedeschi, Algoritmie spaziali: gli artisti, la rivista Spazio e Luigi Moretti (Luigi Moretti, Milano 2010: 137-177); Rostagni, Luigi Moretti (Milano 2008), pp. 74-83 7 volumi
|
|
[Manzoni] Azimuth (direttori Piero Manzoni ed Enrico Castellani)
Azimuth. A cura di Enrico Castellani – Piero Manzoni [insieme a:] Azimuth 2 dedicato a «La nuova concezione artistica». A cura di Enrico Castellani – Piero Manzoni
Collezione completa. Insieme in complessive ottime condizioni di conservazione, esemplari puliti e sostanzialmente intatti sia all’interno che alle copertine. Condition report: -- «Azimuth»: mimini segni d’usura perimetrali, con un leggerissimo accenno di piega verticale al piatto anteriore, visibile solo verso e che non intacca la grafica; uno dei bifoli centrali leggermente allentato; nel complesso in ottime condizioni. -- «Azimuth 2» con lieve brunitura marginale e ingiallitura verso della copertina; interni leggermente bruniti, come normale; complessivamente in ottime condizioni. In una lettera all’amico Valentino Dori (alias Giorgio Carmenati Francia), databile ai primi del 1959, Piero Manzoni annuncia la separazione dal Movimento nucleare: «Oggi ahimè il movimento si è scisso in due: io ora sono con Castellani e Bonalumi e perseguiamo quella linea che tu mi hai visto iniziare: usciremo prestissimo con una rivista nostra, di parte, che si chiamerà Pragma, e abbiamo al solito un programma quanto mai vivace» (Battino & Palazzoli, n. 79). La rivista a cui si fa riferimento finirà per chiamarsi in altro modo, ma è qui l’origine del progetto Azimut/Azimuth (senza “h” la galleria, con “h” la rivista). Nel febbraio del 1959 il trio suddetto espone alla Galleria del Prisma di Milano, una mostra poi portata alla Galleria Appia antica di Roma, in aprile, con presentazione di Leo Paolazzi (sarà Antonio Porta), e a settembre a Losanna, Galerie Kasper. Nello stesso aprile Manzoni apre una personale all’Aja (Relief schilderijen) e scrive ancora a Dori: «Sto preparando in questi giorni una nuova rivista d’arte, molto battagliera […] sembra che venga molto bene. […] Il nostro gruppo aumenta e la rivista servirà proprio a definirlo» (ivi, n. 103). In luglio è la volta dell’esordio del gruppo Zero al Rotterdam Kunstkring, istituzione fondata nel 1893 e da sempre attenta all’arte contemporanea (ospitò un’importante mostra futurista nel maggio del 1913 e già una personale di Manzoni nel settembre 1958): espone il gruppo Zero di Rotterdam più Manzoni. La stessa mostra approda alla fine di ottobre alla galleria Appia antica di Roma: il design dei cataloghi e del materiale promozionale relativo a questi due eventi mostra chiaramente l’origine grafica della copertina di Azimuth. -- «In the autumn of this year, Manzoni’s idea of opening and running a gallery materialises when he and Castellani rent and fit out a basement connected with a furniture shop in via Dei Bossi on the corner with via Clerici in Milan, which is later to become Galleria Azimut. […] In the same period, around October, while the first issue of the review “Azimuth” is going to press, Bonalumi, who has worked on it for a long time now, withdraws because of differences of opinion and disagreements about theoretical and ideological considerations. The first issue is edited by Castellani and Manzoni with the assistance of Marco Santini as editorial secretary and the graphic designer Cecco Re, who designed the cover and also suggested the title. The address of the review is via Cernaia 4 in Milan, Manzoni’s home address. “Azimuth” is printed in the workshop of Antonio Maschera, who previously printed “Direzioni N. 3” and — under the same imprint of the “E.P.I. editoriale periodici italiani” — the first issues of “Il Gesto”, the review of the Nuclear Group» (Battino & Palazzoli). -- Il primo numero di «Azimuth», chiamato semplice «Azimuth», contiene interventi militanti (Dorfles e Laszlo, ad aprire e chiudere il fascicolo), prose e poesie (Pagliarani, Agnetti, Paolazzi/Porta, Tullier, Balestrini, Picabia, Beckett), articoli di critica (Ballo, Alfieri, Y. Tono, Galvano); sei tavole a piena pagina (un «Meta-matic» di Tinguely, in foglio sciolto; un monocromo blu di Klein; un Dorfles; una scultura di Gio Pomodoro fotografata su fondo nero; una tavola di accertamento alfabetica di Manzoni; un Estienne in blu) e svariate opere riprodotte a tracciare i vasti confini della contemporaneità artistica eletta dalla rivista (Johns, Fontana, Rauschenberg, Megert, Angeli, Schwitters, Castellani, Rotella, A. Pomodoro, Bonalumi, Holweck, Mack, Fisicher, Kemeny, Piene, Wagemaker, Romyn, Manzoni, Schoonoven, Dahamen, Sanders, Bohemen, Schumaker, Tajiri, Pieters, Rossello, Dorazio, Dangelo, Marotta, Lora, Pena). Nelle pagine pubblicitarie finali, la costellazione di gallerie e riviste d’arte entro cui opera «Azimut/h» («Appia antica» di Villa, «Notizie» di Pistoi/Crispolti, «Direzioni» di Fabrizio Mondadori, «Le Arti» di Marussi/Vella e «Panderma» di Laszlo). -- Verso la fine dell’anno, Manzoni sta già lavorando ad «Azimuth 2», come apprendiamo da una lettera inviata a Heinz Mack del gruppo Zero di Dusseldorf: «Cher Mack, Piene t’a parlé de l’exposition qu’on va faire a Milan et du numéro de Azimuth, qu’on ira publier a l’occasion. […] Demain on ouvrira la Galerie Azimut: elle est à ta disposition, si tu veux l’y faire une exposition ou des manifestations» (Battino & Palazzoli n. 144). La mostra d’apertura della galleria Azimut è quella delle «12 linee» di Piero Manzoni, introdotte in catalogo da un testo di Vincenzo Agnetti, uno dei più stretti collaboratori di Manzoni e Castellani sul versante critico e letterario. «Galleria Azimut soon becomes a hotbed of encounter and debate in the artistic panorama of Milan thanks mainly to the contacts Piero Manzoni keeps up […]. A tireless organizer and promoter, he makes great efforts to discover, compare and publicise artists who are practically unknown in Italy and abroad at this time, himself included» (ivi, p. 59). Nel gennaio 1960 è la volta della fondamentale collettiva «La nuova concezione artistica», a cui è interamente consacrato il secondo e ultimo fascicolo della rivista. «Azimuth 2» è costruito attorno a un programma ben definito, proposto in italiano, inglese, francese e tedesco, ed esplicitato nel lungo testo critico di Castellani, «Continuità e nuovo», seguito dai più brevi «Una nuova concezione di pittura» di Uno Kultermann, «Libera dimensione» di Manzoni e «L’oscurità e la luce» di Piene, impaginati di nuovo da Cecco Re attorno a scelte riproduzioni delle opere esposte — in una raffinata progressione che dimostra visivamente il fil rouge della collettiva. Pinzato al mezzo del fascicolo il catalogo della mostra, impresso su cartoncino color mattone, che vede la partecipazione di Breier, Castellani, Holweck, Klein, Mack, Manzoni e Mavignier. Tutti espongono opere del ’59, eccetto i due monocromi di Klein e l’achrome di Manzoni, del ’57. Un catalogo d’esposizione esemplare per chiarezza contenutistica e grafica, nel pieno conseguimento del delicato equilibrio tra funzionalità ed estetica che sempre caratterizza questo tipo di prodotti editorial-artistici. Battino & Palazzoli, Piero Manzoni catalogue raisonné, pp. 56-57, n. 142, e p. 64 n. 165; Maffei e Peterlini, Riviste d’arte d’avanguardia, pp. 68-70; Vergine, Azimuth: mostra documentaria (Milano 1975) 2 volumi
|
|
Baldini, Alberto (Daniele Crespi, design) [Quaderni di segnalazione]
Quaderni di segnalazione 9: L’Esercito dell’anno XII
Edizione originale. Esemplare eccezionalmente ben conservato. Rarissimo: manca completamente ai repertori istituzionali tipo ICCU e OCLC. Nona uscita del periodico/collana di Bernasconi, una delle più interessanti espressioni del fascismo cosiddetto ‘di sinistra’, stampata dal luglio 1933 («Colpo alla borghesia» di M. Gallian) al 1935 per una decina scarsa di fascicoli. Il progetto, unitario ma articolato in fascicoli monografici su vari temi di attualità tra politica e cultura, trova particolare coesione nel formato quadrotto e nella grafica modernissima, a tratti futur-costruttivista, di Daniele Crespi. -- Il presente quaderno ospita il lungo saggio del Generale Baldini (esperto di teoria e tattica militare che ebbe modo di mettersi in luce già durante la prima guerra mondiale) originariamente pubblicato nel numero di ottobre 1933 della rivista specialistica «Esercito e nazione», seguito da una coda integrativa apparsa nel maggio ’34 sul «Giornale d’Italia». Nelle pagine paratestuali, stampate su leggera carta colorata, articoli degli abituali redattori dei «Quaderni»: Bernasconi (Creare forze antiborghesi), Ernesto Marchiandi (segnato come co-direttore, firma «Elementi per la rivoluzione continua»), Edgardo Sulis (Da guerriero a soldato), Manlio Pompei, V. Branzoli-Zappi, P.M. Bardi (L’architettura delle caserme), Guglielmo Scalise, Amedeo Tosti, Nino Guglielmi, Ugo Manunta (L’utopia del salario giusto), Eugenio Morosini.
|
|
Viani, Lorenzo [Xilografia]
Xilografia. Pubblicazione mensile di xilografie originali. Anno II ... NUM. 17 [titolo in copertina; in seconda di copertina:] Lorenzo Viani
Prima edizione. Copertina brunita e con sfrangiature perimetrali e piccole perdite che non interessano la parte a stampa; punto metallico originale arrugginito; per il resto ottimo esemplare. Il celebre fascicolo di «Xilografia» dedicato a Lorenzo Viani, ristampa dagli originali i seguenti legni, secondo Rodolfo Fini (Lorenzo Viani xilografo) tutti del «primo periodo 1910-1915»: «Filosofo greco»; « Boscaiole»; La Cortaccia»; «Vedova»; «Ritratto di un filosofo»; «Contadina»; «Vagabondo»; «Il cieco»; «L’elemosina»; «Nonna e nepote». -- Xilografia fu una straordinaria esperienza durata tre anni, dal 1924 al 1926: pubblicava con cadenza bi- o trime - strale quaderni composti interamente ed esclusivamente di xilografie. Non stupisce questo fascicolo interamente consacrato al maestro di Viareggio: Viani fu il primo a portare la tecnica dell’incisione su legno a valori d’arte assoluti, liberandola dal ruolo subordinato di illustrazione manieristica. La sua tecnica straordinaria ha reso in qualche modo alla xilografia la sua stessa natura, quel primitivismo e quella cupa durezza che si erano perse durante le ricerche estetizzanti condotte da Adolfo De Carolis e dalla sua cerchia. Sostituendo al raffinato legno di filo le sue «assi da taglier» e ai bulini le più elementari sgorbie, Viani fu in grado di elaborare una poetica veramente moderna che sostituiva il superato simbolismo tardottocentesco.
|
|
[Paladini, Vinicio, Armando Ghelardini, Umberto Barbaro, Diotima, Talarico et alii]
La Freccia d’argento: informatore letterario delle Edizioni d’Italia
Edizione originale. Esemplare viaggiato annullo postale e francobollo conservato; lievissime tracce della piegatura in quattro, per il in eccellenti condizioni di conservazione. Rarissimo numero unico pubblicato dalle Edizioni d’Italia, ultima e definitiva forma assunta dal gruppo romano che ha attraversato gli anni ’20 sotto varie forme — dalla «Bilancia» a «2000»/«Atlas» passando per «La Ruota dentata» — per confluire in questa impresa editoriale ad altissimo gradiente di qualità e innovazione. Un solo esemplare è registrato nel censimento ICCU, quello della Biblioteca Estense di Modena; manca completamente a OCLC. Non abbiamo notizia di copie apparse in asta o in cataloghi di vendita (mancava al catalogo monografico dell’Arengario S.B. dedicato a Paladini), e indice sicuro dell’estrema rarità ne sia il fatto che manca del tutto ai repertori specialistici dedicati all’argomento: nemmeno un accenno, una riga, una sparuta menzione nelle note a piè pagina. -- Fondata nel 1931 dal ventiquattrenne Armando Ghelardini, l’editrice si distinse subito per un programma ben definito e modernissimo, che si affidava sul versante grafico alla spiazzante inventiva di Vinicio Paladini: collana ammiraglia era «Gli scrittori moderni», dove uscirono i racconti di Barbaro (L’essenza del can Barbone), lo «Spettacolo con farsa finale» di Ghelardini, il «Tatuaggio» di Talarico, l’«Orologio innamorato» di Diotima (il nome d’arte scelto da Meletta Bontempelli, moglie di Massimo). Ma «l’intero catalogo delle Edizioni d’Italia è degno di nota» — come segnalava recentemente Giampiero Mughini (Una casa romana, p. 211): la collana «Documenti», sorta di docu-fiction ante litteram dove uscirono Alvaro, Bontempelli, Pudovchin, Bardi (studiata in un recente convegno su «Literature as Document: Generic Boundaries in 1930s Western Literature», Leiden 2019); la rivista «Occidente», pubblicata in dodici quaderni zeppi di letteratura e segnalazioni culturali che non passavano sugli altri periodici italiani dell’epoca, e tanti altri progetti minori rimasti allo stadio iniziale (una collana artistica; una collana dedicata al cinema). -- «La Freccia d’argento», il cui nome fa riferimento proprio all’organizzazione editoriale sintetizzata nelle frecce disegnate da Paladini, offre anzitutto uno spaccato imprescindibile sulla progettualità in corso nell’officina editoriale di Ghelardini: nomi come A. Gide, R. Neumann, E. Settanni, S. Norman, W. Bonsels, R. Bonanni, un libro sulla «Volgarità nell’architettura» di Vinicio Paladini, e molto altro che non vide mai la luce, mentre le Edizioni d’Italia chiudevano i battenti nel 1935, un po’ per i fastidi che recavano al regime, molto per ragioni squisitamente economiche. Ma il foglio è prima di tutto un capolavoro artistico di Paladini, che non a caso apre — come già era accaduto nella «Ruota dentata» — con una prima pagina tutta affidata al maestro italo-russo, dominata da un grande ‘fotomontage’ («L’arte neoclassica, sotto il severo sguardo della critica, lotta contro le scuole di avanguardia») e corredata da un manifesto eccezionale, come già rimarcato assolutamente ignoti agli studiosi: «Teoria e pratica del fotomontage», composto nello stile futurista e visionario dell’ex-immaginista. Nel resto del fascicolo fotoritratti di tutti gli autori, alcuni assai scherzosi; anticipazioni dai romanzi; «La crisi del libro non esiste» di Lucio Ridenti; un altro fotomonage di Paladini a p. 3 (Molly e Betty ridono pensando al 1900); ampia rassegna stampa e presentazioni dei titoli imminenti.
|
|
[Mondo] (direttore Mario Pannunzio)
Il Mondo. Settimanale diretto da Mario Pannunzio
Collezione completa. Tutto il pubblicato, dal numero 1 del 10 febbraio 1949, al numero 10 del 10 marzo 1966; le annate sono rilegate in mezza tela con titoli ai dorsi. Ottime condizioni. Formato giornale (cm. 36 x 65) pagine varianti da 12 a 20. Settimanale. Giornale politico, economico, letterario e culturale forse il più prestigioso del dopoguerra. Diretto da Mario Pannunzio alla cui scuola si sono formate generazioni di brillanti giornalisti. Notevoli le firme: Croce, Montale, Raimondi, Rodotà, Pavolini, Salvadori, Cederna, Arbasino, Falconi, Musatti, Moravia, Monelli, Rea, Silone, Flaiano con le sue rubriche di cinema, Tobino, Jemolo, Landolfi, Comisso, Brancati. La grafica, le fotografie, il taglio da rotocalco, deve tanto all’ Omnibus di Longanesi al quale lo stesso Pannunzio, con Maccari ed altri del "Mondo" collaborarono attivamente. I bellissimi e pungenti disegni di Mino Maccari e Amerigo Bartoli hanno accompagnato tutta la vita del giornale, con gustosi riferimenti a scene politiche e borghesi.
|
|
[Giovane Italia] (direttore Umberto Notari)
La Giovane Italia. Rivista di combattimento sociale-politico-letterario guidata da Notari. Numero 10
Edizione originale. Ottimo esemplare. Mensile, poi settimanale (dal 7 nov. 1909), diretto da Umberto Notari dal numero 1 del gennaio 1909 a tutto il 1911. Molto sensibile a tutti i movimenti liminali e rivoluzionari, a partire dal contesto dell’interventismo e del sindacalismo rivoluzionario. In questo fascicolo: «Italia, Austria e Russi» di Salvatore Barzilai; «Un traditore: Romolo Murri» di Italo Vicentini; «Il panico negli eserciti» di S. Collotta; «Nel mondo degli hotels» di Ettore Romano; «Dossi» di G.P. Lucini. Cammarota, Futurismo, Giornali parafut., 3
|
|
[Compagni]
Compagni. Giornale politico mensile
Edizione originale. Ingialliture e fioriture alle copertine, ma esemplari in buone condizioni. Collezione completa dei due fascicoli, nn. 1 e 2-3 dall’aprile al maggio-giugno 1970. Giornale politico mensile, ne uscirono tre numeri in due fascicoli nel 1970. Direttore responsabile Nanni Balestrini, redattore Bruno Crimi, menabò e grafica G. Trevisani. È il giornale di Balestrini dopo la chiusura di «Quindici», dalla cui esperienza si porta dietro anche il bravo layout designer Trevisani. Dopo la sezione di notizie, articoli di: Balestrini, E. Grossman, T. Negri, A. Malatesta, B. Bezza, G. Gambineri, R. Gregori, G. Moech, G.G. Feltrinelli, C. Costa, M. Rak, L. Nono, G. Neri, P. Gambazzi, E. Collotti-Pischel, B. Crimi, L. Berti, O. Scalzone, A. Magnaghi, S. Serafini, L. Ferrari Bravo, S. Vassalli, G. Daghini, S. Bologna, S. Vilar, M. Cabral, V. Vassilikos. Nelle ultime pagine vignette di A. Chiàppori (Up il sovversivo) e di Bus, e disegni di C. Costa.
|
|
[Rivoluzione comunista]
La rivoluzione comunista. Raccolta supplemento murale a Rivoluzione comunista - organo del partito internazionalista
Edizione originale. Ottimo esemplare. Dal N. 1 del 15-4-77 al N. 45 del 31-12-79. Bollettino sindacale nel formato di un foglio murale che subentra a «Lotte operaie». Direttore responsabile Cesare Lanza.
|
|
[Chiacchiera]
La Chiacchiera. Amici cari! Borsa del pari!
Collezione completa del settimo anno. Più che buon esemplare (alcune pagine uniformemente brunite; legatura con qualche segno del tempo, ma solida). Tutto il pubblicato del settimo anno in 153 fascicoli, dal 4 Gennaio al 27 Dicembre 1866. Famoso giornale comico, satirico, critico e letterario fondato il 27 gennaio 1860, con Carlo Nannini quale Gerente Responsabile. Illustrato da numerose caricature. Interruppe le pubblicazioni l’11 febbraio 1868.
|
|
|