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Motterle Elisa
Bon ton pop. Manuale di galateo contemporaneo per migliorare se stessi e vivere bene con gli altri
br. Definita "il volto del galateo del terzo millennio" dal Corriere della Sera, Elisa Motterle trasforma le regole tradizionali dell'etichetta in strumenti pratici, che servono ad acquisire maggiore fiducia in se stessi, a migliorare le relazioni e a promuovere un clima di rispetto. Dopo aver spopolato su Instagram (@elisa_ motterle) con le sue "pillole di galateo" e dopo aver organizzato workshop per privati e per aziende, Elisa ha raccolto in questo prezioso manuale ogni consiglio pratico adatto al lifestyle contemporaneo: dagli elementi chiave per un'ottima prima impressione (come la cura dell'aspetto, la postura, il tone of voice e il body language) al galateo dei gruppi WhatsApp che imperversano nelle nostre giornate; da come ci si comporta sui siti di dating online a come ci si rivolge a un client service per lamentarsi di qualcosa; dalla logica della mise en place adatta alle diverse occasioni a cosa regalare nei momenti importanti della vita di una persona, terminando con la business etiquette, che spazia dal colloquio di lavoro alla gestione delle video call ormai entrate di prepotenza nella vita lavorativa di tutti. Questi e tantissimi altri aspetti quotidiani vengono spiegati con grande competenza e una nota ironica dall'autrice di Bon Ton Pop. Perché, come ama dire Elisa Motterle, "le buone maniere salveranno il mondo".
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Elia Flaminia
Il senso della natura nella religione tradizionale africana. Uno sguardo antropologico
br. «Per i popoli dell'Africa subsahariana, la natura è qualcosa di più di ciò che si offre alla vista. È la prima manifestazione simbolica di Dio, il suo riflesso. Il sole e le stelle, i fiumi, i boschi, le alte vette, un bufalo maestoso che percorre la savana o un piccolo camaleonte che si arrampica su un ramo, rappresentano legami con la realtà invisibile che ne decreta e ne determina anche la sacralità. Ciascuno di essi, al fianco di un'umanità intesa come il centro di un mondo creato a suo beneficio, è considerato parte di un insieme dinamico e solidale» (dall'Introduzione).
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Càlzia Fabrizio
Genova che nessuno conosce. I luoghi, i personaggi e le storie più nascoste del capoluogo ligure
br. Tutti conoscono Genova e la sua storia: dai tempi del dominio sul Mediterraneo fino alle poesie in musica di Fabrizio De André, sono molti gli aspetti e le attrattive del capoluogo ligure noti ai più. Ma ciò che Genova può offrire ai curiosi non si limita certo a questo. Sapete che nelle case di via Veilino sono conficcate delle palle di cannone austriache? Avete mai sentito parlare di Tiler, l'artista on the road? E che dire della villa degli spiriti a Marassi, di Villa Gruber, del dipinto di Pellegro Piola in via degli Orefici, della storia di Megollo Lercari e della casa del boia? Fabrizio Càlzia, genovese DOC, ci conduce attraverso i vicoli di questa Genova misteriosa e segreta, a caccia dei piccoli tesori nascosti che un visitatore poco attento rischierebbe di tralasciare. Un compendio di curiosità storiche e artistiche, per tutti coloro che non si accontentano delle attrazioni più famose. La guida definitiva alle curiosità nascoste di Genova Tra le storie narrate: L'abbazia di San Nicolò del Boschetto, con le tombe nobili; Le case prese a cannonate in faccia; La casa degli spiriti a Marassi; L'antico borgo di Sant'Agata, con il ponte distrutto sul Bisagno; Nascita di un frigideiro; La scuola Diaz e "Fiume Sand Creek"; Un'abbazia in salita; Un oratorio con vista vino; Il destino tragico di piazza Santa Brigida; Il Santuario dei Marinai che guarda Genova dall'alto; Le mura della marina che non sono più sul mare; Un palazzo "navigante"; Le cariatidi senza orecchie né naso di via Garibaldi; Una creuza per il diavolo; Dino Campana fra realtà e poesia; Jean Gabin in manette a San Silvestro; L'antica farinata di Sottoripa.
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Notte L. (cur.)
Bologna. Dicono di lei. La città nella letteratura. Nuova ediz.
ill., br. Le più belle citazioni (romanzi, diari, poesie, saggi) dedicate a Bologna. Dall'impero romano al web. Con disegni e mappe per ritrovare i luoghi letterari.
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De Rose Aurelio
Li antichi ditti napoletani e campani
ill., br. La letteratura Napoletana sin dal Seicento è una fonte inesauribile di apprendimenti. In questo volume, rifacendosi a quella, l'autore ha voluto inserire e riportare gli "Antichi ditti Napoletani e Campani". Gli amanti della Lingua Napoletana e delle sue tradizioni, troveranno una serie di scritti in vernacolo anche di folclore popolaresco che, purtroppo, nel tempo vanno scomparendo. Sarà così che i lettori più attempati e quelli più giovani avranno modo, i primi di ritrovare e i secondi di conoscere, oltre ai più noti proverbi e locuzioni, tutta una serie di metafore, indovinelli, ninne nanne, giuochi, filastrocche, voci di venditori ambulanti d'un tempo ed infine, alcuni racconti che, un tempo, le nonne narravano ai nipoti.
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Bernoni D. G. (cur.)
Proverbi che hanno riguardo all'alimentazione raccolte in varie parti d'Italia
br. Il ritrovamento di un piccolo volume del 1872 di Proverbi italiani delle varie regioni d'Italia inerenti al cibo e all'alimentazione. Un esempio: L'inverno pan, l'estate gabban. Gennaio e febbrajo, tienti al pollajo, marzo ed aprile, capretto gentile, maggio e giugno, erbette col grugno, luglio ed agosto, piccioni arrosto, novembre e dicembre, buon vetel sempre. Quando il Sole è in leone, buon pollastro col piccione, e buon vino col popone. Luglio dal gran caldo, bevi ben e batti saldo. Giugno, luglio e agosto, né acqua, né donna, né mosto. Anonimo
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D'Ajello Roberto
L'ammore dint' 'a mille pruverbie. Con copiosi indici e glossario napoletano-italiano
ill., br. 1000 antichi detti napoletani dedicati all'amore. Con un corposo Glossario napoletano-italiano e Indici copiosi per facilitare la ricerca. Elegante volume con 10 antiche stampe popolari. Edizione su carta pregiata e astuccio rigido telato.
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Lucchetti Marco
I grandi eroi tra storia e leggenda. Da Achille a re Artù, da Ulisse a Gilgamesh, da Orlando a san Giorgio
br. Da Achille a re Artù, da Ulisse a Gilgamesh, da Orlando a san Giorgio. Da sempre, i racconti mitici rappresentano il tentativo dell'umanità di dare una risposta a domande insolubili. Non esiste cultura, antica o moderna, arcaica o civilizzata, che non possieda i suoi miti. E molti si assomigliano, pur appartenendo a popoli vissuti in epoche diverse e in luoghi lontani tra loro. Non è difficile tracciare dei parallelismi tra le grandi figure che popolano la tradizione mitologica mondiale. Eroi le cui gesta vengono narrate ai poli opposti della Terra presentano spesso sorprendenti similitudini, rafforzando l'idea che i grandi temi alla base di questi racconti siano gli stessi per tutte le culture del pianeta. Marco Lucchetti ci conduce in uno straordinario viaggio alla scoperta dei personaggi eroici più importanti e famosi della storia mondiale, descrivendone la genesi e le somiglianze con figure simili. Un libro per chiunque sia affascinato dalle grandi narrazioni senza tempo. La vita e le gesta dei più grandi eroi: tra mito, leggenda e verità storica. Tra le figure trattate: Tomiride, Zarathustra, Davide e Saul, Salomone e la Regina di Saba, Ercole, Gli Argonauti, Medea, Achille ed Ettore, Le Amazzoni della Giungla, Ulisse, I Vichinghi: Ragnarr Sigurdsson e i suoi figli, Erik il Rosso, Napoleone Bonaparte, Re Artù.
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Zazzera Sergio
Vommero sulitario. Ancora fatti, figure e luoghi della collina vomerese
brossura La possibilità di accesso a una ricca messe di documenti, quasi tutti inediti, ha consentito la ricostruzione di una serie di "storie", più che di una storia organica del Vomero, il famoso "Quartiere dei broccoli", che spaziano dal secolo XVI fino al XIX. A questi episodi se ne affiancano altri, documentati da scritti per lo più introvabili e da vecchi articoli di giornale, sconosciuti o dimenticati, che spostano la narrazione, sia all'indietro, che in avanti, dall'età romana, fin quasi al giorno d'oggi. Si tratta di vicende che hanno per protagonisti nobili, ecclesiastici, artisti, letterati, ma anche gente comune, e finanche criminali, e per teatro località, edifici, angoli della collina; vicende che, lette nel loro insieme, consentono di formarsi un'idea dei mutamenti subìti nel tempo dal quartiere e dalla sua popolazione e, nello stesso tempo, tentano di correggere inesattezze divenute, purtroppo, tralaticie.
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Brotzu Renato
Sardegna. 20 fotografi di riti e feste
ill., ril.
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Betti Marco
Firenze misteriosa e occulta. Il volto esoterico della culla del Rinascimento
ill., br. Firenze è una delle città più famose del mondo, ogni anno attrae milioni di turisti in virtù del celeberrimo patrimonio storico - artistico locale. Grazie ai musei, alle mostre, ai film e agli sceneggiati, i fatti, le opere e le persone che hanno segnato il destino del capoluogo toscano sono universalmente noti. C'è però un altro aspetto, sempre più indagato nel corso degli ultimi anni, che resta spesso occulto e che invece rappresenta una parte fondamentale del tessuto urbano: l'esoterismo. I riti misterici, i culti esotici, l'eredità del paganesimo dell'antica Roma, le pratiche iniziatiche e gli esperimenti alchemici: tutto questo costituisce il contenuto del presente saggio, un viaggio alla ricerca degli elementi nascosti fra i monumenti fiorentini. Basti pensare, per esempio, alla straordinaria ricchezza dei simboli presenti nella decorazione lapidea e pittorica della basilica di San Miniato al Monte, o alla numerologia e ai riferimenti astrologici nel Battistero, o ancora al grande impulso dato dalla famiglia Medici agli studi ermetici e cabalistici o, infine, alla nascita della Massoneria italiana, avvenuta proprio a Firenze intorno al 1731.
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Del Tufo Vittorio; Siano Sergio
Napoli, Babilonia. Il magico viaggio de «L'Uovo di Virgilio»
ill., br. «Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo». Napoli città-mondo, così descritta da Curzio Malaparte, è un paesaggio dell'anima che non smette di riservare sorprese. Lo sanno bene Vittorio Del Tufo e Sergio Siano, i due popolarissimi giornalisti napoletani - autori della pagina domenicale "L'Uovo di Virgilio" sul Mattino - che da anni battono la città palmo a palmo a caccia del suo cuore esoterico e misterioso. Napoli Babilonia è il nuovo entusiasmante viaggio della coppia Del Tufo-Siano: dopo "L'Uovo di Virgilio" e Napoli pietra e lava, un nuovo straordinario documento giornalistico nel quale sono condensati anni di ricerche e di reportage in una delle città più antiche e stratificate del mondo. Un labirinto di volti, di voci, di storie, di memorie, di pietre e di ombre, nel quale i due autori si muovono da anni con l'acribia dei cacciatori di gemme, e di misteri. Napoli ha una storia ultramillenaria, ma è come se sotto questa storia si muovessero tanti percorsi e tunnel segreti, nei quali è conservato molto più di quanto non viene esposto: sicuramente è conservato molto più di quello che a un livello superiore è stato cancellato dalla storia, dal cemento o dal degrado. "Vogliamo portare i Napoletani in giro tra le proprie ombre, a spasso tra i ricordi e le visioni di vite passate", dicono Vittorio e Sergio. Ai lettori non resta che affidarsi a questa coppia di instancabili 'esploratori' urbani per viaggiare nello spazio e nel tempo, tra i misteri dell'archeologia, dell'esoterismo, della storia, dell'arte, dei culti perduti, della musica. Per superare le barriere del folklore e penetrare nel cuore incandescente della città-mondo.
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Porta Carlo; Avondo Gian Vittorio
L'amor a l'e nen polenta. Detti e proverbi sulla vita quotidiana nella tradizione popolare piemontese
br. Con ij barbis a-i na nass gnun, Dòp dél brut temp a-i ven él bel, Quand a nasso tuti bej, quand a meuiro tuti brav, Se ij giovo a sa-vèjsso e ij vej a podèjsso...: quasi sempre ironici e sentenziosi, a volte ovvi al limite della desolazione, ma veri, spietati e amari, i detti, i modi di dire, gli epiteti della tradizione piemontese aprono scorci su un mondo perduto. È un mondo pieno di sapere e di saperi, di storia, di perle di umorismo al limite del nonsense, (Mòrtuus est, mai pì birbotavit), spesso scorretto (Et ses pì fòl che la guèra 'd Libia) e in più direzioni (Tre fije e na mare, quatr diav per un pare). Questo mondo vive ancora in noi, è un bagaglio che - volenti o nolenti - ci segue: ecco perché è utile e soprattutto divertente aprirlo, esplorarlo, scoprire l'origine degli oggetti che contiene e anche, in un certo senso, con questi oggetti farci i conti. D'altronde, A-i é gnun autar sensa cros. Dopo il fortunato Scapa travaj che mi i rivo, Gian Vittorio Avon-do e Carlo «Carlin» Porta ci guidano alla scoperta dei detti e modi di dire piemontesi dedicati alla vita quotidiana. Lo fanno con la competenza degli storici e la leggerezza di chi parla a un amico di una cosa loro, e con il sentimento di chi ti risponderebbe, dopo le tue scuse, perché per sbadataggine o per fretta gli hai dato la mano guantata: «L'amor a passa N guant...».
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Cucchetti Gino; Mathlouthi P. (cur.)
Transilvania
br. Esperto del mondo magiaro, l'Autore ricostruisce le intricate questioni internazionali che videro Ungheria e Romania rivendicare la leggendaria patria di Dracula.
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Centini Massimo
Streghe, religione e giustizia
br. Le streghe sono state oggetto di rispetto, ammirazione e venerazione, ma anche di sospetto, invidie, calunnie, persecuzioni.
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Baraldi Mario Celso
Ma tu, sei da uova o da latte? Detti sul cibo di ieri, accadimenti di oggi, filosofia per domani
ill., br.
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Epifani Salvatore
L'aquila, il maiale, il pane
br. La presente opera si articola in sette capitoli, i primi tre dei quali danno il titolo al libro, gli altri il sottotitolo. Tutti, comunque, hanno come comune denominatore aspetti della religiosità novolese, vista nel quadro delle vicende culturali e spirituali nazionali ed europee. Attraverso l'analisi simbolica di due animali - l'aquila e il maiale - ed attraverso una rigorosa ricostruzione storica dell'evento avvenuto a Novoli nel 1707, nel quale il pane, donato dalla Madre celeste, avrebbe avuto un ruolo fondamentale, l'autore ci offre una sua originale interpretazione di fatti e fenomeni visti sempre col conforto di adeguata documentazione archivistica e bibliografica.
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Rainer Chiap Luisa
Krampus. Diavoli custodi
ill., br. Creature antiche e misteriose, la cui storia millenaria si perde tra le ombre del tempo e della tradizione alpina, carica di leggende e magia... Questo libro cerca di raccontare chi sono e soprattutto chi sono stati i Krampus, cercando di far luce sull'importanza della loro presenza, della loro funzione e sui motivi profondi della loro esistenza. Può essere letto come la spiegazione di una leggenda, tra aneddoti sulle loro origini storiche, caratteristiche, peculiarità simboliche e i racconti più emblematici legati all'incantevole Valcanale, loro dimora.
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Te lo dico con un libro
brossura Questo libro nasce dal concorso "Te lo dico con un libro", edizione 2021. Il concorso, aperto a tutti i bambini e ragazzi che sentivano il desiderio di condividere con il mondo la propria esperienza, ha come fine ultimo proprio questo: far conoscere le difficoltà e i traguardi quotidiani di questi bambini. Neurodiversità, Adhd, Dop, Dsa, Asperger.
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Farris G. Antonio
Pani tipici della tradizione algherese. Una cultura da troppo tempo dimenticata
br.
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Tortorelli Chiara
Storia pettegola di Napoli. Chiacchiere, voci e dicerie, dalle passeggiate di Sartre e de Beauvoir alle seduzioni del cinema
br. Napoli è una città intrisa di vitalità e di passione, un luogo in cui, nel tempo, i personaggi più illustri e i popolani più umili hanno contribuito insieme alla nascita di un'infinità di storie, voci e pettegolezzi. Dal Caffè Gambrinus, in cui si rifugiava Benedetto Croce, alle sfrenate serate di Marinetti; da Lenuccia, eroina della Resistenza napoletana, a Totò e Maradona: una strepitosa galleria di luoghi, persone e incontri che hanno colorito la vita di Napoli, una serie di avvenimenti difficili da trovare nei libri di storia, ma che più di molti altri hanno contribuito a formare la cultura popolare partenopea come la conosciamo oggi. Chiara Tortorelli ci conduce in questo viaggio attraverso le storie più strane, piccanti ed emozionanti del Novecento napoletano, trasformando voci e pettegolezzi in preziose testimonianze di storia e di cultura. Non è pettegolezzo: è storia, da raccontare sottovoce! Tra gli argomenti trattati: Matilde Serao, Eduardo Scarfoglio, Gabrielle Bessard: un triangolo d'amore Salvatore Di Giacomo e Ferdinando Russo: la poesia che sfocia in rissa I giorni della resistenza. Storia di una combattente: Maddalena Cerasuolo Anna Maria Ortese e Adriana Capocci Belmonte: due donne allo specchio Il principe de Curtis e Liliana Gli amori di Eduardo: Luisella e Isabella Le donne secondo Massimo Troisi. Ricomincio da un sogno Sophia Loren, la seduttrice contesa tra Ponti e Cary Grant Diego Armando Maradona: l'ultimo scugnizzo Renato Caccioppoli e la follia Straniamento. Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir a Napoli Luciano De Crescenzo e Diotima. L'esperienza dell'amore napoletano.
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Polito Vittorio
Storie curiosità e proverbi
ill., ril. La storia della tradizione dei proverbi nella lingua italiana risale al comune fondo culturale greco, latino, poi cristiano, medievale e rinascimentale. Già alla cultura greca si deve la preparazione di raccolte proverbiali, perché i proverbi, come gli indovinelli e gli enigmi, erano considerati una componente importante dell'arte oratoria e del bello stile. Inoltre, la ricchezza del panorama dialettale italiano si riflette in un'ampia varietà di proverbi in tutti i settori della vita, e il presente saggio trova il giusto collegamento con la precedente produzione letteraria dell'autore, studioso della cultura riguardante i dialetti in generale e, in particolare, della Baresità.
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Nuccio Aldo
Abbanniate! Voci dal cuore di Palermo
ill., br. In questo libro illustrato. L'autore fa memoria degli antichi mestieri le cui tracce ormai sono sempre più smarrite e perdute nel tempo. Protagonista della rassegna è la città di Palermo che, con i suoi vicoli e remoti angoli, ha ospitato, e raramente ancora ospita, i classici venditori di frutta, verdura, carne, pesce e delizie varie, che affidavano unicamente alla propria inconfondibile voce il buon esito della proposta e della vendita di ogni genere alimentare e non solo. Ecco che nelle intonazioni e nelle cantilene degli "abbanniatori", i banditori appunto, risiede la più remota essenza della tradizione orale, indispensabile elemento delle nostre radici storiche, legate, esclusivamente, alle relazioni ed al contatto umano. Nel testo, a fianco del messaggio originale, il commento e la spiegazione di ogni singolo dettaglio; a chiusura un'utile glossario dei termini in vernacolo.
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Scrosati Luisella
Il vero presepe. Tutte le statuine raccontate una per una
brossura
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Giacomin Joan
The little book of makeup in Venice
ill., ril.
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Giacomin Joan
Le petit livre du maquillage à Venise
ill., ril.
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Costantino Giovanni
Cunti e raccunti de lu paise miu. Parte seconda
ill.
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Alloggio Felice
Quando gli Dei dell'Olimpo passarono per Bari Vecchia
ril. Perché i baresi consumano molto i frutti di mare? "u crute de mare?"; Perché talune massaie baresi nella teglia di patate riso e cozze "la tièdde de patane ris'è ccozze" aggiungono la zucchina, mentre altre no?; Perché la società barese ha prodotto tanti scrittori e poeti vernacolari?; Lo sapevate che il primo fermo biologico marino avvenne a Bari vecchia oltre duemila anni fa? A queste e a tante altre domande l'autore propone una risposta, ipotizzando, in modo ironico e con una carica notevole di satira, che molte delle tradizioni, usi e costumi dei baresi siano nate ai tempi del paganesimo, quando anche a Bari vecchia si adoravano gli dei dell'Olimpo.
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Fezia Laura
Misteri, crimini e storie insolite di Torino. Gli enigmi insoluti, i misteri oscuri e i delitti irrisolti della capitale italiana dell'esoterismo
br. Torino è una città densa di contraddizioni. Nelle sue strade all'apparenza piane e tranquille, il bianco e il nero, il bene e il male, la luce e l'ombra si mescolano fino a confondersi. Gli elementi segreti che la caratterizzano si nascondono agli occhi di chi non la conosce a fondo. L'aura magica che da sempre la pervade si perde nel silenzio dettato dalle regole d'oro degli antichi libri di magia. Questa unicità energetica unita all'elemento della segretezza che, come recitano i grimoires , i manoscritti esoterici medievali, deve contraddistinguere il lavoro di coloro che operano in senso cosmico, ha fatto sì che, nei secoli, Torino si sia affermata come Capitale dell'esoterismo italiano. Parallelamente si è consolidata una gran quantità di luoghi comuni che confondono la figura del mago con quella del ciarlatano, sedute spiritiche e una preoccupante diffusione di "sette sataniche" con la ricerca di una comunione cosmica. Laura Fezia ci accompagna in una escursione tra sacro e profano, alchimia e spiritismo, cronaca gialla e nera, nei luoghi più insoliti ed enigmatici della città piemontese, dove i crimini assumono connotazioni magiche e le storie parlano quasi sempre il linguaggio dell'arcano... Crocevia simbolico tra magia bianca e magia nera, a Torino tutto può accadere... Tra gli argomenti insoliti e misteriosi: Il portale dello zodiaco; Le signore dell'occulto; Luigia Sola e la misoginia di Lombroso; Una "liaison dangereuse" nella Torino degli anni Trenta; Il diavolo in via Gradisca; Serial killer a Torino; Tutti in fila al freddo per vedere lei; Un re dai modi poco regali; Un capo indiano a spasso per il centro; Il Buddha a Porta Pila.
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Ferracin Francesco
Storie segrete della storia di Venezia. Il fascino di Venezia nelle vicende meno note della sua storia millenaria
br. Il mito di Venezia nacque nelle nebbie dell'ampia laguna, sulla costa orientale delle terre dei Veneti, durante l'ultimo secolo di vita dell'impero romano d'occidente. La leggenda racconta che i pacifici abitanti delle campagne, vista l'impossibilità di difendersi dalla piaga degli Unni, andarono a rifarsi una vita sugli inospitali isolotti della laguna, riparati da paludi e canneti e protetti da una miriade di canali. La città che prese lentamente forma in quel paesaggio salmastro era destinata a diventare la capitale di uno Stato che attraversò le tempeste della storia medievale e moderna indenne e pressoché immutato nella sua forma istituzionale, fino ad autodissolversi all'alba dell'epoca contemporanea. Le vicende narrate in questo libro svelano l'anima autentica di Venezia, una città unica al mondo che, invece di combattere l'elemento naturale ostile, il mare, è riuscita ad adattarvisi in un rapporto simbiotico, e addirittura a fondarvi la propria fortuna. Queste storie segrete possono aiutarci a capire quello che Venezia è stata e quello che potrebbe, forse, tornare a essere. Il mito della città sull'acqua tra arte, leggende e curiosità Tra gli argomenti trattati: la difficile nascita della Serenissima, figlia (illegittima) di due imperi; fortuna e disgrazie di Romano Mairano, mercante veneziano; Enrico Dandolo e la calda estate del 1203; il duca dell'arcipelago; il colpo di stato di Bajamonte Tiepolo; vite parallele di viaggiatori veneziani; la corte veneta della regina di Cipro; vita quotidiana a Venezia ai tempi del viaggio in Italia di Goethe; la sortita di Forte Marghera.
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Baraldi Barbara
Misteri, crimini e storie insolite di Bologna. Alla scoperta dell'anima oscura, nascosta, sotterranea, esoterica e criminale della città
br. È antico il fascino di Bologna. Come un'ombra, percorre da secoli i vicoli del centro storico, i sotterranei e i portici che hanno reso celebre nel mondo la città. Tutti conoscono la Bologna "dotta", "grassa" e "turrita", ma solo in pochi conoscono i segreti, gli enigmi e i gialli del capoluogo emiliano. Come la necropoli dei vampiri emersa dalle viscere della terra durante i recenti scavi per l'alta velocità, o il codice mai decifrato inciso sulla Pietra di Bologna. Nella storia locale ci sono stati anche personaggi controversi come Girolamo Menghi, il più grande esorcista del Cinquecento, i cui libri furono inseriti nella lista dei testi proibiti dal Vaticano. Mentre le pagine della cronaca recente hanno portato alla ribalta figure ambigue come i poliziotti-criminali della banda della Uno bianca. E sempre nella storia contemporanea troviamo i delitti irrisolti del DAMS o l'ormai storica strage del due agosto, tra terrorismo e segreti di Stato. Barbara Baraldi, autrice definita dalla stampa «la regina del thriller gotico italiano», torna a raccontare la sua città, cogliendone l'anima oscura, il volto misterico, gli aspetti insoliti che ogni amante di Bologna dovrebbe conoscere. Una città misteriosa e ricca di segreti tutti da svelare. Tra gli argomenti insoliti e misteriosi: La città dei vampiri; I misteri della Bologna sacra; I predatori di tesori templari; 666 archi per la Madonna nera; Esoterismo e alchimia; Bologna tra magia e scienza; Il giudice che scomparve nel nulla; Delitti di gente perbene; Strage del 2 agosto 1980, segreti di Stato; Finestre che ridono: le case infestate.
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Pisano Dario
La Firenze segreta di Dante. Alla scoperta della città accompagnati dal sommo poeta
br. Una giornata tra i monumenti sulle tracce di Dante Alighieri Nelle prime terzine del XXV canto del Paradiso , Dante rivela il suo doloroso sogno: ritornare a Firenze ed essere incoronato poeta, nel luogo stesso (il Battistero fiorentino) dove era stato battezzato. Questo libro è un'esplorazione narrativa dei luoghi che custodiscono la memoria dell'avventura umana e poetica di Dante Alighieri, segnata dall'esilio. Attraverso un itinerario percorribile in un giorno, La Firenze segreta di Dante ci guida in un percorso suggestivo, fortemente ancorato ai versi danteschi. Il primo biografo del sommo poeta, Giovanni Boccaccio, ha infatti più volte posto l'accento sul rapporto fra «Firenze madre e matrigna» e il suo più illustre figlio, amato e respinto. In questo libro si intende recuperare i momenti più intensi e concitati della riflessione boccacciana (e di altri biografi) per dare maggior profondità e prospettiva storica alle memorie dantesche di Firenze, invitando il lettore a soffermarsi su ognuna delle tappe proposte con il giusto riferimento poetico. Una giornata tra i monumenti sulle tracce di Dante Alighieri Firenze come Itaca. Il battistero; Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui; Guida poetica per il dantista itinerante; Il fiore di Roma; Giovanni Boccaccio e la favola di Dante e Beatrice bambini; Calendimaggio 1274; Le lapidi commemorative; Il sasso di Dante; La Descriptio Dantis; Dante e gli amici; I viaggi di Dante; Dante e la lussuria Dante mago.
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Falconi Fabrizio
I fantasmi di Roma. La storia della città eterna attraverso i suoi misteri, le sue inquietanti presenze, le sue figure spettrali
ril. Lo spirito di Messalina, le ombre che frequentano le catacombe cristiane, i celebri spettri di Beatrice Cenci e Lucrezia Borgia; altri meno conosciuti come la bella Costanza De Cupis, il fantasma dalle mani mozze o l'infelice Emmeline che abitò la splendida Villa Stuart, e poi i fantasmi di Shelley e Keats fino alle ossessioni di Dario Argento: questo libro ripercorre la storia millenaria della città dei papi e degli imperatori da un punto di vista insolito, attraverso i racconti dei suoi fantasmi e delle sue presenze occulte. Ne emerge una Roma dai tratti magici, legata alle religioni e ai riti misterici del passato, alla tradizione etrusca, ai culti orientali, ai primi riti cristiani. Si parte dai fantasmi che si dice infestino i teatri della città antica e imperiale, per passare a quelli creati dai roghi e dai processi della Santa Inquisizione, e arrivare infine ad alcune presenze più vicine a noi: una finestra su una Roma esoterica misteriosa, inquietante e dal fascino sorprendente. Spettri, spiriti e inquietanti presenze in una storia parallela della città eterna Tra i fantasmi di Roma: Storia infelice di Berenice, l'amante dell'imperatore Tito, e del suo fantasma; Il Pantheon, monumento esoterico per eccellenza, e i suoi abitanti misteriosi; La notte delle streghe e il fantasma di Salomè al Laterano; Le geometrie di Athanasius Kircher e il suo spaventoso museo del Collegio Romano; Il fantasma di Donna Olimpia Maidalchini, la Pimpaccia, la donna più temuta di Roma; Piazza Vittorio e la porta magica degli alchimisti; Il terribile fantasma di Lorenza, moglie del Conte di Cagliostro; I fantasmi del Museo delle Anime del Purgatorio; Beatrice Cenci, il più famoso fantasma di Roma; I Borgia a Roma, una storia di fantasmi Costanza de Cupis, la nobildonna dalle mani mozze; Il fantasma della chiesa dei Cappuccini e il racconto gotico di Hawthorne; Shelley e Keats, fantasmi a Roma; I fantasmi di Emmeline e di Lord Allen e Villa Stuart; Il Quartiere Coppedè, set per Dario Argento.
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Cacciari Patrizio
A Roma oggi se dice così. Dizionario e modi di dire del nuovo romanesco
br. Da "Ahò" a "bella pe' te", da "sto a rota" a "zagajà" ecco a voi il libro per scoprire, attraverso la sua lingua, qualcosa in più sulla Città Eterna. Il romanesco è una "lingua" in evoluzione, non un dialetto "in via d'estinzione" come lamentano i più pessimisti. Ci sono parole e modi di dire che ancora conserviamo dai tempi di Nerone, accanto ad altri che prendono in prestito lo slang della più moderna tecnologia, sconosciuti ai romani di qualche decennio fa. Il tutto si amalgama in un mix linguistico di straordinaria concretezza, che rispecchia il carattere dei romani, sbruffoni e bonaccioni, dissacranti e ironici, mai contenti. Questo dizionario non è un manuale linguistico, ma un modo diverso e divertente di raccontare Roma, i suoi abitanti, il loro modo di fare e di comunicare nella vita di tutti i giorni. Ogni parola è "tradotta" in italiano e poi commentata con aneddoti e piccole storie tratte dal mondo di oggi o dai ricordi di un passato che rivive nei racconti dei più anziani. Nel frasario finale, si illustrano le espressioni, insulti feroci o semplici sfottò, che risuonano nei vicoli e nelle strade congestionate della città. Insomma, si spazia dai sonetti del Belli alle battute dei personaggi dei film di Sordi e Verdone, dai versi di Califano alle dichiarazioni d'amore di Venditti, fino al "neo-romanesco" contemporaneo di Johnny Palomba e Diego Bianchi, in arte Zoro. A Roma oggi se dice così: Appiccicà; Cojonà; Inquartasse; Intuzzà; Monticiano; Piotta; Svortà; Stacce; Fattela pijà bene; Sto a schiumà; Vai cercanno Maria pe' Roma; A chi tocca nun se 'ngrugna; Magnatela 'na cosetta.
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Cattabiani Alfredo
Simboli, miti e misteri di Roma. Un viaggio attraverso tremila anni di storia alla ricerca del significato nascosto di personaggi, opere d'arte e monumenti emblematici
br. Cupole, obelischi, archi trionfali, ma anche piante e animali, dal mitico fico ruminale, sotto il quale approdò la cesta con Romolo e Remo, alle salamandre sulla facciata di San Luigi dei Francesi. Tutta Roma è una costellazione di simboli che attraversano tre millenni di storia, spesso celati in monumenti che sembrerebbero pure decorazioni: come la fontana delle Tartarughe che idealmente raffigura il motto coniato da Augusto, «Festina lente» ovvero «Affrettati lentamente». Alfredo Cattabiani, studioso di simbolismo e di tradizioni popolari, ricostruisce in questo libro la mappa dei simboli fondamentali di Roma rivisitando anche i miti ad essi collegati, da quelli della fondazione della città fino alle leggende medievali. Ma non vi è mito senza mistero: come ad esempio quello della Lupa che allattò i gemelli o l'altro del nome segreto di Roma, mai svelato nonostante l'illusione di chi, come Giovanni Pascoli, credeva fosse Amore. Sfilano così sulla scena personaggi antichi e moderni, divinità e santi, elefanti sapienti accanto a gatti enigmatici, una Befana che assume le sembianze della lunare Anna Perenna, l'arcangelo Michele dagli attributi eguali a quelli di Toth e di Mithra, e infine cardinali e gesuiti attenti ai fiumi carsici delle tradizioni romane. La città eterna è una costellazione di simboli che attraversano tre millenni di storia. Il mistero della lupa; Le metamorfosi di Anna Perenna; Le piante simboliche di Roma; L'obelisco Bestiario di Mithra Ocno e l'asino; L'Ara della Vittoria; Le guide di Roma antica nel Medioevo; Il cardinale di San Pietro in Vincoli; La salamandra di San Luigi dei Francesi; «Festina lente»; Athanasius Kircher Elephas sapiens; San Michele protettore di Roma.
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Di Liello Salvatore
Procida sacra
ill., br.
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Ferrari Anna
Dormire, sognare. Sonno e sogni nella mitologia classica
ill., br. Nella mitologia classica i sogni costituiscono parte dell'armamentario del dio Sonno (Hypnos) e sono inviati talora direttamente dalle divinità maggiori dell'Olimpo per preannunciare agli uomini avvenimenti futuri, per metterli in guardia da eventuali pericoli, per far loro comprendere quale sia il volere divino. Ma esiste anche un dio Sogno personificato, Oneiros, diverso e indipendente da Hypnos, il Sonno, identificato spesso dai latini con Morfeo. Ed esiste una casa del sogno, che molti poeti, da Omero a Ovidio, hanno provato a descrivere in pagine di altissima poesia. La mitologia classica è ricca di riferimenti al sogno e di proposte di interpretazione del mondo misterioso che esso dischiude agli uomini. Non solo i poeti, ma anche gli storici lasciano ampio spazio, nei loro resoconti dei fatti del passato, all'irrompere dell'altrove rappresentato dal sogno. Vale dunque la pena di indagare, nella prospettiva del mito, quale ruolo gli antichi attribuivano a quella dimensione che non ha mai cessato di affascinare gli uomini di ogni tempo e che secondo qualcuno non è altro che un essere svegli da qualche altra parte.
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Meyer Matthew
Kitsune. Le nozze della volpe e altre storie di yokai giapponesi. Ediz. a colori
ill., ril. Dopo Hakutaku, Yeikai e Mononoke, la raccolta illustrata di yokai dell'antico Giappone si arricchisce di 113 nuove creature, tra le quali primeggiano le più potenti, insidiose e seducenti di tutte: gli spiriti volpe kitsune.
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Fusco Amerigo
Gli antichi mestieri lombardi
brossura Lombardia, terra di lavoro. Un viaggio attraverso gli antichi mestieri di questa meravigliosa regione, dove l'avanguardia è fatta delle conquiste che hanno raggiunto grandi obiettivi partendo dalle piccole cose.
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Roncoroni F. (cur.)
Proverbi erotici lombardi. Raccolti da Piero Chiara
br. "Quarantacinque «proverbi erotici lombardi» selezionati e annotati da Piero Chiara, con ironia e maliziosa arguzia. Il mondo che essi sottendono e rispecchiano è lo stesso dei personaggi «di paese» del 'Piatto piange' e di altri romanzi e racconti dello scrittore luinese: un mondo di persone semplici, la cui semplice saggezza si esercita su problemi come il sesso e la sessualità, i rapporti tra uomo e donna e tra moglie e marito, le funzioni fisiologiche, la morale comune e il contrasto tra essere e apparire. Il dialetto, che Chiara trascrive direttamente dal parlato badando più alla carica espressiva delle parole che alla filologia, accentua la forza del realismo e del pragmatismo di quella gente tanto acuta quanto sferzante, con le sue affermazioni sempre nette e con le sue dolorose certezze. Annunciata più volte agli amici, anticipata su riviste, promessa a vari editori e a lungo creduta perduta, questa «raccoltina» di 'Proverbi erotici lombardi' è stata ritrovata, per caso, tra le carte dello scrittore luinese." (Federico Roncoroni)
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Rapetti C. (cur.)
Storie e filastrocche di Lunigiana
ill., br. "C'era un volta..." così cominciano tutte le favole, c'era una volta la favola, verrebbe da dire, il racconto trasmesso oralmente, in un tempo senza dimensioni prefissate, cadenzato soltanto dal ritmo e dalla pausa del narratore. Fiabe di magia, apologhi moralistici, fiabe di animali, racconti di mostri e fantasmi, storie umoristiche di astuzia e dabbenaggine, leggende, proverbi. Storie ascoltate e storie narrate da ragazzi. Ad altri e ad altre responsabilità il momento dell'analisi, della sistemazione, dello studio: per questa volta concediamoci il piacere di scoprire queste storie con la stessa freschezza con cui i giovani raccoglitori le hanno scoperte dagli anziani e ce le hanno volute raccontare.
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Briatore Samuele; Martinelli Francesca
Il galateo dello spazio. Le buone maniere di vivere la casa
brossura Samuele Briatore (@accademia.italiana.galateo), presidente dell'Accademia Italiana Galateo e Francesca Martinelli (@unacasaallavolta) l'home stager più seguita in Italia ci accompagnano alla scoperta della casa gentile: Lo spazio inteso come un luogo domestico, caldo, famigliare è rappresentativo di sè si trova a dover continuamente combattere tra l'utile e il bello, l'accoglienza e la funzionalità, il design contemporaneo e l'antico. Il galateo e le buone maniere possono offrire un diverso punto di vista, spostando l'attenzione dall'esibizione all'autenticità, comprendendo la rappresentanza come un concetto fondamentale per la conoscenza di noi stessi, quindi una rappresentanza come "narrazione di noi" e non come "autorizzazione di un potete". Samuele e Francesca si stringono la mano e ci accompagnano nel loro mondo fatto di immagini, suggestioni, consigli ma soprattutto vogliono condividere con il lettore il loro sogno.
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Tezuka Osamu
I cento demoni e altre storie. Lion books. Vol. 2
ill., br. Ichirui Hanri è un samurai a cui, nonostante la sua innocenza, è stato chiesto di fare hara-kiri per rimediare a un'offesa provocata al suo Signore. L'improvvisa apparizione di una strega, pronta a realizzare tre suoi desideri in cambio dell'anima lo porterà a vivere una vita ricca e soddisfacente, finché non giungerà il momento di onorare il suo patto. "I cento demoni" raccoglie questa e altre leggende giapponesi, messe su carta in racconti brevi a fumetti realizzati da Osamu Tezuka, uno dei più grandi narratori moderni.
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Maschere tradizionali della Sardegna. Ediz. italiana, inglese e francese
ill., ril. Questo volume fotografico racconta i riti ancestrali del carnevale tipico della Sardegna, chiamato in sardo Su Carrasegare, attraverso la descrizione delle maschere tradizionali più conosciute - Mamuthones e Issohadores, Boes e Merdules, Thurpos, Urthos, Maimones e Battileddos - le cui fogge e pantomime ricordano il sacrificio di Dioniso, il dio della natura che muore d'inverno e rinasce in primavera. Anche altri carnevali famosi, come Sa Sartiglia e Su Carrasegare osincu, tra metafore e simbolismo riconducono a misteriose celebrazioni dedicate al dio della vegetazione. Di ogni carnevale vengono descritte le origini, i personaggi, la messinscena e il significato allegorico. "Visi cupi di carbone e maschere ferine, campanacci con batacchi d'osso per le danze degli invasati di Dioniso. E tamburi, cavalli, fantocci di pezza, semidei che muoiono all'alba, rinascono al tramonto. "Carrasegare" è più di un carnevale: è rito ancestrale per la celebrazione del dio della natura, un'orgia visionaria, un sogno a colori per un mondo folle d'abbondanza".
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Pepè Marco Alex
Misteri & leggende del Piemonte
br. Il Piemonte è una terra ricca di castelli, laghi, montagne e boschi: in questi luoghi, quando cala la nebbia e il buio ammanta ogni cosa, se si ha un po' di fortuna - si fa per dire - è possibile incontrare spiriti di donne senza pace, congreghe di masche e demoni danzanti, diavoli tentatori che costruiscono ponti, processioni di monaci senza testa, spettri di cavalieri inquieti. Qui magia, storia e leggenda si fondono dando vita a racconti da brivido, che traballano continuamente tra realtà e suggestione. In questo libro l'autore ci conduce alla scoperta di una regione che rappresenta un baluardo del mistero, presentandoci le vicende di streghe e diavoli, di fantasmi di principi e regine, di cavalieri sciagurati e arcangeli vittoriosi.
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Bassignana Enrico
Bogia nen! Proverbi piemontesi per resistere con coraggio
br. Bogia nen!, resisti! Dalle fortificazioni dell'Assietta alla vita di tutti i giorni, è fondamentale la capacità di fronteggiare con coraggio gli eventi: dall'eccezionale al quotidiano. Il coraggio serve sempre e - questa è una bella notizia - si può imparare e allenare. I proverbi piemontesi sono alleati straordinari. Contengono il distillato di una saggezza accumulata nei secoli: insegnamenti pratici, pronti per l'uso, alla portata di chiunque. Possono aiutarci nella sfida cui non ci si può sottrarre: avere più coraggio per vivere meglio.
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Casara Severino
Fole delle Dolomiti. Fiabe e leggende alpine tra mito e realtà
ill., br. La montagna è un luogo che ispira leggende, favole, storielle, fole appunto, che nella tradizione popolare si tramandano da generazioni. Storie che profumano di una poesia primitiva e che si svolgono in un ambiente, come quello dolomitico, intatto e primordiale; fantasticherie che i nonni narrano ai nipoti davanti al camino accesso prima andare a dormire, nelle fredde notti invernali. Casara in questo prezioso libro ne raccoglie diverse e tutte avvincenti nelle quali il povero montanaro, bersagliato dalle avversità superiori, riesce a vincere la malasorte con una scaltra prudenza, tipica dell'uomo di queste terre. Sull'ala della leggenda ritroviamo il bosco, la cima, il burrone, il nevaio; luoghi pieni di mistero e profondamente suggestivi, scenografie ideali di storie fantastiche che oscillano tra mito e realtà.
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Goodrich Norma Lorre
Il mito di Merlino
ill., br. Chi era Merlino? Qual era la sua professione? Quale il suo titolo? Queste sono alcune delle domande a cui Norma Lorre Goodrich prova a rispondere ne "Il mito di Merlino". L'autrice intraprende infatti una ricerca per scoprire chi fosse, che legami avesse con Artù e quale fosse la sua reale professione, mostrando interesse anche per altre figure circondate dal mistero, come la Fata Morgana, la Dama del Lago, Lancillotto e Parsifal. Proseguendo la sua ricerca storica e filologica sul ciclo bretone, Goodrich giunge a una completa storicizzazione della figura di Merlino, portando chiarezza anche su "La Prophetia Merlini", una "meraviglia della letteratura" attribuita per secoli al mago, che potrebbe essere una testimonianza di prima mano sui secoli bui.
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Young Ella
Le meravigliose leggende celtiche. Con note finali sui personaggi mitici citati nel testo
ril.
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Forestiero F. (cur.)
Calabresi per sempre. Viaggio emozionale nel cuore della Calabria
br. "Calabresi per sempre" è un itinerario nel cuore del profondo Sud, tra scenari suggestivi e protagonisti coraggiosi. Un viaggio narrativo nell'intimità della Calabria tra una bellezza incredibile e l'ostinazione nel superare difficoltà e luoghi comuni.
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